Processo Morandi 5

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Processo Morandi 5
L’ECO DI BERGAMO
32 Provincia
GIOVEDÌ 5 MAGGIO 2016
Morandi, le impiegate della banca
«Una prassi i bonifici senza firma»
Il processo. Una bancaria di Fiorano: il direttore mi disse di spostare soldi dai conti di Gamba
Sull’imprenditore Gianfranco: «Frequentava la filiale, corrispondenza aperta davanti a lui»
VITTORIO ATTANÀ
Al processo contro
Benvenuto Morandi (a porte
chiuse perché con rito abbreviato) è la volta di due impiegate di banca, che si trovavano alle
dipendenze dell’ex direttore
della filiale Private di Intesa
Sanpaolo a Fiorano al Serio,
prima dello scoppio della bufera dei presunti milioni spariti.
Sedute al banco dei testimoni
avrebbero sostanzialmente
confermato quello che gli inquirenti già sapevano: capitava,
anzi, era prassi, che si eseguissero bonifici o operazioni su richiesta del cliente anche in assenza della contestuale firma di
quest’ultimo, che per comodità
si limitava a disporre l’operazione a distanza. Era un servizio che si basava sul rapporto di
fiducia e che si faceva proprio
per comodità del cliente.
La duplice lettura accusa-difesa
Duplice la lettura. Secondo la
difesa di Morandi (retta dagli
avvocati Angelo Capelli e Maria
Laura Andreucci) il dato confermerebbe che le firme apocrife trovate sulle contabili bancarie dimostrano gran poco: anche l’imprenditore Gianfranco
Gamba, principale vittima dei
presunti furti addebitati all’imputato, potrebbe – come altri
clienti –aver disposto operazioni a distanza.
Secondo i pm Carmen Santoro e Maria Cristina Rota, invece, la deposizione delle impiegate confermerebbe la tesi
accusatoria: Gamba non sapeva
nulla dei movimenti bancari
eseguiti sui conti suoi e dei suoi
familiari, perché gli impiegati
davano corso alle operazioni su
ordine non di Gamba, bensì di
Morandi. «Ricordo un’operazione che feci sul conto di Simona Gamba (figlia di Gianfranco,
ndr) su indicazione del direttore», avrebbe detto in sostanza
una delle impiegate ieri in aula.
Le testimonianze hanno
confermato quanto era già stato messo nero su bianco da un
funzionario di Banca d’Italia
nominato consulente della
Procura per le indagini: «La
prassi operativa – scriveva il
consulente nella sua relazione
– attuata nei confronti di molti
clienti prevedeva per le operazioni di cassa che Morandi (o
suoi collaboratori) scendesse
in filiale con richieste di assegni
circolari o prelevamenti non
firmati dal cliente. Alcuni dipendenti hanno riferito di casi
in cui erano ragionevolmente
sicuri che il cliente non era presente negli uffici (...) ma l’operazione veniva comunque eseguita».
La difesa ha insistito sui buoni rapporti Gamba-Morandi: i
legali cercheranno probabilmente di sostenere, nelle loro
conclusioni, che l’imprenditore non poteva non sapere dei
movimenti sui suoi conti e dei
suoi familiari.
I soldi sottratti sono infatti
finiti nelle casse delle società
legate allo sci di Lizzola, in cui
Gamba aveva investito («ma solo 300 mila euro e solo perché
mi fidavo di Benvenuto», ha
sempre precisato l’imprenditore), mentre «Morandi non ha
intascato un soldo per sé» hanno più volte ribadito suoi i legali, sostenendo che non avrebbe
senso rubare (l’ex direttore e
sindaco di Valbondione è accusato di furto) per non intascarsi
nulla.
TRIBUNALE DI BERGAMO – SEZIONE FALLIMENTARE
FALLIMENTO TECNOPRINT di PIOLDI ANNA MARIA & C. S.n.c.,
nonché di PIOLDI ANNA MARIA e ORSINI GESUINO
personalmente FALL. N. 164/2012 R.F.
Giudice Delegato: Dott.ssa Laura Giraldi
Curatore: Avv. Nicola Brambati
Il Curatore della procedura in oggetto, Avv. Nicola Brambati, rende noto che, sulla
base di un’offerta irrevocabile di acquisto pervenuta allo stesso, è stato autorizzato dal
G.D. (con provvedimento del 6.04.2016) alla vendita a trattativa privata dei seguenti
beni immobili di pertinenza della procedura concorsuale con prezzo base e offerte in
aumento di seguito determinate.
