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FARE AFFARI IN SERBIA 2013 FARE AFFARI IN SERBIA 2013 Pubblicato dall’Agenzia per la promozione dell’esportazione e degli investimenti stranieri Via Vlajkoviceva, 11000 Belgrado, Serbia Telefono: +381 11 3398 550 Fax: +381 3398 814 [email protected] www.siepa.gov.rs Supportato da Camera di Commercio Italo-Serba Kneza Milosa 56, 11000 Belgrado, Serbia Telefono: +381 11 3622 773 Fax: +381 11 3622 772 [email protected] www.ccis.rs Designato da SIEPA Fotografia- Goran Radosavljevic Copertina- FIAT, Serbia Stampa- Avantguarde [email protected] www.avgd.rs 04-05 INDICE 01 INTRODUZIONE 06 02 AMBIENTE ECONOMICO 08 03 PERCHE´ INVESTIRE? 12 04 DOVE INVESTIRE? 24 05 PASSI DA PRENDERE 52 Stabile e prevedibile Scambio senza limiti Risorse umane Posizione geografica favorevole Costi operativi bassi Incentivi finanziari SIEPA - Un decennio al servizio degli affari in Serbia Industria automobilistica Agricoltura e prodotti alimentari Servizi informatici Industria elettronica Industria edile Industria tessile Industria farmaceutica Servizi condivisi e BPO Fonti di energia rinnovabili Settore immobiliare. Industria del legno e dell’arredamento Settore creativo SIEPA - Banca dati dei fornitori Lavorare in Serbia Mercato immobiliare ad uso ufficio e residenziale Normative edilizie SIEPA: Banca dati delle località per gli investimenti. 10 14 16 18 20 22 23 28 30 32 34 36 38 40 42 44 46 48 50 51 54 56 58 60 06-07 01 INTRODUZIONE Afflusso, 2011 (Milioni di euro) 2,200 SERBIA 1,917 Romania Croazia 1,356 Bulgaria 1,341 1,000 Ungheria 766 Slovenia 518 Slovacchia Egregi Lettori, Macedonia 303 Fonte: Banche Centrali, IPA Siamo testimoni dei profondi cambiamenti nei modi in cui viviamo le nostre vite, comunichiamo, competiamo e organizziamo il nostro business. Nessuno si può permettere di non considerare le sfide che ci pone il mondo, e noi in SIEPA crediamo che questi cambiamenti non dovrebbero portare al pessimismo o a un comportamento passivo. Anzi, noi vediamo il nostro percorso come un continuo miglioramento, dal supporto alle riforme economiche e politiche in Serbia ai servizi che mettiamo a disposizione per i nostri clienti. Non siamo soli nel processo di riforma, dato che abbiamo un forte supporto da parte dell’Unione Europea. La Serbia ha ottenuto lo status di Paese candidato all’ingresso nell’UE nel mese di marzo del 2012, il che è un passo importante che dimostra che siamo pronti per iniziare trattative formali e diventare un giorno Stato membro dell’UE – traguardo di tutti i governi sin dall’anno 2000. Il mondo si trova in mezzo a una rivoluzione tecnologica, che ha ispirato un gran numero di idee brillanti e ha aperto una miriade di opportunità. La cosa migliore riguardo a ciò è che lo strumento principale per cogliere i vantaggi da tali opportunità non è una costosa apparecchiatura acquistata lontano, ma qualcosa che “si coltiva” in zona: le persone. Può darsi che il terreno fertile serbo, conosciuto a livello mondiale, abbia iniziato il processo da solo e la Microsoft ha soltanto continuato questa tendenza costituendo a Belgrado il centro di sviluppo e innovazione. National Cash Register (NCR) deve aver preso in considerazione tutto ciò, quando ha deciso di fondare il suo centro di eccellenza in Serbia. Le persone in Serbia conoscono molto bene la crisi mondiale - probabilmente questa intima comprensione ci aiuta a offrire una migliore prestazione. Abbiamo registrato uno dei risultati migliori nell’attirare l’IDE (Investimenti Diretti Esteri) nel 2011, superando tutti i nostri concorrenti in zona e portando in Serbia giganti mondiali come Bosch, Siemens e Benetton, Microsoft e Geox. Nello stesso tempo, il nostro export è aumentato ancora di quasi 15% rispetto all’anno precedente e la FIAT sta per iniziare ad esportare il suo nuovo modello dopo aver incrementato l’investimento di un miliardo di euro. Nonostante il fatto che l’UE sia il mercato principale per i nostri prodotti, noi crediamo che l’area di libero scambio con la Federazione Russa, Bielorussia e Kazakistan avrà il ruolo più importante nelle nostre future attività commerciali. Noi in SIEPA miglioreremo in continuazione i nostri servizi e offriremo ai nostri clienti il genere di supporto che va oltre le opportunità di lavoro solitamente legate alle Investment Promotion Agencies. Miriamo a diventare il punto centrale per lo sviluppo di business in Serbia e La invitiamo a unirsi alla nostra rete per aiutiarLa a crescere. Bozidar Laganin Direttore, SIEPA 1,602 Milioni di euro Telenor 947 Milioni di euro Gazprom FIAT 944 Milioni di euro Delhaize 932 Milioni di euro 650 Milioni di euro Stada 570 Milioni di euro Mobikom Austria ABinBev 530 Milioni di euro Eurobank EFG 500 Milioni di euro 280 Milioni di euro US Steel Carlsberg 160 Milioni di euro Kronospan 150 Milioni di euro Michelin 150 Milioni di euro Bosch 70 Milioni di euro Heineken 67 Milioni di euro Cooper Tires 50 Milioni di euro Fonte: Banca Centrale Serba Come è stato previsto dal KPMG Belgrado nel novembre 2011, nonostante la crisi mondiale, l’afflusso degli investimenti esteri in Serbia nel 2011 è stato il più grande nella regione. 08-09 Gli investitori esteri godono dello stesso trattamento di cui godono gli investitori serbi; esso è dotato di piena certezza del diritto e di tutela nei confronti dei diritti acquisiti in virtù degli investimenti. La protezione del capitale estero è ulteriormente garantita dai trattati bilaterali sugli investimenti che sono stati ratificati tra la Serbia e altri 32 Paesi. Per conoscere l’elenco completo di questi paesi, si prega di consultare il sito web SIEPA. Nel corso degli ultimi anni, l’economia serba ha vissuto una crescita grazie a ingenti investimenti stranieri e un miglioramento continuo del proprio ambiente economico, anche durante la crisi e la recessione del 2009. Le tasse non sono state aumentate fino a 2012, nonostante l’aumento delle entrate pubbliche, mentre gli stipendi reali e gli altri contributi relativi agli stipendi sono stati ridotti. Sono state adottate azioni specifiche per rafforzare la responsabilità fiscale e migliorare la trasparenza delle politiche e della pubblica amministrazione. Questo rimane una priorità fondamentale nel prossimo futuro. Nell’agenda del governo sono previste maggiori riforme del sistema pensionistico e delle politiche sociali, il cui scopo è quello di aumentare gli incentivi per i datori di lavoro e diminuire la tassazione degli stipendi. Il governo e la Banca Centrale serba hanno espresso una forte dedizione nell’impegno costante con l’FMI e la Banca Mondiale, che daranno supporto politico e consigli per le riforme strutturali. Alla fine del settembre 2011, il Consiglio di Amministrazione dell’FMI ha approvato per la Repubblica della Serbia un Accordo Stand-By della durata di 18 mesi per un valore di circa 1,1 miliardi di euro. Questo è stato fatto per mantenere la stabilità macroeconomica e finanziaria in un ambiente regionale e globale incerto. Inoltre, il programma è stato indirizzato per migliorare il clima degli investimenti e proteggere l’economia della Serbia dai rischi, compresi gli effetti negativi di ricaduta (i cosiddetti ‘effetti di spillover’), dalla seconda fase della crisi globale. La posizione esterna della Serbia è stata valutata più equilibrata rispetto al periodo antecedente alla crisi del 2008-09. Questo si rispecchia in un deficit delle partite correnti inferiore, in un tasso di cambio più competitivo, in un buon livello di riserve internazionali. L’attuazione della politica monetaria è stata efficace, mentre la riduzione delle pressioni inflazionistiche ha creato spazio per un’ulteriore politica di allentamento. Il sistema bancario è stato valutato come liquido e ben capitalizzato, a seguito delle politiche economiche caute, che sono state perseguite prima e durante la crisi. L’adesione all’UE rimane la priorità assoluta del governo serbo. Dopo che, nell’ottobre del 2011, la Commissione europea ha proposto la Serbia per ricevere lo status di candidato all’UE, essa è diventata, il primo marzo del 2011, anche ufficialmente, candidato all’ingresso nell’UE. Oltre a lodare le riforme sostanziali degli anni precedenti, la Commissione ha sottolineato che la Serbia ha fatto passi importanti verso la creazione di un mercato economico funzionante e verso l’ottenimento di un certo grado di stabilità macroeconomica, nonostante la crisi economica e finanziaria globale. Sulla base del programma nazionale per l’integrazione europea, il quadro normativo del paese è in procinto di essere pienamente armonizzato con l’acquis comunitario entro la fine del 2012. Fino ad oggi, 26 Stati membri dell’UE hanno ratificato l’Accordo di stabilizzazione e associazione (deve ancora essere ratificato solo dalla Lituania). L’Accordo di stabilizzazione e associazione all’UE è stato firmato nell’aprile del 2008, mentre la domanda di adesione all’Unione europea è stata presentata nel dicembre del 2009. Per accelerare il processo d’integrazione economica e commerciale, la Serbia ha iniziato l’attuazione unilaterale dell’Accordo interinale sugli scambi e sulle questioni commerciali, nel gennaio del 2009. Inoltre, la Serbia sta eliminando gradualmente i dazi doganali sull’importazione dei prodotti industriali e di alcuni prodotti agricoli provenienti dai paesi membri dell’UE; la Serbia ha in progetto di abolire tutti i dazi doganali entro il 2014. I negoziati con l’Organizzazione Mondiale del Commercio sono nella loro fase finale. La Serbia si sta sforzando di definire i dettagli tecnici con gli Stati Uniti, il Brasile e l’Ucraina. L’adesione all’Organizazzione Mondiale del Commercio è prevista prossimamente. www.srbija.gov.rs www.seio.gov.rs 10-11 La Serbia non ha cambiato le aliquote fiscali dal 2006. aliquote fiscali in serbia sono ancora tra i più favorevole in Europa. Il primo marzo del 2012, la Serbia ha ottenuto lo status di paese candidato all’ingresso nell’Unione Europea. Tra il 2004 e il 2008, la Serbia è stata una delle economie più crescenti d’Europa. La forte crescita del PIL è stata in gran parte determinata dai settori di servizi quali le telecomunicazioni, la vendita al dettaglio e il settore bancario. Alla luce della crisi finanziaria globale, l’uscita dell’economia serba 2009 si è ridotta del 3,5% prima di espandersi dell’1% nel 2010. Questo è stato il risultato di una serie completa di misure dello Stato, incluse le misure dei prestiti bancari sovvenzionati dallo stesso stato. Nel 2011, l’economia è cresciuta di circa 1,9% (secondo la stima della Banca Centrale serba), ma la crescita dovrebbe rallentare dello 0,5% nel 2012 a causa di una lieve recessione della zona dell’euro, la quale rappresenta il principale partner d’esportazione della Serbia. Nel dicembre del 2011, Bloomberg ha valutato il dinaro serbo come la seconda moneta europea per la sua forza e per la capacità di attirare i capitali stranieri. Il dinaro è cresciuto del 2,7% rispetto all’anno precedente, mostrando la ragione che stava dietro l’ottimismo di Bloomberg sugli investimenti e la prospettiva economica della Serbia. La stabilità della moneta nazionale è stata ulteriormente rafforzata dalla continua crescita dei proventi delle esportazioni. Nel 2011, il valore del PIL pro capite ha mostrato i segni di una tendenza al rialzo dopo un aumento nel 2009. Tuttavia, il PIL pro capite della Serbia è solo il 35% del PIL medio europeo e quindi c’è tanto margine di miglioramento. Alla fine del terzo Tuttavia, è stimato che l’aumento del saldo della bilancia commerciale aumenterà anche il PIL. Esso è dovuto prevalentemente alla prossima realizzazione degli investimenti concordati, in particolare nel settore automobilistico. Partendo dal presupposto che i mercati delle esportazione della Serbia si recupereranno, a partire dal 2013 è prevista una crescita economica più alta, per via dell’aumento del saldo della bilancia commerciale, delle spese delle famiglie e delle spese pubbliche. Nel quarto trimestre del 2011 l’inflazione ha continuato a diminuire e nel dicembre del 2011 è diminuita quasi fino al limite superiore della soglia di tolleranza prevista, misurando il 7,0% (il target di dicembre: 4,5±1,5%). PIL, Serbia –comparazione con la zona dell’euro Tasso di crescita annuale in euro 8.4 30.4% 25.0% 16.9% -16.5% 18.8% 6.2 4.9 2006 3.7 2.9 2.1 2.0 2.0 1.4 0.8 0.3 2.7 2.5 2.0 1.8 0.7 0.3 0.2 0.3 0.5 -5.0 2008 PIL zona euro -4.9 -4.0 -4.1 2009 Pil Serbia 2010 2009 2010 2011 Pil pro capite, parità dei poteri di acquisto (PPA, PPP in inglese): -2.3 -2.1 -4.2 2008 0.8 -0.6 -2.0 2007 15.0% Fonte: NBS 2011 Fonte: NBS, Eurostat 2.2 trimestre del 2011, il settore bancario serbo era costituito da 33 banche. Del numero totale di banche, 21 erano di proprietà straniera e 12 di proprietà interna. Di queste, 8 banche erano di proprietà dello Stato (sia come azionista di maggioranza sia come importante socio di minoranza) e 4 di proprietà privata. In termini di quote delle risorse totali del settore bancario, le banche di proprietà straniera più significative vengono dall’Italia e dall’Austria (22% e 18%, rispettivamente), poi dalla Grecia (16%), dalla Francia (9%) e da altri paesi (8%). Le banche di proprietà straniera sono i membri dei gruppi bancari provenienti da 11 paesi diversi. 