GUADAGNARE SALUTE

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GUADAGNARE SALUTE
Azienda per i Servizi Sanitari 1 “Triestina”
Comune di Trieste
GUADAGNARE SALUTE
Progetto di prevenzione delle malattie cronico degenerative con particolare riguardo a
quelle cardiovascolari per i dipendenti del Comune di Trieste.
Trieste, ottobre 2007
Indice
1.
Titolo e riferimenti generali
pag.
3
2.
Introduzione
pag.
4
3.
Obiettivo generale
pag.
6
4.
Obiettivi specifici ed indicatori
pag.
8
5.
Programmazione operativa
pag. 10
6.
Monitoraggio e piano di valutazione
pag. 14
7.
Piano finanziario
pag
8.
Cronogramma del primo anno di attività
pag. 21
2
16
1. Titolo e riferimenti generali
PROGETTO: prevenzione delle malattie cronico degenerative con particolare
riguardo a quelle cardiovascolari per i dipendenti del Comune di Trieste
TITOLO: Guadagnare salute
RIFERIMENTI GENERALI
Il Comune di Trieste conta 2.779 dipendenti1, con un’età media di 48 anni (range 26 68 anni). Le donne sono il 64%. Il 75% ha una scolarità medio-alta (> 8 anni). Il
personale è distribuito su un centinaio di sedi, di cui l’80% circa con meno di 10
dipendenti. Il bacino di provenienza dei dipendenti è rappresentato dalla provincia di
Trieste, per la quale sono disponibili le informazioni demografiche e sanitarie del
sistema PASSI (Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia), che raccoglie
dati dai residenti di età tra 18 e 69 anni.
Un’indagine sui fattori di rischio cardiovascolare e sulla conoscenza dei medesimi fra i
dipendenti del Comune di Trieste, svolta nel corso del 2005, ha fornito ulteriori dettagli
e, soprattutto, ha messo in risalto la compliance degli interessati (70% di adesione ad un
questionario autosomministrato). Tali indagini non sono però in grado di quantificare il
rischio cardiovascolare. L’approccio con il singolo (da parte del medico curante o di
altro operatore sanitario) risulta d’altro canto ancora scarsamente diffuso (13% secondo
PASSI 2006).
Più di 2/3 dei dipendenti è sottoposto alle visite mediche previste dalla L 626/94: 488 a
cadenza annuale, 734 a cadenza biennale. Questi 1.222 dipendenti effettuano,
contestualmente alla visita, anche un prelievo di sangue per accertamenti ematochimici.
I restanti dipendenti sono in buona parte considerati nella categoria videoterminalisti,
con accertamenti senza prelievi ematici e con periodicità variabile. Questi appuntamenti
costituiscono “un’occasione opportuna” per qualunque attività di prevenzione
individuale. Visite mediche e prelievi sono svolti presso la sede di RFI, Rete Ferroviaria
Italiana, di Trieste.
Il Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda per i Servizi Sanitari è la struttura che
coordina e promuove azioni di prevenzione, svolgendo un ruolo di riferimento e di
stimolo per comportamenti, individuali e collettivi, finalizzati ad una migliore tutela
della qualità del vivere di tutti.
Il presente progetto è stato redatto da un gruppo di lavoro misto composto da operatori
del Dipartimento di Prevenzione e del Comune di Trieste.
Enti esecutori: Azienda per i Servizi Sanitari 1 Triestina e Comune di Trieste
Responsabile del Progetto: dott.ssa Marina Brana
Referente per il Comune di Trieste: Signora Romana Meula, Direttrice dell’Area
Risorse umane e formazione
Referente per RFI, Rete Ferroviaria Italiana, dottoressa Antonella Detoni
Responsabile scientifico: dott. Riccardo Tominz
Tel: 0403997484
e mail: [email protected]
1
Dati del 2005
3
2. INTRODUZIONE
Le malattie cardiovascolari hanno un’origine multifattoriale. Sono noti diversi fattori
che aumentano nella persona il rischio di sviluppare la malattia. I più importanti sono:
abitudine al fumo di sigaretta, diabete, obesità, scarsa attività fisica, ipercolesterolemia,
ipertensione arteriosa oltre alla familiarità per la malattia, all’età e al sesso.
L’entità del rischio che ogni persona ha di sviluppare la malattia dipende dalla
combinazione dei fattori di rischio o meglio dalla combinazione dei loro livelli. Le
malattie cardiovascolari sono riconosciute come una priorità di sanità pubblica: in
provincia di Trieste sono al primo posto fra le cause di morte (40% dei decessi), al
secondo posto (dopo i tumori) per gli anni di vita perduti (il 25% degli anni perduti
prima del compimento del 75° anno di vita). Per quanto concerne i ricoveri, esse
risultano al primo posto per numero di eventi (16% del totale), per numero di giornate
di ricovero (22% del totale) e per il costo del medesimo (21% del totale). Anche
l’analisi dei costi per le prescrizioni di farmaci in fascia A vede al primo posto tali
malattie. Qualora invece si considerino indici diversi quali il DALY (Disability
Adjusted Life Years) che cumula, a livello di popolazione il peso espresso in anni della
mortalità “precoce” (quella al di sotto di un traguardo convenzionale raggiungibile da
tutti qualora siano controllate le variabili di rischio) e le conseguenze non fatali di
patologie e incidenti, l’ischemia cardiaca si pone (a livello Europeo) al secondo posto, e
le patologie cerebrovascolari al quarto
In letteratura sono disponibili numerose valutazioni sull’efficacia e sull’effectiveness di
interventi di sanità pubblica atti a prevenire queste patologie: di particolare interesse
quelli attuati sul luogo di lavoro.
