Scheda del film

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Scheda del film
The Imitation Game
[The Imitation Gamel
Regìa: Morten TyLdum
Ong.: U.K./U.S.A., 2014
Sogg. e Scenegg.: Graham Moore, dal libro Alan Turing: The
Enigma di Andrew Hodges. Fotogr.: Oscar Faura. Musica: Ale­
xandre Desplat; Lindsay Fellows (superv.). Mont.: William Gol­
denberg. Scenogr.: Maria Djurkovic. Costumi: Sammy Sheldon
Differ. Suono: fohn Midgley. Interpr.: Benedict Cumberbatch
(Alan Turing), Keira Knightley (foan Clarke), Matthew Goode
(Hugh Alexander), Rory Kinnear (detect. Robert Nock), Allen
Leech (fohn Cairncross), Matthew Beard (Peter Bilton), Charles
Dance (comand. Denniston), Mark Strong (Stewart Menzies),Ja­
mes Northcote (Jack Goode), Tom Goodman-Bill (serg. Staehl).
Prod: Nora Grossman, Ido Ostrowsky, Teddy Schwarzman e
Peter Heslop, per Weinstein Co. pres./Black Bear Pictures/Bristol
Automotive prod. Distr.: Videa-Cde. Durata: 113 mino
Manchester 1952, la polizia britannica indaga su un'ir­
ruzione sospetta all'interno della casa del matematico Alan
Turing. Trapelata la notizia della sua omosessualità, Turing
viene però arrestato per atti osceni. Da qui segreti ben più
nascosti verranno confessati: la brillante mente del matema­
tico guidò una delle più importanti operazioni segrete della
storia: la decifrazione dei codici nazisti della macchina Enig­
ma, intervento che facilitò gli Alleati a sconfiggere la potenza
tedesca e a vincere la Seconda Guerra Mondiale.
"Qual è quell'animale che all'aurora cammina con quattro
zampe, al pomeriggio con due, la sera con tre?" Secondo la mi­
tologia greca, solo Edipo riuscì a risolvere il più antico enigma
di sempre e a uccidere la Sfinge, terribile mostro all'entrata di
Tebe. Così come il protagonista Alan Turing, genio della mate­
matica e della crittografia, interpretato dal talentuoso Benedict
Cumberbatch, fu la mente che diede un'importante svolta alla
guerra per sconfiggere il mostro del nazismo. Enigma è perciò la
parola chiave di questo biopic diretto dal regista svedese Mor­
ten Tyldum. La vita di Turing è fatta di segreti e lati oscuri: la
sua omosessualità, scoperta in tenera età adolescenziale, è una
macchia nera per la società britannica del tempo, bisogna na­
scondere la propria identità sessuale, tenerla celata. E anche il
progetto più importante della sua carriera deve essere condotto
in tutta segretezza, il team che conduce questa operazione non
deve assolutamente svelare l'avvenuta decifrazione del codice,
ma agire con cautela, fermare certi attacchi invece che altri, ba­
sarsi su statistiche, affinché il nemico non capisca che (l')Enigma
è stato scoperto.
Ulteriore e forse più fondamentale nodo per decifrare la
personalità di Turing è l'amore per Christopher, il compagno di
classe grazie al quale prende coscienza della sua sessualità, in
uno scambio di messaggi in codice, elemento fortemente erotiz­
zante proprio per la sua ambiguità. Christopher è una figura rea­
le o è soltanto un'immagine mentale di Alan, una sorta di proie­
zione del suo desiderio? Così, visibilmente scosso dalla precoce
morte del suo amato, il giovane Turing di fronte alla notizia nega
persino di essere un suo amico, precipitando in un vortice d'in­
negabile rifiuto della realtà.
La vicenda della decodifica dei sistemi di cifratura tedeschi
durante la Seconda Guerra Mondiale venne portata al cinema
nel 2001 da Michael Apted nel film Enigma e in Tv nel 1996
con Breaking the Code, diretto da Derek Jacobi. The Imitation
Game si muove su tre livelli temporali: il presente, ovvero gli
anni successivi alla guerra e il momento del racconto; il passato
più recente, periodo dell'operazione segreta per il governo; e un
secondo passato, più remoto, l'adolescenza e la scoperta della
sessualità. Tutto procede per flashback e ftashforward, chi rac­
conta è il protagonista stesso, ripercorre la sua vicenda, la con­
fessa e se ne libera, inconsapevole della punizione a cui presto
sarà sottoposto, non per il suo essere "genio", ma semplicemente
per il suo essere "uomo". Turing infatti venne condannato alla
castrazione chimica, metodo utilizzato per inibire il desiderio su­
gli omosessuali che volevano evitare il carcere, tale cura porterà
il matematico al suicidio nel 1954, a soli 41 anni.
Nonostante la presenza di attori come Keira Knightley nei
panni di Joan Clarke, collega, amica e unica figura femminile di
tutto il film; Matthew Goode che interpreta Hugh Alexander,
altra mente eccelsa dell'operazione e figura quasi speculare a
quella di Turing (il "maschio alfa", carismatico e socievole), tut­
to ruota intorno alla figura del protagonista. Alan Turnig è un
uomo molto cinico, distaccato e arrogante, esempio paradigma­
tico del genio solitario e burbero che nasconde una fragilità ben
più profonda. Il Turing di Benedict Cumberbatch riecheggia cer­
ti atteggiamenti dello Sherlock Holmes televisivo interpretato
magistralmente dallo stesso attore: algido, altezzoso, geniale.
Il film di Tyldum, tratto dal libro di Andrew Hodges, Alan
Turing. Storia di un enigma, risulta però a tratti prevedibile, un
prodotto ben confezionato ma che manca di quello sguardo pro­
fondo che scavi all'interno di una personalità e di una vicenda
così incredibile e complessa. Non tocca, né sfiora il nucleo pos­
sibile di un tale dramma, non diventa mai intimo ma si limita
solo a entrare nell'intimità del personaggio in maniera troppo
approssimativa. La macchina creata da Turing, peraltro una sor­
ta di antenato dei computer, si chiama Christopher,
suo--­
amore perduto, egli crea un proprio simulacro dell'amore e del
desiderio, vuole rendere eterno ciò che ha perduto per sempre,
difenderlo da chi vuole portarlo via di nuovo, trasformare in og­
getto un soggetto, Turing e Christopher legati da una passione
puerile, rappresentano delle vere e proprie macchine desideranti.
Questo elemento è sicuramente la questione centrale del
film, eppure non viene affrontato in maniera adeguata, il regista
vuole commuovere, fare semplicemente di Turing un eroe ingiu­
stamente punito. Il film grida spesso al mea culpa per un uomo
e una vicenda dimenticata per molto tempo - solo nel 2009 ar­
rivano le scuse ufficiali da parte del governo del Regno Unito.
L'enigma di Alan Turing è Alan Turing stesso: con i suoi test egli
sfida e ricerca ossessivamente la distinzione tra il pensiero uma­
no e quello delle macchine in un perfido gioco dell'imitazione,
nient'altro che il disperato desiderio di diventare egli stesso una
macchina. Una tensione verso l'imitazione di una vita diversa,
differente da quella reale, per sfuggire all'unico problema che
non può risolvere: la sua vera natura. Citando Andy Warhol:
"Machines have less problems. l'd like to be a machine, wouldn't
you?" (Andreina Di Sanza)
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