Newsletter del 19/10/2004 - n.15

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Newsletter del 19/10/2004 - n.15
Assessorato Mobilità e Trasporti
Servizio Ferroviario Regionale
settimanale della regione emilia-romagna - assessorato mobilità e trasporti - direttore: roberto franchini
O L T R E C E N T O F I R M E P E R C H I E D E R E UN A N T I C I P O D E L L ’ O R A R I O . LA R E G I O N E
“SUGGERISCE ”
18 ottobre 2004
A TRENITALIA UNA SOLUZIONE POSSIBILE
Fermate quell’Espresso in Romagna
Una petizione per arrivare a Bologna prima delle 7
Dalla Romagna in treno a Bologna
prima delle 7.00 del mattino? Impossibile, o quasi. Mentre tutte le
linee che convergono sulla stazione centrale del capoluogo regionale prevedono arrivi tra le 6.30 e le
7.00, non è invece previsto che da
altri centri arrivino treni a Bologna
prima delle 7.14. Da quattro anni
ormai i primi arrivi da queste località sono infatti fissati rispettivamente alle 7.14 e alle 7.25. Una situazione che pare andare bene alla grande maggioranza degli oltre
400 abituali frequentatori del regionale 11520 che scendono a Bologna alle 7.14.
Ma ora c’è una minoranza rilevante di pendolari, che usano questo
treno, che chiedono di poter essere a Bologna almeno un quarto
d’ora prima. Sono 114 infatti le firme poste in calce alla petizione, rivolta a Trenitalia e alla Regione, in
cui si chiede di poter anticipare
l’arrivo nel capoluogo attorno alle
7.00 del mattino.
Una richiesta che si scontra con un
punto fermo: non ci sono né i mezzi in capo a Trenitalia né i soldi
nelle tasche della Regione per poter approntare un altro treno che
arrivi in Centrale nell’orario desi-
derato. Inoltre non si può nemmeno anticipare il Regionale 11520,
perché per la maggioranza dei
passeggeri arrivare 15 minuti prima sarebbe assai sgradito, dal
momento che comporterebbe almeno un analogo anticipo della
partenza. Va poi tenuto in considerazione un secondo problema che
impedisce di anticipare questo treno: ci sono due Espressi (il 906 e
926) che partono sulla linea prima
del R 11520. Il Regionale non subisce rispetto ad essi precedenze in
linea e mostra risultati di puntualità
notevoli (da aprile a luglio il 100%
dei giorni questo treno è arrivato
entro i 5 minuti dall’orario stabilito,
con un ritardo medio inferiore al
minuto). Anticipare la partenza da
Rimini del Regionale, dati gli orari
degli Espressi, comporterebbe una
precedenza in linea, con l’effetto di
rendere comunque più lungo il
viaggio per diversi utenti (perché
per arrivare 15 minuti prima si dovrebbe anticipare di ben più di 15
minuti la partenza) e mettere a rischio la puntualità.
Ecco allora la possibile soluzione
che la Regione ha proposto ai vertici di Trenitalia: far effettuare alcune fermate nelle stazioni della Ro-
magna a questi due
Espressi che arrivano
a Bologna alle 6.30 e
alle 6.45. È pur vero
che questi due treni
provengono da Lecce
per Milano e Torino, ma è
anche vero che fermate
intermedie tra Rimini e Bologna sarebbero utili anche
per la discesa dei viaggiatori
che vengono da lontano, oltre che
per i pendolari che devono raggiungere
Bologna.
Se la richiesta venisse
accettata
vorrebbe dire che già
dal prossimo
cambio
di
orario di dicembre sarebbe previsto un treno
in arrivo a
Bologna nell’orario attorno alle 7.00 invocato dai firmatari
della petizione. La Regione ha invitato per questo Trenitalia a dare
una risposta il più presto possibile.
In stazione le hostess “accolgono” l’Eurostar. E i Regionali?
