riassunto delle caratteristiche del prodotto
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1 Zoely RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO 1. DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE Zoely 2,5 mg/1,5 mg compresse rivestite con film. 2. COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA Compresse attive bianche rivestite con film: ogni compressa rivestita con film contiene 2,5 mg di nomegestrolo acetato e 1,5 mg di estradiolo (come emiidrato). Compresse placebo gialle rivestite con film: la compressa non contiene principi attivi. Eccipiente: – ogni compressa attiva bianca rivestita con film contiene 57,71 mg di lattosio monoidrato; – ogni compressa placebo gialla rivestita con film contiene 61,76 mg di lattosio monoidrato. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1. 3. FORMA FARMACEUTICA Compressa rivestita con film (compressa). Compresse attive rivestite con film: bianche, rotonde, con la scritta “ne” impressa su entrambi i lati. Compresse placebo rivestite con film: gialle, rotonde, con la scritta “p” impressa su entrambi i lati. 4. INFORMAZIONI CLINICHE 4.1 Indicazioni terapeutiche Contraccezione orale. 4.2 Posologia e modo di somministrazione Posologia Deve essere assunta una compressa ogni giorno, per 28 giorni consecutivi. Ogni confezione inizia con 24 compresse attive bianche, seguite da 4 compresse placebo gialle. Una volta terminata una confezione si inizia immediatamente la confezione successiva, senza interrompere l’assunzione giornaliera delle compresse e indipendentemente dalla presenza o assenza del sanguinamento da sospensione. Il sanguinamento da sospensione inizia generalmente dopo 2-3 giorni dall’assunzione dell’ultima compressa bianca e può non essere ancora terminato all’inizio della nuova confezione. Vedere “Controllo del ciclo” nel paragrafo 4.4. Popolazioni particolari Compromissione renale Benché non siano disponibili dati in pazienti con compromissione renale, è improbabile che la compromissione renale abbia effetti sull’eliminazione di nomegestrolo acetato ed estradiolo. Compromissione epatica Non sono stati condotti studi clinici in pazienti con insufficienza epatica. Poiché il metabolismo degli ormoni steroidei può essere compromesso nelle pazienti con malattia epatica grave, l’uso di Zoely non è indicato in queste donne fino a che i valori di funzionalità epatica non siano ritornati normali (vedere paragrafo 4.3). Modo di somministrazione Uso orale. 2 Riassunto delle caratteristiche del prodotto - Zoely Come prendere Zoely Le compresse devono essere assunte ogni giorno approssimativamente alla stessa ora, indipendentemente dai pasti. Le compresse devono essere assunte con un po’ di liquido, secondo necessità, nell’ordine indicato sul blister. Alla confezione sono allegate etichette adesive che recano l’indicazione dei 7 giorni della settimana. La donna deve scegliere l’etichetta che inizia con il giorno in cui comincia ad assumere le compresse e applicarla sul blister. Come iniziare a prendere Zoely In assenza di una contraccezione ormonale precedente (nel mese passato) La prima compressa deve essere assunta il primo giorno del ciclo naturale (cioè il primo giorno delle mestruazioni). In tal caso non è necessario adottare ulteriori misure contraccettive. Passaggio da un contraccettivo ormonale combinato [contraccettivi orali combinati (COC), anello vaginale o cerotto transdermico] La donna deve assumere Zoely preferibilmente il giorno successivo all’ultima compressa attiva (l’ultima compressa contenente i principi attivi) del suo COC precedente, al più tardi il giorno successivo all’intervallo senza assunzione di compresse o con assunzione di compresse placebo del suo COC precedente. In caso di anello vaginale o cerotto transdermico, la donna deve iniziare ad assumere Zoely preferibilmente il giorno della rimozione del dispositivo, al più tardi il giorno previsto per l’applicazione successiva. Passaggio da un metodo a base di solo progestinico (minipillola, impianto, iniettabile) o di un dispositivo intrauterino ormonale (Intra