Sesto Calende Informazioni 04-13

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Sesto Calende Informazioni 04-13
La mia amministrazione eletta nel maggio
2009 sta entrando nei suoi ultimi sei mesi
di mandato. Molto lavoro è stato svolto,
progettando e realizzando numerosi interventi in quasi tutti gli ambiti della nostra
Città.
Gli ultimi mesi di mandato molti sindaci
li passano stringendo mani e partecipando
a ogni evento sul territorio per essere “in vista” e guadagnarsi la rielezione. Beh dimenticatevelo da me, nel senso che sarò sempre
lo stesso di prima, non cambierò in questi
mesi, rimarrò un umile lavoratore e, come
ho fatto in questi anni, cercherò di essere
presente sul territorio ma molto più presente
in ufficio e nei cantieri a far funzionare
meglio la macchina comunale.
Voglio finire il mio mandato aprendo nuovi
lavori, lasciando alla città altre opere e tanti
lavoretti che miglioreranno la vivibilità di
tutti voi. Vi posso assicurare che la giunta e
i miei consiglieri non hanno perso l’entusiasmo, anzi, hanno ancora una grande voglia
di impegnarsi e di soddisfare i cittadini che
abbiamo capito piace vedere “le cose fatte”.
Per questo posso dire, con serenità, che questi
ultimi sei mesi saranno intensi e produttivi
come i primi sei del nostro mandato, con lo
stesso ottimismo, con la voglia immutata di
impegnarsi per la nostra Sesto.
Vorrei informarvi su un argomento che è
tornato di attualità in questo ultimo mese.
Purtroppo il TAR della Lombardia ha accolto il ricorso della Comunità Islamica
Ticinese per l’individuazione di un’area per
il culto che la mia amministrazione non
aveva localizzato all’interno del territorio
Gli ultimi sei mesi
con la stessa
determinazione
dei primi
Periodico
di informazione
amministrativa
del Comune di
Sesto Calende
n. 4 - Dicembre 2013
Notizie dal Comune
n. 12
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Come è bella la nostra città! Ne sono convinte anche le cicogne!
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EDITORIALE
cittadino durante la stesura del Piano del Governo
del Territorio.
Non voglio ribadire la mia posizione personale e
quella di tutta la maggioranza, noi siamo contrari
e i motivi li abbiamo esposti più volte, detti e ridetti in tutte le sedi.
Spero anche che la comunità islamica non vorrà
insistere nel chiedere un luogo di culto a dispetto della stragrande maggioranza della comunità
sestese: questa insistenza sta superando il princiIl Sindaco pio di libertà religiosa e sta diventando una vera
Marco Colombo “tirannia” della minoranza nei confronti di una
comunità locale che, senza ombra di discriminazione, tuttavia ritiene ancora oggi improponibile
una moschea sul nostro territorio.
Per questo ci batteremo per quello in cui crediamo,
e nel pieno rispetto della legge e della sentenza, ci
promettiamo di resistere in sede legale, anche se saremo sollecitati dalla minoranza di sinistra a concedere ora questo diritto.
Un altro punto che ha visto posizioni opposte tra
la mia maggioranza e la minoranza è la questione
del “vecchio forno” all’interno dell’area EX Avir.
A pagina 6 di questo giornale pubblichiamo alcune fotografie che aiutano i lettori a capire i termini
reali della questione in modo spero molto semplice e immediato. Ciascuno ha il diritto di avere le
proprie opinioni in merito e le scelte della politica
non possono, in alcuni casi, convincere proprio tutti. A me e ai miei consiglieri basta la certezza che
la maggioranza dei Sestesi abbia compreso come la
nuova Marna sia un ulteriore ed importante passo
avanti per rendere la nostra Città migliore da tanti
punti di vista.
Il Natale che si avvicina sarà, come sempre, carico
di affetti, di tempo trascorso in famiglia e con i
parenti e gli amici. La fine dell’anno ci aiuta a
fare valutazioni sui valori importanti della nostra
vita. Mi immagino e auguro a tutti che il 2014 sia
davvero un anno sereno.
Tutta l’Italia sta attraversando un momento difficile, di profonda trasformazione. Il mio invito,
rivolto soprattutto ai giovani, è di affrontare le
difficoltà con ottimismo, di vedere anche gli aspetti positivi, di affrontare le sfide con intelligenza e
spirito di innovazione.
Auguro a tutti voi miei cari concittadini felicità e
un 2014 che porti soddisfazioni e successi.
Il Sindaco
Marco Colombo
IN QUESTO NUMERO
La Tares e il caos normativo . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3
Progetto ampliamento del Cimitero Capoluogo . . . 4
Vecchio forno e nuova Marna . . . . . . . . . . . . . . . . . 6
Collocazione del Monumento ai Caduti . . . . . . . . . 8
Tutto (o quasi) fa cultura . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9
Famiglie allo specchio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11
Eventi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12
Istituto Superiore C.A. Dalla Chiesa . . . . . . . . . . . 14
Molto apprezzata la Casetta dell’acqua . . . . . . . . 16
Grazie alla Unione Sportiva Sestese Calcio . . . . 17
SPECIALE SPORT . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18
Sesto Calende: la mia città . . . . . . . . . . . . . . . . . . 28
Museo Civico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 32
Pagina dei gruppi consiliari . . . . . . . . . . . . . . . . . . 38
Lettere . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 39
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Periodico d’informazione amministrativa del Comune di Sesto Calende
n.4 Dicembre 2013 - Notizie dal Comune n. 12 del 6/12/2013 - NdC 15
Direttore Editoriale: Marco Colombo
Direttore Responsabile: Carlo Baruffi
([email protected])
Redazione: Renzo Besozzi, Enrico Crenna, Stefano Maria Daverio,
Samanta Francese, Rossana Girotto, Francesco Signori
Revisione testi: Flavio Della Muzia
Segreteria di redazione: Loredana D’Agaro
Impaginazione: Cecilia Modi
Fotografie: Archivio Notizie dal Comune sas,
Giorgio Bogni, Gianfranco Girardi, Mauro Trivellato
Redazione, amministrazione e stampa:
Notizie dal Comune sas - Via San Biagio, 21- Cambiago
Tel. 0284341362 - Email: [email protected]
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Registrazione Tribunale di Bergamo n. 9/1986
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BILANCIO E TRIBUTI
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La Tares (ex tassa rifiuti) e il caos
normativo in materia di fiscalità comunale
Di Massimo Piscetta, Assessore al Bilancio
È veramente difficile seguire l’evoluzione normativa in atto in materia di tasse comunali. Si
assiste infatti ad una continua introduzione nel
sistema giuridico di norme di tipo innovativo
rispetto al passato, e di altre che derogano in
tutto o parzialmente le novità introdotte, rendendo il sistema della fiscalità comunale quasi
indecifrabile. Il caso che interessa la Tares (tributo comunale sui rifiuti e servizi), sostanzialmente la “tassa rifiuti”, pur con l’aggiunta di
un balzello destinato esclusivamente allo Stato,
è, in questo senso, emblematico. Attualmente
infatti esistono (a seguito dell’emanazione del
D.L. 31 agosto 2013 n. 102) ben quattro modalità alternative di applicazione del prelievo
destinato al finanziamento del servizio di gestione dei rifiuti per l’anno 2013. Parrebbe
inoltre, sulla base dei testi del disegno di legge
di stabilità 2014, attualmente in corso di discussione in sede parlamentare, che già dal 1°
gennaio 2014 si dovrà fare fronte ad un ulteriore e, forse radicale, cambiamento che vedrà
la soppressione della Tares e l’introduzione di
un nuovo tributo sui servizi comunali (sui quali
si sono già scatenate le più varie pulsioni di ricerca di una denominazione adeguata). Questa
caotica situazione normativa si è sviluppata nel
corso degli ultimi mesi (indicativamente il periodo da gennaio ad ottobre 2013, pur essendo
la tematica interessata da una tendenza evolutiva verso un destino ignoto che trae il proprio
fondamento da un fenomeno di abnorme produzione normativa in chiave burocratica in atto
da parecchio tempo).
Il Comune di Sesto Calende, grazie ad un rilevante sforzo professionale e tecnico (resosi
necessario per acquisire e padroneggiare le
novità) svolta dai funzionari di settore, il Dott.
Mauro Lanfranchi e l’Ing. Daniela Rovelli, e
da tutti i dipendenti dell’ufficio ragioneria e
tributi, durato parecchi mesi ed iniziato fin dal
2012, ha potuto rispettare i termini per il passaggio dalla Tarsu alla Tares, arrivando ad approvare il bilancio di previsione 2013 nel mese
di luglio scorso. Il primo dato fondamentale per
inquadrare l’impatto finanziario sulle tasche
dei cittadini sestesi è che, a livello aggregato
(considerando cioè il gettito complessivo del-
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la tassa) si assiste ad una riduzione del carico
impositivo. Le iscrizioni a ruolo per Tarsu nel
2012 ammontavano infatti ad € 1.184.000,
mentre le entrate stimate per la Tares nel 2013
ammontano ad € 1.153.000. Si evidenzia quindi una diminuzione aggregata dell’imposizione
complessiva, per ciò che riguarda il comune.
E’ importante sottolineare che per l’anno 2012
il tasso di copertura dei costi per la gestione dei
rifiuti (il rapporto fra le entrate inerenti il tributo e le spese dirette ed indirette per la fornitura
del servizio ad esso collegato) era pari a circa
il 98%, mentre per il 2013 è normativamente e
obbligatoriamente previsto nel 100%.
L’apparente paradosso (minore entrata, maggiore copertura delle spese del servizio) è
spiegata da alcuni tecnicismi operativi relativi
all’applicazione delle norme (che prevedono
per Tarsu e Tares differenti perimetri di spese
che possono essere fatte rientrare nel “costo del
servizio”), fornisce tuttavia una precisa indicazione che spiega la differenza fra il Comune di
Sesto e molti altri, anche territorialmente vicini, nei quali il passaggio dalla Tarsu alla Tares
è stato vissuto e pubblicizzato come un evento
traumatico.
È evidente, infatti, che se il servizio di gestione rifiuti non fosse stato già in precedenza attuato con un criterio di copertura delle spese
prossimo al pareggio economico e finanziario,
l’obbligo di copertura al 100%, imposto per la
Tares, avrebbe comportato un incremento generalizzato e certo su tutti i contribuenti. Questa circostanza è quella che, probabilmente,
spinge alcuni comuni, come si legge anche sui
quotidiani locali, a complesse marce indietro
per la resurrezione della Tarsu dopo aver già
approvato la Tares o, nei casi in cui il bilancio
di previsione non fosse stato ancora approvato,
a farlo senza istituire tale imposta. Con riferimento a questa circostanza il 2013 verrà, fra
l’altro, ricordato come l’anno in cui i bilanci di
previsione possono essere definiti verso la fine
(in particolare entro il 30 novembre) del periodo cui si riferiscono, fatto che potrebbe indurre
l’innalzamento corale di una partecipata “marcia funebre” rivolta a tutti i principi di coerenza
e trasparenza in materia di finanza pubblica, e
che ben si inserisce nel desolante panorama di
caos normativo di cui si è detto.
Due dati tuttavia devono essere ulteriormente
sottolineati.
In primo luogo, la Tares era stata pensata e costruita tecnicamente a livello normativo al fine
di meglio distribuire il costo del servizio di raccolta dei rifiuti in funzione della produzione. Il
principio insito nella norma era cioè quello secondo cui: “chi più produce rifiuti, più paga per
la loro raccolta e smaltimento”. Declinare tale
principio è, ovviamente, difficilissimo, e numerose sono state le critiche, a ragione, rivolte al tributo (fra le quali, in particolare, quella
concernente la rigidità in termini di possibilità
di differenziazione, per tenere conto di specifici casi concreti nell’ambito dell’applicazione
ai contribuenti svolgenti “attività produttive e
commerciali”). E’ certo tuttavia che, essendo
complessivamente minore, come già segnalato il carico impositivo complessivo, taluni
contribuenti sestesi manifesteranno un importo
dovuto inferiore rispetto al passato e alcuni, invece, un importo maggiore, proprio per effetto
del principio sopra richiamato con il quale la
normativa ha cercato di concretizzare più equità fra chi produce e chi paga.
In secondo luogo è da considerare che tutti le
argomentazioni esposte fino a qui, valgono con
riferimento solo al Comune. Lo Stato, infatti,
da quest’anno e indipendentemente dal metodo
tecnico utilizzato per il finanziamento del servizio di gestione dei rifiuti, vuole la sua parte. Si
tratta di una novità, che comporta un maggior
esborso generalizzato di € 0,30 per ogni metro
quadrato rilevante ai fini del tributo, che non
viene incassato dal Comune, ma direttamente
dallo Stato e, di fatto, quindi, rappresenta una
ulteriore e maggiore imposta erariale. La circostanza, imposta dalla legge, che il versamento
di questa maggiorazione avvenga con lo stesso
metodo previsto per la Tares e sia comunicata
formalmente dal Comune non deve trarre in inganno, si tratta di soldi che il nostro ente non
incassa e che si dirigono invece, di buon passo,
direttamente in via XX settembre, non a Sesto,
ma a Roma presso la sede del Ministero dell’economia e delle finanze.
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LAVORI PUBBLICI
Progetto di ampliamento
del Cimitero Capoluogo
Di Raffaele Bertona Assessore ai Lavori Pubblici ed Ambiente
Un importante traguardo è stato raggiunto per
quanto concerne il progetto di ampliamento
del Cimitero Capoluogo, voluto dalla Giunta
del Sindaco Marco Colombo.
Con il superamento dell’idea della precedente
amministrazione, di concentrare le sepolture
Vista della situazione attuale
Inserimento del progetto
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nel cimitero di Oriano-Oneda con un importante ampliamento, si è deciso di potenziare il
cimitero capoluogo, maggiormente soggetto a
carenza di posti.
L’idea dell’Amministrazione è stata quella di
sfruttare gli spazi già in proprietà comunale,
evitando di espandere l’area cimiteriale verso
il complesso monumentale dell’Abbazia di San
Donato, in un difficile confronto con un monumento di tale importanza e conservando l’area verde tra il parcheggio Cardinal dell’Acqua
ed il camposanto.
È stato quindi necessario procedere all’aggiornamento del Piano Regolatore Cimiteriale al
fine di verificare la bontà dell’idea.
Tutte le verifiche necessarie sono state svolte
dagli uffici competenti e degli enti superiori
che hanno espresso parere positivo, come pure
la Commissione Paesaggistica e la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Ambientali
di Milano.
È stato quindi possibile approvare il progetto
preliminare qui sommariamente descritto.
Il progetto è stato concepito in lotti funzionali
al fine di essere realizzato in fasi successive, impegnando le finanze comunali in investimenti
fattibili, ottenendone comunque elementi immediatamente fruibili.
In particolare sono state individuate due aree
di intervento, una a nord ed una maggiore, posta ad ovest. L’area ovest a sua volta è suddivisa
in vari lotti funzionali.
Il bilancio di quest’anno consente di affrontare il primo. Si prevede la realizzazione di un
corpo di loculi addossato al “retro” dell’esistente blocco di colombari e di un corpo di loculi
esternamente all’attuale muro di cinta, disposti
su tre livelli, tra loro connessi da un blocco di
collegamento.
Il blocco di collegamento garantirà la connessione tra il cimitero esistente e i nuovi corpi di
fabbrica; sarà quindi possibile accedere al nuovo edificio per loculi, sia direttamente dall’e-
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LAVORI PUBBLICI
sterno, sia dall’interno del cimitero attuale, ed
un sistema di collegamenti verticali, completo
di ascensore, consentirà di accedere ai diversi
piani. I tre livelli corrispondono: alla quota del
piano esterno del cimitero, alla quota interna al
Cimitero ed a un livello superiore.
L’impianto di elevazione sarà dimensionato in
modo da svolgere la doppia funzione di montaferetri e di trasporto dei visitatori, con particolare riferimento alle persone con impedite o
ridotte capacità motorie.
Su ciascun livello i percorsi sono complanari
e rettilinei, permettono il raggiungimento dei
singoli blocchi di loculi che sono disposti su
entrambi i lati di ciascun percorso, che vede il
susseguirsi di brevi corridoi interni, affaccianti
sui loculi e di passerelle di collegamento, coperte ma aperte lateralmente.
Infatti, l’impianto morfologico è costituito da
corpi parallelepipedi posizionati in serie, tra
loro collegati da passerelle di collegamento.
La scelta della tipologia descritta consente di
evitare la formazione di lunghi blocchi continui e ha il duplice scopo di alleggerire l’impatto
dell’ampliamento osservato dagli spazi pubblici
e di spezzare percettivamente i percorsi interni,
evitando così la formazione di lunghi corridoi,
optando – invece – per percorsi in cui i tratti
interni si alteno a tratti di passaggio illuminati
dalla luce del giorno.
Gli stessi corridoi interni risultano pertanto
più gradevoli, affacciandosi su ciascuna testata
verso spazi illuminati.
Il lotto che si addossa al retro dell’esistente
blocco colombari ne maschererà la facciata
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nuda. È dotato su ciascun piano di 144 loculi
disposti su tre file, per un totale dunque di 432
loculi.
La scelta, di disporre i loculi su tre file, risponde all’esigenza di disporre di un facile accesso
ai loculi stessi, evitando la necessità dell’uso di
scale per l’ordinaria manutenzione, ma anche
per la semplice sostituzione di vasi di fiori.
Ciascun blocco dispone per ogni piano di 48
loculi (sempre su tre file) per un totale di 144
loculi per blocco.
La struttura portante dei corpi di fabbrica è costituita da setti e solette in calcestruzzo armato,
mentre i loculi sono previsti in blocchi di cls
prefabbricati.
La copertura è prevista in lastre metalliche
posate con leggera pendenza, mascherate dal
coronamento di facciata in modo tale da non
essere visibili né dalla strada, né dall’interno del
cimitero.
