SERBIA

Transcript

SERBIA
FARE AFFARI
IN SERBIA 2013
FARE AFFARI IN SERBIA 2013
Pubblicato dall’Agenzia per la promozione dell’esportazione e degli investimenti stranieri
Via Vlajkoviceva, 11000 Belgrado, Serbia
Telefono: +381 11 3398 550
Fax: +381 3398 814
[email protected]
www.siepa.gov.rs
Supportato da Camera di Commercio Italo-Serba
Kneza Milosa 56, 11000 Belgrado, Serbia
Telefono: +381 11 3622 773
Fax: +381 11 3622 772
[email protected]
www.ccis.rs
Designato da SIEPA
Fotografia- Goran Radosavljevic
Copertina- FIAT, Serbia
Stampa- Avantguarde
[email protected]
www.avgd.rs
04-05
INDICE
01 INTRODUZIONE
06
02 AMBIENTE ECONOMICO
08
03 PERCHE´ INVESTIRE?
12
04 DOVE INVESTIRE?
24
05 PASSI DA PRENDERE
52
Stabile e prevedibile
Scambio senza limiti
Risorse umane
Posizione geografica favorevole
Costi operativi bassi
Incentivi finanziari
SIEPA - Un decennio al servizio degli affari in Serbia
Industria automobilistica
Agricoltura e prodotti alimentari
Servizi informatici
Industria elettronica
Industria edile
Industria tessile
Industria farmaceutica
Servizi condivisi e BPO
Fonti di energia rinnovabili
Settore immobiliare.
Industria del legno e dell’arredamento
Settore creativo
SIEPA - Banca dati dei fornitori
Lavorare in Serbia
Mercato immobiliare ad uso ufficio e residenziale
Normative edilizie
SIEPA: Banca dati delle località per gli investimenti.
10
14
16
18
20
22
23
28
30
32
34
36
38
40
42
44
46
48
50
51
54
56
58
60
06-07
01 INTRODUZIONE
Afflusso, 2011 (Milioni di euro)
2,200
SERBIA
1,917
Romania
Croazia
1,356
Bulgaria
1,341
1,000
Ungheria
766
Slovenia
518
Slovacchia
Egregi Lettori,
Macedonia
303
Fonte: Banche Centrali, IPA
Siamo testimoni dei profondi cambiamenti nei
modi in cui viviamo le nostre vite, comunichiamo,
competiamo e organizziamo il nostro business.
Nessuno si può permettere di non considerare le
sfide che ci pone il mondo, e noi in SIEPA crediamo
che questi cambiamenti non dovrebbero portare
al pessimismo o a un comportamento passivo.
Anzi, noi vediamo il nostro percorso come un
continuo miglioramento, dal supporto alle
riforme economiche e politiche in Serbia ai servizi
che mettiamo a disposizione per i nostri clienti.
Non siamo soli nel processo di riforma,
dato che abbiamo un forte supporto da parte
dell’Unione Europea. La Serbia ha ottenuto lo
status di Paese candidato all’ingresso nell’UE
nel mese di marzo del 2012, il che è un passo
importante che dimostra che siamo pronti per
iniziare trattative formali e diventare un giorno
Stato membro dell’UE – traguardo di tutti i
governi sin dall’anno 2000.
Il mondo si trova in mezzo a una rivoluzione
tecnologica, che ha ispirato un gran numero
di idee brillanti e ha aperto una miriade di
opportunità. La cosa migliore riguardo a ciò
è che lo strumento principale per cogliere i
vantaggi da tali opportunità non è una costosa
apparecchiatura acquistata lontano, ma
qualcosa che “si coltiva” in zona: le persone. Può
darsi che il terreno fertile serbo, conosciuto a
livello mondiale, abbia iniziato il processo da
solo e la Microsoft ha soltanto continuato questa
tendenza costituendo a Belgrado il centro di
sviluppo e innovazione. National Cash Register
(NCR) deve aver preso in considerazione tutto
ciò, quando ha deciso di fondare il suo centro di
eccellenza in Serbia.
Le persone in Serbia conoscono molto
bene la crisi mondiale - probabilmente questa
intima comprensione ci aiuta a offrire una
migliore prestazione.
Abbiamo registrato uno dei risultati migliori
nell’attirare l’IDE (Investimenti Diretti Esteri) nel
2011, superando tutti i nostri concorrenti in zona
e portando in Serbia giganti mondiali come
Bosch, Siemens e Benetton, Microsoft e Geox.
Nello stesso tempo, il nostro export è
aumentato ancora di quasi 15% rispetto all’anno
precedente e la FIAT sta per iniziare ad esportare
il suo nuovo modello dopo aver incrementato
l’investimento di un miliardo di euro. Nonostante
il fatto che l’UE sia il mercato principale per i
nostri prodotti, noi crediamo che l’area di libero
scambio con la Federazione Russa, Bielorussia
e Kazakistan avrà il ruolo più importante nelle
nostre future attività commerciali.
Noi in SIEPA miglioreremo in continuazione i
nostri servizi e offriremo ai nostri clienti il genere
di supporto che va oltre le opportunità di lavoro
solitamente legate alle Investment Promotion
Agencies. Miriamo a diventare il punto centrale
per lo sviluppo di business in Serbia e La
invitiamo a unirsi alla nostra rete per aiutiarLa a
crescere.
Bozidar Laganin
Direttore, SIEPA
1,602 Milioni di euro
Telenor
947 Milioni di euro
Gazprom
FIAT
944 Milioni di euro
Delhaize
932 Milioni di euro
650 Milioni di euro
Stada
570 Milioni di euro
Mobikom Austria
ABinBev
530 Milioni di euro
Eurobank EFG
500 Milioni di euro
280 Milioni di euro
US Steel
Carlsberg
160 Milioni di euro
Kronospan
150 Milioni di euro
Michelin
150 Milioni di euro
Bosch
70 Milioni di euro
Heineken
67 Milioni di euro
Cooper Tires
50 Milioni di euro
Fonte: Banca Centrale Serba
Come è stato previsto dal
KPMG Belgrado nel novembre 2011,
nonostante la crisi mondiale,
l’afflusso degli investimenti esteri in Serbia nel
2011 è stato il più grande nella regione.
08-09
Gli investitori esteri godono dello stesso trattamento di cui
godono gli investitori serbi; esso è dotato di piena certezza del
diritto e di tutela nei confronti dei diritti acquisiti in virtù degli
investimenti.
La protezione del capitale estero è ulteriormente garantita dai
trattati bilaterali sugli investimenti che sono stati ratificati tra
la Serbia e altri 32 Paesi. Per conoscere l’elenco completo di questi
paesi, si prega di consultare il sito web SIEPA.
Nel corso degli ultimi anni, l’economia serba ha
vissuto una crescita grazie a ingenti investimenti
stranieri e un miglioramento continuo del
proprio ambiente economico, anche durante
la crisi e la recessione del 2009. Le tasse non
sono state aumentate fino a 2012, nonostante
l’aumento delle entrate pubbliche, mentre gli
stipendi reali e gli altri contributi relativi agli
stipendi sono stati ridotti. Sono state adottate
azioni specifiche per rafforzare la responsabilità
fiscale e migliorare la trasparenza delle politiche
e della pubblica amministrazione. Questo
rimane una priorità fondamentale nel prossimo
futuro. Nell’agenda del governo sono previste
maggiori riforme del sistema pensionistico e
delle politiche sociali, il cui scopo è quello di
aumentare gli incentivi per i datori di lavoro e
diminuire la tassazione degli stipendi.
Il governo e la Banca Centrale serba hanno
espresso una forte dedizione nell’impegno
costante con l’FMI e la Banca Mondiale, che
daranno supporto politico e consigli per le
riforme strutturali. Alla fine del settembre
2011, il Consiglio di Amministrazione dell’FMI
ha approvato per la Repubblica della Serbia
un Accordo Stand-By della durata di 18
mesi per un valore di circa 1,1 miliardi di
euro. Questo è stato fatto per mantenere la
stabilità macroeconomica e finanziaria in un
ambiente regionale e globale incerto. Inoltre,
il programma è stato indirizzato per migliorare
il clima degli investimenti e proteggere
l’economia della Serbia dai rischi, compresi gli
effetti negativi di ricaduta (i cosiddetti ‘effetti di
spillover’), dalla seconda fase della crisi globale.
La posizione esterna della Serbia è stata valutata
più equilibrata rispetto al periodo antecedente
alla crisi del 2008-09. Questo si rispecchia in un
deficit delle partite correnti inferiore, in un tasso
di cambio più competitivo, in un buon livello di
riserve internazionali. L’attuazione della politica
monetaria è stata efficace, mentre la riduzione
delle pressioni inflazionistiche ha creato spazio
per un’ulteriore politica di allentamento. Il
sistema bancario è stato valutato come liquido
e ben capitalizzato, a seguito delle politiche
economiche caute, che sono state perseguite
prima e durante la crisi.
L’adesione all’UE rimane la priorità assoluta
del governo serbo. Dopo che, nell’ottobre del
2011, la Commissione europea ha proposto la
Serbia per ricevere lo status di candidato all’UE,
essa è diventata, il primo marzo del 2011,
anche ufficialmente, candidato all’ingresso
nell’UE. Oltre a lodare le riforme sostanziali
degli anni precedenti, la Commissione ha
sottolineato che la Serbia ha fatto passi
importanti verso la creazione di un mercato
economico funzionante e verso l’ottenimento
di un certo grado di stabilità macroeconomica,
nonostante la crisi economica e finanziaria
globale. Sulla base del programma nazionale
per l’integrazione europea, il quadro normativo
del paese è in procinto di essere pienamente
armonizzato con l’acquis comunitario entro la
fine del 2012.
Fino ad oggi, 26 Stati membri dell’UE
hanno ratificato l’Accordo di stabilizzazione e
associazione (deve ancora essere ratificato solo
dalla Lituania). L’Accordo di stabilizzazione e
associazione all’UE è stato firmato nell’aprile del
2008, mentre la domanda di adesione all’Unione
europea è stata presentata nel dicembre del
2009. Per accelerare il processo d’integrazione
economica e commerciale, la Serbia ha iniziato
l’attuazione unilaterale dell’Accordo interinale
sugli scambi e sulle questioni commerciali, nel
gennaio del 2009. Inoltre, la Serbia sta eliminando
gradualmente i dazi doganali sull’importazione
dei prodotti industriali e di alcuni prodotti
agricoli provenienti dai paesi membri dell’UE;
la Serbia ha in progetto di abolire tutti i dazi
doganali entro il 2014.
I negoziati con l’Organizzazione Mondiale del
Commercio sono nella loro fase finale. La Serbia
si sta sforzando di definire i dettagli tecnici con
gli Stati Uniti, il Brasile e l’Ucraina. L’adesione
all’Organizazzione Mondiale del Commercio è
prevista prossimamente.
www.srbija.gov.rs
www.seio.gov.rs
10-11
La Serbia non ha cambiato le aliquote fiscali dal 2006.
aliquote fiscali in serbia sono ancora
tra i più favorevole in Europa.
Il primo marzo del 2012, la Serbia ha ottenuto lo status
di paese candidato all’ingresso nell’Unione Europea.
Tra il 2004 e il 2008, la Serbia è stata una delle
economie più crescenti d’Europa. La forte crescita
del PIL è stata in gran parte determinata dai settori
di servizi quali le telecomunicazioni, la vendita al
dettaglio e il settore bancario. Alla luce della crisi
finanziaria globale, l’uscita dell’economia serba
2009 si è ridotta del 3,5% prima di espandersi
dell’1% nel 2010. Questo è stato il risultato di
una serie completa di misure dello Stato, incluse
le misure dei prestiti bancari sovvenzionati dallo
stesso stato. Nel 2011, l’economia è cresciuta di
circa 1,9% (secondo la stima della Banca Centrale
serba), ma la crescita dovrebbe rallentare dello
0,5% nel 2012 a causa di una lieve recessione
della zona dell’euro, la quale rappresenta il
principale partner d’esportazione della Serbia.
Nel dicembre del 2011, Bloomberg ha valutato il
dinaro serbo come la seconda moneta europea
per la sua forza e per la capacità di attirare i capitali
stranieri. Il dinaro è cresciuto del 2,7% rispetto
all’anno precedente, mostrando la ragione che
stava dietro l’ottimismo di Bloomberg sugli
investimenti e la prospettiva economica della
Serbia. La stabilità della moneta nazionale è
stata ulteriormente rafforzata dalla continua
crescita dei proventi delle esportazioni. Nel 2011,
il valore del PIL pro capite ha mostrato i segni
di una tendenza al rialzo dopo un aumento nel
2009. Tuttavia, il PIL pro capite della Serbia è solo
il 35% del PIL medio europeo e quindi c’è tanto
margine di miglioramento. Alla fine del terzo
Tuttavia, è stimato che l’aumento del saldo della
bilancia commerciale aumenterà anche il PIL.