Uterine System, IUS) Il passaggio dalla minipillola può avvenire in un giorno qualsiasi e Zoely deve essere assunto il giorno successivo. Un impianto o IUS può essere rimosso in un giorno qualsiasi e Zoely deve essere assunto il giorno della rimozione. Nel caso di un contraccettivo iniettabile, Zoely deve essere assunto il giorno nel quale sarebbe stata prevista l’iniezione successiva. In tutti questi casi, alla donna deve essere consigliato di utilizzare un metodo di barriera aggiuntivo fino a che siano trascorsi 7 giorni di assunzione ininterrotta delle compresse attive bianche. Dopo un aborto nel primo trimestre di gravidanza L’assunzione può essere iniziata immediatamente. In tal caso non è necessario adottare ulteriori misure contraccettive. Dopo un parto o un aborto nel secondo trimestre di gravidanza Alla donna deve essere consigliata l’assunzione tra i giorni 21 e 28 dopo un parto o dopo un aborto nel secondo trimestre di gravidanza. In caso di inizio più tardivo, alla donna deve essere consigliato l’uso di un metodo di barriera aggiuntivo fino a che non siano trascorsi 7 giorni di assunzione ininterrotta delle compresse attive bianche. Tuttavia, se sono già avvenuti rapporti sessuali, prima di iniziare l’uso del COC deve essere esclusa una gravidanza, oppure la donna deve attendere la comparsa del primo ciclo mestruale. Per l’uso durante l’allattamento vedere paragrafo 4.6. Come comportarsi in caso di dimenticanza di una o più compresse Le raccomandazioni seguenti si riferiscono esclusivamente alla dimenticanza delle compresse attive bianche: – in caso di ritardo inferiore a 12 ore nell’assunzione di una qualsiasi compressa attiva, la protezione contraccettiva non è ridotta. La donna deve assumere la compressa dimenticata non appena se ne ricorda e quindi assumere le compresse successive all’ora abituale; – in caso di ritardo superiore a 12 ore nell’assunzione di una qualsiasi compressa attiva, la protezione contraccettiva può essere ridotta. Il comportamento da tenersi in caso di dimenticanza si basa su due regole fondamentali: Riassunto delle caratteristiche del prodotto - Zoely 3 • sono necessari 7 giorni di assunzione ininterrotta di compresse attive bianche per una soppressione adeguata dell’asse ipotalamo-ipofisi-ovaio; • quante più compresse attive bianche sono state dimenticate e quanto più vicino sono alle 4 compresse placebo gialle, tanto maggiore è il rischio di gravidanza. Giorno 1-7 La donna deve assumere l’ultima compressa dimenticata non appena se ne ricorda, anche se ciò significa assumere due compresse contemporaneamente. Quindi continua ad assumere le compresse all’ora abituale. Inoltre, nei 7 giorni successivi deve essere utilizzato un metodo di barriera, ad esempio un preservativo. In caso di rapporti sessuali nei 7 giorni precedenti, deve essere considerata l’eventualità di una gravidanza. Giorno 8-17 La donna deve assumere l’ultima compressa dimenticata non appena se ne ricorda, anche se ciò significa assumere due compresse contemporaneamente. Quindi continua ad assumere le compresse all’ora abituale. A condizione che la donna abbia assunto correttamente le compresse nei 7 giorni precedenti la prima compressa dimenticata, non è necessario adottare ulteriori misure contraccettive. Tuttavia, se ha dimenticato più di 1 compressa, la donne deve essere istruita ad adottare ulteriori misure precauzionali per 7 giorni. Giorno 18-24 Il rischio di affidabilità ridotta è imminente per la vicinanza con la fase di assunzione delle compresse placebo. Tuttavia, modificando lo schema di assunzione delle compresse, può ancora essere prevenuta una riduzione della protezione contraccettiva. Attenendosi ad una delle due opzioni seguenti non è quindi necessario adottare ulteriori misure contraccettive, a condizione che la donna abbia assunto correttamente tutte le compresse nei 7 giorni precedenti la prima compressa dimenticata. In caso contrario, deve attenersi alla prima delle due opzioni e adottare ulteriori misure precauzionali nei 7 giorni successivi. 