RASSEGNA STAMPA CISL del 03-09-13

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RASSEGNA STAMPA CISL del 03-09-13
UST SALERNO
RASSEGNA STAMPA
3 SETTEMBRE 2013
A CURA DELL’UFFICIO COMUNICAZIONE
Cilento - Diano
Metropolis Martedì 3 Settembre 2013
23
Sapri. Non sono bastate le rassicurazioni della direttrice Maria Ruocco
VITO SANSONE
SAPRI
Nonostante le rassicurazioni della direttrice sanitaria
Maria Ruocco sulla qualità
e sull’igiene dei cibi precotti, lo Spi-Cgil non ci sta e
dichiara di voler continuare
la lotta per il ripristino del
servizio cucina e della mensa all’interno del plesso
ospedaliero dell’Immacolata di Sapri.
In una nota il sindacato di
categoria ricorda che prosegue la raccolta di firme, arrivata finora a quota 3000,
con l’obiettivo di raggiungere la cifra di 5000, da inviare ai vertici dell’Azienda
Sanitaria di Salerno ‘San
Giovanni di Dio e Ruggi
d’Aragona’.
Gli obiettivi di quest’iniziativa, per lo Spi-Cgil, sono
sostanzialmente due: migliorare la qualità dei pasti
somministrati gli ammalati
ed eliminare gli sprechi.
“Quanto costa un pasto in
appalto? E quanto costa se
Servizio mensa in ospedale
Raccolte3000firmedallaCgil
La battaglia dello Spi: “Risparmieremmo 4 milioni di euro”
Richiesto anche
l’ampliamento
del reparto
di emodialisi
viene cucinato in loco? - si
chiede il sindacato in una
nota -. Da una recente ricerca una colazione- pranzo- cena nella regione Campania costa dagli 80 ai 200
euro (sarebbe il costo paziente per il pranzo su media dei giorni di degenza/
anno, ndr). Pur rispettando
il contratto di appalto e le
implicite conseguenze, in
caso di disdetta anticipata
i pasti possono essere cucinati in ospedale e distribuiti con lo stesso personale
attualmente impegnato”.
Un altro esempio viene fatto dallo Spi, snocciolando
dati e cfire, per quanto riguarda le ditte impegnate
nella sanificazione ambientale (vale a dire le pulizie
all’interno dei reparti, ndr).
“Un’ora di lavoro in appalto costa 17,40 euro, mentre
una non in appalto 11,40.
Siccome i dipendenti sono
250 in tutta l’Asl i conti sono
presto fatti: 8 ore di lavoro
al giorno moltiplicate per
17,406 euro fa 139,20 euro
al giorno (lavoro in appalto); 8 ore di lavoro al giorno moltiplicate per 11,40
euro fanno 91,20 euro al
giorno lavoro non in appalto; 139,20 meno 91,20 vuol
dire 48 euro al giorno per
ogni lavoratore e 48 euro
per 250 lavoratori portano
alla somma di 12.000 euro
al giorno per 365 giorni. In
totale, dunque, si risparmierebbero 4.380.000 euro”.
Tutti questi sprechi di risorse, secondo il sindacato,
contribuiscono a peggiorare
una situazione già critica in
Campania a causa dell’annunciato aumento dell’addizionale regionale dal 2,03
al 2,63% a partire dal 1 gennaio prossimo.
In attesa del raggiungimento delle 5000 firme per
il ripristino della cucina e
della mensa, prosegue la
vertenza dello Spi anche
sulle altre questioni relative all’ospedale di Sapri. Le
richieste riguardano principalmente lo spostamento
nel nosocomio cittadino del
centro cardiologico che at-
tualmente si trova presso il
Saut di Policastro Bussentino, e l’ampliamento del reparto di emodialisi con altre
cinque postazioni.
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Tribunale, ora si punta a ottenere una deroga
Corsa contro il tempo per salvare il foro di Sala Consilina
Sala Consilina. Tribunale di Sala
Consilina, il monito del consigliere
regionale del Pd, Donato Pica : “Occorre muoversi su tutti i fronti”. Si è
tenuta nella mattinata di ieri, presso
l’hotel Vallisdea di Sala Consilina,
una conferenza stampa convocata
dall’onorevole Donato Pica sulla
“questione Tribunale”.
Mancano ormai dieci giorni al 13
settembre, data prevista per la chiusura effettiva del foro di Sala Consilina e per il conseguente avvio del
trasferimento presso il tribunale di
Lagonegro.
Scopo dell’incontro è stato quello di
“mettere a punto le ulteriori e conclusive azioni a nostra disposizione
per evitare quest’ennesimo schiaffo
al Vallo di Diano - ha dichiarato Pica
- Dobbiamo muoverci su tre fronti:
il primo è sicuramente quello di im-
pedire il trasferimento fisico dei fascicoli da Sala Consilina a Lagonegro, attraverso la mobilitazione di
tutta la cittadinanza valdianese. Altro fronte, sicuramente il più importante è quello romano - ha spiegato
Pica - E’ stata richiesta una verifica
tecnica al Ministero di Grazia e Giustizia in quanto i locali di Lagonegro non rispondono alle normative,
antinfortunistiche e di sicurezza. Da
ultimo, ma non per ultimo, il fronte
politico. Noi vogliamo capire - ha
concluso il consigliere regionale - se
i partiti che sostengono il Governo
Letta intendono o meno approfondire la questione e procedere ad una
deroga e se Sala Consilina vi sia o
meno compresa”.
Il Tribunale di Sala Consilina
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Montesano
Salvo l’ufficio postale
della popolosa frazione
di Arena Bianca
Montesano sulla Marcellana. Resta confermata
l’apertura di 19 uffici
postali salernitani salvati
lo scorso 5 marzo da una
sentenza del Tar Campania di Salerno, che aveva
accolto i ricorsi presentati
dai comuni interessati dalle disposizioni di chiusura
di Poste Italiane. Dopo
la presentazione di un
ricorso proprio da parte di
Poste Italiane, l’azienda ha
però comunicato di rinunciare all’istanza. Salvo tra
i 19 uffici postali, quello
della frazione di Arena
Bianca di Montesano sulla
Marcellana. Soddisfatto
il vice Sindaco, Giuseppe
Rinaldi, che però rimane
cauto. “Risultato non
definitivo ma importante.
L’amministrazione è felice
soprattutto per gli anziani,
visto che per loro questo
servizio è fondamentale”.
Geoparchi: Ascea
ospita da domani
l’Egn Conference
Ascea. Arriveranno da
tutto il Medio Oriente.
Confermate dunque le
presenze delle numerose
delegazioni provenienti
da tutto il Medio Oriente,
in particolare dall’Iran ma
anche dall’Arabia Saudita
e non solo, all’Egn Conference 2013, la Conferenza
Mondiale dei Geoparchi
che inizierà domani al
Palazzo Alario di Ascea e si
concluderà sabato, nel cuore del Geoparco Nazionale
del Cilento, patrimonio
dell’Umanità, alla presenza
dell’Unesco. Saranno 259
le delegazioni straniere
partecipanti, provenienti
da 40 Paesi e 75 quelle
italiane. L’Egn Conference ,
giunta alla sua XII edizione , vedrà insieme tutti i
rappresentanti di tutti i
92 Geoparchi esistenti al
mondo ma anche operatori
turistici e ricercatori.
Camerota
L’evento
Polla
Lo scrittore Enrico Gandolfini ospite d’onore
della seconda edizione della ‘Festa del mare’
Arriva Gigione a Sassano per il gran finale
del ‘Settembre al Borgo’ nel centro storico
Francesco Bassano trionfa alla ‘Strapollese’
Grande partecipazione per la settima edizione
Camerota. I veri protagonisti della ‘Festa
del Mare’ a Marina di Camerota, in programma per venerdì, saranno i pescatori,
i quali pescheranno con la cianciola e
friggeranno il pescato. In occasione del
165° anno della nascita ufficiale di Marina di Camerota, i marinari viaggeranno
a ritroso nel tempo raccontando storie
di mare e presentando ricette antiche.
Ospite dell’edizione 2013 sarà l’autore
Enrico Gandolfini. Lo scrittore ha rami meridionali: la nonna materna era di Marina
di Camerota; quanto queste radici siano profonde, il nostro
autore lo ha già testimoniato con due precedenti pubblicazioni:
Il Viaggio (2005) e Quando gli ulivi scendevano a mare (2009).
(re.cro.)
Sassano. L’associazione culturale “Settembre al borgo”, con il patrocinio del
Comune di Sassano e la collaborazione
dell’Associazione “I ragazzi di Caiazzano”
e dell’Associazione “Ponte Peglio”, organizza per il venerdì, sabato e domenica
prossimi il percorso culturale-gastromico
“Settembre al borgo” per le vie del centro
storico di Sassano.
Protagonista principale delle tre serate
sarà il “raviolo sassanese”, nella versione
sia dolce che salata, insieme ad altri piatti
tipici della cucina locale e a tanta musica.
Venerdì il percorso nel borgo sarà animato dall’ospite musicale partenopeo Gigione.
(re.cro.)
Polla. Si è svolta domenica Polla la VII
edizione della Strapollese, manifestazione
sportiva attesa da numerosi atleti del territorio ed organizzata dalla Metalfer Runner
presieduta da Antonio Coppola, dalla
Federazione Italiana Atletica Leggera ed
in collaborazione con il Comitato “Sant’Antuniello”. Un evento sempre più atteso al
quale di anno in anno cresce la partecipazione di atleti provenienti non solo dal Vallo
di Diano ma dall’intero territorio campano.
Hanno preso parte, infatti, quest’anno alla
gara di 8 km che ha toccato l’intero territorio pollese. A tagliare
il nastro dell’arrivo, Francesco Bassano, atleta della “Podistica
San Giovanni a Piro, Golfo di Policastro”, seguito da Carmine
Santoriello, della Polisportiva Atletica Camaldolese.
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Agropoli - Capaccio
Metropolis Martedì 3 Settembre 2013
Castel San Lorenzo. Rosario Accarino si è tolto la vita a pochi passi dalla casa di campagna
Si uccide con il gas di scarico
DOMENICO GRAMAZIO
CASTEL SAN LORENZO
Una morte inspiegabile che
ha lasciato tutti attoniti e
senza parole, a cominciare
dai familiari più stretti. Il tenente Rosario Claudio Accarino, per tutti semplicemente
Rosario, 58 anni, da venti
comandante dei vigili urbani
di Castel San Lorenzo, è stato
trovato privo di vita nella sua
auto in località Ponte Calore
- al confine con il comune di
Aquara -, a pochi passi dalla
sua abitazione di campagna.
A ritrovarlo è stato nella serata di domenica il fratello
del fidanzato di una delle sue
figlie, Maria, allertato dalla
moglie del vigile urbano. La
signora Ottavia, professoressa presso il liceo classico
‘Parmenide’ di Roccadispide, non vedendolo rincasare infatti, dopo le 21, aveva
allertato subito i parenti più
stretti. Ma non c’è stato nulla da fare. E’ stato rinvenuto
senza vita all’interno della
sua vettura, una Opel bianca,
con un tubo che collegava il
gas di scarico all’automobile. Quando sono arrivati
i soccorritori del 118, per il
tenente della Polizia Municipale non c’era più niente da
fare. Chiara sin da subito la
causa del decesso: intossicazione da monossido di car-
L’intervista
Il ricordo del sindaco
Gennaro Capo: “Era
una persona a modo”
Comunità sotto choc per la morte del comandante dei vigili urbani
Stamattina l’autopsia a Roccadaspide e nel pomeriggio i funerali
bonio. Nell’auto l’uomo non
ha lasciato nessun messaggio
rivolto ai propri cari, facendo
piombare nello sconforto più
assoluto un’intera comunità.
Accarino era nato proprio a
Castel San Lorenzo e da giovanissimo aveva intrapreso
la carriera militare, interrotta poi vent’anni fa quando
decise di assumere l’incarico
di comandante della Polizia
Municipale del suo paese.
Per tutti a Castel San Lorenzo era semplicemente Rosario, un punto di riferimento
grazie al suo impegno per la
legalità. Negli ultimi tempi
però una brutta depressione
aveva preso il sopravvento
su quel vigile urbano sempre
ligio al dovere.
La salma, intanto, è stata
trasportata all’ospedale di
Roccadaspide, con il pm
della Procura di Salerno,
Carmine Olivieri, che ha disposto l’autopsia sul corpo
del 58enne. L’esame sarà effettuato questa mattina alle
9, presso il nosocomio di via
Santa Palomba, dal medico
legale Luigi Mastrangelo, il
quale cercherà di ricostruire
la dinamica di tutto quello
Vallo della Lucania
Al via stasera ‘Finestra Jazz’
Vallo della Lucania. Mentre cala il sipario sulle manifestazioni estive, si riapre la ‘finestra musicale’ più
attesa. Finestra Jazz, rassegna internazionale organizzata dall’omonima associazione, apre con un’anteprima la sua undicesima edizione.
Oggi, alle 21, in piazza Santa Caterina, a Vallo della
Lucania, nell’ambito della Egn - 12esima conferenza
mondiale dei Geoparchi, organizzata dal Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, Finestra
Jazz presenta il progetto Mater Lucania, un diario di
viaggio in musica dedicato alla terra di Lucania, che
nasce dall’incontro tra il chitarrista e compositore
Antonio Onorato con Vincenzo Bavuso, tastierista e
sound designer. E’ un tuffo nella Lucania, che nell’antica conformazione comprendeva anche il Cilento e il
Vallo di Diano, a dar vita a brani musicali di grande
suggestione, composti di getto, come un flusso che
viene dall’anima dei due musicisti.
che è successo domenica in
località Ponte Calore. Infatti,
secondo le prime indiscrezioni, l’uomo sarebbe morto
almeno un’ora prima rispetto al ritrovamento avvenuto
solo intorno alle 21. Fissati
già anche i funerali, che si
terranno oggi pomeriggio,
alle 17, presso la chiesa di
San Giovanni Battista. Tutta la comunità di Castel San
Lorenzo renderà omaggio
al suo vigile urbano, stringendosi attorno alla moglie
Ottavia e alla figlie Maria ed
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@Dogramazio
Il caso
Viabilità al collasso in tutto il Cilento
Attacco dei sindacati: “E’ il terzo mondo”
Agropoli. Collegamenti viari assenti e politica turistica pari a zero, l’accusa di Giovanni Giudice, responsabile provinciale della Cisal Salerno,
alla luce dei risultati negativi di
questa stagione turistica in provincia di Salerno. “Strade disastrate,
burocrazia asfissiante e politiche
del turismo completamente assenti.
Non si vuole puntare allo sviluppo e alla crescita del territorio”. Il
responsabile provinciale del sindacato, Giovanni Giudice, denuncia
lo stato di abbandono in cui versa
il Cilento, a causa della mancanza
di strategie volte a rilanciare l’area
e a far crescere l’economia del territorio, asfissiata da procedimenti
burocratici infiniti e da una visione
turistica ristretta che non permette
lo sviluppo degli imprenditori del
settore. “Lodevole il finanziamento
della Borsa archeologica per il Turismo, ma non basta per far diventa-
re il Cilento un vero e proprio polo
turistico.
ùLe risorse non mancano: dai centri
termali ai prodotti eno-gastronomici, passando per quelli paesaggistici
e artistico-culturali, la nostra terra
non manca di grandi attrattori turistici. La parola crisi non dovrebbe
nemmeno esistere, così come il lavoro a nero a cui sono costretti tanti
Vivo per miracolo il giovane travolto domenica da un treno alla stazione di Capaccio
Fuori pericolo il 22enne Giulio Tumminelli
Capaccio. Giulio Tumminelli il
22enne di Pontecagnano rimasto
gravemente ferito, domenica pomeriggio, dopo essere stato travolto da
un treno in transito
alla stazione di Capaccio Scalo, è fuori
pericolo. Il giovane
ha riportato purtroppo la frattura
della mascella, gravi
lesioni alla mandibola ed alla gola, la
perdita di due dita,
Il giovane 22enne
pollice ed indice, e
di Pontecagnano
parte del polso delGiulio Tumminelli
la mano sinistra,
segno tangibile che
il 22enne ha tentato di proteggersi prima del tragico impatto: condizioni che hanno reso necessario
Edera. Sconvolta anche l’intera classe politica di Castel
San Lorenzo, con il sindaco,
Gennaro Capo, e l’intero consiglio comunale che hanno
avuto solo parole di conforto e affetto per la famiglia di
Rosario Accarino.
“Una persona perbene”, così
Luigi D’Amato, capogruppo
dell’opposizione al Comune di Castel San Lorenzo e
amico del vigile urbano dai
tempi della scuola media, ha
voluto ricordare il 58enne.
“Rosario era un uomo sempre attento a osservare le regole”, ha ricordato l’ex vice
sindaco del paese. “Siamo
stati nella stessa classe ai
tempi delle medie. Nessuno
si aspettava da lui un gesto
del genere”.
il trasporto d’urgenza in elicottero all’ospedale Ruggi di Salerno,
dove i medici si sono riservati la
prognosi, ma il ragazzo non rischia
la vita non avendo riportato danni
ad organi vitali. Choc e tanti messaggi d’incoraggiamento e solidarietà su Facebook da parte degli
amici di sempre, a Pontecagnano,
per Giulio Tumminelli, giovane appassionato di musica pop e fan di
Michael Jackson, molto conosciuto
in città in quanto impiegato come
barman nel noto locale Sea Garden.
Tumminelli era stato colpito e trascinato per diversi metri, lungo i
binari, da un treno alla stazione di
Capaccio Scalo. Come raccontato
da diversi testimoni, il giovane stava aspettando il treno che doveva
prendere seduto, incautamente, sul
ciglio del marciapiede prospiciente
le rotaie, ben oltre la linea gialla di
demarcazione del pericolo. Non
solo: avrebbe avuto alle orecchie
delle cuffiette, probabilmente per
ascoltare musica o parlare al telefonino. Distrazione fatale, poiché,
per tale ragione, non avrebbe sentito in tempo l’intercity proveniente
da Salerno che stava sopraggiungendo, a forte velocità, alle sue
spalle. Del convoglio in arrivo si
è accorto solo all’ultimo momento, ma nonostante abbia cercato
di evitarlo, ne è stato risucchiato e
travolto per diversi metri lungo il
binario 2, dove i soccorritori l’hanno rinvenuto in un lago di sangue.
Tempestiva la macchina dei soccorsi attivata dalla centrale operativa
del 118 di Vallo della Lucania che
ha salvato la vita la vita al giovane
di Pontecagnano Faiano.
Castel San Lorenzo. La
voce rotta da un pianto
che da domenica sera
è ininterrotto, per la
perdita di uno dei suoi
uomini migliori ma
soprattutto di un amico.
Non si dà pace Gennaro
Capo, sindaco di Castel
San Giorgio, per quanto
accaduto domenica sera
a Rosario Claudio Accarino. Il primo cittadino
sin da subito ha voluto
manifestare il suo affetto
alla famiglia del 58enne,
restando anche ieri al
fianco della moglie Ottavia e delle figlie Maria
ed Edera. “Il tenente
Rosario Accarino era
una persona a modo”,
ha detto il sindaco con le
lacrime agli occhi. “Un
uomo ben voluto da tutti
e dedito al lavoro e alla
famiglia. Mancherà a tutti”. Questo pomeriggio
ai funerali sarà presente
l’intero Corpo della Polizia Municipale di Castel
San Lorenzo oltre a tutto
il consiglio comunale
(do.gra.)
giovani. Abbiamo le terme di Contursi che non sono valorizzate come
meritano, così come anche i Parchi
del Cilento”. Giudice si sofferma
sui dati negativi riportati dalla Camera di Commercio che hanno visto un trend con il segno meno per
la stagione turistica del Cilento, un
risultato che ha contribuito ad accrescere il peso della crisi e a mettere in ginocchio le economie locali.
“Non è accettabile che nel periodo
di massima affluenza si registrino
dati negativi”, tuona il responsabile
provinciale della Cisal, “questo significa che le politiche finora attuate non sono servite all’obiettivo di
potenziare e confermare il Cilento
come polo turistico, la sua ‘vocazione’ naturale”.
(re.cro.)
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Pollica
L’Esercito sposa la Dieta Mediterranea
Pollica. Oggi e domani si terrà a Pollica, nel Castello
dei Principi Capano, il primo laboratorio teorico-pratico
su l’Esercito Italiano e la dieta Mediterranea, nato dalla
collaborazione diretta con Esercito Italiano. Il laboratorio
rientra nell’ambito degli eventi organizzati per la rassegna “Castello in Fabula” che ha preso il via lo scorso
10 agosto e si concluderà domenica prossima. Due le
giornate di laboratorio, come detto, si comincia oggi,
alle 10, con la prima lezione denominata “Il cibo come
cultura”, si prosegue poi, sempre domani con una lezione
dedicata alla “La Dieta Mediterranea (storia e vantaggi
per la salute)” con la partecipazione del dottor Tommaso
Esposito, gastronomo e fondatore del Museo di Pulcinella
di Acerra. Alle 11.30 lezione teorico/pratica denominata
“La cucina popolare campana e la dieta mediterranea:
due piatti della tradizione contadina a mo’ d’esempio.
Con la partecipazione di Tonino Petrella, monzù. Alle ore
17 altra lezione pratica con la preparazione della Festa
del Pesce Azzurro. Si prosegue poi domani alle 10 con
il simposio dal titolo “Il latte : varietà, diversità, particolarità. Il caso del Latte Nobile Presidio Slow Food con
la partecipazione del dottor Roberto Rubino Presidente
Associazione Nazionale Formaggi Sotto il Cielo.
(re.cro.)
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Valle dell’Irno
Metropolis Martedì 3 settembre 2013
Baronissi. Il presidente del Consorzio, Di Nesta spegne la polemica: «Dobbiamo tutelare l’azienda»
Farmacia comunale, De Salvo all’attacco
Baronissi. «Nessuno sgambetto politico, ma soltanto un modo per tutelare l’azienda e centinaia di famiglie.
Noi non facciamo gli interessi di nessuno né tantomeno di alcun partito
politico». Il presidente del consorzio
farmaceutico, Bruno Di Nesta, spegne sul nascere la polemica innescata dal consigliere comunale di
Baronissi, Gennaro Esposito. Il rappresentante del Pdl, infatti, aveva
definito il ricorso presentato al Tar
dal Consorzio Farmaceutico (relativo all’iter per la cessione della farmacia comunale di Baronissi) “uno
sgambetto del sindaco di Salerno,
Vincenzo De Luca al primo cittadino, Giovanni Moscatiello”. Lo stesso Esposito, inoltre, aveva sostenuto
che Di Niesta, “è un uomo di area
deluchiana che agisce sulla base di
indicazioni provenienti dall’alto”.
Parole che hanno scatenato la rabbia
del Pd di Baronissi e del segretario
cittadino, Serafino De Salvo il quale
è passato al contrattacco, definendo
«pretestuose, fuorvianti e prive del
necessario rispetto della verità” le
dichiarazioni del rappresentante del
Pdl. «Il consigliere Gennaro Esposito - afferma De Salvo - neanche di
fronte ad un pronunciamento della
Magistratura sembra disposto ad
ammettere un clamoroso abbaglio
dell’amministrazione
comunale.
La bocciatura preliminare del Tar
sulla vendita della farmacia comunale di Baronissi evidenzia in tutto
il suo clamore l’approssimazione
e la spregiudicatezza di una maggioranza che, pur di portare avanti
decisioni scellerate come quella di
privatizzare la farmacia comunale,
ha adottato in consiglio una delibera palesemente illegittima. Anche le
pietre sapevano che la consigliera
Loretta De Sio è una dipendente del
Consorzio Farmaceutico, e dunque
incompatibile con l’argomento oggetto della deliberazione, tutti sono
a conoscenza che il consigliere Luca
Pierri è il coniuge della consigliera
Loretta De Sio, dunque anch’esso
incompatibile. Ciò nonostante, viste le assenze, la maggioranza ha
mandato allo sbaraglio una persona
che, adesso, potrebbe subire anche
pesanti conseguenze dal punto di
vista lavorativo, considerato il comportamento non proprio “esemplare” che ha dovuto assumere contro
l’Ente per cui lavora. Sull’aspetto
economico che sottenderebbe alla
necessità della vendita della farmacia comunale inviterei il consigliere
Gennaro Esposito ad esplicitare i
motivi che hanno condotto le casse comunali ad una situazione così
disperata, a spiegarci perché nonostante tale condizione di drammati-
Fisciano. Grande successo
per la sagra del cinghiale
Fisciano. Boom di presenze a Gaiano
di Fisciano per la 29esima edizione
della Sagra della Nocciola e del Cinghiale che si è conclusa domenica sera.
Migliaia le presenze in questa quattro
giorni dedicata alle tipicità gastronomiche locali. Un grande successo anche
quest’anno per la manifestazione organizzata dal Circolo Culturale “Gerardo
Pecoraro”, presieduto da Giuseppe
Ruggiero. “Siamo soddisfatti del risultato ciò – dice infatti Ruggiero – è come
sempre possibile grazie al lavoro di tutti
i gaianesi. Per la prossima edizione, i
trent’anni della sagra, abbiamo già in
mente tantissime novità”. Non si sbilancia il presidente, ma forse, per festeggiare degnamente questo traguardo,
c’è all’orizzonte anche un francobollo
in edizione ridotta proprio della sagra
della Nocciola e del Cinghiale di Gaiano.
ca sofferenza delle casse comunali,
continuano a stipendiare con i soldi pubblici i quattro segretari del
sindaco, per 120mila euro al mese.
Troppo comodo rifugiarsi dietro risposte di comodo. La verità è che,
per l’ennesima volta, un organo
giudiziario ha dovuto esprimersi
negativamente su un atto amministrativo del Comune, che gran parte
dei consiglieri comunali votano e
danno sostegno all’attuale maggioranza senza sapere cosa fanno, che i
privilegi ed i favoritismi continuano
ad essere mantenuti in piedi, grazie
ai soldi pubblici, e che i diritti e le
tutele dei cittadini, specie quelli più
bisognosi, vengono continuamente
sottratti in nome dell’emergenza finanziaria».
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Mercato San Severino
Miasmi dal depuratore, raccolte 400 firme
Mercato San Severino. Non si placa la protesta del
“Comitato sanseverinese per Vendola” e
del circolo locale di Sel per contestare lo
stato di degrado in cui versa il depuratore
di Costa. Nonostante l’amministrazione
comunale abbia più volte tranquillizzato
i cittadini, ribadendo che il problema è
in fase di risoluzione, i rappresentanti di
Sinistra Ecologia e Libertà hanno avviato
una petizione popolare per far sentire la
propria voce. Nella sola mattinata di domenica sono state raccolte 400 firme, ma
il numero, considerato che domenica sarà
allestito un banchetto a Costa, è destinato a crescere
ulteriormente. Per il referente di Sinistra Ecologia e
Libertà, Nicola Pappalardo, la partecipazione è stata
entusiasmante. «I cittadini di Piazza Del Galdo hanno
risposto in modo massiccio alla nostra petizione, aderendo al nostro appello di riappropriarci del nostro
diritto alla salute salvaguardando l’ambiente che ci
ospita. Un ambiente che soprattutto negli
ultimi tempi è spiccatamente maleodorante: esalazioni disgustose provenienti
dal depuratore di Costa ammorbano la
nostra aria”. Anche per il coordinatore
del Comitato sanseverinese per Vendola, Raffaele Grimaldi la straordinaria
risposta dei cittadini di Piazza Del Galdo è stata positiva. “Lo stomachevole
inquinamento atmosferico di queste
settimane, ha generato forte malcontento
tra i residenti, che hanno manifestato
tutta la loro rabbia sottoscrivendo la petizione. Molti
cittadini ci hanno anche raccontato episodi della loro
quotidianità inquinata pesantemente dalle disfunzioni del depuratore”.
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Scafati
Metropolis Martedì 3 Settembre 2013
Servizi sociali in crisi
Piano di zona: chiuso
il centro sociale,
pressing della Cisl
“Il centro sociale per diversamente abili ‘Raggio di
sole’ non aprirà oggi come
previsto ma sarà riaperto
a data da destinarsi per
problemi tecnico burocratici”: un semplice sms per
avvisare le famiglie dei
disabili del centro di Via
Bonaduce non sarà aperto.
Un dramma per questi
ragazzi con differenti
patologie, costretti a restare
a casa ed abbandonare
la loro preziosa routine
senza preavviso né altre
soluzioni. I problemi sono
essenzialmente due: uno è
che le bollette non sono pagate e quindi mancano, gas
elettricità e non solo. Ma
poi c’è un cambio di guardia a Palazzo Meyer nella
gestione del centro: invece
di occuparsene il piano di
zona se ne occuperà l’Acse
e quindi bisognerà aspettare l’inizio del concorso
per reperire personale e poi
forse, risolti i problemi di
affitti arretrati e di bollette
da saldare, si riaprirà. Tempi troppo lunghi per gli
utenti disabili che hanno
bisogno di quel supporto.
A denunciare il rischio
perdita fondi per i servizi
sociali, anche la Cisl, in
merito al Piano di zona:
“A causa di continui litigi
politici e di una scarsa sensibilità per i veri problemi
delle famiglie e del territorio, i Comuni che rientrano
nel Piano di Zona corrono
il rischio di perdere un finanziamento regionale pari
3milioni e 300mila euro”
spiega il segretario generale della Cisl di Salerno,
Matteo Buono “Al sindaco
Pasquale Aliberti voglio
ricordare la scadenza del
15 settembre: data entro la
quale l’assemblea d deve
approvare il piano per
l’utilizzo dei fondi regionali. A tutt’oggi non è stata
convocata alcuna riunione
preliminare per la valutazione del programma di
riparto dei fondi regionali.
Quali sono le vere motivazioni che hanno fermato le
procedure solo nell’ambito
in questione? Il timore
della Cisl è che ci siano
motivazioni di carattere
strumentale e politico a fermare il Piano per l’utilizzo
dei fondi. Se questo fosse
vero si tratterebbe di un
gravissimo atto omissivo
da parte dell’intera classe
politica”.
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Scafati
Metropolis Martedì 3 Settembre 2013
I plessi scolastici senza servizi
Le bollette dei plessi scolastici sono arretrate da mesi e nonostante l’anticipo dato si rischia di arrivre a metà mese senza gas
Lo sciopero bianco dei negozianti
I librai hanno affisso un cartello per avvisare i genitori circa la
necessità di pagare i libri visto che il Comune non salda i debiti
Il dramma per le famiglie
La spesa media è di circa cento euro per bambino: una spesa
insostenibile per chi ha più figli a scuola.
