SICUREZZA E IGIENE NELLA SCUOLA E NEL LAVORO

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SICUREZZA E IGIENE NELLA SCUOLA E NEL LAVORO
SICUREZZA E IGIENE
NELLA SCUOLA E NEL LAVORO
VALUTAZIONE
VALUTAZIONEDEI
DEI
RISCHI
RISCHI
1
SCOPO DELLA VALUTAZIONE DEI RISCHI
IDENTIFICARE I PERICOLI
VALUTARE I RISCHI
STABILIRE LE MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
CONTROLLARE
CONTROLLARESE
SELE
LEMISURE
MISUREADOTTATE
ADOTTATE
SONO
SONOADEGUATE
ADEGUATE
FORNIRE
FORNIREPRIORITA’
PRIORITA’ALLE
ALLEMISURE
MISURE
DI
DIPREVENZIONE
PREVENZIONEEEPROTEZIONE
PROTEZIONE
FORNIRE
FORNIREALLE
ALLEAUTORITA’
AUTORITA’COMPETENTI,
COMPETENTI,AI
AILAVORATORI,
LAVORATORI,
AI
LORO
RAPPRESENTANTI
E
AL
SISTEMA
AZIENDA
AI LORO RAPPRESENTANTI E AL SISTEMA AZIENDASTESSO
STESSO
LA
TESTIMONIANZA
CHE
I
FATTORI
DI
RISCHIO
(PERICOLI)
LA TESTIMONIANZA CHE I FATTORI DI RISCHIO (PERICOLI)
SONO
SONOSOTTO
SOTTOCONTROLLO
CONTROLLO
2
Commento a pag.2
decreto626/94
626/94prevede
prevedel’elaborazione
l’elaborazionedidiun
undocumento
documentosintesi
sintesidella
dellavalutazione
valutazionedei
deirischi
rischiper
perlala
IlIldecreto
sicurezzaeelalasalute
salutedei
deilavoratori.
lavoratori.
sicurezza
Nonsono
sonofatti
fattiobblighi
obblighicirca
circalalametodologia
metodologiada
daadottarsi
adottarsiper
perlalavalutazione.
valutazione.
Non
E’viceversa
viceversaobbligatorio
obbligatoriodocumentare
documentarei icriteri
criterididivalutazione
valutazioneadottati,
adottati,l’individuazione
l’individuazionedelle
dellemisure
misure
E’
prevenzioneeeprotezione
protezioneconseguenti
conseguentialla
allavalutazione
valutazioneed
edinfine
infineililprogramma
programmadidiattuazione
attuazione
didiprevenzione
dellemisure
misureindividuate
individuateinteso
intesocome
comeindicazione
indicazionedelle
dellepriorità
prioritàeedei
deitempi
tempididiattuazione
attuazionedelle
delle
delle
misureindividuate.
individuate.
misure
processodidivalutazione
valutazionedei
deirischi
rischideve
deveessere
essereattuato
attuatoininmodo
modopermanente
permanentealalfine
finedidimantenere
mantenere
IlIlprocesso
livellodidisicurezza
sicurezzamesso
messoininatto
attoeediditendere
tenderealalcontinuo
continuomiglioramento
miglioramentodelle
dellecondizioni
condizionididi
ilillivello
sicurezzaeesalute
salutedei
deilavoratori.
lavoratori.
sicurezza
Lavalutazione
valutazionedei
deirischi
rischied
edi iprovvedimenti
provvedimenticonseguenti,
conseguenti,inintermini
terminididiresponsabilità,
responsabilità,sono
sonoinincapo
capo
La
datoredidilavoro.
lavoro.
alaldatore
3
ELEMENTI CHIAVE DELLA VALUTAZIONE DEI RISCHI
La valutazione dei rischi è un esame sistematico di tutti gli aspetti del lavoro al fine di
prendere in considerazione ciò che causa un danno fisico e materiale, se i pericoli possono
essere eliminati, o altrimenti quali misure di protezione e/o prevenzione sono state
introdotte per prevenire e se queste misure sono soddisfacenti nella teoria e nella pratica.
