io calcio a 5 - F.I.G.C. Abruzzo

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io calcio a 5 - F.I.G.C. Abruzzo
“IO CALCIO A 5”
Giocare a calcio di per sé costituisce un’esperienza divertente e coinvolgente sul piano
emotivo, dato che per sue caratteristiche soddisfa in pieno i bisogni dei partecipanti. Le
molteplici esigenze, come il desiderio di competere fra pari, di confrontarsi entro un
ambiente ludico e di esprimere inoltre al meglio le proprie abilità, rappresentano senza
dubbio le motivazioni fondamentali per le quali giocare a calcio piace generalmente a tutti,
bambini ed adulti.
In virtù di queste caratteristiche, il calcio, soprattutto il Calcio a 5, può essere considerato
uno sport scolastico a tutti gli effetti, grazie anche alla facilità con cui si adatta nei piccoli
spazi come palestre e ambienti esterni multiuso, tipo campi da pallacanestro e pallavolo.
Gli spazi ridotti predispongono ad un maggior coinvolgimento delle bambine e dei bambini
con meno attitudine, disegnando ad hoc un percorso didattico improntato all’inclusione di
tutti gli alunni.
IL PROGETTO
A.
Nel mese di gennaio, in ogni regione, dovranno essere individuate le 5 scuole medie
(Istituzioni Scolastiche del 1° ciclo di istruzione) che aderiranno al progetto,
prediligendo quelle scuole con vicino una Società di Calcio;
B.
Nel mese di gennaio/febbraio si terranno, a cura dello staff del Coordinamento
Regionale, dei corsi di formazione residenziale (regionale o anche interregionale)
basati sul modulo full immersion di 8 – 10 ore; tra i docenti partecipanti al corso di
formazione saranno individuati quelli più interessati e sensibili alle attività di calcio
femminile e di calcio a 5, che assumeranno la funzioni di “referenti di zona”.
In questa fase sono previsti
2/3 incontri di formazione - informazione con gli
insegnanti di ed. fisica operanti nella scuola scelta, divisi in lezioni teoriche, pratiche
e di tirocinio con i bambini. Il mini-corso prevedrà una valutazione conoscitiva in
ingresso ed una in uscita, al fine di valutare quanto effettivamente trasmesso.
C.
Nei mesi di marzo, aprile e maggio dovrà essere sviluppata l’attività nelle scuole, da
parte dei “referenti di zona” del coordinamento regionale;
D.
Come fase finale, nel mese di maggio, si prevede di organizzare un torneo tra i
centri costituiti in regione, con possibilità di allargarsi a regioni limitrofe.
E.
Nel corso dell’attività, per quanto possibile, si cercherà di far transitare le ragazze
preparate durante il periodo del progetto presso società o presso il Centro per lo
Sviluppo del Calcio Femminile avviato dal Coordinamento Federale Regionale SGS,
con l’obiettivo di aumentare in regione il numero delle praticanti l’attività femminile.