Vecchie slides Forme e modelli - a.a. 2014-15

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Vecchie slides Forme e modelli - a.a. 2014-15
Caratteri della cultura di massa secondo Horkheimer e Adorno
‐ Theodor W. Adorno, Sulla popular music, 1941
‐ Max Horkheimer e Theodor W. Adorno, Dialettica dell’illuminismo,
1944‐1947 Æ capitolo intitolato L’industria culturale. Quando
l’illuminismo diventa mistificazione di massa
‐ Seduzione visiva / auditiva / narrativa
‐ Standardizzazione / pseudoindividualizzazione
‐ Rigidi orizzonti di attesa / impoverimento delle strutture cognitive
‐ Regressione infantile / conformismo
Persistenze e varianti nelle narrative egemoni della cultura di massa
Î Persistenze strutturali: happy ending
Î Varianti narrative ed etiche: positiva valorizzazione dei super‐ricchi
Varianti narrati e ed etiche
iti
l i
i
d i
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Frank Capra, La vita è meravigliosa, 1946, con James Stewart e Donna Reed
Disney, Biancaneve, 1937
Howard Hawks, Gli uomini preferiscono le bionde, 1953, con Marilyn Monroe e Jane Russell
Disney, Cenerentola, 1950
Billy Wilder, A qualcuno piace caldo, 1959
‐ Marilyn Monroe: Sugar
Marilyn Monroe: Sugar "Kane"
Kane Kowalczyk
Kowalczyk (italiano: Zucchero (italiano: Zucchero "Candito"
Candito Kandinsky )
‐ Tony Curtis: Joe / Josephine
T
C ti J / J
hi / Junior
/J i
‐Jack Lemmon: Jerry / Daphne
y/ p
‐ Joe E. Brown: Osgood Fielding II
Nascono i “giovani”
‐ Jon Savage, L’invenzione dei giovani, Feltrinelli Milano 2009 [ed. or.
2007].
2007]
Î La scolarizzazione di massa crea un diverso timing attraverso il quale
ragazzi e ragazze entrano nell’età adulta
90,00%
80,00%
70,00%
60 00%
60,00%
USA
50,00%
UK
Italia
40,00%
G
Germania
i
Francia
30,00%
20,00%
10,00%
0,00%
1931 1941 1951 1961 1971 1981 1991
Percentuale degli studenti delle scuole Percentuale degli studenti universitari sul
superiori sul totale della popolazione totale della popolazione compresa tra 20 e
compresa tra 15 e 19 anni.
anni
24 anni.
anni
Dati ricavati da B.R.
Dati
ricavati da B R Mitchell, International Historical
Mitchell International Historical Statistics. The Americas
Statistics The Americas 1750‐1993, Macmillan, London 1998, e 1750 1993 Macmillan London 1998 e
da B.R. Mitchell, International Historical Statistics. Europe 1750‐1993, Macmillan, London 1998.
Î Forme di socializzazione e circuiti informativi prevalentemente interni al
gruppo di età
Î Leading crowds / dating system / going steady
Prom dinner e Prom dance in una high
school dell’Ohio,, da “Life”,, 1958.
Conformismo / discriminazione
Î Sistema relazionale conformista / discriminatorio
Î Aree marginali:
‐chi non è in;
‐ chi non fa parte del gruppo etnico‐religioso giusto;
‐ chi non accetta le regole dominanti, sostenute dalla leading crowds
Resistenze rituali
Î I gruppi marginali costruiscono strategie identitarie alternative
Î La costruzione di identità alternative ha luogo nello spazio del tempo libero
g
p
p
e nello spazio delle scelte di consumo
Î che sono i luoghi meno che sono i luoghi meno “istituzionalizzati/disciplinati”
istituzionalizzati/disciplinati dell
dell’esperienza
esperienza giovanile
Î Codici vestimentari
Codici vestimentari
Î Mezzi di locomozione come cifra identitaria
Î Scelte di comportamento e scelte culturali non convenzionali
Î Nuove musiche / film di culto / romanzi di culto
Î The Wild One [Il selvaggio], 30 dicembre 1953, diretto da László Benedek, con Marlon Brando
ÎBlackboard Jungle [Il seme della violenza], 19 marzo 1955, diretto da Richard Brooks con Glenn Ford Sidney Poitier
Brooks, con Glenn Ford, Sidney Poitier
Î Rebel Without a Cause [Gioventù bruciata], 27 ottobre 1955, diretto da Nicholas Ray con James Dean a Natalie Wood
Nicholas Ray, con James Dean a Natalie Wood
Strutture del mercato – Popular music – Usa, inizio anni ‘50
Pubblico bianco
Pubblico nero
Alta commercializzazione
Generi di nicchia
Pop music
Folk
Country
[Gospel]
Black pop music
Gospel
[Blues, R&B, Doo-Wop]
Jazz
Rock’n’roll
Î Ibridazione
Ib id i
di stili
ili diversi
di
i / Superamento
S
d ll “linea
della
“li
d l colore”
del
l ”
Î Stili di ballo molto “fisici”, adatti a persone giovani:
‐ Bill Haley (1925‐1981), 1955, Rock Around The Clock
‐ Elvis Presley (1935‐1977),
(1935 1977) 1955,
1955 Mystery Train; 1956,
1956 Heartbreak Hotel; 1956,
1956 Love Me
Tender
‐ Chuck Berry (1926): 1956: Roll Over Beethoven; 1958,
1958 Johnny B.
B Goode
‐ Little Richard (1935): 1956, Tutti Frutti
ÎFine anni ’50: pesante campagna moralistica contro il rock’n’roll
Î “Normalizzazione” del fenomeno
‐ Pat Boone (1934), Love Letters In The Sand (1957)
‐ Presley ‐ versioni di O’ sole mio, o di Torna a Surriento
Nascita di un movimento studentesco nelle università americane
Î 1960: fondazione di Students for a Democratic Society (SDS), alla University of
Michigan, Ann Arbor.
