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Opzione Auto-FiO2 (CLiO2™) Avea™ Manuale dell
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Manuale dell’operatore – Appendice
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Manuale dell’operatore – Appendice
L2814–104 Revisione E
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Avvertenze
Avvertenze CEM
Questa strumentazione genera, utilizza e può irradiare energia a
radiofrequenza. Se la strumentazione non è installata conformemente alle
istruzioni di questo manuale, possono verificarsi interferenze
elettromagnetiche.
La strumentazione è stata collaudata ed è risultata conforme ai limiti stabiliti
nella normativa EN 60601-1-2 sui prodotti medicali. Tali limiti forniscono una
ragionevole protezione dall’interferenza elettromagnetica (CEM) per il
funzionamento negli ambienti previsti per l’utilizzo descritti in questo
manuale.
Questo ventilatore è stato inoltre messo a punto e fabbricato in conformità ai
requisiti
di sicurezza degli standard previsti da EN 60601-1, EN/ISO 9919, IEC
60601-2-12, CAN/CSA-C22.2 n. 601.1-M90 e UL 2601-1.
Questo ventilatore può subire interferenze causate da apparecchiature per
comunicazioni RF portatili e mobili.
Questo ventilatore non deve essere impilato con altra strumentazione.
Per la valutazione del ventilatore sono stati utilizzati i seguenti cavi:
• 15619 – cavo chiamata paziente normalmente aperto (lunghezza: 1,7 metri)
• 15620 – cavo chiamata paziente normalmente chiuso (lunghezza: 1,7 metri)
• 70600 – cavo comunicazione (lunghezza: 1,0 metri)
• 70693 – cavo comunicazione (lunghezza: 3 metri)
• Cavo stampante Centronix™ standard (lunghezza: 2 metri)
• Cavo monitor SVGA standard (lunghezza: 2 metri)
L’uso di cavi diversi potrebbe dare luogo a un aumento di emissioni o a una
immunità ridotta.
Per ulteriori informazioni relative al ventilatore Avea e alle interferenze
elettromagnetiche, fare riferimento alle tabelle 201, 202, 203 e 205,
riportate sotto.
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Tabella 201. 60601-1-2 IEC:2001 (E)
Linee guida e dichiarazione del produttore – Emissioni elettromagnetiche
Il ventilatore Avea è concepito per l’uso nell’ambiente elettromagnetico specificato di seguito. Il cliente o l’utente del
ventilatore Avea deve assicurare che l’apparecchiatura venga utilizzata in un ambiente di questo tipo.
Test delle
emissioni
Conformità
Ambiente elettromagnetico – Linee guida
Emissioni RF
CISPR 11
Gruppo 1
Il ventilatore Avea utilizza energia RF solo per il suo funzionamento interno. Le
emissioni RF sono pertanto molto ridotte e difficilmente causano interferenze con
apparecchiature elettroniche poste in prossimità.
Emissioni RF
CISPR 11
Classe B
Emissioni
armoniche
Classe A
Il ventilatore Avea è adatto per l’uso in tutti gli ambienti, inclusi gli ambienti
domestici e gli ambienti direttamente collegati alla rete di alimentazione pubblica
a bassa tensione che alimenta edifici utilizzati per scopi domestici.
IEC 61000-3-3
Emissioni di
fluttuazione di
tensione/flicker
Conforme
IEC 61000-3-3
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Tabella 202. 60601-1-2 IEC:2001 (E)
Linee guida e dichiarazione del produttore – immunità elettromagnetica
Il ventilatore Avea è concepito per l’uso nell’ambiente elettromagnetico specificato di seguito. Il cliente o l’utente del ventilatore
Avea deve assicurare che l’apparecchiatura venga utilizzata in un ambiente di questo tipo.
Test di immunità
Livello test IEC
60601
Livello
conformità
Ambiente elettromagnetico – Linee guida
Scariche
elettrostatiche (È)
± 6 kV a contatto
± 6 kV a contatto
IEC 61000-4-2
± 8 kV in aria
± 8 kV in aria
I pavimenti devono essere in legno, cemento o piastrelle di
ceramica. Se i pavimenti sono ricoperti con materiale sintetico,
l’umidità relativa deve essere pari ad almeno il 30%.
