Assemblea Ordinaria della Provincia di Bari

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Assemblea Ordinaria della Provincia di Bari
FEDERAZIONE ITALIANA PALLAVOLO
Comitato Provinciale Bari
Assemblea Ordinaria
della Provincia di Bari
Relazione programmatica
di indirizzo
del Consiglio Provinciale
per il quadriennio 2009/2012
di DANILO PISCOPO
Candidato
alla Presidenza Provinciale
Bari, 16 novembre 2008
Carissimi Amici,
con la presente relazione desidero sottoporre all’esame dell’Assemblea
Elettiva del Comitato Provinciale FIPAV di Bari il programma che, grazie alla
vostra fiducia, intendo attuare nel corso del prossimo quadriennio insieme ai
candidati consiglieri che con me andrete ad eleggere.
Nessun dirigente potrebbe validamente approcciarsi al compito per il
quale mi sono candidato senza tenere in debita considerazione il ruolo svolto
per oltre un decennio da Jhonny Netti, specie con riguardo alla trasformazione
che ha vissuto il Comitato Provinciale Bari durante gli anni della sua presidenza
caratterizzata dall’ingresso prorompente dell’informatica in tutte le procedure
che connotano il nostro rapporto con la “federazione”, nonché da una profonda
trasformazione organizzativa del Comitato.
In questi anni, la capacità del Comitato Provinciale Bari di veder lontano
nell’ambito del rapporto tra comitato e Società affiliate ha consentito l’adozione
del sistema informatizzato di gestione dei campionati; uno strumento che ha
posto il Comitato Provinciale Bari all’avanguardia nel panorama nazionale e che
ha cancellato in un sol colpo anni di disguidi e di farraginose procedure
permettendoci di monitorare all’istante l’intera attività della nostra Provincia.
A tal proposito, un plauso credo sia d’obbligo nei confronti di tutte le
Società che, coordinate dal Consiglio Provinciale uscente, hanno concorso nel
conseguimento di un obbiettivo importante rappresentato dal raggiungimento
nel panorama complessivo della FIPAV del quarto posto del Comitato
Provinciale Bari, alle spalle di quelli di Roma e Milano e ad un tiro di schioppo
da quello di Torino.
La posizione raggiunta, lungi dal costituire un mero dato statistico,
rappresenta l'elemento di valutazione dell'attività delle Società baresi rispetto
al resto della Nazione e, come tale, dimostra il dinamismo ed il coronamento dei
sacrifici che ciascuno di noi per proprio conto compie quotidianamente.
L’attività del Comitato Provinciale e delle Società della Provincia di Bari,
ha raggiunto livelli di eccellenza tali da permettere il conseguimento di un
posizionamento di rilievo nel panorama generale della pallavolo nazionale
davanti a realtà più importanti dal punto di vista demografico e della storia del
nostro sport.
La presenza delle nostre Società nella serie A è solo la punta dell'iceberg
di un movimento che è cresciuto ad ogni livello nel suo complesso e che anche
nel settore giovanile ha registrato un notevole sviluppo sia in termini numerici
di atleti tesserati, sia per quanto attiene i risultati agonistici raggiunti.
L’attenzione verso i più giovani è stata e dovrà continuare ad essere la
principale mission del Consiglio che andrete ad eleggere.
Il Comitato Provinciale Bari ha dimostrato negli ultimi anni una
particolare vivacità per quanto attiene le iniziative volte allo sviluppo
dell’attività giovanile.
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In quest’ottica ritengo che “l’invenzione” della Prima Divisione Giovani
possa essere considerata l’esempio clou della capacità organizzativa del
Comitato e della lungimiranza di chi lo ha gestito negli anni trascorsi.
La Prima Divisione Giovani, con la possibilità del conseguimento della
promozione diretta alla serie superiore da parte di una squadra “under”,
rappresenta l’esempio concreto di come il Consiglio Provinciale possa e debba
orientare l’attività agonistica attraverso indirizzi di politica federale non fini a
se stessi ma che rappresentino, invece, la concreta dimostrazione della
necessità che l’attività di base della Federazione sia vicina alle esigenze di
crescita delle singole Società e di sviluppo dell’intera organizzazione
pallavolistica.