I titolari delle cartolibrerie non riscuotono dal 2011: scoppia la polemica
VALERIA COZZOLINO
SCAFATI
Conto con i librai non saldato dal 2012, i genitori che
vorranno acquistare i testi scolastici per i loro figli
sono costretti a pagare di
tasca propria per poi riavere i soldi quando (e se) il
Comune salderà i suoi debiti. Una situazione al limite del paradossale a Scafati:
ogni anno per pagare i libri
di testo delle scuole elementari, il Comune spende
80mila euro circa. Ma, in
realtà, sono due anni che
Palazzo Meyer non paga i
titolari delle tre cartolibrerie che offrono il servizio
cedole in città. Dopo ritardi su ritardi i librai hanno
deciso di smetterla di anticipare le spese e quindi chi
vuole i libri semplicemente
deve pagarli.
“Rischiamo di chiudere perchè i fornitori noi li
paghiamo ed invece il comune non ci paga dallo
scorso anno. Anticipiamo
cifre molto consistenti ed
anche se ben comprendiamo il disagio, in tempo di
crisi, delle famiglie che devono pagare anche i libri
ma noi, se non ci facciamo
dare i soldi è come se avessimo 600 figli a scuola. Non
possiamo permetterci tutte
queste spese. Il Comune
deve pagarci” spiegano i
librai inferociti “Lo scorso
anno siglammo un contratto con l’amministrazione
comunale: ci avevano promesso il pagamento a breve ma da allora non hanno
rispettato i patti e quindi
per noi le cedole non sono
valide in quanto non vengono saldate”. Sul piede di
guerra i genitori dei piccoli
alunni scafatesi che di disagi ne hanno davvero troppi
e non solo per i libri ma anche per le strutture scolastiche del territorio. A rischio
della sospensione di gas,
luce e acqua per i ritardi nel
pagamento delle bollette, le
scuole cittadine sono arrivate alla fine dell’estate con
i conti in rosso. Nei giorni
scorsi però il problema è
stato risolto almeno in parte con un anticipo rispetto
al debito con i fornitori almeno per le strutture scolastiche. Il problema però
più emblematico e tuttora
aperto è quello con la scuola elementare e materna
di Via Martiri d’Ungheria,
plesso capoluogo. Infatti, i
locali dell’istituto sono di
un privato a cui il Comune
rende l’affitto mensilmente
da molti anni. Vista la mancanza di liquidità delle casse di Palazzo Meyer, facile
Debiti con i librai: genitori
costretti a pagare i testi
Affitti delle scuole e bollette arretrate: la proposta dei grillini
da indovinare è scoppiato il
patatrac: il debito che il Comune ha nei confronti del
proprietario della palazzina
è di circa 60mila euro. L’uomo qualche giorno fa si è recato al municipio ed è stato
molto chiaro: se entro l’ini-
zio dell’anno scolastico non
riceverà i suoi soldi chiuderà le porte della scuola complicando la già grave situazione . A farsi portavoce
del problema libri e strutture scolastiche anche il movimento 5 stelle Scafati che
ha promosso l’iniziativa dal
sapore un po’ provocatorio:
“Ai consiglieri comunali,
al sindaco, agli assessore
ed a tutti i rappresentanti
della politica scafatese chiediamo un gesto di grande
umanità e responsabilità:
dimezzare il proprio compenso per creare un fondo
di supporto per fornire ai
cittadini di Scafati il pagamento dei libri e quello
delle bollette per il corretto
mantenimento delle scuole del territorio. Noi dei 5
stelle abbiamo già deciso di
aprire il fondo con il nostro
contributo e ci aspettiamo
che i politici locali, specie
quelli eletti, facciano altrettanto” dichiara il portavoce
Alfonso Iovane.
Il dramma delle scuole
sembrava aver trovato una
sua soluzione quando il Comune aveva annunciato a
detta dell’assessore responsabile del settore, Espedito De Marino, l’arrivo di
lavori di manutenzione. Il
punto è che è inutile rifare
le strutture se dentro però
non c’è acqua, gas o corrente elettrica. O se poi non c’è
la possibilità per i genitori
di usufruire dei buoni per
i libri per l’anno scolastico
2013-2014.
Strutture sportive senza gas e acqua
Lo stadio, il Palamangano ed il palazzetto non sono utilizzabili
Le scuole non sono le uniche a
pagare il dramma della crisi di
Palazzo Meyer: lo stadio comunale di Scafati, il palamangano ed il
palazzetto sportivo della Del Gaizo restano senza acqua e senza gas
per i ritardi nel pagamento delle
bollette. Palazzo Meyer non riesce più a far quadrare il bilancio
per l’annosa carenza di liquidità
e crea un danno non indifferente
alle strutture sportive del territorio. Lo Scafati Basket ma anche
le squadre di calcio locali, quelle di atletica, di pallamano e non
solo stanno vivendo dei forti disagi: non possono usufruire delle
strutture sportive del territorio in
quanto non sono garantiti i servizi
minimi nell’impianto. Eppure, il
pagamento dell’affitto ad ore dello stadio o anche del palamangano sono tutt’altro che economici.
Il Palamangano
In compenso però non funziona
nulla e la manutenzione è più che
scadente. Sulla vicenda in rete è
scoppiata ben presto la polemica
anche perchè a complicare il difficile ci si mette anche l’inizio dei lavori al campo B dello stadio comunale. Quel terreno di gioco adesso
usato dalle società sportive per gli
allenamenti non è utilizzabile per
via dei lavori in corso e tra stadio
fuori uso e campi non forniti di
servizi igienici, lo sport a Scafati
sembra destinato a scomparire nel
tunnel della crisi economica. La
situazione, come aveva assicurato
il Comune presto sarà risolta: ma
non ci sono ancora liquidazioni affisse all’albo pretorio per saldare il
debito di Palazzo Meyer e quindi i
tempi sembrano destinati ad essere lunghissimi mentre le esigenze
incombono.
Servizi sociali in crisi
Piano di zona: chiuso
il centro sociale,
pressing della Cisl
“Il centro sociale per diversamente abili ‘Raggio di
sole’ non aprirà oggi come
previsto ma sarà riaperto
a data da destinarsi per
problemi tecnico burocratici”: un semplice sms per
avvisare le famiglie dei
disabili del centro di Via
Bonaduce non sarà aperto.
Un dramma per questi
ragazzi con differenti
patologie, costretti a restare
a casa ed abbandonare
la loro preziosa routine
senza preavviso né altre
soluzioni. I problemi sono
essenzialmente due: uno è
che le bollette non sono pagate e quindi mancano, gas
elettricità e non solo. Ma
poi c’è un cambio di guardia a Palazzo Meyer nella
gestione del centro: invece
di occuparsene il piano di
zona se ne occuperà l’Acse
e quindi bisognerà aspettare l’inizio del concorso
per reperire personale e poi
forse, risolti i problemi di
affitti arretrati e di bollette
da saldare, si riaprirà. Tempi troppo lunghi per gli
utenti disabili che hanno
bisogno di quel supporto.
A denunciare il rischio
perdita fondi per i servizi
sociali, anche la Cisl, in
merito al Piano di zona:
“A causa di continui litigi
politici e di una scarsa sensibilità per i veri problemi
delle famiglie e del territorio, i Comuni che rientrano
nel Piano di Zona corrono
il rischio di perdere un finanziamento regionale pari
3milioni e 300mila euro”
spiega il segretario generale della Cisl di Salerno,
Matteo Buono “Al sindaco
Pasquale Aliberti voglio
ricordare la scadenza del
15 settembre: data entro la
quale l’assemblea d deve
approvare il piano per
l’utilizzo dei fondi regionali. A tutt’oggi non è stata
convocata alcuna riunione
preliminare per la valutazione del programma di
riparto dei fondi regionali.
Quali sono le vere motivazioni che hanno fermato le
procedure solo nell’ambito
in questione? Il timore
della Cisl è che ci siano
motivazioni di carattere
strumentale e politico a fermare il Piano per l’utilizzo
dei fondi. Se questo fosse
vero si tratterebbe di un
gravissimo atto omissivo
da parte dell’intera classe
politica”.
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Salerno
Metropolis Martedì 3 Settembre 2013
11
Al ‘Sandro Pertini’ di Roma non ci sono posti disponibili per accogliere il prete arrestato per corruzione
Monsignor Scarano è ancora in carcere
E ora i legali del prelato premono per il trasferimento al ‘Ruggi d’Aragona’
ROSARIA FEDERICO
ROMA
E’ ancora detenuto nel
carcere di Regina Coeli. Nonostante, il giudice
abbia disposto - sabato
scorso - il trasferimento di
monsignor Nunzio Scarano nell’ospedale Sandro
Pertini di Roma, il prete
arrestato per corruzione è
ancora nella sua cella del
carcere romano.
Probabilmente la struttura
sanitaria che dovrà ospitare il prelato salernitano
non ha posti disponibili
per accoglierlo. A premere per il trasferimento in
ospedale i legali di Nunzio
scarano che ieri mattina
hanno anche depositato
una richiesta per il trasferimento del proprio assistito presso l’ospedale di
Salerno Ruggi D’Aragona
che ha un reparto ad hoc
per i detenuti. La struttura
ospedaliera salernitana ha
già avuto in cura, per il passato, monsignor Nunzio
Scarano e quindi i medici
dell’osepdale ‘San Gio-
IL CASO
Al vaglio anche
i resti carbonizzati
della vedova 77enne
Maria Pia Guariglia
uccisa dal figlio
Salerno/Catanzaro. Oltre
cento reperti da analizzare
per capire se Lino Renzi ha
mangiato la madre, Maria
Pia Guariglia, dopo averla
uccisa.
Potrebbero dare le prime
risposte definitive sul caso
di via Martuscelli gli esami
previsti nella mattinata di
giovedì presso il laboratorio
di Genetica forense dell’Università di Catanzaro. A
disporle è stato il pm della
Procura della Repubblica
di Salerno, Maria Carmela Polito, su richiesta del
consulente, il professore
Pietrantonio Ricci, direttore
dell’Unità Operativa di Medicina legale dell’azienda
‘Mater Domini’ di Catanza-
ronarica che si è aggravata
anche per lo stato di detenzione. Da qui la decisione
del trasferimento che però
non è stata accompagnata
da una scarcerazione, seppure parziale, del prelato
salernitano. Gli avvocati del prete indagato per
aver corrotto un ex agente
dei servizi segreti italiani,
Giovanni Maria Zito, per
il trasferimento in Italia
di 20 milioni di euro dalla
Svizzera, sostengono che il
Le foto
Nonostante la decisione disposta
dal giudice sabato scorso
Don Nunzio è a Regina Coeli
In carcere
E’ rinchiuso nella
sua cella di Regina Coeli monsignor Nunzio Scarano, che pressa
con i suoi legali
per il ricovero al
‘Ruggi’
vanni di Dio e Ruggi d’Aragona’ conoscono bene la
patologia da cui è affetto.
“Aspettiamo che il giudice
decida - ha detto l’avvocato
romano Francesco Caroleo
Grimaldi che assiste il prelato insieme all’avvocato
salernitano Silverio Sica
- nei prossimi giorni dovremmo avere una rispo-
sta. Non sappiamo, invece,
i motivi per i quali Scarano
non è stato ancora trasferito
al Sandro Pertini di Roma”.
Una perizia medico-legale,
disposta dal Gip di Roma,
aveva decretato che l’indagato - arrestato il 28 giugno
scorso - deve essere curato
in una struttura ospedaliera per la sua patologia co-
proprio assistito debba essere curato in una struttura
di sua fiducia per questo
motivo, ieri mattina, hanno presentato una nuova
istanza - al vaglio del Gip per il trasferimento a Salerno. Sull’istanza il giudice
si pronuncerà nei prossimi
giorni. Intanto, le precarie
condizioni di salute del
Giovedì le analisi sui cento reperti ritrovati durante i due sopralluoghi
Le feci del ‘cannibale’ di Torrione analizzate
dall’equipe tecnica dell’Ateneo di Catanzaro
I tecnici dell’Università
di Catanzaro esamineranno i reperti della casa di
Torrione
ro. Con le analisi di giovedì,
quindi, si porterà a termine
il lavoro iniziato con i due
sopralluoghi nell’apparta-
mento degli orrori avvenuti
nei primi giorni del mese
scorso.
Un centinaio i reperti che
Ricci e la sua equipe faranno analizzare dai tecnici
dell’Università calabrese.
A partire dai resti di carne
carbonizzati ritrovati nei
piatti presenti in cucina e
dalle feci trovate in bagno
nel secondo ed ultimo sopralluogo avvenuto nell’abitazione di Torrione alto.
Ma le analisi cercheranno
di risalire anche all’esatta
dinamica di quello che è accaduto nei giorni precedenti
al ritrovamento del corpo
della 77enne vedova. Tutto
questo sarà possibile grazie
alle tracce biologiche, tra cui
ci sono le numerose macchie
di sangue presenti in bagno,
rinvenute dall’equipe del
professore Ricci.
Nel frattempo il 45enne
Lino Renzi resta ricoverato
presso l’ospedale psichiatrico giudiziario di Aversa. Il
pm non ha ancora nominato
un curatore speciale per
l’uomo di via Martuscelli.
A fine mese, intanto, Antonello Crisci, specialista
in medicina legale e consulente della Procura della
Repubblica di Salerno dovrà
presentare una dettagliata
relazione sul presunto cannibale di Torrione.
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@Dogramazio
L’operazione
Blitz anti-bivacco: sanzionate 35 persone dai vigili urbani
Salerno. Nuova operazione anti-bivacco dei vigili urbani, allontanate 35
persone dai caschi bianchi di Salerno.
A seguito di segnalazioni giunte da
alcuni residenti, preoccupati per i
furti che si stanno verificando in città,
i vigili urbani ieri sono intervenuti in
diversi punti del capoluogo dove sono
stati individuati alcuni siti occupati e
zone dove veniva effettuato il bivacco.
In particolare, è risultato che erano
stati nuovamente occupati i prefabbricati leggeri alla via Degli Etruschi, in
disuso da tempo, di proprietà del Comune di Salerno, e un locale, anch’esso di proprietà dell’amministrazione
comunale, sottostante il trincerone ferroviario di via dei Principati. Inoltre,
è risultata occupata anche di un’area
di proprietà Anas ubicata sottostante
un viadotto di Fratte. Le persone
rinvenute sono state tutte denunciate
all’Autorità giudiziaria per invasione
di edificio e terreno e quanto occupato
immediatamente sgomberato. Infine,
è emerso un bivacco nel quartiere
Torrione, nelle vicinanze dell’ex
ostello della Gioventù, immediatamente sgomberato. In totale, sono
state controllate 35 persone, di cui 14
denunciate e 21 contravvenzionate
per bivacco. Quattro di loro sono stati
denunciate anche per inottemperanza
al divieto di ritorno in Salerno emesso
dal Questore di Salerno.
Nel contesto di questi sgomberi alcu-
ne delle persone ritrovate detenevano,
in totale, quattro cuccioli di cane a
cui non venivano garantite le giuste
condizioni di sopravvivenza. Pertanto, gli animali sono stati sottoposti a
sequestro amministrativo ed affidati
alla Lega nazionale per la Difesa del
cane. I detentori sono stati sanzionati
con verbali per la mancata iscrizione
all’anagrafe canina e per non averli
sottoposti alla microchippatura.
Inoltre è stato sottoposto a sequestro
anche un monopattino elettrico condotto da uno straniero, per le verifiche
di rito.
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I vigili urbani di Salerno
in azione
prete avevano spinto gli
avvocati a rinviare anche
l’interrogatorio chiesto
dal sostituto procuratore
Elena Guarino di Salerno,
in merito all’inchiesta per
riciclaggio che sta conducendo la Procura e la
Guardia di Finanza. Un’opportunità di difesa che per
il momento il prelato salernitano ha ‘declinato’ in
attesa che le sue condizioni
migliorino. Scarano era
finito in carcere con Zito
e con Giovanni Carenzio,
il broker napoletano che
avrebbe dovuto curare
l’operazione di reimpatrio
dei capitali dalla Svizzera.
Anche Carenzio, detenuto
al carcere di Poggioreale,
ha avuto gravi problemi di
salute che hanno spinto il
suo avvocato Elio D’Aquino a chiedere una perizia
medica e la scarcerazione
per incompatibilità con il
regime carcerario. Il Gip
deciderà dopo gli accertamenti di rito.
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A Fratte
Coppia salernitana
trova scarafaggio
nei filetti di sgombro
Salerno. Trovano uno
scarafaggio nella confenzione di filetti di sgombro
appena acquistati presso
un noto discount di Fratte. La spiacevole sorpresa è accaduta, mercoledì
scorso, ad una coppia
originaria di Salerno,
attualmente residente a
Baronissi, che aveva deciso di cucinare qualcosa
di diverso dal solito. Ad
accorgersi dell’animale,
che galleggiava sul fondo
della confenzione, è stato
il marito che, dopo aver
finito di mangiare i filetti,
stava buttando il contenitore nel cesto della
spazzatura. Dopo aver
immortalato lo scarafaggio presente nella scatola i due coniugi hanno
immediatamente inviato
una e-mail all’azienda
produttrice, con sede
operativa a Latina, per
segnalare quanto accaduto ed eventualmente
per essere rassicurati.
L’azienda, dal canto suo,
ha richiesto il numero di
lotto e la data di scadenza presente sulla confezione ai fini di fare dei
controlli in sede. Non è
stata presentata nessuna
denuncia ai carabinieri,
ma ora i Nas potrebbero
procedere d’ufficio. (d.g.)
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10
Salerno
Ateneo di Salerno
DALLA REDAZIONE
SALERNO/FISCIANO
Calo di iscritti ai test d’ingresso della Facoltà di
Medicina dell’Università
di Salerno, la Cisl provinciale dà ragione al rettore
Raimondo Pasquino, che
ha collegato la diminuzione di domande degli aspiranti camici bianchi presso
l’Ateneo di Salerno a causa delle infinite polemiche
e discussioni riguardo la
facoltà salernitana.
La facoltà, infatti, è strettamente connesse con le
vicende che hanno colpito
la neo-nata azienda ospedaliera universitaria del
Ruggi d’Aragona, colpita
Metropolis Martedì 3 Settembre 2013
L’affondo del segretario Passamano: “Hanno parlato in troppi, ora basta. In gioco il futuro degli studenti”
Calo iscrizioni nella facoltà di Medicina
La Cisl Università: “Troppe polemiche”
dalla querelle sulla nomina del direttore generale
e le battaglie a colpi di
carta bollata che hanno
esasperato la già precaria
condizione organizzativa
dell’Azienda di via San
Leonardo, dove i futuri
medici svolgono le proprie
attività di tirocinio.
Concausa della riduzione
di iscritti, anche il mancato riconoscimento delle
scuole di specializzazione,
che ha visto pesantemente
penalizzata l’Università di
Salerno. “Condivido l’idea
che il calo è arrivato per
colpa dei troppi attacchi e
delle troppe polemiche”,
ha affermato il segretario
della Cisl Università, Pasquale Passamano. “Fino a
ora la facoltà di Medicina
è stata un’occasione persa
per tutti e, in particolare,
per il prestigio dell’Ateneo
di Salerno. Hanno parlato
troppi”, ha tuonato Passamano. “Qui, oltre al futuro
della riorganizzazione del
sistema sanitario nell’inte-
ra provincia, c’è in gioco
anche il futuro di tutti gli
studenti”.
Ma non c’è un altro caso
nell’agenda della Cisl Uni
versità: “Quest’anno biso
gna vincere la questione
relativa alla possibilità di
introdurre il pedaggio au
tostradale sulla ‘SalernoAvellino’. Sarebbe la mor
te per un Ateneo come il
nostro”.
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-
10
Salerno
Metropolis Martedì 3 Settembre 2013
La vertenza. Si parla di cassa integrazione in deroga anche per gli autisti
L’autunno caldo dei trasporti
Oggi si decide per evitare i tagli
MARIA TERESA LAGANA’
SALERNO
Alla vigilia del vertice di
questa mattina previsto
per 11 a piazza Matteo
Luciani, dove si deciderà
ancora una volta il destino
del Cstp e dei suoi lavoratori, si parla di cassa integrazione in deroga anche
per il personale di guida,
nella misura di un giorno
a testa al mese per un totale di 15 unità per volta e
di 470 giorni totali mensili. Solo in questo modo si
possono scongiurare tagli
allo stipendio ed abbandonare
definitivamente
l’intenzione di sforbiciare
il 7% lordo da ogni retribuzione.
Molto dipenderà dai contenuti della relazione che
il commissario giudiziale
Raimondo Pasquino ha
preparato per il ministero
dei Trasporti.
Un autunno caldo, se non
addirittura infuocato, è
quello che si prospetta per
i pendolari a causa della
crisi in cui versa il Consorzio salernitano dei tra-
Ateneo di Salerno
DALLA REDAZIONE
SALERNO/FISCIANO
Calo di iscritti ai test d’ingresso della Facoltà di
Medicina dell’Università
di Salerno, la Cisl provinciale dà ragione al rettore
Raimondo Pasquino, che
ha collegato la diminuzione di domande degli aspiranti camici bianchi presso
l’Ateneo di Salerno a causa delle infinite polemiche
e discussioni riguardo la
facoltà salernitana.
La facoltà, infatti, è strettamente connesse con le
vicende che hanno colpito
la neo-nata azienda ospedaliera universitaria del
Ruggi d’Aragona, colpita
II Festival
Yvonne Mondany
vince il ‘Karaoke Tour’
L’edizione 2013 del ‘Karaoke
& Wash in Tour’ si è conclusa
presso l’area eventi del Centro Commerciale Maximall di
Pontecagnano. La kermesse
targata 2080Eventi ha visto
come vincitrice la giovanissima Yvonne Mondany, 16
anni, con il brano ‘One night
only’. Yvonne sarà protagonista di un inedito al Festival
Internazionale di Malta Pop
Singers 2013.
Il disagio degli utenti
Roberta Adinolfi
“Ogni giorno è uno strazio
percorrere quei 10 km tra
Salerno e il Campus”
sporti. Cambia la stagione,
ma non il copione: dopo la
parentesi estiva, infatti, la
situazione del consorzio e i
disagi restano immutati. In
vista della riapertura delle
scuole lo scenario è ancora
più terrificante non solo
per i liceali, ma anche per
universitari e lavoratori.
A confermarcelo, i diretti
interessati. Valentina De
Nardo, studentessa del
liceo pedagogico: “Io abito a Montoro. Molte volte
quando il pullman non
Margherita Parascandolo
“Ho dovuto rinunciare ad
un ipotetico lavoro domenicale”
passava dovevo andare a
San Severino per prendere
il 10, per questo da quasi
un anno preferisco tornare
a casa con il treno”.
Rientro da incubo anche
per Alessandro Della Corte, studente del liceo scientifico: “Sarà una catastrofe
soprattutto per il fatto che
noi non abbiamo a disposizione altri mezzi”. Fabrizio
Lamberti, studente di ragioneria, e Giacinto Stanzione, studente dell’istituto
tecnico, di Giovi si lamen-
Marta Lenti
“Con la riapertura delle
scuole i pullman saranno
strapieni”
Enza De Martino
“Trovarsi uno sciopero
Valentina De Nardo
all’ultimo minuto, non è
molto gradito”
Serena Sammartino
“Il biglietto costa troppo, per
durare solo 90 minuti. All’estero dura tutto il giorno”
tano dei continui ritardi:
“I pullman non rispettano
mai gli orari”. Stessi disagi
anche per gli universitari,
Roberta Adinolfi, studentessa di scienze ambientali:
“Ogni giorno diventa una
strazio percorrere i 10 km
di autostrada tra Salerno e
il Campus”.
Gli stessi disagi li ha vissuti Enza De Martino, dottoressa in Lettere: “Sono stata per molti anni fuorisede
a San Severino e trovarsi
la novità di uno sciopero
all’ultimo minuto, non è
una sorpresa molto gradita”. Ripercussioni anche
sul lavoro, come accaduto
per Margherita Parascandalo: “Ho dovuto rinunciare ad un ipotetico lavoro
domenicale”.
Lavoratori perennemente
in attesa e in ritardo sono
Marta Lenti di Scafati che
lavora in un call center a
Pontecagnano, Giuseppe
Gigardino, militare, e Serena Sammartino.
La prima ha ribadito: “Con
la riapertura delle scuole
la situazione peggiorerà
in quanto i pullman saranno strapieni”. Giuseppe è
rassegnato: “La situazione
è critica e non credo che
migliorerà, sarò costretto a
chiedere un passaggio agli
amici”. “Il biglietto costa
troppo”, ha asserito Serena, “per durare solo 90 minuti, all’estero il biglietto ti
dura tutta la giornata”.
“Da quasi un anno preferisco tornare a casa con il
treno”
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L’affondo del segretario Passamano: “Hanno parlato in troppi, ora basta. In gioco il futuro degli studenti”
Calo iscrizioni nella facoltà di Medicina
La Cisl Università: “Troppe polemiche”
dalla querelle sulla nomina del direttore generale
e le battaglie a colpi di
carta bollata che hanno
esasperato la già precaria
condizione organizzativa
dell’Azienda di via San
Leonardo, dove i futuri
medici svolgono le proprie
attività di tirocinio.
Concausa della riduzione
di iscritti, anche il mancato riconoscimento delle
scuole di specializzazione,
che ha visto pesantemente
penalizzata l’Università di
Salerno. “Condivido l’idea
che il calo è arrivato per
colpa dei troppi attacchi e
delle troppe polemiche”,
ha affermato il segretario
della Cisl Università, Pasquale Passamano. “Fino a
ora la facoltà di Medicina
è stata un’occasione persa
per tutti e, in particolare,
per il prestigio dell’Ateneo
di Salerno. Hanno parlato
troppi”, ha tuonato Passamano. “Qui, oltre al futuro
della riorganizzazione del
sistema sanitario nell’inte-
ra provincia, c’è in gioco
anche il futuro di tutti gli
studenti”.
Ma non c’è un altro caso
nell’agenda della Cisl Università: “Quest’anno bisogna vincere la questione
relativa alla possibilità di
introdurre il pedaggio autostradale sulla ‘SalernoAvellino’. Sarebbe la morte per un Ateneo come il
nostro”.
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L’accusa. Cgil Slc e Uilcom: “Provvedimento ottenuto dai lavoratori del settore e non dai politici”
‘Verdi’, sindacati rivendicano il merito del finanziamento
Salerno. Organizzazioni sindacali
contro la politica degli annunci. La
CgilSlc e Uilcom attaccano in un
comunicato stampa quei politici che
hanno rivendicato il merito di aver
ottenuto le risorse per il Teatro Verdi
di Salerno. Cinque milioni di euro
che i rappresentanti dei lavoratori,
invece, spiegano di aver ottenuto loro,
tramite l’impegno e la partecipazione
dei lavoratori del settore.
“Un provvedimento fortemente richiesto dai lavoratori del settore”, si
legge nella nota diffusa nella giornata
di ieri, “tramite le organizzazioni
sindacali che hanno svolto un ruolo
impegnativo nel conseguimento di
tale provvedimento. Sentire, quindi,
oggi il rivendicare ‘meriti’ da parte di
qualche politico pronto a carpire la circostanza, suona come un’offesa all’impegno profuso da chi ha veramente
cercato e ottenuto il finanziamento di
5 milioni di euro che apre la speranza
e la prospettiva, in un periodo di crisi
profonda, per un miglioramento delle
condizioni di lavoratori ancora più
fortemente penalizzati rispetto alla
ingiusta considerazione che quando la
crisi incalza, se tagli ci devono essere,
è opportuno che siano ove si ritiene
non necessario investire risorse”.
In un’ottica di creare occupazione in
seguito ai fondi ottenuti, i sindacati
rivolgono un appello direttamente
al Comune di Salerno: “A tal fine,
pensiamo e riteniamo che l’amministrazione comunale di Salerno debba
aprire un confronto con i lavoratori
del settore e le organizzazioni sindacali che li rappresentano, allo scopo di
non vanificare il risultato ottenuto e
le possibilità di creare opportunità di
lavoro. Per questo occorre pianificare
e programmare le attività secondo
criteri di obiettività e valore culturale,
dando la possibilità di un investimento di crescita e prospettiva, consolidando i valori e la irrinunciabilità al
valore della tradizione teatrale e dello
spettacolo in genere”.
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Il ‘Teatro Verdi’
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Salerno
Metropolis Martedì 3 Settembre 2013
9
Il rinvio arriva con il nuovo ordine del giorno firmato da 23 consiglieri
Decadenza, il Consiglio non decide
In sala è scontro dialettico
sulla posizione del sindaco
che risponde solo all’appello
Criscuolo legge la mozione firmata
da Ferrara, Ferrazzano e Memoli
Ecco il testo integrale poi votato
Salerno. Il sindaco De Luca ha risposto soltanto all’appello – iniziato alle 10 con 30’ di
ritardo per un guasto all’impianto fonico di
registrazione - per poi ritirarsi nel suo studio
per continuare il suo lavoro d’amministratore di Salerno. Ha atteso le decisioni del Consiglio, con la mozione all’ordine del giorno
che rinviava la discussione sulla decadenza a
data da destinarsi, non prima di un altro esame d’approfondimento in sede di commissione. Un risultato finale che il primo cittadino ha portato con se nel viaggio pomeridiano
verso la Capitale per iniziare ad assolvere i
propri doveri ministeriali. La sensazione che,
adesso, sia diventata una vera e propria lotta
politica, con la causa scatenante che è proprio
il mancato conferimento delle necessarie deleghe. Non senza le proteste dell’opposizione
ad iniziare da Roberto Celano. “La nota scritta da De Luca sembrano una lettera di Totò. –
ha affermato – Il sindaco è o no viceministro?
E’ un sottosegretario ed in tale veste è incompatibile”. Ma Celano, in una sorta di resi dei
conti, ha tirato
in ballo i segretari regionali e
provinciali del
Pd, Amendola e Landolfi.
“Dopo
aver
alzato i toni
per mesi su
altri casi d’incompatibilità,
adesso restano
in silenzio”.
Deciso
nella sua linea
Cammarota che
ribadisce ancora il concetto delle dimissioni,
lanciando una provocazione finale. “Sarebbe
stato più opportuno, in modo tale da evitare
questo pantano giuridico.– ha affermato – In
questo momento o si mantiene la procedura
aperta della decadenza, nell’attesa delle deleghe che, di fatto, metterebbero nelle condizioni d’incompatibilità il sindaco De Luca o
si riavvia un nuovo procedimento nella figura di sottosegretario. Posso anche votare favorevolmente al ritorno della discussione in
sede di commissione ad una condizione che
siano acquisiti pareri da Giudici terzi o dal
Ministero degli Interni”. Il vuoto normativo
e i parziali aggiustamenti in corsa, aumentano i dubbi con Luciano Provenza a metterli
a nudo. “Con Cammarota, in sede di valutazione di commissione, fummo i primi ad
introdurre un principio fondamentale della
Costituzione quale il “tempus regit actum”.
