per un mendrisiotto senza caccia

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per un mendrisiotto senza caccia
Iniziativa legislativa popolare
PER UN MENDRISIOTTO SENZA CACCIA
PERCHÉ UN’ INIZIATIVA PER ABOLIRE LA CACCIA NEL MENDRISIOTTO
L’ Associazione Amici dei Camosci del Monte Generoso e l’ Associazione Amici del
Parco della Montagna (San Giorgio) sono convinte che la protezione della natura sia una priorità
assoluta del nostro tempo. Della natura fanno parte il territorio sul quale viviamo, le piante e gli
animali. Questi ultimi, oltre ad essere ostacolati nella loro vita dalle sempre più intense attività umane,
sono anche messi in pericolo dalla caccia che viene tuttora praticata su quasi tutto il territorio
cantonale.
Ripensare la caccia
Negli ultimi decenni il Ticino è fortemente cambiato e la legge sulla caccia, modificata l’ultima volta nel
1990, non ne tiene sufficientemente conto. Noi riteniamo che sia necessario rivedere alcuni aspetti
della disciplina venatoria in modo da proteggere maggiormente gli animali, tenere conto dei caratteri,
oggi fortemente diversificati, delle varie regioni del Cantone e applicare in questo settore criteri
scientifici aggiornati. Il territorio del Mendrisiotto e Basso Ceresio ha subito maggiormente gli effetti
dell’urbanizzazione. Qui la protezione della natura in tutti i suoi aspetti riveste carattere d’urgenza.
Ecco perché chiediamo che la caccia venga abolita nell’estremità meridionale del Cantone.
Decisioni del Cantone a senso unico
La caccia al camoscio sul Monte Generoso ha portato alla ribalta il problema della gestione dell’attività
venatoria nel suo insieme. Il Cantone non ha svolto il suo ruolo in modo equilibrato, bensì, anno dopo
anno, ha ceduto alle richieste dei cacciatori, vanificando l’operato delle associazioni ambientaliste Pro
Natura, WWF e Ficedula nella Commissione consultiva sulla caccia. Esse, infatti, l’hanno
abbandonata nel 2002 avendo preso atto del fatto che le loro proposte venivano sistematicamente
ignorate.
13'000 firme non sono bastate
A sud del Ponte-diga di Melide non si è mai praticata la caccia alta durante tutto il secolo scorso. Da
qualche anno, l’autorità cantonale, senza alcuna giustificazione seria, ha deciso di permettere questa
attività venatoria sul Monte Generoso: nel 1999 al cervo, nel 2003 al capriolo e nel 2004 al camoscio.
In questo stesso anno è stata aperta la caccia al cervo anche sul Monte San Giorgio.
13'000 firme raccolte nello spazio di due mesi non sono state sufficienti per ottenere dal Governo la
revoca del permesso di caccia al camoscio sul Monte Generoso, caccia che ha poi mostrato di
essere, nei fatti, una pratica puramente crudele ed anacronistica.
Caccia bassa e caccia agli uccelli acquatici ormai prive di senso
Riteniamo che anche la caccia bassa sia priva di senso nelle pianure occupate dalle strade, dalle
industrie, dai centri commerciali e sulle colline dove sorgono in gran numero le case unifamiliari. Così
come è insostenibile la caccia agli uccelli acquatici davanti a rive ormai quasi completamente
costruite.
Per tutte queste ragioni è nata la volontà di lanciare questa iniziativa – sostenuta anche da Pro
Natura, WWF, Ficedula, SOS Mendrisiotto Ambiente, Medici per l’ambiente e dalle Società per
la Protezione degli Animali di Bellinzona (SPAB) e di Lugano (SPAL) – con lo scopo di abolire
la caccia nel Mendrisiotto e di avviare un dibattito per ripensarla in tutto il Cantone.
Altre liste si possono scaricare dai siti www.camoscio-mg.ch e www.aapm.ch oppure scrivendo a:
Associazione Amici dei Camosci del Monte Generoso, CP 153, 6821 Rovio
Associazione Amici del Parco della Montagna, CP 80, 6864 Arzo