SICUREZZA E IGIENE NELLA SCUOLA E NEL LAVORO
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SICUREZZA E IGIENE NELLA SCUOLA E NEL LAVORO
SICUREZZA E IGIENE NELLA SCUOLA E NEL LAVORO VALUTAZIONE VALUTAZIONEDEI DEI RISCHI RISCHI 1 SCOPO DELLA VALUTAZIONE DEI RISCHI IDENTIFICARE I PERICOLI VALUTARE I RISCHI STABILIRE LE MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE CONTROLLARE CONTROLLARESE SELE LEMISURE MISUREADOTTATE ADOTTATE SONO SONOADEGUATE ADEGUATE FORNIRE FORNIREPRIORITA’ PRIORITA’ALLE ALLEMISURE MISURE DI DIPREVENZIONE PREVENZIONEEEPROTEZIONE PROTEZIONE FORNIRE FORNIREALLE ALLEAUTORITA’ AUTORITA’COMPETENTI, COMPETENTI,AI AILAVORATORI, LAVORATORI, AI LORO RAPPRESENTANTI E AL SISTEMA AZIENDA AI LORO RAPPRESENTANTI E AL SISTEMA AZIENDASTESSO STESSO LA TESTIMONIANZA CHE I FATTORI DI RISCHIO (PERICOLI) LA TESTIMONIANZA CHE I FATTORI DI RISCHIO (PERICOLI) SONO SONOSOTTO SOTTOCONTROLLO CONTROLLO 2 Commento a pag.2 decreto626/94 626/94prevede prevedel’elaborazione l’elaborazionedidiun undocumento documentosintesi sintesidella dellavalutazione valutazionedei deirischi rischiper perlala IlIldecreto sicurezzaeelalasalute salutedei deilavoratori. lavoratori. sicurezza Nonsono sonofatti fattiobblighi obblighicirca circalalametodologia metodologiada daadottarsi adottarsiper perlalavalutazione. valutazione. Non E’viceversa viceversaobbligatorio obbligatoriodocumentare documentarei icriteri criterididivalutazione valutazioneadottati, adottati,l’individuazione l’individuazionedelle dellemisure misure E’ prevenzioneeeprotezione protezioneconseguenti conseguentialla allavalutazione valutazioneed edinfine infineililprogramma programmadidiattuazione attuazione didiprevenzione dellemisure misureindividuate individuateinteso intesocome comeindicazione indicazionedelle dellepriorità prioritàeedei deitempi tempididiattuazione attuazionedelle delle delle misureindividuate. individuate. misure processodidivalutazione valutazionedei deirischi rischideve deveessere essereattuato attuatoininmodo modopermanente permanentealalfine finedidimantenere mantenere IlIlprocesso livellodidisicurezza sicurezzamesso messoininatto attoeediditendere tenderealalcontinuo continuomiglioramento miglioramentodelle dellecondizioni condizionididi ilillivello sicurezzaeesalute salutedei deilavoratori. lavoratori. sicurezza Lavalutazione valutazionedei deirischi rischied edi iprovvedimenti provvedimenticonseguenti, conseguenti,inintermini terminididiresponsabilità, responsabilità,sono sonoinincapo capo La datoredidilavoro. lavoro. alaldatore 3 ELEMENTI CHIAVE DELLA VALUTAZIONE DEI RISCHI La valutazione dei rischi è un esame sistematico di tutti gli aspetti del lavoro al fine di prendere in considerazione ciò che causa un danno fisico e materiale, se i pericoli possono essere eliminati, o altrimenti quali misure di protezione e/o prevenzione sono state introdotte per prevenire e se queste misure sono soddisfacenti nella teoria e nella pratica. LA LAVALUTAZIONE VALUTAZIONEDEI DEIRISCHI RISCHIE’ E’ARTICOLATA ARTICOLATACOME COMESEGUE: SEGUE: •identificazione •identificazionedei deipericoli pericoli ••identificazione identificazionedei deilavoratori lavoratori(o (odiditerzi) terzi) esposti espostiaarischi rischipotenziali potenziali ••valutazione valutazionedei deirischi, rischi,dal dalpunto puntodidivista vista qualitativo qualitativoooquantitativo quantitativo ••studio studiodella dellapossibilità possibilitàdidieliminare eliminarei irischi rischi e,e,inincaso casocontrario contrario ••decisione decisionesulla sullanecessità necessitàdidiintrodurre introdurre ulteriori ulterioriprovvedimenti provvedimentiper perlimitare limitarei i rischi rischi 4 PROPOSTA DI PROCEDURA OPERATIVA Individuare Individuareed edorganizzare organizzarelelefonti fontiinformative informative Valutare Valutarei irischi rischisulla sullabase basedidicriteri criteridefiniti definiti (ad (ades. es.Check CheckList) List) Esistono criteri obbligatori o specifici ? si Eseguire Eseguirelalavalutazione valutazione secondo secondol’indicazione l’indicazione no Elaborare Elaborareililpiano pianodelle dellemisure misurediditutela tutela Redigere RedigereililDOCUMENTO DOCUMENTO 5 METODOLOGIA Non esistono regole fisse su come interpretare una VALUTAZIONE DEI RISCHI NELLA PRATICA E’ UTILE PROCEDERE IN ALMENO 2 FASI FASE 1 VALUTAZIONE VALUTAZIONEPRELIMINARE PRELIMINARECHE CHEIDENTIFICHI IDENTIFICHII IRISCHI RISCHI PRINCIPALI PRINCIPALI EE DISTINGUA DISTINGUAQUELLI QUELLICHE CHEESIGONO ESIGONOLA LAFASE FASE22 FASE 2 RISCHI RISCHICHE CHEESIGONO ESIGONOUNA UNACONSIDERAZIONE CONSIDERAZIONE PIU’ PIU’PARTICOLAREGGIATA PARTICOLAREGGIATA FASE ...i-esima ULTERIORI ULTERIORIAPPROFONDIMENTI APPROFONDIMENTIQUANDO QUANDOSI SIRENDE RENDE NECESSARIO NECESSARIORICORRERE RICORREREAAMEZZI MEZZIDI DIVALUTAZIONE VALUTAZIONE DEL DELRISCHIO RISCHIOPIU’ PIU’COMPLESSI COMPLESSI(STIME (STIMEQUANTITATIVE QUANTITATIVE E/O MODELLI COMPLESSI) E/O MODELLI COMPLESSI) 6 FASE 1 VALUTAZIONE VALUTAZIONEPRELIMINARE PRELIMINARE DEVE COMPRENDERE : A) A) OVE OVEPOSSIBILE, POSSIBILE,L’IDENTIFICAZIONE L’IDENTIFICAZIONEDEI DEIRISCHI RISCHICHE CHEPOSSONO POSSONOESSERE ESSEREELIMINATI ELIMINATI InInmolti casi risulterà impossibile, comunque si dovrà tenere presente quale ipotesi di lavoro molti casi risulterà impossibile, comunque si dovrà tenere presente quale ipotesi di lavoro B) B) L’ESAME L’ESAMECOMPLETO COMPLETODEI DEIPERICOLI PERICOLIPER PERI IQUALI QUALINON NONSONO SONONECESSARIE NECESSARIEULTERIORI ULTERIORI AZIONI (ad es.:scale fisse, attrezzi a mano, che risultano essere concepiti adeguatamente AZIONI (ad es.:scale fisse, attrezzi a mano, che risultano essere concepiti adeguatamenteee soggetti soggettiad adun unimpiego impiegonormale). normale). E’ E’COMUNQUE COMUNQUENECESSARIO NECESSARIOPORRE PORREIN INRILIEVO RILIEVOOGNI OGNIUSO USOECCEZIONALE ECCEZIONALEOOSPECIALE SPECIALE Ad es. se si devono trasportare carichi eccezionalmente pesanti su una scala fissa, oppure Ad es. se si devono trasportare carichi eccezionalmente pesanti su una scala fissa, oppurese sesisi impiegano impieganoattrezzi attrezzimanuali manualiper perlavorazioni lavorazionispeciali, speciali,sarà saràopportuno opportunovalutare valutarei irischi rischiininmodo modo maggiormente dettagliato maggiormente dettagliato C) C) IDENTIFICARE IDENTIFICAREI IRISCHI RISCHICHE CHERISULTANO RISULTANOBEN BENNOTI NOTIEEPER PERI IQUALI QUALISONO SONO CHIARAMENTE EVIDENZIABILI E DISPONIBILI MISURE DI CONTROLLO ADEGUATE CHIARAMENTE EVIDENZIABILI E DISPONIBILI MISURE DI CONTROLLO ADEGUATE D) D) INDICARE INDICAREI ICASI CASIIN INCUI CUIE’ E’NECESSARIA NECESSARIAUNA UNAVALUTAZIONE VALUTAZIONEPIU’ PIU’COMPLETA COMPLETA E, SE DEL CASO, IMPIEGARE TECNICHE PIU’ SOFISTICATE E, SE DEL CASO, IMPIEGARE TECNICHE PIU’ SOFISTICATE 7 FASE 2 I IRISCHI RISCHIINDIVIDUATI INDIVIDUATIABBISOGNANO ABBISOGNANO DI DIAPPROFONDIMENTI APPROFONDIMENTI 1) 1) 2) 2) 3) 3) 4) 4) 5) 5) INDIVIDUAZIONE INDIVIDUAZIONEDEI DEIPERICOLI PERICOLIIN INTUTTI TUTTIGLI GLIASPETTI ASPETTIDEL DELLAVORO LAVORO