Esso è dovuto prevalentemente alla prossima
realizzazione degli investimenti concordati, in
particolare nel settore automobilistico. Partendo
dal presupposto che i mercati delle esportazione
della Serbia si recupereranno, a partire dal 2013
è prevista una crescita economica più alta,
per via dell’aumento del saldo della bilancia
commerciale, delle spese delle famiglie e delle
spese pubbliche. Nel quarto trimestre del 2011
l’inflazione ha continuato a diminuire e nel
dicembre del 2011 è diminuita quasi fino
al limite superiore della soglia di tolleranza
prevista, misurando il 7,0% (il target di
dicembre: 4,5±1,5%).
PIL, Serbia –comparazione con la zona dell’euro
Tasso di crescita annuale in euro
8.4
30.4% 25.0% 16.9% -16.5% 18.8%
6.2
4.9
2006
3.7
2.9
2.1 2.0 2.0
1.4
0.8
0.3
2.7
2.5
2.0 1.8
0.7
0.3
0.2
0.3 0.5
-5.0
2008
PIL zona euro
-4.9
-4.0 -4.1
2009
Pil Serbia
2010
2009
2010
2011
Pil pro capite, parità dei poteri di acquisto (PPA, PPP in inglese):
-2.3 -2.1
-4.2
2008
0.8
-0.6
-2.0
2007
15.0%
Fonte: NBS
2011
Fonte: NBS, Eurostat
2.2
trimestre del 2011, il settore bancario serbo
era costituito da 33 banche. Del numero totale
di banche, 21 erano di proprietà straniera e 12
di proprietà interna. Di queste, 8 banche erano
di proprietà dello Stato (sia come azionista di
maggioranza sia come importante socio di
minoranza) e 4 di proprietà privata.
In termini di quote delle risorse totali
del settore bancario, le banche di proprietà
straniera più significative vengono dall’Italia e
dall’Austria (22% e 18%, rispettivamente), poi
dalla Grecia (16%), dalla Francia (9%) e da altri
paesi (8%). Le banche di proprietà straniera
sono i membri dei gruppi bancari provenienti
da 11 paesi diversi.
10,059 10,252 10,661
2009
2010
Fonte: Fondo monterario internazionale
*valutazione, settembre 2013
2011
11,079
2012*
11,628 12,289
2013*
2014*
www.nbs.rs
12-13
´
L’aliquota del 15% d’imposta sull’utile d’esercizio
più bassa d’Europa
Classifica degli IDE per il numero di progetti:
15.5% 13.5% 13.2% 10.6% 5.9% 5.6% 5.0% 3.3% 3.0%
Germania
Italia
Austria Slovenia
Grecia
Francia
Israele Stati Uniti Croazia
Fonte: SIEPA, 2013*
Scambio senza limiti
Risorse umane
Posizione geografica favorevole
Costi operativi bassi
Incentivi finanziari
Molte delle aziende più famose del mondo
hanno riconosciuto la potenzialità economica
della Serbia e hanno deciso di allocare le loro
risorse nel nostro paese. Per alcune aziende,
la Serbia funge da centro manifatturiero
che consente esportazioni esenti da dazi
verso un mercato di quasi 1 miliardo di
persone. Le altre sono attirate dalla forza
di lavoro altamente qualificata, facilmente
addestrabile, con la conoscenza della lingua
inglese a livello altissimo e dall’imposta sugli
utili aziendali estremamente bassa (del 15%).
Indipendentemente dal motivo per il loro
interesse iniziale, le aziende che decidono di
allocare le risorse in Serbia o condurvi scambi
trovano un paese affidabile e dinamico, il quale
offre un’opportunità in più rispetto a quanto
hanno percepito all’inizio.
Se guardiamo l’origine nazionale di aziende
che hanno investito in Serbia, è chiaro che i
paesi dell’Unione europea dominano negli
investimenti e che anche le aziende americane
e russe hanno mostrato un forte interesse. Gli
investimenti russi dominano nel settore del
petrolio e del gas (Gazprom e Lukoil), mentre
l’investimento di 16 miliardi di euro da parte di
Telenor mette la Norvegia ancora in cima alla
lista di valori dell’IDE (Investimento Diretto
Estero). Il contributo del Belgio agli IDE totali
è stato limitato fino a concludere un affare di
1 miliardo di euro per acquisire un rivenditore
locale alimentare, Maxi. Le banche greche sono
state tra le prime ad entrare nel mercato serbo
con molte privatizzazioni e acquisizioni in questo
settore tra il 2001 e il 2006. L’Austria si trova in
cima alla lista, in primo luogo per la vicinanza
delle due economie e una forte motivazione
delle aziende austriache di crescere nei mercati
dell’Europa dell’Est. La Germania e l’Italia sono i
principali partner commerciali della Serbia (sono
alla pari in termini di mercati di esportazione
della Serbia) e collaboratori chiave per gli IDE.
Classifica degli IDE per il valore:
12.9% 11.1% 10.2% 8.2% 7.7% 7.2% 5.9% 5.1% 5.1%
Austria
Italia
Grecia
Norvegia Germania Stati Uniti Slovenia
Russia
Belgio
Fonte: SIEPA, 2013*
La Slovenia, il primo paese della ex Yugoslavia
a far parte dell’UE, svolge un ruolo importante
nel portafoglio di investimenti diretti esteri. Le
aziende serbe hanno inoltre realizzato diversi
investimenti importanti in Slovenia.
Tuttavia, il numero di progetti di
investimento registrati dimostra un’immagine
leggermente diversa: mentre la Norvegia, il
Belgio e la Russia non sono più nei primi 10,
gli Stati Uniti rimangono ancora nell’elenco. Le
aziende francesi hanno una rappresentanza più
forte, prevalentemente per il gran numero di
investimenti nel settore automobilistico.
La Germania, l’Italia, l’Austria e la Slovenia sono
estremamente importanti in termini di numero
di progetti e valore degli investimenti. Traspare
l’importanza della vicinanza e la conoscenza dei
mercati locali e regionali dell’Ungheria e della
Croazia che occupano i primi posti in termini di
numero complessivo dei progetti. Gli investitori
israeliani sono fortemente coinvolti nel settore
immobiliare con un gran numero di progetti in
conduzione, e dunque, negli anni a venire, si
attende una loro salita nell’elenco.
* La banca dati di SIEPA dei progetti di investimento dal 2001 fino ad oggi include più di 300 progetti
di investimenti esteri del valore di 19,5 miliardi di euro e tiene traccia di tutti i tipi di investimenti nel
settore manifatturiero e nel settore di servizi (privatizzazioni, acquisizioni, investimenti di Greenfield, di
Brownfield ecc). Tuttavia, non include gli investimenti di portafoglio. I dati sono ottenuti da fonti diverse:
progetti SIEPA, questionari inviati agli investitori, associazioni degli investitori stranieri, notizie. Anche se
la SIEPA fa tutto il possibile per fornire i dati più precisi e aggiornati sui progetti di investimento, l’agenzia
non può essere ritenuta responsabile per informazioni sbagliate o incomplete.
14-15
UE
Esistono solo i limiti alle esportazioni di vitello,
zucchero e vino, e queste sono limitate da
quote annuali.
Le importazioni dall’UE sono esenti dai dazi
doganali per la maggior parte dei prodotti,
tuttavia, è prevista la progressiva abolizione
dei dazi sull’importazione di prodotti agricoli
industriali e di certi prodotti agricoli entro il 2014.
STATI UNITI
Il regime delle esportazioni esenti dai dazi
doganali si applica a circa 4.650 prodotti, inclusa
la maggior parte dei prodotti semilavorati e finiti,
alcuni prodotti agricoli e i prodotti dell’industria
primaria. L’elenco dei prodotti eleggibili è oggetto
di revisione e aggiornamento due volte all’anno
in base alle esigenze delle industrie statunitensi.
Grazie agli accordi di libero scambio con questi
paesi, la Serbia è il luogo ideale per aprire il centro
manufatturiero o distributivo che servirebbe i mercati
della Federazione Russa, l’Europa del sud-orientale,
i paesi dell’UE e dell’AELS, gli Stati Uniti,
la Bielorussia e la Turchia.
Oltre alla Comunità degli Stati Indipendenti,
la Serbia è l’unico paese che gode di un accordo
di libero scambio con la Russia.
Aumentate le vostre competenze usando i benefici
dall’accesso al mercato di miliardo di persone senza
il regime dei dazi doganali.
La Federazione Russa
L’accordo stabilisce che i beni prodotti in
Serbia, cioé quelli che hanno almeno il 51% del
valore aggiunto dalla Serbia, sono considerati
di origine serba ed esportati in Russia esenti
dai dazi doganali. L’elenco dei prodotti esclusi
dall’accordo di libero scambio è soggetto a
revisione annuale. A partire dal marzo 2012,
l’elenco dei prodotti esclusi include: pollame
e rifiuti commestibili, alcuni tipi di formaggi,
zucchero, spumante, etil-alcool, tabacco, filati di
cotone, tessuti, alcuni tipi di compressori, trattori
e autovetture nuove e usate. Inoltre, esiste
l’elenco dei prodotti provenienti dalla Russia che
sono esclusi dall’accordo.
Bielorussia
Ci sono solo poche eccezioni all’accordo tra la
Bielorussia e la Serbia, che riguardano zucchero,
alcool, sigarette, auto usate, autobus, e pneumatici.
Turchia
Le aziende della Serbia possono esportare
in Turchia senza pagare i dazi doganali. Le
importazioni di prodotti industriali provenienti
dalla Turchia sono generalmente esenti
dai dazi doganali, tuttavia, i dazi saranno
progressivamente eliminati per un gran numero
dei prodotti nel corso del periodo di sei anni,
fino al 2015. I dazi doganali restano in vigore per
i prodotti agricoli.
CEFTA
Oltre allo scambio esente dei dazi doganali
tra i paesi membri, l’accordo stabilisce
accumulo di origine dei prodotti, il che
significa che i prodotti esportati dalla Serbia
sono considerati di origine serba se i materiali
integrati provengono da altri paesi CEFTA,
Unione europea, Islanda, Norvegia, Svizzera
(compreso il Liechtenstein) o Turchia, purché
tali prodotti abbiano subito una trasformazione
sufficiente, i.e. se almeno il 51% del valore
aggiunto del prodotto provenga dalla Serbia
(se il valore aggiunto è superiore al valore dei
materiali utilizzati in Serbia).
www.mfp.gov.rs
EFTA (AELS – Associazione Europea per il
Libero Scambio)
I prodotti industriali esportati dalla Serbia negli
Stati membri dell’AELS (Svizzera, Norvegia,
Islanda e Liechtenstein) sono esentati dal
pagamento dei dazi doganali, ad eccezione di
un numero molto limitato di beni, compresi i
pesci e altri prodotti marini. I dazi doganali per le
importazioni di prodotti industriali originari dagli
Stati membri dell’AELS saranno gradualmente
aboliti entro il 2014. Il commercio di prodotti
agricoli è disciplinato da accordi specifici,
stipulati con ogni Paese membro dell’AELS,
riconoscendo delle concessioni reciproche per
categorie specifiche di prodotti.
16-17
www.bg.ac.rs
www.uns.ac.rs
www.ni.ac.rs
Secondo il rapporto sui risultati di innovazione
dell’Unione europea (L’EIS - L’European Innovation
Scoreboard), nel 2011, la Serbia ha dedicato più fondi
allo sviluppo scientifico dell’anno precedente rispetto
a qualsiasi altro paese dell’UE.
FORMAZIONE La forza lavoro della Serbia offre
una combinazione unica di alta qualità, grande
disponibilità e efficacia di costi convenienti.
Si tratta di uno dei fattori fondamentali per
garantire un’alta prestazione di lavoro.
Per decenni, la Serbia ha promosso intense
relazioni con le principali economie occidentali.
Ai primi posti dell’elenco delle grandi aziende
con cui ha mantenuto legami solidi troviamo:
Siemens, Alcatel-Lucent, General Motors, Fiat,
Ikea e ancora molte altre aziende. Durante gli
anni di collaborazione, i lavoratori serbi hanno
ricevuto un ‘know-how’ specifico ed hanno
adottato le tecnologie avanzate e uno standard
del rigoroso controllo di qualità. Avendo una
vasta esperienza nella produzione e nella
gestione, il personale locale richiede solo un
minimo di formazione per adottare tecnologie e
processi di assemblaggio di ultima generazione.
