Statalismo «vade retro» dal Sud
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Statalismo «vade retro» dal Sud
25-NOV -2009 QuotidIano Milano DUI'usIone: 347.5611 dapag. l lettori: 1.149.000 IL PIANO PER IL SUD Liberiamo n'Meziogiorno dalla gabbia burocratica Statalismo «vade retro» dal Sud La riduzione del gap con il Nord si è fermata negli anni Settanta:, il nuovo piano deve garantire l servizi essenziali e uscire dalla lo~ca degli interVenti a pioggia di Ivan Lo Bello prossimoamnincio l di un piano per il Sud è l'occasio~ per riflettere sui tanti errori che hannoimpedito allepoliticliedi~ppoperilMezzogiorno (anche le migliori) di c0gliere risultati durevoli Oggi appare decisiva una discussi0ne sulle questioni di fondo e sui vincoli che hanno impedito una CQnvergenzaconilresto del paese che in termini di prodotto pro capite si è sostanzialmente intelrottatrenfannifa. ' La situazione attuale è il ri-' sultato di ragioni storiche ed errori politici. ,Molte parti del Mezzogiomononhannovissuto fino in fondo la rivoluzione industriale che ha accompagoatolacrescita del nostro paese dal secondo dopoguerra in poi; lo slancio industriale e il piano di infrastrutture del paese hanno toccatq solo in parte le regioni meridionali. Qpando il sistema industriale nazionale ha reagito alle crisi e agli sbock~liferi degli anni 70 con la diffusione e crescita dei distretti produttivi. il Mezzogiornoè ancoraunavoltamivato in ritardo con alcune, anche rilevanti. esperienze, che però oggisoffrono più del resto ,del paese il mutato scenario competitivo. Lepolitiche di sviluppo successive non SODO state in grado di correggere gli squilibrisocia1i ed economici I Qo data ustampa Nel nostro paese si è nel tempo costruito un modello duale che vede. con significative eccezioni, nel Centro-Nord una diffusa preseJÌza di piccole e medie imprese manifatturiere e in molte parti del Sud un pervasivo' e capillare sistema assistenziale. Bene ha fatto Guido Tabellini quando ha sottolineato (DSo1e~Oredel17DOvembre) che itanti faJJjment;idellepolitiche per il Sud trovano le lororagioninelfattoche sonostatiutilizzati $Umenti economici per afliontare problemi che riguardano la società e il funzionamento delle istituzioni. Perché il problema principale risiede nella società meridionale. nel rapp'Orto tra dimensione pubblica e mercato, nei meccanismi di consenso politico. neI funzionamento delle istituzioni statali e locali. L'ipertrofiae la pervasività della dimensione pubblica sono oggi uno dei più rilevanti vincoli'allo sviluppo del Mezzogiorno. vincoli allo stesso tempo culturali ed economici. lieffetti culturali della grande crisi finanziaria ed economica internazionale rischiano di generare ,pericolose illusioni; le critiche, purgiuste, agli eccessi del mercato stanno generando uno statalismo di ritorno che se probabilmente nel resto del paese placa le paure e le incertezze di una parte della società italiana,nel Sudrlschia di avere effettidisastrosi e di saldarsi con il vecchio e de- G teriore meridiona1ismo. Per essere e.fficaci.le politiche per il Sud devono ridurre il ruolo della dimensionepubblicanéllasocietàe nella economia meridionale. -diffondere e ampliare la cultura di mercato, eliminare rendite e intermediazioni parassitarie, restringere il perimetro del "pubblico imprenditore". Allo stesso tempo occorre rafforzare la qualità dei servizi pubblici essenzia1igestiti dallo stato, dall'istruzione alla giustizia civile, al controllo di legalità (dove significativi sono stati i successi conseguiti>. Programmaree concentrare la spesa comunitaria, statale e regionale su poche e strategiche priorità, definire vincoli finanziari e standard di qualità per i servizi resi dalle 'regioni e dagli enti locali A rotto ciò si sommano tre grandi questioni QpestioDe soclale. Un tasso di disoccupazione strutturalmente' più alto dellamedianazionale, un bassotasso di attività, livelli di povertàcrescen'ti, alte percentuali di lavoro irregolare, una società immobile, cristallizzatanellesuediseguaglianze, SCDOlaplastica rappresentazione dell'eJDergenzasociale del Sud delnostro paese. Aquesto si aggiunge il crescente degrado dei grandi quartieri periferici delle principali città meridionali: zoneextra legem,con.ClegDate alla "sovranità" delle mafie, dove viene meno la consapevolezza e l'esercizio dei più elementari diritti politici e di cittadi- 25-NOV -2009 Quotidjano Milano DUI'u!Iione: 347.568 nanza. Q!1esti quartieri rappresentano oggi anche e soprattutto una grande e irrisolta questione democratica. ~ouecrlmiDale.Lemafiecondizionano la vita civile ed economica di molte -zone del Mezzogiorno ed estendono la loro in:tluenza ad altre parti del paese. Sinutrono della debolezza e dell'indifferenza di una parte PRIORlTARIA lA LOnAALLE MAFIE La criminalità non si limita a chiedere il pizzo: controlla alcuni mercati e condivide con pezzi di società la cultura della rendita parassitaria della società meridionale e delle ambiguità di un pezzo della classe politica. Le mafie nelM~omononsi limitano ad imporre il pizzo o a spacciare droga; spesso svolgono la funzione di regolatori di alcuni mercati. Sono proprio i mercati protetti e regolati il luogo dell'incontro tra mafia e impresa. il serbatoio che alimenta la zona grigia delle collusioni e delle convenienze. Le mafie al Sud sono forti perché condividono con pezzi della società meridionale la stessa cultura della rendita e dell'intermediazione parassitarla. L'importante azione di contrasto della magistratura e dellefoi'ze dell'ordine va sostenuta con ancora più forza dalla società meridionale. che da Qo data ustampa da pago l Lettori: 1.149.000 qualche tempo ba dato importanti segnali in questo senso. QpestioDenazionale. nnostropaese ba bisogno di ricostruire un patto tra Nord e Sud del paese; queste due aree rappresentano oggi l'epicentro di una radicale contestazione «all'idea di nazione per come si è formata dall'Unità d'Italia ad oggi»: se nel Nord questo sentimento è rafforzato anche dalla sfida Competitiva del suo apparato produttivo di fronte alle incognite della globalizzazione, nel Sud è alimentato da un pezzo di classe dirigente che con spericolate operazioni storiche e pulsioni neoborboniche, cerca di legittimare un modello sociale ed economico che mostra pericolose crepe. Q!1esto ~o C0":mincia a diffondersi nella popolazione meridionale più che nella forma delle istanze separatiste, in una crescente distanza. psicologica e culturale dal restode1 paese. Ai problemi del Sud occorre dare una risposta politica che non siaepisodica o dettatadaragionidibreve periodo. Per questo motivo il piano per il Sud non dovrà essere lasommadi tantiinterventigiàsperim.entatinellalunga storia delle politiche del Mezzogiorno, ma qualcosa di diverso; una strategia sulSud che rompaglischemi consolidati e le retoriche dominanti, anche a costo di pagare nel breve termine un prezzo politico. /von Lo Bel/D~pff!$ldente di Confindustria 5idlla O'l o o N W c.:: CO ::2: w > O Z lI'l N 'O W -' O u c.:: W ::2: c ::; ••• C VI y - ~·c tn 8~ ~ I ::=:: u ~ Vl u ~ .-"' .- "'O QJ "'O Vl ~ ~ QJ > O ::s '-~ QJ c:: ~ re U Q...,c re QJ .,.. $ .,.. O U e c: QJ b.O O O .-"' QJ "' u u O ~ QJ u QJ- .,.. .- re••• ·S tn ~ u c:: =g- '\:S u u '-QJ o"'c:: Q.. co Vl :::::: ~ c: c: .. 'ii QJ .-o'c: O U "."~'r Gol o .!: "a •• &: E A.o III VI •• l'ii Gol III •••• !~ &: &:GoI .- 5CCIII .