Assemblea Ordinaria della Provincia di Bari
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FEDERAZIONE ITALIANA PALLAVOLO Comitato Provinciale Bari Assemblea Ordinaria della Provincia di Bari Relazione programmatica di indirizzo del Consiglio Provinciale per il quadriennio 2009/2012 di DANILO PISCOPO Candidato alla Presidenza Provinciale Bari, 16 novembre 2008 Carissimi Amici, con la presente relazione desidero sottoporre all’esame dell’Assemblea Elettiva del Comitato Provinciale FIPAV di Bari il programma che, grazie alla vostra fiducia, intendo attuare nel corso del prossimo quadriennio insieme ai candidati consiglieri che con me andrete ad eleggere. Nessun dirigente potrebbe validamente approcciarsi al compito per il quale mi sono candidato senza tenere in debita considerazione il ruolo svolto per oltre un decennio da Jhonny Netti, specie con riguardo alla trasformazione che ha vissuto il Comitato Provinciale Bari durante gli anni della sua presidenza caratterizzata dall’ingresso prorompente dell’informatica in tutte le procedure che connotano il nostro rapporto con la “federazione”, nonché da una profonda trasformazione organizzativa del Comitato. In questi anni, la capacità del Comitato Provinciale Bari di veder lontano nell’ambito del rapporto tra comitato e Società affiliate ha consentito l’adozione del sistema informatizzato di gestione dei campionati; uno strumento che ha posto il Comitato Provinciale Bari all’avanguardia nel panorama nazionale e che ha cancellato in un sol colpo anni di disguidi e di farraginose procedure permettendoci di monitorare all’istante l’intera attività della nostra Provincia. A tal proposito, un plauso credo sia d’obbligo nei confronti di tutte le Società che, coordinate dal Consiglio Provinciale uscente, hanno concorso nel conseguimento di un obbiettivo importante rappresentato dal raggiungimento nel panorama complessivo della FIPAV del quarto posto del Comitato Provinciale Bari, alle spalle di quelli di Roma e Milano e ad un tiro di schioppo da quello di Torino. La posizione raggiunta, lungi dal costituire un mero dato statistico, rappresenta l'elemento di valutazione dell'attività delle Società baresi rispetto al resto della Nazione e, come tale, dimostra il dinamismo ed il coronamento dei sacrifici che ciascuno di noi per proprio conto compie quotidianamente. L’attività del Comitato Provinciale e delle Società della Provincia di Bari, ha raggiunto livelli di eccellenza tali da permettere il conseguimento di un posizionamento di rilievo nel panorama generale della pallavolo nazionale davanti a realtà più importanti dal punto di vista demografico e della storia del nostro sport. La presenza delle nostre Società nella serie A è solo la punta dell'iceberg di un movimento che è cresciuto ad ogni livello nel suo complesso e che anche nel settore giovanile ha registrato un notevole sviluppo sia in termini numerici di atleti tesserati, sia per quanto attiene i risultati agonistici raggiunti. L’attenzione verso i più giovani è stata e dovrà continuare ad essere la principale mission del Consiglio che andrete ad eleggere. Il Comitato Provinciale Bari ha dimostrato negli ultimi anni una particolare vivacità per quanto attiene le iniziative volte allo sviluppo dell’attività giovanile. 2 In quest’ottica ritengo che “l’invenzione” della Prima Divisione Giovani possa essere considerata l’esempio clou della capacità organizzativa del Comitato e della lungimiranza di chi lo ha gestito negli anni trascorsi. La Prima Divisione Giovani, con la possibilità del conseguimento della promozione diretta alla serie superiore da parte di una squadra “under”, rappresenta l’esempio concreto di come il Consiglio Provinciale possa e debba orientare l’attività agonistica attraverso indirizzi di politica federale non fini a se stessi ma che rappresentino, invece, la concreta dimostrazione della necessità che l’attività di base