Piano della Performance 2011-2013 - all. A
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Piano della Performance 2011-2013 - all. A
APPLICATION SECONDO IL MODELLO EFQM ANNO 2009 INDICE …………………………………………………………... 1 ……………………………………………... CRITERIO 1: LEADERSHIP Sottocriterio 1a ……………………………………………………………… Sottocriterio 1b ……………………………………………………………… Sottocriterio 1c ……………………………………………………………… Sottocriterio 1d ……………………………………………………………… Sottocriterio 1e ……………………………………………………………… 5 5 7 9 11 13 ………………………………. CRITERIO 2: POLITICHE E STRATEGIE Sottocriterio 2a ……………………………………………………………… Sottocriterio 2b ……………………………………………………………… Sottocriterio 2c ……………………………………………………………… Sottocriterio 2d ……………………………………………………………… 14 14 18 19 22 ……………………………………………….. CRITERIO 3: PERSONALE Sottocriterio 3a ……………………………………………………………… Sottocriterio 3b ……………………………………………………………… Sottocriterio 3c ……………………………………………………………… Sottocriterio 3d ……………………………………………………………… Sottocriterio 3e ……………………………………………………………… 25 25 27 29 29 30 …………………………….. CRITERIO 4: PARTNERSHIP E RISORSE Sottocriterio 4a ……………………………………………………………… Sottocriterio 4b ……………………………………………………………… Sottocriterio 4c ……………………………………………………………… Sottocriterio 4d ……………………………………………………………… Sottocriterio 4e ……………………………………………………………… 32 32 34 35 37 38 ………………………………………………….. CRITERIO 5: PROCESSI Sottocriterio 5a ……………………………………………………………… Sottocriterio 5b ……………………………………………………………… Sottocriterio 5c ……………………………………………………………… Sottocriterio 5d ……………………………………………………………… Sottocriterio 5e ……………………………………………………………… 39 39 42 44 45 46 …………………… CRITERIO 6: RISULTATI RELATIVI AI CLIENTI Sottocriterio 6a ……………………………………………………………… Sottocriterio 6b ……………………………………………………………… 48 48 52 CRITERIO 7: RISULTATI RELATIVI AL PERSONALE ………………… Sottocriterio 7a ……………………………………………………………… Sottocriterio 7b ……………………………………………………………… 55 55 59 CRITERIO 8: RISULTATI RELATIVI ALLA SOCIETA’ ESTERNA ……….. Sottocriterio 8a ……………………………………………………………… Sottocriterio 8b ……………………………………………………………… 61 61 65 ………………………... CRITERIO 9: RISULTATI DI PERFORMANCE Sottocriterio 9a ……………………………………………………………… Sottocriterio 9b ……………………………………………………………… 66 66 73 ……………………………………………………………… 76 PRESENTAZIONE GLOSSARIO Presentazione Storia della Camera di Commercio di Macerata La Camera di Commercio di Macerata è un Ente autonomo di Diritto Pubblico che svolge nella provincia di competenza funzioni di interesse generale per il sistema delle imprese, curandone lo sviluppo nell’ambito dell’economia locale. L’origine della CdC di Macerata risale al 27 dicembre 1811, quando fu emanato il Decreto che istituì ben quattordici Camere, tra cui quella di Macerata. Dopo l’Unità d’Italia sono state istituite le Camere di Commercio ed Arti in ogni provincia e nell’ottobre del 1862 è stata formalizzata l’istituzione di quella di Macerata. Finalità e obiettivi Le funzioni erano di rappresentanza degli interessi economici locali, collettivi e settoriali, e la promozione di nuove iniziative che la legge le attribuiva. Da allora la CdC, pur con numerose riforme avvicendatesi nel tempo, che ne hanno più volte modificato la struttura organizzativa e i compiti, ha operato come Ente Pubblico, ma sempre sotto lo stretto controllo governativo. È solo con la legge 29 dicembre 1993, n.580, che la CdC diventa realmente un Ente Pubblico autonomo e rappresentativo delle categorie economiche. Viene sancita l’autonomia statutaria e regolamentare e vengono ampliati i settori di intervento ed i compiti istituzionali. Il Presidente e la Giunta ( formata da n° 10 membri) vengono liberamente eletti da un Consiglio composto da 27 rappresentanti delle categorie economiche, delle organizzazioni sindacali e delle associazioni di consumatori, e precisamente: agricoltura, industria, artigianato, commercio, cooperative, turismo, trasporti, credito e assicurazioni, servizi alle imprese, altri settori (pesca), organizzazioni sindacali dei lavoratori, associazioni dei consumatori. Nel frattempo varie leggi identificano nelle Camere di Commercio un nuovo tipo di ente pubblico perché, diversamente dagli enti locali territoriali quali regioni, province e comuni che svolgono compiti di interesse di tutta la popolazione del rispettivo territorio, le Camere svolgono funzioni che interessano in gran parte solo la “popolazione imprese”. Sono quindi definite “autonomie funzionali” perché gestiscono in autonomia solo alcune funzioni di interesse generale. Le Camere agiscono a cavallo tra il settore pubblico e quello privato e per svolgere le loro funzioni, utilizzano, quando è in concreto possibile, il principio della sussidiarietà; in sostanza, collaborano ed utilizzano le professionalità di altri organismi privati, come associazioni imprenditoriali, professionali, dei consumatori e sindacali che, essendo in stretto rapporto con gli utenti della Camera, consentono di operare in sinergia e di rendere più efficaci gli interventi. Con la nuova legge di riforma (legge 29 dicembre 1993, n.580), la Camera è diventata realmente rappresentativa delle componenti economico-sociali del territorio. Attività Prodotti e/o servizi Attualmente i compiti affidati alle Camere di Commercio si possono sinteticamente suddividere in quattro categorie: • servizi anagrafici di gestione di Registri ed Albi che danno pubblicità alle imprese e consentono (dati della CdC Macerata) la trasparenza del mercato: anzitutto il Registro delle Imprese (con circa 46.300 imprese iscritte a fine 2008), istituito presso le Camere dalla legge 580, ma anche gli Albi e Ruoli abilitanti l’attività di commercio (con 4205 iscritti), di agente di commercio (con 4086 iscritti), di mediatore (con 300 iscritti), di ruolo conducenti (con 169 iscritti) e ruolo dei periti e degli esperti (con 532 iscritti), ecc.; • servizi per la regolazione del mercato che hanno lo scopo di promuovere la trasparenza e correttezza nei rapporti d’affari tra imprese e tra imprese e consumatori: i protesti, l’arbitrato, la conciliazione, l’ufficio metrico, ecc.; • le attività di studio, raccolta e analisi dei dati economici, dei prezzi, ecc.; • le attività promozionali per il sostegno dei settori dell’economia e delle esigenze della società civile che sono connesse con alcuni aspetti del mercato. Con le altre 105 Camere di Commercio italiane, nonché con quelle estere (con le quali le Camere di Commercio italiane hanno istituito il Registro europeo delle imprese), quella di Macerata è un nodo di un sistema a rete che consente di operare con più efficacia, soprattutto sui temi che travalicano quelli della provincia, come quelli dell’internazionalizzazione e della innovazione. L’azione dell’Unione Italiana delle Camere di Commercio (Unioncamere, con sede a Roma) e di InfoCamere, società di informatica del sistema camerale, contribuisce in modo fattivo all’efficacia della rete come base per le iniziative rivolte alle imprese. La Camera è responsabile della trasparenza del mercato in riferimento ai soggetti ed ai loro rapporti, ed ha quale Missione quella di: ☯ “promuovere le opportunità del mercato ed il territorio della provincia di Macerata nel mondo” 1 Essa è pertanto impegnata nel: ☯“fornire servizi efficienti, efficaci e competitivi, utilizzando in modo ottimale le risorse fornite all’Ente dagli utenti stessi, al fine di conseguire lo sviluppo economico dell’area di sua competenza, generando così nuovi posti di lavoro.” Tale “Missione” trova ispirazione nella “Visione” dell’Ente, che in sintesi consiste in: ☯essere punto di riferimento per le imprese della provincia di Macerata al fine di perseguire il loro sviluppo ottimale e conseguire lo sviluppo economico dell’area; ☯generare nuovi posti di lavoro e minimizzare la disoccupazione; ☯essere nella provincia esempio di efficienza e di capacità a creare nuove opportunità economiche in collaborazione con gli altri attori presenti sul territorio. La particolare fase connessa all’attuale congiuntura e la scelta dei comportamenti che la stessa impone, fanno sì che i compiti istituzionali si sostanzino marcatamente in un’accurata attenzione alla gamma di servizi da offrire a tutte le parti interessate. Esse sono rappresentate in primo luogo dalle imprese, ma anche dalle associazioni di categoria, dagli Ordini professionali, associazioni di consumatori, OO.SS. e altri enti e/o istituzioni pubbliche o private. PROFESSIO NISTI E ASSOCIAZIO IMPRESE CITTADINI UNIVERSITA ’ E ALTRE P.A. FORNITORI ALTRE ORGANIZZA ZIO-NI PERSONALE AZIENDE SPECIALI La Camera, oltre ad assolvere funzioni di carattere amministrativo, persegue in particolare i seguenti indirizzi strategici: • promuovere la diffusione della cultura dell’innovazione e della ricerca e sviluppo, nonché del trasferimento tecnologico alle piccole e medie imprese, quale fattore chiave per il rilancio e lo sviluppo del manifatturiero locale; • promuovere la formazione del capitale umano in collaborazione con il mondo della scuola e dell’università per intercettare le esigenze professionali del sistema delle imprese; • progettare e contribuire alla realizzazione di opere infrastrutturali reali (Quadrilatero di collegamento viario Marche-Umbria, interporto regionale, aeroporto o nuovo poli logistici) e virtuali (ICT, banda larga, accesso al credito); • offrire un sostegno, in termini di strumentazioni (servizi personalizzati di accompagnamento all’estero, aggregazioni di imprese per azioni e progetti all’estero, servizi di informazione, corsi di formazione, ecc.) e di organizzazione in collaborazione con organismi nazionali e internazionali (Camere di commercio italiane all’estero, Ministero degli Affari Esteri, Regione Marche, I.C.E., ecc.) ai progetti integrati di internazionalizzazione che consentano alle p.m.i. di difendere e conquistare spazi nei mercati esteri; agevolare l’E-Government e la semplificazione amministrativa per favorire la nascita di nuove imprese e consolidare lo sviluppo del tessuto produttivo esistente; promuovere la cultura della Qualità (prodotti, servizi, ambiente, ecc.) in ottica di miglioramento continuo. Per espletare sempre meglio tutte le funzioni da assolvere, l’ente si avvale di alcune strutture ad essa collegate, quali le Aziende speciali EX-IT e RPQ. EX.IT ha finalità di interesse pubblico senza scopo di lucro. Suoi obiettivi primari sono la promozione della conoscenza, la valorizzazione e il sostegno alla commercializzazione delle produzioni locali delle piccole e medie imprese, sia in Italia che all'estero. In particolare EX-IT si occupa di: organizzare e partecipare ad esposizioni, fiere, missioni commerciali e manifestazioni varie per lo sviluppo delle relazioni e degli scambi effettuate sia a livello internazionale che nazionale; realizzare iniziative per la valorizzazione e la commercializzazione delle produzioni locali; fornire servizi reali alle imprese ed ai loro Consorzi per la loro promozione e valorizzazione; organizzare convegni, congressi e seminari sull'economia locale; promuovere studi, ricerche, congressi ed incontri di operatori italiani e stranieri. RPQ (Real Precious Qualità) è un’Azienda speciale che nasce nel maggio 2003 per volontà delle Camere di Commercio di Ancona e Macerata. Si tratta di un Laboratorio di saggio dei metalli preziosi che nasce da un progetto innovativo, dove privato e pubblico si incontrano felicemente in un’ottica di sussidiarietà orizzontale. Il suo scopo è quello di dare una spinta propulsiva all’intero mercato nazionale rilasciando una certificazione aggiuntiva attraverso un marchio di Qualità. Organizzazione L’organizzazione della Camera di Commercio di Macerata prevede la presenza dei seguenti organi: Il Consiglio: è l'organo deliberativo, approva lo statuto dell'ente, determina gli indirizzi generali ed approva il bilancio preventivo ed il bilancio consuntivo dell'ente. Dura in carica 5 anni. L’attuale è in carica dal 2005. 2 La Giunta: è l'organo esecutivo ed ha il compito di predisporre i bilanci ed i regolamenti ed adotta i singoli provvedimenti per la realizzazione dell'attività camerale. La Giunta è l’organo di governo che ha il compito di realizzare gli indirizzi espressi dal Consiglio. Dura in carica 5 anni. L’attuale è in carica dal 2005. Il Presidente: rappresenta la Camera di Commercio, convoca e presiede il Consiglio e la Giunta. E’ nominato dal Consiglio, ha la rappresentanza legale, politica e istituzionale della Camera di Commercio. Il Vice Presidente: è eletto dalla Giunta e svolge le funzioni vicarie in caso di assenza o impedimento del Presidente. Il Collegio dei Revisori dei Conti: svolge funzioni di vigilanza contabile e finanziaria sulla gestione dell'ente. Dura in carica 4 anni ed è composto da 3 componenti effettivi e 2 supplenti. L’attuale è in carica dal 2008. Il Segretario Generale: è la figura dirigenziale che rappresenta il vertice organizzativo dell'Ente. Assolve ai compiti di gestione generale, sovrintende all’amministrazione, al personale ed alle attività delle unità operative, provvedendo al loro funzionamento Cura i compiti istituzionali in veste di segretario del Consiglio e della Giunta ed è di nomina ministeriale su proposta della Giunta. L’attuale è in carica dal 1998. Struttura La struttura è divisa in 2 aree dirigenziali (settori) ed in 5 aree organizzative. Dal 1997 è stata aperta una sede distaccata a Civitanova Marche (aperta il martedì, il giovedì ed il venerdì), e dal 2006 una sede distaccata a Tolentino (aperta il mercoledì), all’interno dello Sportello Unico del comune, presso la quale presta servizio a turno un dipendente camerale della sede di Macerata. Gli orari di apertura al pubblico delle sedi camerali sono: MACERATA chiuso chiuso 9,00 – 15,00 9,00 – 12,30 14,15 – 15,30 lunedì martedì CIVITANOVA Tolentino: 9,00-12,30 mercoledì giovedì 9,00 – 15,00 9,00 – 12,30 14,15 – 15,30 venerdì 9,00 – 12,30 9,00 – 12,30 La Camera gestisce a Villa Potenza una Sala contrattazione per la formazione dei listini di alcuni prodotti agricoli (aperta il mercoledì mattina). L’ente camerale impiega 59 dipendenti a tempo indeterminato e 8 a tempo determinato, con una strutturazione in base al livello così ripartita: Livello Uomini Segretario Generale Dirigenza 1 Categoria D Donne Totale 1 1 1 5 10 15 Categoria C 13 23 36 Categoria B 4 1 5 Categoria A 1 Totale 24 1 35 Titolo di studio Uomini 59 Donne Laurea 9 16 Licenza media superiore 9 19 Scuola dell’obbligo 6 - Il personale impiegato nelle diverse sedi è così ripartito: Sede Livello Macerata – Via Lauri 7 Macerata – Via Armaroli 43 Civitanova Marche L’Ente espleta i propri servizi a Macerata in via T. Lauri 7, dove ci sono la sede legale con i servizi interni di supporto (provveditorato, contabilità, personale, archivio e protocollo, ICT, controllo di gestione, organizzazione e qualità) ed in via Armaroli 43, dove sono raggruppati tutti i servizi e gli sportelli che impattano con l’utenza. Le due sedi, ubicate nel centro storico, distano tra loro 150 metri circa. Tolentino Numero Segretario Generale Categoria D 1 4 Categoria C 16 Categoria B Categoria A Dirigente Categoria D Categoria C Categoria B Categoria C Categoria B Categoria D/C 1 1 1 11 20 3 2 1 1 Inoltre nella sede di Macerata in via Armaroli 43, opera anche la Commissione Provinciale per l’Artigianato con 5 dipendenti della Regione Marche. Principali tecnologie utilizzate Il sistema camerale dal 1978 gestisce le proprie banche dati in modo informatizzato. L’automazione dei servizi 3 avviene per mezzo di hardware e attrezzature, costituite da 5 server, 70 client, 40 stampanti, 3 fax, 6 fotocopiatrici, 1 sistema di videosorveglianza, 1 centralino telefonico per collegamento Voip con le sedi distaccate, 1 sistema di fax server, 1 sala attrezzata con apparecchiature multimediali e 2 sale con sistema di videoconferenze, per un investimento di circa € 250/300.000,00 per le attrezzature e hardware (pari al 60% degli asset), e di circa € 300.000,00 per l’accesso annuale alle banche dati. Nel corso del tempo l’ente si è orientato a diminuire il flusso cartaceo e a ricorrere a strumenti che riducano i tempi di processo quali, la rete intranet, internet, la posta elettronica certificata, l’invio e la ricezione telematica delle pratiche, la firma digitale, il protocollo informatico, i mandati di pagamento elettronici, la rassegna stampa telematica, il sistema telefonico che permette di ricevere fax in formato pdf sul pc di ciascun dipendente, ecc. Contesto normativo di riferimento Provvedimento Contenuto Riordinamento delle CCIAA. L. 580/1993 Modifica dell’art. 118 della Costituzione G.U. n. che prevede il nuovo ordinamento 269/2005 generale degli enti di autonomia funzionale. Clausola di salvaguardia e di L. 131/2003 valorizzazione delle autonomie funzionali, anche ai fini dell’attribuzione di ulteriori funzioni. Prevede il rispetto del principio L. 135/2001 di sussidiarietà da parte delle Regioni nei rapporti con le autonomie territoriali e funzionali. D.Lgs 112/1998 Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni e agli enti locali. L. 59/1997 Delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle Regioni e agli enti locali per la riforma della pubblica amministrazione e per la semplificazione amministrativa. “Clienti” e relativa segmentazione Clienti/utenti Servizi - Imprese - Associazioni di categoria - Professionisti (notai, commercialisti, consulenti del lavoro, ecc.) - Agenzie di servizi - Cittadini - Pubbliche amministrazioni Informazione, formazione, servizi anagrafici e certificativi, tutela del mercato, arbitrato e conciliazione Informazione, abilitazioni ad attività economiche, tutela del mercato, arbitrato/ conciliazione E-government, informazione e formazione, altre attività di supporto che eroga, essi sono: • Organizzazioni pubbliche e private di consulenza sui temi di sviluppo e promozione che erogano secondo una nostra stima circa il 65% della richiesta di servizi tipici della CdC. • Associazioni di categoria, relativamente alle attività di studi, di promozione e internazionalizzazione che erogano secondo una nostra stima circa il 70% della richiesta di servizi tipici della CdC. • Laboratori privati autorizzati dalla CdC relativamente alle attività di verifiche metriche, che erogano circa il 20% della richiesta di servizi tipici della CdC. Principali fornitori e relativa segmentazione I principali fornitori di servizi della CC sono: • Retecamere Scarl Roma (sito internet e immagine coordinata) • Infodata Srl (rassegna stampa telematica) • Infocamere (software e gestione banche dati) • Mariani Srl, Salvatori Snc e Antincendio Tolentino (manutenzioni varie sugli immobili) • Eurocarta (cancelleria) • Biemmegraf (stampe tipografiche) Partners e tipo di partnership La CdC ha rapporti di stretta collaborazione e/o partnership con: • Unioncamere nazionale e regionale, che curano gli interessi generali delle Camere di Commercio italiane nei confronti di tutti gli interlocutori istituzionali a livello locale, regionale, nazionale e sovranazionale, incluse le organizzazioni imprenditoriali, dei consumatori e dei lavoratori • Università degli Studi di Macerata e Università degli Studi di Camerino (ricerche e studi economicostatistici e formazione) • Provincia di Macerata, Comune di Macerata e Fondazione Carima (progetti di promozione e valorizzazione del territorio a livello economico, ambientale e culturale) • Quadrilatero Umbria-Marche Spa (realizzazione dell’asse viario Marche-Umbria) • Assonautica provinciale (promozione del turismo nautico e della nautica da diporto) Tappe principali del percorso verso la qualità e alla applicazione del T.Q.M. La CdC è impegnata fin dal 1999 nel cammino verso l’eccellenza operativa secondo i princìpi e le metodologie del TQM (Total Quality Management), supportato da un sistema di autovalutazione secondo il modello EFQM. Nel corso degli anni ha effettuato 4 autovalutazioni (nel 1999/2000, nel 2002, nel 2004/5 e nel 2008), con l’ausilio di un Validator EFQM, per poi candidarsi al 1° Livello EFQM “Committed to Excellence” e ottenerne il riconoscimento nel 2006. Principali “concorrenti” Anche la CdC ha “concorrenti”per alcuni dei servizi 4 Anno Attività 1999 Delibera di Giunta con cui l’ente adotta il modello EFQM Formazione sul modello EFQM a tutto il personale (leadership compresa) Autovalutazione metodo questionario e PF-AdM con l’ausilio di un Validator EFQM con la partepazione di tutto il personale Autovalutazione metodo questionario e PF-AdM con l’ausilio di un Validator EFQM con la partepazione di tutto il personale Indagine di people satisfaction 2000 2000 2002 2002 2002 2004-5 2005 2007 Indagine di customer satisfaction 2008 Modifica del Comitato Guida EFQM e individuazione dei valutatori interni Autovalutazione interna di preparazione al riconoscimento Recognised for Excellence (team leader e valutatori interni) Candidatura al riconoscimento 2° Livello EFQM “Recognised for Excellence” Redazione dell’application 2008 2008 2009 Consiglio camerale/Leadership Definisce: VISION MISSION VALORI Leadership Autovalutazione metodo interviste e PF-AdM con l’ausilio di un Validator EFQM con la partecipazione di 1/3 dei dipendenti a livello superiore Indagine di customer satisfaction 2006 2006 START Indagine di customer satisfaction Reingegnerizzazione dei processi con il metodo kaizen e conseguente determinazione dei carichi di lavoro Riconoscimento 1° Livello EFQM “Committed to Excellence” Indagine di people satisfaction 2005/06 L’iter seguito per definire la Missione, la Visione ed i Valori di riferimento può essere così rappresentato: CRITERIO 1 – LEADERSHIP 1a. Come i leader definiscono la missione, la visione, i valori e l’etica dell'organizzazione, e agiscono come modello di riferimento per una cultura dell’Eccellenza. La Missione e la Visione della CdC, descritte nella presentazione pag,1 e 2 ed esplicitate nel Piano Strategico pluriennale, sono state definite dalla leadership e dal Consiglio camerale in occasione dell’insediamento di quest’ultimo, che avviene ogni 5 anni. Il primo Piano Strategico è stato redatto nel 2000, il secondo nel 2005 ed il prossimo sarà approvato nel 2010, mentre ogni anno viene elaborato il piano operativo.. Nella definizione della Visione e della Missione dell’ente, è coinvolta la stragrande maggioranza degli stakeholder, che del predetto organo istituzionale fanno parte (come descritto successivamente), e che in riunioni di Consiglio discutono e valutano l’adeguatezza e la coerenza delle stesse con le politiche e strategie dell’ente. La Visione e la Missione sono state riesaminate nel 2005 in occasione del rinnovo del Consiglio, e sulla base della sostanziale invarianza dei compiti istituzionali previsti dalla legge, sono state giudicate adeguate e non hanno subito modifiche. - Analisi del ruolo nel territorio - Punti di forza e punti di debolezza - Applicazione valori Leadership Verifica obiettivi raggiungibili/fattibili NO SI Diffusione Interno - Incontro con il personale - Intranet Esterno - Redazionali - Cd distribuiti - Internet People satisfaction Customer satisfaction Consiglio/Leadership Valutazione coerenza tra vision, mission e attività dell’ente I principali portatori di interesse coinvolti (imprese, società di servizi, fornitori, cittadini, ecc.) danno il loro contributi per il tramite di chi li rappresenta nel Consiglio camerale, formato da 27 membri. Nello specifico, i settori economici sono così rappresentati: Settore/Associazioni/Organizzazioni membri Artigianato 6 Industria 5 Commercio 4 Agricoltura 3 Servizi alle imprese 2 Pesca 1 Trasporti e spedizioni 1 Credito e assicurazioni 1 Turismo 1 Cooperative 1 Ass.ni di tutela dei consumatori ed utenti 1 Organizzazioni sindacali dei lavoratori 1 27 Insieme a questi soggetti sono coinvolti anche quelle organizzazioni pubbliche e private che operano in partnership (Comune, Provincia, Università, 5 Fondazione Carima) che, in appositi incontri, concertano le strategie comuni valutandone la connessione con la propria Vision e Mission. Non va inoltre dimenticato il ruolo di Unioncamere, che è interlocutore privilegiato in quanto esercita un ruolo di coordinamento a livello nazionale e contribuisce a dettare le linee di indirizzo politicoistituzionale a tutto il sistema camerale. La leadership camerale, per il raggiungimento degli obiettivi, ha individuato i Valori che i propri collaboratori sono tenuti ad esprimere, e sono: ☯ tempestività; disponibilità; professionalità; competenza; creatività; puntualità; disponibilità a lavorare in gruppo. Essi rappresentano di conseguenza i parametri su cui il personale viene annualmente valutato nell’ambito del sistema di valutazione del personale ai fini dell’erogazione dei trattamenti accessori incentivanti. Visione, Missione e Valori di riferimento sono diffusi sia nell’incontro in cui si illustra il Piano Strategico al personale, sia mediante strumenti informatici (intranet, internet e cd multimediale), sia ricorrendo a servizi publiredazionali sulla stampa locale. La Visione e la Missione dell’Ente sono costante punto di riferimento anche nell’ambito della politica della Qualità. Infatti, dal 1999 l’Ente ha avviato il percorso di gestione orientato alla Qualità Totale secondo il modello di eccellenza EFQM che, nel corso del tempo, è stato implementato e supportato con ferma determinazione dalla leadership camerale (vedi Premessa). La leadership camerale opera in una duplice veste, quella di leadership propriamente detta e quella di Comitato Guida (CG); quest’ultimo ha il compito di pilotare l’ente camerale verso un sistema di TQM, individuando appropriate linee di indirizzo, coerenti con le strategie dell’ente, agevolando la partecipazione attiva di tutto il personale, definendo obiettivi e indicatori, misurando i risultati per mezzo di autovalutazioni o valutazioni esterne. In entrambe le vesti la leadership si riunisce periodicamente (in media con cadenza mensile) e verbalizza le proprie riunioni in un apposito registro. Nel 1999 si è scelto di non definire una leadership limitata alle sole figure dirigenziali, ma di allargarla anche ai responsabili delle funzioni chiave di supporto e di mercato all’interno dell’organizzazione. Per preparare i leader al ruolo loro assegnato è stata attuata un’intensa attività formativa, coordinata e gestita in sede da un consulente esterno, legata alle tematiche del Team building e alle relazioni interpersonali. Tra il 2000 ed il 2001 la leadership ha partecipato inoltre ad un articolato percorso formativo, che ha interessato tutto il personale, sui seguenti temi: • Il cambiamento nella P.A. e il modello EFQM; • Saper comunicare: le relazioni interpersonali; • Tecniche di Problem Finding e Problem Solving. Le basi per il miglioramento; • Business Process Reenginering e gestire i processi dell’azienda; • Migliorare i processi (individuazione, analisi e incremento delle prestazioni dei processi; • Lo sviluppo della managerialità: da capo a leader. Più volte l’Ente nel corso di questi ultimi 9 anni ha riesaminato l’efficacia della leadership e attuato azioni necessarie per sostenere le attività di miglioramento dei processi aziendali e rendere coerenti le azioni dei singoli componenti la leadership camerale con l’indirizzo strategico della Camera di Commercio. In parte, come nel 2001, nel 2003, nel 2004 e nel 2007, rivedendone la composizione in concomitanza con le modifiche organizzative dell’Ente e/o di ricambio nelle diverse funzioni, in parte con azioni di supporto formativo. Nel 2004, ad esempio, è stato realizzato un progetto denominato “Coachazione”, con l’obiettivo di sviluppare le competenze ed i comportamenti degli allora 9 responsabili nelle tematiche inerenti le seguenti aree: ☯ leadership; coaching; negoziazione; motivazione; comunicazione; pianificazione. Inoltre, ogni 3 anni viene eletto un nuovo rappresentante del personale (RdP), designato dalle organizzazioni sindacali. La scelta di inserire nel CG e di turnare la figura del RdP è dettata dalla volontà di coinvolgere direttamente il personale nelle decisioni del CG, e per facilitare la condivisione, l’informazione e la comunicazione interna. Il RdP ha sempre ricoperto il ruolo di team leader del gruppo di miglioramento sulla soddisfazione del personale, ed ha partecipato attivamente alla predisposizione dei questionari di people satisfaction ed alla diffusione dei risultati. La leadership camerale partecipa attivamente alle attività che di volta in volta vengono pianificate in ottica TQM. Tutti infatti sono impegnati direttamente come team leader nei 9 gruppi di miglioramento attivati dal 2000, che rappresentano i 9 criteri del modello EFQM. A titolo di esempio, hanno progettato, coordinato nella fase realizzativa e/o di monitoraggio dei risultati i seguenti interventi: • Ristrutturazione della sede operativa e progettazione ed avvio dello sportello unico; • Modifica dell’orario di servizio e di apertura al pubblico • Predisposizione del modello di pianificazione dei progetti; • Adozione dell’immagine coordinata e riprogettazione del sito internet; • Riconoscimento di 1° livello EFQM “Committed to Excellence”; • Adozione del Protocollo informatico; • Realizzazione della Banca delle competenze. Inoltre i leader hanno partecipato alla fase di formazione del progetto “kaizen” (vedi criterio 5) e successivamente alla reingegnerizzazione e miglioramento del processo pilota “gestione del personale”. Un principio condiviso della leadership, oramai in uso fin dal 2000, è quello di incoraggiare i collaboratori 6 ALTO IMPATTO SULLE STRATEGIE BASSO IMPATTO SULLE STRATEGIE A.DA MIGLIORARE - PUNTI DI FORZA • i progetti che si collocano nei quadranti con saranno quelli maggiormente prioritari; • i progetti che si collocano nel quadrante hanno priorità minore; • i progetti del quadrante vengono momentaneamente parcheggiati. Ad esempio, in occasione del riconoscimento di 1° livello EFQM “Committed to Excellence”, i 3 progetti da realizzare e da sottoporre a valutazione EFQM/aiq sono stati selezionati tra 5 individuati come necessari dall’autovalutazione del 2004-05 in base ai criteri di impatto sull’utenza esterna ed alla capacità realizzativa (determinata dalle risorse disponibili: umane, professionali e finanziarie). D E Attività Reingegnerizzazione di almeno 9 processi a maggior impatto esterno con conseguente definizione dei carichi di lavoro Bilancio sociale Piano Strategico 2005/2009 Formazione alla leadership che aumenti la capacità di “fare squadra” e di migliorare la gestione dei collaboratori Piano di comunicazione interna Priorità C Punteggio (BxC) B Capacità A Impatto alle attività formative sul campo. Ad esempio, tutti i progetti innovativi realizzati con il ricorso a consulenti esterni (bilancio sociale nel 2003, sportello di CSR nel 2005, piani di comunicazione e progettazione dell’immagine coordinata nel 2005, ecc.) hanno visto la partecipazione diretta del personale. Questo per favorire le attività di apprendimento e di autonomia gestionale nelle stesse e per agevolare l’acquisizione di competenze dirette e non delegarle all’esterno. Tutti i progetti, dopo la formazione interna o l’affiancamento a consulenti esterni, sono diventati processi gestiti direttamente dal personale camerale. Ogni anno la leadership elabora un piano di formazione del personale sulla base delle necessità che possono scaturire da variazioni normative, organizzative, dalle indagini di soddisfazione del personale e dell’utenza, e dalle informazioni attinte dalla banca delle competenze. Alla formazione, inoltre, partecipano attivamente anche gli stessi componenti della leadership. Ad esempio, oltre ai corsi già citati in precedenza, nel 2007 hanno svolto nell’arco una specifica formazione sulle opportunità di finanziamento messe a disposizione dalla UE per le “PMI”. E’ rilevante anche l’impegno dimostrato nell’incoraggiare la partecipazione del personale mirata a far acquisire competenze di particolare specializzazione e professionalità. Infatti diversi sono stati i master post-universitari e i corsi di specializzazione sulle diverse tematiche finanziati dall’ente e a cui hanno partecipato almeno 10 dipendenti dal 2002 ad oggi . Tutti i componenti della leadership e del CG, oltre a partecipare attivamente alle attività di formazione e di realizzazione delle attività di miglioramento, analizzano e validano le proposte che derivano dai gruppi di processo e dai gruppi di miglioramento definendo le priorità di esecuzione in base a criteri oramai standard, ad esempio: l’impatto sull’utenza, l’impegno economico, i tempi di attuazione, il numero di dipendenti coinvolti, il beneficio in termini di processo,la reale possibilità di realizzazione come sintetizzato di seguito: 5 4 20 2 5 5 25 1 5 4 20 2 4 3 12 4 3 5 15 3 Coinvolgere e incoraggiare la collaborazione di tutto il personale è una prassi consolidata e ne è dimostrazione tangibile il fatto che, dopo aver comunicato al personale l’intento di candidare l’ente al riconoscimento di 2° livello EFQM ed aver richiesto la disponibilità ad offrirsi come valutatore interno per la futura gestione del sistema Qualità, ha aderito volontariamente il 17% circa del personale (10 su 59). Senza poi dimenticare, come detto sopra, che sono costantemente attivi i gruppi di miglioramento pilotati dai componenti della leadership, ed i cantieri dei processi. Questi ultimi poi, dopo la fase progettuale del 2005 e del 2006 che ha prodotto la conseguente rilevazione dei carichi di lavoro, vedono anche oggi la continua partecipazione della totalità del personale. Non solo. ogni dipendente può partecipare fino a 3/4 cantieri, in base al ruolo che ha all’interno dello stesso o delle altre attività di miglioramento: chi ricopre il ruolo di team leader di cantiere oppure quello di valutatore interno può partecipare a 2 cantieri, gli altri fino a 4. Questo per non rallentare le attività istituzionali a cui sono preposti. 1b. Come i leader sono coinvolti in prima persona nel promuovere lo sviluppo, l’attuazione e il miglioramento continuo del sistema di management dell’organizzazione La leadership propriamente detta è composta dal Segretario generale, dalla dirigente e dalle attuali 5 posizioni organizzative (responsabili di area). Le stesse figure, insieme ad un rappresentante del personale, costituivano fino allo scorso ottobre anche il Comitato Guida. A seguito della revisione del processo “Organizzazione e Qualità”, dall’ottobre del 2008 è stata modificata la composizione del CG, che ora è formato dal Segretario generale, dalla dirigente, dal 7 rappresentante del personale e dal referente della Qualità. La scelta di intervenire sulla riduzione dei componenti del CG è stata dettata dalla necessità di evitare duplicazioni di ruolo all’interno della leadership e dal bisogno di semplificare e velocizzare i tempi di realizzazione della pianificazione e programmazione delle attività legate al modello EFQM. Dal 2000 ad oggi, la struttura dell’ente è stata più volte riesaminata e modificata sempre nell’ottica di una maggiore semplificazione e flessibilità. Nel 2002 sono stati aboliti gli uffici ed i servizi e al contempo sono state introdotte 6 aree (2 per ciascuno dei 3 settori), la responsabilità delle quali è stata affidata alle c.d. posizioni organizzative. Questo è stato il primo passo verso un approccio per processi e non più per attività. Dal marzo 2003, inoltre, è stato avviato lo Sportello Unico camerale, con l’intento di creare un unico punto di contatto per l’utenza, che potesse soddisfare ogni tipologia di esigenza e richiesta. Di fatto il pubblico ha accesso ad un unico sportello, completo di infodesk che accoglie e soddisfa le richieste più semplici e gestisce il flusso allo sportello vero e proprio, riducendo di conseguenza l’attesa dell’utenza (max 10 minuti). Nel 2007, in occasione della nomina di un dirigente a SG della CdC di Lecce, i settori sono stati ridotti a 2, con 5 aree complessive (l’area Organizzazione e Qualità è passata in staff al SG). Nel 2008, dopo aver rilevato una persistente frammentazione delle responsabilità nell’ambito dei processi camerali, la leadership ha concordato di ridurre ulteriormente di una unità il numero delle aree e, di conseguenza, delle posizioni organizzative: alla fine del 2009 le aree saranno 4 e quindi la leadership vedrà ridursi il numero dei componenti a 6 unità tra dirigenti (2) e posizioni organizzative (4).(vedi struttura a pag 3 presentazione) Oltre ad aver semplificato la struttura organizzativa per favorire il governo dei processi, la leadership dal 2005 ha valutato e pianificato un progetto di mappatura e reingegnerizzazione degli stessi. Come descritto nel criterio 5, la scelta di ricorrere al metodo kaizen è stata frutto di un’accurata indagine dei modelli di analisi disponibili: dopo incontri mirati con altre importanti società di consulenza, che hanno illustrato dettagliatamente le proprie metodologie, la leadership ha aderito al metodo kaizen perché questo permette un maggior coinvolgimento del personale, una tecnica efficace in tempi più ridotti, ma soprattutto perché agevola la costituzione di cantieri di miglioramento permanenti. I miglioramenti proposti dai cantieri di processo vengono sottoposti alla validazione della leadership, che li governa in base alle diverse competenze e ruoli (dirigenti/settori – posizioni organizzative/aree). Piano strategico pluriennale e piano operativo annuale con obiettivi e indicatori: la costruzione e la redazione viene delegata al gruppo di miglioramento “Politiche e strategie”. Gli obiettivi e gli indicatori annuali sono proposti dalle PO alla dirigenza, che dopo averli esaminati li propone alla Giunta, che valutata la coerenza con gli indirizzi generali e con il piano strategico, li approva. Fin dal 1999 la leadership, in vista del passaggio dalla contabilità finanziaria a quella economica e dell’introduzione del controllo di gestione, ha effettuato una specifica formazione. Inoltre, nel periodo settembre 2002/giugno 2003, per sostenere una preparazione più adeguata all’ applicazione graduale nell’ente di questa nuova contabilità, il Comitato Guida EFQM, con la condivisione della leadership e dei gruppi di miglioramento Gestione risorse e Risorse economiche (dal cui lavoro era stata evidenziata la necessità di avviare un programma specifico di formazione sul controllo di gestione) ha attuato il progetto denominato “Pianificazione e controllo di gestione per progetti e processi”, con l’intento di: • migliorare la gestione dei progetti d’innovazione/sviluppo, potenziando la capacità progettuale e realizzativi dell’Ente; • sviluppare la gestione per processi (prodottiservizio), già avviata, integrandola nel sistema di pianificazione e controllo della gestione; • monitorare i processi e i progetti assegnati alle responsabilità delle diverse unità/settori dell’Ente (centri di responsabilità), in termini qualitativi, economico-finanziari e delle risorse umane impegnate; • coinvolgere e sviluppare le risorse umane dell’Ente attraverso l’attività d’informazione e formazione necessaria; • mettere a punto il sistema di Contabilità Analitica in collegamento con quello della Contabilità Finanziaria. Con il progetto, a cui ha partecipato il 25% del personale (compresa la leadership), è stata acquisita da parte del personale coinvolto la metodologia e si è iniziato ad applicare tutti gli strumenti messi a punto in quell’ambito: dalla realizzazione del piano progetti per la programmazione, alla scheda progetto, al tableau de bord dei progetti, al reporting verso l’amministrazione e la dirigenza. La leadership ha definito il processo di governo dell’ente, che prevede tra le sue fasi, la pianificazione annuale, l’assegnazione del budget, il monitoraggio periodico quadrimestrale sugli indicatori economici di efficienza ed efficacia (anche con alcuni indicatori di carattere qualitativo), ed il monitoraggio semestrale sugli obiettivi fissati ad inizio anno. La pianificazione prevede le seguenti fasi: a partire dalla RPP (Relazione Previsionale e Programmatica) approvata dal Consiglio, che contiene le macrocifre riferite ai singoli obiettivi strategici, i progetti e le attività sono proposti dalle PO ai dirigenti, che dopo aver verificato la congruità strategica ed economica, le propongono alla Giunta che predispone la bozza di preventivo economico da sottoporre al Consiglio camerale. Dopo l’approvazione del preventivo economico, la Giunta delibera i budget direzionali che successivamente il SG assegna ai dirigenti. Sulla base dei monitoraggi effettuati dal servizio di controllo di gestione, la Giunta in fase di revisione provvede eventualmente (ad es. nel caso di novità normative, o per il venir meno di particolari condizioni 8 previste in fase di pianificazione, ecc.) a modificare gli obiettivi ovvero i programmi/progetti. 1c. Come i leader interagiscono con clienti, partner, fornitori e rappresentanti della società esterna Congiuntamente all’ultima indagine di Customer Satisfaction, svoltasi nel periodo ottobre 2007-gennaio 2008), l’ente ha effettuato un focus group (pilotato da una psicologa) con una rappresentanza dei grandi utenti della CdC: imprese, associazioni di categoria, ordini e collegi professionali. Le proposte emerse dalla discussione, coerenti peraltro con i risultati del questionario somministrato agli sportelli, sono state oggetto di un’approfondita valutazione da parte della leadership, che ne ha verificato la possibile realizzazione, in termini di risorse e di impatto sull’utenza. Gli aspetti critici affrontati e sui quali sono state adottate azioni di miglioramento, riguardavano: • l’accesso allo sportello fisico e telefonico, • l’implementazione di una formativa rivolta all’utenza, strutturata attività • la revisione del sito internet camerale. Tutte le azioni proposte dalla leadership sono state disciplinate con un protocollo d’intesa siglato dalla CdC, dalle associazioni di categoria, dagli ordini e dai collegi professionali della provincia. Al fine di valutare nel tempo l’adeguatezza delle predette azioni e/o intervenire sulle stesse concertando interventi correttivi, è stato creato un tavolo permanente composto dai sottoscrittori del protocollo. Le azioni di miglioramento sono state realizzate e messe a regime dal 13 ottobre 2008. Il nuovo sito internet è stato progettato, ne è stata definita la struttura. La messa in rete del nuovo sito, che sostituirà quello attuale, è prevista per giugno 2009. I sottoscrittori del protocollo d’intesa hanno concordato di effettuare un monitoraggio dei risultati delle predette azioni dopo 10 mesi dall’avvio, anche se è possibile valutare il grado di partecipazione alla formazione fin qui svolta. Infatti finora sono stati realizzati 7 moduli formativi, a cui hanno aderito complessivamente 83 persone tra notai, commercialisti e associazioni di categoria. Dal 2000 è operativo il “Gruppo di lavoro per il Registro imprese” (costituito con delibera di Giunta), di cui fanno parte il Conservatore, la PO dell’Area analisi e studi giuridici ed i Presidenti degli ordini professionali dei Notai, Commercialisti ed esperti contabili e Consulenti del Lavoro. Il Gruppo di lavoro ha il compito di esaminare le problematiche giuridiche più ricorrenti afferenti al registro imprese, al fine di elaborare soluzioni condivise, nonché quello di definire congiuntamente le prassi operative dell’ufficio che coniughino efficienza e semplificazione con il necessario rispetto delle nuove normative relative al registro imprese. Così, ad esempio, nell’anno 2003 sono state concordate le modalità di firma digitale e la forma degli atti informatici derivanti dall’obbligo di invio telematico delle pratiche di cui all’art. 31 della Legge 340/2000, trasfuse nella “Guida all’invio degli atti societari al registro imprese”.. Da ultimo (12.02.2009) sono state concordate nuove modalità operative in merito alla conformità degli atti a seguito della modifica al Codice amministrazione digitale recata dal D.L. 185/08 conv. il L. 2/09. Oltre a riunioni di carattere formale, con relativa redazione di verbale, nel caso di normativa particolarmente innovativa che comporta consistenti cambiamenti nella prassi operativa, vi sono frequenti riunioni a carattere informale che di solito sfociano in comunicazioni del Conservatore inviate per posta elettronica agli ordini professionali e pubblicate sul sito camerale. In coincidenza con la Conferenza Programmatica del 2001 è stato concordato un tavolo provinciale di coordinamento con Provincia e Fondazione Carima per concertare delle linee comuni di intervento a sostegno dello sviluppo economico, sociale e ambientale del territorio. Nel 2002 è stato siglato il relativo protocollo d’intesa. Nel 2004, con il rinnovo delle cariche politiche della provincia, il rapporto di collaborazione ha avuto una fase di stallo dovuta alle nuove politiche adottate dai vertici. Pertanto nel 2006 la CdC ha istituito in collaborazione con la Fondazione Carima ed il prof. Calafati, docente di Economia presso l’Università Politecnica delle Marche, un gruppo di lavoro per riavviare la progettualità a sostegno di una strategia condivisa di sviluppo della provincia di Macerata. Le iniziative scaturite e diffuse a livello provinciale sono descritte in seguito. Nel 2005 l’ente ha svolto un’approfondita analisi del flusso fisico e telefonico di utenza, valutando l’incidenza dei vari servizi dalla stessa utilizzati. Questi dati, insieme ai risultati della contemporanea indagine di soddisfazione del cliente ed ai possibili scenari organizzativi della CdC, sono stati utilizzati per ridisegnare gli “orari di apertura al pubblico” degli sportelli delle diverse sedi camerali. A tale scopo è stato costituito un tavolo tecnico composto da rappresentanti di associazioni di categoria e professionisti (notai, commercialisti, consulenti del lavoro) ed è stato creato ad hoc un indirizzo di posta elettronica per lo scambio in tempo reale di informazioni e suggerimenti. Obiettivo di questa iniziativa voluta dalla leadership della CdC, è stato quello di ascoltare le diverse esigenze di coloro che fruiscono dei servizi e di adottare, monitorare ed eventualmente rivedere un orario di apertura degli sportelli camerali che soddisfi sia le necessità dell’utenza, che gli orientamenti dell’ente: decentramento dei servizi camerali presso i comuni della provincia, telematizzazione di un numero sempre maggiore di servizi e potenziamento delle risposte telefoniche, con l’obiettivo di ridurre il flusso dell’utenza agli sportelli anche per operazioni di minore complessità quali il rilascio di certificati, visure, ecc. Il risultato di questa concertazione è stata la modifica degli orari, realizzatasi in due fasi tra il 2005 ed il 2006, e l’apertura della sede distaccata all’interno dello Sportello Unico del comune di Tolentino. Il grado di soddisfazione per questo servizio, misurato per la prima volta nell’indagine di Customer 9 Satisfation conclusasi nel 2008, è di 6,78/10, con una percentuale del 60% di intervistati che ha espresso un giudizio da 7 a 10/10. La CdC, allo scopo di premiare i lavoratori benemeriti per lunga e fedele anzianità di servizio e gli imprenditori che si sono resi particolarmente meritevoli nel campo del progresso tecnico-economico della provincia, ha istituito fin dal 1951 un concorso per la premiazione della fedeltà al lavoro ed al progresso economico. Possono concorrere all’assegnazione dei premi, per le rispettive categorie merceologiche, i soggetti che abbiano operato o che operino nella provincia di Macerata per un periodo di ininterrotta attività non inferiore ad anni 35. I premi assegnati consistono in 40 medaglie d’oro accompagnate da un diploma di merito. A seguito della pubblicazione del bando annuale, le domande pervenute e la relativa documentazione vengono esaminate dagli uffici della Segreteria generale dell’ente e viene redatta, per ciascuna categoria di concorrenti, una distinta graduatoria che viene sottoposta all’approvazione della Giunta camerale che assegna i premi. La premiazione ha luogo, in data fissata dalla Giunta camerale, con l’intervento delle Autorità della provincia. L’elenco dei premiati viene trasmesso al Ministero per lo Sviluppo economico e, per il settore agricolo, anche al Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali. Nell’ambito di tale iniziativa vengono premiati anche i dipendenti camerali che hanno raggiunto i 25 anni di servizio continuativo nell’Ente. Dal 2002 la Camera ed il Comitato per l’imprenditoria femminile hanno istituito il Premio “Donna Impresa”, riconoscimento da assegnare ad imprenditrici femminili che, in ambito provinciale, si siano distinte per fatturato, innovatività, ricerca, espansione sui mercati internazionali. Dal 2002 la leadership ha diffuso anche all’esterno il proprio impegno sul fronte della Qualità, organizzando tre convegni annuali che hanno affrontato le diverse prospettive che l’argomento può offrire (Giornata mondiale e Settimana europea della Qualità) ad aziende pubbliche e private; tra i diversi temi trattati: “La sfida dell’eccellenza per lo sviluppo del territorio – pubblico e privato insieme”, “Il bilancio sociale”, “La responsabilità sociale d’impresa”. Al convegno del 2002 hanno partecipato, tra gli altri, il Presidente della Robur SpA, Benito Guerra, vincitore del Premio Qualità Italia 2001 e lo Special Prize Winner dell’”E.Q.A” nel 2003, e Hervè Legenvre, rappresentante della EFQM - Di seguito vengono elencati gli interventi pubblici sul tema Qualità da parte della leadership camerale: Anno Luogo Tema 1999 Roma 11^ Giornata mondiale della Qualità 2000 Udine Convegno “Qualità e controllo di gestione nelle C.C.I.A.A.” 2001 Roma 13^ Giornata mondiale della Qualità 2001 Forum PA Convegno sulla Qualità: esperienza della Roma CCIAA di Macerata 2002 Lecce Comune di Lecce: il modello EFQM 2002 Roma Campidoglio “14^ Giornata mondiale della Qualità” 2003 Napoli Convegno organizzato da Formez 2004 Napoli Convegno organizzato da Formez 2005 ISTAO Ancona Seminario rivolto agli studenti di Economia Dal 2006 ad oggi, pur mantenendo l’attenzione sul tema della Qualità attraverso la partecipazione dei suoi funzionari ad eventi esterni, ha preferito privilegiare le sottoelencate iniziative. Una strategia di sviluppo economico per la provincia di Macerata - L’Ente camerale ha istituito nel 2006 un gruppo di lavoro per analizzare le trasformazioni dell’economia della provincia e contribuire alla costruzione e attuazione di una strategia di sviluppo economico per il prossimo decennio. Dal 2007 anche la Fondazione Carima partecipa alla realizzazione di questa iniziativa. I materiali prodotti dal gruppo di lavoro. analisi, riflessioni, politiche, progetti, una volta elaborati, vengono inseriti nel sito camerale. L’obiettivo è quello di contribuire al processo di apprendimento collettivo che condurrà all’identificazione di una strategia di sviluppo economico per la provincia, una strategia condivisa capace di declinare efficacemente gli obiettivi della sostenibilità ambientale e sociale. Diverse le iniziative pubbliche intraprese dall’Ente camerale in questo ambito: Anno Iniziativa 2007 Il sistema territoriale di Pievebovigliana: una strategia di sviluppo turistico 2007 Pianificazione strategica, modelli di governance e sviluppo territoriale 2007 L’area Ceccotti di Civitanova Marche 2008 Civitanova Marche: metropolitana di superficie e mobilità sostenibile 2008 La qualità urbana dei “luoghi centrali”: il caso di Civitanova Marche 2008 Verso un progetto di valorizzazione urbana: l’area centrale del sistema territoriale di Civitanova Marche. 