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12 PIEVE SETTEMBRE 2008 Numerosi i bambini che hanno bevuto il latte appena munto Pinto inaugura il “Bancolatte” Entro la fine dellʼanno un altro distruibutore sarà installato a Fizzonasco di Ubaldo Bungaro ualità e salute i principi cardine dellʼiniziativa promossa dallʼassessorato allo Sviluppo- Marisa Bozzini. Grande successo e grande folla allʼinaugurazione (cʼerano tantissimi bambini) del “Bancolatte”: il distributore automatico di latte fresco appena munto. Con il tradizionale taglio del nastro del sindacoRocco Pinto- e la benedizione di don Benvenuto Ri- Q Solenne cerimonia a Roccabascerana (Av), paese natio del compianto maresciallo capo dei carabinieri- Stefano Piantadosi alla presenza di numerosi amministratori locali, ospite il primo cittadino di PieveRocco Pinto-, alte autorità militari e i figli del compianto Piantadosi- Emanuela e Saverio. Per lo stretto legame che unisce Pieve Emanuele alla figura del maresciallo capo Stefano Piantadosi, caduto nellʼadempimento del proprio dovere il 15 giugno 1980, il sindaco Rocco Pinto ha presenziato alla cerimonia dʼintitolazione della piazza “Maresciallo Capo M.O.M.C. Stefano Piantadosi”, che si è svolta nel Comune di Roccabascerana (AV) lo scorso 13 settembre. Tra i vari momenti della cerimonia: lʼinaugurazione della stele alla memoria con deposizione della corona e gli onori resi dalla fanfara del X Btg. Carabinieri della Regione Carabinieri Campania. Il sindaco Pinto ha dichiarato: “È mio dovere, in rappresentanza della cittadinanza pievese, partecipare ad una manifestazione dove si rende onore alla memoria di un uomo distintosi per lʼalto senso del dovere e la cui testimonianza di coraggio merita un ricordo da tramandare alle future generazioni – queste le parole del primo cittadino di Pieve - La morte del maresciallo capo Stefano Piantadosi è esempio di grande dedizione al lavoro, la sua persona è motivo dʼorgoglio va, è entrato ufficialmente in funzione lʼerogatore del “Bancolatte” (situato in piazza Impastato) che eroga latte fresco al costo di un euro al litro. Allʼevento, hanno partecipato il vice sindaco- Francesco Santoro e gli assessori: Antonio Cerminara e Domenico Scordia. La raccolta avviene con bottiglie di plastica; se i cittadini invece vorranno utilizzare bottiglie di vetro si potrà sottrarre allʼimmondizia diversi quintali di plastica ogni anno. Dal 15 settembre, a Pieve ci si potrà nutrire con lʼalimento naturale per eccellenza, necessario per mantenere la struttura ossea e dentaria in buono stato e prevenire fenomeni di osteoporosi. Il latte crudo distribuito non viene sottoposto ad alcun trattamento di scrematura, omogeneizzazione, pastorizzazione o ancora ultrafiltrazione. Mantiene dunque inaltera- te tutte le vitamine e le qualità nutrizionali. Un prodotto che non ha eguali non solo dal punto di vista delle proprietà intrinseche (vitamine, proteine, sali minerali e calcio), ma anche per la convenienza. Questo latte si potrà comprare ad 1 euro al litro, prezzo fisso bloccato per tre anni, grazie allʼaccordo con lʼazienda distributrice, più 20 centesimi per la bottiglia, ed è tutta unʼaltra cosa. Unico accorgimento, una volta in bottiglia va conservato in frigo e consumato entro 48 ore, altrimenti occorre bollirlo. Oltre al distributore di piazza Impastato, un altro sarà installato, entro la fine dellʼanno, a Fizzonasco in via Curiel. “Pieve è uno dei primi comuni del Sud Milano ad avviare un servizio di questo genere – dichiara Inaugurata una stele in sua memoria nel paese natale Solenne cerimonia per Stefano Piantadosi per la comunità pievese, che ha avuto lʼonore di ospitarlo durante il servizio dʼordine per diversi anni. Ringrazio vivamente