10 UdA IV - Dalla parte dei bambini

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10 UdA IV - Dalla parte dei bambini
COMPETENZE settembre 2013
UdA IV – Dalla parte dei bambini
UNITÀ DI APPRENDIMENTO INTERDISCIPLINARE
Classe IV– Scuola primaria
DALLA PARTE DEI BAMBINI
Senso formativo del percorso
Accompagnare gli alunni in un percorso di ricerca e di riflessione sul loro mondo, fatto di
emozioni, sentimenti, aspettative, bisogni, ma anche di domande significa invitarli a intraprendere un viaggio di introspezione e di ricerca, dentro di sé e fuori di sé, un cammino
per imparare a conoscersi e, nello stesso tempo, a entrare in dialogo con se stessi e con
gli altri. È un’occasione per scoprire e condividere quegli elementi di reciprocità e di interdipendenza che ci legano tutti gli uni agli altri, nella condivisione di un’identità che supera
le differenze e i particolarismi per lasciare intravedere, nella comune appartenenza
all’umanità, le sue radici più profonde.
Ma è anche un’opportunità per aiutarli a scoprire, in contesti comunicativi emotivamente e
affettivamente coinvolgenti e motivanti, una pluralità di canali e linguaggi, verbali e non
verbali, scoprendone le potenzialità espressivo-comunicative e le regole per il loro impiego.
Competenze da promuovere
Competenza focus: Comunicazione nella madre lingua
© DeAgostini Scuola S.p.A, Novara - Fotocopiabile Competenze correlate: - Competenze sociali e civiche
- Imparare a imparare
I riferimenti dei traguardi per lo sviluppo delle competenze disciplinari sono riportati nella
matrice competenze chiave/traguardi disciplinari.
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COMPETENZE settembre 2013
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Rappresentazione delle dimensioni chiave della competenza focus:
Comunicazione nella madre lingua
DISPONIBILITÀ ALL’ASCOLTO CONSAPEVOLEZZA COMPRENSIONE DEI MESSAGGI PRODUZIONE DI MESSAGGI RIELABORAZIONE DELLA COMUNICAZIONE © DeAgostini Scuola S.p.A, Novara - Fotocopiabile GESTIONE DELL’INTERAZIONE 2
COMPETENZE settembre 2013
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© DeAgostini Scuola S.p.A, Novara - Fotocopiabile Rubrica valutativa sulla competenza focus: Comunicazione nella madre
lingua
DIMENSIONI
Parziale
Accettabile
Intermedio
Avanzato
Comprensione
dei messaggi
Individua e seleziona le informazioni, ma deve essere guidato a decodificare contenuti e scopo dei
messaggi.
Individua e seleziona le informazioni, decodificando i contenuti essenziali dei messaggi.
Individua, seleziona e analizza criticamente le informazioni, decodificando contenuti e
scopo dei messaggi.
Individua, seleziona e
analizza criticamente
le informazioni, decodificando in modo autonomo contenuti e
scopo dei messaggi.
Rielaborazione
della
comunicazione
Fatica a collegare
tra loro esperienze,
conoscenze, concetti.
Coglie alcune relazioni tra le conoscenze e le
esperienze personali.
Mette in relazione
tra loro conoscenze, concetti, vissuti
e li utilizza in funzione degli scopi
comunicativi.
Mette in relazione tra
loro conoscenze, concetti, vissuti e li utilizza in modo autonomo
e creativo in funzione
degli scopi comunicativi.
Produzione di
messaggi
Deve essere guidato a esprimere
vissuti e verbalizzare esperienze in
forma linguisticamente corretta.
Utilizza
espressioni semplici ma
linguisticamente
corrette per esprimere vissuti e
verbalizzare
esperienze.
Utilizza in modo
corretto il linguaggio per esprimere
vissuti, verbalizzare esperienze e
concettualizzare
conoscenze.
Utilizza in modo personale, creativo e corretto il linguaggio per
esprimere vissuti, verbalizzare esperienze,
concettualizzare conoscenze.
Consapevolezza Necessita dell’adulto per orientarsi nel contesto
comunicativo.
Riconosce lo scopo della comunicazione.
Ha chiaro lo scopo
e la dinamica comunicativa.
Mostra consapevolezza dello scopo e della
dinamica comunicativa.
