Banchero Costa studia NY

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Banchero Costa studia NY
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Venerdì 13 Maggio 2016
MF SHIPPING & LOGISTICA
N Vard torna all’utile e incassa nuovi ordini. Il gruppo
navalmeccanico norvegese controllato da Fincantieri si è
aggiudicato una commessa da 300 milioni di dollari firmata
con la società Topaz per la costruzione di 15 «module carrier
vessel». Si tratta di navi simili a chiatte che verranno impiegate lungo le vie d’acqua interne della Russia per il trasporto
di impiantistica del peso massimo di 1.800 tonnellate. Vard
ha inoltre chiuso in attivo la prima trimestrale 2016 con ricavi
in calo a 216 milioni di corone norvegesi (circa 23,3 milioni
di euro) e profitto netto pari a 48 milioni di corone (circa 5,2
milioni di euro). (riproduzione riservata)
NONSOLOMARE
TRENO REEFER DA VENEZIA
N È partito dal porto di Venezia il primo «treno pilota»
del progetto Fresh Fruit Corridors, che vede impegnata
l’Autorità Portuale di Venezia, lo spedizioniere VLS
Veneta Lombarda srl e l’operatore ferroviario Rail Cargo
Austria nella realizzazione
della prima catena logistica
per i container refrigerati e le
merci deperibili destinate ai
mercati europei. Un sistema
interamente intermodale che
fonde nave e treno, cofinanziato dall’Unione Europea
con 10 milioni di euro (di cui
1,5 milioni a Venezia) con
l’obiettivo di sostenere servizi di trasporto veloce per
i prodotti alimentari freschi
provenienti da Israele-Giordania-Palestina. A Venezia
sono sbarcati i primi 30 container refrigerati contenenti
patate provenienti da Israele
via nave. I container sono stati
poi inoltrati via ferrovia e spediti a Rotterdam su un treno a
temperatura controllata.
MONILITY, ARRIVA ARGO
N Il braccio italiano della
britannica Uniquon, network
internazionale di manager
e aziende che ricercano nel
mondo nuove tecnologie da
trasformare in business, sia
come start-up sia da integrare
in aziende già operative, lancia
Argo, piattaforma di ultima generazione per la localizzazione
del personale mobile. Attivo in
86 Paesi con la medesima sim
card, Argo permette di vedere tutti gli uomini sul campo
e i loro spostamenti sino al
minimo livello di dettaglio.
Alla guida dello sviluppo
strategico di Uniquon è Riz
Zigliani, imprenditore attivo
da anni da anni nel settore del
remote monitoring. (riproduzione riservata)
Le navi ordinate da Topaz a Vard
IL BROKER PROGETTA UNA BOUTIQUE FINANZIARIA A WALL STREET
Banchero Costa studia NY
Intanto la società di brokeraggio navale genovese fronteggia la crisi del mercato
dello shipping preparando nuove aperture in Asia, soprattutto in India
Pagine a cura
di Nicola Capuzzo
L
a società di brokeraggio
navale genovese Banchero Costa intende fronteggiare la crisi del mercato
dello shipping (che per i broker si traduce in provvigioni
sempre più basse sui noleggi
di navi) puntando sulla crescita del proprio network internazionale. «Abbiamo aperto
a Dubai e presto apriremo in
India», ha rivelato il presidente della società, Lorenzo Banchero, durante l’assemblea di
Assagenti tenutasi a Genova.
In India Banchero costa è già
attiva da anni ma l’investimento in un presidio
diretto è giustificato
soprattutto dal progressivo spostamento
dei maggiori centri di
raffinazione dall’Occidente verso il Medio Oriente.
Ma oltre all’Asia,
dove la broker house
genovese può vantare già uffici propri
in Cina, Giappone,
Hong Kong e Singapore, il vero sogno
di Banchero è New
York: «L’America ci attrae
moltissimo ma più per la
finanza che per il brokeraggio navale». L’idea da molto
tempo covata è infatti quella
di realizzare una boutique
finanziaria specializzata in
shipping al servizio degli investitori finanziari e a chi dice
che i fondi si stanno ritirando dagli investimenti in navi
l’esperto broker genovese
dice: «I fondi d’investimento
Vendite in corso per d’Amico Dry, Augustea e Socomar
ltra settimana di cessioni per l’armamento
A
tricolore che si è appena visto approvare al
Senato l’emendamento al ddl n. 2228 (Legge europea 2015) con cui il sen. Roberto Cociancich ha
chiesto e ottenuto che venga riformato il quadro
normativo del Registro internazionale applicato
alle navi ro-pax. Confitarma si è detta contraria
ma al Governo è stata ormai assegnata la delega
per riformare il registro con un decreto legislativo
da adottare entro il 31 luglio prossimo.