- ti&: == :I / / Quotidiano DUrusIone: ROIIUI ILd. lI: · ,,,,. ll/mHormista;' Lettori: DIrettore: ILd. 25-NOV -2009 · da pago 1 Antonio PoUto TERMINI IMERESE Sicilia ((Ecco perché la Fiat deve restare» Q. PICA A PAGINA 9 «Ha ragione Scajola lì c'è la nostra storia» TERMINI IMERFSE. Parla Nino Salerno, capo di Confindustria Palermo: ((Scioccante la notizia sulla chiusura della fabbrica» . Quella dell 'hinterland di Palermo è la più vasta zona imprenditoriale della Sicilia. Ci sono le infrastrutture, c'è il porto, un' autostrada e la ferrovia. Certo, bisognerebbe adeguare il porto per far attraccare navi più grandi. Ma se ci sono ancbe le infrastrutture, percbé le imprese del •• GIANM'RIA PIeA • Si inasprisce la polemica sullo stabilimento Fiat di Termini Imerese. Ieri il ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, ha detto che «sarebbe folle far morire un polo industriale come quello di Termini Imerese, su cui nel tempo sono stati fatti investimenti importanti e dove tutti mi dicono che la qualità del lavoro è molto buona». E nello stabilimento siciliano, così come nelle fabbriche Fiat di Melfi e Mirafiori, gli operai si preparano a passare da cassintegrati il lungo ponte di Natale. Scajola - che vedrà il primo dicembre l'ad Fiat Sergio Marchionne - ha promesso un incontro anche ai sindacati siciliani. I leader delle tre principali organizzazione si dicono soddisfatti delle parole di Scajola. Guglielmo epifani, segretario generale del primo sindacato italiano ha espresso apprezzamenti per la posizione del ministro dello Sviluppo: «È una scelta giusta e spero che il Governo la ponga con la forza necessaria quando si aprirà il confronto con Fiat». Ma le voci sulla chiusura o il cambio di produzione per lo stabilimento di Termini Imerese sono solo indiscrezioni fmo alla presentazione del piano industriale. Dice Nino Salerno, presidente della ••••• palermitana: «Ha ragione Scajola, sono parole benvenute quelle a sostegno di uno stabilimento storico per la Sicilia. A Termini Imerese c'è un pezzo della nostra storia Lì si producevano le vecchie 500: il simbolo della Fiat. Per i siciliani quella fabbrica rappresenta un pezzo della loro anima. Ha dato tanto Termini alla regione: a livello occupazionale e imprenditoriale con tutte le aziende dell'indotto. La Sicilia soffre molto la disoccupazione. È stata scioccante la notizia sul cambio di produzione a Termini». Appunto, per il momento si parla di un cambio di produzione, non di cbiudere la fabbrica. Se sarà veramente così, bisognerà poi adeguare tutte le imprese dell' indotto al nuovo prodotto che uscirà da Termini. Ci sarà un forte impatto. Ma il capo deUa Fiat ba detto cbe sono anni ormai cbe la zona di Termini Imerese è ferma, bloccata, senza una strategia di sviluppo. Cbe risponde? È impossibile che Sergio Marchionne abbia detto una cosa simile. Certo, trenta anni fa nella zona di Termini non c'era nulla, solo piantagioni. Oggi è una zona industriale a tutti gli effetti: con infrastrutture e imprese. Ora abbiamo la centrale dell'Enel, è un vero polo industriale. In generale come procede l'imprenditoria Qo data ustampa siciliana? Nord non investono in SicUia? Perché abbiamo un grande problema di burocrazia: i tempi per richiedere le autorizzazioni e le licenze per trasferire e aprire le attività in Sicilia sono lunghissimi. A questo si somma ancbe la grana della crimina6tà organizzata ... Non più. Oggi gli imprenditori siciliani si ribellano al racket. Secondo lei Scajola parla a nome di una precisa corrente po6tica, cioè il Partito del Sud di Gianfranco Miccicbè. Non lo so. La cosa certa è che Miccichè aiutare la Sicilia per uscire dal sottosviluppo re una regione competitiva. si è speso tanto per e per farla diventa- MERCOLEDì 25 NOVEMBRE 2009 LA SICILIA L•••••••••• delresponsabiledello Sviluppoeconomicoa pochigiornidal verticeconisindacatie poicon l'amministratoredelegatoMarchionne , CRISI OCCUPAZIONE il caso Sicilia 5i11d.Gdi.....,.tti. Epifani (Cgil):.Confidiamo neU'intelVento del governo>,Bonanni (Cis!):.La Sicilianon va penalizzata> Scajola: «Fiat, Termini deve vivere» Il ministro: «Investimenti ok, il lavoro pure. Sarebbe assurdo andare a produrre auto in Spagna» NUMERI ULLOMICEU PALERMO. «Sarebbe folle far morire un polo industriale come quello di Termini Imerese •. Il ministro per lo Sviluppo Economico, Claudio 5cajola, che giovedì scorso ha incontrato i lavoratori dello stabilimento che avevano occupato la sala consiliare del Munidpio termitano, da Dubai è tornato a fare pressing sull'a.d. di Fiat, Sergio Marchionne, per evitare il fermo della catena di montaggio nella fabbrica siciliana, «dove sono stati fatti investimenti importanti e la qualità del lavoro è ora molto buona •. Peraltro, il governo regionale ha approvato un piano che prevede 400 milioni di euro di investimenti per dotare l'area industriale di moderne infrastrutture e renderla competitiva. «Fiat ritiene - ha aggiunto il ministro 5cajola che gli stabilimenti in Italia siano troppi e che Termini Imerese ha delle difficoltà oggettive, che è troppo costoso produrre lì•. Scajola, che incontrerà il primo dicembre Sergio Marchionne, com'è noto vedrà i sindacati siciliani prima di quella data, in attesa del confronto sul piano Fiat, tutti insieme, a Palazzo Chigi il 2·1 dicembre, mettendo sul tavolo della trattativa anche gli incentivi che «sono serviti in Italia a chiudere con ogni probabilità il 2009 con un calo delle immatricolazioni del 3%,mentre nel mese di febbraio-marzo eravamo al -35% e si profilava un disastro. Sono stati mirati a ridurre i consumi e le emissioni e ad aumentare l'efficienza. Hanno dato un risultato migliore che negli altri LE AUTO PRODOTTE IN ITALIA 1,,+ ~~'! _..:st' ",,-:"''ll- J" It)fil~'1Y LE AUTO IMMATRICOLATE IN ITALIA ~:tf· GLI STABILIMENTI • MIRAFORI: produce Punto, Idea, Multipla, Musa e Mito. Dipendenti: 5.800 • CASSINO: produce Bravo, Croma e lancia Delta. Dipendenti: 4.400 • MnFI: produce la Grande Punto. Dipendenti: 5.200 • POMICUANO: produce Alfa 147, Alfa 159 e Alfa Gt. Dipendenti: 5.300. • TERMINI IMERESE: produce la lancia Yfino a12011. Dipendenti: 1.370 • VAL DISANCRO: produce il Nuovo Ducato. Dip: 5.900 • BRASILE. Palio; Siena; Palio Week end; Strada Pick up; Punto. Unea; Stilo; Doblò; Doblò Cargo; Fiat Uno mille; Fiat Fiorino, Strada; Doblò e Idea. Fiat Ducato; Iveco; Iveco Daily,Iveco Stralis; Cavallino. Dipendenti: 9.900. • ARCENTINA Modelli: Fiat Siena, Palio. Dip.: 700. • POLONIA. Modelli Fiat Panda e Seicento, Dip.: 5.800. • USA E MESSICO. Chrysler. 20 stabilimenti tra auto, motori . cambi e componentistica. Dipendenti: 52 mila Paesi europei. Noi chiediamo alla Fiat che venga aumentata la produzione industriale in Italia, dove immatricoliamo più auto di quante ne produciamo. Tutto il settore dell'auto deve essere ristrutturato profondamente, ma questo non significa che in Spagna si possa produrre quasi il doppio delle auto che si producono in Italia •. La posizione di Scajola è stata pienamente condivisa dal ministro del Welfare, Maurizio Sacconi: «Parla Scajola per tutti noi •. Soddisfatti i leader di CgiI, Cisl e UiI. «Apprezzo la posizione del ministro Scajola - ha detto il segretario generale della CgiI, Guglielmo Epifani -, è una scelta giusta e spero che il governo la ponga con la forza necessaria quando si aprirà il confronto con fiatI. Il segretario della Cisl, Raffaele Bonanni. ha rilevato che .Termini Imerese è oggi un polo industriale e produttivo di cui la Sicilia e il Mezzogiorno non possono fare a meno. e ha chiesto che gli incentivi vengano concessi alla Fiat solo a condizione che siano mantenute tutte le produzioni •. cln Italia - ha aggiunto il segretario generale della UiI, Luigi Angeletti - non c'è una sovracapacità produttiva. anzi c'è una sottocapacità. È l'unico Paese in Europa in cui si produce meno della metà delle auto che si vendono. Quindi non c'è bisogno di chiudere stabilimenti». Per Sergio D'Antoni, parlamentare del Pd ed ex leader della Cisl, .i1 ministro Scajola lavori per trasformare le parole in atti concreti •. LA SICILIA • MERCOLEDì 25 NOVEMBRE 2009 SONO 1.400 GLI OPERAI IN ANSIA Ma l'azienda non molla: pure quest'anno cassa integrazione da Natale all'Epifania MICHELE CiUCCIONE UNA PROTESTA OEGU OPERAI IN UNA FOTO O'ARCHMO ".',,;,''':'',,,,,*,, ;;';:;,.. ,"~c ,',;",,!:,,>,", ... ::' La fabbrica siciliana l! J!1!~i().lIttjv.itL ~.~ipilB.d_e!'