Lotto 1: intera proprietà pro quote indivise di n. 1 unità negoziale, sita in Bariano
(BG), Via C. Battisti, n. 13, costituita da abitazione di tipo economico individuata
al foglio 7, particella 1778, sub. 3, cat. A/3, cl. 2, cons. 5,5 vani. Libero. Prezzo di
perizia 70.994,00 euro. Prezzo base d’offerta Euro 50.000,00=; Offerta in aumento
Euro 1.000,00
Lotto2: Proprietà per la quota di 1/6 di n. 1 unità negoziale, sita in Bariano (BG), Via
Chiesa, n. 7, costituita da abitazione di tipo civile individuata al foglio 12, particella
1215, sub. 2, cat. A/3, cl. 1, cons. 4 vani. Prezzo di perizia 3.500,00 euro. Prezzo base
d’offerta Euro 3.500,00=; Offerta in aumento Euro 100,00.
Si invitano tutti i soggetti interessati a presentare presso lo studio del Curatore Avv.
Nicola Brambati in Romano di Lombardia (BG) - 24058, Vicolo Seriolo n. 1 entro il termine perentorio del 10.06.2016 alle ore 17,00, per i singoli Lotti, offerte in busta chiusa, sulla quale deve essere indicato il nome del Giudice Delegato, la data della vendita,
il numero del fallimento e il numero del lotto e/o dei lotti cui intendono partecipare,
cauzionate con assegno circolare non trasferibile intestato al “Fallimento Tecnoprint di
Pioldi Anna Maria & C. s.n.c.” di importo pari al 10% del prezzo offerto, che abbiano
pari o miglior contenuto rispetto alla base d’offerta. Gli interessati potranno visionare i
beni in vendita rivolgendosi al Curatore (Tel. 0363.90.28.68 – indirizzo mail: [email protected]). Data vendita 17.06.2016 ore 16,00 presso lo studio del
Curatore Avv. Nicola Brambati in Romano di Lombardia (BG) - 24058, Vicolo Seriolo
n. 1. Gli immobili saranno venduti liberi da iscrizioni o trascrizioni pregiudizievoli con
cancellazione a cura della Curatela, ma le relative spese di aggiudicazione, trasferimento, cancellazione di iscrizioni ipotecarie, di trascrizioni di pignoramenti e della
trascrizione della sentenza di fallimento, nonché le imposte inerenti e conseguenti
all’aggiudicazione rimarranno ad esclusivo carico degli acquirenti. La vendita dei beni
avverrà nello stato di fatto e di diritto in cui i beni stessi si trovano, senza garanzia
di vizi, evizione e mancanza di qualità dei beni: in nessun caso il compratore potrà
pretendere dalla procedura il risarcimento dei danni subiti, la restituzione del prezzo
pagato e/o il rimborso delle spese. Si fa presente che la scelta del contraente avverrà
secondo le previsioni del REGOLAMENTO di assegnazione, da richiedere presso lo
Studio del Curatore, ad insindacabile giudizio della procedura.
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Al processo a Benvenuto Morandi si è parlato dell’autenticità delle firme per le operazioni bancarie
L’imputato forse parlerà
1 Fra i testimoni
anche l’ex capo
dell’imputato:
«Anche io parlai
con Gamba di Stl»
1 Nella prossima
udienza potrebbe
parlare proprio
l’ex sindaco finito
sotto accusa
Colpi di scena potrebbero arrivare nella prossima udienza, il
25 maggio, in cui potrebbe
prendere la parola (per dichiarazioni spontanee o un interrogatorio) lo stesso Morandi.
L’imprenditore Gamba, parte
offesa, ieri era in aula ad assistere al processo. Di lui le impiegate che hanno testimoniato hanno detto che «si vedeva, in banca» e che qualche volta era capitato di aprire, in sua presenza,
la corrispondenza a lui destinata (Morandi è accusato, invece,
di averla fatta sparire).
Ieri è stata chiamata a testimoniare anche Livia Semperboni, l’ex superiore di Morandi,
allora responsabile della sede di
Bergamo della Private Banking
Tentato furto in ditta
Sorpresi da pattuglia
Arrestato romeno
Suisio
La banda sorpresa
martedì notte a forzare
un lucchetto. Due riescono
a fuggire, preso il terzo
Hanno forzato il lucchetto del laboratorio di una ditta di Suisio nel tentativo di mettere a segno un furto in piena
notte, ma non hanno fatto i conti
con il passaggio di una pattuglia
dell’istituto di vigilanza privata
«Sorveglianza Italiana», che ha
notato la forzatura e dato l’allarme, con l’arrivo nel giro di pochi
attimi dei carabinieri di Capriate San Gervasio. In manette è finito uno dei tre ladri, V. A., romeno di 37 anni, mentre gli altri due
complici sono riusciti a dileguarsi nei campi vicini.
Controlli dei carabinieri
Tutto è avvenuto intorno alle
23 di martedì: una guardia giurata, passando per il consueto
controllo davanti alla ditta «Accumulatori Ariete srl» di via
Mattei a Suisio, ha notato il lucchetto del laboratorio spaccato.
