Presentazione

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Presentazione
Presentazione progetto
“Da Coco a Chanel”
Omologazione, massificazione, appiattimento sociale: parole che,
oggigiorno, finiscono irrimediabilmente sulla bocca di tutti ma che
raramente siamo in grado di comprendere e decifrare.
Vivendo immersi in una società palesemente sulla via dell'uniformazione
di massa, è inevitabile fermarsi a pensare: perché il singolo preferisce
reprimere la propria individualità a favore del giudizio collettivo? quando
è iniziato tutto ciò? sono mai esistite personalità che si sono volute
svincolare dagli schemi comuni, imponendo la propria soggettività?
Esempio significativo di ciò, la coriacea, folle, coraggiosa, cinica e
soprattutto anticonformista Gabrielle Coco Chanel.
Quando si pronuncia il nome “Chanel”, si è soliti associarlo più al marchio
che alla donna che è stata.
La grande griffe, oggigiorno emblema dell’uniformazione dei costumi e
modello anelato dalle altre case di moda, si distacca completamente dalla
personalità anticonformista della sua fondatrice.
Attraverso l’esempio nota stilista, ci proponiamo di dimostrare quanto sia
possibile emergere dalla massa e indurre il singolo all’approvazione delle
proprie idee.
A questo proposito abbiamo deciso di indagare le ragioni che portano
all’accettazione di pensieri che si distaccano dai canoni prestabiliti
all’interno della società.
Il coraggio di emergere è ancora presente nel nostro tempo?
E se sì può e si deve fermare quel processo di appiattimento socioculturale che inibisce lo spirito di iniziativa personale?
Per realizzare questo progetto –che proponiamo utilizzando la “scrittura
tradizionale”- abbiamo impiegato circa una settimana; calcolando i nostri
tempi di produzione riteniamo necessari per terminare la storia 20/30
giorni circa.
Le fonti utilizzate si rifanno principalmente a libri, articoli e interviste di
grandi personalità, citandone alcune:
Axel Madsen (Chanel, una vita d’epoca); Georg Simmel (Moda e
metropoli); siti vari.
Chiara Cerrito
Laura Mancini
Edoardo Trevisi