1. La donna deve assumere l’ultima compressa dimenticata non appena se ne ricorda, anche se ciò significa assumere due compresse contemporaneamente. Quindi continua ad assumere le compresse all’ora abituale, fino a terminare le compresse attive. Le 4 compresse placebo dell’ultima fila devono essere smaltite. La confezione blister successiva deve essere iniziata immediatamente. È improbabile che si verifichi un sanguinamento da sospensione fino al termine delle compresse attive della seconda confezione, ma durante l’assunzione delle compresse possono manifestarsi spotting o metrorragia. 2. La donna può anche essere istruita a interrompere l’assunzione delle compresse attive della confezione blister attuale. In tal caso, deve assumere le compresse placebo dell’ultima fila per un massimo di 4 giorni, compresi i giorni in cui ha dimenticato le compresse, e quindi proseguire con la confezione blister successiva. Se la donna ha dimenticato di assumere qualche compressa e conseguente assenza del sanguinamento da sospensione nella fase delle compresse placebo, deve essere considerata l’eventualità di una gravidanza. Dimenticanza di compresse placebo gialle La protezione contraccettiva non è ridotta. Le compresse gialle dell’ultima (4a) fila del blister possono essere ignorate. Tuttavia, le compresse dimenticate devono essere eliminate per evitare di prolungare inavvertitamente la fase di assunzione del placebo. Avvertenze in caso di disturbi gastrointestinali In caso di disturbi gastrointestinali gravi (ad es. vomito o diarrea), l’assorbimento dei principi attivi può essere incompleto e devono essere adottate misure contraccettive addizionali. 4 Riassunto delle caratteristiche del prodotto - Zoely In caso di vomito entro 3-4 ore dopo l’assunzione di una compressa bianca, una nuova compressa deve essere assunta al più presto. Se possibile, la nuova compressa deve essere assunta entro 12 ore dall’ora di assunzione abituale. Qualora trascorrano più di 12 ore, si applicano le istruzioni relative alla dimenticanza delle compresse riportate nel paragrafo 4.2 “Come comportarsi in caso di dimenticanza di una o più compresse”. Se la donna non desidera modificare lo schema abituale di assunzione, deve prelevare la compressa o le compresse bianche aggiuntive da un’altra confezione. Come spostare o ritardare le mestruazioni Per ritardare le mestruazioni, la donna deve proseguire con un’altra confezione blister di Zoely senza assumere le compresse placebo gialle della confezione attuale. Il ciclo può essere prolungato nella misura desiderata, fino al termine delle compresse attive bianche della seconda confezione. L’assunzione regolare di Zoely riprenderà dopo che siano state assunte le compresse placebo gialle della seconda confezione. La donna nella fase di prolungamento del ciclo potrà presentare metrorragia o spotting. Per spostare le mestruazioni a un giorno della settimana diverso da quello previsto dallo schema di assunzione attuale, la donna può accorciare la fase delle compresse placebo gialle di un massimo di 4 giorni. Quanto più breve sarà l’intervallo, tanto maggiore sarà il rischio che non si verifichi il sanguinamento da sospensione e che si manifestino metrorragia e spotting durante l’assunzione della confezione successiva (come avviene quando ritarda la mestruazione). 4.3 Controindicazioni I COC non devono essere utilizzati in presenza di una qualsiasi delle condizioni riportate di seguito. Poiché non sono ancora disponibili dati epidemiologici riguardanti i COC contenenti 17β-estradiolo, le controindicazioni dei COC contenenti etinilestradiolo sono considerate valide anche per Zoely. Se una qualsiasi delle condizioni seguenti dovesse verificarsi per la prima volta durante l’uso di Zoely, l’assunzione del medicinale deve essere immediatamente interrotta. – Ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti di Zoely. – Presenza o anamnesi di trombosi venosa (trombosi venosa profonda, embolia polmonare). – Presenza o anamnesi di trombosi arteriosa (ad es. infarto miocardico) o condizioni prodromiche (ad es. attacco ischemico transitorio, angina pectoris). – Presenza