Aria fredda sulla pneumatica

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Aria fredda sulla pneumatica
IMPRESE
&
MERCATI
Il 2008 è stato un anno difficile per il mercato della
pneumatica, con dinamiche di crescita molto più contenute
rispetto all’anno precedente. È quanto emerge dall’indagine
congiunturale di Assofluid, che trova corrispondenza con i
risultati delle aziende intervistate da SdA: Bosch Rexroth,
DI ANTONELLA
PELLEGRINI
Elettrotec, Festo, Gimatic, Pneumax e SMC
Aria fredda
sulla pneumatica
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econdo l’indagine congiunturale di Assofluid,
nei primi nove mesi del
2008 il mercato della
pneumatica ha innestato la retromarcia, dopo un 2007 molto
positivo. Il 2008 è infatti iniziato all’insegna di tassi di incremento più contenuti ed è proseguito con una dinamica di
crescita sempre più ridotta rispetto ai medesimi periodi dell’anno precedente. Un vero e
proprio peggioramento, però,
si è verificato nella seconda
metà dell’anno, fino all’ultimo
trimestre. Ecco quanto emerge
dall’indagine di Assofluid che,
come di consueto, si basa sulle
risposte fornite dalle aziende
campione del comparto pneumatico, che hanno risposto al
questionario fornito dall’associazione. La rilevazione, relativa ai primi 9 mesi del 2008 e
comparata ai primi 9 mesi del
2007, evidenzia chiari segnali
di rallentamento per ciò che riguarda la produzione e il consumo italiano di componenti-
stica pneumatica. A tutto settembre 2008, il comparto della
pneumatica mostra solo un andamento ancora leggermente
positivo per ciò che attiene i
prodotti provenienti dall’estero. In termini di fatturato, la
voce ‘Italia’ ha fatto segnare un
-3,0%, l’export -0,5% e l’import
+6,1%. Sempre secondo
l’indagine di Assofluid, il mercato nazionale cresce rispetto
ai primi nove mesi del 2007
del 1,3% per il fatturato, mentre perde un 1,4% per gli ordi-
Marco Ferrara, direttore di Assofluid: “Il fenomeno della globalizzazione all’interno dell’industria della potenza fluida si è
manifestato soprattutto con
una serie di acquisizioni/fusioni da parte di grosse
multinazionali nei confronti di
aziende italiane medio-piccole.
Questa tendenza potrebbe
mettere in luce alcuni aspetti
difficoltosi per le aziende del
nostro settore, come i costi di
produzione la ricerca e sviluppo, la commercializzazione e la
competitività. Personalmente
ritengo che le aziende italiane
abbiano tutte le caratteristiche
e le capacità necessarie per
fronteggiare questa situazione.
Infatti l’industria nazionale del
settore oleoidraulico e pneumatico sta ottenendo sempre
maggior successo all’estero,
sia in Europa sia nei Paesi extraeuropei, per la sua capacità
di proporsi sul mercato con una
gamma di prodotti di alta qualità e con elevate prestazioni”.
Sergio Caligara, sales manager
divisione Automation di Bosch
Rexroth Italia: “Il primo semestre del 2008 ha avuto un andamento positivo per quanto riguarda il comparto pneumatico
di Bosch Rexroth, rispecchiando i valori positivi che sono
stati rilevati anche da Assofluid. La crisi finanziaria globale ha tuttavia influito nella seconda parte dell’anno dove il
nostro mercato ha subito una
brusca frenata. La flessione
della domanda nell’ultimo trimestre del 2008 ci ha penalizzato, e di conseguenza anche il
nostro fatturato di componenti
pneumatici ha avuto una flessione. Un mercato in stallo ha bisogno di innovazione e competenza e per questo Bosch Rexroth crede che l’integrazione di
diverse tecnologie, l’offerta di sistemi e soluzioni possa essere
una chiave di successo per interpretare il nuovo mercato e reagire a questa congiuntura economica negativa”.
ni; il dato della produzione nazionale appare meno positivo:
il fatturato chiude con un -1,8%
mentre per gli ordini si registra
un -2,5%. SdA ha raccolto
l’opinione di alcuni tra protagonisti del settore: Bosch Rexroth,
Elettrotec, Festo, Gimatic, Pneu-
max e SMC. Oltre a concordare
con i risultati dell’Associazione,
sono tutti d’accordo che la situazione contingente non lascia
spazio a previsioni ottimistiche.
Per reagire alla crisi, il mercato
ha bisogno di prodotti ancor
più innovativi, nuove soluzioni
e maggiori energie. L’auspicio è
che si sia già toccato il picco
più basso, e di poter assistere a
segnali di ripresa già dalla seconda metà del 2009.
