stiamo costruendo il futuro della categoria

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stiamo costruendo il futuro della categoria
A Piombino la dodicesima assemblea itinerante dell’Angopi
Stiamo costruendo il futuro della categoria
Per gestire Ente e Fondo serve regolarità
In definizione anche la riforma del bando di concorso per limitare i ricorsi
Il ‘pugno di scimmia’ strumento di lavoro degli ormeggiatori
è
stato il Gruppo toscano di Piombino a ospitare per il 2015 l’annuale assemblea itinerante dell’Angopi, come sempre momento
di confronto e riflessione tra gli associati, quest’anno particolarmente significativa perché collegata al
rinnovo delle cariche sociali, cosa che avviene ogni
tre anni come previsto dallo statuto dell’Associazione.
E’ stato proprio Ciro Ascione, Capogruppo dei padroni di casa, a dare il benvenuto, nella sala plenaria del resort Poggio all’Agnello, ai soci arrivati
da tutta Italia per partecipare ai lavori dell’Assemblea. “Grazie all’Angopi per averci dato l’opportunità di ospitarvi in questo territorio ricco di storia e
bellezze naturali”, ha detto prima di tutto, passando
poi a parlare del porto, da sempre legato all’industria ma anche ai collegamenti con l’isola d’Elba,
per poi ricordare il tema del convegno che si sarebbe tenuto il 26 giugno “Il modello italiano del servizio di ormeggio è da esportare o da rottamare?”,
sottolineando non solo l’importanza di discutere un
tema così impegnativo ma anche il grande amore
che lega gli ormeggiatori e barcaioli al proprio mestiere. Ha ricordato i valori, professionali e umani,
che contraddistinguono la categoria e ha ringraziato l’Angopi per aver sempre difeso e alimentato tali
valori.
Il presidente Cesare Guidi, prima di aprire i lavori
assembleari con la sua relazione, pubblicata nelle
pagine precedenti, si è rivolto all’Assemblea sot-
Ormeggiatori del porto di Piombino
tolineando, con piacere, “quanto
fine della stagione estiva, con una
sono cambiate le cose dalle prime
perdita di entrate di circa l’80% del
assemblee itineranti quando eravafatturato. A tutta questa negatività
mo solo tra di noi. Oggi invece pargli ormeggiatori tunisini si ribellatecipiamo insieme alle nostre famino. Hanno pagato la loro quota asglie, alle mogli e ai figli, unendo il
sociativa all’IBLA, credo dai loro
momento dei lavori con quello più
conti personali, e si propongono
conviviale”.
come associazione ospitante per le
“Allo stesso modo – ha aggiunto
prossime assemblee IBLA e EBA
- mi piace la presentazione che di
del 2016. Vogliono adeguarsi alla
sé ha fatto il Gruppo di Piombino,
realtà più evoluta dell’Europa e
anche con il libro “Gruppo orribellarsi a quelli che, col terrore,
meggiatori e barcaioli del porto di
vorrebbero mantenerli in un limbo
Piombino. Istantanee del Gruppo
di ignoranza. Sono stato poi a Oslo
al servizio delle esigenze portuae lì ho trovato una situazione molto
li”. Secondo Guidi, infatti, si tratta
Ciro Ascione diversa per vari aspetti: da un lato
di un lavoro meritevole soprattutlamentano una mancanza di iniziato perché “siamo sempre troppo autoreferenziali e tiva per le cose da intraprendere, dall’altra, non esconvinti che tutto il lavoro, tutti i problemi, si con- sendo un Paese UE non si sentono di condividere le
centrino solo nel proprio porto. Invece è importan- nostre preoccupazioni per le decisioni che verranno
te conoscere anche le altre realtà che fanno parte assunte a Bruxelles. Inoltre denunciavano la realtà
dell’Associazione”.
dell’ormeggio in Norvegia che è del tutto liberalizNel prosieguo dei lavori spetta a Marco Mandiro- zata (a Oslo operano 3 realtà al momento) e tutto
la, presidente dell’IBLA, incarico nel quale è sta- senza disciplina … Nessuno ci ha mai informato
to confermato nel mese di settembre a Valencia, di questo stato di cose, anzi il loro rappresentante,
presentare la sua relazione circa l’attività svolta oggi in pensione, ha sempre minimizzato il problecon l’associazione internazionale. Prima, però, un ma quando interveniva alle nostre riunioni. Mi sono
saluto ai padroni di casa: “Piombino, come altri impegnato, come IBLA, a considerare il problema
porti, ha subito il calo dei traffisoprattutto per quanto concerne gli
ci marittimi e scelte politiche che
standard, coinvolgendo il delegato
hanno ridimensionato sia la forza
norvegese presso l’IMO di Londra
lavorativa cittadina che la sua stese facendo presente che in quella
sa vocazione industriale. Ciò non
sede la Norvegia si pone come una
ostante si sono rimboccati le mapaladina della sicurezza in mare
niche e scommesso su altre attivimentre permette che l’ultimo trattà. Il porto è lo specchio di questa
to di navigazione si svolga senza
trasformazione e i nostri colleghi
regole, basandosi su un’offerta di
ormeggiatori ne sono tra i protagotariffe più vantaggiose per l’armanisti”.