2008 Dialogo e confronto: verso il piano strategico della provincia di Macerata Responsabilità sociale d’impresa (CSR)- Inoltre l’Ente camerale, a seguito del Protocollo d’intesa sottoscritto tra il Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali e Unioncamere, si è impegnata a diffondere la cultura della Responsabilità Sociale presso tutti gli interlocutori sociali, economici ed istituzionali, attraverso la costituzione di uno sportello territoriale attivo dal 1° settembre 2005. Obiettivi dello Sportello CSR sono: • attivare una forte azione di sensibilizzazione delle imprese sulle tematiche sociali, ambientali e della sostenibilità e stimolarle all’adozione di comportamenti socialmente responsabili; • promuovere il progetto CSR-SC, supportando le imprese nelle attività di Autovalutazione e nella compilazione della “Dichiarazione di responsabilità Sociale”; • creare una rete con tutti i servizi già attivi nella provincia di Macerata nell’offerta di informazioni e assistenza su temi collegati alla CSR (ambiente, 10 immigrazione, pari opportunità, inserimento disabili, etc.) e orientare le imprese nel loro utilizzo. Passaggio generazionale (mentoring)- La Regione Marche, in collaborazione con la Provincia di Macerata e la Camera di Commercio, ha attivato uno Sportello di consulenza per il supporto al “Passaggio Generazionale”. Lo sportello è operativo presso l’Ente camerale e presso il Centro per l’impiego a Civitanova Marche. Il servizio, gratuito, è prestato da legali ed esperti di organizzazione aziendale ed offre a tutti gli imprenditori della provincia un supporto tecnico/metodologico relativamente al tema del ricambio generazionale. Bilancio Sociale - Nel 2002 è stato pubblicato il primo Bilancio Sociale della Camera, documento attraverso il quale l’Ente esprime l’avvenuta presa di coscienza del proprio ruolo nel tessuto economico sociale e stabilisce un nuovo rapporto con gli stakeholder basato sulla comunicazione e la trasparenza. In tal modo, l’amministrazione rende conto delle scelte, delle attività, dei risultati e dell’impiego di risorse in un dato periodo, in modo da consentire ai cittadini e ai diversi interlocutori di conoscere e formulare un proprio giudizio su come l’Ente interpreta e realizza la sua missione istituzionale e il suo mandato. Alternanza scuola-lavoro - L’Ente camerale, come le altre consorelle, guidate dall’Unioncamere, in stretta collaborazione con l’Ufficio Scolastico regionale per le Marche e la Provincia di Macerata ha investito, fin dal 2004, risorse umane e finanziarie per rendere possibile la realizzazione dell’Alternanza Scuola-Lavoro, prevista e valorizza dall’art. 4 della Legge n. 53/03, che allinea la scuola italiana a quella europea. L’obiettivo è quello di favorire la crescita professionale, culturale e personale degli studenti di età compresa tra i 15 e i 18 anni, permettendo loro di acquisire competenze spendibili sul mercato del lavoro e di sperimentare le proprie vocazioni e attitudini ai fini di una scelta più consapevole dei percorsi successivi. Il progetto viene tutt’ora attuato ed il crescente numero degli Istituti scolastici, studenti ed aziende coinvolti rispetto ai precedenti anni, testimonia un interesse maggiore verso questa nuova modalità di apprendimento. 1d. Come i leader rafforzano la cultura dell’Eccellenza fra il personale dell’organizzazione In occasione del rinnovo del Consiglio camerale, l’ente redige un Piano Strategico Pluriennale nel quale sono esplicitati Missione, Visione, Valori di riferimento e linee strategiche adottate per il quinquennio della durata in carica dell’organo amministrativo. Alla redazione del documento partecipano tutti i componenti della leadership, con la collaborazione del gruppo di miglioramento sulle Politiche e strategie. Una volta approvato il Piano dal consiglio camerale, i contenuti vengono illustrati dalla leadership al personale in uno o più incontri della durata di 2/3 ore ciascuno, nei quali viene data la possibilità a tutti di dibattere sui vari aspetti, ad esempio nel 2005 l’argomento che più di altri è stato discusso è stata la strategia sull’e-government e la semplificazione amministrativa. Missione, Visione e Obiettivi Strategici di medio e lungo periodo sono anche dichiarati in manifesti esposti in luoghi aperti al pubblico delle sedi camerali. Per quanto attiene agli obiettivi annuali, questi vengono recepiti, su indicazione delle PO, dai dirigenti che, valutata la coerenza con le linee strategiche di lungo termine e le risorse disponibili per la loro realizzazione, li propongono all’approvazione della Giunta camerale (ad inizio anno). Gli obiettivi annuali approvati vengono comunicati poi a tutto il personale in incontri di settore e di area che avvengono nel periodo gennaio/febbraio di ogni anno. Tra questi un discorso a parte lo merita il processo Qualità, che viene gestito dal CG composto dal SG, dalla dirigente, dal referente interno della Qualità e dal rappresentante del personale. Gli obiettivi di breve e medio termine in questo caso vengono comunicati al personale in incontri collettivi, di area/settore e per il tramite dei gruppi di miglioramento in genere in numero di 2 ogni anno della durata di 2 ore. Ad esempio, nel caso delle candidature dell’ente ai riconoscimenti “Committed to Excellence” e “Recognized for Excellence” il CG ha discusso con le PO le modalità realizzative (obiettivi, tempi, risorse e operatività), la leadership al completo ha poi veicolato tutte queste informazioni al personale camerale del proprio settore o area. Linee strategiche e obiettivi di breve/medio termine vengono comunicati dal presidente e dai dirigenti ai media (giornali, radio e tv) con una conferenza stampa di solito indetta nel mese di dicembre, ai cui contenuti viene dato risalto sui mezzi d’informazione. Per gestire in modo appropriato e uniforme tutta la comunicazione interna ed esterna, l’ente si avvale sino dal 1998 di un addetto stampa e di un comitato di redazione (CdR) coordinato dai referenti della comunicazione ed dell’ICT, e composto dai responsabili delle 5 aree organizzative. Ciascuna PO si avvale inoltre di una persona della propria area per quanto concerne gli aspetti operativi. L’attuale struttura del CdR è frutto di una revisione avvenuta nell’ottobre 2008 Dopo un periodo di sperimentazione triennale, in cui nel comitato non operava nessun componente della leadership, ma personale da questi delegato, e aver analizzato le difficoltà nel reperire in tempo reale le informazioni, i coordinatori hanno proposto una variazione radicale della struttura del CdR che è ora composta da 7 persone, di cui 5 PO con il risultato di poter gestire direttamente il flusso comunicativo perché i responsabili di area sono i possessori diretti del 90% delle informazioni. Tra gli strumenti a disposizione per veicolare ogni informazione al personale ed all’utenza, ci sono il sito internet, la rete intranet, la posta elettronica, le pubblicazioni (cartacee o informatiche), il materiale pubblicitario, le newsletter, ecc. Per semplificare il linguaggio e facilitare la comprensione di quanto viene comunicato, i coordinatori forniscono agli altri componenti le conoscenze tecniche che il tipo di strumento richiede, e le competenze sulle diverse modalità da adottare per 11 una scrittura efficace. Ad esempio, per il web: il tipo di struttura (ripartizione del testo, elenchi puntati e link), la terminologia da usare perché sia facilmente comprensibile, elementi di PNL, ecc. Nei diversi ruoli di CG o di CdR, la leadership organizza anche incontri tematici con il personale sui cambiamenti sociali, economici e tecnologici in atto, sia a livello locale che generale, con particolare riferimento alla pubblica amministrazione. Nel gennaio e nel marzo 2008, ad esempio, si sono svolte due giornate di confronto con il personale per dibattere sulle iniziative adottate dalla Camera per sostenere il piano strategico di valorizzazione del territorio. Oltre ad acquisire i dati sul clima interno alla propria organizzazione con le indagini periodiche di people satisfaction, tutti i responsabili si sono sempre dimostrati disponibili (metodo della porta aperta) ad ascoltare il personale sui possibili stati di disagio che dovessero intervenire. Indipendentemente dal tipo di problematica emersa, sia di tipo strettamente personale, sia di rapporti con altri collaboratori o relativa all’organizzazione del lavoro, la leadership manifesta costantemente la volontà di recepire e trovare una soluzione per comporre il conflitto. Nel caso di problemi o di particolari esigenze personali, il dirigente o la PO riceve e ascolta l’interessato individualmente, mentre nel caso di eventuali problemi di interrelazione o di organizzazione del lavoro, dopo un primo dialogo individuale si ricorre al confronto con tutte le parti dell’area o del settore interessate. Laddove la soluzione proposta e condivisa comporti una modifica dell’organizzazione di un’area o comunque incida direttamente su un processo che coinvolga più persone, il dirigente formalizza la soluzione con una comunicazione di servizio. Una prassi consolidata, inoltre, è quella che prevede riunioni di area, che possono avvenire con cadenza periodica nelle aree che operano per processi (come ad esempio il lunedì nell’Area Sportello Unico), o al bisogno, nel caso di aree o gruppi di persone che operano prevalentemente per progetti (ad esempio nell’Area Promozione). Nel primo caso si discute e si cerca una soluzione comune alle possibili difficoltà che possono insorgere nelle varie attività, come le interpretazioni normative e/o particolari modalità di ricezione/evasione di una pratica, ovvero si valutano indicatori di processo particolarmente sensibili in un determinato periodo e contesto, con l’analisi delle performance e la possibile revisione dei piani operativi. Nel caso di progetti, si concordano le fasi operative ed i tempi (Gannt), le modalità, gli obiettivi, e si definiscono le singole responsabilità. All’avvio del progetto i dirigenti e/o le PO pianificano le date di queste riunioni per presidiare costantemente gli indicatori ed il raggiungimento dell’obiettivo. Un altro imperativo che la leadership si è data nel corso degli anni è quello di coinvolgere il personale nel perfezionamento continuo delle proprie performance. A questo scopo sono stati costituiti i 9 gruppi di miglioramento, ognuno dei quali presidia un criterio del modello EFQM, dove ciascun dirigente e responsabile di area svolge il ruolo di team leader (criteria owner). Compito dei team leader è quello di stimolare il personale nell’analisi delle criticità per poi raccogliere le proposte del gruppo e innescare quindi delle azioni correttive che, dopo essere state validate dalla leadership, vengono attuate nell’organizzazione. I criteria owner in carica dopo la revisione del 2007 sono: Criterio Cognome Funzione Leadership Guadagno Mario Segretario generale Politiche strategie Natali Lorenza Posizione organizzativa Gestione del personale Leonori Maria Dirigente Partnership e risorse Spernanzoni Giuseppe Posizione organizzativa Processi Bordi Carla Posizione organizzativa Soddisfazione clienti Tombesi Alberto Posizione organizzativa Soddisfazione personale Giorni Giuliana Rappresentante del personale Impatto sulla società Leonori Maria Dirigente Risorse economiche Guzzini Claudia Posizione organizzativa I Criteria owner hanno quindi l’obiettivo di definire un piano di miglioramento e assolvere ai compiti sotto riportati: . MONITORARE: *L’avanzamento del progetto di miglioramento *Il grado di assimilazione da parte dei collaboratori dei concetti “T.Q.M.” *Perpetuare i miglioramenti ottenuti *L’impatto interno/esterno delle attivita’ SUPPORTARE: *Le “GIUSTE” priorità *I gruppi di lavoro *Premiando gli sforzi “EXTRA”: Dotando il progetto di mezzi adeguati Motivando il personale COINVOLGIMENTO: *Essere di “ESEMPIO” *Essere “COERENTE” *Acquisire le informazioni sul modello e diffonderlo Inoltre dal 2005 sono attivi i cantieri kaizen, che riesaminano costantemente i processi dell’ente per valutarne l’efficacia/efficienza nel tempo e ridefinirne, se del caso, gli indicatori. Sia nell’uno che nell’altro caso è coinvolta la totalità del personale, ed i gruppi si riuniscono con la massima flessibilità un paio di volte al mese per un totale di 3-4 ore, fuori dall’orario di apertura al pubblico per non ostacolare la normale attività degli sportelli. Per facilitare l’impegnativo lavoro di reingegnerizzazione dei processi dei cantieri kaizen, nel periodo 2005/2006 il raggiungimento del risultato è stato legato a forme di incentivazione economica: straordinario e premio di produttività. Dopo questa prima fase, e una volta a regime, è stata mantenuta la possibilità di fare ricorso allo straordinario. 12 1 Dirigenti Totale Segretario Generale Donne Livello Uomini Nei casi in cui il personale presti la propria attività per il raggiungimento degli obiettivi annuali proposti dalla leadership e approvati dalla Giunta camerale, e nel caso in cui questi obiettivi vengano raggiunti, allo stesso personale viene riconosciuto un premio economico di incentivazione, commisurato a: formazione individuale e/o collettiva, presenze e valutazioni effettuate dai dirigenti. Ma l’impegno profuso dai dipendenti molto più spesso vede il riconoscimento pubblico o personale da parte del responsabile dell’evento o del processo. E’ oramai consolidato, ad esempio, che il Presidente, il SG o la dirigente in occasione di presentazioni pubbliche di progetti o di nuovi servizi camerali (ad esempio nei convegni, nei corsi di formazione all’utenza, ecc.) elogino i singoli dipendenti che hanno prestato la propria opera o il proprio ingegno per la riuscita dell’iniziativa. Su proposta del SG, e dopo l’approvazione del CG, sarà previsto (presumibilmente entro giugno 2009) il rilascio da parte dell’ente di un attestato di riconoscimento al personale che si renderà protagonista nelle iniziative legate al sistema Qualità: valutatori interni, team leader, criteria owner, ecc. L’attestato sarà quindi inserito nel fascicolo personale e nella banca delle competenze. Banca delle competenze dove sono caricate tutte le abilità e le esperienze acquisite dal personale, tra le quali il master sull’innovazione nella Pubblica Amministrazione (finanziato dalla CdC, al pari degli altri master e del dottorato di ricerca a cui ha partecipato il personale camerale), organizzato dall’Università degli Studi di Macerata nel 2008/2009 e a cui hanno partecipato 4 dipendenti. Lo sviluppo professionale e la formazione sono incoraggiati garantendo le pari opportunità ed il personale diversamente abile. (vedi tab. sottostante) di cui diversamente abili 1 1 1 5 10 15 Categoria C 13 23 36 1 Categoria B 4 1 5 3 Categoria A 1 1 1 (esterno) Totale 24 59 5 Categoria D 35 con incontri periodici con lo psicologo che lo segue, si adopera per facilitarne l’inserimento sociale. 1e. Come i leader identificano e promuovono il cambiamento La CdC dispone di strumenti, quali banche dati, studi congiunturali e statistiche sempre aggiornati, idonei ad analizzare l’evoluzione socio-economica del mercato ed in particolare della provincia. Oltre a questo, la leadership ha ritenuto opportuno integrare tali informazioni con 5 giornate formative per tutto il personale (febbraio- aprile 2008) di 3 ore ciscuna, sulla competitività territoriale: capitale territoriale, competitività globale, sostenibilità ambientale, flussi circadiani, ecc. Le lezioni sono state tenute dal prof. Calafati, docente di economia dell’Università Politecnica di Ancona. Nel periodo settembre-dicembre 2008, inoltre, sono state organizzate 16 giornate formative per un totale di 100 ore su “Fondi strutturali e politiche comunitarie”, rivolti a 14 dipendenti tra leadership e personale dell’area Promozione e informazione economica. Ulteriore apporto sui cambiamenti politici ed economici nazionali ed europei e di innovazione in materia di strutture organizzative, e-governemt, semplificazione, digitalizzazione, rapporto di lavoro, è fornito al sistema camerale da Unioncamere di Roma. Tutti questi elementi forniscono all’ente un quadro aggiornato e capace di far intravedere in anticipo le possibili evoluzioni del mercato e permettere di far fronte ai cambiamenti in atto con opportune strategie. Dall’analisi di tutti questi elementi l’ente in base a dei criteri di priorità (già descritti nel criterio 1a), seleziona quei progetti da attuare sia all’interno che all’esterno della propria organizzazione. Ad esempio, dalla necessità sempre maggiore di ricorrere alla telematizzazione dei servizi con la conseguente riduzione del flusso cartaceo, e/o dall’opportunità di offrire all’utenza una flessibilità organizzativa in grado di soddisfarne i bisogni, negli ultimi anni sono state realizzate le seguenti azioni: Anno 2002, 2003, 2007, 2008 Inoltre, l’ente nel periodo aprile-ottobre 2003 ha fatto partecipare la dipendente preposta al centralino, con una ridottissima capacità visiva, ad un corso di formazione di 24 ore rivolto al personale di front-line e tenuto da una psicologa. A suffragare questa politica di sostegno alle persone svantaggiate, la CdC dal 1992 aderisce insieme al Comune di Macerata ad un progetto di recupero di persone diversamente abili mediante borsa lavoro terapeutica annuale (finora sempre rinnovata). Da quella data un ragazzo è stato accolto nel contesto lavorativo dell’ente per 3 ore al giorno e tutta l’organizzazione, dai dirigenti al personale, anche Attività realizzate Adozione di un nuovo modello organizzativo 2005, 2006, 2008 Orario di apertura al pubblico 2000 - 2006 Apertura di 2 sedi distaccate dal 2000 (associaz.) dal 2002 (comuni) Decentramento dei servizi telematici presso comuni e associazioni di categoria 2006 Protocollo informatico 2008 Posta elettronica certificata 2005 Intranet 2005, 2009 Internet L’individuazione dei possibili scenari nel medio/lungo termine da parte della leadership, genera una serie di obiettivi strategici che vengono recepiti nel Piano Strategico pluriennale, mentre quelli realizzabili nel 13 breve periodo vengono annualmente previsti nel bilancio di previsione, che sarà recepito e approvato dal Consiglio camerale nel mese di novembre. In questa occasione sono garantite le risorse economiche da allocare ai singoli piani operativi, comprese quelle relative alla necessaria formazione ed al personale assegnato alla realizzazione degli stessi. Dopo la definizione degli obiettivi e degli indicatori, la pianificazione delle attività e l’assegnazione delle responsabilità, la leadership presiede tutta la fase realizzativa fino alla completa realizzazione dei piani. In qualche caso, come ad esempio nell’adozione della modifica dell’orario di apertura degli sportelli al pubblico (avvenuta tra il 2005 ed il 2006), è stata attuata una sperimentazione che ha coinvolto tutti gli stakeholder.come (gia riportato a pag. 10 “orari di apertura al pubblico.) Dopo 20 mesi di funzionamento, e aver nel frattempo svolto l’indagine di customer satisfaction ed il focus group con un campione di clienti/utenti, all’orario sono state apportate delle modifiche, quali ad esempio quella di mettere a disposizione un numero di telefono riservato per chiamare lo sportello unico e/o prendere appuntamento nei giorni di chiusura al pubblico (lunedì e mercoledì). Queste modifiche sono state recepite in un protocollo d’intesa sottoscritto dai rappresentanti di associazioni di categoria e ordini e collegi professionali: categorie che rappresentano l’80% della clientela della sportello dell’ente. Nella nuova organizzazione dello sportello è stata prevista per le predette categoria di utenza la possibilità di contattare nei giorni di chiusura al pubblico gli uffici camerali per mezzo di un numero telefonico dedicato, con la possibilità di avere un appuntamento personalizzato in caso di urgenza. Le ragioni ed i cambiamenti apportati dalle due modifiche organizzative sono state comunicate al personale in riunioni di settore (luglio 2006 e settembre 2008) e mediante la newsletter interna (intranet). Un vero e proprio piano di comunicazione esterna ha cadenzato nel tempo ogni fase del cambiamento ed ha raggiunto 40.000 tra imprese, associazioni di categoria e professionisti con conferenza stampa, articoli sui giornali, lettere, brochure, newsletter esterna e sito internet. Poiché questa azione ha avuto ripercussioni nell’organizzazione del lavoro e in singoli processi come quello dello sportello unico, i responsabili hanno pianificato con il personale la diversa gestione operativa dei giorni di chiusura (lunedì e mercoledì), ridistribuendo le responsabilità per le risposte telefoniche e la gestione degli appuntamenti che potessero essere richiesti. Il monitoraggio sull’efficacia del piano di cambiamento viene stabilito in fase di pianificazione del progetto ed è stato attuato semestralmente: nel novembre 2005 e nel maggio 2006 per l’adozione del nuovo orario, nel maggio-giugno del 2008 per valutare le condizioni di attuabilità del protocollo d’intesa siglato a settembre 2008, e ne è stato previsto uno ulteriore entro luglio 2009. Gli aspetti valutati sono: il numero delle telefonate e la relativa ripartizione temporale, il flusso dell’utenza agli sportelli ed i tempi di attesa, gli accessi alle pagine del sito. Nella prossima, oltre a questi, saranno analizzati anche i dati relativi al numero di telefonate pervenute il lunedì ed il mercoledì e gli appuntamenti dati ai sottoscrittori del protocollo negli stessi giorni. I dati raccolti saranno oggetto di discussione nell’incontro con i firmatari del protocollo d’intesa e con il personale del settore interessato, e saranno necessari per confermare o apportare altre modifiche organizzative. Nell’accordo, inoltre, si è concordato anche la riprogettazione del sito internet, che è in corso di completamento. A questo proposito il monitoraggio sugli accessi e sulle pagine visitate da ogni accesso è stato sempre effettuato e valutato dalla leadership e dai coordinatori del CdR. L’analisi periodica (almeno trimestrale) dei dati ha determinato: la riprogettazione di 3 siti negli ultimi 8 anni, 2 modifiche del logotipo camerale (nel 2004-05 e nel 2007) e l’adozione del brand di sistema e dell’immagine coordinata dell’ente. E’ consuetudine ormai di documentare ogni progetto importante di cambiamento e/o di miglioramento delle prassi in essere secondo quanto suggerisce il metodo Committed to Excellence con particolare riguardo alla capitalizzazione delle lezioni apprese ad esempio la gestione degli imprevisti in fase di realizzazione, lo scostamento dei risultati e delle risorse rispetto a quanto pianificato. CRITERIO 2 – POLITICHE E STRATEGIE 2a Come politiche e strategie sono basate sui bisogni e sulle aspettative presenti e future delle parti interessate (stakeholder) L’ente camerale svolge con cadenza trimestrale l’analisi economica e la giuria della congiuntura provinciale, nazionale ed internazionale. Tale documento di cui è responsabile la P.O. dell’Area Promozione ed è curato da due collaboratori interni riporta ed analizza: ☯ gli andamenti del comparto manifatturiero provinciale - la demografia delle imprese - le esportazioni ed importazioni - l’occupazione - il movimento turistico - i protesti - i marchi e brevetti – le procedure concorsuali - i prezzi - il credito. Nel 2004 il documento è stato completamente rivisitato e aggiornato rendendolo più corposo, completo e attuale sia nella forma e nella struttura che nei contenuti. 14 La Giuria della congiuntura è la tradizionale indagine sull’industria manifatturiera che da circa 25 anni viene condotta dall’Unione Regionale delle CdC delle Marche, mediante questionario postale, inviato alle imprese del campione (l’invio ha luogo l’ultima settimana del trimestre al quale si riferisce l’indagine e le imprese devono inviare le risposte entro il 1° giorno del trimestre successivo), ed interviste dirette con i responsabili delle aziende facenti parte del campione regionale L’unità di rilevazione delle informazioni è l’unità locale. L’universo di riferimento è rappresentato dalle imprese manifatturiere della Regione Marche con almeno 10 addetti. Per la provincia di MC il campione è composto da 84 imprese suddivise in base ai codici Ateco ’91. Per l’analisi trimestrale la CdC ha aumentato il campione a 120 imprese al fine di disporre di dati ancor più attendibili. Giuria della Congiuntura - Struttura del campione regionale Settore (Divisione Ateco ‘91) AN AP MC PU Tot. Alimentare (15 - 16) 6 3 3 2 14 Tessile e abbigliamento (17 - 18) 29 14 15 29 87 Pelli, cuoio e calzature (19) 7 48 32 2 90 Legno e mobili (20 - 36.1) 5 2 4 22 33 Carta, cartotecnica, editoria (21 - 22) 4 3 3 2 12 Chimica e petrolchimica (23 - 24) 4 4 2 2 12 Gomma e materie plastiche (25) 4 4 4 3 15 Minerali non metalliferi (26) 2 2 3 3 10 Metallurgica (27 - 28) 11 5 5 9 30 Meccanica (29 - 30 - 31 32 - 33) 13 3 4 7 27 Mezzi di trasporto (34 35) 4 3 3 3 13 Strumenti musicali (36.3) 3 1 3 1 8 Manifatture varie (36.2 36.4 - 37) 2 2 3 2 9 Totale 94 94 84 88 360 Il campione copre circa il 20% della forza occupazionale complessiva delle aziende con oltre 10 addetti. Fin dall’anno 2003 (con dati 2002) ha luogo a maggio di ogni anno, su tutto il territorio nazionale, la Giornata dell’Economia, che raccoglie le informazioni e le analisi delle 4 analisi trimestrali, e presenta le risultanze e gli andamenti dell’economia provinciale attraverso l’analisi delle principali variabili di tipo congiunturale e strutturale. È un momento privilegiato di confronto tra i protagonisti del sistema economico locale che la CdC, quale istituzione dedicata allo sviluppo dell’impresa, del mercato e del territorio, mette a disposizione della comunità. La giornata dell’economia viene promossa da Unioncamere e dalle 105 CdC già da 6 anni. Obiettivo dell’iniziativa è disegnare una mappa dello sviluppo dell’Italia a partire dagli osservatori sul territorio offerti dal sistema camerale. I principali temi oggetto di analisi sono: ☯la demografia delle imprese, gli indicatori di bilancio e le medie imprese, *l’ambiente, *l’impatto occupazionale e la localizzazione delle imprese, * la contabilità economica territoriale, * la struttura imprenditoriale e occupazionale e qualificazione delle risorse umane, * l’innovazione, * il commercio internazionale e i flussi di investimenti, il turismo, il credito, * l’inflazione,gli scenari revisionali, * la demografia delle popolazione, * il mercato delle costruzioni, * il lavoro subordinato e la dotazione industriale. Durante la giornata vengono esposti tavole preparate dalla Posizione organizzativa dell’Area Promozione contenenti dati rilevati dal registro imprese, da Movimprese, da Unioncamere, dall’ISTAT, dalle banche, dall’osservatorio del mercato immobiliare gestito dall’Agenzia del Territorio, dall’osservatorio dell’INPS, dall’Istituto Tagliacarte di Roma riguardanti in media gli ultimi 10 anni disaggregati per le varie aree di informazione, quali settore di attività, età, zone di appartenenza, range di sviluppo ed altre. Una analisi simile ma specifica per il settore turistico viene svolta nell’ambito del progetto “Osservatorio turistico delle Marche”, realizzato dalla CdC in collaborazione con la Provincia di Macerata e dell’IS.NA.R.T., Istituto Nazionale di Ricerche Turistiche (società partecipata da Uniocamere) a partire dall’anno 2007. L’impianto metodologico e il contesto operativo delle analisi settoriali, si sviluppanno sostanzialmente attraverso: un’analisi della congiuntura del settore, mediante un congruo numero di interviste per una verifica delle prenotazioni e delle presenze nelle strutture ricettive, al fine di verificare l’andamento in corso d’anno (con indagini trimestrali) 15 del turismo utile a formulare previsioni e orientamenti sulle dinamiche in atto; • un’analisi delle dimensioni e dei comportamenti della domanda turistica italiana nei due periodi di punta principali (estate e inverno), e una più mirata atta a valutare la capacità dell’offerta italiana (marchigiana) di penetrare nel sistema turistico internazionale (europeo e statunitense ma anche di India e Giappone) delle vacanze organizzate; • un rapporto - come verifica dei risultati di mercato sulla soddisfazione del cliente e le ricadute economiche del turismo, con l’obiettivo di monitorare la qualità del prodotto turistico e la sua percezione da parte del mercato attuale, nonché di comprendere l’impatto economico del settore e le specificità dei consumi dei turisti dell’area specifica (regionale e provinciale). Ogni anno, inoltre, viene svolta da Unioncamere l’indagine Excelsior alla quale è possibile ricavare dati sull’occupazione e sulla formazione in Italia. Tale indagine si svolge da ben 11 anni su un campione di circa 100mila imprese italiane. I dati raccolti con cadenza annuale, mettono a disposizione degli utenti una serie di informazioni sulla domanda di lavoro delle imprese in Italia e sulle principali caratteristiche (età, livello di istruzione, esperienza, difficoltà di reperimento, necessità di ulteriore formazione…) delle figure professionali richieste in modo da poter quantificare il fabbisogno occupazionale e professionale per il breve e medio periodo, distinto per le 103 province italiane e disaggregato per classe dimensionale e per attività economica di impresa. L’indagine per la provincia di Macerata fa riferimento ad un campione di imprese fino a 50 dipendenti e considera invece l’universo delle imprese con oltre 50 dipendenti. Il questionario viene sottoposto alle imprese tra febbraio e la prima decade di maggio di ogni anno seguendo due distinte modalità di rilevazione: • la prima, per le imprese fino a 250 dipendenti, attraverso intervista telefonica rivolta a circa 90.000 imprese rispondenti ai requisiti del disegno campionario, direttamente da Unioncamere; • la seconda, eseguita per tutte le imprese con almeno 250 dipendenti, tramite intervista diretta a cura degli uffici studi e statistica delle CdC, coinvolgendo, a livello nazionale circa 2.500 imprese delle 4.200 presenti sul mercato nell’ultima indagine effettuata. Periodicamente l’ufficio statistica camerale della CdC di Macerata svolge due livelli di attività: • raccolta ed elaborazione dati da diffondere all’utenza tramite pubblicazioni, convegni e sportello di informazione statistica • effettuazione delle indagini demandate dal Sistan (sistema statistico nazionale) a cui la CdC ha aderito già dal 1993. Ad esempio il censimento (con cadenza decennale): - dell’agricoltura, - della popolazione, - delle abitazioni, - dell’industria e dei servizi, - lo stesso progetto Excelsior già menzionato sopra - la diffusione mensile degli indici dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e d impiegati e per l’intera collettività nazionale (es. indice per le rivalutazioni monetarie), - la rilevazione mensile dell’attività edilizia privata, - la rilevazione trimestrale delle opere pubbliche, - la rilevazione annuale della pesca nei laghi e bacini artificiali, - l’indagine annuale sulla grande distribuzione e biennale sui centri commerciali, - la rilevazione semestrale sula consistenza del bestiame. A partire dall’anno 2002 la CdC ha realizzato indagini di customer satisfaction rivolte ai proprio clienti. Le indagini sono state sviluppate mediante la somministrazione di un questionario, progettato e utilizzato ed aggiornato nelle indagini del 2002, del 2005 e del 2007, in modo da avere risultati comparabili tra i vari anni. Con il questionario si sono indagati un insieme di dimensioni rispetto alle quali è stato richiesto di specificare al rispondente il livello di attesa e la relativa percezione. Un metodo quest’ultimo, fondato sull’approccio sviluppato dal Prof. Parasuraman che consente di rilevare i 5 GAP tra quanto l’utente/cliente si aspetta di ricevere e quanto invece percepisce di avere avuto. QUALITA’ il modello delle 5 P PARAGONATA COME MI POSIZIONO CONCORRENZA COSA DESIDERA IL CLIENTE Q PREVISTA CLIENTI COSA VOGLIO DARE E COME FORNITORE PARASSURAMAN PROGETTATA COSA RITIENE DI RICEVERE IL CLIENTE PERCEPITA COSA EROGO REALMENTE PRESTATA 2 Si tratta di giudizi soggettivi che possono non avere alcuna rilevanza oggettiva, ma che di fatto, fanno sì che la CdC sia, a giudizio del cliente/utente, più o meno in grado di soddisfarlo. 16 La ricerca, sviluppata nell’arco di 3 mesi ha fatto riferimento ad un campione di utenti/clienti articolato come segue: • Professionisti (commercialista, ragioniere, consulente del lavoro, avvocato, notaio); • Imprese • Cittadini e altri (ingegnere, geometra, perito, impiegato/a, segretario/a ecc. – in sostanza figure non direttamente riconducibili a quelle esplicitate nel questionario) • Associazioni di categoria, agenzie e sindacati Nella tabella che segue è riportato il numero delle interviste effettuate per ogni tipo di cliente/utente identificato ed il relativo peso percentuale sul totale. Cliente/utente Ragioniere/Commercialista/ Consulente del lavoro n. % 91 29,6 Agenzia 12 3,9 Notaio 3 0,9 40 13,1 8 2,6 Impresa 73 23,8 Fornitore 23 7,5 Cittadino 22 7,2 Altro 35 11,4 307 100% Avvocato Associazione di categoria Totale Il campione è stato intervistato, con scelta casuale da parte dell’intervistatore, presso gli spazi della CdC. L’indagine ha coinvolto sia la sede di Macerata che gli uffici distaccati di Civitanova Marche, Tolentino e Villa Potenza, secondo le proporzioni che seguono: Sede n. % Macerata 103 33,5 Civitanova Marche 146 47,6 Tolentino 27 8,8 Villa Potenza 31 10,1 307 100% Totale In aggiunta a tale metodologia è stato anche realizzato un focus group. attraverso il quale i partecipanti sono stati stimolati a dare contributi originali e a fornire informazioni, riflessioni ed idee, al fine di trarne indicazioni mirate all’orientamento da imprimere agli ulteriori sforzi per migliorare ancora il servizio. Il focus group si è svolto il 17.01.08 presso i locali della CdC di Macerata e coloro che hanno aderito rappresentavano un campione di utenti della sede della CdC di Macerata e dell’ufficio distaccato di Civitanova Marche. (Non c’era nessuno a rappresentare la realtà degli uffici di Tolentino e Villa Potenza). Erano presenti n. 8 persone rappresentanti rispettivamente: • Ordine dei commercialisti (MC); • C.N.A. (MC); • Manas S.p.A. (Civitanova Marche); • Faggiolati S.p.A. (MC); • Conceria Tirrena S.p.A. (Civitanova Marche); • Confartigianato (MC); • Confcommercio (MC); • C.I.A. (MC). Da quanto sopra è emerso: • rispetto alla relazione e comunicazione con il personale, emerge la tendenza a ricercare la persona “che si conosce” al fine di “guadagnare tempo”. A tal fine viene suggerito di formare più persone in grado di conoscere le diverse procedure e le tante e diverse aziende, imprese etc., al fine rendere più omogenea la qualità del servizio offerta dai diversi impiegati. • Rispetto alla percezione di confusione che viene percepita rispetto alla continua evoluzione normativa e procedurale, i partecipanti suggeriscono per le diverse categorie l’organizzazione sistematica di momenti di incontro, formazione e di aggiornamento con il personale esperto e qualificato della CdC. • Rispetto alla modalità con la quale venire informati sulle novità e/o iniziative promosse, piuttosto che utilizzare la posta ordinaria e la spedizione di materiale cartaceo viene suggerito una maggiore diffusione delle informazione direttamente da parte degli impiegati quando entrano in contatto con l’utenza, un miglior utilizzo della posta elettronica, una migliore tempestività della comunicazione. • Importante viene ritenuta la possibilità di usufruire dei servizi della CdC (es. modulistica, avvisi di scadenze etc.) tramite la rete Internet, Il gruppo suggerisce un aggiornamento del sito puntuale e sistematico. Relativamente alle esigenze ed alle aspettative dei dipendenti sono state realizzate due indagini di people satisfaction, negli anni 2002 e 2006/2007. Le modalità di svolgimento dell’indagine e di analisi dei risultati sono oggetto di approfondimento nei criteri 3 e 7. L’Ente camerale, in uno spirito di fattiva collaborazione con le altre istituzioni del territorio e le consorelle dell’ambito nazionale, adotta una politica di confronto ed analisi. E’ per tale ragione che l’Ente camerale partecipa ad un progetto di benchmarking, coordinato dall’Unione Nazionale delle CdC, tramite l’Osservatorio a ciò preposto. Coerentemente alla politica di collaborazione e condivisione che l’Ente camerale persegue sono cresciute le partecipazioni ed i partenariati con enti ed istituzioni locali, ma anche regionali e nazionali. (Tematica approfondita nell’ambito del criterio n. 4). Vengono, inoltre svolte analisi economiche specifiche su settori di particolare interesse dovuti a situazioni congiunturali o a esigenze sentite dalla CdC in seguito alle scelte operate o a richieste dirette di uno o più settori di utenza, che producono studi, approfondimenti, ricerche e pubblicazioni quali ad esempio : 17 • Province of Macerata: the economic system (corsi generali, corsi mirati , master…) • Scenari e prospettive occupazionali • effettuando analisi di people satisfaction • Il contributo femminile all’imprenditoria • Andamento turistico nella provincia di Macerata • Mercato del lavoro • attraverso la realizzazione di una banca delle competenze, avvenuta in seguito al progetto “Kaizen”, negli anni 2007/2008 • Scambi con l’estero delle imprese della provincia • I gruppi di imprese nella provincia di Macerata • Turismo a Macerata. Con cadenza annuale, dal 2001, viene svolta la Conferenza Programmatica dell’economia provinciale, promossa dalla CdC e dalla Fondazione Carima. Le sfide poste dall’internazionalizzazione e dai cambiamenti che essa sta determinando sono state raccolte dalla comunità provinciale ed è iniziato un processo di riflessione e di elaborazione di politiche di sviluppo territoriale. La CdC, con il sostegno della Fondazione Carima, ha partecipato attivamente a questo processo di apprendimento collettivo e ritiene concreta la possibilità di elaborare un piano strategico capace di orientare la traiettoria di sviluppo del nostro territorio. In sintesi le conclusioni a cui l’ultima conferenza è arrivata sono: condivisione delle istituzioni pubbliche e private della necessità di elaborare sinergicamente, ciascuno per il proprio ambito di competenza, il piano strategico per la provincia di Macerata; ricerca di risorse e progetti in ambito europeo valorizzazione delle eccellenze e delle emergenze (cioè ciò che meglio rappresenta il territorio) culturali, artistiche ambientali ed enogastronomiche del territorio. 2b Come politiche e strategie sono basate su informazioni derivanti dalle misure di performance, dalle ricerche, dall’apprendimento e dalle relative attività esterne. Gli strumenti a disposizione dell’Ente sono : • formazione del personale attraverso un programma di corsi formativi, approvato preventivamente dalle organizzazioni sindacali basato su diversi livelli • tramite rapporti con le RSU e le organizzazioni sindacali interne ed esterne, che permettono di avere il quadro della situazione inerente il personale. Attraverso l’analisi delle 3 customer realizzate, dei contributi e delle riflessioni emerse dal già citato al focus group (sottocriterio 2a), realizzato nel 2008, si è potuto comporre un quadro generale, dal quale emergono da un lato le percezioni dell’utenza e dall’altro le aspettative di soluzione in merito. Grazie a questa visione d’insieme sono stati stipulati protocolli d’intesa con associazioni di categoria e ordini professionali (grandi utenti), nonché è stato attuato un piano di miglioramento progressivo (es. apertura sportelli decentrati, rivisitazione dell’orario di apertura al pubblico…) Dall’anno 2004 l’Ente ha firmato una convenzione, rinnovata annualmente con il giornalista Ugo Bellesi affidandogli l’incarico professionale di addetto stampa e consulente giornalistico. Ciò in ottemperanza a quanto previsto dall’art. 9 della legge 150/2000 “Disciplina delle attività di informazione e di comunicazione delle Pubbliche Amministrazioni” . L’Ente utilizza, da qualche anno, uno strumento quale il bilancio sociale che la rende in qualche modo una struttura “aperta”. Ciò comporta un’esposizione a giudizi e critiche costruttive, ma permette anche l’acquisizione di proposte esterne che possono portare a intraprendere nuove azioni di miglioramento. Si è verificato spesso che uno stesso argomento venga trattato per progetti tra loro simili da diverse istituzioni del territorio. Proprio in virtù di questo la CdA attua, da qualche anno, una sorta di “confronto” con gli altri Enti presenti nella realtà locale in cui opera. Un esempio pratico: la Provincia ha realizzato un piano strategico provinciale e un progetto per il turismo; la CdC ha analizzato le criticità che si sono verificate e si è così attivata per attuare altri progetti di valorizzazione del territorio mirati e più immediati al fine di raggiungere gli operatori (es. piano strategico provinciale realizzato con la collaborazione del Prof. Calafati. (v.criterio 2d). L’ente, al fine di evitare duplicazioni, prima di avviare un progetto di ampio interesse, analizza le competenze che altri soggetti pubblici o privati del territorio detengono in tali materie o settori. Un esempio di ciò è il progetto basato sulla tutela dell’ambiente realizzato nel Comune di Pievebovigliana nel 2007 insieme alla fondazione CARIMA ponendo l’attenzione sulle potenzialità paesaggistiche, storico-architettoniche ponendo attenzione alla via per valorizzarle nell’ambito del quadro concettuale della politica territoriale dell’Unione Europea. Dal 2005 la Cdc, in partnership con la Regione 18 Marche, l’ISTAT di Ancona, la Provincia, il Comune, la Questura, l’Ufficio Scolastico Provinciale, la Direzione Provinciale del Lavoro e l’INPS di Macerata ha dato vita ad un gruppo di lavoro interistituzionale permanente per un Osservatorio sull’Immigrazione, come previsto dal d.lgs. n. 322/89. Con questo strumento si intende valorizzare, interconnettere ed interpretare i dati concernenti i cittadini stranieri presenti sul territorio provinciale, raccolti dai vari enti nell’esercizio delle proprie funzioni, al fine di creare uno strumento utile ad una migliore comprensione del fenomeno e delle sue criticità a livello territoriale, La CdC, ha realizzato nell’ambito della propria collana “I Quaderni – Istituzioni, politica e sviluppo locale” una serie di pubblicazioni che affrontano e analizzano diversi temi socio-economici, tra cui anche quello dell’immigrazione. I titoli : • “Le associazioni degli immigrati nelle Marche: organizzazione, funzioni e potenzialità” (v.quanto detto sopra) • Verifica dell’andamento di tutte le collane di pubblicazioni realizzate. Editoria camerale: (v. criterio n. 8) 2c. Come le Politiche e le Strategie vengono sviluppate, riesaminate e aggiornate Basandosi su tutte le indagini economiche svolte dalla CdC (descritte nel punto 2a) che forniscono un quadro globale della situazione nazionale e locale in cui ci troviamo, nonché sul piano strategico provinciale (punto 2d), basato sulla realtà commerciale a noi più vicina, l’ente definisce i suoi interventi a medio e lungo termine. Secondo il grafo seguente LINEEGUIDA GUIDA LINEE UNIONCAMERE UNIONCAMERE NORME E ADEMPIMENTI NORME E ADEMPIMENTI COGENTI COGENTI GIUNTA GIUNTA CONSIGLIO CONSIGLIO REALTA’ REALTA’ LOCALE LOCALE • “Imprese, istituzioni e associazioni nel modello marchigiano tra passato e futuro” • “Democrazia deliberativa, innovazione istituzionale e sviluppo locale” il cui ultimo numero è stato dedicato la Bilancio Partecipativo, • “Energia, istituzioni e sviluppo nella provincia di Macerata” che presenta un quadro generale delle trasformazioni della politica energetica ed elettrica italiana, nel 2005 ponendo particolare attenzione agli interventi realizzati per la produzione di energia elettrica nella provincia di Macerata. A partire dal 2005 la CdC esegue dei monitoraggi presso i propri stakeholder seguendo diverse procedure. Effettuando ad esempio: • Indagini effettuate con questionari di customer satisfaction per monitorare il risultato dell’applicazione del nuovo centralino, nonché l’interesse dell’utenza a tale strumento; • Verifica degli accessi al SITO per monitorare il potenziale comunicativo; • Miniquestionari distribuiti agli sportelli di Macerata e di Civitanova Marche 3 volte (ott/nov 2005 – mag 2006 – dic 2006) per monitorare il grado di soddisfazione degli utenti in relazione alla graduale applicazione del nuovo orario di apertura dell’Ente fino alla attuale definizione; • Indagini effettuate telefonicamente da parte dell’Infodesk su un campione prestabilito per verificare le diverse innovazioni da monitorare; • Valutazione della partecipazione ai vari eventi realizzati autonomamente dall’Ente o in partnership con altre istituzioni, attraverso schede di rilevazione dei partecipanti ai convegni; • Iscrizioni alla Newsletter esterna (attualmente si superano le mille adesioni) SERVIZI-PRODOTTI SERVIZI-PRODOTTI SERVIZI-PRODOTTI SERVIZI-PRODOTTI SERVIZI-PRODOTTI SERVIZI-PRODOTTI SERVIZI-PRODOTTI SERVIZI-PRODOTTI SERVIZI-PRODOTTI SERVIZI-PRODOTTI RISORSE RISORSE INVESTIMENTI INVESTIMENTI FORMAZIONE FORMAZIONE MISSIONE MISSIONE VISIONE VISIONE VALORI VALORI OBIETTIVI OBIETTIVI LINEE LINEE GUIDA GUIDA PROGETTI PROGETTI PROGETTI PROGETTI PROGETTI PROGETTI PROGETTI PROGETTI PROGETTI PROGETTI AUTOANALISI AUTOANALISI RISULTATI RISULTATI PRIORITA’ PRIORITA’ ASSEGNAZIONE ASSEGNAZIONE PRIMA PRIMA IPOTESI IPOTESI SWOT SWOT SWOT SWOT SWOT SWOT SWOT SWOT SWOT SWOT VERIFICA VERIFICA DIDI COMPATIBILITA’ COMPATIBILITA’ IMPEGNO IMPEGNO PIANO PIANO CONDIVISO CONDIVISO COMUNICAZIONE COMUNICAZIONE ATTUAZIONE ATTUAZIONE VERIFICA VERIFICA Nel 2004, in seguito alla ricostituzione del nuovo Consiglio Camerale, la CdC ha definito il nuovo documento di programmazione per il periodo 20052009. Ogni anno, in sede di approvazione del bilancio preventivo, viene redatta una RPP che delinea gli interventi da effettuare nell’anno preso in considerazione, sempre nell’ambito delle linee guida dettate dal piano pluriennale (interventi a breve termine). La predisposizione della RPP è un momento di verifica delle ipotesi e delle condizioni di scenario sulla base delle quali è stato costruito il documento di programmazione pluriennale e di valutazione dell’andamento degli obiettivi strategici.. La valutazione dell’efficacia dei programmi e dei relativi piani d’azione consente, invece, di migliorare il processo decisionale di selezione delle iniziative per aumentare il grado di correlazione tra i risultati di breve termine e i risultati strategici attesi. 