Nel 1988 il Ministero giapponese del lavoro lanciò il Total Health Promotion Plan per
la prevenzione nei lavoratori di malattie correlate a stili di vita quali ipertensione,
iperlipidemia, malattie cardiovascolari e malattie ischemiche cerebrovascolari1.
Anche in altri paesi, dove programmi di promozione alla salute sui luoghi di lavoro
sono stati attuati per lunghi periodi, diversi studi epidemiologici hanno valutato gli
effetti su obesità, fumo, ipertensione e iperlipidemia2 3 4 5 6 .
Una Cochrane EBM review ha dimostrato che programmi di promozione alla salute a
componenti multiple sono stati efficaci nel migliorare obesità, ipertensione e
iperlipidemia quando valutati a 18 mesi dall’inizio del programma di intervento
principale7 .
L’Organizzazione Mondiale della Sanità afferma che Interventi di prevenzione e
controllo delle malattie cardiovascolari attuati nei luoghi di lavoro sono fattibili e
portano spesso a sensibili miglioramenti nella salute dei lavoratori. Tali interventi
possono portare a notevoli guadagni, sia a breve che a lungo termine, per i dipendenti e
per i datori di lavoro. La partecipazione e la frequenza a questi programmi possono
essere aumentate da incentivi economici anche correlati al lavoro (come considerare
1
2
3
4
5
6
7
Shimizu T, Horiguchi I, Kato T, Nagata S.; Relationship between an interview-based health promotion program and
cardiovascular risk factors at Japanese companies. J Occup Health. 2004 May;46(3):205-12.
R Bruno, C Arnold, L Jacobson, W Winick and E Wynder: Randomized controlled trial of a nonpharmacologic cholesterol
reduction program at the worksite. Prev Med 12, 523-532 (1983).
KR Pelletier: A review and analysis of the health and cost-effective outcome studies of comprehensive health promotion and
disease prevention programs at the worksite: 1993-1995 update. Am J Health Promot 10, 380-388 (1996).
MG Wilson: A comprehensive review of the effects of worksite health promotion on health-related outcomes: an update. Am J
Health Promot 11, 107-108 (1996).
CA Heaney and RZ Goetzel: A review of health-related outcomes of multi-component worksite health promotion programs.
Am J Health Promot 11, 290-308 (1997).
K Furuki, S Honda, D Jahng, M Ikeda and T Okubo: The effects of a health promotion program on body mass index. J Occup
Health 41, 19-26 (1999)
Muto T, Yamauchi K.; Evaluation of a multicomponent workplace health promotion program conducted in Japan for improving
employees' cardiovascular disease risk factors. Prev Med. 2001 Dec;33(6):571-7.
4
orario d’ufficio il tempo di un corso o di uno screening), agevolazioni sulle attività di
fitness, messa a disposizione di attività di fitness gratuite. Un approccio comprensivo
che includa sia politiche da parte del datore di lavoro sia programmi specifici aumenta
la probabilità che il lavoratore voglia partecipare.
Il presente progetto nasce con l’indagine svolta nel 2005 fra i dipendenti del Comune di
Trieste che ha portato alla produzione del report allegato; obiettivo di tale studio era di
effettuare una mappatura della conoscenza dei fattori di rischio per patologie
cardiovascolari e raccogliere dati circa abitudini che possono influire sul rischio
cardiovascolare tramite questionario anonimo autosomministrato nella popolazione dei
dipendenti del Comune di Trieste, al fine della pianificazione di interventi di sanità
pubblica, con interventi collettivi per i fattori di rischio di cui sopra e proposte di
interventi individuali.
5
3. OBIETTIVO GENERALE
OBIETTIVO GENERALE
Promuovere la salute dei dipendenti del Comune di Trieste attraverso la
prevenzione delle malattie croniche in generale e di quelle cardiovascolari in
particolare, sviluppando armonicamente sia la strategia individuale che quella di
popolazione, con l’intento esplicito di modificare permanentemente l’approccio di
promozione della salute e preventivo cardiovascolare, dopo l’investimento iniziale,
al fine di garantirne la sostenibilità – e pertanto l’efficacia – nel tempo1.
Il Ministero della Salute e le Regioni sono già impegnate nell’azione di contrasto alle
malattie croniche attraverso il Piano Nazionale della Prevenzione, previsto dall’intesa
Stato-Regioni del 23 marzo 2005 e suggeriscono, fra l’altro, di trovare alleanze con il
mondo del lavoro. I luoghi di lavoro infatti costituiscono un ambiente particolarmente
adeguato, data l’alta e stabile concentrazione di persone di varia identità socio
demografica, per la realizzazione di azioni di prevenzione fondate sull’informazione,
l’educazione e la tempestiva identificazione o autoidentificazione dei soggetti a rischio.
Un tanto anche in considerazione delle implicazioni sulla produttività lavorativa.
Le patologie individuate come prioritarie sono quelle cardiovascolari, ictus, cancro,
malattie respiratorie e diabete.
Considerata la popolazione dei dipendenti del Comune di Trieste e tenuto conto dei dati
epidemiologici disponibili e delle possibilità di intervento, si è ritenuto prioritario un
intervento sulle malattie cardiovascolari.
Le tabelle seguenti elencano i fattori intermedi di rischio e le cause comuni modificabili
per le patologie cardiovascolari (e, in realtà anche per le restanti malattie croniche sopra
riportate):
1
Piano Regionale della Prevenzione (di cui intesa Stato / Regioni del 23 marzo 2005).