della Federazione sia vicina alle esigenze di crescita delle singole Società e di sviluppo dell’intera organizzazione pallavolistica. Diversamente argomentando, il progetto pilota della prima divisione giovani, nato a Bari e diffuso su vasta scala, non avrebbe riscosso il successo che meritava presso gli altri comitati provinciali, tanto da essere diventato un campionato “stabile” nell’organizzazione di tutti quei comitati che hanno ritenuto di adottarlo. L’importanza del progetto invita ad una riflessione che investe ciascuna Società della nostra Provincia con riferimento alla necessità che ciascuno di noi percepisca il senso di appartenenza al Comitato e che provi l’orgoglio di appartenere al Comitato Provinciale Bari. L’esperienza derivante dall’aver ricoperto la carica di Consigliere Regionale, mi ha permesso di approfondire la realtà degli altri Comitati provinciali, anche al di fuori della nostra Regione e di constatare che certi servizi, che per me rappresentavano un dato acquisito nell’ambito dell’organizzazione del Comitato Provinciale Bari, erano pie illusioni presso altre realtà territoriali. Da ciò ho potuto comprendere l’importanza di appartenere al nostro Comitato e, conseguentemente, di valutare sotto altra ottica tutto il mondo della pallavolo barese. Spero di poter condividere questa consapevolezza con ciascuno di voi e con il rinnovato ringraziamento a Jhonny per gli anni che ci ha dedicato, ma anche ai consiglieri uscenti, concludo questa parte introduttiva della mia relazione. ************************ - ORGANIZZAZIONE DEL COMITATO - Le idee fanno grandi gli uomini soltanto se ci sono uomini capaci di attuarle. Qualsiasi progetto si voglia realizzare nel corso del quadriennio che andiamo a cominciare, non può prescindere dalle persone che attraverso la propria attività, spesso oscura, ma certamente preziosa, consentono di rendere concreto lo spettacolo della pallavolo nella nostra Provincia. 3 La stabilizzazione della posizione lavorativa di Giuseppe Mastronardi se sul piano umano è motivo di soddisfazione per tutti noi, dal punto di vista della organizzazione del Comitato, rappresenta la necessaria garanzia di continuità e di professionalità utile per un movimento complesso qual è il Comitato Provinciale Bari. Le statistiche ci consegnano un Comitato difficile da gestire per l’importanza dei numeri che lo compongono in termini di tesserati e di attività che si svolge annualmente, ed ecco perché il coordinamento organizzativo che gli addetti alle diverse segreterie svolgeranno, ritengo che possa essere unanimemente considerato il fiore all’occhiello del nostro Comitato. Tuttavia credo che nel loro complesso tutte le commissioni abbiano conseguito gli obiettivi prefissati e, pertanto, il nostro ringraziamento deve essere rivolto a chi ha retto in questi anni la Commissione Giudicante e quella Organizzativa. Nel paragrafo dedicato all’organizzazione, ritengo che un cenno particolarmente approfondito meriti il settore arbitrale, dal momento che rappresenta uno dei principali servizi che il Comitato deve fornire alle Società. Nell’ultimo quadriennio è stato posto un freno all’elevato tasso di abbandono che ha caratterizzato la categoria. Fattori quali l’emigrazione post-universitaria annualmente vedono allontanarsi dalla nostra Provincia ragazzi/e che, essendosi impegnati nel corso degli anni di università nell’attività arbitrale, una volta conseguito il titolo accademico si trasferiscono in altre Regioni portando con loro non soltanto il proprio bagaglio culturale, bensì anche l’esperienza arbitrale maturata sui campi della nostra Provincia e che viene messa a frutto altrove, con buona pace per il livello tecnico della categoria. I tentavi di sviluppo numerico del settore attraverso l’istituzione dei cosiddetti “arbitri scolastici” non ha sortito gli effetti desiderati dal momento che a fronte di una discreta partecipazione ai