Diversamente argomentando, il progetto pilota della prima divisione
giovani, nato a Bari e diffuso su vasta scala, non avrebbe riscosso il successo che
meritava presso gli altri comitati provinciali, tanto da essere diventato un
campionato “stabile” nell’organizzazione di tutti quei comitati che hanno
ritenuto di adottarlo.
L’importanza del progetto invita ad una riflessione che investe ciascuna
Società della nostra Provincia con riferimento alla necessità che ciascuno di noi
percepisca il senso di appartenenza al Comitato e che provi l’orgoglio di
appartenere al Comitato Provinciale Bari.
L’esperienza derivante dall’aver ricoperto la carica di Consigliere
Regionale, mi ha permesso di approfondire la realtà degli altri Comitati
provinciali, anche al di fuori della nostra Regione e di constatare che certi
servizi, che per me rappresentavano un dato acquisito nell’ambito
dell’organizzazione del Comitato Provinciale Bari, erano pie illusioni presso
altre realtà territoriali.
Da ciò ho potuto comprendere l’importanza di appartenere al nostro
Comitato e, conseguentemente, di valutare sotto altra ottica tutto il mondo della
pallavolo barese.
Spero di poter condividere questa consapevolezza con ciascuno di voi e
con il rinnovato ringraziamento a Jhonny per gli anni che ci ha dedicato, ma
anche ai consiglieri uscenti, concludo questa parte introduttiva della mia
relazione.
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- ORGANIZZAZIONE DEL COMITATO -
Le idee fanno grandi gli uomini soltanto se ci sono uomini capaci di
attuarle. Qualsiasi progetto si voglia realizzare nel corso del quadriennio che
andiamo a cominciare, non può prescindere dalle persone che attraverso la
propria attività, spesso oscura, ma certamente preziosa, consentono di rendere
concreto lo spettacolo della pallavolo nella nostra Provincia.
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La stabilizzazione della posizione lavorativa di Giuseppe Mastronardi se
sul piano umano è motivo di soddisfazione per tutti noi, dal punto di vista della
organizzazione del Comitato, rappresenta la necessaria garanzia di continuità e
di professionalità utile per un movimento complesso qual è il Comitato
Provinciale Bari.
Le statistiche ci consegnano un Comitato difficile da gestire per
l’importanza dei numeri che lo compongono in termini di tesserati e di attività
che si svolge annualmente, ed ecco perché il coordinamento organizzativo che
gli addetti alle diverse segreterie svolgeranno, ritengo che possa essere
unanimemente considerato il fiore all’occhiello del nostro Comitato.
Tuttavia credo che nel loro complesso tutte le commissioni abbiano
conseguito gli obiettivi prefissati e, pertanto, il nostro ringraziamento deve
essere rivolto a chi ha retto in questi anni la Commissione Giudicante e quella
Organizzativa.
Nel paragrafo dedicato all’organizzazione, ritengo che un cenno
particolarmente approfondito meriti il settore arbitrale, dal momento che
rappresenta uno dei principali servizi che il Comitato deve fornire alle Società.
Nell’ultimo quadriennio è stato posto un freno all’elevato tasso di
abbandono che ha caratterizzato la categoria.
Fattori quali l’emigrazione post-universitaria annualmente vedono
allontanarsi dalla nostra Provincia ragazzi/e che, essendosi impegnati nel corso
degli anni di università nell’attività arbitrale, una volta conseguito il titolo
accademico si trasferiscono in altre Regioni portando con loro non soltanto il
proprio bagaglio culturale, bensì anche l’esperienza arbitrale maturata sui
campi della nostra Provincia e che viene messa a frutto altrove, con buona pace
per il livello tecnico della categoria.