– ha affermato- Anche le variazioni del “decreto del fare”, evidenziano il vuoto normativo riscontrato in fase di istruttoria, con la
stessa Legge 81 che non è da meno. Vuol dire
che abbiamo sbagliato tutto? E ci chiediamo
anche del perché a quattro mesi dalla nomina
a De Luca non siano state ancora conferite le
deleghe. In questo momento non posso che
ribadire la mia tesi che l’incompatibilità non
sussiste”. Ma c’è stato anche l’invito di Gagliano di optare per Salerno, rimuovendo l’incarico, non completato, di Ministero. “Forse
De Luca, con in mano deleghe importanti fa
paura allo stesso Pd. – Forse è questo il motivo del mancato completamente dell’incarico. Ma ritornare adesso in commissione vuol
significare solo che De Luca vuole tenere
entrambe le poltrone”. Sul doppio incarico,
si è soffermato anche Raffaele Adinolfi. “In
questo momento, la scelta del sindaco, che
ancora latita in questa assise, è di prendere
tempo e di restare attaccato a due poltrone”.
Dopo due ore di discussione, la votazione sul
nuovo ordine del giorno con 24 voti favorevoli al rinvio, fra cui quello di Cammarota e 6
contrari fra cui Gagliano e Zitarosa. (anro)
Salerno. E’ toccato al capogruppo Nino Criscuolo leggere la mozione d’ordine, in sostituzione dell’assente Luca Sorrentino. Una
mozione che è stata siglata da 23 consiglieri,
e che ha visto
la partecipazione
nella
firma oltre che
di Anna Terrazzano e Pakj
Memoli, già
firmatarie del
primo rinvio,
anche del vice
presidente del
consiglio,
e
in quota Udc,
Alessandro
Ferrara. Di seguito, riportiamo la nota integrale. “Il Consiglio comunale, visto che con delibera consiliare n°26 del 31/05/2013, in tema d’ipotesi
d’incompatibilità fra la carica di sindaco e
viceministro, con la quale si è stabilito d’incaricare il presidente del Consiglio comunale
unitamente alla commissiooen consiliare permanente “Statuto”, di effettuare un approfondimento delle relative problematiche giuridiche. Che successivamente, con deliberazione
n°31 del 08/07/2013 il Consiglio comunale
ha contestato al sindaco la causa di incompatibilità di cui all’art. 13 comma 3 L.148/2011
ed attivato il procedimento di cui all’art.69
del Dlgs n°267/2000, assegnando, per l’effetto, il termine di gg.10 per ogni eventuale
controdeduzione e/o osservazione. Rilevato
che con particolare riguardo sull’efficacia retroattiva delle norme introdotte con la legge
148/2011, le relative controversie interpretative hanno trovato di recente autorevole e
significativa conferma proprio in sede parlamentare, con la discussione ed approvazione
della modifica dell’art. 13 comma 3 della legge 148/2011, introdotta dall’art. 29 bis della
legge n.98/2013 di conversione del decreto
legge n. 69/2013, peraltro con soluzione normativa di dubbia legittimità costituzionale.
Viste le deduzioni trasmesse dal sindaco al
presidente del Consiglio comunale. Ritenuto
meritevoli d’approfondimento le argomentazioni, con valenza di novità, relative alla non
sussistenza dello status d’incompatibilità per
il non avvenuto perfezionamento dell’iter
di nomina del viceministro con riferimento
all’articolo 10, comma 3, della legge 23 agosto
1988, n. 400. Delibera di prendere atto delle
deduzioni formulate dal sindaco e demandare alla Commissione consiliare “Statuto”,
di esprimere il relativo parere in argomento,
riservando all’esito le successive determinazioni di questo consesso”.
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Fotoservizio a cura di Alessandra Longo
De Luca pronto all’ultimatum con Letta
I grillini salernitani pensano il ricorso al Tar
Salerno. Nella giornata di oggi il sindaco De Luca, nelle qualità di vice ministro
nell’attesa delle dovute deleghe, dovrebbe
inviare una lettera al presidente del Consiglio, Enrico Letta. Quello che potrebbe
essere considerato un ultimatum, la prova
di forza per muovere le stagnanti acque
di Governo e, nel dettaglio, regnanti nel
Ministero alle Infrastrutture ed ai Trasporti, anche alla luce delle decisioni di ieri
in sede di assise comunale. In buone sostanza la richiesta del conferimento delle
deleghe, e quindi dell’operatività con un
Dipartimento da seguire, o la posizione
ibrida di un viceministro depotenziato che
continua a guidare
una città in espansione come Salerno. Una
operatività che, secondo i rumors degli
ultimi giorni, potrebbero essere conferiti
proprio nei prossimi
giorni, al massimo
per la fine della prossima settimana. Al
momento è il presidente Letta colui che
ancora mantiene in
fase di quiescenza
il primo cittadino,
non completando di fatto, almeno per la
Legge 81 invocata dallo stesso De Luca,
la nomina che resta, dunque, viva al solo
giuramento. In buona sostanza, una carica
depotenziata, con la necessaria operatività
che ne sarebbe dimezzata. Da qui la lettera, a succedersi a meno di ventiquattro ore
dal Consiglio comunale, dove il sindaco
ha, per certi versi, incassato la fiducia di
gran parte dell’assise se è vero che anche
Cammarota ha votato a favore l’ordine del
giorno che rinviava la discussione della
decadenza, pur non condividendolo con
la firma dello stesso documento. Ed il via
ad una sorta d’ultimatum, con Letta chiamato a decidere sul conferimento dei poteri nelle prossime tre settimane. Il sindaco
De Luca sarebbe disponibile ad attendere
entro il prossimo 21 settembre, giorno della festività patronale, cui parteciperà nella
doppia veste di primo cittadino e di vice
ministro. Ma non vi dovrebbero essere
dimissioni dalla carica ministeriale, con
gli spifferi vicini al sindaco che escludono categoricamente un’ipotesi del genere.
Ma l’immensa partita a
scacchi sull’incompatibilità e sulla decadenza di De Luca potrebbe essere destinata a
presentare un nuovo,
imprevedibile, colpo
di scena. Il Movimento 5 Stelle, a sorpresa
ed in modo del tutto
inatteso, avrebbe presentato nei termini di
Legge un ricorso al Tar,
con oggetto l’incompatibilità di De Luca nel
doppio incarico. Una
mossa che, se fosse
confermata, aprirebbe
nuovi scenari, soprattutto legali. Tanto da
costringere a scendere in campo in modo
compatto lo stesso Consiglio, costituendosi “ad adiuvandum”. Insomma, la parola
fine sulla decadenza De Luca è ancora lontana dall’essere scritta.
Antonio Roma
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Il caso
I giovani FdI non hanno dubbi: c’è l’incompatibilità
Salerno. E’ stato l’assessore alla Politiche Sociali, Nino Savastano, poco dopo
le 12, ad avvisare il picchetto di vigili urbani presente
in Consiglio comunale.
C’era da rimuovere uno
striscione che qualche minuto primo avevano lasciato in strada i giovani di Fratelli d’Italia che, ancora una
volta, ribadivano l’incompatibilità del sindaco De Luca
nel doppio incarico ricoperto. In pratica,
lo striscione è stato posizionato sotto
le finestre del Salone dei Marmi dove
si stava svolgendo l’assise comunale e
proprio nel momento in cui si stava discutendo dell’incompatibilità
di De Luca. Tempismo eccezionale, come anche quello
dell’assessore Savastano che
subito ha ordinato la rimozione dello stesso striscione. I
due vigili urbani, infatti, sono
intervenuti immediatamente
con la rimozione forzata del
drappo che, tra l’altro, era a
qualche metro appena, in linea d’aria,
con le finestre dello studio personale
del sindaco De Luca.
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Di Carlo: “E’ compatibile”
Salerno. Horace Di
Carlo, vicepresidente
della commissione
“Statuto” conferma
in Consiglio i dubbi
interpretativi sulla
incompatibilità di De
Luca. “Di là del perfezionamento dell’incarico governativo ritengo che valga il principio
secondo cui una norma tassativa e a carattere
sanzionatoria non ha efficacia retroattiva. - ha
affermato Di Carlo - Nè la stessa è estendibile
analogicamente. Ma va anche rilevato che
non bisogna trascurare l’incostituzionalità nei
casi di non incompatibilità per quei Comuni
che non siano superiori di 20mila abitanti. La
“ratio” della norma deve essere chiara ma,
soprattutto, deve essere uguale per tutti e non
giudicare le incompatibilità in merito al numero degli abitanti residenti nel Comune”.
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8
Salerno
Metropolis Martedì 3 Settembre 2013
Si chiude la querelle dei 42 alloggi del comparto Fornelle: l’approvazione arriva all’unanimità
Via libera per il rinnovo di Salerno Mobilità
ANTONIO ROMA
SALERNO
Non solo il nodo riguardante
la decadenza De Luca. Altri
due punti erano all’ordine del
giorno della seduta di Consiglio comunale di ieri mattina,
Via libera, dunque, per il
rinnovo della convenzionequadro con la partecipata
“Salerno Mobilità”, società in
house comunale. Ma anche
per completare l’iter espropriativo, bloccato dal 1979,
di 42 immobili localizzati nel
comparto Fornelle, tra l’altro
già occupati da tempo, con
gli stessi che saranno inseriti
nell’elenco di beni comunali
in via di alienazione. Insomma, immbobili che andranno in vendita, nell’elenco
figura anche un agrumeto,
con gli attuali conduttori
che potranno far vantare un
diritto di prelazione in sede
d’asta. In pratica, gli stessi
alloggi saranno “a riscatto”
per gli stessi residenti che vi
alloggiano ormai da tempo,
pagando regolare canone
d’affitto. Su qesto punto,
non vi è stata alcuna oppo-
Cascone: “Con piazza della Libertà ci saranno rientri economici raddoppiati
per il Comune. E’ il Telepark la soluzione migliore per la sosta breve in città”
sizione, con lo stesso che è
stato approvato all’unanimità. Qualche discussione,
invece, per quanto riguarda
il rinnovo della convenzione
per la gestione dei parcheggi
sul territorio comunale, oltre
che di scale mobili - in via
Indipendenza - e di ascensori pubblici da parte della
società in house “Salerno
Mobilità”. “E’ una società
che sta crescendo, riuscendo
ad ottenere risultati importanti con produzioni di utili
che sono importanti per il
Comune. - ha affermato l’assessore alla Mobilità, Luca
Cascone - Con l’entrata a regime di Piazza della Libertà,
gli stessi utili sono destinati
a crescere come anche la
quota che riceve il Comune,
passando dall’attuale 20%
sul Mol ad un più cospicuo
40%”. Ma lo stesso Cascone
si è soffermato su qualche
situazione di emergenza,
registrata per le soste dei
residenti. “credo che in un
prossimo futuro andremo a
Fotoservizio a cura di Alessandra Longo
rimodellare alcune zone che
stiamo notando in leggera
sofferenza. - ha affermato
l’assessore comunale alla
Mobilità - In particolare la
zona 1 e 5 ma vorremmo che
i salernitani si accorgessero
maggiormente del Telepark,
che permette il pagamento
della sosta effettiva, con
notevole risparmio per i salernitani”. Sulla convenzione
si è espresso il consigliere
Cammarota rilevando alcuni appunti nonostante la
dichiarazione di voto favorevole. “Non ci sono debiti
anche perchè il numero dei
Cammarota e Ferrazzano a far da ‘cuscinetto’ fra le fazioni
Udc consiliare sempre più spaccata in due
La divisione pure sui banchi dell’assise
Salerno. Spaccatura sempre più profonda nell’Udc
consiliare. Dopo lo scontro
nell’assise dello scorso mese
di Luglio, Gagliano, Ferrara
e Memoli vivono da perfetti
separati in casa. Ieri separati
anche nel banco di opposizione, con Pakj Memoli a
discostarsi di molto nella posizione rispetto ai “colleghi”
di partito Ferrara e Gagliano.
A fare da cerniera fra le due
anime dell’Unione di Centro
ci hanno dovuto pensare Antonio Cammarota ed Anna
Ferrazzano, per quella che
può essere definita una vera e
propria distanza di sicurezza.
Ma che non vi sia unità di
intenti si evidenza anche nelle
votazioni che i tre esponenti
dell’Udc hanno fatto registrare durante la seduta consiliare
di ieri. Il capogruppo Gagliano, tra l’altro deligittimato da
Cobellis lo scorso luglio dopo
il suo passaggio all’associazione “Città Nuove” in quota
Pdl, ha seguito un percorso
solitario nelle sue votazioni.
Astenuto nel rinnovo della convenzione-quadro per
Salerno Mobilità e contrario
all’ordine del giorno sulla
decadenza De Luca. Un percorso opposto a Ferarra e
Memoli, addirittura firmatari
del rinvio.
parcheggi è aumentato. - ha
affermato l’esponente di
Fli - Sarebbe anche il caso di
abbassare i costi, visto che
gli stessi si ripercuotono a
danno dei cittadini. Voglio
ricordare che la denominazione in house vale per
quelle società che svolgono
una funzione pubblica e
sociale piuttosto che pensare di determinare soltanto
dei profitti”. Per Zitarosa,
invece, è un rinnovo da non
farsi. “E’ necessario che sia
fatto un bando europeo per
la cessione in convenzione
dei servizi. - ha affermato il
capogruppo consiliare del
Pdl - Con questa convenzione si sta regolando tutti i parcheggi ad una sola società
per un totale di 7 milioni di
euro, mentre la contropartita
comunale è ben poca cosa”.
Alla fine, però, è giunta l’approvazione della delibera
con 23 voti favorevoli contro
5 contrari: Adinolfi, Celano,
Stasi, Viviano e Zitarosa. Si
è astenuto il solo Gagliano
sull’immediata esecutività
della delibera, tra l’altro
contestata da Adinolfi. Una
esecutività dovuta, come ha
spegato lo stesso assessore
Cascone, per la scadenza
della convenzione prevista
per il prossimo 11 settembre.
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La foto
Dopo Roma anche a Salerno prove di Governo
delle larghe intese fra centrosinistra e centrodestra
Salerno. Prove tecniche di intesa dalle larghe vedute al Comune di Salerno. Centrodestra e centrosinistra insieme nello
stesso banco di Consiglio, con quattro consiglieri che si lasciano immortalare dal flash del fotografo poco prima della
seduta. Nobile Vivano e Alessandro Ferrara dell’opposizione
con Horace Di Carlo e Felice Santoro della maggioranza.
Sono restate, però, soltanto le prove di partenza...
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Provincia: è un question time rapido
Strade e Cstp all’ordine del giorno
Salerno. Un question time dai tempi
rapidissimi, quello di ieri mattina
tenutosi a Palazzo Sant’Agostino. Le
interrogazioni dei consiglieri provinciali hanno riguardato soprattutto le
condizioni di dissesto stradale dei
collegamenti tra Salerno e il Cilento
e la costiera amalfitana. Questioni,
però, ampiamente dibattute in queste
settimane. Nel mirino dei consiglieri,
l’incuria e il degrado delle arterie,
come lo svincolo di San Mango a
Piemonte, denunciato dal sindaco di
Giffoni, Paolo Russomando. In lista,
anche la questione relativa al Cstp,
con l’interrogazione presentata dal
consigliere Giovanni Coscia, che ha
chiesto chiarimenti sulle attività messe
in campo dall’amministrazione provinciale targata Antonio Iannone, in
merito alla salvaguardia dell’azienda
salernitana di trasporti. Coscia ha interrogato sui seguenti punti l’assessore
ai Trasporti, Michele Cuozzo: “Perché
codesta amministrazione non ha dato
seguito alla delibera di consiglio
provinciale numero 33 del 14 maggio
2012 nella quale, tra l’altro, il consiglio
aveva indicato di “riconsiderare le
tariffe corrisposte al Cstp, in ragione
dell’effettiva tipologia di trasporto sul
territorio provinciale. Perché la giunta
provinciale non ha dato seguito a
quanto da esse deliberato nel decreto
provinciale numero 193 del 5 luglio
nella quale approntava una variazione
di bilancio in esecuzione della predetta
delibera di consiglio numero 33 a ristoro dei corrispettivi tariffari. Perché
è stato imposto l’obbligo dei servizi
minimi di trasporto solo alla Sita Sud
Srl e non anche al Cstp”. Questioni formulate, però, nei mesi scorsi, che solo
ora trovano espressione in consiglio, e
che sono state superate dagli eventi.
Luca Marrazzo
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Metropolis Martedì 3 Settembre 2013
L’inchiesta
Salerno
Salerno
7
Il fallimento del Pastificio
Avviso di conclusione delle indagini
anche per undici vertici della Banca della
Campania per i crediti alla Amato spa
Crac Amato e il finanziamento Mps: si avvicina
il processo per Mussari, Ceccuzzi e Del Mese
ROSARIA FEDERICO
SALERNO
Finanziamento in spin off per la Amato Re deciso dopo
una cena in Costiera e incontri politici prima a Roma e
poi a Siena: concluse le indagini per l’ex presidente di
Mps Giuseppe Mussari, l’ex presidente della Commissione Finanze della Camera dei Deputati da 2006 al 2008,
Paolo Del Mese e per Franco ceccuzzi, all’epoca membro
della commissione Finanze. E’ la seconda tranche dell’inchiesta sul crac Amato quella che coinvolge il politico
salernitano, Del Mese, l’ex sindaco di Siena e l’ex vertice
dell’istituto di credito senese. Ma nel filone d’inchiesta
scaturito dal maxi processo Amato vi è anche un altro
capo d’imputazione che riguarda i vertici della Banca
della Campania. In 11 hanno ricevuto ieri l’avviso di conclusione delle indagini notificato dagli uomini del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza, agli
ordini del colonnello Antonio Mancazzo.
Ai due politici e all’ex presidente di Mps, il sostituto procuratore Vincenzo Senatore contesta “il contributo causativo al fallimento dello storico pastificio salernitano relativamente alla concessione del finanziamento finalizzato
L’inchiesta sul fallimento delle società della holding
Amato condotta dal pm Senatore e dal colonnello
Antonio Mancazzo
La Guardia di Finanza ha notificato
14 avvisi di conclusione delle indagini
per il filone di indagine che riguarda
i finanziamenti alle società fallite
all’operazione di spin off immobiliare, mediante la vendita dell’immobile sede dell’ex pastificio in via Picenza alla
neocostituita società “AMATO RE S.r.l.”. Quell’operazione di spin off, ideata dall’allora consulente degli Amato,
Claudio Siciliotti, avrebbe dovuto consentire alla famiglia
di pastai salernitani di iniziare quell’operazione immobiliare con la creazione di un centro residenziale nell’ex
opificio di via Piacenza. Il Monte Paschi di Siena concesse, sulla scorta delle ‘garanzie’ offerte dalla Amato Re un
finanziamento di 19 milioni di euro. Ma iul trasferimento
della vecchia sede dei molini Amato, secondo la Procura,
contribuì a depredare la società madre la Amato spa dei
suoi beni. Poi, anche l’operazione immobiliare si arenò.
Altra tranche di inchiesta finita sotto la lente d’ingrandimento della Finanza è quella relativa ai finanziamenti
ottenuti dalle società poi fallite, dalla Banca della Campania. L’avviso di conclusione delle indagini, infatti, è stato
notificato anche ai componenti del Consiglio di Amministrazione di Banca della Campania, al direttore generale
Francesco Fornaro ed al direttore protempore della filiale
Il pm Vincenzo Senatore che
ha inviato
l’avviso di
conclusione delle
indagini
di Salerno, Armando Festa, che all’epoca avrebbe erogato
crediti in mancanza di garanzia. Secondo la Procura, gli
11 esponenti dell’istituto di credito avrebbero concorso al
fallimento della “Antonio Amato & C Molini e Pastifici
in Salerno S.p.A.”, in quanto, ‘pur nella consapevolezza
dello stato di dissesto finanziario dell’azienda, ne hanno
aumentato l’insolvenza con operazioni dolose di erogazione di credito poste in essere in violazione della vigente normativa bancaria in quanto realizzate in assenza di
fatture e sulla base di assegni post datati, tratti a garanzia
Nei guai l’ex presidente dell’istituto
di credito di Siena, l’ex presidente
e il componente della Commissione
finanza tra il 2006 e il 2008
GLI INDAGATI
della erogazione, per un importo di euro 2,5 milioni, nonché nell’aver incrementato, in una situazione di ben conosciuta illiquidità della società fallita, le linee di credito fino
a 6,8 milioni di euro, causando un ritardo nella definitiva
emersione dello stato di insolvenza’. Escluso dall’indagine Marco Morelli l’ex vice direttore di Mps indagato in un
primo momento dalla Procura di Salerno.
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Nel mirino della Procura di Salerno
il finanziamento di 19 milioni
di euro concesso alla Amato re
per l’operazione di spin off
I due incontri decisivi per lo spin off
e i 14 coinvolti nel processo bis
Un incontro nel novembre del 2006 a
Roma, nella sede di Mps, per illustrare
il progetto di spin off e successivamente
una cena in Costiera amalfitana a Villa Maria, nella casa degli Amato dove
ospiti d’onore
erano l’allora
deputato del Pd,
Franco Ceccuzzi, il presidente
della commissione Finanze,
l’udeurrino Paolo
Del Mese, il presidente di Mps
Giuseppe Mussari e il sindaco di
Salerno, Vincenzo De Luca
che non è stato
indagato per
questa vicenda. Sono questi, per la
Procura i due incontri determinanti per
la concessione di un finanziamento di
19 milioni di euro che sarebbe servito
all’avvio dell’operazione immobiliare
di Amato Re. Il progetto di Mercatello,
nell’ex Pastificio di via Piacenza, sarebbe servito a rilanciare la holding dei
pastai, ma si arenò insieme alla storica
azienda di famiglia che secondo gli
inquirenti allora era già in sofferenza
economica. Quell’operazione di spin off,
ideata dall’ex presidente nazionale dei
commercialisti, Claudio Siciliotti, imputato nel processo principale, è finita al
centro di una nuova indagine parallela
a quella che ha portato già a giudizio
per bancarotta fraudolenta e dissipazio-
ne, i componenti della famiglia Amato,
consulenti, e titolari di aziende fornitrici
di servizi. Il pm Vincenzo Senatore ha
inviato l’avviso di conclusione delle indagini al direttore generale della Banca
della Campania,
Francesco Fornaro di Roma, all’ex
direttore della
filiale di Salerno,
Armando Festa
di Avellino e ai
nove componenti
del consiglio di
amministrazione
dell’istituto di
credito campano:
Picella Raffaele di
Avellino, Orsillo
Cosimo di Bologna, Barbarisi
Adriano di Salerno, Bruno Giuseppe di
Grottaminarda, De Maio Giovanni di
Salerno, De Matteis Armando Enzo di
Avellino, Iavarone Tommaso di Napoli,
Iotti Sergio di Modena, Lepri Luigi di
Foggia. Insieme ai vertici della Banca
della Campania anche Mussari, Ceccuzzi e Del Mese, già indagati e interrogati
nei mesi scorsi dal pm che ha condotto
le indagini. Gli interrogatori dei due senesi e di Del Mese, difeso dagli avvocati
Massimo Torre e Paolo Toscano, furono
secretati dal magistrato.
Ora quegli atti sono stati messi a disposizione dei legali.
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La curiosità
L’ex sottosegretario
tra gli ultrà dell’Arechi
Non ha voluto perdersi la «notte dei
desideri» del calcio salernitano. L’ex
sottosegretario alle Finanze Paolo Del
Mese domenica sera era tra i 14mila
tifosi che hanno gremito l’Arechi e sospinto la squadra granata alla vittoria
in rimonta nel debutto in campionato
contro il Lecce. Un appuntamento
attesissimo per gli appassionati del
cavalluccio marino di tutta la provincia, un evento dal fascino irresistibile,
al quale anche il già deputato in quota
Udeur ha ceduto «mischiandosi» ai
supporters della Tribuna Azzurra.
Particolare che non è passato inosservato. A dispetto di tanti colleghi
del mondo politico, infatti, Paolo Del
Mese non si è accomodato nel settore
«coperto», sulle poltroncine dell’anello
inferiore, ma ha preferito il «piano superiore», per seguire la partita - a dirla
in gergo - «in mezzo alla gente». Il fu
deputato di Pontecagnano Faiano è
arrivato con largo anticipo sugli spalti
dello stadio con il nome da principe:
già poco meno di un’ora prima del
fischio d’inizio di Salernitana-Lecce
ha preso posto sui fatiscenti sediolini
della Tribuna azzurra. In compagnia
d’alcuni amici, si è sistemato su una
delle ultime file in alto, a un paio di
metri dal «gabbiotto» riservato alla
stampa. Da lì Del Mese s’è goduto la
scenografia da brividi della Curva Sud
e il successo della squadra granata sui
salentini. Applaudendo ed esultando.
Da «tifoso qualunque». (d.c.)
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LA CITTÀ MARTEDÌ 3 SETTEMBRE 2013
Eboli
27
■ e-mail: [email protected]
»
Code inutili alle Poste
Non pagate le pensioni
IL CASO DISSERVIZI A SANTA CECILIA
Polemiche per la mancanza di soldi che non sono stati inviati dalla sede centrale
Gli anziani hanno atteso tutta la mattinata. Il consigliere La Brocca: «Vigileremo»
In fila davanti alle poste di Santa di Cecilia per poter ritirare la
pensione, ma un intoppo non
permette agli anziani di riscuotere i tanto attesi soldi. Ieri
mattina sono rimasti in fila fino alle 13 e trenta, in attesa di
poter prelevare la pensione.
Ma alla fine l’attesa è stata vana: non è stato possibile ricevere la pensione. «Circa una
cinquantina di anziani si sono
ritrovati a fare i conti con la
mancanza di liquidità dell’ufficio postale per poter pagare le
pensioni, a causa del mancato
arrivo del furgone portavalori»
spiega Giuseppe La Brocca,
consigliere e segretario Api,
che vive nella zona di Santa Cecilia. La Brocca sottolinea: «Gli
anziani che vivono nelle zone
periferiche così come i circa
tremila utenti della sede di
Santa Cecilia, hanno necessità
di prelevare il primo di ogni
mese quei pochi soldi di pensione per poter aiutare i figli,
ma anche per pagare le tasse e
le bollette. Mi sono indignato
insieme a loro, perché non è
possibile che un furgone portavalori non arrivi, per chissà
quale intoppo e nessuno prende la pensione». Molti hanno
aspettato fuori sotto il sole.
Un’attesa snervante, durata
ore, mentre gli impiegati non
sapevano dire quando sarebbe arrivato il furgone con i soldi necessari per i pagamenti.
«Anche loro erano indignati precisa La Brocca - ma purtroppo lavorano e si devono attenere alle direttive». La Brocca rincara la dose: «L’unica colpa è delle poste centrali che
non inviano per tempo i soldi
e creano disagi del genere. Domani (oggi n.d.r.) sarà lo stesso? Spero di no e che i cittadini
possano prendere le somme
dovute. Ma sarò li per vigila-
La discarica di cellulari
polizia municipale
Prostituzione, fioccano multe
Scoperta discarica di cellulari
Lotta alla prostituzione e
all’abbandono di rifiuti. E’
l’obiettivo della maxi operazione della polizia municipale,
guidata da Marco Garibaldi.
Inoltre ci sono stati controlli
anche nella movida notturna.
I caschi bianchi tra sabato e
domenica, sul litorale di Campolongo, hanno elevato oltre
3000 euro di verbali in ottemperanza dell'ordinanza sindacale contro la prostituzione. In
pratica hanno sorpreso svariati clienti del “sesso a pagamento” e sono subito intervenuti.
Il bottino fino ad esso è di oltre
settantacinquemila euro, frutto del lavoro di tanti caschi
bianchi che si intervallano in
litoranea per i controlli, soprat-
Un ufficio postale
re». I disagi non sono solo legati al ritiro delle pensioni, ma ci
sono altri problemi come «la
mancanza di raccomandate
con ricevuta di ritorno, oppure lo scarso personale per le
lettere che stanno arrivando in
ritardo». «Insomma siamo alle
solite, eppure ho inviato esposti su esposti» aggiunge La
Brocca. «Non ne possiamo più
dei continui ritardi e disservizi
- ha commentato un cittadino
- Sono stato in fila dalle otto
del mattino fino all’una, per
non avere risposte sulla mia
pensione, senza sapere se i soldi arriveranno per i prossimi
giorni. Chiediamo che il Comune di Eboli possa sollecitare le poste generali e risolvere
in tempi celeri i disagi che ci
arrecano a noi cittadini di periferia».
Antonio Elia
©RIPRODUZIONE RISERVATA
tutto il maresciallo Cosimo
Spiotta e l’appuntato Salvatore Di Donna. I controlli in litoranea, nello scorso fine settimana, hanno portato nelle casse comunali altri 2000 euro di
verbali per abbandono di rifiuti. Sono state sorprese diverse
famiglie mentre lanciavano
sacchetti dalle auto, sulle strade comunali e provinciali.
Soddisfazione è stata espressa da parte dell’assessore alla
sicurezza Adolfo Lavorgna.
Inoltre è stata scoperta una vera e propria discarica, in mezzo alla pineta, di cellulari contraffatti alcuni oggetto di furto,
e di numerosi accessori tra cui
anche batterie. Sono in corso
indagini.
(a.e.)
«La Fiera andava fatta in piazza»
L’assessore Bello parla della manifestazione “Città di Eboli” spostata a ottobre
Francesco Bello
La Fiera campionaria “Città di
Eboli,S.S. Cosma e Damiano”
si svolgerà dal 5 al 13 ottobre
prossimo, nonostante le rimostranze della Confcommercio
del presidente Michele Zottoli. La decisione è stata presa
dopo averla concordato con
l’amministrazione, dal presidente Sergio Antonini della
Eboli Multiservizi. Il cinquantennale della Fiera S.S. Cosma
e Damiano, che si doveva svolgere dal 26 settembre, proprio
in occasione della ricorrenza
dei santi, è stato spostato ad ottobre, nonostante qualcuno
avesse proposto di fare la fiera
in piazza della Repubblica e di
ravvivare nel cinquantennale
l’evento fieristico. Invece per
vari motivi come la sicurezza,
la logistica e soprattutto di tipo economico, il tutto è stato
spostato ad ottobre.
Per quanto concerne l’aspetto organizzativo, l’assessore alle attività produttive Francesco Bello spiega: «Come amministrazione abbiamo tenuto un incontro con la Eboli
Multiservizi, la quale ha affidato la fiera ad una società esterna privata la “Italia Produce”,
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anche in virtù della crisi economica che attanaglia tutti i comuni d’Italia».
Sul fatto dello spostamento
di proprio nel cinquantennale, Bello precisa: «Avremmo voluto fare la fiera in piazza, ma
per sicurezza, logistica e soprattutto per motivi economici il tutto non è stato possibile,
ci siamo confrontati con Antonini ma non è stato possibile.