Le facciate saranno rivestite in lastre di zincotitanio scuro, con zoccolatura in serizzo levigato.. Le testate dei corridoi dei blocchi sulle
due estremità, così come il lato verso ovest dei
collegamenti tra i blocchi stessi, saranno tamponati con pannelli in doghe di legno, tra loro
distanziate in modo da permettere il passaggio
della luce.
Con detti elementi si intende garantire sia la
percezione di “chiusura” del cimitero da parte
di chi lo osserva dall’esterno, sia l’illuminazione naturale dei detti collegamenti e la possibilità di vista lontana per chi li percorre. Analoghi
pannelli a doghe saranno adottati come tamponamento del corpo di collegamento.
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LAVORI PUBBLICI
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A proposito del palazzo comunale:
una precisazione
/N
di Donatella Macchi
Spesso sono in giro per la città e mi
capita di incontrare cittadini che,
stante il mio ruolo di consigliere, mi
espongono problemi di pertinenza
comunale (luci spente, buchi delle
strade, parcheggi ecc.) che io cerco di
riportare a chi di dovere.
Da qualche tempo, da quando è ritornato a splendere il Palazzo Co-
munale, sento circolare voci del tipo:
“ma perché coi soldi spesi non avete
fatto invece...”
È bene allora ribadire quanto già detto in altre occasioni, e che cioè l’importante finanziamento pervenuto
dallo Stato era finalizzato all’opera di
ristrutturazione del palazzo. Se non
usati per tale scopo, i soldi sarebbero
ritornati a Roma.
Non era assolutamente possibile destinarli ad altre opere. Perciò ammirate il vostro Palazzo Comunale e date
tempo al tempo.
Abbiate fiducia e considerate le molte
cose finora fatte dalla nostra amministrazione. Guardate il bicchiere metà
pieno e non il bicchiere metà vuoto.
Vecchio Forno e Nuova Marna
Dopo tante storie sentite in giro …cinque risposte concrete ai Sestesi
di Angela Menin e Mauro Varalli
Come consiglieri del gruppo Lega
della Libertà ci sentiamo in obbligo
di portare un po’ di chiarezza ai cittadini Sestesi sulle tante storie sentite
in giro, sul Vecchio Forno ex AVIR e
sulla Nuova Marna.
Abbiamo pensato a cinque semplici domande che un cittadino può porre e ad
altrettanti semplici cinque risposte che
possono spiegare la situazione attuale.
1. Il Vecchio Forno, secondo i vecchi accordi, è tutto pubblico?
No: solo il piano terra, con accesso
dal retro, è pubblico; il piano rialzato, alla quota d’ingresso della futura
Esselunga, è sempre stato privato. Si
può dire che la parte migliore era già
stata lasciata ai privati dal 2007.
2. È utile vendere il piano terra del
PARTE ESSELUNGA
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Vecchio Forno?
Sì: solo così avremo i soldi necessari
per rifare la Marna, dopo anni di abbandono. La Marna è in una zona più
bella (ex dopolavoro SIAI), affacciata
sul fiume, ed è già oggi tutta di proprietà comunale.
3. Il Vecchio Forno potrà essere demolito dai privati?
No: anche se diventerà tutto privato,
il bel fabbricato antico non potrà essere demolito, così come la ciminiera. Stiamo mettendo un vincolo nel
PGT per impedirlo definitivamente.
4. È vero che la ASL voleva mettere
la sua nuova sede nel Vecchio Forno?
No: è vero il contrario. Ha scritto al
Comune che quel tipo di edificio non
va bene per uffici e ambulatori.
5. Il progetto della Nuova Marna è
già deciso?
No: solo la posizione è obbligata, più
vicina al Municipio, rispetto ad oggi,
e rialzata perché sia fuori dal pericolo
delle esondazioni del fiume. Sarà un
progetto ‘partecipato’ con cittadini e
associazioni: un concorso deciderà il
progetto migliore da realizzare.
L’ultima parola sul Vecchio Forno e
sulla Nuova Marna sarà comunque
lasciata alla prossima Amministrazione; non perché vogliamo lavarcene le
mani ma perché non vogliamo che la
prossima Amministrazione si trovi a
dover eseguire lavori non contemplati
nel loro programma.
Noi diremo Sì
PARTE DEL COMUNE
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LAVORI PUBBLICI
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LAVORI PUBBLICI
Nuova collocazione del Monumento
ai Caduti di tutte le guerre
di Raffaele Bertona Assessore ai Lavori Pubblici ed Ambiente
Il Monumento ai Caduti di tutte le guerre attualmente si trova nell’area prossima al ponte ferroviario sul Ticino, lontano dal Viale Rimembranze e dal Cimitero Capoluogo che ospita la
cappella ai Caduti.
Collocazione attuale
to che ha raggiunto un traguardo importante,
con l’approvazione del preliminare ed il pieno
apprezzamento delle associazioni combattentistiche. Le fasi successive del progetto sono in
via di completamento e non appena approvate
sarà possibile procedere alla gara per l’esecuzione dei lavori, attesa per la prossima primavera. Già in passato il monumento fu spostato.
Nel 1954 vi fu l’inaugurazione del Monumento
ai Caduti di tutte le guerre, collocato in piazza
Mazzini Con delibera n. 24 del 29.03.1961 il
Consiglio Comunale stabilì lo spostamento del
Monumento dalla piazza Mazzini alla odierna
ubicazione.
Il bassorilievo è opera dello scultore e architetto Oreste Giovanni Pozzi (1892-1980) e rappresenta sette soldati, due donne (di cui una con
bambino in braccio) ed un bambino in piedi,
capeggiati da una figura centrale di donna alata
che regge un ramo presumibilmente di alloro.
Appoggiata superiormente alla lastra di supporto del bassorilievo, una lapide orizzontali riporta la dizione “Ai Caduti di tutte le guerre”.
Nell’ambito dei progetti di potenziamento e riqualificazione del cimitero, si prevede di ricollocare il monumento in una nuova posizione,
più consona al significato ed ai valori dell’opera, prospiciente l’ingresso principale del CimiPROGETTO
tero del Capoluogo, in rilievo ed evidenza.
L’idea della Giunta si è tradotta in un proget- Via delle Rimembranze, ai cui lati sono collocati i “cippi” a ricordo dei Caduti sestesi, termina
in uno slargo, posto di fronte all’ingresso principale al Cimitero. Questo spazio già connotato
da un proprio valore
Simbolico risulta luogo naturale per la ricollocazione di un Monumento che richiama alla
memoria collettiva le persone cadute durante
i tragici eventi bellici che hanno interessato la
storia della comunità locale e della nazione.
Il progetto prevede il ridisegno delle due aiuole triangolari: il percorso carrabile tra le stesse
verrà eliminato, con la formazione di uno spazio
verde continuo che mantenga i percorsi veicolari lungo il perimetro dello stesso, privilegiando
in tal modo l’aumento della fruibilità pedonale
dello spazio di arrivo della via Rimembranze
Inserimento fotografico della nuova collocazione con sistemazione dell’area
verso l’ingresso cimiteriale.
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LAVORI PUBBLICI
Internamente al cuneo verde, sarà realizzata una
piccola piazza pavimentata, di forma semicircolare, leggermente rialzata rispetto al piano stradale, al centro della quale sarà collocato il monumento, posto sul basamento attuale. A quinta
del monumento, sarà realizzato un basso muro
con andamento curvilineo, di altezza variabile,
più elevata in posizione centrale e degradante
verso le estremità. Il muro sarà realizzato in
calcestruzzo - materiale che nella sua essenzialità richiama la durezza degli eventi bellici - e
sarà finito con una tinta nella tonalità dei grigimarroni, tale da creare un effetto cromatico armonioso ma distinto rispetto al bassorilievo del
monumento.
La pavimentazione della piccola piazza, sarà
realizzata con cubetti di granito grigio del Piemonte. Si prevede la conservazione degli alberi
esistenti e la piantumazione di un nuovo albero
con valore simbolico, posto alla destra del monumento in modo da non nasconderne la vista
da via delle Rimembranze. Inoltre sarà posizionata un’asta per l’alza-bandiera.
Il retro del muro sarà coperto da terreno inerbi-
9
to ad andamento degradante, dalla sommità del
muro stesso, al piano di campagna. La nuova
collocazione valorizza il Monumento ai Caduti e, formando un nuovo asse con l’ingresso al
cimitero, definisce l’area antistante ed un nuovo
rapporto con il viale delle Rimembranze e l’Abbazia di San Donato.
L’attentato di Nassiriya
Il 12 novembre 2003 avvenne l’attentato di Nassiriya. Provocò 28 morti, di cui 19 italiani, e 58 feriti, di cui 20 italiani.
Tra i caduti italiani, Carabinieri e militari dell’esercito oltre a
due civili. I funerali di Stato si svolsero il 18 novembre nella
basilica di San Paolo Fuori le Mura a Roma.
Il 12 novembre 2005 il Presidente della Repubblica Carlo Azelio Ciampi ha insignito i morti ed i feriti della Croce d’Onore.
“Rivolgo il mio deferente omaggio a tutti coloro che hanno
perso la vita adempiendo con onore al proprio dovere, al servizio dell’Italia e della comunità internazionale. Nel decimo
anniversario della strage di Nassiriya, che oggi ricorre, un
commosso pensiero va, in particolare, ai 19 italiani tragicamente caduti in quell’efferato, gravissimo attentato ed agli
iracheni che con essi perirono, vittime di una stessa inaccettabile e vile barbarie”, ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in occasione della celebrazione della
giornata dedicata al ricordo dei caduti, militari e civili, nelle
missioni internazionali per la pace.
Sono passati 10 anni da quando i nostri militari hanno donato la vita a servizio del Paese.
In questi tempi incerti in cui le difficoltà quotidiane facilmente ci distraggono e affievoliscono il nostro slancio, dobbiamo
ricordare quel momento doloroso ed il loro esempio con orgoglio, mirando a costruire e mai a distruggere, consci del
fatto che la costruzione della pace non può avvenire se non
a partire dai nostri cuori.
Raffaele Bertona
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CULTURA
Tutto (o quasi) fa cultura
di Silvia Fantino, Assessore alla Cultura
Se un assessore alla cultura dovesse attenersi strettamente al dizionario, dovrebbe rivendicare per sé un
campo di intervento molto vasto e variegato. Un vocabolario offre, infatti, del termine cultura la seguente
definizione: “Insieme di conoscenze che concorrono a formare la personalità e ad affinare le capacità
ragionative di un individuo”. Ma viene a soccorrere
l’assessore una seconda accezione del termine, più
delimitata, che lo stesso vocabolario sintetizza così:
“Insieme delle conoscenza letterarie, scientifiche, artistiche proprie di un popolo o di una sua componente,
in un dato momento storico”.
A me piace sottolineare la dimensione sociale, civica
di questo concetto: la cultura non arricchisce soltanto
l’individuo, ma lo aiuta ad essere un cittadino responsabile, attento nelle sue scelte, consapevole dei suoi
diritti e dei suoi doveri. Goethe ha scritto: “Comunicare l’un l’altro, scambiarsi informazioni è natura;
tener conto delle informazioni che ci vengono date
è cultura”. E in un discorso pronunciato alla Camera
dei Comuni nel 1828, l’uomo politico inglese Henry
Brougham disse: “La cultura rende un popolo facile
da guidare, ma difficile da trascinare; facile da governare, ma impossibile a ridursi in schiavitù”. Il riflesso
(in negativo) di questo concetto, lo si trova nella frase
attribuita al ministro della propaganda nazista Joseph
Goebbels: “Quando sento la parola cultura, levo la
sicura alla mia Browning”.
Tornando al significato del termine cultura, anche
nella sua accezione meno estesa, direi che esso potrebbe essere raffigurato graficamente come una serie di
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cerchi concentrici. Il cerchio più interno racchiude
le espressioni artistiche più classiche e storicamente
consolidate (letteratura, pittura, musica). Poi viene il
cerchio dei linguaggi artistici più recenti e innovativi
(cinema, fotografia). Poi il cerchio delle conoscenze scientifiche e tecnologiche. E da ultimo (ma non
meno importante e decisivo) quello che chiamerei il
“cerchio delle regole”, la dimensione civica e sociale
della cultura, che ne fa l’elemento cardine per una ordinata e feconda convivenza fra gli individui.
Guardando alle iniziative promosse nel corso del
2013 da questo assessorato, mi sembra di poter dire
che – pur con la limitatezza delle risorse a disposizione – si è cercato di offrire delle proposte capaci di
spaziare nei diversi ambiti della cultura, così come delineati in precedenza.
Una serie di proposte hanno riguardato la cultura in
senso più classico. Ricordo: tre serate di letture dantesche con l’ottimo prof. Paolo Zoboli e bravissimi
musicisti diretti dal maestro Marco Giani; aperitivi
letterari, con presentazione di libri di autori del territorio; concerto della pianista Irene Veneziano con
l’Orchestra Filarmonica Italiana; concerto del coro
Divertimento Vocale; conferenze del maestro Roberto Misto sull’iconografia della musica e sui grandi direttori d’orchestra. Passando ai linguaggi artistici più
innovativi, devo citare la mostra fotografica M.A.NY.
sul lungofiume e le serate dedicate al cinema di Alfred
Hitchcock, una serie di conferenze tenute da Francesco Guerroni, un giovane molto preparato e grande
conoscitore di questo maestro del brivido.
Sul versante della tecnologia (con implicazioni educative) ricordo le serate per insegnanti e genitori sui
rischi connessi all’utilizzo di Internet per i minori. E,
ancora, in materia di educazione civica e di corretti
comportamenti individuali, i corsi di educazione stradale e di educazione alimentare.
Il tutto, per cercare di tenere insieme le due dimensioni fondamentali della cultura: leggere sé stessi, e
guardare al mondo che ci circonda. Come ha scritto
il grande statista e poeta africano Léopold Sédar Senghor: “La vera cultura è mettere radici e sradicarsi.
Mettere radici nel più profondo della terra natìa, nella sua eredità spirituale. Ma è anche sradicarsi, e cioè
aprirsi alla pioggia e al sole, ai fecondi rapporti delle
civiltà straniere”.
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SERVIZI SOCIALI
Famiglie allo specchio: riflessioni e risultati
di Edoardo Favaron, Assessore al Commercio e Servizi sociali
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Durante la serata del 25 ottobre scorso, in sala
consiliare, si è tenuta una conferenza sul tema della
famiglia, occasione che ha anche fornito l’opportunità di fare un resoconto sul primo anno di realizzazione del progetto “Famiglie allo specchio”, il cui
programma è finalizzato all’ascolto, verifica ed aiuto
a famiglie in difficoltà.
Tale progetto, voluto dal Piano di zona di Sesto Calende in collaborazione con la cooperativa l’Aquilone
e dall’assessorato ai servizi sociali, è finanziato tramite
bando reg. legge 23 e fruisce del patrocinio dell’ASL
di Varese, del Piano di zona di Sesto Calende, della
cooperativa l’Aquilone, dell’associazione EOS di Varese, dell’associazione Donna Sicura di Travedona e
di numerose aziende presenti sul nostro territorio.
Nei comuni del distretto di Sesto Calende, sono
40 le famiglie che sono state seguite, per le quali si
sono forniti aiuti economici; sono stati organizzati
incontri individuali e di gruppo; spazi protetti d’ascolto; incontri presso le dimore di alcune famiglie;
laboratori mamma-bambino e papà-bambino; serate
per nonni e genitori; consulenze pedagogiche e psicologiche, il tutto con la collaborazione di personale
qualificato. Durante la serata sono state trattate le
questioni relative ai maltrattamenti famigliari, includendo il tragico fenomeno del femminicidio, che
ci porta a considerare che dall’inizio dell’anno al 25
ottobre in Italia sono state assassinate un centinaio di
donne. La D.ssa Silvia Carozzo, Commissario capo
della Squadra Mobile di Varese, nel suo intervento ha
dichiarato che la maggior parte delle vittime vengono
uccise da propri compagni, magari con l’utilizzo di
strumenti da taglio usati in cucina.
Ha parlato poi dei maltrattamenti che subiscono i
minori.
Durante la serata sono intervenuti il Dr. Vidale, la
Dr.ssa Restivo, la Dr.ssa Paratore e la Dr.ssa Levati.
La bravissima attrice Michela Prando ha concluso la
serata con una lettura, supportata da una rappresentazione figurata, con la presenza sul palco di cento
paia di scarpe rosse, a simboleggiare le vittime del
femminicidio avvenute dall’ inizio dell’anno.
Un particolare ringraziamento a coloro che sono intervenuti ed a tutti coloro che, con il loro impegno,
contribuiscono alla realizzazione del progetto “Famiglie allo specchio”.
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EVENTI
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Celebrazione del 4 Novembre
Festa di Halloween
Rinnovo dei voti delle Suore Mercedarie
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Inaugurazione nuovo natante al Parco del Ticino
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EVENTI
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La Festa dei Tartufi
Ingresso dei nuovi sacerdoti nella Parrocchia
La visita dei sestesi al Papa a Roma
La visita dei sestesi al Papa a Roma
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ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE C.A. DALLA CHIESA
Un anno di sport con la novità del Liceo
Scientifico con Potenziamento Sportivo
Prof. Roberto Biella responsabile Centro Sportivo Scolastico ISIS C.A.Dalla Chiesa
Anche l’anno scolastico 2012-2013 ha visto tanta
attività sportiva organizzata e risultati di rilievo
degli studenti del C.A. Dalla Chiesa con in più, rispetto ai gloriosi anni passati, anche la novità del
Liceo Scientifico con potenziamento sportivo;
una speciale sperimentazione, unica in provincia nell’ambito della scuola statale, che anticipa
di ben 2 anni l’istituzione ministeriale dell’ordinamento del Liceo Sportivo vero e proprio. Un
segno questo dell’innovazione didattica di avanguardia (non solo sportiva) delle scuole superiori
di Sesto Calende.