I tentavi di sviluppo numerico del settore attraverso l’istituzione dei
cosiddetti “arbitri scolastici” non ha sortito gli effetti desiderati dal momento
che a fronte di una discreta partecipazione ai corsi (agevolata anche dai crediti
formativi che ne conseguivano) non ha fatto riscontro un concreto aumento
degli arbitri impegnati nelle competizioni ufficiali, a causa della difficoltà per gli
studenti minorenni di poter agevolmente raggiungere i campi in assenza di
mezzi propri, tanto più se consideriamo che gli arbitri neo immessi sono
impegnati nella direzione di gare giovanili il cui svolgimento infrasettimanale
rende disagevole conciliare lo studio con l’arbitraggio, e che gli arbitri, a
differenza degli atleti, non hanno alle loro spalle il supporto delle Società.
Ad ogni buon conto, se è vero che grazie all’impegno di Leo Pedone, Stefy
Giorgio ed Antonio Grandieri, nonché di tutti i docenti impegnati nella
formazione, si è riusciti ad incrementare il numero degli arbitri, è altresì vero
che occorre tenere sempre alta la guardia al fine di scongiurare il ritorno al
passato.
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Tuttavia è necessario guardare in faccia la realtà e richiamare tutte le
Società affinché annualmente segnalino ragazzi da avviare alla carriera
arbitrale.
I dati provenienti dal settore consentono di rilevare come i risultati
qualitativamente migliori siano riscontrati da parte degli arbitri che hanno
avuto a che fare con il nostro sport, ad esempio come atleti.
La difficoltà del gesto tecnico nella pallavolo è tale da richiedere una certa
familiarità con la disciplina e, pertanto, chi l’ha praticata concretamente mostra
una maggiore facilità d’approccio rispetto al ruolo dell’arbitro.
Pertanto, invito tutti voi a rendervi partecipi dell’esigenza di
incrementare il numero di arbitri a disposizione del Comitato, segnalando
atleti, magari meno dotati fisicamente o non del tutto rispondenti alle esigenze
agonistiche delle Società, affinché possano trovare una valida collocazione
all’interno del nostro movimento senza andare ad ingrossare le fila di tesserati
persi per strada.
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- CAMPIONATI PROVINCIALI E DI CATEGORIA -
Nelle scorse stagioni il Comitato ha organizzato Campionati Provinciali di
buon livello, così come è dimostrato osservando il numero delle iscrizioni ed i
risultati conseguiti.
Dal punto di vista della struttura dei Campionati, ritengo che per quel che
concerne quelli di divisione, l’attività del Comitato Provinciale sarà
condizionata dai progetti di riforma dei campionati elaborati dal Comitato
Regionale.
Il diminuito numero di promozioni dalla Serie C alla Serie B2 Nazionale,
inevitabilmente riverbererà i propri effetti anche sui campionati minori e, tra
questi, su quelli di prima e seconda divisione organizzati dal nostro Comitato.
Inoltre, la linea tracciata dalla nostra Federazione tende sempre più ad
incentivare la pratica sportiva degli atleti più giovani e, conseguentemente,
sempre più centrale nel panorama sportivo locale sarà il campionato di Prima
Divisione Giovani che nelle linee programmatiche generali dovrà formare l’asse
portante dei campionati provinciali non solo baresi.
Per quanto riguarda il settore giovanile, possiamo affermare che, oltre a
vantare un palmares a livello regionale di tutto rispetto, le nostre squadre
giovanili hanno ben figurato in questi anni anche a livello nazionale.
Programmare nel settore giovanile è compito molto difficile; certamente
cercheremo di evitare ostacoli di natura organizzativa rivolgendoci a tutti gli
affiliati e chiedendo loro indicazioni sulla programmazione annuale: contiamo
di istituire un incontro ad ogni inizio di stagione aperto alla partecipazione
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delle componenti tecniche e societarie per discutere delle problematiche
comuni a tutte le Società e risolverle insieme nel migliore dei modi.
A tal proposito negli anni appena trascorsi è stato raggiunto l’obiettivo di
allungare la stagione dei campionati giovanili in modo da permettere un
impegno più duraturo da parte dei nostri atleti più giovani.