Le università e le facoltà serbe formano
all’incirca 43.000 laureati ogni anno, dei quali
un terzo viene dalle università tecniche. Le
istituzioni migliori di questo campo, come la
Scuola di Ingegneria Elettrica o la Scuola di
Ingegneria Meccanica di Belgrado e l’Università
Tecnica di Novi Sad, sono riconosciute a
livello internazionale per la loro competenza.
La formazione tecnica di alta qualità è in
maggior parte basata sulle scuole elementari
e superiori che offrono un curriculum più
avanzato nel campo delle scienze tecniche
rispetto alla maggior parte dei paesi
dell’Europa centro-orientale. La formazione
della gestione e management in Serbia è
offerta tramite le lauree congiunte e i corsi
post-laurea organizzati dalle università locali
e dalle rinomate business school occidentali,
come la francese HEC, e le scuole inglesi Sheffield University e Heriot-Watt University.
Inoltre, c’è un numero crescente delle scuole
internazionali elementari e medie in Serbia. In
questo momento, esse offrono i programmi in
inglese, tedesco, francese e russo e anche gli
esami riconosciuti a livello internazionale.
Numero delle persone disoccupate registrate, per la fascia di età (novembre 2011)
Età Totale 20-29 30-29 30-39 40-49 50-59
691,841
207,798
159,699
Fonte: Servizio di collocamento nazionale della Republica di Serbia
146,723
146,723
138,078
DISPONIBILITÀ Il mercato del lavoro in Serbia
è diventato veramente vivace, con un numero
crescente di investitori internazionali che
localizzano le loro attività nel nostro paese.
L’assunzione di giovani laureati e laureandi è
semplice se consideriamo l’elevato tasso di
disoccupazione, in particolare nella fascia di
età tra i 20 ed i 30. Molti desiderano lavorare
per le imprese internazionali. I lavoratori
serbi hanno una forte etica del lavoro e
la demografia è favorevole per le imprese
straniere: un patrimonio di persone ambiziose
e formate accoppiato ad un alto tasso di
disoccupazione mantiene le aspettative dei
salari ai livelli competitivi.
Il tasso di disoccupazione è pari al 25%, mentre
la percentuale dei laureati in cerca di lavoro è
pari all’incirca al 12%. Il numero di ingegneri e
manager è sufficiente a soddisfare la domanda
crescente delle aziende internazionali in Serbia.
Struttura delle persone disoccupate secondo il livello formativo (dicembre 2010)
Scuola
elementare
33.47%
244,218
54.33%
Scuola
media
396,350
Università
e facoltà
12.19%
88,915
Fonte: Servizio di collocamento nazionale della Republica di Serbia
FLESSIBILITÀ Le normative sul lavoro sono
trasparenti e comprensive. Durante i giorni di
assenza per malattia, viene pagato il 65% dello
stipedio medio (viene preso lo stipendio medio
di tre mesi precedenti). Ci sono cinque giorni
lavorativi alla settimana che vengono distribuiti
dallo stesso datore di lavoro. Di solito un giorno
lavorativo consiste di otto ore mentre una
settimana consiste normalmente di 40 ore. Le
ore straordinarie possono arrivare fino a quattro
ore al giorno, oppure otto ore alla settimana in
totale, e vengono pagate da parte. Per le ferie
annuali è prevvisto il minimo di 20 giorni.
COSTI COMPETITIVI Gli stipendi medi in
Serbia sono talmente bassi da assicurare le
operazioni con costi efficaci. Mentre solo
leggermente superiori rispetto ai paesi vicini
come la Romania, i costi totali per i datori
di lavoro sono solo il 60% del livello di costi
dei paesi dell’Europa centro-orientale. I
contributi per la previdenza sociale e le tasse
su stipendi arrivano all’incirca al 60% della
retribuzione netta, ma il carico fiscale per
i datori di lavoro può essere in gran parte
ridotto attraverso una varietà di incentivi
finanziari e fiscali. Lo stipendio medio lordo
in tutti i settori economici nel 2013 è stato
approssimativamente 508 euro, tuttavia i costi
del lavoro variano a seconda delle industrie
individuali, le città e i livelli di istruzione. Il
rapporto medio delle retribuzioni a seconda
dei vari settori economici e varie città possono
differire tanto quanto il rapporto 4:1, mentre
la fascia di reddito per i lavoratori di diversi
livelli di istruzione raggiunge il rapporto 3:1. I
livelli di salari, in maggior parte, rimangono e
rimarranno ragionevolmente stabili.
Lo stipendio minimo deve essere lo stipendio
minimo legale determinato dal mutuo
consenso del governo serbo, i sindacati di
lavoro e l’associazione dei datori di lavoro. Al
momento esso è € 1 all’ora.
Stipendio lordo mensile (euro)
Serbia Bosnia Erzegovina
508
660
Fonte: Istituto di Vienna, 2013
Ungheria Slovacchia Polonia
805 846
771
Repubblica Ceca Croazia
999
1,048
18-19
Londra 2042 km
Minsk 1532 km
Stoccarda 1451 km
Vienna 612 km
Mosca 2235 km
Bratislava 578 km
Salzburg 989 km
Durata di volo dalle grandi città
FINO A
FINO A
FINO A
Roma,
Bucarest,
Istanbul, Lubiana,
Vienna, Zurigo, Sarajevo
ORA
Parigi, Praga,
Monaco di Baviera,
Berlino, Dusseldorf,
Francoforte, Kiev, Milano
ORE
ORE
Mosca,
Londra,
Stoccolma,
Amsterdam
Toronto,
New York
Più di
ORE
Grazie alla sua posizione di confine geografico
tra l’Oriente e l’Occidente, alla Serbia si è
spesso riferito come la porta d’Europa. Le
due strade importanti d’Europa, il numero
VII – corrispondente al percorso del fiume
di Danubio – e il numero X – l’autostrada e la
linea ferroviaria internazionali – si incrociano sul
territorio serbo per garantire ottimi collegamenti
tra l’Europa occidentale e il Medio Oriente. La
Serbia è quindi un luogo ideale per un’azienda
che desidera destinare le proprie operazioni e
che vuole raggiungere in modo più efficiente i
suoi clienti dell’UE, i paesi SEE o il Medio Oriente.
Confinante con l’UE, la Serbia offre anche la
possibilità di godere di tutti i vantaggi tipici di
coloro che operano al di fuori dell’UE essendo
in grado di fornire servizi e trasportare i merci in
tempi previsti e flessibili.
Il modo più efficace per raggiungere la Serbia
è in aereo, utilizzando uno dei due aeroporti
internazionali – l’aeroporto di Belgrado e
l’aeroporto di Niš. La facilità di viaggiare da
Belgrado a quasi ogni destinazione del mondo,
direttamente o con scalo, è offerta da quasi
tutte le compagnie aeree più grandi del mondo.
L’orario di voli giornalieri per i fulcri di trasporto
più importanti come Francoforte, Roma, Mosca
comprende più di quattro voli al giorno.
Una volta a Belgrado, l’aeroporto di Nikola
Tesla si trova a soli 18 km di distanza dal centro
e, prendendo l’autostrada, non ci vogliono
più di 20 minuti per raggiungere il cuore
della città. La rete stradale collega l’aeroporto
con le strade principali internazionali E-75 e
E-70 che sono una connessione importante
tra la capitale della Serbia e Zagabria, Niš,
Novi Sad, Subotica, e altre città della Serbia
e della regione. Il traffico aereo a Niš è
meno frequente, tuttavia fornisce un buon
collegamento internazionale.
Budapest 384 km
Graz 699 km
Lubiana 510 km
Zagabria 442 km
Konstanza 702 km
Istanbul 1356 km
Sofia 756 km
Amsterdam 1722 km
Amburgo 1547 km
Berlino 1255 km
Bucarest 641 km
Francoforte 1282 km
Kiev 1302 km
Milano 1009 km
Monaco di Baviera 930 km
Roma 1289 km
Varsavia 1067 km
Zurigo 1175 km
Praga 907 km
Skopje 889 km
Salonicco 637 km
Gomenizza 1051 km
Serbia collega l’Oriente e l’Occidente.
La sua preziosa posizione nel cuore
del sud-est dell’Europa la rende un luogo
eccezionale per gli investimenti.
Corridoio paneuropeo X
Corridoio paneuropeo VII
20-21
Per incentivare i nuovi investimenti,
il governo serbo fornisce anche una serie di agevolazioni,
esenzione e riduzioni delle tasse per una parte dell’importo
investito in beni immobili (fino al 80%).
Regime fiscale vantaggioso
Il regime fiscale della Serbia è altamente
favorevole per fare affari. L’imposta sull’utile
d’esercizio, che viene pagata ad un’aliquota
uniforme del 15%, è tra le più basse d’Europa,
mentre l’IVA è tra le più competitive d’Europa
centrale e orientale. La base imponibile è l’utile
d’esercizio imponibile indicato nel bilancio
fiscale. Le plusvalenze sono riconosciute ai fini
della valutazione dell’ires. Le plusvalenze sono
generate dalla vendita o dal trasferimento
di immobili, dai diritti relativi alla proprietà
industriale, come azioni, titoli, alcune
obbligazioni.
La ritenuta fiscale è calcolata e pagata con
l’aliquota del 20% sulle varie forme di reddito
(dividendi, partecipazioni agli utili, royalties,
interessi, plusvalenze, canoni di locazione di beni
immobili e altri beni) da parte di non residenti.
Imposta sull’utile d’esercizio
15% 10% 16% 19% 19% 19%
Serbia
Bulgaria
Romania
20% 23%
Polonia Ungheria Repubblica Ceca Croazia
Slovacchia
Aliquote d’imposta sui salari
12% 15% 16% 19% 20% 16% 18-32% 12-40%
Serbia Repubblica Ceca Romania Slovacchia Bulgaria Ungheria
Polonia
Croazia
SERBIA
Slovacchia Repubblica Ceca Bulgaria
Polonia
Croazia
Romania
Ungheria
Fonte: IPA nazionale
Per evitare i carichi fiscali non necessari, la Serbia
ha stipulato le convenzioni internazionali contro la
doppia imposizione con 42 paesi (dal novembre 2011)
Senza tasse
Tasse e IVA
4.57 0.82
Bulgaria
6.39
Romania
Polonia
20% 20% 20% 20% 23% 25% 24% 27%
dello Stato) è l’unico fornitore di elettricità al
momento. Il prezzo dell’energia elettrica varia a
seconda della categoria di consumatori e tariffa
giornaliera. La compagnia statale Srbijagas è
il fornitore primario di gas naturale in Serbia e
segue la sua politica dei prezzi in conformità
ai prezzi mondiali dei derivati del petrolio e
alle fluttuazioni del tasso di cambio del dollaro
americano. Il prezzo di riferimento per un metro
cubo di gas (valutato per il consumo annuale
dei 10.000 - 100.000 GJ, per la Serbia 41.860 GJ,
e il tasso di cambio 1 EUR = 99,91 RSD) è 0,336
euro per un metro cubo.
Prezzo speciale per l’energia elettrica per i consumatori industriali
Metodologia dell’Eurostat (euro centesimi / kwh)
Croazia
IVA
Serbia
Analisi costi-utilità
Secondo l’Eurostat, i costi operativi in Serbia sono
tra i più bassi d’Europa. I prezzi di energia elettrica,
gas e altri combustili, servizi postali, telefonia
di rete fissa, servizio di fax e manutenzione
di veicoli a motore sono i più bassi rispetto
agli altri 37 paesi europei. I costi dei servizi
di telecomunicazione, soprattutto dei servizi
postali, delle attrezzature di telecomunicazione
e delle spese telefoniche sono in fondo alla
lista, molto più inferiori rispetto a quasi tutti i
paesi europei, solo il 39% della media europea.
L’industria per la produzione di energia elettrica
della Serbia (che è al 100% di proprietà
1.43
1.68
8.50
2.23
9.32
2.65
9.29
Repubblica Ceca
10.22
Austria
9.05
Slovacchia
Germania
Italia
Ungheria
Fonte: Eurostat
www.mfp.gov.rs
2.17
Parametro di refferimento:
2.36
Consumi annui tra 500-2000 MWh
5.86
per Serbia 2000 MWh
3.71
Tasso dicambio:
3.42
1 EUR = 99.91 RSD
3.81
11.61
9.21
12.10
12.76
22-23
SIEPA – sportello unico
per il sostegno finanziario
Per compensare gli investimenti di capitale
iniziali e facilitare l’avviamento dell’impresa, il
governo della Serbia offre gli incentivi finanziari
per i progetti Greenfield e Brownfield, nel
settore manifatturiero, settore di servizi destinati
all’esportazione e progetti nel settore del turismo.