!L_. • In produzione li" Lavoratori in-d-otto 1970 1.370 Lancia Ypsllon FIAT GROUP circa 800 i ,. ANSA-eENTIMETRI PAlLRMO. Sarà l'ennesimo Natale con busta paga vuota per i 1.400operai della Fiat di Termini Imerese. L'azienda ieri ha comunicato a sorpresa altri periodi di cassa integrazione dopo quello che è in corso e che si concluderà lunedì prossimo. Gli impianti si fermeranno venerdì 4 e lunedì 7 dicembre (martedì 8 è festivo), poi per due settimane, dal 21 dicembre al6 gennaio. Quello delle festività di fine anno a casa è un fatto che ormai si ripete quasi ininterrottamente dal 2002, quando il Lingotto decise la chiusura dello stabilimento. Quest'anno come allora tute blu e cittadini dovranno lottare per mantenerlo in vita. Anche nel 2008 Fiat dichiarò a Natale lo stato di crisi e fece ricorso agli ammortizzatori socia- li. «Inquesti anni ricordo solo due volte il lavoro a fine dicembre - dice Enzo Cornelia,segretario della Uilm-UiI-; da parte dell'azienda si dice sempre che si tratta di un calo nelle vendite, ma proprio in questo periodo florido per il marchio si stenta a rassegnarsi». Avolte, pare, sarebbe successo che le fabbriche dei motori a benzina, utilizzati anche per il Gpl. non riescano a stare dietro ai ritmi di assemblaggio delle vetture: da qui, forse, potrebbe essere scattata talvolta l'esigenza di ricorrere al fermo produttivo. Qualche dubbio lo ha Roberto Ma- strosimone, della Fiom-Cgil: «Ancora un Natale amaro. Ho l'impressione che Fiat giochi anche questa carta. Non dico che non ci siano difficoltà produttive e crisi, ma i dati di vendita sono migliori ed è un fatto che sempre in questo periodo l'azienda dà la stoccata più' forte. E'solo una mia impressione, ma è come se volesse dare un segnale alla politica». Ieri, però, quella della cassa integrazione non è stata l'unica ragione di preoccupazione. Le dichiarazioni del ministro Claudio Scajola, se sono apparse incoraggianti, non hanno fatto dimenticare che il tempo stringe: di ministro ci dia subito la data di convocazione dell'incontro che ci ha promesso da tenere prima di martedì prossimO,l dicembre - sottolinea Cornelia e metta in campo tutto quanto è in suo potere per costringere Fiat ad aumentare la produzione in Italia e a mantenere Termini Imerese». «Beneha fatto il ministro ad assumere queste posizioni - ha aggiunto Mastrosimone - anche se queste cose si potevano dire prima. Lapolitica in generale, con i suoi silenzi e ritardi, ha le sue responsabilità nell'attuale situazione in cui ci troviamo. Speriamo, comunque, che l'iniziativa di Scajola produca provvedimenti concreti. Non bastano le posizioni forti, bisogna fare ciò che occorre, assieme al governo regionale, alle parti sociali e a tutta la comu-J" nità locale». nSole 211 Ore Mercoledì 25 Novembre 2099. N. 325 lo stabilimento siciliano. Stop anche a Mirafiori e Melfi A Natale operai in Cig Mino Amadore PALERMO i';", Per il momento l'unica certezza è la Cassa integrazione: per i quasi 2.100 operai del polo Fiat di Termini Imerese (L380 dipendenti diretti del Lingotto e quasi 700 addetti nell'indotto) il nuovo periodo scatterà il 21 dicembre e si concluderà il 6 gennaio. Stop anche a Mirafiori (dal 24 dicembre al6 gennaio) e a Melfi (dal 21 aicembre al6 gennaio). È invece una quasi certezza, vista la delibera della giunta siciliana guidata da Raffaele Lombardo di qualche giorno fa su proposta dell'assessore all'Industria Marco Venturi, la "dote" di 400 milioni messa a disposizione dalla regione per il rilancio dello stabilimento del palermitano. «Siamo disponibili ad attivare un mutuo che permetterebbe - ha spiegato Venturi - di reperire circa 150 milioni, a valere su fondi regionali, al fine di rendere più competitivo ilterritorio sia in termini organizzativi che di logistica e per consentire al Consorzio Asi di Palermo l'acquisto di aree a favore delle PIni, per l'attivazio- ne dell'indotto nonché per la realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria relative». Altri fondi arriverebbero dal Por. Per il resto l'autunno del polo dell 'auto della Sicilia riserva preoccupazione per il futuro e una fibrillante attesa per gli incontri tra il ministro avrà con i rappresentanti sindacali e poi con ivertici dell'azienda torinese per iprimi di dicembre. Gli operai hanno sospeso l'occupazione del Municipio incassando un impegno solenne da parte di Claudio Scajola il quale ancora ieri su quella scia sembra muoversi con determinazione. Gliene dà atto persino Roberto Mastrosimone, che nello stabilimento rappresenta la Fiom-egil: «Credo - dice ilsindacalista - che le parole siano importanti: il ministro dice alla Fiat che non si può éhiudere. Le parole però devono avere un'efficacia e devono essere seguite da fatti conseguenti con interventi sugli ecoincentivi». E positivo è il giudizio di Totò Burrafato, il sindaco di Termini Imerese, il quale giudica «interessante la posizione del ministro cui chiede di incontrare a fine mese i rappresentanti di sindacati, comune di Termini e Regione siciliana per avere un quadro chiaro da portare al tavolo e arrivare a ottenere un a revisione del piano industriale di cui si discuterà il 21 dicembre». E il senatore del Pd Beppe Lumia, rilancia: «Investire nello stabilimento siciliano Il PIANO DELLA GIUNTA L'assessore Venturi: pronti ad attivare un mutuo per reperire 150 milioni Consensi per l'impegno del ministro da Fiom, Pdl e Pd conviene: c'è cultura industriale, professionalità e capacità produttiva Oggi c'è un porto in grado di abbattere immediatamente i costi del trasporto». Del resto il presidente di Confindustria Palermo Nino Salerno ribadisce:Fiat deve rimanere dov'è. Non può essere sempre la Sicilia a fare sacrifici». :3 ·u ;=ii '. O'l o o LU N ~ a:l ~ > LU O Z lJ"l N Cl .....• LU O u LU ~ ~ c -•• ti iii c •• (lJ ~ O ~ § ~ .-c: c: B (lJ E~ o u "'O ra ::::: -.- .C: ::J .4-J V) "'O t=cc:: c: 8 8 o V) > ~ I == = S fil .=' c: ~ o u ra ..c::: ~ l3 ~ o V) V) (lJ V) V) ra • :...J III Z O , N C ~ t 8 - ..esS ::i :I c 1:.= U O 1:.= I. s MF Mercoledì 2S Novembre 2009 I • Domani,alle 17,a Confindu-\ stria Ragusa, verrà presentato il progetto «Insieme x crescere», promosso dal gruppo Giovani Imprenditori, insieme con la Banca Agricola Popolare di " Ragusa e Fidimpresa-Confidi di Sicilia Obiettivo: sostenere, con strwnenti finanziari ad hoc i processi di innovazione nelle prni dell'area iblea. / MF s Mercoledì 25 Novembre 2009 INCONTRO SU MODIFICHE ALLA LEGGE 23 «AIUTI ALLE PMI» Via ilIO % izUe imprese sui debiti a -breve termine DI ANTONIO MORETTI nellire al massimo i tempi amministrativi e burocratici delle istruttorie, modificare della data in cui viene accertata la passività e abolire la quota del 10% in quota all'impresa che chiede il consolidamento dei debiti a breve. Sono questi i punti della legge sugli aiuti alle imprese che occorre modificare per cercare di garantire un accesso alle imprese, il più ampio possibile, che desiderino usufruire del contributo in conto interesse sul consolidamento dei debiti a breve termine, previsto dalle legge regionale 23 approvata dall' Ars lo scorso dicembre. Di questo si è discusso ieri a Palermo presso l'assessorato regionale all' industria ne II' ambito di una riunione convocata dalloassessore Marco Venturi e alla quale hanno partecipato rappresentanti del)' Abi (Associazione bancari italiana), dell'Irfis, di Confidustria. Presente anche il dirigente generale del dipartimento regionale all'industria, Nicola Vernuccio. Circa un centinaio le domande presentate da parte S delle imprese, solo 18 quelle deliberate. «Ho voluto questo incontro», ha dichiarato Venturi, «per capire se lo strumento legislativo è valido e quali possano essere le migliorie da apportare per cercare di fornire una boccata di ossigeno, non certo ad aziende decotte, ma a Oblemvo: snellire I tempi quelle imprese sane ma in difburocratici e correggere ficoltà a causa la data delle passl,11à della crisi economica. Stilpllo valutando assieme agli uffici di potere predisporre un emèndamento correttivo all'articolo 8 della legge 23, da inserire nella Finanziaria, che riguarda appunto la modifica della data relativa alla passività poiché quella prevista dalla legge, giugno 2008, è oramai astorica». Tra i correttivi, suggeriti da Abi,· Confidustria e Irfis, anche uno snellimento delle procedure burocratiche relative alle istruttorie e l'abolizione della quota del 10% del contributo che ogni azienda deve mettere a disposizione. (riproduzione riservata) I ., lI- ~ Z \I ~ ·r"-. ,..... ~ rtj u Vl lr~ c:: o ·u ,..... c:: (]j ..c ~ ~ - • ,..... o - (]j o rtj ~ III z fii o c N \I o ~ ~ C2 Vl U ...c:: - rtj - E o ·,..... va va C III •• •••• - II: o :I l- -- al o o N ...., ~ CO ~ ...., > O Z lJ"I N c ~ -- \I VI C •• I; I~ i'O ILLJ i....J iO 'U Cl:: LLJ I~ c -•-• Vi '" ••c QJ,- °C c:: t"tl.9 '0:= .~ S e:r--. QJN =:l/"') e: t"tl~ o.QJ e: o. 0.0 u=: QJQJ .•..• -0 t"tlQJ e:_ .t"tl Se: ::nc S.8 OVl Vl • s8 QJ~ QJ- 'C ,.!g =8 S'ot:: u QJO - ::':2 ~&1 f-o> ..