Porto di Venezia - 5stellemontecchiomaggiore
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Porto di Venezia - 5stellemontecchiomaggiore
Data ultimo aggiornamento Ente di gestione 07 – 11 - 2013 Autorità portuale di Venezia Presentazione Il porto di Venezia si estende su una superficie complessiva di circa 2000 ettari ed è diviso in due zone: Marittima che costituisce il vecchio nucleo ed è destinata esclusivamente al traffico passeggeri e Marghera dove si svolge il traffico merci. A Porto Marghera è concentrato il traffico commerciale e quello creato con navi porta-container e petroliere che forniscono la limitrofa zona industriale e sono collegate con l’interporto. Grazie ai lavori di scavo effettuati sul Canale Petroli nel 2007, al terminal possono accedere navi fino a 260 m di lunghezza. La Stazione marittima, situata ai margini del centro storico nella zona di Santa Marta, ospita le navi traghetto e le navi da crociera. Il terminal può accogliere navi fino a 304 m di lunghezza. Nel 2012 il Porto di Venezia ha movimentato un totale di 25.375.834 tonnellate di merci (-3,5% rispetto al 2011) e 429.893 teu (-6,2% rispetto al 2011). Sede Vie di accesso Piani di sviluppo/investimenti Il Porto di Venezia fa parte dell’associazione Napa (North Adriatic Ports Association) insieme ai porti di Trieste, Ravenna, Koper/Capodistria e Fiume/Rijeka. Santa Marta, Fabbricato13, 30123 Venezia Il Porto di Venezia è composto da due sezioni principali a cui corrispondono altrettanti accessi: la bocca di porto di Malamocco per il traffico commerciale/industriale e la bocca di porto di Lido per il traffico crocieristico, traghetti, navi veloci e yacht). Accessibilità ferroviaria Lo scalo ferroviario di Marghera, attraverso lo snodo di Venezia-Mestre, collega il Porto di Venezia alla rete internazionale. A Marghera Scalo i treni in arrivo/partenza possono sostare o transitare dopo le operazioni di carico/scarico. Accessibilità stradale L’accesso automobilistico alla sezione di Marittima e alle altre zone portuali di Venezia insulare (S. Marta e S. Basilio) avviene attraverso il Ponte della Libertà, anch'esso collegato alla Strada Statale Romea (SS309E55), alla Strada Regionale Padana Superiore (SR11), e alle autostrade (A4 e A27), oltre che alla Strada Statale Triestina (SS14). Dal mese di aprile 2013 è stato riattivato a Marghera il punto franco del Porto di Venezia. Si tratta di un'area di 8000 mila metri quadri posizionata all'ingresso del porto, uno dei quattro punti franchi riconosciuti dall'Unione Europea in Italia (insieme a Trieste, Genova e Gioia Tauro). A gennaio 2013 è stato approvato il nuovo Piano operativo triennale del Porto di Venezia. Nuovo terminal off-shore L’Autorità oprtuale punta a realizzare una piattaforma off-shore, a circa otto miglia marine al largo di Venezia, di fronte alla bocca di porto di Malamocco. L’opera prevede la costruzione di una “diga foranea” di quattro chilometri appoggiata sul fondale a venti metri di profondità e la realizzazione di un terminal petrolifero con un oleodotto sotterraneo di 26 chilometri che raggiungerà Porto Marghera per lo stoccaggio del greggio. La piattaforma in alto mare sarà dotata di un terminal per la movimentazione dei container, con un sistema che consentirà il loro trasferimento in laguna per mezzo di chiatte, anch’esse dirette a Porto Marghera, in un’area individuata dell’ampiezza di 90 ettari. Grazie a tali chiatte sarà possibile evitare il transito presso Venezia di grandi navi mercantili. Il progetto ha ottenuto il via libera del Consiglio superiore dei lavori pubblici e, ad agosto 2013, anche da parte della Commissione Via del Ministero dell’Ambiente. Il