10,059 10,252 10,661 2009 2010 Fonte: Fondo monterario internazionale *valutazione, settembre 2013 2011 11,079 2012* 11,628 12,289 2013* 2014* www.nbs.rs 12-13 ´ L’aliquota del 15% d’imposta sull’utile d’esercizio più bassa d’Europa Classifica degli IDE per il numero di progetti: 15.5% 13.5% 13.2% 10.6% 5.9% 5.6% 5.0% 3.3% 3.0% Germania Italia Austria Slovenia Grecia Francia Israele Stati Uniti Croazia Fonte: SIEPA, 2013* Scambio senza limiti Risorse umane Posizione geografica favorevole Costi operativi bassi Incentivi finanziari Molte delle aziende più famose del mondo hanno riconosciuto la potenzialità economica della Serbia e hanno deciso di allocare le loro risorse nel nostro paese. Per alcune aziende, la Serbia funge da centro manifatturiero che consente esportazioni esenti da dazi verso un mercato di quasi 1 miliardo di persone. Le altre sono attirate dalla forza di lavoro altamente qualificata, facilmente addestrabile, con la conoscenza della lingua inglese a livello altissimo e dall’imposta sugli utili aziendali estremamente bassa (del 15%). Indipendentemente dal motivo per il loro interesse iniziale, le aziende che decidono di allocare le risorse in Serbia o condurvi scambi trovano un paese affidabile e dinamico, il quale offre un’opportunità in più rispetto a quanto hanno percepito all’inizio. Se guardiamo l’origine nazionale di aziende che hanno investito in Serbia, è chiaro che i paesi dell’Unione europea dominano negli investimenti e che anche le aziende americane e russe hanno mostrato un forte interesse. Gli investimenti russi dominano nel settore del petrolio e del gas (Gazprom e Lukoil), mentre l’investimento di 16 miliardi di euro da parte di Telenor mette la Norvegia ancora in cima alla lista di valori dell’IDE (Investimento Diretto Estero). Il contributo del Belgio agli IDE totali è stato limitato fino a concludere un affare di 1 miliardo di euro per acquisire un rivenditore locale alimentare, Maxi. Le banche greche sono state tra le prime ad entrare nel mercato serbo con molte privatizzazioni e acquisizioni in questo settore tra il 2001 e il 2006. L’Austria si trova in cima alla lista, in primo luogo per la vicinanza delle due economie e una forte motivazione delle aziende austriache di crescere nei mercati dell’Europa dell’Est. La Germania e l’Italia sono i principali partner commerciali della Serbia (sono alla pari in termini di mercati di esportazione della Serbia) e collaboratori chiave per gli IDE. Classifica degli IDE per il valore: 12.9% 11.1% 10.2% 8.2% 7.7% 7.2% 5.9% 5.1% 5.1% Austria Italia Grecia Norvegia Germania Stati Uniti Slovenia Russia Belgio Fonte: SIEPA, 2013* La Slovenia, il primo paese della ex Yugoslavia a far parte dell’UE, svolge un ruolo importante nel portafoglio di investimenti diretti esteri. Le aziende serbe hanno inoltre realizzato diversi investimenti importanti in Slovenia. Tuttavia, il numero di progetti di investimento registrati dimostra un’immagine leggermente diversa: mentre la Norvegia, il Belgio e la Russia non sono più nei primi 10, gli Stati Uniti rimangono ancora nell’elenco. Le aziende francesi hanno una rappresentanza più forte, prevalentemente per il gran numero di investimenti nel settore automobilistico. La Germania, l’Italia, l’Austria e la Slovenia sono estremamente importanti in termini di numero di progetti e valore degli investimenti. Traspare l’importanza della vicinanza e la conoscenza dei mercati locali e regionali dell’Ungheria e della Croazia che occupano i primi posti in termini di numero complessivo dei progetti. Gli investitori israeliani sono fortemente coinvolti nel settore immobiliare con un gran numero di progetti in conduzione, e dunque, negli anni a venire, si attende una loro salita nell’elenco. * La banca dati di SIEPA dei progetti di investimento dal 2001 fino ad oggi include più di 300 progetti di investimenti esteri del valore di 19,5 miliardi di euro e tiene traccia di tutti i tipi di investimenti nel settore manifatturiero e nel settore di servizi (privatizzazioni, acquisizioni, investimenti di Greenfield, di Brownfield ecc). Tuttavia, non include gli investimenti di portafoglio. I dati sono ottenuti da fonti diverse: progetti SIEPA, questionari inviati agli investitori, associazioni degli investitori stranieri, notizie. Anche se la SIEPA fa tutto il possibile per fornire i dati più precisi e aggiornati sui progetti di investimento, l’agenzia non può essere ritenuta responsabile per informazioni sbagliate o incomplete. 14-15 UE Esistono solo i limiti alle esportazioni di vitello, zucchero e vino, e queste sono limitate da quote annuali. Le importazioni dall’UE sono esenti dai dazi doganali per la maggior parte dei prodotti, tuttavia, è prevista la progressiva abolizione dei dazi sull’importazione di prodotti agricoli industriali e di certi prodotti agricoli entro il 2014. STATI UNITI Il regime delle esportazioni esenti dai dazi doganali si applica a circa 4.650 prodotti, inclusa la maggior parte dei prodotti semilavorati e finiti, alcuni prodotti agricoli e i prodotti dell’industria primaria. L’elenco dei prodotti eleggibili è oggetto di revisione e aggiornamento due volte all’anno in base alle esigenze delle industrie statunitensi. Grazie agli accordi di libero scambio con questi paesi, la Serbia è il luogo ideale per aprire il centro manufatturiero o distributivo che servirebbe i mercati della Federazione Russa, l’Europa del sud-orientale, i paesi dell’UE e dell’AELS, gli Stati Uniti, la Bielorussia e la Turchia. Oltre alla Comunità degli Stati Indipendenti, la Serbia è l’unico paese che gode di un accordo di libero scambio con la Russia. Aumentate le vostre competenze usando i benefici dall’accesso al mercato di miliardo di persone senza il regime dei dazi doganali. La Federazione Russa L’accordo stabilisce che i beni prodotti in Serbia, cioé quelli che hanno almeno il 51% del valore aggiunto dalla Serbia, sono considerati di origine serba ed esportati in Russia esenti dai dazi doganali. L’elenco dei prodotti esclusi dall’accordo di libero scambio è soggetto a revisione annuale. A partire dal marzo 2012, l’elenco dei prodotti esclusi include: pollame e rifiuti commestibili, alcuni tipi di formaggi, zucchero, spumante, etil-alcool, tabacco, filati di cotone, tessuti, alcuni tipi di compressori, trattori e autovetture nuove e usate. Inoltre, esiste l’elenco dei prodotti provenienti dalla Russia che sono esclusi dall’accordo. Bielorussia Ci sono solo poche eccezioni all’accordo tra la Bielorussia e la Serbia, che riguardano zucchero, alcool, sigarette, auto usate, autobus, e pneumatici. Turchia Le aziende della Serbia possono esportare in Turchia senza pagare i dazi doganali. Le importazioni di prodotti industriali provenienti dalla Turchia sono generalmente esenti dai dazi doganali, tuttavia, i dazi saranno progressivamente eliminati per un gran numero dei prodotti nel corso del periodo di sei anni, fino al 2015. I dazi doganali restano in vigore per i prodotti agricoli. CEFTA Oltre allo scambio esente dei dazi doganali tra i paesi membri, l’accordo stabilisce accumulo di origine dei prodotti, il che significa che i prodotti esportati dalla Serbia sono considerati di origine serba se i materiali integrati provengono da altri paesi CEFTA, Unione europea, Islanda, Norvegia, Svizzera (compreso il Liechtenstein) o Turchia, purché tali prodotti abbiano subito una trasformazione sufficiente, i.e. se almeno il 51% del valore aggiunto del prodotto provenga dalla Serbia (se il valore aggiunto è superiore al valore dei materiali utilizzati in Serbia). www.mfp.gov.rs EFTA (AELS – Associazione Europea per il Libero Scambio) I prodotti industriali esportati dalla Serbia negli Stati membri dell’AELS (Svizzera, Norvegia, Islanda e Liechtenstein) sono esentati dal pagamento dei dazi doganali, ad eccezione di un numero molto limitato di beni, compresi i pesci e altri prodotti marini. I dazi doganali per le importazioni di prodotti industriali originari dagli Stati membri dell’AELS saranno gradualmente aboliti entro il 2014. Il commercio di prodotti agricoli è disciplinato da accordi specifici, stipulati con ogni Paese membro dell’AELS, riconoscendo delle concessioni reciproche per categorie specifiche di prodotti. 