IDENTIFICAZIONE IDENTIFICAZIONEDI DITUTTI TUTTICOLORO COLOROCHE CHEPOSSONO POSSONOESSERE ESSERE ESPOSTI AL RISCHIO, COMPRESI I GRUPPI AD ALTO RISCHIO ESPOSTI AL RISCHIO, COMPRESI I GRUPPI AD ALTO RISCHIO STIMA STIMADEL DELRISCHIO, RISCHIO,PRENDENDO PRENDENDOIN INCONSIDERAZIONE CONSIDERAZIONEL’AFFIDABILITA’ L’AFFIDABILITA’EE L’ADEGUATEZZA L’ADEGUATEZZADELLE DELLEMISURE MISUREDI DIPREVENZIONE PREVENZIONEPOSTE POSTEIN INESSERE ESSERE DECISIONE DECISIONESE SEEEQUALI QUALINUOVE NUOVEMISURE MISUREINTRODURRE INTRODURREPER PERRIDURRE RIDURREI IRISCHI RISCHI DEFINIZIONE DEFINIZIONEDELLE DELLEPRIORITA’ PRIORITA’DELLE DELLEMISURE MISUREDI DI PREVENZIONE E DI PROTEZIONE DA PRENDERE PREVENZIONE E DI PROTEZIONE DA PRENDERE 8 PIANO DI AZIONE A CURA DEL DATORE DI LAVORO ORGANIZZAZIONE DELLA VALUTAZIONE DEL RISCHIO COMMISSIONARE, COMMISSIONARE,ORGANIZZARE ORGANIZZAREEECOORDINARE COORDINARELA LAVALUTAZIONE VALUTAZIONE NOMINARE NOMINAREGLI GLIESPERTI ESPERTICOMPETENTI COMPETENTI CONSULTARE CONSULTAREI IRAPPRESENTANTI RAPPRESENTANTIDEI DEILAVORATORI LAVORATORIIN INMERITO MERITOALLA ALLA DESIGNAZIONE DEGLI ESPERTI DESIGNAZIONE DEGLI ESPERTI FORNIRE FORNIRELE LEINFORMAZIONI, INFORMAZIONI,LE LERISORSE RISORSEEEILILSUPPORTO SUPPORTOAGLI AGLIESPERTI ESPERTI COINVOLGERE COINVOLGEREI IDIRIGENTI DIRIGENTIEEINCORAGGIARE INCORAGGIAREILILCONTRIBUTO CONTRIBUTODEI DEILAVORATORI LAVORATORI PROVVEDERE PROVVEDEREAGLI AGLIACCORDI ACCORDINECESSARI NECESSARIPER PERREVISIONARE REVISIONAREEERIVEDERE RIVEDERELA LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO VALUTAZIONE DEL RISCHIO GARANTIRE GARANTIRECHE CHELE LEMISURE MISUREDI DIPREVENZIONE PREVENZIONEEEPROTEZIONE PROTEZIONETENGANO TENGANO CONTO DEI RISULTATI DELLA VALUTAZIONE DEI RISCHI CONTO DEI RISULTATI DELLA VALUTAZIONE DEI RISCHI MONITORARE MONITORARELE LEMISURE MISUREDI DIPREVENZIONE PREVENZIONEEEPROTEZIONE PROTEZIONEPER PER VERIFICARE LA LORO EFFICACIA VERIFICARE LA LORO EFFICACIA INFORMARE INFORMAREI ILAVORATORI LAVORATORIE/O E/OI ILORO LORORAPPRESENTANTI RAPPRESENTANTISUI SUIRISULTATI RISULTATI DELLA VALUTAZIONE E SULLE MISURE INTRODOTTE DELLA VALUTAZIONE E SULLE MISURE INTRODOTTE 9 LISTA DI CONTROLLO ORGANIZZATA PER FATTORI DI RISCHIO RISCHI RISCHIPER PERLA LA SICUREZZA SICUREZZADEI DEILAVORATORI LAVORATORI RISCHI RISCHIPER PERLA LA SALUTE SALUTEDEI DEILAVORATORI LAVORATORI ASPETTI ASPETTIORGANIZZATIVI ORGANIZZATIVI EEGESTIONALI GESTIONALI 10 Commento a pag.10 e pag.12 Leliste listedidicontrollo controllo(check (checklist) list)fanno fannoparte partedelle dellemetodologie metodologied’approccio d’approccioalla allavalutazione valutazionedei dei Le rischipiù piùdiffuse. diffuse.Sono Sonoelenchi elenchididivoci vocididicontrollo controllobasate basatesu suconoscenze conoscenzespecifiche specificheed edelaborate elaborate rischi daesperti espertisulla sullabase basedidileggi leggieenorme normevigenti. vigenti.Sono Sonorealizzate realizzateininmodo mododa daconsentire consentire un un da confrontotra tralelecaratteristiche caratteristichedei deiluoghi luoghididilavoro lavoro(strutture, (strutture,impianti, impianti,macchine, macchine,attrezzature, attrezzature, confronto procedure,ecc.) ecc.)con conleggi, leggi,norme normeoostandard. standard. procedure, L’usodidiliste listedidicontrollo controllonella nellavalutazione valutazionedei deirischi rischioffre offreuna unaserie seriedidivantaggi: vantaggi:sistematicità sistematicità L’uso d’approccio, facilità facilitàdidiapplicazione applicazioneeevalenza valenzaformativa