passaggio successivo nell’iter di approvazione dovrà essere il pronunciamento del Cipe. Il nuovo porto off-shore dovrebbe richiedere un investimento di circa 2,5 miliardi di euro, ripartiti tra i investitori privati (60% dell’ammontare) e pubblici (40%), secondo le modalità del project financing. Nuovo terminal di Fusina Il progetto relativo al nuovo Terminal delle Autostrade del Mare prevede la realizzazione in project financing di 2 darsene con 4 banchine capaci di ospitare 4 traghetti per il trasporto di camion o i loro rimorchi (Ro-Ro) ed anche di auto e passeggeri (Ro-Pax). Il progetto prevede anche la realizzazione di una piattaforma logistica dotata di infrastrutture viarie e ferroviarie e di nuovi fabbricati, magazzini, piazzali portuali e parcheggi per un’area complessiva di 36 ettari. Parte del progetto (Darsena Sud e piattaforma logistica) verrà realizzato in Project Financing. La Darsena Nord, invece, sarà realizzata a cura dell’Autorità Portuale. I lavori di bonifica nell'area della futura Darsena Nord sono iniziati nel mese di maggio 2012 con termine fissato a gennaio 2014. Sono previsti circa 245 milioni di euro per l’investimento (80% dei quali di origine privata). Canale Sant’Angelo-Contorta Nel contesto dell’intervento per la risoluzione del problema del passaggio delle grandi navi da crociera nel Bacino San Marco, il Governo ha dato il via libera all’escavo del nuovo canale della Contorta. Il canale avrà una lunghezza di circa 4 km e un costo stimato in 150 milioni di euro. L’opera dovrà ora passare attraverso la Valutazione di impatto ambientale e potrebbe essere inserita in Legge obiettivo per velocizzarne l’iter di approvazione. Nuovo terminal container Per potenziare la propria capacità di ricezione nel settore container, il Porto di Venezia ha deciso di realizzare un nuovo terminal capace di accogliere, a pieno regime, fino a 1.400.000 TEU all’anno. L’obiettivo è l’aumento delle capacità di ricezione del traffico container che nel Mediterraneo è cresciuto in maniera sostenuta negli ultimi anni. Il terminal sorgerà in un’area industriale dismessa di Porto Marghera (aree ex Syndial e Montefibre) e avrà 91 ettari di superficie, 32 dei quali adibiti a un district park dedicato alla prima lavorazione delle merci. Strutture Lo sviluppo della rete ferroviaria Il Porto di Venezia vuole sviluppare e ammodernare la rete ferroviaria interna, così da rafforzare le vie di collegamento retroportuali. A giugno 2012 è stato inaugurato il nuovo scalo ferroviario di Marghera a servizio del Porto. L’intervento ha portato alla posa di sette nuovi binari, tre dei quali elettrificati, più un ottavo binario a sevizio dell’isola portuale. L’opera, a cura dell’Autorità portuale e di Rfi ha comportato un investimento di 12,2 mlioni di euro, con un co-finanziamento europeo di 900 mila euro. Una volta che sarà del tutto a regime lo scalo potrà garantire un traffico di 50 treni al giorno. A questi, dalla fine del 2013, si dovrebbero aggiungere anche i treni formati a Fusina nel nuovo terminal in costruzione. L’infrastruttura collega in maniera più efficace il porto con gli interporti di Padova e di Verona. Numero di bacini: 2 Profondità fondali: 12,00 metri Lunghezza totale banchine: 30.000 metri Superfici per attività logistiche: 20.450.000 mq Rete ferroviaria interna: 205 km Terminal merci: 26 Terminal passeggeri: 8 Servizi Servizi portuali: - servizi tecnico/nautici - servizi alle navi - sorveglianza in ambito portuale - servizi vari di assistenza a bordo Servizi per le merci: - Trattamento merci - Imballaggio e condizionamento merci - Trattamento contenitori - Spingicarro Servizi per i passeggeri: - Terminal Crociere - Collegamenti di linea con Grecia e medio oriente per tutto l’anno - Collegamenti tramite aliscafo con Croazia e Slovenia - Approdi per nautica da diporto - Accompagnatore turistico ed interprete Operatori Terminal commerciali Centro Intermodale Adriatico - L'attività principale del C.I.A. S.p.A. è rappresentata dall'offerta di servizi logistico-intermodali per merci che arrivano via mare, camion e treno. Il Terminal è specializzato nella movimentazione di rinfuse, prodotti siderurgici e merci varie. Multi Service - impresa portuale di imbarco sbarco, per conto terzi, di ogni tipo di merce e in particolare di prodotti siderurgici in colli e alla rinfusa, di altre rinfuse - cereali, sfarinati, fertilizzanti, sabbia ecc, di impiantistica, di altre merci varie e di traffico ro-ro. Terminal Intermodale Venezia - originariamente era nato come un terminal multipurpouse per navi convenzionali, ha iniziato una nuova fase di sviluppo operando navi di linea interamente dedicate a container Terminal Rinfuse Marghera - è specializzato nella movimentazione di combustibili solidi, prodotti siderurgici, minerali. È controllato da Terminal Rinfuse Italia. Terminal Rinfuse Italia - tratta principalmente prodotti agro-alimentari e rinfuse nere (carbone, ferroleghe e ghisa). Svolge anche operazioni di RoRo. Transped – attivo nel campo della movimentazione e della logistica industriale, in particolare all'interno dello Stabilimento Petrolchimico di Porto Marghera. Vecon - gestisce dal 1988 il terminal container di Venezia ed è la prima impresa portuale privata autorizzata ad operare al porto commerciale Terminal passeggeri Venezia Terminal Passeggeri - fondata nel 1997 dall’Autorità Portuale per promuovere ed incrementare l’attività passeggeri nel Porto di Venezia, opera nelle aree di Marittima, di S. Basilio, e Riva dei Sette Martiri Altri terminal 19 altre società operano terminal all’interno del Porto di Venezia. Lavorano in conto proprio e gestiscono terminal petroliferi (Eni, Decal, Petroven, S. Marco Petroli) e industriali-commerciali (Alcoa Trasformazioni, Bunge Italia, Cereal Docks, Colacem, Enel Produzione Fusina e Marghera, Fintitan, Grandi Molini Italiani, Idromacchine, Ilva, Marghera Portuale, Polimeri Europa, Simar, S.I.L.O. Pagnan, Syndial). Criticità Il dissidio con al centro la questione del transito delle grandi navi da crociera nel Bacino San Marcom che vedeva contrapposti Il comune di Venezia, l’Autorità portuale e i comitati che si opponevano al opassaggio delle navi è stato almeno in parte risolto. Il Governo ha infatti deciso un graduale taglio delle navi di maggiori dimensioni. Dal 1° gennaio 2014 ci sarà la riduzione del 40% delle navi sopra le 40 mila tonnellate, mentre dal 1° novembre successivo scatterà la definitiva estromissione di quelle sopra le 96 mila. A regime dovrebbero esserci circa 160 passaggi in meno, con un taglio di circa 1 milione di passeggeri. Il Governo ha anche dato il via libera all’escavo del nuovo canale Sant’Angelo-Contorta che, una volta completato, consentirà alle navi da crociera di raggiungere il terminal della Marittima attraverso un percorso alternativo a quello attuale. E’ stato inoltre deciso di promuovere una revisione del Piano regolatore portuale per individuare punti di approdo alternativi alla Marittima nell’area industriale di Porto Marghera. Il Comune e i comitati di cittadini hanno espresso contrarietà alla scelta di scavare il nuovo canale per timore di un forte impatto ambientale sull’ecosistema lagunare. Le imprese dell’industria crocieristica lamentano invece un forte calo degli introiti e, conseguentemente, dell’impatto economico delle crociere sull’economia dell’area.