16-17 www.bg.ac.rs www.uns.ac.rs www.ni.ac.rs Secondo il rapporto sui risultati di innovazione dell’Unione europea (L’EIS - L’European Innovation Scoreboard), nel 2011, la Serbia ha dedicato più fondi allo sviluppo scientifico dell’anno precedente rispetto a qualsiasi altro paese dell’UE. FORMAZIONE La forza lavoro della Serbia offre una combinazione unica di alta qualità, grande disponibilità e efficacia di costi convenienti. Si tratta di uno dei fattori fondamentali per garantire un’alta prestazione di lavoro. Per decenni, la Serbia ha promosso intense relazioni con le principali economie occidentali. Ai primi posti dell’elenco delle grandi aziende con cui ha mantenuto legami solidi troviamo: Siemens, Alcatel-Lucent, General Motors, Fiat, Ikea e ancora molte altre aziende. Durante gli anni di collaborazione, i lavoratori serbi hanno ricevuto un ‘know-how’ specifico ed hanno adottato le tecnologie avanzate e uno standard del rigoroso controllo di qualità. Avendo una vasta esperienza nella produzione e nella gestione, il personale locale richiede solo un minimo di formazione per adottare tecnologie e processi di assemblaggio di ultima generazione. Le università e le facoltà serbe formano all’incirca 43.000 laureati ogni anno, dei quali un terzo viene dalle università tecniche. Le istituzioni migliori di questo campo, come la Scuola di Ingegneria Elettrica o la Scuola di Ingegneria Meccanica di Belgrado e l’Università Tecnica di Novi Sad, sono riconosciute a livello internazionale per la loro competenza. La formazione tecnica di alta qualità è in maggior parte basata sulle scuole elementari e superiori che offrono un curriculum più avanzato nel campo delle scienze tecniche rispetto alla maggior parte dei paesi dell’Europa centro-orientale. La formazione della gestione e management in Serbia è offerta tramite le lauree congiunte e i corsi post-laurea organizzati dalle università locali e dalle rinomate business school occidentali, come la francese HEC, e le scuole inglesi Sheffield University e Heriot-Watt University. Inoltre, c’è un numero crescente delle scuole internazionali elementari e medie in Serbia. In questo momento, esse offrono i programmi in inglese, tedesco, francese e russo e anche gli esami riconosciuti a livello internazionale. Numero delle persone disoccupate registrate, per la fascia di età (novembre 2011) Età Totale 20-29 30-29 30-39 40-49 50-59 691,841 207,798 159,699 Fonte: Servizio di collocamento nazionale della Republica di Serbia 146,723 146,723 138,078 DISPONIBILITÀ Il mercato del lavoro in Serbia è diventato veramente vivace, con un numero crescente di investitori internazionali che localizzano le loro attività nel nostro paese. L’assunzione di giovani laureati e laureandi è semplice se consideriamo l’elevato tasso di disoccupazione, in particolare nella fascia di età tra i 20 ed i 30. Molti desiderano lavorare per le imprese internazionali. I lavoratori serbi hanno una forte etica del lavoro e la demografia è favorevole per le imprese straniere: un patrimonio di persone ambiziose e formate accoppiato ad un alto tasso di disoccupazione mantiene le aspettative dei salari ai livelli competitivi. Il tasso di disoccupazione è pari al 25%, mentre la percentuale dei laureati in cerca di lavoro è pari all’incirca al 12%. Il numero di ingegneri e manager è sufficiente a soddisfare la domanda crescente delle aziende internazionali in Serbia. Struttura delle persone disoccupate secondo il livello formativo (dicembre 2010) Scuola elementare 33.47% 244,218 54.33% Scuola media 396,350 Università e facoltà 12.19% 88,915 Fonte: Servizio di collocamento nazionale della Republica di Serbia FLESSIBILITÀ Le normative sul lavoro sono trasparenti e comprensive. Durante i giorni di assenza per malattia, viene pagato il 65% dello stipedio medio (viene preso lo stipendio medio di tre mesi precedenti). Ci sono cinque giorni lavorativi alla settimana che vengono distribuiti dallo stesso datore di lavoro. Di solito un giorno lavorativo consiste di otto ore mentre una settimana consiste normalmente di 40 ore. Le ore straordinarie possono arrivare fino a quattro ore al giorno, oppure otto ore alla settimana in totale, e vengono pagate da parte. Per le ferie annuali è prevvisto il minimo di 20 giorni. COSTI COMPETITIVI Gli stipendi medi in Serbia sono talmente bassi da assicurare le operazioni con costi efficaci. Mentre solo leggermente superiori rispetto ai paesi vicini come la Romania, i costi totali per i datori di lavoro sono solo il 60% del livello di costi dei paesi dell’Europa centro-orientale. I contributi per la previdenza sociale e le tasse su stipendi arrivano all’incirca al 60% della retribuzione netta, ma il carico fiscale per i datori di lavoro può essere in gran parte ridotto attraverso una varietà di incentivi finanziari e fiscali. Lo stipendio medio lordo in tutti i settori economici nel 2013 è stato approssimativamente 508 euro, tuttavia i costi del lavoro variano a seconda delle industrie individuali, le città e i livelli di istruzione. Il rapporto medio delle retribuzioni a seconda dei vari settori economici e varie città possono differire tanto quanto il rapporto 4:1, mentre la fascia di reddito per i lavoratori di diversi livelli di istruzione raggiunge il rapporto 3:1. I livelli di salari, in maggior parte, rimangono e rimarranno ragionevolmente stabili. Lo stipendio minimo deve essere lo stipendio minimo legale determinato dal mutuo consenso del governo serbo, i sindacati di lavoro e l’associazione dei datori di lavoro. Al momento esso è € 1 all’ora. Stipendio lordo mensile (euro) Serbia Bosnia Erzegovina 508 660 Fonte: Istituto di Vienna, 2013 Ungheria Slovacchia Polonia 805 846 771 Repubblica Ceca Croazia 999 1,048 18-19 Londra 2042 km Minsk 1532 km Stoccarda 1451 km Vienna 612 km Mosca 2235 km Bratislava 578 km Salzburg 989 km Durata di volo dalle grandi città FINO A FINO A FINO A Roma, Bucarest, Istanbul, Lubiana, Vienna, Zurigo, Sarajevo ORA Parigi, Praga, Monaco di Baviera, Berlino, Dusseldorf, Francoforte, Kiev, Milano ORE ORE Mosca, Londra, Stoccolma, Amsterdam Toronto, New York Più di ORE Grazie alla sua posizione di confine geografico tra l’Oriente e l’Occidente, alla Serbia si è spesso riferito come la porta d’Europa. Le due strade importanti d’Europa, il numero VII – corrispondente al percorso del fiume di Danubio – e il numero X – l’autostrada e la linea ferroviaria internazionali – si incrociano sul territorio serbo per garantire ottimi collegamenti tra l’Europa occidentale e il Medio Oriente. La Serbia è quindi un luogo ideale per un’azienda che desidera destinare le proprie operazioni e che vuole raggiungere in modo più efficiente i suoi clienti dell’UE, i paesi SEE o il Medio Oriente. Confinante con l’UE, la Serbia offre anche la possibilità di godere di tutti i vantaggi tipici di coloro che operano al di fuori dell’UE essendo in grado di fornire servizi e trasportare i merci in tempi previsti e flessibili. Il modo più efficace per raggiungere la Serbia è in aereo, utilizzando uno dei due aeroporti internazionali – l’aeroporto di Belgrado e l’aeroporto di Niš. La facilità di viaggiare da Belgrado a quasi ogni destinazione del mondo, direttamente o con scalo, è offerta da quasi tutte le compagnie aeree più grandi del mondo. L’orario di voli giornalieri per i fulcri di trasporto più importanti come Francoforte, Roma, Mosca comprende più di quattro voli al giorno. Una volta a Belgrado, l’aeroporto di Nikola Tesla si trova a soli 18 km di distanza dal centro e, prendendo l’autostrada, non ci vogliono più di 20 minuti per raggiungere il cuore della città. La rete stradale collega l’aeroporto con le strade principali internazionali E-75 e E-70 che sono una connessione importante tra la capitale della Serbia e Zagabria, Niš, Novi Sad, Subotica, e altre città della Serbia e della regione. Il traffico aereo a Niš è meno frequente, tuttavia fornisce un buon collegamento internazionale. Budapest 384 km Graz 699 km Lubiana 510 km Zagabria 442 km Konstanza 702 km Istanbul 1356 km Sofia 756 km Amsterdam 1722 km Amburgo 1547 km Berlino 1255 km Bucarest 641 km Francoforte 1282 km Kiev 1302 km Milano 1009 km Monaco di Baviera 930 km Roma 1289 km Varsavia 1067 km Zurigo 1175 km Praga 907 km Skopje 889 km Salonicco 637 km Gomenizza 1051 km Serbia collega l’Oriente e l’Occidente. La sua preziosa posizione nel cuore del sud-est dell’Europa la rende un luogo eccezionale per gli investimenti. Corridoio paneuropeo X Corridoio paneuropeo VII 20-21 Per incentivare i nuovi investimenti, il governo serbo fornisce anche una serie di agevolazioni, esenzione e riduzioni delle tasse per una parte dell’importo investito in beni immobili (fino al 80%). Regime fiscale vantaggioso Il regime fiscale della Serbia è altamente favorevole per fare affari. L’imposta sull’utile d’esercizio, che viene pagata ad un’aliquota uniforme del 15%, è tra le più basse d’Europa, mentre l’IVA è tra le più competitive d’Europa centrale e orientale. La base imponibile è l’utile d’esercizio imponibile indicato nel bilancio fiscale. Le plusvalenze sono riconosciute ai fini della valutazione dell’ires. Le plusvalenze sono generate dalla vendita o dal trasferimento di immobili, dai diritti relativi alla proprietà industriale, come azioni, titoli, alcune obbligazioni. La ritenuta fiscale è calcolata e pagata con l’aliquota del 20% sulle varie forme di reddito (dividendi, partecipazioni agli utili, royalties, interessi, plusvalenze, canoni di locazione di beni immobili e altri beni) da parte di non residenti. Imposta sull’utile d’esercizio 15% 10% 16% 19% 19% 19% Serbia Bulgaria Romania 20% 23% Polonia Ungheria Repubblica Ceca Croazia Slovacchia Aliquote d’imposta sui salari 12% 15% 16% 19% 20% 16% 18-32% 12-40% Serbia Repubblica Ceca Romania Slovacchia Bulgaria Ungheria Polonia Croazia SERBIA Slovacchia Repubblica Ceca Bulgaria Polonia Croazia Romania Ungheria Fonte: IPA nazionale Per evitare i carichi fiscali non necessari, la Serbia ha stipulato le convenzioni internazionali contro la doppia imposizione con 42 paesi (dal novembre 2011) Senza tasse Tasse e IVA 4.57 0.82 Bulgaria 6.39 Romania Polonia 20% 20% 20% 20% 23% 25% 24% 27% dello Stato) è l’unico fornitore di elettricità al momento. Il prezzo dell’energia elettrica varia a seconda della categoria di consumatori e tariffa giornaliera. La compagnia statale Srbijagas è il fornitore primario di gas naturale in Serbia e segue la sua politica dei prezzi in conformità ai prezzi mondiali dei derivati del petrolio e alle fluttuazioni del tasso di cambio del dollaro americano. Il prezzo di riferimento per un metro cubo di gas (valutato per il consumo annuale dei 10.000 - 100.000 GJ, per la Serbia 41.860 GJ, e il tasso di cambio 1 EUR = 99,91 RSD) è 0,336 euro per un metro cubo. Prezzo speciale per l’energia elettrica per i consumatori industriali Metodologia dell’Eurostat (euro centesimi / kwh) Croazia IVA Serbia Analisi costi-utilità Secondo l’Eurostat, i costi operativi in Serbia sono tra i più bassi d’Europa. I prezzi di energia elettrica, gas e altri combustili, servizi postali, telefonia di rete fissa, servizio di fax e manutenzione di veicoli a motore sono i più bassi rispetto agli altri 37 paesi europei. I costi dei servizi di telecomunicazione, soprattutto dei servizi postali, delle attrezzature di telecomunicazione e delle spese telefoniche sono in fondo alla lista, molto più inferiori rispetto a quasi tutti i paesi europei, solo il 39% della media europea. L’industria per la produzione di energia elettrica della Serbia (che è al 100% di proprietà 1.43 1.68 8.50 2.23 9.32 2.65 9.29 Repubblica Ceca 10.22 Austria 9.05 Slovacchia Germania Italia Ungheria Fonte: Eurostat www.mfp.gov.rs 2.17 Parametro di refferimento: 2.36 Consumi annui tra 500-2000 MWh 5.86 per Serbia 2000 MWh 3.71 Tasso dicambio: 3.42 1 EUR = 99.91 RSD 3.81 11.61 9.21 12.10 12.76 22-23 SIEPA – sportello unico per il sostegno finanziario Per compensare gli investimenti di capitale iniziali e facilitare l’avviamento dell’impresa, il governo della Serbia offre gli incentivi finanziari per i progetti Greenfield e Brownfield, nel settore manifatturiero, settore di servizi destinati all’esportazione e progetti nel settore del turismo. Gli incentivi a fondo perduto sono offerti dalla Siepa nell’importo che varia da 4.000 a 10.000 euro per ogni nuovo posto di lavoro creato. I requisiti per l’assegnazione degli incentivi sono il numero minimo di nuovi posti di lavoro (10 per i servizi, 50 per il settore manufatturiero) e l’importo minimo dell’investimento (dal 0,5 ad 1 milione di euro, 5 milioni per gli investimenti nel settore di turismo). I fondi statali vengono assegnati sulla base di una serie di criteri come le referenze dell’investitore, il coinvolgimento di fornitori nazionali nel prodotto finale, gli effetti dell’investimento e sulle risorse umane e gli altri criteri di valutazione degli effetti del progetto sulla comunità locale. Erogazione dei fondi viene fatta in quattro rate per tutta la durata del progetto. I progetti di investimento nelle industrie dei servizi condivisi e BPO (Business processing outsourcing) hanno un trattamento speciale in quanto il valore del contratto di locazione durante tutto il processo di investimento è incluso nel valore dell’investimento, e per tali progetti i fondi vengono erogati in due rate. I pacchetti speciali sono disponibili per i grandi investitori che investono almeno 50 milioni di euro e impiegano 300 persone e anche per gli investitori medi che impiegano almeno 150 persone e investono almeno 50 milioni di euro. Questi progetti sono ammissibili a ricevere fino fino al 20% o fino al 10% del valore totale dell’investimento, rispettivamente. statistiche basate su implementazione del decreto, Gennaio 2013. 