In auto come nel videogame
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In auto come nel videogame
8 Mercoledì 23 ottobre 2002 CORRIERE TECNOLOGIE trasportati nel futuro NEI CIELI I NUOVI AEROMOBILI Tcas, un guardiano del traffico contro le collisioni In auto come nel videogame Flavio Vanetti Marco Vinelli icevano i vecchi «lupi dell’aria» che gli aerei si pilotano con la sensibilità del sedere. Affermazione vera, ma superata dalla storia. Come si pilotano infatti gli aerei d’oggi? Con i computer. Davanti a un pannello di controllo di un liner moderno, paradossalmente, servirebbe più un tecnico informatico che un cultore dei vecchi strumenti analogici, in gergo «orologioni». I quali resistono, giocoforza, nell’aviazione leggera: un glass-cockpit per velivoli da turismo costa circa 60.000 dollari. In proporzione, più dell’aereo stesso. Ma, senza esagerare e adottando soluzioni miste, perfino su quelli che erroneamente vengono giudicati «baracchini» pericolosi possono ormai essere montati apparati radio integrati con il navigatore satellitare (Gps), a vantaggio dell’affidabilità nel volo a vista. Tornando agli aerei grossi e a un parallelo aviazione-automobilismo, l’aspetto che balza all’occhio è l’evoluzione dei cockpit. I piloti Apparati radio hanno a integrati con il Gps disposizione video a per la sicurezza più schermate, sui anche nei voli a vista quali sono riprodotti dati di volo, di navigazione e parametri-motore. In molti casi il pilota non usa più la cloche, ma manovra un joystick simile a quello per i videogiochi. La gestione del velivolo è garantita da tre unità (in caso di guasto a una di esse, deve esserci una maggioranza che decide): operano integrate con altri apparati e gestiscono le fasi del volo. Atterraggio compreso, che può essere totalmente automatico. Nella ricerca di affinamenti, è comparso pure lo strumento (Tcas: Traffic Alert and Collision Avoidance System) che tiene d’occhio il traffico e previene le collisioni. È il computer che, scoperto il rischio di impatto, dà un ordine al pilota per la manovra di scampo. Nel futuro tutti gli aerei dovranno essere dotati del Tcas: è probabile che il recente scontro sopra il Lago di Costanza tra un 757 americano e un velivolo russo sia da imputare all’assenza di questo apparato sul secondo aereo e a un malinteso tra i controllori. La tecnologia del Tcas è estendibile alle auto? Alcune case studiano sistemi per rilevare ostacoli e trasmettere informazioni rapide ai guidatori. Però è difficile ipotizzare, per la quantità del traffico stradale, un meccanismo in grado di dettare anche i cambi di direzione. Insomma, l’aviazione non perderà il primato creativo a vantaggio dell’automobilismo. Ma quest’ultimo la inseguirà, in una rincorsa che muove da livelli inferiori e con qualche ritardo. Aspettiamoci, allora, vetture ultratecnologiche, con volanti multifunzionali e interattivi. E, magari, la proiezione dei dati sul parabrezza, secondo la soluzione head up display già in uso sui velivoli militari. D in rete www.boeing.org www.eads.com NetOp® è un marchio registrato della Danware Data A/S. Tutti gli altri marchi sono di proprietà dei loro rispettivi titolari. GUIDA FACILE SENZA PEDALI E SENZA VOLANTE: CI PENSA L’ELETTRONICA OLYMPIA MOTORI La tecnologia dei giganti con le ali e delle vetture di domani corre parallela. Il prototipo della Bertone Novanta elimina il collegamento meccanico dei comandi con il cambio, i freni e lo sterzo. Molti dispositivi per aumentare la sicurezza: dai visori notturni ai radar anti-incidenti. E basterà lo sguardo per regolare il climatizzatore o chiudere le portiere ancano i pedali, il volante è sparito. Come si farà a guidare la Bertone Novanta? Con una specie di joystick che sembra preso da