Tale sperimentazione prevede per questi primi 2
anni di Liceo Scientifico tradizionale ben 5 ore
settimanali di attività motoria (2 di Ed. Fisica
classica + 3 di laboratorio di discipline sportive)
anche presso strutture esterne di cui il territorio
sestese è ricco.
Il corrente anno scolastico prevede per gli oltre
50 atleti liceali iscritti ben 13 laboratori sportivi
tra la prima e la seconda classe (sez.BL): vela,
canoa, nuoto e salvamento, orienteering, arti marziali, mountain bike, nordic walking, arrampicata,
ginnastica artistica, pallamano, pallacanestro, atletica. Entusiasti i ragazzi e le loro famiglie che
vedono nello sport la loro palestra di vita anche
per l’eventuale proseguimento degli studi presso facoltà connesse con il corpo (da medicina a
fisioterapia, passando anche per scienze motorie
ovviamente).
Oltre a questa novità, il Centro Sportivo Scolastico, mediante un team di insegnanti di Ed.Fisica
appassionati, è stato prodigo di offerta formativa
varia e articolata.
Sono stati attivati infatti i gruppi sportivi di atletica, orienteering, il torneo interno di basket 3
contro 3, la fase di istituto di corsa campestre,
fase di istituto di atletica in pista, fase di istituto di orienteering, corsi di nuoto e arrampicata in
orario curriculare, una discesa di rafting sul fiume
Sesia (classi V) e uno spettacolo dell’accademia
dei Kataklò di acrobatic dance.
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I risultati agonistici ai Giochi Sportivi Studenteschi (GSS) sono stati tradizionalmente elevati nonostante l’attività ridotta sempre a causa del taglio
ai fondi per l’attività sportiva scolastica:
Orienteering: Fase Provinciale 13 aprile: 4 campioni individuali + 4 squadre campioni categorie
Allievi Masc, Allieve femm, Junior Masc, Junior
femm. Fase Regionale 18 maggio: medaglia di
bronzo individuale cat. Allievi masc. + 2 medaglie d’argento a squadre cat. allievi masc. e junior
masc. 13 partecipanti.
Atletica: Fase Provinciale 24 aprile: 4 campioni
di specialità +1 medaglia d’argento + 3 medaglie
di bronzo + 1 medaglia d’argento a squadra. Fase
Regionale 15 maggio: 1 medaglia d’argento + 1
medaglia di bronzo.
In sintesi:
- 8 Titoli Campioni GSS Provinciali individuali;
- 4 Titoli Campioni GSS Provinciali a squadra;
- 4 Medaglie argento/bronzo GSS Provinciali individuali;
- 1 Medaglie argento/bronzo GSS Provinciali a
squadre;
- 3 Medaglia argento/bronzo GSS Regionali individuali;
- 2 Medaglia argento GSS Regionale a squadre.
Infine un’ultima iniziativa sempre connessa con
lo sport: tramite un concorso creativo tra gli studenti il Centro Sportivo Scolastico è ora dotato
di un suo logo e di una maglietta ufficiale per le
squadre rappresentative di istituto. Tramite l’interessamento dell’Associazione Genitori dell’SIS
Dalla Chiesa l’istituto avrà una nuova dotazione
di maglie, tute e forse anche borse per i nostri
studenti-atleti che potranno portare con orgoglio
il nome della citta di Sesto Calende in giro per
la provincia e la regione ai Campionati Studenteschi.
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GENITORI E SCUOLA
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LA RETE INFORMALE GENITORI (RIG)
Se sei un genitore e i tuoi figli frequentano una delle scuole statali (Infanzia, Primaria e Secondaria I°) di Sesto
Calende, Lisanza, Mercallo e Golasecca, allora ti invitiamo ad iscriverti alla mailing-list, digitando ISCRIVIMI
+ ISTITUTO DI APPARTENENZA all’indirizzo [email protected].
La Rete Informale Genitori (RIG), ideata e realizzata dai genitori del precedente Consiglio di Istituto, è uno
strumento utile di comunicazione e coordinamento rapido, efficiente e capillare. Essa permette, infatti, di
mantenere in stretto contatto i genitori degli alunni ed i rappresentanti di classe con noi genitori eletti in
Consiglio di Istituto.
In questo modo, possiamo raccogliere tutte le istanze e le eventuali problematiche riscontrate nei plessi
scolastici, e sottoporle all’attenzione del corpo docente e della dirigente scolastica durante le riunioni del
Consiglio di Istituto.
Dalla RIG riceverai:
• Le minute del Consiglio di Istituto;
• Informazioni inerenti la vita scolastica;
• Informazioni riguardanti iniziative ludico/culturali sul nostro territorio;
Alla RIG puoi scrivere per:
• Chiedere informazioni;
• Contattare i rappresentanti dei genitori in Consiglio di Istituto;
• Fare proposte o segnalarci un problema;
• Divulgare informazioni riguardanti la vita scolastica o iniziative sul territorio che coinvolgano le famiglie
e i bambini;
La RIG ti può aiutare a:
• Contattare il tuo rappresentante di classe o di plesso;
• Contattare un’Associazione o un Comitato;
Nelle 11 scuole presenti sul nostro territorio, si contano poco più di 1.300 alunni (una stima di 800 famiglie
circa). Si tratta di un valore interessante, un bacino di utenti potenzialmente in grado di dare un notevole
contributo, in termini di idee, proposte e suggerimenti, con il fine comune di migliorare l’ambiente scolastico
in cui crescono i nostri figli.
Attualmente, gli iscritti alla RIG sono 233. Il nostro obiettivo è di avvicinarsi a quota 800! Per riuscirci, confidiamo nella volontà di partecipazione costruttiva, responsabile e propositiva di tutti i genitori: un piccolo
contributo di ognuno di noi si traduce in grande progresso per tutta la comunità!
Grazie in anticipo.
I genitori del Consiglio di Istituto:
MATTEO MAINARDI (Presidente del C.I.)
FAUSTO QUARTESAN (Vice Presidente)
MARCO BODIO
MASSIMO GIULIANO
DANIELA HOERAUF
LAURA GUAITOLINI
ERIKA SACCHI
FRANCESCO VISCONTI
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Infanzia Rodari
Primaria Manzoni (Mercallo)
Primaria Ungaretti
Secondaria Bassetti
Infanzia Montessori / Primaria Toti / Secondaria Bassetti
Infanzia Bassetti / Primaria Ungaretti
Infanzia Montessori / Primaria Ungaretti
Primaria Alighieri (Golasecca)
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AMBIENTE
Molto apprezzata la“Casetta dell’acqua”
di Raffaele Bertona, assessore ai Lavori Pubblici e Ambiente
A pochi mesi dall’installazione della “Casetta Dal 26 agosto 2013 al 13 ottobre 2013 sono
dell’acqua” si rileva un chiaro gradimento da state vendute 500 tessere e sono stati erogati 70.000 litri d’acqua che tra l’altro significa
parte dei cittadini.
aver evitato circa 47.000 bottiglie di plastica
in circolazione.
Un’ottima notizia per l’ambiente ed un’ottima
realtà per i nostri concittadini che hanno potuto acquistare acqua fresca potabile, gasata o
meno, al costo di 5 centesimi al litro, prezzo
sicuramente molto conveniente.
L’impianto utilizza l’acqua dell’acquedotto
pubblico; il pozzo e l’impianto di dearsenificazione sono nelle immediate vicinanze, l’acqua prima di essere erogata è microfiltrata e
sterilizzata con raggi ultravioletti.
L’analisi chimica effettuata il 19.09.2013 ha
rilevato parametri inferiori per tutti i valori di
riferimento, anche ovviamente per quanto riguarda l’arsenico.
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SPORT
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Grazie alla “Unione Sportiva Sestese Calcio”
di Orlando Veronese Assessore allo Sport
Il destino ha voluto che fossi io l’Assessore allo
Sport della nostra città in questo 2013, esattamente 100 anni dopo la fondazione della Unione Sportiva Sestese Calcio; a me quindi spetta il
grande piacere di ricordare e rivolgere un pensiero di gratitudine ai nostri concittadini fondatori che 100 anni fa intrapresero un percorso costellato di tanti successi e soddisfazioni sportive.
Per me questo traguardo è motivo d’orgoglio e
mi sento onorato di essere stato un attore di questa grande storia come,
ne sono sicuro, è motivo di vanto dei Sindaci
e Assessori allo Sport
che in questa e nelle
passate amministrazioni
hanno contribuito alla
crescita della U.S.S.C.
sostenendone le iniziative e cerando di provvedere in maniera adeguata al mantenimento
delle strutture.
La parte sicuramente più importante, l’hanno
fatta i presidenti, i dirigenti, i collaboratori e i
giovani calciatori che si sono succeduti in questi
anni. Lusinghieri sono i traguardi sportivi raggiunti in questi 100 anni, in particolar modo in
questi ultimi, quando, con la presidenza di Alberto Brovelli la I° squadra ha raggiunto la serie
“D”; ancora più soddisfacente è la presenza di
un grande numero di ragazzi che sono passati
sui campi da calcio gestiti dalla Società in tutti
questi anni, a dimostrazione della capacità, professionalità sportiva raggiunta dagli staff tecnici
e dall’importante ruolo educativo da essi ricoperto, ruolo ampiamente riconosciuto da tutte
le famiglie sestesi che in questi anni le hanno
affidato i propri figli.
Va anche riconosciuto alla U.S.S.C., il pregio
di rappresentare la nostra città in molti stadi
lombardi e in altre regioni e di essere presenti
settimanalmente, grazie ai loro meriti, su una
moltitudine di quotidiani sportivi e riuscendo a
essere, in tutti questi anni, un importante esem-
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pio per sportività e educazione.
Nel corso del mese di novembre ci sono state diverse occasioni per festeggiare questo importante
centenario: in sala Consigliare è stato presentato
il dodicesimo volume della collana “Strettamente sestese” dal titolo “Camicia azzurra, colletto
e polsini bianchi - cento anni di calcio a Sesto
Calende”, che racconta l’evolversi della storia
della nostra gloriosa società di calcio attraverso documenti e fotografie, volume importante
che si va ad aggiungere
agli altri undici realizzati dall’associazione “Pro
Sesto Calende” e che ritengo non possa mancare
nella biblioteca di ogni
famiglia sestese.
Presso la sede della Pro
Sesto Calende e grazie alla
sua importante collaborazione, è stata inaugurata
una mostra fotografica
che ha raccontato per immagini i 100 anni di storia della U.S.S.C. e per
finire, nella giornata di domenica 17, sono state
organizzate due grandi feste: la prima presso il
centro sportivo comunale “Angelo Milano” e la
seconda presso il locale “La Marna”, alle quali
hanno partecipato numerosi ospiti, tra i quali alcuni Presidenti e dirigenti del passato della
U.S.S.C., il Sindaco Marco Colombo, molti degli attuali amministratori, tutti gli atleti, piccoli
e grandi, inscritti nelle fila della Sestese Calcio e
moltissimi cittadini.
Per finire con tutto il cuore voglio ringraziare
tutte le persone, dai pionieri della società a chi
oggi ne porta avanti con orgoglio la storia, che si
sono impegnate affinché questo sogno si potesse
avverare.
Allo stesso tempo vorrei dire: “Tanti auguri
Unione Sportiva Sestese Calcio per altri 100
anni di storia come questi e tanti auguri a tutti
coloro che da oggi in poi contribuiranno con il
loro impegno alla continuazione di questa magnifica avventura”.
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SPECIALE SPORT SESTESE
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100 anni di calcio a Sesto Calende
La passione per questo sport a Sesto Calende è nata con i nostri trisavoli 100 anni fa: nel 1913
di Renzo Besozzi
Sembra una favola, ma il gioco della
palla ha tradizioni antichissime, già
nell’antica Grecia, ma il Calcio come
noi lo conosciamo si sviluppa nei vari
paesi tra la fine dell’800 e l’inizio del
novecento. Sesto Calende si è dunque
lasciata presto conquistare da questo
sport. La storia del gioco nella nostra
città è ben documentata nel volume
edito dalla Pro Sesto, della collana
“Strettamente Sestese”, con moltissime fotografie storiche, che è stato
presentato domenica 10 novembre:
“Camicia azzurra, colletto e polsini
bianchi” di Giovanni Di Bella, in concomitanza con l’inaugurazione della
mostra fotografica e documentale di
ugual titolo.
Domenica 17, poi, è stata una grande
festa per il calcio sestese. Una partita
di campionato della prima squadra,
con ingresso gratuito per tutti i cittadini. Circa trecento bambini e ragazzi
tutti con la maglietta del centenario.
Alcune manifestazioni a sorpresa. Poi
tutti alla Marna, con il sindaco, il presidente federale, i dirigenti della Sestese
Calcio per la premiazione dei tesserati.
L’Unione Sportiva Sestese Calcio
svolge proficuamente il suo programma sportivo ed educativo. Oltre
alla Prima Squadra, fino dal 1967, la
U.S.S.C. ha costituito un importante
settore giovanile che nel corso degli
anni ha saputo conquistare un posto
rilevante a livello nazionale, regionale
e provinciale, formando giovani che
nel corso degli anni si sono distinti e
si stanno distinguendo, a tutti i livelli dilettantistici e professionistici. Nel
1984 venne inaugurato il nuovo centro
sportivo intitolato ad Alfredo Milano,
giocatore simbolo della Sestese dei
tempi d’oro.
Attualmente scendono in campo, ogni
fine settimana, circa 300 calciatori
suddivisi in 12 categorie:
1a Squadra Eccellenza
Juniores Regionale
Allievi Regionali fascia A
Allievi Reg. Eccellenza fascia B
Giovanissimi Reg. fascia A
Giovanissimi Reg.Eccellenza fascia B
Esordienti Provinciali A
Esordienti Provinciali B
Pulcini Provinciali A
Pulcini Provinciali B (2 squadre)
Pulcini Provinciali C
Piccoli Amici
Se consideriamo che per ogni ragazzo
partecipano fisicamente ed emotivamente almeno due-tre persone (genitori, nonni, ecc.), si intuisce quanta parte
dei nostri concittadini sono coinvolti e
si sentono partecipi delle attività della
associazione.
Quest’anno, oltre alle magliette del
centenario, che acquisteranno un valore importante per la memoria personale dei nostri giocatori, la USSC
La squadra di calcio Sestese del 1927
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propone nuove magliette da gioco per
le partite, arricchirà il proprio archivio
con le foto delle squadre e promuove
la pubblicazione del libro sopra citato,
punto fermo di una centennale attività
meritoria.
L’associazione, oltre alle attività sportive ed agonistiche, ha in carico tutti
gli impianti sportivi di viale Lombardia, di proprietà comunale, e li gestisce, mantiene e rinnova in modo impeccabile. Molti sono i collaboratori
che prestano la loro attività, full-time
o part-time, per il funzionamento di
tutta l’organizzazione. Ovviamente
ciò determina un onere finanziario importante che solo grazie agli Sponsor,
(in verità sempre meno in questi tempi
di crisi), alla disponibilità dell’Amministrazione Comunale, del presidente
e di alcuni dirigenti, e alle attività organizzate dalla società (tornei ecc.) la
USSC riesce a contenere i bilanci entro termini ragionevoli.
Grazie al presidente Alberto Brovelli,
che da oltre vent’anni ha preso a cuore
le sorti della società, la USSC ha acquisito nel tempo grande credibilità,
diventando un punto di riferimento
nell’ambiente calcistico dilettantistico.
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SPECIALE SPORT SESTESE
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UNIONE SPORTIVA SESTESE CALCIO
Non me ne vorranno i lettori e i nostri calciatori se quest’anno non parleremo dei risultati conseguiti nel corso della scorsa stagione, delle molte
compagini che costituiscono la nostra
Società, di coloro che si sono distinti
per l’impegno profuso, per le capacità
sportive degli atleti, per la collaborazione che i tanti dirigenti e collaboratori hanno sempre garantito.
Allo scoccare del primo secolo di vita
della Sestese Calcio, proprio lo scorso
undici novembre abbiamo raggiunto
i cento anni di storia, è stato l’evento
che ha catalizzato il mio pensiero nel
corso dell’intera stagione per il desiderio di riuscire a ricordare degnamente
coloro che, in modi ed in tempi diversi, hanno fatto sì che il gioco del
calcio, superando anche gli anni bui
dei periodi bellici, continuasse ad essere momento di coinvolgimento, di
Pulcini classe 2005
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passione, di attività sportiva per tanti
nostri concittadini.
Abbiamo cercato di trovare delle forme di festeggiamento e di ricordo diverse, con l’intento però non di limitarci ad interventi, magari anche di
fascino e particolarmente coinvolgenti, ma che si concludevano nel breve
spazio di una giornata, per privilegiare iniziative che lasciassero negli anni
una traccia, un segno, una memoria.
Dopo aver realizzato il calendario
societario 2013 con l’immagine, per
ogni mese dell’anno, di una delle nostre squadre e la partecipazione alla
serata con la sfilata delle auto d’epoca
organizzata dal Gruppo Artigiani e
Commercianti presieduto da Stefano Locorotondo, abbiamo trovato
nell’Associazione Pro Sesto e, in particolare nel suo Presidente Romano
Marafini, che tutti i Sestesi dovreb-
bero ringraziare per quanto ha fatto
negli anni per la nostra città, grande
spirito di collaborazione e la disponibilità a farsi carico della ricerca e della
raccolta di materiale per la realizzazione di una mostra, con tantissime
immagini e documenti, che fotografasse i momenti più importanti e i
personaggi che hanno fatto la storia
calcistica sestese.
