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Rassegna Stampa Sabato 28 aprile 2012 Rassegna Stampa realizzata da SIFA Srl Servizi Integrati Finalizzati alle Aziende 20129 Milano – Via Mameli, 11 Tel. 0243990431 – Fax 0245409587 Rassegna del 28 aprile 2012 ASL BRESCIA Il Giornale Di Brescia 19 LA FORMULA VINCENTE PER PROVARE A BATTERE LA MALATTIA DEL GIOCO Il Giornale Di Brescia 20 ASSEMBLEA DELL'ASSOCIAZIONE DIABETICI Bresciaoggi 8 DIABETICI, IL GRUPPO COMPIE 30 ANNI E DIVENTA "ONLUS" Lisa Cesco 7 Bresciaoggi 65 LAVORO DEL MEDICO ECCO I "NUMERI" P.m. 8 Bresciaoggi 65 L'ASL E I RAPPORTI CON IL PUBBLICO Il Giorno Como 5 GIOCO, NASCE IL SOFTWARE CHE SCOPRE CHI ESAGERA Avvenire 13 MALATI D'AZZARDO, IN ITALIA È EPIDEMIA A. Carb. 3 6 9 SANITÀ LOMBARDIA Marco Palumbo 10 MEDICINA & FARMACOLOGIA 11 I JKl m»*m*.*m*. 1 ^ m^ m Per Drovsre 11 battere I jjjjjjjjjjjj • • • ^§1 Rjj £§§§£ ^ & ™ • • V 3 1113131113 dei CUOCO CCIIIZJZICILU c i I D I C o l m i c i U I 1 o U I L W c l l C \AvC r%^\^fpalgoritmo m n n TP?Ì PI •iJLJLn.5.Un per tenere JL JL JL %*J ^ J * JL \~t % ^ 8j \ _ / JLJL JL sotto controllo il vizio del gioco. 0 meglio, un software in grado di leggere e interpretare i comportamenti del giocatore, capirne le abitudini per limitare i rischi della dipendenza. È il risultato di una sinergia bresciana, esempio efficace di competenze spese nella ricerca scientifica, il sistema sviluppato dalla società Gioco Responsabile Sri in collaborazione con un team di 4 ricercatori formatisi al Dipartimento di ingegneria informatica di via Branze. «Il progetto GR System, finalizzato alla prevenzione delle ludopatìe, è frutto di tre anni di ricerche - ha spiegato Matteo Temporin, presidente di Gioco Responsabile Sri e docente di Metodi per la gestione della conoscenza alla Cattolica di Brescia -, di analisi approfondite sui profili degli utenti e dei casi di gioco d'azzardo patologico». Il percorso, tracciato su dati raccolti in forma anonima tra i giocatori e concretizzato poi nello sviluppo del programma «ci permette di monitorare ogni tipologia di giocata, tempo di permanenza e l'entità delle clVVlocl PiociìTorp npi online nscnine ni ninpnnpnz?i scommesse, dal poker del sistema, che potrebbe %oofcJL*L^ \^\J^ O %^\^ JL \«t \krJL.\^f JL JL JL\JS %*SJL J&.JL %*JLJL %*JLJL %^0 %^SL. Jk.\JSi.\«t alle slot machine dei bar, alle videolottery delle sale da gioco». Tutti elementi utili per diagnosticare il tasso di dipendenza: «Grazie alla piattaforma di messaggistica, il GR System si configura come sistema integrato di prevenzione primaria modellato sui punti del questionario psicometrico più utilizzato dagli psicologi per verificare l'insorgere di ludopatìe - ha detto Temporin -. Non si tratta di demonizzare il gioco, ma piuttosto di informare II giocatore dei rischi che corre nell'eccesso». Dopo la sperimentazione sull'online, in attesa della conclusione delle prove sulle videolottery, è stata avviata la procedura di validazione anche per i casinò, grazie al primo accordo stretto con la sala da gioco di Campione d'Italia, dove ieri lo staff della società, insieme a un'equipe di psicologi del SlIPac, ha svolto dei rilievi sui questionari compilati dai giocatori. Concluse le indagini sarà l'Amministrazione autonoma monopoli di Stato, a decidere sui tempi di applicazio- ASL BRESCIA JL I / J % 4E partire già -ITdal prossimo autunno. Prevenzione e sicurezza, in quest'ottica guardano le future implementazioni del sistema: «Se la proposta di legge su una Carta unica per il gioco, tessera necessaria per ogni tipo di scommessa, dovesse essere approvata - ha ricordato il presidente avremmo a disposizione i dati aggiornati e lo storico