Statalismo «vade retro» dal Sud

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Statalismo «vade retro» dal Sud
25-NOV -2009
QuotidIano Milano
DUI'usIone: 347.5611
dapag. l
lettori: 1.149.000
IL PIANO PER IL SUD
Liberiamo
n'Meziogiorno
dalla gabbia
burocratica
Statalismo «vade retro» dal Sud
La riduzione del gap con il Nord si è fermata negli anni Settanta:, il nuovo piano
deve garantire l servizi essenziali e uscire dalla lo~ca degli interVenti a pioggia
di Ivan Lo Bello
prossimoamnincio
l
di un
piano per il Sud è l'occasio~ per riflettere sui tanti errori che hannoimpedito allepoliticliedi~ppoperilMezzogiorno (anche le migliori) di c0gliere risultati durevoli Oggi
appare decisiva una discussi0ne sulle questioni di fondo e sui
vincoli che hanno impedito una
CQnvergenzaconilresto del paese che in termini di prodotto
pro capite si è sostanzialmente
intelrottatrenfannifa.
'
La situazione attuale è il ri-'
sultato di ragioni storiche ed
errori politici. ,Molte parti del
Mezzogiomononhannovissuto fino in fondo la rivoluzione
industriale che ha accompagoatolacrescita del nostro paese dal secondo dopoguerra in
poi; lo slancio industriale e il
piano di infrastrutture del paese hanno toccatq solo in parte
le regioni meridionali.
Qpando il sistema industriale nazionale ha reagito alle crisi
e agli sbock~liferi
degli anni 70 con la diffusione e crescita
dei distretti produttivi. il Mezzogiornoè ancoraunavoltamivato in ritardo con alcune, anche rilevanti. esperienze, che
però oggisoffrono più del resto
,del paese il mutato scenario
competitivo. Lepolitiche di sviluppo successive non SODO
state in grado di correggere gli
squilibrisocia1i ed economici
I
Qo
data
ustampa
Nel nostro paese si è nel tempo costruito un modello duale
che vede. con significative eccezioni, nel Centro-Nord una diffusa preseJÌza di piccole e medie imprese manifatturiere e in
molte parti del Sud un pervasivo' e capillare sistema assistenziale. Bene ha fatto Guido Tabellini quando ha sottolineato
(DSo1e~Oredel17DOvembre)
che itanti faJJjment;idellepolitiche per il Sud trovano le lororagioninelfattoche sonostatiutilizzati $Umenti economici per
afliontare problemi che riguardano la società e il funzionamento delle istituzioni.
Perché il problema principale risiede nella società meridionale. nel rapp'Orto tra dimensione pubblica e mercato, nei
meccanismi di consenso politico. neI funzionamento delle
istituzioni statali e locali.
L'ipertrofiae la pervasività della dimensione pubblica sono
oggi uno dei più rilevanti vincoli'allo sviluppo del Mezzogiorno. vincoli allo stesso tempo culturali ed economici.
lieffetti culturali della grande
crisi finanziaria ed economica
internazionale rischiano di generare ,pericolose illusioni; le critiche, purgiuste, agli eccessi del mercato stanno generando uno statalismo
di ritorno che se probabilmente nel resto del paese placa le paure e le incertezze di una parte della società italiana,nel Sudrlschia di avere effettidisastrosi e di saldarsi con il vecchio e de-
G
teriore meridiona1ismo.
Per essere e.fficaci.le politiche per
il Sud devono ridurre il ruolo della dimensionepubblicanéllasocietàe nella economia meridionale. -diffondere
e ampliare la cultura di mercato, eliminare rendite e intermediazioni parassitarie, restringere il perimetro
del "pubblico imprenditore".
Allo stesso tempo occorre rafforzare la qualità dei servizi pubblici essenzia1igestiti dallo stato, dall'istruzione alla giustizia civile, al controllo di legalità (dove significativi sono
stati i successi conseguiti>. Programmaree concentrare la spesa comunitaria, statale e regionale su poche e
strategiche priorità, definire vincoli
finanziari e standard di qualità per i
servizi resi dalle 'regioni e dagli enti
locali A rotto ciò si sommano tre
grandi questioni
QpestioDe soclale. Un tasso di disoccupazione strutturalmente' più alto dellamedianazionale, un bassotasso di attività, livelli di povertàcrescen'ti, alte percentuali di lavoro irregolare, una società immobile, cristallizzatanellesuediseguaglianze, SCDOlaplastica rappresentazione dell'eJDergenzasociale del Sud delnostro paese.
Aquesto si aggiunge il crescente degrado dei grandi quartieri periferici
delle principali città meridionali: zoneextra legem,con.ClegDate
alla "sovranità" delle mafie, dove viene meno la
consapevolezza e l'esercizio dei più
elementari diritti politici e di cittadi-
25-NOV -2009
Quotidjano Milano
DUI'u!Iione: 347.568
nanza. Q!1esti quartieri rappresentano oggi anche e soprattutto una grande e irrisolta questione democratica.
~ouecrlmiDale.Lemafiecondizionano la vita civile ed economica
di molte -zone del Mezzogiorno ed
estendono la loro in:tluenza ad altre
parti del paese. Sinutrono della debolezza e dell'indifferenza di una parte
PRIORlTARIA lA LOnAALLE MAFIE
La criminalità non si limita
a chiedere il pizzo: controlla alcuni mercati e condivide
con pezzi di società la cultura
della rendita parassitaria
della società meridionale e delle ambiguità di un pezzo della classe politica.
Le mafie nelM~omononsi
limitano ad imporre il pizzo o a spacciare droga; spesso svolgono la funzione
di regolatori di alcuni mercati.
Sono proprio i mercati protetti e
regolati il luogo dell'incontro tra mafia e impresa. il serbatoio che alimenta la zona grigia delle collusioni e delle convenienze.
Le mafie al Sud sono forti perché
condividono con pezzi della società meridionale la stessa cultura della rendita e dell'intermediazione parassitarla.
L'importante azione di contrasto
della magistratura e dellefoi'ze dell'ordine va sostenuta con ancora più forza dalla società meridionale. che da
Qo
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da pago l
Lettori: 1.149.000
qualche tempo ba dato importanti segnali in questo senso.
QpestioDenazionale. nnostropaese ba bisogno di ricostruire un patto
tra Nord e Sud del paese; queste due
aree rappresentano oggi l'epicentro
di una radicale
contestazione
«all'idea di nazione per come si è formata dall'Unità d'Italia ad oggi»: se
nel Nord questo sentimento è rafforzato anche dalla sfida Competitiva del
suo apparato produttivo di fronte alle
incognite della globalizzazione, nel
Sud è alimentato da un pezzo di classe
dirigente che con spericolate operazioni storiche e pulsioni neoborboniche, cerca di legittimare un modello
sociale ed economico che mostra pericolose crepe. Q!1esto ~o
C0":mincia a diffondersi nella popolazione meridionale più che nella forma
delle istanze separatiste, in una crescente distanza. psicologica e culturale dal restode1 paese.
Ai problemi del Sud occorre dare
una risposta politica che non siaepisodica o dettatadaragionidibreve periodo. Per questo motivo il piano per il
Sud non dovrà essere lasommadi tantiinterventigiàsperim.entatinellalunga storia delle politiche del Mezzogiorno, ma qualcosa di diverso; una
strategia sulSud che rompaglischemi
consolidati e le retoriche dominanti,
anche a costo di pagare nel breve termine un prezzo politico.
/von Lo Bel/D~pff!$ldente di Confindustria 5idlla
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DIrettore:
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25-NOV -2009
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da pago 1
Antonio PoUto
TERMINI IMERESE
Sicilia
((Ecco perché
la Fiat deve restare»
Q. PICA A PAGINA
9
«Ha ragione Scajola
lì c'è la nostra storia»
TERMINI IMERFSE. Parla Nino Salerno,
capo di Confindustria Palermo: ((Scioccante
la notizia sulla chiusura della fabbrica» .
Quella dell 'hinterland di Palermo è la più vasta zona imprenditoriale della Sicilia. Ci sono le infrastrutture, c'è il porto, un' autostrada e la ferrovia. Certo, bisognerebbe adeguare il porto per
far attraccare navi più grandi.