corsi (agevolata anche dai crediti formativi che ne conseguivano) non ha fatto riscontro un concreto aumento degli arbitri impegnati nelle competizioni ufficiali, a causa della difficoltà per gli studenti minorenni di poter agevolmente raggiungere i campi in assenza di mezzi propri, tanto più se consideriamo che gli arbitri neo immessi sono impegnati nella direzione di gare giovanili il cui svolgimento infrasettimanale rende disagevole conciliare lo studio con l’arbitraggio, e che gli arbitri, a differenza degli atleti, non hanno alle loro spalle il supporto delle Società. Ad ogni buon conto, se è vero che grazie all’impegno di Leo Pedone, Stefy Giorgio ed Antonio Grandieri, nonché di tutti i docenti impegnati nella formazione, si è riusciti ad incrementare il numero degli arbitri, è altresì vero che occorre tenere sempre alta la guardia al fine di scongiurare il ritorno al passato. 4 Tuttavia è necessario guardare in faccia la realtà e richiamare tutte le Società affinché annualmente segnalino ragazzi da avviare alla carriera arbitrale. I dati provenienti dal settore consentono di rilevare come i risultati qualitativamente migliori siano riscontrati da parte degli arbitri che hanno avuto a che fare con il nostro sport, ad esempio come atleti. La difficoltà del gesto tecnico nella pallavolo è tale da richiedere una certa familiarità con la disciplina e, pertanto, chi l’ha praticata concretamente mostra una maggiore facilità d’approccio rispetto al ruolo dell’arbitro. Pertanto, invito tutti voi a rendervi partecipi dell’esigenza di incrementare il numero di arbitri a disposizione del Comitato, segnalando atleti, magari meno dotati fisicamente o non del tutto rispondenti alle esigenze agonistiche delle Società, affinché possano trovare una valida collocazione all’interno del nostro movimento senza andare ad ingrossare le fila di tesserati persi per strada. ************************ - CAMPIONATI PROVINCIALI E DI CATEGORIA - Nelle scorse stagioni il Comitato ha organizzato Campionati Provinciali di buon livello, così come è dimostrato osservando il numero delle iscrizioni ed i risultati conseguiti. Dal punto di vista della struttura dei Campionati, ritengo che per quel che concerne quelli di divisione, l’attività del Comitato Provinciale sarà condizionata dai progetti di riforma dei campionati elaborati dal Comitato Regionale. Il diminuito numero di promozioni dalla Serie C alla Serie B2 Nazionale, inevitabilmente riverbererà i propri effetti anche sui campionati minori e, tra questi, su quelli di prima e seconda divisione organizzati dal nostro Comitato. Inoltre, la linea tracciata dalla nostra Federazione tende sempre più ad incentivare la pratica sportiva degli atleti più giovani e, conseguentemente, sempre più centrale nel panorama sportivo locale sarà il campionato di Prima Divisione Giovani che nelle linee programmatiche generali dovrà formare l’asse portante dei campionati provinciali non solo baresi. Per quanto riguarda il settore giovanile, possiamo affermare che, oltre a vantare un palmares a livello regionale di tutto rispetto, le nostre squadre giovanili hanno ben figurato in questi anni anche a livello nazionale. Programmare nel settore giovanile è compito molto difficile; certamente cercheremo di evitare ostacoli di natura organizzativa rivolgendoci a tutti gli affiliati e chiedendo loro indicazioni sulla programmazione annuale: contiamo di istituire un incontro ad ogni inizio di stagione aperto alla partecipazione 5 delle componenti tecniche e societarie per discutere delle problematiche comuni a tutte le Società e risolverle insieme nel migliore dei modi. A tal proposito negli anni appena trascorsi è stato raggiunto l’obiettivo di allungare la stagione dei campionati giovanili in modo da permettere un impegno più duraturo da parte dei nostri atleti più giovani. Continuando nel cammino già intrapreso, intendiamo incentivare e sostenere