PACHAMAMA – Incontro con Gustavo Esteva

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PACHAMAMA – Incontro con Gustavo Esteva
PACHAMAMA – Incontro con Gustavo Esteva
Giovedi 4 Aprile 2013
Ore
18.30:
Apertura.
Degustazione
dei
prodotti
del
Forno Pachamama,
dell’azienda
vitivinicola
Fattoria Le Vegre
e
dell’olio
extravergine
Masseria Perillo.
Il
Forno
Pachamama
a
km
0
è
un
progetto
intrapreso
nel
2012
dal
Laboratorio
Occupato
Morion
–
Casa
dei
Beni
Comuni.
L’impasto
della
pizza
e
del
pane
è
fatto
a
mano
e
lievitato
naturalmente,
la
scelta
degli
ingredienti
è
basata
sulla
logica
della
filiera
corta,
ovvero
sul
rapporto
diretto
con
i
piccoli
produttori
presenti
sul
territorio.
Ciò
permette
di
risparmiare
e
differenziare,
mettendo
sulla
nostra
tavola
ingredienti
stagionali,
ricchi
di
sali
e
vitamine.
Fattoria
Le
Vegre
è
una
piccola
Azienda
Vitivinicola
che
consta
di
un
vigneto
di
4
ettari
e
mezzo,
situato
sui
Colli
Berici,
e
più
precisamente
ad
Arcugnano
(Vi).
La
cantina
dell'azienda
sorge
all'interno
di
un
ex‐monastero
del
1700.
Titolare
e
responsabile
dell'Azienda
è
Domenico
Chiesa,
28
anni,
che
da
11
anni
si
occupa
personalmente
(insieme
ad
un
solo
collaboratore)
della
maggior
parte
delle
operazioni
in
vigneto
(potatura,
lavorazioni
del
terreno)
ed
in
cantina.
Soltanto
durante
la
vendemmia
partecipano
altre
persone,
poichè
questa
operazione
dev'essere
svolta
tempestivamente
e
completamente
nell'arco
di
pochi
giorni.
Domenico
coltiva
vitigni
autoctoni
(cioè
varietà
di
Vite
che
sono
nate
lì
e
che
vengono
coltivate
solo
lì,
ossia
sui
Colli
Berici)
quali
la
Garganega
ed
il
Tai
Rosso
(fino
a
qualche
anno
fa
noto
come
Tocai
Rosso)
e
vitigni
internazionali
(ossia
coltivati
ovunque
nel
Mondo)
quali
Cabernet
Franc,
Cabernet
Sauvignon,
Chardonnay,
Merlot.
Sia
in
vigneto
che
in
cantina
questa
piccola
azienda
lavora
in
maniera
semplicissima:
non
c'è
appassimento
delle
uve,
non
c'è
invecchiamento
in
botti
di
rovere,
le
uve
vengono
vinificate
''in
purezza'';
semplicemente
l'uva
viene
raccolta
matura,
vinificata,
ed
imbottigliato
il
vino
al
momento
più
opportuno.
Il
Tai
Rosso
di
Fattoria
Le
Vegre
dal
2009
ogni
anno
sale
sul
podio
(sempre
al
primo
posto)
alla
premiazione
(Premio
Palladio)
tenuta
dal
Consorzio
di
Tutela
dei
Colli
Berici
come
''Miglior
vino
rosso
ottenuto
da
Uve
Autoctone''.
Nel
2011
anche
il
Cabernet
Franc
ha
preso
il
primo
premio
per
la
categoria
''Miglior
vino
rosso
da
Vitigni
Internazionali''.
Nonostante
ciò
i
vini
Fattoria
Le
Vegre
continuano
a
mantenere
prezzi
molto
buoni
e
accessibili
a
chiunque,
per
via
della
semplicità
della
lavorazione
e
di
chi
ci
lavora
con
tanto
amore,
passione
e
fatica.
L’olio
extravergine
Masseria
Perillo
proviene
dall’uliveto
di
5
ettari
dall'azienda
agricola
Antonio
Robbe,
a
conduzione
familiare
con
certificazione
biologica
ICEA
dal
2003.
L’azienda
fu
fondata
sul
finire
degli
anni
'30
da
nonno
Antonio,
sviluppata
dai
figli
Mauro
e
Saverio,
e
innovata
dal
nipote
Antonio,
attuale
titolare.
Il
suo
fulcro
è
costituito
dalla
masseria
Perillo
costruita
a
fine
dell’800
dalla
famiglia
Fortunato.
E'
localizzata
sulle
colline
lucane
ai
piedi
del
monte
Vulture,
un
vulcano
ormai
spento,
a
circa
300
metri
s.l.m.,
in
contrada
Perillo,
in
comune
di
Montemilone
(Potenza).