tore. Su queste premesse i colleghi,
“Quest’anno – ha aggiunto Manche volevano lasciare le associadirola - ricorre il centenario della
zioni, hanno accettato di rimanere
Grande Guerra. Anche noi, lottangrazie alle valide argomentazioni a
do come mio nonno sul fronte, disostegno di questa causa”.
fenderemo le nostre posizioni per
Stefano Tricoli, presidente del colpermettere a coloro che domani ci
Marco Mandirola legio dei Sindaci, ha presentato
sostituiranno un futuro ancora ricall’assemblea la sua relazione sul
co di opportunità lavorative”.
bilancio consuntivo 2014 dell’Associazione sofferEntrando nel merito della sua attività Mandirola ha mandosi, in particolare, “sull’importante impegno
premesso di non avere molto di nuovo da dire ri- assunto per l’organizzazione dell’assemblea interspetto alla relazione del dicembre passato, concen- nazionale cui hanno aderito i rappresentanti della
trandosi quindi soprattutto sui porti visitati negli categoria provenienti da diversi continenti, costi
ultimi mesi. “Nel mio peregrinare – ha detto - ho sostenuti per attività EBA e IBLA, spese legali per
visitato il porto di Tunisi dove c’è ferrea volontà cause interessanti la periferia ma che assumono un
di lottare per recuperare il tempo perduto e aprir- rilievo nazionale”.
si al mercato. Il recente attentato terroristico ha Terminata la sua relazione, Tricoli ha voluto rivolazzerato il traffico crocieristico, almeno fino alla gere qualche parola agli associati in relazione al
rinnovo delle cariche previsto per
la giornata seguente: “La chiusura
di questo altro triennio sarà per alcuni di noi l’ultimo giro di giostra.
Io penso che lasciamo un’Associazione molto forte e il messaggio che
voglio dare, soprattutto ai giovani,
è che il lavoro che ha fatto questa
dirigenza è, secondo me, egregio.
I problemi sono tanti ma questa è
una Associazione forte. Invito tutti
a non avere paura perché il futuro
è positivo”.
Prima del suo intervento in qualità
di presidente del collegio dei Probiviri, Gianni Puglisi ha chiesto a
Giancarlo Piras, collega molte volte chiamato in causa negli interventi dei colleghi
ma che non tutti hanno avuto il piacere di sentire
parlare, di fare un saluto: “Con sorpresa – ha detto Piras - mi vedo coinvolto in un intervento inaspettato. La cosa un po’ mi emoziona e mi spinge a
trovare argomenti che siano coerenti con l’importanza di questa occasione. Con entusiasmo, dopo
che sono forzatamente andato via dal Gruppo, ho
continuato a seguire l’attività associativa ma anche
sul campo ho continuato a dare il mio contributo ai
Gruppi cosiddetti minori (numericamente inferiori
agli altri); sono rimasto sempre col cuore e con la
mente sulle banchine. Quindi essere qui è motivo di
orgoglio. In questa circostanza particolare temevo
di ricevere una notizia che mi avrebbe amareggiato invece il presidente Cesare Guidi si è riproposto
ancora a condurre la categoria, in
questo futuro molto difficile che ci
aspetta, ma con il suo contributo e
quello di tutto il gruppo dirigente
e i consulenti di grande valore che
negli anni ci hanno accompagnato,
sono certo che il futuro dell’Associazione sarà ancora prospero e
felice”.
Puglisi ha quindi ripreso la parola per rendere noto che nell’ultimo
semestre il collegio dei Probiviri,
non avendo avuto situazioni da
comporre, non è dovuto intervenire. Ha tuttavia voluto soffermarsi
Stefano Tricoli a fare qualche considerazione a
proposito della contribuzione associativa. “Negli anni passati, amichevolmente, si
mandava un messaggino al Gruppo in caso di ritardo nell’inviare i conteggi, in modo da dare adempimento a quelle regole democratiche che tutti noi ci
siamo dati. Quest’anno, in prospettiva del Fondo,
fatto con gli enti previdenziali, non possiamo più
ammettere quelle deroghe che ci siamo dati fino a
oggi. La contribuzione dovrà essere rigida o si rischia, se un Gruppo non adempie al versamento al
Fondo mensilmente, che l’ormeggiatore arrivato a
poter accedere al fondo non possa accedere all’esodo agevolato. Vi lascio immaginare quali problematiche potranno sorgere all’interno del Gruppo
stesso.
