COMUNICATO STAMPA Teatro Antico– 31 agosto, ore 19.30 EDIPO

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COMUNICATO STAMPA Teatro Antico– 31 agosto, ore 19.30 EDIPO
COMUNICATO STAMPA
Dopo “Giulio Cesare ed Edipo Re” a Segesta - domani sera arriva “All’ombra di Enea”, firmato
da Francesco Puccio
Dirompente lo spettacolo “Giulio Cesare” di Nicola Alberto Orofino, andato in
scena ieri sera e che ha raccontato a tratti anche con reale crudeltà: la politica,
l’Italia, le donne e, la mancanza di parità che esiste ancora nel nostro Paese - tra i due
sessi - in tutti i settori della vita pubblica. Un’opera che ha davvero impressionato il
pubblico presente dall’inizio alla fine della rappresentazione. In primo piano
dicevamo le donne - donne che hanno saputo interpretare ruoli maschili con grande
professionalità.
Stasera alle 19,30 - sul palcoscenico di Segesta sarà di scena invece il dramma
della conoscenza: “Edipo Re” - amato sovrano di Tebe e uomo vinto dalla fatalità,
che insegue una verità che alla fine incastra se stesso. “Edipo Re” - di Sofocle - sarà
rappresentato dalla compagnia “La Bottega del Pane” - Regia di Cinzia
Maccagnano.
Teatro Antico – 31 agosto, ore 19.30
EDIPO RE
Da Sofocle - Drammaturgia e regia:CINZIA MACCAGNANO
Con: Dario Garofalo, Cinzia Maccagnano, Luna Marongiu, Cristina Putignano, Raffaele
Gangale
Scene e costumi: Monica Mancini
Musiche a cura di:Lucrezio de Seta
Assistente alla regia:Marta Cirello
Produzione:La Bottega del Pane
Tutto questo in attesa del debutto di domani sera dello spettacolo “All’Ombra di
Enea” – firmato da Francesco Puccio. Sul palcoscenico del Teatro Antico di
Segesta, il mito di Enea e di Afrodite (dea della bellezza) e la sua avventurosa
storia raccontata da Virgilio nell’Eneide. “All’Ombra di Enea” è curata dalla
compagnia “Antico fa testo” e TaleaTeatro.
Nato nel 2010 nel Centro di Studi Antropologici sul Mondo Antico dell’Università di Siena,diretto
da Maurizio Bettini, da un’idea di Francesco Puccio, dottore di ricerca, regista e scrittore,con la
consulenza scientifica di Donatella Puliga e Simone Beta, “l’Antico fa testo” ha ottenuto dal 2014 il
patrocinio del MIUR, dando vita così ad un percorso di laboratori di formazione teatrale e
drammaturgica in numerosi Istituti scolastici e Università italiani. Da questa esperienza e dalla
riflessione che ne consegue sull’antropologia teatrale e sulla valorizzazione del patrimonio storicoartistico nazionale, si muove anche il percorso della Compagnia che, a partire da un’indagine sul
mito, affronta i temi del mondo moderno, in una prospettiva di ricezione continua e consapevole
dell’antico nella contemporaneità.
Teatro Antico – 1 settembre, ore 19.15
ALL’OMBRA DI ENEA
Regia e drammaturgia: Francesco Puccio.
Coreografie: Claudia Lo Casto.
Musiche: Ernesto Tortorella.
Scenografie: Erica Taffara
Organizzazione: Gianni Bozza
In scena: TaleaTeatro (Gianni Bozza, Roberta Righetto, Erica Taffara, Barbara Zoletto) e Antico fa
testo (Carlo Bernardini, Germana Di Marino, Claudia Lo Casto, Alessandra Ranucci, Rosario
Volpe).
Note:
Ad ogni uomo il suo destino. Quello di Virgilio è stato celebrare la gloria di Roma nei suoi versi. Ma perché
proprio lui, il cantore delle piccole cose di un mondo rurale che andava scomparendo?
«È nelle piccole cose che si nascondono i grandi uomini» gli risponde, in una mite serata di settembre,
Mecenate nel tentativo di convincerlo a intraprendere l’impresa che lo impegnerà fino alla morte. Virgilio
non ha scelta, non gli è concesso un rifiuto: è lo stesso Augusto, infatti, a volere che i suoi versi celebrino la
gloria di Roma e la forza del suo pacificatore. Il princeps, ormai provato dagli anni e dalle guerre, spera di
trovare nell’Eneide il significato più profondo delle sue vittorie ora che incombe su di lui la morte e con essa
il giudizio severo dei posteri. La stesura dell’Eneide assorbirà ogni energia di Virgilio, che sotto lo sguardo
di Plozio Tucca (è a lui che gli antichi attribuiscono la pubblicazione del poema, dal momento che l’autore
avrebbe voluto distruggerlo) reinventa un genere letterario, arricchendo i versi con l’unico artificio retorico
che non è possibile insegnare: la vita. È questa dunque la principale ragione del successo dell’Eneide: la
capacità di parlare anche alle generazioni future.