Si
coltivano
grano
duro,
farro,
orzo,
avena,
ceci,
olivi,
uve
da
vino
Aglianico
e
Merlot,
vari
tipi
di
foraggio,
inoltre
si
allevano
ovini,
due
centinaia
di
capi,
tenuti
al
pascolo
in
azienda.
L’obiettivo
che
ci
si
è
proposti
è
quello
di
attuare
la
filiera
corta
produttore/consumatore
e
garantire
così
la
freschezza
e
genuinità
degli
alimenti,
da
portare
direttamente
in
tavola.
Consolidata
è
la
produzione
dell’olio,
grazie
alla
collaborazione
con
il
locale
frantoio
“F.lli
Sasso”,
tradizionale
con
macine
in
granito,
che
ha
adeguato
il
proprio
ciclo
produttivo
per
produrre
extravergine
di
qualità
e
che
ci
consente
il
controllo
di
tutte
le
fasi
di
lavorazione.
Dal
2007
abbiamo
completato
la
filiera
del
biologico
per
una
parte
della
produzione
di
olive,
sollecitati
e
sostenuti
dal
gruppo
di
acquisto
solidale
Veneziano
Gas,
di
cui
siamo
fornitori
dal
2006.
Il
frantoio
certificato
biologico
che
utilizziamo
è
quello
di
Ripacandida
(PZ).
Il
nostro
Extravergine
di
oliva
è
un
vero
e
proprio
estratto
di
olive
colte
all'invaiatura
(giusto
punto
di
maturazione)
manualmente
o
con
agevolatori
delicati,
e
provenienti
esclusivamente
dalla
nostra.
Particolari
attenzioni
vengono
adottate
durante
la
coltivazione,
al
momento
della
raccolta,
trasporto,
lavorazione,
per
salvaguardare
le
qualità
organolettiche
e
gustative‐olfattive.
Le
olive
sono
molite
a
freddo
entro
6‐24
ore.
L’olio appena ottenuto viene filtrato tramite cotone naturale al fine di evitare successive
sedimentazioni che, fermentando, potrebbero alterare le caratteristiche organolettiche del
prodotto. Per
la
qualità
delle
olive
e
per
gli
accorgimenti
adottati
in
tutto
il
ciclo
di
produzione
riusciamo
a
produrre
un
olio
con
una
acidità
molto
bassa
(0,3
in
media).
Nel
2003
il
nostro
olio
è
stato
valutato
e
selezionato
per
il
catalogo
“L’extravergine.
Guida
ai
migliori
oli
italiani
di
qualità
accertata”
a
cura
di
Marco
Oreggia,
Edilibritalia.
Nel
2004
è
stato
selezionato
per
“Guida
agli
Extravergini
2003”,
Slow
Food
Editore.
L’extravergine
prodotto
nel
2012,
con
le
sole
olive
biologiche
dell’azienda,
è
così
disponibile:
Multicultivar
Biologico:
Coratina,
Ogliarola,
Frantoio,
Leccino
dal
gusto
ampio
e
delicato,
piacevolmente
profumato.
Monocultivar
Coratina:
dal
gusto
deciso
e
piccante
e
un
profumo
intenso
di
oliva.
Monocultivar
Cipressino:
dal
gusto
morbido
e
delicatamente
profumato.
Multicultivar
Coratina:
Ogliarola,
Frantoio,
Leccino;
dal
gusto
delicato
e
piacevolmente
profumato.
Nel
1996
fu
consulente
dell’Esercito
Zapatista
di
Liberazione
Nazionale
nei
negoziati
di
pace
con
il
governo
e
da
allora
è
vicino
in
vari
modi
allo
zapatismo.
Dal
1989
vive
in
un
piccolo
villaggio
indio
a
Oaxaca,
nel
sud
del
Messico,
e
dedica
una
parte
significativa
della
sua
attività
al
“Centro
di
Incontri
e
Dialoghi
Interculturali”
a
alla
“Università
della
Terra”
a
Oaxaca,
organizzazioni
che
ha
contribuito
a
fondare.
In
questi
anni
ha
aumentato
considerevolmente
il
numero
delle
sue
pubblicazioni
e
ha
ampliato
e
arricchito
considerevolmente
il
suo
attivismo
in
comunità
e
organizzazioni.
Gustavo
è
uno
scrittore
assai
conosciuto
e
ha
pubblicato
una
dozzina
di
libri
e
più
di
500
saggi
in
diversi
paesi
e
lingue.
Tiene
una
rubrica
sul
supplemento
domenicale
di
El
Nacional
ed
è
opinionista
di
altri
periodici
messicani,
fra
i
quali
La
Jornada.