19 Gli argomenti trattati nella RPP sono raggruppati nelle seguenti aree tematiche: • aggiornamento del contesto in cui la CdC opera. La RPP deve indicare se, rispetto allo scenario configurato per il programma pluriennale, siano intervenuti cambiamenti tali da compromettere la validità di talune delle ipotesi fatte e, conseguentemente, di talune priorità di intervento e dei relativi obiettivi strategici analizzando il quadro socio-economico internazionale, nazionale, regionale e provinciale; • eventuale aggiornamento delle priorità strategiche, dei relativi obiettivi e dei programmi quadro o validazione di quanto previsto nel programma pluriennale in conseguenza di quanto emerso dall’aggiornamento dello scenario ; • definizione delle iniziative programmatiche previste per l’esercizio di riferimento della relazione previsionale e programmatica, che rappresentano una selezione del programma pluriennale sulla base delle informazioni relative all’evoluzione del contesto esterno ed interno della Camera, considerando anche le risorse economiche, finanziarie e patrimoniale disponibili per l’anno preso in considerazione. Le CdC, storicamente eredi delle corporazioni medioevali sono oggi sedi di democrazia economiche, all’interno delle quali gli interessi delle categorie e delle associazioni presenti sul territorio si autoregolano attraverso un’intensa attività di comunicazione, dibattito e regolamentazione. La CdC di Macerata ha presentato nel 2005 il suo primo bilancio sociale relativo al biennio 2002-2003, nel corso del 2007 è stata predisposta l’edizione relativa agli anni 2004/2005 e 2006. Per quanto riguarda i contenuti, con il bilancio sociale la CdC ha realizzato un’opera di trasparenza attraverso il confronto dei seguenti elementi: gli impegni che l’Ente si è assunto nei confronti della propria comunità di riferimento, le attività, ovvero le iniziative, i progetti, i servizi attraverso i quali si è cercato di tradurre gli impegni in risultati concreti; i risultati, intesi in termini di outcome, ovvero di ricadute sociali effettivamente generate per i propri interlocutori. La struttura del bilancio sociale della Camera, formulato secondo Principi di Redazione del Bilancio Sociale del GBS (Gruppo di studio del Bilancio Sociale), è composta di tre parti: • “La dimensione Istituzionale dell’Ente” o “Identità Aziendale”, nella quale è descritta la camera e i suoi organi, l’ambiente economico e politico della Provincia di Macerata e le conseguenti politiche d’intervento prescelte dalla CdC per la sostenibilità dello sviluppo;“ • La dimensione Economica” o “Riclassificazione del valore aggiunto”, nella quale è misurato il valore aggiunto creato e destinato a remunerare gli “Stakeholders” La dimensione Sociale” o “Relazione Sociale”, che illustra le attività esercitate a favore degli “stakeholder” e il grado di sensibilità sociale dell’Ente nell’individuare le aree d’intervento. L’Ente valuta i propri rischi con una percezione relativa al breve periodo, dovendo come detto sopra, effettuare un programmazione annuale. Un esempio tangibile di questo è l’investimento che la Camera ha sempre operato svolgendo un’importante opera di internazionalizzazione, cercando di aprire sempre la strada a nuovi mercati, dallo scorso anno invece, in seguito alla crisi economica che ha investito l’intera realtà mondiale, ha spostato la sua strategia e i suoi interventi maggiormente sulle attività di credito, quale decisivo aiuto alle PMI locali. La CdC ha inoltre da sempre identificato l’innovazione come una leva fondamentale su cui agire per aumentare la competitività., potenziando il capitale umano, evitando la così detta “fuga dei cervelli” e cercando dei vantaggi per rivalutare le PMI. A tal fine la CdC ha realizzato, nell’ambito del progetto “Formare per Innovare”, un approfondito studio della realtà locale, al fine di individuare i fabbisogni delle imprese della provincia e la loro percezione dell’innovazione.(v. criterio 2c9). La CdC, realizzando accordi, protocolli d’intesa e convenzioni con i propri partner, definisce i programmi di intervento da realizzare insieme, nei modi nei tempi e nei costi che le parti definiscono (v. criterio 4). Nel 2004 il Segretario Generale, i dirigenti e i responsabili hanno aggiornato e consolidato i fattori critici di successo della CdC e li hanno inseriti nel documento di sintesi del piano annuale come di seguito illustrato. FATTORI CHIAVEPERIL SUCCESSO: La Camera di Commercio di Macerata, Ente Autonomo, ha individuato i fattori chiave per il proprio successo, essi sono: Approccio imprenditoriale verso le opportunità del territorio Conoscenza delle dinamiche imprenditoriali locali e delle risorse Competenza legislativa Alta qualificazione delle risorse umane Capacità di gestione sistemica dei partner e/o fornitori di servizi. Capacità creativa Capacità di analisi, sintesi e propositiva Determinazione al raggiungimento degli obiettivi Capacità di pianificazione e realizzazione di progetti pluriennali Capacità di utilizzo delle tecniche di comunicazione (reti ecc…) GESTIONEDELLAOPERATIVITA’ CONRIFERIMENTO AL MODELLODI ECCELLENZAPROPOSTODAE.F.Q.M. 20 Ogni anno in sede di pianificazione annuale vengono riconsiderati ed sino ad oggi confermati. In relazione all’ambiente la CdC oltre a gestire il Modello Unico di Dichiarazione ambientale (MUD) previsto dalla L. 70/94 che i soggetti sono tenuti a presentare, dal 2007 ha aderito ad un progetto “Voler bene all’Italia – PiccolaGrandeItalia” arrivato oramai alla quinta edizione. Questo Progetto è realizzato a livello nazionale sotto la guida dell’Alto Patronato del Presidente della Repubblica con lo scopo di pubblicizzare le bellezze monumentali, culturali ed enogastronomiche di tutti quei piccoli comuni di cui l’Italia è composta. Dallo scorso anno la CdC, insieme alla Banca delle Marche, alla Provincia di Macerata e alla Fondazione CARIMA, ha deciso di contribuire economicamente alla realizzazione della campagna che ogni anno prevede diverse operazioni (manifestazioni, visite guidate a musei, apertura di nuove strutture, passeggiate ecologiche…) e che nel 2008 ha interessato ben 139 comuni della regione di cui 43 della provincia di Macerata. La legge 580/93 nonché lo statuto la CdC assegnano il compito di promuovere lo sviluppo del sistema delle imprese della provincia. Tale compito viene svolto anche per vie indirette attraverso una formazione volta alla creazione di imprenditori e al miglioramento del servizio che le imprese già esplicano. Attraverso una mappatura del sistema economico della provincia, l’ente ha identificato come potenziale comparto di sviluppo il settore turistico. Nel 2000 e nel 2004 l’ente ha effettuato una mappatura all’interno del settore turistico (progetto Fassone) Da qui sono stati studiati percorsi formativi per chi volesse intraprendere la via imprenditoriale in questo campo, • prima con il corso “Fai del turismo il tuo business” volto a creare nuove figure imprenditoriali, di cui si sono svolte 3 edizioni • poi con il corso “Migliora il tuo servizio turistico” finalizzato a promuovere un servizio sempre più efficiente e rispondente ad una crescente qualità, di cui sono state realizzate 3 edizioni All’ultima edizione, svoltasi nel 2005 realizzando un corso rivolto ad operatori del settore turistico e dell’ospitalità (agriturismo, bed & breakfast, country house, hotel, ristoranti) che vogliono sviluppare tecniche e strategie di marketing, di 3 giornate formative di 5 ore ciascuna , hanno preso parte 42 operatori . Nel 2007 si è svolto in Italia uno studio sull’Innovazione messo a disposizione delle ditte che vogliono intraprendere questo cammino. Portando questi studi nella realtà regionale si è evidenziato che le imprese marchigiane hanno una risposta molto lenta rispetto al contesto nazionale. Da questa analisi vengono fuori le criticità delle nostre aziende e vengono fornite indicazioni sulle possibili azioni da esplicare per potersi adeguare agli attuali standard economici. Oltre all’”investimento formativo” rivolto alle aziende, la CdC, ha realizzato un progetto rivolto al rapporto scuola-impresa. L’art. 4 della legge 53/03 prevede che l’Istituzione Scolastica realizzi per gli studenti di età compresa tra i 15 e i 18 anni, dei percorsi formativi in “Alternanza Scuola Lavoro” , attuabili attraverso tirocini formativi, imprese formative simulate o laboratori. Obiettivo è assicurare ai giovani l’opportunità di sperimentare vocazioni e attitudini ai fini di una maggiore consapevolezza nelle scelte future, nonché l’acquisizione, oltre alle conoscenze di base, anche di competenze spendibili sul mercato del lavoro. Il progetto è realizzato in stretta collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale, la Provincia di Macerata, gli Istituti d’Istruzione Superiore, le Associazioni di categoria, gli Ordini e i Collegi professionali, le imprese-studi professionalienti locali. Quattro fasi operative: • sensibilizzazione e promozione • formazione in aula per tutor e studenti • tirocini formativi • monitoraggio e valutazione Studenti Periodo Scuole Orientamento Tirocinio Imprese Enti 2004/05 7 311 92 69 2006/07 12 204 322 235 2007/08 13 671 594 418 L’Alternanza scuola lavoro rappresenta una metodologia didattica innovativa volta a promuovere l’integrazione tra mondo della scuola e mondo del lavoro nella consapevolezza che per uno sviluppo coerente della persona ed un aumento della competitività economica occorre ampliare i luoghi dell’apprendimento ed investire nella formazione. In risposta alle istanze della comunità europea, in tema di accesso al credito e sistema bancario, la CdC ha realizzato due indagini, in collaborazione con Unioncamere e con il Consorzio Camerale per il Credito e la Finanza, presentate durante un incontro nell’aprile del 2006 “Basilea 2”. Le indagini, inserite nel sito camerale, sono state condotte su un campione significativo di microimprese (imprese individuali e società di persone) e su un campione di società di capitali nella nostra provincia ed hanno fornito una prima fotografia dei comportamenti prevalenti e del loro grado di affidabilità nell’ambito delle linee stabilite dal Comitato Basilea. Oltre a fornire questi apporto “ informativo”, la CdC interviene anche direttamente a favore delle imprese Contributi a Confidi (con il termine Confidi si individuano quei consorzi con attività esterna, società cooperative, società consortili per azioni, a responsabilità limitata o cooperative che volgono in forma mutualistica l’attività di garanzia collettiva dei fidi a favore di imprese socie o consorziate). 21 La CdC interviene a sostegno dei fondi delle Confidi. Nella nostra realtà locale si hanno: • per gli artigiani una unica soc. di Confidi gestita dalla Provincia; • per gli industriali una unica associazione; • per i commercianti tre società di confidi a cui liquidiamo il contributo in base all’attività delle imprese associate in provincia di Macerata. Contributo a Fondo di solidarietà Con delibera di Giunta n. 39 del 24/03/2009 la CdC ha dato la propria adesione alla convenzione con la Regione Marche e la Provincia di Macerata per la realizzazione di un fondo di garanzia denominato “Fondo di solidarietà” per finanziare le imprese che in questo momento vogliono intraprendere quel commino di ristrutturazione di cui si è già parlato nel punto sopra. Dal 2007 si è realizzato in modo sistematico e strutturato il sistema di controllo interno già introdotto dal DLgs.N.286/1999, e confermato dal D.P.R.N.254/2005 “Nuovo regolamento di contabilità camerale”, attraverso il monitoraggio dell’attività dell’ente sotto il profilo della attuazione degli obiettivi programmati, della funzionalità dell’organizzazione, dell’efficacia, efficienza ed economicità dell’azione amministrativa. Con il controllo di gestione l’Ente si è proposto di migliorare ed integrare la reportistica, con l’introduzione di un cruscotto di gestione con il quale vengono monitorati con sistematicità i seguenti elementi: • indicatori di economicità; • indicatori di efficienza; • indicatori di efficacia; • cruscotto delle risorse economiche. Il “report”, approvato nella struttura e nei contenuti dalla Giunta camerale, è destinato al Presidente e agli organi camerali oltre che ai dirigenti e responsabili ed ha la seguente cadenza periodica: INIZI GIUGNO Report con riferimento contabile al 30 aprile INIZI OTTOBRE Report con riferimento contabile al 31 agosto INIZI DICEMBRE Report con riferimento contabile al 31 ottobre CHIUSURA BILANCIO CONSUNTIVO Cruscotto di gestione all’anno chiuso relativo 2d. Come Politiche e Strategie vengono diffuse attraverso una rete di processi chiave Come gia riportato a partire dal 1999 la CdC ha adottato una metodologia per l’individuazione e la definizione dei processi chiave intraprendendo un articolato percorso di riorganizzazione della propria struttura secondo i principi e le logiche del TQM (Total Quality Management) e del modello EFQM (European Foundation Quality Management) (delibera n. 58 del 29/03/1999) SCHEMA INCONTRI DI COMUNICAZIONE INTERNA 4 maggio 1999 30 giugno 1999 Incontro con il personale Incontro con la Giunta camerale Presentazione progetto Total Quality Management L’azione di comunicazione è poi proseguita con una serie di incontri realizzati con il personale nel corso dei quali il Segretario Generale ha illustrato le motivazioni di base in termini di cambiamenti istituzionali e di scenari in atto che richiedono risposte sul piano del miglioramento continuo delle performances, a tutti i livelli di responsabilità. La comunicazione sull’attività del progetto non ha riguardato soltanto gli ambiti interni dell’Ente, ma è stata diffusa anche a livello nazionale, sia di sistema camerale, sia di pubbliche amministrazioni in genere. Infatti, in occasione dell’11^ Giornata mondiale della Qualità che si è svolta a Roma nel novembre 1999, il dott. Spernanzoni è intervenuto come relatore, riportando l’esperienza della CdC di Macerata (unica esperienza in Italia delle CCIAA). Due mesi più tardi, il 18 gennaio 2000, il Dott. Spernanzoni replica l’intervento sull’applicazione del modello di eccellenza europeo EFQM, al convegno organizzato dalla CdC di Udine sul tema “Qualità e controllo di gestione nelle C.C.I.A.A.” Nel maggio del 1999, con il supporto di un valutatore certificato EFQM, è stata effettuata la prima autovalutazione dell’Ente per i 9 criteri del modello E.F.Q.M con il metodo del questionario, da parte del neocostituito CG, composto da 7 elementi ( n. 3 dirigenti e n. 4 dipendenti divisi tra le diverse aree). Per ogni criterio sono stati poi creati i gruppi di miglioramento con delibera di Giunta camerale n. 197/2000 e ridefiniti, su proposta del CG, nel novembre del 2008 con determinazione del SG n. 148/2008, fino ad avere la seguente struttura: Nome gruppo LEADERSHIP Dipendenti suddivisi appartenenza - n.2 Dirigenti - n .5 supporto per aree di P.O..- n. 1 Area di POLITICHE E -n. 2 Affari Interni - n. 1 Reg. Mercato - n. 2 Sportello Unico - n. 2 Promozione - n. 1 A.S. STRATEGIE EX.IT -n. 3 Affari Interni-n. 1 Reg. Mercato GESTIONE -n .2 Sportello Unico -n. 1 Area Studi. DEL -n .1 dirigente PERSONALE PARTERSHIP E -n .4 Sportello Unico-n .1 Area Supporto.-n. 2 Affari Interni RISORSE -n. 1 Reg. Mercato 22 -n. 1 Area Studi-n .1 Area Supporto -n. 2 Reg. Mercato-n. 2 Sportello Unico-n. 2 Affari Interni SODDISFAZIO -n. 2 Affari Interni-n. 3 Promozione NE DEI -n. 2 Sportello Unico-n. 1 A.S. EX.IT CLIENTI SODDISFAZIO -n. 4 Affari Interni-n. 3 Sportello Unico-n. 1 NE DEL Promozione PERSONALE -n. 3 Sportello Unico-n. 1 Promozione IMPATTO -n. 3 Affari Interni SULLA SOCIETA’ -n 2 Reg. Mercato-n. 1 Area Studi RISORSE ECONOMICHE -n. 1 Promozione-n. 2 Affari Interni -n. 1 Sportello Unico-n. 1 A.S. EX.IT PROCESSI Ogni gruppo è composto da 8 persone compreso il segretario e il responsabile del gruppo, che è sempre individuato con un dirigente o una posizione organizzativa tranne nel gruppo soddisfazione del personale dove si è scelto di nominare il rappresentante del personale all’interno del CG. Le linee fondamentali su cui si basa la nuova struttura sono: • lo sviluppo delle attività di promozione e rivolte al mercato in generale (che permetterebbero alla CdC di recitare un ruolo di primo piano nei progetti di marketing territoriale e di sviluppare i rapporti con gli altri enti); • la facilitazione dell’accesso del cliente al servizio (sportello unico e customer service); • la migliore realizzazione delle risorse umane; • il contenimento dei costi Prima di procedere all’attivazione dei suddetti gruppi di miglioramento, è stata individuata la necessità di intraprendere un percorso formativo, che coinvolgesse tutto il personale, dirigenti compresi. La formazione del personale, iniziata nel settembre del 2000 e conclusa nel gennaio 2001, ha coinvolto tutto il personale per un numero di 7 giornate ciascuno e il comitato guida, i responsabili e vice responsabili dei 9 gruppi di miglioramento per altre 4 giornate formative. Sono stati effettuati gli interventi riportati a pag. 6. Sviluppo progetto Kaizen Delib.43 del 28/2/05 Delib.76 del 31/3/05 Approvazione progetto Kaizen Considerato che nel 2005 tra gli obiettivi generali dell’Ente è previsto il conseguimento della CTE il CG con il supporto del valutatore EFQM, ha indicato il progetto “Individuazione e miglioramento dei processi dell’Ente” quale uno dei tre progetti la cui realizzazione è necessaria per l’ottenimento della suddetta accreditamento. Per il raggiungimento di tale scopo sono state prese in considerazione le proposte operative di 4 aziende leader del settore e, dopo una serie di incontri con i consulenti delle diverse società, tenuti nei giorni 14, 17, 19 e 21 marzo, il CG si è espresso riconoscendo all’unanimità la metodologia proposta dalla società Kaizen-Istitute Italia come quella più appropriata al nostro Ente. Il Progetto Kaizen si colloca come evoluzione della gestione dei progetti e dei processi in ambito CdC e rappresenta uno strumento di attuazione e prosecuzione del percorso EFQM da tempo avviato dalla CdC. Obiettivi del Progetto Kaizen sono: Miglioramento a livelli di eccellenza dei processi primari e di supporto Definizione dei carichi di lavoro ottimali Coinvolgimento delle persone nel miglioramento continuo Elementi distintivi del progetto Kaizen sono: 1) Coinvolgimento e training del personale CdC a tutti i livelli 2) Partecipazione e motivazione delle persone 3) Focus sulla velocità del cambiamento 4) Focus sul processo di miglioramento continuo (metodologia PDCA) 5) Utilizzo e trasferimento della metodologia strutturata GEMBAKAIZEN 6) Progressiva autonomia del personale CdC nella sua applicazione Nel 2006 sono stati avviati i rimanenti processi (per un totale di 21) che si sono conclusi il 31 ottobre 2006 completi di PDCA con azioni di miglioramento (poi validate dal CG) e con la rilevazione dei carichi di lavoro in autovalutazione sui processi prima della reingegnerizzazione Nei mesi di novembre e dicembre è stata effettuata la rilevazione dei carichi di lavoro in autovalutazione sui processi reingegnerizzati e migliorati La presentazione delle schede con le azioni di miglioramento dei processi è stata completata il 31 ottobre 2006 e tutti i PDCA sono stati inseriti nell’intranet camerale per poter essere consultati, in quanto la realizzazione delle azioni di miglioramento si completa nel 2007 Nel 2008 è stata rivista la composizione dei cantieri definendone 20 (v. criterio dei processi), di cui 5 rilevano più direttamente sulla realizzazione delle politiche/strategie dell’Ente: Servizi informazioni*) accorpato con l’ex processo “Sede di Civitanova” n. 1 PO Sportello Unico N. 1 AFFARI INTERNI N. 1 AREA STUDI N. 3 SPORTELLO UNICO n. 1 Promozione Pianificazione, Controllo di gestione, Organizz. e Qualità n. 1 PO Sportello Unico N. 2 AREA SUPPORTO N. 1 AFFARI INTERNI n. 1 Sportello Unico N. 1 PROMOZIONE 23 Informazione economica n. 1 Promozione N. 2 REGOLAZIONE MERCATO N. 2 AFFARI INTERNI N. 1 SPORTELLO UNICO Servizi promozionali indiretti n. 1 Promozione n. 4 Affari Interni N. 2 SPORTELLO UNICO Servizi promozionali diretti n. 1 PO Promozione N. 1 AFFARI INTERNI N. 1 PROMOZIONE N. 2 SPORTELLO UNICO Nel 2004 l’ente ha adottato il Piano Aziendale di Comunicazione Interfunzionale, modello P.A.C.I., quale strumento predisposto a disciplinare il flusso informativo/comunicativo all’interno della CdC. Tale modello è stato redatto dalla leadership e successivamente approvato dal CG EFQM. Rappresenta una matrice contenente le informazioni a valore individuate dal gruppo, che comprendono : 1) la definizione dell’informazione; 2) gli attori del flusso comunicativo (clienti e fornitori 3) l’esistenza dell’informazione; 4) la periodicità con cui l’informazione deve essere trasmessa. Tale struttura però già nel 2005 veniva superata dall’adozione di una intranet camerale realizzata interamente dal responsabile dei servizi informativi dell’ente. Lo stesso, in seguito ad un corso formativo, ha realizzato l’intero progetto presentato nel 2005 alla leadership e attivato definitivamente nel corso dell’anno 2006 e tutt’ora in funzione. Gli aggiornamenti necessari sia a livello di nuove implementazioni che di novità di legge o di modulistica vengo effettuati, dietro segnalazione dei vari settori, dal sevizio informativo camerale. Nell’intranet si possono trovare tutti i modelli interni e tutte le notizie che possono necessitare ai dipendenti, compresa una news letter settimanale gestita da un apposito comitato sulle ultime novità. Come mezzo di comunicazione prioritario è stato realizzato un sito internet seguendo le tappe sottoelencate: 1998 Adesione dell’Ente Sistema Informativo Provinciale (S.I.N.P.) 1999 Pubblicazione del sito web dell’ente presso i server del SINP con accesso ad internet e posta elettronica solo in alcune postazioni (gratuito grazie ai fondi europei adibiti al progetto) - realizzazione della struttura del sito effettuata interamente dal servizio informativo dell’ente (scadenza adesione 31/12/1999 12-2-200 Incontro tra le parti con: - stipula di nuovo accordo con SINP per il mantenimento del servizio di hosting e sviluppo del sito camerale stipula nuovo accordo con Soc. Infocamere per navigazione internet e posta elettronica che viene così esteso a tutti i dipendenti 2004 Restyling totale del sito sia come impostazione che come gestione con lo scopo di fornire un accesso e una navigazione migliore agli utenti stipulando un accordo con Retecamere come nuovo hosting che crea la nuova struttura del sito realizzata su loro server e tutela l’integrità dei dati inseriti Viene istituito un comitato puramente tecnico composto dai 2 coordinatori informatici dell’ente più 10 persone rappresentative dei vari settori . sopra il comitato ci sono dirigenti e PO quali responsabili dei contenuti e delle modifiche applicate dal comitato tecnico. 2008-09 E’ iniziata una nuova rivisitazione dell’intero sito soprattutto per rispondere alle nuove norme previste dalla Legge Stanca e per adeguare la struttura ai suggerimenti raccolti dall’ultima indagine di customer Modificata anche la struttura del comitato non più solo tecnico: 2 coordinatori informatici, 5 PO e 5 dipendenti appartenenti ai vari settori Aggiornamento al sito delle ultime tecnologie (es. navigazione semantica) Così come per la presentazione del piano annuale, per tutte le iniziative di maggior rilievo per l’ente vengono fatte conferenze stampa, articoli su diversi giornali e ne viene data pubblicità sul sito camerale La stessa conferenza programmatica di cui si è stato scritto sopra, è oltre che uno strumento cognitivo, una notevole forma di diffusione. Così pure, l’inserimento del proprio piano strategico nel sito permette all’ente di dare visibilità totale delle proprie scelte. Nel 2006 inoltre la CdC ha istituito un gruppo di lavoro (al quale si è unita dal 2007 anche la Fondazione CARIMA) per analizzare le trasformazioni dell’economia della Provincia e contribuire alla costruzione e attuazione di una strategia di sviluppo economico per il prossimo decennio. I materiali prodotti dal gruppo di lavoro , analisi, riflessioni, politiche, progetti, vengono via via pubblicati sul sito camerale in un apposito link denominato ‘Una strategia di sviluppo economico per la provincia di Macerata’,con l’obiettivo di dare un quadro di riferimento il più possibile completo, che possa poi essere assunto come base dalle imprese nella trasformazione delle loro strutture produttive e dai governi locali nella progettazione e attuazione di politiche pubbliche orientate allo sviluppo locale. Per quanto poi riguarda la misurazione dell’impatto delle proprie politiche e strategie si rimanda a quanto scritto nel precedente sottocriterio 2a relativamente alle indagini di customer satisfaction. La CdC utilizza diversi strumenti tecnici, aventi cadenza annuale, per valutare obiettivi e traguardi la relazione del nucleo di valutazione che determina se gli obiettivi che la Camera si è data sono stati più o meno raggiunti; • il bilancio consuntivo che permette di avere a disposizione un quadro preciso sull’aspetto finanziario dell’Ente; 24 • il bilancio sociale che permette di avere un quadro più generale sull’efficacia e sull’efficienza delle scelte operate; la RAC quale strumento puramente tecnico dove vengono evidenziate le azioni svolte, i contenuti delle stesse e i risultati ottenuti. La Giunta, su proposta dei dirigenti, fissa gli obbiettivi annuali, generali e operativi di settore, il cui raggiungimento, misurabile con indicatori e target, coinvolge l’intera struttura camerale sia a livello operativo che quale strumento di valutazione. Gli obiettivi rappresentano le priorità strategiche che l’organizzazione si dà nell’ottica di migliorare la propria performance, nonché le criticità sulle quali attuare specifiche azioni di miglioramento. Derivano dalla definizione delle linee di indirizzo da parte del Consiglio, stabilite inizialmente con la programmazione pluriennale e aggiornate annualmente in occasione della predisposizione del bilancio preventivo di ogni anno. Gli indicatori sono le misure che l’organizzazione sceglie per rilevare i progressi fatti nel perseguimento degli obiettivi stessi. Il target di riferimento è il livello di performance desiderato per considerare un obiettivo raggiunto. Vengono poi rilevati dei report semestrali per monitorare la situazione, aggiornando, modificando e eliminando ove necessario gli obiettivi, attraverso un’apposita delibera. Tale iter viene seguito anche per la rilevazione del risultato finale ad anno terminato. Gli obiettivi e i risultati attesi costituiscono anche il parametro sul quale la Giunta misura i risultati ottenuti dai dirigenti sul fronte dell’efficacia e dell’efficienza della gestione. Rilevano inoltre, nella valutazione delle prestazioni del personale. CRITERIO 3 – PERSONALE 3a. Come vengono pianificate, gestite e sviluppate le risorse umane I leader (amministratori e dirigenti) sono coinvolti direttamente nella formulazione delle politiche e strategie del personale, cercando di conciliare i fabbisogni con i vincoli, ormai sempre più numerosi, posti dalle norme giuridiche in materia di risorse umane per le pubbliche amministrazioni mediante la predisposizione di un piano dei fabbisogni triennale e di un piano occupazionale annuale.che devono venir preparati entro il 31 dicembre di ogni anno. I dirigenti, sentiti i responsabili di posizione organizzativa ed il parere delle organizzazioni sindacali, ove previsto, predispongono le politiche, le strategie ed i piani relativi alle risorse umane che vengono sottoposti all’approvazione della Giunta camerale. Ad esempio, dalla fine del 2006, l’Ente ha adottato un nuovo orario di lavoro la cui caratteristica principale è la notevole flessibilità al fine di conciliare il lavoro con gli impegni familiari.la decisione è stata presa in risposta alle richieste provenienti dalla parte sindacale, nonché all’esigenza di conciliare l’orario di lavoro con i nuovi orari di apertura al pubblico dell’ente. Inoltre, ogni anno (entro i primi mesi dell’anno) la Giunta approva gli obiettivi dell’Ente, che vengono portati a conoscenza di tutto il personale al fine di rendere ognuno partecipe delle strategie adottate. Tali obiettivi, mediante l’accordo con i sindacati, vengono legati alla produttività individuale. Indirizzi strategici della Giunta Responsabili di posizione propongono….. Missione Visione Valori La Dirigenza Propone i piani del Personale Confronto eventuale con i Sindacati Segretario Generale propone alla Giunta Analisi e approvazione Giunta Il personale viene coinvolto in tali politiche e strategie anche tramite le organizzazioni sindacali che vengono invitate, ove previsto dalla normativa vigente, a partecipare al tavolo delle trattative relative ai fabbisogni di personale. Ad esempio è in corso una trattativa relativa alla possibilità di stabilizzare il personale a termine attualmente impiegato presso l’Ente.la richiesta e motivata dal fatto che la recente normativa in materia prevede la possibilità, ove ricorrano i presupposti, di procedere con le stabilizzazioni, mentre la posizione dell’Ente è quella di verificare la corrispondenza con le esigenze previste nel piano occupazionale. I dirigenti, previa approvazione degli amministratori, sentito il parere delle organizzazioni sindacali ove previsto, sviluppano politiche, strategie e piani relativi alle risorse umane nel mese di dicembre di ogni anno, mediante la predisposizione, successivamente all’analisi dei carichi di lavoro dei diversi settori ed aree dell’ente, di un piano dei fabbisogni triennali e, annualmente, un piano occupazionale. Inoltre, viene redatto annualmente un piano di formazione che coinvolge tutto il personale dell’Ente mediante la partecipazione a corsi trasversali o individuali (tenuti spesso all’interno dell’Ente, durante l’orario di lavoro e nei giorni di chiusura al pubblico, anche con l’utilizzo dello strumento della formazione a distanza mediante la videoconferenza al fine di conciliare il rispetto dei tempi di lavoro e gli impegni familiari dei dipendenti). Il piano di formazione viene proposto annualmente dai responsabili di area dopo aver sentito le esigenze dei loro collaboratori. Il piano viene adottato con determinazione del SG. 25 Il piano occupazionale integra e allinea la pianificazione delle risorse umane con le politiche e strategie, con la struttura organizzativa dei processi chiave, nei limiti sempre più stretti imposti dalla normativa vigente. Nel piano dei fabbisogni, oltre ad eventuali assunzioni, vengono pianificati anche i piani di carriera prevedendo eventuali progressioni verticali del personale, se necessarie. Ad esempio la Giunta camerale, nel mese di dicembre 2008, ha deliberato di confermare per gli anni 2008-2010 i fabbisogni di personale e la dotazione organica dell’ente già determinati sulla base di valutazioni svolte dalla parte pubblica e dalla parte sindacale anche alla luce della legge finanziaria per il 2009. Il piano occupazionale per il 2009 è stato approvato entro il 31/01/2009. Negli accordi con le organizzazioni sindacali vengono stabilite anche eventuali progressioni orizzontali da attuarsi secondo i criteri di valutazioni esposti al 3b1, che coinvolgono tutto il personale. Le assunzioni di personale a tempo indeterminato vengono effettuate mediante concorso. Negli ultimi anni, fino al 2005, è stato fatto uso di forme di lavoro flessibile ricorrendo alle agenzie di lavoro interinale o a contratti di collaborazione. La scelta tra lavoro interinale o contratti di collaborazione veniva effettuata dai singoli dirigenti, nel rispetto dei budget assegnati dalla Giunta, a seconda della tipologia di attività da svolgere e, quindi, della professionalità richiesta. Da febbraio 2006, a seguito di concorso pubblico, è stata approvata una graduatoria per le assunzioni di personale a tempo determinato, dalla quale si è attinto anche nel corso del 2007. Dal 2008, a seguito del mutare della normativa in materia, non è più possibile ricorrere a tali forme di lavoro flessibile ed anche le assunzioni a tempo determinato sono state sottoposte ad un regime molto più rigido. Negli ultimi anni sono state effettuate solo assunzioni a termine. Il nuovo personale è stato inserito mediante affiancamento e partecipazione a corsi di formazione. Ad esempio, a tutti i corsi di formazione trasversale tenuti per i dipendenti di ruolo dell’ente ha partecipato anche il personale a termine in servizio. Inoltre, il personale a termine ha partecipato anche a corsi di formazione specifici per il tipo di servizio a cui sono assegnati, tenuti anche da organismi esterni. Dal 2008 è stata creata e completata la “Banca delle competenze” che tiene conto per ogni dipendente della formazione personale (scolastica e lavorativa), della propria carriera professionale tenendo conto dei vari uffici dove è stata prestata l’attività, dell’eventuale conoscenza di lingue straniere e dell’informatica, ed infine, delle aspirazioni personali. Ciò ha lo scopo di far crescere tutto il personale secondo le attitudini individuali e di impiegarlo nella maniera più appropriata. Il suo utilizzo è previsto per il prossimo ciclo di pianificazione (fine 2009). E’ stato costituito nel 2003, ai sensi dell’art. 19 del CCNL del 14.9.2000, apposito comitato per le pari opportunità i cui compiti sono sottoelencati: • svolgere attività di studio, informazione, ricerca e promozione sui principi di parità previsti dalla legislazione vigente alla luce delle direttive della Comunità Europea; • proporre iniziative dirette al superamento di fattori che ostacolano l’effettiva parità di opportunità fra uomini e donne; • studiare e proporre tipologie di rapporti di lavoro che favoriscano l’inserimento delle donne nei posti di lavoro; • promuovere interventi formativi per facilitare il rientro delle assenze per maternità; • collaborare nella elaborazione di un codice di condotta nella lotta contro le molestie sessuali; • formulare proposte, per la contrattazione sindacale decentrata, per un’adeguata flessibilità degli orari o per favorire l’evoluzione professionale dei dipendenti. Il comitato è stato sentito durante i lavori preparatori che hanno portato all’adozione del nuovo orario di lavoro ed in questo caso ha dato parere favorevole, grazie all’elevata flessibilità che consente di conciliare i tempi di lavoro con le esigenze familiari. Oltre a questo non ci sono stati altri interventi in quanto non si è reso necessario. Allo scopo di migliorare le politiche, le strategie e i piani relativi alle risorse umane sono state effettuate indagini conoscitive tra i dipendenti attraverso lo strumento della people satisfaction. Sono state effettuate 2 indagini, nel 2002 ed alla fine del 2006. Tali indagini hanno permesso di indagare sulla soddisfazione del personale nei diversi settori dell’ente, mettendo in evidenza alcune criticità (ad esempio la possibilità di accedere con pari opportunità ad adeguati percorsi di carriera in grado di valorizzare le proprie attitudini professionali, l’esistenza di appropriati sistemi di valutazione per poter riconoscere sforzi e risultati). Alle quali l’ente ha risposto con la leadership che ha individuato, a fronte di ogni criticità, varie azioni di miglioramento. Nel 2000 in occasione dell’applicazione del modello EFQM, sono stati individuati 9 gruppi di miglioramento ognuno composto da 6 o 7 persone in modo da coinvolgere tutto il personale. Nel 2005, sempre per riprendere il modello EFQM, sono stati costituiti 20 gruppi di lavoro denominati “cantieri Kaizen” (uno per ogni processo dell’Ente ) che coinvolgono tutto il personale nell’analisi dei vari processi con conseguente individuazione di proposte di miglioramento e, ove possibile, loro applicazione e verifica. Ad esempio, un risultato ottenuto grazie a questa analisi dei processi riguarda lo sportello camerale, dove è stata attuata una riorganizzazione al fine di individuare un team flessibile in grado di fornire un servizio polifunzionale nelle tre sedi camerali. Infine, è stato introdotto l’utilizzo di strumenti e procedure informatiche che consentono di migliorare i flussi di lavoro e le competenze individuali permettendo anche una maggiore responsabilizzazione del dipendente (ad esempio, il nuovo programma delle presenze adottato, quando sarà completamente testato, permetterà la rilevazione delle presenze/assenze in 26 “self”, direttamente dal singolo dipendente sia per quanto riguarda l’inserimento del giustificativo che per la verifica dell’autorizzazione ottenuta). 3b Come vengono identificate, sviluppate e sostenute le conoscenze e le competenze professionali del personale Nel 2008 è stata creata una banca delle competenze, allo scopo di individuare e classificare per ogni dipendente le conoscenze e competenze professionali al fine di impiegare le risorse umane nella maniera più ottimale rispetto alle effettive necessità. I lavori sono terminati a fine 2008 ed è prevista la sua utilizzaione con il ciclo di pianificazione del 2009Fin dal 2001, ai sensi dell’art. 8 del CCNL 31.3.1999, sono state istituite le posizioni organizzative, cioè posizioni di lavoro che richiedono, tra l’altro, lo svolgimento di attività con contenuti di alta professionalità e specializzazione. La giunta ha individuato quali sono le posizioni organizzative necessarie e quali sono i requisiti per la loro attribuzione. L’incarico è annuale. Ad esempio per il 2008 sono state individuate 5 posizioni organizzative corrispondenti alle aree. Le stesse sono state confermate per il 2009. Pertanto, ogni anno, il SG, con proprio ordine di servizio, invita i dipendenti a presentare la domanda per l’assegnazione dell’incarico, indicando i requisiti necessari. Procede poi all’assegnazione dopo aver valutato le domande. Il personale dal 2006 viene valutato annualmente dai propri dirigenti, sentiti i responsabili di area, mediante una scheda di valutazione che riporta i criteri fissati in sede di contrattazione decentrata. Tale valutazione viene effettuata sia al fine della produttività individuale che di eventuali progressioni economiche. In tali valutazioni si tiene conto dei requisiti riportati a pag. 30. Inoltre, dal 2003 viene redatto annualmente un piano di formazione che coinvolge tutto il personale dell’Ente mediante la partecipazione a corsi trasversali o individuali. Il piano di formazione viene proposto annualmente entro dicembre dell’anno precedente o al massimo entro febbraio dell’anno in corso dai responsabili di area e dai dirigenti dopo aver sentito le esigenze dei loro collaboratori. Le proposte vengono negoziate in sede dirigenziale, anche al fine di verificare la corrispondenza al budget assegnato; successivamente vengono portate all’attenzione del sindacato allo scopo di informare. Infine l’approvazione spetta al SG mediante sua determinazione. La CdC di Macerata impiega notevoli risorse nella formazione dei dipendenti. Tali risorse, nel bilancio di previsione annuale, sono nettamente superiori all’1% del monte salari (limite minimo imposto dalle norme stabilite per le CdC). La spesa effettiva è riportata in tabella: Anno 2004 Dipp.ti 58 Risorse spese €. 33.948,08 % dei salari 1,36% 2005 58 €. 63.474,60 2,34% 2006 35 €. 38.618,50 1,28% 2007 48 €. 42.252,80 1,34% 2008 57 €. 30.827,00 1,27% Di fatto, non vengono spese interamente le somme stanziate in quanto, al momento della pianificazione, non si ha la certezza che la formazione prevista e ritenuta necessaria verrà realmente effettuata a causa della possibilità che qualche corso previsto venga poi annullato per mutate esigenze, o che una legge di prossima emanazione relativamente ai nostricompiti istituzionali abbia dei ritardi. Questi aggiornamenti costanti permetteranno di migliorare la professionalità del singolo dipendente. Al fine di agevolare la partecipazione ai corsi di aggiornamento delle lavoratrici madri, che spesso hanno difficoltà a conciliare gli orari di lavoro con gli impegni di famiglia, si cera di privilegiare, ove possibile, gli interventi formativi da tenersi all’interno della Camera e durante l’orario di lavoro. In conformità alla Direttiva del Dipartimento della Funzione Pubblica del 13 dicembre 2001 si cerca anche di sviluppare la nuova metodologia di formazione a distanza attraverso lo strumento della videoconferenza. Ad esempio, l’ente partecipa alla formazione tenuta dall’Istituto Tagliacarne di Roma sulle tematiche che concernono le varie attività specifiche svolte dalle CdC mediante la videoconferenza permettendo ai dipendenti di partecipare ai corsi di formazione senza dover affrontare il disagio del viaggio a Roma e con un consistente risparmio di risorse per l’ente.stimabile in circa 200 euro a giornata di formazione (risparmi dati dal costo del biglietto del treno, dal pernottamento in albergo e dai pasti). In via alternativa, qualora vi è necessità di formazione specifica, vengono privilegiati i seminari che si tengono in località non troppo distanti al fine di permettere ai lavoratori degli spostamenti giornalieri, anche con l’autorizzazione ad usufruire dell’auto di servizio qualora l’orario dei mezzi di trasporto pubblico non permette di rientrare in giornata. Modalita di erogazione 2008 8 Corsi in sede Tagliacarne Corsi Tagliacarne presso altre 0 camere regionali 13 Corsi in videoconferenza Dipendenti 2007 2006 13 16 0 22 0 40 Al fine di aiutare i dipendenti a comprendere e a realizzare il proprio pieno potenziale, l’ente favorisce la formazione trasversale su questioni di carattere generale che possono interessare tutti i settori (es. corso sulla privacy). In alcune aree sino dal 2001 viene fatta anche formazione tra colleghi all’interno della stessa. Ad esempio l’Area Studi del Settore Anagrafico, con cadenza mensile, o all’occorrenza, organizza incontri con il personale dell’Area Sportello Unico al fine di approfondire ed uniformare le conoscenze di tutto il personale. 