Transitori
veloci/burst
± 6 kV per linee di
alimentazione
± 6 kV per linee di
alimentazione
IEC 61000-4-4
± 1 kV per linee di
ingresso/uscita
± 1 kV per linee di
ingresso/uscita
Sovracorrente
momentanea
± 1 K modalità
differenziale
± 1 K modalità
differenziale
IEC 61000-4-5
± 2 K modalità
comune
± 2 K modalità
comune
Cali di tensione,
brevi interruzioni
e variazioni di
tensione su linee
di ingresso
dell’alimentazione
<5% UT
(>95% di caduta
su UT) per
0,5 cicli
<5% UT
(>95% di caduta
su UT) per
0,5 cicli
La qualità dell’alimentazione principale deve essere quella tipica
dell’ambiente commerciale o ospedaliero.
IEC 61000-4-11
40% UT
(60% di caduta su
UT) per 5 cicli
40% UT
(60% di caduta su
UT) per 5 cicli
La conformità dipende dall’osservanza da parte dell’operatore
delle procedure di carica e manutenzione consigliate per la
batteria di riserva installata.
70% UT
(30% di caduta su
UT) per 25 cicli
70% UT
(30% di caduta su
UT) per 25 cicli
<5% UT
(>95% di caduta
su UT) per
5 secondi
<5% UT
(>95% di caduta
su UT) per
5 secondi
3 A/m
3 A/m
Campo
magnetico
generato alla
frequenza di rete
(50/60 Hz)
La qualità dell’alimentazione principale deve essere quella tipica
dell’ambiente commerciale o ospedaliero.
La qualità dell’alimentazione principale deve essere quella tipica
dell’ambiente commerciale o ospedaliero.
I campi magnetici di frequenza dell’alimentazione devono essere
pari al livello caratteristico di una posizione tipica in ambiente
commerciale o ospedaliero tipico.
IEC 61000-4-8
Nota: UT corrisponde alla tensione dell’alimentazione principale in c.a., prima dell’applicazione del livello del test.
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Tabella 203. 60601-1-2 IEC:2001 (E)
Linee guida e dichiarazione del produttore – immunità elettromagnetica
Il ventilatore Avea è concepito per l’uso nell’ambiente elettromagnetico specificato di seguito. Il cliente o l’utente del ventilatore Avea deve
assicurare che l’apparecchiatura venga utilizzata in un ambiente di questo tipo.
Test di
immunità
Livello test
IEC 60601
Livello conformità
Ambiente elettromagnetico – Linee guida
RF condotta
IEC 61000-4-6
3 V rms
da 150 kHz a
80 MHz fuori dalle
bande ISMa
3V
10 V rms
da 150 kHz a
80 MHz entro le bande
ISMa
10 V
Le apparecchiature per comunicazioni RF mobili e portatili devono
essere utilizzate a una distanza da qualsiasi componente del
ventilatore Avea, inclusi i cavi, non inferiore alla distanza
consigliata e calcolata in base all’equazione applicabile alla
frequenza del trasmettitore.
10 V/m
da 80 MHz a 2,5 GHz
10 V/m
RF irradiata
IEC 61000-4-3
Distanza consigliata
Da 80 MHz a 800 MHz
Da 800 MHz a 2,5 GHz
Dove è il valore nominale massimo di alimentazione in uscita dal
trasmettitore espresso in watt (W), secondo quanto dichiarato dal
produttore del trasmettitore, e è la distanza consigliata in metri
(m).b
Le intensità di campo da trasmettitori RF fissi, secondo quanto
determinato da un’indagine elettromagnetica condotta sul
campoc, devono essere inferiori al livello di conformità in ciascuna
gamma di frequenza.d
Possono verificarsi interferenze in prossimità di apparecchiature
contrassegnata con il simbolo seguente:
Nota 1. A 80 MHz e 800 MHz si applica la gamma di frequenza più elevata.
Nota 2. Queste linee guida potrebbero non essere applicabili in tutte le situazioni. La propagazione elettromagnetica è condizionata
dall’assorbimento e dalla rifrazione da parte di strutture, oggetti e persone.
a. Le bande ISM (industriale, scientifica e medica) tra 150 kHz e 80 MHz sono: da 6,765 MHz a 6,795 MHz; da 13,553 MHz a 13,567 MHz;
da 26,957 MHz a 27,283 MHz; e da 40,66 MHz a 40,70 MHz.
