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Periodico on line e cartaceo di storia, cultura, attualità - Numero 4 - aprile 2005 - Distribuzione gratuita interna - Fotocomposto e prodotto in proprio
T H U L E I TA L I A
Numero 4
APRILE 2005
R I V I S TA U F F I C I A L E D E L L A T H U L E I TA L I A
w w w. t h u l e - i t a l i a . c o m
1
SOMMARIO
EDITORIALE - M.THULE
pag. 3
LUPI E PECORE - ANDREA ANSELMO
pag. 11
IL CIRCOLO DELLE SIGNORE “PER BENE” - GABRIELE GRUPPO
pag. 16
UN GIOVANE DI NOME ADOLF - AVATAR
pag. 18
IL SANTO GRAAL - ALECAVA
pag. 21
CONTRO IL MONDIALISMO MASSONICO - FEDERICO PRATI
pag. 22
LA MASSONERIA: ECCO IL NEMICO DEI POPOLI EUROPEI! - FEDERICO PRATI
pag. 25
PER UN’EUROPA ETNO-FEDERALE - FEDERICO PRATI
pag. 27
A.D. 476 d.C: ARRIVANO LE BANCHE - CONTROCULTURA
pag. 28
ADUNATA - MINNE IX - X - ALCHEMICA
pag. 30
IL DRAGO - LUCA VALENTINI
pag. 31
KULTURKAMPF (parte terza) - LODOVICO ELLENA
pag. 32
IL TEMA NATALE DEL FÜHRER - FRIDA
pag. 44
IL NOSTRO SANGUE E’ LA LUCE DEL MONDO (parte seconda) - ALCHEMICA
pag. 48
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Cuib Mikis Mantakas
EDIT ORIALE
la cui unica convinzione è il non averne, appaiata a
di M.Thule
un insolente carrierismo e a una vergognosissima arte
della bugia.
Con consapevole tempismo voglio
donarV i uno stralcio del Mein Leben
mentre il “gregge” si abbevera nel
putrefatto st agno della politica.
I
o sono giunto alla convinzione che l'uomo, salvo
casi specialissimi, non debba occuparsi apertamente
di politica prima dei suoi trent'anni. Non lo deve fare
perché, fino a quell'età, si forma in lui soltanto una
piattaforma generale, dal cui fondamento egli poi
esamina i concreti problemi politici e stabilisce definitivamente i suoi rapporti con essi. Non è che dopo
aver raggiunto una simile visione fondamentale del
mondo, e la solidità del proprio modo di considerare
i diversi problemi del giorno, che l'uomo, ormai interiormente maturo, potrà partecipare alla direzione
politica della collettività.
In caso contrario egli corre il pericolo di dovere: o
cambiare la sua posizione nei confronti di qualche
problema essenziale, o restare attaccato contro voglia
a una visione che la sua ragione e la sua convinzione
hanno ripudiato da tempo. Nel primo caso la cosa è
piuttosto penosa, perché egli non può più calcolare
sulla fede assoluta dei suoi seguaci, se egli stesso
ondeggi; ma per i suoi aderenti il cambiamento del
capo significa uno sbandamento e comporta un sentimento di vergogna nei confronti degli avversari contro cui han fin lì combattuto.
Nel secondo caso avviene ciò che così spesso noi
vediamo oggi: proprio nella misura in cui il condottiero non crede più a ciò che ha detto, la sua condotta si fa vuota e banale, e molto volgare la sua scelta
dei mezzi. Mentre egli stesso non pensa più a difendere seriamente le sue idealità politiche, - non si
muore per ciò cui non si crede - aumentano invece le
sue pretese nei confronti dei suoi aderenti, finché egli
rinuncia alle ultime caratteristiche di un capo per trasformarsi in uomo politico; cioè una specie di uomo
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Se poi un simile tipo giunga, per la mala sorte della
gente dabbene, in Parlamento, si può prevedere fin
dal principio che l'assenza della politica consisterà
per lui soltanto in un'eroica lotta per il durevole possesso di quella greppia, per se e la sua famiglia. E
quanto più egli sia attaccato a moglie e figli, tanto più
risolutamente egli lotterà per conservare il suo mandato. Egli considererà come nemici personali tutti
coloro che possiedono degli istinti politici: in ogni
nuovo movimento egli fiuterà il principio della sua
fine, e in ogni grande uomo il più forte pericolo per la
sua carriera.
Io parlerò ancora a fondo di questa specie di cimici
parlamentari. Anche il trentenne, naturalmente, avrà
molto da imparare ancora, nel corso della sua vita, ma
sarà soltanto un completamento del quadro nel quale
gli si presenta l'ormai acquisita visione della vita. Il
suo imparare non sarà un disimparare, ma un aggiungere; i suoi aderenti non dovranno trangugiare quel
deprimente sentimento di essere stati falsamente
insegnati da lui, ma al contrario: l'evidente accrescimento organico del Capo darà a loro un'intima soddisfazione, dacché il suo imparare sarà soltanto l'approfondimento della propria dottrina, e ciò varrà ai loro
occhi come prova della giustezza delle sue idee.
Un Capo che debba abbandonare la piattaforma della
sua visione del mondo perché l'ha riconosciuta
falsa, solo allora agisce con dignità, se è pronto a trarre l'ultima conseguenza di questo riconoscimento
dell'errore del suo passato modo di vedere. Egli
dovrà, se non altro, rinunciare al pubblico esercizio della politica. Giacché, se già una volta egli ha
errato nei problemi fondamentali, c'è la possibilità
che la cosa si ripeta una seconda volta. Ma in nessun
caso egli ha il diritto di pretendere ancora la fiducia
dei suoi concittadini, o magari di andarne in cerca.
La universale decadenza della gentucola che si sente
oggi chiamata a far della politica, è appunto la prova Perciò, non appena mi era possibile, tornavo in
di come manchi ormai il benché minimo sentimento Parlamento, a contemplare in silenzio quello
spettacolo. Ascoltavo i discorsi fin dove potevo capir-
di siffatta decenza.
E nessuno di costoro è certo chiamato a fare della li, scrutavo le facce più o meno intelligenti degli eletti della Nazione e cominciai a formare dentro di me
vera politica.
una mia opinione. Un anno di una simile pacata
osservazione mi bastò per cambiare completamente
………..
la mia primitiva opinione nei riguardi di quell'istituto. Nel mio intimo presi sempre più posizione contro
Con queste idee io penetrai per la prima volta nei la deformazione che quel pensiero aveva assunto in
sacri locali. Certo, per me essi erano santificati sol- Austria. No, non potevo riconoscervi un vero
tanto dalla bellezza del fastoso edificio. Una meravi- Parlamento. Fino allora avevo creduto che la disgrazia del Parlamento austriaco consistesse nella man-
glia greca in suolo tedesco.
Ma come rapidamente mi trovai gonfio d'indignazio- canza di una maggioranza tedesca, adesso mi accorsi
ne, assistendo allo spettacolo miserando che si svol- che la sua maledizione stava proprio nella sua essenza stessa.
geva sotto i miei occhi !
Eran presenti un centinaio di rappresentanti che Una quantità di domande si levarono nel mio pensiedovevano prendere posizione in un problema di gran- ro.
de importanza economica. Quel primo giorno bastò Cominciai a familiarizzarmi col principio democratiper offrirmi materia a riflessioni lungo molte settima- co della maggioranza, quale fondamento di tutta la
ne. Il contenuto spirituale delle cose che venivan istituzione rappresentativa; ma rivolsi anche la mia
dette giaceva su un livello veramente deprimente, e attenzione al valore morale e spirituale dei signori
ciò nella misura che si potevan capire quei discorsi; che in qualità di eletti della nazione dovevano servirperché alcuni deputati non parlavano
nella
tedesco, ma la.
loro lingua slava, o meglio, nel loro dialetto. Imparai così a conoscere, in una volta sola, l'istituzio-
Avevo finalmente l'opportunità di udire con le mie ne e gli uomini.
proprie orecchie ciò che fino allora avevo saputo sol- Nel corso di pochi anni mi si presentò davanti agli
tanto dai giornali. Ecco una massa quasi selvaggia, occhi della conoscenza e della comprensione, secongesticolante, urlante, in una grande confusione di do una plastica evidenza, il più tipico fenomeno del
favelle, e sopra di loro un povero vecchio che si sfor- tempo: il parlamentare. E costui si incise in me in una
za col sudore della sua fronte di salvare, mediante il forma tale, che non subì più alcun cambiamento.
suono di un campanello, la dignità della Camera. Non Anche questa volta una educazione visiva, il contatto
potei fare a meno di ridere. Qualche settimana più con la verità pratica, mi protesse dal naufragare in
tardi tornai nuovamente in Parlamento. Lo spettaco- una teoria, che può apparire seducente al primo
lo, stavolta, era completamente diverso, irriconosci- sguardo, ma che non si può non contare tra i fenomebile. L'aula era vuota. Ci si dormiva. Alcuni deputati ni di decadenza della umanità.
stavano ai loro posti, sbadigliavano, uno di essi par- La democrazia dell'occidente è il precursore del marlava. Un vice presidente della Camera era in funzio- xismo, che non sarebbe pensabile senza di essa. Essa
ne, e guardava nell'aula, evidentemente annoiato. Si soltanto fornisce il terreno favorevole a questa pestilevarono in me, allora, le prime preoccupazioni. lenza, che solo così può diffondersi. E nella sua
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espressione esteriore, il parlamentarismo, essa creò zione è in funzione della volontà di una molteplicità
quello " aborto di fango e di fuoco " di cui, ai miei di uomini ?
E ancori: il compito dell'uomo di Stato consisterà
occhi, non si era spento che il fuoco.
Devo anche in questo caso ringraziare il destino che allora non tanto nella creazione di grandi pensieri e di
mi diede l'opportunità di esaminare quella istituzione programmi, quanto nella genialità di render chiari i
a Vienna, perché temo che in Germania la risposta mi suoi piani a un gregge di teste vuote, per elemosinarsarebbe venuta troppo facile. Se avessi conosciuto vi il voto?
quella ridicola cosa che si chiama il Parlamento, a E' dunque questo il criterio dell'uomo di Stato, che
Berlino, forse sarei stato scaraventato nel campo egli possieda il dono di convincere, almeno nella
opposto, tra coloro che vedevano la fortuna del popo- stessa misura dell'abilità di prendere grandi decisiolo e dell'impero soltanto in funzione nell'aumento ni?
della potenza dell'idea imperiale; e così sarei rimasto E' l'incapacità di un Capo è forse dimostrata dal fatto
che non gli riesce di guadagnare a una sua idea la
straniero e cieco di fronte al tempo e agli uomini.
In Austria, ciò era impossibile. Qui non era così faci- maggioranza di un mucchio di gente messa assieme
da una serie di circostanze più o meno pulite?
le cascare da un errore nell'altro.
Se il Parlamento valeva niente, neanche gli Asburgo E quando mai una simile maggioranza ha capito
valevano molto di più. Con la semplice eliminazione un'idea prima che il successo gliene garantisca la
del parlamentarismo si sarebbe fatto ben poco, perché grandezza?
restava ancora la domanda : e ora ? L'eliminazione Non è forse la più grande azione quaggiù sempre una
della Camera non avrebbe lasciato, in piedi, come protesta del genio contro i rappresentanti della
organo di governo, che la Casa di Asburgo; pensiero massa?
questo che mi era straordinariamente insopportabile.
E che cosa può fare l'uomo di Stato se non gli riesce
La difficoltà della soluzione mi portò a un attento di cattivarsi il favore di quel gregge?
esame del problema in sé stesso, come altrimenti non Deve forse comperarlo?
O, di fronte alla stupidità dei suoi concittadini, gli
sarebbe stato possibile in età così giovanile.
Ciò che mi fece riflettere maggiormente, fu l'eviden- toccherà di rinunciare alle idee che gli sembravano
necessità vitali, e ritirarsi, o dovrà restare egualmen-
te mancanza di responsabilità dei singoli.
Il Parlamento prende una decisione le cui conseguen- te al potere?
ze possono essere spaventevoli - nessuno ne porta la In un simile caso l'uomo forte non cade forse in un
responsabilità, nessuno può essere chiamato a rispon- insolubile conflitto tra la sua coscienza e la decenza?
derne. O che si può forse chiamare responsabilità il Dove è la frontiera che separa la responsabilità verso
fatto che nella migliore delle ipotesi il governo colpe- la collettività da quella verso il proprio onore?
vole è costretto a ritirarsi ? O che muti la coalizione, Non deve ogni vero Capo rifiutarsi di venire degradato in questo modo a carrierista politico?
o che si sciolga il Parlamento ?
Può forse una ondeggiante maggioranza di persone Ma, in converso, ogni carrierista politico non si sentirà eletto a fare della politica, dato che l'ultima
essere mai ritenuta responsabile ?
Il concetto di responsabilità non è forse legato alla responsabilità non sarà portata da lui, ma da quel
gregge introvabile?
persona ?
E si può rendere responsabile praticamente la perso- Il principio di maggioranza non porta alla distruzione
nalità che dirige un governo, per azioni la cui attua- del pensiero del conduttore di popoli?
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Si crede forse che il progresso del mondo esca dal coraggio di prendere decisioni energiche, si prefecervello delle maggioranze e non dal cervello dei sin- rirà sottomettersi ad ogni umiliazione piuttosto che
goli? O che in avvenire questa caratteristica della cul- assumere un atteggiamento deciso; e non ci sarà più
alcuno che sarà pronto a giocare in sua persona e la
tura umana potrà essere sostituita?
In quanto il principio parlamentare della maggioran- sua testa per la realizzazione di una decisione coragza rifiuta l'autorità della persona e la sostituisce col giosa.
numero del gregge, esso pecca nei confronti del pen- C'è poi una cosa che non si deve dimenticare: la magsiero fondamentale aristocratico della natura; dove gioranza non può mai sostituire il singolo. Essa non è
naturalmente il concetto di nobiltà non è certo imper- soltanto la rappresentanza dell'idiozia popolare, ma
sonato dalle odierne classi dirigenti del nostro perio- anche della sua vigliaccheria. E come cento teste
vuote non fanno un savio, così da cento vigliacchi
do di decadenza.
non nasce certo una decisione eroica.
Ma quanto meno importa la responsabilità del singo-
………..
lo, tanto più aumenterà la cifra di coloro che si sentono chiamati a fornire alla Nazione la loro immortale
E' sempre la gran consolazione, per un'assemblea, di competenza ! Sicuro, essi non saranno neanche più
sapere che il suo Capo sta sullo stesso suo livello, a capaci di aspettare pazientemente il loro turno; eccoquesto modo ogni rappresentante ha il piacere di li lì, in lunghe colonne, che contano con triste rasselasciare balenare a tratti anche la sua intelligenza - gnazione il numero di coloro che aspettano davanti a
eppoi, se Gianni può essere il Capo, non lo può loro, e calcolano l'ora in cui anche essi arriveranno
allo sportello. Perciò essi aspettano ansiosamente
diventare anche Pietro ?
Ma, nel suo intimo, la vera scoperta della democrazia qualsiasi cambio della guardia nelle funzioni che li
corrisponde a una caratteristica che è diventata in attirano, e sono grati ad ogni scandalo che dirada il
questi ultimi tempi una vera vergogna: e cioè la numero di quelli che li precedono. E se uno di costoro non vuoi cedere il posto dove si è annidato, essi lo
vigliaccheria di una gran parte dei così detti capi.
Quale sollievo, potersi nascondere dietro alle finan- risentono quasi come una rottura di un patto di soliziere dei membri della maggioranza ogni qualvolta darietà. E si fanno cattivi, non si dan pace, finché
c'è da prendere una decisione di qualche importanza l'impudente finalmente abbattuto non metta di nuovo
il suo posto caldo a disposizione degli altri. Né torne-
!
Osservate soltanto in qual modo questi politicanti rà così facilmente al posto da cui è caduto, perché
elemosinano l'approvazione della maggioranza, per non appena uno di questi tapini è stato costretto a
assicurarsi così i complici e scaricare su di essi la loro sgombrare la sua poltrona, bisognerà che si rimetta
responsabilità. E in ciò sta la causa principale, che la nella fila di coloro che aspettano; e anche ciò nella
carriera politica è sempre più malvista e odiata dagli misura che gli urli e le bestemmie degli altri lo peruomini di fegato, mentre i caratteri deboli - e chi non metteranno.
sa assumersi la responsabilità delle sue azioni, ma La conseguenza ne è uno spaventosamente rapido
cerca copertura presso altri, è un vigliacco - ne ven- cambio di persone nei posti di comando: un risultato
gono attirati. Ma quando i dirigenti di una Nazione che è sempre svantaggioso e spesso catastrofico.
son fatti da simili miserabili, la cosa non potrà non Perché non soltanto l'incapace diventa la vittima di
vendicarsi in qualche modo.
Non si avrà più il tale infortunio, ma anche l'autentico Capo, se il desti6
no lo abbia aiutato a raggiungere uno di questi posti. tivamente, si appalesi così errato come quello parlaMa non appena se ne accorgano, si formerà automa- mentare.
ticamente un fronte di difesa, specialmente se quel- E ciò, anche a prescindere dal modo con cui si svoll'uomo capace non provenga dai loro ranghi, ma pre- ge la scelta dei signori rappresentanti del popolo, o
tenda lo stesso di intro-dursi nella loro compagnia. con cui in genere arrivano alle loro funzioni e alle
Perché costoro vogliono stare tra di loro, e odiano loro dignità. Che si tratti, qui, soltanto di una parcelcome un nemico comune ogni cranio che sia una cifra la dell'attuazione di un desiderio generale o magari di
positiva di fronte ai tanti zeri. E in questa difesa, il una necessità, lo capirà subito chiunque si accorga
loro istinto è tanto più acuto, quanto più manchi in che la comprensione politica delle grandi masse non
è così sviluppata da giungere di per sé stessa a una
loro qualsiasi altra capacità.
Ne segue quindi un impoverimento progressivo delle generale visione politica; e a scegliersi così le persocaste dirigenti. Quale ne sia la conseguenza per la ne più adatte.
nazione e per lo Stato, è cosa chiarissima per tutti Ciò che noi usiamo chiamare opinione pubblica, pogcoloro che non appartengono a quella razza di diri- gia solo in minima parte su esperienze personali, o
magari sulla conoscenza diretta dei singoli elettori,
genti.
ma per la maggior parte invece su una rappresentazione collettiva, quale fa nascere in modo stranamen-
………..
te ostinato e insistente un cosidetto " processo di
chiarimento " dei problemi.
Ciò che ancora mi interessava era il confronto tra la Allo stesso modo che la appartenenza confessionale e
capacità e la scienza di questi rappresentanti del il risultato dell'educazione, mentre i bisogni religiosi
popolo, e i compiti che loro spettavano. Certo che mi sonnecchiano nell'intimo dell'uomo, così anche l'opitoccava, in questo caso, lo volessi o no, occuparmi nione politica della massa è il risultato finale di una
dell'orizzonte spirituale di questi eletti del popolo, né propaganda quasi incredibile
sull'anima e sulla
potevo fare a meno di rivolgere la mia attenzione ai ragione.
precursori che avevano scoperto questo solenne fenomeno della nostra vita pubblica. E valeva la pena di Il momento più importante di una simile educazione
esaminare più da vicino il modo con cui le reali capa- politica, che è caratterizzato egregiamente dalla parocità di questi signori venivano poste al servizio della la propaganda, sta nell'attività della stampa. E' dessa
che si occupa di creare la conoscenza politica, e
Patria, cioè le tecniche della loro attività.
Ma quanto più tentavo di penetrare negli intimi rap- diventa perciò una specie di scuola degli adulti. Ma
porti del parlamentarismo, tanto più quel complesso questo insegnamento non è riservato allo Stato, bensì
Quadro si faceva miserevole. Sicuro, ciò che contrad- ad ambienti chi spesso sono molto miserabili. Io ho
distingue un'istituzione, è proprio il fatto che i suoi avuto l'opportunità di conoscere a Vienna, ancora in
rappresentanti devono esaltare ad ogni momento una giovane età, i proprie tari e gli industriali di questa
così detta " obiettività ", come l'unico fondamento macchina dell'educazione di massa. E ho dovuto
della loro situazione. Provatevi a esaminare questi spesso stupire in che breve tempo sia possibile al pegsignori e le condizioni della loro amara esistenza, e giore dei poteri della Nazione di creare una data opinione, anche se si tratti di falsificare i desideri più
non potrete non stupire enormemente.