ancor di più rispetto al passato, in modo serio e qualificato, l’attività giovanile sia in termini di qualificazione degli atleti e tecnici, sia in termini di erogazione di premi in materiale sportivo in favore delle Società che svolgono attività giovanile in tutte le categorie; ************************ - ATTIVITA’ DI QUALIFICAZIONE - Dal punto di vista organizzativo, l'attività di qualificazione compete direttamente al Comitato Regionale che orienta e coordina l'attività di base dei Comitati Provinciali. Tuttavia nell'ambito del coordinamento dell'attività che compete alla Consulta Regionale la voce della nostra Provincia concorrerà certamente a delineare le linee guida della qualificazione dei vari settori. ALLENATORI – I corsi allenatori fin qui svolti hanno concorso alla formazione sul territorio di un gruppo competente e affidabile di tecnici in grado di mostrare in tutta la Provincia di Bari una pallavolo di buon livello. Tuttavia occorre considerare la categoria nei suoi vari aspetti, considerando che a fronte di realtà societarie ampie nei loro organici ed articolate nell'organizzazione, registriamo il permanere di Società gestite in modo meno articolato che richiedono l'appoggio del Comitato proprio nel delicatissimo settore della formazione dei tecnici. D'altro canto, considerare il vasto mondo degli allenatori quale un unicum indivisibile in cui non siano distinguibili le competenze se non in base allo scarno criterio rappresentato dai “gradi”, sarebbe un errore che potrebbe fuorviare l'attività di qualificazione che andremo a porre in essere. In tale ottica, occorrerà distinguere i tecnici in base all'attività svolta ed alla loro concreta volontà di aggiornarsi al di là dell'obbligatorietà dell'aggiornamento prevista dai nostri regolamenti. Per tale ragione, acanto ad una formazione di “base”, proporremo l'istituzione di corsi di alta formazione e di creazione di specifici programmi di aggiornamento destinati al settore giovanile con riguardo tanto alle metodiche d'allenamento, quanto alla conoscenza degli aspetti morfologici degli atleti più giovani 6 ARBITRI – Uno dei settori d'intervento propri dell'attività del Comitato Provinciale riguarda la qualificazione dei direttori di gara. L'ultimo incontro tenutosi per illustrare ai dirigenti della Regione le novità regolamentari ha permesso di verificare il permanere di motivi d'insoddisfazione da parte delle Società nei confronti di esponenti della categoria. Richiamando ancora una volta la inderogabile necessità di un coinvolgimento diretto di ciascuna Società rispetto alla fase di reclutamento degli arbitri, sul piano della qualificazione cercheremo d'incrementare l'attività di aggiornamento in palestra dei direttori di gara. Ricordo a tutti che le schede di valutazione degli arbitri messe a disposizione delle Società, possono rappresentare un momento di analisi del comportamento di ciascun direttore di gara e di orientamento dell'attività di formazione individuale degli arbitri. L'invio per ciascuna gara e da parte di entrambe le Società della scheda di valutazione potrebbe essere considerato un valido strumento di valutazione dell'operato di ciascun arbitro, da affiancare alla valutazione effettuata sul campo da parte degli osservatori. ATLETI – I buoni risultati conseguiti dalle rappresentative provinciali nel Trofeo delle Province con la vittoria di numerose edizioni del Trofeo “Meschini” e, soprattutto, nell’ambito del Trofeo dei Tre Mari, rappresenta un sicuro motivo di vanto per il Comitato e per le Società che hanno preparato i ragazzi sempre protagonisti delle manifestazioni. Per il prossimo Quadriennio riteniamo necessario aumentare il numero di giornate di selezione provinciale al fine di dare la possibilità ai selezionatori di poter visionare un maggior numero di atleti e di consentire a questi ultimi di avere maggiori opportunità di confronto e di crescita derivanti