La Multiservizi voleva tenerla
al Palasele nello stesso periodo, ma l’aria condizionata non
c’è ed anche per questo è stata
rinviata ad ottobre».
(a.e.)
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LA CITTÀ MARTEDÌ 3 SETTEMBRE 2013
Battipaglia
25
■ e-mail: [email protected]
»
Accordo sulla “Treofan”
Un bonus a chi andrà via
CRISI IL FUTURO DELL’AZIENDA
Contributi e mobilità garantita ma solo se si smette di lavorare volontariamente
Saranno invece stabilizzati precari e interinali nel corso dei prossimi due anni
Trovato l'accordo alla Treofan. Al primo incontro dopo la
pausa estiva tra azienda e sindacati relativo allo stabilimento di Battipaglia della società
italo-tedesca, è arrivata la tanto attesa fumata bianca presso
i locali di Confindustria Salerno. Due i punti focali dell'accordo: la stabilizzazione degli
interinali e i bonus d'uscita
per i 21 dipendenti che scompariranno dai quadri aziendali. Chi smetterà di lavorare, nella maggior parte dei casi, lo farà di propria volontà, accedendo agli incentivi stabiliti nel
corso della riunione di ieri.
Già partiti da qualche settimana i sondaggi interni alla
fabbrica per trovare i volontari. Un accordo raggiunto in extremis, giacché proprio ieri sono scaduti i 45 giorni stabiliti
per legge per firmare il patto
tra azienda e parti sociali.
In caso di nuova fumata nera, ci sarebbe stata la necessità
di prorogare i termini di altri
30 giorni, come previsto dalla
normativa.
All'incontro di ieri erano
presenti l’ad della Treofan
Italy spa Roberto Mariani, il direttore dello stabilimento di
Battipaglia Luigi Martinese, il
responsabile risorse umane
Mario Filera. Per le sigle sindacali erano presenti Alessandro
Antoniello (Uil); Carmine Bevilacqua e come rappresentante Rsu Alberto Padula (Cisl),
Giovanni Berritto e il rappresentante Rsu Antonio Glielmi
(Cgil), Rosario Di Bartolomeo
(Ugl) I volontari che lasceranno lo stabilimento battipagliese avranno accesso ad un massimo di quattro anni di mobilità pagati mille euro netti al mese. Non ci sarà l'anno previsto
di cassa integrazione, che non
sarebbe stato possibile per
Il municipio di Battipaglia
il sostegno ai fitti
Canoni di locazione del 2012
Fondi non ancora arrivati
Alcuni lavoratori della “Treofan”
questioni legali. Fissato un
contributo una tantum per i
volontari, una sorta di trattamento di fine rapporto che sarà stabilito caso per caso – a seconda degli anni di anzianità
in fabbrica e della vicinanza
all'età pensionabile – comunque non inferiore ai 15mila euro netti pro capite. Questione
precari: saranno subito assunti i cinque lavoratori che hanno visto scadere i loro contratti a tempo determinato lo scorso 31 agosto. Per loro una bella
soddisfazione in termini professionali ed un contratto a
tempo indeterminato pronto
da firmare. Gli altri precari, tra
lavoratori a tempo determinato ed interinali, per un totale di
dieci unità, saranno assunti in
maniera indeterminata nel
corso dei prossimi due anni,
subentrando ai 21 che lasceranno la fabbrica. Anche la politica si è fatta sentire.
La senatrice Pd Angelica
Saggese ha inviato una lettera
all'azienda e alle sigle sindacali per chiedere di mantenere
inalterati i livelli occupazionali presso il sito di Battipaglia.
Ha risposto direttamente Ludwig Holle, uno dei principali
dirigenti della Treofan, in Germania,
affermando
che
l'azienda «sta facendo tutto il
possibile per stilare un piano
industriale che preveda il mantenimento in attivo del sito di
Battipaglia».
Francesco Piccolo
comune
605 euro di spesa
per la sala fumatori
Costa 605 euro la possibilità di
fumare all'interno del Comune. Il
commissario Ruffo ha provveduto
a pagare la fattura rimasta in
sospeso dall'amministrazione
Santomauro. È stata liquidata la
cifra di 605 euro, per la fornitura
in noleggio, dallo scorso
dicembre, di due dispositivi di
sterilizzazione e purificazione
d'aria a biozone, oltre alla
manutenzione per un anno, nel
locale adibito a sala fumatori a
Palazzo di Città.
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Non sono ancora arrivati al Co- sione dei controlli sulle automune di Battipaglia i soldi dal- certificazioni, come previsto
la Regione Campania, per il pa- nel bando.
gamento dei canoni di locazioIn caso di non conformità
ne relativi all'anno 2012.
tra quanto dichiarato e quanto
La graduatoria definitiva è accertato si disporrà la decastata stilata già da un mese, di- denza dal contributo e la sesponibile sia sul sito istituzio- gnalazione all’autorità giudinale dell'ente che all'albo pre- ziaria competente. Non sarantorio, ma il paradosso è che i no comunque controllati tutti
soldi non ci sono. Servirebbe- i richiedenti, che a Battipaglia
ro circa 600mila euro per paga- si aggirano sulle cinquecento
re tutti i contributi previsti e persone: la liquidazione del
sulla carta assegnati dall'ente contributo ai beneficiari resta
alle famiglie
subordinata
disagiate.
all’esito dei
La
Regione
ritarda
Ingenti i
controlli che
nell’erogazione
numeri dei risaranno effetchiedenti,
tuati su tutti
nonostante
che rendono
coloro che
chiara la foto- la graduatoria
hanno dichiagrafia di una sia stata ultimata
rato Ise zero,
città in cui ri- Avviate anche
sul 15% degli
siedono molammessi in
tissime fami- le verifiche
graduatoria
glie che vivo- sugli aventi diritto
(con sortegno in condigio pubblico)
zioni di diffie nei casi in
coltà economica. Tra i richie- cui ricorrano le condizioni per
denti molti stranieri ed anche attivare i controlli puntuali.
tanti giovani coppie battipa- Per ogni informazione, è possigliesi, che sperano proprio nel bile rivolgersi al Settore Politicontributo del Comune per av- che Sociali – Ufficio Contributi
viare una vita insieme. Senza Alloggiativi – presso lo stadio
dimenticare la presenza, che Pastena di viale Barassi, al seresta fortissima, di anziani che condo piano. Gli orari d'acces– a causa di pensioni forse esi- so al pubblico sono dalle ore 9
gue – sono costretti a ricorrere alle 12 il martedì ed il giovedì,
all'aiuto dei fondi alloggiativi dalle ore 16 alle ore 18 il gioveper pagare canoni di locazio- dì. È possibile anche trovare le
ne.
informazioni necessarie sul siI contributi saranno erogati to del Comune di Battipaglia,
una volta trasferiti i fondi re- all'indirizzo www.comune.batgionali e solo dopo la conclu- tipaglia.sa.it.
(f.p.)
arresto della polizia
appello di “civica mente”
Rubava al deposito ferroviario
«Subito l’adesione ad Agenda 21»
Spostava i pannelli su un carrello della spesa e li faceva sparire
L’associazione invita il commissario a sposare i temi ambientali
Preso il ladro che usava il carrello della spesa per trasportare la refurtiva.
La polizia è riuscita ad arrestare l’autore dei furti di pannelli metallici dal deposito ferroviario di via don Luigi Sturzo. R.D.M., 31 anni, di Battipaglia, già noto alla polizia, è stato fermato ieri mattina, intorno alle 9, dal personale della
sezione volanti del locale commissariato,
coordinati
dall’ispettore Italo Gallo. L’uomo è finito in manette, in attesa del processo con il rito direttissimo che si terrà oggi dinanzi al giudice monocratico del
Un appello giunge dai soci di
“Civica Mente”. L’associazione capeggiata da Maurizio
Mirra, chiede al commissario
Ruffo l’adesione del Comune
ad Agenda 21 locale, il programma - letteralmente “Cose
da fare nel 21esimo secolo” scaturito dalla conferenza
Onu nel ’92. Si tratta, in buona
sostanza, di un manuale per lo
sviluppo sostenibile che mira
a sciogliere i nodi delle emergenze ambientali e socio- economiche. «Il crescente degrado delle città e dei paesi - afferma Rosa Ferro, dell’area ambiente di “Civica Mente” - ol-
tribunale di Salerno. L’uomo
aveva escogitato un sistema
particolare per rubare le lastre.
Si serviva di un carrello, di
quelli in uso nei supermercati.
Con quello trasportava le lastre dal deposito fin sotto un
muro di cinta.
In quel punto le nascondeva
per recuperarle, forse, in un secondo momento con un mezzo da trasporto adatto. Anche
ieri mattina aveva fatto lo stesso “lavoro”. Aveva spostato lastre per un peso complessivo
di due quintali. I suoi spostamenti illeciti non sono sfuggiti
all’occhio di un testimone che
ha dato l’allarme alla polizia,
al numero di emergenza 113.
La pattuglia del commissariato di via Rosa Jemma, diretto
dal vicequestore Antonio Maione, ha intercettato l’uomo e
lo ha arrestato in flagranza di
reato.
Quello dei furti nella sede e
lungo la tratta ferroviaria erano cresciuti negli ultimi tempi.
Finora non si era riusciti a sorprendere il ladro, forse perché
usava lo stratagemma del carrello. Ieri l’autore de colpi è
stato assicurato alla giustizia.
Massimiliano Lanzotto
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tre ad essere dovuto al continuo e irrispettoso sfruttamento delle risorse che minaccia la
nostra sopravvivenza, è da imputare anche alla mancata partecipazione dei cittadini alla vita e ai progetti di crescita della
città che incrementa un disinteresse degli stessi nei confronti della propria città. L’ambiente è la nostra casa, dobbiamo
tutelarlo, valorizzarlo e salvaguardarlo, ma soprattutto
amarlo. Gli obiettivi, primari
per Battipaglia dovrebbero essere quelli di recuperare la partecipazione e l’affezione dei
cittadini per la propria città, di
contribuire in modo incisivo
allo sviluppo sostenibile, e impegnarsi tutti per un miglioramento continuo».
«Le idee di sussidiarietà,
condivisione e integrazione
che animano il processo di
Agenda 21 – conclude Ferro consentono di incrementare
un dibattito democratico in
grado di coinvolgere tutta la
comunità insieme ai politici,
ai funzionari pubblici e ai tecnici e di integrare tutti gli
aspetti di sostenibilità in ogni
singola azione».
Alessandra De Vita
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Scafati ❖ Sarno
MARTEDÌ 3 SETTEMBRE 2013 LA CITTÀ
Piano di zona, fondi a rischio
La Cisl lancia l’allarme sociale
Il segretario provinciale Buono: «I litigi tra amministrazioni tengono fermi oltre tre milioni di euro
Al sindaco di Scafati, comune capofila, ricordo la scadenza fissata al prossimo 15 settembre»
◗ SCAFATI
Piano di zona Salerno 1. La Cisl provinciale lancia un grido
d’allarme: è a rischio il finanziamento
regionale
di
3.300.000 euro. Il segretario generale della Cisl di Salerno,
Matteo Buono, interviene sulla delicata vicenda dei fondi regionali stanziati con decreto
da parte della Regione Campania e assegnati all'ambito Salerno 1, di cui è capofila il comune di Scafati.
«A causa di continui litigi politici e di una scarsa sensibilità
per i veri problemi delle famiglie e del territorio – dichiara
Buono - i comuni che rientrano nel Piano di Zona Salerno 1
corrono il rischio di perdere
un finanziamento regionale
pari a 3.300.000 euro. La Cisl di
Salerno fa, dunque, appello al
buon senso di amministratori
e sindaci affinché i fondi, già
stanziati e disponibili, vengano utilizzati per le esigenze di
una zona del Salernitano che è
ad alto pericolo di tenuta sociale».
Buono si rivolge al primo cittadino del comune capofila e
Il palazzo del municipio di Scafati, paese capofila del Piano di Zona Salerno 1
pone l’accento sulla necessità
di un intervento che sia tempestivo: «Al sindaco di Scafati, Pasquale Aliberti, voglio ricordare la scadenza del 15 settembre prossimo venturo. È quella, infatti, la data entro la quale
l’assemblea dei comuni del
Piano di zona Salerno 1 deve
approvare il piano per l’utilizzo dei fondi regionali. A
tutt’oggi – chiarisce il sindacalista - non è stata convocata alcuna riunione preliminare per
la valutazione del programma
di riparto dei fondi regionali.
Quali sono le vere motivazioni
che hanno fermato le procedu-
re solo nell’ambito in questione? Perché nelle altre zone della provincia di Salerno i progetti sono stati già discussi con le
forze sindacali e presentati
all’assemblea dei soci?».
Il segretario generale provinciale scende poi al fondo della
delicata questione: «Il timore
della Cisl di Salerno è che ci siano motivazioni di carattere
strumentale e politico a fermare il piano per l’utilizzo dei fondi regionali. Se questo fosse vero, si tratterebbe di un gravissimo atto omissivo da parte
dell’intera classe politica che
pospone interessi partitici e
personali a quelli di una popolazione alle prese con quotidiane difficoltà di affrontare problemi sociali ed ostacoli economici».
L’appello finale di Buono è
relativo al superamento delle
eventuali divergenze: «La Cisl
di Salerno auspica che, a breve, i vertici del Piano di zona
Salerno1 possano mettere da
parte gli ostacoli che fin qui
hanno determinato lo stop alla procedura per l'approvazione del piano di riparto dei fondi, convocando le organizzazioni sindacali per discutere
della questione e trovare soluzioni rapide ed efficaci, così come del resto è già avvenuto in
tutti gli altri ambiti esistenti
nel territorio della provincia di
Salerno».
Maria Rosaria Vitiello
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23
16
Salerno ❖ Università
LA CITTÀ MARTEDÌ 3 SETTEMBRE 2013
Università, matricole alle prese con i test
Debutto del “bonus maturità”. Nuove regole per le graduatorie delle prove per Medicina ma cala il numero delle iscrizioni
saNITà
Turn over
e decreto 49
Se ne discute
oggi a Napoli
test atteso: domani, infatti, sarà la volta della prova di ingresso per l’accesso alle professioni sanitarie. A Salerno saranno
1.730 i candidati (quasi al pari
del 2012) a concorrere per le facoltà di Fisioterapia, Ostetricia, Infermieristica e Infermieristica pediatrica. Martedì 10
settembre, invece, è previsto il
test di Ingegneria Edile-Architettura: 210 in questo caso i
candidati in corso per un massimo di 100 posti a disposizione.
Tra le novità rispetto alle selezioni del passato, il debutto
del “Bonus maturità”: sono
previsti, infatti, da 1 a 10 punti
da assegnare ai neodiplomati
che abbiano riportato un voto
di almeno 80/100 alla maturità. Sul sito www.accessoprogrammato.miur.it, a partire
dal 23 settembre, verranno
pubblicati gli esiti in forma
anonima, in base al codice
identificativo della prova, assegnato il giorno del test.
Rita Esposito
Modificare il decreto 49, per
ottenere da un lato lo sblocco
del turn over, dall’altro per
scongiurare la soppressione di
presìdi ospedalieri ritenuti di
primaria importanza: è su questi temi che oggi a Napoli si
confronteranno le organizzazioni sindacali del comparto
della sanità ed i consiglieri regionali di maggioranza e di opposizione, in un faccia a faccia
al quale dovrebbe partecipare
anche il sub commissario Mario Morlacco. La richiesta di incontro era stata avanzata già
nei mesi scorsi dalle rappresentanze sindacali unitarie
dell’Azienda sanitaria locale e
di quella ospedaliera universitaria di via San Leonardo, oltre
che dal sindacato dei medici.
In particolare Cgil e Uil avevano più volte ribadito la necessità di avere un tavolo tecnico
sui problemi della sanità cittadina, per individuare, con l’ausilio dei consiglieri regionali,
delle soluzioni pratiche atte ad
evitare la chiusura di reparti o
la soppressione di diversi servizi resi all’utenza. Il primo punto all’ordine del giorno che verrà affrontato oggi a Napoli è
quello della carenza di personale, un’emergenza che penalizza l’Azienda di via Nizza, ma
ancora di più il “Ruggi”, dove
soprattutto il personale infermieristico è ridotto all’osso.
Poi sarà affrontato il piano di
dismissione o di ridimensionamento di alcuni plessi ospedalieri della provincia ed infine il
nodo relativo ai debiti delle
Aziende ed alle minacce legate
ai pignoramenti dei creditori.
(b.c.)
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L’ingresso della biblioteca dell’ateneo
Quasi 300 iscritti in meno rispetto al 2012: l’esercito di candidati al titolo di matricola della facoltà di Medicina e Chirurgia perde giovani leve rispetto
all’anno precedente. A settembre scorso, infatti, a presentarsi in Ateneo furono in 1.800, il
prossimo 9 settembre nel campus di Salerno, invece, a sostenere la prova ad accesso programmato nazionale, saranno
“solo” in 1.502. Un calo dovuto forse alle tante polemiche
che hanno colpito la Facoltà,
ma che, comunque, non lascerà banchi vuoti in Ateneo (i posti a disposizione sono 200).
La novità rispetto al 2012 è
la graduatoria nazionale.
All’atto dell’iscrizione ogni studente deve indicare una sede
universitaria preferita (dove
svolgerà il test) e una o più seconde scelte. A seguito dei risultati delle prove di ingresso,
verrà stilata una classifica nazionale dei candidati e, in base
a questa, si assegneranno i posti nei vari atenei. Il fine è quello di eliminare alcune ingiusti-
Passamano (Cisl): «Troppe polemiche rischiano di danneggiare»
«Il calo è arrivato per colpa delle
troppe polemiche». Dopo
l’intervento del rettore uscente,
Raimondo Pasquino, in merito al
calo di iscrizioni registrato al
test di Medicina e Chirurgia,
anche il segretario della Cisl
Università, Pasquale Passamano
(foto) , ha voluto dire la sua. «La
Facoltà di Medicina è stata
un’occasione persa per tutti – si
legge in una nota – hanno parlato
in troppi: sindaci, parlamentari,
docenti, vertici delle principali
zie che nascevano con le graduatorie locali: in alcune università il punteggio del primo
degli esclusi sarebbe stato sufficiente per entrare in altri
campus. Inoltre gli studenti vedono aumentare le possibilità
di buona riuscita: lo stesso
punteggio può non essere sufficiente per l’ingresso nella se-
de indicata come prima scelta,
ma consentire comunque l’accesso in un altro ateneo. Le domande sottoposte agli studenti calano a 60 (nel 2012 erano
80), di cui 5 di cultura generale, 25 di ragionamento logico,
14 di biologia, 8 di chimica e 8
di fisica e matematica. Diminuisce anche il tempo a dispo-
istituzioni locali. Adesso basta».
E continua: «Medicina resta
un’occasione di rilancio, ma deve
essere gestita meglio. Il trend
negativo credo riguarderà tutti i
corsi di studio». E propone:
«Bisogna vincere la questione
relativa alla possibilità di
introdurre il pedaggio
autostradale sulla
Salerno-Avellino. Stesso
discorso vale per il trasporto
pubblico. L’Università - conclude
- non può rimanere paralizzata».
sizione: 90 minuti anziché 120.
Cambiano le modalità di valutazione delle domande: le risposte corrette varranno 1,5
punti e per ogni errore è prevista una penalizzazione di 0,4
punti. L’anno scorso, ogni risposta corretta valeva un punto e ogni risposta errata - 0,25.
Ma Medicina non è l’unico
Olimpiadi d’informatica, sfida a colpi di bit
Il 12 settembre l’evento per la prima volta nel nostro Ateneo. Parla la coordinatrice Genny Tortora
Sarà una sfida a colpi di bit: per
la prima volta nella storia delle
Olimpiadi italiane di Informatica a fare da cornice alla competizione sarà l’Ateneo salernitano.
Dal 12 al 14 settembre, infatti, 87 studenti delle scuole superiori si contenderanno il titolo italiano. A raccontarci la manifestazione è la professoressa
Genny Tortora, del dipartimento di Studi e Ricerche
aziendali - Management & Information Technology (Distra)
dell’Università degli Studi di
Salerno e coordinatrice per
l’edizione 2013 delle Olimpiadi.
Cosa dobbiamo aspettarci
da questa tre giorni olimpica?
«Tanto entusiasmo e sana
competizione innanzitutto. La
gara nazionale metterà a confronto studenti fra i 16 ed i 19
anni che si sfideranno per conquistare un posto nella squadra che rappresenterà l’Italia
alle prossime Olimpiadi Internazionali di Informatica, previ-
Genny Tortora
Un’immagine dell’edizione 2012 delle Olimpiadi di Informatica
ste a Taiwan nel settembre
2014».
Quali occasioni può offrire
ad un giovane una competizione come questa?
«Le Olimpiadi italiane di Informatica sono un trampolino
verso opportunità importanti.
Da non sottovalutare è l’accesso alle borse di studio che la
Banca d’Italia offre ai 5 migliori classificati. Ma tutto il percorso verso le Olimpiadi ha un
grande valore, perché i ragazzi
sperimentano un’informatica
“diversa” da quella che vivono
tutti i giorni utilizzando lo
smartphone».
Da dove arrivano i partecipanti?
«Da tutta la penisola: 49 studenti dal Nord Italia, 22 dalle
regioni del Centro e 16 dal Sud.
Tutti e 87 saranno ospitati
all’interno delle residenze universitarie».
C'è anche una rappresentanza salernitana?
«Certo. Un ragazzo, classe
1996, iscritto all’Istituto tecnico “Focaccia”».
Ad affiancare l’edizione
2013 ci saranno anche aziende?
«Indra Spa, Metoda Spa e
Business Solution Srl hanno
scelto di combattere con noi
questa sfida. Tre pilastri nel settore dell’informatica, che ci accompagneranno fino all’ultimo giorno di olimpiade».
Cosa ha contribuito alla
scelta di Salerno come location delle Olimpiadi?
«È stata una scelta naturale
in quanto, dal 18 al 20 settembre, l’Ateneo ospiterà la 50esima edizione del congresso nazionale Aica, l’associazione italiana per l’Informatica e il Calcolo automatico. Il tema sarà il
cammino verso una società
che sfrutti pienamente il digitale. L’intenzione è di richiamare
l’attenzione sull’iniziativa faro
“Unione dell’Innovazione” ed
il Programma Quadro per la Ricerca
e
l’Innovazione
“Horizon 2020”».
La competizione, promossa
dal Miur, dall’Aica, dall’associazione Studenti Ingegneria e
dall’Istituto di istruzione superiore di Baronissi, in collaborazione con l’Adisu - ha visto la
partecipazione nella fase di selezione di oltre 10mila studenti.
(r.e.)
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Salerno ❖ Università
LA CITTÀ MARTEDÌ 3 SETTEMBRE 2013
Passamano (Cisl): «Troppe polemiche rischiano di danneggiare»
«Il calo è arrivato per colpa delle
troppe polemiche». Dopo
l’intervento del rettore uscente,
Raimondo Pasquino, in merito al
calo di iscrizioni registrato al
test di Medicina e Chirurgia,
anche il segretario della Cisl
Università, Pasquale Passamano
(foto) , ha voluto dire la sua. «La
Facoltà di Medicina è stata
un’occasione persa per tutti – si
legge in una nota – hanno parlato
in troppi: sindaci, parlamentari,
docenti, vertici delle principali
istituzioni locali. Adesso basta».
E continua: «Medicina resta
un’occasione di rilancio, ma deve
essere gestita meglio. Il trend
negativo credo riguarderà tutti i
corsi di studio». E propone:
«Bisogna vincere la questione
relativa alla possibilità di
introdurre il pedaggio
autostradale sulla
Salerno-Avellino. Stesso
discorso vale per il trasporto
pubblico. L’Università - conclude
- non può rimanere paralizzata».
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Salerno
LA CITTÀ MARTEDÌ 3 SETTEMBRE 2013
il 45esimo congresso nazionale
Diritto canonico
Avvocati e sacerdoti
a confronto in città
L’arresto di monsignor Nunzio Scarano lo scorso 28 giugno
Scarano ancora in carcere
Si aspetta per il ricovero
Ieri i suoi legali hanno depositato la richiesta di trasferimento al “Ruggi”
Il giudice deve decidere se può tornare a Salerno o deve essere curato a Roma
di Clemy De Maio
L’autorizzazione al ricovero in
ospedale è stata firmata dal
giudice sabato mattina, ma fino a ieri sera le porte del carcere di Regina Coeli per monsignor Nunzio Scarano non si
erano ancora aperte. E a questo punto è possibile che, prima di disporre il trasferimento, il giudice delle indagini preliminari aspetti di decidere sulla nuova richiesta presentata
ieri mattina dagli avvocati Silverio Sica e Francesco Caroleo Grimaldi, secondo i quali
don Nunzio deve essere ricoverato a Salerno. «Il suo diritto alla salute non può essere supe-
rato da nessun’altra esigenza»
hanno evidenziato. Spiegando
che nell’ospedale salernitano
di via San Leonardo ci sono i
medici che già avevano il religioso in cura prima dell’arresto del 28 giugno, che ne conoscono le condizioni e di cui lui
si fida. «Esiste il diritto inviolabile del malato a scegliere il
medico da cui farsi curare» ricordano i difensori.
Il sacerdote soffre di una forma di arteropatia, un’ostruzione delle arterie alle gambe che
lo espone al rischio di ictus e
infarti. È sulla base di questa
diagnosi, certificata dal consulente di parte e confermata dal
perito del tribunale, che il gip
ha firmato l’autorizzazione al
trasferimento dal carcere di
Regina Coeli a un ospedale dotato di un reparto per detenuti, affinché siano eseguiti gli accertamenti diagnostici e si valuti se il paziente necessita di
un intervento chirurgico. Di
prassi la struttura sanitaria individuata sul territorio romano è quella del “Sandro Pertini”, ma l’istanza depositata ieri mattina potrebbe scompaginare il protocollo. Il monsignore aspetta con fiducia la decisione del giudice e non ha
smesso di sperare nemmeno
in una risposta di Papa Francesco alle sue lettere. L’ultima
l’ha spedita poco prima di fer-
l’udienza
ragosto, per replicare con elementi circostanziati alla smentita della Segreteria di Stato vaticana, secondo cui l’incontro
tra lui e il cardinale Tarcisio
Bertone (al quale avrebbe denunciato gli illeciti all’Apsa)
non sarebbe mai avvenuto.
«Dovrò essere sottoposto a un
intervento di chirurgia vascolare delicatissimo e non volevo
lasciare nulla in sospeso» esordisce il religioso nelle precisazioni. E forse l’ex segretario di
Stato avrà pensato anche a lui
quando l’altro ieri, commentando la sua sostituzione, ha
parlato di un ultimo periodo
segnato da «corvi e vipere».
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Avvocati, sacerdoti ed esperti ciazione Canonistica Italiana laici di diritto canonico di tutta poiché suscita numerosi e deliItalia si ritrovano a Salerno per il cati problemi per gli operatori
45esimo congresso nazionale del diritto e per chi si occupa
organizzato dall’Associazione della gestione di queste imporCanonistica Italiana, che ha pre- tantissime cellule vitali della coso il via ieri nel Salone degli munità ecclesiale. Problemi che
Stemmi del palazzo arcivescovi- riguardano non soltanto il diritle e proseguirà fino a giovedì. to canonico e l’organizzazione
“Esperienze associative nella interna della Chiesa e richiedoChiesa. Aspetti canonistici, civi- no un attento esame delle conli, e fiscali”, questa la tematica nessioni che questo diritto pregenerale che guiderà i lavori. Al senta con il diritto civile e con la
di là degli aspetti più tecnici, si normativa di natura fiscale.
tratta di un settore di grande im- Questo congresso canonistico è
portanza per la vita e l’organiz- stato programmato d’intesa e
zazione ad ampio raggio della con il contributo dei Tribunali
Chiesa: si va dal diritto di asso- Ecclesiastici Campani con l’apciazione spettante ai fedeli, provazione degli Eccellentissiall’autonomia delle associazio- mi Moderatori: il Cardinale Creni rispetto all’autorità gerarchi- scenzio Sepe, Monsignor Anca. Nel novero
drea Mogione,
dei rapporti
Monsignor Luigiuridici presi Giovedì è atteso
gi Moretti, e
in esame ci socon l’impegno
no le moltepli- l’arcivescovo di Napoli organizzativo
ci forme che le
dei rispettivi Viassociazioni as- Crescenzio Sepe
cari giudiziari:
sumono, da
Monsignor Eraquelle pubblismo Napolitache a quelle Apertura dei lavori
no, Monsignor
private, dalle
Pietro Russo e
associazioni di con il cardinale
Monsignor Mivolontariato
chele Alfano».
Stanislaw
Rylko
dedite a finaliIl programma
tà caritative e
prosegue oggi
assistenziali a quelle caratteriz- alle 9.30, presso il Salone degli
zate da una intensa vita spiritua- Stemmi, con l’intervento di Luis
le, d’ascetismo e preghiera. Non Navarro, della Pontifìcia Unia caso ad aprire i lavori ieri po- versità della Santa Croce che
meriggio è stato il cardinale Sta- parlerà de “Le forme associative
nislaw Rylko, presidente del nel Codice di diritto canonico”.
Pontificio Consiglio per i Laici, il A seguire Gianfranco GhirlanDicastero della Santa Sede cui da, della Pontifìcia Università
spetta la supervisione dell’asso- Gregoriana, si soffermerà sulle
ciazionismo cattolico di tutto il “Nuove esperienze associatimondo: «Con il Concilio Vatica- ve”. Non mancherà un focus sul
no II - ha detto il porporato po- “riconoscimento civile delle aslacco - le associazioni cattoliche sociazioni”, con Alessio Sarais
laicali hanno avuto un ruolo del Ministero dell’Interno. Giosempre più ampio, come vedì interverrà anche l’arciveespressione dei diversi carismi scovo di Napoli, il cardinale Credella Chiesa». Il tema dibattuto scenzio Sepe che presiederà la
a Salerno si profila quindi di messa nella Cripta del Duomo.
grande interesse - spiega Paolo
Paolo Romano
Moneta, presidente dell’Asso©RIPRODUZIONERISERVATA
l’iniziativa
Il Gruppo Logos dal papa Il centro “La Tenda”
per i 25 anni di attività
aiuta gli scolari stranieri
Un quarto di secolo di attività
da festeggiare in modo più che
speciale. È quanto si apprestano a fare i volontari del Gruppo Logos, associazione che si
occupa principalmente di dipendenza da alcol, droga e gioco d’azzardo, che domani, in
occasione del 25esimo compleanno dell’associazione di
cui fanno parte, saranno a Roma in udienza da papa Bergoglio.
