Solo nella foresta

classe 5
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Italiano
Solo nella foresta
© DeAgostini Scuola S.p.A, Novara - Fotocopiabile
Un ragazzo si sta recando a trovare il padre e viaggia su un piccolo aereo. È l’unico passeggero.
Il pilota sta male, ma il ragazzo riesce a far atterrare l’aereo in una foresta del nord America.
Doveva sopravvivere.
Ma doveva anche darsi da fare. Era nella foresta e non aveva fiammiferi, perciò non poteva
accendere il fuoco. C’erano grossi animali, nella
foresta. C’erano i lupi, pensò, e gli orsi, e chissà
che altro. Con il buio sarebbe stato una facile
preda, lì seduto alla base di un albero. Sentì un
brivido percorrergli la schiena.
Aveva il viso pieno di tagli, di graffi, di macchie rosse. Aveva gli occhi gonfi, i capelli arruffati e sporchi. Era affamato, tormentato dagli
insetti, ferito, solo, impaurito, e così sventurato
che era come se si trovasse in un pozzo, in un
pozzo buio e profondo, senza possibilità
d’uscita.
S’inoltrò nel bosco e trovò una radura lunga
e stretta, come una specie di sentiero in cui gli
alberi erano stati abbattuti, spezzati, sradicati,
e ora giacevano al suolo, come cataste di comoda legna da ardere. Ancora una volta Brian,
mentre pensava a cosa poteva aver compiuto
quella strage di piante (il vento? Allora dovevano essere stare raffiche fortissime) si rammaricò di non avere fiammiferi.
Ma non ebbe tempo di dolersi a lungo, perché notò che tra i tronchi distesi crescevano
piccoli cespugli spinosi punteggiati di frutti di
un rosa intenso.
Lamponi!
Erano grossi e maturi. Ne assaggiò uno. Era
dolcissimo. E ce n’erano tanti. Brian sorrise e si
chinò, quasi incredulo di poter cominciare una
raccolta tanto facile.
Mangiò, e mentre mangiava pensava di non
aver mai assaggiato niente di così buono,
quando udì un rumore dietro di sé, un rumore
leggero, discreto. Si girò. Davanti a lui, a una
decina di metri c’era un orso.
Non riuscì a fare né pensare a nulla. Aveva
la lingua incollata al palato. Fissò l’animale, era
gigantesco. Era una montagna di pelliccia nera.
Una volta ne aveva visto uno allo zoo, un orso
bruno, ma veniva dall’India, o da chissà dove.
Questo era più grosso, e non era in gabbia. Ce
l’aveva proprio di fronte.
Il sole fece scintillare il pelo del dorso della
bestia. L’orso si levò sulle zampe posteriori,
studiò Brian, lo studiò soltanto, poi si riabbassò
e si mosse lentamente verso sinistra. Mangiò
qualche lampone, staccandolo delicatamente
con la bocca dalla pianta, e di lì a un attimo
scomparve.
Brian non si era mosso. Aveva gli occhi spalancati, le mani bloccate nell’atto di cogliere un
lampone.
Poi accadde qualcosa che Brian non riuscì a
controllare: le sue gambe si mossero in direzione opposta rispetto a quella presa dall’orso.
Quella sera, quando calò il buio, slacciò l’accetta dalla cintura, se la mise vicino alla testa,
appoggiò la mano sul manico e si addormentò.
All’inizio pensò che fosse un ruggito. L’aveva
svegliato. Era notte fonda e, nell’oscurità silenziosa, aprì gli occhi e stette in ascolto.
Si sedette, e a quel punto lo colpì un odore
nauseabondo. Poi sentì strisciare. Era uno strofinio, era qualcosa che raschiava vicino ai suoi
piedi. Scalciò più forte che poté e sentì di aver
colpito qualcosa. La creatura – o quel che era –
era finita più in là. Fu allora che Brian sentì un
dolore lancinante alla gamba, come se vi fossero penetrati centinaia di aghi. Urlò per il dolore e la paura. Si palpò con cautela: si trattava
davvero di aghi! Il misterioso aggressore era un
porcospino.
Afferrò un aculeo, trattenne il respiro e lo
estrasse con forza. Una fitta lo paralizzò per un
attimo, ma Brian si riprese, si fece coraggio e
proseguì la penosa operazione.
Strappo, pausa, strappo, altre tre, quattro
volte, e poi si stese nell’oscurità. Era solo nel
buio, la gamba gli faceva male da impazzire. Iniziò a piangere. Era troppo. Troppo. Non ce la faceva più.
Gary Paulsen, Al limite estremo, Mondadori
classe 5
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Italiano
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Hai ascoltato con attenzione?
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Mentre l’insegnante legge una prima volta il testo, annota qui sotto i
termini che non conosci. Poi, insieme ai tuoi compagni, cerca di spiegarne il
significato basandoti sul contesto in cui sono inseriti.
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Segna con una crocetta la risposta che ritieni corretta.
Questo brano narrativo appartiene al genere:
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• epico
• avventuroso
• fantastico
• autobiografico
La sua trama narra:
–
un’escursione nella foresta per studiare gli animali;
–
–
i pericoli affrontati da un ragazzo in seguito ad un naufragio;
i pericoli affrontati da un ragazzo che si trova solo nella foresta.
Scegli tra le seguenti le caratteristiche di Brian, il protagonista.
• Prudente
•
• umoristico
• Coraggioso
• Paziente
• Sciocco
• Pauroso
Brian si sente meglio quando trova
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Hai capito chi ha abbattuto gli alberi della foresta?
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© DeAgostini Scuola S.p.A, Novara - Fotocopiabile
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Quali animali incontra Brian?
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• Come reagisce di fronte all’orso?
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In quale maniera riesce a liberarsi degli aghi del porcospino?
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Spunti per parlare
Adesso di’ la tua…
• Ti è piaciuto questo racconto? Quali momenti ti sono sembrati più coinvolgenti?
• Come pensi che si concluderà la vicenda? Insieme ai compagni, prova a ipotizzare quali altri pericoli si potrebbero presentare, se e in quale maniera Brian riesce
a salvarsi.