Non c'è difatti nessun principio che, esaminato ogget- profondi e il modo di vedere della collettività. In
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pochi giorni era possibile far nascere dal più ridicolo sa poi circonfondere i suoi attacchi di una vera nebpretesto una vera campagna generale, mentre nello bia di frasi oneste e untuose, e va cianciando di dovestesso tempo riusciva di mettere in ombra i problemi ri giornalistici o magari di onore della stampa, in
più vitali, proprio di toglierli via dalla memoria della modo che nei congressi e nelle adunanze, che sono i
pretesti perché cotale gente si riunisca in grandi
massa.
In questo modo era possibile, nel corso di poche set- assemblee, tutti costoro poi si sostengono vicendetimane, far saltar fuori dal nulla alcuni nomi, di volmente.
agganciarvi inaudite speranze dell'opinione pubblica, Ed è questa canaglia che fabbrica almeno i due terzi
e di procacciar loro una popolarità quale gli uomini della cosidetta opinione pubblica, dalla cui spuma
veramente capaci non riescono a guadagnarsi nel sorge poi la venere parlamentare.
corso di tutta una vita; nomi che un mese prima nes- Bisognerebbe scrivere interi volumi, per descrivere
suno conosceva neppure per sentito dire, mentre nello esattamente questo procedere, nella sua ipocrisia. Ma
stesso tempo vecchie e sicure personalità della vita anche ad accontentarsi di esaminarne soltanto il propubblica scomparivano, od erano ricoperte da tali dotto, ce n'è a sufficienza per far balenare ai più indifinsulti che il loro nome rischiava, in breve, di diven- ferenti l'oggettiva assurdità dell'istituzione parlamentare esso un simbolo di miseria politica o di vergo- tare.
Il che risulterà assai più chiaramente - di quanto cioè
gna.
Bisogna aver studiato quell'infame abilità giudaica di sia pericolosa e insensata quell'istituzione - non appeversare sulla loro veste pulita il secchio delle più na la si paragoni a una vera democrazia di tipo geroscene calunnie e delle più infami diffamazioni, e ciò manico. La caratteristica della prima sta nel fatto che
quasi magicamente, per capire il pericolo che è impli- circa cinquecento uomini, e adesso anche donne vengono eletti per prendere in ogni campo le decisioni
cito negli esponenti di una tale stampa.
E non c'è nulla di cui questi cavalieri d'industria non più importanti. Costoro rappresentano dunque, in
sappiano servirsi, per raggiungere i loro subdoli pratica, il governo ; perché anche se eleggono un
ministero che conduce in apparenza gli affari dello
scopi.
Essi penetrano nei più intimi segreti familiari, né Stato, esso non è tale che esteriormente. In realtà, i
hanno pace finché il loro grugno non riesca ad annu- cosìdetti
governi non possono fare un passo senza
sare un qualche fatto, il quale serva più tardi a liqui- essersi procacciati in precedenza l'assenso dell'asdare l'infelice vittima. Ma se, malgrado questa abilità semblea, né possono mai essere resi responsabili,
di ricerca, non trovino nulla nella vita privata o pub- giacché la decisione conclusiva non spetta a loro in
blica della vittima, allora si attaccano semplicemente quanto tali, ma
alla
maggioranza della Camera.
alla calunnia, convinti che malgrado le smentite né Essi non fan che eseguire la volontà delle maggioranrimarrà sempre qualcosa, e che a furia di ripeterla ze occasionali. E per giudicarne appieno la capacità
centinaia di volte, coll'aiuto del coro dei loro degni politica, bisogna limitarsi a considerare l'abilità con
compari, la difesa della vittima ne riuscirà assoluta- cui riescono ad adattarsi a quella maggioranza, o ad
mente soffocata. Si deve ancora osservare che l'attivi- attirarla a sé.
tà di quelle canaglie della stampa non parte mai da Essi precipitano perciò dall'alta posizione di un vero
motivi, i quali possono essere in certo senso capiti o governo, per mutarsi in mendicanti della incostante
creduti dalla società. Anzi, mentre un siffatto mascal- maggioranza. Il loro compito essenziale consiste nelzone attacca le sue vittime nel modo più sconcio, egli l'as-sicurarsi di caso in caso o il favore della maggio8
ranza, o nel riuscire a coalizzarne abilmente una campi assolutamente distanti, e si capirà subito quannuova, più favorevole. Se la cosa riesce, potranno to sia insufficiente l'istituzione di un governo che
governare ancora , qualche mese, in caso contrario se conferisce il diritto di decisione a un'assemblea di
ne possono andare subito. La bontà delle loro inten- uomini, di cui soltanto una piccolissima parte possiezioni politiche, ad ogni modo, non ha per se stessa de l'esperienza e la conoscenza dei problemi che
appaiono volta a volta all'ordine del giorno. Le più
nessuna importanza.
Così si perde praticamente qualsiasi senso di respon- importanti misure econo-miche vengono così proposte a un foro di cui appena un decimo può dimostrare
sabilità.
Le conseguenze di questa situazione saltan fuori da di possedere una effettiva educazione economica. Si
può dunque concludere che le ultime decisioni ripo-
una semplice considerazione:
La composizione dei 500 rappresentanti eletti a sano nelle mani di uomini, cui manca qualsiasi preseconda della professione o delle capacità dei singo- messa a ciò fare.
li, si risolve in un quadro tanto disparato quanto E così, per qualsiasi problema. Lo spunto sarà sempre
lamentevole. Nessuno vorrà affermare che gli eletti dato da una maggioranza di incapaci e di ignoranti;
della Nazione siano allo stesso tempo anche gli eletti anche se i problemi posti all'ordine del giorno comdella cultura o dell'intelligenza. Nessuno crederà che prendono tutte le zone della vita pubblica, e necessidalle schede di una massa elettorale tutt'altro che tano per-ciò una grande elasticità e variabilità degli
intelligente, possano nascere a centinaia gli uomini di uomini che li devono decidere, la composizione della
Stato. Non si ripeterà mai abbastanza che dalle ele- Camera rimane immutata. Ma non è assurdo lasciar
zioni generali non possono nascere in nessun modo decidere in materia di trasporti le stesse persone che
dei geni. In primo luogo, perché soltanto in tempi il giorno dopo dovranno prendere una decisione di
specialissimi una Nazione sa esprimere un vero uomo politica estera ? Essi dovrebbero essere per Io meno
di Stato, e non certo a centinaia in una volta sola; e in dei geni universali, come ne appaiono di rado in un
secondo luogo perché l'avversione della massa per le secolo. E non sono invece neppure dei cervelli, ma
personalità superiori è realmente istintiva. E' più faci- dilettanti altrettanto limitati quanto vanitosi e tronfi,
le che un cammello passi dalla cruna dell'ago, che un gente di mezza tacca della specie più bassa. Da ciò
viene l'incomprensibile leggerezza colla quale questi
grande uomo venga scoperto da un'elezione.
Ciò che sopravanza il livello medio dell'umanità, la signori parlan di cose e prendono decisioni, che investoria ci insegna che in genere si affaccia da solo ce necessiterebbero l'esame appronfondito dei più
grandi spiriti. Decisioni della più grande importanza
all'orizzonte.
Ed ecco invece che 500 uomini di dimensione più che per l'avvenire di uno Stato, anzi di una nazione, venmediocre, devono decidere dei fatti più importanti gono prese come se avessero sul tavolo un giuoco di
della Nazione, formare governi, che a loro volta tarocchi, e non il destino di una razza.
devono procacciarsi il favore dell'assemblea - in real- Sarebbe ingiusto, naturalmente, credere che ognuno
tà la politica vien dunque fatta da quei 500.
dei deputati di siffatti parlamenti sia già caratterizza-
E in realtà la politica ne risente, quasi sempre.
to in partenza da una simile mancanza di sentimento
Ma anche a prescindere completamente dalla geniali- di responsabilità.
tà dei rappresentanti del popolo, si pensi a come sono No, questo no.
diversi i problemi che vanno risolti, a come si debba- Ma siccome il sistema obbliga ognuno a prender
no trovare soluzioni per cose che appartengono a posizione di fronte a problemi che non conosce, così
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i caratteri si rovinano gradatamente. Nessuno avrà il si usa oggi. E solo così è possibile che colui che tira
coraggio di dichiarare: Cari Signori, io credo che noi i fili possa restare sempre in ombra, senza mai essere
non conosciamo affatto questo problema. Ad ogni chiamato responsabile. A questo modo anche le decimodo, io non ne so nulla. (Anche una simile dichia- sioni più essenziali per la Nazione non saranno mai
razione, naturalmente, non cambierebbe nulla e quel- portate in conto di un qualche mascalzone sconosciula sincerità resterebbe isolata, né gli altri vorrebbero to da tutti, ma caricate sulle spalle di tutta una fraziolasciarsi rovinare il giuoco da un simile asino galan- ne.
tuomo). Ma chi conosce gli uomini sa che in una così E così cade in pratica ogni responsabilità, giacché
illustre società nessuno vuoi passare pel più scemo, questa è insita soltanto nel senso di dovere del singomentre in certi ambienti la sincerità equivale sempre lo, e non in una riunione di chiacchieroni.
L'istituzione parlamentare è perciò utile e gradita sol-
a idiozia.
A questo modo anche un rappresentante che sia one- tanto ai più ipocriti filibustieri, proprio a coloro che
sto in partenza, vien buttato lungo i binari dell'univer- non amano la luce del giorno; mentre sarà odiata da
sale ipocrisia e falsificazione. E proprio la convinzio- ogni persona retta, onesta, capace di personale
ne che la protesta del singolo non cambia o non cam- responsabilità.
bierebbe nulla alla cosa, uccide quei movimenti onesti, che forse ogni tanto sorgono nel cuore dell'uno o
dell'altro.
Ciascuno si convincerà che, in ultima analisi, egli
non è peggiore degli altri, e che la sua collaborazione
può salvarli tutti, forse, dal peggio.
Certo, si potrebbe oppormi che se anche il singolo
deputato non possiede una particolare competenza su
questo o quel problema, pure la sua presa di posizione vien decisa dalla frazione a cui appartiene e che ne
determina la politica ; e che questa possiede i suoi
comitati di esperti, che la possono egregiamente illuminare.
La cosa sembra, al primo sguardo, pacifica. E allora
nasce la domanda: perché nominare 500 persone, se
solo alcuni posseggono la necessaria saggezza per
prendere posizione nei riguardi delle più vitali decisioni ?
Sicuro, proprio qui è il nocciolo della questione.
Lo scopo del nostro parlamentarismo odierno non è
per l'appunto quello di creare un'assemblea di saggi,
quanto piuttosto un gregge di zeri; la cui direzione
secondo direttive predeterminate, sarà tanto più facile, quanto più grande la mediocrità dei singoli. Solo a
questo modo si può fare una politica di partito, quale
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Lupi e Pecore
Egli è colui che ha deciso di passare per il bosco, che
di Andrea Anselmo
ha rifiutato una volta per tutte questa società pur
vivendoci, come direbbe Junger nel trattato del ribelle.
"In tempi di malattie, di sconfitte, il veleno diventa Dobbiamo imparare a guardare il sistema come un
medicina"
lupo osserva un gregge di pecore.
E. Junger
Premessa
Siamo I fantasmi di una guerra che non abbiamo
fatto …
Per aver aperto gli occhi su un mondo disincantato
siamo,
più di qualsiasi altro i figli dell'assurdo.
La guerra di oggi è già la guerra del futuro, noi viviamo già il futuro in quanto abbiamo previsto l'estinzio-
(Citato da A. Romualdi in "Nietzsche")
ne della nostra gente e abbiamo previsto l'era del consumatore apolide, fiero di vivere nella "civiltà demo- Un episodio della mia infanzia, che a riviverlo oggi
cratica di Mc Donald". La sfida è prepararci al futu- sembra quasi profetico, è quello in cui da bambino
ro, in cui dovremo vivere un epoca in cui saremo una rimasi colpito e atterrito dalla visione di un documenminoranza anche all'interno della stessa Europa.
tario: quest'ultimo era dedicato alla caccia - spietata al lupo. Venivano ripresi gli inseguimenti di un cac-
Questa battaglia può essere vinta solo attraverso la ciatore che dopo aver ucciso un esemplare maschio
selezione e la formazione di un tipo umano DIFFE- riusciva a raggiungere una lupa e suoi cuccioli con le
RENZIATO. Questa opera immane passa attraverso conseguenze che possiamo immaginare. Ne riamasi
un costante lavoro su sé stessi. L'uomo differenziato molto sconvolto e il ricordo solleva in me ancor oggi
non può che essere un esempio per gli altri poiché un forte senso di rispetto per quell'animale che merinon solo è in piedi tra le rovine ma soprattutto perché tava di vivere molto più di quanto non lo meritino
non getta mai la spada ed è pronto a rinunciare a tutti molti esseri umani.
gli pseudo beni della società - borghese - del nulla. Già allora quindi in forma embrionale mi accorsi di
L'uomo differenziato non saprà che farsene delle come "il nemico" per eccellenza, il lupo cattivo delle
banalità a buon mercato che il sistema infila precon- fiabe, fosse suscettibile di una visione diversa rispetfezionate nelle giovani menti Arie di oggi, non sa che to a quella convenzionale che il mondo favolistico mi
farsene della falsa libertà portata dai bombardieri forniva. E se il lupo delle fiabe e dei racconti, lungi
americani, sa che il mondo culturale del sistema è dall'essere un essere malvagio e peccaminoso, non
fatto di bugie, dall'olocausto all'evoluzionismo, dal fosse altro che un modo con il quale il gregge del
11 settembre alla guerra in Irak.
peggior conformismo umano ha simboleggiato colui
che sa vivere da solo contro tutti, nell'oscurità delle
La rivoluzione più grande egli la porta dentro di se. foreste, minacciato ma sempre pronto a lottare, un
11
essere raro ed elevato, di quella bellezza che non sa no deve essere meglio della massa, nulla deve ispiracogliere se stessa? Senza scomodare troppo da pres- re superiorità, tutto deve essere abbassato, nullificato,
so Nietzsche, ricorderei come egli ci ha insegnato folklorizzato o demonizzato, sì che possa essere eliche i valori cristiano/borghesi sono in realtà dei minato nel disinteresse generale. Questo è accaduto
disvalori il cui contrappunto non sono il bene e il al lupo e sta accadendo anche agli europei. Dopo di
male ma bensì la grandezza e la qualità da una parte, loro, il consumatore globale, erediterà il mondo.
la bassezza e la massa dall'altra.
Inoltre, ricorda ad esempio Levalois, il lupo ha carat- IL MODELLO: IL BRANCO DI LUPI
teristiche che dovrebbero esser fonte di ammirazione,
non già di disprezzo e paura:
Eppure è proprio al Lupo che voglio ispirarmi. Il
Il sacrificio: della lupa che affronta i cani per salvare
Lupo nel folklore e nella Tradizione appare certo
come un personaggio e un simbolo complesso; appa-
i cuccioli, del capo branco per il suo gruppo.
Il coraggio: La morte del lupo come simbolo stoico
rentemente contraddittorio. In questa sede vorrei proporre alcune chiavi per penetrare i cancelli di quel
per eccellenza.
La resistenza: Saper sfuggire agli inseguitori per chi-
complesso mito simbolico che partendo dalla
Tradizione ci spinge sino alla "nostalgia per il futu-
lometri.
ro".
L'intelligenza.
La solidarietà (ma io direi responsabilità): Il richiamo
Spesso si sente parlare, negli ambienti eccessivamen-
del lupo che non resta mai inascoltato.
te variegati dell'antagonismo, di comunità e comuniEppure la caccia al lupo è sempre stata spietata e si è
avvalsa di qualsiasi mezzo pur di annientarlo. E la
modernità è in effetti quasi riuscita a spazzare via
tarismo. Bene, io propongo il branco di Lupi come
archetipo della comunità nell'era del Kaly Yuga.
Troppo spesso ho sentito vociare di comunità in termini buonisti, paciosi, castrati. La comunità deve
della faccia della terra il lupo.
Un destino simile sembra toccare quegli animali che
nel passato hanno ispirato con le loro caratteristiche
simboli di fierezza. L'aquila e il leone, i principali
animali rappresentati dall'araldica, sono praticamente
scomparsi dai rispettivi habitat. Quasi che lo pseudo
mito dell'eguaglianza non si accontenti di irretire gli
uomini nel gregge della mediocrità ma pretenda di
abbassare e/o abbattere tutto ciò che è elevato, come
in un pornografico atto di abbrutimento globale. Così
non cogliendo il senso quasi metafisico della bellez-
essere, in un era di Ferro e Fuoco (che si appresta a
ricevere l'inferno sulla terra, l'era del caos della post
modernità e del mondialismo dei senza volto), guerriera, fiera e combattiva, poiché al tempo stesso sarà
accerchiata, vilipesa, minoritAria. Non la solidarietà
legherà gli aderenti a questa comunità guerriera ma
bensì la responsabilità, lo schietto e semplice cameratismo dei Corpi Franchi, lo stile del rivoluzionario
estraneo ai valori borghesi della tolleranza, del pacifismo e delle retoriche catto - buoniste.
za e della fierezza, il plebeo borghese della modernità imperante non ha saputo far altro che portare
all'estinzione quegli animali che in passato i suoi
antenati avevano saputo ammirare nella loro grandezza. Nessuno deve apparire grande, soprattutto nessu12
Si sa che nella Tradizione pre cristiana dei popoli
Nordico - Germanici i guerrieri più temuti e "invasati" (il termine non è casuale) erano i "Berserker" e gli
"Ulfedhnir"; i primi vestiti di pelle d'Orso, i secondi
di pelle di Lupo. Questi guerrieri appartenevano a
particolari comunità iniziatiche e guerriere in cui l'ar- tinti di nero e vestiti da fantasmi si gettano sugli atterte marziale del combattimento senza l'ausilio di riti nemici. Pensate che in Austria l'Oskorei viene
armature e protezioni d'alcun genere si univa all'ap- ricordato con una processione di uomini mascherati
propriazione della forza dell'animale totemico della che di notte percorrono i villaggi proprio come farebcomunità: l'orso in un caso, il lupo nell'altro. Il vestir- bero Berserker e Arii o come farebbe un branco di
si della pelle dell'animale significava appropriarsi lupi ( o di licantropi ?) . Inoltre la caccia selvaggia o
della forza dello stesso tanto che l'ululato era il grido infernale è un soggetto ricorrente nella letteratura
di guerra, agghiacciante e spietato, degli "Ulfedhnir", medioevale, rappresentata tra l'altro anche da Dante.
simile al "Kiai" della Tradizione estremo orientale. E Inoltre, tenetevi forte, la caccia selvaggia è apparsa
proprio in questi termini Tacito parla degli Arii, che nei sogni e nelle notti di numerosi e (per noi ) importinti di nero, col favore delle tenebre sconfiggevano i tanti autori: Nietzsche, Jung, Guenon. Addirittura
nemici vincendoli mediante il loro aspetto demonico. quest'ultimo confessa candidamente a Evola in una
Questi Ordini guerrieri erano regolati da regole ini- lettera di aver assistito più volte (!) a questo spettacoziatiche tali da cambiare la personalità dell'adepto lo notturno.
che così, entrava in contatto con la forza magico reli-
Tutto il mondo chiama a gran voce
giosa dell'Odr Odinico; oltre che con la forza della Il Lupo,
fiera stessa. Odino è accompagnato dai Berserker di Il vendicatore,
Colui che ripara il male con il male,
cui è signore. Essi talora nelle scritture norrene lo
Esso stesso si infligge questo tremendo atto
accompagnano ululando e infrangendo qualsiasi limi- Di Giustizia.
(C. Levalois, Il simbolismo del Lupo)
te, mordendo gli scudi e seminando il terrore.
D'altra parte il termine di Arii tramandato da Tacito ci
può portare davvero lontano. Pare che infatti il termine sia versione latina di "Heria" da cui Einheryar , i IL LUPO, la fine del ciclo, il nuovo inizio.
guerrieri che dopo la morte siedono nel Wallahlla
accanto a Odino/Wotan. Essi si allenano con le armi
per scontrarsi su "Wigrid", il capo di battaglia che
vedrà contrapposte le forze uraniche degli dei contro
quelle telluriche del Lupo Fenrir, di Loki e della sua
progenie infernale, nel "Ragnarok", il destino o crepuscolo degli dei. Ma secondo il folklore nordico le
schiere di Einheryar percorrerebbero anche il cielo
notturno nel periodo di Yule (quello del solstizio
invernale) guidati da Odino, portando paura e talvolta morte ai viandanti. Questa "caccia selvaggia", detta
anche "Oskorei" è riportata in molte testimonianze
sul folklore europeo, anche italiano, e a seconda delle
epoche viene modificata, tanto che nelle versioni a
noi meno lontane essa si cristianizza e diviene una
schiera di anime e di fantasmi guidati dall'Arcangelo
Michele. Ma è proprio di notte che gli Arii di Tacito,
13
E' noto nel nostro ambiente che da quasi un secolo i
pensatori più significativi del pensiero Tradizionale
(e non solo) hanno indicato la presente epoca come
quella prossima alla fine del Kaly Yuga, l'era oscura.