LA
LAVALUTAZIONE
VALUTAZIONEDEI
DEIRISCHI
RISCHIE’
E’ARTICOLATA
ARTICOLATACOME
COMESEGUE:
SEGUE:
•identificazione
•identificazionedei
deipericoli
pericoli
••identificazione
identificazionedei
deilavoratori
lavoratori(o
(odiditerzi)
terzi) esposti
espostiaarischi
rischipotenziali
potenziali
••valutazione
valutazionedei
deirischi,
rischi,dal
dalpunto
puntodidivista
vista qualitativo
qualitativoooquantitativo
quantitativo
••studio
studiodella
dellapossibilità
possibilitàdidieliminare
eliminarei irischi
rischi e,e,inincaso
casocontrario
contrario
••decisione
decisionesulla
sullanecessità
necessitàdidiintrodurre
introdurre ulteriori
ulterioriprovvedimenti
provvedimentiper
perlimitare
limitarei i
rischi
rischi
4
PROPOSTA DI PROCEDURA OPERATIVA
Individuare
Individuareed
edorganizzare
organizzarelelefonti
fontiinformative
informative
Valutare
Valutarei irischi
rischisulla
sullabase
basedidicriteri
criteridefiniti
definiti
(ad
(ades.
es.Check
CheckList)
List)
Esistono criteri obbligatori
o specifici ?
si
Eseguire
Eseguirelalavalutazione
valutazione
secondo
secondol’indicazione
l’indicazione
no
Elaborare
Elaborareililpiano
pianodelle
dellemisure
misurediditutela
tutela
Redigere
RedigereililDOCUMENTO
DOCUMENTO
5
METODOLOGIA
Non esistono regole fisse su come interpretare una
VALUTAZIONE DEI RISCHI
NELLA PRATICA E’ UTILE PROCEDERE IN ALMENO 2 FASI
FASE 1
VALUTAZIONE
VALUTAZIONEPRELIMINARE
PRELIMINARECHE
CHEIDENTIFICHI
IDENTIFICHII IRISCHI
RISCHI
PRINCIPALI
PRINCIPALI EE DISTINGUA
DISTINGUAQUELLI
QUELLICHE
CHEESIGONO
ESIGONOLA
LAFASE
FASE22
FASE 2
RISCHI
RISCHICHE
CHEESIGONO
ESIGONOUNA
UNACONSIDERAZIONE
CONSIDERAZIONE
PIU’
PIU’PARTICOLAREGGIATA
PARTICOLAREGGIATA
FASE ...i-esima
ULTERIORI
ULTERIORIAPPROFONDIMENTI
APPROFONDIMENTIQUANDO
QUANDOSI
SIRENDE
RENDE
NECESSARIO
NECESSARIORICORRERE
RICORREREAAMEZZI
MEZZIDI
DIVALUTAZIONE
VALUTAZIONE
DEL
DELRISCHIO
RISCHIOPIU’
PIU’COMPLESSI
COMPLESSI(STIME
(STIMEQUANTITATIVE
QUANTITATIVE
E/O
MODELLI
COMPLESSI)
E/O MODELLI COMPLESSI)
6
FASE 1
VALUTAZIONE
VALUTAZIONEPRELIMINARE
PRELIMINARE
DEVE COMPRENDERE :
A)
A)
OVE
OVEPOSSIBILE,
POSSIBILE,L’IDENTIFICAZIONE
L’IDENTIFICAZIONEDEI
DEIRISCHI
RISCHICHE
CHEPOSSONO
POSSONOESSERE
ESSEREELIMINATI
ELIMINATI
InInmolti
casi
risulterà
impossibile,
comunque
si
dovrà
tenere
presente
quale
ipotesi
di
lavoro
molti casi risulterà impossibile, comunque si dovrà tenere presente quale ipotesi di lavoro
B)
B)
L’ESAME
L’ESAMECOMPLETO
COMPLETODEI
DEIPERICOLI
PERICOLIPER
PERI IQUALI
QUALINON
NONSONO
SONONECESSARIE
NECESSARIEULTERIORI
ULTERIORI
AZIONI
(ad
es.:scale
fisse,
attrezzi
a
mano,
che
risultano
essere
concepiti
adeguatamente
AZIONI (ad es.:scale fisse, attrezzi a mano, che risultano essere concepiti adeguatamenteee
soggetti
soggettiad
adun
unimpiego
impiegonormale).
normale).