dall'incontro con tecnici diversi dai propri e con atleti provenienti da altre Società. DIRIGENTI – Uno dei maggiori ambiti d'intervento del consiglio che andrete ad eleggere è sicuramente quello del settore dirigenti. Numerose sono state le occasioni per comprendere come la categoria necessiti di una qualificazione mirata rispetto alle varie esigenze delle Società che i singoli dirigenti sono chiamati ad amministrare. Dagli aspetti fiscali, a quelli regolamentari. Dallo sponsoring alla contrattualistica con atleti e tecnici. Dai rapporti con le Amministrazioni locali a quelli con i dirigenti scolastici. Questi gli ambiti d'intervento del Comitato per la formazione e qualificazione dei dirigenti In passato le occasioni d'incontro riservate alla categoria non hanno registrato una partecipazione numericamente apprezzabile. 7 In questa stagione organizzeremo corsi di formazione mirati ad affrontare specifiche problematiche e destinati a formare una classe dirigenziale il più possibile professionalizzata. Affinché ciò accada, predisporremo delle schede esplicative delle finalità che si intendono perseguire mediante l'attivazione dei corsi, in modo da consentire a ciascun destinatario di comprendere la specificità della problematica cui è finalizzato il corso. In tal modo speriamo di rendere interessante per un maggior numero di dirigenti la frequenza dei corsi fornendo ad un più ampio numero di Società quegli elementi di conoscenza che agevolino il compito cui siamo chiamati a svolgere. ************************ - CAMPIONATI PROMOZIONALI - Negli ultimi anni abbiamo registrato un netto incremento delle Società partecipanti ai campionati promozionale Under 13. L’interesse dimostrato da tutte le Società partecipanti rende indispensabile la prosecuzione sul solco tracciato dal precedente Consiglio, anche attraverso l’individuazione di incentivi che possano ulteriormente agevolare la diffusione della pratica della pallavolo tra gli atleti di più tenera età In tale ottica il settore del Minivolley rappresenta il momento più importante affinché sempre più “mini-atleti” possano avvicinarsi alla nostra disciplina. Le feste del Mini-Volley organizzate dal nostro Comitato rappresentano ormai una piacevole costante. Al fine di consentire l’ulteriore sviluppo di queste manifestazioni, individueremo tra le Società della nostra Provincia quelle disposte ad impegnarsi direttamente nella organizzazione delle “Feste” al fine di consentire un deciso miglioramento dell’aspetto organizzativo, anche attraverso una pianificazione su base annua che permetta a tutte le Società di dedicare le risorse necessarie per lo sviluppo dell’attività dei più piccoli. Punto nodale della nostra gestione è stato e rimarrà il reclutamento e la promozione nelle scuole. Tuttavia è indispensabile che l’intervento della Federazione, anche per il tramite dei Comitati Periferici venga calibrato in base alle concrete esigenze delle Società. Mi riferisco in particolare alle iniziative attuate attraverso la consegna di kit di materiale sportivo da parte dello sponsor federale, così come gli interventi attuati direttamente da parte del Comitato in favore delle scuole. Il Consiglio che andrete ad eleggere dovrà indirizzare l’attività di collaborazione con le Istituzioni scolastiche attraverso una pianificazione che ponga al centro dell’attività le nostre Società. 