A darne annuncio, sulla sua
pagina Facebook, il presidenete e fondatore del gruppo salernitano, Aniello Baselice, che
domani sarà in piazza San Pietro «per condividere con la comunità delle famiglie e dei volontari di Salerno il momento
di festa e di riflessione che sarà
la partecipazione all’udienza
generale di papa Francesco»,
così scrive sulla sua bacheca
Baselice, spiegando che quello
Aniello Baselice
di domani è «un appuntamento voluto per celebrare i venticinque anni di vita della mia
realtà salernitana».
E continua: «Spero che questo evento così gravido di emozioni possa essere un preludio
ad altri appuntamenti che vedano, nel pieno rispetto
dell’aconfessionalità e della
laicità dell’esperienza dei Cat,
la libera partecipazione delle
famiglie e dei servitori insegnanti dei club italiani con un
testimone di pace e solidarietà
che appartiene non ad una
confessione religiosa ma alla
storia dell’umanità».
Sul wall di Baselice l’ammirazione che egli prova verso il
nuovo pontefice non è celata.
Tra i recenti post c’è infatti un
link che rimanda all’appello
che papa Francesco ha ultimamente rivolto ai giovani della
diocesi di Piacenza-Bobbio
perché costruiscano «un mondo di bellezza, di bontà e di verità». Ai ragazzi il papa si è rivolto dicendo: «Ci saranno
sempre persone che vorranno
bloccare la vostra strada, voi
andate controcorrente, rifiutate alcol e droga. Questo significa fare rumore».
(fi.lo.)
©RIPRODUZIONERISERVATA
di Fiorella Loffredo
“Sognavo di poter un giorno
fondare una scuola in cui si potesse apprendere senza annoiarsi, e si fosse stimolati a porre dei
problemi e a discuterli; una
scuola in cui non si dovessero
sentire risposte non sollecitate a
domande non poste; in cui non
si dovesse studiare al fine di superare gli esami”. Ambizioso come progetto quello del filosofo
pedagogista Karl Popper. I volontari del centro “La Tenda”,
capitanati da Vittoria Caffaro,
ben lungi dal volar fondare ex
novo una scuola, cercheranno
almeno di gettare le basi giuste
affichè i tanti bambini arrivati
da poco a Salerno a seguito dei
loro genitori immigrati possano
avere, nelle classi di cui faranno
parte a breve - una volta cominciata la scuola dell’obbligo - le
armi giuste per “porre i proble-
Vittoria Caffaro
mi e discuterli”, tanto ai loro insegnanti che ai loro compagni.
ompagni. Hanno preso il via ieri, infatti, i corsi gratuiti per minori stranieri che, fino a fine ottobre, saranno garantiti nella sede de “La Tenda” di via Fieravecchia ai ragazzi arrivati da poco in Italia. Ogni pomeriggio,
dal lunedì al venerdì, dalle ore
16 alle 19, i volontari dell’associazione terranno lezioni di italiano basic, ma anche di grammatica - e perchè no di storia e
geografia - per consentire ai più
piccoli residenti stranieri della
nostra città di mettersi al pari
con i loro compagni.
Una full immersion nelle nozioni necessarie per comprendere le lezioni in una lingua non
facilissima per chi non l’ha mai
parlata e per farsi comprendere
da compagni di classe e insegnanti quella che propone il
centro “La Tenda” ai figli degli
immigrati a Salerno. Un modo
intelligente per dare quel tocco
di internazionalizzazione di cui
ha bisogno Salerno per essere
davvero considerata città europea e per rendere meno traumatico l’impatto con l’istituzione
scolastica italiana ai bimbi arrivati in città da lontano.
©RIPRODUZIONERISERVATA
Salerno ❖ Quartieri
MARTEDÌ 3 SETTEMBRE 2013 LA CITTÀ
13
Movida e rifiuti: arriva un questionario
Sarà distribuito in duemila copie tra i residenti ed i commercianti del centro storico per raccogliere denunce e proposte
di Barbara Cangiano
«Ritieni di vivere in una città
pulita?». «Quanto ti senti sicuro passeggiando in strada?».
«Come valuti il sistema di trasporto pubblico?». «Cosa proponi per fronteggiare schiamazzi e risse legati alla movida?». Sono solo alcune delle
domande che entreranno a fare parte di un articolato questionario che, da lunedì prossimo, sarà distribuito ai commercianti ed ai residenti del
centro storico.
Duemila copie per tastare il
grado di soddisfazione in merito a vivibilità, pulizia, servizi e
soprattutto per raccogliere indicazioni e suggerimenti utili
sulla base dei quali elaborare
proposte concrete da sottoporre all’attenzione dell’amministrazione comunale per migliorare il cuore antico della
città e risolvere quei problemi
che mettono quotidianamente a rischio la vivibilità di chi ci
abita e di chi ci lavora. E’ questo lo scopo del sondaggio proposto dal comitato di quartiere, presieduto da Ermanno Minoliti, che sarà realizzato e distribuito porta a porta con l’ausilio dei volontari di diverse associazioni attive sul territorio.
La scheda, suddivisa per tematiche ed articolata in diversi
quesiti, sarà elaborata a partire da questa sera nel corso di
una riunione alla quale parteciperanno gli esponenti del comitato ed i rappresentanti delle associazioni che hanno già
aderito al progetto. Il passaggio successivo sarà quello di
stampare il documento e di distribuirlo porta a porta, dal
centro storico alto fino all’area
dello scalo portuale, raggiungendo in maniera capillare
proprietari di casa, affittuari,
commercianti, con lo scopo di
ottenere una radiografia il più
imparziale possibile dello stato di salute del centro storico,
delle sue emergenze, delle sue
storture, dei suoi pericoli, dei
suoi desideri e delle sue ambizioni.
Il questionario, ha spiegato
Minoliti, sarà corredato anche
da uno spazio vuoto nel quale
ciascuno degli intervistati potrà esprimere la propria opinione e fornire un suggerimento per accrescere la vivibilità
del quartiere nel quale abita.
Sicurezza, movida, trasporti e
rifiuti saranno i quattro temi
chiave attraverso i quali verranno costruite le domande
da sottoporre all’attenzione di
Largo Campo, uno dei luoghi simbolo della movida salernitana
un campione di circa duemila
persone. «Sono questi gli argomenti che stanno maggiormente a cuore sia a noi residenti che ai negozianti - ha
spiegato Minoliti - La sicurezza e la movida, in particolare,
sono tematiche sulle quali battiamo ormai da anni, portando avanti battaglie che purtroppo non sempre sono anda-
te a buon fine. Siccome siamo
stanchi di sporgere denunce e
di invocare maggiori controlli
delle forze dell’ordine, abbiamo deciso di affidare le nostre
proteste ad un questionario,
affinchè sia i nostri amministratori che le forze dell’ordine
capiscano che si tratta di un
malessere diffuso, che riguarda un’ampia fetta della città
che non vuole e non può più
essere ignorata».
Si tratta di un esperimento
innovativo per il cuore antico
della città, dove finora gli unici
sondaggi - a cura di alcune associazioni di commercianti hanno riguardato la manifestazione natalizia Luci d’Artista
con lo scopo di sondarne il gradimento e di apportarvi even-
©RIPRODUZIONERISERVATA
«Telecamere a largo Campo e S. Agostino»
Gli abitanti chiedono di potenziare il sistema di videosorveglianza e stilano la mappa del rischio
Telecamere di videosorveglianza a largo Campo, largo
Antica Corte, piazza Sant’Agostino, vicolo delle Colonne, vicolo San Giorgio e vicolo delle
Galesse: sono queste, per i residenti del centro storico, le zone dove occorre potenziare il
sistema dei controlli di sicurezza. Dopo l’annuncio da parte
del sindaco De Luca di voler
installare un secondo lotto di
telecamere in alcune aree cittadine ritenute maggiormente
a rischio, gli esponenti del comitato di quartiere afferrano
la palla al balzo e chiedono che
piazze e vicoli sopra menzionati possano essere monitorati ventiquattro ore su ventiquattro. «Sappiamo che il no-
Uno scorcio di piazza largo Campo
stro sindaco è molto sensibile
ai problemi della sicurezza ha ribadito il presidente Ermanno Minoliti - Siamo convinti che dunque non si tirerà
indietro rispetto a quanto annunciato nei giorni scorsi, che
per noi rappresenta una priorità assoluta. Avere delle telecamere dinanzi al Comune o alla
questura è piuttosto ridicolo:
può servire solo ai fini del traffico, mentre invece per contrastare risse ed episodi legati alla
microcriminalità occorrono
verifiche puntuali in quei luoghi che sono abitualmente o
più frequentati dal popolo della notte o più nascosti rispetto
alle principali arterie di passeggio. E’ assurdo, per esempio,
che a largo Campo, dove ogni
week end si concentrano centinaia di giovani, non vi sia nessuna telecamera. Ed è altrettanto assurdo che non vi sia a
Sant’Agostino, altro luogo densamente frequentato durante
le ore notturne». Ma a rischio,
spiegano i residenti, sono anche alcune zone interne, come
vicolo San Giorgio e le Galesse:
il primo, soprattutto in inverno, viene trasformato in un orinatoio a cielo aperto, il secondo, invece, è stato più volte teatro di risse ed atti vandalici da
parte di comitive di ubriachi
che hanno creato disturbo agli
abitanti del quartiere e delle
zone limitrofe.
(b.c.)
©RIPRODUZIONERISERVATA
via roma
i controlli
«Vigili in strada dopo le 23.30»
Per evitare schiamazzi, decibel e corsa al “tavolino selvaggio”
A pochi giorni dal faccia a faccia tra amministrazione comunale e sindacati della polizia municipale sui principali
problemi del comparto, a partire da una carenza di personale ormai cronica, i residenti
del centro storico tornano
all’attacco chiedendo che il
turno notturno venga prorogato oltre le 24. Di fatto, i vigili
urbani smontano alle 23.30:
dopo quell’ora, la città è affidata unicamente ai controlli di
polizia, carabinieri e Guardia
di Finanza, che poco non sarebbe se a loro volta le forze
dell’ordine non fossero pena-
tuali migliorie. «Il nostro obiettivo è diverso - ha sottolineato
il presidente del comitato di
zona - Noi ambiamo a tracciare un quadro il più esaustivo
possibile di quelle che sono le
cancrene del centro storico,
ma con uno spirito che vuole
essere soprattutto propositivo. Non siamo abituati a lamentarci e basta, dunque co-
me sempre abbiamo fatto durante gli incontri avuti sia in
Comune che in questura,
avanzeremo anche le nostre
proposte per potenziare il sistema dei trasporti, la raccolta
differenziata, i controlli nel by
night».
Le proposte, però, da sole,
non bastano a risolvere i problemi: «Occorre la collaborazione di tutti ed in particolare
delle istituzioni, ma è già un
primo passo per poter fare
qualcosa di concreto per la nostra città, come ha più volte
sottolineato il sindaco». Nel
corso della riunione di questa
sera, si discuterà anche delle
iniziative da intraprendere, in
tempi piuttosto rapidi, per arginare il fenomeno dell’abbandono indiscriminato di rifiuti
in diversi vicoli della città, trasformati puntualmente in discariche dall’inciviltà di quanti si ostinano a non voler rispettare le regole della raccolta differenziata.
L’estate che sta per chiudere
i battenti, ha infatti messo a
durissima prova i livelli di sopportazione di molti abitanti
della zona, costretti ad armarsi
di scopa e detersivo per rendere meno insalubre e più dignitoso l’accesso alla propria dimora o al proprio esercizio
commerciale. Un calvario che
nessuno sembra più intenzionato a voler ripetere in futuro.
lizzate da penuria di uomini e
mezzi. Facile immaginare,
dunque, che le loro attenzioni
siano prioritariamente rivolte
alla microcriminalità più che
ai problemi di ordine pubblico o ai reati amministrativi.
«Non appena i caschi bianchi
smontano dal servizio - hanno lamentato diversi abitanti
del centro storico - scatta la
corsa al tavolino selvaggio,
con diversi bar e ristoranti che
occupano molto più spazio di
quello autorizzato, con sedie,
ombrelloni e quant’altro, per
accogliere il maggior numero
di clienti, in barba a tutti i re-
golamenti comunali, ma anche al rispetto dei residenti
che in alcuni casi non hanno
neppure più la possibilità di ritirarsi a casa, perchè il passaggio viene ostruito». Lo stesso
accade per la musica. «Se per
timore delle multe fino ad una
certa ora la stragrande maggioranza dei baristi tiene il volume dei propri stereo in un
range sopportabile, dopo la
mezzanotte c’è qualcuno che
si scatena, addirittura con gli
altoparlanti fuori dal proprio
esercizio commerciale, perchè tanto sa benissimo che
nessuno si preoccuperà di
controllare, nè tantomeno di
sanzionare». E contestualmente ai tavolini, dopo le 23,
nei vicoli del centro storico,
spuntano decine e decine di
ambulanti, alcuni dei quali
molesti, decisi a tutto pur di
raccimolare qualche spicciolo. C’è chi vende rose, chi braccialetti, chi fa tatuaggi e chi
cerca di propinare chincaglieria, «con il risultato che non
solo il lungomare è una casbah, con centinaia di teli stesi
per terra sui quali è esposta
mercanzia per lo più contraffatta, ma anche il centro storico, da via Mercanti a largo
Campo, viene invaso da extracomunitari che alle volte importunano con pressanti richieste di denaro i passanti ed
i commercianti».
(b.c.)
©RIPRODUZIONERISERVATA
Spazzatura a pochi metri dal Comune
■ ■ Imballaggi di birre e sacchi contenenti spazzatura: è questo
lo scenario offerto a quanti ieri mattina si sono ritrovati a passeggiare lungo via Roma, a pochi passi dal Comune. Un’ennesima manifestazione di inciviltà.
Salerno
MARTEDÌ 3 SETTEMBRE 2013 LA CITTÀ
11
proposte per i parcheggi in centro
Modifiche ai perimetri delle zone residenti e alla tariffe notturne
L’approvazione in Consiglio
comunale del punto relativo alla
proroga per altri tre anni dei
servizi in house di Salerno
Mobilità, è diventata l’occasione
per discutere del problema
parcheggi nella nostra città.
L’avvocato Antonio Cammarota
ha proposto di rivedere la tariffa
per quanto riguarda le ore
notturne e la quantità di strisce
bianche, mentre l’indipendente
Anna Ferrazzano ha chiesto una
ridefinizione delle zone per il
parcheggio residenti.
«Ci sono aree fortemente
penalizzate – ha detto – come ad
esempio la zona 1 dove insistono
cinque uffici giudiziari e diverse
scuole per cui i residenti non
riescono mai a trovare posto».
L’assessore alla Mobilità, Luca
Cascone, ha recepito i
suggerimenti dei consiglieri.
«Possiamo rivedere
tranquillamente il piano di
divisione delle aree per il
parcheggio residenti – ha
commentato – Per quanto
riguarda le strisce bianche,
avendo una quantità di auto
sovrabbondante, abbiamo deciso
di non istituirle in alcune aree per
consentire la rotazione dei veicoli
e non una sosta perenne. Per
quanto riguarda gli sconti,
abbiamo già individuato diverse
categorie che godono di tariffe
agevolate e possiamo anche
ulteriormente abbassare il costo
in alcune ore».
Richieste a parte, il punto è stato
poi approvato con 23 voti
favorevoli, 5 contrari e
l’astensione di Gagliano. (a.c.)
Vendita Centrale del Latte
Interrogativi sul bando
Sarà aperto per avere una maggiore competizione e spuntare un prezzo più alto?
Si terrà conto degli incrementi di volumetrie del Puc? Che ne sarà dei soldi?
rente è solo un quaquaraqua.
Sono convinto che alla prima
occasione utile si dimetterà da
viceministro». Infine Horace
Di Carlo: «Resto sempre convinto che al di là delle deleghe,
De Luca non è incompatibile in
base ad un principio di diritto
sostanziale, ovvero una norma
tassativa e a carattere sanzionatorio non ha mai efficacia retroattiva né è suscettibile di
estensione». Fuori dall’aula
scalpita il Movimento 5 stelle:
«Nessuna interpretazione spiega Silvia Giordano - la legge è chiara e va rispettata: il vice ministro a fasi alterne non
esiste. Si dimetta e non tenga in
ostaggio il consiglio comunale».
(hacollaborato
AngelaCaso)
©RIPRODUZIONERISERVATA
La notizia è giunta a sorpresa
nel corso del Consiglio comunale di ieri mattina: «Il bando della Centrale del Latte è pronto».
A svelarlo il consigliere del Pdl
Giuseppe Zitarosa, che ha aggiunto: «Per come è stato pensato soltanto due aziende tra quelle che hanno manifestato interesse potranno partecipare, perché è aperto a soggetti che riescono a fatturare dai 25 milioni
di euro in poi. Cari consiglieri
dobbiamo vigilare perché non
vengano messi limiti di partecipazione».
Le informazioni di Zitarosa
non sono del tutto esatte. Effettivamente gli uffici stanno lavorando al documento (sono stati
interessati i settori ragioneria e
avvocatura) ma non è per nulla
completato. Secondo una prima stima, il bando non sarà
pronto prima di ottobre. Dagli
uffici del Comune smentiscono
il limite annunciato da Zitarosa, ma confermano che ci saranno una serie di richieste di garanzia che confermino la solidità economica del futuro proprietario in modo che non vengano scaricate tensioni finanziare sulla municipalizzata.
La questione sembra essere
molto più complicata del previsto. Si starebbe anche pensando ad una sorta di contratto da
far firmare preventivamente a
qualsiasi offerta in cui verranno
messe nero su bianco una serie
di prescrizioni che l’eventuale
acquirente dovrà accettare. Insomma una sorta di preselezio-
Il cancello di ingresso allo stabilimento di Fuorni
ne. Inoltre, a quanto si è appreso, il bando non tornerà né in
Giunta e nè in Consiglio comunale per essere approvato. Dunque, bisognerebbe fidarsi del lavoro dei dirigenti.
Restano aperti, poi, una serie
di interrogativi che nessuno finora ha posto in seno al Consiglio comunale. La prima domanda è: qual è il reale valore
della Centrale che permette di
capitalizzare al meglio la vendita? Sappiamo infatti della stima
fatta dalla Kpmg (circa 12 milioni e mezzo di euro) ma, secondo analisi fatte all’interno
dell’azienda, il valore potrebbe
essere aumentato se si tenesse
conto di una serie di fattori. Per
prima cosa l’azienda spende in
promozioni circa 600mila euro
all’anno che potrebbero benissimo essere risparmiati. In se-
Torre del Crescent verso lo sblocco
Dieci giorni per trovare soluzioni alle prescrizioni imposte dal Genio civile alla sede dell’Authority
Il cantiere della torre dell’Autorità portuale
Via libera ai lavori per la costruzione della torre dell’Autorità portuale in piazza della Libertà. Si è infatti chiusa positivamente la riunione fissata ieri per analizzare le prescrizioni
imposte dal Genio civile, in
particolare per quanto riguarda l’aspetto sismico. Prescrizioni che, a detta dei tecnici,
non rappresentano degli ostacoli insormontabili, anche se
renderanno necessario rivedere il progetto. Se ne occuperà
la direzione dei lavori, che ha
chiesto dieci giorni di tempo
per individuare dei correttivi
indispensabili per poter final-
mente iniziare un intervento
che, lo ricordiamo, è fermo al
palo dallo scorso 22 gennaio,
giorno in cui l’area fu consegnata all’impresa aggiudicataria. All’origine dello stop, le
modifiche progettuali indicate
dal Genio civile (subordinate
all’autorizzazione) alla luce
delle inchieste giudiziarie che
hanno interessato in questi
mesi il cantiere del Crescent
nel quale dovrà sorgere la torre che fa parte del progetto
complessivo di piazza della Libertà, disegnata da Ricardo
Bofill e dalla Lotti & Associati.
Il nuovo plesso, che si estende-
rà su di una superficie di circa
2.000 mq distribuiti su otto livelli, dovrà ospitare gli uffici
dell’Autorità portuale che oggi
sono dislocati in quattro sedi
diverse, di cui tre in via Andrea
Sabatini e una quarta nel palazzo Sorgente in piazza Umberto. Ciò comporta problemi
logistici ed organizzativi (i dipendenti sono una trentina) e,
soprattutto, un esborso per i
canoni di locazione e la quadruplicazione delle utenze. Da
qui l’esigenza di dotarsi di una
propria sede per un investimento di quasi sette milioni di
euro. La gara fu aggiudicata al-
condo luogo, la Centrale paga
agli allevatori un prezzo più alto di quello medio del mercato,
in cambio di una serie di garanzie sulla qualità dello stesso latte. Attraverso questo e altri tipi
di razionalizzazioni, si potrebbero ricavare utili aggiuntivi
per 2 milioni di euro che permetterebbero al futuro proprietario di rientrare in pochi anni
dell’investimento fatto. In terzo
luogo, il Puc prevede un possibile ampliamento delle volumetrie pur conservando la destinazione d’uso industriale. Quindi
bisogna chiedersi, il futuro bando terrà conto di questa possibilità che aumenterebbe decisamente il valore della Centrale
del Latte? C’è ancora un’altra
domanda riguardante il bando:
sarà aperto a tutti oppure, come già si vocifera, ci sarà una
preselezione? Solo nel primo caso, infatti, ci sarebbe una maggiore competitività che consentirebbe al Comune di assicurarsi un prezzo migliore.
Ed ancora, una volta avvenuta la vendita, come verranno
utilizzati i soldi? Verranno spesi
per nuove opere, per servizi o,
come sarebbe più sensato, per
abbattere il debito e, conseguentemente, pagare anche
meno interessi. Su questo non
si è affatto discusso e non c’è alcuna indicazione di merito. Prima della vendita sarebbe giusto
dare risposte a tutti questi interrogativi.
Angela Caso
©RIPRODUZIONERISERVATA
la Russo Costruzioni di Salerno con il sistema dell’offerta
economica più vantaggiosa
che, oltre al ribasso, prevedeva
proposte migliorative da parte
delle imprese. Russo propose
una riduzione dei tempi, 450
giorni anziché 550, e varie migliorie, tra cui quelle sui materiali. Per gli interni furono previsti ceramiche vietresi e legno
teak per i pavimenti. Dopo oltre sette mesi di fermo, dunque, il cantiere potrebbe essere pronto a partire per la fine di
settembre o gli inizi del mese
di ottobre, sempre che la direzione dei lavori riesca a trovare in tempi rapidi delle soluzioni adatte a rispondere alle prescrizioni imposte dal Genio civile per garantire il rispetto di
tutti i parametri previsti dalla
normativa antisismica.
©RIPRODUZIONERISERVATA
LA CITTÀ MARTEDÌ 3 SETTEMBRE 2013
OFFRE 10 ANNI DI GARANZIA
Via XXV Luglio, 277 - Cava de' Tirreni (SA)
Tel./Fax 089 443 853 - CeLL 339 3417735 - 377 2545827
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IL CONSIGLIO COMUNALE
Incompatibilità, De Luca prende tempo
Passa anche con i voti dell’opposizione il documento della maggioranza di ulteriori approfondimenti in commissione
di Carlo Pecoraro
Un consiglio comunale che nella sua parte più rovente, la discussione sull’incompatibilità
tra le due cariche di Vincenzo
De Luca, ha scomodato personaggi cari al cinema di Camillo
Mastrocinque piuttosto che di
collodiana memoria. Ma alla fine si è votato, alla luce «delle
deduzioni trasmesse dal sindaco al presidente del consiglio»,
di ritornare in commissione
Statuto per un maggiore approfondimento. Il documento, firmato anche dai consiglieri
d’opposizione Anna Ferrazzano, Paky Memoli e Alessandro
Ferrara, in pratica sostiene che
le deduzioni presentate dal sindaco («non ho ricevuto alcuna
delega da vice ministro e dunque non sono incompatibile»)
sono meritevoli di ulteriore approfondimento. Per la maggioranza e i firmatari del documento non basta che De Luca
abbia comunque un incarico di
governo (sottosegretario) ma
essendo stata avviata una procedura di incompatibilità per
la carica di vice ministro, non
avendo avuto deleghe, De Luca
non è incompatibile.
Per alcuni, una questione di
lana caprina per dilatare i tempi per altri invece, solo un modo di vederci più chiaro e non
liquidare con superficialità una
questione importante per la città di Salerno. Altri ancora,come
il consigliere Marco Petillo:
«Una inutile perdita di tempo
perché De Luca dovrebbe fare
non solo il sindaco e il vice ministro, ma se servisse a questa
comunità anche il presidente
del consiglio senza mai essere
incompatibile». Il fuoco incrociato sulla questione si anima
dalla ferma opposizione di Fratelli d’Italia (che espone anche
uno striscione in strada, prontamente rimosso dai vigili urbani) che con Roberto Celano
spiega: «Stiamo assistendo
all’ennesimo episodio del teatrino della politica salernitana.
Mi auguro che il consiglio non
si presti a vergognosi giochi di
Question time
alla Provincia
Si parla del Cstp
Consiglio provinciale lampo ieri
mattina a Palazzo
Sant’Agostino. Si discuteva di
interrogazioni datate dieci
gennaio 2013.
Molti dei punti all’ordine del
giorno sono stati saltati a piè
pari perché “invecchiati” in
attesa di essere discussi.
Assenti alcuni consiglieri che le
avevano presentate.
L’assise è stata l’occasione per
fare il punto sul Cstp.
Ha risposto l’assessore ai
trasporti, Michele Cuozzo (foto),
confermando la disponibilità
dell’amministrazione
provinciale a sostenere il
consorzio di trasporto pubblico,
precisando che «prima di dare
l’assenso alla sottoscrizione
delle quote inoptate dobbiamo
fare delle verifiche e capire
anche a che genere di piano di
risanamento si sta lavorando».
(c.i.)
palazzo di chi non vuole lasciare il doppio incarico. Dovremmo dare esempio di legalità e
non calpestare le istituzioni.
Quelle controdeduzioni sembrano scritte da Totò. Ribadisco che De Luca avendo firmato la nomina è certamente sottosegretario e quindi assolutamente incompatibile e la delibera da noi approvata nello
scorso consiglio comunale non
In alto
lo striscione
dei Giovani di
Fratelli d’Italia. A sinistra
due momenti
del consiglio
comunale: i
consiglieri di
maggioranza e
l’intervento
di Antonio
Cammarota
fa riferimento a nessuna carica
di legge». O piuttosto del consigliere di maggioranza Luigi
Provenza che ribalta la questione e si chiede: «Perché non hanno ancora dato le deleghe a De
Luca?». Una risposta, politica,
arriva da Salvatore Gagliano:
«La verità è che il ministro Lupi
non ha dato ancora le deleghe
perché è il centrosinistra a non
volere questo atto». Per Gaglia-
no «un De Luca con le deleghe
fa paura». Una attesa «che non
attiene al carattere di De Luca commenta Gagliano - Mi chiedo perché il sindaco si fa mortificare in questo modo?». La
questione appassiona anche
Antonio Cammarota: «Se il
consiglio comunale viene investito dell’aspetto giuridico-istituzionale - spiega - abbiamo
l’obbligo di capire di cosa stia-
mo parlando. Prima si leggono
le carte e poi si parla. Ribadisco
quello che ho sempre detto: De
Luca si doveva dimettere. Ora
andiamo in commissione a fare che?» è la sua domanda. Ma
Cammarota si da anche la risposta: «Ci andiamo se stabiliamo un programma ben preciso
e decidiamo di chiedere al Ministero dell’interno se è vero o
non è vero che c’è un’incompa-
tibilità. Per come è attualmente
la situazione, oggi avremmo
dovuto votare contro l’incompatibilità perché non esiste, in
quanto è stata incardinata contro la figura del viceministro».
Più pragmatico l’intervento di
Giuseppe Zitarosa: «De Luca
sta tradendo tutti i cittadini di
Salerno che lo hanno votato commenta - Alla prima poltrona si è venduto. Non è più coe-
Le opportunità non aspettano!
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LA CITTÀ MARTEDÌ 3 SETTEMBRE 2013
Campania
9
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»
EROSIONE IL RIPASCIMENTO NEL SALERNITANO
Una veduta di Acciaroli
CASO VASSALLO
«La Capitaneria non lascia
il porto di Acciaroli»
L’ex assessore provinciale
all’Ambiente Antonio Fasolino
A sinistra, una spiaggia del litorale
sud di Salerno
Litorale, parla Fasolino
«Si è tenuto conto di tutto»
L’ex assessore provinciale: «È un grande progetto di ambientalismo puro
che ha raccolto i suggerimenti arrivati sia dalle associazioni che dalla politica»
di Carlo Pecoraro
◗ SALERNO
«È un grande progetto di ambientalismo puro condiviso
con università e associazioni.
Un progetto di ripascimento
che ha raccolto i suggerimenti
arrivati sia dalle associazioni
ambientaliste che dal Movimento 5 stelle». Antonio Fasolino replica alle nostre sollecitazioni in merito allo studio commissionato dal Tavolo Blu della
Provincia di Salerno e a nostro
avviso non preso in considerazione della stesura del Grande
Progetto di “Interventi di difesa
e ripascimento del litorale del
golfo di Salerno”. «Assolutamente falso - spiega Fasolino Lo studio prodotto dall’Istituto
cooperativo di ricerca di Napo-
li ha prodotto un report conclusivo basato su uno studio bibliografico che fotografava lo
stato delle coste dell’intero territorio provinciale salernitano
e di cui si è tenuto debitamente
conto in fase di progettazione,
pur essendo un documento
mai approvato dallo stesso Tavolo Blu». In tale studio, prosegue Fasolino «si indicava che
dalle “attività della segreteria
tecnica del Tavolo Blu è emersa
la necessità di colmare l’assenza di alcuni dati fondamentali
per la definizione delle criticità
ambientali”» tutti esami come
«la “modellizzazione idrodinamica del paraggio marino” è
stata effettuata da un équipe
universitaria, sia in fase progettuale preliminare che definitiva, e su di essa si basa l’intero
sistema progettuale. Inoltreprosegue Fasolino - in fase preliminare, sono state svolte importanti analisi; un monitoraggio preliminare attraverso il
quale è stata raccolta un enorme mole di dati tecnici e scientifici che vanno ben oltre i dati
bibliografici e di letteratura e
che hanno permesso una mappatura puntuale dell’area d’intervento». In più, aggiunge Fasolino «è stato anche svolto
uno studio sull’evoluzione della linea di riva che per la prima
volta ha riguardato l’intera unità fisiografica ed una campagna di sondaggi per la ricerca
delle sabbie idonee all’attività
di ripascimento». Infine «per
quanto concerne l’elaborazione di una Carta delle biocenosi
bentoniche, con particolare ri-
guardo ai molluschi bivalvi ed
alle specie sensibili, è stata prevista nel monitoraggio ex ante
dell’opera ed è oggetto del bando di gara attualmente in corso». Per questo Fasolino rispedisce al mittente le accuse «l’affermazione, palesemente infondata, secondo la quale siano stati mal spesi i soldi per lo
studio affidato all’Icr ed ancor
di più, il tentativo di confondere le informazioni in esso contenute con le indagini sul campo da farsi, con la gara attualmente in fase di espletamento.