27 Questo permette un miglior approccio con l’utente, una riduzione del margine di errore nelle pratiche ed una velocizzazione nella trattazione delle pratiche. La verifica viene effettuata dal dirigente del settore o dal responsabile di area, grazie all’analisi dell’indicatore dato dalla diminuzione del numero di quesiti posti all’area studi. Finora, i risultati ottenuti sono stati soddisfacenti. Ad esempio, nell'anno 2007 sono state inviate n. 14 note interne agli addetti all'area sportello unico su argomenti giuridici di vario tipo.Inoltre sono state date risposte a n. 14 quesiti ed a n. 39 pratiche complesse. Le risposte ai quesiti inviati da utenti (n. 58), sempre nell'anno 2007, vengono inviate anche agli addetti allo sportello unico al fine di omogeneizzare le informazioni da dare all'utenza. Nell'anno 2008 sono state inviate n. 7 informative generali su problematiche giuridiche di vario tipo; n.11 risposte a quesiti inviati dai colleghi ed a n. 30 pratiche complesse; inoltre n. 95 risposte a quesiti inviati da utenti sono state girate anche agli addetti allo sportello unico per omogeneizzare le informazioni e le prassi con l'utenza. Nel febbraio 2007 è stata anche approntata e diffusa agli addetti una guida interna sulle modalità istruttorie uniformi da seguire nelle pratiche telematiche, che ha velocizzato il lavoro e diminuito i casi di sospensione della pratica. Circa due volte al mese viene fatta una riunione di tutto il personale per chiarire le problematiche più ricorrenti e le nuove normative. In alcune aree quali lo sportello unico, la regolazione del mercato, la gestione del personale, vengono utilizzati anche gli strumenti dell’affiancamento e della rotazione dei compiti al fine di assicurare a tutti i dipendenti una uguale conoscenza dei servizi di cui si occupano. La rotazione coinvolge 15 posizioni di cui 3 appartenenti all’area gestione del personale, 9 all’area sportello unico e 3 all’area regolazione del mercato. Inoltre sino dal 2003, nell’area sportello unico e area studi, in media una volta al mese, o all’occorrenza, si organizzano riunioni per discutere le problematiche che si sono presentate nel periodo di riferimento.al fine di standardizzare le risposte alle questioni poste dall’utenza. L’ente promuove opportunità di apprendimento a livello individuale attraverso la partecipazioni dei dipendenti, che hanno i requisiti necessari, a master di primo e secondo livello. Ad esempio dal 2000 al 2008 l’ente ha sostenuto finanziariamente il costo di 9 master per la partecipazione di 7 dipendenti. Inoltre, vengono promosse attività di apprendimento di gruppo, ad esempio organizzando una o due volte all’anno, a partire dall’anno 2000, corsi ad hoc per un particolare servizio o attività che servono sia per “istruire” gli utenti sia i dipendenti che se ne occupano in maniera marginale (es. corsi per lo sportello unico e corsi fedra per i professionisti). Gli incontri coinvolgono tutti i dipendenti assegnati al registro imprese, oltre agli utenti esterni. Infine, tutti i dipendenti vengono chiamati a partecipare a corsi di formazione trasversale su questioni di carattere generale e a corsi di miglioramento, anche allo scopo di rendere maggiormente efficaci gli obiettivi strategici dell’organizzazione attraverso la conoscenza e la consapevolezza degli stessi da parte di tutti. L’efficacia della formazione, quando non è previsto il superamento di una prova, viene verificata sul campo attraverso la constatazione del miglioramento dell’attività prestata dal dipendente in termini di riduzione degli errori e di sicurezza nell’affrontare le problematiche con conseguente riduzione dei tempi di lavoro. Lo sviluppo del personale viene promosso anche attraverso esperienze lavorative presso le aziende speciali dell’ente: ad esempio, ad alcuni dipendenti (circa il 10% dell’organico) vengono affidati incarichi di direzione o relativi alla tenuta della contabilità di dette aziende, o incarichi di consulenza informatica.come da tabella: Tipo di incarico tenuta della contabilità consulenza informatica. direzione 2008 5 1 2 Dipendenti 2007 5 1 2 2006 5 1 2 Questa attività è molto apprezzata dai dipendenti e consente anche un risparmio per le aziende speciali rispetto ad assunzione dirette di personale per svolgere le stesse mansioni e, conseguentemente, per la camera di commercio che finanzia le aziende. L’ente sviluppa competenze di team grazie all’organizzazione di lavori di gruppo quali i cantieri Kaizen, i gruppi di miglioramento, il progetto EFQM. i lavori di gruppo sono stati sempre preceduti dalla formazione effettuata dalla società di consulenza di volta in volta incaricata di seguire i lavori e che ha coinvolto tutta la struttura relativa alla metodologia ed ai criteri utilizzati. L’utilità di questi lavori di gruppo si è manifestata anche sul fronte della possibilità dei dipendenti di acquisire conoscenze lavorative diverse rispetto a quelle strettamente legate al servizio di cui si occupano. Ad esempio, i cantieri Kaizen costituiti per lo studio dei diversi processi dell’ente, sono costituiti in parte da dipendenti che si occupano del processo ed in parte da dipendenti che si occupano di altri processi, permettendo così a tutti di avere conoscenze, a grandi linee, di tutto ciò che si fa all’interno dell’ente. Annualmente, nel piano strategico adottato con delibera di Consiglio, vengono definiti gli obiettivi dell’ente nel complesso e la verifica della loro coerenza ed allineamento con gli obiettivi generali è effettuata dal SG ed approvata dalla Giunta; vengono cosi definiti gli obiettivi concreti delle singole aree, allineandoli con quelli generali ed in coerenza con il piano strategico annuale e pluriennale . Una volta definiti gli obiettivi, all’inizio di ogni anno ed entro il mese di marzo i responsabili di area comunicano tali obiettivi ai loro collaboratori. In genere, vengono effettuate riunioni di area durante le quali si discutono gli obiettivi assegnati. Il risultato che si ottiene è che tutto il personale viene a conoscenza dei propri compiti e viene coinvolto nel più grande 28 processo di raggiungimento degli obiettivi generali dell’ente. Durante l’anno, ogni quattro mesi si procede ad una verifica dello stato d’avanzamento degli obiettivi da parte del controllo di gestione. Ad esempio, nel 2007 è stato necessario procedere alla revisione del piano degli obiettivi in quanto alcuni di essi, per cause non imputabili all’ente (es. ritardo nell’uscita della normativa, o modifica della normativa vigente), si sono rivelati non realizzabili. Nel 2008, invece, non si è posto il problema di rivedere gli obiettivi, quindi si è proceduto semplicemente al controllo dello stato di avanzamento degli stessi. La verifica fiscale del raggiungimento degli obietti viene fatta dal Nucleo di Valutazione formato da un rappresentante per ogni CdC della regione, con un presidente designato a turno da ogni partecipante. La verifica viene effettuata all’inizio dell’anno successivo, in sede di valutazione legata alla liquidazione del salario accessorio (produttività). 3c. Come il personale viene coinvolto e responsabilizzato nel prendere iniziative Dal 2005, nell’ambito del progetto EFQM, sono stati costituiti i cantieri Kaizen con la finalità di analizzare i processi dell’Ente. Ad essi hanno partecipato tutti i dipendenti divisi in 22 gruppi (uno per ogni processo). Al fine di incoraggiare la partecipazione di tutti i dipendenti ai gruppi di lavoro, una parte della produttività pari al 19% nel 2005 e al 22% nel 2006, pari rispettivamente a €. 17.542,50 e €. 21.542,50, veniva erogata in base alla partecipazione a tali attività. Nel 2008 è ripresa l’attività sia dei cantieri Kaizen (tutto il personale partecipa, ma ora i cantieri sono 20 in quanto alcuni processi sono stati unificati) sia dei gruppi di miglioramento. E’ obbligatoria la partecipazione di tutti i dipendenti, ma non è più prevista l’erogazione di una quota di produttività.in quanto ormai questa attività fa parte dei normali processi dell’ente. Anche per quanto riguarda la formazione individuale, al fine di incoraggiarla, l’ente eroga una parte di produttività legandola alla partecipazione a corsi di formazione. La quota complessiva varia secondo il livello di partecipazione. Infatti, fissato il limite di € 8.000,00 da erogare in base alla formazione effettuata, la quota varia secondo il luogo dove si tiene il corso (fuori regione €. 20,00, fuori sede ma in ambito regionale €. 15,00, in sede €. 10,00) al fine di compensare il dipendente del disagio di dover effettuare il viaggio per frequentare il corso e, comunque, al fine di premiarne l’impegno. In tutte le aree si tengono riunioni interne in occasione di nuove iniziative da intraprendere. Ad esempio, in occasione della scelta dei valutatori, nei mesi di ottobre/novembre 2008, in ogni area sono state fatte riunioni con i responsabili. Questi ultimi hanno illustrato il progetto e hanno scelto come valutatori i propri collaboratori interessati a svolgere tale attività. In generale, ogni volta che si presenta un evento particolare, come ad esempio il progetto EFQM, Kaizen, la gestione della nuova rassegna stampa, il protocollo informatico, si tengono incontri con tutto il personale al fine di portare l’evento a conoscenza di tutti, anche riguardo le modalità di partecipazione o di utilizzo. In questo modo tutto il personale viene coinvolto. Già dal 1998, nell’ambito dei progetti finalizzati, alcuni dipendenti sono stati coinvolti nella pubblicazione di libri enogastronomici. All’inizio era coinvolto solo il personale interno. Le successive pubblicazioni, effettuate non più nell’ambito dei progetti finalizzati, hanno coinvolto anche partners esterni, il libro sul “Grand Tour” è stato scritto da uno storico maceratese, poi stampato, edito e diffuso da Retecamere di Roma e pubblicizzato alla Fiera del Libro di Torino dal personale camerale. Allo scopo di incentivare l’innovazione e la creatività anche come impatto esterno, negli ultimi anni c’è stato un potenziamento di attività dell’area promozione con lo scopo di valorizzare il territorio e le tipicità; negli ultimi sei anni è stato rivisto due volte il sito camerale e nel 2004 è stato creato il comitato di redazione, originariamente composto da solo personale, che ha il compito di partecipare direttamente alla redazione del sito. Nel 2008 è stata rivista la sua composizione inserendo le PO (in quanto gestori dei processi). Pertanto, oggi, per facilitare il flusso di notizie il comitato è composto dalle cinque posizioni organizzative, da un collaboratore per ogni area e da due coordinatori. I manager hanno partecipato a corsi di formazione di team building e coaching per sviluppare competenze e comportamenti della leadership con i propri collaboratori. volti a far sì che il personale assuma responsabilmente iniziative; (vedi sottocriterio 1 a) 3d. Come personale e organizzazione comunicano in modo efficace Nel 2002, a seguito dell’attuazione del progetto EFQM, sono state svolte indagini di people satisfaction e di customer satisfaction. Da tali indagini è emersa l’esigenza di comunicazione sia interna che esterna. In risposta a tale esigenza, con delibera di Giunta, è stato adottato un piano di comunicazione. Per quanto riguarda la comunicazione interna, già dal 2002, è stato adottato il piano di comunicazione interna PACI, che consisteva nella redazione di una matrice nella quale erano identificati i detentori delle informazioni a valore, chi ne aveva bisogno e la cadenza temporale con cui trasmettere queste informazioni. Tale piano si è rivelato di difficile gestione in quanto si basava essenzialmente su documenti cartacei, supportato solo in parte da invii di e-mail. Così, nel 2004, è stato istituito il Comitato di Redazione composto da due coordinatori (addetto alla comunicazione e addetto informatico) e da una persona per ogni area. Il CdR è stato revisionato nel 2008 sostituendo ai membri appartenenti alle diverse aree, le cinque posizioni organizzative, garantendo così la diffusione in tempo reale delle notizie sia interne che esterne, grazie alla conoscenza delle stesse da parte dei componenti. Per il 2009 il piano di comunicazione interna ha come obiettivo il completamento e la 29 pubblicazione del nuovo sito internet camerale, che andrà ad integrarsi con l’attuale intranet. Dal 2005 è stata posta l’attenzione anche sulla comunicazione esterna. Il CdR si è occupato della creazione e della revisione del sito internet camerale, nonché della intranet interna. A tale scopo si è tenuto uno specifico corso di formazione rivolto ai membri del comitato volto all’apprendimento delle modalità di scrittura in internet. Il CdR, inoltre, si occupa della compilazione e diffusione della newsletter sia interna che esterna. Per quanto riguarda la comunicazione esterna dal 1999 è stata individuata la figura dell’addetto stampa. Inoltre, nel 2005 è stato bandito un concorso di idee al fine di individuare un nuovo logo camerale utilizzato in ogni comunicazione interna ed esterna per dare maggiore conoscibilità alle notizie provenienti dall’ente. che ha prodotto.nel gennaio 2005 Il nuovo marchio è un segno grafico di colore rosso che unisce una C (“Camere di Commercio”) ed una I (“Italia”), le quali si allungano e si fondono formando un contenitore dinamico che richiama la prua di una nave. Il logo della Camera di Commercio è posizionato a sinistra del simbolo grafico rosso, mentre la scritta “Camera di Commercio Macerata” è posta immediatamente sopra allo stesso. L’applicazione del marchio è stata concepita tenendo ben presenti tutti i mutamenti del sistema dei media e i nuovi strumenti di comunicazione, da internet ai media interattivi, prevedendo le relative declinazioni e garantendo per ciascuna la massima leggibilità e decodificabilità. Il CdR costituisce il punto di aggregazione delle informazioni provenienti dal vertice aziendale e dal personale Provvede poi a diffondere tali informazioni verso l’alto e verso il basso attraverso i canali istituzionali. I canali top-down riguardano le convocazioni della leadership e del comitato guida, l’emanazione di ordini di servizio e di comunicazioni di servizio. I canali bottom-up riguardano, invece, le comunicazioni del personale attraverso i rappresentanti della cassa mutua camerale, le proposte avanzate dai gruppi di miglioramento e le azioni di miglioramento individuate dai cantieri Kaizen. Secondo lo schema: feedback Periodicamente (2004 e 2008), viene effettuata un’analisi dei siti Internet delle altre camere di commercio al fine di cogliere elementi utili all’innovazione delle modalità di trasmissione delle informazioni anche attraverso una riprogettazione del sito. Un aiuto a tale riprogettazione viene fornita dalla collaborazione di Retecamere. Negli anni 2005 e 2008/2009 il sito internet della camera di Macerata è stato considerato tra i migliori. Il dirigente del Settore Anagrafico annualmente confronta i dati relativi al caricamento delle pratiche con quelli di altre camere. Fino a marzo 2008 i dati venivano forniti direttamente dalle altre camere. Oggi invece i dati vengono confrontati con la media nazionale fornita da Infocamere. In questa classifica siamo passati dal 99° posto (su 103 camere) nel 2003 ai primi venti posti già dal 2006. 3e.Come l’organizzazione premia, riconosce e dedica attenzione al personale Dal 2002, a seguito dell’approvazione del piano strategico, è stata individuata l’esigenza di intensificare l’attività promozionale dell’ente. A tal fine è stato creato uno specifico Settore “Promozione” con, al suo interno, una specifica Area “Promozione”. Tutto questo ha portato ad una riallocazione delle risorse destinate ai vari settori, sia in termini economici, sia in termini di risorse umane. Nel 2006, in seguito all’elaborazione dei carichi di lavoro, è stata seguita la strada delle esternalizzazione di alcuni servizi (uscierato, stipendi e rassegna stampa) con conseguente riallocazione del personale volta ad incrementare gli addetti nelle aree più carenti e di maggiore impatto verso l’esterno (la promozione in particolare). Il principale sistema di riconoscimenti al personale è costituito dall’erogazione del premio di produttività, disciplinato dall’art. 17 co 2 lett. a) CCNL 1.4.1999 e successive modifiche ed integrazioni. L’erogazione di tale premio avviene sulla base di una valutazione dei dipendenti effettuata dai dirigenti, sentito il parere dei responsabili di area, secondo criteri fissati in sede di contrattazione decentrata. Attualmente essi sono: REQUISITI DI VALUTAZIONE • apporto individuale in riferimento alla complessità dell’attività, • alla capacità di lavorare in gruppo, • alla propositività, e alla precisione nell’esercizio dell’attività svolta; • flessibilità e disponibilità nei confronti delle esigenze di servizio,ad assumere maggiori carichi di lavoro, • capacità di adattamento ad assumere ruoli professionali diversi; • rispetto dei tempi e delle scadenze in riferimento anche alla velocità nell’esecuzione della prestazione; • arricchimento professionale e capacità di aggiornamento con riferimento ai mutamenti normativi e/o organizzativi; • apporto individuale in termini di orientamento all’utenza esterna o interna; 30 • orientamento al risultato in termini di preparazione professionale, qualità del lavoro svolto, • capacità di raggiungere i risultati previsti; • soluzione dei problemi sia a breve che a lunga scadenza attraverso la capacità di sintesi, • la capacità di prendere iniziative adeguate e la capacità di decisione; • capacità di comunicazione e di relazione con altre aree e altri Enti, attitudine organizzativa e collaborazione; • capacità gestionale di guida e di sviluppo del personale. L’ammontare del premio di produttività incrementato. Si riportano i valori degli ultimi anni. è 2005 2006 2007 2008 Importo totale Premio di produttività 91.820 66.317 104.529 102.863 % sui salari 3,39 di previdenza e di assistenza che si finanziava, fino al 1997, con i contributi mensili degli iscritti e con un contributo annuo dell’ente. Con la finanziaria per il 1998 è stata tolta la possibilità all’ente di finanziare la cassa mutua. Questa norma è stata abrogata nel 1999. La Giunta camerale, quindi, nella seduta del 26 ottobre 1999, ha deliberato il ripristino del contributo camerale alla cassa mutua dei dipendenti. L’ente assegna un contributo annuale per ciascun socio e per ciascun figlio di soci di età compresa tra 0 e 12 anni, da utilizzare esclusivamente per fini assistenziali e previdenziali. Fanno parte di diritto della cassa mutua, in qualità di soci ordinari, tutti i dipendenti di ruolo. La cassa mutua ha finalità assistenziali, previdenziali e ricreative. Essa si propone: • l’erogazione di contributi assistenziali e previdenziali a favore del personale e dei familiari a carico; • il funzionamento di una sezione ricreativa. 2,21 3,36 4,04 Particolari indennità sono poi previste, dai CC.CC.N.L. o dal C.C.D.I. per coloro che svolgono compiti di particolare responsabilità o particolarmente disagiati. Oltre a questo riconoscimento monetario, dal 2002, con l’adozione del sistema qualità, esiste un sistema di riconoscimenti al personale che fornisce il proprio apporto a singole iniziative. La CdC di Macerata con l’obiettivo di diffondere la cultura e le pratiche di Responsabilità Sociale d’Impresa ha intrapreso verso il territorio di sua competenza le attività riportate nel sottocriterio 8a. Per il personale della cciaa in applicazione della legge 626/94, ora integrata dal D.Lgs. 81/2008, sono state poste in essere tutte le misure volte a prevenire potenziali rischi nei luoghi di lavoro. In particolare è stato formato, direttamente dai vigili del fuoco nel 2007, da personale addetto all’antincendio , scelto dal SG secondo la dislocazione degli uffici sulla base del documento di valutazione dei rischi. Alcuni dipendenti, già in possesso della formazione e dell’esperienza necessarie, sono stati scelti come addetti al pronto soccorso. Si sta valutando l’opportunità di formare allo scopo ulteriore personale. Annualmente, ogni 6 mesi circa, vengono effettuate prove di evacuazione e valutazione dei rumori e della luminosità nei locali . Periodicamente, ogni cinque anni, salvo richieste particolari da parte degli stessi interessati, tutti i dipendenti vengono sottoposti a visite mediche del medico competente. Gli ispettori metrici che sono esposti al rischio di emissioni nocive vengono anche sottosposti ad analisi. Sono state adottate misure di prevenzione e sicurezza anche di tipo architettoniche nei locali dove si svolge il lavoro come, ad esempio, le inferriate alle finestre per evitare le intrusioni dall’esterno. In fase di ristrutturazione sono stati messi a punto accessi per i diversamente abili, sia nella sede di via Armaroli, sia nella sede di via Lauri dove è stato previsto un ingresso secondario, senza scale e direttamente collegato con l’ascensore. Fra i dipendenti della cciaa è costituita una cassa mutua I benefici di cui possono fruire i soci per sé e per i familiari a carico si distinguono in ordinari e straordinari. I benefici ordinari vanno concessi, dietro presentazione di idonea certificazione, nei seguenti casi: • matrimonio • nascita di un figlio, adozione o legittimazione, riconoscimento di figlio naturale • rimborso spese mediche • rimborso per polizze previdenziali e assistenziali • rimborso per tasse universitarie, corsi post laurea • spese per allattamento artificiale o naturale • assistenza scolastica • spese funerarie I benefici straordinari potranno essere erogati, compatibilmente con le disponibilità di cassa, per terapie o interventi chirurgici di alta specializzazione, e spese connesse, debitamente documentate, relative all’assistenza o al trasporto. L’ammontare del contributo annuale negli anni 20052008 è ammontato complessivamente come da tabella seguente: 2005 2006 2007 2008 Importo totale contributo annuale alla cassa mutua 26.845 29.514 19.440 18.918 % sul monte salari di cciaa di Macerata 0,99 0,98 0,62 0,74 La Giunta camerale delibera annualmente l’erogazione di borse di studio a favore dei figli di dipendenti che sono in possesso dei requisiti indicati dal regolamento sulle borse di studio. Ai sensi di una circolare ministeriale del 1991, annualmente viene stanziata una somma pari al doppio dello stanziamento relativo al contributo alla cassa mutua per i figli di età inferiore ai 12 anni. Negli anni 2005-2008 la somma stanziata per borse di 31 studio è stata di: Voce 2005 2006 2007 2008 n° borse di studio 12 10 17 14 Ammontare erogato 6.300 8.750 9.500 8.500 Nel 2004 è stato organizzato uno specifico corso di formazione su “Il Personale di front-line: cortesia e competenza”, in 16 incontri formativi di 1h e 30 min. ciascuno, per un totale di 24 ore, per l’addetto al centralino, appartenente alla categoria protetta degli ipovedenti. Il corso si è svolto con la collaborazione ed il sostegno di uno specialista di psicologia individuato dall’Ente. L’ente collabora anche con il Comune nelle attività di recupero delle persone diversamente abili. Attualmente è in essere una borsa lavoro del valore di €. 200,00 per una persona appartenente alla categoria dei diversamente abili. L’ente, inoltre, partecipa e contribuisce ad attività sociali e culturali,.come riportato al criterio 8a. CRITERIO 4 – PARTNERSHIP E RISORSE 4a. Come vengono gestite le partnership esterne Alla base del programma pluriennale formulato dal Consiglio camerale nel momento del suo insediamento per il quinquennio 2005 -2009 c’ è la ferma volontà di potenziare le iniziative volte allo sviluppo dell’economia locale e di creare sinergie con altre pubbliche amministrazioni o istituzione al fine di concentrare le risorse di più enti verso obiettivi comuni ed evitare duplicazioni di interventi. Il Consiglio camerale fissa in una prima fase gli obiettivi strategici da perseguire e individua i partner che potrebbero avere gli stessi interessicome più avanti specificato. Attraverso accordi e protocolli d’intesa si stabiliscono programmi di intervento con partners diversi a seconda se gli interventi da realizzare hanno carattere strutturale o carattere congiunturale. Questa distinzione si basa sul contenuto degli accordi stessi, avendo i primi un carattere programmatico che interessa una pluralità di interventi e/o aree di intervento e che nella gran parte dei casi interessano un arco temporale pluriennale, i secondi riguardano invece attività specifiche dovute ad esigenze contingenti. I primi sono generalmente realizzati con enti intermedi quali Provincia, Fondazione Carima, Regione Marche, ma possono interessare anche le Università presenti sul territorio provinciale, Provveditorato agli Studi e altre associazioni e stakeholder presenti sul territorio, gli altri i vari enti o associazione a seconda dell’intervento da realizzare Tutti gli accordi e protocolli d’intesa sono comunicati all’organizzazione e all’esterno attraverso la stampa, il sito camerale e tutti i documenti interni di pubblica consultazione quali le delibere che recepiscono le decisioni del Consiglio e della Giunta camerale, le relazioni sull’attività camerale, le relazioni ai bilanci dell’ente. I partner istituzionali sono: • Unioncamere nazionale e regionale, che curano gli interessi generali delle CdC a livello nazionale e locale in particolar modo con la Regione Marche come interfaccia unitaria politica; con lo scopo di uniformare gli interventi e le strategie per lo sviluppo del territorio attraverso un unico canale pur nel rispetto delle specificità di ogni soggetto aderente. • Università degli Studi di Macerata e Camerino in linea con la linea strategica di formazione del capitale umano, della diffusione di attività di ricerca e sviluppo e di trasferimento di tecnologia. • Provincia di Macerata, Comune di Macerata, Fondazione CARIMA in linea con la linea strategica di valorizzazione e tutela del territorio e dei suoi prodotti caratteristici ai fini di aumentare il benessere per se e per il mondo con cui viene a contatto, mantenere alto l’impegno sulla filiera territorio – ambiente – beni culturali – tradizioni – accoglienza – prodotti enogastronomici di qualità – manifestazioni culturali - turismo: vedi: le diverse puntate di Linea verde, Musicultura, le pubblicazioni in tema enogastronomico, la promozione delle diverse manifestazioni e fiere, i diversi studi legati al piano strategico provinciale, il sostegno ai prodotti tipici locali quali vernaccia, ciauscolo, tartufo, promozione della qualità delle strutture dell’accoglienza e molto altro; Quadrilatero Umbria-Marche Spa in linea con la priorità strategica di mantenere alto l’impegno sulle carenze infrastrutturali, sulla logistica, sugli investimenti ad esempio la SS 77. • Aziende Speciali RPQ (in partnership con la CdC di Ancona, Comune di Montelupone e Castelfidardo e Associazione argentieri), EX.IT in linea con la priorità di aderire alle nuove necessità di mercato con sostegno alla partecipazione alle fiere all’estero, alla nascita e diffusione di nuovi spazi espositivi e outlet, valorizzazione dei distretti emergenti, nuove attività di servizi qualificati quali ad esempio certificazioni e marchi di qualità. • Assonautica provinciale per la promozione del turismo nautico e della nautica da diporto; Associazioni di categoria ed ordini professionali in linea con la linea strategica di formazione del capitale umano nei vari convegni ed iniziative promosse per la formazione e aggiornamento professionale, master universitari. • Regione Marche per la gestione della commissione provinciale per l’artigianato, l’albo dei vigneti, la commissione di degustazione e altre attività di competenza. Attualmente le attività attivate sono : Descrizione Iniziativa Partner 2007 CSR Unioncamere € 15.000 Meteora Borsa telematica italiana, Unioncamere Istituti scolastici provinciali e regionali € 7.700 Alternanza scuola lavoro € 27.600 2008 € 30.200 32 Tirocini Unimc € 23.600 Innovazione Tecnomarche € 40.300 € 55.200 Campionato naz. di giornalismo Campionato nazionale potatura olivo "Forbici d'Oro" Piccoli Comuni d'Italia Laboratorio Analisi Sensoriale “Cartellonistica autostradale” Orientamento al piano strategico prov.le Diffusione della ricerca e della innovazione tecnologica nelle imprese e formazione del capitale umano Fondazione Carima Fondazione Carima € 20.000 € 20.000 € 12.000 € 12.000 Lega ambiente € 20.000 € 20.000 Fondazione Carima € 20.000 € 20.000 Provincia di Macerata Fondazione Carima € 25.850 € 27.000 € 45.000 € 60.000 Università degli studi della provincia di Macerata e Fondazione Carima € 69.912 Comune di Macerata, Fondazione Carima, Provincia di Macerata Assonautica provinciale di Macerata Provincia di Macerata, Fondazione Carima, Regione Marche, Isnart € 40.000 € 42.000 € 190.000 Azienda speciale EX.IT € 385.000 € 385.000 Azienda speciale R.P.Q. e CCIAA di Ancona Regione Marche € 70.000 € 70.000 struttura, archivi e database struttura, archivi e database Musicultura Promozione Turismo nautico Interventi per la promozione del territorio e la tutela dei prodotti enogastronomici locali Interventi per internazionalizzazione Valorizzazione del distretto argentiero Gestione della commissione provinciale per l'artigianato • Lavorare insieme, anche se in ambiti diversi, sfruttando le reciproche conoscenze tutti per lo stesso fine: creare e massimizzare il valore per il nostro territorio. I documenti di intesa non possono essere standardizzati ma vengono predisposti di volta in volta poiché ogni caso ha esigenze e gli scopi diversi , perciò al momento vengono stipulati accordi dettati dalle necessità contingenti. Ruolo di rilievo è affidato all’Ufficio Provveditorato che si occupa della valutazione dei fornitori e all’approvvigionamento di beni e servizi.che agisce secondo il diagramma di flusso sotto riportato: Necessità dell’Ente SI € 15.000 <€ 200.000 NO Ogni inizio anno pubblicazione bando lavori Approvazione banco per gara pubblica Raccolta e verifica domande pervenute Nomina Commissione € 42.500 € 15.000 Aggiudicazione gara secondo le diverse normative Redazione elenco provvisorio fornitori SI Fornitura continuativa Contratti pluriennali OK Una volta siglati a livello istituzionale, secondo le procedute di legge, i Protocolli d’intesa e gli accordi i contatti con i diversi Partner vengono seguiti dagli uffici competenti a seconda dell’iniziativa da realizzare per verificare che tutto sia conforme a quanto definito nel protocollo. Tutti gli interventi vengono poi portati all’attenzione degli stakeholders attraverso la stampa e incontri pubblici come ad esempio i diversi convegni sul Piano strategico provinciale, Conferenze programmatiche annuali realizzate in collaborazione con Provincia e Fondazione Carima fin dall’anno 2001 su temi economici provinciali, pubblicazioni e formazione diretta a professionisti, imprese e studenti. La scelta dei partner, affidata alla amministrazione camerale, è dettata da: • Esigenza di sfruttare al massimo le sinergie dovute al reciproco interesse nello sviluppo del territorio provinciale nei rispettivi campi di competenza. Pagamento lavori NO Contratto specifico Verifica lavori NO Rigetto e azioni previste dal contratto In base alle attuali disposizioni di legge l’ente deve effettuare gare per aggiudicare ai vari fornitori le proprie necessità. Vengono seguite due strade: effettuare una gara pubblica (Pubblico Incanto) o attivare un proprio elenco fornitori da cui attingere per fare gare tra di essi, per i lavori in economia (< € 200.000,00). A tal fine ogni anno con l’approvazione del bilancio preventivo viene predisposto un elenco dei lavori da realizzare e sottoposto all’approvazione della Giunta camerale. Allo stesso viene data ampia diffusione su internet, su vari quotidiani e tramite affissione di manifesti. Tutte le ditte interessate fanno domanda e da queste viene redatto un elenco fornitori provvisorio da cui attingere al bisogno tramite gare. Per le forniture continuative si è scelto comunque di stipulare contratti di durata pluriennale al fine di 33 realizzare sinergie con i propri fornitori dovuti alla continuità di rapporto ed economie dovute al blocco del prezzo al momento della stipula del contratto e massimizzare l’economicità delle procedure di gara. Altre partnership nella catena della fornitura sono instaurate con Infocamere ed altre società consortili del sistema camerale anche se poi la scelta finale e sempre soggetta a valutazioni da parte dell’ente. Si ricorre anche al Consip (Consorzio per l’acquisto in rete dei beni e servizi per la pubblica amministrazione ed è una società per azioni del Ministero dell’Economia) ma solo come base indicativa del costo. Il D.lgs 163 prevede la possibilità di stipulare accordi quadro tra diverse amministrazioni locali per l’approvvigionamento di beni e servizi al fine di massimizzare la convenienza ma a livello locale non è stato mai attivato. in quanto non ha mai suscitato interesse da parte delle amministrazioni locali. Si effettuano incontri costanti, da un minimo di due a 4 o 5 riunioni, con i vari partner anche in attuazione degli accordi e protocolli d’intesa stipulati. Insieme si decidono le iniziative nelle quali concentrare le risorse umane e finanziarie. Ogni partner decide le risorse dedicate a quel tipo di attività. L’approccio con il partner è diverso a seconda del tipo di collaborazione, se si tratta di una compartecipazione con un ente capofila non ci sono analisi congiunte di risultati, se invece c’è una vera e propria partnership vengono organizzate delle riunioni a cui partecipano tutti i soggetti coinvolti nell’iniziativa per esaminarne i risultati, un esempio è il caso della manifestazione Pork’è . Altro esempio significativo è la procedura che si è deciso di seguire negli studi relativi al Piano strategico provinciale portati avanti con la collaborazione del prof. Calafati. In questo caso vengono organizzate delle riunioni di verifica prima, durante e dopo gli interventi ai fini della condivisione, della trasparenza e del coinvolgimento del territorio. Si vuol dare una base scientifica agli interventi con il coinvolgimento il più ampio possibile delle parti interessate. Attraverso gli incontri con i propri stakeholder, (Conferenze programmatiche, interventi a convegni, ricerche di mercato) vengono percepiti i maggiori bisogni che emergono dal territorio,ad esempio attraverso incontri con i propri partner vengono definite le linee di intervento e portate avanti le diverse attività. Alcuni esempi recenti di ciò sono: • La procedura oggi in atto per qualificare il prodotto bilaminato come prodotto nuovo di qualità con apposito marchio da registrare dall’azienda RPQ, Marchi depositati per l’argento RSQ e per l’oro RGQ in Europa e in America; • il Doc della Vernaccia di Serrapetrona, lo sportello unico per le attività produttive nel comune di Macerata, i corsi per “promoter del territorio” divenuto poi master universitario ed ora corso di laurea. Sempre attraverso incontri con i propri stakeholder volti a valutare esigenze e necessità (vedi i risultati delle customer satisfaction) si è realizzata la partnership con i comuni della provincia, comunità montane e Task Srl (società che ha per scopo lo sviluppo, la gestione e il mantenimento del sistema informativo provinciale) per il decentramento degli sportelli presso tutti i comuni aderenti al sistema informativo provinciale. Ne è seguito poi la partnership con i comuni di Tolentino e Macerata e l’apertura della sede distaccata camerale di Tolentino. Questa iniziativa realizzata tra il 1999 e il 2001 è stata seguita nello svolgimento dal responsabile dell’URP e dal Conservatore del Registro Imprese camerale supportati da un consulente esterno. Con delib.n. 71 del 23/05/2001 è stato approvato il prospetto di convenzione attuativa con i Comuni per attivare presso di essi postazioni certificative per l’utenza. L’investimento previsto di € 35.000,00 e stato in parte finanziato dal fondo perequativo previsto da Unioncamere. Il risultato ottenuto ha avuto un doppio impatto. Da una parte l’utenza ha ottenuto sportelli in più ove recarsi per le visure camerali magari in luoghi più vicini alla propria sede, dall’altra i comuni hanno avuto la possibilità di effettuare direttamente tutte le visure a loro necessarie per lo svolgimento del proprio lavoro avendo così risposte immediate, e permettendo , inoltre di diminuire lavoro ai dipendenti delle sedi camerali. 4b.Come vengono gestite le risorse finanziarie Nel bilancio camerale la risorse finanziarie oltre che dalla gestione del proprio patrimonio immobiliare (l’incidenza dei proventi extraordinari sul totale dei proventi ordinatari è pari all’1%) provengono dalla gestione ordinaria costituita dai proventi derivanti dal Diritto annuale, dai diritti di segreteria, proventi da gestione di beni e servizi o da fonti di finanziamento esterne per un totale di € 9.236.100. Con il diritto annuale che rappresenta la principale fonte di finanziamento dell’ente in quanto rappresenta il 79% dei proventi, seguito dai diritti di segreteria che rappresentano il 16% del totale dei proventi (dati tratti dal bilancio di previsione anno 2009). Dir itto di s egr eter ia; 16% A ltr o; 5% Diritto annuale; 79% Le risorse finanziarie derivanti dalla gestione, vengono utilizzate per perseguire gli scopi istituzionali: promozione del territorio, studi ed analisi economica, tutela del mercato, servizi anagrafici e certificativi e di promozione del territorio del nostro ente, all’interno di questi vengono infatti perseguite le linee strategiche fissate dal Consiglio al momento del suo insediamento e rivisitate annualmente in sede di approvazione del preventivo con l’adozione della RPP. Nel bilancio preventivo per l’anno 2009 le risorse sono destinate 34 alla gestione corrente per € 9.478.986 e ad investimenti per € 822.000. Della gestione corrente sono direttamente destinate agli interventi economici € 3.500.000 ed indirettamente, attraverso la remurenazione dei fattori produttivi (personale, funzionamento dell’ente, capitale con gli ammortamenti e pubblica amministrazione con imposte e tasse) € 5.978.986. In quest’ultima voce le risorse previste per le attività di supporto dell’ente sono pari a € 2.683.045.pari al 45%, In sede di approvazione del bilancio preventivo il Consiglio camerale, su proposta della Giunta, elabora e decide il finanziamento degli interventi che perseguono le linee di indirizzo strategico del piano pluriennale adottato. Nell’anno attualmente in corso ad esempio si è ritenuto di dare particolarmente risalto agli interventi a favore delle imprese per fronteggiare la crisi economica cercando di non togliere spazio a tutte le altre iniziative di sviluppo economico, a tal fine, previo parere favorevole da parte del Collegio dei revisori dei conti, parte della gestione corrente è stata finanziata con l’utilizzo del patrimonio netto dell’Ente (risultato di avanzi di gestione che si sono conseguiti negli anni). Molto significativo è stato poi l’intervento deciso dall’ente per il perseguimento della linea strategica relativa agli interventi infrastrutturali. Sin dal 2001 la Giunta camerale ha aderito alla predisposizione dello studio di fattibilità riguardante il completamento della S.S. 77, nel 2002 la CdC ha: 1) adottato la condivisione dell’idea progettuale per la realizzazione del “Quadrilatero Marche-Umbria” in Public Private Partnership; 2) dichiarato la propria disponibilità di massima a prendere in esame l’ipotesi di aumento del diritto fisso annuale finalizzato al cofinanziamento della realizzazione delle opere; 3) dichiarato l’interesse a partecipare al soggetto attuatore dell’intervento in questione con gli altri soggetti pubblici e privati. Nel 2003 ha approvato il protocollo d’intesa per la realizzazione dell’asse viario Marche-Umbria e del Quadrilatero di penetrazione interna e nel marzo 2007 ha aderito con una quota di € 250.000,00 alla Quadrilatero SpA (Compagine sociale: Anas S.p.A. 75,5%, Regione Marche 10%, Regione Umbria 7%, Provincia di Macerata 5%, CdC di Macerata 2,5%). Nel mese di ottobre 2007 il Consiglio camerale, tenuto conto dei pareri positivi espressi dai Presidenti delle associazioni di categoria maggiormente rappresentative, ha aderito all’Accordo di Programma con il quale si è impegnata a corrispondere per la durata di trenta anni, l’importo risultante dall’incremento del 20% dei diritti camerali annualmente ed effettivamente riscossi. Tale possibilità di incremento del diritto annuale è espressamente prevista dalla legge 29-12-1993 n. 580 che recita: per il cofinanziamento di iniziative aventi per scopo l'aumento della produzione e il miglioramento delle condizioni economiche della circoscrizione territoriale di competenza, le camere di commercio, sentite le associazioni di categoria maggiormente rappresentative a livello provinciale, possono aumentare per gli esercizi di riferimento la misura del diritto annuale fino a un massimo del 20 per cento”. E’ questo uno dei primi casi di Partnership Pubblico Privato, Project financing, con il quale si finanziano opere infrastrutturali viarie. Ha aderito all’accordo anche la CdC di Perugia ed espresso il proprio interesse anche quella di Ancona. Le partecipazioni iscritte nelle immobilizzazioni rappresentano un investimento duraturo e strategico da parte dell’ente. Le partecipazioni in imprese iscritte tra le immobilizzazioni finanziarie, sono valutate sulla base del patrimonio netto risultante dall’ultimo bilancio approvato dagli organi delle società partecipate e nel 2008 il loro valore è pari a € 664.602. Dal 1999 la CdC ha introdotto un sistema di controllo di gestione che ad oggi opera in staff alla Direzione generale. Il sistema di controllo interno si realizza attraverso il monitoraggio dell’attività dell’ente sotto il profilo della attuazione degli obiettivi programmati, della funzionalità dell’organizzazione, dell’efficacia, efficienza ed economicità dell’azione amministrativa. Già negli anni precedenti era stato impostato un processo finalizzato a collegare, in una sequenza logica ed operativa, le fasi di programmazione strategica, programmazione operativa, monitoraggio in itinere, monitoraggio a consuntivo, introduzioni di azioni migliorative, ridefinizione degli obiettivi. Con cadenza periodica ogni 6 mesi veniva presentata agli organi camerali una reportistica attraverso la quale si è stati in grado di rilevare il grado di realizzazione degli obiettivi assegnati. Dal 2007 è stata migliorata ed integrata la reportistica, con l’introduzione di un cruscotto di gestione (vedi criterio 9) aggiornato ogni 4 mesi con il quale vengono monitorati con sistematicità i seguenti elementi: • Indicatori di economicità; • Indicatori di efficienza; • indicatori di efficacia; • Cruscotto delle risorse economiche. Il report, approvato nella struttura e nei contenuti dalla Giunta camerale, è destinato al Presidente e agli organi camerali, oltre che ai dirigenti e responsabili ed ha una cadenza quadrimestrale. Oltre alla reportistica di cui sopra il controllo interno fa un continuo monitoraggio dell’avanzamento degli interventi economici deliberati dalla Giunta rapportandosi continuamente e con la contabilità e con i colleghi responsabili delle singole operazioni. La Camera anche al fine di minimizzare il suo rischio finanziario, a seconda dell’entità e della importanza strategica e istituzionale della partecipazione siede con propri rappresentanti negli organi di controllo, di governo e nelle assemblee dei soci. 4c. Come vengono gestiti immobili, attrezzature e materiali Immobilizzazioni materiali valore al 31.12.2008 Costo storico Fondo amm.to Valore netto 9.153.071 3.450.433 5.702.638 35 L’incidenza delle immobilizzazione materiali sul totale degli impieghi si è attestata negli ultimi anni intorno al 50%. Ed ha la seguente composizione: Composizione immobilizzazioni (valori *1000) Tipol ogia Descriz. Fabbricati Sede via Lauri Sede di Via Armaroli Locale Corso della Repubblica macchine d’ufficio elettromeccaniche ed elettroniche impianti speciali di comunicazione Mobili e arredi Opere d’arte Macch. Attrezzatura Mobili Altre imm. tecniche Terreni lotto P.i.p. Aneto nel comune di Montelupone Costo storico Fondo amm.t o 7.541 2.322 Valore netto 239 5.219 239 544 465 79 620 499 121 208 164 44 Biblioteca 1 1 composizione immobilizzazioni materiali valori al 2% 31/12/2008 0% 7% 6% 0% Fabbricati Terreni 3% Altre imm. tecniche Mobili Macch. e Attrezzatura 82% Biblioteca Entrambi le sedi di Via Lauri, 7 e di via Armaroli, 43 sono state oggetto di una profonda ristrutturazione, la prima si è resa necessaria a seguito dell’evento sismico del 1998, la seconda in quanto l’immobile, acquistato nel 1992, è stato progettato/adeguato per accogliere tutti gli uffici a contatto con il pubblico. Le ristrutturazioni si sono concluse, per la maggior parte dei lavori, nel 2004 con il trasloco di tutti i dipendenti conclusosi nel mese di ottobre 2004. Con la ristrutturazione si sono cambiati tutti gli arredi ed i macchinari hardware che periodicamente, al termine del periodo di ammortamento (ogni 5 anni) vengono sostituiti in base ad un piano di rinnovo del parco macchine elaborato dal Sia (è attualmente in elaborazione il piano per gli acquisti che verranno effettuati nel 2010). I locali di Macerata in Corso della Repubblica saranno ristrutturati a partire dall’anno 2009 come previsto nel piano triennale dei lavori pubblici. Il piano descrive tutti i lavori sugli immobili di proprietà dell’ente che verranno realizzati nel triennio in esame e viene aggiornato annualmente in occasione dell’approvazione del bilancio preventivo, la sua redazione non è obbligatoria per le CdC a meno che non siano in programma lavori su beni di proprietà. Nel 2004 l’ente che dispone, con contratto di comodato stipulato con il comune di Macerata, di un locale situato nell’edifico del Centro Fiere di Villa Potenza adibito a sala contrattazioni polivalente ha provveduto a realizzare la ristrutturazione dei locali e all’acquisto di mobili, attrezzatura e hardware. Rientra nei compiti del Provveditorato il quale in attuazione a quanto rigidamente dettato dal DPR 254/2005 “Regolamento per la disciplina della gestione patrimoniale e finanziaria delle Camere di Commercio”, nonché dal D.lgs. n. 163/2006 “Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE D.P.R.” provvede all’acquisizione di beni, servizi e lavori per la manutenzione, il corretto funzionamento degli asset e le richieste avanzate dai vari uffici camerali. Tutta la struttura viene mantenuta in efficienza attraverso la manutenzione ordinaria di tutti gli impianti e fabbricati che è stata affidata a specifiche ditte appaltatrici che si sono aggiudicate il contratto attraverso gare ad evidenza pubblica e sono costantemente seguite tramite il Provveditorato con il proprio assistente tecnico. Vista l’entità della struttura non è stato possibile affidare tutta la manutenzione ad un unico gestore con il Global Service in quanto, anche se di più facile gestione, sarebbe stato economicamente meno vantaggioso. E’ stato stipulato un contratto che prevede la vigilanza con collegamento a centrali operative ed ispezioni periodiche di personale incaricato, è stato poi installato un impianto di sorveglianza degli ingressi e delle facciate a circuito chiuso. Vengono inoltre stipulate assicurazioni per danni contro terzi e al patrimonio dell’ente. I nastri vengono mantenuti in archivio per una settimana poi vengono soprascritti. Nel 2004, in seguito al trasloco nelle sedi ristrutturate, si è provveduto alla revisione completa del Piano operativo di sicurezza di tutte le sedi (Dlgs. 626/94) con il quale vengono valutati i potenziali rischi per i lavoratori e utenti e prescritta l’adozione di tutte le misure necessarie per limitare i suddetti rischi. Nel 2008 il Piano è stato di nuovo revisionato in attuazione a DM. 81/2008 in quanto sono stati presi in considerazione altri potenziali rischi. L’attuale piano di valutazione del rischio indica i potenziali rischi all’interno dei luoghi di lavoro per i dipendenti e per chiunque frequenta questi luoghi compresi i cosiddetti rischi attività da interferenza, prende in considerazione cioè anche “l’apporto” di ulteriori rischi da parte di 36 soggetti appaltatori (imprese di pulizie, manutentori, ecc,) che operano all’interno dei nostri locali. I contratti stipulati con i fornitori che curano la manutenzione degli impianti prevede che essi si facciano carico dello smaltimento dei materiali inquinanti, come avviene per le macchine fotocopiatrici che non sono di proprietà, per la ditta appaltatrice del servizio di pulizia, alla quale è prescritto l’utilizzo di prodotti a basso impatto ambientale, alla ditta appaltatrice la manutenzione degli impianti termici e di refrigerazione che cura anche la conduzione, ed ha anche la mansione del terzo responsabile per il contenimento dei consumi di energia e la conduzione degli impianti secondo le prescrizioni di legge per l’inquinamento. La “vigilanza” sul rispetto delle suddette condizioni da parte dei fornitori viene svolta dal Provveditorato attraverso il proprio assistente tecnico che tiene e conserva degli appositi registri di manutenzione. Vengono periodicamente (cadenza mensile, bimestrale, semestrale a seconda del tipo di attrezzatura come da capitolato) effettuate verifiche i cui risultati sono sempre riportati in rapportini e annotati sui registri e a tutte le irregolarità accertate seguono comunicazioni scritte ed eventuali sanzioni come previste dai contratti. Le scorte di magazzino dell’ente sono prevalentemente costituite da cancelleria, lo stoccaggio è limitato alla quantità necessaria per far fronte alle necessità degli uffici per circa uno o due anni in funzione della tipologia del materiale e delle quantità minima di riacquisto conveniente. Sono installati orologi di spegnimento dell’impianto elettrico ed orologi per l’accensione degli impianti termici oltre che la presenza di termostati in ogni singolo ambiente. Per il consumo di acqua non sono stati presi particolari provvedimenti in quanto se ne fa un bassissimo uso. Le stampanti utilizzano esclusivamente toner rigenerati, si partecipa alla raccolta differenziata, si fa una particolare attenzione all’uso della carta che viene il più possibile riciclata. 