di ogni utente». I dati forniti da Aams nel 2011 registrano in un solo anno l'aumento del 20% delle giocate, per un totale di 80 miliardi di euro. Incremento considerevole, soprattutto per quanto riguarda slot e videolottery. Ed è proprio davanti agli schermi di questi apparecchi che gli italiani spendono il 50% delle scommesse complessive. Un mercato sul quale «il costo del nostro sistema avrebbe poca incidenza: 0,25% sulla spesa dei giocatori, ovvero la differenza tra raccolta e vincite pagate, e di circa lo 0,32% sul fatturato dei concessionari - ha evidenziato Andrea Poli, responsabile dell'area economica di GR - Ciò a fronte di Pag. 3 un futuro risparmio su costi sociali e sanitari di circa il 25%». IL PRINCIPIO ""•SP" JLJL JL JSLJSL i • Sono Alberto Boschetti, Luca Canini, Nicola Adami e Sergio Benini, i quattro ricercatori che da! 2010 hanno collaborato con lo staff tecnico di Gioco Responsabile allo sviluppo del software GRSystem per la prevenzione delle ludopatìe. Un team giovane che sì è formato all'interno de! dipartimento di Ingegneria informatica della Statale di Brescia, ma con già diverse esperienze scientifiche all'estero. «Siamo partiti da uno studio elementare realizzato da Harvard su dati di scommesse online forniti da Bwin - spiega Sergio Benini, esperto di comprensione automatica di contenuti audiovisivi - per poi arrivare a operare su algoritmi mediante tecniche di 1.260 € A BRESCIANO I * i * analisi statistica e di machine learning, o apprendimento automatizzato». Per i profani «il machine learning è un sistema che, una volta istruito è in grado acquisire conoscenza e continuare a imparare a fronte dei casi già analizzati». L'utente così, durante le sessioni di gioco, restituisce al software i parametri relativi ai suoi comportamenti, alle cifre scommesse, ai tempi di permanenza sulle piattaforme dì poker online e ai monitor delle slot. «Da questi il sistema riesce a profilare l'utente ha aggiunto Nicola Adami, specializzato in compressione di dati - andando a individuare anomalie laddove rischiano di sorgere serie patologie». a. e. stra provincia nel 2011 sono stati spesi a! gioco complessivamente 13 miliardi di euro, cioè 1.260 euro prò capite. L'ASL PER USCIRNE Sono trentamila i bresciani malati d'azzardo, secondo una proiezione su dati Oms. Nella no- ASL BRESCIA Superare il problema è possibile. E l'Asl, attraverso i Sert, offre un supporto utile le tal senso. Oltre ai servizi dell'Asl, sul territorio operano in modo specifico altri soggetti. L'elenco con i recapiti è su www.aslbrescia.it. Pag. 4 A77^rrln • In alto, da sinistra Nicola Adami e Sergio Benini, due degli ideatori del Gr System ASL BRESCIA Pag. 5 ©CCI ALLA FACOLTÀ DI MEDICINA • Si svolge nella mattinata dì oggi (dalle 9.30) alla facoltà di medicina in via Valsabbina 19, l'annuale assemblea dell'Associazione diabetici della provincia di Brescia presieduta da Edelweiss Ceccardi. Nella prima parte dei lavori si parlerà dell'assistenza alla persona con diabete: intervengono la senatrice Emanuela Baio, l'assessore regionale Margherita Peroni, il direttore generale dell'Asl Carmelo Scarcella. Modera Umberto Valentin!, direttore della Diabetologia dei Civile. Nella seconda parte sì parlerà del pancreas artificiale con Alessio Filippi del Dipartimento di medicina clinica e sperimentale dell'Università di Padova. Modera Emanuela Zarra, diabetologa all'Ospedale Civile. ASL BRESCIA Pag. 6 A MEDICINA» L'assemblea dell'associazione * In provincia i malati sono circa 60 mila. copoaeu associazione è sensibilizzare l'opinione S * ff* L'Associazione Diabetici della Provincia di Brescia festeggia i trent'anni di attività dal suo riconoscimento