Disponibilità
all’ascolto
In situazioni comunicative deve
essere sollecitato
a mantenere l’interesse e l’attenzione.
In situazioni comunicative
mostra in modo non
continuo
atteggiamenti di interesse e attenzione per gli apporti
degli interlocutori.
In situazioni comunicative mostra
atteggiamenti
di
interesse e attenzione per gli apporti degli interlocutori.
In situazioni comunicative mostra atteggiamenti di interesse,
attenzione e coinvolgimento per gli apporti degli interlocutori.
Gestione
dell’interazione
Deve essere sollecitato a interagire e a rispettare
le regole essenziali
della
comunicazione.
Interagisce nelle
discussioni rispettando le regole
essenziali
della
comunicazione.
Interagisce in modo
collaborativo
nelle
discussioni
rispettando le regole della comunicazione.
Interagisce in modo
collaborativo nelle discussioni apportando
contributi originali e
rispettando le regole
della comunicazione.
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COMPETENZE settembre 2013
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Traguardi per lo sviluppo di competenze e obiettivi di apprendimento
disciplinari
ITALIANO
Traguardi
Obiettivi di apprendimento
L’allievo partecipa a scambi comunicativi
con compagni e docenti (conversazione,
discussione di classe, scambi epistolari
guidati…) attraverso messaggi semplici,
chiari e pertinenti, formulati con un registro
il più possibile adeguato alla situazione.
Legge e comprende testi di vario tipo, continui e non continui, ne individua il senso
globale e le informazioni principali, utilizzando in modo non completamente autonomo strategie di lettura adeguate agli
scopi.
Scrive testi chiari e coerenti, legati
all’espe-rienza e alle diverse occasioni che
la scuola offre; rielabora testi parafrasandoli, completandoli, trasformandoli.
Interagire in modo collaborativo in una conversazione, in una discussione, in un dialogo
su argomenti di esperienza diretta e indiretta, formulando domande, dando risposte e
fornendo spiegazioni ed esempi.
Cogliere in una discussione le posizioni
espresse dai compagni ed esprimere la propria opinione su un argomento in modo chiaro e pertinente.
Ricercare informazioni in testi di diversa natura e provenienza per scopi pratici o conoscitivi applicando tecniche di supporto alla
comprensione (quali, per esempio, sottolineare, annotare informazioni, costruire mappe e schemi ecc.).
Esprimere per iscritto esperienze, emozioni,
stati d’animo, anche sotto forma di diario.
Produrre racconti scritti di esperienze personali o vissute da altri e che contengano le informazioni essenziali relative a persone,
luoghi, tempi, situazioni, azioni.
Produrre semplici testi legati a scopi diversi
(narrativi, descrittivi, informativi) chiari e
coerenti.
© DeAgostini Scuola S.p.A, Novara - Fotocopiabile STORIA
Traguardi
Obiettivi di apprendimento
Organizza, sotto la guida dell’insegnante, Esporre con coerenza conoscenze e concetle informazioni e le conoscenze, tema- ti appresi usando il linguaggio specifico della
tizzando e usando le concettualizzazioni disciplina.
pertinenti.
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ARTE E IMMAGINE
Traguardi
Obiettivi di apprendimento
Utilizza le conoscenze e le abilità relative
al linguaggio visuale per produrre varie tipologie di testi visivi (espressivi, narrativi,
rappresentativi e comunicativi) e rielaborare in modo creativo le immagini, con molteplici tecniche, materiali e strumenti (grafico-espressivi, pittorici e plastici, ma anche audiovisivi e multimediali).
Elaborare creativamente produzioni personali e autentiche per esprimere sensazioni
ed emozioni; per rappresentare e comunicare la realtà percepita.
Sperimentare strumenti e tecniche diverse
per realizzare prodotti grafici, plastici, pittorici e multimediali.
© DeAgostini Scuola S.p.A, Novara - Fotocopiabile Le parole in corsivo integrano o modificano il testo originale delle Indicazioni Nazionali
2012.
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Situazione problema
Come possiamo fermare l’attenzione dei “grandi” sulla realtà dei più piccoli?
L’organizzazione di uno spazio di incontro, comunicazione, dialogo con i genitori della
scuola sarà l’occasione per “raccontare” il mondo dei bambini attraverso la voce dei diretti
protagonisti.