4d. Come viene gestita la tecnologia La funzione di valutare le tecnologie più appropriate per la gestione dell’ente è demandata interamente alla struttura responsabile dei servizi informativi; che tramite individuazione diretta e valutando le necessità dell’ente e di come poterle realizzare (centralinointranet-posta certificata..) o indiretta (programma stipendi….) valuta prodotti già in commercio, oppure in seguito ad applicazioni di leggi. Esempio di questo è la realizzazione del progetto “protocollo informatico” approvato con delibera di Giunta camerale n. 191/2006 avente durata triennale che ha come obiettivo l’eliminazione della carta, il miglioramento della comunicazione interna, la tracciabilità, un notevole risparmio di tempo sia in termini di risorse umane che di rapida accessibilità alle informazioni. Si è proceduto: • alla sperimentazione della protocollazione in uscita dei documenti da parte di alcuni uffici attuando una prima sperimentazione di decentramento della protocollazione in uscita dei documenti; • alla diffusione della firma digitale a tutti i dipendenti con la responsabilità di firma di atti e documenti. La gestione delle tecnologie avviene a due livelli: Gestione informatizzata interna Gestione informatizzata esterna Servizi informativi camerali Infocamere In passato la struttura era interamente gestita dall’Infocamere tramite affitto, poi dall’anno 1999 l’ente ha deciso di dotarsi di propria tecnologia in modo da avere una gestione più autonoma e efficiente decisa dalle reali necessità si in termini di numeri che di qualità. Attualmente il servizio informativo si basa prevalentemente sul lavoro del responsabile con un piccola struttura di supporto (2 dipendenti per area) adibita a risolvere le sole necessità di primo intervento. L’ente ha attuato una politica di massima disponibilità tecnologica, dotando tutto il personale di computer, di rete, di internet, di posta elettronica, favorendo inoltre la diffusione della firma digitale e della posta certificata sia a livello interno (dotando per ora dirigenti e PO) che a livello esterno (accesso dietro richiesta) Si analizzano servizi e necessità nuove mano mano che si manifestano. Importanti, a tal fine, sono state ad esempio le customer realizzate e le analisi dei processi effettuate in ambito kaizen. Nel corso del 2007 è stato implementato il nuovo centralino con funzionalità Voip, server fax e voicemail per tutti dipendenti, con l’obiettivo di velocizzare gli invii di materiale con un notevole risparmio di carta, e di fornire un servizio migliore all’utenza. Si è inoltre attivato un servizio di decentramento di sportelli attraverso la diffusione del servizio TELEMACO: un software messo a disposizione dei comuni della provincia di Macerata, di tutte le associazioni , i professionisti e gli utenti che ne fanno richiesta per inviare pratiche al registro imprese o effettuare direttamente visure camerali. Obiettivi o intenti strategici: • maggiore autonomia dei principali utenti (commercialisti, associazioni…) • diminuzione del carico di lavoro presso gli sportelli camerali • possibilità per il singolo utente che deve effettuare una misura di recarsi presso il proprio comune invece della sede camerale. Chi richiede il rilascio di TELEMACO deve aderire ad una convenzione predisposta e richiedere il rilascio di una smart-card per la firma digitale della pratica. Maggiore accesso e diffusione di notizie attraverso il sito internet in continuo aggiornamento come già evidenziato. 37 L’ente ha deciso di acquistare in proprio l’hardware di cui abbisogna prevedendo piani di verifica quadriennali con sostituzione globale qualora si ritenga necessario per sopraggiunto invecchiamento delle strutture stesse. Altrimenti le sostituzioni possono avvenire in seguito a singole rotture hardware. Per le stampanti l’ente ha optato di dotarsi di stampanti di rete sia per minimizzare i costi d’acquisto che per disincentivare l’uso della carta Nella gestione sono coinvolti il responsabile dei servizi informativi (ICT) e il Provveditorato. 4e.Come vengono gestite le risorse informative e le conoscenze Attraverso le banche dati rese disponibili dai diversi partner con cui la Camera collabora per le sue attività istituzionali (Unioncamere, Infocamere, Istat,…), attraverso le pubblicazioni risultanti dai vari eventi economici, (Conferenza programmatica, Giornata dell’economia, studi), da incontri con i diversi stakeholder per captare le esigenze e l’impatto delle idee che si intendono realizzare a livello programmatico per il territorio (vedi incontri a Civitanova Marche con il prof. Calafati e la comunità del luogo per l’utilizzo delle diverse aree urbane). Tutti i dati e gli atti risultanti vengono inseriti sul sito camerale, ne viene data comunicazione attraverso la stampa, sono così messi a disposizione degli stakeholder al fine di supportare i propri programmi. Aree di accesso al personale interno: Posta certificata UTENTI ESTERNI Sito camerale Telemaco Aree di accesso agli esterni: Newsletter Intranet PERSONALE Rassegna stampa Banca elettronica Infocamere Ogni accesso consentito agli interni è legato all’utilizzo di una password identificativa e personale con la quale viene garantito l’integrità e la sicurezza delle informazioni. Ognuno ha accesso solo alle informazioni proprie (cedolino, stampa presenze) o comunque a quelle per le quali sono stati autorizzati dallo stesso ente titolare delle informazioni (programmi di lavoro). Gli esterni, oltre alla visualizzazione libera del sito camerale, possono iscriversi alla newsletter camerale attraverso la compilazione di un form nel quale viene richiesta una informazione mirata. Attraverso la compilazione del form viene anche rilasciato il modulo del consenso in ottemperanza alla normativa sulla privacy. Stessa procedura viene seguita per il rilascio della CNS per l’accesso all’utilizzo di TELEMACO. Per quanto riguarda il RI e altre banche dati di Infocamere l’accesso è consentito tramite autenticazione di user e password o in alcuni casi con certificato di autenticazione digitale, c’è comunque sempre la tracciabilità di chi tratta le informazioni. Anche l’inserimento delle informazioni sul sito camerale e il suo aggiornamento è consentito solo attraverso autenticazione con user e password. Non essendo queste banche dati che risiedono nel nostro server la sicurezza è affidata ad Infocamere nel primo caso, a Retecamere nel secondo, lo stesso per quanto riguarda l’integrità delle informazioni. Per la sicurezza delle informazioni contenute nelle banche dati presenti nel nostro server vengono fatte delle copie giornaliere su nastri, sostituiti settimanalmente. Ogni settimana le cassette, usate per le copie, vengono portate in una sede diversa dalla locazione del server, come previsto dal Documento Programmatico della Sicurezza predisposto e adottato dall’ente nel 2005. La CdC, con delib. 297 del 9/11/2006, riservandosi la proprietà intellettuale ha approvato una convenzione con Retecamere S.c.r.l. per l’assistenza tecnica la realizzazione editoria, la distribuzione in libreria, la vendita e la promozione delle pubblicazioni della CdC (vedi criterio 8). Negli ultimi anni si è dato importanza crescente alla partecipazione del personale a master universitari e corsi di formazione a carattere trasversale su temi significativi (qualità, normativa recente, informatica, lingue straniere) come gia riportato al criterio 3. Le idee innovative sono spesso derivate da informazioni acquisite dalla struttura informativa dell’ente attraverso: • partecipazioni a corsi (come ad esempio per la realizzazione della intranet camerale); • dall’approfondimento di temi tecnologici di attualità (es. implementazione centralino VOIP e fax server); • dallo sviluppo delle indicazioni fornite da nuove normative (es. gestione documentale a seguito della normativa sull’amministrazione digitale). 38 CRITERIO 5 - PROCESSI 5a come i processi vengono sistematicamente progettati e gestiti Sino dal 1999 la CdC ha adottato il sistema di gestione della organizzazione secondo il modello europeo EFQM che consente di stabilire obiettivi di miglioramento mediante l’utilizzo di criteri oggettivi. Inoltre sino dal 2000 con frequenza annuale nel mese di novembre (in sede di bilancio di previsione) la CdC si fissa gli obiettivi generali e nel mese di gennaio/febbraio gli obiettivi specifici per area rapportandoli ad opportuni indicatori utili in sede di autovalutazione e revisione. Alcuni esempi per gli anni 2004/2007: anno obiettivo I risultati 2004 Obiettivo generale: incremento del punteggio acquisito nell’autovalutazione EFQM (non inferiore a 60/80) con suddivisione in 11 obiettivi specifici e relativi indicatori Il punteggio è passato da 263 del 2002 a 337 del 2004 2005 Obiettivo generale: utilizzo PACI, conseguimento CTE, Customer service Attuato 2006 Obiettivo generale: Attuato Conclusione del progetto di reingegnerizzazione di tutti i processi dell’Ente e la conseguente rilevazione dei carichi di lavoro carichi di lavoro, dopo la reingegnerizzazione c’è stata la riduzione dei carichi di lavoro con ricorso personale esterno Obiettivo generale: -16970,44 € (spese telefoniche -20%; spese cancelleria -10%; spese postali -7%; spese energia elettrica -5%) 2007 massima riduzione dei costi di funzionamento (stampa, spedizione e cancelleria, telefono, energia elettrica) 2008 2009 Attività Gli obiettivi dell’anno 2008 sono stati suddivisi per singola Area di competenze, gli stessi (con i relativi risultati raggiunti) sono elencati più avanti in questo sottocriterio. Proposti gli obiettivi Ancora non deliberati coinvolto 12 persone (un numero allargato rispetto agli standard) più il consulente esterno. Le 12 persone erano composte da tutti i teamleaders dei successivi cantieri Kaizen, sono state formate attraverso un’azione mirata alla preparazione dei partecipanti sul come si gestiva/ristrutturava la reingegnerizzazione di un processo. Le modifiche apportate per lo svolgimento dei successivi progetti sono state attuate con la riduzione dei partecipanti a n.6 unità mentre il consulente esterno non ha partecipato in modo diretto in quanto veniva soltanto interpellato durante lo svolgimento dei lavori. Il consulente interveniva soltanto in maniera marginale ma sempre periodica. Tale riduzione è stata resa opportuna dalla necessità di rendere la procedura più celere possibile; inoltre i teamleader hanno acquisito le dovute conoscenze e hanno sostituito la presenza del consulente esterno. Di seguito, a titolo di esempio, è riportato il GANTT tipico di progetto. Ancora non deliberati Nel 2004 ha iniziato il lavoro di mappatura dei processi affidandosi ad un consulente esterno che ha proposto la reingegnerizzazione dei processi secondo il metodo Kaizen. L’apertura dei cantieri ha quindi interessato tutti i processi coinvolgendo tutto il personale, si è operata la distribuzione del personale tra cantieri anche in modo trasversale .Sono stati aperti 21 cantieri composti dal personale che è stato interessato in più cantieri con un totale di presenza di 157 unità Nei giorni 1-28-29 giugno 2005 è stata effettuata la formazione da parte del consulente esterno Kaizen, tutto il personale è stato raggruppato in 4 gruppi e le riunioni hanno avuto una durata di circa 3 ore.; il giorno 14 settembre 2005 è stato avviato il cantiere pilota generale sul maxiprocesso “Gestione del Personale”, con l’obiettivo di ridurre il gap tra le aspettative e le percezioni del personale. Il progetto del cantiere pilota si è svolto con l’ausilio di un consulente esterno che ha presenziato tutte le attività ed ha gestito e coordinato lo svolgimento. Il progetto ha Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Formazione personale Cantiere di impostazione per la mappatura e scelta dei processi 1 Cantiere pilota con indicatori e risultati Altri 3 processi dei 3 settori CCIAA Realizzazione piano di sviluppo:3 cantieri pilota su 3 processi nei settori Monitoraggio mensile controllo e valutazione avanzamento del progetto Completamento piano di sviluppo 4 processi, avviamento 2 cantieri su 2 processi Nel 2005 c’è stata l’estensione ad altri 3 progetti principali: Settore Servizi Anagrafici Certificativi, Settore Segreteria Generale, Settore Servizi Sviluppo e Sostegno Economico; che sono stati scelti sulla base delle divisioni delle competenze tra i settori dell’ente, gli stessi sono stati gestiti dalla dirigenza, dalla leadership e persone chiave dei diversi processi. Nel 2006 c’è stato il completamento di tutti i processi: 1. gestione del personale; 2. pratiche cartacee e telematiche; 3. servizi promozionali diretti; 4. gestione provvedimenti organi istutizionali; 5. servizio informazioni; 6. servizio a supporto; 7. servizi promozionali indiretti; 8. brevetti; 9. approvvigionamento beni e servizi; 10. organizzazione qualità controllo di gestione; 11. sanzioni settore I; 12. sanzioni settore II; 13. regolazione del mercato/protesti; 14. ispezione e vigilanza; 15. archiviazione e protocollo; 16. informazione economica; 39 17. servizio statistica; 18. diritto annuale; 19. contabilità generale; 20. affari generali; 21. information communication technology. E’ stato coinvolto il personale che ha partecipato in più processi ed ha portato alla determinazione di n. 407 di singole azioni di miglioramento relative a tutti i processi; la conclusione del progetto di reingegnerizzazione di tutti i processi e la conseguente rilevazione dei carichi di lavoro in col metodo dell’ autovalutazione. Al termine dei lavori sono stati rilevati i carichi di lavoro alla luce dei miglioramenti apportati ai processi come ad esempio una riduzione delle telefonate perse del 20% e una riduzione delle spese di cancelleria del 37%. E’ stata modificata la struttura organizzativa e, grazie anche al trasferimento di un dirigente ad un’altra CdC, è stato eliminato un settore passando da 3 (nel 2007) ai 2 settori attuali. La CdC annualmente si è proposta degli obiettivi da raggiungere nel periodo temporale di riferimento. Il raggiungimento degli obiettivi è misurato attraverso indicatori oggettivi. Ad esempio per il 2008 gli obiettivi sono stati fissati con delibera di Giunta n.62 del 06.05.2008 e specifici per ogni area di interesse per un totale di 12 obiettivi suddivisi in 2 per ciascuna area (ATTIVITA’ INTERNE, PROMOZIONE, STAFF SEGRETARIO GENERALE, AREA TUTELA DEL MERCATO, AREA ANALISI E STUDI GIURIDICI, AREA SPORTELLO UNICO). Ogni processo viene sottoposto ad una sistematica revisione periodica a metà dell’anno successivo di riferimento con analisi dei risultati ottenuti approvata con delibera di Giunta. I processi, nell’ottica del continuo miglioramento, vengono periodicamente revisionati al fine di rendere l’attività rispondente all’evolversi della realtà. I cantieri sono sempre attivi e a seguito di modifiche organizzative e normative riprendono l’attività e adottano la propria organizzazione con nuovo PDCA. Ad esempio nell’obiettivo dello sportello unico camerale al 18.07.2007 sono stati individuati gli obiettivi in esecuzione, in realizzazione, in realizzazione parziale e obiettivi invece stralciati che non sono più realizzabili. La CdC dal 1999; ha effettuato tre autovalutazioni EFQM col metodo del questionario con l’individuazione dei punti di forza e delle aree da migliorare, il processo è stato facilitato dal valutatore accreditato EFQM/AICQ Walter D. Cereda e dal consulente Giuseppe Zanghi della Galgano e Associati Riprese poi dai cantieri Kaizen nel 2005, che prevede la predisposizione del PDCA per ogni processo. Le schede PDCA sono state validate dal CG. Nel 2007 si è continuata la realizzazione delle azioni di miglioramento. La parte operativa è affidata al personale coinvolto nei cantieri Kaizen e il CG è competente alla validazione del PDCA. I processi sono periodicamente monitorati al fine di eliminare obiettivi non realizzabili e quelli parzialmente realizzati. La CdC ad oggi non è certificata ISO9000 in quanto non lo ritiene indispensabile perché lo scopo si concentra prevalentemente nell’attività del miglioramento continuo non solo nei processi ma di tutti gli aspetti fondamentali della gestione dell’Ente e per questo si è scelto di adottare il modello più sfidante. Gli indicatori di misura dei processi sono stati stabiliti in occasione della determinazione degli obiettivi con delibera di Giunta tenendo conto delle valutazioni svolte in sede di analisi dei processi e vengono monitorati a metà anno solare per adeguarli ad eventuali modifiche. Essi sono (alcuni esempi): processo indicatore Processo decisionale Numero medio dei giorni che intercorrono tra la data di assunzione delle delibere e data pubblicazione Processo erogazione servizi - Registro Imprese Numero medio dei gg. tra data arrivo pratica telematica e sua evasione Processo Ragioneria Numero medio giorni tra ricezione fattura passiva e mandato di pagamento Processo erogazione servizi – Servizi Promozionali Personale dedicato alla promozione rispetto alle imprese attive nel territorio benchmark Disponibile a fine 2009 / inizio 2010 Il benchmark sarà disponibile al termine dell’iniziativa che segue: • la CdC in collaborazione con altre Camere pilota affini per dimensioni territoriali e organizzazione ha comunicato ad Unioncamere la propria intenzione di realizzare l’attività di benchmarking su alcuni processi ritenuti più sensibili i miglioramenti dei quali dovrebbe produrre l’effetto di aumentare il livello di soddisfazione dei clienti. • Nel 2008 è stato istituito un gruppo di lavoro gestito da Dintec Srl di Roma composto da rappresentanti delle CdC interessate che ha sviluppato una matrice molto articolata contenente 14 processi con le relative tipologie, indicatori, cosa misurano gli indicatori, dati da considerare e note metodologiche. • Nel 2009 è prevista l’approvazione della preposta Commissione Ministeriale e la presentazione della matrice a tutte le CdC per l’adozione. Al termine di questa operazione di taratura di processi ed indicatori (presumibilmente nel 2010) sarà possibile avviare un vero e proprio progetto di benchmarketing. Gli organi di vertice politico fissano gli obiettivi di carattere generale e di interventi strategici relativi all’attività dell’ente. La dirigenza e la leadership adottano tali obiettivi alle tematiche specifiche fissando finalità proprie per ciascuna area, si impegnano affinché il personale dedito all’attività concreta realizzi ciascuno per la sua competenza in maniera pronta ed efficace gli obiettivi. Di seguito vengono riportati gli tutti gli obiettivi suddivisi per Area di competenza: 40 STAFF DEL SEGRETARIO GENERALE 1) Riduzione del numero delle delibere sottoposte alla giunta attraverso la semplificazione e l’eliminazione dei provvedimenti privi del requisito della valutazione di merito necessario per essere sottoposti all’organo deliberativo. a) Riduzione del rapporto N.ro delibere di giunta / N.ro di provvedimenti totali rispetto all’anno 2007 Risultato 37% (43% 2007) 2) Riorganizzazione del processo controllo di gestione. a) Regolamentazione del processo con la definizione dei tempi e delle modalità della pianificazioni ed analisi periodica dei dati. Risultato: realizzato. SETTORE PROMOZIONE E ATTIVITA’ INTERNE AREA ATTIVITA’ INTERNE 1) Riduzione dei tempi di elaborazione delle pratiche attraverso la riduzione dei passaggi manuali e l’ eliminazione della duplicazione delle stesse attività di processo da parte di persone che svolgono funzioni diverse Risultato: realizzato 2) Eliminazione delle duplicazioni di attività entro il 2008. Risultato: realizzato 3) Incremento delle risorse finanziarie dell’ente a) Aumentare i ricavi dell’ ente attraverso la riscossione dei ruoli camerali per un importo di almeno il 30 % in più rispetto ai ruoli riscossi nell’anno 2007 Risultato: nel 2007 sono stati riscossi ruoli per 229.000 euro. Nel 2008 sono stati emessi due ruoli, uno nel mese di maggio e di questo sono stati riscossi euro 183.000, che corrispondo a circa l’80% di quanto si ritiene di riscuotere; uno nel mese di ottobre, di questa emissione al momento sono stati riscossi euro 60.000, circa il 30% del totale che si andrà a riscuotere nei primi mesi del 2009. AREA PROMOZIONE 1. 2. 3. Analisi, diversificazione e promozione delle componenti dell’attrattività del territorio Realizzazione n. 3 report su andamento settore turistico Risultato: conferenza stampa presentazione ottobre 2008b) Realizzazione un evento seminariale /informativo a carattere regionale su fenomeno turismo; Risultato realizzato il 15 maggio 2002) Aumento delle azioni in materia di innovazione e di trasferimento tecnologico alle PMI a) Realizzazione n. 150 tirocini formativi; Risultato: realizzato b) n. 4 relazioni trimestrali, rapporto Excelsior, rapporto camerale, n. 5 report su settori e imprese innovative Risultato: realizzati n.ro 2 trimestrali, rapporto camerale; rapporto Excelsior completato e report su settori innovativi da parte di TecnoMarche completato SETTORE ANAGRAFICO E REGOLAZIONE DEL MERCATO AREA TUTELA DEL MERCATO: 1) Miglioramento della qualita’ e quantita’ dei servizi per la trasparenza del mercato e la tutela del consumatore a) Realizzazione di n. 1 incontro informativo/formativo con operatori economici sulle normative sull’etichettatura per il settore calzature e tessile. Risultato: realizzato il 16 giugno 2008 b) Realizzazione di almeno 5 prelievi di oggetti in metallo prezioso, in particolare presso commercianti ambulanti Risultato: realizzato 2) Diffusione della cultura della giustizia alternativa a) Realizzazione entro il 2008 n. 1 incontro informativo/formativo con gli operatori economici e consumatori per la diffusione della cultura della conciliazione; predisposizione e diffusione materiale informativo e brochure tramite le Associazioni di categoria, le Associazioni dei Consumatori e gli Ordini Professionali Risultato: realizzato il 16 giugno 2008 b) Realizzazione n. 1 incontro/convegno entro il 2008 sul contenzioso in materia societaria Risultato: realizzato il 10 dicembre 2008 AREA ANALISI E STUDI GIURIDICI: 1) Predisposizione e aggiornamento guide Registro Imprese finalizzate a dare ad imprese, associazioni e professionisti adeguati strumenti di lavoro, migliorando nel contempo la qualità delle pratiche RI in arrivo. c) n. 1 nuova guida generale per la presentazione di istanze al Registro delle Imprese Risultato: realizzata nuova guida pubblicata a luglio. d) n. 1 guida, da realizzare ex novo per la Comunicazione Unica d’impresa Risultato: Guida Comunicazione Unica non realizzata perché la Comunicazione Unica non è entrata in vigore. e) Almeno n. 2 guide per istanze al Registro delle Imprese in relazione a leggi speciali (imprese di pulizia, impiantisti, autoriparatori, ecc.) Risultato: realizzate n. 4 nuove guide per le attività speciali pubblicate a settembre. 2) Miglioramento qualità Registro Imprese mediante prosecuzione attività di cancellazione d’ufficio di imprese non più operanti. a) Avvio di almeno n. 200 procedure di cancellazione d’ufficio sulle potenziali n. 1.500 inattive (pari al 13,33%) entro il 2008. Risultato: totale avviate n.340. AREA SPORTELLO UNICO E BACK-OFFICE 1) Mantenimento elevato standard nei tempi di evasione delle pratiche del registro imprese. a) Almeno 80% di pratiche evase nei termini di 510 giorni Risultato: 84,8% b) Almeno 50% di pratiche evase nei primi 2 giorni Risultato: 53,3%2) aumento della soddisfazione del cliente in relazione ai risultati dell’ ultima costumer satisfactiona) Riduzione telefonate perse dal 15% al 13% (pari a – 13,33%) Risultato: 10% 41 c) Tempi di attesa allo sportello max. 15 m. (come da progetto per la realizzazione dello Sportello Unico) Risultato: i tempi di attesa non sono mai stati superiori ai 15 minuti. Gli obiettivi di politica e strategia vengono fissati con cadenza annuale. La leadership e la dirigenza diffondono comunicazioni relative agli obiettivi fissati dall’ente; le comunicazioni avvengono periodicamente a cadenza mensile mediante riunioni di Area. Ad esempio nell’Area Sportello Unico e Back-Office vengono organizzate riunioni mensili del personale interessato con la presenza della leadership e della dirigenza al fine di pervenire ad un fattivo confronto circa le problematiche specifiche. Gli obiettivi fissati sono oggetto di una revisione annuale per adattare l’attività alle nuove normative e alle nuove esigenze contingenti. A metà anno si procede ad un monitoraggio dell’attività svolta al fine di valutare la rispondenza dell’attività agli obiettivi e per adottare eventuali azioni di revisione e/o adeguamento nei casi di deviazioni. La dirigenza e la leadership sono in continuo contatto con tutto il personale interessato e gli incontri mensili, cantieri Kaizen, riunioni, gruppi di miglioramento sono luoghi idonei per proficui scambi informativi durante i quali emergono momenti di confronto e di sviluppo per futuri miglioramenti; ognuno apporta il proprio contributo attraverso la propria attività lavorativa al fine di migliorare l’efficacia del processo. Ad esempio nell’area sportello unico camerale vengono organizzati momenti di confronto a cadenza mensile. La leadership e la dirigenza si confrontano in prima persona con i partner quali associazioni di categoria e ordini professionali mediante convegni, conferenze, dibattiti, riunioni e protocolli d’intesa al fine di adeguare l’attività camerale alle esigenze di tali partner. Ad esempio per facilitare il canale informativo tra gli uffici interni e le associazioni di categoria e ordini professionali è stato firmato un protocollo d’intesa che prevede l’utilizzo di un numero telefonico dedicato da utilizzare nei giorni di chiusura dello sportello e in determinate fasce orarie.In occasione di qualsivoglia innovazione soprattutto legislativa vengono incentivate fattive collaborazioni, periodiche ma mirate alla specifica situazione. 5b. Come i processi vengono migliorati secondo necessità grazie all’innovazione, allo scopo di soddisfare pienamente i clienti e le altre parti interessate generando valore crescente La CdC ha intrapreso il progetto di miglioramento continuo attraverso l’istituzione dei vari cantieri Kaizen; le azioni di miglioramento emerse durante lo svolgimento di tali cantieri sono state oggetto di validazione da parte del CG e ordinate per priorità come riportato in 1a e tenendo anche conto della concreta fattibilità e capacità dell’ente a effettuare le azioni necessarie; cioè che coinvolgevano soltanto il personale camerale, impegno economico, tempi di attuazione, benefici in termini di processo, reale possibilità di realizzazione (tabelle seguenti). Esempio di criteri di definizione delle priorità per il parametro “Impatto” Impatto elevato Impatto medio Impatto scarso 10 PUNTI 5 PUNTI 0 PUNTI Avrà un impatto Avrà qualche impatto È improbabile che significativo su uno o su almeno un fattore abbia impatto sui più Fattori critici di critico di successo Fattori critici di successo e/o obiettivi e/o obiettivi prioritari successo e/o prioritari della della organizzazione obiettivi prioritari organizzazione della organizzazione Esempio di criteri di definizione delle priorità per il parametro “Capacità” Capacità elevata Capacità media Capacità scarsa 10 PUNTI 5 PUNTI 0 PUNTI È attuabile con l’impiego di risorse relativamente modeste È attuabile con le sole risorse dell’organizzazione E’ attuabile con piena autonomia dell’organizzazione Può richiedere un impiego ragionevole di risorse È attuabile con le sole risorse dell’organizzazione Richiederà un impiego consistente di risorse Dipende da fattori esterni dell’organizzazione L’attuazione dipende in parte da vincoli esterni L’attuazione dipende completamente da vincoli esterni . Le azioni che hanno ottenuto la validazione hanno permesso di individuare delle priorità relativamente della loro attuazione. I criteri per la determinazione della priorità hanno avvantaggiato le azioni con maggiore impatto verso gli stakeholder per i quali sono formulate le nostre strategie fondamentali ; ad esempio in fase di cantiere Kaizen relativo al processo dello sportello unico era emersa la necessità di dare maggiore privacy all’utenza e pertanto sono state apportate delle modifiche strutturali con l’implementazione di pannelli divisori; sempre in fase di analisi del cantiere sopracitato era emersa la necessità di evitare disguidi relativi alla fruizione degli sportelli e pertanto è stata adottato lo strumento del numeratore elettronico per la gestione delle code e l’individuazione dello sportello specifico al caso presentato. Per facilitare l’accesso dell’utenza ai servizi camerali di sportello è stato inoltre prevista una figura professionale di addetto al front-office per fornire una pronta ed elementare risoluzione della problematica ed eventualmente lo smistamento presso lo sportello specifico. La CdC ha realizzato un’indagine conoscitiva relativamente alla soddisfazione dell’utenza (analizzata per ciò che riguarda dati ed eventi nel criterio “Soddisfazione per il cliente”) attraverso la customer satisfaction, svolta dall’URP e ha coinvolto gli stakeholder; l’analisi di tale indagine ha portato a individuare le priorità rilevanti per l’utenza che sono l’apertura dello sportello non limitata alle giornate di martedì, giovedì e venerdì, medesima richiesta relativamente allo sportello telefonico, delle agevolazioni per l’accesso agli uffici per ciò che concerne il parcheggio (la Camera è dislocata nel centro storico dove è previsto l’accesso ai soli residenti 42 e dove non sono presenti parcheggi agevoli), la necessità di evitare lunghe code di attesa e di incentivare l’utilizzo dell’elimina code per una migliore fruizione dello sportello camerale. La CdC ha organizzato riunioni con le associazioni di categoria e ordini professionali finalizzate al medesimo obiettivo che hanno consentito l’adozione di un protocollo d’intesa; ad esempio è stato istituito un numero di telefono dedicato alle associazioni e ai professionisti per accedere agli uffici camerali durante le giornate di chiusura dello sportello telefonico; sono state incentivate le procedure per ottenere degli appuntamenti durante le giornate di chiusura dello sportello che consentono di evitare lungaggini di attesa e avere un rapporto diretto con gli uffici interni. La CdC è sempre molto attenta alle necessità del personale camerale e vicina alle esigenze di innovazione dettate dall’avvicendarsi di nuove tecnologie, dall’emanazione di nuove disposizioni legislative, da contingenti e specifiche situazioni interne. Lo strumento principe per la realizzazione di tali fini è sicuramente la formazione verticale e trasversale che è stata realizzata con particolare cura nel corso degli anni come riportato nel criterio 3. La CdC, nell’intento di essere vicina all’utenza nella risoluzione delle problematiche attinenti ai propri servizi, ha organizzato con cadenza quasi annuale dei corsi di formazione per la gestione delle pratiche telematiche, per la trasmissione dei bilanci, per la conoscenza dei nuovi programmi forniti da Infocamere. Inoltre la CdC promuove da dieci anni a livello nazionale il progetto Excelsior, sistema informativo permanente sull’occupazione e la formazione che quantifica in modo puntuale il fabbisogno occupazionale e di professionalità per il breve e medio periodo. L’evento costituisce un immancabile appuntamento ed un importante e costruttivo momento di confronto tra i molteplici soggetti che, a vario titolo, si occupano di lavoro, istruzione economia, politiche della formazione scolastica e professionale anche in ottica innovativa. La CdC è sempre attenta ai processi di innovazione tecnologica e di razionalizzazione dei processi (vedi attività Kaizen) e nell’ottica di migliorare i propri servizi ha adottato le seguenti azioni: Il sito internet ha subito una radicale trasformazione interfacciale al fine di rendere più agevole la consultazione e di fornire dati e servizi più idonei; la sua revisione ha coinvolto il CdR portatore degli interessi dei vari settori di intervento della CdC. All’interno del sito è stato reso disponibile un apposito spazio per comunicare eventuali reclami o fornire suggerimenti sull’erogazione dei servizi camerali. E’ stato adottato il protocollo informatico, progetto innovativo soprattutto di impatto nazionale in quanto in uso soltanto in pochissime camere, che prevede lo smistamento della posta in entrata tra i vari uffici in modalità telematica; tale fase è stata sperimentata solo presso alcuni uffici dell’ente, tra cui l’Area Analisi e Studi Giuridici del Settore Anagrafico, che sin dal marzo 2007, ha iniziato di fatto a protocollare i documenti in uscita di competenza dell’Area direttamente sul programma Prodigi utilizzato dall’ente per la protocollazione; l’Area predetta adotta i documenti di competenza in originale informatico firmato digitalmente rendendoli quindi prontamente reperibili in archivio camerale; questo permette di abbattere le lungaggini (se parliamo di smistamento fisico la percentuale raggiunta è del 100%, se parliamo di risparmio di tempo e velocizzazione del processo è almeno del 60%), i costi relativi all’uso cartaceo, di innovare le tecnologie in uso, di realizzare la dematerializzazione del procedimento amministrativo; sempre la predetta Area, a partire dal mese di luglio 2008, grazie alla convenzione tra l’ente e Posteweb, gestisce tutto il processo relativo alle comunicazioni con l’esterno con procedure interamente informatiche o mediante la posta elettronica semplice o certificata. In ogni postazione in dotazione del personale camerale, a partire dal 2006, è stato reso disponibile l’uso della casella vocale che prevede l’inoltre di in messaggio di posta elettronica per ogni telefonata persa, l’uso di un numero dedicato di fax accessibile dal proprio computer, l’uso di inVoip. Inoltre una recente innovazione legislativa, ha previsto l’obbligo della comunicazione della Posta certificata in fase di iscrizione o di successiva regolarizzazione da parte delle imprese; a tal fine la CdC prontamente si è attivata per rendere servizi attuali all’utenza e, pertanto, rilascia domini di PEC. In attinenza all’argomento, l’indirizzo PEC della Cdc è stato inserito dal 2004 nell’indice della Pubblica Amministrazione; attraverso questa indicazione l’indirizzo PEC ha assunto una posizione istituzionalizzata e viene utilizzata per comunicazioni formali. Per la visibilità dell’ente, si dà particolare importanza alla gestione del sito camerale: in esso si trovano tutti gli aspetti gestionali e pratici relativi all’attività dell’ente, nonché aspetti funzionali per eventuali contatti, consultazione della modulistica e per informazioni dell’ultimo momento. Dal 2004 la gestione del sito è stata affidata a un comitato di redazione composto da rappresentanti camerali delle varie aree che strutturavano funzionalmente il sito; questo ha permesso una gestione capillare in quanto ciascun ufficio abilitato ha la possibilità di agire e apportare modifiche direttamente sulla base delle disposizioni del comitato; la gestione in tale modo risulta più fluida, agevole, vicina alle necessità funzionali. Nel 2008, a seguito di un processo di analisi e studi svolto sulla presentazione interfacciale del sito, è stata realizzata una fase di restyling che, porterà nel giugno del 2009, a una nuova grafica così come disposto dalla normativa sull’accessibilità dei siti internet. Un altro esempio è fornito dalla modifica della gestione dei Brevetti per quanto concerne il deposito e l’archiviazione. Nel luglio del 2004 con apposita deliberazione della Giunta sono state organizzate delle giornate informative sull’argomento con intervento di esperti nel settore. Nel 2006 con medesimo iter procedurale, con l’intento di dare ampia diffusione al servizio sono state organizzate giornate formative per l’invio telematico delle pratiche di Brevetti e Marchi rivolte ai fruitori del servizio in modo da incentivare l’utilizzo di uno strumento tecnologico innovativo 43 previsto dalla normativa vigente. Con l’attivazione dell’invio telematico delle domande di Brevetti e Marchi la CdC ha ottenuto brillanti risultati posizionandosi in una graduatoria nazionale al terzo posto per invii telematici nel 2007 (72% di invii telematici sul totale dei depositi effettuati, decisamente al di sopra della media nazionale). L’attività camerale è sempre oggetto di continuo monitoraggio per l’attendibilità delle risultanze; il pilota incaricato dal cantiere adotta tutti gli interventi necessari per verificare e controllare la realizzazione delle azioni di miglioramento individuate nei vari cantieri; il controllo viene attuato con periodicità e continuità attraverso riunioni del team composto dalla dirigenza e dalle posizioni organizzative il quale relaziona l’attività svolta in appositi verbali. Il Team verifica altresì il grado di adeguatezza dei mezzi e dei metodi adottati; il tutto come suggerito da EFQM per il Committed to Excellence. I contatti con l’esterno sono sempre molto attivi in quanto la CdC ha sempre vivo l’interesse verso l’utenza e la soddisfazione degli agenti esterni. A tal fine è stato stipulato un protocollo d’intesa creato e realizzato in base ai vari processi; ad esempio per lo sportello telefonico è stato istituito un numero dedicato per commercialisti e associazioni di categoria attivo durante la chiusura dello sportello fisico. Tutte le novità apportate dall’ente in seno alla sua attività sono oggetto di apposita comunicazione inviata ai vari ordini interessati e pubblicizzata nella newsletter camerale on line; vale a titolo di esempio quanto fatto nel 2004, in occasione della modifica dell’orario di apertura degli sportelli camerali furono realizzate 26.000 brochure pubblicizzate in vario modo. La CdC ha sempre presente la necessità di formare il proprio personale per renderlo professionalmente adeguato e per renderlo autonomo nell’esercizio della propria attività. Esempio eclatante è stata la formazione resa al personale del settore anagrafico in vista dell’adozione della nuova procedura di Comunica che, che entrerà a pieno regime, ed è stata prontamente dispiegata al personale interessato durante degli incontri tenuti a Roma da parte del personale Infocamere; il piano di formazione prevede interventi specifici nei settori con coinvolgimento del personale interessato Il processo, come più volte dichiarato, è oggetto di monitoraggio e verifica degli obiettivi raggiunti; in particolare il controllo viene realizzato in prima analisi dalla PO, poi di confronto con opportuni interventi del dirigente del Settore, nei casi di non allineamento tra aspettative e risultati, come ad esempio nel caso di riduzione dei tempi di attraversamento del processo o delle percentuale di evasione delle pratiche. 5c. Come i prodotti e i servizi sono progettati e sviluppati sulla base delle esigenze e delle aspettative dei clienti La CdC utilizza periodiche indagini di customer satisfaction per determinare la percezione che gli utenti hanno dei servizi prestati e le loro aspettative relative al livello di outcome ottimale. Le metodologie (sottocriterio 5e) utilizzate nelle indagini di customer satisfaction, i risultati riscontrati e i valori posti come obiettivo sono analizzati analiticamente nel sottocriterio 6a Occorre ricordare che molti dei prodotti offerti dalla CdC sono individuati e definiti da specifiche normative. L’ente ritiene tuttavia utile utilizzare strumenti di rilevazione delle esigenze e delle aspettative anche in presenza di stringenti vincoli alla discrezionalità nella scelta della gamma dei servizi. Si considera infatti utile l’acquisizione di dati anche sulle modalità (tempistica, logistica, requisiti degli addetti etc.) con cui i vari servizi vengono fruiti. La CdC si interfaccia spesso con l’utenza utilizzando prodotti messi a disposizione dalla società Infocamere. La scelta del software da utilizzare tra quelli proposti e quindi della modalità di erogazione del servizio viene effettuata dal management sulla base di una attenta considerazione delle esigenze dell’utente e delle esperienze maturate da altre CdC. Lo strumento che maggiormente consente di recepire le aspettative dei clienti in materia di perfezionamento dei servizi esistenti e di individuazione di nuovi prodotti è il focus group (dettagliatamente analizzato nel sottocriterio 5e) Il focus group, data la sua natura di libera discussione, consente di portare alla luce anche le aspettative latenti della clientela e di trasformare quindi input non particolarmente strutturati in ipotesi di miglioramento sulla base delle quali implementare progetti di studio e sviluppo di nuove modalità di fornitura dei servizi vincolati e, dove possibile, di nuovi prodotti. La collaborazione di clienti e partner è stata istituzionalizzata e resa costante mediante la costituzione dei tavoli di lavoro permanenti con i rappresentati delle categorie produttive e degli ordini professionali. La CdC è sempre molto attenta alle esigenze della clientela e nel considerare ciò delinea la sua politica gestionale in funzione delle aspettative degli stakeholder con cui si confronta. La libertà gestionale è pur sempre rapportata ai servizi istituzionali che necessariamente devono essere esplicati e l’ambito nel quale la CdC puo’ operare svincolata da restrizioni normative è sicuramente limitata e deve trovare comunque riscontro con le Istituzioni che la circondano. Un servizio innovativo e competitivo è sicuramente “Assistenza Telemaco” che permette all’utente di utilizzare una postazione resa disponibile dalla CdC per l’invio delle pratiche telematiche con l’ausilio del personale camerale che supporta l’utente in tale attività. In relazione a questo servizio nel corso del 2008 si è andati incontro alle esigenze dell’Associazioni di Categoria che chiedevano supporto e sostegno in vista dell’entrata in vigore del regime “COMUNICA”; una innovazione normativa che ha comportato un dispiego di energie e di attività di rilevante corposità trattandosi di utilizzare programmi informatici innovativi e di applicazioni cognitive in varie materie. La CdC ha organizzato incontri periodici durante i quali si è proceduto concretamente alla compilazione e all’invio delle pratiche COMUNICA 44 dall’interfaccia dell’utente con l’assistenza del personale interno. Al fine di monitorare e migliorare l’esercizio delle attività camerali, è stato costituito il gruppo di miglioramento relativo alla “Soddisfazione del cliente” composto da 8 dipendenti (compreso 1 team leader) con competenze trasversali. Il gruppo si riunisce non con una cadenza temporale prestabilita (può riunirsi una volta l’anno, come anche 5-6 volte), ma secondo necessità scaturite ad esempio dalla pianificazione di monitoraggi e indagini di customer satisfaction ovvero dalle analisi dei risultati di questi ultimi, ma può essere coinvolto anche in occasione della programmazione di progetti che impattano sui clienti. Ad esempio, nel 2008 è stato coinvolto direttamente nella valutazione delle azioni di miglioramento, poi attuate, raccolte nel protocollo d’intesa con le associazioni di categoria e gli ordini e collegi professionali della provincia. 5d. Come i prodotti e servizi vengono realizzati ed erogati La CdC attraverso apposita delibera del Consiglio camerale adotta periodicamente un Piano Strategico, l’ultimo riferito al periodo 2005-2009. Attraverso tale piano vengono focalizzate alcune linee programmatiche di attività di sostegno all’economia provinciale avendo come scenario di riferimento le Direttive Comunitarie oltre che le indicazioni di politica economica del Governo italiano. Il primo obiettivo strategico è “l’innovazione e il trasferimento tecnologico alle piccole e medie imprese (pmi)” puntando soprattutto allo sviluppo della ricerca nel cui settore l’Italia si colloca con un gap inferiore a quello europeo. In questo contesto la Camera si impegna a promuove la diffusione della cultura dell’innovazione come fattore chiave per il rilancio e lo sviluppo del manifatturiero locale favorendo opportune aggregazioni e consorzi di pmi In relazione agli scopi di cui sopra, la CdC ha partecipato al progetto “Formare per Innovare” approvato da Unioncamere nel 2003. In collaborazione con la società Tecnomarche ha istituito il “Parco Scientifico e Tecnologico” volto alla selezione di neolaureati che hanno collaborato fattivamente con le imprese operanti sul mercato locale mettendo a disposizione delle stesse le loro competenze tecnologiche. Secondo obiettivo strategico è quello della formazione del capitale umano strettamente connesso al primo. Il tema di grande rilevanza è quello della promozione dei tirocini o stage con l’intento di qualificare in misura sempre maggiore il personale in servizio. Su questi fronti vengono intensificati i rapporti di stretta collaborazione con le istituzioni scolastiche e il sistema universitario. La CdC ha risposto a tale necessità attraverso il progetto “Alternanza scuola-lavoro” il cui obiettivo principale è la realizzazione di iniziative congiunte finalizzate all’integrazione tra il mondo della formazione e il mondo del lavoro, il progetto organizza un periodo di formazione in aula e un periodo di formazione nel contesto lavorativo rivolto agli studenti di almeno 15 anni. La CdC ha dato la propria disponibilità ad accogliere i ragazzi interessati in appositi stages con l’affiancamento di tutors scolastici ed aziendali. Terzo obiettivo strategico riguarda lo “sviluppo delle infrastrutture pesanti e leggere che influenzano in maniera decisiva la capacità competitiva del territorio.” Su questi aspetti è confermato il tradizionale impegno dell’Ente appoggiando ed impegnandosi direttamente nella progettazione di opere infrastrutturali quale ad esempio il Quadrilatero di collegamento viario Marche-Umbria. Quarto obiettivo strategico riguarda “l’internazionalizzazione” non più intesa soltanto come processo finalizzato ad accrescere il fatturato estero ma soprattutto come competizione della gestione dei beni immateriali, aspetto ormai dominante dell’attività delle pmi. Si tratta in questo senso di sostenere le pmi nei progetti di internazionalizzazione affinché le imprese possono difendere e conquistare gli spazi sui mercati esteri. In tale ambito opera fattivamente l’Azienda speciale della CdC (EX.IT) la quale realizza lo sportello per l’internazionalizzazione, organizza convegni e seminari nonché attua un vasto programma di eventi finalizzati alla valorizzazione e alla commercializzazione delle produzioni locali all’estero. Quinto obiettivo strategico è “la promozione della qualità” che mira a mettere al riparo le pmi dalla concorrenza internazionale mettendo a disposizione delle pmi un contributo significativo da parte dell’Ente per aumentare al competitività internazionale. Sesto obiettivo strategico è “la semplificazione amministrativa e la riduzione dei connessi oner”i a carico delle imprese attraverso l’utilizzo delle autocertificazioni, della dematerializzazione degli atti, dell’uso della firma elettronica e posta elettronica. Parallelamente deve essere promossa la diffusione dei servizi camerali sul territorio provinciale attraverso sportelli telematici dati in convenzione ai Comuni e alle Comunità Montane. Un importante impulso sulla strada della semplificazione amministrativa è senza dubbio l’impegno preso dall’ente verso l’integrazione dei servizi a soggetti pubblici del territorio e privati nello svolgere compiti amministrativi, in questa direzione vanno sfruttate le potenzialità del Registro informatico degli adempimenti amministrativi previsto dalla legge di semplificazione del 2001 che contiene l’elenco completo degli obblighi previsti per l’avvio e l’esercizio delle attività d’impresa. La CdC attua una politica gestionale volta a promuovere i propri prodotti e servizi nell’ottica di soddisfare le esigenze dell’utenza e di autoreferenziarsi nel mercato economico locale. Sicuramente quello del Registro Imprese è il settore che più è vicino alla realtà economica in quanto, essendo l’ufficiale registro delle notizie riferite alle imprese, offre maggiori spunti sui quali poter puntare. Le banche dati del RI sono fonte di continua attenzione da parte del mercato in quanto forniscono notizie in tempo reale sulla configurazione delle imprese. 