Ma se ci sono ancbe le infrastrutture,
percbé le imprese del
•• GIANM'RIA PIeA
• Si inasprisce la polemica sullo stabilimento Fiat di Termini Imerese. Ieri il ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola,
ha detto che «sarebbe folle far morire un polo industriale come
quello di Termini Imerese, su cui nel tempo sono stati fatti investimenti importanti e dove tutti mi dicono che la qualità del lavoro è molto buona». E nello stabilimento siciliano, così come nelle fabbriche Fiat di Melfi e Mirafiori, gli operai si preparano a passare da cassintegrati il lungo ponte di Natale.
Scajola - che vedrà il primo dicembre l'ad Fiat Sergio Marchionne - ha promesso un incontro anche ai sindacati siciliani. I
leader delle tre principali organizzazione si dicono soddisfatti delle parole di Scajola. Guglielmo epifani, segretario generale del
primo sindacato italiano ha espresso apprezzamenti per la posizione del ministro dello Sviluppo: «È una scelta giusta e spero che
il Governo la ponga con la forza necessaria quando si aprirà il
confronto con Fiat». Ma le voci sulla chiusura o il cambio di produzione per lo stabilimento di Termini Imerese sono solo indiscrezioni fmo alla presentazione del piano industriale.
Dice Nino Salerno, presidente della •••••
palermitana: «Ha ragione Scajola, sono parole benvenute quelle a sostegno di uno stabilimento storico per la Sicilia. A Termini Imerese
c'è un pezzo della nostra storia Lì si producevano le vecchie 500:
il simbolo della Fiat. Per i siciliani quella fabbrica rappresenta
un pezzo della loro anima. Ha dato tanto Termini alla regione: a
livello occupazionale e imprenditoriale con tutte le aziende dell'indotto. La Sicilia soffre molto la disoccupazione. È stata scioccante la notizia sul cambio di produzione a Termini».
Appunto, per il momento si parla di un cambio di produzione, non di cbiudere la fabbrica.
Se sarà veramente così, bisognerà poi adeguare tutte le imprese dell' indotto al nuovo prodotto che uscirà da Termini. Ci sarà
un forte impatto.
Ma il capo deUa Fiat ba detto cbe sono anni ormai cbe la
zona di Termini Imerese è ferma, bloccata, senza una strategia di sviluppo. Cbe risponde?
È impossibile che Sergio Marchionne abbia detto una cosa simile. Certo, trenta anni fa nella zona di Termini non c'era nulla,
solo piantagioni. Oggi è una zona industriale a tutti gli effetti: con
infrastrutture e imprese. Ora abbiamo la centrale dell'Enel, è un
vero polo industriale.
In generale come procede l'imprenditoria
Qo data
ustampa
siciliana?
Nord non investono in SicUia?
Perché abbiamo un grande problema di burocrazia: i tempi per
richiedere le autorizzazioni e le licenze per trasferire e aprire le attività in Sicilia sono lunghissimi.
A questo si somma ancbe la grana della crimina6tà organizzata ...
Non più. Oggi gli imprenditori
siciliani si ribellano al racket.
Secondo lei Scajola parla a nome di una precisa corrente
po6tica, cioè il Partito del Sud di Gianfranco Miccicbè.
Non lo so. La cosa certa è che Miccichè
aiutare la Sicilia per uscire dal sottosviluppo
re una regione competitiva.
si è speso tanto per
e per farla diventa-
MERCOLEDì 25 NOVEMBRE 2009
LA SICILIA
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delresponsabiledello
Sviluppoeconomicoa pochigiornidal
verticeconisindacatie poicon
l'amministratoredelegatoMarchionne
, CRISI OCCUPAZIONE
il caso Sicilia
5i11d.Gdi.....,.tti.
Epifani
(Cgil):.Confidiamo neU'intelVento
del governo>,Bonanni (Cis!):.La
Sicilianon va penalizzata>
Scajola: «Fiat, Termini deve vivere»
Il ministro: «Investimenti ok, il lavoro pure. Sarebbe assurdo andare a produrre auto in Spagna»
NUMERI
ULLOMICEU
PALERMO.
«Sarebbe folle far morire un polo industriale come quello di Termini Imerese •. Il ministro
per lo Sviluppo Economico, Claudio 5cajola, che giovedì scorso ha
incontrato i lavoratori dello stabilimento che avevano occupato la
sala consiliare del Munidpio termitano, da Dubai è tornato a fare
pressing sull'a.d. di Fiat, Sergio
Marchionne, per evitare il fermo
della catena di montaggio nella
fabbrica siciliana, «dove sono stati fatti investimenti importanti e
la qualità del lavoro è ora molto
buona •.
Peraltro, il governo regionale
ha approvato un piano che prevede 400 milioni di euro di investimenti per dotare l'area industriale di moderne infrastrutture
e
renderla competitiva. «Fiat ritiene
- ha aggiunto il ministro 5cajola che gli stabilimenti in Italia siano
troppi e che Termini Imerese ha
delle difficoltà oggettive, che è
troppo costoso produrre lì•.
Scajola, che incontrerà il primo dicembre Sergio Marchionne,
com'è noto vedrà i sindacati siciliani prima di quella data, in attesa del confronto sul piano Fiat,
tutti insieme, a Palazzo Chigi il 2·1
dicembre, mettendo sul tavolo
della trattativa anche gli incentivi che «sono serviti in Italia a
chiudere con ogni probabilità il
2009 con un calo delle immatricolazioni del 3%,mentre nel mese di febbraio-marzo eravamo al
-35% e si profilava un disastro.
Sono stati mirati a ridurre i consumi e le emissioni e ad aumentare l'efficienza. Hanno dato un
risultato migliore che negli altri
LE AUTO
PRODOTTE
IN ITALIA
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J" It)fil~'1Y
LE AUTO
IMMATRICOLATE
IN ITALIA
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GLI STABILIMENTI
• MIRAFORI: produce Punto,
Idea, Multipla, Musa e Mito.
Dipendenti: 5.800
• CASSINO: produce Bravo,
Croma e lancia Delta.
Dipendenti: 4.400
• MnFI: produce la Grande
Punto. Dipendenti: 5.200
• POMICUANO: produce Alfa
147, Alfa 159 e Alfa Gt.
Dipendenti: 5.300.
• TERMINI IMERESE: produce
la lancia Yfino a12011.
Dipendenti: 1.370
• VAL DISANCRO: produce il
Nuovo Ducato. Dip: 5.900
• BRASILE. Palio; Siena; Palio
Week end; Strada Pick up;
Punto. Unea; Stilo; Doblò;
Doblò Cargo; Fiat Uno mille;
Fiat Fiorino, Strada; Doblò e
Idea. Fiat Ducato; Iveco; Iveco
Daily,Iveco Stralis; Cavallino.
Dipendenti: 9.900.
• ARCENTINA Modelli: Fiat
Siena, Palio. Dip.: 700.
• POLONIA. Modelli Fiat
Panda e Seicento, Dip.: 5.800.
• USA E MESSICO. Chrysler. 20
stabilimenti tra auto, motori .
cambi e componentistica.
Dipendenti: 52 mila
Paesi europei. Noi chiediamo alla Fiat che venga aumentata la
produzione industriale in Italia,
dove immatricoliamo più auto di
quante ne produciamo. Tutto il
settore dell'auto deve essere ristrutturato profondamente,
ma
questo non significa che in Spagna si possa produrre quasi il
doppio delle auto che si producono in Italia •.
La posizione di Scajola è stata
pienamente condivisa dal ministro del Welfare, Maurizio Sacconi: «Parla Scajola per tutti noi •.
Soddisfatti i leader di CgiI, Cisl
e UiI. «Apprezzo la posizione del
ministro Scajola - ha detto il segretario generale della CgiI, Guglielmo Epifani -, è una scelta
giusta e spero che il governo la
ponga con la forza necessaria
quando si aprirà il confronto con
fiatI.
Il segretario della Cisl, Raffaele
Bonanni. ha rilevato che .Termini Imerese è oggi un polo industriale e produttivo di cui la Sicilia e il Mezzogiorno non possono
fare a meno. e ha chiesto che gli
incentivi vengano concessi alla
Fiat solo a condizione che siano
mantenute tutte le produzioni •.
cln Italia - ha aggiunto il segretario generale della UiI, Luigi Angeletti - non c'è una sovracapacità
produttiva. anzi c'è una sottocapacità. È l'unico Paese in Europa
in cui si produce meno della
metà delle auto che si vendono.
Quindi non c'è bisogno di chiudere stabilimenti».
