Comorbidità ansia-depressione

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Comorbidità ansia-depressione
04/05/2013
Depressione e disturbi d’ansia
Sindrome
subclinica
Disturbo
Ossessivo
Compulsivo
Sindrome
mista
ansioso
depressiva
Disturbo
da Attacchi di Panico
Depressione maggiore
Disturbo Post traumatico
da Stress
Disturbo da Ansia
Generalizzato
Fobia
Sociale
Fobia
Semplice
Comorbidità ansia-depressione
Si stima che più di due terzi dei pazienti con disturbo
depressivo maggiore soffrono anche di un certo grado di
ansia
Più del 50% dei pazienti depressi presentano una storia
lifetime di disturbo d’ansia diagnosticabile
Circa l’80% dei pazienti con GAD manifestano sintomi
depressivi secondari. Anche pazienti con altri disturbi d’ansia
presentano di frequente sintomi depressivi
Recenti studi hanno mostrato una prevalenza di disturbi
d’ansia in comorbidità equivalente o maggiore in soggetti
con disturbo bipolare rispetto a soggetti con depressione
maggiore
(Z.Rihmer et al., 2001)
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USO DELLE BENZODIAZEPINE (BDZ)
nelle Sindromi Depressive e
nei Disturbi d’ansia
Le BDZ non hanno attività antidepressiva.
Possono essere utili per controllare a breve
termine i sintomi ansiosi e/o l’insonnia.
Negli anziani possono talora peggiorare la
condizione di depressione e indurre stati
confusionali.
Impiegare la dose minima efficace e limitare nel
tempo la durata del trattamento.
Meccanismo d’Azione
delle BDZ
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AZIONI TERAPEUTICHE
DELLE BENZODIAZEPINE
(NELL'USO DI BREVE DURATA)
Ansiolitica:
Ansia, disturbi di panico, fobie
Ipnotica:
Insonnia
Miorilassante :
Spasmi muscolari, disturbi spastici
Anticonvulsivante:
Convulsioni causate da intossicazioni
da droghe o farmaci, epilessia e crisi
epilettiche
Amnesica
(induce un certo grado di amnesia anterograda):
Premedicazione per operazioni
chirurgiche, sedazione per piccoli
interventi chirurgici
BDZ oggi disponibili e più usate
Le benzodiazepine disponibili al giorno d'oggi sono innumerevoli e si
differenziano in base alla durata d'azione (emivita) e alla velocità
d'azione:
Emivita maggiore di 48 ore:
Diazepam
Clordemetildiazepam
Clonazepam
Clordiazepossido
Flurazepam
(Valium, Ansiolin, Tranquirit, Noan)
(En)
(Rivotril)
(Librium)
(Dalmadorm, Flunox).
Emivita compresa tra 24 e 48 ore:
Bromazepam
Clotiazepam
Flunitrazepam
(Lexotan, Compendium)
(Tienor, Rizen)
(Darkene, Roipnol).
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BDZ oggi disponibili e più usate
Emivita minore di 24 ore:
Alprazolam
Lorazepam
Lormetazepam
Oxazepam
Clotiazepam
Ketazolam
(Xanax, Xanax RP, Frontal, Valeans, Mialin)
(Tavor, Control, Lorans, Ativan e Trapax)
(Noctamid, Minias)
(Serpax, Limbial)
(Rizen, Tienor)
(Anseren).
Emivita da 1 a 7 ore
Brotizolam
Midazolam
Triazolam
Etizolam
(Lendormin)
(Ipnovel, Dormicum)
(Halcion, Songar)
(Depas, Pasaden).