Gli incentivi a fondo perduto sono offerti dalla
Siepa nell’importo che varia da 4.000 a 10.000
euro per ogni nuovo posto di lavoro creato.
I requisiti per l’assegnazione degli incentivi
sono il numero minimo di nuovi posti di lavoro
(10 per i servizi, 50 per il settore manufatturiero)
e l’importo minimo dell’investimento (dal 0,5 ad
1 milione di euro, 5 milioni per gli investimenti
nel settore di turismo). I fondi statali vengono
assegnati sulla base di una serie di criteri come
le referenze dell’investitore, il coinvolgimento di
fornitori nazionali nel prodotto finale, gli effetti
dell’investimento e sulle risorse umane e gli altri
criteri di valutazione degli effetti del progetto
sulla comunità locale.
Erogazione dei fondi viene fatta in quattro
rate per tutta la durata del progetto. I progetti di
investimento nelle industrie dei servizi condivisi
e BPO (Business processing outsourcing) hanno
un trattamento speciale in quanto il valore
del contratto di locazione durante tutto il
processo di investimento è incluso nel valore
dell’investimento, e per tali progetti i fondi
vengono erogati in due rate.
I pacchetti speciali sono disponibili per i
grandi investitori che investono almeno 50
milioni di euro e impiegano 300 persone e anche
per gli investitori medi che impiegano almeno
150 persone e investono almeno 50 milioni di
euro. Questi progetti sono ammissibili a ricevere
fino fino al 20% o fino al 10% del valore totale
dell’investimento, rispettivamente.
statistiche basate su
implementazione del
decreto, Gennaio 2013.
222
Numero totale
dei progetti attivi
1.400.000.000
euro
Valore totale
dei progetti
252.300.000
euro
Valore totale
dei sussidi promessi
44.046
Nuovi posti di lavoro creati
5.727
euro
Valore medio al progetto
La SIEPA è stata costituita più di un decennio
fa, con la missione di sostenere le aziende
estere interessate ad entrare o ad espandere
la propria presenza in Serbia e le aziende
serbe che operano nei mercati esteri. Oggi, il
personale di circa 50 impiegati multilingue
gestisce progetti da e per tutto il mondo.
Forniamo i servizi professionali alle aziende
interessate ad avviare il proprio business in
Serbia, concentrandosi su tutte le questioni
relative al loro processo decisionale. Il nostro
personale è pronto ad offrire informazioni
sull’ambiente generale degli investimenti e
anche sui servizi di consulenza legale e sui
servizi specifici di un settore. La nostra rete di
contatti fornisce i collegamenti a tutti i livelli
del governo serbo e anche con i fornitori di
servizi privati.
Gestendo il programma di incentivi
finanziari offerti da parte del governo, abbiamo
www.siepa.gov.rs
sostenuto l’apertura di più di 40 mila
nuovi posti di lavoro dall’inizio del nostro
programma nel 2006. Allo stesso tempo,
abbiamo supportato in modo tecnico e
finanziario le aziende serbe per aumentare la
loro competitività nei mercati globali.
Il lavoro della SIEPA è largamente
riconosciuto dalla classifica della Banca
Mondiale MIGA che pone l’Agenzia tra le
prime cinque dei paesi in via di sviluppo
e quelli in transizione. La SIEPA si trova in
cima alla lista dei nostri riconoscimenti
internazionali. L’elenco dei nostri clienti
include Fiat, Benetton, Panasonic, Bosch
e molti altri leader del settore industriale a
livello mondiale e regionale.
Vi invitiamo a contattare il nostro personale
esperto pronto ad assisterVi a sviluppare le
Vostre attività in Serbia. Lavorare con noi è
semplice, facile, e non costa nulla.
24-25
IDE per settore in termini di valore
16.6%
Finanziari
13.9%
Cibo,bevande e agricoltura
11.5%
Telecomunicazioni
10.0%
Commercio al dettaglio
Auto
7.7%
Gasolio
7.7%
5.6%
Immobiliare
Nei capitoli precedenti, abbiamo visto le ragioni
principali per cui le compagnie hanno scelto la
Serbia come paese ospitante per i loro progetti. Per
avere un’immagine completa e per comprendere
il potenziale e l’attrazione dell’economia serba,
analizzeremo i settori specifici che attirano gli
investimenti maggiori.
Gli investimenti nell’agricoltura e nei prodotti
alimentari prendono il secondo posto in termini di
IDE per settore. Ci sono diverse ragioni per questo:
Primo, il mercato interno in forte espansione è stato
segnato da un significante numero di privatizzazioni
tra il 2001 e il 2005. Questo fenomeno è stato seguito
dalle grandi acquisizioni dalla parte di PepsiCo,
Heineken e le altre che si verificano dopo il 2007.
Secondo, il mercato ragionale del CEFTA (Accordo
centroeuropeo di libero scambio) ha dimostrato
di essere una delle maggiori attrazioni di IDE nel
settore. Infine, come si può vedere dalle tabelle
esposte, i prodotti agro-alimentari della Serbia
hanno un futuro certo non soltanto in Europa, ma
altrettanto in Russia e sul mercato di altri paesi. Oltre
ai risultati non sorprendenti nel settore finanziario
(una grande maggioranza di banche che operano in
Serbia ora sono con capitale straniero), nel settore
delle telecomunicazioni, di vendite e in quello
immobiliare, la Serbia ha attratto investimenti
significativi anche nel settore automobilistico, il
quale è diventato il leader nell’export. Il settore
farmaceutico è altrettanto interessante per gli
investitori principalmente grazie al collegamento
della Serbia con i paesi di FTA (Area di libero
scambio), in primo luogo con la Russia dove i nostri
prodotti farmaceutici vengono esportati in quantità
significative. Gli investimenti nella produzione di
materiale da costruzione sono molto importanti sia
per valore che per il numero di progetti.
Se approfondiamo l’analisi dei settori e
guardiamo il numero di progetti realizzati
in particolari settori, saremo in grado di
comprendere il perché dell’attrattiva serba.
L’importanza della crescita dell’industria
automobilistica sta conquistando sempre
più valore. Questo dimostra il fatto che gli
investimenti della FIAT, sebbene strategicamente
importanti, non sono gli unici – il settore ha molto
altro da offrire. Gli investimenti agro-alimentari
rimangono estremamente importanti anche per
quanto riguarda il numero di progetti.
Tuttavia, se consideriamo proprio il numero di
progetti, il settore manifatturiero ha un ruolo molto
più importante rispetto ai termini di valore. I progetti
manifatturieri nel settore automobilistico, elettrico
e elettronico, tessile, metallurgico e di metallo,
giustificano il numero significativo di progetti
totali. Queste analisi tendono a confermare il nostro
orientamento strategico, considerando il fatto che
il governo ha riconosciuto di importanza strategica
gli investimenti nel settore automobilistico,
elettronico e ICT. Tutto ciò altrettanto conferma che
il messaggio chiave rivelato nei capitoli precedenti
è stato correttamente compreso dalla parte del
mondo degli investimenti.
Nelle pagine seguenti, provvederemo
alle maggiori informazioni riguardo alle
industrie particolari delineate nelle analisi
sopra e sottolineeremo i vantaggi di ogni
settore singolarmente.
5.2%
Tabacco
4.4%
Edilizia
Farmaceutico
Metallurgico
4.2%
2.3%
10.9%
Altro
IDE per settore in termini di Num di progetti
12.5%
Auto
11.6%
Cibo,bevande e agricoltura
9.6%
Edilizia
7.9%
Tessile
6.3%
Elettrico ed elettronico
Finanziario
5.3%
Commercio al dettaglio
5.0%
Immobiliare
5.0%
4.6%
Macchinari
4.3%
Metallurgico
Farmaceutico
Altro
Fonte: SIEPA, 2013
3.0%
24.9%
26-27
Industria automobilistica
Agricoltura e prodotti alimentari
Settore informatico
“Sono stato completamente impressionato dalla Serbia - una
perla nascosta per il mondo degli affari. Sono sicuro che
condividerò le mie esperienze più che positive con molti altri,
dentro e fuori NCR.”
Jeff McCroskey, VP Services, Europa
Industria elettronica
Industria tessile
Industria farmaceutica
Servizi condivisi e BPo
Fonti di energia rinnovabili
Settore immobiliare
Industria del legno e arredamento
Settore creativo
“La nostra attività qui fornirà al Gruppo FIAT i mezzi necessari
per estendere la sua base di clientela e sostenere il suo sviluppo
da una posizione strategica e, nello stesso tempo, contribuire
allo sviluppo industriale e tecnologico della Serbia. Per più di
mezzo secolo, FIAT e Zastava hanno giocato un ruolo importante
nell’ evoluzione dell’industria automobilistica in Serbia.”
Dott. Sergio Marchionne
Presidente, FIAT Group
28-29
Maggiori Investitori
• Disponibilità di un elevato numero di personale
altamente qualificato; forte educazione tecnica
sia nel settore secondario che nel terziario.
• Posizione geografica perfetta per un efficiente
servizio ai clienti di UE, Medio Oriente e Spazio
Economico Europeo.
• Capacità sufficienti per i casi di
estesi volumi di produzione.
L’industria automobilistica in Serbia ha una
tradizione lunga più di 70 anni, iniziata dal 1939
nella città di Kragujevac, dove Zastava, fabbrica
costruttrice di veicoli a motore, produceva
automobili sotto licenza FIAT. I fornitori della
Zastava fabbricavano rispettando le regole rigide
sul livello di qualità, acquisendo gli standard di
produzione di alta qualità che hanno favorito
alla collaborazione con gli altri produttori di
macchine: Mercedes, Ford, PSA e Opel.
Oggigiorno, questo è uno dei settori più
importanti in Serbia, raggiungendo quasi il
10% dell’intero stock di IDE in Serbia dal 2000.
Ventisette investitori internazionali hanno
investito circa 1,5 miliardi di euro, creando più di
19.000 posti di lavoro. L’industria automobilistica
serba soddisfa i bisogni di quasi tutti i maggiori
produttori di macchine in Europa e Asia.
La produzione di telai, parti per impianti
pneumatici e sistemi di sospensione, è
quella più prominente nel settore. Un altro
gruppo di produzione molto importante è
quello che riguarda i componenti del sistema
elettrico, come le batterie e i cablaggi. Inoltre,
la produzione di componenti del motore,
prevalentemente fusi, è piuttosto significativa,
insieme alle parti forgiate e lavorate a
macchina, come alberi a camme, dischi del
freno, valvole e volani.
L’investimento FIAT è il più grande e il
più importante nel settore, non soltanto per
l’importo investito, ma oltre tutto per il fatto
di aver aiutato ad attirare in Serbia gli altri
produttori di pezzi di ricambio. Inoltre, questo è
uno dei più importanti progetti di investimento
negli ultimi 20 anni e un futuro stimolo di crescita
dell’economia serba. Bisogna altrettanto sapere
che, raggiungendo il livello di 200.000 unità,
la capacità di produzione genererà il valore di
esporto annuale di 1,5-2 miliardi di euro.
Trovateci presso:
Automeccanica Mosca, Mosca, Russia
Automeccanica Francoforte, Francoforte, Germania
“La Serbia risponde ai numerosi requisiti necessari per la
produzione JIT (Just in Time) con la sua forza di manodopera sempre
a disposizione, buone infrastrutture e, non dimentichiamo,
il forte e altamente qualificato supporto da parte del governo e
delle autorità locali”.
Mr. Peter Prohaska, Former General Manager, LEONI Serbia
30-31
Maggiori Investitori
• La Serbia è leader mondiale nell’export di lamponi
surgelati - 95,5 migliaia di tonnellate esportate nel 2010.
• Oltre 6,12 milioni di ettari di terreni agricoli,
60% dei quali sono arabili.
La Serbia usufruisce delle condizioni naturali
ideali per la coltivazione di cereali, frutta e
ortaggi. Il terreno è ancora uno dei più puliti in
Europa e la gran maggioranza di frutta cresce in
condizioni perfette; la frutta è raccolta a mano,
conservata con cura e imballata in modo da
raggiungere la qualità più alta e gusto unico. Il
clima vario in Serbia e le ampie risorse naturali
creano le opportunità eccezionali per lo sviluppo
di produzione primaria di ortofrutta.