OLTRE FRONTIERA
Secondo le dichiarazioni di
Marco Ferrara, direttore di Assofluid, in ambito europeo e
mondiale, la non felice situazione economica generalizzata
non ha cambiato le gerarchie
del Fluid Power Internazionale. È ormai consolidata da diversi anni la graduatoria europea e mondiale della potenza
fluida: in Europa la Germania
è in assoluto il primo mercato
europeo, seguito dal mercato
italiano e quindi da Francia e
Gran Bretagna. Ad oggi l’Italia
è in assoluto il quinto mercato
mondiale del Fluid Power dopo USA, Giappone, Germania
e Cina con una quota di mercato del 7,5% circa per il comparto oleoidraulico e dell’8%
per quello pneumatico. “Il fenomeno della ‘globalizzazione’
– prosegue Ferrara - all’interno
dell’industria della potenza
fluida si è manifestato soprat-
Last year, after a very positive 2007, the pneumatics market went into reverse. In fact, 2008 got off to
a start under the banner of more contained increase rates and continued with a growth dynamic that was
increasingly lower than the same periods during 2007. The worst of it, however, came about in the second
half of the year, and lasted right up until the third quarter. This, in brief, is what emerged from the economic
analysis carried out by Assofluid during the period January to September 2008. In more detail, the report
on the first 9 months of 2008 compared to the first 9 months of 2007, based on the information provided by
the companies that made up the sample group, showed clear signs of a slowdown when it came to Italian
production and consumption levels of pneumatic components. The pneumatics industry, throughout the whole
of September 2008, showed that progress was still slightly positive as far as imports were concerned. In terms
of turnover, however, the ‘Italy’ entry came in at -3.0%, exports at -0.5% and imports at +6.1%. In light
of this situation, the Domestic Market was up on the first nine months of 2007 by 1.3% in terms of turnover,
whereas orders were down by 1.4%. The figure for Italian production looked less positive: turnover was 1.8%
down and orders were down by 2.5%. The opinions of those companies that were interviewed regarding
possible short-term scenarios indicate that there will be no change in the situation over the next few months,
meaning that we are likely to see yet another phase of both stalemate and slowdown. In reference to the other
information, it came out that: employment levels remained unchanged for 65% of those interviewed
and 74% of them believe that levels will not increase in the near future.
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It’s a cold wind blowing over the pneumatics industry
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Adriana Sartor, amministratore
unico di Elettrotec: “I dati riportati da Assofluid sono qualitativamente validi e mi trovo in accordo con ciò che viene riportato. In relazione al crollo economico, che ha visto il mondo intero in crisi nell’ultimo trimestre, Elettrotec crede che qualunque crisi porti in seno i germi di una crescita, di nuove soluzioni e di nuove energie. Credo che fino a giugno 2009 la ripresa sarà molto lenta, ma non
credo assisteremo più a grossi
‘scivoloni’, piuttosto si tenderà
a livellare lo stato attuale fino a
portarlo ad una situazione realistica, nella quale il divario tra
ricchi e poveri sarà, mi auguro,
meno accentuato. I primi settori
che da giugno 2009, con
l’effetto Obama, ripartiranno
con grinta saranno quelli legati
alla chimica e all’agro-alimentare, i settori tradizionali invece
avranno dei tempi un po’ più
lunghi. Dobbiamo investire in innovazione per scovare nuove
Giorgio Crepaldi, marketing
manager di Festo: “Il trend di
crescita Festo nel 2008 trova
piena corrispondenza nel quadro generale reso noto da Assofluid, tuttavia per noi con
una previsione di chiusura più
positiva rispetto a quanto indicato dal mercato.
Progetti importanti in nuovi
settori industriali costituiranno
i nostri punti di partenza per
un’entusiasmante nuova sfida
nel 2009. I piani strategici saranno orientati a quei settori
che risentono meno dell’attuale andamento economico, tenendo sempre ben presenti temi quali il risparmio energetico, la sicurezza degli impianti
e le soluzioni uniche per
ogni esigenza del cliente nel
suo specifico settore. Il prossimo anno rappresenterà per
F e s t o i l p e r i o d o d e c i s i vo
verso l’identificazione dell’
azienda quale partner unico di
automazione, e non più solo
per la tecnologia pneumatica”.
Marco Brodini, direttore commerciale di Gimatic: “Gimatic ha
registrato un andamento positivo per i primi nove mesi del
2008, segnando un +6%. E questo in linea con i risultati dell’anno precedente. Da settembre in
poi si è verificata una inversione
di tendenza, anche se non in termini drastici: l’inserimento ordini, infatti, è ancora in linea con
stesso periodo dell’anno precedente. Sul fronte delle vendite, le
previsioni per il 2009 sono di un
incremento nelle vendite sempre
nell’ordine del 6%. Per affrontare
la crisi, infatti, abbiamo fatto ulteriori investimenti: nuovi prodotti sono di imminente uscita
sul mercato, mentre contiamo di
raccogliere i frutti di quanto lanciato lo scorso anno. Una novità,
che contiamo sarà di supporto,
è la costituzione della Gimatrade
Brescia, una società completamente dedicata alla distribuzione dei nostri prodotti. Gimatic
sta costituendo società commerciali anche all’estero”.
tutto con una serie di acquisizioni/fusioni da parte di grosse
multinazionali nei confronti di
aziende italiane medio-piccole. Questa tendenza potrebbe
mettere in luce, a livello generale, alcuni aspetti difficoltosi per le aziende del nostro
settore, come i costi di produ-
zione, la ricerca e sviluppo, la
commercializzazione dei prodotti e la competitività in senso lato. Personalmente però
ritengo che le aziende italiane
abbiano tutte le caratteristiche
e le capacità necessarie per
fronteggiare questa situazione. Infatti l’industria nazionale
del settore oleoidraulico e
pneumatico sta ottenendo
sempre maggior successo all’estero, sia in Europa sia nei
Paesi extraeuropei, per la sua
capacità di proporsi sul mercato con una gamma di prodotti di alta qualità e con elevate prestazioni”.