222 Numero totale dei progetti attivi 1.400.000.000 euro Valore totale dei progetti 252.300.000 euro Valore totale dei sussidi promessi 44.046 Nuovi posti di lavoro creati 5.727 euro Valore medio al progetto La SIEPA è stata costituita più di un decennio fa, con la missione di sostenere le aziende estere interessate ad entrare o ad espandere la propria presenza in Serbia e le aziende serbe che operano nei mercati esteri. Oggi, il personale di circa 50 impiegati multilingue gestisce progetti da e per tutto il mondo. Forniamo i servizi professionali alle aziende interessate ad avviare il proprio business in Serbia, concentrandosi su tutte le questioni relative al loro processo decisionale. Il nostro personale è pronto ad offrire informazioni sull’ambiente generale degli investimenti e anche sui servizi di consulenza legale e sui servizi specifici di un settore. La nostra rete di contatti fornisce i collegamenti a tutti i livelli del governo serbo e anche con i fornitori di servizi privati. Gestendo il programma di incentivi finanziari offerti da parte del governo, abbiamo www.siepa.gov.rs sostenuto l’apertura di più di 40 mila nuovi posti di lavoro dall’inizio del nostro programma nel 2006. Allo stesso tempo, abbiamo supportato in modo tecnico e finanziario le aziende serbe per aumentare la loro competitività nei mercati globali. Il lavoro della SIEPA è largamente riconosciuto dalla classifica della Banca Mondiale MIGA che pone l’Agenzia tra le prime cinque dei paesi in via di sviluppo e quelli in transizione. La SIEPA si trova in cima alla lista dei nostri riconoscimenti internazionali. L’elenco dei nostri clienti include Fiat, Benetton, Panasonic, Bosch e molti altri leader del settore industriale a livello mondiale e regionale. Vi invitiamo a contattare il nostro personale esperto pronto ad assisterVi a sviluppare le Vostre attività in Serbia. Lavorare con noi è semplice, facile, e non costa nulla. 24-25 IDE per settore in termini di valore 16.6% Finanziari 13.9% Cibo,bevande e agricoltura 11.5% Telecomunicazioni 10.0% Commercio al dettaglio Auto 7.7% Gasolio 7.7% 5.6% Immobiliare Nei capitoli precedenti, abbiamo visto le ragioni principali per cui le compagnie hanno scelto la Serbia come paese ospitante per i loro progetti. Per avere un’immagine completa e per comprendere il potenziale e l’attrazione dell’economia serba, analizzeremo i settori specifici che attirano gli investimenti maggiori. Gli investimenti nell’agricoltura e nei prodotti alimentari prendono il secondo posto in termini di IDE per settore. Ci sono diverse ragioni per questo: Primo, il mercato interno in forte espansione è stato segnato da un significante numero di privatizzazioni tra il 2001 e il 2005. Questo fenomeno è stato seguito dalle grandi acquisizioni dalla parte di PepsiCo, Heineken e le altre che si verificano dopo il 2007. Secondo, il mercato ragionale del CEFTA (Accordo centroeuropeo di libero scambio) ha dimostrato di essere una delle maggiori attrazioni di IDE nel settore. Infine, come si può vedere dalle tabelle esposte, i prodotti agro-alimentari della Serbia hanno un futuro certo non soltanto in Europa, ma altrettanto in Russia e sul mercato di altri paesi. Oltre ai risultati non sorprendenti nel settore finanziario (una grande maggioranza di banche che operano in Serbia ora sono con capitale straniero), nel settore delle telecomunicazioni, di vendite e in quello immobiliare, la Serbia ha attratto investimenti significativi anche nel settore automobilistico, il quale è diventato il leader nell’export. Il settore farmaceutico è altrettanto interessante per gli investitori principalmente grazie al collegamento della Serbia con i paesi di FTA (Area di libero scambio), in primo luogo con la Russia dove i nostri prodotti farmaceutici vengono esportati in quantità significative. Gli investimenti nella produzione di materiale da costruzione sono molto importanti sia per valore che per il numero di progetti. Se approfondiamo l’analisi dei settori e guardiamo il numero di progetti realizzati in particolari settori, saremo in grado di comprendere il perché dell’attrattiva serba. L’importanza della crescita dell’industria automobilistica sta conquistando sempre più valore. Questo dimostra il fatto che gli investimenti della FIAT, sebbene strategicamente importanti, non sono gli unici – il settore ha molto altro da offrire. Gli investimenti agro-alimentari rimangono estremamente importanti anche per quanto riguarda il numero di progetti. Tuttavia, se consideriamo proprio il numero di progetti, il settore manifatturiero ha un ruolo molto più importante rispetto ai termini di valore. I progetti manifatturieri nel settore automobilistico, elettrico e elettronico, tessile, metallurgico e di metallo, giustificano il numero significativo di progetti totali. Queste analisi tendono a confermare il nostro orientamento strategico, considerando il fatto che il governo ha riconosciuto di importanza strategica gli investimenti nel settore automobilistico, elettronico e ICT. Tutto ciò altrettanto conferma che il messaggio chiave rivelato nei capitoli precedenti è stato correttamente compreso dalla parte del mondo degli investimenti. Nelle pagine seguenti, provvederemo alle maggiori informazioni riguardo alle industrie particolari delineate nelle analisi sopra e sottolineeremo i vantaggi di ogni settore singolarmente. 5.2% Tabacco 4.4% Edilizia Farmaceutico Metallurgico 4.2% 2.3% 10.9% Altro IDE per settore in termini di Num di progetti 12.5% Auto 11.6% Cibo,bevande e agricoltura 9.6% Edilizia 7.9% Tessile 6.3% Elettrico ed elettronico Finanziario 5.3% Commercio al dettaglio 5.0% Immobiliare 5.0% 4.6% Macchinari 4.3% Metallurgico Farmaceutico Altro Fonte: SIEPA, 2013 3.0% 24.9% 26-27 Industria automobilistica Agricoltura e prodotti alimentari Settore informatico “Sono stato completamente impressionato dalla Serbia - una perla nascosta per il mondo degli affari. Sono sicuro che condividerò le mie esperienze più che positive con molti altri, dentro e fuori NCR.” Jeff McCroskey, VP Services, Europa Industria elettronica Industria tessile Industria farmaceutica Servizi condivisi e BPo Fonti di energia rinnovabili Settore immobiliare Industria del legno e arredamento Settore creativo “La nostra attività qui fornirà al Gruppo FIAT i mezzi necessari per estendere la sua base di clientela e sostenere il suo sviluppo da una posizione strategica e, nello stesso tempo, contribuire allo sviluppo industriale e tecnologico della Serbia. Per più di mezzo secolo, FIAT e Zastava hanno giocato un ruolo importante nell’ evoluzione dell’industria automobilistica in Serbia.” Dott. Sergio Marchionne Presidente, FIAT Group 28-29 Maggiori Investitori • Disponibilità di un elevato numero di personale altamente qualificato; forte educazione tecnica sia nel settore secondario che nel terziario. • Posizione geografica perfetta per un efficiente servizio ai clienti di UE, Medio Oriente e Spazio Economico Europeo. • Capacità sufficienti per i casi di estesi volumi di produzione. L’industria automobilistica in Serbia ha una tradizione lunga più di 70 anni, iniziata dal 1939 nella città di Kragujevac, dove Zastava, fabbrica costruttrice di veicoli a motore, produceva automobili sotto licenza FIAT. I fornitori della Zastava fabbricavano rispettando le regole rigide sul livello di qualità, acquisendo gli standard di produzione di alta qualità che hanno favorito alla collaborazione con gli altri produttori di macchine: Mercedes, Ford, PSA e Opel. Oggigiorno, questo è uno dei settori più importanti in Serbia, raggiungendo quasi il 10% dell’intero stock di IDE in Serbia dal 2000. Ventisette investitori internazionali hanno investito circa 1,5 miliardi di euro, creando più di 19.000 posti di lavoro. L’industria automobilistica serba soddisfa i bisogni di quasi tutti i maggiori produttori di macchine in Europa e Asia. La produzione di telai, parti per impianti pneumatici e sistemi di sospensione, è quella più prominente nel settore. Un altro gruppo di produzione molto importante è quello che riguarda i componenti del sistema elettrico, come le batterie e i cablaggi. Inoltre, la produzione di componenti del motore, prevalentemente fusi, è piuttosto significativa, insieme alle parti forgiate e lavorate a macchina, come alberi a camme, dischi del freno, valvole e volani. L’investimento FIAT è il più grande e il più importante nel settore, non soltanto per l’importo investito, ma oltre tutto per il fatto di aver aiutato ad attirare in Serbia gli altri produttori di pezzi di ricambio. Inoltre, questo è uno dei più importanti progetti di investimento negli ultimi 20 anni e un futuro stimolo di crescita dell’economia serba. Bisogna altrettanto sapere che, raggiungendo il livello di 200.000 unità, la capacità di produzione genererà il valore di esporto annuale di 1,5-2 miliardi di euro. Trovateci presso: Automeccanica Mosca, Mosca, Russia Automeccanica Francoforte, Francoforte, Germania “La Serbia risponde ai numerosi requisiti necessari per la produzione JIT (Just in Time) con la sua forza di manodopera sempre a disposizione, buone infrastrutture e, non dimentichiamo, il forte e altamente qualificato supporto da parte del governo e delle autorità locali”. Mr. Peter Prohaska, Former General Manager, LEONI Serbia 30-31 Maggiori Investitori • La Serbia è leader mondiale nell’export di lamponi surgelati - 95,5 migliaia di tonnellate esportate nel 2010. • Oltre 6,12 milioni di ettari di terreni agricoli, 60% dei quali sono arabili. La Serbia usufruisce delle condizioni naturali ideali per la coltivazione di cereali, frutta e ortaggi. Il terreno è ancora uno dei più puliti in Europa e la gran maggioranza di frutta cresce in condizioni perfette; la frutta è raccolta a mano, conservata con cura e imballata in modo da raggiungere la qualità più alta e gusto unico. Il clima vario in Serbia e le ampie risorse naturali creano le opportunità eccezionali per lo sviluppo di produzione primaria di ortofrutta. Un’eccellente base di materie prime, rete di FTA (Area di Libero Scambio), una lunga tradizione nella produzione di generi alimentari di alta qualità e i forti marchi regionali sono le ragioni principali che hanno incentivato gli investimenti delle società di classe mondiale in Serbia. Come abbiamo visto nelle analisi precedenti, il settore agroalimentare costituisce una porzione imponente di investimenti esteri diretti sia in termini di valore che di numero di progetti. Oltre alle materie prime e alle condizioni ottimali per la produzione di alimenti sani di altà qualità in Serbia, gli investitori possono altrettanto godere del forte supporto degli istituti serbi di ricerca agraria, riconosciuti in tutto il mondo. Le ricerche si concentrano prevalentemente sulla produzione tecnologicamente avanzata che conduce ad un’alta qualità di coltivazione vegetale e di produzione di semi eco-compatibili. Inoltre, la legge in Serbia vieta la produzione e l’importazione di organismi geneticamente modificati (OGM). Gli alimenti made-in-Serbia sono presenti in tutto il mondo, dal Giappone fino agli Stati Uniti e vengono venduti sotto diversi marchi serbi nelle catene dei supermercati internazionali, come Tesco, Lidl, Asda, Spar, Carrefour, Metro, Idea, Leader Price, Kopeika e Rewe. Nei primi dieci mesi del 2011, la Serbia ha esportato 2,24 miliardi di dollari di prodotti agroalimentari, permettendo a questo settore di essere uno dei pochi ad aver registrato un’eccedenza commerciale (1,2 miliardi di dollari). I clienti internazionali tengono in continua crescita il numero di ordini di tartufi, lamponi, mele, grano, succhi, concentrati, passati di verdura, marmellate, frutta secca e surgelata e gli altri prodotti di alta qualità della Serbia. Trovateci presso: Foodex, Tokyo, Giappone Sial, Parigi, Francia Seoul Food & Hotel, Seul, Corea World Food Mosca, Mosca, Russia PLMA- etichetta privata, Amsterdam, Olanda World Food Mosca, Mosca, Russia Anuga, Cologne, Germania Agritechnika, Hanover, Germania • Un settore assai accattivante che rappresenta il 13,6% di azioni di IDE (Investimenti Diretti Esteri) dal 2001. • Uno dei pochi settori industriali che registrano un’eccedenza; i prodotti alimentari made-in-Serbia sono presenti in tutto il mondo. 