• o z c: -- a E 1ft li :I Il ! d'i N - ,.. ~ ~i N • J .-z! === i ! N c ... i 1ft i Il ~ c " ~ :l c: El c ; c IO i •~ M § z e il ; I • LA SICILIA MERCOLEDì 25 NOVEMBRE 2009 IL ((CIALLO)) SULLA DATA D'INAUCURAZIONE E Silvio Berlusconi non vuoI mancare al gala d'apertura viamente, una bella passerella. Dopo avere aperto la Messina-Palermo, pur con tutti i problemi che in effetSIRACUSA. Aspettavano tutti il ritorno del premier dal lontanissimo Qatar, ti ancora l'autostrada tirrenica ha, perché toccherà a lui dire l'ultima Berlusconi verrebbe a mettere il parola sul giorno in cui procedere punto su un'altra opera attesa per all'inaugurazione del tratto finale oltre vent'anni. Ma c'è di più: bisogna considerare, della Siracusa-catania. la Pizzarotti giorno 30 novembre consegnerà tut- infatti, che sempre per dicembre, to' rispettando la data finale che era giorno 23, è prevista quella simbolistata a suo tempo stabilita. L'Anas,a ca posa della prima pietra per il Ponquel punto, sarà pronta per procede- te sullo Stretto. Operazione che si re al tanto atteso taglio del nastro. Si presenta non senza qualche spigolo sa per certo che d sarà il ministro per e qualche insidia, perché a Messina tira sempre un po' d'ale Infrastrutture, Matria di antagonismo riteoli, così come non dovrebbero mancare il Taglio del nastro spetto all'idea del Ponte, ma c'è anche da agministro siracusano organizzato per giungere che il presiStefania Prestigiacomo, un bel po' di depudente del Consigliopoil9 dicembre, tati della zona, oltre al trebbe anche trovarsi a sindaco e presidente dover fare i conti con ma si attende della Provincia aretugli sfollati dei paesi colancora sea. Stessa cosa per capiti dall'alluvione del tania, con uguale l° ottobre. E' difficile, l'approvazione schieramento di forze infatti, che per quella politiche ed istituzio- di Palazzo Chigi data i problemi degli nali. abitanti di Scaletta Ma se tutto fa pensare alla data del zanclea o di Giampilieri saranno sta9 dicembre, dopo che s'era parlato ti non diciamo risolti, ma anche più del S, poi bocdato perché comincia semplicemente definiti, con un'idea un maxi ponte, quindi di un antidpo precisa di come ridare a chi è rimasto al3 o di un posticipo al 13dicembre, senza casa un nuovo tetto. Santa Lucia,tutto resta appeso al sì o Per questo o Berlusconi arriva il23 al no di Palazzo Chigi. Perché Silvio dicembre con una genia lata e una Berlusconi, a quanto pare, questa soluzione pronta all'uso, oppure la inaugurazione non se la vuole perde- posa della prima pietra del Ponte re e i suoi uffici e il suo cerimoniale è sullo Stretto, mentre ancora ci sono in stretto contatto con gli uffid di case sepolte nel fango, potrebbe diPietro Ciucci,il presidente dell'Anas, ventare un problema. Che il premier per capire quando sarà possibile pro- vuole assolutamente evitare, anche cedere al taglio del nastro. perché il prossimo atto sarà la firma la data del 9 andrebbe bene a tut- con ilgoverno regionale dell'lgq,I'inti, come detto, ma c'era ancora qual- tesa generale quadro, con cui goverche perplessità sul fatto che il presi- no nazionale e siciliano definiranno dente del Consiglio fosse disponibi- il piano di spesa dei fondi Fas per le le per quel giorno. Quindi ancora un grandi Qpere infrastrutturali nell'Ipo' d'attesa prima di sciogliere la sola. EBerlusconi vuole arrivarci con prognosi, per un'operazione che per un assist, non con un autogol. ilgoverno nazionale rappresenta, ovA.LOD.\' NOSTRO INVIATO \ I~ ,o UJ 'N o::: ~ CO UJ > z O U"l N Cl UJ -' O u o::: UJ ~ ~ro U +-I -- ~ --> c ~ - o u V) ro o ~ V) è:a ~=cù g c: QJ Q.l È5 6 ~ e Q.I JJ ~ VI Q., 'O QJ ou U c tU =SQJ '" 0,0 'O b 'O C ·R~ C:'=s o o. &:i tU.~ ti E ::::I L.tJ 4-J:: u u:-._ ra cb B o. o. ~ :v tU r-d Q.I o 'O :gQJ tU §:= &:i QJ E -- u·Lo. ~ ._ III ot=-",-o:"".J: Lo. "'.Lo. ~ __ U c: c.~ o. c E _ E sa 'O Ob()Lo. 0':= QJ ~ _o '=s j;j j;j'Vi Lo. E 0.0> 0.- e·~~ o. '" ~ '" 'O =s _ o =s '" 0.J: .- U.l ,Q.I C .w QJ ::: VI ~ '" Q.I VJ ~ bo'- e O'-:s QJ .-"E co =s·c t:: 2 Q.I.9 co ~ ~ ~ ~cu --g U ._ =s Q.I o U c:.a 'O 0''0 o. tU o o =s'- c 'O o C Q.I'O o o. c.o.Qj =s Q.I '" E:Oo .::9VI 'bo 2!·Vi E -~:= ~~ =s '" • _._ VI Q.I ~ "" Q.I ~oDE '" VI -.....; o Lo. j;j Q.I =s E'-'.J: E c c c U,-,- CI EU", Q., o ~..9:I 6h~ o E Q.I fa:.a g gg .'- _ ~ E '-"0 Lo. c: 'Q.I Q.I,=S '" ·P.J: •.•.- Q., c: u'C o. o '" ~ ~ 6'0 t;; J (g,:6 .::9.5 ~ .-c: ~ ~ U Q,) ~ Vl :::s u ~ U') .Q,) ~ ~ c:: N .-O ~ '€ :::s c:: O u ~ III =- Vl ~ ~ ..- N N Q,) c ::::i •• c iii ~~ 1--.4 - W 1ft ~ --.:a !:i O =- o .., N ~ >- Z ~ --u o ~ o.. ~o .u o (1,) -.- > ~ ro ~ro ~ "O c:: .- -.o u ro (1,) -.o Vl ro +-J (1,)..0 .> E .- Vl Vl c:: ro u "O (1,) o u / . 25 NOVEMBRE 2009_ MERCOLEOI - \ LA SICILIA LA GRANDE OPERA '.~'':.. ., '. '~ ,/ -. ~ c._ .i~V""'" / .' " , ~ ':;..:1 Il P()nte;.(J~rà aVilla4km 'di fronte mare 1123<Iicembre prima pietra a Cannitèllo, sul versante calabrese diquekhesarà il ponte:sullo. Stretto~ A qUalciJnQ pu'ò anche . sembrare umi cerimonia soltanto simbolica, visto cheil.progetto definitivQ e'cantierabile sarà :'pronto:triJ'sei mesi, rna'iòreaJ1;à quella .prima pietra. è '. importante per~e si tratta di sgomberare. l'area dove sorgerà il piloné' ìcalabreSe~(j1370metri e di spostare i binari delle· . ..!f~§Vi.a.\p'~qu~ lèlVQrt<tel,' .. ..résto, è stata stanZiata uria cifra . notevoie.;·30 milioni di euro. ,; Successivamente questi binari . . sararmo interrati,e questo .regalerà. a Villa San Giovanni un fronte mare di 4 chilometri che idealmente si congiungerà con il lungomare di tre chilometri realizzato a Règgio Calabria. In sostanza da Vllla San Giov<Ìnnia Messina, sgomberata a sua volta dei binari, d sarebbe un unico fronte mare sulla .costa viola., il che potrà dare nuovo impulso turistico alle due dttà, attualmente strangolate dai traffico diretto sui traghetti privati e pubblid. Non solo Messina sarà liberata dal nodo scorsoio, ma si eliminerà anche lo squallore dell'ingresso ai traghetti a Villa San Giovanni, sporco, tortuoso e polveroso. T.Z. C1' o o N LAJ c<: CO ~ LAJ > O Z 1I"l N o LAJ -J O U c<: LAJ ~ c -::. '" Vi c •• ! 1 III ~ o .; III -..• o- o o CIJ N .c E CIJ > o '" N z '6 CIJ u "O G:i :::E N .~ "S: l.- Q) V'l "~ -O N re c l.- Q) Q) C 4- o u ~ re o;:: .•...• V'l. ~ -o c •.....• --' l.- --' re O .•...• re O re V'l V'l Q) V'l V'l --' --' re -O c re E O -O l.- Q) o.. re .•...• re u o > c o u -c• .-s ~ Q) ~ ~ ~ ~ O o O 0-t= -0-0-a ~ O s...- ••. CTj 00 ':;:l '"!;j '"!;j ~ U 0, 0-ba; O 0-a 00 00-a a ~ ~ ~ O ~ s...-~ CJ rJ) È ~ -- ""c I~ o a a 0- • .-.4 e~ ~~ .sfa '~=rJ '"' te .ca lIt lIt DI) .a::: CIJ "C <O .~ "N c: <O c: :: CIJ 'u 'cu ~ .• '" <.:l o C iV 'c ~ ...o ~ -.z'" O'l o o N l.I.J et:: a:l ~ l.I.J > O z 1f) N o l.I.J -J O U et:: l.I.J ~ I cn O o N l.4J ~ co ~ l.4J > O Z lt'\ N o l.4J -J O U l.4J ~ ~ .!: o .•... re E VI :;:; O > 'iii VI QJ "i5. E O u O .•... VI O U c: ~ ::J ... QJ ~;j c: .•..• QJ u ... 1ll'6 ~c:~ QJo.c -o c: III QJ :: c: III '" QJ = t! . 01'- O ;j c: c: o.E VI ••••• o·!!l "'O 0"'0 ;j~C:c: c: .- 01.•..•0·- QJ VI O ~.QJu"'O~ .cQJoQJ U..t:L.C Qj =u~QJ ::J O' ca ca .- ••• -CD l:: .- •• ca U CD - l:: ~ -- iii iz ••• § III III III O u C III II: li:: -.. ••• ! -•.. II: - Z Z C ; O ~ C - 1.1 II: Q ;~:c' 1.1 C 1 II: t! O ••• U , 1.1 C ••O ~., ;.; ".,~ ••• c: QJ .•... ...E QJ c: 01 '" (5 'iii ~ ~ QJ 01 QJ c: 'u '6 III ~ ~ "' ••• II: ••CO III + •••••C Z O Q- -O N Z CU =U 5~ II: 12 = = 0\ N o o QJ QJ E .Ci > o Z Lt'l N C QJ u Ci ~ E V"l ru o u... o.. o o o CII C O - III 0; -=0-...•ra Ci CI ce C 0::_ ::>ceS u CI ce •• z CII "-~ l5== ce '" C1I C QJ "' o 'N o Cii ~ C. C1I :co •.. Ò '"c, E o E 'C c. ca C1I - ,~ cU ~"' c o 'ilo CII ~ •.. C. C1I VI <5 VI 'c ~ CII "l:l iV c o 'N t c. o:"' N o '"o QJ QJ E .Q LI'l N > o Z '5 QJ QJ ~ 'O :E CII C N C .- '2 QJ § C- E o <O U E E <O e Do "O c4i QJ Ec: E <O c: "O <O :... ca :I :t: ca :.. Q) lJ1 I .In ~ O .... li) li) l"I 00 "'t'li) ............ 0000 O M°l'l)lI) "'t' O l'I) O O .... O li) O .... .... In· r .