In attesa di capire cosa uscirà dalle stanze
romane, sul mercato si segnala la vendita da
parte di Augustea (tramite la joint venture
maltese ABYO Holdings di cui fanno parte
anche Bunge, York Capital e Ocean Bulk)
della nuovissima nave bulk carrier ABY Paola. Si tratta di un’unità classe Supramax da
Lorenzo Banchero
nello shipping continueranno
a operare e dovremo imparare
a farci i conti. Quando qualcuno di questi investitori è
venuto a farci visita gli abbiamo però spiegato che è quasi
impossibile pensare di entrare
nell’armamento e uscirne con
guadagno dopo 3 o 4 anni. I
fondi non sono interessati al
trasporto marittimo ma solo
al capital gain».
Lorenzo Banchero, però,
60.900 tonnellate di portata lorda costruita e
consegnata in Giappone un anno fa e destinata
a passare di mano per 19,5 milioni di dollari.
Anche il gruppo d’Amico Società di Navigazione prosegue con la dismissione di navi
bulk carrier della classe Supramax e, dopo la
recente cancellazione di ordini per navi da
64.000 tonnellate, la società starebbe portando
a termine la cessione anche della nave Medi
Nagasaki per 4,6 milioni di dollari. Un’altra
nave cisterna controllata da interessi italiani
e gestita dalla società Socomar di Sorrento
risulta infine venduta ad acquirenti vietnamiti
per 21,5 milioni di dollari. Si tratta della Jade,
tanker della classe Medium Range costruita
nel 2007 e da 41.000 tonnellate di portata.
(riproduzione riservata)
spera ancora in
un ritorno all’armamento tradizionale da parte delle
nuove generazioni
di imprenditori
italiani: «L’Italia
in passato è stata
maestra nei finanziamenti navali
(con il sistema
delle carature,
ndr) e oggi parlare
solo di brokeraggio e agenzia marittima sarebbe riduttivo. Mi
piacerebbe vedere i giovani
riaffacciarsi all’armamento.
Il surplus di navi ora è una
cosa superata e la domanda
di trasporto marittimo non
dovrebbe preoccupare. L’industria dello shipping per
definizione è ciclica, dunque
non vedo perché le cose in
futuro non debbano migliorare. Magari i tempi saranno
più lunghi ma una ripresa del
mercato anche nel dry bulk ci
sarà». L’ottimismo del presidente di Banchero costa si
scontra con la realtà attuale
del mercato dove sembrano
esserci sempre meno finanziatori per le società armatoriali.
Dal Capital Link China Shipping Forum appena tenutosi a
Shanghai è parso evidente che
i fondi di private equity non
sono disposti iniettare altra liquidità nello shipping. «Sono
stanchi di sentire che la ripresa arriverà l’anno seguente»,
ha detto Said Philip Clausius,
managing partner della società
di consulenza Transport Capital, mentre Christos Tsakonas, responsabile del mercato
shipping per la banca DNB, ha
sottolineato che «il credito per
nuove iniziative nello shipping
è praticamente inesistente e le
banche preferiscono prestare
denaro solo alle società con
un track-record di successo.
(riproduzione riservata)
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MF SHIPPING & LOGISTICA
IN ARRIVO UN SODALIZIO FRA NYK, MOL, K LINE, HANJIN, HYUNDAI, YANG MING E HAPAG LLOYD
Container, terza grande alleanza
Il nuovo gruppo sarà in concorrenza con 2M e Ocean Alliance. Il settore nel 2016 va verso un rosso
aggregato di 10 miliardi $ e il taglio dei costi si fa sentire anche sulle agenzie marittime italiane
N
ell’industria mondiale
del trasporto marittimo
di container prende forma una nuova alleanza
fra global carrier. Secondo quanto riportato ieri dal Wall Street
Journal dovrebbe essere annunciata a brevissimo la costituzione
di una partnership operativa partecipata dalle compagnie di navigazione giapponesi Nippon Yusen Kaisha (Nyk), Mitsui OSK
Lines (Mol), Kawasaki Kisen
Kaisha (K Line), dalle sudcoreane Hanjin Shipping e Hyundai
Merchant Marine (Hmm), la
taiwanese Yang Ming e la tedesca Hapag-Lloyd. A questo sodalizio si aggiungerebbe anche
la United Arab Shipping Co. se
effettivamente verrà acquisita dai
tedeschi di Hapag-Lloyd come si
vocifera da settimane.