o anamnesi di accidente cerebrovascolare. – Anamnesi di emicrania con sintomi neurologici focali. – Presenza di un grave o di molteplici fattori di rischio di trombosi venosa o arteriosa (vedere paragrafo 4.4), come ad es.: • diabete mellito con sintomi vascolari; • ipertensione grave; • dislipoproteinemia grave. – Predisposizione ereditaria o acquisita alla trombosi venosa o arteriosa, come ad es. resistenza alla proteina C attivata (APC), deficit di antitrombina-III, deficit di proteina C, deficit di proteina S, iperomocisteinemia e anticorpi antifosfolipidici (anticorpi anticardiolipina, lupus anticoagulante). – Pancreatite o anamnesi di pancreatite se associata a ipertrigliceridemia grave. – Presenza o anamnesi di malattia epatica grave fino al ritorno alla normalità dei valori di funzionalità epatica. – Presenza o anamnesi di tumori epatici (benigni o maligni). – Tumori maligni dipendenti da steroidi sessuali noti o sospetti (ad es. tumori degli organi genitali o della mammella). – Emorragia vaginale non diagnosticata. Riassunto delle caratteristiche del prodotto - Zoely 5 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni di impiego Avvertenze In presenza di una qualsiasi delle condizioni/fattori di rischio citati di seguito, i benefici dell’uso di Zoely devono essere valutati caso per caso in rapporto ai possibili rischi e discussi con la donna prima che decida di assumere Zoely. In caso di peggioramento, esacerbazione o prima comparsa di una qualsiasi delle condizioni o dei fattori di rischio citati, la donna deve contattare il proprio medico. Il medico dovrà quindi decidere se l’uso di Zoely debba essere interrotto. Tutti i dati riportati di seguito si basano sui dati epidemiologici ottenuti con COC contenenti etinilestradiolo. Zoely contiene 17β-estradiolo. Poiché non sono ancora disponibili dati epidemiologici riguardanti i COC contenenti estradiolo, le avvertenze sono considerate valide anche per Zoely. Patologie circolatorie – L’uso di un qualsiasi COC (Zoely compreso) comporta un aumento del rischio di tromboembolia venosa (TEV) rispetto al mancato uso. L’aumento del rischio di TEV è massimo nel primo anno in cui la donna utilizza un contraccettivo orale combinato. – Gli studi epidemiologici hanno mostrato che, nelle donne senza fattori di rischio noti per la -TEV che utilizzano contraccettivi orali combinati contenenti basse dosi di estrogeni (<50 µg di etinilestradiolo), l’incidenza della TEV è compresa tra circa 20 casi per 100.000 anni-donna (per i COC contenenti levonorgestrel) e 40 casi per 100.000 anni-donna (per i COC contenenti desogestrel/gestodene). In confronto, si osservano 5-10 casi per 100.000 anni-donna nelle non utilizzatrici e 60 casi per 100.000 gravidanze. La TEV è fatale nell’1-2% dei casi. Non è noto come Zoely influisca su questo rischio in confronto ad altri COC. Dagli studi epidemiologici emerge inoltre un’associazione tra l’uso dei COC e un aumento del rischio di tromboembolia arteriosa (infarto miocardico, attacco ischemico transitorio). – In casi estremamente rari, nelle utilizzatrici di COC è stata segnalata trombosi a carico di altri vasi sanguigni, ad es. delle vene o arterie epatiche, mesenteriche, renali, cerebrali o retiniche. Non esiste consenso sulla correlazione tra la comparsa di tali eventi e l’uso dei COC. – I sintomi della trombosi venosa o arteriosa o di un insulto cerebrovascolare possono comprendere: dolore e/o gonfiore inusuale unilaterale all’arto inferiore; dolore improvviso intenso al torace, con o senza irradiazione al braccio sinistro; dispnea improvvisa; crisi improvvisa di tosse; qualsiasi cefalea inusuale, grave, prolungata; improvvisa perdita parziale o totale del visus; diplopia; disartria o afasia; vertigine; collasso con o senza crisi focale; improvvisa debolezza o intorpidimento molto marcato a carico di un lato o di una parte del corpo; disturbi motori; addome acuto. – Il rischio di eventi tromboembolici nelle utilizzatrici di COC aumenta con: • l’aumento dell’età; • un’anamnesi familiare positiva (cioè tromboembolia venosa pregressa