---- Mercoledì 25 Novembre 2009 - N. 44 Il Sole 24 Ore Sud Un comune su sette resta ai margini della banda larga·· Nell5% dei centri servito il 5% dei cittadr~ PAGINE A CURA DI Francesco Prisco -- Ben 253 comuni meridionali guarderanno con grande attenzione alla prossima riunione del Cipe, prevista per inizio dicembre: ci sono in ballo gli ormai famigerati 800 milioni che il governo dovrebbe appostare sul completamento della rete a banda larga. Tante sono infatti, secondo l'osservatorio Between (dati aggiornati a giugno 2009), le città del Sud nelle quali non più del 5% dei residenti ha accesso a servizi internet dalla velocità uguale o superiore a 2 megabit al secondo. «Nell'area Sud - segnala inoltre Cristoforo MorandiIÙ, responsabile dell'Osservatorio - poco meno del 10% delle imprese risulta in digital divide infrastrutturale dal punto di vista della copertura della banda larga tìssa». Se l'efficienza del web è una discriminante per la competitività di un territorio, né il Mezzogiorno tanto meno il resto del Paese fanno una bellissima figura: al Sud la percentuale dei comuni in cui non più del 5% della popolazione ha accesso alla banda larga si aggira intorno al 15%, mentre a livello nazionale la percentuale cresce fmo a quota 23. La gran parte delle realtà urbane meridionali (750/0) vanta una copertura broadband che raggiunge oltre il95% della popolazione, performance ancora una volta migliore di quella dell'Italia intera (62%). Que- sto il quadro d'insieme, all'interno del quale risaltano varie contingenze territoriali: in Basilicata i comuni con una copertura al5% della popolazione sono il 36%. Nessuno, a livello nazionale, fa peggio. Seguono distaccate la Campania, con il 17%di comuni "disagiati",la Calabria al 14%e laSicilia al 12per cento. Voce fuori dal coro è la Puglia, dove le re. altà urbane in cui la banda larga raggiunge non più del 5% della popolazione sono appena il 5%. Lo stesso Tavoliere è la regione che in Italia vanta la più alta incidenza (92%) di comuIÙ con una copertura che supera il 95% dei residenti. E ancora, per Between, il 61% della popolazione meridionale riesce a navigare oltre la soglia degli otto mega, dato in linea con quanto avviene a livello nazionale. «Certi dati in apparenza positivi - spiega Cosimo Romano, presidente di Piccola industria Puglia non devono indurre a facili entusiasmi: sul territorio meridionale si contano innumerevoli località in cui la connessione veloce è di scarsa qualità». Di solito la mappa della fruibilità è cosÌ organizzata: grandi centri abitati (per lo più capoluoghi) coperti, piccole realtà di provincia isolate. «Le risorse del governo continua Romano - servono proprio a portare servizi di ultima generazione nelle aree svantaggiate. Perché anche in provincia si fa impresa». Al di là degli 800 milioni og- Gianluigi Traettino GIOVANI CONFINDUSTRIA Molto attese le risorse promesse dal Governo. Questo deve compiere un grande sforzo per promuovere la modernizzazione del Paese Florindo Rubettino .. • .' . @aVANI CALABRIA ../"- Anche se oggi la domanda non è vivace sappiamo che crescerà anche perchè i nuovi contenuti di Internet richiederanno sistemi di trasmissione più evoluti Cosimo Romano PRESIDENTE PMI DElLA PUGLIA Esiste anche un problema di efficienza poichè. anche se è possibile. in numerose località meridionali la connessione veloce è di scarsa qualità getto di animata discussione all'interno dell'esecutivo, ci sono privati che sulla banda larga in questi armi harmo già investito o che si accingono a farlo. Il principale player del mercato è ovviamente Telecom che armuncia, a livello nazionale. un piano da 6,7 milia~di sulla rete broadband nel tnennio 2009-2011. «Una cifraspiegano dalla socie~à guidata dal presidente Gabnele Galateri e dall'ad Franco Bernabédifficile da disaggregare a livello territoriale che comunque riguarderà in.buona parte anche il MezzogIOrno». Una cifra che si unisce ai 18miliardi che l'azienda ha già speso, i negli ultimi cinque anni. per l'ammodernamento della rete nazionale. Secondo Telecom, "il problema vero sta in ~u~1 3% di territorio che ~ostltUlsce area a fallimento dI mercato perché manca la doman- , da». Anche altri operatori hanno intenzione di muoversi: Vodafone ha annunciato investimenti da 121milioIÙ contro il digitai divide, mentre Wind ha pronto un intervento di potenziamento nei capoluoghi di provincia. «L'offerta di servizi a banda larga - fanno sapere da Telecom - in Italia è all'altezza. Semmai bisognerebbe far crescer€ la domanda». Florindo Rubettino. presidente dei Giovani industriali della Calabria, fa però un ragionamento a medio termine: «Magari la domanda odierna e l'alfabetizzazione informatica non saranno ottimali. Tuttavia. quando si parla di internet bi- sogna spostare lo sguardo di . cinque anni: non solo la domanda crescerà ma saranno i nuovi contenuti di internet a richiedere sistemi di trasmissione più evoluti». In linea la posizione di Gianluigi Traettino, delegato per il Mezzogiorno dei Giovani industriali di Confindustria. «Il governo dichiara - deve compiere questo sforzo fondamentale per modernizzare il Paese». Il presidente di Confindustria Trapani Davide Durante tira. in ultimo, le fila del discorso: «Il rischio concreto, senza banda larga, è restare ai margini del sistema produttivo europeo». ( RIPP.COl.ZIONE ~'SERvA r lo. I i 0\ o o N QI QI .oE LrI N > o Z 'i5 QI Q; u -O ~ III I: ;:, t:: ~~ III O .~ ~ ~ III •.• u III ;:, c: u JB~ l: I: VI QI O I: QI I: QI • .l: Colll lll.l: -' .llIU QI !E _I: c '6 _U Mercoledì 25 Novembre 2009 . N. 44 Piaaidi~.Satellitare Il Sole 24 Ore Sud e WiMax contro il digitaI divide Calabria e Sicilia ora scommettono sull'etere _ Dove non arriva il cavo, si scommette sull'etere. È accaduto in Calabria, regione particolarmente colpita dal digital divide che scommette sul satellite; accade in Sicilia dove la domanda di internet veloce cresce, come testimoniano molti investimenti (soprattutto privati) in corso, e si apre sempre di più l'interessantissima porta del WiFi. La prima regione lo scorso marzo ha lanciato un progetto ambizioso, direttamente dipendente dal presidente Agazio Loiero, grazie al quale la banda larga in tempi ragionevoli dovrebbe raggiungere ben 66 comuni al momento scoperti. Il tutto sulla base di un accordo con Telespazio Spa, società del gruppo Finrneccanica e convenzionata con la Consip che si è aggiudicatal'incarico di sviluppare nuovi servizi di connessione tramite satellite. «Mediante questa iniziativa - fanno sapere dalla presidenza della regione Calabria - si intensifica sempre di più il rapporto tra ente e autonomie locali nel settore delle iniziative di Information and communica- tion technology, volte a modernizzare le amministrazioni locali ma soprattutto a erogare servizi più efficienti ed economicamente più vantaggiosi per i cittadini». La provincia maggiormente interessata da questo intervento è quella di Cosenza: 27 i comuni raggiunti che, spesso e volentieri per problemi legati alla morfologia del territorio, non dispongono di connessione internet di qualità. Seguono le province di Reggio Calabria (17 comuni serviti), Catmzaro (a quota1S) e Vibo Valentia, dove i centri cittadini beneficiari saranno appena sette. In Sicilia, a quanto pare, la '~O=" ,"" /GOVÈRNATOR8':' risposta al digital divide ha a che fare con il WiMa.'C,tecnologia a banda larga via etere e senza fIli. La società catanese Mandarin, infatti, si è imposta come il primo operatore regionale di questo particolarissimo comparto e ora punta su nuove soluzioni per l'utenza business e istituzionale. Da pochi giorni l'azienda ha lanciato infatti Ip Max, la suite completa di servizi dedicata al mercato wholesale (all'ingrosso) che sfrutta la rete di proprietà di Mandarin, ora messa a disposizione di operatori licenziatari, internet service provider o enti di pubblica amministrazione. L'obiettivo - ancora una volta ambiziosissimo - è quello di realizzare un vero e proprio "sistema virtuoso" delle telecomunicazioni siciliane che coinvolga i medi e piccoli operatori locali. Il tutto all'insegna di maggiore qualità dei servizi offerti e migliore diffusione dei sistemi wireless. J?arola d'ordine "apertura", insomma: al mercato, all'innovazione tecnologica nonché alla collaborazione tra aziende siciliane. , ::~~~~A;';;\;;.~.~ f·9.P~l~.ol~·gra~e o,aU,. . . eonT~leSpazlO.