45 Attraverso la consultazione degli elenchi inoltre l’utenza riesce a venire a conoscenza di agili strumenti per la comparazione dei dati aziendali. Le recenti innovazioni nel settore informatico sono state prontamente concretizzate dalla CdC attraverso il rilascio di smart card, di CNS, delle carte tachigrafiche e di caselle PEC incentivando l’uso della firma digitale. Inoltre il sistema telemaco ha risposto in maniera accurata ed efficiente alla necessità di evitare lo spostamento fisico dell’utenza, di limitare lo sportello fisico camerale e di utilizzare la propria postazione per la gestione diretta dei flussi di pratiche e dei servizi camerali. Le informazioni del RI forniscono tempestivamente le notizie riguardanti le imprese in base alle comunicazioni fornite dalle stesse. Il RI rispetta i tempi di evasione previsti dalla normativa dei 5 giorni lavorativi considerando eventuali dilatazioni di tali termini dovute al normale funzionamento dell’ufficio e in relazione ai normali flussi delle pratiche. Il settore promozionale è anch’esso vicino all’utenza e con la propria attività di sostegno e di supporto risponde prontamente alle esigenze del mercato. Un esempio di tale attività è fornito dal “Progetto Excelsior” che permette di quantificare in modo puntuale il fabbisogno occupazionale e di professionalità, per il breve e medio periodo, distinto per le 103 province italiane, disaggregato per classe dimensionale e per attività economica dell’impresa. Inoltre la CdC cura la rilevazione e la pubblicazione dei prezzi dei prodotti trattati nella Sala Contrattazioni (bestiame vivo da allevo e da macello, animali da cortile, cereali e sfarinati, foraggi, prodotti stagionali) informando l’utenza dei relativi prezzi accertati con l´ausilio della Commissione tecnicoconsultiva, nominata dalla Giunta della CdC, con provvedimento n. 232 del 23 ottobre 2003. Il listino prezzi viene pubblicato nel sito camerale aggiornato settimanalmente dall’Area Regolazione del Mercato e spedito in abbonamento agli interessati che sono attualmente in numero di 50. Lo sportello unico camerale istituito nell’anno 2003 è il punto cruciale di snodo tra l’attività camerale e l’utenza, momento in cui si concretizza il rapporto fisico tra le parti. Il rilascio di smart card delle CNS, l’assistenza TELEMACO, la consultazione delle banche dati vengono gestite dall’attività di front-office durante l’apertura al pubblico con il seguente orario: martedì e giovedì dalle ore 9.00 alle ore 15.00, venerdi’ dalle ore 9.00 alle ore 12.30. La Cdc ha recepito le continue richieste da parte dell’utenza indirizzata a un maggiore supporto nella gestione dei flussi delle pratiche inviate al registro imprese attraverso giornate formative, indicazioni pubblicate sul sito relative alle attività camerali aggiornate tempestivamente dai vari uffici interessati e assistenza telefonica. I programmi da utilizzare, le nozioni normative da tener conto, la complessità della materia non è sempre di agevole conoscenza da parte degli interlocutori camerali; per questo motivo, nell’ottica di supportare l’utenza, la CdC, sin dal 2006 ha attivato lo “sportello TELEMACO” con cui ha messo a disposizione una postazione per l’invio delle pratiche telematiche con l’ausilio del personale camerale. L’assistenza telefonica dei servizi camerali è sempre stata molto curata in quanto risponde a una duplice necessità: evitare lo sportello fisico soprattutto in considerazione dell’orario di apertura al pubblico non garantito in tutti i giorni lavorativi, assicurare continuo supporto da parte del personale verso l’utenza. Infine, in occasione del deposito dei bilanci di chiusura esercizi e in occasione di innovazioni normative, la CdC sin dal 2002 ha organizzato giornate formative (nel 2008 sono state organizzate n.5 giornate finalizzate alla formazioni degli utenti notarili, commercialisti e associazioni di categoria) tenute dal personale camerale e di Infocamere per illustrare gli aspetti più rilevanti e per rispondere alle richieste di chiarimenti dell’utenza in genere il numero dei partecipanti è di 25 per ogni sessione. 5e. Come vengono gestiti e migliorati i rapporti con i clienti La CdC ha progettato e gestisce i propri processi in un’ottica di massimizzazione della soddisfazione delle esigenze di contatto quotidiano con i propri clienti. Come evidenziato nel criterio 5a è stato individuato un processo denominato “servizi informativi” dotato di una propria autonomia a testimonianza dell’importanza attribuita alla gestione della comunicazione con l’utenza. L’analisi del processo da parte di uno dei “cantieri Kaizen” ha portato all’adozione di 29 singole azioni di miglioramento delle sue modalità gestionali. Il principale canale attraverso cui la CdC si relaziona con i propri clienti è costituito dagli sportelli fisici ubicati presso una sede centrale (Macerata) due sedi distaccate (Civitanova Marche e Tolentino) e uno sportello decentrato (Macerata – Villa Potenza per massimizzare il grado di copertura del territorio provinciale. La CdC ha deciso di concentrare gli orari di apertura al pubblico su tre giorni settimanali per le sedi di Macerata e Civitanova Marche e su un giorno per la sede di Tolentino di modo che, nelle fasce orarie dedicate al front-office, tutti gli uffici coinvolti lavorano prioritariamente per soddisfare le esigenze di contatto dei clienti riservando le altre attività (riunioni, istruttoria, approfondimento normativo) ai periodi in cui l’ente non è aperto al pubblico. Anche il servizio di risposta telefonica è stato concentrato negli stessi orari di apertura al pubblico. Tale scelta ha ridotto le possibilità degli utenti di accedere quotidianamente agli uffici camerali. L’ente ha analizzato i risvolti della propria politica di limitata apertura al pubblico e ha adottato le seguenti misure ritenute idonee a compensarne gli effetti negativi: • completo rifacimento del sito web (in corso); • incentivazione all’uso di canali di comunicazione telematici (es. posta elettronica); • istituzione di una linea telefonica per gli utenti professionali attiva anche nei giorni di chiusura e possibilità di accesso fisico previo 46 appuntamento in caso di esigenza improcrastinabile dell’utente (es. consulenza su pratica in scadenza). Il servizio è attivo dal 13/10/2008. I potenziali clienti dei servizi promozionali (es. convegni) vengono contattati in occasione di ogni iniziativa attraverso un mailing cartaceo e/o telematico. La lista dei destinatari è formata dai precedenti fruitori dei servizi e ampliata mediante utilizzo dei vari archivi camerali nel rispetto della normativa sulla privacy. Nei confronti degli stakeholder più importanti (autorità, associazioni di categoria, ordini professionali) viene effettuato anche un recall telefonico. Servizi accessori ritenuti idonei ad aumentare il livello di contatto con i clienti sono l’accredito preventivo (che il partecipante ottiene al momento dell’iscrizione) e la possibilità di ottenere un attestato di partecipazione all’evento e di disporre degli atti congressuali (pubblicati sul sito web camerale). La CdC ha implementato sin dal 2001 un processo di gestione del feedback generato dai contatti con i clienti. Gli input provenienti dalla clientela (risultati di indagini periodiche e strutturate e informazioni in altro modo raccolte) vengono posti all’attenzione della leadership A partire dal 2004 la CdC ha implementato una procedura per l’accoglimento e la gestione dei reclami così articolata (vedi grafo seguente): a) l’URP riceve il reclamo, lo protocolla, lo trasmette al responsabile del procedimento e contestualmente comunica all’utente: data di ricevimento del reclamo, tempi di risoluzione del problema e nome del responsabile del procedimento che ha preso in carico il reclamo; b) il responsabile del procedimento fa una valutazione di merito sulla legittimità del reclamo; c) se il reclamo è ammissibile (ad es. non contrasta con norme) avvia il processo di risoluzione del problema; d) se il reclamo non è ammissibile ne da comunicazione all’utente, con le motivazioni del rigetto; e) risolto il problema, comunica all’utente le soluzioni adottate. UTENTE invia il reclamo URP Riceve il reclamo, lo protocolla, lo trasmette al responsabile del procedimento, invia la ricevuta all’utente con l’indicazione dei tempi di evasione e del responsabile del procedimento NO RESPONSABILEValut azione di merito SI RESPONSABILE Soluzione del problema Comunicazione all’utente La CdC assume iniziative volte alla individuazione delle esigenze, delle aspettative e degli interessi degli utenti (vedi criteri 1e) e persegue un’ottica di coinvolgimento attivo dell’utenza nella determinazione delle modalità di erogazione del servizio e nella definizione dei processi si stimola la partecipazione attiva dei clienti. I processi volti a far emergere i bisogni degli utenti utilizzano i dati che emergono dalle indagini di customer satisfaction (basate sulla comparazione tra aspettative e percezione) e, soprattutto, i focus group e i tavoli di lavoro. I focus group sono stati organizzati nel 2002 e nel 2008 e l’ente ha previsto incontri in occasione delle prossime indagini di customer satisfaction. Il focus group consiste in una riunione alla quale sovrintende uno psicologo e a cui partecipano rappresentanti di ordini professionali e di associazioni di categoria nonché alcuni imprenditori. Al termine della discussione il gruppo formula delle proposte e indica alcuni suggerimenti rispetto alle aree problematiche emerse. Il materiale informativo scaturito dai focus group è stato portato a conoscenza della Giunta camerale e ha costituito la base del lavoro svolto da un gruppo tecnico appositamente costituito e incaricato di definire le azioni di miglioramento implementate dopo la validazione del CG e del gruppo di miglioramento Soddisfazione del cliente. Nelle riunioni del tavolo di lavoro (istituito il 1/10/2008) viene ugualmente incentivato il contributo attivo dei rappresentanti dell’utenza ma si prescinde dalla mediazione dello psicologo e ci si concentra su temi più definiti e tecnici. La CdC monitora l’erogazione dei principali servizi anagrafico-certificativi attraverso un sistema di rilevazione in tempo reale dello stato di avanzamento delle pratiche aperte. Il sistema prevede la possibilità di ottenere dei report con cui verificare le performance conseguite ed effettuare riscontri con le previsioni normative e i risultati ottenuti dalle altre camere di commercio. L’assistenza generica è garantita dal sito web e dai manuali on-line. Vengono anche realizzati corsi di formazione per l’utenza e garantita la possibilità di ricevere consulenze personalizzate relative a problematiche particolari. Gli indicatori relativi al monitoraggio dei servizi e all’assistenza sono riportati nel criterio 6a I rapporti della CdC con la propria clientela sono in gran parte regolati dalla normativa e lo spazio per la creatività e l’innovazione è limitato soprattutto nell’ambito dei settori anagrafico – certificativi. Tuttavia, la CdC segue attentamente l’evoluzione della normativa in materia di innovazione nelle modalità di erogazione dei servizi con particolare riferimento alle opportunità offerte dall’innovazione tecnologica. La CdC persegue una politica che prevede un sistematico utilizzo dello strumento della partnership come esposto nel criterio 4a. In aggiunta si evidenziano alcune collaborazioni che impattano direttamente sulla qualità del servizio erogato al cliente: • convenzioni con i comuni della provincia per il decentramento dei servizi di certificazione e pratiche 47 camerali in modalità telematica; attualmente hanno aderito 14 enti locali. • convenzione i Tribunali di Macerata e Camerino per l’installazione di una postazione per la certificazione remota. • tavolo di lavoro con i rappresentanti delle associazioni di categoria e degli ordini professionali finalizzato all’adozione di prassi condivise per il miglioramento della qualità del servizio. La CdC ha attuato fin dal 2002 un sistema di rilevazione del grado di soddisfazione dell’utenza, in grado di fornire dati strutturati e completi in grado di integrare le informazioni raccolte nella quotidiana attività di relazione con la clientela. I processi sistematici di raccolta di informazioni utilizzano i seguenti strumenti principali. • Le indagini di customer satisfaction. Sono realizzate attraverso la somministrazione di questionari composti di una serie di dimensioni (23 nell’indagine 2007) rispetto alle quali è stato chiesto all’intervistato di indicare il livello atteso di qualità e la relativa percezione. Il grado di soddisfazione dell’utente viene quindi misurato sulla base dell’entità dei gap tra quanto egli si aspetta di ricevere e quanto in effetti percepisce di aver avuto (metodo Parassuraman). I questionari vengono proposti a un campione di utenti rappresentativo della popolazione che usufruisce dei servizi della CdC (307 intervistati nell’indagine del 2007) e compilati con l’assistenza di un intervistatore. La tempistica biennale delle rilevazioni è stata decisa tenendo conto che il periodo di somministrazione dei questionari è di circa tre mesi e che occorrono almeno altri mesi per elaborare i dati e decidere le immediate azioni correttive. Un periodo di un anno e sei mesi è stato ritenuto necessario per il riassestamento della struttura aziendale alle variazioni di processo introdotte. I report derivanti dalle indagini di customer satisfaction vengono esaminati dai competenti organi camerali (leadership, giunta camerale, gruppo di miglioramento) per i provvedimenti di propria competenza. I dati emersi dalle indagini di customer satisfaction e le azioni di miglioramento implementate sulla loro base sono evidenziati nel criterio 6a relativo ai risultati nella misurazione della percezione della soddisfazione dei clienti. • Monitoraggi a campione Nel caso in cui intervengano variazioni nelle modalità di erogazione dei servizi camerali (derivanti da adeguamento a novità normative o da scelte autonome del management) nei periodi intermedi tra le indagini di customer satisfaction, ne viene misurato l’impatto sull’utenza mediante sondaggi snelli condotti telefonicamente su campioni ristretti di utenti. Sono stati eseguiti due monitoraggi nel 2006 e nel 2007 riguardanti le modalità di organizzazione dello sportello fisico e telefonico. • Focus group I focus group come gia descritto si differenziano rispetto ai sistemi di rilevazione della qualità dei servizi sopra esaminati in quanto i rappresentanti degli utenti che vi partecipano non si limitano ad esprimere mere valutazioni ma rivestono un ruolo molto più attivo e propositivo. • Canali informali La CdC presta attenzione agli input provenienti da tutti i propri interlocutori durante lo svolgimento delle quotidiane attività istituzionali e recepisce suggerimenti e reclami. Il compito di procedimentalizzare tale flusso informativo è assegnato in primo luogo al gruppo di miglioramento “soddisfazione dei clienti” che formalizza le istanze provenienti dall’utenza e le porta all’attenzione degli organi dotati di potere decisorio. CRITERIO 6 - RISULTATI RELATIVI AI CLIENTI 6a Misure della percezione Le indagini di customer satisfaction sono state condotte utilizzando la metodologia sviluppata dal Prof. Parasuraman che consente di rilevare il GAP tra quanto l’utente/cliente si aspetta di ricevere e quanto invece percepisce di avere avuto. Un gap positivo indica di conseguenza un divario da colmare, mentre un eventuale valore negativo testimonia che il cliente si ritiene più che soddisfatto della qualità con cui le sue esigenze vengono soddisfatte. La CdC di Macerata è una delle sei che aderiscono al progetto di Unioncamere finalizzato alla predisposizione di un “linguaggio comune” da utilizzare per l’attività di benchmarking tra i processi delle camere a livello nazionale. In attesa di indicatori omogenei si è scelto di non procedere ancora ad attività di benchmarking. Segmentazione e contesto In tutte e 3 le indagini è stata adottata la seguente segmentazione: per tipologia di cliente/utente, per servizio camerale utilizzato e per sede. Solo nell’ultima sono state prese in considerazione le sedi distaccate di Tolentino (aperta nel settembre 2006 e attiva il mercoledì) e di Villa Potenza (attiva di mercoledì e solo per le rilevazioni dei prezzi). Mentre per i servizi camerali richiesti rimane costante nel tempo la predominanza di quelli anagraficocertificativi (certificati e visure varie, richiesta informazioni su Registro Imprese, albi e ruoli), una maggiore attenzione è stata posta sulla tipologia di cliente e sulle due sedi principali di Macerata e Civitanova Marche, in special modo sull’aspetto più critico dell’accessibilità. A questo proposito va ricordato che dal 2006 è stato modificato l’orario di apertura degli sportelli al pubblico, che rimangono chiusi il lunedì ed il mercoledì, allungando però l’orario fino alle 15, e 48 contestualmente è stato aperto uno sportello presso il comune di Tolentino, attivo il mercoledì. del 2007 hanno espresso la soddisfazione minore (6,34). So d d i sf az i o ne p er t i p o lo g i a d i ut ent i Macerata -Gap attesa/ percezione imprese cit t adini associazioni di categoria 5,5 prof essionist i 10 5 9 4,5 8 4 7 valore 3,5 6 3 5 2,5 4 2 3 1,5 2 1 1 0,5 0 reperire Facilità nel nella Tempestività Completezza e affidabilità delle Continuità nel servizio, e non per l’accesso al del servizio Tempi di attesa Personalizzazione Semplicità e comodità nel funzionalità degli Possibilità di fruire dei servizi Facilità nel raggiungimento Confortevolezza e 2002 0 domande 2002 2005 2007 Civitanova - Gap attesa/percezione 5 4,5 4 valore 3,5 3 2,5 2 1,5 1 Facilità nel reperire Tempestività nella Completezza e affidabilità delle Continuità nel servizio, e non Tempi di attesa per l’accesso al Personalizzazione del servizio Semplicità e comodità nel Possibilità di fruire dei servizi Facilità nel raggiungimento 0 Confortevolezza e funzionalità degli 0,5 domanda 2002 2005 2007 La scelta è stata determinata dalla difficoltà, evidenziata nell’indagine del 2005, di trovare facilmente parcheggi: poiché dalle 13 alle 16 i parcheggi sono liberi (è una fascia oraria non a pagamento) e si può transitare in centro, l’ente ha proposto questa soluzione che non va a penalizzare l’attività di back office, che può essere intensificata nei giorni di chiusura al pubblico. L’orario attuale è il seguente: MACERATA CIVITANOVA lunedì chiuso chiuso martedì 9,00 – 15,00 9,00 – 12,30 14,15 – 15,30 mercoledì Tolentino: 9,00-12,30 giovedì 9,00 – 15,00 9,00 – 12,30 14,15 – 15,30 venerdì 9,00 – 12,30 9,00 – 12,30 La segmentazione per tipologia di utenza è sempre stata considerata necessaria per la specificità dei servizi camerali. Infatti il 70-80% delle presenze agli sportelli sono determinate dai grandi utenti: professionisti (notai, commercialisti, consulenti del lavoro) e associazioni di categoria. Queste ultime nell’indagine 2005 2007 2009 Il calo di soddisfazione avvenuto dal 2005 al 2007 che i grandi utenti hanno espresso è dovuto alla contrazione dei giorni di apertura degli sportelli. Per ovviare a questo elemento critico è stato siglato il protocollo d’intesa con professionisti e associazioni di categoria nel quale si è concordato di attivare un numero telefonico loro riservato per informazioni ed eventuali appuntamenti anche nei giorni di chiusura. L’obiettivo che l’ente si prefigge nella prossima rilevazione è di una soddisfazione media non inferiore a 7,5. Di seguito si riportano i dati sulle due sedi principali di Macerata e Civitanova Marche, che soddisfano più del 90% delle richieste, sia allo sportello che telefonicamente. Vengono tralasciati gli sportelli di Villa Potenza e di Tolentino (aperti solo il mercoledì mattina) in quanto il primo, preposto soltanto alla rilevazione dei prezzi, è ubicato in una struttura del comune di Macerata, mentre il secondo è inglobato all’interno dello Sportello unico del comune di Tolentino. In entrambi i casi la CdC non ha l’autonomia gestionale per apportare modifiche significative, né dal un punto di vista strutturale, né per quanto attiene all’orario di apertura al pubblico. Immagine globale Accessibilità fisica Le indagini di customer satisfaction hanno individuato alcuni divari da colmare tra il livello atteso dall’utenza e quello effettivamente percepito relativamente agli indicatori inerenti l’accessibilità fisica della CdC (facilità di raggiungimento delle sedi, disponibilità di parcheggi, facilità di individuazione e raggiungimento di uffici e operatori). I gap comparati delle tre rilevazioni sono riportati nella tabella seguente. Attesa GAP GAP GAP (1-10) 2002 2005 2007 Facilità raggiungimento sede Macerata 7,9 2.8 3.2 3.2 Civitanova 8,9 1.4 3.0 0,.5 Disponibilità parcheggi Macerata 7,6 5.1 4.0 3.7 Civitanova 9 4.6 4.8 3.5 Facilità individuazione ufficio interesse Macerata 7,9 0.9 1.1 1.1 Civitanova 8,2 - 0.1 0.6 1 Facilità raggiungimento ufficio interesse Macerata 8,2 1.1 1 1.3 Civitanova 8,7 0 0.6 1 2009 target <3 <0,5 <1 <0,6 <1 <1 49 Se si focalizza l’attenzione sui gap positivi più importanti della rilevazione del 2007 si possono dedurre ulteriori informazioni da tradurre in azioni di miglioramento. Aspetto Facilità raggiungimento sede di Macerata Disponibilità parcheggi nella sede di Macerata Disponibilità parcheggi nella sede di Civitanova Attesa 7.9 Percez. 4.7 Gap 3.2 7.6 3.9 3.7 9 5.5 3.5 Nel caso della sede di Macerata è evidente che il gap dipende principalmente dalla bassa percezione dell’utente mentre il dato di Civitanova risente anche di un’aspettativa molto elevata. Tutti gli aspetti sono stati considerati nei processi decisionali che hanno portato all’adozione delle azioni di miglioramento. Sia a Macerata che a Civitanova sono disponibili parcheggi a pagamento in un’area che va da 100 a 500 metri dalla sede nel primo caso, e a circa 100 metri nel secondo caso. La valutazione espressa dagli intervistati risente ovviamente dall’aspettativa (espressa nel focus group) di poter disporre degli sportelli fuori dai centri storici, cosa peraltro irrealizzabile nel caso di Civitanova perché l’ente utilizza locali messi a disposizione dal Comune. La CdC, preso atto che l’utenza richiede un incremento del grado di accessibilità e valutata la necessità di rinforzare le attività di back office per mantenere un’efficacia accettabile nell’evasione delle pratiche, ha messo in atto le seguenti azioni di miglioramento (concordate con i rappresentanti degli ordini professionali e delle associazioni di categoria): • allungamento dell’orario di apertura degli sportelli di Macerata fino alle ore 15 nei giorni di martedì e giovedì per permettere all’utenza di usufruire di parcheggi gratuiti vicini agli uffici nella fascia temporale 13 – 15 (dal 1/12/2005); • potenziamento dei servizi camerali decentrati presso gli utenti stessi e presso altre pubbliche amministrazioni (es. comuni e associazioni di categoria) al fine di limitare le necessità di accesso fisico agli uffici (dal 2001). Comunicazione Le indagini di customer satisfaction hanno individuato alcuni gap positivi tra il livello atteso e quello effettivamente percepito relativamente alla comunicazione tra la CdC e la propria utenza. Attesa GAP GAP GAP 2009 (1-10) 2002 2005 2007 target Fruibilità servizi internet Macerata 8,1 2.4 3.2 2.4 <1,5 Civitanova 7,9 2.6 1.4 1.4 <1,4 Facilità comunicazione telefonica Macerata 7,9 3.4 2.1 2.4 <2 Civitanova 8,4 2.5 1.3 2.9 <2 Completezza/affidabilità informazioni ricevute Macerata 9,1 1.7 1.3 1.8 <1,5 Civitanova 9,6 1.2 0.1 0.6 <0,5 Chiarezza informazioni ricevute Macerata 9,2 1.7 1,.3 1.9 <1,5 Civitanova 9,7 1,1 0,.2 0.7 <0,5 Tempestività nella comunicazione novità Macerata 8,9 1.9 1,.4 2.1 <1,5 Civitanova 9,3 1.2 0,.3 1.1 Omogeneità informazioni ricevute Macerata 8,9 1.7 1,.2 1.9 Civitanova 9,6 1.5 0.,2 1.1 Facilità reperimento informazioni Macerata 8,8 1.8 1,.5 2.2 Civitanova 9,2 1.3 0.2 1.4 Facilità comunicazione con gli operatori Macerata 8,7 2.1 1.4 2.2 Civitanova 9,3 1.8 0.7 1.4 <0,8 <1,5 <1 <1,7 <1 <1,7 <1 I margini più significativi dell’analisi 2007 sono evidenziati e scomposti nella tabella seguente: Aspetto Fruibilità dei servizi internet utenti Macerata Facilità comunicazione telefonica Macerata Facilità comunicazione telefonica Civitanova Attesa 8.1 Percez. 5.7 Gap 2.4 7.9 5.5 2.4 8.4 5.5 2.9 I gap relativi alla comunicazione internet e telefonica evidenziano un’attesa importante e una percezione non ancora sufficiente. L’ente ha preso atto che l’utenza richiede un incremento del livello di comunicazione e ha messo in atto le seguenti azioni di miglioramento (concordate con i rappresentanti degli ordini professionali e delle associazioni di categoria): • revisione totale del sito web (affidata alla società RETECAMERE di Roma • nomina di un comitato di redazione per l’inserimento di notizie nel sito web • stipula in data 1/10/2008 di un protocollo di intesa con i rappresentanti degli ordini professionali e delle associazioni di categoria nel quale si prevedono le seguenti iniziative: • creazione e pubblicizzazione di un numero telefonico dedicato allo sportello unico da utilizzarsi anche nei giorni di chiusura per gli utenti “professionali” (iniziativa già attuata); • possibilità per gli utenti “professionali” di ottenere appuntamenti anche nei giorni di chiusura (iniziativa già attuata); • ciclo di formazione per gli utenti “professionali” (già svolto); • inserimento nel sito web di uno spazio per le FAQ da aggiornarsi continuamente (da attuarsi non appena pronto il nuovo sito web). Soddisfazione del rapporto del cliente con l’ente Nell’indagine, prima delle domande poste sui vari item, è stato chiesto agli intervistati di esprimere il grado di soddisfazione del proprio rapporto con la CdC di Macerata. Una domanda, questa, non comparabile con quanto si aspettassero di ricevere, ma fatta per valutare la rispondenza tra quanto detto in modo istintivo e quanto poi emerso dall’analisi delle varie aree di studio. La risposta è quindi frutto di una percezione non mediata o condizionata da fattori specifici e dalla conoscenza di singoli argomenti. I risultati, espressi in decimi, sono riassunti dalla seguente tabella: 50 Sede Macerata Civitanova Marche 2002 2005 2007 2009 target 7,4 7,4 6,9 > 7,4 8 8 7,5 >8 7,7 Media complessiva 7,7 7,2 > 7,7 I risultati evidenziano un amento del gap positivo tra le aspettative della clientela e il livello di servizio globale percepito tuttora in fase di valutazione da parte della leadership. T emp o med i o d i l avo r az i o ne camer al e p r at i che i n g i o r ni ( escl uso p er i o d o d i so sp ensi o ne) 16 14,6 14 12 10 8,1 8 6,2 5,1 6 4 2 0 Prodotti e servizi 2005 Qualità L’ente ha rilevato tramite indagini di customer satisfaction la qualità del servizio percepita dai propri clienti rilevando i seguenti gap: Attesa (110) Gap 2002 Gap2 005 Gap2 007 2009 target Personalizzazione del servizio Macerata 7,3 1.3 0.8 1.4 <1,3 Civitanova 8,5 0.5 0 1.6 <1 Tempi di attesa per accesso al servizio 8,6 2.5 1.8 2.5 <2 Civitanova 9,3 1.8 0.4 3.6 <2,5 Tempo di fruizione del servizio Civitanova 1.6 1.6 2.1 <1,6 9,2 1 0.1 3.2 <1 Continuità del servizio Macerata 8,1 1.6 1.2 1.8 <1,5 Civitanova 8,9 1.3 - 0.1 2 <1,3 Il settore Anagrafico-certificativo ha posto in essere negli ultimi anni un percorso di riorganizzazione dei processi lavorativi che ha determinato una sensibile riduzione di tempi di lavorazione delle pratiche come evidenziato dai seguenti grafici. T e m po me di o l a v or a z i on e p r a t i c he i n g i o r ni 16 14,6 14 12 10 8,1 8 6,2 5,1 6 2008 Professionalità e comportamento dei dipendenti La CdC ha misurato il livello di professionalità e il comportamento dei propri dipendenti.. Attesa GAP GAP GAP (1-10) 2002 2005 2007 Professionalità dipendenti 8,9 1.5 1 1.5 Civitanova Macerata 8,2 2007* * I dati del 2007 sono influenzati dalla presenza di un rilevante numero di pratiche aperte d’ufficio con conseguente tempo di lavorazione pari a 0 giorni. Macerata Macerata Macerata 2006 9,5 0.6 - 0.2 2009 target 0.6 Cortesia e disponibilità dipendenti 8,9 0.7 0.7 1.3 Civitanova 9,5 0.1 -0.1 1.1 <1,5 <0,6 <1 <1 L’ente ha realizzato annuali piani di formazione per i propri dipendenti. 2004 2005 2006 2007 2008 Giornate di formazione 417 440 272 346 211 Costo della formazione 31.098 68.029 38.618 42.252 40.334 Costo per dipendente 471 1063 622 716 684 L’ammontare della spesa per formazione dipende dagli stanziamenti decisi in sede di predisposizione del conto preventivo annuale. Il ridotto numero di giornate negli anni 2006 e 2008 dipende anche dal fatto che si è svolta formazione specialistica e quindi più costosa. Il picco del 2005 è dovuto dai seguenti programmi formativi aventi carattere di non ricorrenza. Eventi non ricorrenti 2005 Costo Analisi dei processi Kaizen 18.695 Corso nuovo diritto societario 4.734 Analisi processi Kaizen II 4.704 Corso di e.writing 3.300 Corso assistente metrico 5.985 4 2 0 2005 2006 2007* 2008 Per quanto riguarda il tempo medio di lavorazione delle pratiche (grafico sopra e seguente), per l’anno 2009 non è stato possibile fissare un obiettivo, poiché è in corso di approvazione il decreto sulla Comunicazione Unica per la nascita di un’impresa, che modifica radicalmente il processo di lavorazione delle pratiche (telematico). A partire dall’anno 1999 i dipendenti camerali hanno partecipato a 10 master universitari finanziati dall’azienda. I partecipanti sono stati individuati dai rispettivi dirigenti sulla base delle esigenze di incremento delle competenze che questi hanno ritenuto 51 di dover soddisfare compatibilmente con le risorse per formazioni assegnate. Consigli e assistenza La CdC ha adottato i seguenti strumenti di per l’assistenza dei propri clienti. • Assistenza diretta e telefonica garantita a tutti nelle fasce di apertura al pubblico + assistenza telefonica ed eventualmente diretta garantita agli utenti professionali in alcune fasce orarie durante il periodo di chiusura degli sportelli (da indagini fatte negli anni 2007 e 2008 risulta un flusso di circa 100.000 telefonate annue in entrata). • Casella di posta elettronica aziendale alla quale è possibile inviare richieste di informazione (pervengono attualmente circa 40 mail al giorno). • Casella di posta elettronica URP (mail giornaliere pervenute: 10 nel 2004, 15 nel 2005, 15 nel 2006, 20 nel 2007, 25 nel 2008). • Casella di posta elettronica dedicata ai servizi anagrafico-certificativi per l’invio di quesiti, reclami e solleciti specifici (pareri giuridici forniti: 60 nel 2006, 60 nel 2008, 96 nel 2008). • al Registro delle imprese (servizio a pagamento) Il servizio consiste nella consulenza-assistenza specifica alla compilazione di istanze con particolari problematiche. L’utente può usufruire del servizio direttamente in Camera di commercio. Il numero annuo delle compilazioni assistite è stimabile in 2025. • Pubblicazione on-line delle direttive del Conservatore del Registro delle Imprese. Sono attualmente pubblicate 10 direttive (ultima pubblicazione 20.08.2008). Vi sono aggiornamenti quando intervengono novità nel quadro giuridico che, a giudizio del Conservatore, richiedono un intervento interpretativo. Manuali d’uso L’ente ha predisposto guide ad uso dei propri clienti che vengono aggiornate in caso di mutamenti nel quadro giuridico di riferimento. • Guida all’iscrizione e al deposito atti al Registro delle imprese (1° rilascio: 30. 4.2004 – ultimo aggiornamento: 7.7.2008). • Guida al deposito del bilancio e dell’elenco soci al Registro delle imprese (1° rilascio: 2004 – aggiornamento: annuale). • Guida all’attività di impiantistica (rilascio: settembre 2008 – ultimo aggiornamento: in corso). • Guida all’attività di facchinaggio (rilascio e ultimo aggiornamento: settembre 2008). • Guida all’attività di pulizie (rilascio e ultimo aggiornamento: settembre 2008). • Guida all’attività di autoriparazione (rilascio e ultimo aggiornamento: settembre 2008). I manuali sono disponibili per la consultazione sul sito web. Gestione dei reclami Sin dal 2004 è stata implementata una procedura per la gestione dei reclami generali. La procedura (descritta nel criterio 5e.2) è risultata inutilizzata probabilmente per la scarsa propensione a scrivere da parte degli utenti. Sono state apportate alcune modifiche (es. predisposizione di un form nel nuovo sito internet) e si è fissata una verifica tra 6 mesi. Corretto utilizzo del prodotto/servizio L’ente (in particolare il settore Anagraficocertificativo) organizza regolarmente dal 2003 corsi per l’addestramento al corretto utilizzo delle procedure di predisposizione e invio delle istanze rivolti ai propri utenti. Nel 2008 sono state effettuate 8 giornate di formazione per un totale di 32 ore e si è registrata l’adesione di 88 partecipanti. I corsi vengono organizzati in accordo con gli ordini professionali e le associazioni di categoria e per il loro tramite promossi. Per il 2009 sono previsti corsi di preparazione alla nuova procedura telematica denominata ComUnica (Comunicazione Unica per la nascita di un’impresa): un ciclo di interventi formativi sulla normativa di riferimento (settembre) e sugli aspetti operativi (novembre e dicembre). 6b. Indicatori di performance La CdC si trova ad operare in diversi scenari competitivi a seconda dei servizi erogati che si prendono in considerazione. Il settore Anagrafico-certificativo produce output che si collocano in un contesto di monopolio territoriale. Non vi sono infatti nel territorio provinciale altri enti preposti allo svolgimento di funzioni analoghe o simili a quelle assegnate dalla normativa alla Camera di commercio. L’unica attività svolta in regime di concorrenza può essere considerata il rilascio di dispositivi di firma digitale dato che si tratta di un servizio svolto per conto di Infocert S.p.a che compete attualmente con altri 16 certificatori accreditati dal Cnipa. Immagine globale Riconoscimenti ottenuti e candidature a premi per il servizio al cliente La CdC ha ottenuto i seguenti premi relativi alle modalità con cui viene effettuato il servizio al cliente. Certificazione EFQM di 1° livello denominata “Committed to Excellence” e conseguita il 13 marzo 2006. Iscrizione della CdC nel Registro Organismi per la Conciliazione: un recentissimo riconoscimento, nei confronti dello Sportello di Conciliazione, è l’iscrizione, da parte del Ministero della Giustizia, nel Registro degli Organismi deputati a gestire tentativi di conciliazione in materia societaria, intermediazione bancaria, finanziaria e creditizia. L’Azienda speciale R.P.Q., in qualità di organo certificativo, è stata provvista della certificazione SINAL dei Laboratori chimici, con ricoscimento delle analisi effettuate a livello europeo. In relazione degli eventi sismici del 1997-1998 la CdC ha prestato sostegno alle imprese colpite mediante erogazione di contributi e finanziamenti. Le 52 amministrazioni locali hanno riconosciuto il lavoro svolto nel 1998. % 0-5 giorni % 6-10 giorni % > 11 giorni % pratiche evase % 0-5 giorni % 6-10 giorni % > 11 giorni Attenzione della stam pa Totale nazionale % pratiche evase Attenzione ricevuta da parte della stampa La CdC riceve costante attenzione da parte della stampa. Le iniziative ed i servizi aziendali vengono presi in considerazione dalle testate giornalistiche locali che dedicano ad essi spazi considerevoli. CdC MACERATA 2008/10 98.8 84.1 5.9 10.0 97.7 71.2 12.8 16.0 2008/09 99.8 88.0 4.6 7.4 98.2 67.4 12.3 20.3 2008/08 99.5 61.0 11.7 27.3 98.1 48.6 12.1 39.3 2008/07 99.8 73.7 19.6 6.7 98.6 52.9 14.1 33.0 2008/06 99.9 84.8 8.2 7.0 98.6 52.9 15.2 32.0 2008/05 99.5 86.7 9.3 4.0 98.9 53.6 15.8 30.6 2008/04 99.9 82.6 8.7 8.7 98.9 53.5 14.5 32.0 2008/03 99.8 80.1 8.9 10.9 99.0 54.1 14.2 31.8 2008/02 99.5 66.3 14.3 19.4 98.9 51.0 13.9 35.1 2008/01 99.7 52.1 31.4 16.6 99.2 46.3 17.5 36.2 335 132 2008 42 161 245 103 2007 37 Tot ale 105 Il r est o del car lino Il messagger o 276 111 2006 Cor r ier e adr iat ico 44 121 326 131 2005 58 137 0 100 200 300 Dall’esame della tabella si evince un quadro positivo, che vede la CdC di Macerata posizionarsi sopra la media nazionale sia per 400 A r t i c ol i r i gua r d a nt i l a C a m e r a di C om me r c i o Anche la testata giornalistica regionale della RAI si occupa dell’attività della CdC. La frequenza dei servizi del TG3 dedicati a servizi erogati o eventi organizzati è stimabile in 4/5 nell’arco annuale. Prodotti e servizi Competitività Il prezzo della maggior parte dei servizi erogati dalla CdC è stabilito dalla normativa nazionale e l’azienda può di conseguenza incidere sul solo numeratore del rapporto qualità/prezzo. Nonostante la rigidità dei prezzi e l’assenza di competizione relativamente ad alcuni servizi, la CdC adotta una generale politica di misurazione quantitativa e analisi dei risultati ottenuti. Il management responsabile dei servizi anagraficocertificativi monitora costantemente il livello di competitività attraverso il raffronto delle performance ottenute con le prestazioni delle altre CdC. Di seguito vengono riportati i dati relativi ai tempi di evasione delle pratiche di iscrizione nel RI relativi al 2008 e al primo mese dell’anno in corso. % 0-5 giorni % 6-10 giorni % > 11 giorni % pratiche evase % 0-5 giorni % 6-10 giorni % > 11 giorni Totale nazionale % pratiche evase CdC MACERATA 2009/01 90.9 68.6 24.4 7.0 84.3 51.9 20.5 27.6 2008/12 94.3 65.3 16.7 18.0 94.4 55.3 16.7 28.0 2008/11 94.2 85.9 5.0 9.1 96.5 70.9 14.0 15.1 Anno / mese percentuale di pratiche evase sia per rapidità. Anche per le attività di regolazione del mercato sono disponibili dati che evidenziano la competitività della CdC rispetto alle Camere delle altre province. I risultati in termini di brevetti depositati rispecchiano infatti l’accessibilità e l’efficienza dei servizi. Nel 2006 l ‘ente è risultato al primo posto nella regione Marche. Nella classifica nazionale occupa il dodicesimo posto per le invenzioni e il sedicesimo per numero di marchi depositati e registrati. Nel 2007 è riconfermato il primato regionale nei depositi di brevetti e marchi sia con la tradizionale modalità cartacea che con quella on-line. Particolarmente brillanti risultano i dati per il 2008 forniti dall’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi sul numero delle invenzioni depositate presso le CdC italiane. La provincia di Macerata si pone infatti al secondo posto a livello nazionale per numero di brevetti e marchi depositati (numero di depositi/abitanti). Come evidenziato nella newsletter aziendale del 30 marzo 2009 “al raggiungimento di questo soddisfacente risultato ha senza dubbio contribuito l''impegno da tempo profuso dalla CdC di Macerata, nello sviluppo e nella diffusione della cultura brevettuale, ponendo particolare attenzione a momenti di approfondimento e formativi sul te ma della tutela della proprietà industriale e su tematiche inerenti l´ innovazione. All’entrata a regime del nuovo Codice dei diritti di proprietà industriale, sono state organizzate, infatti, giornate formative su marchi, brevetti e design, dal titolo "Sfida all’innovazione", che hanno riscontrato un notevole successo sia dal punto di vista della partecipazione che qualitativo, grazie soprattutto alla docenza del più importante studio marchigiano di consulenza in tema di brevettazione (mandatari). All''entrata in vigore del deposito telematico, (anno 2006) l''Ufficio brevetti della CdC di Macerata, si è impegnato per gestire al meglio il 53 passaggio dalla fase di collaudo e sperimentazione alla fase pienamente operativa attraverso successive giornate formative-consulenziali, rivolte alle imprese, alle associazioni di categoria e agli ordini professionali per permettere loro di acquisire piena padronanza dell’iter necessario per l´invio telematico dei brevetti e marchi. L’ente presta una quota significativa dei propri servizi promozionali attraverso l’Azienda speciale EX.IT, la cui mission è costituita dall’assistenza alle imprese locali nei processi di internazionalizzazione. Nell’erogazione dei propri servizi, EX.IT si trova ad operare in un mercato concorrenziale dove numerosi competitori offrono il proprio outcome alle aziende che operano in contesto internazionale e necessitano di un supporto in occasione di fiere o eventi simili. L’azienda speciale promuove anche autonome iniziative (seminari, workshop) e svolge attività di informazione sulle imprese estere. EX.IT ha evidenziato nel tempo la capacità di stare sul mercato conseguendo proventi tendenzialmente crescenti. Ciò indica efficacia nello svolgimento dei propri compiti e un buon rapporto tra la qualità del servizio prestato e il prezzo richiesto alle aziende clienti. Il trend positivo è evidenziato dal grafico seguente. La flessione del 2007 è spiegata in gran parte da una contrazione delle risorse assegnate ad EX.IT che ha ovviamente ridotto le opportunità di organizzare iniziative. La CdC di Macerata con un accordo di partnership con la CdC di Ancona ha costituito nel 2003 R.P.Q. (Real Precious Quality) la prima azienda speciale italiana realizzata esclusivamente per il saggio dei metalli preziosi. Il suo scopo è quello di dare una spinta propulsiva all’intero mercato nazionale rilasciando una certificazione aggiuntiva attraverso un marchio di qualità. R.P.Q ha dimostrato fin dall’avvio della sua attività una buona capacità di attrarre l’attenzione di imprese clienti, e ciò le consente di puntare ad acquisire progressivamente nel settore il ruolo di vero e proprio ente di verifica e attestazione degli standard qualitativi, riconosciuto da tutti gli operatori nazionali ed esteri. La competitività di R.P.Q. è attestata dai proventi conseguiti nel corso degli anni che evidenziano un trend crescente come illustrato dal grafico seguente. R.P.Q. - PROVENTI DA SERVIZI 90000 80000 70000 60000 50000 40000 30000 20000 10000 0 2004 2005 2006 2007 2008 R.P.Q. , ad oggi, ha certificato 12 aziende per il settore argento e 9 per il settore oro. EX.IT - Proventi da servizi 400000 350000 300000 250000 200000 150000 100000 50000 0 2003 2004 2005 2006 2007 2008 EX.IT evidenzia anche una buona performance se si ragiona in termini di efficienza gestionale. Come evidenziato dalla seguente tabella l’azienda speciale è stata in grado negli ultimi anni di coprire i costi di struttura con i ricavi propri e, dal 2006, con i soli proventi da servizi. Ciò indica capacità di autofinanziamento e la conseguente possibilità di dedicare tutti i contributi ricevuti allo svolgimento dell’attività istituzionale. EX.IT - Indice di copertura dei costi di struttura 2004 2005 2006 2007 Ricavi 1.22 1.18 1.74 1.41 propri*/costi di struttura Proventi da 0.83 0.88 1.49 1.27 servizi/costi di struttura 2008 1.68 1.57 * Proventi da servizi + contributi di enti diversi dalla Camera di commercio. Difettosità, errori e relativi reclami. Il settore anagrafico-certificativo della CdC ha predisposto un sistema per la gestione degli errori che possono verificarsi durante l’evasione delle pratiche e rendere quindi difettosi o incompleti gli output rilasciati. L’utente che dovesse riscontrare problemi può inviare una richiesta di correzione nella casella di posta elettronica dedicata ai quesiti e ai reclami che viene esaminata e, se ritenuta fondata, evasa. Il sistema è attivo dal 2004 e il numero di reclami annui è stimabile in 35 – 40. Tale dato non indica tuttavia l’esatta portata del fenomeno della difettosità poiché molti utenti preferiscono segnalare l’errore e richiedere la correzione contattando direttamente gli operatori o i loro responsabili. Indicatori della gestione logistica L’ente adotta una gestione logistica basata su tre sedi ubicate nelle città di Macerata, Civitanova Marche e Tolentino. La scelta deriva dalla volontà di essere presente nei principali centri economici della provincia e di garantire una presenza fisica necessaria ad assicurare un contatto diretto con la clientela. Dalle indagini di customer satisfaction e più in generale dalle istanze manifestate dagli utenti emerge infatti che, anche nell’era della telematica, persiste l’esigenza riferimenti fisici sul territorio. I responsabili dei vari servizi dispongono di risultati riguardanti il flusso delle prestazioni erogate nelle 54 diverse sedi e li monitorano per verificare la correttezza delle scelte logistiche e l’opportunità di eventuali correzioni di tattica o strategia. I grafici di seguito riportati indicano la ripartizione tra le varie sedi camerali dell’erogazione di tre tra i principali servizi erogati dal settore anagraficocertificativo: le visure del RI, i certificati del RI e i certificati di origine. R ipa r t i z i one c e r t i f i c a t i - 2 0 0 8 Macer ata 5% Ci vi tanova Tol enti no 36% 59% logistiche finora adottate. Lo sportello di Tolentino appare ricoprire un ruolo residuale ma al riguardo occorre sottolineare che la sua apertura al pubblico è limitata ad un solo giorno a settimana e che la sua attivazione è relativamente recente (settembre 2006). Innovazioni di progetto La CdC è attiva nell’innovazione di progetto. Iniziative vengono intraprese per rispondere alle esigenze della clientela di ricevere servizi allineati all’evoluzione del contesto normativo, economico e sociale. Un indicatore in grado di misurare la propensione dell’azienda all’innovazione di è rappresentato dal numero di progetti ammessi al Fondo Perequativo gestito da Unioncamere. La tabella seguente evidenzia i progetti ammessi ai contributi del Fondo perequativo negli ultimi anni. Anno fondo perequativo * 2003 2004 2005 2006 N° progetti ammessi e avviati 6 13 7 4 (progetti presentati) * L’anno indicato si riferisce al fondo e non all’effettiva presentazione. Ad esempio i progetti del fondo 2006 sono stati presentati nel 2009. R i pa r t i z i one v i sur e - 2 0 0 8 Macer ata Civi tanova 6% Tolenti no CRITERIO 7 - SODDISFAZIONE DEL PERSONALE 51% 43% Ri pa r t i z i one c e r t i f i c a t i or i gi ne - 2 0 0 8 Macer ata 7% Ci vitanova Tol entino 44% 49% La suddivisione dell’output tra le sedi di Macerata e Civitanova denota un buon bilanciamento a testimonianza dell’opportunità di confermare le scelte 7 a - Analisi delle percezioni del personale sull’organizzazione. L’ente camerale nel 2002 e 2006 nell’ambito del progetto E.F.Q.M. ha effettuato 2 indagini di soddisfazione del personale. L’indagine di people satisfaction del 2002 è stata messa a punto dalla Galgano e pilotata da un consulente esterno; il questionario, anonimo, è stato somministrato sia al CG che a tutto il personale della Camera, suddiviso in 4 gruppi per un totale di 49 partecipanti. Il questionario è stato strutturato in 3 parti: le attese, la percezione, la soddisfazione sul lavoro e suggerimenti/proposte da formulare; nella prima e nella seconda parte vengono analizzati rispettivamente quanto, nell’ambito del lavoro, il partecipante ritiene importante (attesa/bisogno) e quanto invece corrisponde nella realtà a queste attese. Nel 2006, invece, l’indagine è stata effettuata internamente all’ente dal gruppo di miglioramento “Soddisfazione del Personale”e approvato dal CG. I questionari, uno generale ed uno di settore, sono stati somministrati a tutto il personale camerale per un totale di 66 partecipanti, pari all’85% di tutto il personale in servizio e sono stati strutturati in 2 parti: le attese e la percezione. In entrambe le indagini i punteggi erano attribuibili dall’1 al 10. Pertanto, la soglia di soddisfazione minima che ci si prefigge di raggiungere si attesta sul punteggio di 6. 