Moby sanzionata dall’Antitrust
Da Cdp 13 mln all’Interporto di Padova
el suo ultimo bollettino settimanale l’Autorità garante per
e nuove gru elettriche che saranno acquistate e installate all’inN
L
la concorrenza e il mercato ha annunciato una sanzione di
terporto di Padova le finanzierà Cassa Depositi e Prestiti. Lo
374 mila euro alla compagnia di navigazione Moby per non
rivela la stessa società che gestisce la struttura interportuale veneta
avere ottemperato alle misure richieste per ottenere il via libera
all’acquisizione di Toremar dalla Regione Toscana. L’Antitrust
aveva avviato il procedimento contro la compagnia di Vincenzo
Onorato nel maggio del 2015 e nel luglio successivo aveva svolto le audizioni con la stessa società, con l’Autorità Portuale di
Piombino, can la Capitaneria di porto, con le compagnie Forship
e BluNavy. Dopo una proroga del termine di conclusione del
procedimento all’inizio di maggio 2016 l’authority ha pubblicato
il verdetto di condanna perché Moby non ha attuato le misure
per evitare la posizione dominante sulla rotta tra Piombino e
Portoferraio dopo l’acquisizione di Toremar. L’Antitrust aveva
imposto alla balena blu di rilasciare fino a sei slot in partenza da Piombino e scambiare, senza limitazione numerica, slot
temporaneamente disponibili con le compagnie che lo avessero
richiesto. La compagnia BN ha chiesto l’uso di alcuni slot, che
sono stati rifiutati da Moby, causandone così la condanna alla
sanzione cui si somma l’obbligo, entro 30 giorni dalla notifica
della delibera, a presentare le iniziative per
dare ottemperanza alla richiesta di Blu Navy
relativa allo scambio orario su alcuni slot, fattore necessario a portare sulla linea un secondo traghetto. (riproduzione riservata)
costi grazie
a servizi di
linea operati congiuntamente.
Quanto
soffriranno
le compagnie di navigazione
nel 2016
Gian Enzo Duci e Alberto Banchero
ha provato
a dirlo la
La nuova alleanza, i cui membri società di ricerca Drewry Mapare siano già andati a chiedere il ritime Research che ha stimato
benestare della Federal Maritime perdite aggregate per oltre 10
Commission statunitense, pren- miliardi di dollari nel comparto
derebbe il posto delle attuali G6 causate dai noli di trasporto coe CKYHE che stanno lentamen- stantemente al minimo.
te perdendo i pezzi e andrebbe a Bilanci in rosso si traducono
scontrarsi con la 2M (formata da in tagli di costi e pressione al
Maersk e Msc) e con la Ocean ribasso anche sulle commissioAlliance (appena costituita da ni e le tariffe riconosciute alle
Cma Cgm, China Cosco Ship- agenzie marittime. Non a caso
ping, Oocl, Evergreen e Apl) che le sofferenze di questa categoria
inizierà a offrire servizi di linea professionale sono state al centro del dibattito dell’assemblea
congiunti dal 2017.
Questo progressivo processo di di Assagenti (l’Associazione deconcentrazione era largamente gli agenti e mediatori marittimi
atteso dagli analisti per contrasta- genovesi) e in occasione della
re la spirale negativa dei risultati quale Augusto Cosulich, ammidi bilancio negativi dei vettori nistratore delegato della Fratelli
marittimi che possono grazie a Cosulich, ha definito il periodo
queste alleanze razionalizzare i attuale come «una sorta di terre-
spiegando in una nota che «è stato sottoscritto a Roma il contratto
di finanziamento di Cassa Depositi e Prestiti a Interporto Padova
Spa finalizzato all’acquisto e all’installazione di quattro gru elettriche a portale per il potenziamento del terminal intermodale.
L’entità del finanziamento (a 20 anni e a tasso fisso) è pari a 12,99
milioni di euro». Il progetto delle nuove gru a portale elettriche è
stato anche cofinanziato al 20% dall’Unione Europea nell’ambito
del programma CEF 2014 per un importo pari a 3,2 milioni di
euro (pari a circa il 20% dell’investimento complessivo). Gli investimenti previsti da Interporto Padova fino al 2020 ammontano
a circa 20 milioni di euro e sono tutti interventi ad alta tecnologia
per rendere il nodo intermodale all’avanguardia fra i nodi «core» a livello europeo. L’operazione è stata resa possibile anche
grazie alla collaborazione con il Banco delle Tre Venezie Spa
che ha rilasciato una fideiussione a garanzia del finanziamento
chirografario con Cassa Depositi e Prestiti a favore di Interporto
Padova. Interporto Padova si fa vanto di essere «uno dei rari casi
di interporto che gestisce concretamente e direttamente i processi
chiave della catena logistica della propria struttura, senza limitarsi
a una mera gestione immobiliare; tale ruolo è testimoniato dai
risultati economici di bilancio che ne fanno il primo interporto in
Italia per volume d’affari». (riproduzione riservata)
moto per gli agenti marittimi».