Il senso di un moto che conduce questa civiltà verso
la catastrofe è presente poi in innumerevoli profezie,
previsioni, studi ecologici ed economico/politici. Ma
non basta; il presentimento che un imminente accelerazione della decadenza fosse in atto, sotto la spinta
ad esempio della tecnica, era fortemente presente nel
pensiero
Rivoluzionario
Conservatore
nella
Germania del primo dopoguerra. Proprio l'esperienza
della I GM aveva portato a tali livelli di esasperazione la vita umana da creare una serie di reazioni tra le
più particolari e tra le più avverse al pensiero progressista e modernista.
Sappiamo poi come in varie forme tradizionali l'era Non sarebbe forse un percorrere una via "dell'azione"
oscura, del ferro o del Lupo, fosse annunciata chiara- rispetto a quella "della contemplazione"? E non è la
mente in numerosi testi. Nella Voluspa nordica ad via della mano sinistra semplicemente un ricerca sotesempio, Odino/Wotan richiama temporaneamente in terranea (ma al tempo stesso interna) al centro del
vita, mediante un incantesimo, Volva, una "gigantes- mondo, quello di Agarthi e Shamballah per intendersa" che conosce il passato più remoto nonché il futu- ci ?
ro, la caduta degli dèi. Il ragnarokk, rivelato nel suo
approssimarsi dalla saggia Volva, è proprio rappre- Con ciò non si vuole fare una apologia della "via
sentato dal Lupo. Infatti nonostante il lupo sia un ani- della mano sinistra", ma semplicemente porre l'acmale legato ad Odino (due lupi lo accompagnano, cento sull'ipotesi che la presente Era debba essere
Geri e Freki), col procedere del destino degli dèi, annientata esasperando l'accento più "furioso" e perimolti saranno i Lupi nemici dell'ordine divino. Skoll coloso della ricerca esoterica. Come dice Evola, la
ad esempio insegue il Sole e finirà con inghiottirlo, trasformazione del veleno in farmaco è l'obiettivo più
Fenrir ucciderà lo stesso Odino anche se verrà con- alto dell'alchimia e, sempre secondo quest'ultimo, è la
temporaneamente annientato lui stesso. Il Lupo divie- via della mano sinistra quella che permette non solo
ne quindi simbolo della dissoluzione finale, il porta- di resistere alle forze scatenate che assalgono l'uomo
tore della catastrofe e colui che accelera la conclusio- ma soprattutto, mediante la semplice resistenza a
ne del ciclo, ma proprio per questo, è colui che pre- queste, di vincerle e piegarle. Così ad esempio
annuncia il sorgere della nuova era. Infatti dopo la Odino/Wotan nutre e domina i suoi lupi senza venirterribile battaglia sul campo Wigrid, gli dèi ritornano ne soggiogato. Nelle vicende agiografiche di numeroin nuove forme e con essi la vita. E vengono ritrova- si santi ed evangelizzatori, la capacità di domare i
te le tavole d'oro con cui gli dei erano soliti giocare. lupi con il solo sguardo è considerata il segno di
un'alta realizzazione spirituale.
Balder ritorna e un nuovo ciclo ha inizio.
Fenrir il lupo, poi, prima di guidare le schiere telluri- Nell'Opera che deve condurre l'uomo alla divinità il
che contro gli dèi, amputa la mano destra del dio passaggio attraverso l'oscurità e il caos è una tappa
della giustizia Tyr, e in questo molti hanno visto una fondamentale per giungere all' elevazione interiore.
regressione della giustizia nelle società germaniche. Dante d'altro canto passa attraverso le cavità infernaAl di là delle interpretazioni giuridiche e sociologi- li prima di cominciare a salire per il monte del
che, che peraltro presentano degli aspetti interessanti, Purgatorio e così raggiungere i cieli.
il simbolo della mano amputata al Dio delle assemblee e della giustizia, e quindi anche lui portatore del- D'altro canto però non bisogna dimenticare che, partendo dal fascino esercitato dalla Via della mano sini-
l'ordine, si presta a numerose letture spirituali.
Se la perdita della mano destra significasse che la via stra, si sono diffuse varie forme di pseudo spiritualità
che porta alla dissoluzione passa attraverso una esa- e di degenerazione contro iniziatica. Abuso di sostansperazione del lato "Dionisiaco" della spiritualità, ze stupefacenti, inutili sacrifici di animali, perversiocon un baricentro cultuale che si sposta verso la "Via ne elevata a presunta pratica tantrica e via dicendo
della mano sinistra" ? E d'altra parte le pratiche dei sono solo alcune delle forme patologiche che caratteBerserkir non passano forse attraverso a una spiritua- rizzano molte "congreghe" giovanili di pseudo inizialità guerriera e al tempo stesso estatica, furiosa, che ti.
mediante la materia crea una alchimia esoterica ?
14
completamente azzerata, il settore privato in ginocLa rinascit a attraverso l'annient amento
chio, l'Aids dilagante, le tensioni sociali incontenibili, la popolazione allogena preponderante, la desertificazione ormai una realtà, la cosiddetta "società civi-
Il senso di questo mondo
Sta dunque solo nell'essere annientato.
Per annientarlo però occorre prima conoscerlo esattamente
Altrimenti si soccombe.
le" (in realtà esistente solo nella mente dei nostri politici), quinta colonna del sistema "democratico", saprà
solo opporre a tutto ciò le deboli menti dei propri
rampolli, le quali distrutte da anni di tossicodipen-
denza, consegneranno un intero continente al caos. E
(Franz Schauwecker, citato da A. Mohler "La rivoluin quel momento i pochi che saranno ancora in vita
zione Conservatrice")
capiranno quanto è costato cambiare macchina ogni
sei mesi, consumare migliaia di litri di benzina all'anE' possibile pensare ad una rinascita che passi attraverso la distruzione totale ? E di che distruzione si
tratta ? E questa rinascita ci porterà una rigenerata età
dell'oro ? Si avvererà quindi la profezia della
no solo per farsi vedere e non essere "out", farsi invadere da milioni di stranieri sieropositivi, passare la
propria gioventù a bruciarsi il cervello con ecstasy e
altre simpatiche sostanze.
Così i nipoti e i figli dei politici di oggi pagheranno
Voluspa?
le omissioni dei loro padri e nonni, e gli "eterni valoInutile dire che la distruzione di cui si parla, e verso
cui la nostra società corre, è di tipo "interno" , una
sorta di implosione di un sistema di consumo e di
spreco che finirà per deteriorare a tal punto il proprio
pianeta da renderlo invivibile. Inoltre la "tolleranza"
della società democratica produrrà "i propri becchini". Poiché il continuare a incoraggiare più o meno
direttamente l'invasione allogena e la diffusione
dell'Islam ( in una versione spesso non tradizionale
ma anzi, come un Islam che si fa strumento delle
rivendicazioni degli immigrati) in Europa, congiunto
alla diffusione di forme di caos sociale molto spinto
(consumo generalizzato di droghe, aumento della
violenza gratuita, mancanza di senso di responsabilità, diffusione di malattie veneree, maleducazione elevata a sistema),
produrrà una serie di fenomeni
sociologici che di democratico non avranno molto.
Così nel giro di qualche decennio assisteremo al grottesco fenomeno di un società ultra tollerante distrutta
da quelle stesse persone che in passato ha difeso in
ogni modo contro il proprio interesse. Così quando le
città saranno ingovernabili, la funzione pubblica
15
ri" della costituzione italiana verranno finalmente
valutati per il loro effettivo valore.
Amor Fati, dunque.
Interroghiamoci a questo punto sul senso che il Lupo
può assumere in questo passaggio epocale. Egli porta
la distruzione, ma al tempo stesso porta la rinascita,
porta a compimento un destino che non solo è inevitabile, ma che al tempo stesso è giustizia, poiché ogni
uomo e ogni essere è responsabile per aver pervertito
il mondo delle origini e aver creato la nostra attuale
epoca.
E di nuovo ascoltiamo la Tradizione: narrano antiche
leggende che gli uomini lupo, i licantropi, in epoca
cristiana si vantavano di fronte agli inquisitori di proteggere con la loro essenza licantropica le messi e le
genti contro le forze demoniche. Questo chiaramente
non li faceva sfuggire all'inquisizione ma ci ha trasmesso un senso: quello di colui che combatte anche
per chi lo disprezza, poiché questo è il suo ruolo, il
suo destino.
Il Circolo delle Signore “per
bene”
di Gabriele Gruppo
I
mmaginate un gruppo di donne anziane che da più
di cinquant'anni si riuniscono in una tranquilla sala da
the privata. Ognuna vanta una giovinezza gloriosa ed
importante, e tutte discendono da antenati grandiosi,
alla cui ombra si è fatta la storia di un continente, il
nostro continente. Nel passato della loro giovinezza
queste vegliarde erano belle, focose, combattive ed i
loro corteggiatori migliori, ricambiati nei sentimenti,
spesso n'esaltavano queste qualità. Peccato che con la
"maturità" esse non siano divenute più sagge, bensì
solo delle grasse e rammollite ghiottone. Oggi si
fanno accompagnare al loro circolo da sapute badanti polacche, tanto educate quanto spudoratamente
doppiogiochiste, ed i loro ammiratori rimasti sono o
dei nerboruti scimmioni di colore, o dei viscidi levantini, il cui unico malcelato obiettivo è quello di farsi
intestare quel poco di gloria che resta in appannaggio
a questa sempre più penosa accozzaglia di vecchie.
Nel loro simposio, votato alla sterilità, le sole discussioni che or mai riescono a fare ruotano intorno ad
argomenti banali e capziosi, o a nauseanti pettegolezzi su chi sia tra tutte la più malandata; e dire che un
tempo letteratura, musica ed ogni sublime arte erano
il loro tratto più dolce. Quando si sentono frustrate, e
capiscono di non contare più nulla (il Prozac non
sempre fa effetto) sfoggiano delle anacronistiche
grandeur in qualche sperduto angolo del pianeta
(Costa d'Avorio, Falkland, atolli polinesiani radioattivi ecc.), ma sono fuochi di paglia a cui nessuno crede;
anche perché quando il vero amministratore del circolo, un certo Zio Sam, ricorda loro che il tranquillo
benessere di cui godono da tempo è merito suo, tutte
si accodano in un lamentoso mea culpa comunitario,
con il viso lacrimante rivolto verso alcuni studi cinematografici situati tra Germania e Polonia; i loro
"Luoghi della Memoria" dicono (???).
Potrei andare avanti per pagine intere con quest'ironica allegoria, ma presumo che, arrivati a questo punto,
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sia facile intuire chi siano le protagoniste di questa
mia breve descrizione. A malin cuore devo ammettere che le nazioni dell'Europa occidentale sono nell'essenza tutto questo; popoli spiritualmente in via di
desertificazione, governati da sistemi politici determinati nelle loro azioni quanto un bradipo ubriaco,
eccezion fatta nei momenti in cui siano in gioco gli
"immortali interessi" dei veri padroni del gioco globale. Così questi agglomerati umani europei si adeguano, timorosi di perdere quella continua frenetica
voglia di speculare, consumare, innovare le forme
senza però mutare una sostanza che puzza, a ben sentire, come una friggitrice di un fast food. O a volte
ruminano mediocrità "alternative" in stereotipati paesaggi di un mondo agreste sloow, o in epicurei paradisi tropicali, dove si è sempre festanti, ed esenti da
quella giusta fatica insita nel verbo "creare"; sì perché
certe fatiche "…noi non le possiamo (vogliamo) più
fare".
Come ormai ho capito, la vera essenza di ciò che
avviene nel nostro fazzoletto di terra "occidentale" lo
si evince incrociando le informazioni, eliminando la
propaganda, le rassicuranti illusioni ed altre zavorre
di tal genere.
Nel XXI secolo, appena ai suoi esordi, la nuova parola d'ordine delle oligarchie finanziarie della vecchia
Europa sembra essere: "Fare sistema!". Il progetto,
iniziato qualche decennio fa ed ormai in pieno svolgimento, è quello di eliminare gran parte, se non
tutto, l'apparato produttivo di rilievo presente, e agonizzante, nei paesi europei e di trasferirlo gradatamente, senza fretta ma senza tregua, negli spazi economici in formazione, come Cina, India; ma anche
nell'area del Pacifico per attività più "sottili" (leggi
evasione fiscale e riciclaggio di capitali). Le ambasciate delle principali nazioni europee, nei continenti
"in via di sviluppo", svolgono ormai da un po' di
tempo il ruolo mercenario di apripista dei grandi
gruppi privati nelle nazioni emergenti. Ad esempio,
per il nostro paese, il suggello di questo "nuovo
corso" è stato l'emblematico viaggio del Presidente
della Repubblica italiana C.A. Ciampi in Cina nel
Dicembre scorso.
Con la pletora presidenziale di politicanti e portaborse prezzolati, infatti, si è fatta notare, in qualità e
quantità, una vera e propria legione di uomini d'affari italici tutti con uno o più contratti da far autografare alle gongolanti, nominalmente ancora comuniste,
autorità cinesi. Non c'è da stupirsi però; tutti questi
"risultati importanti" (parola di Montezemolo) sono il
frutto di un lavoro diplomatico durato anni. Sì ma per
chi sono "importanti"? Non certo per il lavoratore italiano che sconterà con la perdita del suo posto di
lavoro, e della connessa tranquillità finanziaria, questi "risultati" conseguiti dalla connivenza tra finanza
europea e strutture politico/democratiche al guinzaglio. C'è però da chiedersi se non fosse stato meglio,
per le nostre potenzialità economiche, che la classe
dirigente politica avesse posto una maggior attenzione al riordino strutturale interno, che ad una spasmodica genuflessione verso le voglie di profitto dei
gruppi privati; cercando magari di trovare una vera
integrazione economica pan europea, e non un trasloco tout court delle attività produttive verso lande
meglio sfruttabili.
Ovviamente certi discorsi nelle nostre "democratiche" nazioni oggi non sono recepiti a dovere, vista la
totale apatia del consumista medio europeo, che non
ama i menagramo, e preferisce le elucubrazioni pubblicitarie sull'imminente era dell'ottimismo; mentre il
futuro della nostra pseudo libertà di parola vien già
ipotecato dal "Mandato di Cattura Europeo". Vero e
proprio strumento di tutela della libera gestione del
potere continentale, ad opera dei burattinai apolidi
economico/finanziari.
Questo è un periodo in cui vengono ridefiniti parecchi ruoli nella politica mondiale, ed in aree a noi
prossime, Est europeo e Medio Oriente, sembra
improvvisamente scoppiata una repentina (troppo
repentina) voglia di "cambiare". Dal principio di questo secolo è, infatti, venuta a crearsi una linea di crisi
sempre più evidente, che parte dal Baltico, corre
lungo i Balcani ed il Caucaso, attraversa la
Mesopotamia, e giunge fino al confine tra Pakistan ed
India, dove ormai accade di tutto ed in tempi brevissimi; in cui però le ex potenze europee non hanno
17
nessun peso specifico rilevante, anzi si ritrovano
spesso a dover costatare il "fatto compiuto" da altri.
Questo significa che l'Unione Europea non ha strategie unitarie (paradossale no?) di ricerca, mantenimento ed, eventualmente, d'espansione di proprie
autonome sfere d'influenza geopolitiche; autonome
dagli Stati Uniti, autonome dalle obsolete N.A.T.O.
ed O.N.U., autonome da quelle fastidiose e pittoresche grandeur, vero e proprio paravento per chi ormai
si dice, ad esempio, orgoglioso d'esser italiano ma
che nei fatti non è più neanche un essere umano, ma
solo un produttore di dollari per se stesso e per gli
sciacalli come lui.
C'è da chiedersi allora che prospettive si profilano?
No, c'è da chiedersi prima di tutto se esiste ancora
"l'Europa", non solo come espressione geografica,
ma soprattutto come forza di volontà creatrice.
Purtroppo con sempre maggior frequenza sto costatando come il popolo italiano, (ma si potrebbe prendere ad esempio anche quello inglese, francese o
tedesco) abbia perso il senso di appartenenza ad un
luogo fisico, l'Europa, con la sua storia, le sue particolarità di civiltà a sé stante, per identificarsi con
un'ineffabile "occidente estremo", in perenne movimento, inarrestabile nelle sue continue mutazioni ed
insaziabile nella sua voglia di inglobare "tutto" per
così poter annullare "tutto".
Forse il circolo delle signore per bene finirà per
diventare un cimitero di sogni morti; oggetto di ricerche archeologiche. L'Europa quindi come un gran
museo a cielo aperto da far visitare a scolaresche globali sempre più distratte, ed annoiate da un cumulo di
vecchiume fuori moda e fuori tempo.
Il futuro comunque non è ancora stato scritto; ci sproni questo.
Gabriele Gruppo
Un giovane di nome Adolf
delle finzioni per incutere loro timore.
di A vat ar
Del resto saranno i suoi interminabili pomeriggi
E
all'aria aperta, i verdi prati austriaci e gli alti abeti ad
ra un ragazzo, nato al confine con l'Impero ispirarli quel suo senso romantico che lo animerà per
Tedesco, quello che passeggiava per la strada più tutta la vita e che prenderà forma nel nazionalsocialiaffollata di Vienna. Un ragazzo, un adolescente, smo.
sognatore, esuberante e con una sola aspirazione: "Ricordo che uno solo dei miei maestri vestiva in
modo decente"
Essere qualcuno. Il suo nome era Adolf Hitler.
In quegli anni forse non sospettava ancora cosa sareb- E come poteva non scandalizzare uno dei suoi relibe diventato, cosa avrebbe inventato e come il suo giosissimi maestri rivelandoli che "in proposito a
nome, un nome fra tanti, sarebbe rimasto impresso questo argomento di scienze io ho letto tutt'altro!",
oppure: "mi sono iscritto all'associazione dei coniugi
nella mente di milioni e milioni di esseri umani.
Molti di noi, si saranno chiesti: "chissà com'era lui divorziati perché ritengo il divorzio un avanguardia
alla mia età!". Di quel suo periodo della vita, il perio- nel campo sociale".
do che va dal suo soggiorno a Vienna, durato quasi O quando eseguendo un compito dettato dal "signor
dieci anni, al 1912 anno in cui si trasferisce a Monaco abate" scrisse con i compagni di classe dietro la lava"a causa dei miei studi per potermi dedicare all'archi- gna quali erano stati i loro "peccati", così scrisse
tettura",così dirà in seguito, non sappiamo tantissimo. quali erano i suoi "peccati di carne", sapendo che la
Nonostante ciò esistono diversi aneddoti riguardanti lavagna sarebbe stata girata e letta solo nel settembre
quel periodo che lui stesso non sdegnava di racconta- successivo, e così fu, raggiunse il suo obbiettivo: far
re quando ormai era l'uomo più potente del mondo ed infuriare quel bacucco, e farsi una grassa risata con i
erano lontani i "tempi di studio e di dolore a Vienna". suoi amici.
Sappiamo che alloggiò insieme ad un suo amico ospi- Lo stesso abate un giorno lo vide uscire dalla cattetato da una coppia di viennesi sposati che non aveva- drale e rimase sorpreso nel vedere quel "discolo"
no avuto figli, la padrona di casa era molto affeziona- uscire da un luogo come quello, tanto che si avvicino
ta ai ragazzi, mentre il marito non sopportava questi e li disse che non aveva mai dubitato della sua buona
due giovani, che facevano tardi la notte e si divertiva- anima, il ragazzino non li rivelò che era entrato solo
no a sparare sui sorci che passeggiavano in cortile. per ammirare le bellezze artistiche che si trovavano
Un giorno la signora si infuriò così tanto con il mari- dentro l'edificio.
to da arrivare a sbatterlo fuori di casa e farli passare Ma nella sua giovinezza non mancano episodi di spila notte nell'uscio della porta con l'aiuto, sicuramente rito nazionale, organizzava delle piccole leghe che
rivendicavano la comunanza di sangue e spirito con i
volenteroso, dei due ospiti.