b. I livelli di conformità entro le bande di frequenza ISM tra 150 kHz e 80 MHz e nella gamma di frequenza da 80 MHz a 2,5 GHz sono
concepiti per ridurre la probabilità che le apparecchiature di comunicazione mobili o portatili possano causare interferenze nel caso
vengano inavvertitamente portate nelle aree riservate ai pazienti. Per questo motivo, per il calcolo della distanza consigliata per i
trasmettitori entro queste gamme di frequenza, viene utilizzato un fattore aggiuntivo di 10/3.
c. Le intensità di campo provenienti dai trasmettitori fissi, quali stazioni base per radiotelefono (cellulari e cordless) e radio mobili
terrestri, radio amatoriali, trasmissioni radiofoniche in AM e FM e trasmissioni TV, non sono teoreticamente prevedibili in modo
accurato. Per valutare l’ambiente elettromagnetico creato da trasmettitori RF fissi, si consiglia di prendere in considerazione
un’indagine elettromagnetica del sito. Se l’intensità del campo misurata nella posizione in cui il ventilatore Avea viene adoperato
supera il livello di conformità RF applicabile sopra indicato, il ventilatore Avea deve essere tenuto sotto controllo per verificarne il
corretto funzionamento. Qualora si osservino prestazioni anomale, potrebbero essere necessarie misure aggiuntive, quali il
riposizionamento e la correzione dell’orientamento del ventilatore Avea.
d. Al di sopra della gamma di frequenza da 150 kHz a 80 MHz, le intensità di campo devono essere inferiori a 3 V/m.
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Tabella 205. 60601-1-2 IEC:2001 (E)
Distanza consigliata tra le apparecchiature di comunicazione RF portatili e mobili e il
ventilatore Avea
Il ventilatore Avea è da intendersi per l’uso in un ambiente elettromagnetico in cui i disturbi
da radiofrequenza irradiata sono controllati. L’acquirente o l’operatore del ventilatore Avea possono
aiutare a prevenire le interferenze elettromagnetiche garantendo la distanza minima consigliata tra il
ventilatore e le eventuali apparecchiature di comunicazione a radiofrequenza portatili e mobili
(trasmettitori), in base alla potenza nominale massima in uscita da tali apparecchiature.
Potenza
nominale
massima in
uscita dal
trasmettitore
(W)
Distanza in base alla frequenza del trasmettitore (m)
Da 150 kHz a
80 MHz fuori dalle
bande ISM
Da 150 kHz a
80 MHz entro le
bande ISM
Da 80 MHz
a 800 MHz
Da 80 MHz
a 800 MHz
0,01
0,12
0,12
0,12
0,23
0,1
0,37
0,38
0,38
0,73
1
1,16
1,20
1,20
2,30
10
3,67
3,79
3,79
7,27
100
11,60
12,00
12,00
23,00
Per i trasmettitori la cui potenza nominale massima in uscita non è elencata sopra, la distanza consigliata in
metri (m) può essere determinata tramite l’equazione applicabile alla frequenza del trasmettitore, dove è la
potenza nominale massima in uscita in Watt (W), indicata dal produttore del trasmettitore.
Nota 1. A 80 MHz e 800 MHz si applica la distanza della gamma di frequenza più elevata.
Nota 2. Le bande ISM (industriale, scientifica e medica) tra 150 kHz e 80 MHz sono: da 6,765 MHz a
6,795 MHz; da 13,553 MHz a 13,567 MHz; da 27,957 MHz a 27,283 MHz; e da 40,66 MHz a 40,70 MHz.
Nota 3. Un fattore aggiuntivo di 10/3 viene utilizzato per calcolare la distanza consigliata per i trasmettitori nelle
bande di frequenza ISM tra 150 kHz e 80 MHz e nella gamma di frequenza da 80 MHz a 2,5 GHz, per ridurre la
probabilità che le apparecchiature di comunicazione mobili o portatili possano causare interferenze nel caso
vengano inavvertitamente introdotte nelle aree riservate ai pazienti.
Nota 4. Queste linee guida potrebbero non essere applicabili in tutte le situazioni. La propagazione
elettromagnetica è condizionata dall’assorbimento e dalla rifrazione da parte di strutture, oggetti e persone.
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Avvertenze sulle normative
In base alle leggi federali statunitensi, la vendita del dispositivo è autorizzata
solamente ai medici.
Produttore
CareFusion
22745 Savi Ranch Parkway
Yorba Linda, California 92887-4668
USA
Per quesiti relativi alla Dichiarazione di conformità per il presente prodotto,
si prega di contattare CareFusion.