Egli
ha
un
particolare
interesse
ad
accrescere
la
coscienza
pubblica
sugli
effetti
delle
politiche
pubbliche
nella
vita
dei
poveri.
Cerca
di
rendere
accessibile
a
un
uditorio
più
vasto
di
intellettuali
e
di
opinionisti
i
punti
di
vista
e
le
prospettive
dei
poveri
coi
quali
si
è
schierato
(tratto
da
D.C.Korten).
Ore
21:
Zapatismo e autogestione indigena,
dibattito.
Intervengono:
Gustavo
Esteva,
giornalista
messicano,
autore
di
“Antistasis.
L’insurrezione
in
corso”,
“Tornare
alla
tavola”,
“Ritorno
dal
futuro”.
Vilma
Mazza,
Ya
Basta
Padova.
Tommaso
Cacciari,
Laboratorio
Occupato
Morion.
Gustavo Esteva
è
stato
una
figura
chiave
per
la
fondazione
di
diverse
ONG
e
reti
messicane,
latinoamericane
e
internazionali
fra
le
quali
Spazi
di
Innovazione
Tecnologica
e
Autonomia,
Decentramento
e
Gestione.
Sebbene
non
sia
economista
di
formazione,
Gustavo
ha
ricevuto
il
Premio
Nazionale
di
Economia
Politica
del
Messico
per
i
suoi
contributi
alla
teoria
dell’inflazione,
e
sebbene
non
sia
sociologo,
è
stato
Presidente
del
Quinto
Congresso
Mondiale
di
Sociologia
Rurale.
E’
stato
anche
presidente
della
Società
Messicana
per
la
Pianificazione
che
includeva
fra
i
suoi
membri
due
presidenti
della
Repubblica
e
vari
leaders
dell’opposizione
e
fu
Membro
e
Presidente
interno
del
consiglio
dell’Istituto
delle
Nazioni
Unite
per
la
Ricerca
sullo
Sviluppo
Sociale.
All’inizio
della
sua
carriera
Gustavo
occupò
posizioni
importanti
sia
in
imprese
private
che
nel
governo
e
sembrò
destinato
a
una
carriera
rilevante
nelle
istituzioni.
Però
giunse
alla
conclusione
che
la
soluzione
dei
problemi
della
gente
può
essere
trovata
solo
a
partire
dalla
gente
stessa
e
si
mise
al
suo
servizio.
Gustavo
è
anche
una
voce
attiva
del
segmento
“deprofessionalizzato”
della
comunità
intellettuale
del
sud.
Rifiuta
sia
la
terminologia
che
le
costruzioni
dello
sviluppo
in
tutte
le
loro
forme,
considerandole
interamente
distruttive
dei
processi
umani
attraverso
i
quali
la
gente
comune
si
impegna
a
ricostruire
la
comunità
come
espressione
creativa
della
propria
cultura
e
delle
proprie
aspirazioni.
Gustavo
sostiene
che
anche
le
prescrizioni
dello
sviluppo
“alternativo”
conducono
inesorabilmente
a
privare
la
gente
del
controllo
della
propria
vita
consegnando
il
controllo
ai
burocrati,
ai
tecnocrati
e
agli
educatori.
Invece
di
supporre
che
il
progresso
umano
si
costruisca
dentro
uno
stampo
precostituito
che
conduce
alla
crescente
omogeneizzazione
delle
culture
e
degli
stili
di
vita,
preferisce
un
“pluralismo
radicale”
che
valorizza
e
nutre
la
diversità
culturale
identitaria
e
rende
possibili
molti
percorsi
diversi
per
la
realizzazione
di
aspirazioni
autodefinite.
Libri
pubblicati
in
Italia:
Elogio
dello
Zapatismo
LuccaLibri/Fondazione
Neno
Zanchetta,
Lucca
2005;
La
Comune
di
Oaxaca.
Cronaca
di
un
movimento
annunziato
Carta‐Fondazione
Neno
Zanchetta‐Caffè
Basaglia,
Torino
2008;
Antistasis.
L’insurrezione
in
corso,
Asterios,
Trieste
2012;
Ritorno
dal
Futuro,
Asterios,
Trieste
2013;
Tornare
alla
tavola
(in
collaborazione
col
Pratec
di
Lima),
Asterios,
Trieste
2013.
Di
prossima
pubblicazione
con
l’editore
Asterios:
Ripensare
il
mondo
con
Ivan
Illich
(Una
raccolta
di
saggi
curata
e
presentata
da
Gustavo
Esteva
in
occasione
del
X
anniversario
della
morte
di
Ivan
Illich).
Laboratorio Occupato Morion
Casa dei Beni Comuni