Inoltre la Pro Sesto ha voluto riservare alla Sestese Calcio l’edizione 2013
della propria collana “Strettamente
Sestese” con la pubblicazione di un
volume, arricchito da una rilevante
documentazione fotografica, realizzato dallo storico prof. Giovanni Di
Bella, che ripercorre dalle origini ai
giorni nostri quanto di più significativo ha caratterizzato la vita della nostra
Società.
In questi giorni tanti mi hanno
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Juniores Regionale
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SPECIALE SPORT SESTESE
espresso la felicità per l’aver rivisto
con le immagini la loro gioventù, gli
amici e i compagni di gioco di un
tempo, documenti che riportavano il
ricordo di tempi in cui la vita quotidiana ruotava nel ristretto cerchio
del paese, quando le amicizie e le rivalità si incontravano e si esprimevano nei tornei rionali, con gli incontri
scapoli-ammogliati, quando dopo la
partita ci si ritrovava tutti insieme a
festeggiare, vinto o perso non aveva
poi molta importanza, al bar dell’Enal, a quello della Cooperativa delle
villette dell’Abbazia o nei circoli delle
frazioni.
Non è però sfuggita agli occhi dei
tanti visitatori della mostra e a coloro
che hanno avuto modo di vedere le
immagini riportate nel volume la tristezza che ha velato gli occhi di molti
nel ritrovare tra le fotografie il sorriso
di compagni di squadra, di amici, di
dirigenti, di appassionati che, in tanti
casi anche prematuramente, ci hanno
lasciato.
E la tristezza ha lasciato il posto alla
commozione perché la Sestese, come
per le altre società sportive, è stata ed
è un a grande famiglia in cui tutti si
conoscono, discutono, si alterano an-
che, ma che poi alla fine si vogliono
bene.
E’ questo il messaggio che volevamo
lasciare con i festeggiamenti per il
centenario della nostra Società e la festa che abbiamo organizzato domenica 17 novembre, al campo prima e al
Circolo Sestese poi, ne è voluto essere
simbolo tangibile.
Centinaia di bambini del nostro settore giovanile con i loro familiari, i
calciatori della prima squadra, della
juniores e degli allievi si sono stretti a
noi e ai nostri tifosi al centro sportivo,
aperto a tutti per il concomitante incontro di campionato in calendario,
con un grande e commovente abbraccio, rallegrati dalla partecipazione del
Corpo Musicale “ G. Colombo” di
Sesto, della cui gradita e significativa
presenza ci ha voluto onorare il Presidente Mauro Valentini.
La consegna di una medaglia ricordo,
la torta e il brindisi finale alla Marna,
con un grazie al Presidente Alberto
Quaglini per l’ospitalità, lo scorrere
delle immagini sullo schermo gigante
reso possibile dalle attrezzature audiovisive fornite e predisposte dal sempre
presente Massimo Cerri, la presenza
della Radio Web “Neverwasradio” di
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Sesto Calende coi suoi giovani conduttori hanno concluso una giornata
che rimarrà indelebile nei ricordi di
tutti coloro che ne sono stati protagonisti.
Non dovrà essere quella, però, la tappa conclusiva di cento anni di calcio a
Sesto, ma il punto di partenza per una
nuova grande storia sportiva.
Con un grazie di cuore a tutti coloro
che in ruoli diversi – calciatori, tecnici, genitori, tifosi, presidenti, vicepresidenti, dirigenti, sponsor – hanno
fatto la storia della Sestese, alla Consulta Sportiva che da Francis Ferrario
a Guido Terrazza, da Sergio Norbiato
a Massimo Brusorio ha sempre avuto
tanta attenzione al calcio e allo sport
in generale, alle amministrazioni comunali che si sono succedute e che
sono sempre state vicine alla Sestese,
rinnovo il mio più sentito ringraziamento per quanto hanno voluto e
saputo fare.
A tutti gli sportivi e ai nostri concittadini vanno gli auguri più sinceri per le
prossime festività e per un 2014 colmo di soddisfazioni.
Il Presidente
Alberto Brovelli
Prima Squadra Eccellenza
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SPECIALE SPORT SESTESE
CANOA, FAMIGLIE & MEDAGLIE
In una fase di crisi economica che nel 2013
non ha ancora probabilmente raggiunto il
fondo, vogliamo dedicare un ringraziamento
particolare alle famiglie dei nostri atleti.
Nel corso di un recente incontro con i vertici
nazionali e regionali del Coni, Giovanni Malagò e Pierluigi Marzorati, è stato ricordato proprio il ruolo fondamentale della famiglia per
lo sviluppo del movimento sportivo. La Provincia di Varese ha contribuito alla partecipazione olimpica di Londra con dieci atleti, olimpici e parolimpici, mentre al Gran Galà dello
Sport Varesino sono stati premiati quest’anno
311 atleti, vincitori di titoli italiani e podi internazionali: risultati dovuti certamente alla
determinazione dei ragazzi, all’ attenzione e
sensibilità dei tecnici, ma senza dubbio anche
caratterizzati in origine dal legame forte delle famiglie con le associazioni sportive. Un
rapporto di fiducia e stima in grado di sopravvivere alle difficoltà economiche oggettive
(in alcune situazioni, preoccupanti) perché
comunque forte del convincimento che investire nella salute psico-fisica dei propri figli è
indispensabile.
Certo, a volte si assiste a dissapori in materia
di scelte tecniche oppure gestionali e organizzative, ma questo va riportato nell’ambito del
rispetto dei ruoli, un tempo più sentito e oggi
forse da riscoprire come valore.
Il Circolo Sestese Canoa Kayak ha visto alternarsi in quarant’anni di attività molti genitori
e parenti che hanno dedicato energie fisiche
ed economiche alla riparazione delle imbarcazioni, alla manutenzione delle attrezzature,
oppure nell’organizzazione delle manifestazioni cittadine.
Un lavoro continuativo e appassionato, fondamentale per la vita dell’associazione.
E’ per questo che riteniamo di poter dire che
anche i quattro titoli Italiani velocità portati
a Sesto Calende, i piazzamenti a podio e la
presenza alle competizioni internazionali (a
iniziare dall’argento ai Giochi del Mediterraneo) sono una vittoria anche loro, di tutti i volontari che hanno supportato dietro le quinte
l’attività agonistica dei nostri atleti e tecnici
nel 2013.
Nei prossimi anni il contributo del volontariato, anche nello sport, è destinato ad avere
una valenza sempre maggiore, non solo per
garantire la continuità dell’associazionismo
ma soprattutto per la realizzazione degli
eventi e la Canoa italiana avrà in calendario
due appuntamenti d’ eccezione in Lombardia:
la Coppa del Mondo nel 2014 ed i Mondiali
nel 2015, in concomitanza con l’EXPO Milanese.
L’augurio è che tutto ciò porti una ventata di
nuove motivazioni, sportive ed economiche,
anche in provincia. I canoisti sestesi vogliono
proprio esserci e le loro famiglie anche, a dispetto della crisi attuale.
Maurizio Lenuzza, Consigliere Circolo Sestese
Canoa Kayak, Delegato FICK-Varese, Componente Comitato Provinciale CONI Varese
www.sestesecanoa.it
PALLAVOLO SESTESE
La stagione agonistica 2013/14 segna un punto di svolta per la storia della
Pallavolo Sestese: dopo più di quarant’ anni di presenza in almeno un campionato femminile la nostra Società si presenta con sole squadre maschili.
Le ragazze hanno terminato lo scorso mese di maggio il campionato di 1°
divisione e non avendo ormai da qualche anno un numero sufficiente di
giovani alle loro spalle, si è deciso di investire le forze nel settore maschile;
è stata una scelta dolorosa ma al contempo stimolante, poiché significa
ripartire con le piccole atlete del minivolley e ripercorrere tutte le tappe per
arrivare alle competizioni di maggior livello.
Ma torniamo indietro di un passo: le due squadre maschili Under 15 e Under
17 hanno concluso i rispettivi campionati 2012/13 al terzo posto. Due nostri
atleti, Giovanni Gerosa e Leonardo Landoni, sono stati convocati nella selezione di Varese che si è piazzata seconda al Trofeo delle Province.
Per sostenere ulteriormente il settore maschile da anni cerchiamo la collaborazione di altre Società del territorio, ma spesso campanilismi o altre motivazioni hanno ostacolato la nascita di un progetto comune; quest’ anno
finalmente siamo riusciti a coinvolgere la Pallavolo Somma e per suggellare
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l’ accordo ci presentiamo ai campionati con il nome comune ad entrambi
di Ticino Volley.
La squadra Under 17 è guidata da Massimo Lualdi, ex giocatore, ed allenatore della selezione provinciale;
Dede Landoni segue invece l’Under 15 con il compito di far giocare insieme
atleti “più esperti” ed esordienti.
Le atlete che frequentano i corsi di minivolley prendono parte anche al
campionato Under 12 femminile.
Minivolley: martedì dalle ore 17.00 alle ore 18.00 e sabato dalle ore 10.30
alle ore 12.00.
Under 17 maschile: partite casalinghe sabato alle ore 16.00.
Under 15 maschile: partite casalinghe domenica alle ore 15.30.
Under 12 femminile: partite casalinghe domenica alle ore 15.30.
Vi aspettiamo alla palestra dell’ Istituto “C.A. Dalla Chiesa” in via S. Donato.
Associazione Pallavolo Sestese
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SPECIALE SPORT SESTESE
BASKET SCHOOL
SESTO CALENDE:
CONSOLIDATA REALTÀ!
Concluso il sesto anno di
attività la società sestese
di pallacanestro ottiene
buoni risultati sui campi
di tutta la provincia.
Iniziamo con gli under 14
che raggiungono le finali
provinciali ottenendo un amaro terzo posto caratterizzato
da un po’ di sfortuna! Gli under 13 hanno ben figurato accedendo alla seconda fase del campionato provinciale. Gli
under 19 hanno fatto molta esperienza incontrando squadre fisicamente più grandi. La prima squadra ha disputato la
finali per accedere al campionato di Promozione perdendo
lo spareggio solo alla terza e “infuocata” partita.
Ed ecco la stagione in corso
Dopo almeno tre lustri, Sesto Calende torna a disputare il
campionato di “Promozione”. Un campionato dove i giovani giocatori e i più esperi si “fondono” per dare vita a partite
intense e di buon livello agonistico. Gli incontri si disputano
il mercoledì al PALADALLACHIESA.
Al via, come sempre, i giovani, con i campionati under: 15,
14,13. Ed inoltre i gruppi minibasket con gli Esordienti,
Aquilotti e Scoiattoli.
Basket School Sesto Calende: un movimento sempre entusiasta e in costante crescita!
Venite ad assistere ai nostri incontri
Per saperne di più: www.basketschoosesto.it
Basket School Sesto Calende
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SCI CLUB SESTO
CALENDE
Lo Sci Club Sesto Calende ha la
sua sede in Viale Italia 1, sul Lungoticino, proprio sotto il comune,
e grazie ai lavori di restauro del
Municipio, recentemente conclusi, ha visto riparati ed abbelliti i
propri muri esterni: questo fatto
unitamente ad interventi dell’anno passato relativi ad arredi e
supporti informatici ne ha molto
modificato sia l’ aspetto estetico
che funzionale.
Dai primi di Ottobre il consiglio dello Sci Club ha iniziato la propria attività per la stagione sciistica
2013/2014.
Come consuetudine le iscrizioni sono state aperte fin da metà novembre,
per i primi che volessero iniziare la stagione sciistica nella prima decade di
Dicembre, per Sant’ Ambrogio e l’Immacolata.
Le attività dello Sci Club sono rivolte alla pratica dello sci e della tavola,
con particolare riguardo all’età dei partecipanti (molti sono proprio piccoli)
ed alla sicurezza, sia per la dotazione di attrezzi idonei che per le norme di
comportamento sulle piste.
I corsi sono tenuti da Maestri di sci FISI (Federazione Italiana Sport Invernali)
presso le piste di Domobianca, Alpe Lusentino e nella maggior parte dei casi
istruttori dello Sci Club coadiuvano i maestri ufficiali di sci nello svolgimento
delle lezioni.
Sono possibili vari livelli di corsi, per chi è agli inizi, per chi vuole migliorare
la propria pratica, e per i più esperti: ci sono anche, su richiesta, corsi intensivi, full immersion, che consentono agli iscritti di poter essere validamente
presenti sulle piste di sci già per le feste di fine/inizio anno.
Ulteriori attività dello Sci Club vedono la premiazione di alcuni soci per la
Festa dell’ Atleta in prossimità del Natale, l’ organizzazione, su richiesta di
fine settimane bianche e di sci estivo, (di solito presso le piste di Le Deux
Alpes in Francia), con il supporto dei Maestri di sci di Domobianca.
Quest’anno, dopo aver valutato a fondo la situazione, il consiglio dello Sci
Club ha variato il programma dei corsi da due ore di lezione per sette sabati
a tre ore per cinque sabati, con notevole vantaggio per gli iscritti che avranno 15 ore di lezione anzichè 14, mantenendo inalterato, rispetto agli anni
passati, il costo del corso; inoltre i partecipanti avranno ulteriore economia
sul trasporto, dimezzandone quasi il costo rispetto alla scorsa stagione.
Questa variazione ben si inquadra nella tradizione dello Sci Club di Sesto
Calende, sia di venire incontro alle esigenze dei propri soci, sia di mettere
in atto ogni azione atta a contenere il più possibile i costi, che già da vari
anni risultano esseree tra i più economici della provincia.
Con questi intenti e con la speranza di un futuro prospero, (e ricco di neve)
inviamo, assieme ai nostri soci, i migliori auguri di salute, di serenità, di
Buone Feste e Felice Anno Nuovo.
Il Consiglio dello Sci Club di Sesto Calende
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SPECIALE SPORT SESTESE
Sesto 76 Lisanza
Il 2013... che anno intenso!
È trascorso un anno da quando è mancato il
nostro caro Presidente Romano Spinelli e non
possiamo non ricordarLo per tenere vivo nella
nostra memoria il Suo insegnamento e ciò che
abbiamo ereditato. In questi 12 mesi abbiamo
lavorato, seguito, accudito e amato questa
splendida realtà.
Siamo molto contenti di aver visto una grande
partecipazione al Trofeo Spinelli nelle nostre tre
discipline di Atletica Ginnastica e Orienteering,
grazie atutti quanti hanno voluto partecipare ed
essere presenti.
Anche quest’anno le nostre tre sezioni hanno
continuato con successo le attività degli anni
precedenti.
Grazie alla collaborazione con il Comune e le
scuole elementari abbiamo potuto sostenere i
corsi di psicomotricità ed atletica leggera nel
percorso della “Pallagiocando”.
Il numero dei nostri iscritti è in crescente aumento nelle varie discipline, e siamo orgogliosi
di avere un bellissimo gruppo di ragazzi e ragazze che nelle tre realtà sportive raccolgono
con entusiasmo le nostre proposte.
Per atletica abbiamo potuto seguire i nostri ragazzi nelle gare durante tutto l’anno e abbiamo
organizzato i nostri tradizionali meeting provinciali Fidal e il Trofeo Spinelli anche grazie all’aiuto di molti genitori e simpatizzanti indispensabili ed insostituibili. Grande soddisfazione nelle
fasi provinciali e regionali dove i nostri atleti si
sono distinti, sino ad arrivare alla qualificazione
ai Campionati Italiani di categoria.
Con l’apertura del nuovo anno abbiamo visto
aumentare in modo considerevole le iscrizioni
degli atleti arrivati a ben 140!
Questo bellissimo gruppo di ragazzi e ragazze, è
diventando oramai una importante certezza per
la nostra associazione sportiva, raggiungendo
risultati importanti e di grande soddisfazione
garantendo parallelamente lo sport per tutti a
tutti i livelli.
Un grazie di cuore ai nostri incredibili tecnici
che oltre a grande competenza trasmettono
ai nostri ragazzi l’amore per lo sport. In primis
a Daniela che oltre ad allenare, con tutto l’entusiasmo e la competenza, gestisce e coordina
con forza la sezione; un grazie agli instancabili:
Laura, Beppe, Riccardo, Yugo, Marta ed Elisa.
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Vogliamo crescere e pensare al futuro e per
questo abbiamo inserito giovani assistenti e tirocinanti laureandi, che nel 2014 cresceranno e
si patenteranno Fidal. La soddisfazione maggiore è vedere questo gruppo di allenatori ed assistenti di varie fasce di età ed esperienza lavorare insieme per i nostri atleti, uniti ed entusiasti
creano un bellissimo clima di collaborazione a
vantaggio dei nostri ragazzi.
Anche nella Ginnastica abbiamo visto un costante aumento degli iscritti fino a superare
quota duecentotrenta portando a consolidare e
rendere sempre più presente sul territorio questa una bella realtà. Come ogni anno abbiamo
partecipato alle gare provinciali, regionali e
nazionali conseguendo traguardi meritevoli in
tutti e tre i livelli con podi a livello provinciale
e regionale;
Con grande soddisfazione abbiamo partecipato al concorso Gymnaestrada alle nazionali di
Pesaro, portando ben trenta ragazze ad esibirsi
in questa spettacolare disciplina che unisce ginnastica artistica coreografia costumi e interpretazione guadagnando con orgoglio e meritato
plauso la “Fascia d’oro”. A giugno abbiamo
dato vita al nostro tradizionale saggio intitolato “ALADIN” che ha avuto un grandissimo
successo di pubblico (più di 2.000 presenze!)
coinvolgendo con entusiasmo moltissimi ragazzi, genitori e famiglie.
Tra settembre ed ottobre sono ripartiti i corsi
di ginnastica base e agonistica a Sesto grazie
all’infaticabile impegno di Marika che coordina
la sezione coadiuvata da Celeste, Ilenia e al nostro Andrea. A Mercallo sotto la guida di Claudia, è ripartito l’oramai consolidato corso per
ragazzi e ragazze del posto. Abbiamo aperto
ad Angera nuovi corsi di babygym e per ragazzi
delle lemntari, sotto la guida di Alessandra, che
stanno riscuotendo grande successo ampliando
la nostra proposta e i nostri servizi.