E’
E’COMUNQUE
COMUNQUENECESSARIO
NECESSARIOPORRE
PORREIN
INRILIEVO
RILIEVOOGNI
OGNIUSO
USOECCEZIONALE
ECCEZIONALEOOSPECIALE
SPECIALE
Ad
es.
se
si
devono
trasportare
carichi
eccezionalmente
pesanti
su
una
scala
fissa,
oppure
Ad es. se si devono trasportare carichi eccezionalmente pesanti su una scala fissa, oppurese
sesisi
impiegano
impieganoattrezzi
attrezzimanuali
manualiper
perlavorazioni
lavorazionispeciali,
speciali,sarà
saràopportuno
opportunovalutare
valutarei irischi
rischiininmodo
modo
maggiormente
dettagliato
maggiormente dettagliato
C)
C)
IDENTIFICARE
IDENTIFICAREI IRISCHI
RISCHICHE
CHERISULTANO
RISULTANOBEN
BENNOTI
NOTIEEPER
PERI IQUALI
QUALISONO
SONO
CHIARAMENTE
EVIDENZIABILI
E
DISPONIBILI
MISURE
DI
CONTROLLO
ADEGUATE
CHIARAMENTE EVIDENZIABILI E DISPONIBILI MISURE DI CONTROLLO ADEGUATE
D)
D)
INDICARE
INDICAREI ICASI
CASIIN
INCUI
CUIE’
E’NECESSARIA
NECESSARIAUNA
UNAVALUTAZIONE
VALUTAZIONEPIU’
PIU’COMPLETA
COMPLETA
E,
SE
DEL
CASO,
IMPIEGARE
TECNICHE
PIU’
SOFISTICATE
E, SE DEL CASO, IMPIEGARE TECNICHE PIU’ SOFISTICATE
7
FASE 2
I IRISCHI
RISCHIINDIVIDUATI
INDIVIDUATIABBISOGNANO
ABBISOGNANO
DI
DIAPPROFONDIMENTI
APPROFONDIMENTI
1)
1)
2)
2)
3)
3)
4)
4)
5)
5)
INDIVIDUAZIONE
INDIVIDUAZIONEDEI
DEIPERICOLI
PERICOLIIN
INTUTTI
TUTTIGLI
GLIASPETTI
ASPETTIDEL
DELLAVORO
LAVORO
IDENTIFICAZIONE
IDENTIFICAZIONEDI
DITUTTI
TUTTICOLORO
COLOROCHE
CHEPOSSONO
POSSONOESSERE
ESSERE
ESPOSTI
AL
RISCHIO,
COMPRESI
I
GRUPPI
AD
ALTO
RISCHIO
ESPOSTI AL RISCHIO, COMPRESI I GRUPPI AD ALTO RISCHIO
STIMA
STIMADEL
DELRISCHIO,
RISCHIO,PRENDENDO
PRENDENDOIN
INCONSIDERAZIONE
CONSIDERAZIONEL’AFFIDABILITA’
L’AFFIDABILITA’EE
L’ADEGUATEZZA
L’ADEGUATEZZADELLE
DELLEMISURE
MISUREDI
DIPREVENZIONE
PREVENZIONEPOSTE
POSTEIN
INESSERE
ESSERE
DECISIONE
DECISIONESE
SEEEQUALI
QUALINUOVE
NUOVEMISURE
MISUREINTRODURRE
INTRODURREPER
PERRIDURRE
RIDURREI IRISCHI
RISCHI
DEFINIZIONE
DEFINIZIONEDELLE
DELLEPRIORITA’
PRIORITA’DELLE
DELLEMISURE
MISUREDI
DI
PREVENZIONE
E
DI
PROTEZIONE
DA
PRENDERE
PREVENZIONE E DI PROTEZIONE DA PRENDERE
8
PIANO DI AZIONE A CURA DEL DATORE DI LAVORO
ORGANIZZAZIONE DELLA VALUTAZIONE DEL RISCHIO
COMMISSIONARE,
COMMISSIONARE,ORGANIZZARE
ORGANIZZAREEECOORDINARE
COORDINARELA
LAVALUTAZIONE
VALUTAZIONE
NOMINARE
NOMINAREGLI
GLIESPERTI
ESPERTICOMPETENTI
COMPETENTI
CONSULTARE
CONSULTAREI IRAPPRESENTANTI
RAPPRESENTANTIDEI
DEILAVORATORI
LAVORATORIIN
INMERITO
MERITOALLA
ALLA
DESIGNAZIONE
DEGLI
ESPERTI
DESIGNAZIONE DEGLI ESPERTI
FORNIRE
FORNIRELE
LEINFORMAZIONI,
INFORMAZIONI,LE
LERISORSE
RISORSEEEILILSUPPORTO
SUPPORTOAGLI
AGLIESPERTI
ESPERTI
COINVOLGERE
COINVOLGEREI IDIRIGENTI
DIRIGENTIEEINCORAGGIARE