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Manuale dell’operatore – Appendice
Informazioni per la sicurezza
Prima di mettere in funzione il ventilatore, leggere le informazioni
sulla sicurezza riportate di seguito. Ogni tentativo di far funzionare il
ventilatore senza averne pienamente compreso le caratteristiche e le
funzioni può determinare condizioni di funzionamento non sicure.
Questa sezione contiene messaggi di Avvertenza e Attenzione generali
relativi all’utilizzo del ventilatore in tutte le circostanze. Alcuni messaggi di
Avvertenza e Attenzione sono stati inseriti nel manuale in corrispondenza dei
punti più significativi.
Nel manuale si trovano anche note che forniscono informazioni aggiuntive su
caratteristiche specifiche.
Per quesiti relativi all’installazione, configurazione, funzionamento o
manutenzione del ventilatore, si prega di contattare l’Assistenza clienti di
CareFusion.
Definizione dei termini
L’elenco riportato di seguito descrive l’uso dei termini Nota, Attenzione,
Precauzioni e Avvertenza riportati nel presente documento.
Con il termine Avvertenze vengono identificate condizioni o pratiche che
possono causare reazioni avverse gravi o rischi potenziali per la sicurezza.
Con il termine Precauzioni vengono identificate condizioni o pratiche che
potrebbero causare danni al ventilatore o ad altra strumentazione.
Con il termine Nota vengono identificate informazioni aggiuntive per
comprendere meglio il funzionamento del ventilatore.
Avvertenze
Le avvertenze e le precauzioni elencate di seguito si applicano in
generale a ogni utilizzo dell’apparecchio di ventilazione.
Le avvertenze contenute nella presente appendice sono in aggiunta
a quelle nel manuale dell’operatore Avea.
Quando si impiega il controllo automatico della FiO2, il paziente deve essere
monitorato con gli appropriati monitor cardiorespiratori e da personale
clinico addestrato.
L’algoritmo di controllo automatico usa il valore basale della FiO2 per
determinare il valore del comando FiO2 automatica. Prima di attivare (o
riattivare) il controllo automatico della FiO2, accertarsi che l’impostazione
della FiO2 rispecchi le condizioni cliniche attuali del paziente, per garantire
che l’algoritmo risponda in modo appropriato. Un’impostazione inadeguata
ha effetti negativi sul tempo di risposta dell’algoritmo di controllo.
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Precauzioni
Attenersi sempre alle seguenti precauzioni nel corso dell'uso del
ventilatore.
• Non usare sensori o cavi danneggiati.
• Non immergere in liquidi i sensori o l’alloggiamento del modulo
dell’ossimetro.
• Non sterilizzare i sensori per irradiazione, vapore o ossido di etilene.
• Non tendere eccessivamente i cavi dei sensori.
• Non aprire la cassa del modulo dell’ossimetro, in quanto non vi sono
componenti interni riparabili dall’utente.
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Manuale dell’operatore – Appendice
Sommario
Avvertenze .................................................................................... iv
Avvertenze CEM .......................................................................... iv
Avvertenze sulle normative ............................................................. ix
Produttore
................................................................................ ix
Informazioni per la sicurezza
................................................................x
Definizione dei termini....................................................................x
Avvertenze .................................................................................x
Precauzioni
............................................................................... xi
Introduzione ..................................................................................
Teoria del funzionamento
1
................................................................... 1
Attivazione del controllo automatico dell’ossigeno
....................................... 2
Controlli .......................................................................................
3
Monitor ........................................................................................
6
Allarmi .........................................................................................
8
Funzionamento fail safe .................................................................... 10
Disattivazione del controllo automatico dell’ossigeno ................................... 10
xii
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Manuale dell’operatore – Appendice
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Introduzione
I neonati pretermine ventilati meccanicamente hanno spesso bisogno di
supplementi di ossigeno. In genere, gli obiettivi clinici comprendono il
raggiungimento di una specifica saturazione di ossigeno (SpO2) in base alla
patologia del neonato. Il personale medico risponde di routine agli allarmi
bassi e alti del pulsossimetro regolando l’ossigeno (FiO2). Ritardi nella
risposta a questi allarmi o regolazioni inadeguate provocano nel neonato una
cattiva ossigenazione dei tessuti o tossicità da ossigeno (come evidenziato
da malattie polmonari croniche e/o retinopatie della prematurità).