Fu un bambino dotato di intelligenza e irriverenza, di fratelli tedeschi della Germania, al cui interno ci si
certo non aveva paura a controbattere i suoi maestri e salutava col germanico "Heil!" e quando il maestro
questo lo rendeva antipatico ai loro occhi ma un lea- entrava in classe si alzavano in piedi mettevano in
der e allo stesso tempo un bontempone agli occhi dei evidenza tre matite appaiate simboleggianti la bancompagni, soprattutto in episodi come quelli che diera nero-rosso-oro e intonavano in coro il
videro lui e i suoi compagni chiudere nello sgabuzzi- "Deutschland Uber Alles". E il maestro gli replicava
no un loro maestro ebreo una volta che si accorsero con il viso rosso dalla rabbia: "Hitler! Chi non ama
che gli scoppi d'ira di questo erano regolarmente gli Asburgo non ama la Chiesa e chi non ama la
18
mita" è a Vienna che approda alla questione ebraica.
Chiesa non ama Dio!"
E a proposito della chiesa dirà: "L'unica differenza tra Il ricordo di Vienna evocherà in lui solo povertà, triallora e oggi è che allora volevo far saltare tutto con stezza, sofferenza e degrado. Nonostante questo, fu
grazie a queste sue esperienze che Adolf cresce e
la dinamite".
E' proprio in quegli anni che si interessa per il matura, e il migliore dei suoi insegnanti sarà la spieGermanesimo. Wagner diventa il suo mito, a dodici tatezza della vita in una città degenerata e borghese,
anni assiste a una rappresentazione del Lohengrin, ne in cui sui bordi delle strade si moriva di fame. Un
rimane folgorato, "non si può comprendere il senso mondo che non si allontana troppo da quello presendel nazionalsocialismo senza comprendere il senso te.
In quel tempo risparmiava per andare all'Opera, e
della musica di Wagner".
Colleziona la rivista OSTARA, il cui editore è Von ogni serata all'opera per lui voleva dire non mangiare
Liebenfels, fondatore dell'Ordo Novi Templi, ordine per un po' di tempo, fuma tantissimo, fino a quaranta
ariosofico il cui ultimo Gran Maestro è stato Rudolf sigarette, si accorge che non comprandosi le sigarette
Mund morto nel 1985. Liebenfels come Von List sarà può comprare del burro da spalmare in quel pezzo di
pane, butta le sigarette nel Danubio "da allora non ho
anche maestro della "Thule Gesellschaft".
Hitler, nel suo periodo viennese andò a trovare di per- più fumato". Una serata con amici per festeggiare un
sona il fondatore dell' O.N.T, questi pare li regalò importante avvenimento, ha ricevuto un attestato di
diversi numeri del periodico che mancavano alla col- merito riguardante i suoi studi artistici, qualche boclezione del suo giovane ammiratore, di certo, se l'in- cale in più e Adolf si sveglia la mattina dopo in una
contro avvenne, non si trattò solo di un dono di rivi- strada di campagna, si accorge dell'uso sconsiderato
ste, non è difficile che Liebenfels si sia accorto chi che ha fatto di quell'attestato, da allora non berrà più
era e chi sarebbe stato Hitler, e forse fu lui ad indiriz- alcolici, così lui racconterà negli anni della Seconda
zarlo per la via ancor prima di Eckart. Di certo il gio- Guerra Mondiale, spiegando le sue abitudini salutivane Hitler era spiritualmente schierato con l'arioso- ste, sicuramente da ammirare.
fia, i teorici del germanesimo, e i filosofi della Ma finalmente, l'approdo alla città che più amerà:
Nazione Tedesca: Nietsche, Schopenauer, Kant. Era Monaco.
di sicuro un autodidatta e lo sarà per tutta la sua esi- Città artistica, solare, dalle belle fanciulle bionde e
stenza, senza un titolo di studio sarà ugualmente un sorridenti, Hitler si innamora subito di questa città.
uomo di grande cultura, in grado di affrontare qua- Esistono ancora alcuni suoi acquarelli rappresentanti
lunque tipo di argomento portando avanti le sue idee angoli di Monaco.
e tenendo testa se non facendo fare una figura Io credo che negli anni del 1912-1914, Hitler si intemeschina a qualunque "membro dei diecimila" li si ressò particolarmente all'esoterismo e soprattutto alle
fosse presentato al suo cospetto ostentando cultura.
culture orientali. Non è escluso che si avvicinò a
Senza ombra di dubbio, fu il suo soggiorno a Vienna, membri della comunità induista e tibetana già allora
a formarlo di più. Si rese conto del degrado sociale e presenti nella città, tutto ciò avvenne tramite il suo
politico. Ebbe di fronte agli occhi la decadenza della Maestro Deitrich Eckart.
multirazzialità, e si rese conto di come dei criminali E da queste frequentazioni egli approda alle conovilipendiassero ogni giorno di più le ultime tracce di scenze tantriche, che come ci dice Miguel Serrano
sono alla base dell'Hitlerismo Esoterico. Lo potrebbe
"germanico" che si potessero trovare nella città.
"Da pacifico cosmopolita diventai un fanatico antise- far pensare il fatto che durante il nazismo per queste
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comunità ci fu sempre un occhio di riguardo e allean- Era il miglior modo per raccogliere persone con le
sue stesse idee, tanto è vero che i primi suoi camera-
za.
ti di partito saranno tutti soldati del fronte, e sarà dal
E' il 1914, Hitler si trovava in Germania, ma era cit- fronte di guerra che nascerà il NazionalSocialismo,
tadino Austriaco. Disprezzava fortemente l'Impero nascerà con la guerra, porterà la guerra all'interno e
asburgico, un impero multirazziale e decadente, con a cadrà nella guerra.
capo una famiglia reale inetta e disinteressata Per Adolf Hitler varrà sempre la frase: "Aber das
all'identità germanica. Gli arriva la notizia dell'ucci- Leben ist Krieg" in se la Vita è Guerra.
sioni di Francesco Giuseppe, spera che il colpo di Tutta la sua vita sarà un eterno scontro Il
rivoltella non sia stato sparato da un austriaco filo- NazionalSocialismo non è separabile dal suo nome,
tedesco, perché ciò avrebbe provocato rappresaglie senza di lui non sarebbe stato, e riferendoci alla
fortissime su chi come lui aspirava alla riunione Germania di quel periodo, è assolutamente vera una
sua frase pronunciata in uno dei suoi esaltanti discor-
dell'Austria alla Germania.
Tirò un sospiro di sollievo quando seppe che a spara- si: "Hitler è la Germania e la Germania è Hitler!"
re fu un nazionalista serbo. Poco dopo la dichiarazione di guerra dell'Austria, e con lei la Germania entra
in guerra, Hitler cade a terra in ginocchio e ringrazia
il cielo di averlo fatto nascere in un tempo così favoloso.
Hitler non si arruolerà nell'esercito austro-ungarico
ma andrà volontario in un battaglione del fronte occidentale.
Se è vero che già prima del 1914, egli aveva acquisito tutte le sue idee, cosa che lui dichiarerà più volte,
perché è così contento di poter combattere per
l'Impero Tedesco? Si, era sicuramente migliore
dell'Austria, si respirava un aria più nazionale, ma
non era ugualmente uno stato parlamentarista? Forse
nell'esercito non c'erano ugualmente individui, e
parecchi, arruolati pur se non appartenenti alla comunità di sangue tedesco? Di certo lui non ignorava queste cose….
Sono arrivato a una mia personale interpretazione:
Egli volle cavalcare la tigre del momento. Era l'occasione per Combattere, per superare i vincoli di un esistenza borghese, per essere un Eroe e superare la
prova del fuoco cui le mitragliatrici nemiche sottoponevano lui e i suoi camerati. Ancor più trova conferma questa ipotesi se già si era avvicinato al
Tantrismo.
20
Il Santo Graal
Corbenic, diventa il simbolo di Dio stesso, presente
di Alecava
nel ciborio eucaristico e la ricerca del Graal è l'allegoria della spiritualità cristiana opposta a quella cor-
L
a leggenda del Santo Graal è tra le più notevoli tese mondana e corrotta; né Lancillotto, né Galvano,
creazioni poetiche della cultura francese ed europea né Bohort, né Parsifal sono abbastanza puri per riudel XII e XIII sec. Iniziatore ne fu Chretien de Troyes scire nell'impresa; solo Galaad, il cavaliere perfettache compose ,verso il 1182, il Parsifal o Il racconto mente casto, figlio di Lancillotto, può conquistare il
del Graal, poema di 9000 versi incompiuto, poi con- Santo Graal.
tinuato da tre poeti: uno anonimo, identificato in Vi fu anche una versione tedesca della leggenda,
Gaucher de Denain, Gerbert de Montreuil e composta da Wolfram von Eschenbach. Essa fu proManessier. Nel poema il Graal è una coppa misterio- fondamente influenzata dalle idee religiose e dallo
sa che, portata in solenne processione al castello del spirito cavalleresco del tempo (inizio del XIII sec.) e
Re Peccatore, contiene un'ostia, solo nutrimento del ispirò Wagner nella composizione del suo Parsifal.
re paralizzato da una ferita. Il giovane Parsifal, presente alla processione, vorrebbe fare una domanda
sul Graal, che, se posta, salverebbe il re, sciogliendolo dall'incantesimo; ma, vinto dalla timidezza, non
osa. Il giorno successivo, Parsifal riparte alla ricerca
del Graal. Il tema principale del poema è quello della
"resurrezione mancata" che Chretien de Troyes trasse
dalle leggende pagane della mitologia celtica e che i
continuatori dell'opera interpretarono e arricchirono
con elementi cristiani. Ma un'impronta più fortemente cristiana venne data alla leggenda del Graal da
Robert de Boron; egli compose, indipendentemente
dagli altri continuatori di Chretien de Troyes, tra il
1183 e il 1199 una Storia del Graal, in versi, detta
anche Giuseppe d'Arimatea, in cui la coppa magica
diventa il calice della cena nella quale Giuseppe
d'Arimatea avrebbe raccolto il sangue di Cristo crocifisso. Dal poema di Robert de Boron derivarono una
serie di romanzi in prosa ai quali non furono estranei
neppure le versioni poetiche degli altri continuatori:
due versioni della Storia del Graal, due di Merlino,
due di Parsifal, due della Morte d'Artù e soprattutto il
Lancillotto in prosa, seguito dalla Ricerca del Santo
Graal. In quest'ultima opera, scritta verso il 1220,
domina l'ideale religioso dell'ordine dei cisterciensi:
il Graal, portato in Inghilterra dai discendenti di
Giuseppe d'Arimatea e conservato nel castello di
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Contro il mondialismo mas sonico
di Federico Prati
popoli e civiltà prima dell'avvento dell'evo moderno.
Si ritiene inoltre di sottolineare che è proprio dopo la
rivoluzione francese, in cui si tentò di spezzare definitivamente ogni legame tradizionale tra l'uomo e il
divino, che si assisterà ad uno sviluppo progressivo
"Si voglia o non si voglia avremo il governo mondia- della ideologia sovversiva tesa ad illudere le masse
le. Si tratta soltanto di sapere se questo governo mon- con le chimere massoniche e giacobine. La composidiale verrà instaurato con la forza o col consenso" ( zione di questo schieramento di forze è formato da
James Warburg, della Kuhn-Coeb e Co., 1950,
associazioni palesi ed occulte, fondazioni, multina-
Senato degli USA )
zionali e grandi centri finanziari. Vi sono, per citarne
"Il mondo è governato da persone ben diverse da solo alcuni, la Trilateral Commission, il Bilderberg
quelle immaginate da chi non conosce i retroscena" Group, il Council of Foreign relations e la Round
(B. Disraeli)
Table Organization, oltre naturalmente ai rappresen-
Lucio Levi nel Dizionario di Politica edito dalla Utet tanti di banche come la S. P. Morgan, Lemhan
a cura del trio Bobbio-Mattucci-Pasquino, a pag. 676 Brothers e molte altre. A queste istituzioni dell'usura
ci regala la seguente versione: "Il mondialismo è il planetaria, si aggiungono una miriade di micro-orgamovimento che ha come obiettivo la costruzione del- nizzazioni come club, circoli e movimenti d'opinione.
l'unità politica mondiale. In esso confluiscono aspira- Uno di questi è il "Club di Roma", il cui fondatore E.
zioni cosmopolitiche e pacifistiche, qualificate dalla Peccei ebbe la sfrontatezza di affermare pubblicaindicazione degli strumenti istituzionali necessari a mente, senza suscitare nessuna dura reazione: "bisogarantirne la realizzazione". Se ci si attiene a questa gna arrivare ad un efficiente sistema mondiale goverversione, sembra che nel mondo ci siano degli uomi- nabile con le medesime tecniche del marketing". Si
ni e delle organizzazioni, che per il loro amore per il deve dare atto al Peccei, visto il modo in cui oramai
genere umano non possano fare a meno di dedicare si decidono i governi, una lungimiranza non comune,
tutte le loro energie, per la costruzione del governo il nostro futuro è in mano alla logica della politicaunico mondiale. Il nome dell'autore e dei curatori del- supermarket: "più si spende e più si vince".
l'opera fanno però sorgere il dubbio circa l'autenticità Sfortunatamente, oltre ai protagonisti nella scena
delle intenzioni di questo fantomatico "movimento", mondialista, vi sono tutta una serie di giornalisti, letla cui eterogenea composizione ne nasconde la chia- terati, accademici ed artisti che in buona o in cattiva
ra identità. Del mondialismo e della sua strategia, fede sono i servitori, come utili idioti, del grande
soprattutto in Italia, se ne è parlato e scritto troppo parassita dell'umanità. Questa manovalanza del monpoco per diverso tempo. E' negli anni '80 che inizia dialismo cresce in special modo nell'ambito dei massun lavoro più organico, di studio e d'analisi del pro- media, delle arti, delle lettere e della "scienza" e in
getto mondialista, soprattutto da parte del pensiero tutte quelle spinte sovversive che promanano dai cenetnonazionalista völkisch . Il mondialismo è contem- tri occulti dell'impero della decadenza. Risulta eviporaneamente ideologia e progetto per un governo dente a questo punto come la comunanza d'intenti tra
assoluto a livello planetario; alla sua realizzazione coloro che compongono questo meccanismo travaliconcorrono sia specifiche organizzazioni sia tenden- chi nazioni e culture, popoli e continenti. Tutto il
ze individuali e sociali dovute all'inversione o alla "gotha" del potere politico-finanziario mondiale, e
scomparsa dei valori originari che caratterizzavano più precisamente banchieri, politici, industriali ed
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affaristi d'ogni risma sono i servi dell'unica entità che si vogliono determinare degli equilibri politici, basta
li governa: il Dio danaro, il demone scatenato dell'uti- spostare al computer grossi quantitativi di capitali da
litarismo e del materialismo. In una parola: la un settore ad un altro dell'economia determinando i
Sovversione. Non c'è quindi da meravigliarsi se que- risultati sperati. Oggi il gioco è ancora più facile,
sto "calderone" d'organizzazioni sovversive è caratte- basta che agenzie specializzate diffondano semplici
rizzato da influenze occultistiche. Alcuni studiosi del previsioni sulla possibilità delle varie nazioni di onomondialismo indicano chiaramente come vi siano rare i propri debiti o sulle loro capacità di sviluppo,
intere organizzazioni legate a doppio filo con che improvvisamente un popolo sia messo dinanzi al
Massoneria e Sette Sataniche. Così se da una parte si baratro di un dissesto economico. L'attuale sistema
mantiene il segreto sulle attività, tanto che nulla tra- internazionale di scambio di merci e di capitali rende
spare, d'altra parte si inizia a parlare di alcune attivi- vulnerabili tutte le nazioni del mondo che non vogliotà che dai mass-media vengono mascherate sotto il no obbedire ai dettami del governo mondialista.
profilo umanitario, ecologico e pacifista. A tale L'unica possibilità che resta è quella di prostrarsi
riguardo bisognerebbe prestare attenzione al ruolo all'altare
internazionale
dell'usura:
la
Banca
svolto da numerose organizzazioni internazionali Mondiale, da cui partono i diktat del FMI e della BM,
come l'ONU, l'UNICEF, Amnesty International,
ed un altro paese è sotto il giogo mondialista. Per un
Greenpeace, WWF, Fondo Monetario Internazionale lavoro del genere occorrono anni, mesi o giorni, ma
ecc. E' facile rilevare come in Occidente vi siano alla fine riesce sempre. La politica diventa schiava
attualmente alcuni strati della popolazione che addi- dell'economia e dei suoi poteri, la sovranità etnorittura auspicano (!) il governo mondiale. Persone nazionale finisce in mano al pochi eletti delle centrache, ingannate da un potere subdolo, se solo avvertis- li mondialiste e si ricomincia. Sembra di stare attorno
sero la menzogna che muove la loro vita, forse avreb- ad un tavolo intenti a giocare a "Monopoli", ben
bero un moto di rivolta. Il potere dei mass-media è sapendo che un punto su di un grafico può rappresentalmente grande che sta scomparendo del tutto il peri- tare la disperazione di migliaia di famiglie. Si può ora
colo che queste organizzazioni vengono accusate di iniziare a tratteggiare la fisionomia che il governo
agire a discapito dell'essere umano. L'attività finan- mondiale assumerà, servendosi di strumenti ben indiziaria internazionale può condizionare la politica di viduabili perché le premesse che lo animano iniziano
una nazione e asservirla agli interessi di alcune lobby. a intravedersi. Il regime totalitario dell'usura è
Il sistema economico capitalista, chiamato Libero cosmopolita, quindi è contro ogni identità etnica, reliMercato, in realtà è un grande bluff, si ritiene infatti giosa, culturale e politica, in nome di una "fusione"
che i prezzi dei beni di consumo siano determinati generalizzata di popoli, stirpi, civiltà e culture. E'
liberamente dal gioco della domanda e dell'offerta: laico: interrotto ogni legame con il divino, nessuna
cioè il consumo determina la produzione, e quindi il "fede" può promettere la salvezza, tutto è relativo. E'
prezzo di mercato. Questa favola viene smentita democratico, ma solo a parole, attraverso la manipocostantemente dalla realtà, infatti, a fissare il prezzo lazione delle intelligenze per mezzo dei mass-media
di un bene non sono i consumatori, ma tutta una serie e della cultura usa e getta. L'economia detta le regole
di cause spesso legate a fattori speculativi. Si pensi al della convivenza, tutto viene misurato in termini di
potere delle borse, il cui indice può determinare la convenienza economica. Di conseguenza si possono
caduta o meno di governi, riducendo interi popoli sul- scorgere una serie di obiettivi tattici, per ridurre al
l'orlo della bancarotta o di una guerra civile. Così, se minimo le resistenze, che il progetto e l'ideologia
23
menti neospiritualisti dalle vocazioni umanitarie.
mondialista persegue:
- annullamento di tutte le forme di governo "anoma- Immaginare una resistenza di carattere politico, ecole" rispetto al sistema "democratico" internazionale e nomico o militare, senza che ad essa faccia da controsoppressione di tutte le micro-economie compatibili parte una nuova qualità umana è del tutto illusorio. Il
ad una sovranità alimentare, militare, energetica e nemico ci circonda, è ovunque e perfino in noi stéssi,
aspetta solo che commettiamo mosse false. La logica
farmaceutica.
- superamento, attraverso il consenso o la forza, dei del "muro contro muro" è impensabile, il conflitto in
conflitti nazionali o etnici, per ricondurre nell'alveo atto tra quello che si può definire il Fronte Identitario
dell'O.N.U. la loro risoluzione. E 'necessario quindi e Tradizionale e lo schieramento delle forze della
che ogni paese mantenga un rapporto saldo e "sicuro" Sovversione si svolge in realtà su piani più sottili.
Cosi come il mondialismo divora uomini, coscienze e
con l'O.N.U.'
- realizzazione di una forza armata internazionale civiltà, identità antropoetniche tradizioni, ogni nostra
permanente da utilizzare come forza deterrente o di azione se qualificata dalla norma dal pensiero etnonarepressione nei casi in cui i contendenti non si allinei- zionalista völkisch e dalla tradizione è un colpo allo
stomaco della piovra mondialista, tant'è che questa
no ai voleri del governo mondiale .
- standardizzazione economica e tecnologica di tutti i non potrà esultare fino a quando anche un sol uomo
sistemi di comunicazione, telecomunicazione e si ergerà contro di essa con spirito battagliero in
distribuzione in modo da rendere impossibile liberar- nome e a difesa della Identità e della Tradizione dei
Popoli Europei.
si dal sistema internazionale.