INCORAGGIAREILILCONTRIBUTO
CONTRIBUTODEI
DEILAVORATORI
LAVORATORI
PROVVEDERE
PROVVEDEREAGLI
AGLIACCORDI
ACCORDINECESSARI
NECESSARIPER
PERREVISIONARE
REVISIONAREEERIVEDERE
RIVEDERELA
LA
VALUTAZIONE
DEL
RISCHIO
VALUTAZIONE DEL RISCHIO
GARANTIRE
GARANTIRECHE
CHELE
LEMISURE
MISUREDI
DIPREVENZIONE
PREVENZIONEEEPROTEZIONE
PROTEZIONETENGANO
TENGANO
CONTO
DEI
RISULTATI
DELLA
VALUTAZIONE
DEI
RISCHI
CONTO DEI RISULTATI DELLA VALUTAZIONE DEI RISCHI
MONITORARE
MONITORARELE
LEMISURE
MISUREDI
DIPREVENZIONE
PREVENZIONEEEPROTEZIONE
PROTEZIONEPER
PER
VERIFICARE
LA
LORO
EFFICACIA
VERIFICARE LA LORO EFFICACIA
INFORMARE
INFORMAREI ILAVORATORI
LAVORATORIE/O
E/OI ILORO
LORORAPPRESENTANTI
RAPPRESENTANTISUI
SUIRISULTATI
RISULTATI
DELLA
VALUTAZIONE
E
SULLE
MISURE
INTRODOTTE
DELLA VALUTAZIONE E SULLE MISURE INTRODOTTE
9
LISTA DI CONTROLLO
ORGANIZZATA PER FATTORI DI RISCHIO
RISCHI
RISCHIPER
PERLA
LA
SICUREZZA
SICUREZZADEI
DEILAVORATORI
LAVORATORI
RISCHI
RISCHIPER
PERLA
LA
SALUTE
SALUTEDEI
DEILAVORATORI
LAVORATORI
ASPETTI
ASPETTIORGANIZZATIVI
ORGANIZZATIVI
EEGESTIONALI
GESTIONALI
10
Commento a pag.10 e pag.12
Leliste
listedidicontrollo
controllo(check
(checklist)
list)fanno
fannoparte
partedelle
dellemetodologie
metodologied’approccio
d’approccioalla
allavalutazione
valutazionedei
dei
Le
rischipiù
piùdiffuse.
diffuse.Sono
Sonoelenchi
elenchididivoci
vocididicontrollo
controllobasate
basatesu
suconoscenze
conoscenzespecifiche
specificheed
edelaborate
elaborate
rischi
daesperti
espertisulla
sullabase
basedidileggi
leggieenorme
normevigenti.
vigenti.Sono
Sonorealizzate
realizzateininmodo
mododa
daconsentire
consentire un
un
da
confrontotra
tralelecaratteristiche
caratteristichedei
deiluoghi
luoghididilavoro
lavoro(strutture,
(strutture,impianti,
impianti,macchine,
macchine,attrezzature,
attrezzature,
confronto
procedure,ecc.)
ecc.)con
conleggi,
leggi,norme
normeoostandard.
standard.
procedure,
L’usodidiliste
listedidicontrollo
controllonella
nellavalutazione
valutazionedei
deirischi
rischioffre
offreuna
unaserie
seriedidivantaggi:
vantaggi:sistematicità
sistematicità
L’uso
d’approccio, facilità
facilitàdidiapplicazione
applicazioneeevalenza
valenzaformativa
formativaintrinseca.
intrinseca.
d’approccio,
Normalmentesono
sonoorganizzate
organizzateininmodo
mododa
davalutare
valutarelalasicurezza
sicurezza(prevenzione
(prevenzionedegli
degliinfortuni),
infortuni),lala
Normalmente
salute(prevenzione
(prevenzionedelle
dellemalattie
malattieprofessionali)
professionali)eegli
gliaspetti
aspettiorganizzativi
organizzativieegestionali
gestionali
salute
(fondamentaliinintutti
tuttii iprocessi
processipreventivi).
preventivi).