A seguito della stessa si otterrà,
per la prima volta, un quadro
esaustivo di tutte le informazioni inerenti il comparto marino,
che, ad oggi, nessun ente pubblico e di ricerca possiede».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
ci». Cilento, nel suo ragionamento, non era solo preoccuL’Ufficio locale marittimo di pato della indifendibilità del
Acciaroli è ad oggi operativo territorio
costiero
(che
e non è prevista per il futuro d’estate quadruplica la sua
alcuna chiusura del medesi- popolazione) ma anche di samo. A precisarlo in un comu- crificio di uomini costretti ad
nicato la Guardia costiera. La un lavoro massacrante. Così
notizia era emersa domenica il ragionamento del collega
sera durante la cerimonia di di Pollica, Stefano Pisani che
intitolazione di una strada di denunciava, proprio nel corSan Mauro Cilento al sinda- so del convegno che anticico di Pollica Angelo Vassallo pava la cerimonia di intitoladove, in maniera più genera- zione, il rischio che la caserle il sindaco
ma del suo
di San Maucomune doMa
il
sindaco
ro, Giuseppe
vrà ripiegare
di San Mauro
Cilento poperché
la
neva, come avverte: «Il territorio
struttura esidel resto già
stente non è
più volte po- cilentano soprattutto
idonea. Cersto, un pro- nelle località portuali
to, a questo
blema gene- ha bisogno di maggiore
poi si aggiunrale di sicugono i sucrezza del ter- presenza di forze
cessi ottenuritorio.
In per garantire sicurezza»
ti anche e soparticolare
prattutto
Cilento sottocon l’ausilio
lineava la necessità di riequi- di quei pochi uomini dai tanlibrare la distribuzione delle ti arresti per spaccio di stupeforze dell’ordine sul territo- facenti in tante località turirio. Un territorio, quello Ci- stiche a quello più eclatante
lentano,
profondamente di Michele Di Nardo, a Palicambiato rispetto al primo nuro, ritenuto l’attuale capo
studio di posizionamento, del clan camorristico dei
ad esempio, delle stazioni Mallardo; catturato grazie ad
dei carabiniri.
un’operazione
congiunta
«C’è stata una azione meri- dei carabinieri del nucleo intoria della Regione - ha spie- vestigativo del gruppo di Cagato il primo cittadino - quel- stello di Cisterna e della comla del potenziamento dei tre pagnia di Sapri. Ma il rischio
porti. Però se lo fai non puoi per il territorio cilentano repensare che in quei luoghi sta alto e drammatico.
non possano avvenire traffi©RIPRODUZIONE RISERVATA
◗ SALERNO
Pompei, muore carbonizzato nella sua auto
Tragica fine di un piccolo imprenditore stabiese. Indagini a tutto campo, non si esclude il delitto
◗ POMPEI
L’auto dell’imprenditore distrutta dalle fiamme
Bruciato dentro la sua automobile. È stato trovato così,
ieri mattina, dopo una telefonata anonima che avvisava
di un’auto incendiata alla periferia di Pompei il corpo di
un uomo, un piccolo imprenditore di Castellammare di
Stabia che, a causa della crisi
dei consumi, aveva riconvertito la sua attività, ormai in
dismissione, in quella di
commerciante, aprendo un
piccolo negozio di fruttivendolo. È tuttavia ancora un
giallo la morte di Carmine
Parmentola, di 37 anni, trovato carbonizzato nell’area
di sosta-parcheggio a Pompei, in via Mariconda, che teneva in fitto per i suoi camion, un’attività di trasporto
che gestiva per l’import-export di frutta. L’identificazione è ormai certa, anche se non ancora ufficializzata, perché non aveva addosso oggetti che lo consentissero. Era sposato e padre
di due bambini.
Gli investigatori propenderebbero per una pista diversa dall’azione criminale. Ma
l’uomo ha un fratello detenu-
to che, in passato, è stato nel
mirino delle organizzazioni
dello spaccio di droga a Castellammare di Stabia. E questo lascia ancora aperte le indagini su un possibile delitto. Nel quartiere dove viveva,
il 37enne era conosciuto come un bravo ragazzo, che ha
da sempre lavorato con la famiglia inserita da generazioni nel settore del commercio
di frutta e verdura.
Negli ultimi tempi, però,
secondo la polizia del commissariato di Pompei che indaga sul caso, gli affari andavano male. Nel quartiere la
gente è sorpresa, perché la famiglia della vittima è stata
sempre considerata «benestante». Sarà l’esame autoptico a rivelare se sul corpo ci siano segni di violenza e se
l’uomo fosse vivo o già morto quando si è sviluppato il
rogo dell’auto, la Renault
Scenic che gli investigatori
hanno messo sotto sequestro.
Infine sono all’esame della
scientifica le immagini di videocamere che erano in funzione in un parcheggio di via
Mariconda e che erano puntate anche sull’area in cui si è
verificato l’incendio che ha
visto la morte del fruttivendolo. Omicidio, suicidio o anche incidente, gli investigatori non tralasciano alcuna pista.
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Martedì 3 settembre 2013
Cava de’ Tirreni
Il Mattino
La sanità Pazienti in rivolta in ospedale
In breve
Ascensori ko
i malati vanno
dai carabinieri
LA SCUOLA
Una soluzione
per Santa Lucia
lante per combattere la patologie
cardiovascolari. Le dosi del farmaco vengono calibrate proprio
sullabasediesamidelsangueperiodici a cadenza ravvicinata. Ieri
lo stesso centro ha vissuto una
giornatadecisamentemovimenSimona Chiariello
tata.Pocoprimadelle7,orariofissato per i prelievi, si è scatenato il
CAVA DE’ TIRRENI. Caos al Santa
Maria dell’Olmo: ascensori gua- pandemonio: «Ho sentito dal resti, disagi per i pazienti in tratta- partole urla del signore che stava
mentoTao(terapiaoraleanticoa- salendo le scale - spiega la signogulante) diretti al quarto piano ra Rita Russo - È stata senza dubdell’edificio. Scene di tensione: bio una reazione molto forte, ma
urlaedimprecazionidapartede- è pur vero che si tratta di una sigli utenti più anziani, tra cui an- tuazione davvero insostenibile.
che un disabile costretto sulla se- Io ho accompagnato mio padre,
dia a rotelle. Chiesto l’intervento che ha un problema di artrosi ai
dei carabinieri, a cui ha fatto se- piediedèstata davverodura.Anguito nelle ore centrali della mat- zi, se fosse stato per lui saremmo
tinataunadenunciaformale.«So- dovutiritornareacasaerimandano in un bagno di sudore - dice il regliesami,contuttiiconseguensignor Giuseppe Salsano - ho do- ti rischi». Il caos delle prime ore
vuto raggiungere il quarto piano della mattinata è rientrato poco
salendo decine e decine di gradi- prima dell’ora di pranzo: «Il guani. Come me anche una signora sto si è registrato domenica sera,
solonellamattinatadiludi 80 anni che ha accusanedì è stato possibile
to un malore, mentre per
chiederel’interventodelun signore sulla sedia a
la ditta per la riparaziorotelle, non c’è stato nulne.Riparazionecheèstala da fare. È una vergota ultimata poco dopo le
gna.NoipazientiTaosia11. Restano fuori uso gli
mo per la maggior parte
ascensori per il pubblianzianiecardiopaticiepco, che potranno essere
pure si è pensato bene di
riparati con l’arrivo di un
sistemare il centro al
pezzo dalla casa produtquartopianoconl’aggratrice a metà settembre. È
vantechegliascensorisobene precisare che tutti i
no sempre guasti. Non si L’esposto
servizi sono garantiti.
capisce perchè non ven- Denuncia
gono utilizzate le due ai carabinieri L’emergenza come tutte
le prestazioni ospedaliestanze accanto al pronto di un iscritto
soccorso usate solo per al centro Tao re vengono fornite regolarmente e senza alcun
accantonare scatoloni».
intoppo». La replica delOltre al danno anche la
beffa una volta giunti al quarto la direzione sanitaria non si è fatpiano il centro era chiuso: «Solo ta dunque attendere.
Quanto alla scelta di sistemagrazie alla buona volontà di una
dottoressahopotutofareilprelie- re il centro prelievi Tao al quarto
vo. Ma non appena sono uscito piano, la risposta sembra senza
dall’ospedalesonoandatodaica- appello: «Si tratta di una scelta
rabinieri per sporgere denuncia. ponderata, tenendo conto di tutPoco prima avevo chiesto il loro te le possibili alternative» dice il
intervento».IlcentroTaodelSan- direttore sanitario Vincenzo De
taMariadell’Olmogarantisce as- Paola. Poche parole che lasciano
sistenzaacirca700pazienti,cave- intenderechenonsonocertoipasi e non solo. Si tratta di un servi- zientichepossonodecideredove
zio che prevede la somministra- sistemare reparti ed ambulatori.
zione di un farmaco anticoagu© RIPRODUZIONE RISERVATA
Dopo un sopralluogo da parte
del Comune è emersa ieri la
possibilità effettiva di ospitare
all’interno della scuola media
luciana, con piccoli lavori di
messa a norma dei bagnetti,
tre sezioni della scuola
dell’infanzia di S. Lucia. Oggi
verrà sciolto l’ultimo nodo per
l’autorizzazione formale. Le
altre due sezioni saranno
allocate nel plesso di S. Anna e
saranno collegate con S. Lucia
da un bus gratuito.
Cardiopatici costretti
a salire rampe di scale
Malore per un’anziana
IL COLPO
Furto della betoniera
scarcerati i due giovani
Scarcerati, ma con l’obbligo di
presentarsi ogni giorno in
commissariato. Ieri mattina i
due giovani arrestati nella
notte tra sabato e domenica,
per il furto di una betoniera ed
altri materiali edili in un
cantiere a Nocera Superiore si
sono presentati davanti al
giudice per la convalida.
Assistiti dall’avvocato
Giovanni Del Vecchio hanno
ottenuto la scarcerazione, con
l’obbligo di presentarsi in
commissariato fino al 19
ottobre, data del processo.
Il caso L’ospedale Santa Maria dell’Olmo a Cava de’ Tirreni
Accoltellò il rivale in amore, torna a casa
Vietri sul Mare
Il ventenne va ai domiciliari
in attesa che il gip fissi
l’udienza preliminare
Torna a casa Ramon Vollaro, il
ventenne di Vietri sul Mare
arrestato agli inizi dello scorso
giugno per tentato omicidio. Per
aver, in pratica, accoltellato il
rivale in amore, Antonio Salsano
di 19 anni. Entrambi vivono alla
Marina di Vietri ed è qui che il
legale di Vollaro, l’avvocato
Matteo Cardamone, è riuscito a
far trasferire il proprio assistito
agli arresti domiciliari in attesa
che venga fissata dal gip
l’udienza preliminare.
Il fatto è accaduto la prima
domenica di giugno a Marina di
Vietri: Ramon Vollaro decide di
dare l’ennesimo avvertimento al
suo presunto rivale in amore.
Così lo raggiunge al
Risorgimento, il ristorante della
frazione dove Antonio lavora.
Ramon fa un cenno ad Antonio,
chiedendogli di uscire dal locale
per parlare, così il
diciannovenne lo segue
all’esterno.
Stando alla ricostruzione fatta
dai carabinieri, dalla
discussione nasce un violento
litigio, volano parole grosse,
qualche spintone e persino uno
sputo. È a quel punto che Ramon
Vollaro estrae un coltello e
colpisce per tre volte il rivale
lasciandogli il coltello
conficcato nel torace. Salsano,
nonostante le ferite gravi, se l’è
Il fatto
La lite e poi l’aggressione
avvennero a Marina
agli inizi di giugno
IL RECUPERO
poi cavata con una prognosi di
trenta giorni di guarigione.
Scattano così le ricerche
dell’aggressore. I carabinieri in
un primo momento arrestano il
presunto accoltellatore. Poi si
rendono conto di aver fatto un
errore di persona: quello
inizialmente fermato era il
fratello gemellodi Ramon, che
ha subito chiarito l’equivoco,
documenti alla mano.
Dopo qualche ora
dall’aggressione, Ramon
Vollaro si è presentato
spontaneamente insieme al suo
avvocato Matteo Cardamone
alla caserma dei carabinieri di
Vietri. Ramon è abbastanza
conosciuto a Vietri, soprattutto
per essere il fratello di Christian
Vollaro, divenuto un apprezzato
cantante, dopo la sua
partecipazione a Domenica In
alcuni anni fa.
pe.car.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Polittico di San Nicola
via al restauro
Sono partiti i lavori di restauro
al Polittico di San Nicola a
Pregiato, chiesa fondata
intorno alla seconda metà del
primo millennio, ma
rimaneggiata più volte.
L’ultimo lavoro di restauro
risaliva al 1982.
I CONTROLLI
Pattuglie di notte
nelle frazioni
Appostamenti e servizi di
pattugliamento notturno: per
contrastare l’ondata di furti
registrata in città, e in
particolare nelle frazioni, i
carabinieri della tenenza
locale e gli agenti del
commissariato di polizia
hanno predisposto un piano di
controllo per le località di
Sant’Anna, Santa Lucia e
Pregiato.
Pagani/Sarno
Servizi di mensa e trasporto scolastico Impianti sportivi poco «appetibili»
le famiglie temono nuovi rincari
i privati disertano l’offerta pubblica
Pagani
La necessità di coprire i costi
e lo stato delle casse comunali
impongono scelte rigorose
Luigi D’Antuono
PAGANI. Soffia aria di preoccupazione tra
le famiglie degli alunni paganesi che temono un rincaro dei prezzi per il servizio
della mensa scolastica e per il trasporto
pubblico. L’incremento delle tariffe di altri servizi di competenza comunale, deliberati dalla commissione straordinaria,
ha messo sulla difensiva i genitori che già
negliannipassatihannocontestatogliaumentiprodottidalleamministrazionipolitiche. Le tariffe, al momento, prevedono costi che si aggirano intorno ai trenta
euro al mese per il servizio di trasporto
che viene effettuato da società private,
mentreilserviziomensahacostichevengono calcolati su base reddituale con un
importo minimo previsto vicino ai quaranta euro mensili. Il contenimento dei
prezzi è auspicato anche dagli esponenti
”
La salute
Appello del Pd
sul cibo
«Ai piccoli
studenti
va garantita
la qualità
dei prodotti»
dei partiti e delle associazioni locali. «Ci
impegneremo con costanza affinché il
servizio di refezione nei plessi scolastici,
sia espletato nel rispetto e nella piena garanzia degli standard di qualità previsti
dalle vigenti normative» afferma il segretario cittadino del Partito Democratico
Emilio Toscano (nella foto). In passato la
qualità degli alimenti è stata oggetto di rimostranze da parte dei nuclei familiari
chedenunciaronolascarsaqualitàdelcibo servito ai piccoli alunni delle scuole
cittadine, un vento di protesta che investì
palazzosanCarlocheintempiceleristrutturò un nuovo bando di gara con l’assegnazionedelservizioanuove società.«La
tutela della salute è un diritto prima civico e morale e poi legislativo – continua
Toscano – bisogna garantire la massima
qualità e vigilare sui prodotti e sugli ambienti dove vengono preparati i pasti che
finiscono sui banchi dei bambini, per ciò
checoncerneicostidelservizio,restaalta
l’attenzioneaffinchépossanoesserericonosciuti agli aventi diritto, i benefici economiciprevisti.Ègiustocheognunocontribuisca nella misura più consona alla
propria situazione economica».
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Sarno
Stadio alla frazione Lavorate
e palazzetto dello sport
gravati da pesanti oneri di gestione
Rossella Liguori
SARNO. Fallito il bando per l’affidamento
degli impianti sportivi, l’amministrazioneprovaarimediare.IlComunehatentato di battere cassa con le esternalizzazioni che però non sono andate a buon fine.
Per il Palazzetto dello Sport e lo stadio
«ElenoViscardi»,nellaperiferiadiLavorateètuttodarifare.Sistannogiàvalutando
le modifiche al primo bando: i ritocchi riguarderanno le somme che di fatto hannoscoraggiatoleofferte.Siabbasseranno
i costi e si sta cercando una soluzione alternativa anche per le spese di fornitura
delle utenze. A distanza di oltre un anno
siripartedazero.Nelgiugnodel2012una
sola aggiudicazione con lo stadio «Felice
Squitieri» andato alla società sportiva
ASD Sarnese 1926 di Aniello Pappacena,
tral’altrounicaa parteciparealbando.Di
”
Le tariffe
Numerosi
anche i casi
di sconti
previsti
si prezzi
decisi
dall’ente
contro due impianti rimasti all’ente.
All’apertura delle buste nessuna domanda per lo stadio di Lavorate e stessa cosa
perilPalazzettodelloSport.L’originedello smacco sarebbe da ricercare nelle sezioni del bando: costi elevati, supervisione costante dell’ente, durata delle convenzioni, riserve di utilizzo a favore del
Comune, obblighi del concessionario e
Tarsu a più zeri. Una gestione che nei numeri sarebbe risultata poco conveniente,
anzitutto per le somme da versare all’ente.•Peril campo sportivo Viscardi, un importo di 14.500 euro annui e 73mila euro
nell’interoarcodellagestione;perilcomplesso Palazzetto dello Sport un totale di
170mila euro in 5 anni ripartiti in 34mila
euro annui.Le spese perla fornituradelle
utenze, comprese la Tarsu e rate idriche,
e quelle per la manutenzione delle strutturetutteinteramenteacaricodelconcessionario.Inpiù,obbligoditariffeagevolate per le società sportive locali e riserva di
utilizzo a titolo gratuito su indicazione
dell’ente. Quindi, per il concessionario
da una parte spese regolari da caricare
sui conti dell’ente, dall’altra ricavi in parte regolamentati proprio dal Comune.
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Composite IL_MATTINO - SALERNO - 40 - 03/09/13 ----
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Martedì 3 settembre 2013
Cronaca Salerno 39
Eboli
Il Mattino
Il caso Tassa rifiuti, cittadini in rivolta. L’assessore: niente mora per le consegne in ritardo
I controlli
Tares, mancano 2mila bollette
Prostituzione, clienti
multati per 3.000 euro
Francesco Faenza
Nel mirino la ditta privata
che consegna la posta
«Il Comune ha scelto male»
Maria Rosaria Sica
EBOLI. Continua il giallo sulla mancata consegna dei bollettini della Tares,
la tassa sui rifiuti urbani. La prima rata scadeva sabato scorso ma in tanti
non hanno ancora ricevuto la richiesta di pagamento. La responsabilità
sarebbe del Comune, che avrebbe effettuato tardi le richieste di pagamento. Altra ipotesi attribuisce invece la
colpa alla ditta privata che si sta occupando della consegna delle buste
(12mila bollettini). «È stata indetta
unagarad’appalto-spieganonegliuffici di via Ripa- hanno partecipato varie ditte, ha vinto un’azienda di Eboli,
chehapresentatol’offertapiùbassa».
Perrisparmiare,quindi,ilcomune
ha scelto il servizio di consegna più
economico. Con risultati poco soddisfacenti, almeno nel caso della Tares.
La ditta privata è a conduzione familiare.Mettendoincampotuttelerisorse disponibili (un dipendente e tre familiari) non era semplice consegnare
12mila bollettini prima della scadenza (31 agosto). Così la prima rata della
tassa sui rifiuti è scaduta sabato scorso,maamigliaiadipersonenonèarrivato il bollettino di pagamento.
«All’appellomancanoduemilaconsegne- spiegavano ieri in comune- ma
per metà settembre tutti riceveranno
il bollettino di pagamento». Il nodo
dasciogliereriguardagliinteressimoratori. In comune assicurano che non
ci saranno aumenti. «Chi ha ricevuto
la richiesta di pagamento in ritardo
non pagherà la mora», ha affermato
l’assessore alle finanze Lavorgna. Un
vigile urbano lancia un suggerimento: «Fatevi timbrare la busta della Tares il giorno in cui la riceverete. Così
L’attesa Il Comune: «Entro metà settembre tutte le consegne». I cittadini avvisano: «Non pagheremo nessuna mora»
nessuno potrà chiedervi di pagare la
mora».La tassasui rifiutivienepagata
dal 60% degli ebolitani. Solo le multe
relative al codice della strada hanno
un’incidenza inferiore sulle casse comunali (vengono pagate da meno del
20%degliebolitani).Ilnumerodievasori è alto. In comune sono preoccupati:iritardinellaconsegnadeibollettini Tares potrebbe provocare altri
danni. La nuova tassa sui rifiuti si presentaconunaumentodel trepercento. Per una casa di 100 metri quadrati
si pagheranno tra i 50 e i 100 euro in
più rispetto al 2012. Più è grande l’immobile più è consistente l’incremento tributario. L’assessore Lavorgna ha
rasserenato gli imprenditori dell’area
Pip:«Per i titolaridi un capannone industriale non ci saranno stangate».
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I costi della raccolta
Massarelli: indifferenziato alle stelle
Sui costi della
differenziata
interviene
l’assessore
all’ambiente, Ilario
Massarelli: «Negli
ultimi quattro anni il
costo dell’umido non
è aumentato. Siamo
intorno ai 140 euro a
tonnellata. A
differenza di dieci
anni fa, possiamo
scegliere l’impianto
meno costoso dove
smaltire i rifiuti. Non
andiamo più fuori
regione». A
preoccupare
l’assessore del Pd è
il costo del secco
indifferenziato che
viene stoccato allo
Stir di Battipaglia:
«Qui il prezzo è
lievitato a 170 euro a
tonnellata. Si tratta
di incidere sulla
bolletta che arriva a
casa dei cittadini».
Le speranze di
pagare meno tasse
sono legate
all’inaugurazione
dell’impianto di
compostaggio che
aprirà forse nel
2014. «Negli ultimi
mesi - conclude abbiamo diminuito di
quattro punti il secco
indifferenziato
migliorando la
raccolta
differenziata».
EBOLI. Calailnumerodeituristi alla marina di Campolongo ma non diminuisce il via
vai di clienti alla ricerca di
prostitute. Nell’ultimo fine
settimana i vigili urbani hannofermatounadecinadipersone in auto, appartate in pineta,incompagniadelleprostitute.Iclientisonostatiinvitati a scendere dall’auto e
identificati. Per loro è scattataunasanzionedicinquecento euro. In due giorni, tra sabato e domenica, il comune
ha incassato tremila euro per
la violazione di un’ordinanza sindacale. Gli automobilisti non possono fermarsi in
compagnia delle prostitute.
La presenza delle forze
dell’ordine e della vigilanza
privata in litoranea questa
estate ha contenuto il fenomeno. La gestione della prostituzione alla marina di
Campolongo è controllata
dai cittadini dell’Europa
dell’Est (rumeni e albanesi).
Qualche giorno fa vennero
coinvolte nove persone in
una rissa tra prostitute e protettori. I vigili urbani, coordinati dal comandante Marco
Garibaldi,hannosorpresodiversi turisti mentre sversavano rifiuti lungo la provinciale
175. Nonostante gli appelli
dell’amministrazionecomunalea rispettareleregoledella raccolta differenziata, in
tanti continuano a gettare la
spazzatura lungo la litoranea. La polizia municipale
ha comminato sanzioni per
duemila euro.
Duranteunaperlustrazione in pineta, domenica scor-
sa, i vigili urbani hanno scoperto una discarica di telefoni cellulari abbandonati. Si
cerca ora di identificare il responsabile dello sversamento abusivo, che rischia una
denuncia penale. Il materiale ritrovato è catalogato come rifiuto speciale. Tra i telefonini e i carica batteria sono
stati ritrovati elementi cartacei che potrebbero portare
all’identificazione del responsabile. Dalla periferia al
centro,nelfinesettimanaivigili urbani hanno controllato
barelocalinotturni.Dal1settembreèinfattivietatalamusica all’aperto. Due baristi
cheavevanoorganizzatoconcerti live senza autorizzazione sono stati diffidati.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
In litoranea
Verbali elevati a raffica
nell’ultimo weekend
è caccia ai trasgressori
La vigilanza Più pattuglie di
vigili urbani a Campolongo
Battipaglia
La vertenza Si chiude positivamente, per ventuno lavoratori, l’incontro in Confindustria
Pontecagnano
Treofan, siglato l’accordo per la mobilità
Puc e nuovi cantieri
la «fase due» di Sica
Assunti subito cinque
dei precari che avevano
il contratto scaduto
Sabino Russo
BATTIPAGLIA. Fumata bianca
per i lavoratori della Treofan.
Siglatol’accordosullamobilità. Si chiude in maniera positiva,dunque,lariunionediieri in Confindustria Salerno,
convocata per discutere in
merito alle posizioni economiche sugli incentivi all’esodo per i 21 dipendenti coinvolti nella vertenza. Presenti
all’incontro,oltreall’amministratore delegato dell’aziendaitalo-tedescaRobertoMariani,le segreterieprovinciali
di Filctem Cgil, Femca Cisl e
Uiltec,rappresentaterispettivamente da Giovanni Berritto, Carmine Bevilacqua e
AlessandroAntoniello,insieme alle proprie Rsu. I termini
dell’intesa prevedono la mobilità incentivata di mille euro netti al mese, per ogni mese di procedura, fino ad un
massimo di 45mila euro netti.A questivannoaggiunti ulteriori 15mila euro netti per
tutti i 21 lavoratori. Durante
l’incontro, poi, si è discusso
anche della regolarizzazione
graduale a tempo indeterminato dei 21 lavoratori precari
entro gennaio 2014. Assunti
findasubito,atempoindeterminato, 5 dei 21 precari a cui
era scaduto il contratto il 31
agosto.L’intesagiungeallavigilia della scadenza dei 45
giorni previsti per chiudere
l’accordo sulla procedura di
mobilità. Alla base della crisi
chehacolpitolaTreofancisarebbeunproblemadiliquidità, dovuto a un ingente debito che l’azienda di proprietà
italo-tedesca avrebbe contrattocon un pool di banche.
Grande soddisfazione per
i termini dell’intesa raggiunta è stata espressa anche dai
La crisi
L’azienda avrebbe
contratto grossi debiti
con un pool di banche
La rapina
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Il furto
Minacciata con il coltello
lascia la borsa ai banditi
Paolo Panaro
BATTIPAGLIA. La minacciano
conuncoltelloesifannoconsegnare la borsa contenente
tremila euro. La rapina è stata messa a segno ieri mattina
inpienocentro,inunatraversa di via Napoli. Due banditi
con il volto coperto, in sella
ad un motorino, hanno raggiunto una donna e puntandolecontrol’armasisonoimpossessati della sua borsa.
La vittima, che camminava
tranquillamente per strada,
prima di imbattersi nei malviventi si era recata in banca,
doveavevaprelevatoildena-
La riunione Ieri nella sede
di Confindustria Salerno
rappresentanti sindacali,
che si dicono contenti anche
perl’esitodeicontrattiprecari. «Con questo accordo viene confermata l’importanza
dellostabilimentodiBattipaglia nelle future strategie del
gruppo, grazie alla conferma
delprogettoMareaedinuovi
prodotti ad alto valore aggiunto che verranno presentati con il piano industriale
previsto entro fine anno – ha
detto Alessandro Antoniello
della Uiltec – Siamo molto
soddisfatti anche per la trasformazionedeicontrattiscaduti a tempo indeterminato,
conlapossibilitàquindidigarantire un futuro a 21 giovani
lavoratori».
I soccorsi I carabinieri sono
stati allertati dai passanti
ro. I banditi hanno messo a
segno il colpo con estrema
velocità, poi sono fuggiti con
lo scooter, dileguandosi nel-
letraverseadiacenti.Ladonnanonha avuto nemmenoil
tempo di reagire.Quando i
malviventi erano ormai lontani ha chiesto aiuto ad alcuni passanti, che hanno allertato i carabinieri.
Probabilmente è stata seguita, mentre era in banca a
prelevare i soldi, da un complice dei banditi. I rapinatori
hanno atteso il momento
propizio per entrare in azione e mettere a segno il colpo.
Un complice dei malviventi
ha tenuto d’occhio la donna
e quando ha notato che ha
prelevato il denaro l’ha segnalata, magari utilizzando
iltelefonino,aibanditi.Imalviventihannoagitocongrande abilità. Hanno raggiunto
la vittima e con lo scooter le
hanno sbarrato la strada.
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Ruba nel deposito delle Fs
bloccato con il bottino
BATTIPAGLIA. Ladro scoperto
earrestatodallapoliziamentre ruba nel deposito delle
FerroviedelloStato.L’episodio è accaduto nella notte
tra domenica e ieri. Il malvivente si era già impossessato della refurtiva: un quantitativo di materiale ferroso
del valore di alcune migliaia
di euro, che stava già caricando su un furgone. A sorprendere il ladro, che ha 31
anni ed è originario di Battipaglia, sono stati gli agenti
delcommissariatodipubblica sicurezza, diretti dal vicequestore aggiunto Antonio
Maione edall’ispettore Italo
Gallo. Il malvivente, alla vista dei poliziotti, che erano
già in zona nei pressi del depositodiviaSturzo,hatentato di fuggire in extremis. Ma
è stato subito inseguito e
bloccato dagli agenti, che lo
hanno arrestato.
La refurtiva è stata totalmente recuperata e restituitaalresponsabiledeldeposito dove è avvenuto il furto. I
controlli, soprattutto di notte, continuano, soprattutto
sulle zone dove sono concentrati cantieri e depositi
con materiale «appetibile».
pa.pa.
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Alessandro Mazzaro
PONTECAGNANO. Puc, Piano
di Zona e nuovi cantieri. Tre
punti per ripartire e dare
slancio all’azione amministrativa dopo un’estate difficile, caratterizzata dallo
scontro politico. Questa
l’«agenda» del sindaco di
PontecagnanoFaiano,ErnestoSica,in vistadi un autunno che si preannuncia ad alta tensione, a cominciare
dall’approvazione del pacchettodiprovvedimenticollegatialbilancio,ilcuitermine è fissato per il 30 settembre. A ciò si aggiunge una situazione a dir poco conflittuale all’interno della coalizione di governo, che ha registrato, ultima in ordine di
tempo, la presa di posizione
diMariaMichelaAlbano,dimessasi da capogruppo di
Azzurri per Pontecagnano
Faiano e vera «mina vagante» della maggioranza.