D’altronde il mare che gli esuli troiani attraversano in cerca di ospitalità è lo stesso in cui oggi, a
distanza di oltre duemila anni, si decide il destino di milioni di migranti. Non sempre, purtroppo, con
esiti positivi.
Venerdì prossimo 2 settembre il “Calatafimi Segesta Festival Dionisiache 2016”, si
sposta a Calatafimi - la Chiesa Madre S. Silvestro Papa, ospiterà un concerto per
organo. Maestro concertatore sarà: Diego Cannizzaro.
Il concerto inizierà alle 21,00.
Protagonista assoluto l’organo di Alessandro Giudici (1888) tornato a far sentire
la sua voce dopo un lungo restauro e che sovrasta la navata centrale della Chiesa
Madre di Calatafimi Segesta.
L’evento è organizzato dagli Amici della Musica di Cefalù “Salvatore Cicero”
Teatro Antico – 3-4 settembre, ore 19.15
ELETTRA
di Hugo Von Hofmannsthal
Spettacolo sostenuto dal Calatafimi Segesta Festival Dionisiache 2015.
Spettacolo vincitore del premio “Attilio Corsini”, rassegna “Salviamo i talenti” 2016.
Regia ed elaborazione drammaturgica:GIULIANO SCARPINATO
Con:
Giulia Rupi, Elena Aimone, Eleonora Tata, Lorenzo Bartoli, Raffaele Musella, Francesca
Turrini, Valentina Virando, Anna Charlotte Barbera, Elio D’Alessandro, Daniele Sala
Musiche:Elio D’Alessandro
Movimenti scenici:Daniele Sala
Costumi:Dora Argento
Produzione:Wanderlust Teatro
Note:
La storia di Elettra appartiene al mito ma, attraversando indenne i millenni, giunge con forza immutata sotto
ai nostri occhi. Pugno nello stomaco, lama che affonda, Hugo Von Hoffmansthal la racchiude nel tempo
compresso di un atto unico: il risultato è un’incalzante successione di inquadrature cinematografiche, un
«thriller dell’anima» dal ritmo forsennato.
Figlia di Agamennone, padre amatissimo ed eroe della guerra di Troia, Elettra vive per vendicarne l’ignobile
assassinio perpetrato dalla madre Clitennestra e dall’amante di lei, Egisto.
Nella casa dei due usurpatori, Elettra si aggira come una cagna selvatica, con gli occhi bassi e la lingua
affilata, vegliando giorno dopo giorno sul luogo dove il padre è caduto sotto la scure.
Nessuno riesce a strapparla al suo dolore muto e forsennato: non la sua giovanissima sorella, Crisotemi, che
non vorrebbe altro che dimenticare per provare a essere felice, costruendo una vita ‘normale’, da moglie,
magari da madre; non la tormentata Clitemnestra, che, pur vedendo vivo e presente il fantasma del marito
negli occhi della figlia, proprio in lei cerca conforto e riparo da una vita d’angoscia e di paura. A turbare i
sonni della regina è il ritorno di Oreste, il figlio allontanato dal palazzo in giovane età: un sogno le ha
predetto la morte per mano sua.
Ed è proprio in un sogno, un doppio sogno, che sembra compiersi, fatale, la vendetta dei figli di
Agamennone. Quando, alla fine del dramma, Elettra si accascia a terra senza vita, come un animale stremato,
consumata dall’ossessione di ricongiungersi al sangue del padre, si ha infatti quasi l’impressione che tutto sia
avvenuto solo entro il labirinto delle sue fantasie, in un instabile equilibrio tra verità della carne e inganno
della mente degno dell’inquietudine di un film di David Lynch.
Spettacolo creato (nella precedente edizione 2015) in esclusiva per
Teatro Antico – 4 settembre, ore 19.00
PREMIO DI DRAMMATURGIA CENDIC–SEGESTA
(2a Edizione)
Proclamazione e Premiazione del testo vincitore.
Giuria:
Carmelo Grassi Presidente Teatro Pubblico Pugliese
Marcantonio Lucidi Critico Teatrale
Manuela Mandracchia Attrice
Orazio Torrisi Produttore e regista teatrale
Veronica Cruciani, Regista
Maria Letizia Compatangelo, Presidente CENDIC
Note:
Il Centro Nazionale di Drammaturgia Italiana Contemporanea(Cendic), in collaborazione con
il Comune di Calatafimi-Segesta, il Calatafimi-Segesta Festival le Dionisiache 2016e il Centro Teatrale
Meridionale di Locri indice la seconda edizione del Premio Cendic-Segesta dedicato alla drammaturgia
italiana contemporanea, con la partecipazione del Teatro di Roma e delle Biblioteche di Roma.
Il premio ha l’intento di favorire la promozione e la diffusione della scrittura teatrale e della lingua
nazionale.
L’edizione 2016 ha per tema il mito e ad esso tutti i lavori devono liberamente ispirarsi, con particolare
riferimento all’opera di Robert Graves.
Ufficio Stampa
Laura Spanò
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