Î 11‐15 giugno 1962: meeting dell’SDS a Port Huron, Michigan. Partecipano anche
rappresentanti del SNCC, del CORE, della NAACP
Î Port
P Huron
H
S
Statement:
«Mentre diventavamo adulti nel corso degli anni cinquanta il nostro “benessere” è stato scosso da avvenimenti
rivelatori. “Anzitutto il fatto esteso e crudele della degradazione umana, simboleggiata nella lotta che avveniva nel
Sud contro il fanatismo razziale, spinse molti di noi dal silenzio all’attivismo. Poi il fatto implicito nella Guerra fredda,
simboleggiato dalla presenza della Bomba, recò la consapevolezza che noi stessi, i nostri amici, e milioni di ‘altre’
astratte persone […] potevamo morire in qualunque momento. Potevamo deliberatamente ignorare o eludere, o
fare a meno di sentire tutti gli altri problemi umani, ma non questi due, poiché erano troppo immediati e
schiaccianti nel loro impatto, costituivano una sfida troppo seria nel chiederci che, individualmente, assumessimo la
responsabilità di affrontarli e risolverli”. E mentre le coscienze individuali venivano tormentate dalla presa di
coscienza, “cominciammo a vedere complicate e allarmanti assurdità nell’America circostante. La dichiarazione ‘Tutti
gli uomini sono creati uguali …’ echeggiava a vuoto di fronte alla realtà della vita dei neri nel Sud e nelle grandi città
del Nord. Le proclamate intenzioni pacifiche degli Stati Uniti contraddicevano i loro investimenti economici e militari
destinati al mantenimento dello status quo nella Guerra fredda”»
Î settembre 1964‐gennaio 1965: Free Speech Movement, University of California,
Berkeley.
Berkeley
Dylan
Î Il fenomeno Bob Dylan (nato nel 1941) – appassionato di r’n’b; influenzato da
Woody Guthrie (1912‐1967)
Î1963: secondo album, pubblicato da una major (CBS): The Freewheelin’ Bob
Dylan, 1963
Î struttura acustica
Î modelli
d lli della
d ll musica
i folk
f lk di protesta
Î testi ricercati e toccanti, capaci di affrontare argomenti impegnativi
Î Corto circuito tra movimento studentesco e i temi e i modi della musica di
Dylan
y
Î Blowin’ in the Wind, 1963
Blowin’ in the Wind, 1963 (2:48)
How many roads must a man walk down
H
d
lk d
Before you call him a man?
Yes, ’n’ how many seas must a white dove sail
Before she sleeps in the sand?
Yes, ’n’ how many times must the cannonballs fly
cannonballs fly
Before they’re forever banned?
The answer, my friend, is blowin’ in the wind
in the wind
The answer is blowin’ in the wind
How many years can a mountain exist
How
many years can a mountain exist
Before it’s washed to the sea?
Yes, ’n’ how many years can some people exist
Before they’re allowed to be free?
Yes, ’n’ how many times can a man turn his h d
head
Pretending he just doesn’t see?
The answer, my friend, is blowin’ in the wind
The answer is blowin’ in the wind
The answer is blowin’ in the wind
How many times must a man look up
Before he can see the sky?
Before he can see the sky?
Yes, ’n’ how many ears must one man have
Before he can hear people cry?
Yes ’n’
Yes, n how many deaths will it take till he how many deaths will it take till he
knows
That too many people have died?