32-33 Maggiori Investitori • Serbia - paese di 1,600 aziende ICT innovative che impiegano più di 14.000 dipendenti. • Il quarto centro di sviluppo Microsoft nel mondo è in Serbia, evolvendo nel tempo in un centro innovativo. • Competenza settoriale per servizi di sviluppo IT personalizzati e di alto livello, includendo web design, soluzioni hardware e software. Con l’evoluzione del mercato IT verso l’ingegneria del software in outsourcing, sistemi offshore, design e integrazioni, la Serbia ha una buona posizione sia geografica che strutturale per fornire le soluzioni affidabili e redditizie per i mercati più esigenti. Una notevole base dati di capitale intellettuale, basso costo della manodopera, competenza tecnica eccellente, buona comunicazione di rete e conoscenza fluente della lingua inglese sono soltanto alcuni dei vantaggi competitivi che aiutano a convincere le compagnie internazionali a espandere i loro affari in Serbia. La formazione tecnica in Serbia è particolarmente forte e circa 33% di laureati arrivano dalle facoltà di ingegneria. L’industria impiega forza lavoro altamente qualificata, di cui 70% ha completato gli studi universitari. Un altro vantaggio dello sviluppo di affari in Serbia è il costo competitivo degli ingegneri. In confronto agli stipendi nazionali, gli specialisti nel settore IT guadagnano di più rispetto alla media, però paragonandoli ai loro colleghi in Europa, la situazione è parecchio diversa. Lo stipendio netto varia da 600 a 1200 euro al mese per il personale laureato e altamente qualificato, mentre lo stipendio lordo arriva da 1000 a 2000 euro al mese. Un ampio numero di compagnie ICT serbe mettono a disposizione forti competenze tecniche che stimolano le partnership con aziende internazionali, offrendo loro un posto nei redditizi mercati di nicchia. Recreate PMS Trovateci presso: CeBIT, Hannover, Germania “La Serbia ha un ottimo potenziale nell’ industria IT - è la ragione per la quale la più grande azienda di software ha deciso di aprire il centro di sviluppo a Belgrado.” Dott. Christopher Brennan, General Manager dell’Europa Centrale e Orientale, Microsoft 34-35 Maggiori Investitori • Gli investimenti significanti sono segnati dalle grandi compagnie: Siemens, Panasonic, Gorenje, Elrad, ETB, Gruner, Eaton La Serbia è un paese con una ricca tradizione nell’industria elettronica, già dai tempi di Nikola Tesla, uno dei pionieri e più grandi inventori nel campo di elettricità. Questa industria è stata al culmine nel 1980, quando l’industria elettronica in Jugoslavia aveva un capitale di 1 miliardo di dollari e circa 100.000 dipendenti. Nonostante il fatto che il settore oggigiorno sia soltanto una frazione di quello che era stato, i recenti investimenti diretti esteri nell’industria e vari incentivi statali suggeriscono che questo settore abbia un forte potenziale per la crescita. Dal 2001 in poi, l’industria era testimone di una ripresa progressiva grazie agli investimenti diretti esteri - approssimativamente 168 milioni di dollari. Tali investimenti, insieme alle prossime aperture di diversi stabilimenti elettronici, illustrano che il meglio deve ancora venire per le compagnie che operano nel settore elettronico in Serbia. Alcuni degli investimenti chiave arrivano dal gigante austriaco, Gruppo ATB, poi dalla compagnia slovena Gorenje, produttrice di elettrodomestici che ha investito un totale di 50 milioni di euro in tre diverse locazioni e, infine non trascurabile, l’investimento di Siemens e Panasonic di 13 milioni di euro nella Serbia centrale. L’industria elettronica serba è un settore in espansione, orientato all’esportazione, destinato solo a crescere con l’afflusso recente di investimenti diretti esteri. Rispetto agli anni 2008 e 2009, l’export dal settore nel 2010 è aumentato, rispettivamente, del 15% e del 44%. Il deficit del 2009 dovuto alla crisi economica è stato superato rapidamente nel 2010 e, con i nuovi progetti come il primo stabilimento Panasonic in Serbia, l’export ha un futuro prosperoso. Tra 15 e 20 aziende elettroniche esportano più di 1 milione di euro all’anno ciascuna. Il governo serbo attualmente promuove lo sviluppo di questo settore: insieme all’industria automobilistica e settore ITC, l’industria elettronica è stata designato come uno dei settori prioritari della strategia nazionale di sviluppo in Serbia. Questo permette agli investitori di usufruire degli incentivi più favorevoli. Le compagnie che operano nell’industria elettronica hanno i seguenti vantaggi: gli investimenti nell’industria elettronica occupano il terzo posto, secondo il numero di progetti approvati per i finanziamenti, e il quarto posto in termini di tutti gli investimenti fatti in Serbia dal 2000. Oltretutto, le numerose iniziative, compresa la promozione del settore informatico e del Centro di Ricerca e Sviluppo in diverse parti del paese e la realizzazione di un grappolo di sistemi elettronici, spingeranno il settore ancora più avanti. Trovateci presso: Embedded World, Norimberga, Germania • La tradizione manifatturiera e un insieme di competenze • Il settore a priorità elevata - gli investitori usufruiscono incentivi statali assai favorevoli 36-37 Maggiori Investitori Il know-how è dovuto a una lunga tradizione e affermati conseguimenti internazionali delle società serbe. L’industria edile in Serbia ha una lunga tradizione di importanti affermazioni che per tanti anni attraggono l’attenzione internazionale. I numerosi progetti di successo esportati dalle compagnie serbe si possono vedere in tutto il mondo, dall’America del Nord all’Europa e dall’Asia fino all’Africa e al Medio Oriente. Oggigiorno, così come nel passato, gli architetti serbi e le imprese di costruzioni sono riconosciuti come i partner altamente istruiti, innovativi e affidabili che offrono una vasta gamma di attività eseguite in conformità alle più rigide norme globali. L’emergente mercato immobiliare interno insieme all’accordo di libero scambio con la Federazione Russa hanno incentivato lo sviluppo dinamico dell’industria edile nazionale. La possibilità di esportazione del materiale edile dalla serbia nel mercato russo senza pagare la tassa doganale, rende il paese particolarmente attraente per gli investitori esteri. Queste opportunità sono adoperate dalle più importanti imprese edili multinazionali e dai produttori che hanno fondato le loro strutture per esportare nell’unione doganale della Russia, Bielorussia e Kazakistan. Durante gli ultimi 11 anni, più di 25 compagnie conosciute a livello mondiale hanno investito più di 863 milioni di dollari nell’industria edile in Serbia e hanno avuto un effetto significtivo sulla riduzione del tasso di disoccupazione. L’Austria è l’origine di più del 40% di investitori, seguita da Germania, Francia e Grecia. Poiché il settore edilizio è stato colpito dalla crisi mondiale nel 2010, il governo serbo ha preparato diversi incentivi agli investimenti, al fine di contribuire alla ripresa del settore. Come risultato, l’industria edile in Serbia nel 2011 ha registrato un incremento delle attività del 17%. La nuova Legge sulla pianificazione del territorio, adottata in agosto del 2009, ha diminuito il numero di approvazioni neccessari per iniziare le costruzioni e ha migliorato le condizioni per gli investitori esteri interessati al settore immobiliare ed edilizio. Gli investimenti nella costruzione di strade e infrastrutture energetiche sono un’elevata priorità del governo. Uno dei più importanti progetti nazionali è la costruzione del Corridoio X, che attraversa la Serbia Centrale, come la parte della grande rete di strade paneuropee. Uno dei progetti recenti è il ponte d’Ada a cavallo del fiume Sava nella città di Belgrado, ufficialmente aperto a Capodanno del 2012, dopo 3 anni di lavori. Il nuovo ponte è diventato il punto di riferimento per gli abitanti della Serbia, e con lo spettacolare pilone centrale alto 200m a forma di ago, fa parte dei ponti sospesi a pilone singolo più alti del mondo. Trovateci presso: Budma, Poznan, Polonia Yugbuild, Krasnodar, Federeazione Russa MosBuild, Mosca, Federazione Russa L’emergente mercato immobiliare interno, i progetti di sviluppo delle infrastrutture, FTA (Accordo di Libero Scambio) con la Russia sono gli elementi portanti per lo sviluppo del settore 38-39 Maggiori Investitori • Uno dei settori al prezzo più competitivo in Europa con una tradizione considerevole e una vasta disponibilità di forza lavoro qualificata • L’Accordo di Libero Scambio esistente, comprendente tutti i prodotti tessili, permette l’accesso efficiente ai vari mercati La produzione tessile-abbigliamento ha una lunga storia e una tradizione ammirabile di collaborazione proficua con i partner esteri. Durante questa storia illustre, i principii di manifattura di alta qualità e i costi competitivi, hanno portato la Serbia al posto della principale produttrice di indumenti per le più grandi aziende tessili nell’Europa Occidentale. Impiegando tanta forza lavoro, gli investimenti nell’industria tessile riducono notevolmente la disoccupazione e quindi godono del pieno supporto del governo interno. In termini di numero di progetti investiti e posti di lavoro creati, l’industria tessile occupa uno dei primi posti sulla lista dei settori più invitanti. Compagnie come Benetton, Calzedonia, Golden Lady, Pompea e molte altre utilizzano diffusamente le proprie strutture come le locazioni secondarie per la produzione di capi di abbigliamento di alta qualità. Perciò, www.siepa.gov.rs loro possono reagire rapidamente agli ordini minori, rispettando i tempi di consegna stretti. I costi competitivi della forza lavoro e la forte tradizione tessile in Serbia, assicurano la produzione degli indumenti di alta qualità ad un prezzo molto conveniente. Nel corso degli ultimi 10 anni, l’industria della moda in Serbia è evoluta da industria locale al settore impostato sul design, operativo sul mercato globale. Molti studenti di design della Serbia vanno a lavorare nelle case di moda in tutto il mondo, promuovendo all’estero l’industria della moda serba. La Serbia collabora prevalentemente con i paesi membri dell’UE (Italia, Germania, Francia, Austria e Slovenia), Federazione Russa, Turchia e Cina. Dal 2005, quando è stato istituito il libero commercio dei