Per Sergio D'Antoni, parlamentare del Pd ed ex leader della Cisl,
.i1 ministro Scajola lavori per trasformare le parole in atti concreti •.
LA SICILIA
•
MERCOLEDì 25 NOVEMBRE 2009
SONO 1.400 GLI OPERAI IN ANSIA
Ma l'azienda non molla: pure quest'anno
cassa integrazione da Natale all'Epifania
MICHELE CiUCCIONE
UNA PROTESTA OEGU OPERAI IN UNA FOTO O'ARCHMO
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La fabbrica siciliana
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ANSA-eENTIMETRI
PAlLRMO. Sarà l'ennesimo Natale con
busta paga vuota per i 1.400operai della Fiat di Termini Imerese. L'azienda
ieri ha comunicato a sorpresa altri periodi di cassa integrazione dopo quello
che è in corso e che si concluderà lunedì prossimo. Gli impianti si fermeranno venerdì 4 e lunedì 7 dicembre
(martedì 8 è festivo), poi per due settimane, dal 21 dicembre al6 gennaio.
Quello delle festività di fine anno a
casa è un fatto che ormai si ripete quasi ininterrottamente dal 2002, quando
il Lingotto decise la chiusura dello stabilimento. Quest'anno come allora tute blu e cittadini dovranno lottare per
mantenerlo in vita. Anche nel 2008
Fiat dichiarò a Natale lo stato di crisi e
fece ricorso agli ammortizzatori socia-
li.
«Inquesti anni ricordo solo due volte il lavoro a fine dicembre - dice Enzo
Cornelia,segretario della Uilm-UiI-; da
parte dell'azienda si dice sempre che si
tratta di un calo nelle vendite, ma proprio in questo periodo florido per il
marchio si stenta a rassegnarsi». Avolte, pare, sarebbe successo che le fabbriche dei motori a benzina, utilizzati anche per il Gpl. non riescano a stare
dietro ai ritmi di assemblaggio delle
vetture: da qui, forse, potrebbe essere
scattata talvolta l'esigenza di ricorrere
al fermo produttivo.
Qualche dubbio lo ha Roberto Ma-
strosimone, della Fiom-Cgil: «Ancora
un Natale amaro. Ho l'impressione che
Fiat giochi anche questa carta. Non dico che non ci siano difficoltà produttive e crisi, ma i dati di vendita sono migliori ed è un fatto che sempre in questo periodo l'azienda dà la stoccata più'
forte. E'solo una mia impressione, ma
è come se volesse dare un segnale alla
politica».
Ieri, però, quella della cassa integrazione non è stata l'unica ragione di
preoccupazione. Le dichiarazioni del
ministro Claudio Scajola, se sono apparse incoraggianti, non hanno fatto
dimenticare che il tempo stringe: di
ministro ci dia subito la data di convocazione dell'incontro che ci ha promesso da tenere prima di martedì prossimO,l dicembre - sottolinea Cornelia e metta in campo tutto quanto è in suo
potere per costringere Fiat ad aumentare la produzione in Italia e a mantenere Termini Imerese».
«Beneha fatto il ministro ad assumere queste posizioni - ha aggiunto Mastrosimone - anche se queste cose si
potevano dire prima. Lapolitica in generale, con i suoi silenzi e ritardi, ha le
sue responsabilità nell'attuale situazione in cui ci troviamo. Speriamo, comunque, che l'iniziativa di Scajola produca provvedimenti concreti. Non bastano le posizioni forti, bisogna fare ciò
che occorre, assieme al governo regionale, alle parti sociali e a tutta la comu-J"
nità locale».
nSole 211 Ore
Mercoledì 25 Novembre 2099. N. 325
lo stabilimento
siciliano. Stop anche a Mirafiori e Melfi
A Natale operai in Cig
Mino Amadore
PALERMO
i';", Per il momento l'unica certezza è la Cassa integrazione:
per i quasi 2.100 operai del polo
Fiat di Termini Imerese (L380 dipendenti diretti del Lingotto e
quasi 700 addetti nell'indotto) il
nuovo periodo scatterà il 21 dicembre e si concluderà il 6 gennaio. Stop anche a Mirafiori (dal
24 dicembre al6 gennaio) e a Melfi (dal 21 aicembre al6 gennaio).
È invece una quasi certezza, vista la delibera della giunta siciliana guidata da Raffaele Lombardo di qualche giorno fa su proposta dell'assessore all'Industria
Marco Venturi, la "dote" di 400
milioni messa a disposizione dalla regione per il rilancio dello stabilimento del palermitano. «Siamo disponibili ad attivare un mutuo che permetterebbe - ha spiegato Venturi - di reperire circa
150 milioni, a valere su fondi regionali, al fine di rendere più
competitivo ilterritorio sia in termini organizzativi che di logistica e per consentire al Consorzio
Asi di Palermo l'acquisto di aree
a favore delle PIni, per l'attivazio-
ne dell'indotto nonché per la realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria relative». Altri
fondi arriverebbero dal Por.
Per il resto l'autunno del polo
dell 'auto della Sicilia riserva preoccupazione per il futuro e una
fibrillante attesa per gli incontri
tra il ministro avrà con i rappresentanti sindacali e poi con ivertici dell'azienda torinese per iprimi di dicembre. Gli operai hanno
sospeso l'occupazione del Municipio incassando un impegno solenne da parte di Claudio Scajola
il quale ancora ieri su quella scia
sembra muoversi con determinazione. Gliene dà atto persino Roberto Mastrosimone, che nello
stabilimento rappresenta
la
Fiom-egil: «Credo - dice ilsindacalista - che le parole siano importanti: il ministro dice alla Fiat
che non si può éhiudere. Le parole però devono avere un'efficacia e devono essere seguite da fatti conseguenti con interventi sugli ecoincentivi». E positivo è il
giudizio di Totò Burrafato, il sindaco di Termini Imerese, il quale giudica «interessante la posizione del ministro cui chiede di
incontrare a fine mese i rappresentanti di sindacati, comune di
Termini e Regione siciliana per
avere un quadro chiaro da portare al tavolo e arrivare a ottenere
un a revisione del piano industriale di cui si discuterà il 21 dicembre». E il senatore del Pd
Beppe Lumia, rilancia: «Investire nello stabilimento siciliano
Il PIANO DELLA GIUNTA
L'assessore Venturi: pronti
ad attivare un mutuo
per reperire 150 milioni
Consensi per l'impegno
del ministro da Fiom, Pdl e Pd
conviene: c'è cultura industriale,
professionalità e capacità produttiva Oggi c'è un porto in grado di abbattere immediatamente i costi del trasporto». Del resto il presidente di Confindustria Palermo Nino Salerno ribadisce:Fiat deve rimanere dov'è.
Non può essere sempre la Sicilia
a fare sacrifici».
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Mercoledì 2S Novembre 2009
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• Domani,alle 17,a Confindu-\
stria Ragusa, verrà presentato il
progetto «Insieme x crescere»,
promosso dal gruppo Giovani
Imprenditori, insieme con la
Banca Agricola Popolare di
" Ragusa e Fidimpresa-Confidi
di Sicilia Obiettivo: sostenere,
con strwnenti finanziari ad hoc
i processi di innovazione nelle
prni dell'area iblea.
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Mercoledì 25 Novembre 2009
INCONTRO SU MODIFICHE ALLA LEGGE 23 «AIUTI ALLE PMI»
Via ilIO % izUe imprese
sui debiti a -breve termine
DI ANTONIO MORETTI
nellire al massimo i tempi amministrativi e
burocratici delle istruttorie, modificare della data in cui viene accertata la passività e
abolire la quota del 10% in quota all'impresa che
chiede il consolidamento dei debiti a breve. Sono
questi i punti della legge sugli aiuti alle imprese
che occorre modificare per cercare di garantire
un accesso alle imprese, il più ampio possibile,
che desiderino usufruire del contributo in conto
interesse sul consolidamento dei debiti a breve
termine, previsto dalle legge regionale 23 approvata dall' Ars lo scorso dicembre.
Di questo si è discusso ieri a Palermo presso l'assessorato regionale all' industria ne II' ambito di
una riunione convocata dalloassessore Marco Venturi e alla quale hanno partecipato rappresentanti
del)' Abi (Associazione bancari italiana), dell'Irfis, di Confidustria. Presente anche il dirigente
generale del dipartimento regionale all'industria,
Nicola Vernuccio.