Continuando nel cammino già intrapreso, intendiamo incentivare e
sostenere ancor di più rispetto al passato, in modo serio e qualificato, l’attività
giovanile sia in termini di qualificazione degli atleti e tecnici, sia in termini di
erogazione di premi in materiale sportivo in favore delle Società che svolgono
attività giovanile in tutte le categorie;
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- ATTIVITA’ DI QUALIFICAZIONE -
Dal punto di vista organizzativo, l'attività di qualificazione compete
direttamente al Comitato Regionale che orienta e coordina l'attività di base dei
Comitati Provinciali.
Tuttavia nell'ambito del coordinamento dell'attività che compete alla
Consulta Regionale la voce della nostra Provincia concorrerà certamente a
delineare le linee guida della qualificazione dei vari settori.
ALLENATORI – I corsi allenatori fin qui svolti hanno concorso alla
formazione sul territorio di un gruppo competente e affidabile di tecnici in
grado di mostrare in tutta la Provincia di Bari una pallavolo di buon livello.
Tuttavia occorre considerare la categoria nei suoi vari aspetti,
considerando che a fronte di realtà societarie ampie nei loro organici ed
articolate nell'organizzazione, registriamo il permanere di Società gestite in
modo meno articolato che richiedono l'appoggio del Comitato proprio nel
delicatissimo settore della formazione dei tecnici.
D'altro canto, considerare il vasto mondo degli allenatori quale un unicum
indivisibile in cui non siano distinguibili le competenze se non in base allo
scarno criterio rappresentato dai “gradi”, sarebbe un errore che potrebbe
fuorviare l'attività di qualificazione che andremo a porre in essere.
In tale ottica, occorrerà distinguere i tecnici in base all'attività svolta ed
alla loro concreta volontà di aggiornarsi al di là dell'obbligatorietà
dell'aggiornamento prevista dai nostri regolamenti.
Per tale ragione, acanto ad una formazione di “base”, proporremo
l'istituzione di corsi di alta formazione e di creazione di specifici programmi di
aggiornamento destinati al settore giovanile con riguardo tanto alle metodiche
d'allenamento, quanto alla conoscenza degli aspetti morfologici degli atleti più
giovani
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ARBITRI – Uno dei settori d'intervento propri dell'attività del Comitato
Provinciale riguarda la qualificazione dei direttori di gara.
L'ultimo incontro tenutosi per illustrare ai dirigenti della Regione le
novità regolamentari ha permesso di verificare il permanere di motivi
d'insoddisfazione da parte delle Società nei confronti di esponenti della
categoria.
Richiamando ancora una volta la inderogabile necessità di un
coinvolgimento diretto di ciascuna Società rispetto alla fase di reclutamento
degli arbitri, sul piano della qualificazione cercheremo d'incrementare l'attività
di aggiornamento in palestra dei direttori di gara.
Ricordo a tutti che le schede di valutazione degli arbitri messe a
disposizione delle Società, possono rappresentare un momento di analisi del
comportamento di ciascun direttore di gara e di orientamento dell'attività di
formazione individuale degli arbitri.
L'invio per ciascuna gara e da parte di entrambe le Società della scheda di
valutazione potrebbe essere considerato un valido strumento di valutazione
dell'operato di ciascun arbitro, da affiancare alla valutazione effettuata sul
campo da parte degli osservatori.
ATLETI – I buoni risultati conseguiti dalle rappresentative provinciali nel
Trofeo delle Province con la vittoria di numerose edizioni del Trofeo “Meschini”
e, soprattutto, nell’ambito del Trofeo dei Tre Mari, rappresenta un sicuro
motivo di vanto per il Comitato e per le Società che hanno preparato i ragazzi
sempre protagonisti delle manifestazioni.
Per il prossimo Quadriennio riteniamo necessario aumentare il numero di
giornate di selezione provinciale al fine di dare la possibilità ai selezionatori di
poter visionare un maggior numero di atleti e di consentire a questi ultimi di
avere maggiori opportunità di confronto e di crescita derivanti dall'incontro
con tecnici diversi dai propri e con atleti provenienti da altre Società.