come Onlus e invita malati e cittadinanza all'assemblea annuale in programma stamattina, a partire dalle 9, nell'aula A della Facoltà di Medicina dell'Università degli Studi, in viale Europa. Dopo l'apertura dei lavori a cura di Elelweiss Ceccardi, presidente dell'Associazione Diabetici, la prima parte della mattinata sarà dedicata al tema dell'Assistenza alla persona con diabete, con gli interventi della senatrice Emanuela Baio, presidente del Comitato Diritti Persona con Diabete, di Margherita Peroni, presidente della Commissione Sanità in Regione Lombardia e neo-assessore al Turismo, Commercio e Servizi, di Carmelo Scarcella, direttore generale dell'Asl di Brescia. In veste di moderatore parteciperà Umberto Valentini, responsabile dell'Unità Operativa di Diabetologia degli Spedali Civili di Brescia. La seconda parte dell'assem- c5 JL JL blea sarà invece dedicata alle prospettive terapeutiche aperte dalla ricerca scientifica: si parlerà del «Pancreas artificiale» nella relazione di Alessio Filippi del Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale dell'Università degli Studi di Padova. Moderatrice sarà Emanuela Zarra della Diabetologia degli Spedali Civili di Brescia. Durante la mattinata verrà anche presentato il resoconto delle attività 2011 e il bilancio annuale, insieme al programma delle iniziative per l'anno 2012. SONO QUASI SO MILA i diabetici in provincia di Brescia: negli ultimi anni, seguendo un trend di portata internazionale, la diffusione della malattia ha avuto un incremento esponenziale, se si considera che nel 2001 i malati nel Bresciano erano la metà, pari a 30 mila. Fra le molteplici attività realizzate, l'Associazione Diabetici è impegnata nella sensibilizzazione sulla malattia (con incontri nelle scuole e conferenZC etpCITC cilici ClllclCllIìcinZcIy, nella promozione di corretti stili di vita, nel supporto di vario tipo ai pazienti, nell'eduzazione a una corretta gestione del diabete da parte del malato e nella promozione dei diritti della persona con diabete. • © RIPRODUZIONE RISERVATA Parlare di Brescia emucusuBO ASL BRESCIA Infesta il quartiere „___ . IMabetiei, il gruppo I iPrimoMaGGio» SE3HH~' loniDieìuaiini I Pag. 7 U REPLICA/I Lavoro del medico ecco i «numeri» Gentile direttore, nella lettera da lei pubblicata in data 12.4.2012 a firma Morando Perini, si leggono affermazioni che non trovano riscontro nella realtà. In tale lettera la medicina generale è presentata come corporativistica e le affermazioni che il Ministero dovrebbe liberalizzare la medicina convenzionata con "al limite andrebbe lasciato un tetto massimo, ma mai un numero minimo per l'apertura di un ambulatorio" dimostrano come in tale argomento il firmatario della lettera non tenga presente le normative di legge né quelle della contrattazione collettiva. Da anni si assiste ad una profonda ristrutturazione della medicina generale sia come conseguenza alle numerose denunce della Corte dei Conti di Milano, sia come conseguenza del lavoro programmato dai distretti, sia come conseguenza del budget individuale che il medico è tenuto a considerare così come i piani diagnostico terapeutici condivisi tra ospedale e territorio. Da quando in Regione Lombardia si è diviso l'ospedale dall'Asl, la medicina generale quasi inavvertitamente si è trasformata al punto che ogni medico, misurandosi, produce una mole di lavoro che per appropriatezza e per proporzionalità tra prestazioni ed efficienza esprime una valutazione esattamente opposta a quanto sostenuto dallo scrivente di tale lettera. Come esempio presento una statistica dei dodici mesi del 2011 estratta dal mio data-base che porta a risultati assimilabili a quelli