Circa un centinaio le domande presentate da parte
S
delle imprese, solo 18 quelle deliberate. «Ho voluto questo incontro», ha dichiarato Venturi, «per
capire se lo strumento legislativo è valido e quali
possano essere le migliorie da apportare per cercare di fornire una boccata di ossigeno, non certo ad aziende
decotte, ma a
Oblemvo: snellire I tempi quelle imprese
sane ma in difburocratici e correggere ficoltà
a causa
la data delle passl,11à della crisi
economica. Stilpllo
valutando
assieme agli uffici di potere predisporre un emèndamento correttivo all'articolo 8 della legge 23, da
inserire nella Finanziaria, che riguarda appunto la
modifica della data relativa alla passività poiché
quella prevista dalla legge, giugno 2008, è oramai
astorica».
Tra i correttivi, suggeriti da Abi,· Confidustria e
Irfis, anche uno snellimento delle procedure burocratiche relative alle istruttorie e l'abolizione della
quota del 10% del contributo che ogni azienda deve mettere a disposizione. (riproduzione riservata)
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LA SICILIA
MERCOLEDì 25 NOVEMBRE 2009
IL ((CIALLO)) SULLA DATA D'INAUCURAZIONE
E Silvio Berlusconi
non vuoI mancare
al gala d'apertura
viamente, una bella passerella. Dopo
avere aperto la Messina-Palermo,
pur con tutti i problemi che in effetSIRACUSA. Aspettavano tutti il ritorno
del premier dal lontanissimo Qatar, ti ancora l'autostrada tirrenica ha,
perché toccherà a lui dire l'ultima Berlusconi verrebbe a mettere il
parola sul giorno in cui procedere punto su un'altra opera attesa per
all'inaugurazione del tratto finale oltre vent'anni.
Ma c'è di più: bisogna considerare,
della Siracusa-catania. la Pizzarotti
giorno 30 novembre consegnerà tut- infatti, che sempre per dicembre,
to' rispettando la data finale che era giorno 23, è prevista quella simbolistata a suo tempo stabilita. L'Anas,a ca posa della prima pietra per il Ponquel punto, sarà pronta per procede- te sullo Stretto. Operazione che si
re al tanto atteso taglio del nastro. Si presenta non senza qualche spigolo
sa per certo che d sarà il ministro per e qualche insidia, perché a Messina
tira sempre un po' d'ale Infrastrutture, Matria di antagonismo riteoli, così come non
dovrebbero mancare il Taglio del nastro spetto all'idea del Ponte, ma c'è anche da agministro siracusano
organizzato per giungere che il presiStefania Prestigiacomo, un bel po' di depudente del Consigliopoil9 dicembre,
tati della zona, oltre al
trebbe anche trovarsi a
sindaco e presidente
dover fare i conti con
ma si attende
della Provincia aretugli sfollati dei paesi colancora
sea. Stessa cosa per capiti dall'alluvione del
tania, con uguale
l° ottobre. E' difficile,
l'approvazione
schieramento di forze
infatti, che per quella
politiche ed istituzio- di Palazzo Chigi data i problemi degli
nali.
abitanti di Scaletta
Ma se tutto fa pensare alla data del zanclea o di Giampilieri saranno sta9 dicembre, dopo che s'era parlato ti non diciamo risolti, ma anche più
del S, poi bocdato perché comincia semplicemente definiti, con un'idea
un maxi ponte, quindi di un antidpo precisa di come ridare a chi è rimasto
al3 o di un posticipo al 13dicembre, senza casa un nuovo tetto.
Santa Lucia,tutto resta appeso al sì o
Per questo o Berlusconi arriva il23
al no di Palazzo Chigi. Perché Silvio dicembre con una genia lata e una
Berlusconi, a quanto pare, questa soluzione pronta all'uso, oppure la
inaugurazione non se la vuole perde- posa della prima pietra del Ponte
re e i suoi uffici e il suo cerimoniale è sullo Stretto, mentre ancora ci sono
in stretto contatto con gli uffid di case sepolte nel fango, potrebbe diPietro Ciucci,il presidente dell'Anas, ventare un problema. Che il premier
per capire quando sarà possibile pro- vuole assolutamente evitare, anche
cedere al taglio del nastro.
perché il prossimo atto sarà la firma
la data del 9 andrebbe bene a tut- con ilgoverno regionale dell'lgq,I'inti, come detto, ma c'era ancora qual- tesa generale quadro, con cui goverche perplessità sul fatto che il presi- no nazionale e siciliano definiranno
dente del Consiglio fosse disponibi- il piano di spesa dei fondi Fas per le
le per quel giorno. Quindi ancora un grandi Qpere infrastrutturali nell'Ipo' d'attesa prima di sciogliere la sola. EBerlusconi vuole arrivarci con
prognosi, per un'operazione che per un assist, non con un autogol.
ilgoverno nazionale rappresenta, ovA.LOD.\'
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e di spostare i binari delle· .
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..résto, è stata stanZiata uria cifra
. notevoie.;·30 milioni di euro.
,; Successivamente questi binari .
. sararmo interrati,e questo
.regalerà. a Villa San Giovanni un
fronte mare di 4 chilometri che
idealmente si congiungerà con il
lungomare di tre chilometri
realizzato a Règgio Calabria. In
sostanza da Vllla San Giov<Ìnnia
Messina, sgomberata a sua volta
dei binari, d sarebbe un unico
fronte mare sulla .costa viola., il
che potrà dare nuovo impulso
turistico alle due dttà,
attualmente strangolate dai
traffico diretto sui traghetti
privati e pubblid. Non solo
Messina sarà liberata dal nodo
scorsoio, ma si eliminerà anche lo
squallore dell'ingresso ai
traghetti a Villa San Giovanni,
sporco, tortuoso e polveroso.
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Mercoledì 25 Novembre 2009 - N. 44
Il Sole 24 Ore Sud
Un comune su sette
resta ai margini
della banda larga··
Nell5% dei centri servito il 5% dei cittadr~
PAGINE A CURA DI
Francesco Prisco
-- Ben 253 comuni meridionali guarderanno con grande
attenzione alla prossima riunione del Cipe, prevista per
inizio dicembre: ci sono in ballo gli ormai famigerati 800 milioni che il governo dovrebbe
appostare sul completamento
della rete a banda larga. Tante
sono infatti, secondo l'osservatorio Between (dati aggiornati a giugno 2009), le città del
Sud nelle quali non più del 5%
dei residenti ha accesso a servizi internet dalla velocità
uguale o superiore a 2 megabit
al secondo.
«Nell'area Sud - segnala
inoltre Cristoforo MorandiIÙ,
responsabile dell'Osservatorio - poco meno del 10% delle
imprese risulta in digital divide infrastrutturale
dal punto
di vista della copertura della
banda larga tìssa».
Se l'efficienza del web è
una discriminante per la competitività di un territorio, né il
Mezzogiorno tanto meno il resto del Paese fanno una bellissima figura: al Sud la percentuale dei comuni in cui non
più del 5% della popolazione
ha accesso alla banda larga si
aggira intorno al 15%, mentre
a livello nazionale la percentuale cresce fmo a quota 23. La
gran parte delle realtà urbane
meridionali (750/0) vanta una
copertura broadband che raggiunge oltre il95% della popolazione, performance ancora
una volta migliore di quella
dell'Italia intera (62%). Que-
sto il quadro d'insieme, all'interno del quale risaltano varie
contingenze territoriali: in Basilicata i comuni con una copertura al5% della popolazione sono il 36%. Nessuno, a livello nazionale, fa peggio. Seguono distaccate la Campania, con il 17%di comuni "disagiati",la Calabria al 14%e laSicilia al 12per cento. Voce fuori
dal coro è la Puglia, dove le re. altà urbane in cui la banda larga raggiunge non più del 5%
della popolazione sono appena il 5%. Lo stesso Tavoliere è
la regione che in Italia vanta la
più alta incidenza (92%) di comuIÙ con una copertura che
supera il 95% dei residenti.
E ancora, per Between, il
61% della popolazione meridionale riesce a navigare oltre
la soglia degli otto mega, dato
in linea con quanto avviene a
livello nazionale. «Certi dati
in apparenza positivi - spiega
Cosimo Romano, presidente
di Piccola industria Puglia non devono indurre a facili entusiasmi: sul territorio meridionale si contano innumerevoli località in cui la connessione veloce è di scarsa qualità». Di solito la mappa della
fruibilità è cosÌ organizzata:
grandi centri abitati (per lo
più capoluoghi) coperti, piccole realtà di provincia isolate. «Le risorse del governo continua Romano - servono
proprio a portare servizi di ultima generazione nelle aree
svantaggiate. Perché anche in
provincia si fa impresa».