(fondamentali
Vengonoapplicate
applicatereparto
repartoper
perreparto,
reparto,area
areaper
perarea,
area,dopo
dopoaverne
averneIndividuato
Individuatoi ipericoli
pericolipresenti.
presenti.
Vengono
(es.pag.12)
(es.pag.12)
11
ESEMPIO DI MATRICE DI APPLICABILITA’ DEI FATTORI DI RISCHIO
Aree
Areeoperative
operative
Laboratorio
LaboratorioAmministraz.
Amministraz. Palestra
Palestra Biblioteca
Biblioteca
Macchine
Macchine
1.1.Aree
Areediditransito
transito
2.2.Spazi
Spazididilavoro
lavoro
3.3.Scale
Scale
4.4.Macchine
Macchine
5.5.Attrezzi
Attrezzimanuali
manuali
6.6.Manipolaz.
Manipolaz.man.
man.
7.7.Immagazzinam.
Immagazzinam.
8. Imp. elettrici
8. Imp. elettrici
9.9.App.
App.aapressione
pressione
10. Distrib. gas
10. Distrib. gas
11. App. sollevam.
11. App. sollevam.
12.
12.Mezzi
Mezzitrasporto
trasporto
13.
Esplos.
13. Esplos.incendio
incendio
14.
14.Agenti
Agentichimici
chimici
15. Agenti cancerog.
15. Agenti cancerog.
16.
16.Agenti
Agentibiologici
biologici
17.
Ventilaz.
17. Ventilaz.ind.le
ind.le
18. Rumore
18. Rumore
19.
19.Vibrazioni
Vibrazioni
20.
Microclima
20. Microclima
21. Radiaz. ionizz.
21. Radiaz. ionizz.
22.
22.Radiaz.
Radiaz.non
nonionizz.
ionizz.
23.
Illuminazione
23. Illuminazione
24.
24.Carico
Caricofisico
fisico
25.
Carico
mentale
25. Carico mentale
26.
26.Videoterminali
Videoterminali
**
**
**
**
**
**
**
**
*
*
*
**
**
**
**
*
*
**
**
*
*
**
**
**
**
**
**
*
**
**
*
*
**
**
*
*
**
**
**
**
**
**
**
**
**
**
**
**
**
**
**
*
*
*
*
ecc…
ecc…
12
PROBABILITA’ DI EVENTO INDESIDERATO CHE PROVOCA UN DANNO
P
La definizione della frequenza attesa fa riferimento principalmente all’esistenza di una correlazione più o meno
diretta tra la carenza riscontrata e la probabilità che si verifichi l’evento indesiderato, tenuto conto della frequenza
e della durata delle operazioni / lavorazioni che comportano rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori.
Valore
Valore
33
22
11
Livello
Livello
Definizione
Definizione/ /criteri
criteri
Molto
Moltoprobabile
probabile
- Esiste una correlazione diretta tra la mancanza rilevata ed il verificarsi del danno ipotizzato
- Esiste una correlazione diretta tra la mancanza rilevata ed il verificarsi del danno ipotizzato
per
peri ilavoratori.
lavoratori.
- Si sono già verificati danni per la stessa mancanza rilevata nella stessa unità lavorativa o
- Si sono già verificati danni per la stessa mancanza rilevata nella stessa unità lavorativa o
simili.
simili.
- -IlIlverificarsi
verificarsidel
deldanno
dannoconseguente
conseguentelalamancanza
mancanzarilevata
rilevatanon
nonsusciterebbe
susciterebbealcuno
alcunostupore.
stupore.
Probabile
Probabile
- - La
Lamancanza
mancanzarilevata
rilevatapuò
puòprovocare
provocareun
undanno,
danno,anche
anchese
senon
nonininmodo
modoautomatico
automaticoeediretto.
diretto.
- E’ noto qualche episodio in cui alla mancanza ha fatto seguito il danno.
- E’ noto qualche episodio in cui alla mancanza ha fatto seguito il danno.