DIRIGENTI – Uno dei maggiori ambiti d'intervento del consiglio che
andrete ad eleggere è sicuramente quello del settore dirigenti.
Numerose sono state le occasioni per comprendere come la categoria
necessiti di una qualificazione mirata rispetto alle varie esigenze delle Società
che i singoli dirigenti sono chiamati ad amministrare.
Dagli aspetti fiscali, a quelli regolamentari. Dallo sponsoring alla
contrattualistica con atleti e tecnici. Dai rapporti con le Amministrazioni locali a
quelli con i dirigenti scolastici.
Questi gli ambiti d'intervento del Comitato per la formazione e
qualificazione dei dirigenti
In passato le occasioni d'incontro riservate alla categoria non hanno
registrato una partecipazione numericamente apprezzabile.
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In questa stagione organizzeremo corsi di formazione mirati ad affrontare
specifiche problematiche e destinati a formare una classe dirigenziale il più
possibile professionalizzata.
Affinché ciò accada, predisporremo delle schede esplicative delle finalità
che si intendono perseguire mediante l'attivazione dei corsi, in modo da
consentire a ciascun destinatario di comprendere la specificità della
problematica cui è finalizzato il corso. In tal modo speriamo di rendere
interessante per un maggior numero di dirigenti la frequenza dei corsi
fornendo ad un più ampio numero di Società quegli elementi di conoscenza che
agevolino il compito cui siamo chiamati a svolgere.
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- CAMPIONATI PROMOZIONALI -
Negli ultimi anni abbiamo registrato un netto incremento delle Società
partecipanti ai campionati promozionale Under 13.
L’interesse dimostrato da tutte le Società partecipanti rende
indispensabile la prosecuzione sul solco tracciato dal precedente Consiglio,
anche attraverso l’individuazione di incentivi che possano ulteriormente
agevolare la diffusione della pratica della pallavolo tra gli atleti di più tenera età
In tale ottica il settore del Minivolley rappresenta il momento più
importante affinché sempre più “mini-atleti” possano avvicinarsi alla nostra
disciplina.
Le feste del Mini-Volley organizzate dal nostro Comitato rappresentano
ormai una piacevole costante.
Al fine di consentire l’ulteriore sviluppo di queste manifestazioni,
individueremo tra le Società della nostra Provincia quelle disposte ad
impegnarsi direttamente nella organizzazione delle “Feste” al fine di consentire
un deciso miglioramento dell’aspetto organizzativo, anche attraverso una
pianificazione su base annua che permetta a tutte le Società di dedicare le
risorse necessarie per lo sviluppo dell’attività dei più piccoli.
Punto nodale della nostra gestione è stato e rimarrà il reclutamento e la
promozione nelle scuole.
Tuttavia è indispensabile che l’intervento della Federazione, anche per il
tramite dei Comitati Periferici venga calibrato in base alle concrete esigenze
delle Società.
Mi riferisco in particolare alle iniziative attuate attraverso la consegna di
kit di materiale sportivo da parte dello sponsor federale, così come gli
interventi attuati direttamente da parte del Comitato in favore delle scuole.
Il Consiglio che andrete ad eleggere dovrà indirizzare l’attività di
collaborazione con le Istituzioni scolastiche attraverso una pianificazione che
ponga al centro dell’attività le nostre Società.
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In altri termini opporremo un netto rifiuto rispetto ad iniziative che non
vedano coinvolte le Società operanti sul territorio, anche attraverso il diniego
alla concessione di materiale ad istituti scolastici che si dimostrino ostili
rispetto ad ogni forma di collaborazione con le Società affiliate.
In virtù del principio in base al quale non si può essere tolleranti con gli
intolleranti, non possiamo consentire il ripetersi di “graziose” elargizioni in
favore di istituti scolastici chiusi alle nostre Società.
Se il compito del Comitato è quello di agevolare la diffusione della pratica
della pallavolo, è anche vero che sussiste l’esigenza di assicurare a ciascuna
Società il necessario supporto.