prodotti tessili nell’UE, le vendite di esportazione sono aumentate del 71%. I RY • Numerose opportunità di affari, soprattutto nella produzione di filato e capi di abbigliamento fabbricati e confezionati; più di 25 investitori hanno già colto i vantaggi di queste opportunità 40-41 Maggiori Investitori L’industria farmaceutica in Serbia consiste principalmente in 20 produttori di farmaci generici. L’industria dà un gran contributo all’economia locale (3,24% del PIL totale), corrisponde al 50% della produzione complessiva nell’industria chimica e registra una crescita annuale di circa 8% dal 2010. La produzione nazionale soddisfa quasi il 60% della domanda interna, con Hemofarm (di proprietà della Stada con l’investimento minimo di 560 milioni di euro) e Galenika (di proprietà dello Stato) la quale registra l’80% del volume della produzione. Insieme a Zdravlje Actavis (anche questa acquisizione transnazionale) sono le strutture portanti, nonostante il fatto che ci sia un numero crescente di compagnie di proprietà straniera che stanno prendendo slancio. La quota di maggioranza dello Stato nell’assetto proprietario di Galenika potrebbe essere in vendita in futuro. Intanto, una delle compagnie principali nel settore della sanità, Abbott Laboratories, ha collocato Galenika tra le prime cinque compagnie farmaceutiche in tutto il mondo. Queste due società nel 2010 hanno stipulato ilun contratto, nel quale ci si impegnava a far diventare Galenika la prima e unica compagnia nella zona, abile a produrre i farmaci per uno dei più grandi laboratori nel mondo. L’esportazione, esente dai dazi doganali su vari mercati (Russia, SEE, UE), prevede tante vantaggi per medicine e apparecchiature mediche, come gli www.siepa.gov.rs investimenti “Greenfield”, produzioni su commessa e produzione a piccoli lotti. Le principali compagnie farmaceutiche in Serbia sono dotate di moderne soluzioni tecnologiche che rispettano le norme di buona fabbricazione (NBF) e consentono loro di produrre più del 95% delle forme galeniche esistenti. Il valore del mercato farmaceutico in Serbia nel 2011 è stato stimato ai 710 milioni di euro con le prospettive di una crescita significativa nei prossimi anni. Le vendite di farmaci generici costituiscono per valore quasi un terzo del mercato. Si prevede che i farmaci generici e quelli da banco (OTC) registreranno la più grande crescita nel profitto totale – entro 2012 il valore di farmaci da banco, rispetto a tutti i farmaci, raggiungerà circa il 15%. La rilevanza dei prodotti per l’igiene orale non dovrebbe essere trascurata e la loro vendita punta ad un incremento nell’imminente futuro. I farmaci tradizionali a base d’erbe e prodotti dietetici hanno avuto un aumento di vendita e presentano un’opportunità di affari, investendo nell’industria farmaceutica locale. La maggioranza di tutte e 70 le società più importanti nel settore sono oramai presenti sul mercato o attraverso i prodotti importati e con licenza o attraverso gli accordi di affari con le società locali. Pfizer è uno dei nomi più noti che, insieme alle altre compagnie americane, rappresentano il 15% del mercato. La compagnia svizzera Roche registra il reddito più alto paragonato con tutte le compagnie farmaceutiche straniere in Serbia. • L’accordo di libero scambio con la Russia e altri paesi provvede all’accesso ai diversi mercati • Mercato interno relativamente grande con ottime prospettive di crescita • Galenika, la seconda compagnia farmaceutica più grande della Serbia, aspetta ancora la privatizzazione 42-43 Maggiori Investitori Molti paesi europei raggiungono un punto di saturazione e le compagnie affrontano numerosi problemi: continuo ricambio dei dipendenti; poca conoscenza di lingue straniere richieste; assimilazione culturale; ecc. In questi, come in molti altri casi, la Serbia ha una varietà di assi nelle maniche e sta emergendo come il nuovo punto strategico per i centri del settore terziario. Tutto ciò è stato dimostrato dalla presenza in Serbia dei protagonisti dell’industria globale. Questo include l’apertura del centro dei servizi della compagnia statunintense Sitel e del centro di eccellenza di NCR (National Cash Register). Molti altri progetti sono di prossima realizzazione. Loro utilizzano una vasta disponibilità del personale con la conoscenza di diverse lingue, e il fatto più importante, del personale con una piuttosto rara combinazione di competenze sia tecniche che linguistiche. Perciò, oltre all’ assistenza clienti internazionali, i centri a Belgrado offrono prodotti, servizi e sviluppo di software. La Serbia si trova, inoltre, al centro del Sud-Est Europa e ha il fuso orario comune con la maggior www.siepa.gov.rs parte dei Paesi dell’Europa occidentale (GMT +1), offrendo evidenti vantaggi rispetto alle regioni off-shore come l’India. Il mercato è ancora fresco, visto che solo poche compagnie internazionali hanno tratto profitto da queste agevolazioni. Lo stile di vita e del lavoro deriva da forti legami culturali e commerciali con l’Occidente. Il livello di multilinguismo è elevato - in particolare di lingua inglese - quasi non paragonabile a molte altre parti dell’Europa Centrale e Orientale. Avendo un alto tasso di disoccupazione, il reclutamento dei giovani laureati e non laureati è assai semplice, soprattutto tra la popolazione sotto i trent’anni. Molti di loro sono fortemente motivati a lavorare in una compagnia internazionale. Il personale coltiva una forte etica del lavoro, dato che i centri di servizi condivisi non sono visti come un’industria in transizione, ma come un’opportunità di carriera per i giovani. Il tasso di disoccupazione tiene le aspettative di remunerazione ad un livello competitivo; lo stipendio medio lordo per un operatore di call center internazionale ammonta intorno ai 650 euro. • Mercato non ancora saturo • Forza lavoro disponibile a basso costo e con un alto livello di conoscenza di lingue straniere • Fuso orario ideale per servire i clienti europei 44-45 Maggiori progetti: Potenziale (Mtep) La Serbia è un paese ricco di fonti di energia rinnovabili. È stato stimato che il potenziale di energie rinnovabili raggiunge 4.3 Mtep. La biomassa è in assoluto la più grande fonte rinnovabile che la Serbia possieda, anche se le altre fonti, come acqua, sole e vento avranno altrettanto un ruolo importante nel futuro sviluppo del settore in Serbia. Nonostante l’alto potenziale, l’energia rinnovabile in Serbia è alla fase iniziale dello sviluppo. L’obiettivo della Rebubblica della Serbia entro il 2020 è quello di rafforzare in maniera significativa l’uso delle fonti di energia rinnovabili e di aumentare la presenza di biocombustibili nel consumo totale di carburanti nel settore di trasporto. Il primo grande passo nello sviluppo del settore di energie rinnovabili in Serbia è stato compiuto nel 2009, quando il governo ha emanato un decreto, che ha introdotto uno stimolante conto energia per energie prodotte da fonti rinnovabili nelle centrali elettriche. In base a questo decreto, il conto energia è garantito per ogni fonte di energie rinnovabili, almeno per i prossimi 12 anni. Inoltre, nel Novembre del 2009, i governi della Serbia e dell’Italia hanno firmato un accordo che consente ai produttori serbi di esportare www.merz.gov.rs l’energia verde in Italia a un prezzo decisamente superiore rispetto a quello del mercato interno. Infine, nel 2011, la Serbia ha introdotto una nuova legge di conservazione dell’energia che all’inizio aveva incluso l’energia rinnovabile come la sua parte complementare. Secondo questa legge, lo Stato serbo è autorizzato a rilasciare le garanzie di origine, che daranno al cliente finale la certezza che l’energia ricevuta deriva da fonti rinnovabili. Questo documento è un’importante precondizione per l’esportazione di successo delle energie prodotte da fonti rinnovabili. Oltre alla creazione del nuovo quadro legislativo, anche un numero di progetti appartenenti a vari capi, sono in programma attualmente. In questo momento esistono i progetti per la costruzione di 30 piccole centrali elettriche. Per quanto rigurda l’energia eolica, il ministero ha rilasciato il permesso per quasi 1,4 GW ai potenziali progetti. Inoltre, la Serbia è in attesa del progetto di un grande parco solare nel futuro prossimo. Tuttavia, a parte diversi piccoli impianti idroelettrici, la Serbia non ha un progetto significativo nel campo di energia rinnovabile. Questo fatto lascia molte porte aperte per gli investimenti in ogni parte dell’industria. 0.60 0.60 0.20 0.20 4.30 Biomassa Idro Solare Geotermico Eolico Totale Fonte: Il ministero di energia, sviluppo e protezione ambientale della Republica di Serbia 25 Conto energia per Energie Rinnovabili Centrali di Energia in Serbia (euro/kWh) 20 15 10 5 Centrali idriche Centrali a biomassa Centrali biogas Centrali biogas da discarica Centrali eoliche Centrali solari Centrali di cogenerazione Centrali rifiuti combustibili Fonte: Il ministero di energia, sviluppo e protezione ambientale della Republica di Serbia • Condizioni favorevoli per la produzione di energia da quasi tutti i tipi di fonti di energia rinnovabili • Mercato delle energie rinnovabili insaturo e pronto per ricevere nuovi investimenti 2.70 Per impianti di grande potenza Per impianti di piccola potenza Prezzo medio per i consumatori industriali in Serbia, come si può vedere sulla pagina 21, è 5.39 euro/kWh • Ampie opportunità di marketing: incentivante conto energia sul mercato interno e favorevoli opportunità di esportazione 46-47 Maggiori progetti: Airport City Belgrade, Belgrade Block 67, Belgrade Big Center, Novi Sad L’anno 2011 ha portato molte sfide a tutti i partecipanti del mercato immobiliare nella zona. Anche se è troppo presto per parlare di ripresa totale e fiducia ristabilita, il mercato è il testimone della presenza di molte compagnie internazionali cha hanno scelto la Serbia invece di scegliere, per esempio, la Repubblica Ceca, la Slovacchia o la Bulgaria, il che è assai incoraggiante. A proposito di questo fatto, il maggior rendimento dell’affitto di locali adibiti ad uso ufficio è collegato con alcune grandi società mondiali, come Microsoft, Sanofi Aventis, NCR, Medtronic, Alcatel-Lucent, SGS, LG Electronics e Wrigley. Di conseguenza, le locazioni di locali non affittati che superavano il 25% nel 2010 (dovuto soprattutto a una grande disponibilità di uffici e alla riluttanza delle compagnie di spostare o espandere i loro affari) hanno la tendenza al ribasso, raggiungendo il 21%, la percentuale più bassa negli ultimi due anni. Similmente, il totale delle locazioni su locali occupati ha mostrato una crescita significativa rispetto all’anno precedente, mentre il numero di piccoli affari in declino, a favore di affari medi. In termini di sviluppo relativo, la disponibilità di locali adibiti ad uso ufficio a Belgrado è aumentata di un quarto di milioni di metri quadri di vani commerciali nel periodo di 5 anni. Alla fine del 2011, l’area affittabile nel suo complesso raggiungeva 500.000 metri quadri. Al contrario, il settore con il più promettente potenziale di investimento è il mercato delle vendite al dettaglio. Siccome il settore è sottosviluppato con solo due centri commerciali moderni in stile occidentale, si offre una vasta opportunità per gli internazionali imprenditori e rivenditori. Come esempio, l’attuale disponibilità di negozi al dettaglio e tutte le strutture commerciali è di 200.000 metri quadri, due volte di meno di quanto si offre a Zagabria, la città di il cui numero di abitanti è due volte minore rispetto a quelli di