8 In altri termini opporremo un netto rifiuto rispetto ad iniziative che non vedano coinvolte le Società operanti sul territorio, anche attraverso il diniego alla concessione di materiale ad istituti scolastici che si dimostrino ostili rispetto ad ogni forma di collaborazione con le Società affiliate. In virtù del principio in base al quale non si può essere tolleranti con gli intolleranti, non possiamo consentire il ripetersi di “graziose” elargizioni in favore di istituti scolastici chiusi alle nostre Società. Se il compito del Comitato è quello di agevolare la diffusione della pratica della pallavolo, è anche vero che sussiste l’esigenza di assicurare a ciascuna Società il necessario supporto. Da questo punto di vista, in collaborazione con le Autorità scolastiche, ed in particolare con l’Ufficio Scolastico Regionale Puglia – Ufficio Ed. Fisica cercheremo di analizzare tutte le criticità registrate nel corso degli anni trascorsi. Allo stesso modo provvederemo a segnalare quei casi (e non sono pochi) di fattiva collaborazione tra istituti scolastici e Società, anche al fine di trarre insegnamento reciproco dagli esempi positivi per poter porre un concreto argine rispetto agli esempi negativi che pur connotano l’attività promozionale all’interno del “pianeta scuola”. Al confine tra l’attività promozionale e l’area comunicazione ed immagine si colloca l’attività del Beach Volley. Il dato che è emerso dalle recenti Olimpiadi di Pechino 2008 sia in termini di appeal mediatico, sia per quanto riguarda la possibilità di avvicinare alla nostra disciplina sempre più ampie fasce della popolazione, rende indispensabile un momento di riflessione sull’attività del Beach Volley, in merito alla quale la nostra Provincia non ha mai brillato per numero di manifestazioni organizzate. L’esperienza di alcune Società “pilota” ha consentito di comprendere come vi siano concreti margini di aumento dell’importanza del Beach Volley, tanto più se consideriamo che sono stati allestiti con successo campi in località non propriamente balneari (Altamura, Andria e Turi per citare qualche esempio). In tale ottica il prossimo Consiglio interpreterà le istanze provenienti dalle varie realtà territoriali rendendosi promotore di tutte le iniziative utili ad incentivare l’attività del Beach Volley. L’orientamento impresso dalla Federazione in merito alla riforma dei campionati, nonché la conseguente decisione adottata dalla Consulta Regionale in merito alla necessità di uniformare in tutti i Comitati Provinciali l’indizione del campionato di prima divisione giovani induce a ritenere con buona dose di certezza che nei prossimi anni verranno adottati dei limiti di età sempre più stringenti anche nei campionati regionali di serie D e C e, con evidenti ripercussioni sui campionati provinciali di prima e seconda divisione. 9 Tale impostazione, di per sé condivisibile, anche per i riflessi positivi in termini economici, espone l’intero movimento al rischio di un forte tasso di abbandono di atleti potenzialmente validi ma che non troveranno più posto nelle nostre formazioni maggiori. Inoltre, dal confronto con diverse Società, è emersa l’esistenza di un cospicuo numero di atleti che, avendo abbandonato l’attività agonistica per diverse ragioni (età, lavoro, maternità), praticano il nostro sport a livello amatoriale o, comunque, hanno espresso il desiderio di poter riprendere a giocare a pallavolo. Per soddisfare questa pressante richiesta, il Comitato proporrà alla Consulta Regionale l’indizione di un campionato “open” che, senza possibilità di promozione ai campionati superiori, consenta ad atleti di età superiore a quella che si andrà a determinare (+/- 35 anni) di poter disputare un campionato di tipo “amatoriale” che preveda comunque la conquista del titolo di campione provinciale (o regionale) di categoria e che consenta di poter salvaguardare un patrimonio umano e sportivo che diversamente andrebbe irrimediabilmente disperso a tutto discapito dell’intero movimento. ************************ - IMMAGINE E COMUNICAZIONE - Prima di addentrarmi nella descrizione degli indirizzi programmatici in tema di immagine e comunicazione, desidero illustrare una considerazione che ho potuto maturare attraverso le occasioni d'incontro rappresentate dalla partecipazione alle assemblee federali, in particolar modo quelle nazionali e dalle occasioni conviviali (volley party) L'assunto di partenza è: non ci conosciamo. E' facilissimo