Difficoltà di fronte alle
quali Sica si mostra più che
ottimista: «La tenuta della
coalizione non è mai stata
messa in discussione - chiarisce - il fatto è che siamo
una coalizione civica e la
mancanza di una copertura
partitica in più di un’occasione favorisce la fibrillazione, facendo emergere gli individualismi». Di qui il lancio di una «fase due», auspicata da molti, che dia risposte concrete ad un città in
grandedifficoltà.Primopasso il Piano urbanistico, avviato prima della campagna
elettorale, ed ora in fase di
definizione: «Nei prossimi
Composite IL_MATTINO - SALERNO - 39 - 03/09/13 ----
Time: 02/09/13
23:21
giorni, con l’approvazione
in giunta, verrà avviato
l’iter,chehatempibenprecisi. La priorità resta la litoranea,perlaqualestiamopensando ad un vero e proprio
”focus”ingradodipianificare interventi». Definito anche il «piano cantieri», con il
completamento«diquiapochimesi»dell'arteriachecollega l’uscita autostradale di
Pontecagnano Sud con il
centrocittadino,fondamentale per la viabilità, la consegna della scuola materna di
Faiano e la riqualificazione
dell’areadiviaTevere/viaPicentino. Infine, il Piano di
Zona,chevedePontecagnano Faiano come capofila:
«Vogliamo essere un punto
di riferimento, mettendo in
campounastrategiacherenda forti quelli che sono i servizi alla persona e lavorando a progetti più ampi ed innovativi».
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Rilancio Il sindaco di
Pontecagnano Ernesto Sica
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38 Salerno Cronaca
Martedì 3 settembre 2013
Il Mattino
Lo scandalo Ior Il monsignore piantonato al Pertini soffre di arteriopatia e dovrebbe essere operato
Dalla prima
di cronaca
«Ricoverate Scarano al Ruggi»
cora molti aspetti.
MonsignorNunzioScaranoèstato arrestato, lo scorso 28 giugno,
nell’ambito dell’inchiesta romana
per il fallito tentativo di rimpatrio di
20 milioni di euro ricondocibili agli
imprenditori salernitani D’Amico.
Angela Trocini
Nell’ambito del caso Ior, le accuse
Chiesto il trasferimento di monsi- sono di corruzione e truffa per stragnor Nunzio Scarano dal reparto nimovimentifinanziarisucontideldell’ospedaleromanoSandroPerti- la banca vaticana. Il prelato,
ni,doveil prelatoèricoveratoda sa- nell’ambito dell’inchiesta romana,
Il calendario
batosu disposizione del giudiceper ha parlato a lungo con i magistrati
Il sacerdote
leindaginipreliminariBarbaraCal- dichiarandodi «non essere il persolari,all’azienda ospedalierauniver- naggio chiave della vicenda» e fain carcere
sitaria Ruggi d’Aragona di Salerno cendo intendere il coinvolgimento
per 65 giorni
dove ci sono i medici di fiducia che dialtrepersone.Ec’è dipiù.Ha pargiàconosconolecondizionidisalu- latodi«operazionisospetteespecutedelprelato.L’istanzaèstatadepo- lazioni milionarie gestite dall’Apsa,
sitataierimattina,dagliavvocatiSil- in particolare di conti intestati a soNato a Salerno nel
verio Sica e Francesco Caroleo Gri- cietà estere svizzere, monegasche e
’52, prima di prendere
maldi, presso l’ufficio gip del Tribu- lussemburghesi». E, ancora, di «dei voti, ventisei anni fa,
positi a sei zeri su banche italiane
nale di Roma.
era funzionario di
attraverso i conti Apsa» di
Don Nunzio Scarano
banca. In Vaticano
cui lui era il responsabile
soffrediarteriopatia,unriera impiegato
del servizio contabilità:
schio elevato per le placnell’ambito
«enormicapitalicheveniche nei vasi sanguigni che
immobiliare e
vano spostati per nasconpotrebbero provocare un
lavorava all’Apsa
dere gli utili alle autorità
infarto o un ischemia: per i
ente che possiede
italiane».
gravi motivi di salute domigliaia di immobili di
Non è escluso che anvrebbe essere operato.
pregio e depositi per
cheaSalerno(Scarano,olL’istanza dei legali andrà
centinaia di milioni di
tre ad un interrogatorio in
verificata dal giudice, aneuro. Poi l’arresto, il
cui si è difeso, non ha ancheallalucedellecondizio28 giugno, la
cora reso dichiarazioni
niambientalidiunpossibi- L’inchiesta
decisione di
chiarificatrici per l’aggralericoveronelrepartodete- Slitta
collaborare con la
varsideiproblemidisalunutidiSalerno,terradiorigiustizia. Scarano ha
te, ndr.), alcune persone
gine di Scarano, tenuto a data
lasciato il carcere
si siano rivolte al monsiconto che non può riceve- da destinarsi
solo per motivi di
re visite o telefonate ed ha l’interrogatorio gnore per occultare al fisalute.
sco i loro proventi o sotforti limitazioni per quan- davanti
trarre ai creditori il patritoriguardaicontattipersomonio di aziende prossinali. Nei suoi confronti, il ai magistrati
me alla bancarotta.
gip Callari ha cambiato la di Salerno
modalitàdellamisuracauIl prelato Monsignor Nunzio Scarano. Nel riquadro: lo Ior. A lato: il Pertini di Roma
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telare dopo aver vagliato la
perizia medica a cui il prelato è statosottoposto:periziacheha confer- Il congresso Al via ieri la quattro giorni di incontri dell’associazione canonistica
mato i gravi problemi di salute e la
necessità di urgenti accertamenti e
persino di un intervento.
E, così, dopo 65 giorni trascorsi
nel carcere di Regina Coeli a Roma,
fratello. Ecco l’esperienza porti enti ecclesiastici del
vescovo di Vallo della LucamonsignorScaranohalasciatolaca- Giuseppe Pecorelli
ministero dell’Interno.
della fede».
nia
Ciro
Miniero
e
da
circa
sa circondariale per approdare nel
La riflessione sarà unita
I cultori e gli operatori
reparto detenuti di un ospedale. Le «IlSignore ha creato il mon- trenta sacerdoti, il presule
alla
preghiera. Questa sera,
deldiritto
canonico,
che
ieri
ha
ribadito
l’essenzialità
do
non
in
bianco
e
nero,
ma
cattive condizioni di salute del prealle
19, nella chiesa di San
sera,
al
termine
della
mesdell’associazionismo
laicaa
colori.
Le
modalità
per
viLa quattro giorni
lato, coinvolto nello scandalo Ior,
sa,hannoascoltatolaprolu- Giorgio, la messa sarà celevere la comunione con lui le nella vita della comunità del Congresso
hanno anche fatto slittare a data da
«Chi
entra dell’associazione sione del cardinale Stani- brata da monsignor Andrea
sonotante, ma l’importante cristiana.
destinarsil’interrogatoriochedove- è che ci portino a Cristo». Lo nell’esperienza associativa canonistica a
slaw Rylko, presidente del Mugione,arcivescovodiBevasosteneredavantialsostitutopro- hadettoieriseral’arcivesco- è un cristiano che sceglie Salerno vede la
Pontificio consiglio per i lai- nevento. Domani sera, allo
curatore salernitano Elena Guarino vo Luigi Moretti nell’omelia duevolte-haspiegato–per- presenza di
ci, sul «Diritto di associazio- stesso orario, ma in duomo,
perapprofondireaspettiancorapo- tenuta per l’inaugurazione chéscegliedivivere la fedee cardinali,
ne nella Chiesa», prosegui- la funzione sarà officiata da
co chiari del giro di assegni circolari delXLVcongressodell’Asso- sceglie di viverla meglio in- arcivescovi,
ranno i lavori fino a giovedì. monsignor Orazio Soricelli,
ripagati in contanti che Scarano ha ciazione canonistica italia- sieme agli altri». In una pro- vescovi e docenti. Questamattinainterverran- arcivescovo di Amalfi-Cava
fattoemettereadecinediconoscen- na,quest’annoospitatoaSa- spettiva di fede «è sempre il
noLuisNavarro,decanodel- de’Tirreni.Alle8.30digioveti, amici e parenti sotto forma di do- lerno e dedicato al tema Signore che vuole, suscita,
la facoltà di Diritto canoni- dì, nella cripta del duomo,
nazione ma in realtà per coprire un «Esperienzeassociativenel- crea le condizioni». «Nel Sicodell’UniversitàdellaSan- sulla tomba dell’apostolo
mutuoipotecario.Ipotesidell’accu- la Chiesa. Aspetti canonisti- gnore- ha avvertito il presutaCroce;ilgesuitaGianfran- Matteo, sarà il cardinale di
sa è che si tratti di un’operazione di ci civili e fiscali».
co Ghirlanda, già rettore Napoli Crescenzio Sepe a
le - ritroviamo la porta,
riciclaggioper560milaeuro:unavidell’Università Gregoriana; presiederelaconcelebrazioNella celebrazione offi- l’orizzonte che ci permette
cenda di cui Scarano ha già parlato ciata nella chiesa di San dicondividere,dinonsentirAlessio Sarais, dirigente ne.
edicuisembraprontoachiarirean- Giorgio e concelebrata dal ci soli, di incontrare in lui il
dell’Ufficio giuridico Rap© RIPRODUZIONE RISERVATA
Istanza al tribunale di Roma
i legali: nella sua città
potrà essere curato meglio
Laici e religiosi, esperienze di fede della comunità di Dio
4
Il blitz Sorpresi nei prefabbricati leggeri di via degli Etruschi e in alcuni depositi del Trincerone e di Fratte
Bivaccavano in edifici abbandonati, sgomberati in 35
Quattordici i denunciati
per gli altri pesanti sanzioni
presi anche 4 punkabbestia
Valerio Lai
Di segnalazioni da parte di residenti
ce ne sono state tante in questi mesi,
anche attraverso la stampa. Dopo
una serie di controlli, è scattato ieri il
blitzdel Comando di polizia municipale di Salerno. Trentacinque persone sono state controllate, nel corso
della giornata di ieri, dal personale
della polizia municipale di Salerno,
allertata dalle numerose denunce
deicittadinichenelleultimesettimane avevano notato alcune persone
che in vari punti della città avevano
approntato dei rifugi improvvisati.
Partiti immediatamente i controlli,
gli agenti hanno subito identificato
trentacinque persone, 14 delle quali
sono state denunciate all’autorità
giudiziaria, mentre le altre 21 sono
statecontravvenzionateperbivacco.
Dai controlli effettuati è risultato che
i senzatetto avevano occupato struttureinvariepartidellacittà,adattan-
dole alle proprie esigenze abitative. I
prefabbricati in via degli Etruschi,
per esempio, di proprietà del Comune di Salerno, seppure in disuso da
tempo, erano stati trasformati in alloggio. Lo stesso vale per un locale,
semprediproprietàdell'amministrazione comunale, che si trova a due
passi dal trincerone ferroviario di via
dei Principati. Gli occupanti si erano
L’operazione
Controlli a tappeto
su chi occupa
abusivamente spazi
pubblici
insediatiancheinun’areadiproprietàdell’Anas,situatasottounodeiviadotti autostradali nella zona di Fratte.
Sono quindi scattate le denunce
all’autorità giudiziaria per invasione
diedificioeterreno,eincontemporanea ha preso il via lo sgombero delle
aree occupate. Un ultimo bivacco è
stato infine segnalato e sgomberato
nella zona di Torrione, nei pressi
dell’exostellodellagioventù,sullungomare. Quattro persone sono state
anchedenunciateperinottemperanzaaldivietodiritornoincittà,provvedimento emesso dal questore di Salerno.
Alcuni senzatetto, controllati dagli
agenti di polizia municipale, avevano con sé, in totale, quattro cuccioli
di cane che, è facile immaginarlo,
non vivevano in buone condizioni
igienico-sanitarie. I quattro cuccioli
sonostatisequestratieaffidatialpersonaledella Leganazionale per ladifesadelcane.Periproprietarièquindi scattata la sanzione per mancata
iscrizione all’anagrafe canina e per
nonavermunitoglianimalidimicrochip identificativo.
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Il precedente
Rom accampati
in viale delle Ginestre
L’occupazione di strutture
pubbliche è sempre stato un
problema per la città di Salerno.
Alcuni degli ultimi episodi risalgono
alla metà dello scorso giugno,
quando i vigili urbani allontanarono
sei persone di etnia rom che si
erano accampati con tende e
materassi nei giardini vicini alla
chiesa di San Giuseppe
Lavoratore, nei pressi di viale delle
Ginestre. Solo pochi giorni prima,
otto romeni erano stati allontanati
da un rudere in località
Cernicchiara, dove avevano
allestito una sorta di
accampamento. In quel caso le
otto persone erano già note alle
forze dell’ordine in quanto dedite
abitualmente all’accattonaggio.
Accompagnati in questura, hanno
poi ricevuto l’obbligo di non
ritornare a Salerno per i prossimi
due anni.
Composite IL_MATTINO - SALERNO - 38 - 03/09/13 ----
Time: 02/09/13
23:21
Il tridente
funziona...
Salvatore Fresi
La vittoria dei granata contro il
Lecce di Checco Moriero, mio
vecchio compagno ai tempi
dell’Inter, mi ha riempito d’orgoglio in quanto mi sento sempre più salernitano d’adozione
e granata dentro. Occhio però a
non cullarsi troppo sugli allori.
La stagione è appena agli inizi e
il campionato di Prima Divisione, soprattutto quello meridionale, presenta tante squadre
chesisonoattrezzateperrecitare un ruolo da protagoniste. Il
2-1 in rimonta contro i salentini
èstatalavittoriadellasplendida
curva Sud. Ma questa non è poi
una novità. Piuttosto, mi ha fatto piacere vedere il presidente
Lotito a fine partita che ha ringraziato i 14mila dell’Arechi.
Sulpiano tecnico, però,ci sonodafarealcuneriflessioni.Tutte, naturalmente, suscettibili
del fatto che la condizione fisica
èancoraprecariaacausadeicarichi di lavoro che le squadre, la
Salernitanainprimis,hannosostenuto durante la preparazione atletica. Per non parlare degliultimi colpi di mercato che la
proprietà ha portato all’ombra
dell’Arechi come Foggia ed
Esposito e che necessitano ancoradiunpo’ditempopermettersi in carreggiata con gli altri
compagni.
In ogni caso mi è sembrato di
vedere una squadra con una difesa troppo alta e poco protetta
dal centrocampo in caso di ripartenze avversarie. Non a caso, il gol del momentaneo vantaggio di Miccoli è arrivato proprio in questo modo. Passi pure
unadisattenzioneacentrocampochepurepuòcapitarenell’arco di una partita, perdendo palla in fase di impostazione. Non
dovrebbe succedere, ma accade. Il problema è che quando ci
si trova in situazioni del genere
ilpacchettoarretratodeveconoscersi alla perfezione e saper fare all’unisono i movimenti necessari per limitare al minimo il
rischio che l’attaccante vada in
porta. Mi riferisco al modo di
scalare e all’uscita di uno dei
due centrali verso l’avversario.
Inoltre è indispensabile che gli
esternibassi(quellicheunavolta si chiamavano i terzini) stringano verso il centro, così come
l’altro difensore centrale vada a
scalare la posizione del compagno di reparto che è uscito per
contrastare l’attaccante. Tutto
moltovelocemente.Inmodotale, insomma, da formare una
sorta di triangolo a difesa del
portiere.Questoèquellocheandrebbe fatto, soprattutto quando si gioca con il tridente e se la
mediananonriescein quelmomento a dare la giusta copertura. La Salernitana ha rischiato
ancora nel primo tempo in una
sortadicopia-incolladelvantaggiodelLecce.PerfortunaBellazzini non era Miccoli e Piva è riuscito a evitare guai peggiori con
un provvidenziale intervento in
scivolata.
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Cronaca Salerno 37
Martedì 3 settembre 2013
Il Mattino
La politica Accolte le controdeduzioni del sindaco viceministro, la mozione torna in commissione Statuto. Via libera da 24 consiglieri
Stop incompatibilità, il fronte si allarga
Con la maggioranza votano
Ferrazzano, Cammarota
e i centristi Ferrara e Memoli
Umberto Adinolfi
Maggioranza compatta sulla presunta compatibilità del doppio incarico
ricoperto dal sindaco viceministro
Vincenzo De Luca: chiesto un nuovo
pareregiuridicoallacommissioneStatutoprimadichiuderel’iter.ComeanticipatodalMattino,ilconsigliocomunale ha recepito le controdeduzioni
di De Luca, mettendo in stand-by il
procedimento per la dichiarazione di
decadenza dalla carica di sindaco.
I riflettori degli addetti ai lavori - al
dilàdeglialtripuntiall’ordinedelgiorno-eranoovviamentepuntatisull’ultimo odg, quello appunto della verifica della condizione di incompatibilità di De Luca. Le controdeduzioni del
sindaco-inviatealpresidentedelconsiglio D’Alessio lo scorso 9 agosto hanno innescato la discussione. In
un’aula orfana dello stesso De Luca, è
stato il consigliere Nino Criscuolo (tra
iquattrofedelissimideluchianiavotare contro l’incompatibilità già nel primo consiglio comunale dell’8 luglio,
insiemeaDellaValle,ProvenzaeTelese) ad aprire le danze, con un documento firmato da ventitré consiglieri
comunali (tutta la maggioranza, oltre
ai consiglieri Udc Ferrara e Memoli e
all’indipendente Ferrazzano), con il
quale si chiedeva il rinvio della questione alla commissione Statuto Le reazioni presieduta da Pasquale Criscito Scontro
per un nuovo apin aula
profondimento
Celano
sulcaso.Undocumento politico
e Adinolfi
che, in pratica, ha
insistono
sancito il dietro«Deve
front della gran
scegliere»
parte della maggioranzadicentrosinistra che, soltantoduemesifa,avevavotatoperilsì
alla decadenza. È scattata così oltre
un’ora di intenso faccia a faccia, con
interventi al vetriolo da ambo le parti.
Ai consiglieri di opposizione Celano e
Adinolfi hanno replicato Provenza,
Della Valle, Telese, Petillo, CaramannoeDiCarlo.TraicriticiancheGagliano,chehainvitatoDeLucaadimettersi da viceministro e a dedicarsi unicamente al suo impegno di sindaco. Poco dopo le 13, conclusi tutti gli interventieledichiarazionidivoto,D’Alessiohamessoaivotil’odgpropostodalla maggioranza, approvato con ventiquattro voti favorevoli (compreso
quellodiCammarota)esei contrari.E
cosìl’itertornaincommissioneStatuto, con la prima riunione che dovrebbe tenersi giovedì prossimo.
Ma il consiglio di ieri mattina non
si è limitato alla sola questione della
decadenza del sindaco. La riunione
nel Salone dei Marmi è iniziata con
quasisessantaminutidiritardo,acausa di un improvviso blackout dell’impiantodiregistrazioneaudiodeilavo-
La proposta
«Il Viminale
faccia
chiarezza»
Una commissione
Statuto
«contingentata e con
compiti precisi».
Ecco cosa ha chiesto
- in sede di consiglio
comunale l’esponente di Fli
Antonio Cammarota,
che al termine della
discussione, ha
controfirmato l’odg
promosso dalla
maggioranza, con il
rinvio della questione
della incompatibilità
alla commissione
Statuto. «Premesso
che De Luca non si è
candidato, ma è stato
chiamato a ricoprire
un ruolo di governo ha sottolineato
Cammarota - per me
l’unica soluzione
possibile erano le
dimissioni, così
come avrebbe
dovuto fare anche
l’ex presidente della
Provincia Cirielli. Ma
sono disponibile a
rimandare tutto alla
commissione
Statuto, a patto che ci
sia un programma
esatto e
contingentato dei
lavori. La mia
proposta è di andare
in commissione e
produrre una
richiesta di parere
all’ufficio legale del
Viminale».
Assemblea
Il presidente del consiglio D’Alessio con Ferrazzano
più giù il deputato cinquestelle Giordano. TANOPRESS
ri dell’assise. Solo tre gli assenti (Sorrentino, Galdi e De Pascale), oltre al
primocittadino, cheha fatto capolino
solo per pochi minuti all’inizio del
consiglio per poi lasciare vuota la sua
poltrona durante tutta la seduta. Dopo le schermaglie iniziali, si è passati
rapidamente al primo punto all’ordine del giorno, ossia l’affidamento per
altri tre anni alla Salerno Mobilità di
tutti i servizi legati alla gestione delle
areediparcheggioeallarimozionecoatta dei veicoli, oltre alla gestione delle scale mobili e degli ascensori pubblici. La relazione introduttiva è stata
affidataall’assessore allaMobilitàLucaCascone,chehaillustratoneldettaglio le ragioni del provvedimento di
palazzo di città. E si è subito accesa la
miccia della polemica politica, a seguito delle repliche di Cammarota e
Adinolfi.Ilprimohachiestounarivisitazione del quantitativo di parcheggi
a pagamento e di quelli gratuiti, in ossequio alle norme del codice della
strada, mentre Adinolfi ha affondato
il colpo, puntando il dito sui futuri incassi del parcheggio interrato di piazza della Libertà e rilanciando l’idea di
un bando europeo per l’affidamento
di tali servizi, al fine di aumentare gli
introiti del Comune. Alla fine, le operazionidivotohannoregistratoventitré voti favorevoli, cinque contrari e
un solo astenuto (Gagliano). All’unanimità-infine-èpassatol’odgsull’acquisizione dei quarantuno immobili
ubicatinelrioneFornelleelalorosuccessiva collocazione sul mercato.
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Carfagna: delusa da De Luca
«Lasci il governo per dignità»
Il retroscena
L’affondo del commissario Pdl:
con la difesa del doppio incarico
prende in giro i salernitani
Roberto Junior Ler
Dopoessereriuscitaaritagliarsiqualche giorno di vacanza tra Marina di
Pietrasanta e Mykonos nonostante le
tensioni romane sul caso Berlusconi,
Mara Carfagna torna a Salerno nel
giornodelconsigliocomunalesull’incompatibilità di De Luca e chiama a
rapportolostatomaggiore delPdlper
fareilpuntosullostalloamministrativo venutosi a creare a palazzo di città
suldoppioruolodelsindacoviceministro. Non solo, la portavoce del gruppo Pdl alla Camera arriva nella sede
di via Porta Elina intorno alle 15,30
per ricevere uno alla volta i suoi fedelissimi: il portavoce Gigi Casciello, il
coordinatore cittadino Antonio Roscia, il capogruppo in consiglio provinciale Pasquale Aliberti, il capogruppo in consiglio comunale Giu-
seppe Zitarosa (reduce dall’assembleacontantodivotocontrolamozionedellamaggioranzasulrinviodeldibattito sull’incompatibilità in commissione Statuto) e pochi altri.
Tra un faccia a faccia e l’altro, la
Carfagna esprime un certo rammarico per la strategia politica adottata in
queste ore dal sindaco. «Sono delusa
come cittadina - ammette il commissario provinciale del Pdl - Tutti sanno
chenonhomainegatolastimapersonale che nutro nei suoi confronti, ma
oralasuacondottaèincomprensibile
edeludente».Poientranelmerito,ponendosi alcune domande: «De Luca
dice di non essere incompatibile perchénonricoprealcunadelegadaviceministro. Ma allora – chiede – perché
”
La critica
Il consiglio ha dato
il peggio di sé
uno show di politica
politicante
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Le opere pubbliche Vertice al Genio civile sulla nuova struttura dell’Autorità portuale
Torre al Crescent, lavori al via entro fine mese
Il presidente Annunziata
«Sciolti i nodi burocratici
ora il piano per i fondi»
Diletta Turco
Entro la fine di settembre «penso
che partiremo con i lavori». Sono
queste le parole con cui Andrea Annunziata, presidente dell’Autorità
portuale, sintetizza l’esito del vertice
diierimattinaperlosbloccodelcantieredellatorresudovest,che,all’interno del progetto di riqualificazionediSantaTeresa,siaggiungealCrescent e a piazza della Libertà. L’assegnazione del cantiere è stata fatta lo
scorso22gennaio,ma,daallora,nessuna ruspa aveva mai iniziato il proprio lavoro. Al centro del prolungato
stop–ilcantiere,contiallamano,inizierà già con otto mesi di ritardo – al-
cuniaspettiburocratici,legatiapareri tecnici di conformità del progetto
che il Genio Civile avrebbe richiesto.
Piccoli aggiustamenti al progetto a
firma dello studio romano Lotti e associati, insomma, da apportare, prima di avviare l’opera. Soprattutto
sul versante delle norme antisismiche e della sicurezza della struttura
nel complesso. «Tutte le autorizzazioni che servivano per iniziare – ha
aggiunto il presidente dell’Autorità
portuale di Salerno – ora ci sono. La
parte burocratica si può dire terminata».
Resta da mettere a punto un altro
aspetto, prima che le ruspe si vedanonell’areadicantiere,ovveroquelloprettamentefinanziario.«Oraillavorochec’èdafare–hapuntualizzato Annunziata – è prettamente economico. C’è da programmare il pianoperilmutuoepoisipartiràdefinitivamente».Allariunionediierimat-
L’intervento
Pavimenti
in legno
e ceramiche
vietresi:
ecco il look
dell’impianto
da otto piani
Urbanistica Una veduta dell’area
cantiere di Piazza della Libertà
non si dimette? Per dignità personale
epolitica, perché continua aricoprire
unruolonelgovernosenonpuòesercitarlo? So che è una persona molto
orgogliosa, per questo - sottolinea non capisco il suo modo di agire». Di
qui l’affondo politico: «De Luca s’è
sempre schierato per la trasparenza e
la legalità criticando spesso gli esponenti di centrodestra. Ma, adesso,
conquestastrategiasulsuodoppioincarico,staprendendoingiroisalernitanielasuaintelligenza.Ononèviceministro e si dimette per dignità, oppure si dimetta da sindaco», chiosa il
leader del Pdl.
Nel caso De Luca optasse per Roma lasciando Salerno, la Carfagna
non vede altre strade oltre il ritorno
alle urne: «La sovranità appartiene al
popolo», ribadisce. E torna sul sindaco viceministro: «Le sue ultime decisioni - attacca - o sono fruttodi un’eccessiva considerazione che ha di se
stesso o di una sottovalutazione
dell’intelligenza dei cittadini».
Sull’esito del consiglio comunale il
giudizio è netto: «Si sta tentando di
perderetempo.Bisognaevitaredidareunospettacolodipoliticapoliticante,che stagià offrendoil peggiodi sé».
Al centro dei colloqui con i dirigenti
azzurri anche la raccolta delle firme
per i referendum sulla giustizia, che
nel Salernitano ha superato quota
10mila, e la rinascita di Forza Italia,
prevista entro la fine di settembre.
tinanellasededivia Sabatini,oltreai
rappresentantidell’AutoritàedelGenioCivile,erapresenteanchel’azienda edile Russo, vincitrice dell’appalto da quasi sette milioni di euro, tre
dei quali garantiti dal ministero dei
LavoriPubblici,mentreglialtriquattrosarannoinvestitipropriodall’Autoritàportuale.Circaventileunitàlavorative che saranno necessarie a
mantenere il ritmo di realizzazione
della struttura.
La torre, che si svilupperà su una
superficie di circa duemila metri
quadrati (su 8 livelli), sorgerà su area
demaniale marittima ricadente
all’interno della circoscrizione territoriale dell’Autorità presieduta da
Annunziata. Dal punto di vista funzionale,l’edificioinprogettoèinteramente, a partire dal piano interrato,
e fino ad arrivare al settimo livello
fuori terra, destinato ad uffici, sale
riunioni, locali e ambienti di servi-
zio, e depositi, con annessa area dedicata, sul piano interrato, per posti
autoalcoperto.Latorre,oltreagliuffici, potrà essere usata anche come
location per eventi e manifestazioni
pubbliche. Così come è stato scelto
per la vicina stazione marittima, anche la torre avrà una particolarità
che riguarda i materiali di costruzione:sarannoutilizzateceramichevietresi e i pavimenti saranno di legno
tekcomeperleimbarcazioni.Larealizzazione dell’intera struttura, così
come detto durante la cerimonia di
consegna dei lavori dello scorso 22
gennaio, durerà 15 mesi. Calcoli alla
mano,dunque, entro la finedel 2014
l’Autorità portuale di Salerno dovrebbe avere la nuova sede. Che andrà a completare anche il profilo –
almeno su un lato – del Crescent firmato da Ricardo Bofill. Dell’altra costruzione che dovrebbe, infatti, delimitareilconfineorientaledell’emiciclo-valoredelprogettoaltrisettemilioni di euro – non si sa ancora niente.Questasecondastruttura,dicompetenza del Comune, dovrebbe, invece, ospitare uffici e locali.
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36 Salerno Cronaca
Martedì 3 settembre 2013
La scuola Surplus di studenti al liceo
La sanità
Caos all’Alfano I
mancano spazi
per dieci classi
Sì alla norma
salva precari
scattano
200 assunzioni
stati individuati ambienti che serviranno a far rientrare l’allarme spazi
scoppiato all’Alfano I e al contempo
garantireuninizioannoscolastico regolare.
Già scattata la segnalazione alla
Provinciaeagliufficidell’amministraGianluca Sollazzo
zione scolastica. «È l’unica soluzione
Scuola senza pace: non ci sono spazi che abbiamo a disposizione – spiega
sufficienti ad accogliere dal prossimo ladirigente– Lasede dell’Alfano Inon
16settembreglistudentidelliceospe- bastapiùadaccogliereunapopolaziorimentale Alfano I. Mancano le aule ne scolastica che supera le oltre 1200
per l’allestimento di dieci classi che si unità; il problema esiste da tempo ma
sonoformatedopoilboomdiiscrizio- è esploso pesantemente prima
ni registrato alla vigilia del nuovo an- dell’inizio del prossimo anno didattino scolastico. L’allarme si è alzato ieri co». Il trasferimento dovrebbe prenmattina nel corso di una riunione fiu- dere il via in tempi brevi in modo da
me del consiglio di istituto del liceo di consentirel’allestimentodelle10clasvia Dei Mille, specializzato da anni si che non trovano posto, come connei corsi a indirizzo coreutico e musi- fermatoieri in sede di consiglio di isticale. Da ieri la scuola, guidata fino tuto. Ma il Santa Caterina in questi
all’anno scorso dal preside Antonio giorni è già finito al centro delle attenLepre,collocato inpensione daun re- zioniperchédeputatoaospitareperalcentedecretoregionale,èpassatasot- tro circa 500 dei 650 studenti dell’istitoladirezionediElisabettaBarone,di- tuto tecnico Galileo Galilei, interessarigente per quattro anni dell’istituto to da una ordinanza di sgombero dellaProvinciaperragioniigietecnicoSantaCaterina divia
nico-sanitarie a causa della
Smaldone. Al suo insediapresenza nel cortile della
mento nello storico liceo,
scuola, guidata dal preside
che da quest’anno conta olNicola Annunziata, di un
tre1250iscrizionirisultando
cantiere ormai bloccato per
unodegliistitutipiùgettonala realizzazione di box auto
ti del capoluogo, la Barone
interrati tra via Smaldone e
ha dovuto fare subito i conti
viaLembo.Treclassidell’incon una grave carenza di
dirizzo meccanico del Galispazi.
lei resteranno nella vecchia
Dalla prima riunione del
sede, mentre la gran parte
consiglio di istituto tenutasi
degli iscritti dal 16 settemieri è emerso che la sede at- La grana
bre dovrà ritornare in classe
tuale di via Dei Mille non La preside
presso la nuova sede del
può accogliere tra meno di Barone:
SantaCaterina.Leoperazioduesettimanebendieciclas- soluzione
ni di trasferimento, però,
si, vale a dire circa 250 stu- tampone
procedono a rilento, spindenti. Una grana di difficile
gendo il preside Annunziarisoluzione che la dirigente
e i prof hanno provato subito ad argi- ta a lanciare un avviso agli studenti.
nare con una soluzione temporanea «Faremo di tutto per partire in tempo
invistadell’iniziodellelezioni.Iltem- – dichiara – ma le attività di laboratopo stringe e bisogna fare in fretta: rionon sappiamo ad oggiquando popronto quindi il provvedimento per tranno riprendere». Tempi lunghi si
far rientrare il disagio scoppiato alla prospettano proprio per l’apertura di
vigilia della ritorno tra i banchi. «Ab- 15 laboratori che dalla vecchia sede
biamo formalizzato una decisione delGalilei devono essere trasferiti, inche è solo un argine all’emergenza dividuati e allestiti al Santa Caterina.