in un fratello/sorella o genitore in età relativamente giovane). In caso di sospetta predisposizione ereditaria, la donna deve consultare uno specialista prima di usare un contraccettivo ormonale qualsiasi; • immobilizzazione prolungata, interventi di chirurgia rilevanti, qualsiasi intervento chirurgico a carico degli arti inferiori, trauma considerevole. In tali situazioni è opportuno interrompere l’uso del medicinale (in caso di interventi di chirurgia elettiva almeno quattro settimane prima) e non riprenderlo prima che siano trascorse due settimane dopo la rimobilizzazione completa. Il trattamento antitrombotico deve essere preso in considerazione se l’uso del COC non è stato interrotto; • obesità (indice di massa corporea superiore a 30 kg/m2). 6 Riassunto delle caratteristiche del prodotto - Zoely – Non esiste consenso sul ruolo delle vene varicose e della tromboflebite superficiale nell’esordio della trombosi venosa. – Il rischio di complicanze tromboemboliche arteriose o di un insulto cerebrovascolare nelle utilizzatrici di COC aumenta con: • l’aumento dell’età; • il fumo (il rischio aumenta ulteriormente nelle forti fumatrici e con l’aumento dell’età, in particolare nelle donne sopra i 35 anni d’età. Le donne di età superiore a 35 anni devono essere fortemente esortate a non fumare se desiderano utilizzare un COC); • dislipoproteinemia; • obesità (indice di massa corporea superiore a 30 kg/m2); • ipertensione; • emicrania; • patologia delle valvole cardiache; • fibrillazione atriale; • anamnesi familiare positiva (tromboembolia arteriosa pregressa in un fratello/sorella o genitore in età relativamente giovane). In caso di sospetta predisposizione ereditaria, la donna deve consultare uno specialista prima di usare un contraccettivo ormonale qualsiasi. – Le altre condizioni mediche che sono state associate a eventi circolatori avversi comprendono diabete mellito, lupus eritematoso sistemico, sindrome uremicoemolitica, malattie intestinali infiammatorie croniche (ad es. morbo di Crohn o colite ulcerosa) e malattia a cellule falciformi. – L’aumento del rischio di tromboembolia nel puerperio deve essere tenuto in considerazione (per informazioni su “Gravidanza e allattamento” vedere paragrafo 4.6). – Un aumento della frequenza o gravità dell’emicrania (che può essere prodromica a un evento cerebrovascolare) durante l’uso del COC può essere un motivo per interrompere immediatamente l’uso di Zoely. – Le utilizzatrici dei COC devono essere istruite specificamente a contattare il medico in caso di possibili sintomi di trombosi. In caso di trombosi sospetta o confermata, l’uso del COC deve essere interrotto. Deve essere iniziata una contraccezione adeguata a causa della teratogenicità della terapia anticoagulante (cumarinici). Tumori – In alcuni studi epidemiologici è stato riportato un aumento del rischio di carcinoma cervicale nelle donne che utilizzano COC per periodi prolungati (>5 anni), ma è ancora controverso quanto questi dati siano attribuibili ad altri fattori, come ad es. il comportamento sessuale e il virus del papilloma umano (HPV). Non sono disponibili dati epidemiologici sul rischio di carcinoma cervicale nelle utilizzatrici di Zoely. – Con l’uso di COC a dosaggio superiore (50 μg di etinilestradiolo), il rischio di carcinoma dell’endometrio e di carcinoma ovarico è ridotto. Deve essere confermato se ciò sia valido anche per i COC contenenti 17β-estradiolo. – Una meta-analisi di 54 studi epidemiologici ha mostrato che esiste un rischio relativo lievemente aumentato (RR = 1,24) di diagnosi di carcinoma mammario nelle donne che attualmente utilizzano COC. Il rischio aggiuntivo scompare gradualmente nei 10 anni successivi all’interruzione dell’uso di COC. Poiché il carcinoma mammario è raro nelle donne al di sotto dei 40 anni d’età, il maggiore numero di diagnosi di carcinoma mammario nelle utilizzatrici attuali e recenti di COC è basso in relazione al rischio complessivo di carcinoma mammario. Il carcinoma mammario diagnosticato nelle donne che utilizzano o hanno utilizzato COC tende ad essere