Da questo punto di vista, in collaborazione con le Autorità scolastiche, ed
in particolare con l’Ufficio Scolastico Regionale Puglia – Ufficio Ed. Fisica
cercheremo di analizzare tutte le criticità registrate nel corso degli anni
trascorsi.
Allo stesso modo provvederemo a segnalare quei casi (e non sono pochi)
di fattiva collaborazione tra istituti scolastici e Società, anche al fine di trarre
insegnamento reciproco dagli esempi positivi per poter porre un concreto
argine rispetto agli esempi negativi che pur connotano l’attività promozionale
all’interno del “pianeta scuola”.
Al confine tra l’attività promozionale e l’area comunicazione ed immagine
si colloca l’attività del Beach Volley. Il dato che è emerso dalle recenti
Olimpiadi di Pechino 2008 sia in termini di appeal mediatico, sia per quanto
riguarda la possibilità di avvicinare alla nostra disciplina sempre più ampie
fasce della popolazione, rende indispensabile un momento di riflessione
sull’attività del Beach Volley, in merito alla quale la nostra Provincia non ha mai
brillato per numero di manifestazioni organizzate.
L’esperienza di alcune Società “pilota” ha consentito di comprendere
come vi siano concreti margini di aumento dell’importanza del Beach Volley,
tanto più se consideriamo che sono stati allestiti con successo campi in località
non propriamente balneari (Altamura, Andria e Turi per citare qualche
esempio).
In tale ottica il prossimo Consiglio interpreterà le istanze provenienti
dalle varie realtà territoriali rendendosi promotore di tutte le iniziative utili ad
incentivare l’attività del Beach Volley.
L’orientamento impresso dalla Federazione in merito alla riforma dei
campionati, nonché la conseguente decisione adottata dalla Consulta Regionale
in merito alla necessità di uniformare in tutti i Comitati Provinciali l’indizione
del campionato di prima divisione giovani induce a ritenere con buona dose di
certezza che nei prossimi anni verranno adottati dei limiti di età sempre più
stringenti anche nei campionati regionali di serie D e C e, con evidenti
ripercussioni sui campionati provinciali di prima e seconda divisione.
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Tale impostazione, di per sé condivisibile, anche per i riflessi positivi in
termini economici, espone l’intero movimento al rischio di un forte tasso di
abbandono di atleti potenzialmente validi ma che non troveranno più posto
nelle nostre formazioni maggiori.
Inoltre, dal confronto con diverse Società, è emersa l’esistenza di un
cospicuo numero di atleti che, avendo abbandonato l’attività agonistica per
diverse ragioni (età, lavoro, maternità), praticano il nostro sport a livello
amatoriale o, comunque, hanno espresso il desiderio di poter riprendere a
giocare a pallavolo.
Per soddisfare questa pressante richiesta, il Comitato proporrà alla
Consulta Regionale l’indizione di un campionato “open” che, senza possibilità di
promozione ai campionati superiori, consenta ad atleti di età superiore a quella
che si andrà a determinare (+/- 35 anni) di poter disputare un campionato di
tipo “amatoriale” che preveda comunque la conquista del titolo di campione
provinciale (o regionale) di categoria e che consenta di poter salvaguardare un
patrimonio umano e sportivo che diversamente andrebbe irrimediabilmente
disperso a tutto discapito dell’intero movimento.
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- IMMAGINE E COMUNICAZIONE -
Prima di addentrarmi nella descrizione degli indirizzi programmatici in
tema di immagine e comunicazione, desidero illustrare una considerazione che
ho potuto maturare attraverso le occasioni d'incontro rappresentate dalla
partecipazione alle assemblee federali, in particolar modo quelle nazionali e
dalle occasioni conviviali (volley party)
L'assunto di partenza è: non ci conosciamo. E' facilissimo constatare come
le Società con si conoscano tra loro nell'ambito della propria organizzazione e
delle professionalità che compongono ciascuna di esse.
Salvo rari ed apprezzabili eccezioni, non abbiamo una conoscenza diretta
delle opportunità che si profilano per ciascuno di noi attraverso la conoscenza
di quanto hanno sperimentato altre Società della nostra stessa provincia.