L’ orientamento, in cui crediamo, come sempre
capitanato dal presente e costante impegno su
tutti i fronti dell’infaticabile Roberto, ha continuato il prezioso lavoro di divulgazione presso
le scuole dei dintorni (medie di Borgoticino, medie ex Orsoline di Sesto C.) e si è dedicato alla
realizzazione di un percorso didattico presso le
Scuole medie ed elementari di Angera, oltre ad
aver gareggiato a livello regionale e nazionale
con anche trasferte di più giorni.
Quest’anno abbiamo dedicato molti sforzi per
rinnovare ed ampliare le nostre attrezzature nei
vari centri sportivi dove facciamo attività. Stiamo sistemando al Campo Sportivo i locali che ci
sono stati assegnati per garantire ai nostri atleti
aree attrezzate e un servizio sempre più all’avanguardia. Grazie all’aiuto della US Sestese
Calcio e alla Consulta Sportiva abbiamo potuto
riaprire la seconda buca del salto in lungo.
Con grande orgoglio e profonda gratitudine a
tutti quelli che ci hanno sostenuto in questa
nostra iniziativa da Gennaio apriremo in via
definitiva la nostra nuova sezione “FISDIRRomano Spinelli”, dedicata con tutto il nostro
più profondo rispetto e gratitudine al nostro
Romano che per anni si è dedicato alla nostra
associazione e a molte associazioni volte al sociale. Questa sezione è interamente dedicata
allo sport per i ragazzi diversamente abili con
disagi intellettivi relazionali. Grazie al supporto
di allenatori esperti e alla collaborazione con la
Scuola Tennis Sud Verbano, possiamo garantire
corsi in ben 4 differenti discipline: Atletica, Ginnastica, Nuoto e Tennis.
Ancora un grazie sincero e profondo a tutti
coloro che contribuiscono concretamente alla
realizzazione della nostra attività: all’Amministrazione Comunale, alla Consulta Sportiva,
al nostro storico sponsor Maglificio Lisanzese,
alla ditta ATOS, alla società Codelfa, alla società
Amitti e a chi a vario titolo ci sostiene. Un ringraziamento sentito e speciale alle famiglie dei
nostri ragazzi che sono la nostra forza e contribuiscono in modo prezioso ad affiancarci nelle
nostre attività.
Permettetemi da ultimo un ringraziamento speciale, da Presidente, verso i membri del consiglio
direttivo: oltre ai fantastici tecnici Daniela, Marika e Roberto un grazie ad Angela, Angelo, Piero,
Silvia, Mia, William e Fabrizio, che in questo mio
primo anno mi hanno sostenuta e aiutata con il
loro silenzioso ma preziosissimo lavoro senza il
quale non potremmo fare nulla, grazie.
Il Consiglio: Mia Antonioli, Roberto Biella, Angela Campodonico, Michela Colombo, Angelo DeBellis, William
Degisi, Daniela Grisoni, Fabrizio Iozzi, Paola Ravaldini,
Silvia Rossi, Ilenia Sanneris, Marika Sanneris, Piero Zappa
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SPECIALE SPORT SESTESE
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SESTO 76 LISANZA ATLETICA
Il 2013 per la sezione Atletica è stato un anno caratterizzato da una costante CRESCITA: sono “cresciuti”
i nostri ragazzi... e questa non dovrebbe essere una
novità, tutti i ragazzi crescono, ma i nostri hanno fatto
molto di più...
- sono cresciuti in quantità: lo scorso anno , di questi
tempi, ho scritto un articolo intitolato “la carica dei
101”, esattamente quanti erano allora i nostri atleti.
Oggi sono 140 i ragazzi e le ragazze tra i 6 e i 17 anni
che praticano atletica;
- sono cresciuti in qualità: negli ultimi anni avevamo
avuto dei bei risultati a livello provinciale e regionale,
ma quest’anno siamo andati oltre, ben 6 sono stati i
nostri atleti che si sono qualificati ai Campionati Italiani di categoria:
- Roberto Vibaldi, nel salto in alto cat. Cadetti,
- Viola Zappa, nel salto triplo cat. Cadette,
- Luca Rubin, nelle staffette 4x100 e 4x400 cat. Allievi,
- Claudio Maisano, nella staffetta 4x100 cat. Allievi,
- Giulia Genovese, staffetta 4x100 e 4x400 cat. Allieve,
- Charlotte Ossembrink, staffetta 4x400 cat. Allieve.
Alessandro Paracchini ha mancato di un soffio la
qualificazione ai Campionati Italiani Cadetti, ma ha
conquistato uno splendido podio ai Campionati Regionali di getto del peso. Ma anche altri sono stati
i risultati di prestigio: Caterina Lombardo è campionessa provinciale sui m 1000 cat. Cadette, podio ai
campionati provinciali anche per le staffette 4x100
ragazze (Camilla Zappa, Martina Furia, Alice De Galeazzi e Gaia Marobin) e convocazione nella squadra
Provinciale al trofeo delle province di Corsa Campestre per Arianna Mazzoccato, Micol Graglia, Emma
Daniele, Federico Fantoccoli e Samuele Siena e ancora
per Samuele Siena al trofeo delle province su pista.
A piramide, seguono a ruota TUTTI gli altri nostri atleti
che sicuramente si faranno conoscere nei prossimi
anni ma, sopratutto, avranno modo di migliorarsi, di
mettersi in gioco e di divertirsi “facendo atletica”.
Ma non è finita qui... insieme ai ragazzi anche la
società è cresciuta. Gli istruttori che seguono i nostri
ragazzi sono 8: oltre alla collaborazione con Beppe,
Daniela, Laura e Riccardo, possiamo contare ora anche su Antonella che, con la sua esperienza seguirà
ad hoc il mezzofondo, su Marta e Yugo che, concluso
il percorso formativo intrapreso negli ultimi due anni,
sono diventati istruttori Fidal e su Samuele che, studente di Scienze Motorie, sta praticando con la nostra
associazione il tirocinio formativo.
Gli spazi dove ci alleniamo regolarmente stanno diventando sempre più belli: un ringraziamento a tutti
quei genitori che stanno lavorando per rendere gli
spazi ed i locali sotto le tribune più ordinati, organizzati ed accoglienti.
Un ringraziamento speciale alla nostra attuale Presidente, Paola, che instancabilmente si prodiga per realizzare tantissime iniziative che ci arricchiscono tutti
e a Romano, il presidente, che tutti ricordiamo con
tanto affetto e che ci ha lasciato questa bella “Sesto76” da far crescere.
Daniela Grisoni
SESTO 76 LISANZA GINNASTICA ARTISTICA
È passato un anno sportivo intenso e significativo per
le nostre atlete che come ogni anno con dedizione e
impegno ci regalano importanti esperienze formative.
I nostri 200 atleti sono divisi in 10 corsi per età e per
abilità. I più piccoli sono inseriti nel corso di babygym
fin dall’età di 3 anni che insieme alle elementari si
allenano presso il Centro Studi Angelo Dell’Acqua. I
corsi delle ragazze delle scuole medie e delle nostre
agoniste, si svolgono nella Palestra della scuola media
statale “L. Bassetti” con una frequenza settimanale di
tre volte per affrontare al meglio le gare che la nostra
Federazione Ginnastica ci offre. Da quest’anno la nostra società si occupa anche di ginnastica per ragazzi
diversamente abili. Il corso ha avuto un ottimo riscontro sia tra i ragazzi che a livello territoriale.
La Sesto 76, oltre ad impegnarsi per le gare federali, è
impegnata in diverse esibizioni; saggio di Natale , rappresentazioni nelle piazze sul nostro territorio, all’autodromo di Monza, e infine il Musical “ Aladin”di
fine anno presso il Palamico di Castelletto Ticino, in
collaborazione con l’associazione “Kiwanis” a favore
del progetto “Eliminate” durante il quale le ginnaste
e i ginnasti hanno intrattenuto il numeroso pubblico
con salti, capovolte e ruote eseguite con precisione
e disinvoltura. Anche quest’ anno abbiamo ottenuto
nelle gare federali i buoni risultati che ormai la Sesto
76 è abituata a vedere.
I più importanti sono stati: “Coppa Italia mista” fase
provinciale per le ginnaste di prima fascia dove la
squadra di Di Gioia Margherita, Nonali Chiara, Cac-
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ciapaglia Angelica, Dal Molin Alice, Macchi Ludovica,
Paris Valeria, Roggeri Alice, Giuliani Marta, Gagliano
Riccardo ha ottenuto il primo posto alla fase provinciale, mentre la squadra di seconda fascia composta
da Rapisarda Alessia, Piralli Valentina, Oldrini Lucrezia,
Torcasso Vittoria, Iaconianni Elisa, Raimondi Camilla,
Orselli Cecilia, Rossotti Lisa e Imperial Sara si è classificata terza. La squadra di seconda fascia composta
da Orselli Anna, Raco Martina, Viola Alessandra, Di
Gioia Martina, Vanoli Martina e Pavesi Francesca di
seconda fascia ha partecipato alla gara di “Coppa
Italia femminile “ che per la prima volta si è classificata decima al regionale, conquistando un posto per
la partecipazione ai campionati italiani. La squadra di
terza fascia composta da Bassetti Alice, Mambretti
Alessandra, Berretta Giulia, Sanneris Ilenia, Bardelle
Giulia, Negroni Andrea, Pagliarin Elisa e la squadra di
Ferroni Carolina, Croci Chiara, Francia Giulia, Pagliarin
Elisa, Rubini Silvia, Bassetti Alice, Margnini Francesca
si sono qualificate rispettivamente quarte e quinte,
aggiudicandosi la fase regionale per poi partecipare
alla fase nazionale.
Per quanto riguarda le gare individuali di “Gpt 2 livello” citiamo le vittorie più importanti:
Per la Fase provinciale Alice Dal Molin ha conquistato
il secondo posto al volteggio, Orselli Anna prima al
minitrampolino, Pavesi Francesca terza al volteggio,
Ferroni Carolina prima al minitrampolino, Margnini
Francesca seconda al minitrampolino, Besozzi Laura
terza al minitrampolino. Nonostante l’alto livello della gara regionale, Anna Orselli e Francesca Margnini
hanno conquistato un primo posto rispettivamente al
minitrampolino e al volteggio.
Dopo 10 anni di “stop”, abbiamo partecipato con
entusiasmo e divertimento alla gara di Gymnaestrada
che prevede la realizzazione di una coreografia con
un gruppo di minimo 15 ragazze. Abbiamo deciso di
portare un estratto del nostro Musical “ Aladin”. Le
nostre ginnaste ci hanno regalato tanti sorrisi e tanto
divertimento oltre ad aver ottenuto un posto in classifica in fascia oro.
Un doveroso GRAZIE ai genitori dei ragazzi che ogni
anno danno tanta fiducia alla società e collaborano
con tanta disponibilità a tutte le attività proposte.
Concludendo non posso che rinnovare il mio impegno professionale la mia gratitudine e quello di tutti
gli allenatori della sezione Ginnastica Artistica alla
Sesto 76 augurando alla società di continuare a contribuire alla formazione di veri ginnasti.
Allenatrice Marika Sanneris
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SPECIALE SPORT SESTESE
SESTO 76 LISANZA ORIENTEERING
con le scuole superiori dell’ISIS C.A.Dalla Chiesa per
il supporto alle attività di gruppo sportivo scolastico
in vista della preparazione alla fase provinciale dei
Giochi Sportivi Studenteschi vinti alla grande dalle
rappresentative maschili e femminili dell’istituto. Per
un solo misero punto la squadra allievi maschile alla
fase regionale ha mancato la vittoria che l’avrebbe
qualificata per le fasi nazionali dei Campionati Studenteschi. Medesima collaborazione c’è stata anche
per uno dei laboratori sportivi del corso di Liceo
Scientifico con potenziamento Sportivo dell’istituto
che quest’anno vede già 2 classi a godere, tra gli altri
laboratori come il nordic walking e mountain bike, dei
nostri boschi.
Abbiamo anche soddisfatto la richiesta della scuola
media di Angera che ci ha richiesto la predisposizione di cartografia didattica per uso scolastico. Sono
state dunque realizzate la pianta del plesso con percorso permanente e quella del lungo lago di Angera
dove alla festa di fine anno i ragazzi delle elementari
e delle medie hanno svolto insieme una garetta di
orienteering.
Anche al Campus estivo non è mancato per i piccoli il
supporto ai laboratori sportivi proponendo giochi sul-
La sezione orienteering della ASD Sesto76 ha svolto
una serie di iniziative mirate alla promozione e reclutamento agonistico della disciplina. A marzo è stato
svolto il primo Memorial Romano Spinelli, presidente
della nostra associazione scomparso un anno fa, che
sin da subito ha creduto fermamente nella disciplina
sportiva della corsa orientamento sia per le sue valenze naturalistiche che nella promozione e valorizzazione del bel patrimonio boschivo di cui è dotato il
territorio di Sesto Calende. Un ricordo è dovuto al suo
lavoro di public relation nelle numerose gare promozionali, studentesche, regionali, nazionali e internazionali che negli ultimi 20 anni si sono svolte copiose
nel nostro territorio.
Nella parte promozionale di questa manifestazione
ben 250 sono stati i partecipanti con 24 scuole aderenti mentre nella gara agonistica federale si sono
superati i 300 iscritti con atleti provenienti anche
dalla Svizzera.
In primavera si è svolto un minicorso di base per giovani dagli 11 ai 15 anni che ha visto una quindicina
di neofiti cimentarsi in questa avventurosa disciplina
sportiva.
Non è mancata inoltre la consueta collaborazione
la simbologia, lettura cartografica e uso della bussola
al Parco Europa e nella zona di campagna di Loca
attorno al campo sportivo comunale.
Infine la sezione si è impegnata, su richiesta specifica
dell’Amministrazione comunale di Ghemme (NO), a
produrre un nuovo impianto cartografico del centro
abitato sul quale si è svolta una gara promozionale il
5 ottobre con più di 120 partecipanti.
La squadra agonistica ha partecipato come sempre
alle gare regionali e nazionali con trasferte nel nord
Italia e una nel parco del Pollino in Calabria. Numerosi sono stati i ragazzi (circa 260 tesserati non agonisti)
che dalla manifestazione promozionale del memorial
Spinelli e dal gruppo sportivo scolastico dell’Isis Dalla
Chiesa si sono avvicinati all’orienteering partecipando alle gare domenicali anche se il passaggio alla
squadra agonistica non è avvenuto ancora.
Nel corso del 2014 proseguirà l’attività promozionale
con organizzazione di gare, produzione e aggiornamento del parco cartografico sia dei boschi che
didattico-scolastico, corsi e interventi nelle scuole
(compreso le scuole ex-orsoline).
Roberto Biella
WAVE: PARTENZA COL BOTTO
Lo scorso 27 ottobre si è svolto nell’impianto natatorio della nostra città il terzo trofeo del Team Insubrika che ha sede a Sesto. La gara, nonostante il
calendario la collocasse ad inizio stagione, quindi in
una fase di ripresa della preparazione, ha messo in
luce diversi risultati interessanti, primo fra tutti il nuovo record italiano in vasca corta di Matteo Rivolta.
L’atleta del Team Insubrika ha infatti infranto il muro
dei 51 secondi nei 100 farfalla facendo segnare un
tempo di assoluto valore mondiale ed evidenziando le doti di scorrevolezza della nostra piscina. Doti
che hanno consentito anche ai giovani atleti che si
allenano in questo impianto di cominciare la stagione ritoccando nella quasi totalità dei casi le loro
migliori prestazioni. Questi risultati, che speriamo
vengano confermati durante la stagione agonistica,
premiano la politica di promozione dello sport del
nuoto perseguita nella nostra piscina tanto a livello
agonistico che amatoriale (settore propaganda) con
corsi che avvicinano a questo sport i bimbi a partire
da 5/6 anni e che accompagnano i nuotatori anche
dopo l’esperienza agonistica con il gruppo master
(oltre i 25 anni). In questa stagione agonistica i
gruppi dei tesserati si caratterizzano per l’equilibrio
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numerico delle varie categorie a dimostrazione del
raggiungimento di una maturità della squadra: 23
sono gli esordienti B (maschi 2004/2003 e femmine
2005/2004), 18 gli esordienti A (maschi 2002/2001
e femmine 2003/2002) e infine 20 sono gli atleti
della categoria assoluti.
Tra i risultati della scorsa stagione da segnalare in
particolare quanto riguarda gli esordienti B il secondo posto di Bertoldo Andrea nei 100 stile libero
e il terzo nei 200 alla Coppa Lombardia, il quarto
di Muttini Marco nei 50 farfalla e terzo nei 100, il
sesto di Negri Federico nei 200 dorso e l’ottavo di
Lazzari Anita nei 200 rana, mentre nei campionati
regionali estivi da sottolineare l’ottimo piazzamento delle staffette maschili rispettivamente settima
la mista (Negri-Bregant-Bezzan-Bertoldo) e nona
la stile libero. Gli esordienti hanno visto dei buoni
risultati di Stuani Riccardo, quarto nei 200 dorso e
quinto nei 1500 stile libero, ai campionati regionali
primaverili, e quinto e settimo nelle stesse gare agli
estivi. Partecipazione alle finali regionali per Cecchin
Alessandro e Ricca Leonardo nella categoria ragazzi.
Una considerazione a parte merita il gruppo master
composto da una trentina di atleti provenienti da di-
verse esperienze, dai triatleti agli ex agonisti, tra questi da mettere in assoluto rilievo i risultati ottenuti da
Daniela Sabatini che nel corso di questa stagione ha
vinto tutto quello che era possibile vincere:
-1° classificata ai Campionati Europei Master nei
200-400-800 stile libero e nella 3 km in acque libere
-1° classificata ai Campionati Italiani Master nei
200-400-800 e nella 5 km e nella 2,5 km in acque
libere segnando peraltro ben 5 record nazionali.