Graziose signorine in divisa, dal primo
ottobre, si aggirano tra i binari uno, tre
e quattro della Stazione di Bologna.
Sono le hostess che Trenitalia ha deciso di inserire, in via sperimentale, fino all’Epifania e che hanno il ruolo di
dare informazioni di massima e indicazioni, in particolare, a chi viaggia sui
treni Eurostar e Intercity.
L’operazione è un progetto sperimentale
che l’azienda ha voluto mettere in campo per dare un volto più umano al contatto con il cliente. “Sui marciapiedi di
partenza dei treni l’informazione avviene
soprattutto attraverso monitor informativi
e messaggi sonori - spiegano da Trenitalia- abbiamo pensato così a persone
con il compito specifico di accogliere il
cliente nel momento della sua salita e discesa dal treno”. Tra tutte le stazioni della penisola è stata scelta proprio Bologna perché ha un numero di treni a lun-
ga percorrenza molto elevato (108 tra Intercity ed Eurostar vi transitano ogni giorno) e perché è il nodo più importante, visto che ci passano quasi tutte le linee
ferroviarie principali.
Le hostess (ma c’è anche qualche
steward), sono 26 in tutto, indossano
una divisa blu e un foulard blu a righe
gialle e verdi e sono in servizio dalle 6,50
del mattino fino alle 22,00. Le possiamo
trovare sotto l’apposito cartello “Accoglienza clienti” ai binari 1, 3 e 4 della Stazione Centrale di Bologna. E quello che
fanno è, appunto, accogliere. “Le addette- spiega Trenitalia- provengono da
un’agenzia esterna a Trenitalia, che ha
vinto l’appalto dei servizio tramite gara.
Sono formate ad accogliere e a indirizzare, ma non si sostituiscono agli addetti dell’azienda”. In pratica, le hostess
possono indicare in quale punto del binario si fermeranno le carrozze numera-
te del treno in arrivo e i servizi offerti a
bordo, nonché se vi siano ritardi o variazioni di binario. Così come sanno su
quale vettura sarà il capotreno o dove si
trovano i principali servizi della stazione,
come l’ufficio informazioni o l’assistenza
alla clientela. Hanno l’orario cartaceo con
il dettaglio della composizione dei treni e
un walkie talkie, con il quale possono comunicare con l’interno della stazione e,
nell’eventualità, comunicare emergenze.
Resteranno a Bologna fino a gennaio.
“Alla fine di questo periodo di sperimentazione- aggiunge l’azienda di trasporti- il
servizio potrebbe anche proseguire con
personale di Trenitalia”, ma è ancora da
vedere, visto che “è necessario comprendere se il servizio riscuoterà il gradimento che al momento sta dimostrando
la nostra clientela. Se così fosse, il servizio potrebbe essere esteso anche ad altre grandi stazioni della penisola.”
E per il trasporto regionale?
La notizia di un sensibile aumento
nel servizio di accoglienza a Bologna C.le suscita reazioni contrastanti negli utenti dei treni regionali, occasionali o abbonati. Da una parte
c’è la soddisfazione perché qualcosa
si sta facendo, dall’altra la delusione
perché i destinatari di queste attenzioni sono per ora solo i viaggiatori
dei treni di lunga percorrenza.
Il gruppo FS dovrà tenere in considerazione anche quelle stazioni dove i
treni di lunga percorrenza sono pochi, e c’è invece un intenso traffico di
treni locali: stazioni in cui la presenza di ferrovieri si è di molto ridotta
per le tecnologie di telecontrollo della circolazione ma che non per questo devono essere prive di una presenza di personale qualificato per
l’assistenza ai viaggiatori.
Servizio Ferroviario Regionale
Assessorato Mobilità e Trasporti
pendolariER - settimanale della regione emilia-romagna - assessorato mobilità e trasporti 18 ottobre 2004
UN P E N D O L A R E R A C C O N T A LA S U A E S P E R I E N Z A E IL R A M M A R I C O P E R I D I S A G I A L L A S T A Z I O N E DI F E R R A R A E IN C A R R O Z Z A .