Cosulich ha poi aggiunto: «Nonostante la marginalità di guadagno sul container si sia ridotta
ai minimi storici per l’intero indotto, portando spesso a scelte
drastiche in termini di riduzione
dei costi, gli agenti marittimi genovesi continuano a mantenere
una professionalità molto elevata, vera loro forza competitiva».
Il presidente uscente Gian Enzo Duci, destinato alla poltrona
di Federagenti e al cui posto è
stato eletto Alberto Banchero,
ha sottolineato che «alleanze
e aggregazioni condurranno
attraverso una fase di assestamento. L’elemento positivo, però, è che le compagnie
continuano a scegliere Genova
come base; ritengo dunque che
complessivamente le prospettive per il settore siano buone».
Anche Banchero, nel dirsi
«felice e onorato» di essere il
nuovo presidente degli agenti
e broker genovesi, ha sottolineato come quello attuale sia
«un momento storico delicato
e in evoluzione» per la categoria, ma ha aggiunto: «Sono
certo che la professionalità e
le competenze dei membri che
insieme a me compongono il
Consiglio di Assagenti, mi saranno di grande aiuto nell’af-
frontare le prove a cui saremo
chiamati nei prossimi anni».
(riproduzione riservata)
TNT RICARICA
PREPAGATA, CONVENIENTE,
ONLINE
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DAL 1° LUGLIO IN VIGORE L’OBBLIGO DI PESATURA DEI CONTAINER DESTINATI ALL’EXPORT
Nei porti c’è rischio di paralisi
Nel solo scolo di Genova dovrà essere misurata la mossa lorda di oltre mille container al giorno
Secondo Conforti (Assiterminal) e Alberti (Fedespedi) vanno autorizzati strumenti di pesatura dinamici
D
al prossimo 1° luglio i porti italiani rischiano di vivere una grave situazione
di congestione per effetto
dell’entrata in vigore del nuovo
regolamento che impone la pesatura di ogni container destinato all’esportazione. Lo prevede
la convenzione internazionale
Solas che in Italia spiegherà i
suoi effetti secondo quanto previsto dal decreto dirigenziale n.
447/2016 scritto dal ministero
delle Infrastrutture e dei trasporti
e firmato dal Comando generale
delle Capitanerie di porto.
Una nota del dicastero spiega
che «il decreto, tra le altre previsioni, introduce il concetto di
tolleranza sui criteri di pesatura
dei container, individuando un
periodo transitorio fino al 30
giugno 2017, durante il quale per
la determinazione della massa
lorda verificata del contenitore
potranno essere utilizzati anche
strumenti diversi da quelli regolamentari, purché l’errore massimo non sia superiore a due volte
e mezzo quello previsto per la
stessa tipologia di strumenti approvati e, comunque, che non superi i 500 chilogrammi. Inoltre è
stata prevista in sede di controlli
e verifiche effettuati dopo la prima pesatura una tolleranza, per
ciascun contenitore, pari al 3%
della massa lorda verificata».
Tutto ciò non basta però, secondo gli operatori, a evitare la paralisi in banchina. Il presidente
di Assiterminal (Associazione
terminalisti portuali italiani),
Marco Conforti, preferisce non
commentare nel merito i contenuti della nota ma fa presente
che «non è possibile sapere quali
siano gli strumenti di pesatura regolamentari» e sottolinea inoltre
Un reachstacker
nel porto a Genova
che «non sappiamo dove sono».
Conforti con queste parole intende porre l’accento sul fatto che
nei porti e, soprattutto, fuori dai
porti, ci sono troppo pochi strumenti per pesare i container. Non
solo: la definizione di quali siano
le pese regolamentari è scritto in
un decreto legislativo del 1992
(precisamente il n. 517/1992)
dove si parla al tempo stesso di
strumenti per la determinazione
della massa per il calcolo di un
pedaggio, di pazienti e medicine
(nella prassi medica), di determinazione delle masse in occasione delle analisi effettuate in
laboratori medici e farmaceutici, di determinazione del prezzo
in funzione della massa per la
vendita diretta al pubblico e la
confezione di preimballaggi. Il
numero di Assiterminal avverte:
«Ciò che più preoccupa la nostra
categoria è il rischio di
congestionamento delle banchine portuali
perché sappiamo essere molto pochi oggi gli
strumenti in dotazione
fuori dai porti».