Un’eccellente base di materie prime, rete di
FTA (Area di Libero Scambio), una lunga tradizione
nella produzione di generi alimentari di alta
qualità e i forti marchi regionali sono le ragioni
principali che hanno incentivato gli investimenti
delle società di classe mondiale in Serbia.
Come abbiamo visto nelle analisi precedenti, il
settore agroalimentare costituisce una porzione
imponente di investimenti esteri diretti sia in
termini di valore che di numero di progetti.
Oltre alle materie prime e alle condizioni
ottimali per la produzione di alimenti sani di altà
qualità in Serbia, gli investitori possono altrettanto
godere del forte supporto degli istituti serbi di
ricerca agraria, riconosciuti in tutto il mondo.
Le ricerche si concentrano prevalentemente
sulla produzione tecnologicamente avanzata
che conduce ad un’alta qualità di coltivazione
vegetale e di produzione di semi eco-compatibili.
Inoltre, la legge in Serbia vieta la produzione
e l’importazione di organismi geneticamente
modificati (OGM).
Gli alimenti made-in-Serbia sono presenti in
tutto il mondo, dal Giappone fino agli Stati Uniti e
vengono venduti sotto diversi marchi serbi nelle
catene dei supermercati internazionali, come
Tesco, Lidl, Asda, Spar, Carrefour, Metro, Idea,
Leader Price, Kopeika e Rewe. Nei primi dieci mesi
del 2011, la Serbia ha esportato 2,24 miliardi di
dollari di prodotti agroalimentari, permettendo
a questo settore di essere uno dei pochi ad
aver registrato un’eccedenza commerciale
(1,2 miliardi di dollari). I clienti internazionali
tengono in continua crescita il numero di
ordini di tartufi, lamponi, mele, grano, succhi,
concentrati, passati di verdura, marmellate,
frutta secca e surgelata e gli altri prodotti di alta
qualità della Serbia.
Trovateci presso:
Foodex, Tokyo, Giappone
Sial, Parigi, Francia
Seoul Food & Hotel, Seul, Corea
World Food Mosca, Mosca, Russia
PLMA- etichetta privata, Amsterdam, Olanda
World Food Mosca, Mosca, Russia
Anuga, Cologne, Germania
Agritechnika, Hanover, Germania
• Un settore assai accattivante che rappresenta il 13,6% di
azioni di IDE (Investimenti Diretti Esteri) dal 2001.
• Uno dei pochi settori industriali che registrano un’eccedenza;
i prodotti alimentari made-in-Serbia sono presenti in
tutto il mondo.
32-33
Maggiori Investitori
• Serbia - paese di 1,600 aziende ICT innovative che
impiegano più di 14.000 dipendenti.
• Il quarto centro di sviluppo Microsoft nel mondo è in
Serbia, evolvendo nel tempo in un centro innovativo.
• Competenza settoriale per servizi di sviluppo IT
personalizzati e di alto livello, includendo web design,
soluzioni hardware e software.
Con l’evoluzione del mercato IT verso
l’ingegneria del software in outsourcing,
sistemi offshore, design e integrazioni, la
Serbia ha una buona posizione sia geografica
che strutturale per fornire le soluzioni affidabili
e redditizie per i mercati più esigenti. Una
notevole base dati di capitale intellettuale,
basso costo della manodopera, competenza
tecnica eccellente, buona comunicazione
di rete e conoscenza fluente della lingua
inglese sono soltanto alcuni dei vantaggi
competitivi che aiutano a convincere le
compagnie internazionali a espandere i loro
affari in Serbia.
La formazione tecnica in Serbia è
particolarmente forte e circa 33% di laureati
arrivano dalle facoltà di ingegneria. L’industria
impiega forza lavoro altamente qualificata, di
cui 70% ha completato gli studi universitari.
Un altro vantaggio dello sviluppo di affari in
Serbia è il costo competitivo degli ingegneri. In
confronto agli stipendi nazionali, gli specialisti
nel settore IT guadagnano di più rispetto alla
media, però paragonandoli ai loro colleghi
in Europa, la situazione è parecchio diversa.
Lo stipendio netto varia da 600 a 1200 euro
al mese per il personale laureato e altamente
qualificato, mentre lo stipendio lordo arriva
da 1000 a 2000 euro al mese.
Un ampio numero di compagnie ICT serbe
mettono a disposizione forti competenze
tecniche che stimolano le partnership con
aziende internazionali, offrendo loro un posto
nei redditizi mercati di nicchia.
Recreate PMS
Trovateci presso:
CeBIT, Hannover, Germania
“La Serbia ha un ottimo potenziale nell’ industria IT - è la ragione
per la quale la più grande azienda di software ha deciso di
aprire il centro di sviluppo a Belgrado.”
Dott. Christopher Brennan, General Manager dell’Europa Centrale e Orientale, Microsoft
34-35
Maggiori Investitori
• Gli investimenti significanti sono segnati dalle
grandi compagnie: Siemens, Panasonic, Gorenje,
Elrad, ETB, Gruner, Eaton
La Serbia è un paese con una ricca tradizione
nell’industria elettronica, già dai tempi di Nikola
Tesla, uno dei pionieri e più grandi inventori nel
campo di elettricità. Questa industria è stata al
culmine nel 1980, quando l’industria elettronica
in Jugoslavia aveva un capitale di 1 miliardo di
dollari e circa 100.000 dipendenti. Nonostante
il fatto che il settore oggigiorno sia soltanto
una frazione di quello che era stato, i recenti
investimenti diretti esteri nell’industria e vari
incentivi statali suggeriscono che questo settore
abbia un forte potenziale per la crescita.
Dal 2001 in poi, l’industria era testimone di
una ripresa progressiva grazie agli investimenti
diretti esteri - approssimativamente 168 milioni
di dollari. Tali investimenti, insieme alle prossime
aperture di diversi stabilimenti elettronici,
illustrano che il meglio deve ancora venire per le
compagnie che operano nel settore elettronico
in Serbia. Alcuni degli investimenti chiave
arrivano dal gigante austriaco, Gruppo ATB, poi
dalla compagnia slovena Gorenje, produttrice
di elettrodomestici che ha investito un totale
di 50 milioni di euro in tre diverse locazioni
e, infine non trascurabile, l’investimento di
Siemens e Panasonic di 13 milioni di euro nella
Serbia centrale.
L’industria elettronica serba è un settore
in espansione, orientato all’esportazione,
destinato solo a crescere con l’afflusso recente di
investimenti diretti esteri. Rispetto agli anni 2008
e 2009, l’export dal settore nel 2010 è aumentato,
rispettivamente, del 15% e del 44%. Il deficit
del 2009 dovuto alla crisi economica è stato
superato rapidamente nel 2010 e, con i nuovi
progetti come il primo stabilimento Panasonic
in Serbia, l’export ha un futuro prosperoso. Tra
15 e 20 aziende elettroniche esportano più di 1
milione di euro all’anno ciascuna.
Il governo serbo attualmente promuove lo
sviluppo di questo settore: insieme all’industria
automobilistica e settore ITC, l’industria elettronica
è stata designato come uno dei settori prioritari
della strategia nazionale di sviluppo in Serbia.
Questo permette agli investitori di usufruire
degli incentivi più favorevoli. Le compagnie
che operano nell’industria elettronica hanno i
seguenti vantaggi: gli investimenti nell’industria
elettronica occupano il terzo posto, secondo il
numero di progetti approvati per i finanziamenti,
e il quarto posto in termini di tutti gli investimenti
fatti in Serbia dal 2000.
Oltretutto, le numerose iniziative, compresa
la promozione del settore informatico e del
Centro di Ricerca e Sviluppo in diverse parti
del paese e la realizzazione di un grappolo
di sistemi elettronici, spingeranno il settore
ancora più avanti.
Trovateci presso:
Embedded World, Norimberga, Germania
• La tradizione manifatturiera e un insieme di competenze
• Il settore a priorità elevata - gli investitori usufruiscono
incentivi statali assai favorevoli
36-37
Maggiori Investitori
Il know-how è dovuto a una lunga tradizione e
affermati conseguimenti internazionali delle
società serbe.
L’industria edile in Serbia ha una lunga tradizione
di importanti affermazioni che per tanti anni
attraggono l’attenzione internazionale. I
numerosi progetti di successo esportati dalle
compagnie serbe si possono vedere in tutto
il mondo, dall’America del Nord all’Europa
e dall’Asia fino all’Africa e al Medio Oriente.
Oggigiorno, così come nel passato, gli architetti
serbi e le imprese di costruzioni sono riconosciuti
come i partner altamente istruiti, innovativi
e affidabili che offrono una vasta gamma di
attività eseguite in conformità alle più rigide
norme globali.
L’emergente mercato immobiliare interno
insieme all’accordo di libero scambio con la
Federazione Russa hanno incentivato lo sviluppo
dinamico dell’industria edile nazionale. La
possibilità di esportazione del materiale edile
dalla serbia nel mercato russo senza pagare la
tassa doganale, rende il paese particolarmente
attraente per gli investitori esteri. Queste
opportunità sono adoperate dalle più importanti
imprese edili multinazionali e dai produttori che
hanno fondato le loro strutture per esportare
nell’unione doganale della Russia, Bielorussia e
Kazakistan. Durante gli ultimi 11 anni, più di 25
compagnie conosciute a livello mondiale hanno
investito più di 863 milioni di dollari nell’industria
edile in Serbia e hanno avuto un effetto significtivo
sulla riduzione del tasso di disoccupazione.
L’Austria è l’origine di più del 40% di investitori,
seguita da Germania, Francia e Grecia.
Poiché il settore edilizio è stato colpito dalla
crisi mondiale nel 2010, il governo serbo ha
preparato diversi incentivi agli investimenti,
al fine di contribuire alla ripresa del settore.
Come risultato, l’industria edile in Serbia nel
2011 ha registrato un incremento delle attività
del 17%. La nuova Legge sulla pianificazione
del territorio, adottata in agosto del 2009, ha
diminuito il numero di approvazioni neccessari
per iniziare le costruzioni e ha migliorato le
condizioni per gli investitori esteri interessati al
settore immobiliare ed edilizio.
Gli investimenti nella costruzione di strade
e infrastrutture energetiche sono un’elevata
priorità del governo. Uno dei più importanti
progetti nazionali è la costruzione del Corridoio
X, che attraversa la Serbia Centrale, come la parte
della grande rete di strade paneuropee. Uno dei
progetti recenti è il ponte d’Ada a cavallo del
fiume Sava nella città di Belgrado, ufficialmente
aperto a Capodanno del 2012, dopo 3 anni di
lavori. Il nuovo ponte è diventato il punto di
riferimento per gli abitanti della Serbia, e con lo
spettacolare pilone centrale alto 200m a forma
di ago, fa parte dei ponti sospesi a pilone singolo
più alti del mondo.
Trovateci presso:
Budma, Poznan, Polonia
Yugbuild, Krasnodar, Federeazione Russa
MosBuild, Mosca, Federazione Russa
L’emergente mercato immobiliare interno, i progetti di
sviluppo delle infrastrutture, FTA (Accordo di Libero Scambio)
con la Russia sono gli elementi portanti per lo
sviluppo del settore
38-39
Maggiori Investitori
• Uno dei settori al prezzo più competitivo in
Europa con una tradizione considerevole e una
vasta disponibilità di forza lavoro qualificata
• L’Accordo di Libero Scambio esistente,
comprendente tutti i prodotti tessili,
permette l’accesso efficiente ai vari mercati
La produzione tessile-abbigliamento ha una
lunga storia e una tradizione ammirabile di
collaborazione proficua con i partner esteri.
Durante questa storia illustre, i principii di
manifattura di alta qualità e i costi competitivi,
hanno portato la Serbia al posto della
principale produttrice di indumenti per le più
grandi aziende tessili nell’Europa Occidentale.
Impiegando tanta forza lavoro, gli investimenti
nell’industria tessile riducono notevolmente
la disoccupazione e quindi godono del pieno
supporto del governo interno.
In termini di numero di progetti investiti e
posti di lavoro creati, l’industria tessile occupa
uno dei primi posti sulla lista dei settori
più invitanti. Compagnie come Benetton,
Calzedonia, Golden Lady, Pompea e molte altre
utilizzano diffusamente le proprie strutture
come le locazioni secondarie per la produzione
di capi di abbigliamento di alta qualità. Perciò,
www.siepa.gov.rs
loro possono reagire rapidamente agli ordini
minori, rispettando i tempi di consegna stretti.