constatare come le Società con si conoscano tra loro nell'ambito della propria organizzazione e delle professionalità che compongono ciascuna di esse. Salvo rari ed apprezzabili eccezioni, non abbiamo una conoscenza diretta delle opportunità che si profilano per ciascuno di noi attraverso la conoscenza di quanto hanno sperimentato altre Società della nostra stessa provincia. Per porre un argine a questa grave perdita di opportunità, creeremo la banca dati provinciale dei dirigenti, in modo da consentire di conoscere le professionalità che caratterizzano le Società della nostra Provincia. Inoltre, trasformeremo il sito internet in un'occasione di conoscenza dei progetti posti in essere da ciascuna Società e di tutte quelle informazioni (ad esempio: convenzioni con le amministrazioni comunali o con la scuola, opportunità di finanziamento) utili ad agevolare soprattutto quelle piccole realtà societarie non in grado di avere quegli strumenti necessari a facilitare il rapporto con il mondo esterno. 10 Su questo canovaccio s'innesta la necessità di creare la rete degli addetti stampa e dei responsabili delle relazioni esterne. Attraverso l'incontro tra i professionisti del settore e lo scambio delle esperienze, riteniamo che si possa sviluppare il confronto tra le singole realtà e che da ciò possa derivarne un vantaggio per l'intero movimento provinciale. L'area comunicazione nella nostra Provincia risente della frammentata organizzazione dei mezzi di comunicazione presenti sul territorio. L'esistenza di “mini” emittenti televisive rende difficile l'utilizzo del mezzo su un ampio territorio, inoltre l'organizzazione dei palinsesti risente troppo della presenza di televendite maggiormente remunerative rispetto alla trasmissione degli incontri di pallavolo che per forza di cose vengono relegati in orari marginali e di scarso impatto mediatico. Probabilmente occorrerà sviluppare il contatto con le emittenti radiofoniche orientando la comunicazione sulla promozione dell'evento pallavolo e non già sulla visione dello stesso attraverso la televisione. D'altro canto ognuno di noi è ben consapevole di quanto possa essere maggiormente coinvolgente ed emozionante un incontro del settore giovanile visto sul campo rispetto alla visione da casa e che, anzi, la trasmissione di un incontro in cui non compare il pubblico possa essere addirittura controproducente per l'intero movimento. Per tale ragione dedicheremo buona parte del nostro impegno nello studio delle possibilità di comunicazione efficace del nostro sport attraverso i canali che, congiuntamente agli esperti del settore, andremo ad individuare. Sempre nel solco della cosiddetta “rete tra le Società”, condivideremo i risultati della sperimentazione in corso della trasmissione on-line delle gare. Uno strumento nuovo di diffusione dell'attività in grado di raggiungere un'ampia platea di spettatori, il mondo giovanile, ed un valido strumento di conoscenza dei nostri sponsors attraverso l'uso profittevole dei siti delle Società. Dal punto di vista dell'immagine, provvederemo ad avviare un confronto con gli attuali partners del Comitato, in modo da analizzare le criticità registrate e, se del caso, apportare i necessari correttivi. Per quanto attiene l'abbinamento con la Società di sponsoring, divulgheremo quanto prima le necessità del comitato in modo da poter contattare un considerevole numero di soggetti operanti nel settore al fine di vagliare un maggior numero di proposte e di incrementare i vantaggi che possono derivare per il Comitato dalla convenzione con una Società operante nel settore. Ritengo doveroso in ultima analisi, ed in tema di comunicazione, la necessità di sviluppare la comunicazione sociale. 