un videogame. L’auto è sempre stato l’habitat ideale per gli sviluppi tecnologici. Ma in futuro arriverà a cambiarne, almeno all’interno, la sua fisionomia tradizionale. Nella Bertone Novanta, per il momento allo stato di prototipo, è una tecnologia elettronica «drive by wire» derivata dagli aerei che elimina il collegamento meccanico tra i comandi e il cambio, freni e sterzo. Tutti i controlli «spariscono» nel pannello della portiera e si sistemano davanti al guidatore una volta salito a bordo. Per frenare, sterzare o accelerare basta impugnare due manopole quasi come su uno scooter. Al resto pensa l’elettronica, anche per le funzioni più banali. I tecnici piemontesi hanno infatti utilizzato un telefonino Nokia quale «chiave intelligente» che permette di aprire le porte e salire a bordo. Inserendolo in un apposito supporto, il cellulare si trasforma in banca dati e diventa il «cuore» del veicolo. Provvede infatti ad attivare il climatizzatore, regolare i sedili e l’impianto hi-fi secondo le impostazioni personali memorizzate nell’apparecchio. E per avviare il motore, uno scanner riconosce l’impronta del dito del proprietario. M sempre più all’insegna delle componenti di silicio, il tutto con buona pace dei meccanici che vedranno ridursi ulteriormente il loro campo d’azione. Ed è grazie all’elettronica che le nostre vetture si evolveranno profondamente: non tanto come «design» quanto nella meccanica, che tenderà ad essere meno voluminosa: è dello scorso anno la Mercedes con i «freni elettronici» che eliminano DAL «CONCEPT» ALLA PRODUZIONE Sul mercato fra sei anni Regolamenti da cambiare Elettronica in auto vuol dire anche si- stemi radar, visori all’infrarosso, cambi sequenziali, sospensioni elettroniche e sistemi hi-fi e Dvd, navigatori Gps sempre più sofisticati: fantascienza? No, realtà. Il futuro dell’elettronica in automobile è questo e altro ancora. Infatti, a questo mondo si stanno interessando anche le aziende tradizionalmente legate ai personal computer: alla scorsa edizione dello Smau, per esempio, l’Ibm aveva portato un modello di auto equipaggiato con la tecnologia BlueEyes che permette di aprire e chiudere le portiere, spostare regolare il climatizzatore con una semplice parola o uno sguardo. Nei prossimi anni le vetture saranno Da quando ho installato NetOp, l’azienda ha dimezzato i costi dell’assistenza aumentare la sicurezza: il visore notturno, ad esempio, derivato da apparati militari permette di percepire gli ostacoli sulla strada con un congruo anticipo, anche nella notte più buia. È stato annunciato alcuni mesi fa ma finora se ne sono visti pochini. Eppure la sua utilità è fuori discussione, così come per i radar anticollisione, allo studio da tempo, che potrebbero essere disponibili tra qualche anno. Si possono già ordinare invece i fari adattivi: si tratta di fanali in grado di modificare il flusso luminoso in funzione del percorso, orientandosi verso l’interno di una curva o allungando il fascio in rettilineo, ad alta velocità. Alcune berline tedesche li monteranno dal prossimo anno. Ma non bisogna dimenticare la parte importantissima che l’elettronica ha nella gestione del motore e nella riduzione dell’inquinamento: le numerose funzioni dei prototipi a fuel cell sono controllati da microprocessori per assicurare sempre le migliori condizioni di marcia. Allo stesso modo, senza una elettronica avanzatissima, non potrebbero circolare le «ibride»: un minicomputer ottimizza la gestione dei due propulsori in modo da impiegare quello più idoneo alle condizioni di traffico. E poi ci sono le scadenze per ridurre le emissioni: le norme Euro4 entreranno in vigore nel 2005, le Euro5 nel 2010. Come si potranno rispettare i parametri senza centraline elettroniche e impianti di