Il sistema di controllo automatico della FiO2 si avvale della SpO2 misurata del
paziente per controllare l’erogazione della FiO2 al paziente stesso. Quando il
sistema è attivato, mantiene il livello di SpO2 del paziente entro il suo limite
target basso e il suo limite target alto, calcolando costantemente la FiO2
erogata in base alla SpO2 misurata. Il sistema risponde sia a variazioni
transitorie di SpO2, che a episodi di ipossia e iperossia, che a variazioni a
lungo termine delle esigenze di FiO2 basale del paziente.
Teoria del funzionamento
Il sistema di controllo automatico della FiO2 è formato da tre componenti di
base:
• Pulsossimetria
• Algoritmo di controllo
• Erogazione di gas
Il sistema legge continuamente i dati dal modulo del pulsossimetro montato
sull’Avea
e visualizza la SpO2 e la frequenza cardiaca sullo schermo del quadro di
comando. L’algoritmo di controllo riceve le informazioni relative alla
misurazione di SpO2 e calcola la FiO2 appropriata una volta al secondo.
Questo valore viene quindi trasmesso al sistema di miscelazione dei gas.
L’algoritmo di controllo è un componente del circuito di feedback dell’intero
sistema. L’algoritmo confronta la SpO2 del paziente con il valore impostato
(valore mediano tra target basso e target alto di SpO2) e quindi imposta la
FiO2 in base alla differenza tra i due (o “errore”). L’algoritmo apporta
modifiche immediate alla FiO2 per correggere l’errore, “impara” dalle
variazioni precedenti e prevede le variazioni a breve termine. Questi sono i
tre compiti di un controller proporzionale integrale derivativo (PID).
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Opzione Auto-FiO2 (CLiO2) Avea®
Manuale dell’operatore – Appendice
L’algoritmo risponde a quattro fattori per determinare il valore della FiO2 da
erogare:
• la differenza tra il valore SpO2 target e quello effettivo
• la velocità alla quale il valore SpO2 cambia
• la gamma nella quale si trova il paziente (iperossica, normossica o ipossica),
come definito dai target alto e basso di SpO2
• da quanto tempo l’SpO2 effettiva è “fuori gamma”.
Durante i periodi di ipossia (SpO2 inferiore al rispettivo valore target basso),
si ha un rapido aumento della FiO2 entro 10 secondi dal rilevamento
dell’ipossia. L’aumento della FiO2 continua durante il perdurare dell’ipossia.
La velocità di aumento della FiO2 è proporzionata all’entità dell’ipossia. Le
variazioni di FiO2 sono proporzionate alla FiO2 basale (una media della FiO2
in condizioni stabili).
In periodi di normossia (valore SpO2 mediano tra target alto e basso), se
l’SpO2 è stabile e rimane al di sopra del valore impostato, ma nella gamma
target, si ha una graduale diminuzione della FiO2. Se l’SpO2 è al di sotto del
valore impostato, ma rimane nella gamma target, non si avrà un’ulteriore
diminuzione.
Durante gli stati iperossici (SpO2 superiore al valore SpO2 target alto), il
controller fa diminuire la FiO2. A seconda dell’entità dell’iperossia, la
diminuzione della FiO2 comincia entro
15 – 90 secondi e prosegue in modo incrementale e sostenuto mentre il
paziente rimane in stato iperossico.
Attivazione del controllo automatico dell’ossigeno
Le impostazioni del sistema di controllo automatico della FiO2 sono
impostazioni avanzate.
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Controlli
C ontrollo automatic o della F iO 2 – attivazione / dis attivazione (Auto F iO 2)
Questo comando attiva e disattiva il sistema di controllo automatico della
FiO2. Quando il sistema di controllo automatico della FiO2 è disattivato,
l’impostazione %O2 controlla la percentuale di ossigeno nel gas erogato.
Quando il sistema di controllo automatico della FiO2 è attivato, eroga
l’ossigeno in base a un valore FiO2 target calcolato che si avvale dell’SpO2
misurata per mantenere l’SpO2 del paziente tra i limiti alto e basso dell’SpO2
target.
Quando il controllo automatico della FiO2 è attivato, viene visualizzato
l’indicatore Auto FiO2. Questo indicatore mostra i limiti inferiore e superiore
(impostati dall’operatore) della gamma di SpO2 target (Figura 1).