Che questo sia da esempio e auspicio per i nostri
giovani nuotatori!
Pierluigi Sciarini
L’Assessore Veronese con Matteo Rivolta in occasione del record italiano stabilito a Sesto Calende
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SPECIALE SPORT SESTESE
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CLUB ALPINO ITALIANO
SEDE DI SESTO CALENDE
Spazio inesauribile d’energia …
Rimanere meravigliati nel guardare quella traccia, la propria traccia,
un solco ben definito che sale il ripido pendio innevato … mi parlo…
“accidenti, sei riuscito a raggiungere la vetta di questa guglia
rocciosa, che poche ore prima immaginavi irraggiungibile
guardandola dalla base delle sue granitiche fondamenta”.
Adesso, nel cogliere gli aspetti più selvaggi dell’ambiente circostante,
mentre il gelido vento ristora i muscoli del tuo corpo, ti accorgi che
l’avventura che stai vivendo è il sogno di sempre, questi sta per terminare. È l’ora di tornare, al tepore del tuo caldo capanno, solo là ci sarà
per te la possibilità d’assaporare ancora il sognare di tornare lassù,
nell’aria rarefatta di un’altra vetta. Ora, attrezza la discesa, controlla il
penzolare verticale della corda… affibbiata scorre lenta e fluida nella
piastrina frizionata, mentre l’imbracatura ti regala una leggera sensazione di rilassatezza e ti lasci scendere sicuro, come se la montagna
fosse un’amica protettiva, ma sai che non è così e che dipende da te…
Interpretazione singolare e personale di una scalata, scritta senza
velleità di trasmettere un messaggio al mondo intero dello sport, ma
con l’intendimento di trasmettere entusiasmo a quel “popolo sportivo montano” che sta progettando, sognando nuove camminate e
ascensioni e, interessare chi è attratto dalla sua natura incontaminata
ma titubante perché intimorito dalla verticalità dei suoi percorsi. Credetemi “percorrerla” è facile, ci sono sentieri e vie che ti permettono
di conoscerla e viverne il suo ambiente, basta rispettarla e imparare
come muoversi e dotarsi di equipaggiamento adeguato, acquisendo
i fondamentali tramite corsi specifici che il Club Alpino Italiano indìce
ogni anno. Che dire delle nostre attività del 2013. Fortunatamente
il tempo è stato clemente e in alcuni casi, avere cognizione di interpretare la meteorologia nei luoghi da percorrere, ci ha permesso di
sfruttare anche quelle giornate con poche ore di sole, consentendoci
di portare a termine la maggior parte delle uscite programmate. I corsi escursionistici invernali ed estivi, quelli di torrentismo, speleologia
e alpinistiche di gran soddisfazione, hanno visto un numero elevato
di partecipanti, questo ha reso l’ambiente del Club Alpino Italiano di
Sesto Calende giustamente orgoglioso. Costatare che ci sono sempre
più persone interessate nel scoprire gli aspetti multidisciplinari dell’andare in montagna, è appagante. Dalle attività invernali e primaverili
(cispole, sci fondo, scialpinismo e torrentismo), a quelle estive e autunnali (escursionismo, arrampicata, alpinismo e speleologia), insomma
in ogni stagione l’opportunità di muoversi in “essa”; dalle tranquille
e ponderate uscite escursionistiche infrasettimanali del Gruppo Senior,
alle più adrenaliniche discese nelle acque dei torrenti di montagna; dalle soddisfacenti escursioni paesaggistiche, alle dure scalate su roccia e
ghiaccio, il tutto svolto in un’unanime sensazione, amare e rispettare
la montagna. Conservarne l’ambiente naturale, valorizzando la cultura
storica delle popolazioni che vi vivono, favorendo con una frequentazione non invasiva un’economicità più rispettosa dell’ambiente, è
rendere la montagna spazio inesauribile d’energia e luogo perenne
d’armonia, dove l’uomo può ritrovare vigore e serenità.
Per ogni specifica informazione si veda sito www.caisestocalende.
it, oppure rivolgersi in Sede il martedì e venerdì dalle ore 21,00 alle
23,00. Recapito telefonico Sede C.A.I. 0331 921230.
Daniele Ponti
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Sesto Calende: la mia città
Di Renzo Besozzi
AMO LA MIA CITTÀ
Sesto Calende. Un territorio, un lago,
un fiume, una storia, un paese, una
città. La mia città natale. Amo la mia
città. Sono orgoglioso della mia città.
E’ vero, in realtà io sono nato a Lisanza, paese che porto nel cuore, che
porto nei miei ricordi di fanciullo,
che rievoca in me la pace e l’armonia
del lago, l’asilo, la vecchia scuola, le
rosso-chiomate nubi del tramonto, il
trillar gaio di grilli e vano di cicale,
le rondini nere allineate sui fili della
luce, i rintocchi lenti e affaticati delle
campane della sera, i filari di granoturco barbuto, il muggito delle vacche di lontano, la strada ciottolosa rischiarata dalla bianca luce di una luna
senza età.
Ma Lisanza è Sesto Calende. È uno
dei quartieri della mia città, il primo
di cui ho parlato nella lunga sequenza preparata per questo giornale. I
Mulini, Lentate, Coquo, S.Giorgio,
Oriano, Oneda, san Vincenzo, Loca,
S.Anna, l’Abbazia. Tutti insieme i
quartieri sono la nostra Città.
Non ho sin’ora parlato del Centro
storico di Sesto, ove peraltro vivo e mi
specchio nel nastro azzurro del fiume.
Di fronte a me si distende, rinnovato, il bel palazzo comunale, appena
più in là scorci di un paese che fu nei
secoli, stradine e cortili che sono testimonianze di un modo di vivere antico, quando il vicino di casa era un
amico con cui condividere gioie ed
affanni, e le vecchiette stavano sedute
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presso la porta di casa a raccontare le
vicissitudini della propria vita.
La chiesa, bellissimo edificio edificato
da circa un secolo, con le splendide
colonne di granito rosa, rende conto
di un sentimento religioso che oggi si
è attenuato, ma che ha lasciato eredità
di spirito nell’amore per il prossimo,
come si evince dalle numerosissime
attività di volontariato con fini sociali
e di assistenza oggi attive.
Le scuole, elementari, medie, l’Istituto delle Suore Orsoline: qui si sono
formati quasi tutti i nostri cittadini,
qui abbiamo acquisito le basi culturali che ci rendono tutti fratelli ed
amici.
Il lungo-fiume, allea incantevole tra
gli ippocastani, punto di incontro e
di socializzazione fra i concittadini,
ospita panche ove sostare a contemplare i romantici tramonti violarancio
sul nostro fiume.
La meravigliosa passeggiata sull’alzaia, che si snoda sinuosamente a contatto con le sponde del Ticino, ci
dona incomparabili emozioni in primavera, quando cigni, folaghe, svassi,
gallinelle d’acqua, anatre edificano
la loro casa, ove far nascere i pulcini. E dove, qualche tempo dopo, assistiamo allo spettacolo più bello del
mondo, la vita che rinasce nei piccoli,
accuditi con amore dalla mamma e,
per alcune specie, anche dal papà.
Lo spettacolo eclatante dei gabbiani,
che vociando sonoramente in gran
numero, specie d’inverno, distendo-
no le bianche ali in acrobatici volteggi, suscitano ogni volta rinnovate
attenzione ed ammirazione.
Come è bella la mia città!
UNA RAPIDA PENNELLATA DI STORIA
L’ubicazione della città, alla confluenza di lago e fiume, ne ha determinato
nei millenni la vocazione commerciale. Sulle vie d’acqua potevano fiorire
i commerci , mentre altrove, in mancanza di strade, l’economia non poteva essere che locale. Testimoniano
ciò in modo inequivocabile i reperti
archeologici della cosiddetta “cultura
di Golasecca”, sviluppatasi nel primo
millennio avanti Cristo, prima che
i Romani annettessero le nostre terre. Il territorio di Sesto fu , nel corso della storia, attraversato più volte
dagli eserciti, in quanto il Ticino non
presenta qui rapide e si presta quindi
all’attraversamento senza rischi. Così
la storia annovera il passaggio del
brenno Belloveso verso il 600 a.C.
contro gli Etruschi, di Cornelio Scipione, che nel 218 a Sesto attraversò
il fiume per fermare l’esercito di Annibale ( e ne restò sconfitto).
Le colline sopra la località Presualdo
sono dette ancor oggi “Corneliane”,
in quanto ospitarono il campo base di
Cornelio.
Possiamo non dilungarci sulle altre
mille volte in cui le terre di Sesto
furono funestate dal passaggio di
eserciti, ma mi piace ricordare l’attraversamento del fiume da parte
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di Garibaldi con i suoi “cacciatori
delle Alpi”, che diede l’avvio alla seconda guerra d’indipendenza contro
l’Austria, nel 1859, la cui memoria
è documentata nel cippo oggi posto
sull’allea, e rappresentata in un celebre dipinto di uno dei combattenti,
Eleuterio Pagliani.
Il centro di Sesto fu da sempre luogo
di mercato, come comprova il nome
stesso del borgo citato nei più antichi documenti come “Sextum Mercatum”, da intendersi sia come luogo
di scambio merci tra i prodotti locali
e quelli provenienti da altri territori
per le vie d’acqua, sia come luogo in
cui si concludevano contratti notarili
anche di passaggi di proprietà terriere ed immobiliari. Successivamente
il nome del borgo viene citato come
“Sextum Kalendarum”, a significare
che il mercato si svolgeva sei giorni
prima delle calende di ciascun mese.
Un interessante documento del 1141,
in cui viene ceduto a certo Guido
Visconti un vasto territorio comprendente Sesto, si pone a costui un
tributo in olio, pepe, zucchero e 100
bicchieri di vetro. Questo può significare che il territorio poteva produrre
olio, poteva commerciare in spezie
dell’oriente e, soprattutto, era in grado di produrre vetro dai ciottoli del
fiume, guarda caso una cultura antica che si è poi sviluppata a Sesto nel
corso della storia fino ai nostri tempi,
con l’industria della vetreria.
Sesto divenne Comune attorno al
XIII secolo, e si è mantenuto tale fino
ad oggi, anche quando il territorio,
dopo alterne vicissitudini anche militari, divenne feudo di un ramo dei
Visconti, che per secoli estorsero con
la violenza agli abitanti oneri e tasse
non dovute. La signoria dei Visconti terminò nel 1656, per estinzione
della famiglia. Non lasciarono nè un
monumento, nè un’opera di benefi-
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cenza che potesse richiamare ai posteri la loro memoria. Solo violenza
e soprusi.
Il feudo fu ceduto, non senza contestazioni da parte di rami cadetti dei
Visconti, dall’erario ducale ai marchesi Cusani, che acquisirono il titolo (e le rendite) di Conti di Sesto.
Le vicissitudini del monastero dei
benedettini e della loro chiesa di
S.Donato hanno meritato un capitolo a se stante, di cui abbiamo parlato in breve nella tormentata storia del
quartiere Abbazia, storia che si intreccia a quella di Sesto per le traversie
subite dalle ricorrenti orde militari,
ma che se ne distingue per le peripezie e le controversie di carattere religioso e temporale che si innestavano
nelle lotte fra papato ed impero.
In ogni caso il “porto” e il dazio di
Sesto furono sempre sotto sorveglianza di ufficiali del comune prima, e dei
duchi di Milano poi, perchè il passaggio di merci e persone era controllato
e adattato a varie esigenze annonarie
o sanitarie della intera regione, come
ad esempio in periodi di carestie o di
epidemie.
Nel XVI secolo molti comuni decisero di avere uno stemma, e Sesto
non fu da meno: adottò il simbolo
che tuttora appare nello stemma e nel
gonfalone della nostra città appena
ufficialmente approvato dal presidente della Repubblica, e cioè il compasso, perchè in quel tempo questo era
chiamato “sesto”, come il nome del
comune.
A titolo di cronaca, riportiamo che
la prima scuola pubblica, per anni in
precedenza osteggiata dalla popolazione e dal clero, fu aperta solo nel
1799 nel convento di S.Francesco,
ma non potè funzionare lungamente
per le vicissitudini militari che imperversarono con requisizioni di alloggi
e di vettovaglie durante le guerre tra
francesi ed austro-russi. Anche le
chiese vennero adibite a caserme e ad
ospedali. I contadini vennero forzosamente impiegati in lavori di fortificazioni militari. Le barche furono
tutte requisite per scopi bellici. Ancora una volta Sesto fu depredata e
violentata.
IL QUARTIERE CENTRO
La vecchia chiesa del 1460: foto del 1904
e pianta
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I QUARTIERI DI SESTO CALENDE
Fino ad ora ho citato alcuni fatti di
storia della nostra città. Ora descriverò brevemente i più significativi edifici del Centro.
La chiesa prepositurale di Sesto Centro è quella, imponente e bellissima,
dedicata a San Bernardino, consacrata nel 1912. Si narra che le stupende colonne monolitiche in granito
di Baveno che la sostengono, fossero
La bella chiesa di S. Bernardino
destinate alla basilica di San Paolo in
Roma, ma furono sequestrate durante
il trasporto per mezzo di barconi in
seguito al fallimento della ditta fornitrice, e qui rimasero. Il campanile,
la cui costruzione iniziò contestualmente alla chiesa in fondo alla navata
sinistra, venne interrotto (e così rimane) per problemi di staticità. Solo
nel 1932 verrà edificato l’attuale torre
campanaria, che è stata ristrutturata
nel 1913 ed ora fa bella mostra di sè.
Una precedente chiesa era stata costruita attorno al 1460 nell’attuale
piazza Garibaldi e più volte rimaneggiata ed ampliata nel corso dei secoli.
Il suo campanile, costruito solo nel
1716 e addossato alla chiesa, cedette
e s’inclinò, divenendo nel tempo un
incubo per gli abitanti. Dopo decenni di discussioni, la chiesa e il campanile, decrepiti ed insicuri, vennero demoliti nel 1904, anche per allargare il
passaggio della strada del Sempione,
che attraversava Sesto per le attuali
vie XX settembre e Roma .
A partire dal 1630 e con varie sospensioni nella costruzione, stante l’opposizione del card. Federico Borromeo
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(quello dei Promessi Sposi), fu costruito il convento di S. Giuseppe e
la chiesa omonima, oggi scomparsi.
Sesto centro ospita scuole comunali,
statali e private: materne,elementari,
medie, superiori. Qui si sono formati
quasi tutti i nostri cittadini, qui abbiamo acquisito le basi culturali che
ci rendono tutti fratelli ed amici. Un
giovane grande sacerdote coadiutore
di Sesto, Carlo Sammartino, con le
elemosine e con l’aiuto volontario di
poveri contadini che gli portavano i
materiali necessari, fondò attorno al
1850 un istituto per l’educazione delle fanciulle povere, che poi passò nel
1857 alle monache Orsoline di Milano. Questo Istituto crebbe e divenne
la più importante scuola della zona,
ed ancor oggi, passato di proprietà
alla Parrocchia, svolge un importan-
Istituto Scuole ex Orsoline
L’ingresso della Agusta-Westland, ex SIAI
Marchetti
rapidamente in Sesto Centro fino ad
impiegare circa 10.000 persone, provenienti da un vasto bacino territoriale. Fiore all’occhiello dello spirito imprenditoriale locale, fu amata da tutti
i dipendenti. Tarpate le ali alla Siai dai
trattati di pace dopo la seconda guerra mondiale, l’aereo rimase nel sangue
di tutti i sestesi “doc”. I capannoni
dove i nostri padri hanno per decenni
orgogliosamente lavorato, portando il
prestigio dell’Aeronautica italiana nel
mondo, e da cui sono usciti gli idrovolanti che hanno fatto la storia internazionale del volo, ospitano oggi la
Training Academy, scuola di volo verticale altamente qualificata, voluta da
un nostro grande concittadino, la cui
brillante carriera in Siai lo ha portato
ai vertici del gruppo di cui la nostra
industria fa parte. La scuola dispone
Scuola Elementare
tissimo ruolo nell’istruzione primaria
e secondaria di Sesto.
Nata nel 1915, l’industria aeronautica (prima Siai - Società Idrovolanti
Alta Italia, poi Savoia-Marchetti ed
oggi Agusta Westland) si sviluppò
Un simulatore di volo
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I QUARTIERI DI SESTO CALENDE
anche di quattro simulatori di volo
tanto sofisticati da far valere ogni ora
di prova sul simulatore, sulle carte di
brevetto dei piloti, come un’ora di
volo vera.
La fabbricazione del vetro, come sopra detto esistente molti secoli fa,
divenne industria a partire dal 1813
per iniziativa dell’imprenditore G.B.
Rossini a S.Anna. La grande vetreria
in Sesto centro ne prese il posto nel
1906 e svolse la sua attività creando
un indotto artigianale di un certo
rilievo. Attualmente l’area, da anni
dismessa, sta per ospitare un centro
commerciale, a cura del più presti-
gioso marchio italiano della grande
distribuzione. Ma i belli edifici storici
della vetreria e la ciminiera, simbolo dello spirito imprenditoriale della
città, rimarranno e saranno rimessi a
nuovo.
Il Centro ospita, nell’imponente
complesso del palazzo comunale, la
Biblioteca, che fa parte di un vasto
sistema bibliotecario della provincia,
vero motore delle attività culturali
della città. Nello stesso palazzo è ubicato il Museo Civico, che raccoglie
testimonianze importanti delle popolazioni gravanti sul territorio a partire
dall’età del bronzo, in particolare del-
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Una sala del Museo Civico
la cosiddetta “cultura di Golasecca”.