Organizzazione del lavoro didattico
Soggetti coinvolti:
gli insegnanti di italiano, storia, arte e immagine
Spazi:
la classe e/o, eventualmente, uno spazio laboratoriale.
Tempi di sviluppo:
Il progetto può essere sviluppato nell’arco di due mesi con due incontri settimanali della
durata di due ore ciascuno.
Scansione operativa
Attività didattica
Collegamenti con
la competenza
focus
Condivisione di senso
© DeAgostini Scuola S.p.A, Novara - Fotocopiabile Una lettera al mondo dei grandi.
Introduciamo l’attività invitando gli alunni a scrivere una lettera
agli adulti: un’occasione per esprimere tutto quello che, spesso,
nella quotidianità non trova tempo e spazio di ascolto; sarà il modo per incominciare a prendere coscienza della molteplicità di bisogni, di esigenze, di aspettative di cui ciascun bambino è
espressione e che, spesso, proprio dagli adulti restano inascoltati.
L’alunno è stimolato a
prendere coscienza
di vissuti ed emozioni, a esprimerli e a
comunicarli; a individuare obiettivi e piste
di lavoro confrontandosi con idee e punti
Dalla lettura e dall’analisi collettiva dei testi facciamo emergere di vista diversi.
tali bisogni profondi e un interrogativo: come possiamo contribuire a sensibilizzare i grandi sulla complessa e, spesso, difficile
condizione dell’infanzia?
Registriamo le ipotesi degli alunni e orientiamo la discussione
verso l’organizzazione di un incontro aperto ai genitori della scuola nel quale rendere visibili aspetti di realtà visti con l’occhio dei
più piccoli.
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Allenamento
- Quanti bisogni!
Invitiamo i bambini a ripensare ai loro vissuti, scolastici, familiari,
di amicizia per cogliere situazioni di particolare benessere, serenità, gratificazione, cercando di individuarne anche le motivazioni
sottese.
Per contrasto, invitiamoli a cogliere momenti e situazioni nelle
quali, invece, hanno sperimentato vissuti di disagio o di malessere, evidenziando gli elementi dei quali si sono sentiti maggiormente privati.
Per meglio valorizzare quanto emerso da ciascun bambino e facilitare la comunicazione e il confronto all’interno del gruppo, invitiamo gli alunni a completare una tabella di sintesi; per esempio:
In un contesto comunicativo emotivamente coinvolgente e motivante, l’alunno è stimolato a esprimere e
a comunicare vissuti,
sentimenti ed emozioni e a condividerli
con i compagni, sviluppando
atteggiamenti di ascolto, accoglienza, valorizzazione reciproca.
STIAMO BENE
Dove
A casa
Quando
w Posso confidare
Perché
w Mi sento amato
i miei pensieri
w Mi sento sicuro
w Mi ascoltano
w ……………….
w Gioco con i miei
genitori
w ………………….
A scuola
w Imparo cose
nuove
w Sono soddisfatto di me
w Mi diverto con
w Sento di avere
amici
© DeAgostini Scuola S.p.A, Novara - Fotocopiabile i compagni
Con gli amici
w Discuto
w Posso esprimere le mie idee
w ………………….
w ……………….
w Facciamo festa
insieme
w Mi sento
w Mi confido
w ………………….
accettato
w Posso fidarmi
w …………….
Questo primo confronto guiderà i bambini a cogliere, nei vissuti
da loro espressi, molti elementi comuni: che cosa significa tutto
questo? Evidentemente esistono cose importanti per tutti allo
stesso modo: sono i bisogni fondamentali.
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© DeAgostini Scuola S.p.A, Novara - Fotocopiabile Su un grande cartellone riportiamo le situazioni di benessere che
risultano maggiormente condivise dalla classe e, di ciascuna,
scopriamo a quale bisogno fondamentale può essere ricondotta:
Situazioni di benessere
w Giocare
Bisogni
w Divertimento
w Essere curati
w Assistenza
w Stare in compagnia
w Socialità
w Volersi bene
w Affetto
w Discutere
w Espressione
w Fare ciò che piace
w Libertà
w ………
w ………
Lo zainetto dei desideri
Immaginiamo di dover partire per un viaggio che ci terrà lontani
da casa per un lungo periodo di tempo. Abbiamo la possibilità di
portare con noi un piccolo zaino, una sorta di scatola dei desideri,
contenente appunto quei tesori dei quali sentiamo di non poter
fare assolutamente a meno: fotografie, piccoli oggetti, disegni e
altro.