generalmente in uno stadio clinicamente meno avanzato del carcinoma diagnosticato nelle donne che non hanno mai utilizzato COC. L’aumento Riassunto delle caratteristiche del prodotto - Zoely 7 del rischio osservato può essere dovuto ad una diagnosi più precoce del carcinoma mammario nelle utilizzatrici di COC, agli effetti biologici dei COC o a una combinazione di questi due fattori. – In casi rari sono stati segnalati tumori epatici benigni e, ancora più raramente, tumori epatici maligni nelle utilizzatrici di COC. In casi isolati, questi tumori hanno causato emorragie intra-addominali con pericolo di vita. Un tumore epatico deve quindi essere considerato nella diagnosi differenziale in presenza di dolore grave in sede addominale superiore, aumento di volume del fegato o segni di emorragia intra-addominale nelle utilizzatrici di COC. Altre condizioni – Le donne con ipertrigliceridemia o anamnesi familiare positiva per l’ipertrigliceridemia possono avere un rischio aumentato di pancreatite durante l’uso di COC. – Sebbene siano stati osservati lievi aumenti della pressione arteriosa in molte utilizzatrici di COC, gli aumenti clinicamente rilevanti sono rari. Non è stata stabilita una correlazione tra l’uso di COC e l’ipertensione clinica. Tuttavia, se si sviluppa un’ipertensione clinicamente significativa e duratura durante l’uso di un COC, è prudente che il medico sospenda l’assunzione delle compresse e tratti l’ipertensione. Se appropriato, l’uso di COC può essere ripreso se è possibile ottenere valori pressori normali con la terapia anti-ipertensiva. – È stata riportata la comparsa o il peggioramento delle seguenti condizioni sia durante la gravidanza, sia durante l’uso dei COC, ma l’evidenza di una correlazione con l’uso dei COC non è definitiva: ittero e/o prurito correlato a colestasi; formazione di calcoli biliari; porfiria; lupus eritematoso sistemico; sindrome uremico-emolitica; corea di Sydenham; herpes gestazionale; perdita dell’udito correlata a otosclerosi. – Nelle donne con angioedema ereditario, gli estrogeni esogeni possono indurre o esacerbare i sintomi dell’angioedema. – La presenza di una disfunzione epatica acuta o cronica può rendere necessaria l’interruzione dell’uso dei COC fino al ritorno alla normalità dei marker di funzionalità epatica. Una recidiva di ittero colestatico verificatosi per la prima volta durante la gravidanza o l’uso pregresso di steroidi sessuali rende necessaria l’interruzione dell’uso dei COC. – Benché i COC possano avere un effetto sulla resistenza periferica all’insulina e sulla tolleranza al glucosio, non vi è evidenza di una necessità di modificare il regime terapeutico nelle donne diabetiche che utilizzano COC a basse dosi (contenenti <0,05 mg di etinilestradiolo). Tuttavia, le donne diabetiche devono essere monitorate con attenzione durante l’uso di un COC, in particolare nel primo mese di assunzione. – Il peggioramento di una depressione, del morbo di Crohn e della colite ulcerosa sono stati associati all’uso dei COC. – Occasionalmente può verificarsi cloasma, in particolare nelle donne con anamnesi di cloasma gravidico. Le donne con tendenza al cloasma devono evitare l’esposizione al sole o alle radiazioni ultraviolette durante l’uso dei COC. – Le pazienti affette da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da carenza di Lapp lattasi o da malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale. Esame/consulto medico Prima di iniziare o riprendere l’uso di un COC deve essere raccolta l’anamnesi completa (comprendente l’anamnesi familiare) e deve essere esclusa una gravidanza. La pressione arteriosa deve essere misurata e, se indicato dal punto di vista clinico, deve essere effettuato un esame obiettivo che tenga conto delle controindicazioni (vedere paragrafo 4.3) e avvertenze (vedere paragrafo 4.4). La donna deve inoltre essere istruita a leggere con attenzione il foglio illustrativo e ad attenersi alle istruzioni. La 8 Riassunto delle caratteristiche del prodotto - Zoely frequenza e la natura dei successivi controlli periodici devono essere basate sulle