Al di là degli 800 milioni og-
Gianluigi
Traettino
GIOVANI
CONFINDUSTRIA
Molto attese le risorse
promesse dal Governo.
Questo deve compiere
un grande sforzo
per promuovere la
modernizzazione del Paese
Florindo
Rubettino
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CALABRIA
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Anche se oggi la domanda
non è vivace sappiamo che
crescerà anche perchè i nuovi
contenuti di Internet
richiederanno sistemi di
trasmissione più evoluti
Cosimo
Romano
PRESIDENTE PMI
DElLA PUGLIA
Esiste anche un problema di
efficienza poichè. anche se è
possibile. in numerose
località meridionali la
connessione veloce è di
scarsa qualità
getto di animata discussione
all'interno dell'esecutivo,
ci
sono privati che sulla banda
larga in questi armi harmo già
investito o che si accingono a
farlo. Il principale player del
mercato è ovviamente Telecom che armuncia, a livello nazionale. un piano da 6,7 milia~di sulla rete broadband nel tnennio 2009-2011. «Una cifraspiegano dalla socie~à guidata
dal presidente Gabnele Galateri e dall'ad Franco Bernabédifficile da disaggregare a livello territoriale che comunque riguarderà in.buona parte
anche il MezzogIOrno». Una
cifra che si unisce ai 18miliardi che l'azienda ha già speso, i
negli ultimi cinque anni. per
l'ammodernamento
della rete
nazionale. Secondo Telecom,
"il problema vero sta in ~u~1
3% di territorio che ~ostltUlsce area a fallimento dI mercato perché manca la doman- ,
da». Anche altri operatori hanno intenzione di muoversi:
Vodafone ha annunciato investimenti da 121milioIÙ contro
il digitai divide, mentre Wind
ha pronto un intervento di potenziamento
nei capoluoghi
di provincia.
«L'offerta di servizi a banda larga - fanno sapere da Telecom - in Italia è all'altezza.
Semmai bisognerebbe far crescer€ la domanda». Florindo
Rubettino. presidente dei Giovani industriali della Calabria, fa però un ragionamento
a medio termine: «Magari la
domanda odierna e l'alfabetizzazione informatica non saranno
ottimali.
Tuttavia.
quando si parla di internet bi-
sogna spostare lo sguardo di
. cinque anni: non solo la domanda crescerà ma saranno i
nuovi contenuti di internet a
richiedere sistemi di trasmissione più evoluti». In linea la
posizione di Gianluigi Traettino, delegato per il Mezzogiorno dei Giovani industriali di
Confindustria. «Il governo dichiara - deve compiere questo sforzo fondamentale per
modernizzare il Paese». Il presidente di Confindustria Trapani Davide Durante tira. in
ultimo, le fila del discorso: «Il
rischio concreto, senza banda
larga, è restare ai margini del
sistema
produttivo
europeo».
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Mercoledì 25 Novembre 2009 . N. 44
Piaaidi~.Satellitare
Il Sole 24 Ore Sud
e WiMax contro il digitaI divide
Calabria e Sicilia ora scommettono sull'etere
_ Dove non arriva il cavo, si
scommette sull'etere. È accaduto in Calabria, regione particolarmente colpita dal digital divide che scommette sul
satellite; accade in Sicilia dove la domanda di internet veloce cresce, come testimoniano molti investimenti (soprattutto privati) in corso, e si
apre sempre di più l'interessantissima porta del WiFi.
La prima regione lo scorso
marzo ha lanciato un progetto ambizioso, direttamente dipendente dal presidente Agazio Loiero, grazie al quale la
banda larga in tempi ragionevoli dovrebbe raggiungere
ben 66 comuni al momento
scoperti. Il tutto sulla base di
un accordo con Telespazio
Spa, società
del gruppo
Finrneccanica e convenzionata con la Consip che si è aggiudicatal'incarico di sviluppare
nuovi servizi di connessione
tramite satellite. «Mediante
questa iniziativa - fanno sapere dalla presidenza della regione Calabria - si intensifica
sempre di più il rapporto tra
ente e autonomie locali nel
settore delle iniziative di Information and communica-
tion technology, volte a modernizzare le amministrazioni locali ma soprattutto a erogare servizi più efficienti ed
economicamente più vantaggiosi per i cittadini». La provincia maggiormente interessata da questo intervento è
quella di Cosenza: 27 i comuni raggiunti che, spesso e volentieri per problemi legati alla morfologia del territorio,
non dispongono di connessione internet di qualità. Seguono le province di Reggio Calabria (17 comuni serviti), Catmzaro (a quota1S) e Vibo Valentia, dove i centri cittadini
beneficiari saranno appena
sette.
In Sicilia, a quanto pare, la
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,"" /GOVÈRNATOR8':'
risposta al digital divide ha a
che fare con il WiMa.'C,tecnologia a banda larga via etere e
senza fIli. La società catanese
Mandarin, infatti, si è imposta
come il primo operatore regionale di questo particolarissimo comparto e ora punta su
nuove soluzioni per l'utenza
business e istituzionale. Da
pochi giorni l'azienda ha lanciato infatti Ip Max, la suite
completa di servizi dedicata
al mercato wholesale (all'ingrosso) che sfrutta la rete di
proprietà di Mandarin, ora
messa a disposizione di operatori licenziatari, internet service provider o enti di pubblica amministrazione. L'obiettivo - ancora una volta ambiziosissimo - è quello di realizzare
un vero e proprio "sistema virtuoso" delle telecomunicazioni siciliane che coinvolga i medi e piccoli operatori locali. Il
tutto all'insegna di maggiore
qualità dei servizi offerti e migliore diffusione dei sistemi
wireless.
J?arola d'ordine
"apertura", insomma: al mercato, all'innovazione tecnologica nonché alla collaborazione tra aziende siciliane.
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MF
Mercoledì 25 Novembre 2009
( VERSO L'ESERCIZIO PROVVISORIO COL BLOCCO DELLA SPESA
La crisi del governo siciliano
mette in pericolo il bilancio
DI ANTONIO
L
GIORDANO
a crisi della maggioranza siciliana, scoppiata
dopo la bocciatura del dpef del governo Lombardo due settimane fa, non riesce per ora a trovare una soluzione. Ancora profonde le fratture tra
le due anime del Pdl nell'Isola, i lealisti e il gruppo
vicino al sottosegretario Gianfranco Miccichè. E
due settimane fitte di incontri in calendario non
sono riuscite a placare gli
animi. L'ultimo atto in ordine di tempo di questa crisi si
consumerà oggi pomeriggio
quando l'Assemblea regionale siciliana sarà chiamata a discutere i documenti di bilancio e una mozione di sfiducia
nei confronti di un assessore
della giunta, Gaetano Armao,
presentata dal Pd. Un appuntamento al quale il governo
si presenterà, ma solamente
per chiedere ancora più tempo. Questo comporterà,
quasi sicuramente, lo slittamento dell'approvazione
di bilancio e Finanziaria ed il ricorso, per il secondo anno di fila, all'esercizio provvisorio e alla
spesa bloccata in dodicesimi. Una empasse politica
che potrebbe aggravare nell'Isola le conseguenze
già pesanti della crisi economica. 11tasso di disoccupazione, per esempio. ha toccato il 14%. Le
opposizioni sono passate all'attacco. «Lombardo
dovrebbe presentarsi già domani in aula a spiegare
i motivi della crisi. invece di continuare a tentare di nasconderla». ha commentato il capogruppo
del Pd all' Ars. Antonello Cracolici. "Dica se e con
, chi vuole unùare avanti". ha aggiunto il segretarIO
I~~i ctellloCTatici nell'hola. Giuseppe Lupo. M3 per
Lombardo la soluzione dovrebbe essere vicina.
«PUÒ darsi che la soluzione sia quasi immediata.
Credo che entro la fine della settimana si possa
ritrovare una proposta rigorosa e vincolante», ha
detto il governatore. «Adesso l'alleanza di governo
dovrà condividere un programma fatto non di cose
vaghe, ma di punti molto vincolanti», ha aggiunto
il,fiUthero uno di Palazzo d'Orléans.