Invitiamo ciascun bambino, individualmente, a preparare il proprio zainetto pensando anche alle motivazioni sottese alla scelta
di ogni oggetto portato. Al termine, ogni alunno aprirà il proprio
zaino, mostrerà al gruppo gli oggetti contenuti e illustrerà le
motivazioni delle scelte (es. “Ho portato il mio orsacchiotto
preferito come ricordo delle favole che il babbo mi racconta prima
di addormentarmi”).
Con opportune domande di stimolo aiutiamo i bambini a mettere
meglio a fuoco il legame fra i singoli oggetti ed i bisogni profondi
di cui sono espressione; per esempio:
la fotografia dei genitori à bisogno di amore;
il giocattolo preferito à bisogno di sicurezza.
Annotiamo i bisogni man mano che emergono, discutiamone
collettivamente e introduciamo un nuovo spunto di riflessione:
perché abbiamo così tanti bisogni?
Classifichiamo i bisogni
Guidiamo gli alunni a cogliere la relazione tra bisogni e persona:
tanti sono i bisogni perché tante sono le dimensioni costitutive
della persona; corpo, mente, cuore. Classifichiamoli e
rappresentiamoli graficamente:
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CORPO
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MENTE
Alimentazione
Conoscenza
Salute
Espressione
……………………
……………………
CUORE
Affetto
Amore
Amicizia
………….
© DeAgostini Scuola S.p.A, Novara - Fotocopiabile Sintetizziamo i fondamentali concetti emersi durante il percorso e
verbalizziamoli per meglio fissarli:
Dai bisogni ai diritti
Introduciamo un ulteriore elemento di riflessione: i bisogni che
cia-scuno di noi ha individuato come personale patrimonio,
valgono anche per gli altri?
Ricerchiamo e analizziamo articoli di giornale, documentazione,
rac-conti, poesie, che ci aiutino a cogliere se e quanto i bisogni
da noi individuati siano veramente comuni a tutti i bambini,
indipenden-temente dal sesso, dalla razza, dalla religione,
dall’ambiente di vita.
Esaminiamo ogni testo e, da ciascuno, cerchiamo di risalire al
nucleo di bisogni che, in maniera diretta o indiretta, come desideri
o come mancanze, vengono di fatto affermati.
La discussione comune su quanto emerso dall’analisi, ci
consente di fissare alcuni concetti fondamentali:
▪ Ci sono bisogni che, più di altri, sono essenziali per la sopravvivenza e il benessere di tutti.
▪ Sono i bisogni che tutti i bambini, come tutte le persone
del mondo, per il fatto stesso di esistere, manifestano.
▪ In ragione della loro irrinunciabilità, tali bisogni sono
riconosciuti e accettati dalla comunità come valori e sanciti
come diritti costitutivi e inalienabili della persona.
L’alunno classifica le
informazioni raccolte,
individua relazioni tra
i diversi contributi,
formula concetti, li
verbalizza e li sistematizza in reti concettuali significative. Collabora con i compagni per la costruzione
delle conoscenze e
dei concetti.
Una legge fatta apposta per i bambini
Come la comunità si fa carico della promozione e della tutela di
tali bisogni/diritti?
Accostiamo gli alunni alla Convenzione Internazionale dei Diritti
dell’Infanzia attraverso la lettura di una scheda (Allegato 1) che li
aiuti a entrare nello spirito del Documento per coglierne:
▪ le motivazioni che hanno condotto all’emanazione di L’alunno è stimolato
alla lettura e alla
questo particolare tipo di codice e le relative finalità;
comprensione di testi
▪ il senso, il significato e il valore complessivo del testo.
scritti di varia natura
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Dopo una prima, globale lettura del testo, invitiamo gli alunni,
eventualmente divisi in piccoli gruppi, ad analizzare i primi dieci
articoli della Convenzione: per evidenziare e classificare i fondamentali diritti affermati, proponiamo agli alunni di esaminarli utilizzando, come chiave di lettura, il rapporto bisogni/diritti scoperto
dai bambini analizzando se stessi e i propri vissuti.
Accompagniamo l’attività con alcune domande guida:
▪ Quale diritto è affermato in ogni articolo?