linee guida standard e personalizzate per ogni donna. Le donne devono essere informate che i contraccettivi orali non proteggono dalle infezioni da HIV (AIDS) e da altre malattie a trasmissione sessuale. Efficacia ridotta L’efficacia dei COC può essere ridotta, ad esempio, in caso di dimenticanza delle compresse (vedere paragrafo 4.2), disturbi gastrointestinali durante l’assunzione delle comprese attive (vedere paragrafo 4.2) o trattamenti concomitanti con altri medicinali (vedere paragrafo 4.5). Controllo del ciclo Con tutti i COC si possono verificare perdite di sangue irregolari (spotting o metrorragia), in particolare nei primi mesi di utilizzo. Pertanto, la valutazione di qualsiasi perdita ematica irregolare è significativa solo dopo un intervallo di adattamento di circa 3 cicli. La percentuale di utilizzatrici di Zoely che ha manifestato perdite di sangue all’interno del ciclo dopo tale periodo di adattamento è stata del 15-20%. Se le irregolarità persistono o si verificano dopo cicli in precedenza regolari, cause non ormonali devono essere considerate e procedure diagnostiche adeguate sono indicate per escludere la presenza di neoplasie maligne o di una gravidanza. Può essere necessario un raschiamento. Nelle utilizzatrici di Zoely, la durata dei sanguinamenti da sospensione ammonta in media a 3-4 giorni. Nelle utilizzatrici di Zoely è anche possibile che non si verifichi il sanguinamento da sospensione, benché non siano in gravidanza. Negli studi clinici, il sanguinamento da sospensione è stata assente nei cicli 1-12 nel 18-32% dei casi. In tali casi, l’assenza del sanguinamento da sospensione non è stata associata a una maggiore frequenza di metrorragia/spotting nei cicli successivi. Il 4,6% delle donne non ha manifestato sanguinamento da sospensione nei primi tre cicli di utilizzo, e in questo sottogruppo l’assenza di sanguianemnto da sospensione nei cicli successivi è stata frequente, essendo compresa tra il 76% e l’87% delle donne. Il 28% delle donne non ha manifestato sanguinamento da sospensione in almeno uno dei cicli 2, 3 e 4, associata con un’assenza di sanguinamento da sospensione più frequente nei cicli successivi, compresa tra il 51% e il 62%. Se il sanguinamento da sospensione è assente e Zoely è stato assunto secondo le istruzioni descritte nel paragrafo 4.2, è improbabile che la donna sia in gravidanza. Tuttavia, una gravidanza deve essere esclusa prima di continuare l’uso di Zoely, se Zoely non è stato assunto come prescritto o in caso di assenza di due sanguinamenti da sospensione consecutivi. Popolazione pediatrica Non è noto se la quantità di estradiolo contenuta in Zoely sia sufficiente a mantenere livelli adeguati di estradiolo nelle adolescenti, in particolare per quanto riguarda l’acquisizione di massa ossea (vedere paragrafo 5.2). 4.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione Interazioni Interazioni di altri medicinali con Zoely Le interazioni tra i contraccettivi orali e i medicinali induttori enzimatici possono indurre metrorragia e anche fallimento contraccettivo. Esempi di principi attivi che inducono gli enzimi epatici e, quindi, aumentano la clearance degli ormoni sessuali, comprendono: fenitoina, fenobarbital, primidone, bosentan, carbamazepina, rifampicina e medicinali o preparati erboristici contenenti erba di San Giovanni e, in misura ridotta, oxcarbazepina, topiramato, felbamato e griseofulvina. Anche gli inibitori della proteasi HIV che hanno un potenziale di in- Riassunto delle caratteristiche del prodotto - Zoely 9 duzione (ad es. ritonavir e nelfinavir) e gli inibitori non nucleosidici della transcrittasi inversa (ad es. nevirapina ed efavirenz) possono influire sul metabolismo epatico. Con le sostanze induttrici degli enzimi epatici, deve essere utilizzato un metodo di barriera durante la co-somministrazione dei medicinali e nei 28 giorni successivi alla loro sospensione. In caso di trattamento prolungato con sostanze induttrici degli enzimi epatici deve essere preso in considerazione un metodo contraccettivo alternativo. Non sono stati effettuati