E come non ricordare “La Marna”ex
dopolavoro Siai-Marchetti, che si affaccia sul fiume, con grande sala per
spettacoli, danze e riunioni pubbliche? Nello stesso luogo abbiamo la
spiaggia pubblica, il parco giochi per
i bambini e la sede del prestigioso
Circolo Sestese Canoa Kayak, attivo
dal 1920 con il nome di “Canottieri
Sestesi”, e che ha dato tanti atleti di
livello internazionale a Sesto Calende.
Il quartiere è sempre stato oggetto
di esondazioni del fiume. La storia
ne riporta una importante del 1705,
che causò moltissimi danni ai sestesi,
e che interruppe per molti mesi la
navigazione delle imbarcazioni verso
Milano. Il “Vicario di Provvisione”
governativo ebbe più volte a sollecitare lo sblocco delle barche cariche
di legna e di carbone che sostavano
a Sesto.
La vetreria nel 1906
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Museo Civico di Sesto Calende
Nuovi spazi espositivi e nuovi reperti
per un museo più efficiente e moderno
Sabato 28 settembre sono state aperte al
pubblico alla presenza di numerosi ospiti,
le sale superiori del Museo Civico di Sesto
Calende che erano chiuse da alcuni anni
per lavori di adeguamento alle normative
per l’accesso ai diversamente abili.
Il museo è ora servito da un ascensore che
porta dal piano terra dell’atrio della biblioteca ai due livelli espositivi del primo e
del secondo piano dove, una piattaforma
mobile agevola l’accesso alla nuova sala
realizzata.
Un risultato fortemente voluto dall’Assessorato alla Cultura e frutto di un impegnativo lavoro d’equipe del personale dei suoi
uffici, dalla responsabile del servizio, dott.
ssa Valentina Lignante, alla responsabile
dei procedimenti, Loredana D’Agaro, alle
numerose altre persone che, a vario titolo,
hanno contribuito alla buona riuscita del
progetto.
È il raggiungimento di un obbiettivo importante e significativo per la Città che si
dota di un museo oltre che altamente specializzato e ricco di reperti, di aggiornati
strumenti di fruizione in grado di rendere
più piacevole e interessante la visita.
Una conferma della volontà, già in essere
da molto tempo, di voler custodire e valorizzare le memorie del proprio passato,
confermando l’importante ruolo assunto
da questa realtà espositiva nel panorama
archeologico del basso Verbano e non solo.
L’occasione ha permesso un restyling
completo della precedente esposizione del
soppalco e della nuova sala ad esso collegata.
Una ristrutturazione profonda che ha interessato gli arredi, i reperti esposti, l’apparato scenografico e didascalico e ha permesso di dotare il Museo di nuovi supporti
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multimediali e tattili.
Gli spazi sono stati più coerentemente suddivisi seguendo criteri cronologico-tematici più rispettosi dei diversi ambiti culturali
ospitati nell’esposizione.
Il salone principale ospita una serie di corredi funebri di notevole interesse della cultura di Golasecca a cui sono stati aggiunti,
in uno spazio dedicato, i materiali della necropoli scavata tra il 1995 ed il 1996 dalla
Soprintendenza Archeologica della Lombardia a Sesto Calende, in via Moncenisio.
Si tratta di sepolture a cremazione dell’
VIII-VII sec. a.C. con corredi particolarmente significativi per tipologia e ricchezza di materiali, in particolare bronzei,
frutto di manifatture locali e testimoni dei
commerci, anche a lungo raggio, che solcavano la via del Ticino nella protostoria.
Un video aggiornato alle più recenti scoperte, legate soprattutto all’ambito territoriale del basso Verbano, presenta le tappe
evolutive della cultura di Golasecca; il filmato propone un livello dedicato ai bambini e uno per gli adulti, quest’ultimo anche
in lingua inglese.
La prima sala del soppalco presenta un’esposizione più spiccatamente didattica con
ricostruzioni di situazioni e di ambienti
corredati da un ampio e più moderno apparato didattico con suggestive ricostruzioni
a granderzza naturale del paesaggio antico.
Sono riprodotte alcune strutture tombali
con i loro corredi e grande spazio è stato
destinato alla presentazione dei siti insediativi nei loro caratteri più propriamente domestici che, soprattutto negli ultimi
decenni, sono stati portati alla luce. Una
colonna stratigrafica esemplifica la successione dei vari periodi preistorici e storici
presenti sul territorio.
È stato realizzato uno spazio destinato ai
non vedenti con fedeli ricostruzioni di due
tipici corredi funerari del primo e del secondo periodo della cultura di Golasecca
accompagnate da mirati commenti in alfabeto braille. Una novità che pone il museo
tra i pochi in grado di offrire questo particolare servizio.
La nuova sala del soppalco è stata completamente dedicata alle testimonianze
alto- medievali con suggestive ricostruzioni ambientali degli edifici che hanno restituito i più cospicui e prestigiosi reperti: S.
Vincenzo, con testimonianze dal periodo
romano al XVI sec. e S. Donato con i bassorilievi a intreccio e con elementi simbolici di tradizione paleocristiana databili alla
metà del IX secolo d.C.
Sono esposti in questa sala anche un pregevole e raro evangelario proveniente sempre dall’abbazia di S. Donato e la pietra di
fondazione della chiesa di S. Bernardino,
datata 1456. L’edificio religioso che si trovava nell’attuale P.zza Garibaldi, fu abbattuto nel 1906 perché pericolante.
Un museo profondamente rinnovato, più
moderno, più ricco e rivolto ad un pubblico
che ci si augura possa apprezzarlo e renderlo vivo e partecipato.
Prof . Mauro Squarzanti
Conservatore onorario
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CULTURA
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Marisa Bausola a Scarborough Fair
In mostra a Borgoticino gli ultimi lavori dell’artista sestese
Di Roberto Caielli
E se fosse una canzone? Ecco, mi
chiedessero, come
in quei giochi da
adolescenti,
che
canzone sarebbe
Marisa Bausola se
fosse un a canzone io risponderei
Scarborough Fair.
È un’antica ballata
scozzese, resa famosa negli anni ’60 da Simon & Garfunkel. Il testo narra la storia di un giovane che invita
l’ascoltatore a domandare alla sua amata di svolgere per
lui una serie di imprese impossibili; solo quando ella
avesse portato a termine il compito sarebbe stata libera.
Una delle immagini più famose è quella della donna che
prepara per lui una camicia senza poter usare ago e filo e
quindi deve lavarla in un pozzo privo di acqua. E poi c’è
il ritornello che ripete i nomi delle spezie che si vendono
alla fiera: parsley, sage, rosemary & thyme (prezzemolo, salvia, rosmarino e timo) sul quale i filologi si sono
esercitati per scoprire significati nascosti, probabilmente sostitutivi di altri versi più espliciti in tema d’amore,
come si usava nel medioevo. Il prezzemolo era ritenuto
all’epoca un ottimo rimedio contro l’amarezza, la salvia
per migliaia di anni è stata simbolo di forza, il rosmarino
rappresenta la fedeltà, l’amore e il ricordo, il timo indica
il coraggio e… mi pare che la metafora non abbia poi
bisogno di essere piegata più di tanto per adattarsi a raccontare tanto Marisa, quanto i suoi lavori.
Le sue tele e i suoi disegni sono frutto di una ricerca di
forme e di intrecci sempre più raffinati ed esprimono, in
uno stile ormai inconfondibile, un rigore di linguaggio
che è diventato
nel tempo uno
dei punti fermi,
degli elementi di
forza dell’opera
dell’artista sestese.
Tutti i nostri lettori che amano
l’arte conoscono
Marisa Bausola,
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la sua dolcezza, la sua forza (nascosta nell’apparente fragilità), la fedeltà ad una passione antica per l’arte e infine
il coraggio di affrontare ancora la tela e anche di portare a termine i compiti difficili, di non lasciare le cose a
metà. Per questo in tanti siamo andati a vedere la sua
mostra allo Spazio d’Arte di Borgoticino. A inaugurare
la mostra il Sindaco del Comune piemontese, la senatrice Elena Ferrara e al suo fianco come sempre attento e
affettuoso l’inseparabile Gian.
Un bel momento di Sesto… fuori di Sesto.
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CULTURA
L’angolo della poesia
Novembre 2013
di Enrico Crenna
Nella prima metà del secolo scorso, una
buona parte della popolazione di Sesto
Calende traeva la principale fonte di sostentamento praticando un’agricoltura a
conduzione familiare.
Le risorse economiche erano limitate e
bisognava vivere in modo parsimonioso.
Il danaro scarseggiava e per guadagnarlo
bisognava faticare molto.
Spesso capitava che i meno abbienti guardavano con un pizzico d’invidia coloro
che avevano maggiori disponibilità economiche. Le madri delle ragazze in età da
marito ambivano che le loro figlie trovassero un buon partito, ovvero un uomo benestante capace di assicurare alla ragazza
una vita più agiata di quella che avevano
vissuto loro. Le raccomandazioni, che le
madri e talvolta anche le nonne facevano
alle ragazze, erano finalizzate a convincerle ad orientare le loro scelte privilegiando
le disponibilità economiche dei pretendenti piuttosto che l’aspetto fisico. Ricordiamo il detto: “guarda mia trop al gal, ma
guarda al pulè” (non guardare troppo l’uo-
mo ma la sua casa e i suoi possedimenti).
….. E le madri dei ragazzi che cominciavano a cercare la fidanzata come si comportavano? Erano forse meno preoccupate?
Affatto, erano molto preoccupate anch’esse! La ragazza ideale doveva essere seria,
con pochi grilli per la testa e brava nelle
faccende domestiche. Le madri sapevano
che era facile far girare la testa ai ragazzi
e che questi si lasciavano abbindolare facilmente da qualche furbacchiona, capace
di dissolvere le sostanze economiche del
figlio e magari di commettere qualche
azione che potesse compromettere l’onore
di tutta la famiglia.
In quel periodo il rapporto uomo-natura
era molto sentito e gli argomenti legati
agli interessi economici talvolta venivano
introdotti anche nelle storie fantasiose che
i nonni raccontavano ai nipoti, storie che
spesso vedevano protagonisti animali che
imitavano il comportamento degli uomini.
A monito veniva narrata una storia che
aveva come protagonista un rospo (un
sciat) giovane e baldanzoso, che si era
follemente innamorato di una bella salamandra (la bilicarda), rompendo il fidanzamento con una rospetta (la sciatunela).
Il giovane rospo (definito anche sciatunel),
nonostante le raccomandazione della propria madre, che voleva riportarlo alla ragione, volle seguire il proprio sentimento.
Come andò a finire? Bé fate attenzione a
quanto il Pepin racconta in questa poesia
dialettale per scoprirlo.
AVVISO
Avete mai scritto delle poesie?
Potete inviarle a: [email protected]
Compatibilmente con le esigenze di
spazio, alcune poesie potranno essere pubblicate su questo giornale.
AL SCIAT E LA BILICARDA
L’eva nuvembar e a Lentà, visin al sas da la pedana,
un sciatunel al speciava davanti a la so tana,
una tana cun tanti bei vermisö, gatasch e una quei munighela,
parchè chela a l’eva la dote par spusas cont una sciatunela.
Ma al sciatunel al vör mia senti rasun
e cun la bilicarda al và in tana par tuta una stagiun.
D’inverno föra al fioca e cunt a frec al sciatunel s’è indurmentà
intant la bilicarda tüt i so bei vermisö l’ha gà mangià.
La sciatunela, all’appuntament la ritarda,
inscì al sciatunel al vet pasà una bilicarda;
una bilicarda lustra che la mena la cua da chi e da là,
al por sciatunel cume la vet s’è subit innemurà.
A primavera, la bilicarda lustra grasa gà dis al sciatunel:
varda lì, a ti sé diventà un ransciun dumà os e pel,
a ti ghè pü nient da dote, parchè a duvaria sta anmò cun ti
e la va via insema al prim giuvinot da bilicarda che al pasava da lì.
Al sciatunel gà dis alla so mama: o sorte beffarda,
ades a vöri spusam si ! Ma cun la bilicarda!
La so mama gà rispund: o che fiö malnat,
una bilicarda l’ha mai spusà un sciat! . . . .
Al por sciatunel ades a l’è propi disperà:
l’ha perdù la dote e la spusa l’ha lasà.
Al capis che la so mama gà propi rasun,
quei che par amur a perdan al co in di gran cuiun!
…e pö la cuntinua con cent raccumandaziun:
a l’è mia la spusa par ti, por pantalun!
Quand a t’avrà mangià föra tuta la sustanza
la ta saludarà, chela purscela senza creanza!
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Pepin
Traduzioni:
Vermisö = vermi; Gatasch = Bruchi; Munighela = libellula
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CULTURA
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Il club “Yoga della risata” ora anche
a Sesto Calende
di Renzo Besozzi
Lo Yoga della Risata è una forma di
yoga che fa uso della risata autoindotta.
La risata è un fenomeno naturale, e non
necessariamente implica la comicità o la
commedia. È una tecnica nuova per ridere anche senza motivo.
La risata si sviluppa facilmente in gruppo, quando si combinano insieme contatto visivo, giocosità tipica dell’infanzia ed
esercizi appositamente studiati per stimolare il gioco. La risata simulata si trasforma presto in risata autentica.
Lo Yoga della Risata favorisce un maggiore apporto di ossigeno al corpo e al
cervello, perché ingloba la respirazione
yoga, profonda e diaframmatica. Si basa
sul concetto per cui il corpo non distingue tra risata forzata e risata autentica
– fisiologicamente e psicologicamente,
i benefici che si ottengono sono identici.
Lo Yoga della Risata è l’unica tecnica che
consenta agli adulti di ottenere una risata
diaframmatica prolungata senza coinvolgere il pensiero cognitivo. Va oltre
la razionalità che, normalmente, agisce
da freno sulla risata naturale. Si chiama
YOGA perché tra un esercizio di risate e
l’altro si praticano esercizi di RESPIRAZIONE Pranayama dello Yoga.
L’inventore è il Dr Madan Kataria di
Mombay che fondò il primo Club della
Risata con sole 5 persone nel marzo del
1995. Oggi i Club della Risata sono diffusi in più di 70 paesi in tutto il mondo.
È stato verificato come i legami stabiliti
all’interno del Club siano simili ai legami
che si stabiliscono nelle piccole comunità, dove la felicità come la tristezza vengono condivisi da tutti. Pertanto si cerca
di sostenere il senso della socialità e di
rinforzare il senso di appartenenza e del
prendersi cura della nostra comunità.
Di solito è la nostra rete sociale (famiglia,
amici) che ci aiuta a contrastare lo stress.
Nella società moderna, dove l’isolamento sociale si è trasformato in malattia, i
Club della risata possono diventare gli artefici di un ritorno ad un sistema di valori
sociali positivi. L’amicizia ed il senso di
fratellanza sviluppati nei club (ci si riferisce soprattutto all’esperienza indiana)
hanno reso le persone sicure, più di quanto ha fatto la cerchia degli amici.
Per maggior documentazione sui benefici dell’attività, si rimanda al sito dell’associazione italiana www.yogadellarisata.
it e quello dell’organizzazione interna-
zionale www.laughteryoga.org.
Il Club della Risata di Sesto Calende è
stato aperto a luglio ed è condotto da Elena Barbagallo, leader certificato; oltre a
essere un’opportunità per far conoscere
questa nuova tecnica e poter sperimentare in prima persona i benefici fisici,
mentali ed emotivi da essa derivanti, si
propone come importante evento di aggregazione e condivisione.
Gli incontri sono aperti a tutti e sono del
tutto gratuiti. Si svolgono ogni giovedì alle 18.00, presso il Dea Beach della
Marna.
CONCORSO PRESEPI 2013
Per l’undicesimo anno consecutivo, la comunità pastorale di
Sant’Agostino, che comprende le parrocchie di San Bernardino, Abbazia, Oriano, Lentate, Lisanza e Mercallo, organizza il
Concorso presepi.
Per partecipare segnalare il proprio nominativo a Don Dino,
entro domenica 29 dicembre 2013. La commissione esaminatrice passerà il 31 dicembre. Le premiazioni si terranno il 6
gennaio 2014, in occasione della solennità dell’Epifania, nella
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Chiesa di San Bernardino, alle ore 15,00.
Per i primi tre classificati sono previsti dei bellissimi premi,
a tutti i partecipanti saranno consegnati una pergamena ed un
ricordo. Si organizza anche una sottoscrizione a premi, dove
viene messo in palio un presepe artistico, interamente eseguito
a mano da un affermato artista della presepistica. Questo presepe attualmente si può ammirate nella chiesa di San Bernardino.
Dalla comunità pastorale l’augurio di un sereno Natale.
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Natale 2013
Città di Sesto Calende
Calendario degli eventi
SABATO 14 - 21 DICEMBRE
DOMENICA 15 - 22 DICEMBRE
REGALI CHE VENGONO DA LONTANO
Oratorio di S. Bernardino, dalle 9.00
alle 12.30 e dalle 15.00 alle 19.00
Mercatino di prodotti alimentari,
artigianali e presepi provenienti da
Americhe, Asia, Africa a cura del
Gruppo Parrocchiale Equosolidale
SABATO 14 DICEMBRE
M° ENRICO POMPILI IN CONCERTO
Chiesa S. Antonio Oriano, alle 21.00
DOMENICA 15 DICEMBRE
CONCERTO DI NATALE
CON IL CORO ALPINO SESTESE
Casa di riposo S. Angelo, alle 15.00
DOMENICA 15 DICEMBRE
CONCERTO DI NATALE
al pianoforte IRENE VENEZIANO
con la partecipazione del soprano
Manuela Re De Paolini
Abbazia S. Donato, alle 21.00
LUNEDÌ 16 DICEMBRE
PICCOLO CONCERTO DI NATALE
con gli alunni delle Scuole Ungaretti. Piazza Abba, alle 17.00
In caso di maltempo il concerto si
terrà mercoledì 18 dicembre
VENERDÌ 20 DICEMBRE
FESTA DEGLI AUGURI
Università della Terza Età
Circolo Sestese, alle 16.30
8 DICEMBRE - 6 GENNAIO
CASETTA DI BABBO NATALE
Piazza Mazzini, a cura di
Bar Franco e Pro Sesto
Calende.
