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IL PERSONAGGIO / MIRKO GORI «Per tutti il massimo è giocare a San Siro, dicono sia un’emozione straordinaria, ma io voglio pensare che giocare nello stadio della tua squadra del cuore con la maglia della squadra della tua città sia fantastico. Quel giorno ci saranno Buffon, Pirlo, Tevez, campioni che hanno scritto la storia del calcio.» «Qui non ci sono divi, la gente quando ci vede in giro per la città saluta, nulla più. È ovvio che ci sia il bambino che ti ferma e ti chiede l’autografo oppure il “selfie”, ma tutto finisce qui.» Stellone in panchina. La festa promozione è finita, ora l’euforia del momento lascia spazio alla gioia più vera, alle riflessioni, perché le ultime settimane sono state vissute in apnea, rincorrendo l’avversario e la partita successiva. Mirko, uno dei centrocampisti più interessanti del campionato, parla con un filo di voce, fuori dal campo è l’esatto contrario del “numero 5” che vediamo il sabato. Mirko, salire in Serie A con la squadra della propria città è il massimo! «Sì, è una gioia grandissima, perché io sono nato e cresciuto qui. Al “Matusa” ho visto le prime partite, mi ricordo quando a 13-14 anni andavo allo stadio a tifare e i miei giocatori preferiti erano Manca, un attaccante; Luca Galuppi, anche lui nato a Frosinone e De Angelis, il capitano, centrocampista, un giocatore che mi somiglia un po’.» ANDREMO ALLO “STADIUM” Buffon, Pirlo, Tevez, campioni che hanno scritto la storia del calcio. Noi daremo tutto per fare bella figura. La partita dello “Juventus Stadium” la attendo con ansia.» Quale squadra tifi? «La Juventus, sono juventino.» Se chiudi gli occhi cosa vedi ancora… «La festa della promozione in Serie A, la partita contro il Crotone, con quel gol che abbiamo segnato subito che ci ha fatto capire una cosa: era il pomeriggio giusto. Serie A.» Chiudi gli occhi e immagina la partita allo “Stadium”… «Per tutti il massimo è giocare a San Siro, dicono sia un’emozione straordinaria, ma io voglio pensare che giocare nello stadio della tua squadra del cuore con la maglia della squadra della tua città sia fantastico. Quel giorno ci saranno Nato e cresciuto a Frosinone. Quando esci, quando giri per la citta? «Non scherziamo, qui non ci sono divi e la gente quando ci vede in giro per la città saluta, nulla più. È ovvio che ci sia il bambino che ti ferma e ti chiede l’autografo oppure il “selfie”, ma tutto finisce qui. Il bello della nostra realtà è questo: B MAGAZINE fai il calciatore e puoi vivere normalmente. Io sono nato in una frazione, qui ho gli amici più cari, quando esco li raggiungo in centro, ma la nostra serata la trascorriamo senza assalti.» 64 www.legaserieb.it portata per la categoria. Il Bologna ha una rosa straordinaria, completa, esperta, con giocatori che hanno già vinto la categoria e possono tranquillamente stare in Serie A. Noi siamo passati in vantaggio, ci hanno raggiunti e al 15’ abbiamo segnato il gol 2-1. Poi è stata una partita bellissima, intensa, nella quale sapevamo di giocarci moltissimo; al fischio finale avevamo quattro punti vantaggio.» A Cittadella potevate festeggiare, invece il pareggio a 10’ dalla fine vi ha obbligato ad attendere ancora una settimana! «La partita contro il Crotone è iniziata al fischio finale di quella a Cittadella. Siamo entrati nel- DAL BOLOGNA AL CROTONE E ancora? «La partita con il Bologna, una squadra fuori www.legaserieb.it 65 B MAGAZINE