▪ Qual è il suo significato?
▪ A quale bisogno fa riferimento? Perché?
▪ C’è corrispondenza tra i diritti affermati e i bisogni da noi
scoperti? Perché?
▪ Possiamo trovare un valore più generale che comprenda
e riassuma tutti gli altri? (Il valore della persona).
per ricavare informazioni, ampliare le
proprie conoscenze,
porre domande, formulare ipotesi, esercitare il pensiero riflessivo e critico.
© DeAgostini Scuola S.p.A, Novara - Fotocopiabile Quanto tali diritti, oggi, nel mondo trovano piena attuazione?
- Raccogliamo e analizziamo documentazioni prodotte da organismi internazionali, ecc.; proponiamo poesie, testi, racconti, preferibilmente scritti dai diretti protagonisti, i bambini, dai quali si possano evincere bisogni e diritti, di volta in volta desiderati, o affermati, o violati.
Invitiamo gli alunni a inventare storie nelle quali i bambini siano
L’alunno si accosta a
protagonisti di diritti affermati o negati. (www.eurodesk.it)
una particolare tipoChe cosa possiamo rilevare da tutto questo?
logia di testo, quello
giuridico, e a un lesCertamente una fotografia della condizione dell’infanzia non certo sico specifico della
facile, una condizione nella quale il divario tra l’enunciazione dei disciplina.
diritti irrinunciabili e le reali situazioni di vita è ancora molto grande.
L’alunno è stimolato
alla lettura e comFissiamo alcune parole chiave per illustrarle.
prensione di testi deA conclusione dell’analisi chiediamo agli alunni di ricercare e pro- scrittivi e narrativi per
gettare una modalità grafica che visualizza in modo efficace e coglierne il contenuto
chiaro la corrispondenza individuata, nella Convenzione, tra diritti e il messaggio.
e bisogni.
Proponiamo, a titolo esemplificativo, l’immagine significativa del- L’alunno è stimolato a
l’albero, sinonimo di vita e di crescita, proprio come lo sono i bi- sperimentare le posogni/di-ritti sui quali la Convenzione si fonda.
tenzialità espressive
e comunicative della
lingua intrecciata con
altri linguaggi non
verbali.
Integrazione delle risorse
L’alunno è stimolato a
selezionare e a utiliz- Come possiamo strutturare l’incontro con i genitori in modo tale zare, dal patrimonio
che l’evento sia davvero un’occasione di incontro e di dialogo? La di conoscenze svi-
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discussione, prima a piccoli gruppi e poi a classe intera, sarà fi- luppate attraverso il
nalizzata:
percorso, dati, informazioni ed elementi
a) alla scelta, motivata e condivisa, dei contenuti e dei temi, tra per produrre una coquelli sviluppati nel percorso, ritenuti più significativi da condivide- municazione efficace
re con i genitori;
in funzione degli scopi comunicativi, dei
b) alla scelta condivisa delle modalità ritenute più efficaci per videstinatari e del consualizzare e comunicare i contenuti da presentare; potranno estesto.
sere impiegate tecniche diverse (grafico-pittoriche, audiovisive,
multimediali…).
L’alfabeto dei diritti.
Per ogni lettera dell’alfabeto, chiediamo agli alunni di individuare
un diritto e, attingendo ai contenuti sviluppati e ai materiali prodotti, di riscriverlo con le loro parole, documentarlo e illustrarlo
con storie, situazioni, articoli di giornale, fotografie.
Riflessione sul percorso
Ripercorriamo le tappe più significative del percorso di ricerca e
di riflessione compiuto: che cosa abbiamo imparato? Possiamo
dire di conoscere un po’ meglio noi stessi e di conoscerci meglio
fra di noi? Perché? Quanto l’ascoltarci, il raccontarci, il confrontarci e il lavorare insieme hanno favorito questa maggiore consapevolezza?
L’alunno è stimolato a
prendere coscienza
dei processi di pensiero messi in atto,
dei propri atteggiamenti di fronte ai
compiti, della propria
disponibilità e apertura all’ascolto, al dialogo, alla comunicazione.
Valutazione
© DeAgostini Scuola S.p.A, Novara - Fotocopiabile La valutazione della competenza richiama la prospettiva trifocale impiegata nei kit valutativi, a cui si rimanda per un approfondimento.