iniezione sempre più sofisticati? Ma la sfida decisiva per il futuro è trasformare i collegamenti meccanici e idraulici tra le varie componenti in collegamenti elettronici: ad esempio sterzo e freni. Ci vorrà ancora qualche anno, soprattutto per garantire l’affidabilità necessaria in tutte le condizioni di impiego ma i costruttori stanno lavorando in questa direzione. E forse arriverà anche per le auto il momento in cui si aggiornerà il software dei vari sistemi scaricandolo da internet. N el 2001 Bertone aveva presentato la «Filo», che esplorava il concetto di «drive by wire» poi, l’anno dopo, è stata la volta della «Novanta» (nella foto, il «volante» che comprende anche i comandi di freno e acceleratore) decisamente più raffinata e avveniristica, grazie anche al lavoro di alcuni partner come Skf, Bose e Nokia. Tanto che la General Motors, per il suo prototipo «Hi-wire» che adotta le soluzioni della Novanta abbinate ad un motore ad idrogeno, ha chiesto «aiuto» proprio al carrozziere torinese. «Cercavamo soluzioni tecnologiche che potessero diventare un’opportunità anche per il design — dice Roberto Piatti, direttore generale della "Stile Bertone spa" — e le abbiamo trovate». Le proposte dei designer hanno infatti permesso di esplorare nuove soluzioni per l’abitacolo grazie allo spazio che si è liberato della presenza degli organi meccanici. Ad esempio gli studi della Bose hanno portato alla realizzazione della fascia centrale come elemento di arredo con funzione anche di diffusore sonoro. «Entro 3 anni saranno disponibili per le vetture di serie i freni attivati da microprocessori — prosegue Piatti — e nei prossimi 6 lo sterzo come quello della Novanta. Ma il problema non è la tecnologia, sono i regolamenti. Oggi è richiesto un collegamento meccanico tra ruote e volante per poter omologare la vettura». in rete www.bertone.it www.visteon.com ® NetOp Remote Control il software di controllo remoto più economico e con le migliori prestazioni L’UNICO MULTIPIATTAFORMA IL PIÙ SICURO NetOp® è progettato per soddisfare le esigenze di aziende con molteplici ambienti operativi. Supporta tutti i sistemi Windows (incluso Windows CE), ActiveX, Linux, Solaris, OS/2, DOS e Symbian OS (Nokia Communicator 9210). NetOp® è stato adottato da organizzazioni sottoposte alle più rigide e severe regole di sicurezza, come banche, istituti finanziari ed assicurativi, forze di polizia e militari nonché agenzie di intelligence. L’UNICO MULTIPROTOCOLLO NetOp® supporta tutti i protocolli standard, inclusi TCP/IP, IPX, NetBIOS, modem analogici e digitali (ISDN/CAPI), IrDA, RS232. 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E se da una parte hanno fatto scalpore internet in auto, i sistemi di comando vocale per telefono, climatizzatore e impianto hi-fi (sulle Jaguar, Mercedes e Audi), quelli che cambieranno la nostra vita sono, senza dubbio, i dispositivi per IL PIÙ VELOCE Il codice di programmazione molto efficiente e l’algoritmo di trasferimento e aggiornamento delle schermate video, consentono prestazioni eccezionali anche quando la banda di comunicazione è limitata. tis! a r g o l Scarica una copia di prova completa Prova di tutte le funzioni da www.softsol.it NetOp® Remote Control è distribuito in esclusiva in Italia da: Software Solutions srl via Toscanini, 2 - 20020 Cesate (MI) Tel. 02 99068228 - Fax 02 99068230 E-mail [email protected] Ti aspettiamo allo Smau 2002 dal 24 al 28 ottobre pad.11/stand C25 - Conosci tutti i prodotti Software Solutions su: Nuova versione 7.5 “Editor’s choice” PC Professionell “Best in test” PC World “Best blend of features, security, performance” Computer Reseller News “Editor’s choice” PC Expert “Five stars out of five” Secure Computing www.softsol.it Cerchiamo rivenditori!