GEOGRAFIA UMANA a.a. 2009-2010

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GEOGRAFIA UMANA a.a. 2009-2010
Corso di laurea in Scienze e Tecniche del Turismo culturale
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LA CARTOGRAFIA
NELL’ETÁ MODERNA
4^ LEZIONE
XVI SEC.
SECOLO D’ORO DELLA
CARTOGRAFIA
Grandi scoperte geografiche
Invenzione dei caratteri mobili e della
stampa
Formazione degli Stati nazionali
Notevole disponibilità di danaro
Riscoperta dell’opera di Tolomeo
necessità di verificare sul testo di Tolomeo nomi, distanze e
coordinate dei luoghi che si andavano scoprendo
La prima traduzione in latino della Geografia di Tolomeo (con il titolo di
Cosmographia) risale al 1406-1407…
1482 edizione fiorentina in lingua volgare
L’acquisizione cartografica delle nuove
scoperte fu lenta ed incerta
La cartografia delle grandi
scoperte geografiche
I primi paesi colonizzatori, per motivi di
carattere economico e militare, limitarono la
diffusione delle nuove informazioni
geografiche acquisite durante le spedizioni
del XVI sec.
Espolarazione degli Oceani da parte di Bartolomeo Diaz (1487-1488) e Vasco de
Gama (1497-1498), che giunse in India circumnavigando l’Africa
Cristoforo Colombo nei suoi 4 viaggi (1492, 1493-1496, 1498-1500, 1502-1504)
scoprì alcune isole delle Antille, la penisola di Paria sulla costa del Venezuela, la
costa dell’America centrale fino alla Colombia
Amerigo Vespucci nel 1499 raggiunse le coste del Brasile e in un secondo viaggio
(1501-1502) costeggiando le coste dell’America del sud fino al Rio de La Plata si
rese conto di trovarsi in un nuovo continente
Ferdinando Magellano compie la circumnavigazione del globo (1519-1522)
giungendo nella parte più meridionale dell’America passando dall’Oceano Atlantico
al Pacifico
La realizzazione delle carte e la loro diffusione è affidata a professionisti:
cartografi, incisori ed editori
3 fasi per la realizzazione di una carte geografica:
il disegno su carta, l’incisione su lastre di rame, la stampa
La pubblicazione delle carte era
concessa in privilegio ad uno
stampatore per 10 anni
Scaduto il privilegio era possibile
anche ad altri stampatori
utilizzare la lastra originale per
tirare nuove copie
In Italia i principali centri di produzione
di carte geografiche furono Roma
(Lafrei) e Venezia (Camocio, Forlani,
Bertelli)
1548 esce a Venezia l’edizione della Geografia in volgare la cui
parte cartografica è curata da Giacomo Gastaldi
NOVITÀ
formato tascabile
il mappamondo tolemaico è sostituito da due mappamondi moderni
alle carte tolemaiche sono alterante 34 carte moderne aggiornate
Nel 1500 si cominciano a stampare carte moderne sciolte, poi
raccolte in corpora …
comincia a svilupparsi l’idea dell’Atlante
Atlante = serie organica di carte rappresentanti le varie
parti del mondo
GLI ATLANTI
Il nome si deve a Gerardo Mercatore e va riferito ad
Atlante, re della Mauritania, astronomo e cartografo la cui
memoria è tramandata da Diodoro Siculo
Il primo Atlante moderno è stato pubblicato ad Anversa nel 1570 da
Abramo Ortelio (1527-1598) con il titolo di Theatrum Orbis Terrarum
Novità
le carte sono disegnate ed incise appositamente per il volume nello stesso formato
Secondo il pensiero di Ortelio e dei successivi editori cartografici fiamminghi
questa raccolta di carte avrebbe consentito a tutti di viaggiare standosene
comodamente a casa propria (armchair geography) …
nasce da qui la concezione del viaggio come piacere
e
momento di formazione
Giovanni Antonio Magini
(1555- 1617)
Più grande cartografo italiano della
seconda metà del ‘500
Professore di Astronomia all’Università di Bologna dal 1588, Magini intrattenne
rapporti con astronomi e matematici del suo tempo come Keplero, Tycho Brahe e con
i cartografi quali Ortelio e Mercatore
Grazie all’amicizia dei Gonzaga ebbe modo di consultare preziosi materiali
cartografici conservati nelle corti di vari principi italiani di cui si servì per realizzare la
sua opera più importante, l’Italia, pubblicata nel 1620. l’Opera comprende 61 tavole
geografiche e un commentario di 24 pagine