“ LA
M U L T A DA
25
EURO È INGIUSTA ”
Un buon viaggio inizia dal biglietto...
ma a file, ritardi e servizi chi ci pensa?
ubblichiamo, di seguito, una
tra le numerose lettere che
arrivano al sito PendolariER.
Il racconto pacato, ma amaro, di un
abituale frequentatore di treni alle
prese con un giorno di ordinari disservizi.
Sabato 2 ottobre, stazione ferroviaria di
Ferrara. Con mia moglie arrivo circa quindici minuti prima dell’orario di partenza
del treno IC 705 delle ore 14.49 per la
città di Prato. Alla biglietteria sono aperti
due sportelli, ciascuno dei quali individuabili facilmente dalla lunga fila di passeggeri. Mia moglie ed io ci accodiamo in
due file diverse “sfidandoci” a chi riesce
ad acquistare per primo i biglietti. Vinco io
perché allo sportello della fila scelta da
mia moglie improvvisamente non funziona più la macchina che rilascia i biglietti e
viene “chiuso” il servizio. Meno male che
sta per arrivare il mio turno,
altrimenti...addio treno!
Acquistati ed obliterati i biglietti ci portiamo sul binario: il display indica che il
“nostro” IC è in ritardo di dieci minuti.
Dall’altoparlante una gentilissima voce
femminile informa i passeggeri che a
partire dal primo ottobre verrà multato di
25 euro chi sale sul treno senza biglietto o con il biglietto non obliterato; il
messaggio termina con l’affermazione
che “un buon viaggio inizia dal biglietto”.
Di seguito i signori viaggiatori vengono
avvisati, sempre molto gentilmente, che
l’IC è in ritardo di venti minuti.
Insomma, circa venti minuti dopo l’orario previsto saliamo sul treno. Durante il
viaggio mia moglie ha necessità di recarsi al wc; il più vicino è chiuso così come il primo della carrozza successiva e
quello ancora di seguito (ma tutti sono
segnalati liberi dalla spia verde). Chiede
al controllore il quale le risponde che
uno è sicuramente fuori servizio, mentre gli altri forse sono occupati. Mia mo-
P
glie, poi, il wc riesce a trovarlo. Arrivati a
Prato, in ritardo, tentiamo di scendere dal
treno ma la porta non si apre: è fuori servizio ma non c’è nessun avviso; assieme
ad altri passeggeri ci affrettiamo a raggiungerne un’altra e uscire. Perchè racconto questa storia di normale quotidianità ferroviaria: un ritardo di venti minuti
non è poi tanto scandaloso; così come
siamo da sempre abituati ad un wc o una
porta fuori servizio. Poteva andare peggio, come quando la domenica pomeriggio del 3 ottobre, oltre al solito ritardo di
circa venti minuti ed alla solita porta fuori
servizio (del wc non possiamo dire niente
perché, per la cronaca, non ne abbiamo
avuto bisogno), abbiamo fatto tutto il
viaggio in piedi - ed il biglietto non è poi
così a buon mercato: 10,90 euro per 128
km! -. Racconto questa “storia” perché
un buon viaggio inizierà pure dal biglietto ma a fronte di un impeccabile
servizio - massima puntualità, massimo
confort, perfetta manutenzione, ecc. standard di qualità più lontani da raggiungere che la luna. Allora, multare di
25 euro chi non ha obliterato il biglietto
(magari perché ha fatto una lunga coda
alla biglietteria e sta per perdere il treno, magari perché la macchina obliteratrice non funziona, magari perché è
anziano e non è abituato a viaggiare,
magari perché è semplicemente distratto, magari tante altre motivazioni
prima di pensare che ogni passeggero
è un potenziale disonesto) è semplicemente pazzesco, è indice di un cattivo
funzionamento a livello strutturale e gestionale dell’azienda.
