La storia di Tognotto di Chiavenna

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La storia di Tognotto di Chiavenna
Como Cronaca
24 Sabato, 30 giugno 2012
Curiosità d’altri tempi
La storia di Tognotto
di Chiavenna
I
Colpito da una grave malattia
ntorno alla metà del Quattrocento
viveva in Valchiavenna un certo
fece voto, in caso di guarigione,
Tognotto de Dorisio, forse da
di lasciare la famiglia e diventare
identificare con l’Antonietto,
frate francescano. Una volta
abitante in Val San Giacomo che nel
1439 davanti al pretore di Chiavenna
guarito e diventato eremita
testimoniava a favore di un Pestalozzi
non resse alle fatiche
accusato di stregoneria.
Tognotto aveva casa, moglie e figli
dell’impegno e “tornò” nel mondo
e sicuramente anche una decente
situazione economica: ma improvvisamente si ammalò e gli eremiti potevano
di un morbo tanto grave che non trovò altro se non far
trovarsi in mille posti,
voto, in caso di guarigione, di lasciare la famiglia e di
spesso accanto ad una chiesa campestre (più tardi
farsi frate francescano della regolare osservanza.
accanto a santuari come quello del Soccorso o di
Fatto il voto, di lì a poco migliorò alquanto in salute
Nobiallo), e se la loro fama attirava più discepoli, il loro
e decise, con il consenso della moglie, di attuare il
eremo poteva trasformarsi in un convento. Così non
suo pio proposito. Si recò dunque al convento dei
accadde all’eremita scelto da Tognotto, che seguiva
francescani osservanti, si può presumere a quello
evidentemente una regola di
di S.Croce in Boscaglia presso Como, l’unico allora
vita rigidamente ascetica, tanto che il discepolo dopo
esistente in diocesi; i frati però, a dispetto delle sue
un po’ di tempo lasciò il mantello e tornò nel mondo.
buone intenzioni, non vollero accettarlo tra loro,
La sua posizione però non era semplice: era
perché era avanti negli anni e di salute ancora
partito da casa dichiarando che andava a farsi frate
malferma.
per adempiere ad un voto, ed era disonorevole
Allora Tognotto andò da un eremita, che lo accolse e
ripresentarsi a quel modo. Forse anche la moglie
lo rivestì del mantello. Come la cocolla e lo scapolare
poteva avere qualche difficoltà a riprendere la
erano i distintivi dei monaci, così il mantello lo era
convivenza coniugale...
degli eremiti, che potevano essere di regola o matrice
Così il buon chiavennasco si rivolse al sommo potere
agostiniana, o francescana, o anche carmelitana...
delle Chiavi, allora saldamente nelle mani di Pio II
Piccolomini, il quale da Siena il 16 luglio 1460 emise
una Bolla, nella quale dichiarava il postulante assolto
da ogni possibile irregolarità, perché non aveva emesso
una professione religiosa formale, e perché non era
guarito del tutto dalla malattia all’origine del suo voto,
e delegava il Vescovo di Como, Lazzaro Scarampi,
all’applicazione di quanto concesso. Allora Tognotto si
presentò a Como davanti al vicario generale, canonico
Bartolomeo Parravicini, il 6 maggio dell’anno seguente
che lo dichiarò del tutto libero da ogni obbligo e
da ogni sanzione canonica, laico in tutto e per tutto,
quindi in grado di riprendere possesso dei suoi
beni patrimoniali, di stipulare contratti eccetera
(naturalmente anche di riprendere la convivenza con
la moglie).
mario longatti
❚❚ Iniziativa benefica
Notizie flash
Un paese in...
pezze. Brienno
rinasce
■ Como
Restauri alla Cappella
del Crocifisso,
in via Napoleona
È partita nei giorni scorsi, al
Poliambulatorio di via Napoleona, a
Como, la risistemazione della Cappella
del Crocifisso, collocata al primo piano
del Monoblocco.
Sotto la supervisione dell’architetto
Salvatore Interlicchia, e grazie al
contributo di alcuni sponsor, il luogo
di culto sarà rivisitato e reso più
accogliente per operatori e pazienti.