55 Pe r ce z io n i/atte s e an n o 2002 10 9 8 7 2002 6 5 2002 4 3 2 1 tematica erano 4 nel 2002 e 5 nel 2006; il punteggio medio relativo al “percepito” si attesta sul 4,7 nel 2002 e sul 6,1 nel 2006, quello relativo alle “attese” sul 7,8 nel 2002 e sull’8,8 nel 2006. La leadership non ha ritenuto prioritario colmare i gap tra percezioni e attese relativamente a tale tematica perché è stato valutato in crescita e comunque positivo l’incremento riscontrato nell’ultima indagine. 0 Te ma t ic he Pe r ce z io n i/atte s e an n o 2006 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0 Percep it o A t t eso Sistema premiante e sviluppo professionale – gli aspetti legati ai fattori economici e non economici che costituiscono il sistema di incentivazione aziendale: i quesiti relativi a tale tematica erano 4 nel 2002 e 5 nel 2006; il punteggio medio relativo al “percepito” si attesta sul 3,7 nel 2002 e sul 5,2 nel 2006, quello relativo alle “attese” sull’8,7 nel 2002 e sul 9 nel 2006; pertanto nel 2006, contrariamente al 2002, la soglia di soddisfazione del personale si attesta nella media ma è presente una prima area di criticità (3,1 nel 2002 e 4,9 nel 2006) che è quella relativa al poter accedere con pari opportunità ad adeguati percorsi di carriera in grado di valorizzare le proprie attitudini professionali;ed una seconda area (5,2 nel 2006 e 2,90 nel 2002) relativa all’esistenza di appropriati sistemi di valutazione per poter riconoscere sforzi e risultati. Da notare inoltre che il gap tra le “attese”ed il “percepito” è molto più elevato che nelle tematiche sopra esaminate. Te ma t ic he In entrambe le indagini è stato raggiunto l’obiettivo di una partecipazione del personale pari all’80%. Le tematiche prese in esame da entrambe le indagini sono state: Ambiente fisico di lavoro - le condizioni igienico/ambientali di lavoro, gli aspetti di sicurezza, lo stato di attrezzature e strumentazioni di lavoro: i quesiti relativi a tale tematica erano 3 nel 2002 e 4 nel 2006; il punteggio medio relativo al “percepito” si attesta sul 5,3 nel 2002 e sul 6,1 nel 2006; quello relativo alle “attese” sul 7,9 nel 2002 e sull’8,5 nel 2006; pertanto gran parte del personale ritiene di lavorare in ambienti gradevoli e funzionali, privi di elementi di disturbo e con attrezzature adeguate ed efficienti; basso il punteggio medio (3,9 nel 2002 e 4,9 nel 2006) relativo all’esistenza di infrastrutture funzionali e rispondenti ai bisogni del personale (es. parcheggi vicini al luogo di lavoro, servizi di trasporto pubblico). La leadership ha proposto di richiedere all’Ente camerale un contributo per l’abbonamento dei mezzi pubblici e/o per il parcheggio. La richiesta è stata predisposta a luglio 2008 dalle OO.SS. e presentata all’amministrazione. Verrà discussa in sede di approvazione del prossimo contratto decentrato che avverrà secondo l’agenda che sarà da loro stessi stabilita. Etica e immagine aziendale – l’immagine del proprio Ente percepita dal lavoratore: i quesiti relativi a tale La leadership ha previsto per la prima delle 2 criticità le seguenti azioni: • portare a termine la costituzione della banca delle competenze già prevista nel nuovo processo “Organizzazione” (il lavoro è stato portato a termine nel 2008); • regolamentare gli incarichi e la partecipazione dei dipendenti alle commissioni (tale azione è stata inserita nella richiesta, di cui sopra, che le OO.SS ha presentato all’amministrazione); • affrontare il tema della ricognizione dei profili professionali e della loro rispondenza alle funzioni svolte che i dirigenti stanno facendo (tale azione è stata inserita nella richiesta, di cui sopra, che le OO.SS ha presentato all’amministrazione). Per quanto riguarda la 2^ criticità sono state previste le seguenti azioni di miglioramento: • stabilire criteri omogenei tra i 3 settori (la criticità è stata parzialmente superata in quanto, in base alla riorganizzazione dell’ente, i settori da 3 sono stati ridotti a 2 e pertanto le differenze si sono attenuate); • modificare le schede di valutazione in modo da definire criteri oggettivi e misurabili (tale azione è stata inserita nella richiesta, di cui sopra, che le OO.SS ha presentato all’amministrazione); • avere obiettivi ad inizio anno chiari per tutti (tale 56 Dati non comparabili: Rapporto con i capi – gli stili di guida da parte dei capi e la loro capacità di motivare il personale per il raggiungimento degli obiettivi: E’ presente un unico quesito nell’indagine 2006 relativo alla capacità della leadership di fare squadra con un punteggio medio relativo al “percepito” di 4,28 e di 8,9 relativo alle “attese” in quanto le altre domande presenti nell’indagine 2002 sono state inserite nella people di settore. Relativamente a questa criticità è stata fatta una revisione del CG riducendolo a 3 persone e precisando maggiormente le sue funzioni rispetto a quelle assegnate alla Conferenza dei Dirigenti e dei responsabili, al fine di evitare duplicazione dei compiti. La modifica ha comportato una maggiore coesione del 9 8 Punteggi 7 6 2002 2006 5 4 3 2 av or o an e de e iz za zi on O rg an re la zi o io ne / ic az C om un ll ni um pr of .le pp o sv ilu e Si st em a Et ic a pr em ia e nt e im bi en te m ag fis in e ico az di ie nd a la vo ro le 1 T e m a tic h e Attese: confronto indagini 2002/2006 e obiettivo 2009 9,2 9 8,8 8,6 8,4 8,2 8 7,8 7,6 7,4 7,2 2002 2006 O rganiz z az ione del lav oro C om unic az ione/relaz i oni um ane Etic a e im m agine az iendale Am biente fis ic o di lav oro 2009 Sis tem a prem iante e s v iluppo prof.le Organizzazione del lavoro – gli aspetti strutturali che costituiscono il modo in cui l’azienda organizza le attività: il punteggio medio relativo al “percepito” si attesta sul 3,9 nel 2002 e 5,0 nel 2006; quello relativo alle “attese” sull’8,2 nel 2002 e sull’8,9 nel 2006. Sono comparabili solo i 2 quesiti relativi alla corretta distribuzione dei carichi di lavoro (che si rivela area critica), poiché il gruppo di miglioramento che ha rivisto il questionario ha eliminato le ulteriori domande presenti nel 2002 in quanto non più rilevanti e significative nel 2006, nonché ripetitive. E’ stata effettuata dalla Direzione l’analisi critica dei carichi di lavoro a seguito della quale sono state effettuate le seguenti esternalizzazioni stipendi, servizio di uscierato, rassegna stampa con recupero di personale interno. P e rc e z io n e : c o n fro n to in d a g in i 2 0 0 2 /2 0 0 6 10 Am Comunicazioni/relazioni umane – Per le modalità di comunicazione prevalenti in azienda e lo stato dei rapporti tra le persone all’interno della organizzazione: i quesiti relativi erano 4 in entrambe le indagini. Il punteggio medio relativo al “percepito” si attesta sul 4 nel 2002 e 5,6 nel 2006, quello relativo alle “attese” sull’8,3 nel 2002 e sull’8,9 nel 2006. Critica l’area relativa alla comunicazione e collaborazione per la risoluzione dei problemi tra funzioni e settori diversi (3,7 nel 2002 e 4,6 nel 2006) - nel 2006 alla voce “funzioni” viene aggiunta anche quella “settori”. La leadership ha previsto le seguenti azioni: • definire, nelle Conferenze dei dirigenti e dei responsabili, un elenco di tematiche trasversali concernenti le attività, i processi e le funzioni, finalizzato al coordinamento tra i diversi settori; • valutare e realizzare le azioni di miglioramento trasversali scaturite dai PDCA dei processi; molte di quelle che comportano variazioni organizzative sono state realizzate (ad es.: unificato l’ufficio sanzioni, ridotto il CG, disegnato il processo “Organizzazione” dell’ente); altre che riguardano il layout sono in attesa del completamento delle procedure amministrative (ad es.: allargamento dello sportello unico). CG ed uno snellimento dei tempi nel prendere le decisioni. Pu n teg g i azione è stata inserita nella richiesta, di cui sopra, che le OO.SS hanno presentato all’amministrazione). tematiche Indagine 2006 in base all’anzianità di servizio Nel questionario relativo all’indagine generale è stato previsto un campo con indicate quattro fasce di anzianità di servizio: fino a 3 anni, da 3 a 10, da 11 a 20, più di 20 anni di servizio. Ciò per valutare in quale misura il tempo potesse influenzare la qualità attesa e percepita del personale. Il quadro che scaturisce dall’indagine mette in risalto come il personale impiegato nell’ente da meno di 3 anni abbia attribuito un punteggio più alto rispetto alle altre categorie, sia in termini di qualità attesa (media: 9,14), che di qualità percepita (media: 6,55). In particolare, sulle 22 aree indagate (item) ben 9 di queste hanno ottenuto un giudizio superiore ai 7/10, e solo 3 un giudizio inferiore ai 6/10. Man mano che aumenta l’anzianità di servizio diminuisce la soddisfazione percepita, con una sostanziale stabilità di quella attesa. Per cui considerando la sola media, i giudizi inferiori ai 6/10 diventano 9 nella fascia da 3 a 10 anni, 15 nella fascia da 11 a 20 anni, e 14 nella fascia con più di 20 anni di servizio. La causa di quanto sopra è stata attribuita al fatto che le più recenti tornate contrattuali nazionali, nel disciplinare gli aspetti giuridici del rapporto di lavoro, hanno progressivamente stabilito la possibilità di procedere a promozioni ed avanzamenti di carriera in base non più a passaggi automatici, come nel passato, 57 legati semplicemente ed esclusivamente all’anzianità di servizio. A partire dagli anni ’90, infatti, sono stati introdotti sistemi di valutazione meritocratica dove, molto spesso, un requisito fondamentale è costituito dal possesso di un elevato titolo di studio, soprattutto per le posizioni apicali, oppure dalla frequenza e superamento di percorsi formativi che richiedono impegni e sacrifici più possibili per giovani impiegati piuttosto che per soggetti con una elevata anzianità di servizio. Indagine di settore 2006 fino a 3 anni Soddisfazione per anzianità di servizio da 3 a 10 da 11 a 20 Settore III: Il punteggio medio relativo al “percepito” si attesta sul 5,9 mentre quello relativo alle “attese” sul 9,1. Comunicazione Settore I: Il punteggio medio relativo al “percepito” si attesta sul 6,4 mentre quello relativo alle “attese” sull’8,3. Settore II: Il punteggio medio relativo al “percepito” si attesta sul 6,5 mentre quello relativo alle “attese” sull’8,3. Settore III: Il punteggio medio relativo al “percepito” si attesta sul 5,9 mentre quello relativo alle “attese” sul 8.7. più di 20 10,00 9,00 8,00 7,00 6,00 5,00 4,00 3,00 2,00 1,00 A1 A2 A3 A4 B1 B2 B3 B4 B5 C1 C2 C3 C4 C5 D1 D3 E3 E4 F2 X1A X7D X6E domande e 10 9,1 8,8 8,7 9 9,0 8,7 8,3 8,7 8,3 8,3 8 7 8,9 8,6 8,5 7,3 6,6 6,4 6,4 6,8 6,5 5,9 5,9 6,2 5,9 6 6,0 5,2 5 4 3 Organizzazione del lavoro Settore I: Il punteggio medio relativo al “percepito” si attesta sul 6,2 mentre quello relativo alle “attese” sull’8,3. Settore II: Il punteggio medio relativo al “percepito” si attesta sul 7.3 mentre quello relativo alle “attese” sull’8,7. Settore III: Il punteggio medio relativo al “percepito” si attesta sul 5,9 mentre quello relativo alle “attese” sul 9,0. Rapporto con i capi Settore I: Il punteggio medio relativo al “percepito” si attesta sul 6,0 mentre quello relativo alle “attese” sull’8,6. Settore II: Il punteggio medio relativo al “percepito” si attesta sul 6,8 mentre quello relativo alle “attese” sull’8,5. Settore III: Il punteggio medio relativo al “percepito” si attesta sul 5,2 mentre quello relativo alle “attese” sul 8,9. 2 In sintesi 1 0 Relazioni umane Comunicazione Settore I atteso Settore I percepito Settore III atteso Settore III percepito Organizzazione del lavoro Rapporto con i capi Settore II atteso Settore II percepito L,indagine 2006 ha previsto, oltre a quella generale rivolta a tutto il personale, anche quella di settore nell’ambito della quale sono state prese in esame le seguenti tematiche: relazioni umane, comunicazione, organizzazione del lavoro, rapporto con i capi. Diverse le percezioni dei dipendenti riscontrate nei 3 settori camerali. Relazioni umane Settore I: Il punteggio medio relativo al “percepito” si attesta sul 6,6 mentre quello relativo alle “attese” sull’8,8. Settore II: Il punteggio medio relativo al “percepito” si attesta sul 6,4 mentre quello relativo alle “attese” sull’8,7. Settore I Relazioni umane Comunicazione Organizzazione del lavoro Rapporto con i capi Settore II Settore III att. perc. +/- att. perc. +/- att. perc. +/- 8,8 6,6 -2,2 8,7 6,4 -2,3 9,1 5,9 -3,2 8,3 6,4 -1,9 8,3 6,5 -1,8 8,7 5,9 -2,8 8,3 6,2 -2,1 8,7 7,3 -1,4 9,0 5,9 -3,1 8,6 6,0 -2,6 8,5 6,8 -1,7 8,9 5,2 -3,7 Dal grafico risulta che il settore III ha la più bassa percezione e la più alta aspettativa con un gap superiore a 3 in 3 tematiche su 4 mentre gli altri 2 settori non raggiungono mai un gap di 3, anzi il settore II solo in un caso supera il gap di 2. Inoltre il settore I ed il settore II hanno sempre una percezione superiore al punteggio di 6 mentre la percezione del settore 3 è sempre inferiore a 6. Con la riorganizzazione dell’ente i settori da 3 sono passati a 2 in quanto il settore 2 è stato inglobato per metà nel settore I e per metà nel settore III. Dall’analisi di settore effettuata sono state, quindi, ritenute migliorabili le seguenti aree: 58 • comunicazione tempestiva e completa di tutte le notizie e opportunità relative al proprio lavoro; • coinvolgimento nelle decisioni che riguardano il proprio lavoro; • ricevere adeguati apprezzamenti dalla propria leadership in occasioni di prestazioni significative; • capacità delle propria leadership di rispondere efficacemente ai problemi sollevati dai collaboratori; • capacità della propria leadership di “fare squadra. A seguito di ciò i dirigenti ed i capi area dei settori I e III hanno effettuato 3 riunioni (1 il settore I e 2 il settore III) ad marzo/maggio 2007 riunioni informative a livello di settore e di area, ma alle criticità scaturite non è stato dato seguito in quanto con la successiva riorganizzazione dell’ente i settori da 3 si sono ridotti a 2 e le problematiche riscontrate si sono attenuate poiché il personale del settore II, il cui Dirigente ha lasciato l’incarico per quello di SG in altra sede, è stato ridistribuito in parte nel settore I e in parte nel settore III con una ridefinizione degli incarichi di ciascuno. Nel corso del 2009 verrà replicata l’indagine settoriale alla luce della nuova organizzazione per valutare se sono confermate le suddette criticità e mettere in atto azioni strutturate significative. dei pensionamenti si è passati dai 66 dipendenti del 2005 ai 59 del 2008. Per quanto riguarda gli infortuni, si segnalano: 1 infortunio nell’anno 2005 per 46 gg. di assenza, 1 infortunio nel 2006 per 38 gg. di assenza, entrambi avvenuti in itinere, cioè mentre il dipendente si recava in macchina al lavoro, 1 infortunio nel 2007 per 3 gg. di assenza avvenuto internamente all’Ente e nessuno nel 2008. La bassa incidenza degli infortuni all’interno della CdC è dovuta all’intensa attività formativa ed informativa, rivolta al personale, relativamente alla sicurezza nei luoghi di lavoro prevista dal Dlgs. 626/94. 7b-Indicatori di performance I dati relativi al personale sono gestiti e rielaborati dall’Ufficio del Personale. Di seguito sono riportati i dati relativi a ferie, permessi retribuiti (sono stati presi in considerazione soltanto i 3 giorni annuali per particolari motivi personali o familiari da documentare), malattie e sciopero, negli anni dal 2005 al 2008; i dati sono espressi in giorni. I dati relativi agli scioperi sono monitorati esclusivamente dall’Ufficio Personale e si limitano esclusivamente a vertenze sindacali nazionali (non aziendali). Turn Over Assenze dipendenti 2005-2008 2008 2007 Anni GG. Sciopero Permessi retribuiti Lamentele Al di fuori dei risultati scaturiti dalle indagini di people satisfaction che hanno evidenziato alcune criticità già prese in esame nella trattazione del sottocriterio 7a, si riscontrano alcune lamentele inerenti gli aspetti contrattuali che vengono raccolte e gestite dalle OO.SS. interne ed esposte direttamente alla dirigenza nelle adeguate sedi: informazione, contrattazione, concertazione. Situazioni di disagio personali vengono, invece, affrontate singolarmente tra il dipendente ed il proprio capo area o dirigente. Personale Personale in Cessazioni in ruolo al ruolo al 31 (valore 01 gennaio dicembre assoluto) Anni Incidenza sul pers in ruolo (*) 2004 67 66 1 1,49% 2005 66 66 0 0,00% 2006 66 65 1 1,52% 2007 65 63 2 3,08% 2008 63 59 4 6,35% Dai dati si evidenzia che, a fronte di un aumento delle cessazioni del personale dal 2004 al 2008 (tutte per pensionamento, tranne una per licenziamento a seguito delle dimissioni del dipendente vincitore di concorso presso altro ente). l’ente camerale non ha ritenuto assumere ulteriore personale vincolato dalle norme restrittive in materia di contenimento della spesa pubblica imposte dalle leggi finanziarie degli ultimi anni. Turn over del personale 80 7,00% GG. Malattia 2006 Ferie fruite 70 67 66 66 66 66 6,35% 65 65 6,00% 63 63 59 60 5,00% 2005 50 0 500 1000 1500 2000 4,00% 2500 40 Giorni 3,00% 3,08% 30 20 Si nota una riduzione delle ore di malattia nel 2007; da sottolineare che nell’anno 2006 non vi sono stati scioperi, mentre le ferie ed i permessi retribuiti mantengono un trend legato a quanto previsto contrattualmente. Si evidenzia inoltre che il n. dei dipendenti è leggermente diminuito in quanto a seguito 2,00% 1,52% 1,49% 1,00% 10 1 0,00% 4 2 1 0 0 2004 2005 0,00% 2006 2007 2008 Personale in ruolo al 01 gennaio Personale in ruolo al 31 dicembre Cessazioni (valore assoluto) Incidenza delle cessazioni sul personale in ruolo (*) 59 Risultati relativi alle performance – Produttività Le performance individuali sono valutate sulla base di quanto stabilito sulle norme secondo le modalità del Contratto Collettivo Decentrato Integrativo (CCDI) e prendono in considerazione vari fattori quali: la formazione individuale e/o collettiva, le presenze, e le valutazioni effettuate dai dirigenti. Tali valutazioni vengono effettuate in base ad una scheda predisposta per ogni dipendente con una scala di valori da 1 a 10 e relativa a tali parametri: apporto individuale, flessibilità e disponibilità, rispetto tempi e scadenze, arricchimento professionale orientamento all’utenza esterna/interna e sono effettuate per l’attribuzione del premio incentivante annuale. Per quanto riguarda le progressioni orizzontali la scheda pur mantenendo lo stesso punteggio da 1 a 10 è suddivisa in 3 settori: orientamento al risultato, soluzione dei problemi La programmazione delle attività formative viene effettuata annualmente dai dirigenti, che redigono un Piano di formazione, in base all’analisi dei fabbisogni formativi del personale e lo sottopongono all’approvazione del SG. Dal 2005 al 2008 sono stati stanziati annualmente dall’amministrazione € 68.000,00 per attività formative specifiche di settore di cui ca. il 30% per la formazione trasversale di tutto il personale. E’ interessante evidenziare che, nonostante il contenimento delle spese nelle Pubbliche Amministrazioni previste dalle varie finanziarie, la CdC di Macerata ha mantenuto costanti, negli ultimi 4 anni, gli stanziamenti per la formazione. La flessione della cifra spesa nell’anno 2006 è dovuta al fatto che tutto il personale è stato impegnato nei processi di reingegnerizzazione dell’ente (cantieri kaizen) e, pertanto, non ha potuto effettuare in toto la formazione prevista per quell’anno dal piano di formazione stesso. L’attività dei cantieri è proseguita in parte nel 2007 e da allora è divenuta un’attività continua dell’ente. Sp ese so st enut e p er at t ivit à f o r mat i ve 80.000,00 relazioni funzionali 70.000,00 60.000,00 i quali, a loro volto sono costituiti da ulteriori specifiche all’interno di ciascuno di essi. Le valutazioni sono conservate nell’archivio del personale e consegnate in copia ad ogni dipendente. 50.000,00 Impegnato 40.000,00 Speso 30.000,00 20.000,00 10.000,00 Valutazione personale per produttività, anni 2004-2007 0,00 distribuzione percentuale per classi di punteggio 2005 2006 2007 2008 A nni 18,96 20,68 30,90 36,54 da 104 a 110 44,83 21,82 da 97 a 103 53,45 da 90 a 96 32,69 da 83 a 89 da 0 a 82 40,00 20,69 25,00 17,25 8,63 1,72 1,82 6,89 6,90 5,46 3,85 2004 2005 2006 2007 1,92 Il dato più significativo risultante dal grafico è l’incremento percentuale ottenuto dal 2004 al 2007 relativamente alla classe più alta di punteggio (da 104 a 110) che addirittura nel 2007 risulta essere la classe con percentuale più alta rispetto alle altre 4 classi. Significativo anche il decremento di punteggio delle due classi inferiori (da 0 a 82 e da 83 a 89). Tali dati stanno a dimostrare che il personale è cresciuto qualitativamente nel tempo, grazie anche ad una maggiore formazione, ed ha, quindi, ottenuto dei riconoscimenti quantitativi a livello di produttività. Spese sostenute per le attività formative E’ interesse dell’organizzazione assumere e formare i propri dipendenti sulla base delle competenze ritenute essenziali e strategiche sia al fine di perseguire gli obiettivi del modello di eccellenza, sia per dare la possibilità ad ogni risorsa di raggiungere il proprio pieno potenziale. Partecipazione a team di miglioramento. Dal 2005 all’inizio del 2007 tutto il personale camerale è stato impegnato, come suddetto, nei processi di reingegnerizzazione dell’ente. Sono stati individuati 21 cantieri kaizen (l’85% del personale ha partecipato a più cantieri) che hanno preso in esame 21 processi dell’ente. Dai PDCA, sono emerse 407 azione di miglioramento di cui ne sono state realizzate ca. l’85%. Le rimanenti azioni, comportando variazioni strutturali e organizzative, verranno realizzate entro il 2009. Nel 2008, a seguito dei pensionamenti, per omogeneizzare i gruppi, è stata rivista la composizione dei cantieri: attualmente il 57% del personale partecipa a più processi. Tale riduzione è stata determinata dal fatto di inserire i valutatori in un solo cantiere in modo tale da non sottrarre troppo tempo al complesso lavoro che devono svolgere. Dal 2001 sono attivi anche attivi 9 gruppi di miglioramento EFQM che propongono azioni di miglioramento ciascuno per il criterio di competenza e le cui proposte, validate dalla leadership e del comitato guida, vengono riaggregate all’interno dei singoli processi. Percentuale di risposta alle indagini sui dipendenti La CdC nel 2002 e nel 2006, nell’ambito del progetto E.F.Q.M., ha effettuato 2 indagini di people 60 satisfaction. In entrambe le indagini è stato raggiunto l’obiettivo di una partecipazione del personale pari all’80%. Mobilità del personale La mobilità interna del personale è molto bassa, dal 2004 al 2008 non si segnalano più di un trasferimento interno all’anno (2 nel 2008) a dimostrazione che il personale è ben inserito e Le mobilità sono state effettuate in considerazione di specifiche richieste dei dipendenti tenendo in debito conto le competenze degli stessi in relazione alle nuove mansioni assegnate. Lavoro straordinario Circa il 5/6% delle spese per il personale considerate sul conto competenze al personale (esclusi oneri sociali, accantonamenti al TFR e altri costi del personale) sono dovute a lavoro straordinario. 140.000,00 120.000,00 100.000,00 80.000,00 Stanziato 60.000,00 Borse di studio anni scolastici 2003-2007 Anno scol. 2006/ 2007 Anno scol. 2005/ 2006 Univer sit à Anno scol. 2004/ 2005 Scuola media di secondo gr ado Anno scol. 2003/ 2004 0 2 4 6 8 Scuola media di pr imo gr ado n . bor se di st udi o Rapidità di risposta alle richieste Stanziamento straordinario/costo effettivo Costi Pertanto, l’importo stanziato annualmente dalla CdC è di ca. € 9.500,00. Non si riscontrano tra il personale camerale particolari o significative richieste al di fuori, ad es. di quelle di anticipo sul TFR, che vengono evase velocemente, dall’ufficio del personale, al massimo entro 15 gg., o le richieste di pensionamento che vengono evase dall’ufficio ragioneria, in 2 mesi ca. come di norma. Speso 40.000,00 20.000,00 0,00 2005 2006 2007 2008 Anni Come si evince dal grafico, l’ente camerale stanzia dal 2005 la medesima cifra per lo straordinario dei propri dipendenti. Nell’anno 2008 si nota una flessione della cifra effettivamente spesa per le ore di straordinario conseguentemente alle minori ore effettuate dai propri dipendenti. Questa situazione è stata causata dal fatto che parte della cifra stanziata per lo straordinario all’inizio dell’anno, è stata poi impiegata per coprire i costi del personale a tempo determinato con conseguente impossibilità del personale ad effettuare ulteriore straordinario a dimostrazione, però che, a parità di servizi erogati, il personale acquista maggiore produttività nel tempo con riduzione del costo del lavoro. Cassa Mutua dipendenti e borse di studio La CdC contribuisce, attraverso la Cassa Mutua dipendenti, a erogare sussidi a carattere previdenziale e assistenziale, stabiliti dal regolamento interno della stessa, a favore dei soci o delle loro famiglie con una cifra annuale, variabile in base al numero dei soci e figli dei soci, che si aggira intorno ai 20.000,00 euro ca. Per quanto riguarda i figli dei soci, ne beneficiano quelli in età non superiore a 12 anni. Per gli altri, l’ente camerale eroga delle Borse di studio in base alle istruzioni contenute nella Circolare ministeriale n. 3258/C del 31/10/91. Tale circolare stabilisce che per le borse di studio a favore dei figli dei dipendenti, ciascuna CdC potrà stanziare una somma non superiore comunque al doppio dello stanziamento previsto per i figli in età non superiore a 12 anni (Cassa Mutua). Efficienza della comunicazione Nel corso del 2005 è stata realizzata la Intranet camerale, rivolta esclusivamente al personale interno, allo scopo di creare un unico strumento che assolva alle necessità di comunicazione interna e alla creazione di nuovi servizi gestionali. Con l’integrazione tra la Intranet e la posta elettronica è stato possibile ridurre in modo significativo la circolazione della carta ad uso interno ed al tempo stesso aumentare l’efficienza e i tempi di risposta. Un esempio di quanto affermato è costituito dalle richieste di ferie, permessi, permessi retribuiti, riposo compensativo di cui sopra che, grazie al sistema telematico, ha permesso una riduzione della circolazione di carta del 100%. Oltre a tali richieste, nella intranet sono confluiti i programmi già esistenti delle richieste di invio in trasferta, la rassegna stampa, e la newsletter interna e sono stati implementati quelli di visualizzazione del fascicolo personale, diffusione ordini di servizio, prenotazione sale, smistamento posta, compilazione modelli richieste, diffusione offerta formativa, visualizzazione gazzette e circolari e visualizzazione della banca dati formazione. CRITERIO 8 - RISULTATI RELATIVI ALLA SOCIETÀ ESTERNA 8a. Misure della percezione Come datore di lavoro Nei confronti dei propri dipendenti la CdC , opera concretamente ricorrendo all’utilizzo delle varie forme di flessibilità contrattualmente previste e redigendo un piano di formazione articolato in corsi trasversali ed individuali, spesso all’interno dell’ente nei giorni di chiusura al pubblico (anche mediante formazione a 61 distanza). E’ oggetto di valutazione anche la prospettiva della realizzazione del telelavoro. L’ente ha inoltre consentito ad alcuni dei propri dipendenti, tra i vari settori, di accedere a master presso l’Università degli Studi di Macerata, come segue: Anno . Dipendenti Titolo di studio categoria 2000/01 1 Laurea D 2001/02 1 Laurea D 2003/04 1 Laurea D 2004/05 2 Laurea C 2005/06 1 Laurea D 2007/08 3 Laurea C Come soggetto giuridico responsabile La CdC ha altresì provveduto alla creazione di un proprio sito, concretizzando le condizioni perchè lo stesso venga costantemente aggiornato con nuove informazioni, mediante la creazione di un Comitato di Redazione. Si rilevano i seguenti dati, a partire dall’attivazione, circa l’utilizzo da parte dell’esterno (mese di riferimento gennaio): percentuale pari almeno al 18% su circa 3.000 inviti spediti). Tali iniziative formative sono state estese anche agli studenti di Istituti Tecnici Commerciali: nel 2005 sono stati formati oltre 100 studenti dell’ITC di Civitanova Marche relativamente ad invio dei bilanci. e nel 2006 circa 90 studenti dell’ITC di Macerata. Con uno sguardo al passato, rileviamo che le ventiquattro iniziative realizzate negli anni 2003/2004 a sostegno, promozione e qualificazione di vari settori dell’economia provinciale, hanno avuto un numero complessivo di 1.663 partecipanti con una media di circa 70 per ogni evento. Alcuni dati relativi alle iniziative di formazione rivolte sia alle imprese che ad aspiranti imprenditori: corsi “Promoter del territorio”, divenuto poi anche oggetto di approfondimento presso l’Università, nonchè “Fai del turismo il tuo business”, i cui partecipanti hanno in buona parte avviato un’impresa nel settore turistico o agrituristico: Anno Partecipanti Progetti realizzati 2002 13 7 2003 12 7 2004 15 7 2005 gen 1.883 24.304 12,91 2006 gen 6.639 27.249 4,10 2007 gen 19.133 47.781 2,50 Notevole impulso ha avuto nell’ultimo quinquennio anche l’attività editoriale, come è possibile constatare dall’elevato numero di pubblicazioni realizzate, poste in vendita tramite “Edizioni Camere di Commercio d’Italia”, 2008 gen 17.859 62.261 3,49 Anno 2009 gen 11.628 65.282 5,61 2002 “Caroenum – alla scoperta del vino cotto” 2.000 2003 “Il ciauscolo” 2.000 2004 “I vincisgrassi” 2.000 2005 “La Vernaccia di Serrapetrona DOCG” 2.000 “Il cuoco maceratese” ed “Il cuoco classico” Anno utenti Pagine visitate pag/utente La diminuzione degli utenti a fronte dell'aumento del numero di pagine visitate, , indica che le visite avvengono da utenti che ci conoscono e possono ormai considerarsi fidelizzati. In diminuzione invece gli utenti che entrano ed escono senza navigare. Attualmente è possibile ottenere servizi certificativi dell’ente da Comuni, da una Comunità Montana, da tutte le associazioni di categoria, dai singoli professionisti; risultano, alla data del 28 febbraio 2009, n. 1098 utenti (imprese e professionisti) dotati del collegamento diretto con le banche dati camerali: Il risultato tangibile è stato una drastica diminuzione di certificati e visure rilasciati agli sportelli camerali e, contemporaneamente, un costante aumento delle interrogazioni dirette da parte degli utenti. Alcuni dati: nel 2004, anche grazie al maggior utilizzo delle autocertificazioni, si è registrata una diminuzione di certificati rilasciati allo sportello del 61% rispetto al 1999 ed una diminuzione di visure del 40%. La Camera di Macerata ha provveduto all’istituzione di vari sportelli decentrati (dapprima Civitanova Marche, poi Tolentino, oltre alla gestione della Sala contrattazioni presso i locali di Villa Potenza), al fine di un sempre più rapido e disponibile accesso ai servizi da parte dell’Utenza. Il convegno in materia di “Archiviazione digitale” organizzato insieme all’Università degli Studi di Macerata in data 20 apr. 2007, ha registrato la partecipazione di circa 550 persone (con una Titolo Copie 2008 “La coppa di testa” 2.000 2.000 1.000 2009 “I Brodetti di Pesce della Costa Maceratese”. 1.000 2004-5 Concessione di contributi Nell’ambito della sua funzione promozionale, la CdC, offre, a sostegno dell’economia locale, mediante previsioni nel proprio bilancio (anche con la finalità di non escludere alcun settore) un servizio finanziario di supporto alle iniziative proposte e realizzate al proprio esterno. Tale funzione si è realizzata, per guardare ai recenti dati del 2007, per un ammontare di 514.317,00 euro, deliberati dalla Giunta camerale, con la seguente destinazione: • • Settori economici produttivi Commercio e Artigianato) Agricoltura (Industria, 29% 6% • Consorzi import-export 7% • Consorzi di garanzia fidi 14% • Enti e Associazioni varie 44% Pratica delle Pari Opportunità L’ente sta da tempo attuando concretamente azioni positive per garantire, anche alla luce delle Direttive 62 della Comunità Europea, il principio delle pari opportunità ed eliminare ogni forma di discriminazione tra i propri dipendenti, mediante ricorso a criteri oggettivi (in materia di valutazione, progressioni, produttività) ed attuare una buona politica di sostegno alle madri ed ai padri lavoratori (riconoscimento di congedi, utilizzo degli istituti L. 104/92, banca delle ore). Non solo con l’ampia flessibilità - in considerazione anche degli orari delle strutture di cura per l’infanzia e delle scuole -, ma anche mediante concessione, su richiesta dei dipendenti, di tipologie di part-time orizzontale mattutino; attualmente in una percentuale pari al 10% sul totale delle unità di personale in servizio a tempo indeterminato, pari, alla data del 1° marzo 2009, a n. 58 unità, è consentita una buona conciliazione dell’attività lavorativa con la cura dei figli e della famiglia. Anno P.T. 66,66% P T.75% P.T. 83,33% P.T. 91,67% 2005 1 dip. 1 dip. 4 dipp. 2006 -- 2 dipp. 3 dipp.. 2 dipp. 2007 -- 2 dipp 3 dipp. 2 dipp. 2008 -- 2 dipp. 4 dipp. 2 dipp. 2009 -- 2 dipp. 4 dipp. 2 dipp. Si segnala che le prime tre tipologie consentono l’effettuazione del completamento delle ore previste dal contratto a tempo parziale nell’ambito della fascia oraria mattutina, con notevoli vantaggi pertanto per i dipendenti con figli in età scolare e residenti al di fuori del Comune. Impatto sulle economie locale, regionale, nazionale e globale Nell’anno 2002, insieme alla CdC di Ancona, si è proceduto alla creazione della nuova Azienda Speciale RPQ, organo certificativo volto a fornire servizi di saggi e certificazione dei metalli preziosi al polo industriale argentiero sito nella zona di Recanati, Montelupone, Castelfidardo e Loreto. Per la stessa negli anni 2007 e 2008 è stato stanziato un contributo annuale pari ad euro 70.000,00, come nell’anno 2005 (diversamente nel 2006 pari ad euro 64.000,00). L’attività di tale laboratorio di saggio dei metalli preziosi deriva da un progetto innovativo, la cui attività viene a fornire una spinta propulsiva all’intero mercato nazionale, rilasciando una certificazione aggiuntiva attraverso un marchio di qualità La CdC di Macerata si è fatta anche promotrice negli scorsi anni della nascita in provincia dell’ASSONAUTICA, Associazione costituita nel marzo 2002, che rientra nel filone del sostegno al turismo, specificamente al turismo nautico ed alla nautica da diporto, componenti essenziali della nostra economia. In aumento i soci che hanno chiesto l’adesione alla associazione (che alla fine del 2007 annoverava 139 iscritti ed alla fine del 2008 142 soci). E’ stata realizzata la VII edizione della Regata Internazionale Civitanova-Sebenico, legate da vincoli commerciali e culturali. E’ stata altresì rinnovata e potenziata EX.IT, Azienda per l’internazionalizzazione e l’organizzazione di fiere e mercati. La EX.IT nell’ambito delle finalità previste, negli anni 2007 e 2008 ha attuato un vasto programma di eventi di carattere internazionale in Italia ed all’estero, per la valorizzazione e sostegno alla commercializzazione delle produzioni delle imprese. Si è altresì tenuta viva la collaborazione con vari enti, quali Regione, Provincia, altre Aziende Speciali, nonché accordi di programma ICE, che hanno previsto l’organizzazione di missioni e work-shop in alcuni Paesi, sempre promuovendo la conoscenza delle aziende del tessuto economico locale. Sono stati così realizzati -oltre 12 nel 2007 e oltre 15 nel 2008-, eventi fieristici, tra manifestazioni internazionali, incoming di delegazioni estere e work shop relativi ai settori: calzatura e moda-oggettistica in argento – agroalimentare- artigianato Per quanto riguarda i servizi all’internazionalizzazione, la EX.IT, tramite lo Sportello per l’Internazionalizzazione, ha concretamente garantito assistenza alle imprese nella soluzione di quesiti pratici così come di problematiche più complesse direttamente collegate alle attività sui mercati esteri. al fine di fornire all’Utenza vari servizi informativi alle Aziende, quali pareri, elenchi, risposte a quesiti. L’operatività del predetto è stata avviata con delib. n. 13 del 28.04.2000 ed il numero di operazioni effettuate, considerando i dati 2008, ammonta a circa 140 (con una media tra 120 e 170 annuali). Il Consiglio della CdC ha deliberato di mettere a disposizione per l’attività dell’Azienda Speciale EX.IT un ammontare di risorse pari a 410.000,00 euro nel 2007 e 385.000,00 euro per il 2008, completamente utilizzata negli anni per l’ internazionalizzazione. Rapporti con le Autorità Pubbliche Varie le iniziative realizzate soprattutto con la Provincia di Macerata e con la Fondazione CARIMA. Tra tutte, le Conferenze Programmatiche annuali, a partire dal 2001, concernenti i vari temi rilevanti per l’economia provinciale ed il modo di creare sinergia per affrontare i difficili periodi di difficoltà iniziati dopo l’11 settembre, data dell’attentato alle Torri Gemelle. e gli assestamenti economici dovuti alla contemporanea introduzione dell’euro, con un afflusso di pubblico registrato mediamente oltre 150 presenze, (pari all’8% in relazione alle presenze invitate). Importante inoltre il cofinanziamento del progetto di fattibilità per il completamento della Strada Statale n. 77, considerata infrastruttura di massima importanza per lo sviluppo dell'economia della provincia di Macerata. L’ente camerale, fissando con decorrenza dal 2008 e per la durata di trenta anni, ha investito il 20% delle risorse derivanti dall’aumento del diritto annuale. Sempre negli ultimi anni, di rilievo le iniziative volte a far conoscere i dati statistici del Progetto “Excelsior”, che dà proiezioni sulle esigenze delle imprese in relazione alla tipologia di personale necessario. La“Giornata dell’Economia” (dedicata alla presentazione dei dati relativi all’economia provinciale e nazionale, con il coinvolgimento di personale interno in qualità di relatore). e la “Conferenza 63 Programmatica dell’Economica Provinciale” (l’ultima tenuta il 7 novembre 2008). Da menzionare inoltre “Herbaria”, con il patrocinio del Senato della Repubblica, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dei Ministeri per i Beni e le attività Culturali , delle Politiche Agricole e Forestali, della Regione e della Provincia e la collaborazione dei Comuni di Tolentino e Urbisaglia, volta a diffondere la conoscenza, anche mediante corsi di formazione riservati a medici e psicologi, delle erbe commestibili ed officinali e ad avvicinare ai segreti dell’erboristeria, svoltasi prevalentemente presso l’Abbadia di Fiastra. La manifestazione ha registrato (considerata anche l’organizzazione nel fine settimana) notevole afflusso di pubblico, raggiungendo nel 2006 (II edizione) oltre 35.000 presenze, distribuite in maniera disciplinata, e, nella III Edizione, 2008, 40.000 visitatori nei quattro giorni di durata, nonchè, come riscontro, un notevole aumento di coltivazioni specializzate (circa 500 ettari). Infine è di notevole rilevanza l’attività posta in essere mediante consulenza esterna; in particolare il prof. Calafati, con analisi svolte relativamente alla diffusione degli interventi adottati nel settore dell’urbanizzazione e sviluppo economico del territorio della provincia. Questi gli studi di valorizzazione effettuati: 1) a settembre 2007 – “Il sistema territoriale di Pievebovigliana: una strategia di sviluppo turistico” 2) a novembre 2007 – “L'area Ceccotti di Civitanova Marche: sviluppo spaziale e qualità urbana” 3) ad ottobre 2008 – “Verso un progetto di valorizzazione urbana: l'area centrale del sistema territoriale di "Civitanova Marche" 4) a novembre 2008 – “Il sistema territoriale di "Civitanova Marche": treno urbano e mobilità sostenibile”. Comportamento ispirato a principi etici Responsabiltà Sociale d’Impresa preoccupazioni sociali ed ecologiche delle imprese nelle loro operazioni commerciali e nei loro rapporti La CdC di Macerata con l’obiettivo di diffondere la cultura e le pratiche di Responsabilità Sociale d’Impresa ha intrapreso le seguenti attività: Apertura dello Sportello Csr-Sc, per la diffusione della Resp. Sociale d’Impresa, dal 1° settembre 2005 ed un’azione di sensibilizzazione delle imprese sulle tematiche sociali, ambientali e della sostenibilità e stimolarle all’adozione di comportamenti socialmente responsabili Redazione del Bilancio Sociale della Camera Trasmissione e continuità d’impresa (c.d. passaggio generazionale) : partecipazione progetto europeo ”A pilot action on the transfer of expertise through mentoring in small and medium-sized- enterprises” (Azione pilota per il trasferimento delle competenze attraverso il Mentoring) realizzazione Convegno “ Continuamente Impresa” Coinvolgimento nella comunità in cui opera Partecipazione a programmi educativi e formativi L’Alternanza scuola-lavoro è una metodologia didattica innovativa trasversale ed applicabile a tutti gli indirizzi di scuola secondaria superiore, volta ad avvicinare con finalità orientativa/istruttiva gli studenti di età compresa tra i 15 e i 18 anni ad una concreta realtà di lavoro ed integrare, quindi, la formazione in aula con la formazione in azienda, precipuamente attraverso l’esperienza di tirocinio full time. Le attività ed i risultati conseguiti sono stati oggetto di una pubblicazione: “FuoriClasse in Alternanza scuola-lavoro”, disponibile in formato cartaceo ed elettronico. Anno Partners Tirocinanti Ospitanti 2004/2005 18 92 69 2006/2007 31 322 235 2007/2008 31 594 418 Inoltre la CdC provvede alla stipula di specifiche convenzioni con le Università di Macerata e Camerino per ospitare la collaborazione di stagisti, (per lo studente sono riconosciuti quattro crediti formativi per cento ore di stage): ne vengono accolti almeno quattro l’anno. Sportello Tirocini Attivazione, nell’anno 2007, dello “Sportello Polaris” al fine di coordinare le strategie di sistema nel campo degli interventi di collegamento tra mondo della formazione e del lavoro. Lo sportello si avvale di Polaris - Si rivolge ai giovani interessati ad effettuare ed alle aziende disponibili ad ospitare una esperienza di tirocinio, agli enti formativi; il portale è accessibile all’indirizzo www.polaris.unioncamere.it. Istituzione Comitato Imprenditoria Femminile Volto alla realizzazione di politiche per la valorizzazione del lavoro al femminile e l’eliminazione delle disuguaglianze nel mercato del lavoro, anche nell’ambito delle pari opportunità, il CIF ha annualmente organizzato eventi a sostegno dell’imprenditoria femminile (es. nel 2007 il seminario “Essere foglia o vento – le fondamenta della gestione consapevole”). Annualmente il premio “Donna Impresa”, nell’ambito della cerimonia “Premio di fedeltà al lavoro e del progresso economico” viene assegnato a n. 5 imprenditrici. E’ proseguita inoltre la partnership nel progetto comunitario Equal “Il valore della differenza – La risorsa femminile nella creazione d’impresa nelle Marche.” Coinvolgimento in organismi sociali per attività connesse a quelle dell’organizzazione Sempre al fine di far conoscere le eccellenze del territorio, la CdC ha sostenuto con contributi di circa euro 70.000 annuali, l’Associazione Arena Sferisterio (composta da Comune di Macerata e Provincia di Macerata) per la realizzazione della tradizionale “Stagione Lirica”, che richiama notevoli flussi turistici. I 2.495 posti nell’Arena sono in buona parte occupati da turisti stranieri. Anche a seguito di tali iniziative gli arrivi e le presenze di turisti nella provincia e, in particolare, nelle zone interne, hanno registrato un aumento del 7,1% tra il 1999 ed il 2004, rispetto ad una 64 media regionale del 5,3%. E’ stato registrato nel corso del 2005 che, contro una flessione nel resto delle Marche, le zone interne della provincia di Macerata hanno consolidato invece i dati degli anni precedenti. Questi i dati relativi all’afflusso nel periodo 20032006: Italiani 256,9 260 250 243,3 245,1 245,4 240 230 2003 2004 2005 2006 Stranieri 43,8 45 42,1 40,7 39,2 40 35 2003 2004 2005 2006 Azioni volte a prevenire disturbi o danni derivanti dalle proprie attività di produzione e/o dai propri prodotti/servizi durante il loro ciclo di vita In materia di sicurezza e conformità dei locali (in occasione anche delle recenti ristrutturazioni dei propri immobili), nonchè sicurezza e salute dei lavoratori, l’ente ha dato attuazione alle disposizioni del D.Lgs 626/94, anche con il supporto della società esterna “Tecnocamere” di Torino. Ha provveduto alla predisposizione, da parte del SG, del piano operativo di sicurezza ed all’individuazione del responsabile per la sicurezza all’interno dell’ente, del medico competente, delle varie figure previste dalla normativa. Anno Infortuni Natura 2003 1 durante il tragitto 2004 1 durante il tragitto 2005 0 2006 1 durante il tragitto 2007 1 durante il lavoro (durata 3 gg.) 2008 0 Attività volte a promuovere la preservazione e il reintegro di risorse naturali. Nell’ultimo biennio la Camera ha intrapreso azioni volte al contenimento di eventuali danni derivanti dalla propria attività ed alla preservazione delle risorse naturali, mediante sensibilizzazione dei propri collaboratori e dipendenti, ai fini della riduzione e di un maggior controllo degli utilizzi (carta, energia, utilizzo toners rigenerati), nonchè, per quanto concerne gli impianti di riscaldamento e condizionamento, a riduzione dei tempi di accensione, mediante programmi di regolazione, con il risultato di una diminuzione dei consumi pari al 20%. L’impostazione di stampanti in rete e la creazione di postazioni fax direttamente collegate all’account di posta elettronica ha permesso anche un notevole risparmio sulle manutenzioni, per una cifra quantificabile in circa euro 7.000,00. . Si sta inoltre attuando il progetto sul protocollo informatico, che ha tra gli obiettivi ulteriore riduzione del consumo di carta. In tal senso si possono sottolineare anche le potenzialità del nuovo sistema del centralino, che consente ad ogni dipendente di poter inoltrare/ricevere fax direttamente presso la propria postazione e del collegamento diretto degli apparati telefonici tra le sedi, con il risultato, così, dell’eliminazione di ben tredici linee telefoniche esterne, con un risparmio di circa euro 15.000,00. La CdC ha, infine, recentemente aderito alla raccolta differenziata dei rifiuti (con la disponibilità del servizio “porta a porta” da parte del Comune). 