Abbiamo un presidente che gira tutti i porti e conosce tutte le problematiche. Ci sono situazioni ve-
Giancarlo Piras
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ramente tragiche dal Nord al Sud
cosa sistematica. Stiamo quindi
Italia. Le conosciamo tutte. Ma
già pensando di mandare una conon ci nascondiamo dietro questo
municazione annuale o semestrale
fatto. Cerchiamo tutti, da persone
ai singoli ormeggiatori sulla regoconsapevoli di stare costruendo il
larità del Gruppo nei confronti del
futuro della categoria, di essere
Fondo”.
maturi su questo argomento. Non
Al termine della relazione sono
cerchiamo giustificazioni. Cerstate votate, come annunciato, le
chiamo di mantenere la regolarimodifiche allo statuto e al regolatà nel versamento dei contributi e
mento Angopi, “tutte modifiche
problemi non ce ne saranno”.
volte al rafforzamento della cateFrancesco Schiavon responsabile
goria secondo quella che è la misdella Commissione tecnica su Ente
sion Angopi”, come ha sottolineato
e Fondo bilaterale di accompagnaPuglisi.
mento all’esodo, il cui atto costiLa conclusione dei lavori dell’AsGianni Puglisi semblea è affidata al presidente
tutivo è stato poi firmato lo scorso
4 agosto, ha presentato nella sua
Guidi cui è dato anche il compito
relazione lo stato dell’arte relativo a questo passag- di illustrare alcune modifiche al bando di concorso:
gio fondamentale per il futuro della categoria: “Da “La riforma di bando oggi è all’approvazione del
Natale a oggi è stato costituito, come sapete, l’Ente superiore Ministero con cui abbiamo condiviso una
bilaterale. Avevamo dato mandato al Presidente di serie di passaggi. L’esigenza nasce a seguito di un
perfezionare l’ultima parte di rapporto con i sin- elenco di ricorsi che ci espongono a sentenziare in
dacati. Anche il fondo aveva bisogno di ulteriori qualsiasi TAR o Consiglio di Stato questioni che
piccoli aggiustamenti che sono stati fatti. E’ stata per dirimere tali controversie arrivano a insistere
illustrata all’utenza la nostra richiesta di contribu- su posizioni che inficiano il modello stesso. E’ una
ire a questo Fondo di accompagnamento all’esodo cosa complicata che cerchiamo, per quanto possiperché anche loro si rendono conto che un ormeg- bile, di tamponare anche se ciò non metterà fine ai
giatore, a 67 anni, non potrò più garantire la qualità contenziosi. Cerchiamo di contrastare eventuali rie la sicurezza che servono. Sembra che almeno una corsi, per quanto possibile.
parte dell’Irap sia stata confermata a beneficio del Bisogna poi, sempre più, adeguare la categoria ai
fondo e ciò comporta una diminuzione di quanto il mutamenti che la tecnologia e la tecnica fanno interGruppo dovrà pagare all’Associazione. Dal 1 gen- venire sulla nostra attività. Quindi abbiamo cercato
naio 2017 si potrà usufruire del fondo.
di modificare il bando per rispondere a tali esigenze.
La commissione di lavoro vi proRiteniamo che il collegio giudicanporrà tra poco delle modifiche
te non debba essere più composto
allo statuto Angopi, per renderlo
da 4 persone ma da tre, per non aveomogeneo con lo statuto e il regore momenti parità, escluso il pilota
lamento che abbiamo approvato.
ma solo ormeggiatori, e il presidenDovremo quindi modificare state deve essere il Comandante del
tuto Angopi e regolamento, creporto, o suo delegato, per non avere
are il presidente del fondo e altri
disparità. Atteso che la nostra è una
due elementi che sono del Fondo
professione in cui l’arte marinaresca
ma anche, per motivi economici,
deve avere una sua valenza, dobbiadell’Ente bilaterale”.
mo valorizzare anche quei percorsi
La responsabilità che avranno
di qualificazione che oggi ci devono
questi rappresentanti, ha spiegato
caratterizzare. Dobbiamo avere un
Schiavon, sarà quella di arrivare
valore aggiunto superiore: per quead avere sempre la capienza nesto, assieme alla prova pratica, abcessaria per garantire la pensione
biamo ulteriormente valorizzato sia
Francesco Schiavon
anticipata a chi avrà i requisiti per
i titoli che le certificazioni.
richiederla.
Quindi la motivazione che sottende la nostra azioCome aveva già anticipato Puglisi anche Schiavon ne è che, partendo dai ricorsi, abbiamo prodotto un
ha ricordato che “Non possiamo permetterci che testo che il Ministero adatta alle sue competenze
la contribuzione avvenga come avviene ora con il e sua autorità e dovrebbe arrivare entro breve. Il
contributo Angopi, con ritardo. Dovrà essere una condizionale è sempre d’obbligo.”
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