07 WR COVER OKOK.indd

Transcript

07 WR COVER OKOK.indd
ꞌu a ɪ r d
STORIE IDEE E PERSONE CHE CAMBIANO IN MEGLIO IL MONDO
AGG.
connesso, in linea
WIRED — 0 7 - 1 2
€ 4 .0 0
SPECIALE
- N.41 - LUGLIO 2012
OLIMPIADI
2012
LE NUOVE PISTE
LE NUOVE PROTESI
I N U O V I AT L E T I
I NUMERI
Anteprima
call of duty 9
LA VERA GUERRA DEGLI
S TAT I U N I T I C O N T R O
IL MONDO
Le origini di Alien
PROMETHEUS
R I D L E Y S C O T T FA D I
N U O V O PA U R A
POSTE ITALIANE SPA - SPED. A.P. - D.L. 353/03 ART. 1, CM. 1, DCB MI - PREZZO BASE ANCHE AI FINI DEGLI ABBONAMENTI €4,00.
PREZZI EDICOLA ESTERO: B 8,00 € • F 6,00 € • E 5,90 € • D 10,00 € • CH 15,00 CHF • C.Ticino 11,50 CHF • USA 12,95 $
Inchie
sta
J
S
!
T
O
P
K
C
A
TI
N
E
T
N
E CO
I
T
A
N
I
PEN
A E V I NC
MENSILE | € 4.00
E, GRAT T
S
S
E
TE
M
M
E , S CO
IPENDEN
N
D
I
L
O
N
C
O
O
I
EG
P OKER
E L PA E S
N
O
I
G
G
IA
I TA L I A : V
Questo pollo non ha subito maltrattamenti
07 WR COVER OKOK.indd 3
20/06/12 15:50
144
-
MAY I INTRODUCE YOU di Ginevra Elkann
BEIRUT NON DORME MAI
Due parole con Bernard Khoury, architetto libanese che resta
saldamente ancorato al suo paese
in un momento storico in cui il consumo
è decisamente cambiato: «È ovvio, si rimpiangono gli anni Ottanta e Novanta in cui
c’era grande interesse per la moda», spiega
Cristina Calori. «Ora tutto è diverso: si consuma soprattutto per esigenze pratiche,
per cui i punti guida di un’azienda come
la nostra devono essere la ricerca di qualità, l’attenzione alla tradizione del marchio
e la resistenza dei prodotti. È un’idea di
moda difficile, ma molto più stabile». Il
futuro di WP Lavori in Corso è il lancio
dello storico marchio inglese Baracuta (la prima collezione è stata presentata
a giugno al Pitti) e l’attenzione ai mercati
asiatici, in particolare Cina e Corea, dove
apriranno sei negozi. Senza dimenticare
l’Europa, privilegiata anche nei momenti
di difficoltà: «In questo periodo in Italia c’è
poco spazio per sperimentare, purtroppo.
Ma nei periodi di crisi è molto importante cercare di venire incontro ai negozianti.
Noi li consideriamo come dei soci. Il nostro
impegno è aiutarli a rimanere sul mercato,
senza fargli perdere clienti». Un consiglio
utile. — michele primi
In che modo la politica dell’area
in cui vivi influenza il tuo lavoro?
«Non mi considero un architetto
di provincia. Mi piace pensare che
i problemi del mio vicinato non siano diversi da quelli di altre città.
Comunque, l’architettura è considerata di per sé un atto politico.
Mi piace lavorare in realtà aspre,
che altri preferiscono abbandona-
re. Sai, quei luoghi in cui situazioni
ordinarie nascondono imprevedibili cariche esplosive».
Pensi che in Libano, oggi, ci sia
spazio per una voce come la tua?
«Ho iniziato la mia carriera nell’industria dell’intrattenimento con
progetti che non sembravano nascondere significati politici. E ho
capito in fretta che è molto meglio
occuparsi di cose che, fin dall’inizio, non hanno a che fare con la
politica. Non mi hanno mai dato incarichi istituzionali per costruire
musei, memoriali o scuole e posso
sopravvivere serenamente».
Cosa ti ispira?
«Mio padre, che era un grande architetto, migliore di me».
I tuoi sogni?
«Un giorno sarò contadino. E probabilmente mi trasferirò in Italia».
Sei più analogico o più digitale?
«Cerco di stare lontano dalla teoria.
Le situazioni che affronto sono troppo complesse per essere risolte con
definizioni teoretiche. La mia risposta potrebbe essere: sì, posso essere
digitale. Sì, posso essere analogico».
Fondatrice della Asmara Films, presidente della Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli.
COURTESY: WWW.BERNARDKHOURY.COM
Nella pagina precedente,
il WP store di Milano.
Sopra, due foto storiche degli
stabilimenti della Woolrich Woolen
Mills, distribuito in Italia da WP.
Hai 43 anni, hai studiato negli Stati Uniti e nel 2001 hai conquistato
il Borromini, premio del Comune
di Roma destinato agli architetti che sanno interpretare a livello
internazionale il vivere contemporaneo. Eppure sei tornato a
vivere nel tuo paese d’origine. Che
rapporto hai con il Libano?
«Il recente passato ha mostrato a
tutti quanto sia complicato e pericoloso il mio paese. Nessun confine
chiaro, nessuna autorità riconosciuta. Per dirla in modo semplice:
quel che tu chiami paese non sarà
mai una nazione. Ma Beirut è la mia
base, la città che mi tiene sveglio e
in cui organizzo tutte le mie battaglie. A volte vengo in Occidente a
riposarmi, ma non sto mai troppo
lontano perché Beirut è il luogo in
cui voglio stare».
HUB // WIRED
07 WR PS HUB BIS.indd 144
20/06/12 14:20