È questo il vero rammarico per una
persona come me che, nonostante
tutto, preferisce da sempre spostarsi
con il treno.
(Massimo Dalla Torre)
Bologna-Vignola:
risultati lusinghieri
Il gestore della linea FBV ha diffuso i
numeri dei passeggeri trasportati da
quando, un mese fa, i treni hanno raggiunto Vignola. Un aumento, secondo
le stime, di 900 passeggeri al giorno,
dovuto non solo alle nuove stazioni di
Vignola e Savignano ora raggiunte dal
treno e da cui salgono 300 viaggiatori
quotidianamente, ma anche a più viaggiatori sulla tratta urbana tra Casalecchio di Reno e Bologna. Un evoluzione
che si intende consolidare con la graduale estensione di integrazione tariffaria: è di questi giorni un accordo tra Atc
e Trenitalia per riconoscere la possibilità di usare, oltre all’abbonamento
mensile urbano Atc, anche quello extraurbano di Atc e Trenitalia, su tutti i
treni della tratta in comune di Bologna
Centrale e Casalecchio Garibaldi.
Sparisce lo “scomodo” passaggio a livello di via Rimesse
Volge al termine l’epoca dei passaggi
a livello a Bologna, quelli che rallentano il traffico delle auto e che creano
lunghe file nelle ore di punta. In un
piano di RFI (Rete Ferroviaria Italiana)
che tende all’eliminazione di tutti quelli a raso che si trovano a Bologna, il
primo a sparire è quello di via Rimesse. I lavori sono appena iniziati e proseguiranno sino alla fine del mese.
In particolare, fra il 17 e il 22 ottobre
gli interventi interesseranno i binari
della Bologna-Firenze (nel tratto di linea Bologna Centrale-Bivio Crociali).
Saranno posizionati qui i ponti provvisori di sostegno dell’armamento per
la fase di “spinta” del monolite (prima
parte del sottopasso stradale) che è
prevista fra il 22 e il 26 ottobre. Al termine di questa fase e una volta ri-
mossi i ponti provvisori, sarà ripristinato l’assetto della massicciata ferroviaria, con interventi programmati fra
il 26 e il 31 di ottobre.
Per creare meno disagi possibili al
traffico ferroviario, RFI ha deciso di
eseguire i lavori di notte (fra le 00.00 e
le 4.00 circa) quando la linea MilanoRoma, vede passare un numero minore di treni. I lavori programmati fra il
22 e il 26 ottobre, invece, saranno
eseguiti di giorno. Oltre al sottopassaggio stradale, in via Rimesse ne
verrà creato anche uno ciclopedonale.
L’intervento dunque, fa parte dei
piano di RFI per l’automazione dei
passaggi a livello che, in Emilia Romagna, interessa 83 impianti con
un investimento complessivo di 73
milioni di euro. Nel 2003 ne sono
stati eliminati 16 e quello di via Rimesse è uno dei 9 ancora esistenti
a Bologna (un altro è nel comune di
San Lazzaro di Savena) per i quali
RFI ha già affidato i lavori che ne
consentiranno l’eliminazione.
La riqualificazione della viabilità
della zona sarà completata quando
la strada di via Rimesse sarà trasformata in pista ciclopedonale,
probabilmente entro il 2006. Ed è
proprio in quest’area che verrà realizzata una nuova fermata del Servizio Ferroviario Metropolitano
(SFM) il cui completamento è previsto entro la fine del 2008. La fermata sarà utilizzata sia dai treni che
viaggiano sulla linea Bologna-Rimini che quelli sulla Bologna–Prato e
Bologna-Portomaggiore.
PendolariER numero 15
Settimanale della
Regione Emilia-Romagna
Assessorato Mobilità e Trasporti
Direttore: Roberto Franchini
Coordinatore Cesare Sgarzi
[email protected]
Redazione
Buriburi Comunicazione
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Progetto Grafico
Studio Allen Goodman Bologna
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