I costi competitivi della forza lavoro e la forte
tradizione tessile in Serbia, assicurano la
produzione degli indumenti di alta qualità ad
un prezzo molto conveniente.
Nel corso degli ultimi 10 anni, l’industria
della moda in Serbia è evoluta da industria
locale al settore impostato sul design,
operativo sul mercato globale. Molti studenti
di design della Serbia vanno a lavorare nelle
case di moda in tutto il mondo, promuovendo
all’estero l’industria della moda serba.
La Serbia collabora prevalentemente
con i paesi membri dell’UE (Italia, Germania,
Francia, Austria e Slovenia), Federazione
Russa, Turchia e Cina. Dal 2005, quando è
stato istituito il libero commercio dei prodotti
tessili nell’UE, le vendite di esportazione sono
aumentate del 71%.
I
RY
• Numerose opportunità di affari, soprattutto nella produzione
di filato e capi di abbigliamento fabbricati e confezionati;
più di 25 investitori hanno già colto i vantaggi di
queste opportunità
40-41
Maggiori Investitori
L’industria farmaceutica in Serbia consiste
principalmente in 20 produttori di farmaci generici.
L’industria dà un gran contributo all’economia
locale (3,24% del PIL totale), corrisponde al 50%
della produzione complessiva nell’industria
chimica e registra una crescita annuale di circa 8%
dal 2010. La produzione nazionale soddisfa quasi
il 60% della domanda interna, con Hemofarm (di
proprietà della Stada con l’investimento minimo
di 560 milioni di euro) e Galenika (di proprietà
dello Stato) la quale registra l’80% del volume
della produzione. Insieme a Zdravlje Actavis
(anche questa acquisizione transnazionale) sono
le strutture portanti, nonostante il fatto che ci sia
un numero crescente di compagnie di proprietà
straniera che stanno prendendo slancio. La
quota di maggioranza dello Stato nell’assetto
proprietario di Galenika potrebbe essere in vendita
in futuro. Intanto, una delle compagnie principali
nel settore della sanità, Abbott Laboratories, ha
collocato Galenika tra le prime cinque compagnie
farmaceutiche in tutto il mondo. Queste due
società nel 2010 hanno stipulato ilun contratto,
nel quale ci si impegnava a far diventare Galenika
la prima e unica compagnia nella zona, abile
a produrre i farmaci per uno dei più grandi
laboratori nel mondo.
L’esportazione, esente dai dazi doganali su vari
mercati (Russia, SEE, UE), prevede tante vantaggi
per medicine e apparecchiature mediche, come gli
www.siepa.gov.rs
investimenti “Greenfield”, produzioni su commessa
e produzione a piccoli lotti. Le principali compagnie
farmaceutiche in Serbia sono dotate di moderne
soluzioni tecnologiche che rispettano le norme di
buona fabbricazione (NBF) e consentono loro di
produrre più del 95% delle forme galeniche esistenti.
Il valore del mercato farmaceutico in Serbia nel
2011 è stato stimato ai 710 milioni di euro con le
prospettive di una crescita significativa nei prossimi
anni. Le vendite di farmaci generici costituiscono
per valore quasi un terzo del mercato. Si prevede
che i farmaci generici e quelli da banco (OTC)
registreranno la più grande crescita nel profitto totale
– entro 2012 il valore di farmaci da banco, rispetto a
tutti i farmaci, raggiungerà circa il 15%. La rilevanza
dei prodotti per l’igiene orale non dovrebbe essere
trascurata e la loro vendita punta ad un incremento
nell’imminente futuro. I farmaci tradizionali a base
d’erbe e prodotti dietetici hanno avuto un aumento
di vendita e presentano un’opportunità di affari,
investendo nell’industria farmaceutica locale. La
maggioranza di tutte e 70 le società più importanti
nel settore sono oramai presenti sul mercato o
attraverso i prodotti importati e con licenza o
attraverso gli accordi di affari con le società locali.
Pfizer è uno dei nomi più noti che, insieme alle altre
compagnie americane, rappresentano il 15% del
mercato. La compagnia svizzera Roche registra il
reddito più alto paragonato con tutte le compagnie
farmaceutiche straniere in Serbia.
• L’accordo di libero scambio con la Russia e altri paesi
provvede all’accesso ai diversi mercati
• Mercato interno relativamente grande con ottime
prospettive di crescita
• Galenika, la seconda compagnia farmaceutica più
grande della Serbia, aspetta ancora la privatizzazione
42-43
Maggiori Investitori
Molti paesi europei raggiungono un punto
di saturazione e le compagnie affrontano
numerosi problemi: continuo ricambio dei
dipendenti; poca conoscenza di lingue straniere
richieste; assimilazione culturale; ecc. In questi,
come in molti altri casi, la Serbia ha una varietà
di assi nelle maniche e sta emergendo come il
nuovo punto strategico per i centri del settore
terziario. Tutto ciò è stato dimostrato dalla
presenza in Serbia dei protagonisti dell’industria
globale. Questo include l’apertura del centro
dei servizi della compagnia statunintense Sitel
e del centro di eccellenza di NCR (National Cash
Register). Molti altri progetti sono di prossima
realizzazione. Loro utilizzano una vasta
disponibilità del personale con la conoscenza
di diverse lingue, e il fatto più importante, del
personale con una piuttosto rara combinazione
di competenze sia tecniche che linguistiche.
Perciò, oltre all’ assistenza clienti internazionali,
i centri a Belgrado offrono prodotti, servizi e
sviluppo di software.
La Serbia si trova, inoltre, al centro del Sud-Est
Europa e ha il fuso orario comune con la maggior
www.siepa.gov.rs
parte dei Paesi dell’Europa occidentale (GMT +1),
offrendo evidenti vantaggi rispetto alle regioni
off-shore come l’India. Il mercato è ancora fresco,
visto che solo poche compagnie internazionali
hanno tratto profitto da queste agevolazioni.
Lo stile di vita e del lavoro deriva da forti legami
culturali e commerciali con l’Occidente. Il livello
di multilinguismo è elevato - in particolare di
lingua inglese - quasi non paragonabile a molte
altre parti dell’Europa Centrale e Orientale.
Avendo un alto tasso di disoccupazione, il
reclutamento dei giovani laureati e non laureati
è assai semplice, soprattutto tra la popolazione
sotto i trent’anni. Molti di loro sono fortemente
motivati a lavorare in una compagnia
internazionale. Il personale coltiva una forte
etica del lavoro, dato che i centri di servizi
condivisi non sono visti come un’industria
in transizione, ma come un’opportunità di
carriera per i giovani. Il tasso di disoccupazione
tiene le aspettative di remunerazione ad un
livello competitivo; lo stipendio medio lordo
per un operatore di call center internazionale
ammonta intorno ai 650 euro.
• Mercato non ancora saturo
• Forza lavoro disponibile a basso costo e con un
alto livello di conoscenza di lingue straniere
• Fuso orario ideale per servire i clienti europei
44-45
Maggiori progetti:
Potenziale (Mtep)
La Serbia è un paese ricco di fonti di energia
rinnovabili. È stato stimato che il potenziale
di energie rinnovabili raggiunge 4.3 Mtep. La
biomassa è in assoluto la più grande fonte
rinnovabile che la Serbia possieda, anche se le
altre fonti, come acqua, sole e vento avranno
altrettanto un ruolo importante nel futuro
sviluppo del settore in Serbia.
Nonostante l’alto potenziale, l’energia
rinnovabile in Serbia è alla fase iniziale dello
sviluppo. L’obiettivo della Rebubblica della Serbia
entro il 2020 è quello di rafforzare in maniera
significativa l’uso delle fonti di energia rinnovabili
e di aumentare la presenza di biocombustibili
nel consumo totale di carburanti nel settore di
trasporto. Il primo grande passo nello sviluppo
del settore di energie rinnovabili in Serbia è
stato compiuto nel 2009, quando il governo
ha emanato un decreto, che ha introdotto uno
stimolante conto energia per energie prodotte
da fonti rinnovabili nelle centrali elettriche.
In base a questo decreto, il conto energia è
garantito per ogni fonte di energie rinnovabili,
almeno per i prossimi 12 anni.
Inoltre, nel Novembre del 2009, i governi della
Serbia e dell’Italia hanno firmato un accordo
che consente ai produttori serbi di esportare
www.merz.gov.rs
l’energia verde in Italia a un prezzo decisamente
superiore rispetto a quello del mercato interno.
Infine, nel 2011, la Serbia ha introdotto una
nuova legge di conservazione dell’energia che
all’inizio aveva incluso l’energia rinnovabile come
la sua parte complementare. Secondo questa
legge, lo Stato serbo è autorizzato a rilasciare le
garanzie di origine, che daranno al cliente finale
la certezza che l’energia ricevuta deriva da fonti
rinnovabili. Questo documento è un’importante
precondizione per l’esportazione di successo
delle energie prodotte da fonti rinnovabili.
Oltre alla creazione del nuovo quadro
legislativo, anche un numero di progetti
appartenenti a vari capi, sono in programma
attualmente. In questo momento esistono i
progetti per la costruzione di 30 piccole centrali
elettriche. Per quanto rigurda l’energia eolica,
il ministero ha rilasciato il permesso per quasi
1,4 GW ai potenziali progetti. Inoltre, la Serbia
è in attesa del progetto di un grande parco
solare nel futuro prossimo. Tuttavia, a parte
diversi piccoli impianti idroelettrici, la Serbia
non ha un progetto significativo nel campo di
energia rinnovabile. Questo fatto lascia molte
porte aperte per gli investimenti in ogni parte
dell’industria.
0.60
0.60
0.20
0.20
4.30
Biomassa
Idro
Solare
Geotermico
Eolico
Totale
Fonte: Il ministero di energia, sviluppo e protezione ambientale della Republica di Serbia
25
Conto energia per Energie Rinnovabili
Centrali di Energia in Serbia (euro/kWh)
20
15
10
5
Centrali
idriche
Centrali
a biomassa
Centrali
biogas
Centrali biogas
da discarica
Centrali
eoliche
Centrali
solari
Centrali
di cogenerazione
Centrali
rifiuti combustibili
Fonte: Il ministero di energia, sviluppo e protezione ambientale della Republica di Serbia
• Condizioni favorevoli per la produzione di energia da
quasi tutti i tipi di fonti di energia rinnovabili
• Mercato delle energie rinnovabili insaturo e pronto
per ricevere nuovi investimenti
2.70
Per impianti di grande potenza
Per impianti di piccola potenza
Prezzo medio per i consumatori industriali in Serbia, come si può vedere sulla pagina 21, è 5.39 euro/kWh
• Ampie opportunità di marketing: incentivante conto energia
sul mercato interno e favorevoli opportunità
di esportazione
46-47
Maggiori progetti:
Airport City Belgrade, Belgrade
Block 67, Belgrade
Big Center, Novi Sad
L’anno 2011 ha portato molte sfide a tutti i
partecipanti del mercato immobiliare nella
zona. Anche se è troppo presto per parlare di
ripresa totale e fiducia ristabilita, il mercato è il
testimone della presenza di molte compagnie
internazionali cha hanno scelto la Serbia
invece di scegliere, per esempio, la Repubblica
Ceca, la Slovacchia o la Bulgaria, il che è assai
incoraggiante.
A proposito di questo fatto, il maggior
rendimento dell’affitto di locali adibiti ad uso
ufficio è collegato con alcune grandi società
mondiali, come Microsoft, Sanofi Aventis, NCR,
Medtronic, Alcatel-Lucent, SGS, LG Electronics
e Wrigley. Di conseguenza, le locazioni di locali
non affittati che superavano il 25% nel 2010
(dovuto soprattutto a una grande disponibilità
di uffici e alla riluttanza delle compagnie di
spostare o espandere i loro affari) hanno la
tendenza al ribasso, raggiungendo il 21%, la
percentuale più bassa negli ultimi due anni.
Similmente, il totale delle locazioni su locali
occupati ha mostrato una crescita significativa
rispetto all’anno precedente, mentre il numero
di piccoli affari in declino, a favore di affari medi.
In termini di sviluppo relativo, la disponibilità
di locali adibiti ad uso ufficio a Belgrado è
aumentata di un quarto di milioni di metri
quadri di vani commerciali nel periodo di 5
anni. Alla fine del 2011, l’area affittabile nel suo
complesso raggiungeva 500.000 metri quadri.