6
Tabella 1 Fattori intermedi di rischio
fattore
ipertensione
arteriosa
iperglicemia
iperdislipidemia
criticità
In terapia anti ipertensiva 28% dei dipendenti
fra 55 e 68 anni, 14% fra 45 e 54 anni §
1% di diabetici fra i dipendenti §
24% non ricorda di aver mai misurato la
colesterolemia o di averlo fatto più di 2 anni
fa. Fra quelli che lo hanno fatto, 1/3 dichiara
ipercolesterolemia *
sovrappeso
31% di sovrappeso/obesi §
obesità
44% dei residenti in provincia di Trieste in
sovrappeso si considera normopeso *
indagine fra i dipendenti del Comune di Trieste
* PASSI 2006
possibile soluzione (a livello individuale)
Rilevare il dato attuale e fornire counseling,
utilizzando la carta del rischio cardiovascolare 1
con stampa di referto in duplice copia (per
l’utente e per il curante).
Calcolo del BMI 2, con stampa di referto in
duplice copia (per l’utente e per il curante) ed
invio al curante in caso di sovrappeso/obesità.
Tabella 2 Fattori intermedi di rischio
fattore
Dieta
criticità
74% non fa colazione adeguata §
43% ha come pasto principale la cena §
42% non mangia frutta ogni giorno §
44% non mangia verdura ogni giorno §
Attività
37% non svolge nessuna attività fisica
fisica
sportivo/ricreativa § 62% sul lavoro svolge
attività fisica a livello nullo o basso §
Fumo di 25% fuma §
tabacco
possibile soluzione (a livello di collettività)
Disponibilità di alimenti sani, prezzi agevolati per alcuni
alimenti ed informazioni nei punti vendita3, mediante
interventi complessivi presso i distributori automatici, i bar
interni e le mense.
Segnaletica motivazionale 4.
Counseling tabagico ed offerta attiva di un ciclo terapeutico
gratuito per smettere di fumare 5, contestualmente al calcolo
del rischio cardiovascolare.
§ indagine fra i dipendenti del Comune di Trieste
1
Il punteggio del rischio cardiovascolare è uno strumento semplice e obiettivo, destinato alle persone di età maggiore
uguale a 40 anni, per stimare la probabilità di andare incontro a un primo evento cardiovascolare maggiore (infarto del miocardio o
ictus) nei 10 anni successivi, conoscendo il valore di sei fattori di rischio: sesso, diabete, abitudine al fumo, età, pressione arteriosa
sistolica e colesterolemia. Di questi sesso ed età rappresentano dati anagrafici immediatamente disponibili. L’abitudine al fumo è
definita dall’affermazione o meno, da parte del paziente, del suo stato di fumatore (cioè di persona che fuma regolarmente almeno
una sigaretta al giorno, oppure che ha smesso di fumare da meno di 12 mesi). Il diabete è definito come diagnosi riferita dal paziente
(oppure due glicemia a digiuno superiori o uguali a 126 mg/dl). Pressione sanguigna (sistolica), colesterolemia totale e colesterolo
HDL vanno misurati (anche sul momento). E’ quindi possibile eseguire la valutazione sul momento (in circa 15 minuti) ottenendo
una stampa del referto con gli eventuali consigli, e di una lettera per il medico curante.
Secondo PASSI 2006 nell’ASS 1 solo il 13% della popolazione riferisce di aver mai avuto il calcolo del punteggio di
rischio cardiovascolare.
Attraverso il calcolo del rischio cardiovascolare si può ottenere un valore numerico relativo al paziente che può essere
confrontato con quello calcolato in momenti successivi, in modo da valutare miglioramenti o peggioramenti legati a variazioni di
stili di vita (fumo, abitudini alimentari, attività fisica) o indotti da specifiche terapie farmacologiche. Il calcolo del rischio
cardiovascolare è inoltre un importante strumento per la comunicazione del rischio.
2
Il Body Mass Index (indice di massa corporea) definisce le caratteristiche ponderali degli individui. E’ calcolato
dividendo il peso in kg per la statura in metri elevata al quadrato. Si considerano quattro categorie: sottopeso (BMI < 18,5);
normopeso (BMI 18,5-24,9); sovrappeso (BMI 25-29,9); obeso (BMI ≥ 30). Per il suo calcolo sono necessari una comune bilancia
ed uno statimetro. Per ottenere dati sufficientemente utili non è necessario far spogliare la persona, ma basta eseguire le misure con
abiti leggeri e senza scarpe.
3
Interventi di informazione ai posti di ristoro (distributori automatici, mense), agevolazioni di prezzo per alcuni alimenti,
offerte adeguate di alimenti e bevande, interventi di counseling risultano fattibili ed efficaci,. Matson-Koffman DM,
Brownstein JN, Neiner JA, Greaney ML. A site-specific literature review of policy and environmental interventions that
promote physical activity and nutrition for cardiovascular health: what works? Am J Health Promot. 2005 Jan-Feb;19(3):16793.
4
La segnaletica motivazionale consiste in cartelli disposti all’ingresso degli ascensori e dalle scale mobili per consigliare
alla gente di utilizzare le scale vicine per prevenire malattie o per perdere peso. Per chi desidera aumentare il proprio livello di
attività fisica questi segnali servono da ricordo per prendere le scale ed offrono informazioni sui benefici per la salute di questa
scelta. Tutti gli interventi valutati da The Community Guide in questa categoria erano basati solo su questa attività. Questi segnali
sono efficaci nell’aumentare il numero di persone che utilizza le scale piuttosto che scale mobili o ascensori. Questo intervento è
risultato efficace in diversi settings sottogruppi di popolazione. Non sono stati riportati effetti collaterali negativi né dati di impatto
economico (The Community Guide).
5
Data la rilevanza del problema in termini di frequenza (1/4 dei dipendenti), di gravità (15% della mortalità a partire dai
35 anni di età) e di soluzioni praticabili (72% dei dipendenti fumatori vorrebbe smettere o almeno ridurre il fumo e la metà dei
fumatori gradirebbe un aiuto per smettere di fumare da parte dell’Azienda per i Servizi Sanitari) è opportuno ampliare questo punto
rispetto a quanto richiesto dal calcolo del rischio cardiovascolare, con un intervento di primo livello per smettere di fumare. Questo
consiste nel misurare il grado di dipendenza e di motivazione a smettere (questionario di 6 domande), offrire la possibilità di una
cura specialistica (e gratuita, presso l’ambulatorio dell’ASS1) o, in subordine, un counseling breve. Questo punto può essere messo
in pratica anche dal medico competente del Comune nel corso delle visite ex decreto legislativo 626/94.