Per porre un argine a questa grave perdita di opportunità, creeremo la
banca dati provinciale dei dirigenti, in modo da consentire di conoscere le
professionalità che caratterizzano le Società della nostra Provincia.
Inoltre, trasformeremo il sito internet in un'occasione di conoscenza dei
progetti posti in essere da ciascuna Società e di tutte quelle informazioni (ad
esempio: convenzioni con le amministrazioni comunali o con la scuola,
opportunità di finanziamento) utili ad agevolare soprattutto quelle piccole
realtà societarie non in grado di avere quegli strumenti necessari a facilitare il
rapporto con il mondo esterno.
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Su questo canovaccio s'innesta la necessità di creare la rete degli addetti
stampa e dei responsabili delle relazioni esterne.
Attraverso l'incontro tra i professionisti del settore e lo scambio delle
esperienze, riteniamo che si possa sviluppare il confronto tra le singole realtà e
che da ciò possa derivarne un vantaggio per l'intero movimento provinciale.
L'area comunicazione nella nostra Provincia risente della frammentata
organizzazione dei mezzi di comunicazione presenti sul territorio.
L'esistenza di “mini” emittenti televisive rende difficile l'utilizzo del
mezzo su un ampio territorio, inoltre l'organizzazione dei palinsesti risente
troppo della presenza di televendite maggiormente remunerative rispetto alla
trasmissione degli incontri di pallavolo che per forza di cose vengono relegati in
orari marginali e di scarso impatto mediatico.
Probabilmente occorrerà sviluppare il contatto con le emittenti
radiofoniche orientando la comunicazione sulla promozione dell'evento
pallavolo e non già sulla visione dello stesso attraverso la televisione.
D'altro canto ognuno di noi è ben consapevole di quanto possa essere
maggiormente coinvolgente ed emozionante un incontro del settore giovanile
visto sul campo rispetto alla visione da casa e che, anzi, la trasmissione di un
incontro in cui non compare il pubblico possa essere addirittura
controproducente per l'intero movimento.
Per tale ragione dedicheremo buona parte del nostro impegno nello
studio delle possibilità di comunicazione efficace del nostro sport attraverso i
canali che, congiuntamente agli esperti del settore, andremo ad individuare.
Sempre nel solco della cosiddetta “rete tra le Società”, condivideremo i
risultati della sperimentazione in corso della trasmissione on-line delle gare.
Uno strumento nuovo di diffusione dell'attività in grado di raggiungere
un'ampia platea di spettatori, il mondo giovanile, ed un valido strumento di
conoscenza dei nostri sponsors attraverso l'uso profittevole dei siti delle
Società.
Dal punto di vista dell'immagine, provvederemo ad avviare un confronto
con gli attuali partners del Comitato, in modo da analizzare le criticità registrate
e, se del caso, apportare i necessari correttivi.
Per quanto attiene l'abbinamento con la Società di sponsoring,
divulgheremo quanto prima le necessità del comitato in modo da poter
contattare un considerevole numero di soggetti operanti nel settore al fine di
vagliare un maggior numero di proposte e di incrementare i vantaggi che
possono derivare per il Comitato dalla convenzione con una Società operante
nel settore.
Ritengo doveroso in ultima analisi, ed in tema di comunicazione, la
necessità di sviluppare la comunicazione sociale.
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Molte Società sono impegnate in attività che riverberano i propri effetti
positivi sul piano dell’aiuto alle varie associazioni che operano sul nostro
territorio nell’ambito del disagio e dell’assistenza.
L’aiuto concreto che riserviamo all’AGEBEO è stato riconosciuto
pubblicamente in più occasioni e ci vedrà ancora impegnati per la realizzazione
della struttura di accoglienza e soggiorno dei bambini sottoposti a cure
oncoematologiche presso il Policlinico di Bari, tanto più ove consideriamo che
si tratta di una struttura destinata ad ospitare piccoli pazienti provenienti da
ogni parte della nostra Regione e da quelle limitrofe.