ottenuti dai miei colleghi dell'esecutivo Snami di Brescia con i quali mi sono confrontato. Gli accessi totali erogati nell'anno 2011, con un massimale di scelte di 1500, sono stati 10.900 di cui 2900 programmati, il rimanente su libero accesso, 700 accessi programmati con infermiere per effettuare counseling. A fronte di 2672 nuovi problemi riscontrati nell'anno (ognuno dei quali ha portato ad una prestazione assistenziale) vi sono 8232 prestazioni per situazioni e malattie già diagnosticate, in cui rientrano controlli di malattie acute che esiteranno in guarigione, ma anche prestazioni ricorrenti per malattie ad andamento cronico. Le persone che si sono recate dal medico hanno presentato 10.900 condizioni diverse per le quali hanno ricevuto prestazioni diagnostiche, terapeutiche, preventive, riabilitative, ecc. Mediamente ogni accesso comprende prestazioni per due diversi problemi assistenziali e costituisce quell'occasione di incontro che riveste il fondamentale aspetto dellavorodelmedico dimedicina generale, cioè rinforzare i messaggi di educazione alla salute che va ben oltre il problema emergente di quel momento. Spesso il medico di medicina generale a Brescia svolge oltre al ruolo di sanitario quello di segretariato sociale. Come ben vede signor Direttore questi numeri non si ottengono rimanendo assenti dallo studio medico, tanto meno se non si costruisce un rapporto di alleanza col paziente. Dallabanca dati dell'Asl si rileva come la medicina di famiglia in Brescia, attraverso il suo processo di adeguamento alle Love esigenze della cronicità, produca una minor spesa farmacologica rispetto ad altre province della Lombardia e ottenga una riduzione di mortalità statisticamente rilevante, come a dire che chi vive nel bresciano ha la possibilità di vivere in media di più rispetto ad altre zone. lourgiorgio murroiini PER ÌL CONSIGLIO SNAMI BRESCIA ASL BRESCIA Pag. 8 L'Asl e i rapporti con il pubblico Egregio direttore, il Presidente del Gruppo Campomarte Brescia Gianni Bertolotti ha elogiato in una lettera comparsa sul suo quotidiano l'operato del personale dell'ASI, di Brescia. Tale apprezzamento è condiviso dalla Direzione Aziendale, che per prima riconosce il ruolo fondamentale di tutti gli operatori nel garantire risposte adeguate ai bisogni della popolazione. Il dialogo e la comunicazione con l'utenza è sempre utile per comprendere dove abbiamo raggiunto la piena efficienza e dove possiamo avviare interventi di miglioramento. Per questo motivo l'Ufficio Relazioni con il Pubblico (ne esiste uno a livello centrale, in staff alla Direzione Generale, e uno in ogni Distretto) da anni è un punto di riferimento importante per favorire uno scambio reciproco e proficuo tra Azienda e cittadino. In molte circostanze le segnalazioni e i reclami raccolti sono di utilità per il superamento di criticità; è il caso dellafornitura di ausili per incontinenti: il filo diretto con gli utenti ha permesso la verifica costante dell'adeguatezza del servizio offerto dalle ditte incaricate ed è stato uno strumento strategico per avviare azioni di rivalsa nei loro confronti. L'ASL infatti non appena l'utente segnala il disservizio, invia in giornata un reclamo alla ditta fornitrice dell'ausilio e per conoscenza a Regione Lombardia: l'obiettivo è di risolvere in tempi brevi il problema arrecato al cittadino e di ASL BRESCIA avviare un eventuale contenzioso nei confronti del fornitore. E' inoltre una prassi consolidata che la Direzione Aziendale dell'ASL risponda ad ogni richiesta di incontro da parte di cittadini, enti, associazioni. Il Signor Bertolotti pertanto, se desidera incontrare il Direttore Generale, può rivolgersi