lʼAmministrazione del Comune di Roccabascerana, che richiedendo la nostra partecipazione alla cerimonia dʼintitolazione della piazza, ci ha permesso di esprimere la vicinanza della comunità pievese alla famiglia Piantadosi, ai figli Emanuela e Saverio. Sono lieto di comunicare in questa occasione- ha concluso Pinto-: lʼobiettivo che la nostra Amministrazione intende realizzare al I pievesi si sono cimentati nel difficile ballo La magia della “Pizzica” Il ballo della pizzica, la tradizionale musica del Salento, è stato lʼattrazione più importante del settembre pievese. Sfrenati come non mai, i pievesi si sono cimentati nel difficile ballo che evoca la sconfitta della taranta. Per una sera Pieve si è trasformata in Melpignano (la nota cittadina del Leccese) dove, nel mese di agosto dal tramonto allʼalba migliaia appassionati si danno appuntamento per ballare lʼantico ballo che risale ai tempi di Dionisio. È acclarato da varie fonti storiche che il ballo e la musica della taranta siano legati in antichità al culto di Dioniso, allora assai presente in terra salentina. Durante lo svolgimento della festività le popolazioni si potevano addentrare nei misteri dionisiaci. La sfrenatezza dei comportamenti, la licenziosità dei rapporti che pubblicamente avvenivano rinsaldavano i legami tra le genti, se questo avveniva aiutato da qualche “pizzica” o bevanda, a noi non è dato saperlo. Di certo si sa che successivamente tali misteri furono coperti dalle varie regole imposte dalla storia, per cui la musica si legò a quel- la che dopo si chiamò nevrastenia per cui la pizzica fu considerata l'unica medicina contro il morso delle tarante. Nel Salento di molti anni fa la popolazione era tirsi improvvisamente male e svenire. Dopo molti casi non curati dalla medicina tradizionale, si notò che la persona in questione appariva in uno stato di trance per lo più contadina e viveva a stretto contatto con la terra e gli animali, tra cui i ragni, la tarantola. Durante il raccolto capitava di sen- continuo e non aveva alcuna reazione ad eccezione di un ballo durante la suonata di alcuni strumenti tra cui, il più importante, il tam- lʼassessore Marisa Bozzini- che oltre ad avere un prezzo conveniente, si distingue per la bontà e il sapore naturale tipico del latte crudo. La nostra intenzione è quella di intervenire sulla salute e anche sul carovita e con questa iniziativa siamo riusciti a coniugare entrambe le cose”. più presto, per rendere onore alla memoria di Piantadosi medaglia dʼoro al valore civile, quello di dedicargli lʼintitolazione della caserma dei Carabinieri di Pieve Emanuele”. Per ricordare la figura umana di Piantasosi, è stato innalzato un monumento alla sua memoria nel comune di Locate Triulzi, realizzato in collaborazione con i comuni di Opera, Locate e Pieve Emanuele. Lo scorso febbraio, a distanza di 28 anni da quel tragico episodio, il Presidente della RepubblicaGiorgio Napolitano- ha ricordato lʼeroico gesto consegnando alla figlia di Piantadosi-Emanuelauna medaglia dʼoro alla memoria per meriti civili. U.B. burello. Si dice anche che il mito della taranta derivasse dall'antica Grecia ai tempi di Zeus. La leggenda narra di una giovane ragazza, Arakne, sedotta da un marinaio il quale partì dopo la prima notte d'amore, visse in attesa del ritorno del suo amore. Una mattina vide una barca avvicinarsi alla costa e, Arakne, fece il segnale convenuto con il suo marinaio. La barca rispose: era tornato. Ma a pochi metri dal porto ci fu un attacco verso la barca, la quale, fu affondata e coloro che erano a bordo furono uccisi. Arakne vide morire il suo amore dopo anni di attesa. Così, alla sua morte, Zeus la rimandò in terra per restituire il torto ricevuto, non come ragazza ma come tarantola.