The answer, my friend, is blowin’ in the wind
The answer, my friend, is blowin
in the wind
The answer is blowin’ in the wind
I Beatles e un “nuovo” Dylan
Î 1964‐65: dall’Europa arriva la “British invasion”, guidata da gruppi, o “complessi”, o
“bands”
Î Ruolo particolare dei Beatles e dei Rolling Stones
Î Strumentazione elettrica (due chitarre, un basso, una batteria); influenze varie (blues;
r’n’b;
’ ’b folklore
f lkl
bi
britannico);
i ) testii molto
l efficaci
ffi i e di diverso
di
orientamento
i
Î 1965: mutamento di passo e ibridazione tra le due esperienze
Î 1965, 24 luglio: festival folk di Newport: Dylan presenta le sue canzoni in una veste
inedita, elettrificata
Î Highway 61 Revisited, 1965
Î Rubber Soul, 1965; Revolver, 1966; Sgt. Pepper
Soul 1965; Revolver 1966; Sgt Pepper'ss Lonely Hearts Club Band, 1967
Lonely Hearts Club Band 1967
The Beatles Ed Sullivan Show, 9 febbraio 1964
The Beatles, Ed Sullivan
Show 9 febbraio 1964
The Rolling Stones, (I can’t Get No) Satisfaction, 1965
Gli hippies
Î Nel 1965, San Francisco, Ashbury Street‐Haight
1965 San Francisco Ashbury Street Haight Street: movimento
Street: movimento hippie
Î ostentato rifiuto per le convenzioni sociali e familiari dominanti («dropping out»)
Î atteggiamento integralmente apolitico
Î pacifismo / non violenza
Î apprezzamento esplicito per la sessualità, in qualunque forma essa si presenti
Î etica comunitaria: una stima suggerisce che nel 1970 ci fossero 500 comuni con 10.000
membri: un’altra del 1971 indica invece 1.000 comuni rurali e 200 urbane
Î neospiritualismo religioso
Î esaltazione e diffusione dell’uso di droghe che aprono gli orizzonti della percezione
Î1963: Timothy Leary e Richard Alpert pubblicano, insieme a Ralph Metzner, The
Psychedelic Experience
Una nuova cultura giovanile –
La musica
Î 1967: il rock
Î consacrazione della nuova musica nei grandi «rock festival»:
Î 1967,
16‐18
giugno:
Monterey International Pop
Music
Festival
(50.000
spettatori)
Î1969, 15‐18 agosto: Woodstock Festival (500.000 spettatori)
ÎÎ Grandissima varietà degli stili e degli approcci
Î Michael Wadleigh, Woodstock: the Film, 1970
Ten Years After, I’m Going Home
[Alvin Lee, 25 anni]
Santana, Soul Sacrifice [Carlos Santana, 22 anni; Michael Shrieve, 20]
Crosby, Stills & Nash, Blackbird. [David Crosby, 28 anni; Stephen Stills, 24 anni; Graham Nash, 27 anni]
Jimi Hendrix [27 anni], Star‐Spangled Banner
ÎHappy ending
ÎNo Happy ending
ÎEroe vittorioso ÎNessun eroe vittorioso / antieroi
ÎPositività della violenza
ÎPositività della violenza
ÎPacifismo
ÎLa terra promessa è qui
ÎUtopia‐Distopia / Viaggio / Fuga
ÎGerarchie di genere
Î Mascolinità in crisi / Femminilità in costruzione
Î Rimozione della sessualità
ÎLibera sessualità per tutti
Î Happy families
Î Unhappy families
Î Culto della performance /del successo Culto della performance /del successo
economico e professionale / del consumo
ÎInsensatezza della società ÎInsensatezza
della società
capitalista / innaturalità del consumismo
The Doors, The End, in The Doors, 4 gennaio 1967 [11:49]
Î esecuzione live
[…]
The killer awoke before dawn, he put his boots on
He took a face from the ancient gallery And he walked on down the hall
And he walked on down the hall
He went into the room, he looked inside
Father, yes son, I want to kill you
,y
,
y
Mother ... I want to ... fuck you
[ ]
[…]
Velvet Underground, Sunday Morning (Velvet Underground and Nico, 1967) Sunday Morning
brings the dawn in
It’s just a restless feeling
It’s just a restless feeling
by my side
Early dawning
Early
dawning
Sunday morning
It’s just the wasted years
so close behind
so close behind
Watch out, the world’s behind you
there’ss always someone around you
there
always someone around you
Who will call
it’s nothing at all
Sunday morning
and I’m falling
I’ve got a feeling
I don’t want to know
Early dawning
S d
Sunday morning
i
It’s all the streets you crossed
not so long ago
Watch out, the world’s behind you
there’s always someone around you
Who will call
Who will call
it’s nothing at all
Watch out, the world’s behind you
there’ss always someone around you
there
always someone around you
Who will call
it’s nothing at all
Sunday morning
Sunday morning
Velvet Underground, Heroin (Velvet Underground Away from the big city
and Nico, 1967) (7:12)
Where a man cannot be free
Of all the evils of this town
And of himself and those around
I don’t know just where I’m going
Oh, and I guess that I just don’t know
But I’m gonna try for the kingdom if I can
Oh, and I guess that I just don’t know
‘Cause it makes me feel like I’m a man
When I put a spike into my vein
Heroin, be the death of me
Then I tell you things aren’t quite the same
Heroin, it’s my wife and it’s my life, ha‐ha
When I’m rushing on my run
Because a mainer to my vein
And I feel just like Jesus’ son
Leads to a center in my head
And I guess that I just don’t know
And then I’m better off than dead
And I guess that I just don’t know
I have made big decision
I’m gonna try to nullify my life
‘Cause when the blood begins to flow
When it shoots up the dropper’s neck
When I’m closing in on death
And you can’t help me, not you guys
Or all you sweet girls with all your sweet talk
You can all go take a walk
And I guess I just don’t know
And I guess that I just don’t know
I wish that I was born a thousand years ago
I wish that I’d sailed the darkened seas
On a great big clipper ship
Going from this land here to that
Ah, in a sailor’s suit and cap
Because when the smack begins to flow
I really don’t care anymore
About all the Jim‐Jims in this town
And all the politicians making crazy sounds
And everybody putting everybody else down
And all the dead bodies piled up in mounds
‘Cause when the smack begins to flow
Then I really don’t care anymore
Ah, when that heroin is in my blood, hah
And that blood is in my head
Man thank God that I’m good as dead
And thank your God that I’m not aware
And thank God that I just don’t care
And I guess that I just don’t know
Oh, and I guess that I just don’t know
John Lennon, Imagine, 11 ottobre 1971
Imagine there's no heaven
It'ss easy if you try
It
easy if you try
No hell below us
Above us only sky
Imagine all the people
Imagine all the people
Living for today...