direttamente alla Direzione, senza dover far appello a terzi per una mediazione non necessaria. Il presidente del Grappo Campomarte di Brescia sarà certamente accolto con un atteggiamento disponibile all'ascolto, tanto degli elogi quanto delle critiche. BRESCIA Pag. 9 IL PROBLEMA II progetto coordinato da Matteo Temporin dell'Università Cattolica di Brescia e presentato ieri mattina al Casinò di Campione d'Italia durante il convegno sfrutta l'intelligenza artificiale Gioco, nasce il software che scopre chi esagera A Campione una tecnologia contro la ludopatia di MARCO PALOMBO - CAMPIONE D'ITALIA - UN FENOMENO, anzi una piaga sociale quello del gioco d'azzardo patologico che costa alla collettività, in base a recenti statistiche, 38rnila euro a giocatore e che ora si è deciso di affrontare con l'ausilio delle più avanzate tecnologie informatiche. Il progetto coordinato da Matteo Temporin dell'Università Cattolica di Brescia e presentato ieri mattina al Casinò di Campione d'Italia durante il convegno «Gioco d'azzardo patologico e business dell'entertainment, una relazione possibile» - sfrutta l'intelligenza artificiale. «Attraverso un software contiamo di intercettare i comportamenti a rischio e offrire ai giocatori avvertenze personalizzate», sottolinea Matteo Temporin. «La Casa da gioco campionese ha fatto da banco di prova incrociando le rilevazioni dei supporti informatici collegati alle slot con questionari distribuiti ai giocatori. I questionari sono importanti perchè costituiscono una delle poche fonti scientifiche per la gestione del gioco d'azzardo patologico», rimarca l'amministratore delegato del Casinò di Campione d'Italia, Carlo Pagan. Un primo importantissimo step utile poi a «isolare le caratteristiche cognitive del giocatore compulsivo». «Specifici algoritmi ci permettono poi di analizzare i comportamenti dei giocatori davanti a slot machine, videolottery o giochi online. È stato un lavoro lungo e complesso, che ha impegnato per 3 anni 6 ricercatori di varie università», conclude Matteo Temporin. Il Gioco d'azzardo patologico - come conferma Cesare Guerreschi, presidente della Società italiana delle malattie compulsive - «ha trovato il suo nuovo habitat su internet ed è ormai una realtà consolidata all'interno della nostra società». Un allarme evidenziato anche dal prefetto Michele Tortora: «Abbiamo segnali e indicatori che evidenziano un aumento del fenomeno del gioco d'azzardo patologico - conferma il prefetto Michele Tortora -. A preoccupare sono gli alti costi sociali pagati dalla collettività per quella che oggi i qualificati relatori del convegno hanno definito una piaga sociale». SANITÀ LOMBARDIA Pag. 10 M HHi Sili ™™ I B I ™fiP HUtt alata d'azzardo, F/d/ifnOmv I ^milifmilptippionpmllyitp DI GIOVANNI MASPERO e "newaddiction" come il gioco d'azzardo patologico saranno le dipendenze del futuro». Un'emergenza sociale, ma anche economica e sanitaria, che sta assumendo dimensioni epidemiche - oltre 1,5 milioni, pari al 3% della popolazione, gli italiani colpiti secondo le stime Oms - e che «trova su Internet il suo nuovo habitat». Una «vera e propria piaga sociale» con «costi diretti e indiretti superiori a 38 mila euro a paziente», contro cui «serve una legge. Regole chiare entro fine anno». A chiederle è Cesare Guerreschi, presidente della Società italiana di intervento sulle patologie compulsive-Siipac, ieri da Campione d'Italia (Como), che ha ospitato il convegno "Gioco d'azzardo patologico e business dell'entertainment. Una relazione possibile", organizzato dall'Azienda turistica di Campione con il patrocinio della Rappresentanza della Commissione europea. Il primo appello dell'esperto è lessicale: «Bisogna abbandonare il termine "ludopatia", privo di dignità tecnico-scientifica - avverte Guerreschi - e parlare di "gap", ossia di gioco d'azzardo patologico o problematico, un disturbo che nella bozza del nuovo dsm» {la discussa quinta edizione del manuale internazionale dei problemi di salute Un'altra «grande conquista» sarebbe l'inserimento della terapia nei Livelli essenziali di assistenza (Lea), preannunciato dal ministro Balduzzi. «Abbiamo chiesto anche, finora senza risposte, di destinare alla cura dei giocatori compulsivi F1% delle entrate del gioco d'azzardo». Entrate in crescita costante: «Il dato relativo al 2008 parlava di un fatturato pari a 76 miliardi, con un incremento annuo stimato in un +10%», ricorda Paolo Meucci del Parlamento europeo, Presidenza relazioni con i Parlamenti nazionali. Della necessità di «una legislazione che protegga i giocatori patologici e li riabiliti con i soldi ricavati dallo Stato» è convinto anche don Anto- ribadisce - e solo lo Stato la può fa- nio Tarzia, direttore del mensile Jell gioco patologico trova sus ed ex direttore generale di Grupora su Internet l'habitat po Libri Edizioni San Paolo. «Bisogna curare questa dipendenza così ideale. Guerreschi come si curano tutte le altre», so(Società patologie stiene il religioso. Legiferare in tal compulsive): serve senso non spetta però all'Europa, subito una legge contro bensì ai singoli Stati, precisa Meucquesta piaga sociale ci. Sul tema, l'Ue ha potuto solo limitarsi a dettare «3 principi impe4 u c o i a piago- au^ieuc rativi: tutela dei consumatori, prere. Per una normativa sulla alcolvenzione delle frodi e dell'istigaziodipendenza ci sono voluti 28 anni, ne al gioco, lotta alla criminalità orsperiamo di non dover aspettare ganizzata». Perché «un altro protanto». Il primo intervento auspica- blema - ragiona Guerreschi - sono to dagli esperti è «un'azione drastii casi di connivenza fra gioco d'azca su certe pubblicità, slogan accatzardo, mafia e usura, della quale i tivanti che promettono fantomatinostri pazienti sono quasi tutti vitche vincite», incalza Guerreschi. time». mentale), «trova finalmente una sua connotazione precisa». Il giro di vite annunciato dai ministri della Salute e della Cooperazione internazionale e integrazione, Renato Balduzzi e Andrea Riccardi, viene accolto con favore dagli addetti ai lavori: le audizioni delle varie realtà che ruotano attorno alle declinazioni patologiche del gioco d'azzardo «sono già state diverse e molto importanti», dice Guerreschi. «Dovrebbero terminare tra fine maggio e inizio giugno, quindi speriamo di arrivare a indicazioni esatte per fine anno. Ci vuole una legge MEDICINA & FARMACOLOGIA Pag. 11 L'ALLARME « 114- 15enni rischiano di più» DA MILANO 1 fenomeno è così preoccupante che non lascia indifferenti neanche gli addetti ai lavori. I quali, mettendo per una volta da parte i vantaggi, ne segnalano le possibili conseguenze, soprattutto per le fasce più "deboli". «Mai prima d'oggi si è giocato tanto», ha spiegato Hermann Pamminger, portavoce dell'Eca (European Casino Association). «Ma le persone segnala - giocano sempre meno nei casinò» e sempre più sul web con rischi ancora più alti per I giovani: «Sono i 14-1 Senni la fascia d'età maggiormente a rischio», afferma Dietmar Hoscher, consigliere di amministrazione di Casino Austria, e nel board dell'Eca. Nell'era di Internet, quindi, anche i modi e i tempi del gioco d'azzardo sono cambiati, chiamando tutti a una riflessione più generale. «Da parte nostra promette Pamminger - c'è l'impegno di prendere tutte le misure necessarie per promuovere un gioco che sia davvero responsabile». MEDICINA & FARMACOLOGIA Pag. 12