L`ADHD in età prescolare: indicatori di rischio e modalità di

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L`ADHD in età prescolare: indicatori di rischio e modalità di
Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività
VIII° CONGRESSO NAZIONALE
Pescara, 16-17 settembre 2011
Simposio Piccoli ADHD crescono: dalla prima infanzia all’età adulta
L’ADHD in età prescolare: indicatori di rischio e
modalità di intervento psicoeducativo
Daniele Fedeli
Ricercatore e docente di Psicologia delle disabilità
Università degli Studi di Udine
L’ADHD nella fascia prescolare
Prevalenza del 2% (Mahone & Hoffman, 2007; Gadow & Nolan, 2002; McGoey,
Eckert & DuPaul, 2002)
Applicabilità degli indicatori sintomatologici del DSM-IV
alla fascia prescolare (DeWolfe, Byrne & Bawden, 2000; Sonuga-Barke, Thompson,
Abikoff, Klein & Miller Brotman, 2006)
Profili simili di comorbilità e suddivisione in sottotipi
Il profilo esecutivo nei prescolari
1. Deficit di inibizione (specifici per ADHD e non ODD) (Thorell &
Wahlstedt, 2006; Auerbach et al., 2008)
2. Rigidità - Difficoltà a switchare tra modalità di risposta ad un gioco
3. Ridotta consapevolezza dei propri comportamenti (autoefficacia
relativamente preservata)
Criticità diagnostiche nei prescolari
1. Evolutività di alcune condotte
2. Alta incidenza normativa di comportamenti oppositivi
3. Assenza di setting strutturati a livello scolastico
4. Elevata variabilità delle prestazioni
Alcune cautele diagnostiche:
9-12 mesi di durata dei sintomi (vs. 6 mesi)
Soglia diagnostica da adattare
Criticità diagnostiche nei prescolari
Deficit di inibizione cognitiva
- ridotto linguaggio interno
- scarsa tolleranza frustrazione
- rigidità cognitiva
Limitato orientamento e
persistenza nel compito
- difficoltà di working memory
- ridotta pianificazione
- alterata percezione del tempo
Deficit di controllo motorio
- irrequietezza motoria
- oppositività
- aggressività
Fedeli D. (2008). KIWI. Kit Iperattività: Valutazione e Intervento in classe. Firenze: OS
Criticità diagnostiche nei prescolari
Fascia d’età
N. fattori
Varianza spiegata
3 anni
7
73,144
4 anni
4
72,436
5 anni
3
73,833
Nota
Analisi delle componenti principali con rotazione obliqua
Direct Oblimin. Saturazioni fattoriali >0,4.
Indicatori di continuità omo- ed etero-tipica:
1. Gravità dei sintomi a 3 anni di vita
2. Isolamento e rifiuto sociale
3. Comorbilità con disturbi della condotta
4. Pratiche educative disfunzionali nel primo anno di vita
(eccessivo ricorso a sanzioni, intrusività, stile coercitivo, ecc.)
(Morrell & Murray, 2003)
Stabilità degli indicatori precoci di iperattività a 2 – 3 – 4 anni: r=.5 (Price et al., 2005).
Indicatori temperamentali precoci
4 mesi
7 mesi
12 mesi
25 mesi
Irritabilità, inconsolabilità,
difficoltà di adattamento,
irregolarità dei ritmi
Ridotta focalizzazione
attentiva
Ridotta vigilanza,elevata
attività motoria,
disregolazione emotiva
Ridotto controllo inibitorio
(Auerbach et al., 2008; West, Schenkel & Pavuluri, 2008; Stormont-Spurgin & Zentall, 1995)
Il ruolo delle percezioni genitoriali
I genitori di prescolari sottovalutano il rischio di un disturbo ADHD:
considerano i comportamenti disfunzionali una fase transitoria
attribuiscono i comportamenti disfunzionali ad una intenzione
oppositiva del bambino
sopravvalutano le proprie capacità di gestione del bambino
non si devono ancora confrontare col le richieste esigenti da
parte del contesto scolastico
Il ruolo delle percezioni genitoriali
Atteggiamento genitoriale
di sottovalutazione
Ridotto tasso di ricerca di
aiuti specialistici
(Maniadaki, Sonuga-Barke,
Kakouros & Karaba, 2006)
Mantenimento di un sufficiente
livello di autoefficacia genitoriale
e di clima familiare
(DeWolfe, Byrne & Bawden, 2000)
Utilità di interventi psicoeducativi rivolti ai genitori sui segnali
precoci di rischio di ADHD
Un modello d’analisi basato sul gioco
1. Caratteristiche
fondanti
4. Dimensioni
sociali
2. Abilità di
gestione
3. Aspetti
prestazionali
1. Caratteristiche fondanti
Deficit di
inibizione e
attenzione
Motivazione intrinseca
Transizioni frequenti
tra attività
Controllo
Passività, assenza di
iniziativa, disturbo
Sospensione della realtà
Interazione
superficiale, rigidità,
scarsa generatività
1. Caratteristiche fondanti: il rischio della rigidità
20
18
Impulsività
16
14
12
Commission errors
Omission errors
10
8
6
Disattenzione
4
2
0
REW-RC
RC-REW
RC-RC
REW-REW
Iaboni, Douglas & Baker, 1995
2. Abilità di gestione
I bambini prescolari ADHD giocano da soli significativamente più dei controlli.
I bambini prescolari ADHD mostrano un maggior numero di transizioni nel
gioco rispetto ai controlli (22% vs. 12%).
I bambini prescolari ADHD presentano un maggior numero di comportamenti
disturbanti durante le transizioni (entrata o uscita da un gioco).
I bambini prescolari ADHD sperimentano il rifiuto sociale dei coetanei tre
volte più spesso dei controlli.
2. Abilità di gestione
Difficoltà a gestire le
transizioni nel gioco
Comportamenti
aggressivi
Rifiuto e isolamento
sociale
Elevati livelli di
frustrazione
3. Aspetti prestazionali: indicatori motori
Indicatori quantitativi (es. velocità) preservati.
Compromissione (scarsa accuratezza ed elevata variabilità) degli aspetti
qualitativi in sequenze motorie complesse (coordinazione, equilibrio statico
e dinamico, fluenza, organizzazione, autocorrezione, controllo dei
movimenti ‘overflow’, ecc.).
Predittività all’età di 5 anni.
Specificità rispetto al disturbo ADHD e non al disturbo ODD/CD.
Compromissione della sfera grosso e fino-motoria.
Coinvolgimento del sistema dopaminergico.
Coinvolgimento della corteccia prefrontale dorsolaterale
(Kroes, Kessels, Kalff, Feron, Vissers & Vles, 2002; Kalff et al., 2003)
4. Dimensioni sociali
Ridotto decentramento
e capacità empatica
Studi sui gesti ‘informativi’ a 12 mesi
LISZKOWSKI U., CARPENTER M., STRIANO T.,
TOMASELLO M. (2006), Twelve- and 18Month-Olds Point to Provide Information for
Others, in “Journal of Cognition and
Development”, 7, pp. 173-87.
Compromissione della
reciprocità ludica
Un caso particolare: il ‘rough-and-tumble’ play
1. I bambini hanno una mimica emotiva felice
2. I colpi sono frenati o simulati
3. Il bambino ‘dominante’ non arriva mai ad un
controllo fisico totale dell’altro
4. Il bambino accetta dei limiti
5. Al termine del gioco di lotta, i bambini
continuano a giocare insieme
Un modello di intervento psicoeducativo basato sul gioco
Fedeli (2008). La gestione del tempo libero: una sfida per la flessibilità cognitiva
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