11 Molte Società sono impegnate in attività che riverberano i propri effetti positivi sul piano dell’aiuto alle varie associazioni che operano sul nostro territorio nell’ambito del disagio e dell’assistenza. L’aiuto concreto che riserviamo all’AGEBEO è stato riconosciuto pubblicamente in più occasioni e ci vedrà ancora impegnati per la realizzazione della struttura di accoglienza e soggiorno dei bambini sottoposti a cure oncoematologiche presso il Policlinico di Bari, tanto più ove consideriamo che si tratta di una struttura destinata ad ospitare piccoli pazienti provenienti da ogni parte della nostra Regione e da quelle limitrofe. In tale ottica creeremo un coordinamento delle Società interessate ad impegnarsi in questa benemerita iniziativa al fine di non disperdere le energie profuse verso un comune obbiettivo. Di concerto con le Istituzioni locali, infine, proporremo la partecipazione dei nostri atleti a campagne pubblicitarie in tema di donazione (sangue ed organi), lotta all’uso di sostanze stupefacenti e di prevenzione degli incidenti stradali, in modo da fornire un segno tangibile dell’interesse dell’intero movimento pallavolistico verso le problematiche che attagliano il mondo giovanile. ************************ - CONCLUSIONI - Quelli sin qui descritte sono le linee guida dell’attività che andremo a porre in essere nel corso del quadriennio che sta per iniziare e che, con la collaborazione di tutte le componenti della Federazione e l’impegno dei Consiglieri, sicuramente potranno essere raggiunte. Nel tracciare le conclusioni di questa relazione ritengo di richiamare la Vostra attenzione su un punto fondamentale a cui ho già accennato in precedenza: la consapevolezza dei nostri “numeri” ed il recupero del senso di appartenenza ad una realtà importante nel panorama delle discipline sportive della nostra Provincia. In tale ottica occorre rivalutare il ruolo politico dell’attività del Comitato. So bene che l’uso dell’espressione potrebbe essere oggetto di interpretazioni errate e fuorvianti dello spirito con cui è stata pronunciata. Il riferimento è specificatamente rivolto al recupero del ruolo della nostro Comitato rispetto alle criticità che sono state riscontrate soprattutto con riguardo al rapporto con gli Enti locali. Significativo a tal proposito è il rapporto con l’Amministrazione Provinciale, nonché con quella Comunale di Bari, una realtà importante tanto in termini di attività svolta quanto in termini di impianti inaccessibili per le nostre Società. 12 Entrambi gli schieramenti che si sono alternati alla guida di tali Enti hanno dimostrato una mancanza d’interesse verso la nostra disciplina e, al contrario, una particolare “predilezione” verso gli altri sport. Il Comune di Bari è soltanto l’esempio più macroscopico delle difficoltà frapposte dalle istituzioni locali rispetto alla pratica della pallavolo. Tuttavia dimostra l’inderogabile necessità che il Comitato, nei modi e nei tempi che si andranno a concordare con le Società operanti sul territorio, ponga in essere quelle attività di supporto e di lobby idonee a garantire una migliore gestione del territorio con riferimento alla fruibilità degli spazi ed al costo orario delle strutture. Sulla scorta di queste riflessioni, ho il piacere di rivolgerVi il mio ringraziamento per il supporto di idee che, come per il passato, certamente non vorrete far mancare al nuovo Consiglio Provinciale. Danilo Piscopo I NUMERI DEL VOLLEY BARESE 2007/2008 SOCIETÀ AFFILIATE: 108 DIRIGENTI: 924 ATLETI: Maschi: 3298 – Femmine: 4913 – Totale: 8211 ALLENATORI: 3° Grado: 76 – 2° Grado: 78 – 1° Grado: 96 – Allievi: 104 – Totale: 354 ARBITRI: Nazionali: 16 – Regionali: 28 – Provinciali: 55 – Totale: 99 OSSERVATORI: Nazionali: 5 – Regionali: 6 – Totale: 11 DELEGATI TECNICI: 3 MASSAGGIATORI: 15 SEGNAPUNTI FEDERALI: 497 SQUADRE NAZIONALI: Maschili: 8 – Femminili: 5 – Totale: 13 SQUADRE REGIONALI: Maschili: 26 – Femminili: 27 – Totale: 53 SQUADRE PROVINCIALI: Maschili: 37 – Femminili: 48 – Totale: 85 SQUADRE GIOVANILI: Maschili: 105 – Femminili: 169 – Totale: 274 NUMERO GARE PROVINCIALI DISPUTATE: 2609 13