7
4. OBIETTIVI SPECIFICI
N. OBIETTIVO SPECIFICO
1. Conoscenza del rischio individuale di
sviluppare le principali malattie cronico
degenerative e counseling specifico.
Valutare i fattori di rischio comuni modificabili ed i
fattori di rischio intermedi e fornire counseling specifico
in almeno 50% dei 2.779 dipendenti del Comune1. Per i
2.000 dipendenti di età maggiore di 34 anni i dati raccolti
saranno utilizzati anche per il calcolo del punteggio di
rischio cardiovascolare. Le valutazioni inizieranno nel
primo trimestre del 2008. Considerando un’adesione del
50% la valutazione per 1.400 dipendenti potrà essere
conclusa nell’arco di un anno. I referti saranno stampati in
duplice copia e consegnati all’interessato ed al curante.
Qualora possibile le misure saranno ripetute nel 2009 e
nel 2010 per la valutazione dei cambiamenti, per un totale
previsto di 4.200 accertamenti nel triennio.
2.
Interventi di informazione presso i due
bar comunali (ed in altre sedi da
individuare), agevolazioni di prezzo per
alcuni alimenti, offerte adeguate di
alimenti e bevande con divieto di
somministrazione e vendita di alcolici e
superalcolici, interventi di counseling2 ed
conferenze di approfondimento per
promuovere una dieta corretta.
Esporre entro giugno 2008 ed almeno fino a dicembre
2010, presso i bar all’interno delle sedi del Comune ed in
altre sedi da individuare un poster con informazioni su
dieta adeguata. Collocare entro giugno 2008 ed almeno
fino a dicembre 2010 presso i bar all’interno delle sedi
suddette un espositore con depliant con informazioni su
dieta adeguata. Garantire un’offerta alimentare adeguata
presso i bar all’interno del Comune, con prezzi agevolati
rispetto agli alimenti meno sani. Effettuare nell’arco del
triennio conferenze di approfondimento con merceologo,
dietista, esperta in comunicazione.
3.
Segnaletica motivazionale all’ingresso
degli ascensori.
Disporre all’ingresso su ogni piano degli ascensori (circa
100) idonea cartellonistica per consigliare a dipendenti
e/o utenti l’utilizzo preferenziale delle scale. La
cartellonistica dovrà essere esposta a lato di tutti gli
ingressi di tutti gli ascensori in tutti gli edifici del
Comune entro giugno 2008 ed almeno fino a dicembre
2010.
1
2
INDICATORI
1.a.
Nr. dipendenti che afferiscono
all’ambulatorio di prevenzione/Nr. totale
dipendenti invitati
1.b.
Nr. dipendenti che afferiscono
all’ambulatorio di prevenzione/Nr. totale
dipendenti
1.c.
Nr. dipendenti con punteggio di rischio
CV calcolato/Nr.totale dip
1.d.
Nr. dipendenti con punteggio di rischio
cardiovascolare > 15%/Nr. Dip con punteggio di
rischio CV calcolato
1.e.
Nr. dipendenti obesi/Nr. dip. con IMC
rilevato
1.f.
Nr. dipendenti sovrappeso/Nr. dip. con
IMC rilevato
1.g.
Nr. dipendenti che mangiano almeno 5
porzioni al giorno di frutta e verdura/Nr. dip. con
anamnesi alimentare
1.h.
Nr. dipendenti con attività fisica
adeguata/Nr. dip. con anamnesi attività fisica
2.a.
Nr. di bar che espongono poster con
informazioni su dieta sana/ nr. totale di bar
all’interno delle sedi comunali
2.b.
Nr. di bar che espongono depliant
informativi su dieta sana/ nr. totale di bar
all’interno delle sedi comunali
2.c.
Nr. di alimenti “sani” offerti a prezzo
agevolato nei bar/totale degli alimenti presenti nei
bar
2.d.
Nr. di alimenti “sani” venduti nei
bar/totale degli alimenti venduti nei bar
2.e.
nr. dipendenti con counseling
alimentare/nr. accessi all’ambulatorio di
prevenzione
2.f.
nr. dipendenti che partecipano agli
incontri di approfondimento/nr.di dipendenti che
hanno partecipato al progetto
3.a.
Nr. di ascensori che espongono poster con
segnaletica motivazionale/ nr. totale di ascensori
all’interno delle sedi comunali (170)
Sesso, Età, Fumo di sigaretta, Pressione sistolica, Colesterolemia totale e HDL, Trigliceridi, Glicemia, Diagnosi di diabete,
Farmaci anti-ipertensivi, Peso; Altezza, Giro vita, Attività fisica, Dieta.
Nel contesto delle attività di cui all’obiettivo specifico 1.
8
N. OBIETTIVO SPECIFICO
4. Dipendenti del Comune di Trieste liberi
dal fumo
Riferire a cure specialistiche anti tabagiche almeno 200
dipendenti del Comune di Trieste nel triennio 2008-2010
e ottenere la cessazione dal fumo per almeno 60 di questi,
con la finalità di ridurre la percentuale di fumatori fra i
dipendenti del Comune, anche tramite il sostegno per
l’applicazione della legge 3/2003 per quanto concerne il
fumo passivo sui Luoghi di lavoro.
INDICATORI
5.a.
Nr. dipendenti fumatori che accettano il
riferimento all’Ambulatorio per il tabagismo/Nr.
dipendenti fumatori visti dal Medico competente
ma che non afferiscono all’Ambulatorio di
Prevenzione
5.b.
