AMERIQUE, FRANCE e PARIS
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AMERIQUE, FRANCE e PARIS
BOLD EAGLE: TRE SUCCESSI PER LA STORIA La triple couronne: AMERIQUE, FRANCE e PARIS di Lucio Celletti C on il triplice successo di domenica 26 febbraio 2017, BOLD EAGLE ha realizzato un’impresa che solo leggendari cavalli hanno realizzato: le vittorie in successione di Amerique, France e Paris, le prove più prestigiose dell’inverno parigino. Ci riuscì GELINOTTE andando a segno per ben due volte nella triplice impresa: nel 1956, a sei anni, la formidabile cavalla (guidata da Charlie Mills) s’impone nell’Amerique (in 1.22.2), si ripete nel France in 1.19.2, completa il trionfo nel Paris in 1.21.4. Nel 1957 nuova terna di successi Amerique (1.20.8) – France (1.18.5) – Paris (1.22.8). Un doppio “slam” quasi irrisorio, non fosse per il terreno acquitrinoso ove si corse il primo dei due Amerique. Gelinotte JAMIN (con Jean Riaud al sediolo) ripete l’impresa di Gelinotte nel 1959 imponendosi a sei anni nel- Jamin l’Amerique in 1.20.5, nel France in 1.19.3, nel Paris in 1.20.6 (3.400 metri). Nell’occasione triplo secondo posto per Icare IV. Nel 1960 Jamin fallisce “il bis nel tris”, arrivando terzo nell’Amerique (quello del rimpianto per Tornese); le successive vittorie nel France e nel Paris servono solo per arricchire il prestigioso palmares, ma non per sancire una seconda storica tripletta. L’epopea del trotto transalpino aumenta a dismisura la popolarità dello spettacolo trottistico: diventa sempre più difficile imporsi nelle tre prove, ravvicinate tra loro, anche in 14 giorni, come in alcuni casi. In effetti il Prix de France dal 1956 al 2000 veniva collocato nella prima domenica di febbraio, ad una sola settimana dall’Amerique, mentre il “Paris” era l’appuntamento fisso (fino al 1986) della seconda domenica di Febbraio. I tempi di recupero, fra una corsa ed un’altra erano davvero stretti. Nell’arco di soli 15 giorni (una domenica dopo l’altra) è BELLINO II a fregiarsi dell’impresa nel 1976, all’età di nove anni, accompagnato nella storia da Jean Rene Gougeon, il suo interprete. Dapprima l’’Amerique, in 1.19.1, poi il France in 1.15.9, infine il Paris in 1.21.3. Curiosa notazione: all’Eurofestival di quell’anno la Francia si presenta con il brano “Un, deux, trois”, al secondo posto nella rassegna canora con Catherine Ferry, certamente una coincidenza, ma a noi piace segnalare la circostanza ed abbinarla all’affermazione del cavallo transalpino che proprio quell’anno scenderà a Napoli per entrare anche nell’albo d’oro del Lotteria. Bellino II sul palo dell’Amerique 1976 2 BOLD EAGLE: L’INTENSA CARRIERA Dopo quarantuno anni, nel 2017 la speciale impresa di Bold Eagle, anticipata da un primo tentativo, lo scorso anno, non riuscito per un nonnulla. Vale a questo punto ripercorrere le tappe del fenomeno Bold Eagle, dai primi passi non sempre fortunati del 2013 ai trionfi in successione, non senza qualche mezza battuta d’arresto che non ne ha scalfito la fama di invulnerabilità. 2013: dopo una qualificazione ottenuta a Caen il 5 settembre 2013, la prima corsa di Bold Eagle è a Laval il 20 settembre nel Prix del Parne sur Roc: esordio con un nono posto. Arriva poi la prima affermazione sulla pista in erba di Les Andelys il 29 settembre 2013 al ragguaglio di 1.25.0 (al sediolo J.E. Dubois, il suo allevatore). Segue un altro primo posto a Caen ed il debutto a Vincennes con un quinto posto nel Prix Ismene. Dopo questa uscita il cavallo viene tenuto a riposo per quasi cinque mesi. 2014: ritroviamo Bold Eagle in ottima forma nella primavera francese: qui di fatto comincia la sua stellare carriera sulle piste di Francia ove inanella una serie di vittorie in sequenza, A giugno sulla pista di Vincennes il primo successo (1.14.5 sui 2700m.) in una corsa di Gruppo, il Prix de Gien (gr.3). Seguono tre affermazione in tre gruppi II (Regis-BassignyVauloge), appena prima del successo più prestigioso nell’annata, il Criterium des 3 ans, il 7 dicembre (1.13.6 sui 2700m.). C’è