Ut.,dué soluzioni più probabili potrebbero essere
un azzeramento della giunta con il rientro dell'Udc
all'interno della maggioranza o un ricorso alle
urne. Quest'ultima
soluzione, vista come una
iattura da tanti nell'Isola.
non è così improbabile
come appare, visto l'alto
tasso di litigiosità della
maggioranza.
Intanto,
dalle parti sociali emerge tutto il disagio per
una situazione che vede
l'amministrazione
bloccata e pesanti ritardi nella spesa dei fondi europei, che mettono la Regione a rischio disimpegno.
«Chiediamo che tutti. maggioranza e opposizioni
vecchie e nuove all'Ars, diano prova di responsabilità concorrendo, con le parti sociali. all'uscita
dall'emergenza, lungo tre direttrici: strategia per
lo sviluppo. lotta a mafie e malaffare. E riprogrammazione dei fondi Ve». ha detto ieri il segretario
regionale della Cis!. Maurizio Bemava. 11sindacato
propone "il via alle opere già appaltate. coperte da
finanziamento e consegnate. sbloccando i vincoli
e J veti della burocraz~l. E il finanziamento. con
una quota di fondi Fesr. dei piccoli cantieri I sotto i
cinque milioni) per il recupero e la riqualificazione
dei centri urhani». (riprPfillzinne riservata I
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LA CRISI DI GOVERNO
IL PRESIDENTE: SONO GIÀ TRASCORSE INUTILMENTE 3 SETIIMANE.
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GIORNALE DI S10UA
MERCOLEDì 2S NOVEMBRE 2009
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IL PD: LOMBARDO VENGA IN PARLAMENTO
L'Mpa annuncia:
rinviato ilvoto all'Ars
Cascio si infuria:
decido io, tutti in Aula
811 Pdl dice sì allo slittamento del voto su Armao
Ascatenare lo scontro un comunicato del senatore OUva:
••Rinvio per portare serenità".
Cascio: «Non ha alcun titolo
per parlare, Il governo comunichi le sue intenzioni".
Giacinto Pipitone
PALERMO
••• Un comunicato del senatore
Enzo Oliva, commissario regionale dell'Mpa, annuncia al termine
del vertice con i coordinatori del
Pdl che «per permettere maggiore
serenità alla verifica in corso, i lavorid'aula all'Arssaranno rinviati
per qualche giorno ••.Stop dunque
al voto sulla mozione di censura
contro l'assessore alla Presidenza
Gaetano Armao e a quello su rendicomo e assestamemo di bilancio: previsti per oggi pomeriggio.
Ilgovernatore Raffaele Lombardo
conferma che questa è la strada
«per disinnescare mine che possano compromettere la ricerca di
una imesa col Pdl••.Ma subito all'Ars esplode il caso-rinvio. Perchè il presideme Francesco Cascio, fa sapere di aver appreso il
tutto da «un comunicato di chi
non ha alcun titolo, e non dal governo. lo Oliva neppure lo conosco••. ramo basta al presideme
dell'Assemblea per annunciare a
sua volta che «l'aula resta convocata per le 17, perchè così ho concordato io con Lombardo. Ilgoverno comunichi lì le sue intenzioni.
E poi si voterà sulle proposte ••.
È il termometro della tensione
in atto nel centrodestra sulla crisi
di governo. La proposta di rinviare i lavori non è però bocciata dal
coordinatore del Pdl GiuseppeCastiglione: «Laverifica sta andando
bene. Spetta al governo chiedere
al rinvio, noi non ci opporremo.
Ma se si vota non potremo difen-
CASTIGLIONE: SE SI
VOTA NON POTREMO
DIFENDERE
L'ASSESSORE
dere Armao ••.Castiglione si dice
soddisfatto dalla rassicurazione
degli uomini di Lombardo (Pistorio, Oliva e Leanza) che verrà aperto un tavolo di confromo anche
con l'Udc e che verrà creato un po01 per stilare un nuovo programma su riforma della pubblica amministrazione, riforma degli appalti e della formazione, Ato rifiuti
e legge urbanistica ••.Un tavolo a
cui i coordinatori regionali del Pdl
invieranno il vicepresidente del·
l'Ars,Santi Formica, e ilcapogruppo all'Ars, Innocenzo Leomini. Il
rimpasto (che vede i due in pale
position) verrebbe invece rinviato
a fine anno.
Su queste basi è scattato l'Ok
del Peli ufficiale alla proposta di
rinviare il voto sull'assessore ,t,rmao, esponente dei beriusco:Jiani ribelli (vicino a Dore Misuraca).
E non a caso la capogruppo dci ribelli, Giulia Adamo, fa sapere di
avere apprezzato: «Èbene denb,i·
care dall'agenda politica un arr.~mento legato a logiche di rivalse
personali nei confromi di uno Gegli assessori più impegnati Ild
cambiamemo ••.
Ma ilrinvio irrita ilcapogll~?;':J
del Pd. Antonello Cracolici, che
ha presentato la mozione: «Lo.::bardo venga in aula a spiegare i
mo tivideUa crisi invece d i nasco:Jderla. È singolare che Oliva, che
non è parlamemare regionale. 8~:ti il calendario dell'Ars ••.Lomb:',
do ieri ha definito «sciocchezze ••
le ipotesi di dimissioni dell'asses·
sore Armao, circolate anche in amo
bienti finiani. Eha aggiunto che la
«crisi si risolverà entro fine settimana. Ma l'alleanza di governo
dovrà condividere un programma fatto di punti vincolanti ••.
Ilgovernatore Raffaele lombardo e il presidente dell' Ars, Francese
E anche in questo caso i ribelli
de:tano le condizioni. Lunedì sera ilgruppo ha incontrato Lombardo alla presenza di Dare Misuraca
c Fippo Fallica E la Adamo tiene
ai:a calda l'ipotesi di maggioranze diverse da quelle del20Da, a differnza di quanto fa Castiglione:
"L<l soluzione della crisi deve passare da una composizione, anche
non omogenea dal punto di vista
della rappresentanza partitica aIl'Ars,di una maggioranza che si riconosca in un progetto politico innovativo ••.l ribelli guardano con
interesse ai distinguo che da giorni animano il Pd (malgrado le
c!:iusure del segretario Lupo a
Lombardo) e anche al dibattito interno all'Udc dove alcuni parlamentari non hanno chiuso i ponti
con Lombardo e Miccichè.
Segnali che inducono il presidente Cascio a ritenere inutile un
rinvio dei lavori dell'Ars: «Di rinvio in rinvio sono già trascorse inu-
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LA SICILIA
MERCOLEDì 25 NOVEMBRE 2009
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A PALAZZO D'ORLEANS.
Creato da Pierluigi Vigna con una commissione di studiosi
Presentato il Codice antimafia
della Pubblica amministrazione
Una barriera contro la corruzione e le infiltrazioni di Cosa Nostra
funzionari regionali.
Per Vigna si tratta .di un'iniziativa
di contrasto e di prevenzione molto
efficace che si inserisce in una realtà
civile dominata dai ragazzi di Addiopizzo e dalle aperte prese di posizione
contro la mafia dell'associazione degli
industriali •.
.11 codice - continua Vigna - rappresenta anche un input per l'osservatorio regionale sul lavori pubblici" .• 11
Codice - ha sottolineato l'assessore
regionale alla Presidenza, Gaetano Ar-
GIUSY CAViRELLA
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PA1BlMO.
Un testo con 22 articoli che si
inserisce all'interno di una legislazione complessiva e che tocca vari aspetti: dagli appalti al personale, dalla
movimentazione di denaro all'accertamento della corruzione fino ad una
serie di lacci per impedire ai mafiosi
di acquistare terreni agricoli per poi
"trasformarli" in zone edificabili sulle
quali i boss possono speculare.
Tutto questo è il "Codice antimafia
e anticorruzione della pubblica amministrazione" presentato ieri a Palazzo d'Orleans e redatto dall'ex procuratore nazionale antimafia, Pierluigi Vigna insieme ad una commissione di
studiosi, giuristi ed economisti composta da Mario Busacca. già procuratore capo della Repubblica di Catania, il magistrato Sergio Barbiera, gli
avvocati Ignazio Tozzo e Alessandra
Bonafede, i professori Mario Centorrino, Giovanni Fiandaca, Andrea Piraino
e Ernesto Savona e il direttore generale del comune di Palermo, Gaetano Lo
Cicero.
