Dossier WWF - WWF Panda Club

Transcript

Dossier WWF - WWF Panda Club
WWF Svizzera
Piazza Stazione 35, cp
6500 Bellinzona
091/8206000
Dossier WWF
Offerte: CP 80-470-3
Il castoro
Habitat e alimentazione
I castori prediligono gli ambienti umidi e i tratti fluviali in condizioni
quasi naturali. come animali molto adattabili, possono vivere
anche in fossi o vasche per i pesci.
Una famiglia di castori ha bisogno di alcune centinaia di metri di
sponde fluviali in condizioni naturali. Un tempo i castori erano
presenti quasi ovunque in Europa.
I castori trovano condizioni di vita ideali nelle zone golenali. In
questi ambienti le sponde non presentano scarpate
particolarmente ripide, così che i castori possono facilmente
uscire dall’acqua e salire a terra. I numerosi bracci fluviali, le
lanche e gli isolotti offrono un’abbondante alimentazione e buone
possibilità di rifugio. Negli ambienti golenali crescono anche salici
e ontani, che rappresentano il principale alimento dei castori.
Il castoro “costruisce” anche preziosi habitat per altre specie
animali che frequentano i fiumi e le zone golenali. Con i suoi
sbarramenti – vere e proprie opere di “sistemazione idraulica” – il
castoro crea anche condizioni più favorevoli per la lontra, la
cicogna nera, anfibi e libellule.
Comportamento
I castori tra di loro
I castori sono animali pacifici, che vivono in gruppi familiari. I
maschi e le femmine rimangono insieme per tutta la vita, ma ci
sono anche esemplari che vivono da soli.
Nella famiglia dei castori è la femmina ad assumere una
posizione guida. Il maschio ha un ruolo dominante solo durante il
periodo dell’accoppiamento.
Una famiglia dei castori è composta dai due genitori, da un paio
di giovani dell’anno precedente e dai piccoli dell’ultima cucciolata.
In condizioni favorevoli le coppie di castori (cioè zone golenali,
fiumi e torrenti con bracci laterali) costruiscono dighe e argini e le
particolarissime tane in cui abitano. La tana è costituita da rami e
tronchi che vengono fissati con terra e fango. A questa struttura
vengono poi aggiunte piante acquatiche e altri frammenti vegetali.
La costruzione risulta così molto stabile e può misurare alcuni
metri in lunghezza e larghezza. L’ingresso si trova circa 60 cm al
di sotto della superficie dell’acqua. Un passaggio conduce al
livello superiore all’asciutto, dove si trovano diversi ambienti del
villaggio dei castori.
Le dighe sbarrano il corso d’acqua, che sommerge così l’area
circostante. In tal modo gli animali possono accedere più
facilmente agli alberi che abbattono. Con le loro dighe i castori
possono trasformare completamente la natura di un torrente.
Identikit
I castori sono i più grandi roditori
d’Europa.
I castori raggiungono una
lunghezza di 1,3 metri. La coda
appiattita e ricoperta di scaglie,
detta anche “coda a paletta”, è
lunga circa 30 cm.
Un castoro adulto pesa tra 20 e
30 kg. Le femmine sono un po’
più grandi dei maschi.
I castori hanno una fitta pelliccia,
che li protegge efficacemente
dal freddo e dall’umidità: per
ogni
centimetro
quadrato
possono crescere fino a 23.000
peli. Come confronto, si pensi
che nel nostro cuoio capelluto
crescono circa 300 capelli per
centimetro quadrato. I peli dei
castori sono disposti in modo
che quando si immergono, tra
di essi si forma un sottile strato
d’aria, che mantiene la pelle ben
asciutta.
I castori impregnano la propria
pelliccia con un olio che viene
secreto dalla loro ghiandola
anale. I castori dedicano molto
tempo alla cura della pelliccia,
per mantenerla in perfetta
efficienza, in modo che li
protegga bene dall’umidità e dal
freddo.
Le dita delle zampe posteriori
dei castori sono collegate da
una larga membrana natatoria.
I castori vivono mediamente una
decina d’anni, al massimo 17
anni.
Quando un castoro si immerge,
rimane sott’acqua per circa 3
minuti. In caso di emergenza
può
però
resistere
tranquillamente anche per più di
10 minuti. Nelle prime settimane
di vita i castori non sono ancora
capaci di immergersi.
I castori sono attivi di notte e al
crepuscolo.
Ricerca del cibo
I castori sono esclusivamente vegetariani. In primavera e d’estate
mangiano erba, germogli e piante acquatiche.
Durante i mesi invernali i castori passano ad una dieta basata su
legno e corteccia. Essi prediligono salici, ontani e altri alberi dal
legno tenero. I rami sottili vengono completamente divorati,
mentre di quelli più grandi e dei tronchi d’albero rosicchiano solo
la corteccia. I castori abbattono gli alberi anche per poter
raggiungere i rami di cui si nutrono, mentre i tronchi, dopo averne
mangiato la corteccia, vengono utilizzati come materiale da
costruzione.
I castori mettono da parte una provvista di cibo per l’inverno. I
rami più piccoli vengono trasportati alla tana, i più grandi vengono
accorciati a circa 1 metro, quindi portati al luogo di pastura vicino
all’acqua.