- - IlIlverificarsi
verificarsidel
deldanno
dannoipotizzato
ipotizzatosusciterebbe
susciterebbesorpresa.
sorpresa.
Poco
Pocoprobabile
probabile
- - La
Lamancanza
mancanzarilevata
rilevatapuò
puòprovocare
provocareun
undanno
dannosolo
soloinincircostanze
circostanzesfortunate
sfortunatedidieventi.
eventi.
- - Sono
Sononoti
notisolo
solorarissimi
rarissimiepisodi
episodigià
giàverificatisi
verificatisiooaddirittura
addiritturanessun
nessunepisodio.
episodio.
- Il verificarsi del danno ipotizzato susciterebbe grande sorpresa e incredulità.
- Il verificarsi del danno ipotizzato susciterebbe grande sorpresa e incredulità.
13
GRANDEZZA DEL DANNO CHE L’EVENTO PUÒ CAUSARE
D
La definizione della scala di gravità del Danno fa riferimento principalmente alla reversibilità o meno del danno.
Valore
Valore
Livello
Livello
Definizione
Definizione/ /criteri
criteri
- - Infortunio
Infortunioooepisodio
episodiodidiesposizione
esposizioneacuta
acutacon
coneffetti
effettididiinvalidità
invaliditàtotale
totaleooaddirittura
addiritturaletale.
letale.
- - Esposizione
cronica
con
effetti
totalmente
o
parzialmente
irreversibili
e
invalidanti.
Esposizione cronica con effetti totalmente o parzialmente irreversibili e invalidanti.
33
Grave
Grave
22
Medio
Medio
- - Infortunio
Infortunioooepisodio
episodiodidiesposizione
esposizioneacuta
acutacon
coninabilità
inabilitàreversibile.
reversibile.
- - Esposizione
Esposizionecronica
cronicacon
coneffetti
effettireversibili.
reversibili.
11
Lieve
Lieve
- - Infortunio
Infortunioooepisodio
episodiodidiesposizione
esposizioneacuta
acutacon
coninabilità
inabilitàrapidamente
rapidamentereversibile.
reversibile.
- - Esposizione
Esposizionecronica
cronicacon
coneffetti
effettirapidamente
rapidamentereversibili.
reversibili.
L’incidente con rischio di conseguenze mortali, anche se improbabile, va considerato come priorità
nella programmazione delle misure di prevenzione.
N.B.: Deve essere preso in considerazione il danno più grave che può essere associato al rischio in esame:
a tal fine non può essere utilizzato il solo dato statistico aziendale che mostra un basso numero di
incidenti di quel tipo: di per sè tale dato non autorizza ad adottare misure di sicurezza meno restrittive.
14
MATRICE PER LA STIMA DEI RISCHI
R=PxD
Definiti la Probabilità attesa P e la gravità del Danno D, il rischio R viene calcolato con la formula R = P x D
e si può raffigurare in una rappresentazione a matrice, avente in ascisse la gravità del Danno
ed in ordinate la Probabilità attesa del suo verificarsi.
P
3
3 6 9
2
2 4 6
1 2 3
1
1
2
D
3
Una tale rappresentazione è un importante punto di partenza per la definizione delle priorità e la
programmazione temporale degli interventi di prevenzione e protezione da adottare.
La valutazione numerica e cromatica del livello di rischio permette di identificare la priorità degli
interventi da effettuare, ad es.:
R ≥6
Azioni correttive immediate
3 ≤ R ≤4
Azioni correttive da programmare con urgenza
1 ≤ R ≤2
Azioni correttive / migliorative da programmare nel breve-medio termine
15
Commento a pag.13, pag.14, pag.15
Gliinterventi
interventiindividuati
individuatiper
perl’eliminazione,
l’eliminazione,lalariduzione
riduzioneooililcontenimento
contenimentodei
deirischi
rischidevono
devono
Gli
essereprogrammati
programmatieepoi
poimessi
messiininatto
attosecondo
secondouna
unascala
scaladidipriorità
prioritàche
chetenga
tengaconto
contodell’entità
dell’entità
essere
deirischi.
rischi.
dei
E’quindi
quindiindispensabile
indispensabilepoter
poterconfrontare
confrontarei irischi
rischiper
perlalasalute
saluteeelalasicurezza
sicurezzaoriginati
originatidai
daidiversi
diversi
E’
pericoli,ininmodo
mododa
darealizzare
realizzareuna
una“graduatoria”
“graduatoria”ililpiù
piùpossibile
possibileoggettiva
oggettivadelle
dellepriorità.
