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MODELLO B2 Workpackage tipologia 2 Descrizione delle attività REGIONE CAMPANIA PROGETTO BASINF CAMPANIA (Rafforzamento delle lauree professionalizzanti di I° livello) AZIONE DI SISTEMA UNIVERSITA’ Università degli Studi di Napoli Federico II WORKPACKAGE WP 2, 4, 8 SEDE OPERATIVA DIS – Facoltà di Ingegneria DENOMINAZIONE DEL PROGETTO BASINF CAMPUS CAMPANIA DURATA DI REALIZZAZIONE DEL PROGETTO ANNUALE BIENNALE TRIENNALE BURC n. 45 del 20 settembre 2004 – Decreto Dirigenziale n. 16 del 13 settembre 2004 □ □ √ 1/7 DESCRIZIONE DELL’AZIONE DI SISTEMA 1 Obiettivi e motivazione dell’intervento 1.1 Le abilità informatiche Come è noto [ 1 ] , la legge sulla determinazione delle classi di laurea universitaria [2] prevede per tutte le classi di laurea [3] il riconoscimento di crediti per le “abilità informatiche”. L’esigenza del possesso di abilità informatiche è sottolineata fra l’altro dal summit della Unione europea del marzo 2000 tenutosi a Lisbona, nelle cui conclusioni si legge, a fianco ad altre importanti affermazioni sulla tecnologia dell’informazione e della comunicazione: “Occorre che ogni cittadino possieda le competenze necessarie per vivere e lavorare in questa nuova società dell'informazione.” [4]. da questo si evince che le “abilità informatiche” devono essere patrimonio del cittadino e non soltanto di chi aspira ad una laurea ed, in quanto tali, dovrebbero essere sviluppate nella scuola preuniversitaria. È peraltro evidente che questa non può che rappresentare una soluzione a regime, mentre viviamo ora e vivremo ancora per qualche anno in un periodo transitorio: la Scuola italiana sta progredendo in questa direzione (vedi "Indicazioni nazionali per i Piani di Studio personalizzati nella Scuola Secondaria di 1° grado" [6]), ma per il momento il problema deve essere risolto nell’ambito delle università. Cosa siano le "abilità informatiche è stato definito in un progetto di ricerca europeo condotto da CEPIS (Council of European Professional Informatics Societes) attraverso un sillabo . Questo progetto ha definito altresì uno strumento per accertare il possesso di tali abilità e certificarle:. il progetto ECDL: European Computer Driving Licence [7, 8, 9]. 1.2 ECDL, e-learning e progetto Campus One: le esperienze dell'Ateneo Federico II Da qualche parte si ritiene che il costo di un processo di formazione ed accertamento con metodologia e-learning (e volutamente qui diciamo metodologia e non tecnologia) sia molto più contenuto rispetto a quello di un corrispondente processo "in presenza". Ciò non è vero se si fa riferimento ad un buon processo: la cura che occorre applicare alla preparazione di un buon materiale didattico da un lato ed alla gestione di un processo che sfrutti a pieno le caratteristiche positive del mezzo informatico dall'altro fanno sì che gli elementi di costo non siano tanto favorevoli alla soluzione e-learning, se si fa salvo un forte investimento iniziale, anche se quest'ultima mantiene ancora un vantaggio economico. Va inoltre considerata che in ogni caso le tecnologie e-learning costituiscono fattore competitivo per l'istituzione che le promuove. I parametri che viceversa rendono la soluzione e-learning favorevole anche economicamente sono altri, come la numerosità degli allievi rispetto ai docenti disponibili, l'accessibilità degli stessi allievi alle strutture didattiche tradizionali confrontata con quella ad un PC (sia in termini logistici che di orari), la natura del corso (operativo o concettuale, che richiede o non l'uso di laboratori reali). Il caso delle abilità informatiche è tipicamente un caso di studio che ben si adatta ad una soluzione e-learning: il processo deve investire tutti gli studenti ed il numero di docenti disponibili è esiguo; la formazione si pone trasversalmente rispetto agli orari degli insegnamenti propri dei corsi di studio; l'accessibilità al PC è certamente meno problematica rispetto alla disponibilità di aule apposite; il corso è di natura operativa ed usa gli stessi strumenti che occorre imparare ad usare meglio. ECDL è stato assunto come strumento sperimentale dal progetto Campus One della CRUI in molte Università italiane. In particolare, nella Federico II il sottoprogetto BASINF