· :ii!tèqijfyelocedpvrebbe::: ... J~g(i'.iilge1~66·~òmtinidella . ;règjò~,hesonoançora oggi, prjvidels.etviz)o .. CAIPROOUZ10N[ RISERVATA / MF Mercoledì 25 Novembre 2009 ( VERSO L'ESERCIZIO PROVVISORIO COL BLOCCO DELLA SPESA La crisi del governo siciliano mette in pericolo il bilancio DI ANTONIO L GIORDANO a crisi della maggioranza siciliana, scoppiata dopo la bocciatura del dpef del governo Lombardo due settimane fa, non riesce per ora a trovare una soluzione. Ancora profonde le fratture tra le due anime del Pdl nell'Isola, i lealisti e il gruppo vicino al sottosegretario Gianfranco Miccichè. E due settimane fitte di incontri in calendario non sono riuscite a placare gli animi. L'ultimo atto in ordine di tempo di questa crisi si consumerà oggi pomeriggio quando l'Assemblea regionale siciliana sarà chiamata a discutere i documenti di bilancio e una mozione di sfiducia nei confronti di un assessore della giunta, Gaetano Armao, presentata dal Pd. Un appuntamento al quale il governo si presenterà, ma solamente per chiedere ancora più tempo. Questo comporterà, quasi sicuramente, lo slittamento dell'approvazione di bilancio e Finanziaria ed il ricorso, per il secondo anno di fila, all'esercizio provvisorio e alla spesa bloccata in dodicesimi. Una empasse politica che potrebbe aggravare nell'Isola le conseguenze già pesanti della crisi economica. 11tasso di disoccupazione, per esempio. ha toccato il 14%. Le opposizioni sono passate all'attacco. «Lombardo dovrebbe presentarsi già domani in aula a spiegare i motivi della crisi. invece di continuare a tentare di nasconderla». ha commentato il capogruppo del Pd all' Ars. Antonello Cracolici. "Dica se e con , chi vuole unùare avanti". ha aggiunto il segretarIO I~~i ctellloCTatici nell'hola. Giuseppe Lupo. M3 per Lombardo la soluzione dovrebbe essere vicina. «PUÒ darsi che la soluzione sia quasi immediata. Credo che entro la fine della settimana si possa ritrovare una proposta rigorosa e vincolante», ha detto il governatore. «Adesso l'alleanza di governo dovrà condividere un programma fatto non di cose vaghe, ma di punti molto vincolanti», ha aggiunto il,fiUthero uno di Palazzo d'Orléans. Ut.,dué soluzioni più probabili potrebbero essere un azzeramento della giunta con il rientro dell'Udc all'interno della maggioranza o un ricorso alle urne. Quest'ultima soluzione, vista come una iattura da tanti nell'Isola. non è così improbabile come appare, visto l'alto tasso di litigiosità della maggioranza. Intanto, dalle parti sociali emerge tutto il disagio per una situazione che vede l'amministrazione bloccata e pesanti ritardi nella spesa dei fondi europei, che mettono la Regione a rischio disimpegno. «Chiediamo che tutti. maggioranza e opposizioni vecchie e nuove all'Ars, diano prova di responsabilità concorrendo, con le parti sociali. all'uscita dall'emergenza, lungo tre direttrici: strategia per lo sviluppo. lotta a mafie e malaffare. E riprogrammazione dei fondi Ve». ha detto ieri il segretario regionale della Cis!. Maurizio Bemava. 11sindacato propone "il via alle opere già appaltate. coperte da finanziamento e consegnate. sbloccando i vincoli e J veti della burocraz~l. E il finanziamento. con una quota di fondi Fesr. dei piccoli cantieri I sotto i cinque milioni) per il recupero e la riqualificazione dei centri urhani». (riprPfillzinne riservata I / ·==: Vl ro •• II: ~~ o :- -z < Z :J ca ~ bO - .~ro 'C III :J ro ro III Z O .~ bO z'" ,.C z ~ ~ O :=: o•• O - bO \I ro 'C" O•• \I III ~ zIII ca III II: I. Q) E '-" < N o .~ ••• t: III Z u E -o O III II: c -~ .o •••• .......-4 ro c .......-4 ::3 '" Vl II: \I C •• c \I I. \I :I o ~ ~ Vl U U -•• .~ -'" ro o z i z c ti ti i ~ i3 CTI I.JJ N o o a::: a:> I.JJ ~ O Z > N Lf) I.JJ ~ 'O ~ I.JJ O U a::: c :i III -'-" ••• tC LA CRISI DI GOVERNO IL PRESIDENTE: SONO GIÀ TRASCORSE INUTILMENTE 3 SETIIMANE. I GIORNALE DI S10UA MERCOLEDì 2S NOVEMBRE 2009 r;;; I~ IL PD: LOMBARDO VENGA IN PARLAMENTO L'Mpa annuncia: rinviato ilvoto all'Ars Cascio si infuria: decido io, tutti in Aula 811 Pdl dice sì allo slittamento del voto su Armao Ascatenare lo scontro un comunicato del senatore OUva: ••Rinvio per portare serenità". Cascio: «Non ha alcun titolo per parlare, Il governo comunichi le sue intenzioni". Giacinto Pipitone PALERMO ••• Un comunicato del senatore Enzo Oliva, commissario regionale dell'Mpa, annuncia al termine del vertice con i coordinatori del Pdl che «per permettere maggiore serenità alla verifica in corso, i lavorid'aula all'Arssaranno rinviati per qualche giorno ••.Stop dunque al voto sulla mozione di censura contro l'assessore alla Presidenza Gaetano Armao e a quello su rendicomo e assestamemo di bilancio: previsti per oggi pomeriggio. Ilgovernatore Raffaele Lombardo conferma che questa è la strada «per disinnescare mine che possano compromettere la ricerca di una imesa col Pdl••.Ma subito all'Ars esplode il caso-rinvio. Perchè il presideme Francesco Cascio, fa sapere di aver appreso il tutto da «un comunicato di chi non ha alcun titolo, e non dal governo. lo Oliva neppure lo conosco••. ramo basta al presideme dell'Assemblea per annunciare a sua volta che «l'aula resta convocata per le 17, perchè così ho concordato io con Lombardo. Ilgoverno comunichi lì le sue intenzioni. E poi si voterà sulle proposte ••. È il termometro della tensione in atto nel centrodestra sulla crisi di governo. La proposta di rinviare i lavori non è però bocciata dal coordinatore del Pdl GiuseppeCastiglione: «Laverifica sta andando bene. Spetta al governo chiedere al rinvio, noi non ci opporremo. Ma se si vota non potremo difen- CASTIGLIONE: SE SI VOTA NON POTREMO DIFENDERE L'ASSESSORE dere Armao ••.Castiglione si dice soddisfatto dalla rassicurazione degli uomini di Lombardo (Pistorio, Oliva e Leanza) che verrà aperto un tavolo di confromo anche con l'Udc e che verrà creato un po01 per stilare un nuovo programma su riforma della pubblica amministrazione, riforma degli appalti e della formazione, Ato rifiuti e legge urbanistica ••.Un tavolo a cui i coordinatori regionali del Pdl invieranno il vicepresidente del· l'Ars,Santi Formica, e ilcapogruppo all'Ars, Innocenzo Leomini. Il rimpasto (che vede i due in pale position) verrebbe invece rinviato a fine anno. Su queste basi è scattato l'Ok del Peli ufficiale alla proposta di rinviare il voto sull'assessore ,t,rmao, esponente dei beriusco:Jiani ribelli (vicino a Dore Misuraca). E non a caso la capogruppo dci ribelli, Giulia Adamo, fa sapere di avere apprezzato: «Èbene denb,i· care dall'agenda politica un arr.~mento legato a logiche di rivalse personali nei confromi di uno Gegli assessori più impegnati Ild cambiamemo ••. Ma ilrinvio irrita ilcapogll~?;':J del Pd. Antonello Cracolici, che ha presentato la mozione: «Lo.::bardo venga in aula a spiegare i mo tivideUa crisi invece d i nasco:Jderla. È singolare che Oliva, che non è parlamemare regionale. 8~:ti il calendario dell'Ars ••.Lomb:', do ieri ha definito «sciocchezze •• le ipotesi di dimissioni dell'asses· sore Armao, circolate anche in amo bienti finiani. Eha aggiunto che la «crisi si risolverà entro fine settimana. Ma l'alleanza di governo dovrà condividere un programma fatto di punti vincolanti ••. Ilgovernatore Raffaele lombardo e il presidente dell' Ars, Francese E anche in questo caso i ribelli de:tano le condizioni. Lunedì sera ilgruppo ha incontrato Lombardo alla presenza di Dare Misuraca c Fippo Fallica E la Adamo tiene ai:a calda l'ipotesi di maggioranze diverse da quelle del20Da, a differnza di quanto fa Castiglione: "L<l soluzione della crisi deve passare da una composizione, anche non omogenea dal punto di vista della rappresentanza partitica aIl'Ars,di una maggioranza che si riconosca in un progetto politico innovativo ••.l ribelli guardano con interesse ai distinguo che da giorni animano il Pd (malgrado le c!:iusure del segretario Lupo a Lombardo) e anche al dibattito interno all'Udc dove alcuni parlamentari non hanno chiuso i ponti con Lombardo e Miccichè. Segnali che inducono il presidente Cascio a ritenere inutile un rinvio dei lavori dell'Ars: «Di rinvio in rinvio sono già trascorse inu- , C'"g :I c'" ;;;~ iS~ ~~ co .~ ZZ 0--o t:lw <5 u '" ~ ::::: O L... C > QJ O QJ tlO re ""O O N N QJ ..o re QJ ""O re V'l o.. QJ C E L... :J ~ li) ::::: ::::: QJ re C O 050 L... QJ O re u o-t= o.. re QJ ""O O V'l e o u C QJ ""O o o QJ u re :t:::: o.. ~ ~ li) .. .re .~ m·C) U._ mlf) o -g .~ .li) ~~E m.~ e __ L.L .- w-O 0° ~E ~E - ru:..