priorità.
pericoli,
talproposito
propositorisulta
risultafondamentale
fondamentalelaladefinizione
definizionedidirischio,
rischio,basata
basataproprio
propriosulla
sulla probabilità
probabilità
AAtal
chel’evento
l’eventoindesiderato
indesideratosisiavveri
avverieesulla
sullamassima
massimaentità
entitàdel
deldanno
dannoche
cheililmedesimo
medesimoèèinin
che
gradodidiprodurre.
produrre.
grado
Organizzarei irischi
rischisulla
sullabase
basedelle
delledue
duecomponenti
componenticitate,
citate,individuando
individuandoper
perciascuno
ciascunosu
suuna
una
Organizzare
scalapredisposta
predispostaeefacilitata
facilitatasia
siadidiprobabilità
probabilitàdi
diaccadimento
accadimentoche
chedidientità
entitàdel
deldanno,
danno,
scala
consentepoi
poiuna
unastima
stimacomparata
comparatadei
deirischi.
rischi.
consente
Seinfine
infinesisiaccorpano
accorpanoi ivalori
valorididirischio
rischiocalcolati
calcolatiper
peraree
areedidiazione
azione(tre
(trenella
nellaversione
versioneproposta)
proposta)
Se
ottieneautomaticamente
automaticamentelalapriorità
prioritàaacui
cuifare
fareriferimento
riferimentoper
perattuare
attuarei iprovvedimenti
provvedimenti
sisiottiene
necessari.
necessari.
metododidistima
stimaillustrato
illustratoèèuno
unodei
deitanti
tantiutilizzabili
utilizzabili(è
(èpossibile
possibileanche
anchesemplicemente
semplicementeampliare
ampliare
IlIlmetodo
scalaaa44oopiù
piùlivelli),
livelli),ma
masisipresta
prestaegregiamente
egregiamentead
aduna
unacorretta
correttavalutazione
valutazioneininun
unambiente
ambiente
lalascala
articolatocome
comequello
quelloscolastico,
scolastico,senza
senzacreare
creareparticolari
particolariproblemi
problemivalutativi
valutativiooapplicativi.
applicativi.
articolato
16
ESEMPIO DI SCHEDA
PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI
Area operativa ....................................
Addetti n.
....................................
Fattore
di
rischio
N.
esposti
Operaz
ioni in
cui si
genera
il
rischio
Mansio
ne/
Macchi
na
Misure
di
prevenz
ione
present
i
Probab.
Rischio
P
Gravità
Danno
D
Entità
Rischio
R
Uso di
DPI
Sorv.
Sanit.
Note
(riferim
enti
normat
ivi)
17
Commento a pag.17
Unavolta
voltaeseguita
eseguitalalavalutazione
valutazionearea
areaper
perarea,
area,rischio
rischioper
perrischio,
rischio,eepoi
poistimata
stimatal’entità
l’entitàdidi
Una
ognunodidiquesti
questi(R
(R==PPxxD)
D)èèpossibile
possibileriassumere
riassumereeesintetizzare
sintetizzareilillavoro
lavorocomplessivo
complessivoininuna
una
ognuno
scheda.
scheda.
Talescheda
schedarisulta
risultaun
unutile
utilestrumento
strumentodidilavoro
lavoroper
perlalaprogrammazione
programmazionedegli
degliinterventi
interventieeun
un
Tale
riferimentoindispensabile
indispensabileper
perililmantenimento
mantenimentopermanente
permanentedel
delcontrollo
controllodei
deirischi.
rischi.
riferimento
Lasintesi
sintesirealizzata
realizzatanella
nellascheda
schedaconsente
consentealtresì
altresìun
unsemplice
sempliceeerapido
rapidotrasferimento
trasferimentodidi
La
informazionitra
trai ivari
vari“attori”
“attori”della
dellaprevenzione
prevenzioneche
checollaborano
collaboranoeesisialternano
alternanotra
tradidiloro
loronel
nel
informazioni
processocostante
costantedidivalutazione,
valutazione,controllo
controlloed
edaggiornamento
aggiornamentodei
deirischi.
rischi.
processo
18