ha sperimentato su un BURC n. 45 del 20 settembre 2004 – Decreto Dirigenziale n. 16 del 13 settembre 2004 2/7 campione di 10 corsi di laurea e 2500 studenti la formazione e l'accertamento del "saper fare" relativo alle abilità informatiche. Le caratteristiche di esigenza transitoria per le Università, l'assenza nei ruoli di un congrui numero di docenti con competenze specifiche, le caratteristiche prevalentemente operative del "sapere" richiesto e le caratteristiche informatiche della disciplina facevano delle "abilità informatiche" un naturale candidato per una formazione con tecnologia e-learning. Pertanto, il progetto BASINF-Campus One ha perseguito, presso la Federico II, i seguenti obiettivi: - disseminare e rilevare le abilità di base in informatica; - definire un modello di processo di formazione ed accertamento basato su tecnologie di e-learning ; - rilevare alcune caratteristiche significative del processo al fine di migliorarlo e di gettare le basi per un paradigma di apprendimento orientato agli obiettivi; - costruire un reale esperimento di e-learning nell’ambito dell’Ateneo. I risultati del progetto citato hanno posto in evidenza che un qualsiasi processo formativo, ma ancor più uno in e-lerning, si compone di tre fondamentali componenti: 1) il processo stesso, composto di organizzazione, infrastrutture ed utenti [16,17] 2) i materiali didattici, nei loro contenuti e nella forma di sottomissione ai discenti (tipico questo problema per il materiale e-learning) 3) il sistema di accertamento (in particolare per un accertamento come quello delle abilità informatiche si possono sperimentare sistemi innovativi) In particolare, per quanto attiene al primo punto, il progetto BASINF di CampusOne ha curato la definizione e la sperimentazione del modello di processo per il quale sono stati definiti una serie di parametri che lo caratterizzano quali Dimensione della classe virtuale (DCV). Tempo di durata di un modulo (TDM). Tempo di durata del primo incontro a vista (TD1) e molti altri [17]. Per quanto riguarda il secondo punto, in CampusOne sono stati assunti materiali didattici esistenti in commercio già installati nella piattaforma di e-learning prescelta e in generale rivolti al grosso pubblico interessato allo ECDL. Infine per quel che riguarda il sistema di accertamento è stato utilizzato il sistema ALICE di AICA per il quale la CRUI aveva ottenuto da AICA vantaggiose condizioni economiche a favore degli Atenei. In questo modo, a fronte di una spesa contenuta (il campione sperimentato di studenti era ridotto) si era ottenuto il vantaggio di associare al rilascio dei crediti anche quello della “patente europea ECDL” 1.3 Obiettivi di questo progetto Sulla base delle esperienze e dei risultati raggiunti nel progetto CampuOne gli obiettivi posti per il progetto BASINF Campania sono i seguenti - Estensione del processo di formazione e certificazione a tutti gli studenti dell’Ateneo Federico II. I parametri della sperimentazione fatta sul campione di CampusOne stima coloro che usufruiranno di questo servizio in 10.000 studenti sul totale degli xx.xxx iscritti; - Revisione o rifacimento del materiale didattico, rendendolo adatto al contesto universitario ed a quello degli standard moderni dello e-learning; - Acquisizione di un sistema di accertamento automatico delle abilità informatiche che risulti economicamente applicabile alla massa degli studenti coinvolti; BURC n. 45 del 20 settembre 2004 – Decreto Dirigenziale n. 16 del 13 settembre 2004 3/7 2.Descrizione dell’intervento 2.1 Estensione del processo a tutti gli studenti dell'Ateneo Il processo di formazione e certificazione delle abilità informatiche sarà sviluppato in BASINFCampania scalando a tutti gli studenti dei corsi di laurea triennali dell'Ateneo il processo sperimentato in CampusOne e si rifarà al modello ed ai relativi parametri sperimentati in CampusOne [16,17]. Il processo sarà basato su una formazione con tecnologia e-learning, seguendo un modello misto che alterna ad una formazione prevalentemente on-line guidata da tutor brevi incontri a vista affidati ancora ai medesimi tutor. Gli allievi potranno accedere al servizio di formazione attraverso il loro PC domestico oppure usando i PC dei laboratori di Ateneo. La