Nr. dipendenti fumatori che accettano il
riferimento all’Ambulatorio per il tabagismo/Nr.
dipendenti fumatori afferenti all’Ambulatorio di
Prevenzione
5.c.
Nr. di telefonate ricevute mensilmente dal
Call Center (dipendenti e non dipendenti)
5.d.
nr. interventi del Gruppo di lavoro/nr. di
telefonate ricevute da parte dei referenti antifumo
5.e.
Nr. astinenti alla fine del trattamento ed a
6 mesi dalla fine/Nr. dipendenti fumatori che
hanno iniziato il trattamento
9
5. PROGRAMMAZIONE OPERATIVA
N.
1.
OBIETTIVO SPECIFICO
Conoscenza del rischio individuale di sviluppare le principali malattie cronico
degenerative e counseling specifico.
1.1.
Gruppo di azioni
Costruzione di una
rete
1.2.
Creazione di un
ambulatorio di
prevenzione
1.3.
Gestione
appuntamenti (fase
A, cadenza annuale)
Gestione
appuntamenti (fase
B, cadenza mensile)
1.4.
Contatto presso il
medico competente
(in orario di lavoro)
1.5.
Contatto presso
l’Ambulatorio di
prevenzione
(in orario di lavoro)
1
Azioni
Riunioni del team di progetto congiunto Comune - Azienda per i Servizi Sanitari con
le Unità Distrettuali di Medicina Generale.
Ideazione di un depliant informativo di tutto il progetto da distribuire a tutti i
dipendenti del Comune.
Realizzazione di un banner sul sito intranet del Comune.
Presso una sede comunale idonea viene istituito un Ambulatorio di prevenzione,
dove un operatore sanitario (assistente sanitaria) in base a dati di laboratorio,
anamnesi e misure antropometriche può fornire all’utente informazioni circa il suo
rischio di andare incontro a malattie cronico degenerative ed il counseling specifico
del caso.
Creazione e gestione di flussi informativi fra l’ambulatorio, il Dipartimento di
Prevenzione, il Medico competente del Comune, i MMG.
Fornitura di arredo ed apparecchiature: sfigmomanometro, fonendoscopio, bilancia,
statimetro, metro a nastro, lettino (a cura dell’ASS), computer con stampante,
collegato a internet, telefono, scrivania, due sedie, appendiabiti, schedario con
chiusura a chiave a cura del Comune)..
L' Area Risorse Umane e Formazione del Comune fornisce l’elenco di tutti i
dipendenti
L’Ufficio del Medico Competente procura l’elenco dei dipendenti che devono
effettuare nel corso dell’anno gli accertamenti ai sensi della 626 con esami
ematochimici e quello dei dipendenti che li devono effettuare senza tali esami.
Vengono identificate tre sottopopolazioni: chi deve effettuare nell’anno la visita dal
medico competente con esami, chi la deve effettuare ma senza esami, chi non la deve
effettuare.
A ciascun dipendente è inviata una lettera (diversa per ognuna delle tre
sottopopolazioni di cui sopra) di invito di adesione al progetto; gli interessati
dovranno confermare la propria adesione all' Area Risorse Umane e Formazione.
I nominativi degli aderenti sono trasmessi all’Ufficio del Medico Competente per la
generazione dei calendari degli appuntamenti presso detto Ufficio.
I calendari (dipendenti da visitare con data e ora della visita) sono inviati al
Dipartimento di Prevenzione per generare il calendario dell’Ambulatorio di
Prevenzione e, per ciascun dipendente, la lettera con la comunicazione dei due
appuntamenti (dal Medico Competente e presso l’Ambulatorio di Prevenzione), che
trasmette per via informatica al Area Risorse Umane e Formazione.
Il Area Risorse Umane e Formazione stampa e recapita le lettere di cui sopra.
Il Dipartimento di Prevenzione annota sulla cartella informatica dell’Ambulatorio di
Prevenzione eventuali esenzioni ticket per diabete mellito (P20, 013) e
ipercolesterolemia familiare (P43; 025) ed i ricoveri per eventi cardiovascolari
maggiori o ictus1 , in almeno una delle diagnosi.
Raccolta del consenso informato a partecipare al progetto (consenso alla
trasmissione dei referti all’ASS per la loro elaborazione ed anche consenso al
prelievo per i dipendenti che non vi siano tenuti ai sensi della 626) e di eventuali
referti di esami effettuati nel corso dell’ultimo anno
Prelievo di sangue ed analisi del medesimo
Invio al Dipartimento di Prevenzione di: referti degli esami ematochimici e modulo
di consenso alla partecipazione al progetto sottoscritto dall’interessato (tramite
messo del Comune).
Raccolta di anamnesi, effettuazione di misure antropometriche e determinazione
della pressione arteriosa che, assieme ai dati di laboratorio, permettono di valutare il
rischio cardio vascolare e quelli connessi ad alterazioni dell’Indice di Massa
Corporea, alla dieta o alla sedentarietà.
Counseling mirato
Stampa di un report in duplice copia (una per il soggetto ed una per il suo curante).
ICD-9: 410-414, 342, 430-434, 436-438
10
Flussi informativi azioni 1.3 - 1.5
STOP
Elenco A:
Agenda AdP
Calendario visite
L 626 con prelievo
in base a date
accertamenti L 626
Elenco B:
Stampa
lettere invito
(A, B e C)
Calendario visite
L 626 senza prelievo
Elenco C:
Dipendenti senza viste
L 626 nell’anno in corso
copia per il curante
No
Adesione al
Progetto
Si
Spedizione
lettere
di invito
Counseling
Valutazione
e indicazioni
Valutazione
copia per il dipendente
e indicazioni
per l’anno in corso
Profilo
di rischio
Trattamento
tabagismo
Legenda:
Prelievo
sangue
Referto
colesterolemia etc.