• Gamma: Attiva / Disattiva
• Impostazione predefinita: Disattiva
Figura 1 Indicatore Auto FiO2
Quando il sistema di controllo automatico della FiO2 è disattivato, il valore
della FiO2 viene fissato sull’impostazione %O2 corrente.
Nota
Il controllo automatico della FiO2 è disponibile solo se il paziente
selezionato è un neonato e se è stata attivata la pulsossimetria.
Nota
L’algoritmo di controllo ha per obiettivo il valore mediano tra il limite
SpO2 basso e il limite SpO2 alto. Se l’SpO2 del paziente è stabile e
rientra nella gamma target, ma è superiore al valore mediano, la FiO2
viene fatta diminuire lentamente. Se l’SpO2 del paziente è stabile e
rientra nella gamma target, ma è inferiore al valore mediano, la FiO2
non viene regolata.
Nota
L’indicazione di volume minuto calcolato (Calc Ve) non viene
visualizzata quando il sistema di controllo automatico della FiO2 è
attivato.
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Opzione Auto-FiO2 (CLiO2) Avea®
Manuale dell’operatore – Appendice
Il monitor della FiO2 e gli allarmi devono sempre essere attivi quando la
funzione
Auto FiO2 è attivata.
Avvertenza!
L’algoritmo di controllo automatico usa il valore basale della FiO2 per
determinare il valore del comando FiO2 automatica. Prima di attivare
(o riattivare) il controllo automatico della FiO2, accertarsi che
l’impostazione della FiO2 rispecchi le condizioni cliniche attuali del
paziente per garantire che l’algoritmo risponda in modo appropriato.
Un’impostazione inadeguata ha effetti negativi sul tempo di risposta
dell’algoritmo di controllo.
Nota
Se, quando si attiva inizialmente la funzione AutoFiO2, la FiO2 attuale
supera
la soglia di allarme AutoFiO2 alta o bassa, si attiva immediatamente il
relativo allarme. Nel caso in cui sia inferiore all’allarme AutoFiO2 bassa,
la FiO2 viene aumentata fino a raggiungere tale valore limite. Ciò
significa che le impostazioni di allarme impostate in precedenza non
sono adatte al paziente e devono essere modificate.
V alore target bas s o di S pO 2 (S pO 2 T rgt L ow)
Il valore target basso di SpO2 è il limite inferiore della gamma entro la quale
il sistema
di controllo automatico della FiO2 mantiene l’SpO2 del paziente.
• Gamma: da 80% a 98%
• Risoluzione: 1%
• Impostazione predefinita: 88%
V alore target alto di S pO 2 (S pO 2 T rgt High)
Il valore target alto di SpO2 è il limite superiore della gamma entro la quale il
sistema
di controllo automatico della FiO2 mantiene l’SpO2 del paziente.
• Gamma: da 82% a 100%
• Risoluzione: 1%
• Impostazione predefinita: 95%
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L2814–104 Revisione E
Manuale dell’operatore – Appendice
Opzione Auto-FiO2 (CLiO2) Avea®
Nota
Il target basso di SpO2 deve essere impostato a un valore inferiore
almeno del 2% rispetto al target alto di SpO2.
F iO 2 di bac kup
Il nome del comando FiO2 diventa Backup FiO2 (Figura 2).
• Gamma: da 21% a 100%
• Risoluzione: 1%
• Impostazione predefinita: quando il sistema di controllo automatico della
FiO2 è attivato, la FiO2 di backup viene inizializzata sull’impostazione FiO2
corrente.
Figura 2 Controllo FiO2 di backup
F lus s o bias (quando la funzione Auto F iO 2 è attivata)
• Gamma: da 2,0 a 5,0 l/min quando la funzione Auto FiO2 è attivata
• Risoluzione: 0,1 l/min
• Impostazione predefinita: 5,0 l/min
Nota
Quando la funzione Auto FiO2 è attivata, il flusso bias di Avea viene
modificato per ottimizzare le prestazioni del sistema di controllo
automatico della FiO2. Il limite inferiore della gamma del flusso bias è
aumentato da 0,4 a 2,0 l/min e l’impostazione predefinita è aumentata
da 2,0 a 5,0 l/min.
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Opzione Auto-FiO2 (CLiO2) Avea®
Manuale dell’operatore – Appendice
Monitor
F iO 2 bas ale
La FiO2 basale rappresenta il valore necessario per mantenere il paziente in
normossia (quando la SpO2 rientra nella gamma di valori target alto e basso
di SpO2). Questo valore varia molto lentamente.