Al contrario, il settore con il più promettente
potenziale di investimento è il mercato delle
vendite al dettaglio. Siccome il settore è
sottosviluppato con solo due centri commerciali
moderni in stile occidentale, si offre una vasta
opportunità per gli internazionali imprenditori e
rivenditori. Come esempio, l’attuale disponibilità
di negozi al dettaglio e tutte le strutture
commerciali è di 200.000 metri quadri, due volte
di meno di quanto si offre a Zagabria, la città di il
cui numero di abitanti è due volte minore rispetto
a quelli di Belgrado. Altrettanto, la disponibilità
di centri commerciali a Budaspest è quasi 5
volte superiore rispetto a Belgrado, anche se le
due città hanno approssimativamente lo stesso
numero di abitanti.
Nonostante le difficoltà economiche e
burocratiche che hanno rallentato molti progetti
in fase di sviluppo, è evidente che il settore delle
vendite al dettaglio sarà dominante nei prossimi
anni. Si sta prendendo in considerazione la
costruzione di diversi centri commerciali in stile
occidentale, il che incrementerà la disponibilità
totale di locali commerciali e attirerà nuovi marchi
in Serbia. Alcuni dei concorrenti sul mercato che
recentemente hanno arricchito l’offerta sia nelle
strade principali che nei centri commerciali sono:
Guy Laroche, GAP, Marella, Sherri Hill, Yves Rocher,
C&A, Takko Fashion, Deichmann, Napapijri e Quiz.
La tendenza particolarmente notevole in questa
nicchia di mercato è un’ulteriore varietà nei modi
di shopping, come i parchi commerciali fuori città.
Questo è principalmente dovuto alla carenza di
disponibilità finanziarie per grandi realizzazioni di
centri commerciali, il che obbliga gli imprenditori
a concentrarsi su parchi commerciali meno costosi
e, altrettanto, alla maggiore richiesta da parte dei
rivenditori attratti dall’allettante combinazione di
forte volume di affari e basso costo di lavoro.
Il mercato immobiliare residenziale ha subito
una correzione dei prezzi di vendita durante il 2011,
benché le offerte di prima qualità abbiano mantenuto
il prezzo stabile. Il 2012 non affronterà grandi
cambiamenti di prezzi e le probabilità di aumento
nelle grandi aree di sviluppo rimaranno basse.
Trovateci presso:
Eire, Milano, Italia
Eire, Milano, Italia
MIPIM, Cannes, Francia
• Tra i rendimenti più grandi delle agenzie immobiliari
nell’Europa Centrale e Orientale
• Forte domanda per spazi residenziali in tutto il Paese
• Numero di centri commerciali ancora sotto la media
nell’Europa Centrale e Orientale
48-49
Maggiori Investitori
Maggiori produzioni: Coriolanus, The Raven, District B13,
The Brothers Bloom, The Big Picture
L’accordo centroeuropeo di libero scambio con
l’ UE e la Russia genera vaste opportunità di
esportazioni, esenti dai dazi doganali, di mobili
da ufficio. I mobili made-in-Serbia godono della
buona reputazione sul mercato russo. Questo
fatto apre molti spazi nei quali le compagnie
internazionali possono collaborare con le
compagnie locali - sia attraverso l’esternalità,
progetti di investimenti Greenfield e Brownfield,
sia con l’accordo di Joint Venture. Inoltre, molte
società edili serbe sono impegnate in progetti
nella Federazione Russa, e il loro numero è in
aumento costante.
Uno dei sottosettori dell’industria con il
futuro più luminoso è la produzione di legno
massiccio che offre i vantaggi comparati come:
materie prime locali, forza lavoro a basso costo,
costo dell’energia più basso rispetto agli altri
paei europei e strategica posizione geografica
che permette la spedizione veloce. Tutti questi
benefici rappresentano vantaggi rispetto alla
concorrenza asiatica. Quasi tutti i produttori del
mobile in legno massello della Serbia hanno tanto
successo e sono concentrati sull’esportazione
in Germania, Francia, Belgio, Austria e Svizzera.
La produzione di tappezzeria è altrettanto un
punto forte della Serbia. Simpo, il più grande
produttore in Serbia e nella zona e un gran
fonitore dell’ IKEA, è seguito da Dallas, Lagado,
Eurosalon e Extraform, che sono ampiamente
riconosciuti per il loro stile e qualità. Le aziende
serbe stanno dominando la Regione balcanica,
vale a dire Macedonia, Bosnia-Erzegovina,
Montenegro ed i mercati di Croazia e Albania.
Per sostenere la domanda locale e regionale
www.creativespaceserbia.com
per il mobile in truciolato, sono stati fatti grandi
investimenti nelle linee automatiche della
produzione di truciolato, soprattutto dalla parte
della società austriaca Kronospan, la più grande
compagnia multinazionale in questo settore
e la Fantoni dell’Italia. Il design degli interni
è un altro sottosettore nel quale le società
serbe ottengono grandi risultati non soltanto
sui piccoli mercati come quelli di Montenegro
e Grecia, ma anche nei grandi paesi come la
Federazione Russa.
La foresta copre 2.252.400 (29,1%) di ettari del
territorio serbo. Le latifoglie costituiscono il 90%
delle foreste serbe, mentre il resto del territorio
è coperto da diverse conifere. I più frequenti
alberi nelle foreste naturali in Serbia sono:
faggio (40%), quercia (30%) e altre latifoglie. Il
30% delle foreste è stato certificato dalla norma
FSC, mentre il resto si sta sottoponendo alla
certificazione. Sul mercato interno, la silvicultura
è strettamente collegata con l’industria edile,
mettendo insieme il suo output con la domanda
del settore. Con la crescita del settore immobiliare
in Serbia, stanno aumentando i bisogni del
mercato interno. Lo sviluppo di questo settore
è associato all’espansione del settore bancario e
alla grande disponibilità di prestiti personali.
L’insieme di competenze nella lavorazione del
legno sta costantemente migliorando. Ci sono 22
scuole superiori specializzate nella lavorazione
del legno, mentre dalla Facoltà di Scienze
Forestali dell’Università di Belgrado escono circa
1000 laureati ogni anno. Altrettanto, le aziende
serbe hanno una lunga tradizione nella fornitura
ai clienti occidentali.
Trovateci presso:
MOW, Bad Salzuflen, Germania
Mebel, Mosca, Russia
• Forte domanda interna ed esportazione esente dai dazi
doganali sui mercati di Russia, SEE e UE.
• Ampie opportunità per la produzione di legname,
prodotti in legno composito, mobili e carta
• Alta qualità di materie prime
50-51
• Arredamento, architettura, editoria, pubblicità,
cinematografia e web media rappresentano i
settori più importanti.
• Settori più redditizi sono: discografico,
cinematografico e produzione di video.
Il settore creativo rappresenta una parte importante
dell’economia serba di oggi. È inserito nella società
basata sulla conoscenza e fa migliorare l’immagine
del paese nel suo complesso. I servizi creativi
professionali in Serbia sono flessibili, di alta qualità,
orientati all’esportazione e includono 3.861 imprese
e impiegano 21.000 professionisti. La maggioranza
delle ditte attuali sono aziende di piccole dimensioni
e studi specializzati in segmenti specifici di mercato e
in servizi attraenti. Belgrado, Novi Sad e Nissa, offrono
una considerevole concentrazione delle aziende
appartenenti al settore creativo che costituiscono
una forte infrastruttura, rete di distribuzione e una
vasta disponibilità di forza lavoro.
Gli artisti serbi sono noti in tutto il mondo:
il concorso mondiale per la creazione del logo
di Diritti Umani è stato vinto dal designer serbo
Predrag Stakic. Il suo capolavoro vincente, una
colomba con la forma di una mano, nominato
“Libero come un uomo” verrà usato in tutto il
mondo come simbolo dei diritti umani.
Film in Serbia: Per più di mezzo secolo, la Serbia
ha sviluppato la sua tradizione cinematografica.
L’ex Jugoslavia era un traguardo attraente
per diverse produzioni cinematografiche
internazionali; particolarmente allettante è stata
la Serbia. Avala Film Studio ha ospitato un buon
numero dei progetti cinematografici americani:
Long Ships, Kelly’s Heroes (I guerrieri), The
Aviator, Shatterhead, Castle Steep, Genghis Khan
e The Fortunate Pilgrim con Sophia Loren.
Trovateci presso:
La Serbia sta di nuovo emergendo come location
cinematografica attraente, offrendo i migliori
studi nella regione, natura intatta, elegante
aspetto delle città e forza lavoro altamente
qualificata. La Serbia è l’unico paese nella regione
con un’affermata commissione cinematografica.
La Commissione Cinematografica Serba,
membro dell’ Association of Film Commissioners
International (AFCI), promuove la Serbia come
una perfetta location cinematografica e sostiene
la produzione cinematografica sia nazionale che
internazionale. Inoltre, la Serbia offre attraenti
incentivi che raggiungono il 20% del rimborso
fiscale, il cui effetto si vede nei numerosi progetti
cinematografici internazionali. Le recenti
proiezioni filmate in Serbia comprendono:
Coriolanus, The Raven, District B13 (Banlieue 13),
the Brothers Bloom e The Big Picture (L’Homme
Qui Voulait Vivre Sa Vie).
Creative Space Serba (CSS): La SIEPA sostiene
l’industria creativa serba, covering design, film,
pubblicità, moda, musica, archittetura e arte.
Negli ultimi quattro anni, la SIEPA ha organizzato
e finanziato la partecipazioni dei giovani designer
serbi al Salone Satellite e nella Zona Tortona di
Milano. I designer selezionati in un processo
competitivo hanno un’opportunità unica di
lavorare con le compagnie locali e i loro prodotti
vengono presentati nelle prestigiose esposizioni di
design. Per di più, il CSS sostiene anche una buona
parte delle attività creative in Serbia e all’estero.
Salone Internazionale del Mobile, Zona Tortona, Milano, Italia
Se sapete cosa state cercando, noi sappiamo dove trovarlo.
Ottimizzi i Suoi affari comprando i prodotti e
i servizi dalla Serbia. Per assisterLa in questo,
abbiamo sviluppato gli strumenti completi
che consentono la ricerca on-line della nostra
SIEPA Banca Dati dei Fornitori e offrono la
possibilità di trovare prodotti adeguati per
il Suo business. Questa banca dati, che è
sempre in espansione, attualmente contiene
circa 2.500 fornitori ed è ricercabile tramite
diversi criteri: prodotto, settore, tecnologia,
regione e altro. Nel momento in cui trova il
prodotto e la lista ristretta delle compagnie,
noi siamo a Sua disposizione. Grazie alla
nostra lunga esperienza con l’industria serba,
La aiuteremo a scegliere la compagnia giusta
e La metteremo in contatto con le persone
chiave per stabilire una collaborazione di
affari reciprocamente vantaggiosa.
www.serbia-suppliers.rs
52-53
La procedura per la registrazione dell’impresa in Serbia viene
completata entro 5 giorni lavorativi.
Lavorare in Serbia
Mercato immobiliare, residenziale e ad uso ufficio
Normative edilizie
Le tipologie di società in Serbia sono simili a
quelli di altri paesi. Solitamente, gli investitori
internazionali iniziano un business in Serbia
fondando una Società a responsabilità limitata
(S.r.l), per la quale il minimo capitale richiesto
è di un euro. Altre tipologie disponibili
includono le Società per Azioni (S.p.A.), per
le quali il minimo capitale richiesto è di circa
26.500 euro. Le compagnie di assicurazioni
devono operare come una Società per Azioni,
ottenendo la licenza rilasciata dalla Banca
Centrale Serba. Il minimo capitale rischiesto
varia tra 2-4 milioni euro per le compagnie
che offrono le assicurazioni sulla vita, e
1-4-5 milioni euro per le compagnie che
provvedono altri tipi di assicurazioni.
Un Ufficio di Rappresentanza può essere
fondato in Serbia, però la Società si assume
la responsabilità per tutte le irregolarità
che si possono verificare come risultato
dell’attività in Serbia. L’ufficio deve essere
registrato presso il Registro delle Imprese.
Un Ufficio di Rappresentanza non può avere
lo stato dell’entità legale e può avere uno o
più filiali in Serbia.
Il Diritto societario in vigore è in accordo
con le direttive dell’Unione Europea e con
l’ultima tendenza per l’uniformità con la
legislazione dell’UE.