Curò una edizione di Tolomeo in latino, pubblicata a Venezia nel 1596, in cui sono
contenute 37 tabulae novae commentate da Magini, ricavate da Mercatore e Ortelio
Opere cartografiche a grande e media scala
PIANTE DI CITTÁ e CARTE REGIONALI
Sviluppo degli Stati regionali
necessità civili e militari di pianificazione e controllo del territorio
Tra 1600 e 1700 questa tendenza si diffonde grazie all’introduzione di
strumenti di rilevamento topografico sempre più precisi:
sestante, teodolite e il cannocchiale
Nascita della cartografia geodetica
Vengono introdotte le tecniche di rappresentazione del rilievo
Dalla fine del 1700 si fissano i criteri per l’uso del tratteggio con luce zenitale e
delle isoipse
Sistema della triangolazione
Metodo di rilevamento topografico
studiato dall’olandese Snellius nel 1617
Il rilevamento si attua partendo dai punti di
cui sono note le coordinate geografiche
(latitudine, longitudine, altimetria)
Fissati i punti geodetici viene costruito un
reticolato di triangoli irregolari;ogni triangolo
diventa la base geodetica per costruirne un
altro e così via fino a costruire una rete
Una volta ottenuto un triangolo
sufficientemente grande si disporrà di una
base geodetica calcolata che fornisce il
primo lato della triangolazione
Rete geodetica di triangolazione in Italia costruita con otto basi geodetiche
Tra le opere più importanti del XVIII sec. la grande carta topografica di
Francia, avviata da César François detto Cassini le Thury (1714-1784)
considerato l’iniziatore della cartografia topografica moderna
Agli studiosi francesi si devono le misurazioni sulla forma e dimensioni della
Terra e lo sviluppo di nuove proiezioni
Le nuove scoperte permisero di correggere gli errori che per anni si
erano trasmessi nelle carte, in particolare a loro si deve la
correzione definitiva della deformazione longitudinale del
Mediterraneo derivata da Tolomeo
Grazie ad imbarcazioni più grandi e veloci (galeoni) dotate di strumenti
per la determinazione precisa della posizione in mare come l’orologio
marino e il cronometro, nel XVIII sec. si avvia l’esplorazione degli oceani
spedizioni di studio verso il continente australe fino ad allora
immaginato e raffigurato fantasiosamente nelle carte
Le spedizioni portarono ad affermare la non
esistenza di un continente australe ma di un emisfero oceanico, i cui mari
occupano una superficie due volte maggiore rispetto alle terre emerse
Tra i viaggiatori più importanti James CooK (1729-1780)
Nel 1788, con l’istituzione dell’African Association, partono le esplorazioni
interne al continente africano
finalizzate all’apertura di nuovi mercati per il commercio britannico
Con i viaggi di Alexander von Humbolt iniziano le esplorazione a fini scientifici
dell’America meridionale che portano all’acquisizione di importanti
informazioni botaniche, climatiche, geologiche
( fine del 1700 primi ‘900)
Nel 1825 iniziano le esplorazioni dell’Australia
Nel 1848 prima esplorazione delle coste dell’Antartide
Nel 1900 il Polo Nord è raggiunto da Peary, poi Amundsen, Byrd e Nobile
Nel 1919 Admunsen raggiunge per primo il Polo Sud
Nel XIX sec. la mole di dati apportati dalle nuove scoperte scientifiche
richiede una selezione cartografica delle informazioni …
nasce la
cartografia tematica
Atlante fisico del tedesco Heinrich Berghaus, pubblicato tra il 1838 e il 1848
In Italia un atlante fisico verrà realizzato solo nel 1939 da Giotto Dainelli
(Atlante fisico-economico d’Italia)
Si intensifica la produzione
delle carte topografiche relative ai territori dei Paesi europei e delle colonie
(le scale utilizzate variano da Stato a Stato a seconda dell’anno di edizione e dalle unità di
misura utilizzate)
Verso la fine del 1700 il governo austriaco comincia il rilevamento a
grande scala dei domini italiani (Lombardo-Veneto) e nel 1833 è
pubblicata una carta in 42 fogli
Prima dell’Unità d’Italia anche i ducati dell’Emilia, la Toscana e lo
Stato Pontificio si dotarono di una carta topografica a scala
1:86.400 …
Con la proclamazione del Regno d’Italia i vari servizi cartografici degli
Stati pre-unitari confluirono nell’Ufficio Tecnico del Corpo di S.M.