I castori hanno una dentatura molto robusta, durante la
masticazione possono esercitare una pressione molto alta. Noi
umani siamo in grado di mordere con una forza pari appena alla
metà, nonostante noi pesiamo tre volte tanto.
Gli incisivi del castoro sono lunghi e hanno un bordo molto
tagliente. I denti dei castori crescono per tutta la vita e vengono
mantenuti sempre affilati grazie al costante esercizio. Non c’è da
stupirsene, visto che questo piccolo e operoso lavoratore abbatte
un albero ogni due giorni!
Quando un castoro vuole abbattere un albero, inizia conficcando
gli incisivi superiori nella corteccia dell’albero. Quindi con gli
incisivi inferiori raschia il tronco staccando i trucioli, tracciando
così una circonferenza attorno al tronco dell’albero. Per abbattere
un salice delle dimensioni di un braccio al castoro bastano più o
meno 5 minuti, mentre per un albero con un tronco di 30 cm di
diametro, deve lavorare per tutta una notte.
Accoppiamento e allevamento dei piccoli
Per i castori il periodo degli accoppiamenti cade d’inverno. Dopo
105 giorni di gravidanza, in primavera, la femmina mette al
mondo da 2 a 3 piccoli.
I giovani castori rimangono per due anni con i genitori e insieme
ai cuccioli nati nella stagione successiva fanno parte della
famiglia dei castori. Dopo due anni i giovani se ne vanno e si
cercano un proprio territorio.
Castoro e uomo
All’inizio del XIX secolo il castoro è
stato sterminato in Svizzera.
Tra il 1958 e il 1977 sono stati
reintrodotti i castori in diverse aree
della Svizzera. I castori liberati
hanno però trovato un ambiente
trasformato dall’intervento umano: i
corsi d’acqua erano stati rettificati e
arginati, le zone umide prosciugate e
le zone golenali in gran parte
eliminate.
Oggi in Svizzera vivono circa 1600
castori.
Dal 1996 è stato istituito il Servizio
nazionale per la protezione del
castoro Svizzera, che opera per
favorire la reintroduzione del castoro.
Nonostante il numero di castori
crescente,
questo
animale
è
considerato in via di estinzione.
Castoro e WWF
Dal 1957, grazie al WWF e ad altre
associazioni, sono state condotte
diverse iniziative di reintroduzione.
Il WWF si impegna per garantire una
miglior protezione delle sponde dei
fiumi e dei laghi in condizioni naturali
e
per
promuovere
un
loro
collegamento mediante interventi di
rivitalizzazione
dei
tratti
compromessi. Il WWF si impegna
anche nella costruzione di rampe
che permettono al castoro di
proseguire il suo cammino lungo il
fiume. Solo così il castoro potrà
tornare a sentirsi veramente a casa
sua in Svizzera.
Materiali del WWF
WWF Panda Club 3/2009
WWF Panda Club 1/2003
WWF Rivista Panda: Il castoro Fr. 3.-, n. d’ordine 9179.
UFAFP (2001). Le basi per una protezione coordinata del castoro. Numero di ordinazione VU-9003 –D.
Berna: Servizio di documentazione UFAFP.
UFAFP (1996). Il castoro in Svizzera. Popolazione, minaccia, protezione. Serie di scritti sull'ambiente n.
249. Berna: Servizio di documentazione UFAFP.
Winter, C., Protezione Castoro Svizzera (progetto:1998). Protezione del castoro in Svizzera – una
strategia nazionale per la conservazione dei castori e dei loro spazi vitali. Berna: Servizio di
documentazione UFAFP.
Libri
Parker S. (1989), I mammiferi. Storia naturale, comportamento, vita segreta. Istituto Geografico De
Agostini.
Illustr. Perols, S. (1994). Der Biber. Meyers kleine Kinderbiblithek.Mannheim: Bibliographisches Institut.
Gersmeier, R. & Hagemann, K. (1996). Die Biberfamilie. Bildersachbuch. Berlin: Wolfgang Mann Verlag.
Rosken Mario & Heitmann Michaela (2001). Familie Biber baut ihre Burg. Prestel Verlag.
Internet
http://www.ed-primalinea.it/PDF/Castoro.pdf
http://www.liceoberchet.it e digita la parola “castoro” nel motore di ricerca
http://www.animalinelmondo.com/ e digita la parola “castoro” nel motore di ricerca
http://www.animalieanimali.com/ e digita la parola “castoro” nel motore di ricerca
http://www.wwf.ch/it/ilwwf/inostritemi/protezionedellespecie/castoro.cfm
www.hallobiber.ch/
Il WWF si impegna per uno sviluppo sostenibile della Terra e rende
possibile a uomini e donne di prestare il loro contributo in tal senso.
Questo dossier è stato
realizzato grazie al contributo
finanziario del
Quale partner attivo all’interno della rete mondiale del WWF, il WWF
Svizzera intende
conservare la varietà di esseri viventi e di ecosistemi
promuovere l’utilizzo sostenibile delle risorse naturali
arginare l’inquinamento e lo spreco di materie prime
WWF Svizzera
Giovani e ambiente
Hohlstrasse 110
8010 Zurigo
Telefono 01 297 21 21
Fax 01 297 21 00
E-mail: [email protected]
www.wwf.ch
Giugno 2009