- appiattimento ad un unico modello, sociale e cultu-
rale, del l'intera umanità. Ogni diversità deve essere Federico Prati
combattuta, sia essa etnica, culturale, spirituale, stori- Segretario della Associazione Culturale Identità e
ca, di civiltà. I valori identitari e quelli tradizionali Tradizione
quali la religiosità, la famiglia, la comunità di Sangue [email protected]
e Suolo, devono essere cancellati in nome di un unico
senso di fratellanza mondiale.
- il controllo demografico che in occidente avviene,
attraverso legislazioni abortiste e favorendo le migrazioni dal sud del mondo, promuove di fatto il meticciato e la perdita di identità etno-nazionale .- lo sfruttamento massimo di tutte le risorse terrestri, perseguendo uno sviluppo economico teso ad imprigionare l'uomo nella trappola del consumismo e dell'edonismo.
- l'intrusione nella vita privata e la globalizzazione da
"cittadini del mondo" avviene attraverso la scuola, i
mass-media e i fenomeni culturali creati ad arte, che
sono sempre più meccanismi sociali atti a narcotizzare le coscienze. Al tempo stesso l'annullamento delle
istituzioni religiose tradizionali a favore dei movi24
La massoneria: ecco il nemi co dei Popoli Europei!
senso avrebbero le frequenti riunioni di organizzazioni del tipo dei Circoli Bilderberg o della Trilateral
di Federico Prati
Commision cosiddetti parlamenti transcontinentali -
A
durante le quali gli uomini più potenti del mondo, in
ppare sempre più chiaro come l'attacco contro i prevalenza frammassoni, se non, come è dimostrato
Valori, le Identità etnonazionali, la Tradizione dei anche dalla clandestinità e dalla segretezza delle loro
Popoli Europei sia un decisivo passo avanti verso la discussioni, quello di perpetuare ed estendere il loro
costituzione di quella Repubblica Universale che dominio sui popoli europei con ogni mezzo, guerre e
dovrà, secondo quanto pianificato nel buio delle offi- rivoluzioni comprese?
Non ci si può nascondere dietro un dito; non si può
cine massoniche, essere instaurata .
Sono i nostri valori civili, morali spirituali; le nostre continuare a fingere di non vedere quello che accade
tradizioni; la storia, l'identità etnica dei nostri popoli quotidianamente davanti ai nostri occhi e rifiutare
radicati nella terra europea, il vero obiettivo della l'evidenza del fatto che una mente perversa, una
massoneria. E' la Tradizione e l'Identità etnonaziona- volontà maligna muove la storia del mondo. Non si
le dei Popoli Europei il reale bersaglio della "Inimica può semplicemente ignorare la realtà di un Grande
Vecchio, i cui contrassegni sono quelli della massovis" di quella forza malvagia che è la massoneria .
E' non di meno evidente la tattica, innegabili i pro- neria apolide ed i cui connotati sono quelli del
grammi, scoperte le intenzioni della setta massonica, Grande Vecchio che si rivolge agli Illuminati per
la quale, per bocca di suoi Altissimi Iniziati afferma esporre il piano strategico per il dominio dell'Europa
che: "Il mondo è governato da tutt'altri personaggi e, attraverso l'Europa, del mondo.
che neppure immaginano coloro il cui occhio non Di quel Grande Vecchio che per portare a compimengiunge dietro le quinte" (Benjamin Disraeli); che to il piano di egemonia sui Popoli d'Europa, si avva"Trecento uomini di cui ciascuno conosce tutti gli le di mezzi economici e militari praticamente illimialtri, governano i destini del continente europeo e tati; che si giova della stampa e dei mezzi di comuniscelgono i loro successori" (Walter Rathenau, mini- cazione audiovisivi, di cui ha ormai il pieno controlstro della Repubblica di Weimar); che: "Questo com- lo, per distruggere le comunità etnonazionali
plotto mondiale per la distruzione della civiltà s'è d'Europa, per pervertire lo spirito umano, per privare
potentemente sviluppato" (Winston Churchill); che: i Popoli Europei di quei sani punti di riferimento che
"Le decisioni sono prese al di fuori del Parlamento da sempre li hanno guidati, confondendo il bene con
dai Clare, Lazard, Warburg" (Harold Wilson come W. il male, il giusto con l'ingiusto, la verità con la menChurchill, membro di società segrete mondialiste ed zogna ed abbattendo così la fede in quei valori tradiuomo politico inglese); che : "In politica nulla accade zionali ed identitari che hanno diretto da sempre i
a caso. Ogni qualvolta un fatto accade si può essere Popoli Europei.
certi che è stato previsto per svolgersi esattamente in Senza alcun dubbio l'Europa è destinata a cadere
quel modo" (Franklin Roosvelt, frammassone nelle mani della setta demoniaca. Sarà una caduta
Presidente degli U$A). E si potrebbe continuare a lenta, senza traumi, senza che i popoli europei, tesi
alla ricerca della ricchezza e del potere, del benesse-
lungo con citazioni e documenti incontestabili.!
Sarebbe, d'altra parte, ingenuo e superficiale credere re e del piacere, storditi da un'invasione allogena
che guerre e rivoluzioni del recente passato siano nate senza eguali, dalla distruzione della Tradizione, della
per caso. Ed a che cosa servirebbero allora, e che Memoria degli Avi, dal tentativo di instaurare anche
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in Europa la mefitica idea di società multirazziale e
multireligiosa, da una televisione sempre più violenta, sempre più pornografica, confusi dalle innumerevoli e contrastanti informazioni che i mass media diffondono in continuazione, privi ormai della conoscenza del bene e della verità, si accorgano del baratro in cui sono precipitati.
Ma quando giungerà, come con tutta certezza giungerà, il giorno della liberazione etnonazionale e tradizionale dell'Europa oppressa, allora l'opera Satanica
costruita dal Grande Vecchio cadrà inesorabilmente e
la restaurazione dell'unica civiltà possibile per l'uomo, che è quella fondata sulla Tradizione e sulla
Identità , sarà inevitabile perché il male non può prevalere a lungo sul bene, la menzogna sulla verità, l'ingiustizia sul diritto. Perché non ci si ribella impunemente a Dio.
Federico Prati
Segretario della Associazione Culturale Identità e
Tradizione
[email protected]
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Per una Europa
etno-federale
di Federico Prati
L
'unificazione europea è una realtà di fatto. Ma di
quale unificazione si tratta? Prevale un processo d'integrazione economica e monetaria a discapito d'altri
fattori quali l'identità etnonazionale, la cultura, la storia e le radici spirituali. Il grande rischio è che l'attuale unificazione tecnocratica e finanziaria cancelli la
migliore cultura europea, quella delle Patrie etniche e
delle tradizioni dei Popoli Europei. Oggi milioni
d'europei autoctoni vivono in situazione di povertà,
senza lavoro sicuro, senza alloggio, senza protezione
sociale e sanitaria. Questo non è altro che il risultato
del sistema liberista, che, tanto sbandierato dalla
destra alla sinistra come il migliore dei sistemi economici possibili, continua invece a creare nuove
ingiustizie.
Noi etnonazionalisti völkisch vogliamo un'alternativa di valori e di popolo; non rassegniamoci al pensiero unico dominante!
Noi auspichiamo la nascita di un'Europa dei Popoli e
delle piccole Patrie, delle specificità etno-nazionali,
non l'Europa dei mercanti, delle multinazionali e del
mondialismo finanziario.
Blocchiamo l'immigrazione, chiudiamo le frontiere
ed aiutiamo i popoli veramente bisognosi a casa loro
con progetti di sviluppo in loco e sostenibili dal territorio.
EUROPA: IL FUTURO VIENE DA LONTANO:
-DALLE RADICI MILLENARIE. Riaffermiamo il
primato delle comunità etno-nazionali (TrentinoTirolo, Insubria, Veneto, Piemonte, Baviera,
Fiandre...) sui cosiddetti stati-nazione di matrice massonica e di stampo ottocentesco. Riaffermiamo il primato dei valori tradizionali e spirituali dei Popoli
d'Europa. Difendiamoci dalla massificazione del "villaggio globale".
-DALLE TRADIZIONI E DALLE PICCOLE
PATRIE ETNICHE. Difendiamo le Identità e le specificità etniche minacciate dalla frammentazione del
tessuto sociale, dalle forme di egoismo delle società
post-industriali, dall'invasione allogena e dalla sovversione massonica.
-DALLE LINGUE AUTOCTONE DI OGNI COMUNITA' ETNONAZIONALE. Espressione verbale di
millenni di civiltà. Difendiamo le lingue autoctone di
ogni comunità etnica d'Europa dall'invasione di forestierismi, di neologismi arbitrari, dalla prevalenza
della oralità sulla lingua scritta.
-DELLA FAMIGLIA TRADIZIONALE, DELLA
EUROPA: UNA CONFEDERAZIONE DELLE NATALITA' E NON DEL DECLINO DEMOGRACOMUNITA' ETNICHE DEI POPOLI D'EUROPA! FICO. La maternità è lasciata interamente sulle spalle della donna e della famiglia. Riconosciamo il valoNON UN MERCATO!
re sociale della maternità. Aiutiamo le madri a scegliere di essere tali.
NOI VOGLIAMO L'EUROPA:
-DEL DIRITTO ALLA VITA. Chiediamo il rispetto
-DELLA GIUSTIZIA SOCIALE e non delle spere- della vita (fin dal concepimento) proibendo l'aborto,
quazioni per cui chi è ricco diventa sempre più ricco la commercializzazione di feti ed embrioni, la produzione di embrioni a scopo sperimentale.
e chi è povero resta povero.
-DELLA SICUREZZA e non dell'allarme sociale.
Buona parte dell'Europa vive "a rischio" sotto gli
assalti crescenti della criminalità allogena e sotto l'influenza della grandi organizzazioni criminali.
-DEGLI EUROPEI e non del modello multirazziale
sponsorizzato dai Poteri Forti e dalla massoneria.
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Federico Prati
Segretario della Associazione Culturale Identità e
Tradizione
[email protected]
A.D. 476 d.C: Arrivano le
banche!
di Controcultura
rurale, sollecitano la nostra indignazione nel segno
dell'orgoglio nazionale, quando l'unica questione
veramente in gioco è la salvaguardia della loro poltrona, dei loro vergognosi privilegi - primo dei quali
E'
l'impunità - e della facoltà di abbeverare amici,
appena iniziata la stagione della scalata alle parenti e complici con il denaro degli altri, cioè il
banche italiane da parte dei grandi gruppi stranieri, nostro, consentendo alla "benemerita" classe imprenche subito si è levata una selva di scudi da parte dei ditoriale italiana di comprare di tutto e di più senza
banchieri e dei loro camerieri politici, tutti ad appel- sborsare un soldo di tasca propria.
larsi in coro penosamente ad un'aberrante concezione
del patriottismo. Al posto di quel patriottismo - osser- Come cittadini e consumatori, non avremo che da
vo - che avrebbe dovuto esserci invece da parte loro giovarci dell'arrivo delle banche europee in casa
quando ci ingabbiavano in iniqui trattati internazio- nostra; che, pur non essendo istituzioni di beneficennali liberticidi e tassatori, o ci volevano consumatori za, appartengono a culture civili e politiche in cui non
globalizzati, oppure spalancavano la porta ai prodotti si arriva sistematicamente al livello di abuso nostracinesi.
no, con l'abbraccio incestuoso tra credito-politicacalcio-industria-editoria in cui noi finiamo stritolati.
Ma si sa; quando siamo noi, ad andare dai "buoni sel- Basta guardare a scandali come Cirio, Argentina,
vaggi" a farci fare le scarpe in cambio di una ciotola Parmalat, per capire che il livello di inquinamento
di riso, siamo degli illuminati civilizzatori, novelli della nostra società civile ad opera del sistema finanColombo che sanno guardare la via del destino al di ziario è unico in Europa.
là dell'orizzonte; e quindi, persino un'ignobile operazione come la chiusura degli stabilimenti De Longhi Nondimeno, non abbiamo dubbi che le nostre istituper portare le produzioni in Cina, viene cantata da zioni politiche e bancarie attueranno tutte le misure
fogli pornografici come Libero (in gara, come altri ostruzionistiche possibili e consentite, per allontanagiornalacci della specie, per diventare organo di re il giorno del trapasso di questi "poteri forti". Che,
stampa ufficioso della Confindustria) come "la vera comunque, avverrà. Per cui, paradossalmente vedreriscossa del Nord-Est" nel segno della "sensibilità mo aprirsi alcuni spazi di maggiore agibilità demosociale"; si, perché alle coppie di dipendenti il signor cratica non grazie al frutto di una lotta consapevole,
De Longhi concede di salvare uno dei due! Scusate, ma al cannibalismo dei nostri padroni. E' una consima questa politica industriale assomiglia tanto alle derazione che dovrebbe accompagnarci nella via
decimazioni di Cadorna.
all'antagonismo, ed indurci ad un maggiore realismo
nella scelta delle metodologie di lotta. Privilegiando
Quando, invece, sono gli altri a voler comprare le una migliore conoscenza sia teorica che tecnica dei
nostre aziende, secondo quelle regole del libero mer- meccanismi dell'economia e della finanza moderna,
cato che sono la nostra Costituzione di fatto, ecco che inquadrati nel complesso delle scienze sociali, rispetsi levano subito gli ululati di questi lupi mai sazi. to a tematiche di maggior spessore culturale e preBanchieri il cui mandato dura come un papato, novel- gnanza ideale, ma ininfluenti sul piano dell'antagonili Mazzarò che solo con la morte mollano il mallop- smo operativo.
po (nelle mani dei delfini designati, beninteso), dal
Governatore di Bankitalia all'ultimo direttore di cassa
28
Sarebbe sconcertante, scoprire che magari un cambiamento in campo economico, perfettamente prevedibile ma non previsto perché la materia non è stata
sufficientemente considerata, può portare alla causa
della libertà più di tante contorsioni ideologiche. Ma
è quello che probabilmente avverrà, almeno nel caso
delle banche. Per cui le "avanguardie rivoluzionarie"
nostrane farebbero meglio, a mio avviso (e su questo
auspico che prima o poi si sviluppi un contraddittorio), a coltivare interessi maggiormente multidisciplinari, a riscoprire la valenza degli studi scolastici tradizionali, e ad interessarsi alle professionalità moderne, invece di inventarsi semplicemente tutti professori e filosofi, come se vivessimo in un eterno rigurgito
sessantottino nell'ambito del quale l'intellettuale è al
centro del mondo, mentre in realtà è al di fuori di
tutto.
Sempre che, beninteso, i nostri rivoluzionari ambiscano ad un ruolo e a risultati reali, e non semplicemente a crearsi un alibi della loro ignavia ed impotenza.
29
Adunata - Minne IX - X
di Alchemica
IX
C
olei che dorme è la Regina Oscura
La Sposa delle spose la Madre della Natura
Colei che dorme ha Notte per capelli
Corona di gemme bellezza venusina
Qualcosa d' Oro brilla ma il corpo è bianca argilla
Colei che dorme siede su metà trono
È l' antica Dea il suo Nero è Luce vera
Coppa delle coppe Santa Vergine Ayesha
Colei che dorme è compagna dei Viandanti
La Sposa delle spose nemica dei Giudei
X
C
hi ricorda bene parla di un Tridente
Forza triplice della sua Grandezza
Lo Scettro di Lucifero è il nostro Battesimo
L' unico momento in cui nasciamo a Vera Vita
O seguaci del Grande Dio il Potere in sé racchiuso
30
Il Drago
da riuscire a compromettere la nostra vista della
di Luca Valentini
meta, della Via.
Ma, mentre ci si guardava, cercando una ratio,
F
il nostro cuore era reso invincibile
redda era la sera, freddo era il nostro animo,
dall'ascolto del sacro giuramento, del nostro sacro
l'animo di trovatori smarriti, alla ricerca di qualcosa.
giuramento,
Ma di che cosa?
i precetti dei Santi Cavalieri di ogni tempo,
Sì ci aggirava nelle solite strade deserte,
che hanno giurato fedeltà eterna al Drago,
si spendevano fiumi di parole importanti,
al suo alito, al suo potere, al suo Dio.
s'interrogava il cuore sul nostro destino, sulla nostra Così, come l'animale dalle fauci infuocate,
sorte.
creatura di altri tempi ma dallo spirito immortale,
Le stesse erano le nostre insicurezze, i nostri dubbi,
così, in quella serata dall'apparenza sinistra,
ma la stessa era, però, la nostra Fede, il nostro Spirito. noi infrangemmo ogni incertezza, ogni esitazione,
Così, fermi nella nostra volontà di lotta,
come il Drago, ci sentimmo figli di un altro mondo,
contro un Fato avverso, contro un mondo coccodrillo di un mondo che nessun uragano,
con i suoi figli,
nessuna tempesta, nessun fulmine,
noi ci trovammo lì, su quel confine tra terra e mare,
potrà mai travolgere o abbattere!!!
su quella spiaggia così vuota di corpi,
ma così colma di energia, di vita.
Quel vuoto così ricco, così importante,
ci aveva sempre attirato, ammaliato:
era il simposio ideale per le nostre parole, per i nostri
pensieri.
Lì scoprimmo molti misteri del nostro Animo,
ed anche quella sera ci sarebbe stata l'ennesima rivelazione.
Il cielo, affogato fra le nubi più terribili,
non amava il mare in tempesta
e noi eravamo sempre più presi dalle nostre incertezze,
quando, ricordando un castello che si faceva abbracciare
dall'alito magico del Drago e dal suo sacro potere,
vedemmo le nubi di Avalon aprirsi e parlare:
forse sarà stato un sogno o un'illusione,
"Colui che mette in pratica gli antichi insegnamenti e
(ciò facendo) ne impara di nuovi può considerarsi
ma i nostri occhi ammiravano stupefatti
la costellazione dell'essere simbolo del Verbo Divino, maestro. Il saggio cerca in sé, l'uomo volgare cerca
negli altri."
le 15 stelle del Dragon risplendevano il nostro essere, (Confucio)
rafforzavano il nostro corpo, la nostra Volontà.
Quelle stelle erano le uniche luci in quella notte,
così oscura, così tenebrosa, figlia della peggiore Kalì,
31
Kulturkampf (parte terza)
Il soldato italiano, singolarmente preso, bene è che
di Lodovico Ellena
ecceda in dignità razziale. […] Non si sarà mai dei
R azzisti, ballerine, gay e prostitute.
dominatori, se non avremo la coscienza esatta di una
nostra fatale superiorità. Coi negri non si fraternizza.