- o~C 0..0 o..U :JlB li) e_ ..o >m L/) .. •••N N Il! ,f III ~ C ~ 'ii o c ~ o'"w _ ec~ LA SICILIA MERCOLEDì 25 NOVEMBRE 2009 I ~ A PALAZZO D'ORLEANS. Creato da Pierluigi Vigna con una commissione di studiosi Presentato il Codice antimafia della Pubblica amministrazione Una barriera contro la corruzione e le infiltrazioni di Cosa Nostra funzionari regionali. Per Vigna si tratta .di un'iniziativa di contrasto e di prevenzione molto efficace che si inserisce in una realtà civile dominata dai ragazzi di Addiopizzo e dalle aperte prese di posizione contro la mafia dell'associazione degli industriali •. .11 codice - continua Vigna - rappresenta anche un input per l'osservatorio regionale sul lavori pubblici" .• 11 Codice - ha sottolineato l'assessore regionale alla Presidenza, Gaetano Ar- GIUSY CAViRELLA \ PA1BlMO. Un testo con 22 articoli che si inserisce all'interno di una legislazione complessiva e che tocca vari aspetti: dagli appalti al personale, dalla movimentazione di denaro all'accertamento della corruzione fino ad una serie di lacci per impedire ai mafiosi di acquistare terreni agricoli per poi "trasformarli" in zone edificabili sulle quali i boss possono speculare. Tutto questo è il "Codice antimafia e anticorruzione della pubblica amministrazione" presentato ieri a Palazzo d'Orleans e redatto dall'ex procuratore nazionale antimafia, Pierluigi Vigna insieme ad una commissione di studiosi, giuristi ed economisti composta da Mario Busacca. già procuratore capo della Repubblica di Catania, il magistrato Sergio Barbiera, gli avvocati Ignazio Tozzo e Alessandra Bonafede, i professori Mario Centorrino, Giovanni Fiandaca, Andrea Piraino e Ernesto Savona e il direttore generale del comune di Palermo, Gaetano Lo Cicero. In pratica, tutte le leggi e le disposizioni amministrative della Regione, saranno redatte tenendo come punto di riferimento i principi che sono sanciti nel Codice, con l'obiettivo di prevenire le infiltrazioni mafiose nella cosa pubblica. Il Codice si sofferma, in particolare, sulla disci plina dei contratti con le imprese per la realizzazione di opere e infrastrutture, ma anche sulle leggi che riguardano la macchina amministrativa e il personale. Il documento. che sarà attuato attraverso specifici provvedimenti amministrativi e legislativi, prevede inoltre "obbligo di costituzione di parte civile della Regione nei processi a carico dei suoi dipendenti e controlli a campione, con la collaborazione della finanza. delle situazioni patrimoniali di dirigenti e I mao - non vuole essere esaustivo né ha intenti moralizzatori o punitivi. Vuole esaltare valori come l'impegno della Regione a prevenire e contrastare infiltrazioni mafiose. Con la consapevolezza che la presenza della mafia costituisce una variabile pesantemente negativa per lo sviluppo socio-economico della Sicilia •. .Sarà mia cura - ha aggiunto Armao - provvedere a trasfondere gli schemi normativi elaborati nei disegni di legge di riordino del personale PALMI, 2 FRATELLI CONDANNATI ALL'ERCASIOLO Tentano d'evadere dal blindato sparano agli agenti ma sono bloccati I PALMLÈ sembrato quasi di vivere la scena di una fiction televisiva quella vissuta ieri mattina da tre agenti della polizia penitenziaria, due dei quali sono rimasti feriti, che hanno sventato l'evasione dei fratelli Giuseppe e Pasquali lagari, entrambi condannati all'ergastolo per la faida di Taurianova. Tutto ha avuto inizio poco dopo le otto quando è iniziato il trasferimento dei fratelli lagari dal carcere di Palmi al Tribunale di Reggio Calabria, dove dovevano partecipare a una udienza della sezione misure di prevenzione. Nel mezzo blindato, utilizzato per il trasferimento, uno dei due fratelli ha finto di stare male, mentre l'altro ha detto agli agenti di scorta di avere le medicine per il congiunto. Gli agenti hanno quindi aperto le due celle e improvvisamente si sono trovati sotto la minaccia di due pistole calibro 6,35 che erano in possesso dei due detenuti. Ilcapo della scorta è intervenuto ed è nata una colluttazione durante la quale i detenuti hanno sparato alcuni colpi di pistola ferendo due agenti. mentre il terzo è stato colpito al volto con l'impugnatura dell'arma. Gli agenti, nonostante fossero feriti, sono comunque riusciti a disarmare i due detenuti e a bloccarli. L'autista del mezzo blindato, giunto all'altezza dello svincolo di Sant'Elia dell'autostrada A3, ha deciso di rientrare nel carcere di Palmi, abbandonando la Salemo-Reggio Calabria e percorrendo la statale 18. Durante il rientro il mezzo della polizia penitenziaria è stato raggiunto da polizia e carabinieri, che l'hanno scortato fino al carcere di Palmi. Una volta giunti nella casa circondariale, i due sono stati posti in isolamento e sottoposti a stretta sorveglianza in attesa che si decida sul ripristino del 41 bis. Le indagini sulla tentata evasione sono svolte dalla Squadra mobile di Reggio Cala~ I I della Regione e di riforma dei procedimenti amministrativi peraltro già all'esame della Giunta. Le disposizioni che riguardano invece la normativa sui contratti pubblici e la disciplina urbanistica faranno pane di uno schema di disegno di legge che, con i colleghi competenti per materia. porterò all'esame della prima Giunta utile•. Anche il presidente della Regione Raffaele Lombardo ha puntato l'attenzione su questo aspetto sottolineando che .Ia cosa importante è che al Codice si ispirino tutti i prowedimenti futuri, la lotta alla criminalità non è più un fatto isolato. Accanto alle grandi azioni portate avanti dalle Procure che stanno lavorando benissimo: è di pochi giorni fa la notizia dell'arresto di Raccuglia, ci sono le mille iniziative che fioriscono nella società civile siciliana •. Per il professore Mario Centorrino che ha partecipato alla stesura degli articoli, .è necessario che questo strumento arrivi anche agli altri governi: penso all'Anci e alle varie giunte provinciali •. Mentre per il sottosegretario alla presidenza dei ministri, Gianfranco Miccichè .si tratta di uno strumento che consentirà di spezzare eventuali sodalizi tra il mal affare, la politica e la burocrazia •. Ci sono inoltre disposizioni che verranno applicate in via amministrativa: per esempio, gli accessi delle Prefetture nella banca dati della Regi·one o gli elenchi completi delle assunzioni fatte nella pubblica amministrazione che saranno comunicati sempre ai Prefetti. Tra le innovazioni introdotte anche una più efficace valutazione per la professionalità e affidabilità dei dipendenti regionali: controlli sulle variazioni urbanistiche e un protocollo d'intesa a sigillo di tutto il lavoro portato avanti dalla commissione. laleplbblk:a MERCOLEDì 25 NOVEMBRE 2009 PALERMO La Procura ha aperto un fascicolo. E l'Ordine professionale avvia un' indagine che riguarda pure la fuga di notizie Insidertrading e conflitto diinteressi doppia inchiesta suli' avvocato-assessore SAl.W PAlAZZOLO IL DIPARTIMENTO criminalità economica della Procura di Palermo ha aperto Wl fascicolo d'inchiesta sulle denunce di "insider trading ••mosse dal capogruppo del Pd all'assemblea regionale, Antonello Cracolici, nei confronti dell'avvocato-assessore alla presidenza Gaetano Armao. Al momento, si tratta solo di un fascicolo di atti relativi, senza alcuna ipotesi di reato specifica. Il pool coordinato dal procuratore aggiunto NinoGatto, lo stesso che in questi giorni sta sostenendo l'accusa al processo d'appello contro Marcello Dell'Utri, sta acquisendo tutta la documentazione sul presunto conflitto di interessi che avrebbe avuto al centro l'assessoreacui era stata delegata la gestione dell'emergenza rifiuti in Sicilia. Ad Armao è stato contestato dall'opposizione il suo ruolo di consulente del gruppo Falck, e al conte m po di assessore che I auagisb'ati vagliano le accuse lanciate dal capogruppo del Pd Cracolic:i si occupava di trattare con gli imprenditori sia il maxi-risarcimento dovuto per l'annullamento del bando dei termovalorizzatori che l'eventuale partecipazione del raggruppamento alle nuove gare. Nel fascicolo dell'inchiesta c'è già l'autodifesa di Armao. Nei giorJ1.idelle polemiche a Sala d'Ercole, quando ancora la Procura non si era mossa, l' avvoca to assessore aveva inviato a palazzo di giustizia una nota difensiva. che