Imagine there's no countries
i
h '
i
It isn't hard to do
Nothing to kill or die for
And no religion too
Imagine all the people
Living life in peace...
g
p
You may say I'm a dreamer
But I'm
But I
m not the only one
not the only one
I hope someday you'll join us
And the world will be as one
Imagine no possessions
I wonder if you can
No need for greed or hunger
No need for greed or hunger
A brotherhood of man
Imagine all the people
Sharing all the world
Sharing all the world...
You may say I'm a dreamer
But I'm not the only one
'
h
l
I hope someday you'll join us
And the world will live as one
Radicalizzazione e crisi dei movimenti
Î febbraio 1965: assassinio di Malcolm X
Î 11‐17 agosto 1965: Watts Riot.
Î 1966: la SNCC abbandona la pregiudiziale non violenta, con la nomina a presidente
dell’associazione di Stokeley Carmichael.
Î Ottobre 1966: Huey P.
P Newton,
Newton Bobby Seale e Bobby Hutton fondano il Black Panther Party
Î 1967: altre rivolte urbane a Detroit, Newark, Tampa, Cincinnati, Milwaukee, Atlanta, ecc.
Î 4 aprile 1968: uccisione di Martin Luther King a Memphis, Tennessee
Î 6 giugno 1968: assassinio di Robert Kennedy a Los Angeles
Î 1969: la SDS si spezza prima in due, poi in tre tronconi, e in definitiva cessa di esistere –
Nascita di Weatherman, poi Weather Underground Organization
Î 4 maggio 1970: la Guardia Nazionale spara e uccide 4 studenti alla Kent State University
dell’Ohio
Î 14 maggio 1970: due studenti afro‐americani vengono uccisi al Jackson State College di
Jackson, Mississippi
Il ’68 in Europa ‐ 1
Î Febbraio 1967: occupazione del Palazzo della Sapienza a Pisa – «Tesi della
Sapienza»
«Il movimento [...] tiene conto della lotta di classe contro il sistema capitalistico nella
sua totalità e ricerca l'unità con tutte le forze che lo contestano in pratica. […] Il
movimento potrà giungere in una fase più avanzata a precisare il tipo di società che si
propone di collaborare a costruire. Questo compito sarà reso possibile: a) dall'analisi
metodica dello sviluppo capitalistico in relazione alla università; b) dalla discussione di
base intorno alle tesi sulla scuola; c) dal collegamento con le lotte operaie»
Î autunno 1967: occupazioni delle Università di Trento, Milano, Torino
Î febbraio 1968: occupazione dell’Università di Roma
Î 1° marzo 1968: scontri tra studenti e polizia
Î marzo 1968: occupazione dell’Università di Paris‐Nanterre
Î aprile 1968: manifestazioni a Parigi, alla Sorbonne – scontri con la polizia
Î maggio
gg 1968: in Francia le occupazioni
p
e le manifestazioni dilagano
g
– alla p
protesta
si uniscono gli operai che scendono in sciopero a sostegno del movimento
Il ’68 in Europa ‐ 2
Î 1968, 23 giugno: elezioni politiche in Francia
In Italia: 1968‐1969
Î In Italia, rapida diffusione di un lessico rivoluzionario di impronta
marxista
Î 1968‐69: Italia; nascita di varie formazioni politiche (Avanguardia
Operaia; Servire il Popolo; Lotta Continua; Potere Operaio)
Î 1969: tentativo di penetrazione nelle fabbriche – dura polemica dei
gruppi della “sinistra
sinistra extraparlamentare
extraparlamentare” con PCI e sindacati (CGIL,
(CGIL CISL e
UIL)
Î 1969, autunno: grande sciopero dei metalmeccanici, guidato dai
sindacati
Î 1969, dicembre: nuovi accordi contrattuali firmati da rappresentanti
sindacali e padronali
Î I gruppi extraparlamentari devono cercare altre strade
Il femminismo
Î Scolarizzazione femminile in crescita
Î Studentesse nei p
paesi occidentali: 1970 Æ 30‐45% del totale ((2000 Æ 45‐55%))
Î Tratti di maschilismo nelle culture e nelle pratiche sociali del movimento
studentesco degli anni ‘60
60
Î Ma: grande sviluppo di un pensiero critico sul ruolo delle donne nella società
contemporanea
Î Simone de Beauvoir (1908‐86), Il secondo sesso, 1949
Î Betty Friedan (1921‐2006), La mistica della femminilità, 1963
Î Mette in discussione gli imperativi della domesticità casalinga e della
maternità:
Da Betty Friedan, La mistica della femminilità ‐ 1
Per più di un quindicennio le parole scritte per le donne e quelle che le
donne usavano quando parlavano tra di loro, mentre i mariti, raggruppati
nell’angolo
nell
angolo opposto della stanza,
stanza parlavano di affari,
affari di politica o di
fognature, si riferivano ai figli, al modo di rendere felici i mariti, alla cucina e
all’arredamento. Nessuno discuteva se le donne fossero inferiori o superiori
agli uomini: erano semplicemente diverse. Parole come “emancipazione” e
“carriera” avevano un suono strano e imbarazzante, non usavano più.