Belgrado. Altrettanto, la disponibilità di centri commerciali a Budaspest è quasi 5 volte superiore rispetto a Belgrado, anche se le due città hanno approssimativamente lo stesso numero di abitanti. Nonostante le difficoltà economiche e burocratiche che hanno rallentato molti progetti in fase di sviluppo, è evidente che il settore delle vendite al dettaglio sarà dominante nei prossimi anni. Si sta prendendo in considerazione la costruzione di diversi centri commerciali in stile occidentale, il che incrementerà la disponibilità totale di locali commerciali e attirerà nuovi marchi in Serbia. Alcuni dei concorrenti sul mercato che recentemente hanno arricchito l’offerta sia nelle strade principali che nei centri commerciali sono: Guy Laroche, GAP, Marella, Sherri Hill, Yves Rocher, C&A, Takko Fashion, Deichmann, Napapijri e Quiz. La tendenza particolarmente notevole in questa nicchia di mercato è un’ulteriore varietà nei modi di shopping, come i parchi commerciali fuori città. Questo è principalmente dovuto alla carenza di disponibilità finanziarie per grandi realizzazioni di centri commerciali, il che obbliga gli imprenditori a concentrarsi su parchi commerciali meno costosi e, altrettanto, alla maggiore richiesta da parte dei rivenditori attratti dall’allettante combinazione di forte volume di affari e basso costo di lavoro. Il mercato immobiliare residenziale ha subito una correzione dei prezzi di vendita durante il 2011, benché le offerte di prima qualità abbiano mantenuto il prezzo stabile. Il 2012 non affronterà grandi cambiamenti di prezzi e le probabilità di aumento nelle grandi aree di sviluppo rimaranno basse. Trovateci presso: Eire, Milano, Italia Eire, Milano, Italia MIPIM, Cannes, Francia • Tra i rendimenti più grandi delle agenzie immobiliari nell’Europa Centrale e Orientale • Forte domanda per spazi residenziali in tutto il Paese • Numero di centri commerciali ancora sotto la media nell’Europa Centrale e Orientale 48-49 Maggiori Investitori Maggiori produzioni: Coriolanus, The Raven, District B13, The Brothers Bloom, The Big Picture L’accordo centroeuropeo di libero scambio con l’ UE e la Russia genera vaste opportunità di esportazioni, esenti dai dazi doganali, di mobili da ufficio. I mobili made-in-Serbia godono della buona reputazione sul mercato russo. Questo fatto apre molti spazi nei quali le compagnie internazionali possono collaborare con le compagnie locali - sia attraverso l’esternalità, progetti di investimenti Greenfield e Brownfield, sia con l’accordo di Joint Venture. Inoltre, molte società edili serbe sono impegnate in progetti nella Federazione Russa, e il loro numero è in aumento costante. Uno dei sottosettori dell’industria con il futuro più luminoso è la produzione di legno massiccio che offre i vantaggi comparati come: materie prime locali, forza lavoro a basso costo, costo dell’energia più basso rispetto agli altri paei europei e strategica posizione geografica che permette la spedizione veloce. Tutti questi benefici rappresentano vantaggi rispetto alla concorrenza asiatica. Quasi tutti i produttori del mobile in legno massello della Serbia hanno tanto successo e sono concentrati sull’esportazione in Germania, Francia, Belgio, Austria e Svizzera. La produzione di tappezzeria è altrettanto un punto forte della Serbia. Simpo, il più grande produttore in Serbia e nella zona e un gran fonitore dell’ IKEA, è seguito da Dallas, Lagado, Eurosalon e Extraform, che sono ampiamente riconosciuti per il loro stile e qualità. Le aziende serbe stanno dominando la Regione balcanica, vale a dire Macedonia, Bosnia-Erzegovina, Montenegro ed i mercati di Croazia e Albania. Per sostenere la domanda locale e regionale www.creativespaceserbia.com per il mobile in truciolato, sono stati fatti grandi investimenti nelle linee automatiche della produzione di truciolato, soprattutto dalla parte della società austriaca Kronospan, la più grande compagnia multinazionale in questo settore e la Fantoni dell’Italia. Il design degli interni è un altro sottosettore nel quale le società serbe ottengono grandi risultati non soltanto sui piccoli mercati come quelli di Montenegro e Grecia, ma anche nei grandi paesi come la Federazione Russa. La foresta copre 2.252.400 (29,1%) di ettari del territorio serbo. Le latifoglie costituiscono il 90% delle foreste serbe, mentre il resto del territorio è coperto da diverse conifere. I più frequenti alberi nelle foreste naturali in Serbia sono: faggio (40%), quercia (30%) e altre latifoglie. Il 30% delle foreste è stato certificato dalla norma FSC, mentre il resto si sta sottoponendo alla certificazione. Sul mercato interno, la silvicultura è strettamente collegata con l’industria edile, mettendo insieme il suo output con la domanda del settore. Con la crescita del settore immobiliare in Serbia, stanno aumentando i bisogni del mercato interno. Lo sviluppo di questo settore è associato all’espansione del settore bancario e alla grande disponibilità di prestiti personali. L’insieme di competenze nella lavorazione del legno sta costantemente migliorando. Ci sono 22 scuole superiori specializzate nella lavorazione del legno, mentre dalla Facoltà di Scienze Forestali dell’Università di Belgrado escono circa 1000 laureati ogni anno. Altrettanto, le aziende serbe hanno una lunga tradizione nella fornitura ai clienti occidentali. Trovateci presso: MOW, Bad Salzuflen, Germania Mebel, Mosca, Russia • Forte domanda interna ed esportazione esente dai dazi doganali sui mercati di Russia, SEE e UE. • Ampie opportunità per la produzione di legname, prodotti in legno composito, mobili e carta • Alta qualità di materie prime 50-51 • Arredamento, architettura, editoria, pubblicità, cinematografia e web media rappresentano i settori più importanti. • Settori più redditizi sono: discografico, cinematografico e produzione di video. Il settore creativo rappresenta una parte importante dell’economia serba di oggi. È inserito nella società basata sulla conoscenza e fa migliorare l’immagine del paese nel suo complesso. I servizi creativi professionali in Serbia sono flessibili, di alta qualità, orientati all’esportazione e includono 3.861 imprese e impiegano 21.000 professionisti. La maggioranza delle ditte attuali sono aziende di piccole dimensioni e studi specializzati in segmenti specifici di mercato e in servizi attraenti. Belgrado, Novi Sad e Nissa, offrono una considerevole concentrazione delle aziende appartenenti al settore creativo che costituiscono una forte infrastruttura, rete di distribuzione e una vasta disponibilità di forza lavoro. Gli artisti serbi sono noti in tutto il mondo: il concorso mondiale per la creazione del logo di Diritti Umani è stato vinto dal designer serbo Predrag Stakic. Il suo capolavoro vincente, una colomba con la forma di una mano, nominato “Libero come un uomo” verrà usato in tutto il mondo come simbolo dei diritti umani. Film in Serbia: Per più di mezzo secolo, la Serbia ha sviluppato la sua tradizione cinematografica. L’ex Jugoslavia era un traguardo attraente per diverse produzioni cinematografiche internazionali; particolarmente allettante è stata la Serbia. Avala Film Studio ha ospitato un buon numero dei progetti cinematografici americani: Long Ships, Kelly’s Heroes (I guerrieri), The Aviator, Shatterhead, Castle Steep, Genghis Khan e The Fortunate Pilgrim con Sophia Loren. Trovateci presso: La Serbia sta di nuovo emergendo come location cinematografica attraente, offrendo i migliori studi nella regione, natura intatta, elegante aspetto delle città e forza lavoro altamente qualificata. La Serbia è l’unico paese nella regione con un’affermata commissione cinematografica. La Commissione Cinematografica Serba, membro dell’ Association of Film Commissioners International (AFCI), promuove la Serbia come una perfetta location cinematografica e sostiene la produzione cinematografica sia nazionale che internazionale. Inoltre, la Serbia offre attraenti incentivi che raggiungono il 20% del rimborso fiscale, il cui effetto si vede nei numerosi progetti cinematografici internazionali. Le recenti proiezioni filmate in Serbia comprendono: Coriolanus, The Raven, District B13 (Banlieue 13), the Brothers Bloom e The Big Picture (L’Homme Qui Voulait Vivre Sa Vie). Creative Space Serba (CSS): La SIEPA sostiene l’industria creativa serba, covering design, film, pubblicità, moda, musica, archittetura e arte. Negli ultimi quattro anni, la SIEPA ha organizzato e finanziato la partecipazioni dei giovani designer serbi al Salone Satellite e nella Zona Tortona di Milano. I designer selezionati in un processo competitivo hanno un’opportunità unica di lavorare con le compagnie locali e i loro prodotti vengono presentati nelle prestigiose esposizioni di design. Per di più, il CSS sostiene anche una buona parte delle attività creative in Serbia e all’estero. Salone Internazionale del Mobile, Zona Tortona, Milano, Italia Se sapete cosa state cercando, noi sappiamo dove trovarlo. Ottimizzi i Suoi affari comprando i prodotti e i servizi dalla Serbia. Per assisterLa in questo, abbiamo sviluppato gli strumenti completi che consentono la ricerca on-line della nostra SIEPA Banca Dati dei Fornitori e offrono la possibilità di trovare prodotti adeguati per il Suo business. Questa banca dati, che è sempre in espansione, attualmente contiene circa 2.500 fornitori ed è ricercabile tramite diversi criteri: prodotto, settore, tecnologia, regione e altro. Nel momento in cui trova il prodotto e la lista ristretta delle compagnie, noi siamo a Sua disposizione. Grazie alla nostra lunga esperienza con l’industria serba, La aiuteremo a scegliere la compagnia giusta e La metteremo in contatto con le persone chiave per stabilire una collaborazione di affari reciprocamente vantaggiosa. www.serbia-suppliers.rs 52-53 La procedura per la registrazione dell’impresa in Serbia viene completata entro 5 giorni lavorativi. Lavorare in Serbia Mercato immobiliare, residenziale e ad uso ufficio Normative edilizie Le tipologie di società in Serbia sono simili a quelli di altri paesi. Solitamente, gli investitori internazionali iniziano un business in Serbia fondando una Società a responsabilità limitata (S.r.l), per la quale il minimo capitale richiesto è di un euro. Altre tipologie disponibili includono le Società per Azioni (S.p.A.), per le quali il minimo capitale richiesto è di circa 26.500 euro. Le compagnie di assicurazioni devono operare come una Società per Azioni, ottenendo la licenza rilasciata dalla Banca Centrale Serba. Il minimo capitale rischiesto varia tra 2-4 milioni euro per le compagnie che offrono le assicurazioni sulla vita, e 1-4-5 milioni euro per le compagnie che provvedono altri tipi di assicurazioni. Un Ufficio di Rappresentanza può essere fondato in Serbia, però la Società si assume la responsabilità per tutte le irregolarità che si possono verificare come risultato dell’attività in Serbia. L’ufficio deve essere registrato presso il Registro delle Imprese. Un Ufficio di Rappresentanza non può avere lo stato dell’entità legale e può avere uno o più filiali in Serbia. Il Diritto societario in vigore è in accordo con le direttive dell’Unione Europea e con l’ultima tendenza per l’uniformità con la legislazione dell’UE. Entro 5 giorni da deposito dell’atto statutario, l’Agenzia del Registro delle Imprese rilascerà all’azienda il numero di registrazione e la partita IVA, il certificato di adesione al Fondo Pensione e all’Assicurazione per l’invalidità e il certificato dell’iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale. La sede centrale dell’agenzia è