ripercorre l'iter della sua nomina nella giunta Lombardo e la dismissione degli incarichi del grup- po Falk. Nei giorni scorsi, l'assessore ha rinunciato alla delega alla Protezione civile, in virtù della quale si è occupato pure di rifiuti. Anche i1consiglio dell'Ordine degli avvocati di Palermo ha avviato un'indagine conoscitiva sul caso Armao. Dopo aver ricevuto un esposto da parte di Tiziana Milana,legale dello studio di famiglia dell'assessore. l'Ordine sta af· frontando la questione sotto due profili: "Da un lato - dice La veate~""" Bufera Sanità tutti i sindacati contro Russo SINDACATI della sanità sul piede di guerra contro l'assessore Massimo Russo. «Esprimiamo preoccupazio~e per la progressiva destrutturazione degli ospedali pubblici che awiene senza avere iniziato ad attivare le strutture assistenziali della medicina territoriale ••. Lo dicono Fp-Cgl medici, Cisl-medici. Uii Epl, Anaao-Assomed. Cimo-Asmd, Umsped, Rals-Medici, Aaroi-Emac e Sivemp in una lettera con cui proclamano lo stato di agitazione. «Prendiamo atto - aggiungono - della violazione dei contenuti dell'accordo regionale, dell'esclusione dei sindacati dai processi di riorganizzazione del servizio sanitario, del prolifemre di atti unllate"" dell'assessore Russo ••. i~presidente, Enrico Sansevenno-vogliamo verificare l'eventuale fuga di notizie sui procedimenti che vedono impegnati al Tar l'avvocato Ar. ~aooicolleghi. D'altro canto, CI sem~:Ha .doveroso ap. profondlre le mformazioni ripOrtate negli articoli di stampa che riguardano Armao e che raccontano di un'incomp.atiJ;>ilitàfra il ruolo di profesSIOmsta e quello di assessore regionale ••. Il consiglio dell'Ordine ha già indicato un relatore, l'avvOC~to Federico Ferina, che sta Istruendo la pratica. Sans~v~ri~o s,?iega che "nei pross~ml glOrm saranno ascoltati sIa Armao che l'avvocato Mi. lana ••. Il caso Armao era sbarcato anche sul tavolo della Consob I:o~ganismo che vigila sull'at~ t1V1tàdella Borsa. Secondo il capogruppo del Pd al! 'Ars,Anto~ello. Cracolici, alcune dichIarazIOni dell'assessore (favorevole a un indennizzo per Falck) avevano portato a fine L'istituzione foJrense vaglia l'elenco delle cause Pabocinate dallegaJe I s~ttembre il titolo della soCIetà a. ~na forte impennata. Cra~o~I~1 aveva ipotizzato i r~atl di ~nsider trading o di agglOtagglO.Spetterà adesso alla Procura valutare se, e in che t~rmini, nel comportamento dI ~~ao siano configurabili d.egII~Ileciti. Già nei prossimi glOrm, dopo l'esall1e della do<:ument~ion~, potrebbe parUreun pnmo giro di audizioni. Intanto, la Procura ha delegat~alla Guardia di finanza alcu. 111 ~<:ce~amenti, su cui vige p~ro ~PlUstrettosegreto inve. stlgatlvo. \ =25 NOVEMBRE 2009 PALERMO DwebosceDa Le quinte colonne del governatore EMANUELE LAURIA ON voglion,~ le elezioni, additano Ilmpasse del centrodestra, chiedono le riforme. E, uno alla volta, sono~enuti allo scoperto con note uffIcIali. Eccoli qua. i tifosi del dialogo. N EMANUElE LAURIA OC.CHIEGGIANO a Lombardo e sono pronli asostenere un governo riRorosamcnte ••di progral1lnlil". A costo di incrinare la linea ufficiale del partito. Quallro depulati regionali della mozione Lupo mettono in dubbio il credo oell'opposizione dura e pura. Da Calania a Trapani. passando per Palermo. anzi Misilmeri. I nomi: Dino Fiorenl.'. Mario Bonol11o. Gaspare Vitrano. Baldo Gucciardi. Il neosegretariodel Pdneprenoe atto e si mostra pii. morbioo. IINon saremo noi a lenerein piedi il Roverno regionale ••.disse il giorno dell'elezione .••Lombardodica sc, con chi econqualeagenda poIilica vuole anoare avanti ••, ha affermato ieri. Qualche sfumalura c·è. FiorenlA1, catanese, chiede alla polilica di ••anoare oltre i partiti. Cè uno stalo d'emergenza di fronte al quale chi è stato elello non può e non deve tirarsi indietro". Bonomo. siracusano. ha spesso rivend icato la sua amicizia con Rulelli, attende di ••vedere i contenllth,delnuovo movimento dell'ex sindaco di Roma, ma in- \ Peones epresidenti di commissione ilpartito sotterraneo del governatore Dal Pd ali 'Vdc: ecco chi tifaper le intese trasversali tanto come uomo del Pd ha presentalo la sua ricella per la crisi regionale: -Lombardo prenda allO che la maggioranza è al capolinea. i siciliani reclamano un governo degno di questo nome: e noi siamo disponibili a un confronto serio e leale-. A Vitrano. il democratico pii. votato alle Regionali 2008, Lombardo aveva fallo la corte in primavera. offrendogli - pare-anche un posto da assessore. Ora lui ricambia la cortesia. Con garbo e analisi politica: -Mi pare che il centrodestra si stia incartando. Le elezioni? Qualcu- no le vuole, anche al nostro interno. Ma io credo che sarebbero una sciagura per la Sicilia. Se Lombardo dovesse fare una proposta di alto profilo, non potremmosollrarci. Lagiunta? Non ci interessa. ilgovernatore può melleredenlro anche dieci professori o TRAnA1MSTI Accanto Gaspare Vitrano deputato del Pd, sotto Riccardo Savona dell'Udc DINO RORENZA Deputato catanese del Pd: "Bisogna andare oltre i partiti, c'è un'emergenza e nessuno può tirarsi indietro" BALDO GUCClARDI Le elezioni sarebbero una sciagura, se il presidente facesse una proposta di alto profilo dOVTemmodiscutere Deputato Pd. in sintonia con Massimo Russo "Tutto il partito ha il dovere di valutare proposte di rifOlll1a" ;q I PRIMI due a sottoporsi al test anti droga, per dare prova di -integrità ••e smorzare il senso di generalizzata sfiducia che la gente nutre nei confronti della classe politica, saranno i due deputati regionali Salvo Pogliese, vicepresidente del gruppo del Pdl e il suo collega di partito Vincenzo Vindullo. Oggi alle 11,15 si recheranno presso l'infermeria di palazzo dei NOlll1anni per effettuare il test su base volontaria. Con loro ci sarà anche il presidente dell'Ars Francesco Cascio. Nei prossimi giorni sarà predisposto un calendario per consentire a tutti i deputati l'accesso all' esame anti droga. A Cascio era rivolta la lettera con la quale il 7 novembre Pogliese aveva rawisato l'opportunità di mandare un messaggio di distensione alla gente dopo gli scandali che hanno coinvolto personaggi delle istituzioni negli ultimi tempi. -Le ultime vicende - dicono Pogliese e Vinciullo - stanno causando tra la gente un diffuso senso di disaffezione. Anche un gesto simbolico può mandare un messaggio di '.il chiarezza-o RICCARDO SAVOIA Deputato Udc, presidente della commissione bilancio: l'uomo dell'Udc più vicino a Lombardo dieci avvocali. No, non vado conlro Lupo: il suo ruolo gli impone prudenza, ma lui,lo so. non rifiuterebbe i1confrontocon Lombardo ••.Gucciardi, deputato questoredi Salemi, non ha mai nascosto il suo consenso per l'azione dell'assessore alla Sanità Massimo Russo e ora ripete: -Rifoflne, riforme, riforme. Non aspettiamo la graziadi un accordoimpossibile nel cenlrooestra. Il Pd, tullo il Pd, deve dirsi <Jisponibile a valutare lIna proposta nell'esclusivo interesse di una Sicilia ormai in ginocchio ••. Nulla a che vedere, certo, con l'appoggio incondizionato a un governo .dLsalute pub- ~ blica ••espresso quindici giorni fa dal catanese Antonio Di Guardo ("Al no preferisco il perché no ••) ma il diballito, nel Pd. è aperto. E Lombardo sa già di poter contare sull'eventuale favore di altri democratici di peso. Come Giuseppe Laccoto, diventato presidente della commissione sanilà anche grazie ai voti dell' Mpa. L'areaCracolici- Lumia. da sempre favorevole al dialogo, è a guardare. Più tarda. la soluzione targata centrodestra. più gli amici di Lombardo nell'opposizione prendono fialo. E si pongono il problema dell' atleggiamento ••responsabile- nei confronti del govemo. Nell'Udc dell'irriducibile Cuffaro, c'è chi è pronlo a far calare il ponte levatoio verso Palazzo d'Orleans: il presidenledellaconllnissione Bilancio Riccardo Savona. l'ex senatore Salvalore Cintola, Fallsto Fagone e Orazio Ragusa. Tutti spettatori interessaI i di una crisi dal finale ancora da scrivere. n N 01 O O UJ UJ ~ '"Cl:l > O Z Ll'l N 'Ci UJ ...J O U UJ '"~ c :i III 2 C •• -l-I Q) ~ V) V) rtl Q) u ~ V) I -l-I O .,. ••• QJ ~ ~ .,.= .,. "fU "-1:: u "- fU c:: 'C "-"c:: O I CO Q) O c:: "60 Q) ~ U "-t:: ~ 'c:: V) ;:::j U "- .,. -.. ~ N O "- u V) C ~. '''Q) O ~ O ~ o e ,.Q fU '- O _. 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