Tra l’altro l’azienda era stata già
oggetto di un tentativo di furto
due giorni prima e proprio quel-
di Intesa San Paolo (l’imputato
dirigeva la filiale di Fiorano). La
donna avrebbe confermato che
le era capitato di parlare di Stl
(Sviluppo turistico Lizzola, la
società dello sci) con l’imprenditore. Cosa che per la difesa di
Morandi dimostrerebbe che
Gamba non era all’oscuro della
gestione societaria, tanto più
che come responsabile del
marketing di Stl lavorava una
persona di sua fiducia, sentita
in una delle udienze precedenti
come testimone. Invece era all’oscuro di tutto, secondo la
Procura, che ha sempre ritenuto e ritiene Gamba la principale
vittima nella vicenda, tradito e
derubato da quel direttore di
banca di cui tanto si fidava.
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Prostituzione
minorile
Domiciliari
revocati ai 12
L’indagine
Dal prossimo 9 maggio
gli indagati avranno l’obbligo
di firma. L’inchiesta era stata
chiusa settimana scorsa
Torneranno liberi a
partire da lunedì prossimo, ma
con l’obbligo di firma tre volte la
settimana, i dodici indagati nell’inchiesta della procura di Brescia sulla prostituzione minorile e che si trovano agli arresti domiciliari da tre mesi. Il provvedimento del gip di Brescia è stato
notificato ieri agli indagati. Giusto la scorsa settimana il pm titolare del caso, Ambrogio Cassiani, aveva invece notificato la
chiusura dell’inchiesta, culminata a febbraio con le 12 ordinanze di custodia cautelare.
Secondo l’accusa, tra il 2014 e
il 2015 tre ragazzi tra i 16 e i 17
anni avrebbero offerto prestazioni sessuali a pagamento (con
cifre dai 20 ai cento euro, oppure
regali) agli indagati, i quali li avevano contattati tramite il sito di
annunci Badoo. Gli incontri sarebbero avvenuti in auto o a casa
di alcuni degli indagati, posti fin
da subito ai domiciliari. In attesa
del processo, da lunedì potranno uscire di casa, salvo l’obbligo
di presentarsi per firmare dai
carabinieri. Gli indagati sono:
don Diego Rota, 46 anni, ex parroco di Solza; Cristian Zilli, 43, di
Treviglio, ex allenatore delle
giovanili; Corrado Fumagalli,
48, di Pognano, presentatore di
programmi tv a luci rosse; Egidio Bosio, 53, di Albino, agente
della polizia locale di Boltiere;
Pier Luigi Rossi, 49, assicuratore
di Bergamo; Ettore Tucci, 40,
impiegato di Bergamo; Francesco Bellone, 46, di Muggiò
(Monza Brianza); Sergio Madureri, 59, di Parma; Renato Ernesto Messina, 52, di Vigevano;
Gerardo Morana, 47, di Cinisello
Balsamo; Claudio Tonoli, 55, di
Collebeato (Brescia); Massimo
Zoli, 46, di Milano.
Fa. Co.
la mattina il proprietario aveva
raggiunto i carabinieri di Capriate per denunciare l’accaduto, quindi l’allerta era massima.
Subito la guardia giurata ha
quindi dato l’allarme ai carabinieri e, appena la pattuglia è arrivata, dalla ditta sono state viste
fuggire tre persone. I militari si
sono messi all’inseguimento,
riuscendo così a bloccare uno
dei tre fuggitivi, il trentasettenne romeno. Vicino al lucchetto
forzato i militari hanno poi scoperto una sbarra metallica, probabilmente usata per lo scasso e
mostrata ieri mattina in aula.
Arrestato per tentato furto aggravato, ieri l’uomo è stato infatti processato per direttissima
davanti al giudice Gaetano Buonfrate. Ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere alle
domande. Il giudice, in mancanza di un domicilio adeguato, per
ora ha convalidato l’arresto con
applicazione della misura cautelare della custodia in carcere,
anche in considerazione del fatto che il romeno ha già una denuncia per un fatto analogo.
Processo aggiornato all’11 maggio su richiesta della difesa.
Pezzotta
racconta come
è scampato
alla slavina
T. T.
A. M.
Terno d’Isola
A Terno d’Isola ha preso avvio la «settimana della biblioteca» con tante iniziative di
promozione alla lettura. Il programma continua stasera alle
20,45 all’auditorium in via Casolini dove si terrà l’incontro con
Alessio Pezzotta, alpinista e
scrittore del libro «Miracolo di
Natale: sopravvissuto 10 ore sotto la slavina». Domani alle 20,45,
sempre all’auditorium, i genitori di Giulia Gabrieli presenteranno filmato e libro testimonianza di Giulia morta a 14 anni
nel 2011 a causa di un tumore.
Sabato alle 10 animazione alla
lettura per bambini dai 2 ai 6 anni con Elena Perego; alle 18 incontro con due giovani autrici:
Chiara Personeni ed Elisa Biffi.