nella città di Belgrado, con 13 filiali in altre città (l’elenco delle città si trova sul sito: www.apr. gov.rs). L’agenzia, inoltre, accetta le registrazioni effettuate tramite internet. “L’atto di registrazione di un’azienda è semplice e veloce. Noi pensiamo che la procedura sia chiara e che le competenti istituzioni nell’amministrazione statale svolgano il loro lavoro con alta professionalità.” Mr. Milutin Ivanovic, Ex Direttore Generale, Knauf Beograd, Germania www.apr.gov.rs 54-55 “La vita è molto cosmopolita, è molto facile integrarsi, ed io ho una qualità di vita alta. È relativamente facile per me tornare nel Regno Unito per i weekend, considerato che i miei figli non abitano qui con me. Però quando vengono a trovarmi, i miei bambini, qui, lo adorano.” Anthony Burnett, Ex Direttore di Stabilimento, Ball Packaging I cittadini dei paesi membri dell’UE possono viaggiare e soggiornare in Serbia per un massimo di 90 giorni senza il visto d’ingresso. Lo stesso regime vale per i paesi candidati all’adesione all’Unione europea e un certo numero di altri paesi come Argentina, Australia, Canada, Israele, Giappone, Messico, Nuova Zelanda, Federazione Russa, Svizzera, Turchia, Ucraina, Regno Unito e Stati Uniti (per un elenco completo dei paesi si prega di consultare www.siepa.gov.rs). I residenti di altri paesi che vorrebbero viaggiare in Serbia per motivi di lavoro o per lavorarci permanente possono ottenere il visto di lavoro, valido fino ad 1 anno, da parte delle ambasciate serbe all’estero. I visti possono essere richiesti presentando una domanda all’Ufficio Consolare dell’Ambasciata o al Consolato Generale competente. Ci sono disponibili tre tipi di visti: i visti di soggiorni brevi (il visto di tipo C), i visti per transito (il visto di tipo B) e i visti per soggiorni di lunga durata (il visto di tipo D). I visti per soggiorni brevi vengono principalmente rilasciati per motivi turistici, lavorativi e per altri motivi e possono essere rilasciati per uno, due o molteplici ingressi in Repubblica della Serbia. La durata di un soggiorno ininterrotto e / o la durata totale delle visite successive di uno straniero con il visto per soggiorni brevi non può superare 90 giorni entro un periodo di sei mesi, a partire dal giorno del primo ingresso. I visti per soggiorni brevi con ingressi multipli sono validi per un periodo massimo di un anno e per un soggiorno totale di 180 giorni. Per avviare un lavoro in Serbia, uno straniero deve essere in possesso del permesso di soggorno temporaneo nonché del permesso di lavoro. Il permesso di soggiorno temporaneo può essere rilasciato per un periodo massimo di un anno e può essere prorogato più volte per la stessa durata. I permessi vengono rilasciati ai fondatori di imprese, direttori di società con azionisti stranieri, direttori di uffici di rappresentanza, direttori di banche, uffici di rappresentanza di banche, compagnie di assicurazione e i loro uffici di rappresentanza; il permesso di lavoro è rilasciato a tutti i cittadini non serbi che stanno per iniziare un lavoro. Il presupposto per questo è un contratto di lavoro proposto e una lettera scritta sulla carta intestata che spiega le necessità della società per le competenze fuori del proprio paese. Il permesso di lavoro viene rilasciato per un periodo di almeno 3 mesi, e non più di 12 mesi. Ha sempre lo stesso periodo di validità del permesso di soggiorno temporaneo e può essere rinnovato senza alcun ostacolo. La residenza temporanea può essere ottenuta sulla base della titolarità di una struttura residenziale o commerciale, specializzazione professionale, formazione, impegno presso le organizzazioni non governative (ONG), visite private, nonché ai giornalisti accreditati, funzionari di istituzioni internazionali e professori universitari. www.siepa.gov.rs 56-57 Lo stock di immobili ad uso ufficio di Belgrado: 2008 2009 2011 10.000 Q1 Gli investitori possono affittare o comprare gli uffici in tutte le città principali della Serbia. Alla fine del 2011 lo stock speculativo di palazzi di uffici della classe moderna A e della classe moderna B a Belgrado era pari all’incirca 500.000 metri quadri di gross leasable area (GLA), con un tasso di immobili vacanti di circa il 22%. Il grafico seguente mostra il processo di sviluppo del mercato immobiliare ad uso ufficio di Belgrado: Lo stock di immobili ad uso ufficio di Belgrado: 500.000 25% 400.000 20% 300.000 15% 200.000 10% 100.000 5% 2004 2005 2006 Lo stock di classe A Lo stock di classe B il tasso di immobili vacanti Fonte: CB Richard Ellis 2007 2008 2009 2010 2011 Q2 30.000 20.000 Q3 40.000 50.000 Q4 C’è stata una diminuzione della domanda nel secondo semestre del 2011 rispetto allo stesso periodo del 2010. Eppure, nonostante i risultati bassi di questo periodo, dall’inizio dell’anno, l’attività di leasing era in generale alta e si è aumentata di circa il 10% rispetto al 2010. I livelli di locazione di uffici di classe A e classe B sono rimasti sostanzialmente stabili per tutto il 2011. I prezzi locativi richiesti per gli uffici di classe A era posto tra 14 e 16 euro al metro quadro al mese, mentre il prezzo medio richiesto per gli uffici di classe B è stato pari a circa 12 euro al metri quadro al mese. Tuttavia, i livelli del valore locativo reale, con gli incentivi inclusi, sono all’incirca 13,5 euro al metro quadro per la classe A e 11 euro al metro quadro per la classe B. Oltre ai progetti residenziali destinati alla crescente domanda della fascia media di mercato, un forte sviluppo è stato registrato anche nelle categorie della fascia alta di mercato per la popolazione con alto reddito che cerca appartamenti o case di lusso. Sulla base delle statistiche ufficiali, il numero delle unità residenziali costruite in Serbia e a Belgrado crescevano costantemente fino al 2008, mentre è stata registrata una tendenza al ribasso nel 2009 e nel 2010. A Belgrado sono state costruite 5.684 unità residenziali nel corso del 2010, con una diminuzione del 7,6% rispetto al 2009 e del 27,7% rispetto al 2008. Anche se la domanda è aumentata, i prezzi delle unità residenziali sono rimasti per lo più invariati durante il 2011, a causa di un grande numero dei progetti nel 2011. Nelle municipalità centrali di Belgrado, i prezzi medi richiesti per i progetti di alta qualità sono all’incirca 2.700 euro (IVA inclusa), mentre i progetti della fascia media di mercato variano tra 1.500-2.100 euro (IVA inclusa). I prezzi dei beni di consumo in Serbia sono il 52% della media europea. I prezzi di abbigliamento e di calzature si avvicinano alla media europea (98 e 95%, rispettivamente), mentre l’indice del prezzo del cibo e delle bevande è il 65% della media europea. “Ho vissuto a Belgrado per 4 anni e devo dire che ritengo personalmente che Belgrado sia la città più bella e più interessante d’Europa. Non c’è nessun dubbio. ” Doerte Weidig, Ex Direttore di Procredit Bank, Serbia Fonte: CB Richard Ellis 2010 58-59 “Mace invita i grandi investitori a entrare nel mercato serbo: Microsoft, Lukoil, Intesa Sanpaolo, Coca Cola, Telenor, e Mace stesso. L’economia serba è in movimento, ha l’atteggiamento giusto per lo sviluppo futuro e una piattaforma politica e finanziaria stabile per andare avanti. ” Dott. Mark Richard, Direttore dello sviluppo internazionale, Mace International Zone franche di Serbia Subotica ZRENJANIN NOVI SAD La legge sulla pianificazione e costruzione prevede norme sulla proprietà privata del terreno edificabile. Il terreno edificabile urbano può essere acquistato o affittato dalle municipalità sia attraverso una gara d’appalto sia attraverso un’appalto pubblico in cui il terreno viene venduto o affittato al miglior offerente. Tuttavia, le autorità municipali hanno il potere (che esercitano spesso) di affittare il terreno a un costo inferiore rispetto al valore di mercato o esente delle tasse con il consenso del governo. Inoltre, un appezzamento di terreno agricolo può essere convertito in terreni edificabili con l’autorizzazione da parte degli enti competenti e con il pagamento della tassa di conversione dei terreni. Una volta ottenuto il permesso d’ubicazione dalle autorità municipali, l’investitore deve presentare la domanda per l’ottenimento del permesso di costruzione, che viene rilasciato entro 8 giorni dalla data di presentazione della domanda. Un’ispezione tecnica viene eseguita al completamento della costruzione stessa. Qualche volta, questa, può essere eseguita durante il processo di costruzione. www.mgu.gov.rs www.usz.gov.rs La fase finale del processo di costruzione è la registrazione della struttura all’Ufficio catastale o nel Libro fondiario che viene conservato nel tribunale municipale. Come ulteriore vantaggio per le aziende che vogliono ottimizzare le loro operazioni, molte municipalità offrono anche la possibilità di operare all’interno delle zone industriali destinate ad uso specifico. Tali zone offrono diversi vantaggi quali il processo semplificato per l’ottenimento dei terreni, la posizione geografica favorevole e le infrastrutture pronte per l’uso. Attualmente, undici di queste zone industriali hanno anche la licenza di zone franche. Importando ed esportando da queste zone si è esenti da dazi doganali e di sdoganamento, mentre il reddito generato dalla produzione, all’interno della zona, è esente dalla tassazione. Se le merci sono prodotte in questo tipo di area, con un minimo del 50% dei componenti interni, sono considerate di origine serba e sono pertanto idonee ad essere importate in territorio serbo o esportate senza pagare i dazi doganali e ai sensi degli accordi di libero scambio. SABAC SMEDEREVO svilajnac UZICE KRAGUJEVAC krusevac NIS PIROT Zone esistenti Zone in preparazione 60-61 I siti di Greenfield e Brownflied che corrispondono al colore della vostra azienda La banca dati di SIEPA di oltre i 500 siti di Greenfield e Brownfield disponibili in tutta la Serbia renderà più facile la vostra ricerca delle località che sono adatte alle esigenze della vostra azienda. La banca dati è facile da consultare: non resta che scegliere la dimensione, la posizione geografica approssimativa e pochi altri dettagli e si ottiene immediatamente un elenco delle località corrispondenti. Potete osservare questi dati insieme ai dati specifici del municipio e sarete in grado di esaminare l’elenco delle località potenziali e creare una lista ristretta. Cominceremo da questo punto e vi daremo i consigli sulla scelta finale e sugli ulteriori passi da intraprendere. serbia-locations.rs “La nuova capitale più cool d’Europa”, Sunday Times “Belgrado: uno di dieci “luoghi caldi “d’Europa”, la guida turistica Lonely Planet “Le notti folli di Belgrado”, Le Monde “Città del futuro”, Financial Times “Per il vero spirito seducente dei Balcani, dovete andare a Belgrado. È una città in cui l’ospitalità crepita in aria e in cui avere un buon aspetto fisico è un diritto di nascita. Semplicemente irresistibile “, CNN Traveler “La Serbia ... una combinazione naturale di passione orientale e delicatezza europea”, Time Out “La vera Belgrado vive nelle persone - sono generose, calde e straordinariamente amichevoli - loro andranno anche lontano per aiutare qualcuno o dargli il benvenuto”, Space Magazine “Dopo la mia passeggiata tradizionale che faccio ogni domenica per la via Knez Mihajlova, mi sento vivo di nuovo”, Herald Tribune “Numero 1 per festeggiare tutta la notte”, Times Magazine T: +381 11 3398 550 F: +381 11 3398 814 [email protected] www.siepa.gov.rs www.doingbusinessinserbia.com T: +381 11 3622 773 F: +381 11 3622 772 [email protected] www.ccis.rs