formazione sarà preceduta da un processo di registrazione ai corsi e di formazione delle classi virtuali al quale parteciperanno le strutture tradizionalmente deputate alla didattica quali i corsi di laurea , i laboratori didattici e i manager didattici. Parte fondamentale del processo è costituita dalle attività di comunicazione che, usando il paradigma on line attraverso un apposito sito del progetto, informerà i partecipanti al progetto (studenti, docenti, altri workpackages, etc) circa le scadenze e le novità interne al progetto stesso (esami, orari delle lezioni, incontri, etc.). Quest’attività sarà integrata nella piattaforma di e-learning del progetto e si svolgeranno anche in collaborazione con i manager didattici. A conclusione dei corsi sarà attivata una fase di accertamento nella quale le identità degli studenti saranno verificate a vista, ma la prova di accertamento sarà interamente automatica.. 2.2 Revisione del materiale didattico Il materiale didattico già usato in CampusOne sarà rivisto oppure rifatto al fine di perseguire i seguenti obiettivi: - adattare il materiale ad un livello culturale proprio di uno studente universitario (migliorando fra l’altro la comunicazione del sapere piuttosto che del saper fare) - rendere il materiale indipendente dalla piattaforma di e-learning ove è installato, in modo da poterlo usare su diverse piattaforme; - facilitarne il futuro aggiornamento e riuso. 2.3 Realizzazione di un sistema di accertamento Sarà prodotto un sistema di accertamento delle abilità informatiche di Ateneo indipendente da quello di AICA usato nel progetto CampusOne. La soluzione adottata in CampusOne dal nostro e da altri Atenei di usare un unico strumento (ALICE di AICA) per rilasciare sia i crediti sia la "patente europea del computer" era molto favorevole per gli studenti, ma non sostenibile economicamente dall'Ateneo nel passaggio dal campione ridotto di CampusOne alla totalità degli studenti. D'altro canto, AICA ha offerto, auspice la CRUI, vantaggi economici per gli studenti che acquisissero la patente presso le Università. Il processo in BASINFCampania,allora, sarà articolato in una fase di accertamento finalizzata al solo conseguimento dei crediti ma sosterrà anche la fase di accertamento ai fini del conseguimento della patente informatica alla quale tuttavia saranno ammessi i soli studenti che lo volessero, accollandosene peraltro il costo. BURC n. 45 del 20 settembre 2004 – Decreto Dirigenziale n. 16 del 13 settembre 2004 4/7 3 Destinatari dell’intervento I principali fruitori dell'intervento BASINF-CampusRegione saranno gli studenti dei corsi di laurea triennali di tutto l’ateneo Federico II ed i corsi di laurea stessi che troveranno in questo intervento la possibilità di risolvere il problema del riconoscimento dei crediti per le abilità informatiche di cui al art 10 comma 1 del D.M. 509 del 3/11/99 (f = ulteriore conoscenze). Il progetto, peraltro, costituisce anche una applicazione estesa di formazione con metodologia elearning e, sotto questo aspetto, destinatari sono anche corsi di laurea, docenti e tutor che volessero adottare tale metodologia. 4 Metodologie e strumenti di lavoro 4.1 Estensione del processo: metodologie Il processo BASINF-BASINFCampania sarà realizzato, attraverso la gestione del controllo del flusso di informazioni (il cosiddetto workflow del processo - workflow management), come se fosse un processo produttivo aziendale, e quindi, così come indicato dalla letteratura [12, 13, 14, 15] e sperimentato in CampusOne [11,16,17,27,28,30]. Il processo è costituito da attività e subattività, ciascuna caratterizzata dal proprio flusso di dati e di controllo ed è stato definito anche formalmente per CampusOne in [16,17], usando i processi unificati per lo sviluppo (Rational Unified Process - RUP) [18] ed il linguaggio unificato per i progetti (Unified Modeling Language – UML) [19]. Questo approccio garantisce la qualità del Workpackages. Rinviando alla bibliografia citata e prodotta in occasione di CampusOne [30] per i dettagli, si sottolinea qui soltanto un aspetto fondamentale della metodologia e-learning che sarà impiegata nel progetto: il ruolo del tutor. In un processo basato sullo e-learning, , particolare attenzione va data al problema del