da precisare tuttavia che nel corso del 2016 (esattamente tra il Regis e il Bassigny) il cavallo ha cambiato proprietà, at- Primo piano di Bold Eagle traverso l’acquisto di un consorzio composto da Pierre Pilarski (50 %), la famiglia Bernereau prova poco brillante gli cagiona la rinuncia al Crite(30 %) e la Scuderia Fouquette (20 %). Bold Eagle an- rium dei 4 anni ed una rinuncia ad una buona parte dava quindi a confluire nei colori della Scuderia Pilar- di stagione. Prima che torni a gareggiare nel Prix Thiski e veniva affidato alle cure in allenamento di Séba- baut (gr.2) passano quattro mesi. Siamo a fine agosto stien Guarato e alla guida in pista di Franck Nivard. e Bold Eagle riattiva il feeling con il successo, comin2015: nell’annata dei suoi quattro anni continua la ciando, in pratica, la rincorsa all’Amerique 2016. La sua striscia di vittorie consecutive. A fine gennaio ar- carriera va a puntellarsi di altri grandi successi, quali riva un primo posto nel Prix Charles Tiercelin (gr.2) , ad esempio il Prix de l’Uet, con la batteria di Vincencui fa seguito il successo clou del periodo, il Prix de nes e la finale di Wolvega, vinta davanti ad uno dei Selection (gr.1- 1.11.4 sui 2175 metri). Dopo un nuo- suoi rivali più tenaci in età giovanile, Billie de Monvo successo nel Prix Phaéton (Gr.2), incappa in una tfort. Il 2015 riserva ancora due uscite con altrettanti giornata da venerdì 17, (per l’appunto il giorno in cui successi: il Prix Octave Douesnel, prova di gruppo II, si svolse la prova, il 17 aprile) nel Prix Brunet. La cir- vinta con relativa facilità in un ragguardevole 1.12.9 costanza fa notizia in quanto il figlio di Ready Cash sui 2.700 metri e il Criterium Coninental (gruppo I), perde l’imbattibilità di 12 vittorie consecutive. Arriva “sorvolato” in 1.10.5 (sui 2100 metri, record personain nona posizione dopo tre quarti di gara corsi al- le dell’epoca). l’esterno del vincitore Brillantissime, con il quale Bold 2016 Eagle ha un aggancio di consanguineità nel patrimoL’anno si apre con l’ultima tappa di avvicinamento nio genetico femminile, come vedremo più avanti. La all’Amerique: il Prix de Belgique, in programma due 3 REETHI RAH JET (FRA) 1.19 READY CASH (FRA) 1.10.3 BOLD EAGLE 1.10.1 - € 2.923.300 32 vittorie (dati aggiornati al 26 febbraio 2017) nato in Francia nel 2011 VIKINGS WAY (FRA) 1.15 INDY DE VIVE (FRA) 1.11.9 KIDEA (FRA) 1.18.2 TEKIFLORE (FRA) 1.19.8 EXTREME DREAM (FRA) 1.14 DOCEANIDE DU LILAS (FRA) 1.16.8 COKTAIL JET (FRA) 1.10 LOVE YOU (FRA) 1.10.2 GUILTY OF LOVE (FRA) 1.17.1 WORKAHOLIC (USA) 1.54.3 HIPPODAMIA (FRA) 1.15.2 MICKEY VIKING JOSUBIE KEPI VERT MORGAFLORE QUITO DE TALONAY TAHITIENNE WORKAHOLIC OCEANIDE QUOUKY WILLIAMS ARMBRO GLAMOUR AND ARIFANT AMOUR DAUNOU SPEEDY CROWN AH SO PASSIONNANT APRIL PEARL (FRA) PERLE DU CORTA settimane prima della massima corsa mondiale. Il collaudo riesce perfettamente. Bold Eagle va a precedere Voltigeur de Myrt e Oasis Bi in 1.13.8 (2.850m.). Arriva il Prix d’Amerique con la sua fenomenale prima vittoria a cinque anni, al record della corsa di 1.11.4, davanti a Timoko e Oasis Bi; sul sito dell’Anact e su queste stesse pagine Bold Eagle venne definito “il cavallo predestinato, pronto a cambiare il trotto”. Parte per Bold Eagle la corsa alla leggenda, al tris Amerique-France-Paris, una triplice corona che non si verificava da 41 anni, artefice ultimo, come abbiamo già detto abbondantemente, il fuoriclasse Bellino II. Nel Prix de France tutto come previsto, altra vittoria, piegando le resistenze di Timoko, in 1.10.7, sulle orme di papa’ Ready Cash, autore della doppietta Amerique-France nel 2011. A fine febbraio il Prix de Paris: qui l’impegno deve essere doppio, proporzionato alla distanza. Il Paris è una maratona di 4.150 metri, una prova complicata. Suo padre, Ready Cash era riuscito ad imporsi nel 2013, anno in cui gli era sfuggito il terzo Amerique, essendo prevalso un altro sogno, … quello di Royal Dream. Nel Prix de Paris, Bold Eagle incappa in un avversario rognoso, Lionel, un