formativaintrinseca. intrinseca. d’approccio, Normalmentesono sonoorganizzate organizzateininmodo mododa davalutare valutarelalasicurezza sicurezza(prevenzione (prevenzionedegli degliinfortuni), infortuni),lala Normalmente salute(prevenzione (prevenzionedelle dellemalattie malattieprofessionali) professionali)eegli gliaspetti aspettiorganizzativi organizzativieegestionali gestionali salute (fondamentaliinintutti tuttii iprocessi processipreventivi). preventivi). (fondamentali Vengonoapplicate applicatereparto repartoper perreparto, reparto,area areaper perarea, area,dopo dopoaverne averneIndividuato Individuatoi ipericoli pericolipresenti. presenti. Vengono (es.pag.12) (es.pag.12) 11 ESEMPIO DI MATRICE DI APPLICABILITA’ DEI FATTORI DI RISCHIO Aree Areeoperative operative Laboratorio LaboratorioAmministraz. Amministraz. Palestra Palestra Biblioteca Biblioteca Macchine Macchine 1.1.Aree Areediditransito transito 2.2.Spazi Spazididilavoro lavoro 3.3.Scale Scale 4.4.Macchine Macchine 5.5.Attrezzi Attrezzimanuali manuali 6.6.Manipolaz. Manipolaz.man. man. 7.7.Immagazzinam. Immagazzinam. 8. Imp. elettrici 8. Imp. elettrici 9.9.App. App.aapressione pressione 10. Distrib. gas 10. Distrib. gas 11. App. sollevam. 11. App. sollevam. 12. 12.Mezzi Mezzitrasporto trasporto 13. Esplos. 13. Esplos.incendio incendio 14. 14.Agenti Agentichimici chimici 15. Agenti cancerog. 15. Agenti cancerog. 16. 16.Agenti Agentibiologici biologici 17. Ventilaz. 17. Ventilaz.ind.le ind.le 18. Rumore 18. Rumore 19. 19.Vibrazioni Vibrazioni 20. Microclima 20. Microclima 21. Radiaz. ionizz. 21. Radiaz. ionizz. 22. 22.Radiaz. Radiaz.non nonionizz. ionizz. 23. Illuminazione 23. Illuminazione 24. 24.Carico Caricofisico fisico 25. Carico mentale 25. Carico mentale 26. 26.Videoterminali Videoterminali ** ** ** ** ** ** ** ** * * * ** ** ** ** * * ** ** * * ** ** ** ** ** ** * ** ** * * ** ** * * ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** ** * * * * ecc… ecc… 12 PROBABILITA’ DI EVENTO INDESIDERATO CHE PROVOCA UN DANNO P La definizione della frequenza attesa fa riferimento principalmente all’esistenza di una correlazione più o meno diretta tra la carenza riscontrata e la probabilità che si verifichi l’evento indesiderato, tenuto conto della frequenza e della durata delle operazioni / lavorazioni che comportano rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori. Valore Valore 33 22 11 Livello Livello Definizione Definizione/ /criteri criteri Molto Moltoprobabile probabile - Esiste una correlazione diretta tra la mancanza rilevata ed il verificarsi del danno ipotizzato - Esiste una correlazione diretta tra la mancanza rilevata ed il verificarsi del danno ipotizzato per peri ilavoratori. lavoratori. - Si sono già verificati danni per la stessa mancanza rilevata nella stessa unità lavorativa o - Si sono già verificati danni per la stessa mancanza rilevata nella stessa unità lavorativa o simili. simili. - -IlIlverificarsi verificarsidel deldanno dannoconseguente conseguentelalamancanza mancanzarilevata rilevatanon nonsusciterebbe susciterebbealcuno alcunostupore. stupore. Probabile Probabile - - La Lamancanza mancanzarilevata rilevatapuò puòprovocare provocareun undanno, danno,anche anchese senon nonininmodo modoautomatico automaticoeediretto. diretto. - E’ noto qualche episodio in cui alla mancanza ha fatto seguito il danno. - E’ noto qualche episodio in cui alla mancanza ha fatto seguito il danno. - - IlIlverificarsi verificarsidel deldanno dannoipotizzato ipotizzatosusciterebbe