8b. Indicatori di performance Gestione delle variazioni nei livelli occupazionali Sino al 31 maggio 2007 l’ente si è avvalso, unicamente per quanto concerne la cat. A, di figure di collaboratori selezionati mediante il Centro per l’Impiego, e ricorrendo, per la restante parte del 2007 ed il 2008, per la cat. A e talora per figure di cat. B, a somministrazione di lavoro a seguito specifica gara a suo tempo effettuata. Attualmente per il servizio di “guardiania” (cat. A) vi è utilizzo di unità fornite da cooperativa esterna a seguito gara. In media l’ente ospita tra i 2 ed i 4 stagisti annualmente. In relazione alle attività relative al progetto “Alternanza Scuola-Lavoro” sono inoltre periodicamente presenti studenti delle scuole medie superiori della provincia. Rapporti con le autorità pubbliche su questioni attinenti Numerosi i rapporti con l’Amm.ne Finanziaria, il Tribunale, la Regione, l’INPS, l’INAIL. Progetto Basilea II: il progetto “Servizi alle imprese sull’assistenza al credito: promozione, informazione, ricerche”, I risultati delle ricerche ed analisi condotte sono stati presentati il 27 aprile 2006 nel corso del seminario “Le imprese maceratesi si confrontano con Basilea 2”, presso i locali di Banca Marche (alla presenza di circa150 partecipanti). Analisi Trimestrale Congiunturale: il documento fornisce informazioni sull’andamento di breve periodo dell’economia della provincia di Macerata. Scambio di informazioni sulle buone pratiche, sui controlli e sul reporting nel campo della responsabilità sociale Dal 2002 al 2004 è stato effettuato un convegno all’anno sulla qualità in generale, che ha visto coinvolte PA ed imprese: nel 2003 sul Bilancio Sociale, nel 2004 sulla Responsabilità Sociale d’Impresa Attività dell’Ente Certificazione: Nel 2008 si è registrata una diminuzione, considerando il periodo 2004-2008, del 30%di attività di rilascio al pubblico, a seguito dell’applicazione di norme di semplificazione amministrativa attraverso la creazione di “sportelli 65 telematici”che hanno consentito alle imprese, ai professionisti ed alle associazioni di categoria la consultazione diretta di banche dati 5000 A 412 intervistati è stato chiesto di sintetizzare in un’unica valutazione la soddisfazione rispetto al loro rapporto con la CdC. Si tratta di un giudizio complessivo che in media è pari a 7,74 e che si dimostra ampiamente positivo per circa il 65% degli intervistati, che esprimono un giudizio da 8 a 10. 4000 I numeri della comunicazione 3000 2004 2005 2000 2006 1000 0 cer ti f i cati di visti su or igi ne documenti visti su f attur e per car nets atacpd tai wan- numer i car nets TIR meccanogr af espor tazi one i ci attr ibui ti 2004 4395 1264 1707 46 570 34 2005 4396 1631 1470 39 529 16 2006 4642 1650 1218 49 993 21 Il Bilancio Sociale: , La CdC di Macerata (a titolo volontario) ha presentato il suo primo bilancio sociale relativamente al biennio 2002-2003, al fine di valutare i risultati e gli impatti della propria attività nella loro dimensione sociale, ambientale ed economica e per renderne conto pubblicamente. Responsabilità sociale d’impresa Attività dello sportello CSR Sono state svolte indagini di tipo qualitativo, attraverso interviste faccia a faccia e focus group, e quantitativo, mediante distribuzione questionari a circa 2000 imprese Nel periodo considerato sono state svolte le seguenti attività per i soggetti partecipanti: • analisi e studio del territorio: benchmarking con altri servizi, raccolta best practices locali • preparazione e formazione del personale addetto • progetto di ricerca “Responsabili si nasce o si diventa?” (14 dicembre 2005, focus group, mediante interviste agli imprenditori partecipanti) . Riconoscimento e premi ricevuti Certificazione EFQM di 1° livello alla Camera di Commercio di Macerata: I progetti di miglioramento legati alla valutazione erano: - il Bilancio Sociale 2002-2003; - il Piano Strategico Pluriennale 2005-2009; la reingegnerizzazione dei processi con il metodo Kaizen Iscrizione della CdC nel Registro Organismi per la Conciliazione: un recentissimo prezioso riconoscimento, nei confronti dello Sportello di Conciliazione, Sono alla data odierna (oltre metà aprile 2009) 19 le Camere in Italia che hanno ottenuto lo stesso accreditamento Sostegno alle Imprese fornito in relazione ad eventi sismici: riconoscimento (anno 1998) alla CdC di Macerata, da parte delle Amministrazioni locali, Riconoscimento Cooperativa Pierucci (24 ottobre 1999): per l’impegno istituzionale ed economico profuso a sostegno diretto dello sviluppo dell’attività della Cooperativa e delle Imprese aderenti. Dati relativi alla comunicazione Stampa (comunicati stampa, redazionali, spazi pubblicitari…) Spazi Radiofonici e Televisivi (interviste, spot, servizi…) 2004 354 2005 326 2006 276 2007 245 2008 335 65* 39 30 34 37 *Dal gennaio 2004 al febbraio 2005 sono stati utilizzati spazi radiofonici a pagamento. Attenzione ricevuta da parte della Stampa Di seguito si riporta, come più specificamente illustrato nel sottocriterio 6b, una tabella da cui emerge la costante attenzione ricevuta dalla stampa, soprattutto locale. La frequenza dei servizi del TG3 dedicati a servizi erogati o ad eventi organizzati dalla CdC è stimabile in 4/5 nell’arco annuale. Per approfondimenti si rinvia al predetto sottocriterio 6b. 2006-2007 - Adeguamento del logotipo al brand di sistema camerale L’avvio dell’iter di adeguamento del logo camerale al brand di sistema (approvato con delibera di Giunta n. 255 del 21/09/2006) si è concluso nel 2007. L’applicazione del marchio è stata concepita tenendo ben presenti tutti i mutamenti del sistema dei media e i nuovi strumenti di comunicazione, da internet ai media interattivi, prevedendo le relative declinazioni e garantendo per ciascuna la massima leggibilità e decodificabilità. CRITERIO 9: Risultati performance chiave relativi alle 9a Misure della percezione - Premessa Dal 2001 la CdC si confronta a livello di risultati economico finanziari e risultati di produttività ed efficienza con le altre cdc della Regione Marche (cluster territoriale) e con altre cdc che presentano una dimensione di utenza simile in termini di numero di imprese iscritte e tessuto produttivo della provincia (cluster dimensionale). che sono: Le CdC appartenenti al cluster dimensionale sono le CdC di Viterbo, Ferrara, Frosinone, Avellino, Reggio Calabria. Gli indicatori di natura economica finanziaria rilevati nel nostro pannello di guida, sono costruiti su rapporti di dati di bilancio a consuntivo aggiornati ogni 4 mesi e dai dati a preventivo e ciò permette di valutare gli esiti delle attività realizzate.. La prospettiva temporale per i valori relativi all’anno in corso (2008), per quanto di utilità, fanno riferimento ai dati rilevati dalla contabilità per il primo e secondo quadrimestre (chiusure infrannuali del cruscotto di gestione presentato di volta in volta alla Giunta camerale) e ad 66 1. Capacità Finanziaria 2. Autonomia Finanziaria 3. Tasso di riscossione delle entrate da diritto annuale 4. Andamento della riscossione delle entrate da diritti di segreteria 5. Andamento della riscossione delle altre entrate 6. Incidenza del fondo perequativo 7. Politica di realizzazione dei programmi promozionali 8. Politica di realizzazione degli investimenti promozionali 9. Incidenza dei costi del personale sulle entrate correnti 10. Incidenza di contratti a tempo determinato 11. Incidenza delle collaborazioni esterne 12. Incidenza dei servizi continuativi 13. Disponibilità finanziaria a breve(diviso 10) 14. Tasso di rotazione dei crediti (diviso 100) 15. Tasso di rotazione dei debiti (diviso 100) 16. Tasso di incidenza dei costi di automazione Gli indicatori di produttività ed efficienza presi in considerazione sono: 1. Efficienza organizzativa 2. Efficienza produttiva (a) 3. Efficienza produttiva (b) 4. Efficienza produttiva (c ) 5. Dimensionamento dell'organico 1 6. Tasso di incidenza del personale dedicato alle imprese 7. Dimensionamento del personale dedicato alle imprese Vengono utilizzati due gruppi di indicatori, un primo panel è relativo al benchmark con le altre cdc come sopra riportato, un secondo riguarda soltanto il nostro ente ed entra più puntualmente su alcuni aspetti particolari a seconda delle criticità del momento. Il primo panel è composto da diversi indici di cui vengono riportati i più significativi per la gestione dell’ente: Risultati finanziari 1. Capacità Finanziaria: Esprime la capacità di impiego di risorse eccedenti i costi della gestione corrente, in attività di sviluppo promozionale. Si calcola: Totale delle spese correnti al netto delle spese per attività promozionali / Entrate della gestione corrente al netto di tutti gli interventi a titolo di Fondo Perequativo. CAPACITA' FINANZIARIA (RIGIDITA' GESTIONALE) ANALISI TEMPORALE TREND CCIAA DI MACERATA (dal 2001 al 2008 proiezione) CONFRONTATO CON VALORI MEDI DEL CLUSTER 0,93 0,88 0,83 0,78 0,73 0,68 0,63 0,58 0,53 0,48 0,43 0,38 0,33 VALORE una proiezione dell’andamento a fine anno. Al di fuori del grafico vengono riportati i valori del bilancio consuntivo dell’anno 2008, approvato dal Consiglio Camerale in data 30/04/2009. Per ogni indicatore viene fornita una rappresentazione grafica che consente una lettura dell'indicatore in una prospettiva temporale: come evolve un medesimo indicatore nel corso del tempo, e in una prospettiva di benchmarking: come già detto lo stesso indicatore è messo a confronto con le prestazioni sul medesimo dato del cluster territoriale e di quello dimensionale. La prospettiva temporale, segnalando la presenza di una crescita positiva o negativa, consente di inquadrare nel giusto contesto i risultati "fuori norma". Il benchmarking consente di capire se si è in linea o meno con lo standard del sistema. Per "Valori di riferimento …><…" si intende il range di valori entro cui la prestazione è considerata buona per il sistema camerale a seguito di uno studio elaborato dall’Unioncamere. Gli indicatori economico finanziari che vengono presi in considerazione sono: 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008/ 1° 2008/ 2° pr. 2008 Cdc Macerata 0,79 0,78 0,84 0,86 0,78 0,79 0,75 0,42 0,34 0,68 Valore medio cluster regionale 0,78 0,76 0,76 0,76 0,71 0,70 Valore medio cluster dimensionale 0,78 0,82 0,83 0,83 0,77 0,75 ANNO valori di riferimento 0,7><0,9 - Il valore dell’indice per l’anno 2008 (dati bilancio consuntivo) è di 0,63. Il risultato di questo e degli indici che seguono è coerente con le strategie dell’ente che mirano a sostenere sempre di più gli investimenti a sostegno dello sviluppo economico del territorio. Per il 2009 l’obiettivo è quello di proseguire nel miglioramento. L'indice mette in evidenza la quantità di entrate correnti (al netto degli interventi a titolo di fondo perequativo) assorbite dalle spese correnti di gestione (escluse le spese per attività promozionali). Di conseguenza si sottolinea la quantità di entrate utilizzabili per attività di incentivo allo sviluppo economico. Mentre per la nostra cdc la disponibilià dei dati contabili ci consente di aggiornare tempestivamente gli indici, i valori delle altre CdC essendo forniti da Unioncamere e dal Nucleo Regionale di valutazione, sono aggiornati solo all’anno 2006. Il benchmarking ha una finalità puramente informativa, nel senso che non tutte le CdC tendono allo stesso obiettivo in quanto ogni Giunta decide autonomamente quali obiettivi perseguire e a quale risultato tendere. Inoltre, la diversa modalità di contabilizzare alcune tipologie di costi adottata dalle singole CdC, fa si che gli indicatori possono essere utilizzati solo a livello di trend, in quanto non sempre due indici uguali rispecchiano la stessa realtà. Negli anni la tendenza da parte della nostro ente è stato di controllare il più possibile le risorse destinate alla gestione corrente a favore dello sviluppo promozionale il che si può tradurre in un trend decrescente dell’indice. 2. Autonomia Finanziaria: esprime la disponibilità di risorse proprie della camera e quindi la capacità di coprire le spese correnti con proprie fonti di finanziamento Si calcola: entrate della gestione corrente al netto di tutti gli interventi a titolo di Fondo Perequativo / totale spese correnti al netto dei contributi per il Fondo Perequativo 67 preventivato per attività investimenti promozionali per esercizio. 4. Incidenza dei costi del personale sulle entrate correnti: esprime il livello di assorbimento di risorse economiche per la gestione del personale AUTONOMIA FINANZIARIA ANALISI TEMPORALE TREND CCIAA DI MACERATA (dal 2001 al 2008 proiezione ) CONFRONTATO CON VALORI MEDI DEL CLUSTER 2,50 VALORE 2,00 1,50 1,00 0,50 0,00 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 Cdc Macerata 0,97 0,96 0,90 0,87 0,95 0,96 1,12 Valore medio cluster regionale 0,96 0,93 0,97 0,95 1,03 1,09 Valore medio cluster dimensionale 0,96 0,90 0,88 0,91 0,93 1,07 2008/1 2008/2 pr. ° ° 2008 1,92 1,92 Si calcola: totale costi per il personale, competenze e oneri sociali / totale entrate gestione corrente. 0,97 INCIDENZA DEI COSTI DEL PERSONALE ANALISI TEMPORALE TREND CCIAA DI MACERATA (dal 2001 al 2007) CONFRONTATO CON VALORI MEDI DEL CLUSTER ANNO Si calcola : totale impegnato per attività promozionali realizzate nell'esercizio/Totale preventivato per attività promozionali per esercizio. POLITICA DI REALIZZ.NE DEI PROGRAMMI PROMOZIONALI ANALISI TEMPORALE TREND CCIAA DI MACERATA (dal 2001 al 2007) CONFRONTATO CON VALORI MEDI DEL CLUSTER VALORE 1,10 1,00 0,90 0,80 0,70 0,60 0,50 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 Cdc Macerata 0,94 0,89 0,91 0,92 0,95 0,94 0,86 Valore medio cluster regionale 1,05 0,94 0,88 1,02 0,97 0,82 Vaore medio cluster 0,91 0,88 0,84 0,98 0,87 0,64 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 Cdc Macerata 0,37 0,37 0,39 0,42 0,40 0,42 0,41 Valore medio cluster regionale 0,35 0,36 0,36 0,38 0,35 0,35 Valore medio cluster dimensionale 0,42 0,41 0,43 0,4 0,39 0,4 ANNO Valori di riferimento 0,3><0,4 - Il valore dell’indice per l’anno 2008 (dati bilancio consuntivo) è di 0,27. Anche per questo indice per il 2009 l’obiettivo è quello di proseguire nel miglioramento. In merito a questo indicatore va precisato che il confronto con altre cdc può essere fuorviante se non si tiene conto della diversa composizione delle imprese (società di persone , società di capitali, ditte individuali ) che formano il tessuto produttivo di ogni provincia e da cui scaturisce un maggiore o minore importo del diritto annuale, principale fonte di entrata delle cdc. L’analisi dell’indice mostra come la cdc di Macerata pur essendo stata sempre in linea con le altre cdc presenta un netto miglioramento dell’indice nell’anno 2008 risultato congiunto di un aumento delle entrate e un contenimento dei costi del personale. 5. Incidenza dei contratti a tempo determinato: esprime l'utilizzo delle professionalità esterne per rispondere a picchi di lavoro o progetti specifici. Si calcola: totale costi per contratti a tempo determinato, competenze e oneri sociali / totale dei costi del personale, competenze e oneri sociali. INCIDENZA DEI CONTRATTI A TEMPO DETERMINATO ANALISI TEMPORALE TREND CCIAA DI MACERATA (2001-2008 proiezione) CONFRONTATO CON VALORI MEDI DEL CLUSTER ANNO 0,28 0,24 0,20 VALORI Valori di riferimento 0,8<1 - Il valore dell’indice per l’anno 2008 (dati bilancio consuntivo) è di 0,96. Per il 2009 l’obiettivo è quello di proseguire nel miglioramento. Come riferito precedentemente i dati delle altre CdC per l’anno 2007 non sono disponibili. L’obiettivo è di far coincidere la spesa per interventi promozionali con la previsione, dal 2005 la nostra CdC si pone in linea o a livelli migliori delle altre CdC, a dimostrazione che il nostro ente è riuscito nel corso degli anni ad effettuare una puntuale programmazione degli interventi promozionali. Si calcola: totale impegnato per attività investimenti promozionali realizzati nell'esercizio / totale 0,50 0,45 0,40 0,35 0,30 0,25 0,20 0,15 0,10 0,05 0,00 VALORI Valori di riferimento 0,8> <1 - Il valore dell’indice per l’anno 2008 (dati bilancio consuntivo) è di 1,07. Per il 2009 l’obiettivo è quello di proseguire nel miglioramento L'indicatore in esame, esprime l'autonomia della Camera nel gestire sia attività di tipo amministrativo, che di attività di incentivo allo sviluppo. Indica quindi la disponibilità di risorse proprie della CdC e di conseguenza la capacità di coprire le le spese correnti con proprie fonti di finanziamento. Come indicato nell’indice precedente. Negli anni la tendenza da parte della nostro ente è stato di controllare il più possibile le risorse destinate alla gestione corrente e di conseguenza la capacità di coprire le spese correnti con proprie fonti di finanziamento, il che si può tradurre in un trend crescente dell’indice. 3. Politica di realizzazione dei programmi promozionali: esprime la capacità previsionale e decisionale della cdc. 0,16 0,12 0,08 0,04 0,00 Cdc Macerata 2002 0,03 0,051 0,052 0,048 0,067 0,090 0,098 0,066 0,067 0,061 Valore medio cluster regionale 0,03 Valore medio cluster dimensionale 0,04 2003 2004 2005 2006 2007 2008/1 2008/2 pr. ° ° 2008 2001 0,060 0,080 0,060 0,030 0,07 0,06 0,08 0,02 ANNO Valori di riferimento 0,05><0,1 - Nel 2008 il valore scende a 0,067. Dal 2003 è stato inserito anche il costo del personale interinale. 68 Questo indicatore non può essere confrontato con le altre CdC perché il ricorso a personale a tempo determinato è dettato da proprie contingenze congiunturali, rispecchiando pertanto le singole realtà. Si calcola: totale costi per contratti di collaborazioni e consulenze esterne / totale dei costi del personale, competenze e oneri sociali. Il valore dell’indice per l’anno 2008 (dati bilancio consuntivo) è di 0,33. 2) Efficienza produttiva (a): esprime la capacità di destinare quota parte delle entrate ad attività promozionali realizzate nel corso dell'esercizio. Si calcola: spese promozionali / entrate totali Risultati non finanziari Il pannello degli indicatori di efficienza della CdC raggruppa 7 indicatori che tendono a delineare la capacità di utilizzare le risorse professionali e finanziarie della Camera. E' orientato al monitoraggio dell'efficienza. Per ogni indicatore viene fornita una rappresentazione grafica che consente una lettura dell'indicatore in una prospettiva temporale: come evolve un medesimo indicatore nel corso del tempo, e in una prospettiva di benchmarking: lo stesso indicatore è messo a confronto con le prestazioni sul medesimo dato delle cdc della regione (cluster regionale) e delle cdc aventi una dimensione di utenza simile (cluster dimensionale). . 1) Efficienza organizzativa : esprime il livello di efficienza economica considerata come rapporto di equilibrio ottimale tra entrate e costi interni. Si calcola: spese interne di struttura/entrate correnti. 2007 Attività (composizione) attivo fisso 8.918.922 valori % 8.089.844 71 52 attivo corrente disponibilità liquide 1.474.438 12 2.223.786 18 Totale Passività (composizione) 12.617.145 100 2005 2006 V A LO R E Cdc Macerata 0,57 0,57 0,61 0,64 0,60 0,59 Valore medio cluster regionale 0,00 0,00 0,00 0,00 0,52 0,51 Valore medio cluster dimensionale 0,00 0,00 0,00 0,00 0,57 0,58 2007 0,47 2008/1 2008/2 pr. ° ° 2008 0,35 0,26 0,44 % valori 46 100 % 32 5.594.853 36 Totale 12.617.145 100 15.559.854 100 7.080.360 46 2.884.640 19 EFFICIENZA PRODUTTIVA ANALISI TEMPORALE TREND CCIAA DI MACERATA (dal 2001 al 2008 proiezione) CONFRONTATO CON VALORI MEDI DEL CLUSTER 0,56 0,48 0,40 0,32 0,24 0,16 0,08 0,00 V ALO RI 2004 15.559.854 21 0,35 2003 36 4.062.365 0,45 2002 5.590.316 2.699.452 0,55 2001 12 passivo corrente 0,65 0,25 valori 1.879.693 5.855.328 0,95 0,75 % patrimonio netto passivo consolidato EFFICIENZA ORGANIZZATIVA ANALISI TEMPORALE TREND CCIAA DI MACERATA (dal 2001al 2008 proiezione) CONFRONTATO CON VALORI MEDI DEL CLUSTER 0,85 valori 2008 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008/ 2008/ 2008 1° 2° 0,10 0,28 0,29 0,31 0,33 0,31 0,28 Valore medio cluster 0,30 regionale 0,36 0,31 0,34 0,30 0,26 Valore medio cluster 0,29 dimensionale 0,33 0,33 0,34 0,34 0,23 Cdc Macerata 0,17 0,18 0,36 ANNO ANNO L'andamento dell'indice dal 2001 conferma quanto evidenziato da tutti gli altri indicatori, il trend evidenzia come i valori "fuori norma" siano limitati al biennio 2003/2004, anni in cui il valore delle spese correnti, a causa della ristrutturazione delle sedi camerali, è molto aumentato per i costi di locazione, di manutenzione, i maggiori costi di riscaldamento della sede provvisoria,e di trasloco (tutte spese con carattere di eccezionalità, che non si ripeteranno negli anni successivi). Mentre per la CdC la disponibilià dei dati contabili ci consente di aggiornare tempestivamente gli indici, i valori delle altre CdC essendo forniti da Unioncamere e dal Nucleo Regionale di valutazione, sono aggiornati solo all’anno 2006. Negli anni l’obiettivo dell’Ente è stato quello di ridurre il più possibile l’incidenza dei costi interni di struttura, l’andamento quindi del trend dovrà essere decrescente. Il valore dell’indice per l’anno 2008 (dati bilancio consuntivo) è di 0,31. L’andamento dell’indice negli anni è in linea con quello delle altre cdc. Nel 2007, il passaggio al nuovo sistema di contabilità da finanziaria ad economica, determinando un diverso approccio nei confronti delle iniziative economiche programmate ma non realizzate nell’anno di competenza, ha fatto si che, a differenza degli anni precedenti, le iniziative originariamente programmate che non si sono potute realizzare sono state riprogrammate per l’anno successivo. La differenza con gli anni precedenti è che nella contabilità con il sistema degli impegni, un’iniziativa veniva considerata realizzata con il semplice “impegno” della somma, oggi affinchè un’iniziativa si consideri realizzata occorre che sia contabilizzato il costo. Come prevedibile nel 2008 il valore dell’indice si attesta ai migliori livelli degli anni precedenti e 69 l’obiettivo per il futuro è di migliorare con dei valori dell’indice crescenti. Il secondo panel di indicatori è il seguente: 1. Analisi della solidità patrimoniale e degli equilibri finanziari. Tale tipo di analisi ha lo scopo di evidenziare, tramite l’esame delle voci dello Stato patrimoniale, la composizione e quindi il grado di solidità del patrimonio della camera. Nelle seguenti tabelle si propone una riclassificazione dello stato patrimoniale degli ultimi due esercizi (tabella 1), questa analisi fa emergere il grado di liquidità delle voci dell’attivo e del passivo e ci permette di verificare attraverso alcuni indici gli equilibri finanziari e patrimoniali dell’Ente. Tabella 1: variazioni % tra inizio e fine esercizio Attività 2007 2008 attivo fisso 100 90,70 attivo corrente 100 127,49 disponibilità liquide 100 251,39 totale 100 123,32 2007 2008 patrimonio netto 100 120,92 passivo consolidato 100 106,86 passivo corrente 100 137,72 Totale 100 123,32 Passività Tra impieghi (attivo) e fonti (passivo) dello Stato Patrimoniale dovrebbe esistere una correlazione logica tale per cui il tempo di scadenza delle fonti dovrebbe coincidere con quello di scadenza degli impieghi. In altre parole gli impieghi pluriennali, o attivo fisso, dovrebbero essere alimentati da fonti di finanziamento pluriennali (passivo fisso), gli impieghi correnti (attivo circolante: attivo corrente più disponibilità liquide) dovrebbero essere alimentati da fonti di finanziamento a breve termine (passivo corrente). Graficamente la situazione patrimoniale del nostro Ente al 31/12/2007 era la seguente: Tabella 2 Attivo fisso Attivo corrente Disponibilità liquide Situazione patrimoniale 2007 8.918.922.00 5.855.328,00 (71%) (46%) Patrimonio netto 2.699.452,00 (21%) Passivo consolidato 4.062.365,00 (32%) Passivo corrente 1.474.438,00 (12%) 2.223.786,00 (18%) Come evidenziato dalla tabella la situazione non era in perfetto equilibrio in quanto l’attivo fisso è finanziato, pur se in piccola parte, anche dal passivo corrente. Al 31/12/2008 è nettamente migliorata in quanto le passività corrente sono addirittura coperte quasi del tutto dalle sole disponibilità liquide Situazione patrimoniale 2008 attivo fisso attivo corrente disponibilità liquide 8.089.844,00 2.884.640,00 patrimonio netto passivo consolidato 5.594.853,00 passivo corrente 7.080.360,00 1.879.693,00 5.590.316,00 L’analisi degli equilibri finanziari e patrimoniali viene completata con il calcolo del margine di struttura e degli indici di liquidità. In questo caso ritengo sia utile mettere a confronto gli anni dal 2004 al 2008, perché ci aiutano a dare una chiave di lettura a questi indici la cui valenza, altrimenti, sarebbe solo di primo orientamento in quanto si riferiscono tipicamente ad uno specifico istante della vita della Camera senza coglierne assolutamente la dinamica. Tabella 3 Analisi degli equilibri finanziari e patrimoniali indicatori 2004 2005 2006 2007 2008 Margine di struttura 1.588.129 -1.697.991 -2.668.89 -364.14 1.835.156 0,91 1,33 Indice di liquidtà 1,38 0,50 0,40 Indice di 0,55 1,00 liquidità immediata 1,10 0,21 0,21 Questi indici, i cui valori ottimali per quanto riguarda il margine di struttura dovrebbero essere di segno positivo, l’indice di liquidità un valore compreso tra 1 e 2 e l’indice di liquidità immediata valori intorno ad 1, valori questi che si ripresentano con l’anno 2008, non fanno che confermare il forte impatto che ha avuto da un punto di vista finanziario la disposizione legislativa che dal 01/01/2006 ha imposto agli enti camerali l’abbandono della Tesoreria unica, disponendo l’incasso da parte dello Stato di tutte le risorse liquide (€ 3.323.731,80) e stabilendone la restituzione in cinque anni (quote annuali di € 664.746,4). Alla data del 31/12/2008 sono ancora da riscuotere due quote. CRUSCOTTO DI GESTIONE DELLA CDC DI MACERATA Vengono proposti anche alcuni indicatori tratti dal sistema Pareto di Unioncamere. Gli stessi sono stati rielaborati evidenziando: 1. il livello dell’indice alla data della chiusura del bilancio 2008; 2. il valore dell’indice come da budget 2008. 70 INDICATORI DI ECONOMICITA’ Esprimono la capacità dell’ente nel medio lungo termine di essere in equilibrio economico finanziario Descrizione Esprime la capacità di impiego di risorse eccedenti i costi della gestione corrente, in attività di sviluppo promozionale Indicat. N. 3 Incidenza dei costi del personale (totale degli oneri correnti al netto degli interventi economici) / (proventi correnti al netto degli interventi a titolo di fondo perequativo) Esprime la disponibilità di risorse proprie della camera e quindi la capacità di coprire le spese correnti con proprie fonti di finanziamento (proventi della gestione corrente al netto di tutti gli interventi a titolo di fondo perequativo) / (Totale degli oneri correnti al netto dei contributi per il Fondo perequativo) Esprime il livello di assorbimento di risorse economiche per la gestione del personale (totale costi per il personale) / (totale proventi della gestione corrente) Indicat. N. 4 Incidenza dei contratti a tempo determinato Esprime l'utilizzo delle professionalità esterne per rispondere a picchi di lavoro o progetti specifici (totale costi per personale a tempo determinato) / (totale costi per il personale) Gli indicatori n. 1 – 4 sono stati già trattati nel primo panel Utilizzo del budget per funzione istituzionale consuntivo 2008 385.787,59 339.003,31 SERVIZI DI SUPPORTO 2.495.267,98 2.276.500,98 ANAGRAFE E SERVIZI DI REGOLAZIONE DEL MERCATO 2.530.761,64 2.344.729,82 STUDIO,FORMAZIONE,IN FORMAZIONE e PROMOZ. ECON. 3.742.518,13 3.908.857,11** Esprime il livello di efficienza economica considerata come rapporto di equilibrio ottimale tra entrate e costi interni (totale costi interni di struttura:costi del personale al netto degli acc.ti al tfr + costi di funzionamento al netto di: quote associative, costi per consulenti, per oneri legali, spese di automazione oneri di rappresentanza, oneri di pubblicità e oneri per la riscossione delle entrate)/(totale dei proventi correnti) Esprime la capacità di destinare quota parte delle entrate ad attività promozionali realizzate nel corso dell'esercizio (totale oneri per interventi economici) / (totale dei proventi correnti) INDICATORI DI EFFICACIA Esprimono l’attitudine di conseguire nel tempo le proprie finalità Indicatore riferimento Indicat. N. 7 Politica di realizz.ne dei programmi promozionali Descrizione Esprime la capacità previsionale e decisionale della camera (totale oneri per interventi economici)/(budget per interventi economici) L’ indicatore n. 7 sono stati già trattati nel primo panel CRUSCOTTO DELLE RISORSE ECONOMICHE Descrizione Riferimento Stato avanzamento costi di PERSONALE, Tabella 1 FUNZIONAMENTO ED INTERVENTI ECONOMICI per FUNZIONE ISTITUZIONALE Incidenza % delle FUNZIONI Tabella 2 ISTITUZIONALE sui costi di PERSONALE, FUNZIONAMENTO ed INTERVENTI ECONOMICI Incidenza % DEI COSTI GENERALI SUI Tabella 3 COSTI TOTALI (ONERI CORRENTI) Incidenza % DEI COSTI DEL PERSONALE Tabella 4 "INDIRETTO" SUI COSTI TOTALI DEL PERSONALE Tabella 1 Utilizzo % Budget ONERI CORRENTI (personale, funzionamento, interventi economici, amm.ti e accant.ti) per FUNZIONE ISTITUZIONALE 105% 90% 75% 60% 45% 30% A N A G R AF E E N TE T O TA LE 0% S E R V IZ ID IS U PP O R E T S O E R V IZ ID IR S EG TU D O IO LA ,F ZI O .. R . M AZ IO N E ,IN FO R M A ZI O N E .. 15% G E .. . TOTALE COSTI MASTRI 6-7-8 -9 8.869.091,22* INDICATORI 9.154.335,34 DI EFFICIENZA SE G R E TE R IA ORGANI ISTITUZ. E SEGRETERIA GENERALE Revisione budget 2008 conseguire Gli indicatori n. 5 – 6 sono stati già trattati nel primo panel avanzamento % Costi per PERSONALE, FUNZIONAMENTO ed INTERVENTI ECONOMICI, AMM.TI E ACCANTON.TI per FUNZIONE ISTITUZIONALE a Descrizione Indicat. N. 6 Efficienza produttiva ST IT U Z .E Indicat. N. 2 Autonomia finanziaria Indicatore riferimento Indicat. N. 5 Efficienza organizzativa O R G A N II Indicatore riferimento Indicat. N. 1 Capacità finanziaria (rigidità gestionale) Esprimono l’attitudine dell’ente economicamente gli obiettivi fissati budget 2008 consuntivo costi funzione 71 * Dal totale degli oneri correnti è stato decurtato l’importo relativo all’accantonamento per fondo svalutazione crediti per la parte non prevedibile relativa al diritto annuale come indicato dalla circolare ministeriale di cui alla Nota integrativa al Bilancio 2008. * Il Consuntivo 2008 per la funzione istituzionale “Studio, formazione, informazione e promozione economica” è più alto dell’importo a preventivo in quanto la quota destinata alla realizzazione della SS 77, il cui importo risente del diritto annuale effettivamente riscosso, è stata maggiore rispetto al previsto. Tabella 2 GENERALI COSTI TOTALI 100% 100% legenda: per COSTI GENERALI si intende la somma dei costi delle FUNZIONI A: ORGANI ISTITUZIONALI E SEGRETERIA GENERALE e FUNZIONE B: SERVIZI DI SUPPORTO INCIDENZA DEI COSTI GENERALI SUI COSTI TOTALI 100% 100% 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 31% 30% 30% 20% ANALISI CONSUNTIVO COSTI ALLOCATI 0% budget anno 2008 Totale costo STUDIO, FORMAZ., INFORMAZIONE e PROMOZ. ECON ANAGRAFE E SERVIZI DI REGOLAZIONE DEL MERCATO SERVIZI DI SUPPORTO Incidenza % delle FUNZIONI ISTITUZIONALI sui costi di PERSONALE, FUNZIONAMENTO ed INTERVENTI ECONOMICI ORGANI ISTITUZ. E SEGRETERIA GENERALE 10% PERSONALE 6,45% FUNZIONAMENTO INTERVENTI ECONOMICI 5,21% 29,89% 48,48% 15,19%100,00% 56,76% 31,19% 6,84% 100,00% 0,62% 0,52% 3,07% 95,79% valori consuntivo costi allocati COSTI GENERALI COSTI TOTALI Anche in questa tabella, come nella precedente, se noi escludessimo dal conteggio il costo delle quote associative le percentuali sarebbero 23% il budget anno 2008, 22% il valore a consuntivo. Tabella 4 INCIDENZA DEI COSTI DEL PERSONALE "INDIRETTO" SUI COSTI TOTALI DEL PERSONALE 100,00% Revisione di budget anno 2008 valori consuntivo costi allocati 39% 36% 100% 100% COSTI PERSONALE INDIRETTO COSTI TOTALI DEL PERSONALE Legenda: per COSTI DEL PERSONALE INDIRETTO si intende la somma dei costi del personale delle FUNZIONI A: ORGANI ISTITUZIONALI E SEGRETERIA GENERALE e FUNZIONE B: SERVIZI DI SUPPORTO INCIDENZA DEI COSTI DEL PERSONALE INDIRETTO SUI COSTI TOTALI DEL PERSONALE 100% 100% 100% 90% 80% 70% Per costi allocati si intende che i "costi comuni" sono stati ripartiti sulle varie funzioni istituzionali seguendo una logica che tiene conto di chi ha effettivamente consumato le risorse e non di chi ha la responsabilità della “spesa”. Una importante considerazione in questa analisi è che tra i costi di funzionamento della Funzione istituzionale SERVIZI DI SUPPORTO sono computate (da Regolamento di contabilità) le quote associative che incidono sul totale per un importo di € 610.708,00, pari al 29,80 % dei costi di funzionamento sostenuti. Tabella n. 3 INCIDENZA DEI COSTI GENERALI SUI COSTI TOTALI (COSTI DEL PERSONALE, FUNZIONAMENTO ED INTERVENTI ECONOMICI) Revisione di budget Valori consuntivo costi anno 2008 allocati COSTI 31% 30% 60% 50% 40% 39% 36% 30% 20% 10% 0% revisione di budget 2008 COSTI PERSONALE INDIRETTO valori consuntivo COSTI TOTALI DEL PERSONALE 9b Indicatori di performance Parametri non finanziari La CdC per quanto riguarda le sue performance nei confronti dell’utenza esterna, in particolar modo per i servizi anagrafico- certificativi ha conseguito degli ottimi risultati ottenuti grazie a misure organizzative adottate (attivazione Sportello Unico Camerale, dal marzo 2003, e Sportello informativo telefonico) che al notevole sviluppo delle reti telematiche e della firma digitale (corsi di formazione e seminari destinati ai professionisti per invio telematico pratiche e bilanci del Registro Imprese, a cui hanno partecipato circa 400 72 Anno 2005Posizione CdC % evasione Tot. pratiche Evase entro i termini Ritardo 1-5 giorni Ritardo 6-10 giorni Ritardo > 10 giorni professionisti e rappresentanti delle Associazioni di categoria), passando da una posizione che la vedeva classificata al 99° posto in una graduatoria di 103 Camere di commercio, nel dicembre 2003, al 19° posto, in base all’ultima rilevazione disponibile (risalente al 31/03/2008) divenendo quindi il benchmark di riferimento per la nostra regione nel 2007, mentre Pesaro ci supera nel 2008 anche se noi miglioriamo i nostri parametri : Percentuale di evasione pratiche RI nella regione 8 11 55 58 AN PS MC AP 99,70 99,70 98,60 98,50 110.708 102.291 76.539 94.789 54,80% 63,70% 34,50% 33,30% 6,30% 9,20% 8,60% 10,90% 4,40% 5,7% 5,9% 8,7% 34,20% 21,1% 49,5% 45,60% Posizione CdC % evasione Tot. pratiche Evase entro i termini Ritardo 1-5 giorni Ritardo 6-10 giorni Ritardo > 10 giorni Anno 2006 11 19 34 63 AN PS MC AP 99,80 99,80 99,60 99,00 134.346 126.051 92.890 114.801 60,50% 67,60% 41,50% 36,30% 5,9% 8,60% 8,50% 11,80% 4,20% 5,3% 5,6% 8,7% 29,20% 18,3% 43,9% 42,30% Posizione CdC % evasione Tot. pratiche Evase entro i termini Ritardo 1-5 giorni Ritardo 610 giorni Ritardo > 10 giorni Anno 2007 15 17 23 69 MC PS AN AP 99,80 99,80 99,70 99,00 107.515 146.262 155.832 131.663 47,50% 69,40% 64,50% 37,10% 8,1% 8,70% 5,60% 12,30% 5,30% 5,1% 3,8% 8,8% 38,80% 16,6% 25,7% 40,70% 158.564 70,70% 8,5% 4,90% 15,70% 99,80 117.287 50,20% 8,20% 5,2% 36,1% 30 AN 99,70 168.546 66,30% 5,60% 3,7% 24,1% 82 AP 98,60 142.032 37,40% 12,50% 8,8% 39,90% Ritardo > 10 giorni Tot. pratiche 99,90 MC Ritardo 6-10 giorni % evasione PS Ritardo 1-5 giorni CdC 9 19 Evase entro i termini Posizione Anno 2008 Per completezza di informazione riportiamo di seguito la statistica relativa ai tempi di lavorazione delle pratiche del registro imprese raffrontati con la media nazionali dal mese di gennaio 2008 al gennaio 2009, dalla quale è possibile dedurre che le pratiche evase entro 5 giorni dalla CdC di Macerata è sempre superiore alla media nazionale. Nei mesi novembre e dicembre 2008, si registra una percentuale più bassa di pratiche evase rispetto alla media nazionale, ciò è stato causato principalmente dal fatto che era in vigore una convenzione con la CPA (organo regionale) mediante la quale l’Ufficio Artigianato provvedeva ad inserire direttamente i dati delle pratiche artigiane nel RI. Per ragioni organizzative, la CPA, negli ultimi mesi del 2008 e nei primi del 2009, si è limitata a protocollare le pratiche senza evaderle . Di conseguenza, per ovviare a questa situazione, dal 1 aprile 2009, la convenzione sarà disdetta e pertanto anche le pratiche artigiane saranno evase dal RI. Riportiamo le prime 50 posizioni di una graduatoria nazionale relativa alla diffusione della firma digitale sul territorio, che ci trova alla posizione n. 29 su 103 CdC. Nelle Marche solo Ancona risulta migliore di noi collocandosi al 14 ^ posto. % diffusione certificati di sottoscrizione attivi (al 28/02/09-fonte CARN) sul totale delle società attive (di capitale e di persone-IV trimestre 2008-fonte StockView) Tot. FD / Tot. Società attive 1. 2. 3. PRATO* 113% PISA* 111% LIVORNO* 110% 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. 21. 22. 23. 24. 25. 26. 27. FOGGIA* 106% PISTOIA 106% CROTONE 105% GROSSETO* 98% AREZZO 97% FIRENZE 96% TARANTO* 93% CALTANISSETTA 92% REGGIO DI CALABRIA 92% CATANZARO* 92% ANCONA* 89% ISERNIA 88% VIBO VALENTIA 86% ENNA 85% SIENA* 83% RIMINI* 83% MODENA* 78% MASSA CARRARA 77% RAVENNA 77% UDINE 76% CREMONA* 75% BARI* 75% BERGAMO 75% VICENZA 73% 28. 29. 30. 31. BOLOGNA* 73% MACERATA* 72% CAMPOBASSO* 72% LUCCA 71% 32. 33. 34. 35. 36. 37. 38. 39. 40. 41. 42. 43. 44. 45. 46. 47. 48. NOVARA 69% SIRACUSA 69% PORDENONE* 69% BENEVENTO 69% CATANIA* 69% PIACENZA* 68% POTENZA* 68% COSENZA 67% AOSTA* 66% LECCO 65% PAVIA 65% MATERA 63% TREVISO 63% LECCE 62% LODI 62% TRIESTE* 61% TRENTO* 57% Relativamente alla registrazione dei Brevetti e Marchi depositati, i dati regionali disponibili pongono, negli anni, la provincia di Macerata al primo posto nella regione e ai primi posti tra le province italiane come numero di invenzioni e come numero di marchi depositati e registrati. Anno 2006 73 CdC Marchi Invenzioni Modelli ornamentali Modelli utilita' MC 770 185 65 51 1.071 AN 314 81 10 25 430 AP 178 25 5 13 221 PU 154 46 12 20 232 TOTALE 1.416 337 92 109 1.954 CdC Marchi Invenzioni Modelli ornamentali Modelli utilita' Anno 2007 MC 672 256 60 42 1.030 AN 329 70 13 36 448 AP 167 18 10 14 209 PU 248 42 6 21 317 TOTALE 1.416 386 89 113 2.004 (*) Numero di brevetti ogni 100.000 abitanti Al raggiungimento di questo soddisfacente risultato ha senza dubbio contribuito l'impegno da tempo profuso dalla CdC di Macerata, nello sviluppo e nella diffusione della cultura brevettuale, ponendo particolare attenzione a momenti di approfondimento e formativi sul tema della tutela della proprietà industriale e su tematiche inerenti l’innovazione. All’entrata a regime del nuovo Codice dei diritti di proprietà industriale, sono state organizzate, giornate formative su marchi, brevetti e design, dal titolo “Sfida all’Innovazione”, che hanno riscontrato un notevole successo sia dal punto di vista della partecipazione che qualitativo, grazie soprattutto alla docenza del più importante studio marchigiano di consulenza in tema di brevettazione (mandatari). All'entrata in vigore del deposito telematico, (anno 2006) l'Ufficio brevetti della CdC di Macerata, si è impegnato per gestire al meglio il passaggio dalla fase di collaudo e sperimentazione alla fase pienamente operativa attraverso successive giornate formativeconsulenziali, rivolte alle imprese, alle associazioni di categoria e agli ordini professionali per permettere loro di acquisire piena padronanza dell’iter necessario per l’invio telematico dei brevetti e marchi. Anno 2008 Modelli utilita' 48 40 984 60 10 25 507 AP 190 19 8 12 229 PU 176 26 11 25 238 TOTALE 1.436 343 77 102 1.958 Nell’anno 2008, la Camera di Macerata si pone anche al secondo posto a livello nazionale (dopo Bologna) per numero di brevetti depositati. Dopo la provincia più brillante, rappresentata da Bologna con 85,99 (numero di brevetti per ogni 100 mila abitanti), infatti, il secondo posto di questa classifica dell'innovazione va a Macerata , campione della Provincia Italiana con 78,93. Prima delle metropoli è Milano, terza per numero di domande rapportate agli abitanti (63,71) anche se , ovviamente, leader per la cifra complessiva di brevetti depositati 10 Province con più brevetti (*): Bologna MACERATA Milano Udine Modena Torino Padova Vicenza Pisa Firenze 85,99 78,93 63,71 51,09 49,19 48,48 42,27 36,69 33,47 25,36 Anno 2007 Marchi Dal prospetto seguente, relativo all’anno 2007 (i dati del 2008 non sono ancora disponibili), si ricava che la CdC di Macerata si posiziona al 1° posto per il numero di depositi cartacei ed on line di brevetti e marchi a livello regionale. L’ente camerale si è impegnato per far acquisire alle imprese, alle associazioni di categoria e agli ordini professionali la piena padronanza dell’iter necessario per l’invio telematico dei brevetti e marchi tanto che la percentuale dei depositi on line di brevetti e marchi della CdC di Macerata , è in assoluto la più alta (25% 47%) superando anche la media nazionale (18,55%19,45%). CdC Marchi Brevetti Totale Valore % On-line Modelli ornamentali 238 412 Valore assoluto Dep.cart.-online Invenzioni 658 AN Valore % On-line Marchi MC 800 700 600 500 400 300 200 100 0 Invenzioni Valore assoluto Dep.cart. online CdC Anno 2006 Anno 2008 74 MC 357 25 673 47 1.030 AN 120 3 329 7 449 AP 43 0,2 167 0,8 210 PU 69 0 248 0 317 TOTALE 546 28 1.250 54 2.006 ITALIA 33.840 18,55 35.483 19,45 69.323 marchigiane (il personale adibito al servizio metrico è simile nelle diverse Camere). Attraverso le seguenti tabelle si può evincere il posizionamento della CdC di Macerata rispetto alle diverse tipologie di verifiche: collaudo in opera; ispettiva; periodica; prima; rilegalizzazione: Periodica Prima Totale Rilegalizzaz ione Ispettiva Collaudo in opera 2 870 902 896 384 2 Prima 33 23 68 31 818 4 687 848 731 287 - Totale Periodica MC AN AP PU Ispettiva Rilegalizz azione Anno 2007 1 1.539 871 1.675 321 1 3 76 85 40 42 506 1 1 707 1030 781 330 15 - 10 1 1 totale MC AN AP PU Ispettiva Prima Anno 2008 Periodica Per quanto riguarda il servizio metrico, esso si occupa della metrologia legale cioè delle unità di misura, dei metodi di misurazione e degli strumenti di misura utilizzati nelle transazioni commerciali. La corretta misurazione della merce oggetto della compra-vendita è uno degli aspetti fondamentali della transazione commerciale e, attraverso la metrologia legale, è possibile intervenire per regolare la concorrenza tra imprese e la tutela del consumatore nell'ambito della correttezza. Riassumiamo in breve l'attività dell'ufficio: • la verifica degli strumenti metrici (bilance, distributori di carburante , pese a ponte etc); • il saggio e marchio dei metalli preziosi; • l'autorizzazione ad effettuare operazioni di montaggio e riparazione dei cronotachigrafi CEE; • l'autorizzazione dei Centri Tecnici per il montaggio e attivazione, il controllo e la riparazione dei tachigrafi digitali; • il controllo dei preimballaggi; • la diffusione delle unità di misura legali; • i convertitori di volumi di gas; • il controllo ed i prelievi per la sicurezza dei prodotti. Occupandoci solo della parte numericamente più consistente dell'attività dell'ufficio metrico, verifiche periodiche e prime degli strumenti metrici, viene riportata, una breve sintesi del numero delle verifiche metriche effettuate dal personale della CdC di Macerata, confrontato con quelle delle consorelle - Rilegalizz azione 65 60 48 624 901 846 349 Collaudo in opera Modelli ornamental i 770 672 658 188 8 1 Collaudo in opera Marchi 51 42 40 56 1 40 34 CdC Modelli utilità 185 256 238 MC AN AP PU CdC Invenzioni Anni 2006 2007 2008 CdC Anno 2006 Per l’anno 2007, la CdC di Macerata si è posizionata al 3° posto in Italia per invii telematici con una percentuale di pratiche telematiche del 72% sul totale delle pratiche pervenute, (al primo posto si posiziona la CdC di Prato con una percentuale del 96% e al secondo posto la Camera di Torino con una percentuale dell’80%). Le altre Camere marchigiane presentano una percentuale di pratiche pervenute telematicamente pari al 10% Ancona, l’1% Ascoli Piceno e lo 0% Pesaro Urbino. Riportiamo il trend del numero delle domande deposito brevetti e marchi della CdC di Macerata: 1314 1117 823 372 Il trend positivo realizzato dalla CdC di Macerata, è stato ottenuto grazie alla riorganizzazione dell’Ufficio e all’’adozione di un “Regolamento per l’esecuzione della verificazione periodica degli strumenti metrici (art. 3 D.M. 182/2000),” che ha permesso di dare compiuta disciplina alla materia della verificazione periodica secondo criteri di economicità, razionalità ed efficienza. 75 GLOSSARIO CdC: Camera di Commercio Unioncamere: Unione Italiana delle Camere di Commercio CG: Comitato Guida SG: Segretario Generale PO: Posizione Organizzativa RdP: Rappresentante del personale nel Comitato Guida RPP: Relazione Previsionale e Programmatica CdR: Comitato di Redazione ICT: Information Communication Technology InfoCamere: Società di informatica del sistema camerale RPQ: Azienda speciale della CdC di Macerata EX.IT: Azienda speciale della CdC di Macerata CPA: Commissione Provinciale dell’Artigianato CSR: Responsabilità sociale d’impresa PNL: Programmazione neurolinguistica PMI: Piccole e medie imprese RAC: Relazione sull’Attività Camerale RI: Registro Imprese CNS: Carta Nazionale dei Servizi PEC: Posta elettronica certificata OO.SS:: Organizzazioni sindacali CCNL: Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro CCDI: Contratto Collettivo Decentrato Integrativo CIF: Comitato per l’Imprenditoria Femminile PA: Pubblica Amministrazione 76