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VENERDÌ 20 DICEMBRE
FESTA DELL’ATLETA
Circolo Sestese, alle 21.00
A cura della Consulta sportiva
e dell’Assessorato allo Sport
SABATO 21 DICEMBRE
TRENINO PER I PICCOLI
per le vie del centro con cioccolata
alla partenza in Piazza Garibaldi,
dalle 10.00 alle12.00 e dalle 14.00
alle 18.00 a cura di Pro Sesto Calende
SABATO 21 DICEMBRE
CONCERTO DI NATALE
con il CORO ALPINO SESTESE
ospiti: CORO MONTENERO di Ponte
dell’Oglio e CORO LA CORDATA di
Verona. Abbazia S. Donato, alle
21.00. Vin brulé a cura del CAI
DOMENICA 22 DICEMBRE
MERCATO STRAORDINARIO
Centro storico, dalle 8.00 alle 14.00
DOMENICA 22 DICEMBRE
LA BANDA DI STUNAA
fa gli auguri ai sestesi
Vie del centro, dalle 11.00 alle 12.00
DOMENICA 22 DICEMBRE
MUSICHE NATALIZIE con il
CORPO MUSICALE G. COLOMBO
Abbazia S. Donato, alle 21.00
Vin brulé a cura del CAI
DICEMBRE - GENNAIO
LUCI E ALBERI DI NATALE
a cura di Pro Sesto Calende
DOMENICA 22 DICEMBRE
ARRIVANO AL PRESEPE BABBO
NATALE E GLI ZAMPOGNARI
Con sorprese per i piccoli, vin brulé
e cioccolata per tutti.
Lentate, alle 20.30 a cura del Club 73
LUNEDÌ 23 DICEMBRE
MUSICHE NATALIZIE con il
CORPO MUSICALE G. COLOMBO
San Materno Lentate, alle 21.00
A cura del Club 73
MARTEDÌ 24 DICEMBRE
ARRIVA BABBO NATALE DAL FIUME
Piazza De Cristoforis, alle 17.45
Corteo per le vie del centro con i
canoisti, i sub e il corpo musicale G.
Colombo.
SORPRESE PER I PIÙ PICCOLI
E GRANDE FALÒ NATALIZIO
Scalinata Cesare da Sesto, alle 18.30
cioccolata, caramelle, panettone e vin
brulé. Scambio di auguri e chiacchiere in amicizia con il CAI, lo Sci Club, il
Gruppo Canoa di Sesto, con i sommozzatori di Arona gruppo M.Salina e i sub
di Gallarate, con l’Associazione Commercianti e il Comune di Sesto Calende
MERCOLEDÌ 1 GENNAIO 2014
BEETHOVEN, SINFONIA N° 9 IN RE
MIN. PER SOLI, CORO E ORCHESTRA,
OP. 125
Trasferta all’Auditorium di Milano
per la Stagione Sinfonica
Piazza Mazzini, partenza alle 14.30
LUNEDÌ 6 GENNAIO 2014
PRANZO DELLA SOLIDARIETÀ
Centro Anziani, alle 12.00
8 DICEMBRE - 12 GENNAIO
PISTA DI PATTINAGGIO
Piazza De Cristoforis
Iniziativa patrocinata dal
Comune
DICEMBRE - GENNAIO
NATIVITÀ
Il presepe del M° Arsenio
De Boni in una rotonda
sestese a cura dell’Associazione Commercianti
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GRUPPI CONSILIARI
LA PROSSIMA PRIMAVERA
Si stanno svolgendo con regolarità gli
incontri con i gruppi, associazioni e
categorie, coinvolte
dall’amministrazione comunale nella consultazione riguardo
a temi importanti per il futuro della nostra
città. Dopo l’incontro pubblico di luglio,
sono in calendario, fino all’inizio del prossimo anno, alcune serate di discussione
operativa sulla proposta per la Nuova Marna ed il Vecchio Forno. Concluderà il ciclo
un altro incontro pubblico per il prossimo
febbraio/marzo. Su questo argomento di
grande rilevanza, la maggioranza consiliare
della Lega della Libertà ha deciso di chiedere l’attivazione di tutte le procedure per
arrivare a formulare una proposta concreta,
calibrata a seguito degli incontri di consultazione, tuttavia – per senso di responsabilità e correttezza amministrativa - di lasciare
alla prossima Giunta comunale il compito
di confermare o meno la decisione riguardo al destino del Forno e al progetto per la
Marna. La nostra proposta è chiara: ottenere i fondi necessari alla realizzazione della
nuova sala civica, insieme alle sedi delle
società sportive, come la canoa e il Cai, da
realizzare nell’area del Circolo Sestese, in
prossimità del rinnovato Municipio. Quel
punto preciso per creare, con il museo e la
biblioteca, un vero e proprio ‘centro culturale e civico’ a servizio dei Sestesi, in uno
dei luoghi più belli di proprietà della comunità. Se queste risorse arriveranno da un
nuovo e concreto accordo per la gestione
dei parcheggi di Esselunga e la cessione del
piano terra del Forno, noi siamo convinti
che vada fatto. E lo faremo nel prossimo
mandato, se saremo riconfermati nell’amministrazione della nostra città. Altri dicano
cosa vogliono fare, tuttavia con soldi veri e
non con le solite chiacchiere inconcluden-
ti. La parola passa quindi ai cittadini. Nella
prossima primavera.
In modo inaspettato anche l’A.N.P.I. si è
inserita nel dibattito sul Vecchio Forno con
una strana richiesta di sede in quello spazio. Con sincero rammarico devo dire che
la sezione di Sesto Calende ha recentemente e ripetutamente manifestato una poco
dignitosa ostilità nei confronti di questa
Amministrazione ed in particolare del Sindaco. è ormai solo un ricordo quello della
precedente direzione, sobria e imparziale,
impegnata nella testimonianza istituzionale
dei valori antifascisti, tuttavia libera da ogni
interesse politico locale. Evidentemente lo
spessore delle persone non si inventa.
O forse ... perché non ci ho pensato prima?
Ma certo! Si stanno avvicinando le elezioni
amministrative: si cominciano a muovere
le truppe da sinistra.
Giovanni Buzzi
Lega per la Libertà
regionali per la Lombardia, assicurava di
ottenere i soldi dai fondi Expo 2105.
Ma poi, visto che nessun contributo arrivava, gli è stato necessario attaccarsi all’eredità ricevuta dall’amministrazione di InsiemeperSesto. Così per fare bella figura ha
messo mano alle risorse e opportunità contenute nell’Accordo con Esselunga per trovare (forse) i soldi che non ha. Peccato che
questo ha richiesto delle gravi modifiche al
progetto, che penalizzano Sesto:
- non realizzazione di opere previste come
i sottopassi;
- tempo di esecuzione delle opere stradali
molto lunghi, lasciando nel caos da oltre
un anno e mezzo gli accessi alla zona delle scuole;
- svendita a Esselunga del piano pubblico
del Vecchio Forno, uno spazio di più di
1.100 mq che deve diventare di proprietà
comunale.
Il vecchio forno è il vecchio edificio industriale che, secondo la Convenzione del
2007, deve essere restaurato a spese di Esselunga e ceduto al Comune per ospitare
una grande sala polivalente, spazi nuovi,
funzionali, dotati di parcheggi, per le attività culturali e delle associazioni sestesi.
Un bene sicuro al quale si vuole rinunciare
per un progetto nebuloso, criticato e sicuramente non realizzabile a breve termine,
visto che la Giunta stessa ammette che il
vecchio forno sarebbe pronto (a costo zero)
per l’anno prossimo, mentre la nuova Marna solo alla fine del prossimo mandato.
Viene in mente il vecchio detto “vendere
le sedie per tenere in piedi la famiglia”, un
modo ironico per definire certe scelte poco
lungimiranti.
Chiediamo alla maggioranza Lega e PdL
di ascoltare la voce degli oltre 800 cittadini
che hanno firmato la petizione ”Salviamo il
vecchio forno”.
Una frase attribuita ad Alcide De Gasperi
dice “Il politico pensa alle prossime elezioni, lo statista pensa alla prossima generazione”. Non siate miopi! Non buttate la
possibilità per la nostra Sesto di avere a
disposizione una proprietà pubblica molto
importante per attività e servizi degni di una
città.
InsiemeperSesto
L’EREDITÀ
Non alludiamo al
gioco televisivo né
tantomeno a lasciti
ereditari, pensiamo
all’eredità che ci lascerà l’amministrazione della Lega della Libertà, in scadenza
la prossima primavera. Deve essere una
domanda che si è posta la Giunta stessa, in
fondo consapevole di aver goduto dei benefici dell’eredità ricevuta da chi amministrava prima: progetti e in molti casi risorse
per realizzare opere di cui si vanta, come
le tre rotatorie del progetto ex Vetreria e il
restauro del Palazzo Comunale. Del resto è
naturale, con i normali tempi amministrativi, che certe opere vengano completate nel
mandato successivo a quello di progettazione e programmazione. Consapevoli della
necessità di lasciare qualcosa da realizzare in futuro, il sindaco e la Giunta hanno
pensato di giocare la carta della Marna, un
luogo caro ai Sestesi, fulcro delle attività
sportive, sociali e ricreative della nostra cittadina. Da qui la prima falsa promessa del
Sindaco che, proprio prima delle elezioni
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LETTERE
L’INCONTRO CON PAPA FRANCESCO
Quest’anno la mia mamma e la sua gemella hanno compiuto 80 anni.
Quale dono gradito poter far loro a questa età se
non chiedere al Santo Padre di poter partecipare
alla Messa celebrata da Lui?
Ho provato a scrivere una semplice lettera spiegando il motivo di questa richiesta, ed ecco in
brevissimo tempo (3 giorni) è arrivata la risposta
positiva. La gioia immensa per questo regalo per
loro, ma anche per me un occasione speciale per
incontrare il Santo Padre e poterlo salutare.
Finalmente arriva il tanto sospirato giorno. Si parte
per Roma; l’appuntamento è per le 6,30 del 19
settembre all’ingresso del Vaticano che conduce
all’aula Paolo VI. Dopo diversi controlli arriviamo
alla Casa Santa Marta e quindi siamo accompagnate alla Cappella dove viene celebrata la Messa.
Monsignor Scotti termina i preparativi sull’altare,
poi viene tra noi laici a scegliere i lettori. Siamo
una cinquantina di persone tra sacerdoti e laici.
Arriva il Santo Padre e inizia la Santa Messa; siamo
tutti molto emozionati.
Non ci sono molti canti durante la celebrazione,
soltanto l’Alleluia e il Santo; gli altri momenti sono
accompagnati dal suono dell’organo. Terminata la
Messa il Santo Padre, dopo aver tolto i paramenti
sacri, torna nella Cappella si siede in mezzo a noi
per una meditazione silenziosa, in seguito si alza e
si posiziona fuori dalla cappella. Monsignor Scotti
ci dice che possiamo alzarci per salutare il Santo
Padre, così uno dopo l’altro ci avviciniamo e finalmente arriva il mio turno.
Papa Francesco è una persona umilissima, con una
luce negli occhi stupenda, la luce di Dio che illumina il mondo; è importantissimo, grande, il successore di Pietro, ma ci mette a nostro agio.
Mi ero preparata tante parole da dirgli, ma dopo
IO HO VISTO
“Io ho visto” è il titolo del libro di PierVittorio Buffa che raccoglie trenta testimonianze di uomini e
donne che, negli anni fra il 1943 e il ’45, videro
uccidere sotto i loro occhi genitori, fratelli, amici, vittime innocenti delle stragi di Marzabotto,
Sant’Anna di Stazzema,Castiglione, Pedescala,
BorgoTicino e tanti altri paesi, che furono teatro
della violenza nazista contro la popolazione civile.
Testimonianze di persone, oggi anziane, che hanno trovato la forza di ricordare e raccontare la
tragedia che ha segnato le loro vite.
Pamela Villoresi ha prestato loro la sua voce, facendoci rivivere quelle terribili esperienze nella
rappresentazione teatrale al Politeama di Varese il
14 novembre scorso.
Un pubblico di quasi mille giovani studenti delle
Superiori ha assistito in un silenzio sbigottito alla
straordinaria interpretazione della Villoresi, mentre gli spettatori più anziani vivevano una tensione
emotiva che si è sciolta solo con le lacrime.
Per noi sestesi, riuniti con gli amici dell’ANPI, il
momento più forte è stato il racconto di Maddalena Gazzetta che, presente in sala, ha sentito se
stessa, con la voce di Pamela, rievocare l’angoscia
di quel 13 agosto 1944 a BorgoTicino. Ricordi che
non sono “passato” ma,come hanno sottolineato
l’autore e il giornalista Biacchessi, devono costituire il “ponte della memoria”, senza il quale non si
può camminare verso il futuro.
Mentre scorrevano sullo schermo le fotografie
con i volti dei protagonisti, si scorgeva negli occhi
di ognuno di loro la dignità di chi ha conosciuto il
dolore, ma anche il coraggio di chi ha accettato di
riviverlo, per insegnare ai giovani che tali violenze
non devono ripetersi mai più, per nessun motivo,
in nessun luogo!
“Io ho visto” non è uno spettacolo teatrale, non è
soltanto un libro: è un progetto per non dimenticare quello che è accaduto: un progetto fatto di
volti e parole, a cui tutti possono partecipare con
il loro contributo e il loro ricordo, tramite il sito
www.iohovisto.it
Elena Pedretti
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avergli baciato la mano, gli ho chiesto di abbracciarlo, e la risposta è stata positiva.
Mi sono sentita invadere da un senso di pace e
tranquillità dai capelli ai piedi. In quell’abbraccio
c’era tutto l’amore che Dio ha per noi. Non ci sono
state tra noi molte parole, ho portato in quell’abbraccio i miei cari e tutta la Parrocchia. Papa Francesco mi ha chiesto di pregare per Lui.
La gioia e la felicità di quel giorno resterà indelebile nei nostri cuori e nelle nostre menti. Grazie Signore di avercelo donato e grazie allo Spirito Santo di aver illuminato per bene i Signori Cardinali.
Orietta
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GRAZIE COSCRITTI 1934!
Crediamo sia doveroso, anche per un gesto di solidarietà sociale, rendere pubblico il nostro modesto contributo devoluto alle Associazioni “Noi con
voi” e “Lega italiana lotta contro i tumori”, che in
questo momento si trovano in difficoltà a gestire
economicamente la loro importante prestazione
gratuita a favore di tanti cittadini.
Queste righe vogliono anche essere uno stimolo
per le istituzioni locali e il governo nazionale per
strutturare in modo più trasparente il sostegno a
molte associazioni che nel principio della solidarietà svolgono con il proprio impegno un grande
servizio a parecchie comunità locali.
Vada a queste associazioni il nostro sincero augurio e la nostra sincera solidarietà alla loro attività.
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Un ringraziamento ai coscritti che in questi anni
hanno partecipato e sostenuto questa nostra ricorrenza.
Coscritti classe 1934
DA PADRE RICCADONNA
Carissimi Amici di Sesto,
con grande attenzione alle popolazioni più lontane, il vostro sguardo non si è limitato ai problemi,
importanti e urgenti, del Comune di Sesto. Ma
proprio a partire dai bisogni delle persone, spesso
più fragili e disagiate del Comune, il vostro desiderio è stato quello di non dimenticare nessuno.
Non per risolvere tutti i problemi del mondo, ma
per ritrovare la serenità e la gioia di un’umanità
nuova.
Qualche buona notizia viene anche dalla Rep.
Dem. del Congo!
Finalmente il gruppo ribelle denominato “M23”,
appoggiato dai governi del Rwanda e dell’Uganda per sfruttare le immense riserve minerali della
regione del Kivu, è stato sconfitto militarmente
dall’esercito del Congo.
Questo non risolve tutti i problemi, ma può essere un passo importante per ricostruire le basi di
una convivenza che favorisca lo sviluppo.
Il vostro aiuto si è concentrato sulle borse di studio che hanno permesso a 93 ragazze della zona
di Butembo (RDCongo) di poter proseguire gli
studi. L’istituto MASIKILIZANO ha proprio questo
obiettivo. Sì, perchè le ragazze sono spesso le
più penalizzate dalla tradizione sociale, nel prolungare la scolarizzazione. Sopratutto quando ci
sono problemi economici. L’istituto Masikilizano,
diretto dalle Suore Oblate dell’Assunzione, ha
sempre cercato di sensibilizzare le famiglie per
favorire la formazione delle ragazze, come base
dello sviluppo.
Qualche altra notizia: due container sono in partenza da Verbania-Intra per Butembo con due
turbine idroelettriche fabbricate dalla ditta IREM
(vicino a Torino) per la produzione di elettricità
e un gruppo elettrogeno oltre a tanto materiale
medico.
Quest’ ultima notizia è meno bella, ma la speranza non viene mai meno: tre nostri confratelli
sacerdoti, sequestrati da uomini armati il 18 ottobre dell’anno scorso, sono spariti nel buio. Non
sappiamo nulla nè dei rapitori, nè del perchè, nè
dei rapiti. Non solo loro, ma circa 800 persone, in
gran parte ragazze e giovani donne, sono state
rapite dai vari gruppi armati di ribelli. Speriamo
che l’esercito regolare riesca a mettere un po’ di
ordine in questa terra che potrebbe essere un luogo meraviglioso... se solo ci fosse questo grande
bene che è la pace!
Vi saluto tutti con tanta riconoscenza e con amicizia vi saluto !
padre Giuliano Riccadonna
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