Revisione
Agenda AdP
Preparazione
cartella AdP
Modifica
appuntamento
Dipendente
Ambulatorio tabagismo
Dipartimento di Prevenzione
Comune
Privacy
Informativa e
consenso
Medico competente
AdP: Ambulatorio di Prevenzione
11
N.
2.
OBIETTIVO SPECIFICO
Interventi di informazione presso i bar comunali (ed in altre sedi da individuare),
agevolazioni di prezzo per alcuni alimenti, offerte adeguate di alimenti e
bevande con divieto di somministrazione e vendita di alcolici e superalcolici,
interventi di counseling1 ed conferenze di approfondimento per promuovere una
dieta corretta.
Gruppo di azioni
Azioni
2.1.
Cartellonistica
2.2.
Depliant
2.3.
Offerta alimentare nei bar
delle sedi comunali
2.4
Interventi di counseling
alimentare
Ideazione dei cartelloni (formato A3)
Produzione dei cartelloni
Distribuzione dei cartelloni
Affissione dei cartelloni
Esposizione dei cartelloni presso i bar ed in altre sedi da individuare
Ideazione dei depliant (formato A4)
Produzione dei depliant
Distribuzione dei depliant
Esposizione dei depliant presso i bar ed in altre sedi da individuare
Collaborazione alla stesura del capitolato per le gare d’appalto con particolare
riguardo alla possibilità di proporre l’acquisto di alimenti sani offrendoli ad un
prezzo più vantaggioso e di vietare alcolici e superalcolici
Disponibilità degli alimenti suddetti
Anamnesi alimentare ai dipendenti che si presentano all’ambulatorio di
prevenzione1
Misurazioni antropometriche per BMI e circonferenza addome1
Individuazione dei comportamenti alimentari a rischio1
Counseling alimentare ai dipendenti con abitudini alimentari“a rischio” in sede
ambulatoriale1
Conferenze di approfondimento con supporto di dietista, merceologo,
assistente sanitaria esperta
N.
3.
OBIETTIVO SPECIFICO
Segnaletica motivazionale all’ingresso degli ascensori.
3.1.
1
Gruppo di azioni
Azioni
Cartellonistica
Ideazione dei cartelloni
Produzione dei cartelloni
Distribuzione dei cartelloni
Affissione dei cartelloni
Esposizione dei cartelloni
Nel contesto delle attività di cui all’obiettivo specifico 1.
12
N.
4.
4.1.
OBIETTIVO SPECIFICO
Dipendenti del Comune di Trieste liberi dal fumo
Gruppo di azioni
Azioni
Riferire alle cure specialistiche dell’Ambulatorio per il
tabagismo dell’Azienda per i Servizi Sanitari,
gratuitamente, i dipendenti fumatori che vengono visitati
dal Medico competente corso degli anni 2008, 2009 e
2010 e che non accettano l’accesso all’Ambulatorio di
Prevenzione.
Preparazione programma informatico
Formazione del personale dello staff del
Medico competente al protocollo per il
counseling ed alla registrazione dati
4.2. Riferire alle cure specialistiche dell’Ambulatorio per il
tabagismo dell’Azienda per i Servizi Sanitari,
gratuitamente, i dipendenti fumatori che afferiscono
all’Ambulatorio di Prevenzione 1 (obiettivo 1) nel corso
degli anni 2008, 2009 e 2010.
4.3. Effettuare per ciascun anno del progetto una campagna
informativa mediante
poster 2 presso tutte le sedi comunali,
spazio (banner) sul portale intranet aziendale,
per invitare i dipendenti fumatori ad acquisire
informazioni al fine di accedere all’Ambulatorio per il
tabagismo mediante un call center presso l’Azienda per i
Servizi Sanitari. Tale accesso NON è riservato
esclusivamente ai dipendenti del Comune
4.4.
Raccogliere sistematicamente ed attivamente le
segnalazioni di fumo in locali delle aziende (tramite alla
segreteria del Centro Interdipartimentale Prevenzione e
Cura del Tabagismo dell’Azienda per i Servizi Sanitari)
ed intervento del team di progetto per attività di
supervisione e supporto, comprensiva se del caso del
rilievo delle polveri (PM 1 e 2,5).
Compilazione di un questionario con, per i
soli fumatori, test di dipendenza e
motivazionale, individuazione dei
fumatori motivati e, con il loro consenso,
riferimento all’ambulatorio per il
tabagismo
Compilazione di un questionario con, per i
soli fumatori, test di dipendenza e
motivazionale
Individuazione dei fumatori motivati e,
con il loro consenso, riferimento
all’ambulatorio per il tabagismo
Ideazione poster e banner
Stampa poster
Distribuzione poster
Messa in rete del messaggio su sito
intranet
Attivazione del call center dell’ASS
perché tratti anche i dipendenti del
Comune di Trieste nel contesto
dell’utenza che richiede counseling
tabagico e/o invio all’Ambulatorio per il
tabagismo
Rispondere alle domande di
approfondimento, individuare i soggetti
motivati ed inviarli all’ambulatorio per il
tabagismo
Ideazione e produzione di un protocollo di
intervento
Riunione dei referenti antifumo
Trattamento dei singoli episodi con
contatto del referente anti fumo
interessato ed eventuale sopralluogo, con
possibili misurazioni delle polveri
ambientali (PM 1 e PM 2,5 specifiche di
combustione)
I gruppi di azioni 1 e 2 si estrinsecano essenzialmente nell’anamnesi per il fumo, intesa
come “Intervento breve per il tabagismo”, volta all’invio del tabagista all’ambulatorio
del Centro Interdipartimentale per la Prevenzione e la Cura del Tabagismo. Il gruppo di
azioni 3 è volto a informare tutti i dipendenti circa la possibilità di smettere di fumare,
anche e non solo rivolgendosi al CIPCT. Il gruppo di azione 4, infine, è volto
primariamente al controllo del fumo passivo, considerando che, come effetto secondario
di questa attività vi è la riduzione del numero di sigarette fumate e l’aumento dei
tentativi di smettere di fumare.