Quando Simone de Beauvoir scrisse Il secondo sesso, un critico americano
commentò che ovviamente “non aveva la più vaga idea di cosa fosse
davvero la vita”, e che comunque parlava delle francesi. In America il
“ bl
“problema
d ll donna”
della
d
” non esisteva
it
più.
iù %
Ancora da Betty Friedan, La mistica della femminilità ‐ 2
Se una donna si sentiva in tensione, ormai sapeva che doveva ricercarne le
cause nel matrimonio o in se stessa. Le altre donne erano soddisfatte della loro
vita pensava; si vergognava talmente di ammettere la sua insoddisfazione che
vita,
non ne parlava mai con le amiche, per cui non veniva mai a sapere che tante
altre donne condividevano il suo stato d’animo. Se cercava di parlarne al
marito,
it questi
ti non capiva
i nemmeno di cosa stesse
t
parlando.
l d In
I realtà
ltà non lo
l
capiva lei stessa. Alle donne riusciva più difficile parlare di questo problema che
della sessualità; persino gli psicanalisti non sapevano come definirlo. Quando
una donna andava dallo psichiatra – e molte lo facevano – diceva: “Mi
vergogno tanto”, oppure: “devo essere irrimediabilmente nevrotica”. Non so
cos’abbiano
cos
abbiano oggi le donne
donne”, mi dichiarò con un po
po’ di turbamento uno
psichiatra; “So soltanto che c’è qualcosa che non va, perché la maggior parte
dei miei pazienti sono donne. E il loro problema non è sessuale”. Ma la maggior
parte
t delle
d ll donne
d
che
h avevano questo
t problema
bl
non andavano
d
d ll
dallo
psicanalista. “In realtà non ho niente”, dicevano a se stessa, “non c’è nessun
problema”. %
Ancora da Betty Friedan, La mistica della femminilità ‐ 3
Nel 1960 questo problema esplose frantumando l’immagine della felice donna
di casa americana. Nella pubblicità televisiva le graziose massaie continuavano
a sorridere raggianti attraverso le bolle di sapone,
sapone e la rivista “Time”
Time ,
nell’articolo centrale, protestava che “si stanno divertendo troppo … per
credere di doversi sentire infelici”. Ma altri invece cominciavano a parlare
d ll’i f li ità della
dell’infelicità
d ll donna
d
di casa americana
i
– dal
d l “New
“N
Y k Times”
York
Ti
” all
“Newsweek”, da “Good Housekeeping” alla CBS – pur trovando quasi sempre
una ragione superficiale per liquidare l’argomento. Il “New York Times”
l’attribuiva alla difficoltà di trovare chi aggiustasse bene gli elettrodomestici,
“Time” alle lunghe distanze da percorrere per portare i bambini a scuola,
“Redbook”
Redbook ai troppi impegni di carattere associativo e civico.
civico Taluni dicevano
che era il vecchio problema: l’istruzione. Le donne erano sempre più istruite e,
naturalmente, ciò le rendeva infelici nel ruolo di casalinga. Il “New York Times”
d l 28 giugno
del
i
1960 scriveva:
i
“M lt giovani
“Molte
i
i donne
d
– non tutte
t tt certamente
t
t –
che l’istruzione aveva immerso in un mondo di idee si sentono soffocare in
casa. La loro vita monotona gli sembra sfasata rispetto alla loro preparazione. Si
sentono spinte ai margini, come delle invalide”. %
Friedan e la nascita di un movimento femminista
Î Secondo Friedan molte casalinghe americane sentono «una voce interiore che
parla […] e dice: “Voglio qualcosa di più del marito, dei figli e della casa”».
Î Ma q
questa voce interiore non trova soddisfazione,, mentre i media,, i p
politici e lo
stesso sistema educativo non fanno altro che consolidare e difendere la «mistica
della femminilità», fatta di matrimonio, figli, casa.
Î È il momento che le donne prendano consapevolezza di questo problema,
problema
conclude Friedan, e che reagiscano di conseguenza.
Î Il ragionamento di Friedan è più per le figlie di quelle casalinghe, che per le
casalinghe in sé.
Î E molte di loro sono sensibili al ragionamento:
Î 1966: National Organization for Women [NOW – Organizzazione Nazionale per
le Donne]
Tre articolazioni della riflessione femminista
a) «il privato è politico»: i rapporti privati (tra amanti, tra marito e moglie, tra
genitori e figli o figlie) incorporano relazioni di potere che devono poter essere
discusse,, come sono normalmente discussi i rapporti
pp
di p
potere in altri luoghi
g
della vita sociale (sul luogo di lavoro, nelle scuole e nelle università o nel campo
della politica in senso proprio);
b) un’altra identifica una positiva differenza sessuale, basata sulla valorizzazione
di specifiche peculiarità bio‐culturali, legate alla corporeità, alla sessualità e alla
riproduzione universi che – necessariamente – le donne vivono in modo diverso
riproduzione,
dai maschi; diverso, ma non per questo inferiore;
c)) una terza, infine,
i fi
l i il «separatismo
lancia
ti
f
femminile»,
i il
un orientamento
i
accolto
l
dalle frange più radicali del movimento che vorrebbero spingere alle estreme
conseguenze la riflessione sulla differenza, auspicando una radicale indipendenza
psicologica e sociale dagli universi maschili (e quindi dai padri, dai fratelli, dai
mariti, dagli amanti, dai figli).
‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐
Il sistema sovietico ‐ 1
Î Il sistema economico è trainato quasi esclusivamente dalla domanda statale – la
spesa militare dal 1950 al 1970 cresce del 400%
Î Costruzione di gasdotti, oleodotti, dighe, centrali elettriche, centrali nucleari (1954)
Î Ricostruzione post‐bellica basata su una forte compressione delle retribuzioni
industriali e agricole
Î Il mercato per beni di consumo ha strutture rudimentali e dimensioni
economicamente contenute
Î Diffusione di pratiche clientelari sollecitate dai funzionari statali e dai dirigenti del
Partito Comunista
Î Buona funzionalità dei servizi di base: ospedali, asili, scuole, sistemi di assistenza
pensionistica e sanitaria
queste caratteristiche anche nei p
paesi del blocco sovietico
Î Il sistema funziona con q
Il sistema sovietico – 2
Î1953: morte di Stalin Æ 1955: Nikita Chruščёv (1894‐1971) segretario del PCUS
Î 1956, 14‐26 gennaio: XX Congresso del PCUS ‐ Chruščёv condanna lo stalinismo – si
inizia lo smantellamento della rete dei campi di concentramento
Î 1956, ottobre: rivolta in Ungheria – Imre Nagy, primo ministro, avanza l’ipotesi di
un’uscita dell’Ungheria dal Patto di Varsavia – l’esercito sovietico invade l’Ungheria –
Nagy viene giustiziato
ÎIl PCI (Palmiro Togliatti; Luigi Longo; Giorgio Napolitano [31 anni]) sostiene le ragioni
dell’intervento sovietico.
Î Escono dal PCI Renzo De Felice, Luciano Cafagna, Alberto Asor Rosa, Antonio Giolitti,
Natalino Sapegno, Italo Calvino, Elio Vittorini
Î 1961, 12‐13 agosto: costruzione del muro di Berlino
Î 1964: Chruščёv sostituito da un triumvirato: Leonid Brežnev (1906‐82), Aleksej
Kosygin
yg ((1904‐80)) e Nikolajj Podgornij
g
j ((1902‐83)) – ripresa
p
delle attività repressive
p
Î 1968: repressione della “primavera di Praga”
Il ‘68 nell’Est europeo – La Primavera di Praga
Î autunno 1967:
1967 Congresso del Partito Comunista Cecoslovacco ‐ Alexander Dubček
(1921‐92) lancia la proposta di riforme che costruiscano un “socialismo dal volto umano”
Î 5 gennaio 1968: Dubček segretario del Partito. Avvio di una politica di liberalizzazione
Î 18‐20
18 20 agosto
t 1968:
1968 l’esercito
l’
it sovietico
i ti occupa la
l Cecoslovacchia
C
l
hi
Î PCI e crisi di Praga. Dichiarazione della direzione del PCI su “L’Unità” del 22 agosto
1968:
1968
«Allo stato dei fatti, non si comprende come abbia potuto in queste condizioni essere
presa la grave decisione di un intervento militare. L'ufficio politico del PCI considera
perciò
iò ingiustificata
i i ifi
tale
l decisione,
d ii
che
h non sii concilia
ili con i principi
i i i dell'autonomia
d ll'
i e
indipendenza di ogni partito comunista e di ogni Stato socialista e con le esigenze di una
difesa dell'unità del movimento operaio e comunista internazionale. È nello spirito del
più
iù convinto
i
e fermo
f
i
internazionalismo
i
li
proletario,
l
i e ribadendo
ib d d ancora una volta
l il
profondo, fraterno e schietto rapporto che unisce i comunisti italiani alla Unione
Sovietica, che l'ufficio politico del PCI sente il dovere di esprimere subito questo suo
grave dissenso».
Î Posizioni critiche nei confronti dell’URSS: Enrico Berlinguer; Giorgio Amendola;
Giorgio Napolitano.
Nascita del paradigma neoliberista
Il dominio del paradigma keynesiano
Î Fino al 1973‐1979: dominio del paradigma Keynes‐Beveridge [sia in
sistemi con alternanza, sia in sistemi bloccati]
Î Stato come soggetto economico (stimolo alla domanda; infrastrutture;
aumento spesa pubblica)
Î Stato come fornitore di essenziali servizi sociali gratuiti (scuola; sanità;
assistenza pensionistica)
Î Stimolo alla domanda aggregata
Î Critiche (Friedrich von Hayek; Milton Friedman; George Stigler):
‐ pericoli di distorsione nelle competizioni elettorali
‐ inefficienza nell’allocazione dei servizi
‐ pericoli conseguenti all
all’aumento
aumento del deficit statale
‐ eccessivo peso dell’imposizione sui redditi elevati; freno agli
investimenti privati
PALESTINA
Î Insediamenti ebraici in crescita sin dall’inizio del XX secolo.
Î Kibbutzim: colonie agricole collettivizzate.