Quando nei primi anni Settanta chiesero a Zhou Enlai Non si può. Non si deve.
primo ministro della Cina di Mao cosa pensasse della
Rivoluzione Francese, egli rispose che era ancora Parola di Indro Montanelli che nel 1936 consegnava
troppo presto per giudicare. L'aneddoto mette il dito i seguenti concetti alla rivista mensile Civiltà Fascista
in una piaga, ovvero sul fatto che invece oggi in in un articolo intitolato "Dentro la guerra", e Indro
Europa si tenda a fare l'esatto contrario: vale a dire Montanelli è noto ai più come campione indiscusso
che si eccede in fretta a storicizzare un periodo, un di democrazia, liberalismo e tolleranza ideologica: a
personaggio, un regime: a questo proposito si pensi vederla da un solo lato si direbbe che la maggior parte
infatti all'infinita ferita ancora aperta ed in fieri sulla degli italiani non ha pregi e difetti, bensì pregi e pregi
Resistenza, sulla R.S.I. e sul Fascismo. E ciò deriva incompresi. Infatti non si comprende una simile evoanche e soprattutto dal fatto che i vincitori si affretta- luzione culturale e politica. Ma ciò che rende ancora
rono a scrivere la "loro" storia, negando anche solo più sospetto e perciò poco credibile tanti episodi anal'idea di un sia pur vago diritto di replica della parte loghi, è il fatto che scientificamente tali episodi vensconfitta. E sì che "bisognerebbe ricordarsi di ascol- gano annullati, minimizzati, dispersi o, quando è
tare le ragioni dei vinti, che non è onesto liquidare - impossibile negarli, spiegati.
come il più delle volte accade - come fastidiosi piagnistei o come improbabili nostalgie", come sottoli- Non è neppure del tutto vero che io abbia nel frattemnea un insospettabile Lorenzo Del Boca nella sua po cambiato idea. […] La mia giovanile adesione forintroduzione ad una storia controcorrente del nostro male al fascismo non aveva niente a che vedere con
Risorgimento. Peraltro di che storia parlassero i vin- la mia formazione culturale, che attingeva ad altre
citori è evidente in uno dei tanti "dettagli" che però la fonti, a Croce anzitutto.
dicono lunga; Stalin ad esempio, nella sua "Piccola
storia del partito comunista bolscevico" annulla l'esi- A volte ci si domanda perché molti intellettuali non
stenza stessa di Trotzkij: non esiste, non fu, non c'è considerino almeno in qualche occasione della vita
mai stato, l'inventore dalle "rivoluzione permanente", l'ipotesi di un dignitoso silenzio, in questo specifico
secondo Stalin non è quindi mai nato. Il fatto, per caso il senatore e benemerito professore universitario
nulla secondario, dà meglio di dozzine di esempi ana- Norberto Bobbio. A volte sembra di vivere in data
loghi l'idea di come uno dei più illustri personaggi del astrale 3017 punto 6 piuttosto che sulla terra. Ma la
dopoguerra concepisse la materia della storia. E fu in storia è ricca di note stonate che mal si accordano con
buona compagnia, tanto che non passa giorno che l'idea di uomini, culture o fatti, così ricca da togliere
non emerga da polverosi e dimenticati archivi qual- il respiro tanto che, parafrasando Joaquin Lavado
che documento, qualche lettera, qualche nota stonata "Quino" che fece dire ad uno dei suoi sottili persoche stride con estrema evidenza con la storia insegna- naggi ovvero Manolito, che ogni storia è in realtà due
ta, assimilata e digerita dalle moltitudini. Ecco un storie: quella che si compra e quella che si crede di
comprare. E Einstein "il tiranno" scrissero un giorno
esempio:
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su un'autorevole rivista impegnata alla ricerca di quei controllare quanto sopra alt.
famosi dettagli, particolari, frammenti, tanto che un
bel giorno ne emerse uno che costrinse il grande fisi- Firmato ovviamente Mussolini, lo stesso Mussolini
co a fare i conti con la propria relatività, questa volta che ancora al presente viene osannato a caratteri cubitali su uno dei trulli di Alberobello in Puglia (Viva il
troppo umana.
Duce) tramite un depliant che il Comune offre gratui1.
i miei vestiti e biancheria dovranno essere tamente a grappoli ai turisti: sarebbe curioso chieder-
tenuti in ordine. 2.dovranno essermi serviti regolar- si cosa potrebbero pensare a tal riguardo un improbamente tre pasti al giorno, nella mia camera […] bile giapponese o un altrettanto improbabile inglese
rinuncerai a ogni relazione con me, oltre a quelle in grado di tradurre. E ancora più curioso chiedersi
richieste per mantenere le apparenze in società. In cosa ne penserebbero gli anarchici, peraltro nemici
particolare non chiederai: 1. che io passi il mio tempo dello Stato e quindi degli uomini come di loro disse
con te a casa. 2. Che io esca o viaggi con te. E anco- un sorprendente Gandhi, mito pacifista a volte prora: 1. Non ti aspetterai affetto da me e non mi rimpro- prio dei medesimi anarchici.
vererai per questo. 2. Devi rispondermi subito quando ti parlo. 3. Devi lasciare immediatamente e senza
protestare la mia stanza o il mio studio quando ti
chiedo di andare.
Nella lista degli italiani che si schierarono pubblicaQualche mese dopo aver ricevuto questa lettera la mente a favore dei provvedimenti razzisti del regime
moglie di Einstein, Mileva, sarebbe andata a vivere fascista emergono nomi tanto insospettabili quanto
da sola a Zurigo. Nulla che tolga grandezza allo inattesi: Amintore Fanfani, Giovannino Guareschi (il
scienziato per carità, certamente all'uomo invece padre di don Camillo), lo stesso Pietro Badoglio o
qualcosa sottrae anche perché gli uomini a volte sono Curzio Malaparte che da parte sua arrivò anche nel
la cosa più sovrannaturale che la natura abbia conce- 1941 sul Corriere della Sera ad affermare che:
pito. Ma si torni al fascismo. Questa volta un telegramma che qualcuno non ha fatto in tempo ad occul- basta spingersi nei quartieri poveri (di Jassy) per rentare o che invece qualcun'altro ha conservato per evi- dersi conto del pericolo sociale che rappresenta la
denziare "quanto bui fossero quei tempi": come si enorme massa del proletariato giudaico. E' infatti dai
miseri tuguri di quel quartiere che sono partite le
preferisce.
prime fucilate contro i soldati. E a lui fa eco sullo
E' ormai diventato un sistema quello adottato da uffi- stesso giornale Paolo Monelli: "Sono miserabili, tenciali e funzionari che consiste nell'avviarsi all'Ufficio gono stretti i loro quattrinelli nella pezzuola o nel
alle 8 il che significa essere al tavolo di lavoro non pugno. […] La Polonia paga oggi il fio d'una politica
prima delle 8 e 15 e forse più tardi alt. Esigo che que- troppo accogliente per secoli".
sta deplorevole abitudine tipica manifestazione di
quel pressappochismo deleterio tara del carattere di Incredibile come il vento cambi le opinioni di uomitroppi italiani, abbia immediatamente cessare alt. ni e foglie. Per questa ragione quindi questa volta,
Alle 8 chi non è già al suo tavolo di lavoro ha perdu- contravvenendo ad una nostra sana abitudine, non
to la giornata con le relative conseguenze alt. Farò citeremo la fonte del prossimo brano trattandosi di
33
comunicazione privata ma assolutamente attendibile, recenti episodi sui quali glisseremo. Stalin mandò nei
soprattutto al fine di garantire l'immunità al suo auto- Gulag oltre 50.000 persone grazie al suo articolo 121
re che in balia ad effimere correnti stagionali rischie- del Codice Penale, mentre Mugabe, presidente dello
Zimbabwe, definì i gay "peggio dei cani e dei porci".
rebbe.
Ma più di tutti l'insospettabile coppia Fidel Castro La maggior parte degli ebrei fu fascistissima. Ho in Che Guevara; quest'ultimo fu violentemente nemico
microfilm l'intera collezione del giornale degli ebrei dei gay, tanto da sostenere la necessità di costruire
in camicia nera fatto a Torino da Ettore Ovazza, fra- appositi campi di concentramento contro questo vizio
tello della nonna degli Elkann (oggi padroni della "borghese e controrivoluzionario": un mito che scricFiat). Quando ci furono le leggi "razziali" (in realtà, chiola. Senza contare poi gli esperimenti di Castro
fatte da Mussolini perché aveva paura che gli ebrei per "rieducare alla virilità" come quello (a puro titolo
facessero le spie e (che) cercò (quindi) di isolarli), un di esempio) sperimentato da un medico cecoslovacco
quinto dei 3700 ebrei torinesi non venne perseguitato appositamente scritturato che costringeva i detenuti
perché poteva vantare grandi fascistissimi meriti. La omosessuali a vedere scene pornografiche omo ed
più abile "cacciatrice di ebrei" a Roma fu un'ebrea, etero, per poi colpire gli stessi malcapitati con scariche elettriche sulle scene omosessuali: il metodo non
Letizia di Porto. Idem a Trieste.
funzionò e il medico tornò in Boemia. Anche a Cuba
E' estremamente possibile che le affermazioni di que- un articolo del Codice Penale (il 303) punisce l'omosto storico trovino prima o poi pubblicazione, nel sessualità manifestata in pubblico con la prigione.
frattempo sarà comunque più prudente tacerne il Alina Castro, figlia del leader, raccontò in una nota
nome per ovvi motivi. Insomma, ancora una volta intervista che a Cuba i gay erano considerati malati e
note stonate o dettagli in contrasto con la vulgata uffi- che per loro la situazione non era di molto cambiata,
ciale, ancora una volta vicoli di storia in contrasto se non all'apparenza per puri motivi di convenienza
con i corsi. Vicoli che poi nel caso di un altro degli internazionale. Chissà come l'avrebbe presa una simiargomenti che il politicamente corretto ha reso cele- le indiscrezione lo scrittore e pittore Lorenzo
bre diventano viali: l'acida questione omosessuale. Tornabuoni autore di un romanzo nel quale venivano
Qui le note stonate sono alla fine così tante che ne narrati amori omosessuali tra partigiani, scritto "per
uscirebbe un bel coro, vediamone quindi alcune. alimentare i desideri più inconfessabili, anche quelli
Troppe volte infatti da sinistra s'è levata alta la voce in cui è ineliminabile una componente sadomasochisu gay e fiancheggiatori, puntando il dito sull'altra stica".
parte oscurantista, medievale e forcaiola dimenticando però altrettanto troppo spesso che le cose stavano
(e stanno) ben diversamente. Qualche esempio. I Pensare invece che l'idea ricorrente di giovani militi
Talebani i gay da parte loro li giustiziavano facendo tedeschi o italiani, fu senz'altro a maggioranza quella
crollare addosso un muro agli aventi i requisiti, in di appartarsi il più a lungo possibile con una qualsiaArabia invece amputavano mani e piedi mentre in si "Lili Marleen" disponibile per così dimenticare per
Iran dal 1979 oltre 4000 gay sono stati ammazzati. In un attimo brutture e atrocità della guerra. La storia di
Palestina la scoperta di una relazione gay comporta questa canzone è comunque singolare e vale la pena
invece la cacciata da casa o il pestaggio o la prigione: di ripercorrerla; diventò infatti più di qualsiasi altra
e su questo paese esistono dettagli truculenti su cosa la colonna sonora del conflitto tanto da diventar34
ne poi indissolubilmente legata. La canzone era ri della Seconda Guerra Mondiale, ma da qualche
apparsa alla vigilia del conflitto ma passò pressoché tempo questa pagina di storia è finalmente riemersa
inosservata; le parole erano di Hans Leip e il primo dall'oblio.
titolo fu La ballata della lanterna e della caserma,
musicate da un certo Schulze. La cantante Lale Dopo sessantaquattro anni posso solo esprimere il
Andersen la portò quindi in un locale notturno berli- mio incondizionato cordoglio ai familiari di coloro
nese ma fu un totale fiasco nonostante all'epoca fosse che vi persero la vita. Per la Gran Bretagna questa è
stata incisa su un numero - sia pur ridotto - di dischi. l'ombra più scura negli archivi storici della guerra, un
Uno di questi finì per puro caso nello zaino di un sol- fatto di cui ci vergognavamo troppo per poterlo ricodato che lo portò nel 1941 con sé fino a Belgrado, noscere e del quale solo dopo mezzo secolo siamo
città in cui sempre per caso fu comandato a presidia- riusciti a prendere atto.
re la locale stazione radio riattivata. Non avendo
nulla d'altro in mano per riprendere le trasmissioni e Parole del console britannico Moira Macfarlane riladiffondere il notiziario, i tecnici ebbero dal soldato il sciate il 10 settembre 2004, che aggiunse anche tratprovvidenziale disco, ma la trasmissione fu sospesa tarsi di "negligenza criminale con prevedibili consedopo qualche giorno. Sembrerà impossibile pensan- guenze devastanti": "e bisogna esser chiari su questo
dolo in guerra, ma a Radio Belgrado arrivarono cen- punto, non ne è responsabile il comandante dell'Utinaia di lettere che reclamavano la canzone della lan- boat. Il comandante dell'U-boat ha fatto solo il suo
terna e della caserma: il disco però nel frattempo si dovere, egli vide una grande nave da crociera, bassa
era rotto. Fu quindi fortunosamente rintracciata la nell'acqua per l'enorme carico, che viaggiava lungo le
casa editrice che ne reperì immediatamente un altro e coste dell'Irlanda nel cuore della notte. […] No, non
da lì in poi dalla ex-Jugoslavia Lili Marleen si diffu- fu sua la responsabilità di quella strage, ma delle
se in tutta Europa divenendo il successo universal- autorità britanniche che consapevolmente mandarono
mente noto.
1500 civili e l'equipaggio verso un viaggio che sarebbe quasi certamente finito in tragedia". Cosa puntualmente avvenuta. L'episodio è oscuro. I prigionieri che
furono stipati in fretta e furia sulla nave, null'altro
erano che italiani radicati da lustri a Londra e in
Inghilterra che lavoravano e svolgevano vari tipi di
E giustizia inglese
attività: và inoltre aggiunto che molti erano da anni
pubblicamente antifascisti e che quindi l'accusa di
La ragione non è di chi ce l'ha, ma di chi ha la forza essere "pericolosi fascisti" era a dir poco ridicola. Tra
i superstiti vi fu tra gli altri anche un italiano di origi-
per esercitarla (Michel Foucault).
ni vercellese del paese di Alice Castello, Nicola Cua,
che in un'intervista nel 1987 ad una rivista storica
Il 2 luglio del 1940 un sommergibile tedesco silurò specializzata affermò che un altro internato come lui,
nell'Oceano Atlantico una nave inglese, la Arandora il dottor Zezzi, la sera prima del siluramento aveva
Star, carica di prigionieri deportati: tra essi 712 italia- consigliato ai connazionali di non andare in cabina
ni di cui si salvarono in 236. Del fatto si è parlato ma di dormire sul ponte. Questo perché la nave non
assai poco come peraltro di altri fatti legati ai vincito- era (volutamente) "riconoscibile né come neutrale né
35
come della Croce Rossa, ed era perciò esposta prima sciuto ai più (seconda relazione). Qualcuno lo parao poi ad essere silurata": insomma, le autorità inglesi gonò al caso francese di Dreyfus per via del fatto che
la andarono scientificamente a cercare, dato che quel- il generale Nicola Bellomo prima venne sommariale acque brulicavano di sommergibili tedeschi. Da mente processato e quindi fucilato proprio dagli
aggiungere che oltre ai numerosi prigionieri italiani inglesi, per essere alla fine riabilitato e decorato con
ve ne erano non pochi di tedeschi, la quale notizia dà una medaglia d'argento al valor militare dallo Stato
adito alle più raggelanti speculazioni. Il Corriere italiano, specializzato a commemorare ma poco inclidella Sera, generalmente attivo e solerte sul campo ne ad esserci nel momento del bisogno. Questi i fatti.
del razzismo, stranamente dedicò al fatto poche L'11 settembre 1945 il generale veniva "giustiziato"
righe; la storica Olivella Foresta invece si chiese nel da un plotone d'esecuzione inglese in quanto il 31
1987: "come mai centinaia di italiani, molti dei quali novembre 1941 Bellomo comandava il piccolo
antifascisti o in semplice sospetto di fascismo, da campo di prigionia di Torre Tresca presso Bari, e quel
anni residenti in Gran Bretagna, furono avviati su giorno due inglesi fuggirono. Si trattava di Roy
quella rotta di morte?". La destinazione dei prigionie- Rostrom e Gorge Playne che però furono ripresi
ri era il Canada, luogo dove sarebbero stati concen- un'ora dopo; a quel punto i due tentarono l'ennesima
trati in un campo nel quale sarebbero dovuti conflui- fuga e qui le sentinelle reagirono sparando: Cook
re anche ragazzi di 15 anni, vecchi di oltre 70, mala- venne ferito ad una gamba mentre Playne restò ucciti di cuore o ciechi: persone che è difficile ritenere so. Bellomo fu ritenuto responsabile dell'episodio ed
anche con la più fervida fantasia "soggetti pericolo- arrestato dagli inglesi il 28 gennaio 1944. Restò in
carcere un anno e mezzo subendo indicibili soprusi e
si".
sopraffazioni in quanto gli inglesi non garantirono al
La stampa conservatrice (britannica, n.d.a.) cercò di prigioniero nessun tipo di trattamento umano. Il progiustificare l'alto numero di vittime tra gli italiani cesso, a detta della stessa stampa inglese, si svolse in
attribuendolo al panico: gli italiani si erano compor- modo "chiaramente illegale" e Bellomo fu dichiarato
tati incivilmente, facendo a botte per assicurarsi un colpevole e quindi fucilato.
posto nelle scialuppe di salvataggio. I racconti dei
superstiti provarono invece la falsità di tali afferma- A Roma intanto stava nascendo la "nuova" Italia e
zioni. Semmai, la ragione stava nel fatto che la mag- nessuno aveva tempo o interesse per pensare agli
gior parte degli italiani erano stati sistemati nella appelli di Bellomo. Dimenticarlo era molto più semstiva della nave ed erano in gran parte anziani. […] E' plice.
stata una delle più grandi tragedie per gli italiani del
Regno Unito, e rimarrà sempre una vergogna per la Afferma Fiorella Bianco ne Il caso Bellomo, (ed.
Mursia, 1995). In effetti chiamare "giustizia" un simi-
Gran Bretagna.
le processo ed una simile condanna lascia quanto
E' ancora la Foresta a parlare e sono parole dalle quali meno attoniti ma tant'è. Pensare invece che proprio
è impossibile dissociarsi. Inglesi invece assai solerti gli inglesi si resero più volte nella storia protagonisti
nell'amministrare la giustizia quando i fatti toccavano di azioni che di umano ben poco potevano avere,
loro o i loro soldati, e non sembri una forzatura l'epi- molte delle quali decisamente poco esplorate dai libri
sodio che segue e che li riguarda in quanto accaduto di storia. Tra queste quella della colonizzazione
sempre in tempo di guerra (prima relazione) e scono- dell'Australia ad esempio, vicenda che ebbe il suo ini36
zio il 26 gennaio 1788 data in cui arrivò in catene il deportati. La crudeltà del trattamento riservato ai priprimo carico umano destinato a popolare quell'isola. gionieri peggiorò la loro condotta inducendoli a delitDopo un trattamento allucinante i primi deportati ti ben più gravi di quelli commessi in Inghilterra
furono fatti scendere a Sydney; si trattava di malfattori, ladri, prostitute e delinquenti e l'idea di deportar- scrive il ricercatore Alessandro Cassinis. La polizia
li in quel grande lager naturale che era l'Australia locale era spesso composta da galeotti e nella colonia
derivò dal fatto che in quel modo sarebbe stato all'inizio c'erano più case di piacere e di gioco che
impossibile per loro tornare nella madre patria. Và chiese tanto che un cappellano, Richard Johnson,
però aggiunto che in quei tempi occorreva veramente dovette costruire a sue spese una chiesetta in legno
nulla per essere condannato; il furto superiore ad uno dopo 5 anni di messe all'aperto. C'era chi vendeva la
scellino poteva essere punito con l'impiccagione, il moglie per qualche pecora o del rhum, alcolico che
sospetto furto di un paio di stivali comportava la era diventato la principale moneta di scambio: si
deportazione in Australia, così come vi era la forca pensi che verso il 1800 ogni abitante di Sydney, bamper chi rubava anche solo sette chili di carne. In bini compresi, tra vino e liquori beveva circa quaranseguito nell'isola vennero prontamente spediti anche i ta litri l'anno di alcolici. Gli ubriachi venivano raccolribelli irlandesi, i sindacalisti ed i sostenitori del suf- ti su delle carriole tanto che sul tempo si impose il
fragio universale: spazio in effetti ce n'era. Le foto coprifuoco alle 21. Fu proprio in questo periodo che
dell'epoca mostrano guardie inglesi con fucile ritratte gli squatters, galeotti più intraprendenti e ben decisi a
mentre controllano dozzine di aborigeni incatenati sottrarsi alla miseria dei quartieri degradati di
come animali, e le cronache riportano di uno dei tanti Sydney, cominciarono a spingersi verso l'interno
viaggi di deportati sotto il comando di Donald Traill nella cosiddetta terra di nessuno al fine di appropriar(uno dei collaboratori di Orazio Nelson) che lasciò si
illegalmente
di
alcuni
appezzamenti.
morire di stenti 267 prigionieri incatenati e che poi Paradossalmente fu la loro presenza ed il loro nomafece marcire sugli scogli visibili a tutti per mesi, non dismo pastorale ad accelerare lo sfruttamento del
paese: dal 1840 per la deportazione in Australia ini-
appena giunto in Australia.
ziava però la fase discendente, da lì in avanti infatti le
I negrieri avrebbero trattato meglio i loro prigionieri navi di deportati vennero respinte in alcuni porti.
, se non altro perché dovevano venderli. I capitani L'ultimo deportato giunse nel 1864, era Samuel
delle navi dirette in Australia, invece, contavano di Speed e fu condannato per incendio doloso: morì da
vendere ai coloni il cibo avanzato, e perciò si augura- uomo libero nel 1938.
vano di avere il maggior numero di morti a bordo.