E IL FUTURO?
I pareri delle aziende intervistate sui
possibili scenari a
breve lasciano pensare che anche nei
prossimi mesi la situazione non dovrebbe mutare. Secondo quanto emerge, infatti, è molto
probabile che anche
nell’anno in corso
assisteremo a un’ulteriore fase di stallo
Lucio Moriggi, direttore commerciale SMC Italia: “Anche
per quanto attiene a SMC Italia
possiamo riconoscere nel corso del 2008 una cer ta corrispondenza con l’andamento
del mercato, che ha visto un
primo trimestre ancora positivo sull’onda del buon 2007, e
successivamente una progressiva e costante riduzione della
crescita che porterà a chiudere
il 2008 in leggero calo rispetto
all’anno precedente. Il trend
dell’ultimo trimestre 2008, invece, lascia intravedere scenari a
breve termine di ulteriori riduzioni che rendono veramente
difficile fare previsioni di medio termine per il 2009. Per intenderci, l’effetto dell’attuale
crisi internazionale potrebbe
impattare sul valore del mercato Assofluid di riferimento anche nell’ordine del -10%.
L’auspicio è di aver toccato il
punto più basso ed assistere a
segnali di ripresa nell’ultimo
trimestre del 2009”.
e di rallentamento. Con riferimento alle altre informazioni
che emergono dall’indagine, si
nota che: gli occupati sono rimasti invariati per il 65% degli
intervistati e il 74% degli stessi
ritiene che tale numero non
dovrebbe crescere nel breve
periodo. Per quanto riguarda
gli investimenti, la maggioranza degli associati (55%) dichiara di non averli incrementati,
prevedendo una certa stabilità
anche per il futuro (53%). Il
magazzino scorte è rimasto
stabile per il 65% delle azien-
readerservice.it
Assofluid n.51
Bosch Rexroth n.52
Elettrotec n.53
Festo n.54
Gimatic n.55
Pneumax n.56
SMC n.57
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Roberto Botticini, amministratore
unico di Pneumax: “Abbiamo
avuto due anni particolarmente
floridi ed era abbastanza prevedibile che questo ciclo economico
in espansione sarebbe finito.
Quello che invece è successo,
soprattutto nella seconda metà
del 2008, sfugge ad ogni analisi
razionale. Il crollo della domanda
è stato per molti versi imprevedibile ed ha compromesso i discreti risultati della prima metà dell’anno. Gli indicatori fornitici da
Assofluid sono esatti e rispecchiano il reale andamento del nostro comparto. Per quanto riguarda Pneumax abbiamo risentito
del cattivo andamento di alcuni
settori legati alle macchine di produzione in generale dove risiede
la maggior parte del nostro fatturato. Prevediamo per il 2009 una
prima parte ancora critica con
una buona ripresa a fine primavera, grazie anche a una buona
spinta che avremo dalla messa in
commercio di nuovi prodotti di alta qualità a costi contenuti”.
de che hanno partecipato alla
rilevazione, e dovrebbe, in futuro, mantenersi tale per l’
84% delle aziende interpellate.
Il costo delle materie prime è
cresciuto secondo il 60% delle
aziende ed è destinato, nei
prossimi mesi, a crescere ulteriormente secondo il 42% delle
aziende. Infine, i prezzi di
vendita sono rimasti inalterati
per il 65% degli intervistati e
per il futuro il 74% delle aziende che hanno risposto non
prevedono ulteriori aumenti
sui prezzi di vendita. Ricordiamo che i dati riferiti al 2007
mostravano un quadro complessivo più che positivo: a
fronte di un totale di mercato
pari a 651,5 milioni di euro, si
era registrato un valore di produzione di 672,1 milioni di euro, con incrementi rispetto all’anno precedente pari al
10,4% e al 10,5% delle corrispettive voci. Va poi aggiunto
il fatturato generato dagli accessori, che risulta essere pari
a circa 40 milioni di euro per
il mercato e 23 milioni di euro
per la produzione. Nel 2007 la
variazione positiva degli addetti ha subito un incremento
del 5,5% per i costruttori italiani (14.952 addetti contro
13.974 nell’anno precedente) e
del 4% per gli importatori
(1.545 nel 2007 rispetto ai
1.486 del 2006). Nel 2008 il
graduale peggioramento dell’attività economica generale
ha penalizzano i mercati industrializzati. L’elevato livello
qualitativo della produzione
italiana e la capacità delle aziende
di proporre soluzioni innovative a
prezzi contenuti
saranno la chiave
per affrontare e
superare la crisi.
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