1
2
vedi Obiettivo 1
formato A3: il numero è da stabilirsi in base alla numerosità delle sedi ed alle dimensioni di ciascuna di queste
13
6. MONITORAGGIO E PIANO DI VALUTAZIONE
N.
1.
OBIETTIVO SPECIFICO
Conoscenza del rischio individuale di sviluppare le principali malattie cronico
degenerative e counseling specifico.
INDICATORI
MODALITA’ DI VALUTAZIONE E
TEMPISTICA
1.a. Nr. dipendenti che afferiscono
1.b.
1.c.
all’ambulatorio di prevenzione/Nr.
totale dipendenti invitati
Nr. dipendenti che afferiscono
all’ambulatorio di prevenzione/Nr.
totale dipendenti
Nr. dipendenti con punteggio di
rischio CV calcolato/Nr.totale dip
1.d. Nr. dipendenti con punteggio di
1.e.
1.f.
rischio cardiovascolare > 15%/Nr.
Dip con punteggio di rischio CV
calcolato
Nr. dipendenti obesi/Nr. dip. con
IMC rilevato
Nr. dipendenti sovrappeso/Nr. dip.
con IMC rilevato
1.g. Nr. dipendenti che mangiano
1.h
N.
2.
almeno 5 porzioni al giorno di
frutta e verdura/Nr. dip. con
anamnesi alimentare
Nr. dipendenti con attività fisica
adeguata/Nr. dip. con anamnesi
attività fisica
Elaborazione di dati della base dati informatizzata
dell’Ambulatorio di prevenzione, costruita ad hoc in Access,
eseguita con Epi Info. Cadenza mensile.
Elaborazione di dati della base dati informatizzata
dell’Ambulatorio di prevenzione, costruita ad hoc in Access,
eseguita con Epi Info. Cadenza annuale.
Il punteggio del rischio è valutato tramite collegamento a
cuore.exe. Un dato globale si ricava da elaborazione di dati della
base dati informatizzata dell’Ambulatorio di prevenzione, costruita
ad hoc in Access, eseguita con Epi Info. Cadenza annuale.
Come sopra. Cadenza annuale.
Elaborazione di dati della base dati informatizzata
dell’Ambulatorio di prevenzione, costruita ad hoc in Access,
eseguita con Epi Info. Cadenza annuale.
Elaborazione di dati della base dati informatizzata
dell’Ambulatorio di prevenzione, costruita ad hoc in Access,
eseguita con Epi Info. Cadenza annuale.
Elaborazione di dati della base dati informatizzata
dell’Ambulatorio di prevenzione, costruita ad hoc in Access,
eseguita con Epi Info. Cadenza annuale.
Elaborazione di dati della base dati informatizzata
dell’Ambulatorio di prevenzione, costruita ad hoc in Access,
eseguita con Epi Info. Cadenza annuale.
OBIETTIVO SPECIFICO
Interventi di informazione presso i bar comunali (ed in altre sedi da
individuare), agevolazioni di prezzo per alcuni alimenti, offerte adeguate di
alimenti e bevande, interventi di counseling1 ed incontri di approfondimento per
promuovere una dieta corretta.
INDICATORI
MODALITA’ DI VALUTAZIONE E
TEMPISTICA
2.a. Nr. di bar che espongono poster con
2.b.
2.c.
2.d.
2.e.
2.f.
1
informazioni su dieta sana/ nr. totale di bar
Nr. di bar che espongono depliant
informativi su dieta sana/ nr. totale di bar
Nr. di alimenti “sani” offerti a prezzo
agevolato nei bar/totale degli alimenti
presenti nei bar
Nr. di alimenti “sani” venduti nei bar/totale
degli alimenti venduti nei bar
nr. dipendenti con counseling alimentare/nr.
accessi all’ambulatorio di prevenzione
nr. dipendenti che partecipano agli incontri
di approfondimento/nr.di dipendenti che
hanno partecipato al progetto
Nel contesto delle attività di cui all’obiettivo specifico 1.
14
Ispezione da parte del referente comunale dell’obiettivo.
Cadenza semestrale
Ispezione da parte del referente comunale dell’obiettivo.
Cadenza semestrale
Rispetto dei criteri imposti dalla gara di appalto per i
bar. Valutazione annuale del capitolato
Rapporto mensile di vendita da parte della ditta
appaltatrice. Cadenza mensile
Elaborazione di dati della base dati informatizzata
dell’Ambulatorio di prevenzione, costruita ad hoc in
Access, eseguita con Epi Info. Cadenza annuale.
Confronto fra le registrazioni di partecipanti. Cadenza
annuale
N.
3
3.a.
N.
4.
OBIETTIVO SPECIFICO
Segnaletica motivazionale all’ingresso degli ascensori.
INDICATORI
MODALITA’ DI
VALUTAZIONE E
TEMPISTICA
Nr. di ascensori che espongono poster con segnaletica
motivazionale/ nr. totale di ascensori all’interno delle
sedi comunali
Ispezione da parte del referente comunale
dell’obiettivo. Cadenza semestrale
OBIETTIVO SPECIFICO
Dipendenti del Comune di Trieste liberi dal fumo
INDICATORI
4.a. Nr. dipendenti fumatori che accettano il riferimento
4.b.
4.c.
4.d.