dell’Esercito Italiano, con sede a Torino fino al 1865, anno in cui viene
trasferito a Firenze
Nel 1872 l’Ufficio diventa Istituto Topografico Militare
Nel 1882 si trasforma in Istituto Geografico Militare (IGM), preposto alla
cartografia ufficiale dello Stato
La prima carta topografica italiana è ultimata nel 1900
LA CARTA D’ITALIA
Carta topografica a scala 1:100.000 suddivisa in 278 fogli
contrassegnati da un numero progressivo e dal nome
dell’oggetto geografico più rilevante
Ogni foglio è suddiviso in 4 quadranti
a scala 1:50.000
Ogni quadrante è suddiviso in 4 tavolette
a scala 1:25.000
Le tavolette sono indicate dal numero del foglio
e del quadrante corrispondente, dai punti
cardinali e dal nome della località principale
Es: F N°25 II SO, UDINE
Le proiezioni geografiche
La riproduzione in piano (sulla carta) degli oggetti geografici, disegnati come
figure geometriche, deve rispettare una di queste proprietà:
equidistanza: a distanze uguali sulla terra dovrebbero corrispondere
distanze uguali sulla carata; si può ottenere solo lungo le linee del
reticolato geografico (paralleli, meridiani ecc.)
equivalenza: a superfici uguali sulla terra dovrebbero corrispondere
superfici uguali sulla carta
isogonia o conformità: gli angoli formati dall’intersezione dei meridiani e
dei paralleli, che sulla terra sono angoli retti, dovrebbero essere retti anche
sulla carta in modo che non si verifichino deformazioni nella forma degli
oggetti raffigurati (isole, penisole, regioni …)
Nessuna carta possiede tutte e tre insieme queste proprietà
quindi
NON ESISTE UNA CARTA PERFETTA
Si possono distinguere due diversi sistemi di proiezioni:
proiezioni vere, fondate su principi matematici o geometrici da dai
quali si ricava una costruzione prospettica a partire da un
determinato punto di vista
proiezioni convenzionali, derivano dalle vere, ma ricorrono ad artifici per
ottenere determinati scopi
Le proiezioni vere si distinguono in
proiezioni di sviluppo e proiezioni prospettiche
PROIEZIONI DI SVILUPPO
Proiezioni cilindriche
A = il cilindro è tangente l’equatore
B = il cilindro è secante lungo due paralleli
il reticolo assume una struttura ortogonale funzionale alla rappresentazione delle
regioni poste all’equatore
Proiezioni coniche
C = il cono è tangente a un parallelo
D = il cono è secante lungo due paralleli
la superficie sviluppata in piano presenta i meridiani come rette convergenti verso
un polo e i paralleli come archi di circonferenza; tali proiezioni sono preferibili per
rappresentare regioni poste alle medie latitudini ed estese in senso longitudinale
PROIEZIONI PROSPETTICHE
La rete dei meridiani e dei paralleli è proiettata da un centro a un piano tangente
la sfera in un punto che diventa il centro della proiezione
E = azimutale polare: il centro di
proiezione è un Polo
F = gnomonica: il punto di vista è
posto al centro della Terra
G e H = ortografiche: il centro di
proiezione è posto esternamente alla
sfera terrestre a distanza finita o
infinita
Nel 1569 Mercatore pubblicò una carta ad usum navigatione
creata utilizzando una proiezione cilindrica trasformandola in
conforme
I meridiani invece di convergere ai
poli rimangono rettilinei e
l’intervallo tra i paralleli aumenta
all’aumentare della distanza
dall’equatore
Questo accorgimento permette di poter tracciare sulla carta una linea retta (linea
lossodromica) utile alla navigazione in quanto mantiene inalterato l’angolo formato
intersecando i meridiani consentendo il rilevamento costante della rotta per tratte
molto lunghe
Proiezioni alternative sono nate negli ultimi anni per superare i caratteri ideologici
insiti nelle tradizionali rappresentazioni cartografiche come, ad esempio, la
proiezione di Peters che si contrappone a quella di Mercatore
Proiezione di Mercatore
Europa al centro della carta in posizione
dominante; le terre dell’emisfero nord
risultano più grandi rispetto a quelle
dell’emisfero sud (es. Groenlandia più
grande dell’Africa)
Proiezione di Peters
La proiezione ha il pregio di assegnare le
esatte dimensioni collocazione ai singoli
Paesi
Per la sua caratteristiche la carta è stata
adottata da alcuni organismi a sostegno dei
PVS come l’UNICEF
Oggi le carte sono costruite grazie alle nuove tecniche il rilevamento
planimetrico e altimetrico del terreno attraverso l’uso di foto aeree
prima dalla mongolfiera …
poi dagli aerei (l’aerofogrammetria continua ad essere impiegata per
realizzare le carte a grande scala 1:2.000 – 1:5.000)
oggi dal telerilevamento (immagini da satellite)
Ultima frontiera della rappresentazione cartografica e dell’analisi
spaziale sono i GIS (Geographical Information Systems), in italiano
SIT (Sistemi informativi Geografici)
Un GIS può essere definito come un sistema di hardware, software e procedure
per supportare la raccolta, gestione, elaborazione, analisi, modellazione e
presentazione di dati referenziati spazialmente al fine di risolvere problemi di
pianificazione e gestione (Cowen, 1989)