Maa scoppiare nelle ultime ore è il
che siè determinata – fa saperela preside – Le classi che ad oggi non trova- casodell’AlfanoIconlasuaemergennospazioaviaDeiMilledovrannotra- zaspazi peroltre 250studenti.«Attenslocare».Dove?Secondouna decisio- diamo le autorizzazioni a partire per
nedell’istitutoedelladirigentedell’Al- preparare le classi al Santa Caterina –
fano I, le dieci classi sono destinate chiudelapreside–nonabbiamoalterperforzadicosealtrasferimentopres- native». Senza dubbio un inizio anno
so la sede di via Smaldone dell’Istitu- tra mille affanni e disagi.
to tecnico Santa Caterina: qui sono
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Il Mattino
Gerardo Ausiello
I 250 ragazzi in esubero
troveranno ospitalità
nei locali del Santa Caterina
Boom Dieci classi in più al liceo sperimentale Alfano I dopo il boom delle domande d’iscrizione
Ritorno in classe il 16, ma c’è chi anticipa
Il calendario
Parte l’anno scolastico
prendono servizio
docenti e dirigenti
Da ieri ha preso il via ufficialmente l’anno scolastico con la
presa in servizio dei docenti ai
fini della programmazione didattica.Ma restaancoradadefinire il calendario generale
delle singole scuole che ancora non hanno comunicato il
giorno del ritorno in classe degli studenti. Anche nel capoluogo,comenelrestodellaprovincia, molti dirigenti scolasticiprovvederannoneiprossimi
giorni a deliberare il futuro calendario scolastico.
In Campania le scuole apriranno ufficialmente il 16 settembre peraccogliere gli alunniemoltipresidihannodeciso
diallinearsialcalendarioregionale. A Salerno non mancano
però le prime sorprese. Il ritorno anticipato in classe riguar-
derà migliaia di studenti che
dovranno dire addio alle vacanze e al riposo per prendere
contatto con lo studio e i compiti a casa. Nel primo ciclo
dell’istruzione la gran parte
dei circoli e istituti comprensivi del capoluogo aprirà le classi il 16 settembre. Ancora da
formalizzare la data del ritorno tra i banchi all’Ic di Torrione Alto, diretto da Maristella
Fulgione, alla scuola media
Monterisi, affidatoalla preside
Tina Carrozzo, e all’Ic San
Tommaso di Fratte, diretto da
Annalisa Frigenti, che in settimana comunicheranno la datadell’avviodell’annodilezioni; all’Ic di Ogliara, diretto da
GiovannaTosi,all’IcdiMercatello,guidatodaBarbaraFigliolia, e all’Ic Vicinanza-Pirro, di-
La novità
Prima campanella
l’11 settembre
a De Sanctis e Agrario
retto da Mario Montera, la data della ripresa delle lezioni rispetteràinpienoladeliberaregionale.
Le novità arrivano dalle
scuole superiori. Partirà in anticipo il liceo classico De Sanctis dove la preside Agela Elia
ha fissato l’inizio delle attività
l’11 settembre. Anche l’Istitutoprofessionaleagrario,guidato da Alessandro Turchi, è intenzionato a partire l’11 settembre, mentre al liceo sperimentale Regina Margherita,
della preside Virginia Loddo, e
all’Istituto tecnico industriale
Focaccia, diretto da Maria Saponiero,lacampanellasuonerà il 12 settembre. In ritardo di
un giorno rispetto al calendario regionale aprirà le classi il
liceo scientifico Severi, guidato da Caterina Cimino, che il
17settembreavvierà lelezioni,
mentreil16accoglierànell’auditorium del liceo gli studenti
dellenuoveclassiprime.Apertura dell’anno fissato per il 16
settembre all’Istituto tecnico
Galilei.
L’università Oggi il primo esame d’ingresso, solo 273 domande per 200 posti
Scienze delle Comunicazioni, via ai test
Tante incertezze sul futuro
gli studenti preferiscono
facoltà tecnico-scientifiche
Barbara Landi
«È un dato allarmante per
tutta l’università italiana,
che però non esime l’ateneo
di Salerno da un’attenta riflessione»: così il professore
Luigi Frezza, presidente
dell’area didattica di Scienze della Comunicazione,
commenta la flessione del
numerodiiscrittiaitestdiingresso alla facoltà. Nell’occhio del ciclone il percorso
che prepara alla professione
digiornalistaoaquelladicomunicatore d’impresa, fino
apochiannifatraipiùambiti dagli studenti: un calo, però, che è soltanto la punta
dell’iceberg, simbolo del
crollo di interesse per le facoltà umanistiche in genere,
in favore di quelle tecnico-scientifiche o professionalizzanti.
Per i 200 posti disponibili
messi a bando per Scienze
della Comunicazione, questa mattina alle 9 concorreranno ai test soltanto 273
aspiranti matricole: un numero esiguo rispetto ai
trend degli anni precedenti.
«C’èstataunagradualediminuzione – aggiunge Frezza –
La riduzione delle iscrizioni
èunproblemanazionale,legato alla crisi economica,
che coinvolge tutte le discipline. Sono aumentate progressivamenteletasseacausa dei tagli al fondo di finanziamentoordinariodell’università, sebbene Salerno abbia saputo mantenersi entro
limiti accettabili. È chiaro,
però,chesitrattadiunprofiloprofessionalechevaripensato e riadattato alle esigenze del mercato». In realtà
molti ex studenti accusano
lafacoltàdieccessiva“astrattezza”, con enormi difficoltà
nel placement post lauream
e anche nell’ammissione ai
corsi specialistici: è il caso
L’ateneo
Crollo
d’iscrizioni
alle facoltà
umanistiche
si teme di
non trovare
lavoro
Le reazioni
Cerchiai: colpa della crisi economica
Crisi e saturazione:
sarebbero questi i
motivi del calo di
iscrizioni delle facoltà
umanistiche secondo
Luca Cerchiai,
preside uscente della
facoltà di Scienze
della Comunicazione.
«Le famiglie hanno
meno soldi - spiega A fronte di uno sforzo
quasi impossibile per
consentire ai figli
un’istruzione
superiore, si
orientano verso
facoltà
professionalizzanti,
spesso sbagliando».
A questo si
aggiungerebbe il
boom di iscritti degli
scorsi anni.
dei grandi master in marketing e business administration, in cui i laureati in Economia vengono preferiti per
le competenze tecniche acquisite rispetto agli studiosi
di comunicazione d’impresa.L’unicaprospettivaoccupazionalespessopericomunicatori“pentiti”sembraessere il call center per 400 euro mensili, o al massimo 600
se si è fortunati. La polemica
dei neolaureati in discipline
umanistiche,inoltre,siallarga anche al biennio specialistico magistrale offerto dal
campus di Salerno, con corsi considerati «poco attrattivi o noiosi», tanto da spingere molti ragazzi a preferire le
universitàdelnord,comePadovaeTorinochepromettonounpercorsointernazionale, con periodi di studio
all’estero.
«Il nostro ateneo non ha
nulla da rimproverarsi – incalza Frezza – Anche la nostra scuola di giornalismo è
apprezzata, eppure il nuovo
bienniononhapotutocontaresuifinanziamentinecessari».
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Time: 02/09/13
23:21
Unacorsiapreferenzialeperl’assunzione di medici e infermieri
precari. Il meccanismo, previstodalgovernodopolesollecitazioni della Regione e dei sindacati, consente agli operatori del
settoreditirareunsospirodisollievo. Sono quasi mille, infatti, i
precaridellasanitàcheattendono da anni la stabilizzazione. Il
40 per cento (circa 390 unità) è
costituitodamedicimentrelarestantepartedainfermieri,tecnici e amministrativi. Senza di loro la sanità campana, che dal
2006adoggihadovutorinunciare a 9mila unità, si fermerebbe.
Da qui l’intervento dell’esecutivoche,neldecretoleggesulla pubblica amministrazione,
ha previsto una misura ad hoc
valida per tutte le Regioni, aprescindere dal piano di rientro dal
deficit: nei prossimi concorsi
una quota del 50 per cento sarà
riservata a chi ha lavorato a contratto a tempo determinato per
almenotreanninegliultimicinqueanni. Potrannoinoltreessere utilizzate fino a dicembre
2015 le graduatorie in atto dei
concorsi già espletati. In questo
modo, passo dopo passo, tutti i
precari dovrebbero finalmente
riuscire ad ottenere un contratto a tempo indeterminato.
Le procedure L’appello
partiranno
Disco verde
quando verrà
dal governo
completato
l’iter legislati- Calabrò:
vo: il decreto adesso serve
dovrà essere lo sblocco
convertito in
legge dal Par- totale
lamentomen- del turnover
trespetteràalla conferenza
Stato-Regioni la definizione di
criteri e modalità d’intervento.
Ma ora l’obiettivo della strutturacommissarialeèottenerelo
sblocco totale del turn over che
ad oggi è stato concesso solo per
il 15 per cento. Significa che saranno effettuate complessivamente384assunzioni,dasuddividere tra le aziende sanitarie e
ospedaliere in base alle necessità. La metà di queste riguarderanno appunto il personale precario:acontifatti,quasi 200unità. Numeri che, secondo gli
esperti della Regione, non possono però bastare a soddisfare
le esigenze della sanità campana. Ne è convinto il governatore
Stefano Caldoro. «La stabilizzazione dei precari è stata dall’inizio una nostra richiesta, insieme con il pressing per le nuove
assunzioni - sottolinea - Abbiamo avuto ragione e adesso bisogna puntare su un consistente
sblocco del turn over. Abbiamo
lecarteinregola,sarannofondamentali nuove energie. In questa fase abbiamo comunque garantito le professionalità ed abbiamooffertogaranzieachiassicurava il proprio lavoro».
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Ospedale Decreto per la
stabilizzazione di medici e infermieri
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Primo piano Salerno 35
Martedì 3 settembre 2013
Il Mattino
Il personaggio
Barbarisi, il «mediatore» dei crediti
Il commercialista trait d’union tra Banca della Campania e il gruppo Amato
Abbandono Dettagli dell’ex Pastificio Amato di Mercatello
Il progetto
Il sogno
infranto
di Nouvelle
”
Adriano Barbarisi
Ex presidente dell’Ordine
dei commercialisti
è ritenuto il «ponte»
tra Banca della Campania
e il gruppo Amato
”
Tommaso Iavarone
Nel vertice amministrativo
di Banca Campania
è stato presidente
degli industriali di Napoli
e del gruppo regionale
Vivere in
appartamenti
pensili a venti metri
d’altezza tra pini e
bouganville viola,
rosa e rossi e
terrazze vista mare
protette da tende
dai colori rosso
antico e blu
sbiadito. Era il
sogno della Amato
Re, preliminare di
Jean Nouvel per la
riqualificazione del
vecchio pastificio.
Fu così giorno di
festa per la famiglia
Amato quello in cui
a Salerno arrivò
l’architetto Nouvel
col primo carico di
disegni, bozzetti
ricchi di fascino e
idee forti per
recuperare una
parte della loro
storia e donarla alla
città. Qualche
tempo dopo, si era
nel settembre del
2009, fu giorno di
svolta e di
commozione
quando fu demolito
il primo muro. La
demolizione
interessava 120
mila metri cubi del
vecchio pastificio:
la palazzina uffici, il
molino silos a forma
di «l», il pastificio
rettangolare.
Progetto mai
realizzato.
«Non ho nulla da dire in merito a
questa vicenda». Ha voce dimessa
AdrianoBarbarisimentreparlaaltelefono.«Nonho neanche nominato
un avvocato»,dice ancora.Vicepresidente in carica della Banca della
Campania,lasuaposizione,cartealla mano, risulterebbe essere abbastanza seria. Secondo l’accusa sarebbe lui l’elemento di unione tra
gli Amato e il Consiglio di amministrazione della Banca della Campania.
I finanzieri nel Nucleo di polizia
tributaria, durante gli accertamenti, hanno trovato nel suo studio due
persone che avevano rapporti saldi
e diretti con le aziende degli Amato:
il tenutario delle scritture contabili
diAmatoReeconsulentedellaAmato Spa, Maurizio Pilone; quindi il
componente del collegio sindacale
della Amato Re da aprile del 2010,
Paola Bisogno. Entrambi commercialisti, sono finiti a giudizio nella
prima tranche dell’inchiesta, quella sulla bancarotta fraudolenta della Spa e ora sono a processo dinanzi
ai giudici della prima sezione penale del tribunale di Napoli.
È a lui che il sostituto procuratore Vincenzo Senatore, titolare delle
indagini, riconosce la responsabilitàdiaverspiegatoall’interoCdAsul- Fallimento Una parte degli immobili dell’ex pastificio Amato; doveva diventare un centro residenziale di qualità
le condizioni reali degli Amato, attraverso il progetto di trasformazione urbana disegnato dall’archistar Jean Nouvelle
tant’è che a proposito dei dirigenti
C’è anche un altro personaggio
della Banca della Campania, scrive:
L’identikit
«hanno agito nella consapevolezza importante tra i quattordici indagadello stato di dissesto finanziario tidelsettorebancario,benchénapodell’azienda». Ma c’è anche un’al- letano. Tommaso Iavarone, presitra coincidenza che la procura non denteprima dell’Unioneindustriali
può trascurare: il suo ufficio di cor- di Napoli e poi di quello della Camso Vittorio Emanuele, a partire dal pania, ha ricoperto ruoli importanti
una banca
sindacale di
Una carriera tutta
febbraio 2010, è stata sede della anche come consigliere di amminipopolare del
diverse societò
in ascesa quella di
strazionedellesocietàimAmato Re, societò ammiSalernitano e
salernitane e
Adriano Barbarisi,
pegnate nella riqualificanistrata dal cavaliere inattualmente
consulente di
commercialista
zione di Bagnoli e per il
siemealfiglio Antonioeal L’accusa
ricopre l’incarico di
molte importanti
salernitano di 63
rilanciodi NapoliEst.Annipote Peppino, rispetti- La procura
vicepresidente
aziende, in diversi
anni. Dal 1990 al
chelui,comeBarbarisi,rivamentepresidenteecorproprio della Banca
comparti
1995 è stato
copre ancora il ruolo di
direttori generali. Di qui a «Prestiti
della Campania
produttivi. Prima di
vicepresidente
consigliere nel CdA della
carico di Barbarisi e incrementati
all’interno della
essere nominato
dell’Ordine dei
Banca insieme anche ad
dell’interno CdA, l’accu- a un’azienda
quale riveste anche
consigliere della
commercialisti per
Armando Enzo De Matsa di aver incrementato le già in stato
il ruolo di
Banca della
poi ricoprire, dal
teisealpresidente,orainlinee di credito da 4,7 mipresidente
Campania è stato
1995, l’incarico di
dagato, Raffaele Picella.
lioni di euro del giugno di dissesto
dell’Organismo di
presidente del
presidente. È
pe.car.
2009 ai 6,8 milioni di set- finanziario»
vigilanza e del
Consiglio di
anche presidente
tembre 2010.
Comitato Parti.
amministrazione
di
del
collegio
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Superconsulente al vertice dell’Ordine
Del Mese e Ceccuzzi, patti e amicizia
tra fondazioni e leggi salva-contrade
La politica
Sull’asse Pontecagnano-Siena
carriere parallele in Parlamento
e lavoro di lobbing in commissione
Un rapporto di vecchia data quello tra
l’esponente Udeur Paolo Del Mese e il
politico Pd Franco Ceccuzzi. Una
«conoscenza» che si è consolidata nel
tempo, prima all’interno della
commissione Finanze della Camera dei
deputati, dove l’ex sindaco di Siena
arrivò da giovane parlamentare quando
l’esponente Udeur ne era già
presidente, e poi all’ombra di piazza
Salimbeni a Siena. È qui che Del Mese
sarebbe andato più volte, anche in veste
ufficiale, ancor prima che il suo amico
Franco diventasse primo cittadino.
I due, benché di due partiti ed estrazioni
politiche diverse, avrebbero trovato tra
loro un giusto equilibrio. Del Mese
avrebbe aiutato Ceccuzzi nella legge
Salva-Contrade e Salva-Fondazioni, lui
che nella contrada Salicotto aveva
legittimato la sua ascesa politica e che
comunque rappresentava un’ala
politica interessata alle sorti delle
Fondazioni. Qualcuno, a Siena, vocifera
che proprio Del Mese sarebbe stato il
«referente politico» di Ceccuzzi. A
Pontecagnano, invece, tutti sono a
conoscenza dei trascorsi senesi dell’ex
deputato. E diverse sarebbero state
proprio le «visite ufficiali» del politico di
area mastelliana nella città sede della
Montepaschi.
Una simbiosi politica, quella tra Del
Mese e Ceccuzzi, che, stando ai
beninformati, avrebbe avuto «piccoli
benefici», come nel caso
Ex leader Paolo Del Mese (al centro) ex leader dc ed esponente dell’Udeur
Ex deputato
Franco Ceccuzzi,
ex sindaco
di Siena
ed ex deputato,
componente
della commissione
Finanze
Consigliere
Antonio Anastasio,
amico di Del Mese,
è stato consigliere
di amministrazione
della Consumit,
società finanziaria
del gruppo Mps.
Consulente
Simone Labonia
spunta
nell’inchiesta
per una vicenda
di consulenze d’oro:
ha già patteggiato
la pena
dell’affossamento della Legge contro il
diritto di voto alle Fondazioni limitato al
30 per cento.
Per lo «statista» di Pontecagnano, come
lo definiscono proprio nella città di
Siena, questo rapporto di amicizia
avrebbe portato anche altre
agevolazioni: incarichi all’interno del
Monte dei Paschi di Siena e anche
consulenze e collaborazioni per i suoi
uomini più fidati. Ad iniziare proprio da
Antonio Anastasio, anche lui politico di
Pontecagnano, ora a processo per il crac
Amato. Grazie ai buoni uffici di Del
Mese, avrebbe rivestito l’incarico di
consigliere di amministrazione della
Consumit, società finanziaria del
gruppo Monte dei Paschi di Siena. E
come Anastasio ne avrebbe beneficiato
anche l’avvocato Simone Labonia, già
consulente degli Amato e presidente
della Salerno Patrimonio del Comune.
Labonia, ormai fuori dall’inchiesta sul
crac Amato, ne è uscito con un
patteggiamento e rivelazioni importanti
agli inquirenti. Sarebbe stato lui il primo
a fare il nome di Ceccuzzi e a parlare
degli intrecci politici tra gli ex-onorevoli
Del Mese e Ceccuzzi per far ottenere alla
famiglia dei pastai il mega
finanziamento dalle banche e in
particolare dal Monte Paschi di Siena.
«La particolarità del ruolo delle banche
nel finanziamento in pool è evincibile
dalle sensibilizzazioni e dalle
sollecitazioni che venivano fatte da Del
Mese per i rapporti che lui aveva con
questa banca (Mps, si intende) - aveva
detto Labonia in uno dei suoi
interrogatori - Io ho già precisato, in
sede di interrogatorio, anche quali
erano per quanto di mia conoscenza le
motivazioni per le quali Del Mese
riusciva ad ottenere delle forme di
disponibilità da questa banca....
l’onorevole Ceccuzzi che era persona di
conoscenza di Del Mese, si era
prodigato per agevolare, accelerare, se
così vogliamo dire, due forme di
provvedimento legislativo».
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34 Salerno Primo piano
Martedì 3 settembre 2013
Il Mattino
Petronilla Carillo
Non finiscono solo i vertici della Mps
sotto la lente di ingrandimento della
procura di Salerno che indaga sul crac
AmatomaanchequellidellaBancadellaCampania.Sonoquattordicilepersone alle quali, nella giornata di ieri, i finanzieridelNucleodipoliziatributaria
hannonotificatounavvisodiconclusione delle indagini nate da una costola
del principale procedimento sul fallimentodelPastificioeconcentratetutte
sull’operazione di spin off avvenuta attraverso la vendita dell’ex pastificio di
viaPicenzaalla«consorella»eneocostituitasocietàAmatoRe.
Oltre all’ex presidente MpsGiuseppeMussarieaidueexparlamentariPaolo Del Mese e Franco Cecchuzzi, i cui
nomini erano emersi fin dalle prime
battute,ilprovvedimentoèstatonotificatoancheaicomponentidelconsiglio
di amministrazione della Banca della
Campania (anno 2009/2010) e al direttoredellaagenzianumero4diSalerno.
SitrattadiRaffaelePicella,attualmente
anche presidente del CdA; Cosimo Orsillo; Adriano Barbarisi, ancora in caricacomevicepresidente;GiuseppeBruno; Giovanni De Maio; Armando Enzo
De Matteis, anche lui ancora in carica
nelCdA,comeTommasoIavarone,già
presidente di Confindustria Napoli e
Campania; Sergio Iotti; Francesco Fornaro.Eancoraildirettoregeneraledella Banca, Luigi Lepri; e il direttore di
agenzia,Armando Festa.È statainvece
archiviata la posizione dell’ex direttore
generale della Mps e ora guida di Merrill Lynch in Italia, Marco Morelli, anche lui ascoltato dai finanzieri del tenentecolonnelloAntonioMancazzolo
scorsofebbraioinsiemeaMussari,CeccuzziepoiDelMese.
Secondo il sostituto procuratore
VincenzoSenatoreibancariavrebbero
violato la normativa bancaria, in concorsoconil cavaliereGiuseppe Amato,
il figlio Antonio e il nipote Giuseppe jr,
erogandocreditoinassenzadifatturee
sullabasediassegnipostdatatiagaranzia dell’erogazione. Ciò sarebbe avvenuto nella seconda metà del 2010, con
particolareintensitànelperiodoottoGli inquirenti bre-dicembre. Il
tuttoperunimporNel mirino
to effettivo di 2 mil’intreccio
lioni e 500mila eutra azienda
ro, rideterminato
e operazioni rispetto all’iniziale
importodi4 milioimmobiliari
ni e 61.175 euro a
nell’area
causa di sopravvedi via Picenza nute contestazioni.Quindiavrebberoconcorsoaincrementarel’importocomplessivodeidebiti, con operazioni di irregolare concessionedelcreditoamezzodianticipazionisufatturenonesistentiediconcessionediunulteriorecastelletto.Inquestomodo,secondogliaccertamentidellaquardia di finanza, siè passati da debitiper un importo di 93.02.730 euro di
settembre2010ai101.951.535didicembre2010.Pertuttic’èanchel’aggravantediavercausatoundannopatrimoniale di rilevante gravità. Secondo l’accusa,inoltre,avevanotutticonsapevolezzadellostatodidissestodell’aziendain
quanto nello studio professionale di
Barbarisi lavoravano anche Maurizio
Pilone,tenutariodellescritturecontabi-
Interrogatorio Giuseppe Mussari, ex presidente del Monte Paschi Siena, davanti alla caserma della guardia di finanza in occasione dell’interrogatorio reso ai magistrati di Salerno
L’inchiesta
La procura
Il sostituto
procuratore
Vincenzo
Senatore
è il magistrato
che ha indagato
sul crac del
Pastificio Amato
e sulle relazioni
del gruppo
imprenditoriale
con il sistema
del credito
nazionale
e locale
Amato, crac e banchieri
in 14 rischiano il processo
Indagini concluse, avvisi a Mussari e al cda di Banca della Campania
li di Amato Re e consulente della Amato Spa; quindi Paola Bisogno, componente del collegio sindacale della Real
Estateda aprile2010. Inquestomodo a
fronte di un momentaneo vantaggio
avrebbero fatto emergere in ritardo lo
statodiinsolvenza.
La banca, attraverso il proprio ufficio stampa, rende noto che nei prossimigiornipresenteràalsostitutoprocuratoreSenatoreunamemoriadifensiva
nella quale verrà ricostruita, anche per
viadocumentale,l’esattaproceduraattivatapergliAmatoechiederàl’archivazione del procedimento a carico degli
indagati. Consapevoli anche del fatto
chegliAmato godevanodienormi credenziali e che la situazione prospettata
all’istitutoerainprogressoenonindissesto.Secondol’istitutodicredito,inoltre, due milioni di credito non posso
condizionarel’esposizionedellasocietàcheavevadebitiper93milioni.
I fatti
Le accuse
Sapevano del dissesto
della Amato e erogarono
Finanziamento alla Amato Re per 19 milioni credito ritardando
l’emersione dello stato
di euro per l’acquisto dall’Amato spa
di insolvenza
del vecchio stabilimento di via Picenza
Il reato
Gli indagati
Giuseppe Mussari,
ex presidente Mps
Paolo Del Mese,
ex presidente
commissione finanze
Camera dei Deputati
Franco Ceccuzzi,
ex deputato Pd
Bancarotta fraudolenta
La difesa
Finanziamento all’Amato Spa con vari
strumenti di 8,9 milioni
Al momento
dell’erogazione dei
crediti Amato spa
era in una situazione
oggettiva di progresso
Raffaele Picella,
presidente Cda Banca
della Campania
Adriano Barbarisi,
vicepresidente cda
Banca della Campania
Cosimo Orsillo,
consigliere Banca
della Campania
Giuseppe Bruno,
consigliere Banca
della Campania
Giovanni De Maio,
consigliere Banca
della Campania
Armando Enzo De
Matteis, consigliere
Banca della Campania
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Un prestito da 19 milioni per sottrarre gli immobili ai creditori
Il retroscena
La copertura della banca senese
in favore del gruppo Amato
con la mediazione di Del Mese
Consentendo a Mps una garanzia
immobiliareeunpegnosullequote societarie, gli Amato avrebbero
salvaguardato gli immobili della
società rendendoli indisponibili
all’attivopatrimonialecosì dasottrarli ad eventuali creditori.
Un dettaglio, questo, che secondoilsostitutoprocuratoreVincenzo Senatore, l’ex presidente
Mps Giuseppe Mussari ben conosceva. Gli sarebbe stato spiegato
nel corso di quella cena informale
organizzata da Paolo Del Mese
con l’intermediazione di Franco
Ceccuzzi, nel settembre del 2006,
nella villa di Raito del cavaliere
Tommaso Iavarone,
consigliere Banca
della Campania
Sergio Iotti,
consigliere Banca
della Campania
Luigi Letri,
consigliere Banca
della Campania
Francesco Fornaro,
direttore generale
della Banca della
Campania
Armando Festa,
direttore Filiale
Salerno 4 della Banca
della Campania
Giuseppe Amato. È proprio per
questo motivo che la procura di
Salerno ha individuato responsabilitàacaricodi Mussariin qualità
di rappresentante della Mps il
qualeavrebbedatoil proprioconsensoalfinanziamentodi19milioni di euro al termine della riunione operativa svoltasi a Roma nel
mese di ottobre del 2010.
Mussari, secondo l’accusa, sarebbe stato consapevole della situazionedi illiquidità in cui versava al Spa dal 2006, dell’assenza di
effettiverisorsefinanziarieda partedella Amato Re. Gli sarebbe stato spiegato proprio nel corso di
quella cena anche per «giustificare» la richiesta del suo intervento,
quanto mai necessario vista la situazione finanziaria degli Amato.
Nonostanteciò,inqualitàdilegale rappresentante della Mps,
soggetto presentatore, avrebbe
condizionato la decisione della
Lo scenario
Tre anni fa
il patto
durante
una cena
nella villa
di Raito
del Cavaliere
Inchiesta Il Palazzo di giustizia
di Salerno
Mps Capital Service ottenendo la
delibera di finanziamento e chiedendo in cambio una serie di benefici per la banca. Come la costituzionediun’ipotecadiprimogrado sull’intero complesso industriale, la costituzione di pegno
sulla totalità delle quote Amato
Reefidejussionipersonalirilasciate dagli Amato.
Sempre secondo l’accusa sarebbe stato determinante anche il
ruolo di Paolo Del Mese il quale,
su incarico del cavaliere e di suo
nipote Peppino, ben consapevole
del fatto che le casse della società
erano vuote, avrebbe chiesto a
Franco Ceccuzzi una intermediazione per arrivare a Giuseppe
Mussari.Eloavrebbefatto,secondo la procura, nella sua qualità di
presidente della VI commissione
FinanzedellaCameradeiDeputati. E sempre nella sua qualità di
componentedellastessacommis-
Composite IL_MATTINO - SALERNO - 34 - 03/09/13 ----
Time: 02/09/13
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sione, Ceccuzzi avrebbe raccolto
la sua richiesta di intermediazione con Mussari.
Inquestomodo,ipotizzalaprocura,avrebbeavallatoleoperazioni dolose compiute dagli Amato
(il capostipite Giuseppe, il figlio
Antonio e il nipote Giuseppe jr)
nelcostituire lasocietàRealEstate
e nell’attuare lo spin off immobiliare con il concorso morale del
presidente dell’Ordine dei commercialisti Claudio Siciliotti, e del
commercialista Roberto D’Imperio.
Operazioni avviate per eludere
gli obblighi fiscali e tentare di riportareinbonislasocietàpereffetto dell’incasso della vendita
dell’ex pastificio di via Picenza.
Ma, soprattutto, per fornire alle
banche una garanzia in modo da
ottenerefinanziamentiescongiurare eventuali richieste da parte
dei creditori. Ed è stato proprio
l’inasprimentodellaposizionedebitariadellaSpaadaverpoicausato il fallimento.
pe.car.
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