susciterebbesorpresa. sorpresa. Poco Pocoprobabile probabile - - La Lamancanza mancanzarilevata rilevatapuò puòprovocare provocareun undanno dannosolo soloinincircostanze circostanzesfortunate sfortunatedidieventi. eventi. - - Sono Sononoti notisolo solorarissimi rarissimiepisodi episodigià giàverificatisi verificatisiooaddirittura addiritturanessun nessunepisodio. episodio. - Il verificarsi del danno ipotizzato susciterebbe grande sorpresa e incredulità. - Il verificarsi del danno ipotizzato susciterebbe grande sorpresa e incredulità. 13 GRANDEZZA DEL DANNO CHE L’EVENTO PUÒ CAUSARE D La definizione della scala di gravità del Danno fa riferimento principalmente alla reversibilità o meno del danno. Valore Valore Livello Livello Definizione Definizione/ /criteri criteri - - Infortunio Infortunioooepisodio episodiodidiesposizione esposizioneacuta acutacon coneffetti effettididiinvalidità invaliditàtotale totaleooaddirittura addiritturaletale. letale. - - Esposizione cronica con effetti totalmente o parzialmente irreversibili e invalidanti. Esposizione cronica con effetti totalmente o parzialmente irreversibili e invalidanti. 33 Grave Grave 22 Medio Medio - - Infortunio Infortunioooepisodio episodiodidiesposizione esposizioneacuta acutacon coninabilità inabilitàreversibile. reversibile. - - Esposizione Esposizionecronica cronicacon coneffetti effettireversibili. reversibili. 11 Lieve Lieve - - Infortunio Infortunioooepisodio episodiodidiesposizione esposizioneacuta acutacon coninabilità inabilitàrapidamente rapidamentereversibile. reversibile. - - Esposizione Esposizionecronica cronicacon coneffetti effettirapidamente rapidamentereversibili. reversibili. L’incidente con rischio di conseguenze mortali, anche se improbabile, va considerato come priorità nella programmazione delle misure di prevenzione. N.B.: Deve essere preso in considerazione il danno più grave che può essere associato al rischio in esame: a tal fine non può essere utilizzato il solo dato statistico aziendale che mostra un basso numero di incidenti di quel tipo: di per sè tale dato non autorizza ad adottare misure di sicurezza meno restrittive. 14 MATRICE PER LA STIMA DEI RISCHI R=PxD Definiti la Probabilità attesa P e la gravità del Danno D, il rischio R viene calcolato con la formula R = P x D e si può raffigurare in una rappresentazione a matrice, avente in ascisse la gravità del Danno ed in ordinate la Probabilità attesa del suo verificarsi. P 3 3 6 9 2 2 4 6 1 2 3 1 1 2 D 3 Una tale rappresentazione è un importante punto di partenza per la definizione delle priorità e la programmazione temporale degli interventi di prevenzione e protezione da adottare. La valutazione numerica e cromatica del livello di rischio permette di identificare la priorità degli interventi da effettuare, ad es.: R ≥6 Azioni correttive immediate 3 ≤ R ≤4 Azioni correttive da programmare con urgenza 1 ≤ R ≤2 Azioni correttive / migliorative da programmare nel breve-medio termine 15 Commento a pag.13, pag.14, pag.15 Gliinterventi interventiindividuati individuatiper perl’eliminazione, l’eliminazione,lalariduzione riduzioneooililcontenimento contenimentodei deirischi rischidevono devono Gli essereprogrammati programmatieepoi poimessi messiininatto attosecondo secondouna unascala scaladidipriorità prioritàche chetenga tengaconto contodell’entità dell’entità essere deirischi. rischi. dei E’quindi quindiindispensabile indispensabilepoter poterconfrontare confrontarei irischi rischiper perlalasalute saluteeelalasicurezza sicurezzaoriginati