Una sensazione condivisa anche dal presidente di Fedespedi
(Federazione nazionale
spedizionieri), Roberto
Alberti, che sperava in
soglie di tolleranza maggiori dei 500 kg previsti
e dice: «Sulla dotazioni
di sistemi di pesatura
fuori dai porti il nostro
comparto è abbastanza
in ritardo. Inoltre, con le
nuove regole, anche la
preparazione e l’inoltro
dei container al terminal
portuale dovrà avvenire
con maggiore anticipo
rispetto alla prassi recente poiché
i terminal avranno bisogno con
anticipo le informazioni sulla
massa lorda dei contenitori prima che venga effettuato il piano
di carico della nave». Alberti ha
messo infine in evidenza anche
un altro delicato aspetto relativo
a quanto prescrivono i decreti
517/1992 e 22/2007 a proposito di pesatura container: «Per
come stanno le cose oggi, gli
strumenti di pesatura definiti
regolamentari sarebbero solo
le pese a raso sia per i camion
che per i vagoni ferroviari. Gli
altri strumenti dinamici (reachstacker, gru transtainer e
altri mezzi di sollevamento da
piazzale) non sono compresi
(fatta salva la tolleranza dei
primi dodici mesi) perché non
sono macchine progettate per la
misurazione precisa delle merci
che sollevano».
Un’analisi spannometrica condotta sui volumi di container
del porto di Genova condotta
dalla società di autotrasporto
Autamarocchi rende bene l’idea
del fenomeno. Nello scalo del
capoluogo ligure gravitano ogni
giorno circa 3.500 camion per il
trasporto di contenitori, di questi
circa il 60% trasferiscono merce
destinata all’esportazione (dunque circa 2.100 camion).
Pur ammettendo che metà di
questi contenitori vengono pesati al punto di origine (ipotesi
molto ottimistica), ne rimarrebbero altrettanti in arrivo sotto
la Lanterna con la pesatura del
carico ancora da fare e tradizionalmente l’afflusso dei mezzi
in porto si concentra fra le ore
14 e le 15. «Ciò significa che
dovrebbero essere pesati da 700
a 900 camion nell’arco di un
paio d’ore mentre secondo le
stime una bilancia a raso, con
le relative verifiche dei documenti e data entry sui sistemi
portuali, sarebbe in grado di
gestire a regime, fra 10 e 15
camion all’ora», spiegano da
Autamarocchi.
L’unica via d’uscita sarebbe
quella di includere i sistemi di
pesatura dinamici (gru e macchine da piazzale per il sollevamento) fra quelli regolamentati
ma ciò richiederebbe una modifica ai decreti legislativi passati.
(riproduzione riservata)
67ma ASSEMBLEA GENERALE
FEDERAGENTI
Tonnara di Bonagia – Centro Congressi Marfaraggio
ŽŶĂŐŝĂ;dWͿ͕ǀĞŶĞƌĚŞϮϬŵĂŐŐŝŽϮϬϭϲ
Programma definitivo lavori:
Ore 09,30
Registrazione dei partecipanti
Ore 10,00
Saluto dell’Assessore ai Trasporti
della Regione Sicilia
Giovanni Pistorio
i Enrico Pujia
Direttore Generale del Ministero
delle
Infrastrutture
e
dei
Trasporti
“Agenti marittimi, funzioni e
prospettive nello sviluppo dei
porti”
Saluto Vice Presidente RAM
Christian Emmola
Ore 10,20
Saluto di benvenuto e relazione del
Presidente Associazione Agenti
Raccomandatari
e
Mediatori
Marittimi della Sicilia
Gaspare Panfalone
Ore 10,40
Saluto di benvenuto e relazione del
Presidente della Federagenti
Michele Pappalardo
Ore 11,00
Interventi:
i Pasqualino Monti
Presidente Assoporti
“Come dovranno cambiare i
porti italiani”
i Luigi Merlo
Consigliere
Ministero
delle
Infrastrutture e dei Trasporti
“Cosa cambierà con la riforma”
™
i Vincenzo Melone
Comandante Generale Corpo
delle Capitanerie di Porto –
Guardia Costiera
“Immigrazione – ruoli e
prospettive”
Conclude i lavori il Sottosegretario del
Ministero delle Infrastrutture e dei
Trasporti, Senatrice Simona Vicari
Coordina i lavori il giornalista Bruno Dardani
Ore 13,00
Lunch