Î 2 novembre 1917: dichiarazione di Balfour
Î Aumento demografico ed espansione territoriale delle colonie ebraiche,
coordinate
di t dall’Agenzia
d ll’A
i Ebraica
Eb i per la
l Palestina
P l ti (1923)
Î Le comunità ebraiche si dotano di una formazione paramilitare
p
(Haganah, parola ebraica che significa «difesa») in grado di proteggere gli
insediamenti dalle aggressioni degli arabi
Colonie ebraiche in Palestina nel 1939
l 1939
Î Nel 1939 gli ebrei sono circa
500.000,
distribuiti
insediamenti
e
in
250
coordinati
da
organismi di autogoverno; all’epoca
l’Haganah
g
uomini.
dispone
p
di
10.000
Î Sceicco ‘Izz al‐Din al‐Qassam (1882‐1935)
Î Associazione dei ggiovani musulmani ((1928))
Î Ritrovare la via del vero islam, invitando ad abbandonare come sacrileghi
l’alcolismo, il gioco d’azzardo, la prostituzione e la promiscuità sessuale
Î Limitare ll’espansione
espansione delle colonie ebraiche
Î Jihad contro ebrei e inglesi
Î Formazione di gruppi di mujaheddin («guerrieri della fede»), che devono
saper diventare shahid («martiri per la fede»).
fede»)
Î 1936‐1938: grande e lunga rivolta degli arabi palestinesi, schiacciata
militarmente
ili
d li inglesi
dagli
i l i nell 1938.
Î Conseguenze:
1. Il governo britannico impone alla Palestina un’amministrazione militare;
2. dal 1939 limita i flussi di ingresso di immigrati ebrei e le nuove acquisizioni
di terre da parte dei coloni ebrei.
Î Dall’Haganah si staccano gruppi più radicali che danno vita a formazioni militari
autonome:
Î l’Irgun, fondata nel 1931; la Banda Stern – dal nome del suo capo, Avraham Stern
– costituita nel 1940
Î Azioni terroristiche compiute da Irgun e Banda Stern, prima contro gli arabi, e
poi, dopo il 1939, anche contro i britannici
Î 6 novembre 1944: un commando della Banda Stern uccidono al Cairo Lord
Moyne, Ministro britannico per il Medio oriente
Î 22 luglio 1946: un commando dell’Irgun, guidato da Menachem Begin, fa
esplodere una bomba all’Hotel King David di Gerusalemme, sede del comando
britannico: 91 morti, tra cui 28 britannici, 41 arabi, 17 ebrei.
Î1945: Lega degli Stati Arabi:
Iraq (1935), Libano (1945), Siria (1946), Giordania (1946) Egitto (1936), Arabia
Saudita e Yemen
Fine del mandato britannico sulla Palestina
Î maggio 1947: il governo britannico rimette il mandato amministrativo sulla Palestina
all’ONU
Î 29 novembre 1947: la Commissione speciale per la Palestina prepara un piano di
spartizione della Palestina; dovrebbero formarsi due Stati: uno arabo‐islamico e uno
ebraico; Gerusalemme sarebbe città libera; il piano viene approvato dall’Assemblea
d ll’ONU
dell’ONU
Nascita di Israele
Î 1947‐48; scontri tra ebrei e palestinesi
Î 14 maggio
gg 1948: David Ben Gurion,, p
presidente dell’Agenzia
g
Ebraica p
per la
Palestina, proclama la nascita dello Stato di Israele
Î 15 maggio 1948: truppe della Lega Araba attaccano Israele
Î gennaio 1949: la guerra si conclude col successo dell’esercito israeliano, che
occupa parte del territorio palestinese (con ll’eccezione
eccezione della Striscia di Gaza e della
Cisgiordania)
Î 750.000
750 000 palestinesi
l i i sono obbligati
bbli i a trasferirsi
f i i o nell Libano
Lib
meridionale,
idi
l o nella
ll
Striscia di Gaza o nella Cisgiordania; 100.000 palestinesi restano all’interno dei
confini dello Stato di Israele
1956 ‐ La questione di Suez
ÎDall 1936 l’Egitto
ÎD
l’E i è una monarchia
hi costituzionale
i i
l sotto protettorato britannico
bi
i
Î 1952: piena indipendenza dell’Egitto – dittatura militare, guidata da Gamal
Abdel Nasser – controllo militare egiziano del Canale di Suez
Î 1955: chiusura del Golfo di Aqaba e del Canale di Suez alle navi israeliane.
Israele risponde
p
con un attacco a Gaza, territorio egiziano
g
Î 1956: Nasser annuncia la nazionalizzazione della Compagnia del Canale di Suez,
azienda a capitale franco
franco‐britannico
britannico
Î ottobre 1956: attacco militare franco‐britannico‐israeliano contro l’Egitto –
occupati il Sinai e il Canale di Suez
Î Intervento diplomatico di URSS, e poi anche di USA, che inducono UK, Francia e
I
Israele
l a ritirare
iti
l truppe
le
t
1967 ‐ La guerra dei Sei Giorni
Î1967: nuove tensioni diplomatiche tra
Siria, Egitto e Giordania, da un lato, ed
Israele, dall’altro
Î gennaio 1966‐giugno 1967: 122
incursioni palestinesi nel territorio di
I
Israele
l
Î maggio 1967: truppe egiziane si
di
dispongono
nell Sinai,
Si i da
d cuii vengono
fatte allontanare le truppe di interdizione
dell’ONU, presenti dal 1956; annunciata la
chiusura del Golfo di Aqaba
Î 5 giugno 1967: attacco militare
israeliano che in sei giorni porta alla
conquista delle alture del Golan, del Sinai,