Come possibile prova di competenza a conclusione del percorso si suggerisce la seguente: “Dividiamo la classe a piccoli gruppi e, a ciascuno, affidiamo il compito di preparare
una bozza di lettera attraverso la quale invitare i genitori della scuola alla nostra iniziativa.
Con immagini e parole, l’invito dovrà esprimere, in modo sintetico ma accattivante, il senso dell’incontro e invogliare alla partecipazione. La presentazione delle diverse bozze alla
classe e la discussione porterà all’ela-borazione dell’invito definitivo”.
La prestazione richiesta potrà essere valutata sulla base dei seguenti criteri di giudizio:
-
significatività del messaggio prodotto in relazione allo scopo della comunicazione;
pertinenza dei contenuti selezionati per il messaggio in relazione ai contenuti sviluppati nel percorso;
integrazione tra i diversi linguaggi impiegati nella lettera di invito.
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All. 1
I BAMBINI HANNO DIRITTI
Tutti gli esseri umani hanno diritti. Il diritto di dire ciò che pensano, di parlare
la propria lingua, di credere al proprio Dio, di non venire torturati e trattati in
modo disumano. Questi e molti altri diritti sono stati discussi, approvati e messi
per iscritto il 10 dicembre del 1948 durante l’Assemblea Generale delle Nazioni
Unite, oggi nota come ONU. Li puoi leggere nella Dichiarazione dei Diritti
dell’Uomo e sono validi per ogni essere umano.
© DeAgostini Scuola S.p.A, Novara - Fotocopiabile Con il passare degli anni gli adulti si sono accorti di essersi un po’ dimenticati
dell’infanzia. Infatti, i bambini necessitano di una protezione e di diritti speciali,
che l’Assemblea generale dell’ONU ha raccolto nel 1989 nella Dichiarazione
dei Diritti del Fanciullo. Una Dichiarazione che indica la via da seguire, ma non
la rende obbligatoria. Per questo motivo, nel 1979 la Polonia ha inoltrato un
Progetto di Convenzione. Una Convenzione ha un carattere vincolante, nel
senso che ogni Paese firmatario è obbligato a rispettare i Diritti enunciati. Gli
adulti hanno riflettuto a lungo tra il 1979 e il 1990 su quali necessità hanno i
bambini e che cosa è importante per loro. Hanno discusso per molti anni perché dovevano pensare a tutti i bambini del mondo. Il Gruppo che si è occupato
di questo difficile compito si chiamava “Gruppo di Lavoro della Commissione
dei Diritti dell’Uomo”. A volte i suoi membri riuscivano a trovare una soluzione
molto in fretta, in quanto erano tutti della stessa opinione. Ci sono però anche
stati momenti difficili, nei quali non sempre andavano d’accordo e avevano le
stesse idee, perché le persone non parlavano la stessa lingua, non pensavano
allo stesso modo e non ridevano delle stesse cose. Solo ascoltando, spiegando e rispiegando, pian piano hanno imparato a capirsi meglio. Alla fine sono
riusciti a scrivere un testo approvato da tutti.
La Convenzione si compone di un preambolo (un’introduzione) e di una serie
di articoli che descrivono i diritti dei bambini. Il preambolo presenta le riflessioni
che gli adulti non sono riusciti a riassumere negli articoli e una spiegazione
molto importante sul perché i bambini necessitano di protezione e di aiuto. Infatti, ogni bambino ha il diritto di vivere uno sviluppo armonioso e completo della sua personalità e di crescere in un ambiente familiare, in un clima di felicità,
amore e comprensione. Si è pensato in modo particolare ai bimbi che crescono
senza genitori, che soffrono la fame e vivono in un Paese dove c’è la guerra, a
quelli che hanno violato la legge e devono subire un processo, a quelli sfruttati,
maltrattati e torturati. Tutti loro hanno bisogno d’aiuto. Per questo motivo i diritti
dei bambini sono pensati per tutti i bambini del mondo, senza nessuna eccezione. A nessun bambino dovrebbero venire negati, chiunque ha il diritto di essere rispettato, ad avere la libertà di esprimere i suoi pensieri e di contribuire al
miglioramento del mondo.
(La Convenzione sui Diritti dell’Infanzia spiegata ai bambini, in www.unicef.it)
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