tutoring. Le attività che questo attore esplica sono delicate e costituiscono uno degli aspetti innovativi dello elearning, che impropriamente da qualcuno viene confuso con il concetto di autoapprendimento: è proprio l'attività del tutor a fare la differenza [28]. Il tutor nel processo di BASINF Campania dovrà essere una figura che potrebbe essere definita come il facilitatore dell’apprendimento, l’allenatore del gruppo, in quanto si pone come promotore di interazioni complesse tese alla collaborazione e al dialogo studente-studente e tutor-studente. Inoltre la funzione di tutoraggio deve sostenere la collaborazione e l’apprendimento nella classe virtuale attraverso azioni di incoraggiamento, aiuto ed approvazione delle attività dei singoli essendo capace, il tutor, ad individuare le potenzialità dei componenti la classe virtuale. Inoltre deve orientare, (mostrare come si fa, rendere gli obiettivi espliciti, delineare le possibilità) ed infine ma non meno importante sostenere la comunicazione favorendo l’interscambio e le integrazioni di conoscenze fra i componenti della classe virtuale. Questa attività è un elemento fondamentale dell’organizzazione del processo formativo e serve intanto a creare quel clima di classe virtuale che è necessario a causa della limitata interazione a vista studente-docente. Ciò non toglie, però, che il tutor debba essere un profondo conoscitore della disciplina di cui fa il tutoraggio, poiché deve comunque restare un punto di riferimento per gli studenti, ma deve saper coniugare a tali prerogative quelle di essere capace di spostare l’asse del paradigma formativo da docente centrico a studente centrico. Il processo di BASINF Campania punterà su una figura tutoriale asincrona preferendola a quella sincrona (tipica degli interventi rapidi e veloci) a causa delle diverse astrazioni del materiale didattico (multilivello cfr didamatica 2003 [16]). Insomma la sua azione è diluita nel tempo e conseguentemente ragionevolmente ponderata. Ci sono almeno 4 motivi per i quali è preferibile puntare al meccanismo asincrono data anche la particolare struttura delle classi virtuali ed il numero degli studenti a cui si propone il servizio, ed il contesto in cui si viene a calare tale sperimentazione: - è importante che tutti ricevano i messaggi del tutor ma non è necessario che ciò avvenga in tempo reale; BURC n. 45 del 20 settembre 2004 – Decreto Dirigenziale n. 16 del 13 settembre 2004 5/7 - è importante per il processo formativo che ciascuno abbia il tempo che ritiene necessario per produrre un messaggio, un intervento in un forum o un documento; - è importante mantenere memoria dei messaggi e poterli rianalizzare utilizzando più chiavi di consultazione (data, autore, soggetto, tipologia, materia, obiettivo, etc); - gli studenti hanno tempi di apprendimento e di consultazione dei materiali diversi (in dipendenza dai meccanismi percettivi e dalle porte sensoriali di apprendimento); ed è necessario rispettare questa diversità (multisensorialità cfr didamatica 2003 [16]). 4.2 Materiale didattico: metodologie Nella revisione o rifacimento del materiale didattico si farà riferimento agli standard e-learning moderni ed in particolare allo standard SCORM. In particolare, il processo di produzione (ove necessario) sarà articolato in vari stadi a) produzione del materiale "greggio"; b) trasformazione del materiale greggio in materiale SCORM compatibile; c) installazione del materiale su una specifica piattaforma. Questo sottoprogetto si occuperà prevalentemente del primo punto (a) mentre i punti b e c saranno realizzati in collaborazione con i sottoprogetti “Redazione multimediale” e “strutture redazionali a supporto dell’e-learning”. Anche la produzione del cosiddetto materiale greggio deve rispettare standard interni. Ancora in collaborazione con gli altri workpackages citati questo wp sperimenterà uno standard di ateneo relativo alla produzione di unità didattiche. Nel materiale didattico sarà compreso anche una parte relativa alle esercitazioni ed una di autovalutazione. Il materiale sarà prodotto in maniera da essere indipendente sia dalla infrastruttura hardware che software. All’atto pratico la piattaforma sarà quella convenuta come idonea dai workpackages che collaboreranno. 