della Striscia di Gaza e della Cisgiordania
Î ruolo decisivo dell
dell’aviazione
aviazione israeliana
contro Egitto e Siria
1973 ‐ La guerra del Kippur
Î 6 ottobre 1973 : Yom Kippur – festa ebraica dell’espiazione dei peccati
Î attacco a sorpresa dell’esercito egiziano e siriano contro Israele nel
Sinai e nel Golan
Î l’esercito israeliano blocca l’attacco; sostegno militare statunitense,
non decisivo
Î 27 ottobre 1973: cessano i combattimenti
Î confermata l’occupazione del Golan, di Gaza e della Cisgiordania;
Î inizia invece una graduale restituzione del Sinai all’Egitto
L’OPEC e lo shock petrolifero
Î 1960: Organization of the Petroleum Exporting Countries (OPEC) – fondata
da Iraq, Iran, Kuwait, Arabia Saudita e Venezuela + Algeria (1969), Libia (1962),
Nigeria (1971), Qatar (1961), Emirati Arabi Uniti (1967)
Î 1973: riduzione delle forniture e netto aumento del prezzo del petrolio, per
sostenere la guerra di Siria ed Egitto e danneggiare l’economia dei paesi
occidentali
Effetti economici dello shock petrolifero
Î Fortissima spinta inflazionistica
Î Diminuzione della domanda
Î Diminuzione della produzione, che tuttavia non fa diminuire i prezzi
Î Ma fa aumentare la disoccupazione
Î Stagflazione = stagnazione economica (diminuzione della domanda e
dell’offerta) + inflazione causata dall’aumento dei prezzi del petrolio
Î Ulteriori
Ul i i conseguenze:
‐ Inasprimento delle tensioni sociali – Terrorismo politico
‐ Gravi difficoltà per tutti i governi che tentino di sostenere i sistemi di welfare
Æ costretti a un inasprimento
p
della p
pressione fiscale, che p
però ha effetti
depressivi sulla domanda
La svolta neoliberista
Î Regno Unito – elezioni politiche del 1979
Î Il Partito Conservatore è guidato da Margaret Thatcher (1925‐
2013)
Î Netto successo conservatore
Elezioni 1979
Voti
Seggi
Conservatori
43.9%
53.4%
Laburisti
36.9%
42.4%
Î Thatcher diventa primo ministro (1979‐1990)
La logica del neoliberismo
Î Milton Friedman (1912‐2006)
(1912 2006) – “Scuola di Chicago”
Î Ridurre il deficit pubblico, per evitare di pagare interessi troppo onerosi; quindi
abbattere
bb tt
l spesa pubblica;
la
bbli
e ridimensionare
idi
i
il Welfare
W lf
St t
State,
considerato
id t
economicamente inefficiente
Î la
l diminuzione
di i i
d ll spesa pubblica
della
bbli consente
t di ridurre
id
l pressione
la
i
fi l specie
fiscale,
i suii
redditi alti
Î se glili imprenditori
i
di i hanno
h
maggiori
i i risorse
i
a disposizione,
di
ii
possono investire
i
i di più
iù in
i
innovazioni tecnologiche che facciano diminuire i costi di produzione
Î in
i tall modo
d l’economia
l’
i potrebbe
bb ridiventare
idi
competitiva
i i e imboccare
i b
una fase
f
di
espansione
Î e la disoccupazione sarebbe gradualmente riassorbita dagli effetti benefici del nuovo
ciclo di investimenti
Î così sarebbe rilanciata anche la domanda di beni di consumo
L’azione di governo di Margaret Thatcher (1979‐1990)
Î Grande piano di privatizzazioni (Britoil, Rolls Royce, British
Airways,
y , ecc.)) – chiusura di p
parte delle miniere di carbone statali
Î Scontro con i sindacati, per diminuirne il peso in sede di
definizione dei contratti di lavoro [1985]
Î Contenimento della pressione fiscale sui redditi,
redditi in particolare
sulle fasce più alte
Î Tagli netti alla spesa pubblica (conservato l’intervento statale in
scuola, università, assistenza sanitaria, assistenza pensionistica; ma
d
diminuzione
d finanziamenti;
dei
f
bl
blocco
d l turn over; in qualche
del
l h caso
peggioramento dei servizi offerti)
Il neoliberismo negli USA: Ronald Reagan
Î 1981‐1989: Ronald Reagan Presidente repubblicano degli USA
Î Importanti, per Reagan, i temi della politica estera
Î Adozione di una politica economica neo‐liberista:
‐ abbassamento della pressione fiscale [vedi tabella]
‐ tagli
g alla spesa
p
pubblica ((ma non alla spesa
p
p
per ggli armamenti,, in
p
crescita del 40%)
‐ deregulation:
d
l
eliminazione
l
d norme (sindacali,
di
( d l sociali,
l ambientali)
b
l)
che limitano l’attività imprenditoriale
Aliquote fiscali ‐ USA
Year
1946
Brackets
24
First Bracket
Rate
20%
1964
26
16%
77%
$400,000
Johnson [dem]
1965
1981
1982
1987
1988
25
16
14
5
2
14%
14%
12%
11%
15%
70%
70%
50%
38.5%
28%
$200,000
$212,000
$
,
$106,000
$90,000
$29,750
$
,
Johnson [dem]
Reagan [rep]
g [ p]
Reagan [rep]
Reagan [rep]
Reagan [rep]
g [ p]
1991
3
15%
31%
$82,150
Bush I [rep]
1993
5
15%
39.6%
$250,000
Clinton [dem]
2003
2011
2013
6
6
7
10%
10%
10%
35%
35%
39.6%
$311,950
$379,150
$400,000
Bush II [rep]
Obama [dem]
Obama [dem]
Number of
Number of
Top Bracket
Top Bracket
Rate
91%
Income
$200,000
Governi
Truman [dem]