4.e.
all’Ambulatorio per il tabagismo/Nr. dipendenti fumatori visti
dal Medico competente ma che non afferiscono
all’Ambulatorio di Prevenzione
Nr. dipendenti fumatori che accettano il riferimento
all’Ambulatorio per il tabagismo/Nr. dipendenti fumatori
afferenti all’Ambulatorio di Prevenzione
Nr. di telefonate ricevute mensilmente dal Call Center
(dipendenti e non dipendenti)
nr. interventi del Gruppo di lavoro/nr. di telefonate ricevute da
parte dei referenti antifumo
Nr. astinenti alla fine del trattamento ed a 6 mesi dalla fine/Nr.
dipendenti fumatori che hanno iniziato il trattamento
MODALITA’ DI
VALUTAZIONE E
TEMPISTICA
Cadenza mensile. Dati forniti da
Medico competente
Cadenza mensile. Banca dati
Ambulatorio prevenzione
Cadenza mensile. Call Center
Cadenza annuale.
Cadenza annuale. Banca dati
Ambulatorio per il tabagismo.
15
7. PIANO FINANZIARIO
N.
1.
OBIETTIVO SPECIFICO
Conoscenza del rischio individuale di sviluppare le principali malattie cronico
degenerative e counseling specifico.
Gruppo di
Azioni
Personale Beni e
Totale
azioni
servizi
1.1.
Costruzione di una
rete
Creazione di un
ambulatorio di
prevenzione
Gestione
appuntamenti
Contatto presso il
medico
competente
Contatto presso
l’Ambulatorio di
prevenzione
1.2.
1.3.
1.4.
1.5.
Riunioni ed attività varie
depliant
Creazione e gestione di flussi informativi fra
l’ambulatorio, il Dipartimento di Prevenzione, il Medico
competente del Comune, i MMG
€ 8.000
€ 1.500
€ 8.000
€ 1.500
€ 6.000
€ 200
€ 22.200
€ 30.000
€ 30.000
€15.000
€ 7.000
€ 22.000
€ 51.000
€ 38.700
€ 89.700
€ 6.000
€ 22.000
Raccolta di anamnesi , effettuazione di misure
antropometriche e determinazione della pressione
arteriosa che, assieme ai dati di laboratorio, permettono di
valutare il rischio cardio vascolare e quelli connessi ad
alterazioni dell’Indice di Massa Corporea, alla dieta o
all’attività fisica.
Totale
N. OBIETTIVO SPECIFICO
2. Interventi di informazione presso i due bar comunali (ed in altre sedi da individuare),
agevolazioni di prezzo per alcuni alimenti, offerte adeguate di alimenti e bevande,
interventi di counseling1 ed incontri di approfondimento per promuovere una dieta
corretta.
Gruppo di azioni
Personale
Beni e servizi
Totale
2.1 Cartellonistica
2.2 Depliant
2.3 Offerta alimentare nei bar delle sedi comunali
2.4 Interventi di counseling alimentare
Totale
€ 500
€ 2.000
€ 3.000
€ 2.000
€ 5.000
N.
3.
OBIETTIVO SPECIFICO
Segnaletica motivazionale all’ingresso degli ascensori.
Gruppo di azioni
Personale
Beni e servizi
2.1
Totale
Cartellonistica
1
Nel contesto delle attività di cui all’obiettivo specifico 1.
16
€ 2.500
€ 500
€ 2.000
€ 3.000
€ 2.000
€ 7.500
Totale
€ 500
€ 500
€ 500
€ 500
N.
4.
OBIETTIVO SPECIFICO
Dipendenti del Comune di Trieste liberi dal fumo
Personale Beni e
servizi
Gruppo di azioni
4.1.
Riferire alle cure specialistiche dell’Ambulatorio per il tabagismo
dell’Azienda per i Servizi Sanitari, gratuitamente ed in orario di lavoro1, il
30% dei dipendenti fumatori che vengono visitati dal Medico competente
corso
degli
2009 e 2010
e che non accettano
l’accesso
Riferire
alleanni
cure2008,
specialistiche
dell’Ambulatorio
per il tabagismo
dell’Azienda per i Servizi Sanitari, gratuitamente ed in orario di lavoro1, il
30% dei dipendenti fumatori che afferiscono all’Ambulatorio di Prevenzione
2
(obiettivoper
1) nel
corsoanno
deglidel
anni
2008, una
2009campagna
e 2010. informativa mediante
Effettuare
ciascun
progetto
poster 3 presso tutte le sedi comunali,
spazio (banner) sul portale intranet aziendale,
per invitare i dipendenti fumatori ad acquisire informazioni al fine di
accedere all’Ambulatorio per il tabagismo mediante un call center presso
l’Azienda per i Servizi Sanitari. Tale accesso NON è riservato
esclusivamente
ai dipendenti del
Raccogliere sistematicamente
ed Comune
attivamente le segnalazioni di fumo in
locali delle aziende (tramite alla segreteria del Centro Interdipartimentale
Prevenzione e Cura del Tabagismo dell’Azienda per i Servizi Sanitari) ed
intervento del team di progetto per attività di supervisione e supporto,
comprensiva se del caso del rilievo delle polveri (PM 1 e 2,5).
4.2.
4.3.
4.4.
Totale
€ 5.000
€ 3.000
€ 5.000
€ 500
€ 1.000
€ 9.000
Totale
€ 3.500
€ 1.000
€ 500
€ 9.500
Quadro riassuntivo
obiettivo specifico
Risorse
1
2
3
1
2
3
4
Tot
€ 9.000
€ 65.000
Personale
Beni e servizi
€ 51.000
€ 5.000
€ 38.700
€ 2.500
€ 500
€ 500
€ 42.200
Totale
€ 89.700
€ 7.500
€ 500
€ 9.500
€ 107.200
da proporre
vedi Obiettivo 1
il numero è da stabilirsi in base alla numerosità delle sedi ed alle dimensioni di ciascuna di queste
17