La FiO2 basale cambia nelle circostanze descritte di seguito. La rapidità di
variazione automatica di questo valore dipende dallo stato di ossigenazione
del paziente in relazione alla gamma target.
• Quando la funzione Auto FiO2 è attivata, la FiO2 attuale diventa FiO2 basale.
• Quando l’SPO2 rientra nella gamma target, la rapidità di variazione della FiO2
basale dipende dal valore dell’SpO2. Se quest’ultima rientra nella metà
inferiore della gamma target, la FiO2 basale rimane costante. Se l’SpO2 si
trova nella metà superiore della gamma target, la linea basale si abbassa a
una velocità che aumenta tanto più è alto il valore dell’SpO2. In casi estremi
(SpO2 al massimo della gamma target e FiO2 basale al 100%), la linea
basale si può abbassare anche del 16% all’ora circa. La riduzione rallenta
(anche in modo considerevole) se la FiO2 basale è inferiore al 100% o se
l’SpO2 non è al massimo della gamma target.
• Quando l’SpO2 è al di sotto della gamma target e costante, la FiO2 basale si
regola sul valore del comando AutoFiO2 con una costante temporale di circa
30 minuti. Ad esempio, in un’ora la linea basale viene calcolata e aumentata
dal 21% all’84%.
• Quando l’SpO2 è al di sopra della gamma target e costante, la FiO2 basale si
regola
sul valore del comando AutoFiO2 con una costante temporale di circa 30
minuti. Ad esempio, in un’ora la linea basale viene calcolata e ridotta dal
100% a circa il 37%.
• Gamma: da 21% a 100%
• Risoluzione: 1%
• Impostazione predefinita: quando il sistema di controllo automatico della
FiO2 è attivato, la FiO2 basale viene inizializzata sull’impostazione FiO2
corrente.
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L2814–104 Revisione E
Manuale dell’operatore – Appendice
Opzione Auto-FiO2 (CLiO2) Avea®
Avvertenza!
L’algoritmo di controllo automatico usa il valore basale della FiO2 per
determinare il valore del comando FiO2 automatico. Prima di attivare
(o riattivare) il controllo automatico della FiO2, accertarsi che
l’impostazione della FiO2 rispecchi le condizioni cliniche attuali del
paziente, per garantire che l’algoritmo risponda in modo appropriato.
Un’impostazione inadeguata ha effetti negativi sul tempo di risposta
dell’algoritmo di controllo.
C omando F iO 2 automatic a (Auto F iO 2 C md)
Il comando FiO2 automatica è la percentuale corrente e istantanea di
ossigeno che il ventilatore eroga in base al comando impartito dal sistema.
• Gamma: da 21% a 100%
• Risoluzione: 1%
Nota
Il comando FiO2 automatica (Auto FiO2 Cmd) non può essere inferiore
all’allarme di limite basso della FiO2 automatica.
Nota
Se è attivata la funzione di aumento ossigeno (Increase O2) o di
aspirazione (Suction), il sistema di controllo automatico della FiO2
viene bypassato per due minuti o finché la rispettiva funzione non
viene annullata dall’operatore.
La FiO2 assume il valore maggiore fra il valore del comando FiO2
automatica (nel momento in cui l’operatore preme il pulsante
Increase O2 o Suction) e l’impostazione di ossigeno di backup
(Backup O2), più l’impostazione di aumento della FiO2.
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Opzione Auto-FiO2 (CLiO2) Avea®
Manuale dell’operatore – Appendice
Allarmi
L imite Auto F iO 2 bas s a
L’allarme di limite basso della FiO2 automatica viene attivato se la FiO2
target è pari o inferiore a questa impostazione per 60 secondi o per un
periodo maggiore. Il controller a circuito chiuso non ha per obiettivo una FiO2
inferiore a questa impostazione. Si tratta di un allarme ad alta priorità.
• Gamma: Da 21% a 100%, Spento
• Risoluzione: 1%
• Impostazione predefinita: 21%
Allarme Auto F iO 2 alta
L’allarme di limite alto della FiO2 automatica viene attivato se la FiO2 target è
pari o superiore a questa impostazione per 60 secondi o per un periodo
maggiore. Il controller a circuito chiuso avrà per obiettivo una FiO2 superiore
a questa impostazione, secondo necessità. Si tratta di un allarme ad alta
priorità.