Oltre ad aver recuperato e ricollocato
un crocifisso che si trovava nella chiesa
del vecchio ospedale - ora sconsacrata
- , è in via di realizzazione un affresco
sul tema della crocifissione ad opera
della pittrice Anna Catalano, artista di
Mariano Comense.
I lavori termineranno a fine luglio.
C
ade sabato 7 luglio l’anniversario della disastrosa
frana che lo scorso anno cancellò un pezzo di storia di Brienno lasciando irrimediabilmente ferito il
suggestivo borgo medievale, e alcuni suoi abitanti senza
casa o con enormi danni alle proprie attività lavorative.
Alcune appassionate hanno ideato per quella giornata
un momento di solidarietà sotto la forma insolita dell’
“urban knitting”, sulla falsariga dell’evento tenutosi il 6
aprile a L’Aquila che ancora porta le ferite del terremoto.
“Un paese in… pezze: Coloriamo Brienno con l’urban
knitting” è il titolo dell’iniziativa, che fin dalle prime ore
del mattino vedrà il centro storico decorato con pezze a
maglia e all’uncinetto e con fiori fatti a mano. E’ ammesso qualsiasi tipo di filato, però per facilitare l’allestimento è preferibile che i riquadri siano di dimensioni 50x50
oppure 25x25 cm, o anche 40x40 o 20x20. Chi volesse
partecipare può inviare i propri lavori, entro il 29 giugno, a Eletta Revelli, via ai Crotti n. 5, 22010 Moltrasio.
La giornata continuerà con altre iniziative, tra cui il concerto inaugurale della rassegna “Virtuosismi d’Organo”
per cui si esibiranno Angela Citterio al flauto e Ennio
Cominetti all’organo della chiesa parrocchiale (info@
agimuslombardia.com) (g.fo.)
Notizie flash
■ Grandate
In festa per i 50 anni
di indipendenza della
Repubblica del Congo
Una festa per i 52 anni di indipendenza
della Repubblica Democratica del Congo
si terrà sabato 30 giugno a Grandate.
Ad organizzarla, al centro sportivo
di via San Pos è il gruppo volontari
del Congo. Dalle 17 alle 24 ci sarà la
possibilità di guastare i piatti tipici del
Congo con canti e balli dall’Africa.
Scacchi
in mostra
fino al 4
di agosto
al Museo
del Cavallo
Giocattolo
di Grandate
■ Grandate
Il 1° luglio
appuntamento
con la Tosca
S
cacchi di tutte le fogge e dimensioni sono
in mostra – fino al 4 agosto – al Museo del
Cavallo Giocattolo, in via Tornese 10 a Grandate.
L’esposizione è organizzata in collaborazione con il
“Circolo Scacchi Città di Como” per rendere omaggio a
questo gioco giunto dall’India settentrionale del VI o
VII secolo d.C. Tra i set più particolari in esposizione
quello di Mao Tse Tung in bambù e legno verniciato, gli
scacchi a spillo in osso del 18-19 secolo per le partite
ambulanti, set provenienti dalla Mongolia, dal Perù, dai
Paesi dell’est Europa. I bambini si lasceranno affascinare
dalla scacchiera che prende ispirazione dal maghetto di
Harry Potter. Ospite d’onore della mostra, una scacchiera
gigante opera dell’artista Enrico Baj che, ogni sabato
pomeriggio, sarà protagonista di un laboratorio dedicato
ai bambini.
Per info: [email protected]; www.
museodelcavallogiocattolo.it; 031- 382038 031382250. Orari: martedì- sabato, 10.30-12.30 e 15.0018.30, lunedì 15.00-18.30. Chiuso la domenica.
Il Comune
di Grandate
propone,
per
domenica
1 luglio,
alle ore
21, presso
la Sala
“Aquilone”
della
Società
Artsana
spa, la
“Tosca” di
Giacomo
Puccini,
nell’ambito dell’8° edizione della
Rassegna lirica Grandate”. L’ingresso è
libero.