originatidai daidiversi diversi E’ pericoli,ininmodo mododa darealizzare realizzareuna una“graduatoria” “graduatoria”ililpiù piùpossibile possibileoggettiva oggettivadelle dellepriorità. priorità. pericoli, talproposito propositorisulta risultafondamentale fondamentalelaladefinizione definizionedidirischio, rischio,basata basataproprio propriosulla sulla probabilità probabilità AAtal chel’evento l’eventoindesiderato indesideratosisiavveri avverieesulla sullamassima massimaentità entitàdel deldanno dannoche cheililmedesimo medesimoèèinin che gradodidiprodurre. produrre. grado Organizzarei irischi rischisulla sullabase basedelle delledue duecomponenti componenticitate, citate,individuando individuandoper perciascuno ciascunosu suuna una Organizzare scalapredisposta predispostaeefacilitata facilitatasia siadidiprobabilità probabilitàdi diaccadimento accadimentoche chedidientità entitàdel deldanno, danno, scala consentepoi poiuna unastima stimacomparata comparatadei deirischi. rischi. consente Seinfine infinesisiaccorpano accorpanoi ivalori valorididirischio rischiocalcolati calcolatiper peraree areedidiazione azione(tre (trenella nellaversione versioneproposta) proposta) Se ottieneautomaticamente automaticamentelalapriorità prioritàaacui cuifare fareriferimento riferimentoper perattuare attuarei iprovvedimenti provvedimenti sisiottiene necessari. necessari. metododidistima stimaillustrato illustratoèèuno unodei deitanti tantiutilizzabili utilizzabili(è (èpossibile possibileanche anchesemplicemente semplicementeampliare ampliare IlIlmetodo scalaaa44oopiù piùlivelli), livelli),ma masisipresta prestaegregiamente egregiamentead aduna unacorretta correttavalutazione valutazioneininun unambiente ambiente lalascala articolatocome comequello quelloscolastico, scolastico,senza senzacreare creareparticolari particolariproblemi problemivalutativi valutativiooapplicativi. applicativi. articolato 16 ESEMPIO DI SCHEDA PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI Area operativa .................................... Addetti n. .................................... Fattore di rischio N. esposti Operaz ioni in cui si genera il rischio Mansio ne/ Macchi na Misure di prevenz ione present i Probab. Rischio P Gravità Danno D Entità Rischio R Uso di DPI Sorv. Sanit. Note (riferim enti normat ivi) 17 Commento a pag.17 Unavolta voltaeseguita eseguitalalavalutazione valutazionearea areaper perarea, area,rischio rischioper perrischio, rischio,eepoi poistimata stimatal’entità l’entitàdidi Una ognunodidiquesti questi(R (R==PPxxD) D)èèpossibile possibileriassumere riassumereeesintetizzare sintetizzareilillavoro lavorocomplessivo complessivoininuna una ognuno scheda. scheda. Talescheda schedarisulta risultaun unutile utilestrumento strumentodidilavoro lavoroper perlalaprogrammazione programmazionedegli degliinterventi interventieeun un Tale riferimentoindispensabile indispensabileper perililmantenimento mantenimentopermanente permanentedel delcontrollo controllodei deirischi. rischi. riferimento Lasintesi sintesirealizzata realizzatanella nellascheda schedaconsente consentealtresì altresìun unsemplice sempliceeerapido rapidotrasferimento trasferimentodidi La informazionitra trai ivari vari“attori” “attori”della dellaprevenzione prevenzioneche checollaborano collaboranoeesisialternano alternanotra tradidiloro loronel nel informazioni processocostante costantedidivalutazione, valutazione,controllo controlloed edaggiornamento aggiornamentodei deirischi. rischi. processo 18