[…] A Toongabbie 800 detenuti vi morirono in 6 mesi
trascinando a quattro zampe tronchi d'albero abbattuti, e sotto i colpi del gatto a nove code. Pur di non
E all'origine della civiltà: i Celti
finire a Toongabbie o nell'isola di Norfolk, 1600 chilometri al largo di Sydney, i deportati si facevano All'incirca all'inizio del primo millennio avanti Cristo
impiccare o tentavano impossibili fughe verso le i Celti fecero la loro comparsa tra il Mare del Nord, il
Blue Mountains, oltre le quali credevano si trovasse Reno, le Alpi ed il Danubio. Il periodo della loro masla Cina, o addirittura l'Europa. Durante queste fughe sima diffusione fu tra il VI ed il IV secolo avanti
non mancarono episodi di cannibalismo fra gli stessi Cristo, in cui attraverso la Francia raggiunsero
37
Spagna e Portogallo indi le isole britanniche e può tradurre la parola druido con sacerdozio anche se
l'Irlanda, mentre in Italia occuparono la Valle del Po, altre interpretazioni lo traducono invece con molto
la Puglia e la Sicilia giungendo infine in Grecia dove esperto o esperto della quercia, resta certo invece che
nel 279 a.C. saccheggiarono Delfi: da lì giunsero a tale casta fosse una vera e propria élite intellettuale
toccare l'Asia Minore. Il termine Celti aveva per gli che praticava la conoscenza. La formazione culturale
antichi differenti significati; per i Romani questi dei druidi poteva durare fino a vent'anni ed era
erano i Galli, per i Greci erano i popoli dell'Anatolia, appunto fondata sull'apprendimento mnemonico per
questo in quanto i Celti nella loro espansione diedero due ordini di ragioni: in primo luogo per abituare il
vita a gruppi etnici assai differenti tra loro. Una delle neofita a non contare troppo sugli scritti e quindi
prime particolarità che li riguardava fu l'utilizzo a fini impigrirsi, in secondo luogo al fine di evitare che il
puramente pratici della scrittura, lo affermò tra gli popolo venisse a conoscenza del sapere e della conoaltri anche Giulio Cesare nel De bello gallico, in scenza "esoterica" druidica. Ancora Cesare fece sapequanto questa veniva utilizzata prevalentemente per re che il centro più importante di irradiazione culturadediche alle divinità, iscrizioni funerarie o per indica- le celtica fu la Britannia. Sembra altresì certo che
re limiti e confini. Tutta la loro conoscenza veniva anche la metempsicosi entrasse tra le competenze dei
tramandata oralmente dai druidi spesso in forma poe- druidi che peraltro mantenevano con i capi un rapportica, soprattutto in quanto era ritenuto fondamentale to di non concorrenza anche se spesso in realtà ne
abituare i giovani aspiranti druidi all'allenamento ispiravano le azioni: la loro autorevolezza consentiva
mnemonico ed in secondo luogo per non divulgare il inoltre ai druidi di parlare prima degli stessi capi, e fu
sapere presso il popolino: ma di ciò si dirà più avan- proprio dettaglio questo che preoccupò a tal punto i
ti. Lo storico e geografo greco Strabone ricordò l'uso Romani da imporre durante il processo di romanizzache suscitava orrore tra greci e romani del taglio delle zione della Gallia l'abiura della "religione druidica"
teste del nemico vinto in battaglia, così come quello per quei Galli che avessero voluto diventare cittadini
del sacrificio umano ad opera degli stessi druidi: romani. Altre figure di rilievo nella società celtica
scopo di quest'ultimo quello di placare gli dèi. Cesare erano i bardi ed i vati; secondo alcuni studiosi il
aggiunse che in alcune etnie era invece uso bruciare bardo altro non sarebbe stato che il druido durante la
vivi i colpevoli di delitti in "grandi gabbie di vimini a celebrazione di imprese eroiche, così come il vate
forma umana" (1). Le divinità celtiche vennero, come sarebbe ancora stato il druido nel momento della
sempre accadeva, identificate con le divinità del pan- interpretazione della volontà divina. E' però idea di
theon romano; gli studi in merito hanno comunque altri studiosi che le tre caste rappresentassero invece
portato a concludere che non si è certi sia possibile tre differenti gradi gerarchici di tre ben distinte e
affermare l'esistenza di un vero e proprio pantheon rispettive classi sociali. L'ipotesi di un'origine indoceltico valido per tutte le etnie, anche e soprattutto europea della cultura celtica viene invece oggi
perché l'identificazione data dai Romani non sempre ampiamente accetta dal mondo accademico, tanto che
fu coerente tanto che generò tra gli studiosi non "è anche possibile intravedere un retaggio culturale
poche incertezze. E' quindi possibile affermare con della cultura indoeuropea nel timore dei Celti che il
un buon margine di sicurezza che la ricostruzione di cielo crollasse loro sulla testa"(2), timore fondato
un vero e proprio pantheon celtico è quanto meno dall'idea che questo fosse di pesante pietra e che il
problematica. Figura centrale anche in questo campo medesimo potesse un giorno crollare pesantemente
quella del druido; una definizione approssimativa sull'umanità. Quel che oggi appare invece certo è il
38
fatto che gli accademici da qualche tempo sono anche oggi si ipotizza ciò- la conservazione della testa fosse
concordi nel parlare del fatto che "in quasi tutti gli un modo per impedire la rinascita tramite metempsiautori greci e latini è fortissimo il pregiudizio [in cosi. E' interessante rilevare che l'idea di rinascita da
quanto] essi pongono in rilievo tutto ciò che vi appa- un corpo all'altro non era strettamente vincolata agli
riva barbarico e incivile" (3), fatto da non poco se si uomini, bensì ciò era ritenuto possibile anche da
considera che l'idea generica e comunque negativa uomo ad animale o ad oggetto inanimato; altresì và
dei "barbari" assimilata per secoli a scuola ha forma- aggiunto che l'uso di mozzare teste era retaggio di
to generazioni di studenti con tale convinzione. Fu una credenza assai più antica. Cicerone ricordò invecomunque anche e soprattutto la cristianizzazione a ce sempre in forma denigratoria, come descritto
disperdere l'antico patrimonio culturale trasmesso anche da Cesare, il sacrificio umano in cui ladri o
oralmente dai druidi ma, ad esempio in Irlanda, i assassini, ma in mancanza anche gente comune, veniprìncipi convertiti non rinunciarono all'idea di essere vano arsi vivi in enormi figure umane intrecciate di
discendenti di un dio, come da idea tradizionale. A vimini: peraltro "questo uso che tanto offendeva la
proposito di dei Lucano ricorda alcuni dei costumi coscienza degli autori greci e romani, non [era] in
religiosi sacrificali dei Galli; Teutates (identificato realtà affatto ignoto nemmeno alla loro civiltà" (5).
con il romano Mercurio) veniva placato mediante la Infatti il governo di Roma nei momenti di maggiore
coercizione di un uomo la cui testa veniva immersa in difficoltà aveva più volte praticato questo rito spesso
una tinozza piena d'acqua, mentre Esus (Marte) lo si senza renderlo pubblico, sacrificio peraltro in uso
placava appendendo un uomo ad un albero e facendo- tanto in India quanto nella cultura iranica, come preslo morire dissanguato, infine Taranis veniva soddi- so i Germani ed i Balti o nelle cultura pre-colombiasfatto bruciando uomini vivi in un bacino di legno. ne e anche nel civilissimo mondo greco. Si pensi che
Non si scordi ad ogni modo che, per quanto aberran- proprio nella periferia di questo era in uso una singoti siano potuti sembrare tali costumi agli occhi dei lare forma di sacrificio (il pharmakòs) che prevedeva
Romani, proprio questi ultimi andavano in delirio tra l'altro sferzate di rami di fico sul membro per
assistendo ai cruenti scontri di gladiatori o a massacri almeno sette volte dopo che il malcapitato era stato
"in diretta" di cristiani da parte di animali selvaggi e disseccato dalla fame. E ancora in Ionia "un infelice,
feroci e che ciò accadde ancora molti secoli dopo. ridotto all'estremo della miseria e della disperazione,
"L'opinione pubblica vedeva nei Celti l'espressione di veniva arruolato dalla città per essere sacrificato, con
tutto ciò che [era] negativo, crudele, barbarico, inci- disumane torture, come capro espiatorio di tutte le
vile e, quindi, anche sciocco, irrazionale, bestiale, e colpe dei cittadini, dopo aver goduto per un anno di
spesso sostanziava tali giudizi con riferimento a spe- cibo abbondante e di vari piaceri".(6) Il sacrificio
cifici usi valutati, però, in maniera del tutto astratta ed umano era quindi ampiamente praticato sotto varie
avulsi dal loro contesto culturale o, addirittura, inter- culture e oggi l'idea degli accademici è che spesso
pretati in maniera arbitraria e scorretta" (4). Non a venisse censurato, ovvero si parlasse solo di alcuni di
caso ancora Strabone descrisse come i Celti usassero quelli in uso tra i Celti e non di altri, forse proprio
conservare le teste dei nemici vinti in battaglia unte perché ricordavano troppo costumi analoghi di romad'olio per mantenerle integre e sottolineò il fatto che ni e greci. La religione celtica era comunque indubnon le avrebbero cedute a chicchessia nemmeno a biamente volta ad ottenere il successo in questa vita e
peso d'oro. Ma ciò derivava dalla credenza che il cer- su questa terra; si richiedevano buona salute, mandrie
vello fosse la sede dell'anima e che quindi - almeno abbondanti, lunga vita, figli obbedienti e riti e sacri39
fici erano praticati per ottenere dagli dei questi favo- pagana o chiamata proprio Irlanda, in questo caso
ri. Della morte le testimonianze galliche lasciano materialmente rappresentata da una cavalla.
invece intuire un'immagine disperata. Precisando
comunque che sulla cultura celtica il mondo accademico tende a sostenere che non esistono fonti del (1)
Filoramo-Massenzio-Raveri-Scarpi, Manuale
tutto soddisfacenti, và aggiunto che le notizie ineren- di storia delle religioni, Ed Laterza, pag. 85, Bari
ti sono spesso frammentarie e a volte assai controver- 1998.
se, come quella con cui concludiamo. Un ecclesiasti- (2)
Filoramo-Massenzio-Raveri-Scarpi, op. cit.
co inglese del XIII secolo Giraldo di Cambrai, compì pag. 94
un viaggio nell'Ulster in Irlanda e descrisse un episo- (3)
Enrico Campanile, Le religioni antiche (a
dio legato al rito di un'investitura regale a cui aveva cura di G. Filoramo), ed. Laterza, pag. 606, Bari 1994
personalmente assistito: per molto tempo il racconto (4)
Enrico Campanile, op. cit., pag 613.
fu ritenuto fantastico (e da alcuni accademici lo è tut- (5)
Enrico Campanile, op. cit., pag. 617.
tora), ma uno studioso tedesco F.R. Schroder scoprì (6)
E. Campanile, op. cit., pag. 619.
che nel mondo indiano un'analoga cerimonia aveva (7)
E. Campanile, op. cit., pag . 627
luogo in tempi antichissimi. Questo il racconto: "Vi
sono cose che […] il pudore suggerirebbe di tacere.
[…] C'è, dunque, nella zona più settentrionale dell'isola, cioè a Kenelcunnil, una tribù che suole intro-
P artigiani santificati
nizzare il suo re con una cerimonia barbara e abominevole. Radunatasi in un posto tutta la gente del "E' morto Silvio Ortona, il partigiano Lungo, che
luogo, si fa venire una giumenta candida. E allora amava dire, lui così schivo e serio e giusto, di aver
colui che verrà elevato non certo a re bensì ad anima- contribuito alla liberazione di Vercelli. Di lui, morto
le, non certo a sovrano bensì a criminale, bestialmen- a Torino, a 88 anni, in modo silenzioso e in punta di
te innanzi a tutti si accosta all'animale e con impru- piedi, così com'era vissuto, si ricordano i "vecchi"
denza pari all'impudenza manifesta la sua natura politici della sinistra storica". Con queste parole La
bestiale. Subito dopo la giumenta viene uccisa e bol- Stampa commenta agiograficamente la morte del
lita a pezzi, e in quella stessa acqua gli viene prepa- "partigiano-ebreo che amava Cogne", minimizzando
rato il bagno. Quivi egli mangia di quella carne, cir- però sull'episodio che più di tutti caratterizzò la vita
condato dal popolo, che ne mangia anch'esso. Del del "Lungo", ovvero quello dell'eccidio dell'exbrodo, in cui fa il bagno, egli ne beve non una coppa Ospedale psichiatrico di Vercelli avvenuto il 12 mago con la mano, ma solo succhiando con la bocca tutto gio del 1945. Eppure "Silvio Ortona, ebreo scampato
intorno. Compiuta questa cerimonia secondo la tradi- ai lager, cugino di Primo Levi, era un uomo buono,
zione (ma non secondo vera giustizia), il suo potere leale, giusto", scrive ancora Donata Belossi su La
di sovrano diviene definitivo" (7). Il racconto suscitò Stampa l'11 marzo 2005, cosa su cui ci permettiamo
molto sconcerto, ma fu in seguito la conoscenza della di dissentire assolutamente. E ciò sia detto senza
letteratura irlandese che potette parzialmente spiega- offesa alcuna alla memoria ed al rispetto che si deve
re il rito: il concetto reiterante era infatti che poteva ad ogni persona, ma Silvio Ortona fu anzitutto colui
diventare re soltanto chi si fosse unito fisicamente ad il quale si assunse la responsabilità di aver dato l'oruna bella fanciulla recante il nome di un'antica dea dine di uccidere tutti quei prigionieri repubblicani,
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molti dei quali sedicenni e diciannovenni, che venne- stesse parole furono riportate sul nostro libro con
ro barbaramente trucidati dai suoi partigiani comuni- tanto di virgolette e ad esse non seguì mai nessuna
sti. Erano militi della R.S.I. senza colpe particolari e smentita; non solo, ma nel 2004 l'episodio fu riportamen che meno senza processo alcuno, che furono to anche su un volume storico di altissima tiratura
barbaramente pestati a sangue dopodiché ancora vivi citando la fonte e i fatti (2) che nel frattempo si erano
fatti stendere a decine sul piazzale antistante all'ex- ulteriormente allargati. Nel corso del 2002 infatti,
Ospedale (laddove vi era un comando partigiano), per durante un ulteriore approfondimento sullo studio
essere poi maciullati vivi dalle ruote dei camion che dell'eccidio, emerse che Ortona collaborava invece
andarono avanti e indietro fino a ridurre tutto ad ancora a riviste legate ai vari Istituti storici per la
informe poltiglia. Ancora oggi i famigliari di quelle Resistenza, contraddicendo così di fatto quel che a
vittime, dopo avere tentato per decenni tramite ogni noi disse in quell'occasione, e cioè che lui non si
canale possibile, non sanno dove i loro congiunti occupava più da tempo di cose legate a quegli anni di
siano finiti. E il "buono, leale e giusto" Silvio Ortona guerra. Seguì quindi a distanza di un anno esatto una
comandò tale eccidio, anche se giustificati dubbi nostra seconda telefonata, questa volta più decisi ad
farebbero invece ritenere che lui, grazie all'immunità andare in fondo soprattutto perché sembrava legittiparlamentare essendo in seguito stato eletto deputato mo e più storico un confronto tra le due parti. Ma
del P.C.I., se ne sia assunta la responsabilità per Ortona questa volta, realizzato subito chi fossimo e
coprire altri: ma di ciò non v'è prova alcuna. Alcuni cosa volessimo, rispose istericamente di "non voler
prigionieri furono fucilati invece a Larizzate, ed altri fare nessuna ricostruzione, che la cosa non lo interesancora barbaramente trucidati sul ponte del canale sava minimamente buongiorno e grazie, buongiorno
Cavour a Greggio nel vercellese, dove ancora al pre- e grazie, buongiorno e grazie!". Curioso comportasente nel sabato più vicino al 12 Maggio ogni anno mento per un uomo "serio, giusto, buono e leale […]
avviene una toccante commemorazione di queste vit- una delle persone rare capaci di assumersi la respontime della guerra civile. Su questo episodio contri- sabilità politica di un fatto, l'eccidio dell'Opn (3), di
buimmo grazie soprattutto alle ricerche storiche del- cui, in verità, non fu testimone né diretto né indiretto.
l'antifascista ed archivista statale Giuseppe Crosio, Né avrebbe potuto essere altrimenti", come invece
alla realizzazione di un servizio televisivo ad opera scrive il noto quotidiano. Curioso davvero, anzi scondel giornalista Paolo Pisanò fratello del più noto sto- certante, anzi stridente. Nel frattempo, da ormai sesrico e senatore Giorgio (1) che andò in onda su di una sant'anni, le famiglie non possono nemmeno portare
emittente privata milanese. Tempo dopo realizzammo un fiore sulla tomba dei loro congiunti, per questo
anche vari articoli giornalistici ed alcune interviste in recentemente è stato posto un cippo commemorativo
merito, fino a quando decidemmo nel corso della ste- di fronte all'ex-comando partigiano di Via Trino a
sura del libro Storie comuniste in bianco e nero (ed. Vercelli (4). In conclusione una vicenda piuttosto
Menhir, Vercelli, 2001), di intervistare proprio Silvio brutta, soprattutto se si pensa al tempo trascorso da
Ortona per avere da lui la sua versione dei fatti, anche quei tragici giorni; non si venga poi però a raccontae soprattutto per confrontarla con le molte dei paren- re che il cosiddetto "revisionismo" si nutrirebbe di
ti delle vittime. Era il 28 giugno 2001 ma Ortona, antisemitismo, idee ambigue e fasulle o di grossolane
superato un lungo momento di imbarazzato silenzio, falsificazioni storiche. Sarebbe invece auspicabile
declinò energicamente dicendo che lui "non parteci- che a qualcuno dei portatori insani di queste teorie
pava a nessuna ricostruzione" dell'eccidio. Queste venisse invece per una volta nella vita intenzione di
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manifestare onestà intellettuale, laddove il caso di
Ortona potrebbe proprio contribuire ad accendere un
sereno dibattito peraltro mai iniziato sulle tante questioni (5) mai affrontate prima: quella degli scheletri
occultati negli armadi della nostrana Resistenza.
E partigiani beatificati
Non cessa di stupire quanto sia manipolata - questa
sì! - la memoria storica resistenziale. Che dozzine di
martiri partigiani fossero stati inventati di sana pianta è storia nota risaputa e però dai più ignorata, ma
(1)
specifichiamo questo perché un nostro artico-
lo in merito attirò l'attenzione dell'Istituto per la storia della Resistenza "Cino Moscatelli", che su di un
sito internet ci accusò di ignoranza in quanto nemmeno in grado di scrivere correttamente i nomi degli
autori di riferimento per le nostre ricerche storiche.
Contattati quindi i responsabili del sito internet
facemmo notare che l'equivoco era loro: l'articolo
accusatorio sparì immediatamente, ma di scuse per i
poco edificanti epiteti a noi indirizzati e rimasti online per settimane manco a parlarne.
(2)
Raffaello Uboldi, 25 aprile 1945, ed.
[…]interrogato dallo storico Lodovico Ellena a proposito di queste stragi, risponderà di "non essere interessato a operazioni revisionistiche"
"Opn", sic et simpliciter: forse in questo
qualche domanda in meno…
lute e metafisiche hanno il coraggio di sputare sentenze e veleno sui cosiddetti "revisionisti" (1), quando in realtà i "revisionisti" e questa volta nel distorto
significato dispregiativo del termine, sono proprio
loro. I fatti. Recentemente a Cigliano in provincia di
Vercelli si sono svolte solenni celebrazioni commemorative resistenziali: cadeva l'anniversario della
morte di alcuni partigiani locali (2). Al di là di ciò
altro sia pur in un veloce passaggio orale che lo indicava come ennesima vittima dei nazifascisti: testimoni oculari ed auricolari hanno assorbito il pistolotto.
Il "martire" in questione deceduto per ironia della
sorte il 25 aprile 1945 si chiamava Rinaldo Andorno;
azioni plateali e si schiantò in moto in assoluta autonomia contro un muro di quel paese in quanto i freni
del suo mezzo si guastarono e in quanto lui non era
quel provetto motociclista che pensava d'essere. E chi
puntualmente danneggiato da ignoti vandali
che ci si augura almeno essere ignoranti del fatto.