In tale ottica creeremo un coordinamento delle Società interessate ad
impegnarsi in questa benemerita iniziativa al fine di non disperdere le energie
profuse verso un comune obbiettivo.
Di concerto con le Istituzioni locali, infine, proporremo la partecipazione
dei nostri atleti a campagne pubblicitarie in tema di donazione (sangue ed
organi), lotta all’uso di sostanze stupefacenti e di prevenzione degli incidenti
stradali, in modo da fornire un segno tangibile dell’interesse dell’intero
movimento pallavolistico verso le problematiche che attagliano il mondo
giovanile.
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- CONCLUSIONI -
Quelli sin qui descritte sono le linee guida dell’attività che andremo a
porre in essere nel corso del quadriennio che sta per iniziare e che, con la
collaborazione di tutte le componenti della Federazione e l’impegno dei
Consiglieri, sicuramente potranno essere raggiunte.
Nel tracciare le conclusioni di questa relazione ritengo di richiamare la
Vostra attenzione su un punto fondamentale a cui ho già accennato in
precedenza: la consapevolezza dei nostri “numeri” ed il recupero del senso di
appartenenza ad una realtà importante nel panorama delle discipline sportive
della nostra Provincia.
In tale ottica occorre rivalutare il ruolo politico dell’attività del Comitato.
So bene che l’uso dell’espressione potrebbe essere oggetto di interpretazioni
errate e fuorvianti dello spirito con cui è stata pronunciata.
Il riferimento è specificatamente rivolto al recupero del ruolo della nostro
Comitato rispetto alle criticità che sono state riscontrate soprattutto con
riguardo al rapporto con gli Enti locali.
Significativo a tal proposito è il rapporto con l’Amministrazione
Provinciale, nonché con quella Comunale di Bari, una realtà importante tanto
in termini di attività svolta quanto in termini di impianti inaccessibili per le
nostre Società.
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Entrambi gli schieramenti che si sono alternati alla guida di tali Enti
hanno dimostrato una mancanza d’interesse verso la nostra disciplina e, al
contrario, una particolare “predilezione” verso gli altri sport.
Il Comune di Bari è soltanto l’esempio più macroscopico delle difficoltà
frapposte dalle istituzioni locali rispetto alla pratica della pallavolo.
Tuttavia dimostra l’inderogabile necessità che il Comitato, nei modi e nei
tempi che si andranno a concordare con le Società operanti sul territorio, ponga
in essere quelle attività di supporto e di lobby idonee a garantire una migliore
gestione del territorio con riferimento alla fruibilità degli spazi ed al costo
orario delle strutture.
Sulla scorta di queste riflessioni, ho il piacere di rivolgerVi il mio
ringraziamento per il supporto di idee che, come per il passato, certamente non
vorrete far mancare al nuovo Consiglio Provinciale.
Danilo Piscopo
I NUMERI DEL VOLLEY BARESE 2007/2008
SOCIETÀ AFFILIATE: 108
DIRIGENTI: 924
ATLETI: Maschi: 3298 – Femmine: 4913 – Totale: 8211
ALLENATORI: 3° Grado: 76 – 2° Grado: 78 – 1° Grado: 96 – Allievi: 104 – Totale: 354
ARBITRI: Nazionali: 16 – Regionali: 28 – Provinciali: 55 – Totale: 99
OSSERVATORI: Nazionali: 5 – Regionali: 6 – Totale: 11
DELEGATI TECNICI: 3
MASSAGGIATORI: 15
SEGNAPUNTI FEDERALI: 497
SQUADRE NAZIONALI: Maschili: 8 – Femminili: 5 – Totale: 13
SQUADRE REGIONALI: Maschili: 26 – Femminili: 27 – Totale: 53
SQUADRE PROVINCIALI: Maschili: 37 – Femminili: 48 – Totale: 85
SQUADRE GIOVANILI: Maschili: 105 – Femminili: 169 – Totale: 274
NUMERO GARE PROVINCIALI DISPUTATE: 2609
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