Entro 5 giorni da deposito dell’atto
statutario, l’Agenzia del Registro delle Imprese
rilascerà all’azienda il numero di registrazione e
la partita IVA, il certificato di adesione al Fondo
Pensione e all’Assicurazione per l’invalidità e il
certificato dell’iscrizione al Servizio Sanitario
Nazionale. La sede centrale dell’agenzia è nella
città di Belgrado, con 13 filiali in altre città
(l’elenco delle città si trova sul sito: www.apr.
gov.rs). L’agenzia, inoltre, accetta le registrazioni
effettuate tramite internet.
“L’atto di registrazione di un’azienda è semplice e veloce.
Noi pensiamo che la procedura sia chiara e che le competenti
istituzioni nell’amministrazione statale svolgano il loro lavoro
con alta professionalità.”
Mr. Milutin Ivanovic, Ex Direttore Generale, Knauf Beograd, Germania
www.apr.gov.rs
54-55
“La vita è molto cosmopolita, è molto facile integrarsi,
ed io ho una qualità di vita alta. È relativamente facile per
me tornare nel Regno Unito per i weekend, considerato
che i miei figli non abitano qui con me. Però quando vengono
a trovarmi, i miei bambini, qui, lo adorano.”
Anthony Burnett, Ex Direttore di Stabilimento, Ball Packaging
I cittadini dei paesi membri dell’UE possono
viaggiare e soggiornare in Serbia per un
massimo di 90 giorni senza il visto d’ingresso.
Lo stesso regime vale per i paesi candidati
all’adesione all’Unione europea e un certo
numero di altri paesi come Argentina,
Australia, Canada, Israele, Giappone, Messico,
Nuova Zelanda, Federazione Russa, Svizzera,
Turchia, Ucraina, Regno Unito e Stati Uniti
(per un elenco completo dei paesi si prega
di consultare www.siepa.gov.rs). I residenti
di altri paesi che vorrebbero viaggiare in
Serbia per motivi di lavoro o per lavorarci
permanente possono ottenere il visto di
lavoro, valido fino ad 1 anno, da parte delle
ambasciate serbe all’estero.
I visti possono essere richiesti presentando una
domanda all’Ufficio Consolare dell’Ambasciata
o al Consolato Generale competente. Ci sono
disponibili tre tipi di visti: i visti di soggiorni
brevi (il visto di tipo C), i visti per transito (il visto
di tipo B) e i visti per soggiorni di lunga durata
(il visto di tipo D). I visti per soggiorni brevi
vengono principalmente rilasciati per motivi
turistici, lavorativi e per altri motivi e possono
essere rilasciati per uno, due o molteplici
ingressi in Repubblica della Serbia. La durata di
un soggiorno ininterrotto e / o la durata totale
delle visite successive di uno straniero con il
visto per soggiorni brevi non può superare 90
giorni entro un periodo di sei mesi, a partire dal
giorno del primo ingresso. I visti per soggiorni
brevi con ingressi multipli sono validi per un
periodo massimo di un anno e per un soggiorno
totale di 180 giorni.
Per avviare un lavoro in Serbia, uno straniero
deve essere in possesso del permesso di soggorno
temporaneo nonché del permesso di lavoro. Il
permesso di soggiorno temporaneo può essere
rilasciato per un periodo massimo di un anno
e può essere prorogato più volte per la stessa
durata. I permessi vengono rilasciati ai fondatori
di imprese, direttori di società con azionisti
stranieri, direttori di uffici di rappresentanza,
direttori di banche, uffici di rappresentanza
di banche, compagnie di assicurazione e i loro
uffici di rappresentanza; il permesso di lavoro è
rilasciato a tutti i cittadini non serbi che stanno
per iniziare un lavoro. Il presupposto per questo
è un contratto di lavoro proposto e una lettera
scritta sulla carta intestata che spiega le necessità
della società per le competenze fuori del proprio
paese. Il permesso di lavoro viene rilasciato per
un periodo di almeno 3 mesi, e non più di 12
mesi. Ha sempre lo stesso periodo di validità
del permesso di soggiorno temporaneo e può
essere rinnovato senza alcun ostacolo.
La residenza temporanea può essere ottenuta
sulla base della titolarità di una struttura residenziale
o commerciale, specializzazione professionale,
formazione, impegno presso le organizzazioni
non governative (ONG), visite private, nonché
ai giornalisti accreditati, funzionari di istituzioni
internazionali e professori universitari.
www.siepa.gov.rs
56-57
Lo stock di immobili ad uso ufficio di Belgrado:
2008
2009
2011
10.000
Q1
Gli investitori possono affittare o comprare
gli uffici in tutte le città principali della
Serbia. Alla fine del 2011 lo stock speculativo
di palazzi di uffici della classe moderna A e
della classe moderna B a Belgrado era pari
all’incirca 500.000 metri quadri di gross
leasable area (GLA), con un tasso di immobili
vacanti di circa il 22%. Il grafico seguente
mostra il processo di sviluppo del mercato
immobiliare ad uso ufficio di Belgrado:
Lo stock di immobili ad uso ufficio di Belgrado:
500.000
25%
400.000
20%
300.000
15%
200.000
10%
100.000
5%
2004
2005
2006
Lo stock di classe A
Lo stock di classe B
il tasso di immobili vacanti
Fonte: CB Richard Ellis
2007
2008
2009
2010
2011
Q2
30.000
20.000
Q3
40.000
50.000
Q4
C’è stata una diminuzione della domanda nel
secondo semestre del 2011 rispetto allo stesso
periodo del 2010. Eppure, nonostante i risultati
bassi di questo periodo, dall’inizio dell’anno,
l’attività di leasing era in generale alta e si è
aumentata di circa il 10% rispetto al 2010. I livelli
di locazione di uffici di classe A e classe B sono
rimasti sostanzialmente stabili per tutto il 2011.
I prezzi locativi richiesti per gli uffici di classe A
era posto tra 14 e 16 euro al metro quadro al
mese, mentre il prezzo medio richiesto per gli
uffici di classe B è stato pari a circa 12 euro al
metri quadro al mese. Tuttavia, i livelli del valore
locativo reale, con gli incentivi inclusi, sono
all’incirca 13,5 euro al metro quadro per la classe
A e 11 euro al metro quadro per la classe B.
Oltre ai progetti residenziali destinati alla
crescente domanda della fascia media di
mercato, un forte sviluppo è stato registrato
anche nelle categorie della fascia alta di
mercato per la popolazione con alto reddito
che cerca appartamenti o case di lusso. Sulla
base delle statistiche ufficiali, il numero
delle unità residenziali costruite in Serbia
e a Belgrado crescevano costantemente
fino al 2008, mentre è stata registrata una
tendenza al ribasso nel 2009 e nel 2010. A
Belgrado sono state costruite 5.684 unità
residenziali nel corso del 2010, con una
diminuzione del 7,6% rispetto al 2009 e del
27,7% rispetto al 2008.
Anche se la domanda è aumentata, i prezzi
delle unità residenziali sono rimasti per lo
più invariati durante il 2011, a causa di un
grande numero dei progetti nel 2011. Nelle
municipalità centrali di Belgrado, i prezzi medi
richiesti per i progetti di alta qualità sono
all’incirca 2.700 euro (IVA inclusa), mentre i
progetti della fascia media di mercato variano
tra 1.500-2.100 euro (IVA inclusa).
I prezzi dei beni di consumo in Serbia
sono il 52% della media europea. I prezzi di
abbigliamento e di calzature si avvicinano alla
media europea (98 e 95%, rispettivamente),
mentre l’indice del prezzo del cibo e delle
bevande è il 65% della media europea.
“Ho vissuto a Belgrado per 4 anni e devo dire che ritengo
personalmente che Belgrado sia la città più bella e più
interessante d’Europa. Non c’è nessun dubbio. ”
Doerte Weidig, Ex Direttore di Procredit Bank, Serbia
Fonte: CB Richard Ellis
2010
58-59
“Mace invita i grandi investitori a entrare nel mercato serbo:
Microsoft, Lukoil, Intesa Sanpaolo, Coca Cola, Telenor, e Mace
stesso. L’economia serba è in movimento, ha l’atteggiamento
giusto per lo sviluppo futuro e una piattaforma politica e
finanziaria stabile per andare avanti. ”
Dott. Mark Richard, Direttore dello sviluppo internazionale, Mace International
Zone franche di Serbia
Subotica
ZRENJANIN
NOVI SAD
La legge sulla pianificazione e costruzione
prevede norme sulla proprietà privata del
terreno edificabile. Il terreno edificabile
urbano può essere acquistato o affittato dalle
municipalità sia attraverso una gara d’appalto sia
attraverso un’appalto pubblico in cui il terreno
viene venduto o affittato al miglior offerente.
Tuttavia, le autorità municipali hanno il potere
(che esercitano spesso) di affittare il terreno a
un costo inferiore rispetto al valore di mercato o
esente delle tasse con il consenso del governo.
Inoltre, un appezzamento di terreno
agricolo può essere convertito in terreni
edificabili con l’autorizzazione da parte degli
enti competenti e con il pagamento della tassa
di conversione dei terreni.
Una volta ottenuto il permesso d’ubicazione
dalle autorità municipali, l’investitore deve
presentare la domanda per l’ottenimento del
permesso di costruzione, che viene rilasciato
entro 8 giorni dalla data di presentazione
della domanda. Un’ispezione tecnica viene
eseguita al completamento della costruzione
stessa. Qualche volta, questa, può essere
eseguita durante il processo di costruzione.
www.mgu.gov.rs
www.usz.gov.rs
La fase finale del processo di costruzione
è la registrazione della struttura all’Ufficio
catastale o nel Libro fondiario che viene
conservato nel tribunale municipale.
Come ulteriore vantaggio per le aziende
che vogliono ottimizzare le loro operazioni,
molte municipalità offrono anche la possibilità
di operare all’interno delle zone industriali
destinate ad uso specifico. Tali zone offrono
diversi vantaggi quali il processo semplificato
per l’ottenimento dei terreni, la posizione
geografica favorevole e le infrastrutture
pronte per l’uso. Attualmente, undici di queste
zone industriali hanno anche la licenza di
zone franche. Importando ed esportando da
queste zone si è esenti da dazi doganali e di
sdoganamento, mentre il reddito generato
dalla produzione, all’interno della zona, è esente
dalla tassazione. Se le merci sono prodotte in
questo tipo di area, con un minimo del 50%
dei componenti interni, sono considerate di
origine serba e sono pertanto idonee ad essere
importate in territorio serbo o esportate senza
pagare i dazi doganali e ai sensi degli accordi di
libero scambio.
SABAC
SMEDEREVO
svilajnac
UZICE
KRAGUJEVAC
krusevac
NIS
PIROT
Zone esistenti
Zone in preparazione
60-61
I siti di Greenfield e Brownflied che corrispondono al colore
della vostra azienda
La banca dati di SIEPA di oltre i 500 siti di
Greenfield e Brownfield disponibili in tutta
la Serbia renderà più facile la vostra ricerca
delle località che sono adatte alle esigenze
della vostra azienda. La banca dati è facile
da consultare: non resta che scegliere la
dimensione,
la
posizione
geografica
approssimativa e pochi altri dettagli e si ottiene
immediatamente un elenco delle località
corrispondenti. Potete osservare questi dati
insieme ai dati specifici del municipio e sarete
in grado di esaminare l’elenco delle località
potenziali e creare una lista ristretta.
Cominceremo da questo punto e vi daremo
i consigli sulla scelta finale e sugli ulteriori
passi da intraprendere.
serbia-locations.rs
“La nuova capitale più cool d’Europa”, Sunday Times
“Belgrado: uno di dieci “luoghi caldi “d’Europa”, la guida turistica Lonely Planet
“Le notti folli di Belgrado”, Le Monde
“Città del futuro”, Financial Times
“Per il vero spirito seducente dei Balcani, dovete andare a Belgrado. È una città
in cui l’ospitalità crepita in aria e in cui avere un buon aspetto fisico è un diritto di nascita.
Semplicemente irresistibile “, CNN Traveler
“La Serbia ... una combinazione naturale di passione orientale e delicatezza europea”, Time Out
“La vera Belgrado vive nelle persone - sono generose, calde e straordinariamente amichevoli - loro andranno anche
lontano per aiutare qualcuno o dargli il benvenuto”, Space Magazine
“Dopo la mia passeggiata tradizionale che faccio ogni domenica per la via Knez Mihajlova, mi sento vivo di nuovo”,
Herald Tribune
“Numero 1 per festeggiare tutta la notte”, Times Magazine
T: +381 11 3398 550
F: +381 11 3398 814
[email protected]
www.siepa.gov.rs
www.doingbusinessinserbia.com
T: +381 11 3622 773
F: +381 11 3622 772
[email protected]
www.ccis.rs