4.3 Sistema di accertamento: metodologie L'accertamento per il "saper fare", come tipico delle abilità informatiche, richiede metodologie di simulazione, così come attuate in prodotti commerciali (ALICE di AICA, Simula-ALICE di Skill on Line, simulatore di ECDL di Informatica, etc.). Altra caratteristica è quella di disporre di un numero notevole di test, che vengono automaticamente sorteggiati con l'uso di funzioni di randomizzazione. 4.4 Infrastrutture Le infrastrutture, sono il substrato tecnologico a sostegno del processo e della organizzazione (rete, connessioni telefoniche, calcolatori, servers, piattaforme software, etc). In particolare per esse si farà riferimento alle infrastrutture condivise con servizi generali di Ateneo (CIS), con servizi di Facoltà (reti, laboratori informatici) e con servizi comuni degli altri workflow dei workpackages del progetto BASINFCampania 5 Articolazione delle attività – Modalità e tempi di realizzazione In grandi linee si ipotizza di formare 10.000 allievi per anno nei tre anni. Raccordo vecchio-nuovo e transitorio. Nel primo anno di attivazione è ragionevole ritenere che il processo formativo sarà quello di Campusone che verrà poi rimpiazzato con quello di CampusCampania. Nel secondo anno, anche in collaborazione con il WP2 (IDEA- Chianese) saranno sviluppati nuovi materiali didattici per BASINF CampusCampania. Il terzo anno il progetto consentirà allao studente la possibilità di scegliere fra il processo CampusOne e CampusCampania al fine della valutazione delle abilità informatiche I costi sono superiori a 200.000€. Dunque il progetto è fattibile solo con la cooperazione degli altri BURC n. 45 del 20 settembre 2004 – Decreto Dirigenziale n. 16 del 13 settembre 2004 6/7 Workpackages. 6 Raccordo dell’intervento con gli altri workpackages Il raccordo di tale WP con gli altri WP è il seguente. Raccordo con WP di tipo 2 IDEA (Istructional Design Applications), Servizi didattici agli Studenti Corso inglese di base (e-learning) Redazione multimediale Diffusione del modello di autovalutazione della qualità CAMPUS CRUI Cruscotto per il monitoraggio della didattica Comunicazione e coordinamento Raccordo con Wp di tipo 1 Il progetto è di supporto a tutti i WP di tipo 1 a causa della fruizione dei crediti formativi (da 3 a 5) attraverso le attività di e-learning con le quali viene fornito la formazione ECDL 7 Caratteristiche dell’intervento in relazione agli obiettivi, alle priorità ed alle metodologie indicate nella Direttiva Regionale; raccordo con le classi dei criteri di valutazione di merito del bando. Il progetto inoltre consente di “diffondere l’e-learning a sostegno dei processi di apprendimento universitari” semplicemente attraverso il saper fare. Inoltre consente di “diffondere nei CdS metodologie di valutazione della qualità dei servizi “ e migliora la “collaborazione fra gli attori del sistema universitario”. Infine, ma non per ultimo, esso ha l’obiettivo di attribuire CFU al corso seguito dall’allievo, quindi ha a che fare pesantemente con la organizzazione della didattica istituzionale dei CdS e contribuisce alla qualità dell’offerta formativa di ciascun CdS. Qualità che può essere, nel progetto, misurata in quanto esposta attraverso parametri oggettivi. L’intervento proposto si inquadra in uno dei settori strategicamente prioritari: “tecnologie dell’informazione e della comunicazione”. Nell’ambito di questo settore il progetto ha l’obiettivo di sviluppare un’azione a livello di ateneo tesa a “diffondere l’uso dell’ICT nei processi di apprendimento (e-learning)”, ma ha anche il compito, peraltro strategico di “progettare e sperimentare un intervento di miglioramento dei servizi formativi” attraverso l’uso di metodologie didattiche e di apprendimento basate sulla tecnologia dell’informazione e della comunicazione. Questo progetto dunque và a migliorare conseguentemente la qualità dei servizi didattici offerti dai corsi di studio che ne faranno uso. Responsabile Compilazione Bruno Fadini, Paolo Maresca n° telefono 081768 [3905/3168] n° fax 081 7683816 e-mail [Bruno.Fadini/Paolo.Maresca]@unina.it ___________________ IL RAPPRESENTANTE LEGALE (timbro e firma) BURC n. 45 del 20 settembre 2004 – Decreto Dirigenziale n. 16 del 13 settembre 2004 7/7