In pratica, tutte le leggi e le disposizioni amministrative della Regione,
saranno redatte tenendo come punto
di riferimento i principi che sono sanciti nel Codice, con l'obiettivo di prevenire le infiltrazioni mafiose nella
cosa pubblica.
Il Codice si sofferma, in particolare,
sulla disci plina dei contratti con le
imprese per la realizzazione di opere
e infrastrutture, ma anche sulle leggi
che riguardano la macchina amministrativa e il personale. Il documento.
che sarà attuato attraverso specifici
provvedimenti amministrativi e legislativi, prevede inoltre "obbligo di costituzione di parte civile della Regione
nei processi a carico dei suoi dipendenti e controlli a campione, con la
collaborazione della finanza. delle situazioni patrimoniali di dirigenti e
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mao - non vuole essere esaustivo né
ha intenti moralizzatori o punitivi.
Vuole esaltare valori come l'impegno
della Regione a prevenire e contrastare infiltrazioni mafiose. Con la consapevolezza che la presenza della mafia costituisce una variabile pesantemente negativa per lo sviluppo socio-economico della Sicilia •.
.Sarà mia cura - ha aggiunto Armao - provvedere a trasfondere gli
schemi normativi elaborati nei disegni di legge di riordino del personale
PALMI, 2 FRATELLI CONDANNATI ALL'ERCASIOLO
Tentano d'evadere dal blindato
sparano agli agenti ma sono bloccati
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PALMLÈ sembrato quasi di vivere la
scena di una fiction televisiva quella
vissuta ieri mattina da tre agenti della polizia penitenziaria, due dei quali
sono rimasti feriti, che hanno sventato l'evasione dei fratelli Giuseppe e
Pasquali lagari, entrambi condannati all'ergastolo per la faida di Taurianova.
Tutto ha avuto inizio poco dopo le
otto quando è iniziato il trasferimento dei fratelli lagari dal carcere di Palmi al Tribunale di Reggio Calabria,
dove dovevano partecipare a una
udienza della sezione misure di prevenzione. Nel mezzo blindato, utilizzato per il trasferimento, uno dei due
fratelli ha finto di stare male, mentre
l'altro ha detto agli agenti di scorta di
avere le medicine per il congiunto.
Gli agenti hanno quindi aperto le
due celle e improvvisamente si sono
trovati sotto la minaccia di due pistole calibro 6,35 che erano in possesso
dei due detenuti. Ilcapo della scorta è
intervenuto ed è nata una colluttazione durante la quale i detenuti hanno
sparato alcuni colpi di pistola ferendo
due agenti. mentre il terzo è stato colpito al volto con l'impugnatura dell'arma. Gli agenti, nonostante fossero
feriti, sono comunque riusciti a disarmare i due detenuti e a bloccarli.
L'autista del mezzo blindato, giunto all'altezza dello svincolo di Sant'Elia dell'autostrada A3, ha deciso di
rientrare nel carcere di Palmi, abbandonando la Salemo-Reggio Calabria e
percorrendo la statale 18. Durante il
rientro il mezzo della polizia penitenziaria è stato raggiunto da polizia
e carabinieri, che l'hanno scortato fino al carcere di Palmi.
Una volta giunti nella casa circondariale, i due sono stati posti in isolamento e sottoposti a stretta sorveglianza in attesa che si decida sul ripristino del 41 bis. Le indagini sulla
tentata evasione sono svolte dalla
Squadra mobile di Reggio Cala~
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della Regione e di riforma dei procedimenti amministrativi peraltro già all'esame della Giunta. Le disposizioni
che riguardano invece la normativa
sui contratti pubblici e la disciplina
urbanistica faranno pane di uno schema di disegno di legge che, con i colleghi competenti per materia. porterò all'esame della prima Giunta utile•.
Anche il presidente della Regione
Raffaele Lombardo ha puntato l'attenzione su questo aspetto sottolineando che .Ia cosa importante è che
al Codice si ispirino tutti i prowedimenti futuri, la lotta alla criminalità
non è più un fatto isolato. Accanto alle grandi azioni portate avanti dalle
Procure che stanno lavorando benissimo: è di pochi giorni fa la notizia dell'arresto di Raccuglia, ci sono le mille
iniziative che fioriscono nella società
civile siciliana •.
Per il professore Mario Centorrino
che ha partecipato alla stesura degli
articoli, .è necessario che questo strumento arrivi anche agli altri governi:
penso all'Anci e alle varie giunte provinciali •. Mentre per il sottosegretario alla presidenza dei ministri, Gianfranco Miccichè .si tratta di uno strumento che consentirà di spezzare
eventuali sodalizi tra il mal affare, la
politica e la burocrazia •.
Ci sono inoltre disposizioni che verranno applicate in via amministrativa:
per esempio, gli accessi delle Prefetture nella banca dati della Regi·one o gli
elenchi completi delle assunzioni fatte nella pubblica amministrazione
che saranno comunicati sempre ai
Prefetti.
Tra le innovazioni introdotte anche
una più efficace valutazione per la
professionalità e affidabilità dei dipendenti regionali: controlli sulle variazioni urbanistiche e un protocollo
d'intesa a sigillo di tutto il lavoro portato avanti dalla commissione.
laleplbblk:a
MERCOLEDì 25 NOVEMBRE 2009
PALERMO
La Procura ha aperto un fascicolo. E l'Ordine professionale avvia un' indagine che riguarda pure la fuga di notizie
Insidertrading e conflitto diinteressi
doppia inchiesta suli' avvocato-assessore
SAl.W PAlAZZOLO
IL DIPARTIMENTO criminalità economica della Procura
di Palermo ha aperto Wl fascicolo d'inchiesta sulle denunce di "insider trading ••mosse
dal capogruppo del Pd all'assemblea regionale, Antonello
Cracolici, nei confronti dell'avvocato-assessore alla presidenza Gaetano Armao. Al
momento, si tratta solo di un
fascicolo di atti relativi, senza
alcuna ipotesi di reato specifica. Il pool coordinato dal procuratore aggiunto NinoGatto,
lo stesso che in questi giorni
sta sostenendo
l'accusa al
processo d'appello
contro
Marcello Dell'Utri, sta acquisendo tutta la documentazione sul presunto conflitto di interessi che avrebbe avuto al
centro l'assessoreacui era stata delegata la gestione dell'emergenza rifiuti in Sicilia. Ad
Armao è stato contestato dall'opposizione il suo ruolo di
consulente del gruppo Falck,
e al conte m po di assessore che
I auagisb'ati
vagliano le accuse
lanciate dal
capogruppo
del Pd Cracolic:i
si occupava di trattare con gli
imprenditori sia il maxi-risarcimento dovuto per l'annullamento del bando dei termovalorizzatori che l'eventuale
partecipazione
del raggruppamento alle nuove gare.
Nel fascicolo dell'inchiesta
c'è già l'autodifesa di Armao.
Nei giorJ1.idelle polemiche a
Sala d'Ercole, quando ancora
la Procura non si era mossa,
l' avvoca to assessore aveva inviato a palazzo di giustizia una
nota difensiva. che ripercorre
l'iter della sua nomina nella
giunta Lombardo e la dismissione degli incarichi del grup-
po Falk. Nei giorni scorsi, l'assessore ha rinunciato alla delega alla Protezione civile, in
virtù della quale si è occupato
pure di rifiuti.
Anche i1consiglio dell'Ordine degli avvocati di Palermo
ha avviato un'indagine conoscitiva sul caso Armao. Dopo
aver ricevuto un esposto da
parte di Tiziana Milana,legale
dello studio di famiglia dell'assessore. l'Ordine sta af·
frontando la questione sotto
due profili: "Da un lato - dice
La veate~"""
Bufera Sanità
tutti i sindacati
contro Russo
SINDACATI della sanità
sul piede di guerra contro l'assessore Massimo
Russo.
«Esprimiamo
preoccupazio~e per la
progressiva destrutturazione degli ospedali
pubblici che awiene
senza avere iniziato ad
attivare le strutture assistenziali della medicina
territoriale ••. Lo dicono
Fp-Cgl medici, Cisl-medici. Uii Epl, Anaao-Assomed.