Agonisti non benzodiazepinici del
Recettore GABA A (subunità omega 1)
Vengono usati, esclusivamente e per brevi
periodi di tempo, come ipnoinducenti:
Emivita 1 h:
Zaleplon (sonata)
Emivita 1.5-3 h: Zolpidem (stilnox, sonirem)
Emivita 3-6 h:
Zopiclone (imovane)
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Basi biologiche dell’Ansia
Ruolo della Noradrenalina
iperattività
Ruolo della neurotrasmissione GABAergica
riduzione benzodiazepina endogena
riduzione attività GABA
Ruolo della Serotonina
disregolazione
agonisti parziali recettore 1A
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STABILIZZANTI DELL’UMORE
L I T I O Ca
Il meccanismo d’azione non è ben conosciuto ma si ritiene che
agisca modificando il flusso ionico che attraversa il neurone (che
è alterato in eccesso per es. in corso della mania)
È un sale che normalmente non abbiamo nel nostro organismo
e che va dosato periodicamente nel sangue per verificare se è
nel range terapeutico (litiemia 0,5-1,5)
E’ stato il primo farmaco a dimostrare un’attività preventiva
rispetto alle ricadute soprattutto negli stati misti e maniacali
Funziona nel 50-60% dei casi
Può presentare vari effetti collaterali (tremore, >>ponderale,
sintomi gastroenterici, sedazione) ed alla lunga problemi a
livello renale,cardiaco, tiroideo
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STABILIZZANTI DELL’UMORE
Antiepilettici
Il meccanismo d’azione degli Antiepilettici nei Disturbi dell’Umore è poco
caratterizzato ma si ritiene che agisca modificando il flusso ionico che
attraversa il neurone (che è alterato in eccesso per es. in corso della
mania). L’inattivazione dei canali ionici porta ad una modificazione
neurotrasmettitoriale sia eccitatoria che inibitoria (Glutammato è il NT
eccitatorio universale ed il GABA il NT inibitorio universale): gli stabilizzanti
dell’umore ridurrebbero l’azione eccitante del Glutammato ed
esalterebbero l’azione inibitoria del GABA
Alcuni come Valproato e Carbamazepina vanno dosati periodicamente nel
sangue per verificare se il range terapeutico è rispettato.
E’ stata dimostrata ed approvata un’efficacia rispetto alle ricadute
soprattutto negli stati misti e maniacali (Valproato, Carbamazepina,
Oxacarbazepina) e nelle depressioni bipolari (Lamotrigina)
Possono presentare vari effetti collaterali (sono induttori o inibitori
enzimatici a livello epatico, possono dare problemi sulla crasi ematica e
sugli elettroliti plasmatici, perdita di capelli, >>ponderale, sedazione)
STABILIZZANTI DELL’UMORE
ANTIEPILETTICI
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Farmaci Stabilizzanti
dell’Umore
Litio Ca (carbolithium)
Carbamazepina (tegretolol)
Oxacarbazepina (tolep)
Valproato (depakin, depamag)
Lamotrigina (lamictal)
Gabapentina (neurontin, gabapentin)
Topiramato (topamax)
Disturbi psichici e medicina generale
I disturbi psichici tra i pazienti afferenti agli ambulatori dei
Medici di Base sono riscontrabili tra il 10 e il 50% di essi.
I pazienti con disturbi psichici che si rivolgono ai servizi di
Medicina Generale sono in una settimana più numerosi
di circa 10 volte rispetto a quelli che entrano in
contatto con i servizi psichiatrici
di 50 volte rispetto a quelli che vengono
ricoverati nei reparti psichiatrici e ospedalieri
Il tasso di riconoscimento di questi disturbi è
però in genere minore del 50%
La medicina di base riveste dunque un ruolo chiave nell'ambito
della salute mentale e del riconoscimento e trattamento dei
disturbi emotivi.
Tardieu 2006
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Maternity Blues
85% delle donne con gravidanza a termine
Epoca d’insorgenza: 3-4 giorni dopo il parto;
Decorso e esito: entro una settimana (20 % sviluppa depressione postpartum).
Sintomi: facilità al pianto, labilità emotiva, ansia, irritabilità, cefalea, astenia,
diminuzione della capacità di concentrazione, fino a leggero stato
confusionale.
Reazione fisiologica al parto o tempo di latenza affettivo?
FATTORI DI RISCHIO
•Anamnesi familiare positiva per DISTURBI PSICHIATRICI
•Anamnesi psicopatologica positiva per DEPRESSIONE
•Storia di PMDD
•Eventi di vita stressanti, scarso adattamento sociale, sentimenti ambivalenti,
modalità ansioso-depressive, primiparietà, distocie del del parto, difficoltà
nell’allattamento naturale
Sindrome Premestruale
i sintomi più comunemente riferiti
Steiner & Wilkins 1996; Grady-Weliky TA 2003
1.
Sensazione di “tensione” interiore
2.
Irritabilità
3.
Umore depresso
4.
Ansia
5.
Sensazione di rigonfiamento all’addome
6.
Gonfiore delle dita, delle gambe e delle mammelle
7.
Dolori alle mammelle
8.
Astenia
Il 75% delle donne tra l’adolescenza e la menopausa riferisce almeno una volta
una condizione definibile S. Premestruale
Il 2-9% presenta una sintomatologia premestruale di intensità e frequenza tale da
interferire significativamente con il funzionamento sociale
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