• Gamma: Da 21% a 100%, Spento
• Risoluzione: 1%
• Impostazione predefinita: 70%
Nota
Gli allarmi di limite alto e basso della FiO2 automatica possono essere
disattivati solo se sono impostati (ossia non disattivati) gli allarmi di
limite alto e basso della SpO2.
Nota
Questi allarmi si attivano immediatamente se l’eventuale modifica
dell’impostazione di allarme causa il superamento dei rispettivi limiti.
Se si aumenta il limite basso della FiO2 automatica su un valore
superiore al comando FiO2 automatica, l’allarme si attiva e il comando
aumenta fino alla nuova impostazione del limite basso. Se si imposta il
limite alto della FiO2 automatica su un valore inferiore al comando FiO2
automatica, l’allarme si attiva ma il comando non cambia.
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Manuale dell’operatore – Appendice
Opzione Auto-FiO2 (CLiO2) Avea®
Allarme S pO 2 bas s a
L’allarme di limite basso della SpO2 viene attivato se l’SpO2 misurata è pari o
inferiore a questa impostazione per un tempo superiore all’impostazione di
ritardo allarme di SpO2. Si tratta di un allarme ad alta priorità.
• Gamma: Da 60% a 97%, Spento
• Risoluzione: 1%
• Impostazione predefinita: 87%
Allarme S pO 2 alta
L’allarme di limite alto della SpO2 viene attivato se l’SpO2 misurata è pari o
superiore a questa impostazione per un tempo superiore all’impostazione di
ritardo allarme di SpO2. Si tratta di un allarme ad alta priorità.
• Gamma: Da 70% a 100%, Spento
• Risoluzione: 1%
• Impostazione predefinita: 96%
Nota
Quando la FiO2 automatica è attivata, gli allarmi di limite alto e basso
della SpO2 possono essere disattivati solo se sono impostati (ossia non
disattivati) gli allarmi di limite alto e basso della FiO2 automatica.
Allarme F iO 2 di bas e alta
L’allarme della FiO2 di base alta viene attivato se la FiO2 basale è pari o
superiore a questa impostazione. Si tratta di un allarme a bassa priorità.
• Gamma: da 21% a 100%
• Risoluzione: 1%
• Impostazione predefinita: 60%
R itardo allarme di S pO 2
Si tratta del periodo di ritardo per gli allarmi dei limiti di SpO2, di SpO2 non
valida e dei segnali di cattiva qualità.
• Gamma di ritardo: da 10 a 120 secondi
• Risoluzione: 5 secondi
• Impostazione predefinita: 60 secondi
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Funzionamento fail safe
Quando l’ossimetro identifica una condizione che può rendere la misurazione
di SpO2 scorretta o inaffidabile, oltre a generare un messaggio di allarme
acustico e visivo, imposta la FiO2 sul maggiore dei seguenti valori:
• Impostazione della FiO2 di backup (compresi i pulsanti Inc FiO2 e Suction)
• FiO2 basale
• Valore mediano del comando FiO2 automatica degli ultimi 15 secondi (prima
del segnale di errore).
Solo nell’eventualità di bassa qualità del segnale e quando rimane disponibile
un valore di SpO2, l’ossigeno continua a essere controllato in base all’SpO2
misurata per
120 secondi dall’attivarsi della condizione di allarme. Trascorsi 120 secondi,
l’ossigeno viene controllato secondo i criteri elencati sopra.
Disattivazione del controllo automatico dell’ossigeno
Quando si desidera disattivare il controllo automatico dell’ossigeno,
procedere come segue.
1.
Accedere ai comandi avanzati della FiO2.
2.
Impostare il controllo automatico della FiO2 su Off (Spento).
Viene visualizzata una finestra di dialogo che ricorda di regolare il controllo
della
FiO2 sulla concentrazione di ossigeno necessaria, come per il normale
comando dell’ossigeno. Le funzioni di pulsossimetria rimangono attive, ma
l’ossigeno non è
più controllato automaticamente.
Avvertenza!
Quando il sistema di controllo automatico della FiO2 è disattivato, il
valore della FiO2 viene fissato sull’impostazione FiO2 corrente (FIO2
Control). Quando si esce dal controllo automatico dell’ossigeno,
impostare manualmente il controllo della FiO2 sulla concentrazione di
ossigeno desiderata perché non sarà più controllato automaticamente.
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