(5)
lo meno attoniti. E poi questi campioni di verità asso-
era un partigiano piuttosto estroverso e amante delle
modo più anonimo e discreto il lettore distratto si farà
(4)
continui ai giorni nostri questo è fatto che lascia per
comunque, a loro questa volta se ne aggiungeva un
Mondadori, Milano, 2004, pag. 324. "Silvio Ortona
(3)
che l'abitudine di aumentare il numero delle "vittime"
scrive lo sa bene soprattutto perché, altra ironia della
sorte, legato da un vincolo di parentela piuttosto stretta. Andorno in vita era considerato uno scavezzacol-
troppe e forse sta proprio qui il problema,
come peraltro ormai evidente al grande pubblico grazie al libro di Giampaolo Pansa Il sangue dei vinti,
volume che ha avuto il merito di divulgare qualche
pagina di un ben più immenso capitolo di storia.
lo simpatico a bambini ed adulti con il gusto dello
scenico e del plateale: a riprova di ciò una fotografia
voluta dallo stesso partigiano mentre in tuta mimetica impugna due rivoltelle con fare agguerrito e fa
bella mostra di sé con una bomba a mano infilata
sotto la cintura. Difficile pensare che la vita per uno
così fosse dura dal momento che sotto il "rigido clima
mussoliniano" poteva permettersi di andare tranquil-
42
lamente dal fotografo del paese e farsi riprendere in
plastico atteggiamento partigiano da sciupa femmine, anche se in modo più sottile.
con tappezzeria a fiori sullo sfondo: difficile pensarlo. Eppure anche di questo simpatico ragazzetto di
provincia la retorica resistenziale è riuscita ad appro- (1)
A proposito di revisionismo; lo stesso criterio
priarsi sia pur, almeno per il momento, in un fugace di ricerca storica è un dato di fatto assodato in recenpassaggio orale che lo "nobilita" in quanto vittima dei ti ed autorevoli studi tanto sulla storia romana quansoliti criminali aguzzini. In realtà fu proprio lo stesso to sul Risorgimento: che ne pensano in merito questi
carattere di Andorno il maggior responsabile della intonsi accusatori? Perché non si pronunciano?
sua morte, perché sembra proprio che la moto non
fosse del tutto affidabile ma evidentemente era tale la (2)
sui quali comunque ci riserviamo di indagare
voglia di partecipare al bailamme di quei gironi che in quanto sono recentemente emersi particolari decifreni o non freni - e forse sopravvalutando le proprie samente "stonati" ed interessanti.
capacità - il ragazzo andò incontro al suo destino;
voci, peraltro non documentabili, affermarono che il (3)
Roberto Gremmo, Storia ribelle, Biella 2003,
giovane non andasse nemmeno troppo veloce. E que- I quattro martiri della Resistenza fiorentina del 1
sta è la sua storia, nient'altro: nessun "martire" quin- maggio 1944 erano tre e uno di loro non venne uccidi. Peraltro tra "martiri" partigiani riesumati cinquan- so dai fascisti. Tutto si potrà dire di Gremmo, meno
t'anni dopo che indossavano la divisa della R.S.I., che si tratti di autore filofascista.
altri che risultavano quattro e che invece erano tre
(3), altri ancora che chi li ha personalmente conosciuti in vita li ha definiti in ogni modo possibile meno
che martiri, altri definiti sulle lapidi come sconosciuti per coprire verità incredibili, e infine altri ancora
che furono spietati e feroci assassini poi inspiegabilmente santificati, la nostra "storia" è piena. Rinaldo
Andorno fu null'altro che un simpatico ragazzetto di
paese forse un po' esaltato dall'idea partigiana e niente più: ma non diciamolo troppo in giro, che magari
tra qualche tempo arriverà anche a lui a posteriori
qualche targa alla memoria o roba simile. Allora parleremo e questo documento servirà per poter dire che
noi l'avevamo detto in tempi non sospetti: chissà che
a quel punto non si considererà finalmente l'idea di
studiare le mille lapidi agiografiche partigiane per
(ri)vedere le biografie di molti di questi eroi santificati: siamo certi, più che certi, che a quel punto ne
vedremo delle belle. C'è però un però; stiamo facendo ancora una volta del "becero revisionismo":
occhio quindi, perché le religioni non si discutono e i
roghi per gli eretici ardono ancora e più di prima,
43
simbolo " Ercole che cattura il toro di Creta "
L'interpretazione: il nato sotto questo influsso lotterà
Tema natale del FÜHRER
contro gli altri per buona parte della vita, trovandosi
di Frida
sempre nel proprio elemento. Il carattere burbero e
S
impassibile al dolore riuscirà a favorirgli la strada.
ole in Toro e con ascendente Bilancia con un tri- Anche una forza magnetica superiore lo potrà aiuta-
gono tra Sole e Luna -Giove congiunte avrebbero re.
dovuto procurargli quell'equilibrio e quella pace inteSicuramente tutti noi abbiamo letto della sua capaci-
riore che , a quanto pare , non ha mai posseduto.
tà di sfuggire a tutti gli attentati , come se fosse avverLo stesso trigono fra Sole e Luna e' generalmente tito in anticipo, durante la prima guerra mondiale,
sinonimo di buoni rapporti con i genitori, mentre durante il pusch di Monaco e poi nei vari attentati
invece tutte le sue biografie parlano di un padre vio- alla sua persona negli anni a seguire.
lento e alcolizzato che usava la frusta con il bambino.
Nell'adolescenza il Fuhrer cominciò ad avere incli- Marte e Venere nel 17° grado del Toro , danno come
nazioni artistiche che poi lo accompagnarono per immagine " il toro della corrida viene tenuto fermo
tutta la vita, aspetto questo dettato dalla congiunzio- dai picadores. Interpretazione . il nato con questo
ne esatta tra Venere e Marte in Toro , con però il qua- influsso preminente vorrà sempre pensare con la prodrato di Saturno dalla decima casa che ne impedirà pria testa e questa visione soggettivistica gli impedicomunque il successo , cosa verificatasi nell'ostinato rà la visione giusta di ogni situazione!Non si nega
rifiuto da parte dell' Accademia artistica di Vienna di l'intelligenza, anzi, ma quella giusta logica razionale.
accoglierlo tra gli studenti svariate volte, fino a che Con ciò le sue fatiche correranno il rischio di disperdersi in mille rivoli, tanto più saranno lunghe , tanto
lasciò la città .
Recandosi a Monaco iniziò il suo cammino nella rea- più non approderanno a quanto sperato.
lizzazione politica e militare., cosa questa ben aspettata da Saturno in 10° casa ,unica e ottima posizione Questo aspetto , come detto sopra in aspetto negativo
a Saturno che influenza il 14° grado del Leone , non-
per un politico.
ché nella casa del successo professionale e personale,
Ma dove trovare indicazioni astrali di tanta esaspera- indica:
immagine " Don chisciotte lotta contro i mulini a
ta complessità?
vento "
Se però esaminiamo questo tema alla luce delle anti- Interpretazione: E' un influsso dualistico, sarà possiche chiavi esoteriche , osserviamo per prima cosa il bile la pazzia , ma anche in casi più fortunati la spiriSole , nel primo decano del toro, che presagisce alte tualità , l'amore , e il talento artistico, saranno feconfacoltà intellettuali , attitudine alla politica , inclina- di. . C'e molta intelligenza, ma non spirito pratico. Si
rimarrà privi di mezzi
zione alle grandi imprese agricole e coloniali.
Considerando poi i gradi Tebaici ( tramandati dall'an- Contemporaneamente Saturno e' legato alla stella
tica tradizione astrologica ), vediamo che il Sole cade Dubhe, che induce carattere violento e poco affidabinel 1° grado del Toro corrispondente all'immagine le. Impresse o concezioni personali estremamente cri44
a priori, e' lo SFINGE , l'inquisitore.Potrebbe volare
ticabili
molto in alto , come precipitare nel pozzo più profonMercurio nel 25° grado dell'Ariete porta l'immagine do. In casi eccezionali il nato potrà risolvere i segreti
simbolo " un uomo coi capelli irti a cavallo di un arie- del mondo soprasensibile.
te" quindi carattere dominatore, aggressività immotivata, spirito battagliero. Grado di dominio che con- L'Ascendente, il punto più importante di un tema, il
giunto alla stella fissa Vertex, provoca accidenti e punto dell'eclittica che si trova all'orizzonte al
momento della nascita, e' l'inizio della casa prima ,
morte violenta.
sulla quale s'appoggia l'interpretazione dell'intera
Plutone , congiunto alla stella Prima Hyadum che carta natale.
provoca ferocia, violenza e ferite, si trova però nel 5°
grado dei Gemelli, la cui immagine simbolo e' " Nel tema del Fuhrer si trova a 25 ° gradi nel segno
Giulio Cesare che attraversa il Rubicone gridando: il della Bilancia, congiunto alle stelle fisse Spica ed
Arcturus. , e quindi : Buona fortuna in genere. Buona
dado e' tratto"
La sua interpretazione ? Coraggio e audacia, spirito posizione sociale e gerarchica, ma non senza gravi
di avventura, intelligenza ordinata, precisa e implaca- momenti di apprensione per decisioni sbagliate o
bile, capacità di guadagno con ambizione sfrenata intempestive.
fino a giocare il tutto per tutto. I viaggi saranno Il significato del grado tebaico dice : la fortuna e'
assicurata, con grandi vittorie, ma pericolo di perde-
molto lontani.
re i propri averi.
Luna e Giove congiunti nel Capricorno al 9 ° grado
con l'ammasso stellare di Facies , di cui si dice , fin Ancora non abbiamo analizzato la posizione della
dai tempi di Ipparco di Nicea ( astronomo greco vis- luna nera ( vedi numeri precedenti della rivista),
suto attorno al 180 a.c. che inventò l' astrolabio e che da sola riassume tutto quanto detto finora.
scrisse un catalogo di ben 1022 stelle fisse, di cui
diede anche l'interpretazione delle loro influenze sul Abbiamo una Luna nera in Toro , in cuspide dell'8°
genere umano ) causasse cecità, problemi di vista, casa congiunta al punto Vertex che rappresenta il
punto veramente Karmico di un tema natale. Tale
malattia, incidenti, morte violenta.
congiunzione avviene nei gradi 23° e 25 ° del Toro.
A questo si aggiunge il significato del 7° grado del Tale congiunzione e' in aspetto di sesquiquadrato con
Capricorno, dove purtroppo il Karma individuale del la Luna che , come abbiamo visto prima e' in
Fuhrer ha voluto si trovasse il più sensibile e perso- Capricorno.
nale dei propri pianeti : la Luna.
L'immagine e' uno sfinge dalla testa di toro ( il cosid- Il significato di questo punto nevralgico ?
detto Minotauro) davanti all'entrata del labirinto idea- Lilith in Toro : per quanto esteriormente calma, la
passionalità di questo segno accoppiata a Lilith e'
to da Dedalo..
E' questa una immagine precisa della tortuosità del esplosiva e insaziabile, accompagnata da gelosia
capricorno. In questo grado avremo talento scientifi- morbosa , soprattutto quando in aspetto negativo con
co ma enigmatico, inestricabile, calcolatore e chiuso. la luna natale, in 8 casa , la casa della morte la sessuaSe del labirinto il nato sia artefice o vittima, non si sa lità assume forme violente di carattere sadomasochi45
sta , sempre quando presenta concomitanza di aspetti In ultima considerazione abbiamo il Medio Cielo del
negativi con la luna dove troviamo nell'uomo anche tema natale del Fuhrer, che cade in Leone, influenzatendenza alla misoginia, e nel grado 23° del to dal 2° grado.
Calendario Tebaico abbiamo come immagine " Icaro
Il Medio cielo o 10° casa in un oroscopo rappresen-
che spicca il volo ".
Certamente il nato avrà una grande forza spirituale, ta la dignità ,la professione, la posizione , gli onori, il
un carattere appassionato, ma troppa fiducia in se successo. Il 2° grado ha come immagine " una nave
stesso. Pertanto travalicherà le consuete norme di dei templari" .In questo caso si può ipotizzare un
prudenza per troppa fiducia nelle sue forze col risul- legame del karma individuale al Karma collettivo
della nazione dove si e' nati, ed inoltre e' fortissimo il
tato di cadere in basso.
La congiunzione al Vertex , che e' influenzato dal pericolo di naufragio, sia in senso metaforico che
grado 25° del Toro, porta a questa conclusione che effettivo. Il nervosismo e l'ipersensibilità di fondo, il
senso artistico, le doti sono notevolissime, ma egli
non ha bisogno di commento.
dovrà portare le conseguenze del suo karma e quello
25° grado: luminoso, maschile di fierezza. Natura del suo popolo fino in fondo.
abile e decisa che basa il suo diritto sulla forza.
Immagine" Un giovane in camicia nera nel Ventennio Il 30 Aprile del 1945 Plutone, il dio degli inferi, il
governatore del Karma in ogni tema natale ,in quan-
italiano si prepara ad una sfilata ai Fori Imperiali"
Interpretazione: il soggetto ha un mondo tutto suo, to governatore dell'8° casa e nel tema del Fuhrer di
ignoto a tutti. Non e'certamente un vile, anzi e' voliti- una 8° casa così "difficile " si trovava in transito
vo e questo lo porta ad essere arrogante. L'orgoglio esattamente a 7° del segno del Leone, nel punto
virile può facilmente degenerare in superbia e la medio esatto tra il Medio Cielo e Saturno e esattasuperbia nel desiderio di far giustizia da se infi- mente opposto al Punto Arabo del " Fato o destino
schiandosene delle leggi. Pertanto il nato e' destinato ".situato a 7° nel segno dell' Acquario.
ad essere incompreso, cercherà d'imporre con la
forza il proprio prestigio e fin che questa lo sosterrà Come concludere questa trattazione : se alla nascita
sarà il migliore , poi , o resterà solo o peggio, sarà del Fuhrer le sue potenzialità oroscopiche erano enormi, e con la tradizionale lettura del tema natale ana-
vituperato.
lizzando i pianeti e gli aspetti formati si sarebbe ipoIl 25° grado del Toro e' congiunto alla stella fissa tizzato un grande destino, in realtà egli era davvero
Algol,il suo nome proviene dall'arabo " ra's al ghul" ( nato sotto una cattiva stella , proprio nella più comutesta del demonio ) o testa della Gorgone Medusa ne accezione del termine.
identificata dagli antichi astrologi ebrei come Lilith,
la prima moglie di Adamo secondo l'antica mitologia. Se gli astrologi dell'epoca avessero voluto o potuto
La tradizione ha sempre attribuito ad Algol il potere analizzare il tema con l'aiuto del Calendario Tebaico
di portare sfortuna e violenza. In ogni tempo le e' e del Manuale delle Stelle Fisse , ambedue appartestato attribuito un carattere brutale e violento, capace nenti alla più antica tradizione astrologica , avrebbedi causare morte e grosse sventure sia al soggetto che ro sicuramente suggerito un epilogo ben diverso da
a chi convive con lui.Tutte le fonti concordano con il
quello solitamente indicato per il Terzo Reich e per
il suo Fuhrer.
ritenerla la stella più malefica del cielo.
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47
Il nostro sangue è la luce
del mondo
di Alchemica
rito solo perché si vuole comodamente tralasciare il
dato fisico e morfologico. Sappiamo bene che finchè
si parla di metafisica il rischio diretto è quello di scivolare nell'astrazione e in costrutti puramente mentali liddove rifarsi brutalmente al soma costituisce
II Parte
quantomeno una, seppur incompleta e da integrare,
certezza.
Mihi natura dedit leges a sanguine ductas
Properzio ( Elegie - Liber IV.11 )
Il sangue non è acqua. Secondo Paracelso è la condensazione della luce astrale. Paracelso era, fra le
S
e Evola ebbe buon gioco nei suo scritti a stigma- altre cose, alchimista. La luce astrale viene a volte
tizzare il razzismo biologico (riduzionista) e ad ela- definita la luce nera, questa luce non può quindi che
borare la sua complessa teoria del razzismo su tre emanare da un Sole invisibile, un Sole Nero. Da tutto
gradi (razza del corpo, razza dell'anima e razza dello questo si evince che il sangue in quanto veicolo fisispirito) ciò fu prevalentemente perché l'epoca moder- co contiene già un aspetto extracorporeo e di natura
na per quanto concerne la conoscenza dell'uomo e spirituale. A proposito di "extracorporeo" noi crediadella sua natura è estremamente miope. Difatti oggi mo che non sia necessario dover ricorrere, come fa
ci troviamo in condizioni a-normali per le quali ciò Evola, al continuo utilizzo di prefissi come "super",
che in un mondo retto secondo l'Ordine appare pale- "meta" ecc…per designare ciò che và oltre la materia.
se non lo è più. In realtà sarà bene dire a chiare lette- La materia non potrebbe sussistere se non fosse
re che corpo anima e spirito non sono compartimenti impregnata di qualcosa che la trascende invisibilmenstagni né livelli dell'essere separati ma contribuisco- te, che la forma e la supporta. Il problema semmai
no in modo simultaneo ad informare e costituire quel- consiste nella "virtualità potenziale" del sangue che
la, che con parole critiche i nazionalsocialisti rimpro- dev'essere risvegliata tramite opportune pratiche di
veravano ad Evola di non considerare, Unità del natura fisica e psichica. Però teniamo ancora una
vivente, unità che per noi si deve trovare a fondamen- volta ribadire che l'iniziato, colui che aspira alla
seconda nascita, a divenire Arya a tutti gli effetti non
to di ogni pratica trasmutatoria e di ascesi.
può che essere una persona in buona salute, senza
In un paragone efficace Miguel Serrano difendendo deformazioni del corpo e senza tare mentali. Ancora
la dottrina razzista del nazionalsocialismo parla del una volta gli antichi furono pienamente coscienti di
corpo come di un violino Stradivari e dello spirito questo con il loro Mens sana in corpore sano.
come del maestro esecutore che su questo violino
suona una melodia. Se il violino non è appropriato, Oggi purtroppo questa armonia e complementarità si
non è all'altezza, non solo l'effetto sarà conseguente- è voluta disintegrare a tal punto che gli stereotipi cormente scarso per non dire sgradevole ma lo stesso renti sono quelli da una parte dell'intellettuale rachimusicista potrebbe semplicemente rifiutarsi di ese- tico e malfermo, dell'ometto arguto ma di scarsa prestanza fisica e dall'altra dell'omaccione muscoloso,
guire il suo spartito.
Ecco perché, sebbene Evola miri giustamente a dare senza cervello e dedito solo a un ottuso esercizio fine
importanza agli aspetti che lui chiama metabiologici, a sé stesso o tutt'al più alle vetrine pubblicitarie.
bisogna stare attenti a non a parlare di razza dello spi- E' necessario tornare all'unione delle due metà del
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cielo, dell'uomo e della donna, del corpo e dell'anima.
Come anelli sparsi di un un'unica catena senza fine in
alcuni uomini si trova ancora questa "virtualità potenziale", nel loro codice genetico. Dev' essere risvegliata e riattivata, questo porta con sé una purificazione
del proprio stesso sangue e ad una nobilitazione integrale ed ontologica dell'essere. E' la vera iniziazione
e può avvenire qui, su questa terra, non su chissà
quale piano metafisico. Le varie razze umane sono
espressioni di differenti origini e possiedono differenti attitudini e compiti all'interno del disegno universale, ciò che attiene all'uomo bianco è la conoscenza ed
il controllo della natura del Fuoco primordiale. UR.
Esso solo ha, e in massimo grado, accesso a questa
sfera di conoscenza e azione e solo da lui dipende
l'utilizzo, creativo o distruttivo che da questo proviene. Il problema è che oggi non esiste quasi più l'uomo bianco se non come pallido simulacro e morente
tizzone di qualcosa che un tempo fu una torcia ardente.
Quel che è certo è che oggi parlare di preservazione
della razza è abbastanza inutile quanto parlare ad un
sordo dal momento che sembra in atto un processo di
autodistruzione e annientamento da parte degli stessi
popoli occidentali di razza bianca. Per quanto questo
possa sembrare tragico potrebbe tuttavia essere alla
fine l'unico modo attraverso il quale si opererà una
separazione del composto umano di origine indoeuropea ai fini di una sublimazione. Da un punto di
vista sovraordinato non ha alcuna importanza che a
sopravvivere sia una minoranza, ciò che conta è che
questa minoranza sia pienamente cosciente di sé e di
ciò che porta come bagaglio prezioso e millenario.
Chi sente di essere chiamato a tale compito e progettualità probabilmente non è un caso che segua ciò che
Thule evoca e rappresenta.
All'interno di questi uomini scorrerà un sangue che
sarà nei tempi più oscuri la Luce del mondo.
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