Cimo-Asmd,
Umsped, Rals-Medici,
Aaroi-Emac e Sivemp in
una lettera con cui proclamano lo stato di agitazione. «Prendiamo atto - aggiungono - della violazione dei contenuti dell'accordo regionale, dell'esclusione dei
sindacati dai processi di
riorganizzazione del servizio sanitario, del prolifemre di atti unllate""
dell'assessore Russo ••.
i~presidente, Enrico Sansevenno-vogliamo
verificare l'eventuale fuga di notizie sui
procedimenti che vedono impegnati al Tar l'avvocato Ar.
~aooicolleghi. D'altro canto,
CI sem~:Ha .doveroso
ap.
profondlre le mformazioni ripOrtate negli articoli di stampa che riguardano Armao e
che raccontano di un'incomp.atiJ;>ilitàfra il ruolo di profesSIOmsta e quello di assessore
regionale ••.
Il consiglio dell'Ordine ha
già indicato un relatore, l'avvOC~to Federico Ferina, che
sta Istruendo la pratica. Sans~v~ri~o s,?iega che "nei pross~ml glOrm saranno ascoltati
sIa Armao che l'avvocato Mi.
lana ••.
Il caso Armao era sbarcato
anche sul tavolo della Consob
I:o~ganismo che vigila sull'at~
t1V1tàdella Borsa. Secondo il
capogruppo del Pd al! 'Ars,Anto~ello. Cracolici, alcune dichIarazIOni dell'assessore (favorevole a un indennizzo per
Falck) avevano portato a fine
L'istituzione
foJrense vaglia
l'elenco delle cause
Pabocinate
dallegaJe
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s~ttembre il titolo della soCIetà a. ~na forte impennata.
Cra~o~I~1 aveva ipotizzato i
r~atl di ~nsider trading o di agglOtagglO.Spetterà adesso alla
Procura valutare se, e in che
t~rmini, nel comportamento
dI ~~ao siano configurabili
d.egII~Ileciti. Già nei prossimi
glOrm, dopo l'esall1e della do<:ument~ion~, potrebbe parUreun pnmo giro di audizioni.
Intanto, la Procura ha delegat~alla Guardia di finanza alcu.
111 ~<:ce~amenti, su cui vige
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NOVEMBRE
2009
PALERMO
DwebosceDa
Le quinte colonne
del governatore
EMANUELE LAURIA
ON voglion,~ le elezioni,
additano
Ilmpasse
del
centrodestra, chiedono le
riforme. E, uno alla volta, sono~enuti allo scoperto con note uffIcIali. Eccoli qua. i tifosi del dialogo.
N
EMANUElE LAURIA
OC.CHIEGGIANO a Lombardo e
sono pronli asostenere un governo riRorosamcnte ••di progral1lnlil". A costo di incrinare la linea
ufficiale del partito. Quallro depulati regionali della mozione
Lupo mettono in dubbio il credo
oell'opposizione dura e pura. Da
Calania a Trapani. passando per
Palermo. anzi Misilmeri. I nomi:
Dino Fiorenl.'. Mario Bonol11o.
Gaspare Vitrano. Baldo Gucciardi. Il neosegretariodel Pdneprenoe atto e si mostra pii. morbioo.
IINon saremo noi a lenerein piedi
il Roverno regionale ••.disse il giorno dell'elezione .••Lombardodica
sc, con chi econqualeagenda poIilica vuole anoare avanti ••, ha affermato ieri. Qualche sfumalura
c·è.
FiorenlA1, catanese, chiede alla
polilica di ••anoare oltre i partiti.
Cè uno stalo d'emergenza di
fronte al quale chi è stato elello
non può e non deve tirarsi indietro". Bonomo. siracusano. ha
spesso rivend icato la sua amicizia
con Rulelli, attende di ••vedere i
contenllth,delnuovo
movimento
dell'ex sindaco di Roma, ma in-
\
Peones epresidenti di commissione
ilpartito sotterraneo del governatore
Dal Pd ali 'Vdc: ecco chi tifaper le intese trasversali
tanto come uomo del Pd ha presentalo la sua ricella per la crisi regionale: -Lombardo prenda allO
che la maggioranza è al capolinea. i siciliani reclamano un governo degno di questo nome: e
noi siamo disponibili a un confronto serio e leale-. A Vitrano. il
democratico pii. votato alle Regionali 2008, Lombardo aveva
fallo la corte in primavera. offrendogli - pare-anche
un posto da
assessore. Ora lui ricambia la cortesia. Con garbo e analisi politica:
-Mi pare che il centrodestra si stia
incartando. Le elezioni? Qualcu-
no le vuole, anche al nostro interno. Ma io credo che sarebbero
una sciagura per la Sicilia. Se
Lombardo dovesse fare una proposta di alto profilo, non potremmosollrarci. Lagiunta? Non ci interessa. ilgovernatore può melleredenlro anche dieci professori o
TRAnA1MSTI
Accanto
Gaspare
Vitrano
deputato del
Pd, sotto
Riccardo
Savona
dell'Udc
DINO RORENZA
Deputato catanese
del Pd: "Bisogna
andare oltre i partiti,
c'è un'emergenza e
nessuno può tirarsi
indietro"
BALDO GUCClARDI
Le elezioni sarebbero una
sciagura, se il presidente
facesse una proposta di alto
profilo dOVTemmodiscutere
Deputato Pd. in
sintonia con
Massimo Russo
"Tutto il partito ha il
dovere di valutare
proposte di rifOlll1a"
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I PRIMI due a sottoporsi al test anti droga, per dare prova di
-integrità ••e smorzare il senso di generalizzata sfiducia che
la gente nutre nei confronti della classe politica, saranno i
due deputati regionali Salvo Pogliese, vicepresidente
del
gruppo del Pdl e il suo collega di partito Vincenzo Vindullo.
Oggi alle 11,15 si recheranno presso l'infermeria di palazzo dei NOlll1anni per effettuare il test su base volontaria.
Con loro ci sarà anche il presidente dell'Ars Francesco
Cascio. Nei prossimi giorni sarà predisposto un calendario
per consentire a tutti i deputati l'accesso all' esame anti droga. A Cascio era rivolta la lettera con la quale il 7 novembre
Pogliese aveva rawisato l'opportunità
di mandare un messaggio di distensione alla gente dopo gli scandali che hanno coinvolto personaggi delle istituzioni negli ultimi tempi.
-Le ultime vicende - dicono Pogliese e Vinciullo - stanno causando tra la gente un diffuso senso di disaffezione.
Anche un gesto simbolico può mandare un messaggio di
'.il
chiarezza-o
RICCARDO SAVOIA
Deputato Udc,
presidente della
commissione
bilancio: l'uomo
dell'Udc più vicino
a Lombardo
dieci avvocali. No, non vado conlro Lupo: il suo ruolo gli impone
prudenza, ma lui,lo so. non rifiuterebbe i1confrontocon Lombardo ••.Gucciardi, deputato questoredi Salemi, non ha mai nascosto
il suo consenso per l'azione dell'assessore alla Sanità Massimo
Russo e ora ripete: -Rifoflne,
riforme, riforme. Non aspettiamo
la graziadi un accordoimpossibile nel cenlrooestra. Il Pd, tullo il
Pd, deve dirsi <Jisponibile a valutare lIna proposta nell'esclusivo
interesse di una Sicilia ormai in
ginocchio ••. Nulla a che vedere,
certo, con l'appoggio incondizionato a un governo .dLsalute pub-
~
blica ••espresso quindici giorni fa
dal catanese Antonio Di Guardo
("Al no preferisco il perché no ••)
ma il diballito, nel Pd. è aperto. E
Lombardo sa già di poter contare
sull'eventuale favore di altri democratici di peso. Come Giuseppe Laccoto, diventato presidente
della commissione sanilà anche
grazie ai voti dell' Mpa. L'areaCracolici- Lumia. da sempre favorevole al dialogo, è a guardare. Più
tarda. la soluzione targata centrodestra. più gli amici di Lombardo
nell'opposizione
prendono fialo.
E si pongono il problema dell' atleggiamento ••responsabile- nei
confronti del govemo. Nell'Udc
dell'irriducibile
Cuffaro, c'è chi è
pronlo a far calare il ponte levatoio verso Palazzo d'Orleans: il
presidenledellaconllnissione
Bilancio Riccardo Savona. l'ex senatore Salvalore Cintola, Fallsto
Fagone e Orazio Ragusa. Tutti
spettatori interessaI i di una crisi
dal finale ancora da scrivere.
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