norvegese che Fabrice Souloy ha preparato alla grande per andare ad incontrasi con il suo ex driver Frank Nivard. Mentre Bold Eagle sembrava già pronto per godersi la leggenda, Lionel andava a beffarlo nella retta finale, per un’affermazione clamorosa. Segue una sosta di alcuni mesi e come successo già in passato, dopo le pause, arrivano vittorie in sequenza: Prix Louis Jariel (gr.2), Championnat Europeen des 5 ans (gr.1 con al sediolo Eric Raffin), Prix Jockey (gr.2.), Criterium des 5 Ans (gr.1), Championnat Europeen des 5 ans (gr.1). Nel Prix Laurent (gr2. – m.2100) deve inchinarsi al nostro Traders (altro figlio di Ready Cash), chiudendo però al secondo posto in 1.10.1, record personale. Con il Prix de Bourbonnais (gr.2) dell’11 dicembre L’affermazione di Bold Eagle nel Prix de Selection 2015 La prima vittoria di Bold Eagle, sulla pista in erba di Les Andelys il 29 settembre 2013 4 scorso, si chiude l’anno ma riparte la serie delle vittorie che lo riportano diritto al secondo Amerique. 2017 Siamo arrivati ai tempi più recenti: dell’Amerique, del France e del Paris ci siamo occupati in modo compiuto in altra parte del giornale; da aggiungere peraltro la vittoria di Capodanno nel Prix de Bourgogne davanti a Timoko (quarta Princess Grif) che ha aperto le danze francesi di quest’anno. Probabilmente ci sono tanti capitoli da scrivere, Bold Eagle resta il cavallo da battere ma troverà tanti avversari, pronti a rendergli la vita difficile, come Lionel e Traders, i rivali che lo hanno “fermato” nel 2016 25 Gennaio 2015: il successo nel Prix Charles Tiercelin (gr. 2) BOLD EAGLE: L’ASCENDENZA DIRETTA Dopo aver ripercorso la carriera di Bold Eagle, ci è venuta la curiosità di analizzare la linea femminile per rinvenire i migliori cavalli ritrovati risalendo la maternità diretta di Reethi Rah Jet. Ne Uscita olandese con affermazione nella finale del Gran Premio Uet a Wolvega (18 ottoè uscito fuori questo specchietto. bre 2015) Prima madre REETHI RAH JET (2005) DA LOVE YOU Le altre madri: HIPPODAMIA (1995) da Workaholic s’impose nel Prix Queila Gede 1998 APRIL PEARL (1988) da Passionnant vincitrice del “Victor Cavey” (prova al montato nel 1993) ha dato Ivre de Victoire nel 1996, fattrice madre di Brillantissime (2011) 1.10.6 - € 947.845, vari successi in Italia (Continentale 2015, Europa 2015 e Duomo 2016) ed in Francia (Margouty, Ourasi, Kalmia, Paul Karle, De Brunet) nonché 27 dicembre 2015: il successo nel Criterium Continental Celebrissime (2012) 1.14.1 - € 129.500 vincitore come Brilantissime del “Prix Ourasi”. du Corta 1.15.9 - € 297,271 (vincitrice del GP du ConSempre da APRIL PEARL è nata un’altra fattrice di seil Municipal 1990). buon livello, Little Pearl (madre di Risque Tout ROXANE H II (1961) da Kerjacques 1.11.8 - € 978,188, autore di una più che discreta è la vincitrice del Prix de Normandie 1966 (classica carriera al montato con vittorie nei Premi Sans Dire al montato) Qui – Lefevre – Delanoe - Buquet). Il quadro si completa con PERLE DU CORTA (1981) da Valmont Folle de Chaillot (1949) da Petit Jean III Nella lunga carriera in razza troviamo Peloponia, Uranie VII (1942) da Fool Flyer madre dello svedese Neon Face 1.12.1 - Sek 771.100 Ma Voisine (1934) da Filibert (vincitore nel 2016 del V75 Masteren) Giroflee II (1928) da Remalard LEGENDE DU CORTA (1977) da Quioco Reveuse da Kanak Oltre a Perle du Corta, ha altri due discendenti di Rosetta particolare importanza, in particolare Reine Du CorSempre osservando la linea femminile, si può notata (regina del trotto montato alla fine degli anni Ot- re come si possa arrivare in quinta generazione al patanta – 1.15.5 – vincite corrispondenti a € 1.645.687), trimonio genetico di Sharif di Iesolo, attraverso la fatun’infinita serie di vittorie (in primis il Prix de Cornu- trice Guilty of Love, nata da And Arifant (giustappunlier 1990, ma anche il Prix de Normandie 1988 ed il to stallone francese nato nel 1988 dal nostro mitico riPrix Des Centaures 1989); si ricorda inoltre Serenade produttore). 5