studi di interazione con Zoely, ma due studi con rifampicina e ketoconazolo, rispettivamente, sono stati effettuati con una combinazione ad alte dosi di nomegestrolo acetato-estradiolo (nomegestrolo acetato 3,75 mg + 1,5 mg di estradiolo) in donne in post-menopausa. L’uso concomitante di rifampicina riduce l’AUC0-∞ di nomegestrolo acetato del 95% e aumenta l’AUC0-tlast di estradiolo del 25%. L’uso concomitante di ketoconazolo (dose singola da 200 mg) non modifica il metabolismo dell’estradiolo, ma sono stati osservati aumenti privi di rilevanza clinica del picco di concentrazione (85%) e dell’AUC0-∞ (115%) di nomegestrolo acetato. Conclusioni simili sono attese nelle donne potenzialmente fertili. Effetti di Zoely su altri medicinali I contraccettivi orali possono alterare il metabolismo di altri medicinali. Particolare attenzione deve essere prestata all’interazione con lamotrigina. Esami diagnostici L’uso di steroidi contraccettivi può influire sui risultati di determinate indagini di laboratorio, inclusi i parametri biochimici della funzionalità epatica, tiroidea, surrenale e renale, i livelli plasmatici delle proteine (carrier), ad es. della globulina che lega i corticosteroidi e le frazioni lipidiche/lipoproteiche, i parametri del metabolismo dei carboidrati e i parametri della coagulazione e della fibrinolisi. Le variazioni sono generalmente comprese negli intervalli normali di laboratorio. 4.6 Fertilità, gravidanza e allattamento Gravidanza Zoely non è indicato durante la gravidanza. Se si verifica una gravidanza durante l’assunzione di Zoely, l’ulteriore assunzione deve essere interrotta. La maggior parte degli studi epidemiologici non ha rivelato né un aumento del rischio di difetti alla nascita nei bambini di donne che hanno fatto uso di COC contenenti etinilestradiolo prima della gravidanza, né un effetto teratogeno in caso di assunzione accidentale di COC contenenti etinilestradiolo nelle fasi precoci della gravidanza. I dati clinici su un numero limitato di gravidanze esposte indicano assenza di effetti avversi di Zoely sul feto o neonato. Negli studi sugli animali è stata osservata una tossicità riproduttiva con la combinazione nomegestrolo acetato/estradiolo (vedere dati preclinici di sicurezza nel paragrafo 5.3). Allattamento Piccole quantità di steroidi contraccettivi e/o dei loro metaboliti possono essere escrete nel latte materno, ma non vi sono prove di effetti avversi sulla salute del bambino. L’allattamento può essere influenzato dai COC, perché questi possono ridurre la quantità e modificare la composizione del latte materno. Pertanto, l’uso dei COC non deve essere raccomandato fino allo svezzamento completo e alle donne che desiderano allattare deve essere proposto un metodo contraccettivo alternativo. Fertilità Zoely è indicato per la prevenzione della gravidanza. Per informazioni sul ripristino della fertilità, vedere paragrafo 5.1. 10 Riassunto delle caratteristiche del prodotto - Zoely 4.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari Con Zoely non sono stati effettuati studi sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari. Tuttavia, nelle utilizzatrici di COC non sono stati osservati effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari. 4.8 Effetti indesiderati Riassunto del profilo di sicurezza Sono stati condotti sei studi clinici multicentrici della durata massima di un anno per valutare la sicurezza di Zoely. Sono state arruolate in totale 3.434 donne di età compresa tra 18 e 50 anni, che hanno completato 33.828 cicli. Tabella riassuntiva delle reazioni avverse Le reazioni avverse possibilmente correlate che sono state osservate nelle utilizzatrici di Zoely sono elencate nella tabella seguente. Tutte le reazioni avverse sono elencate in base alla classificazione per sistemi e organi e alla frequenza; molto comune (≥ 1/10), comune (≥ 1/100, < 1/10), non comune (≥ 1/1.000, < 1/100) e raro (≥ 1/10.000, < 1/1.000). Reazione avversa secondo la terminologia MedDRA(1) Classificazione per Molto comune Comune Non comune Raro sistemi e organi Disturbi del metabolismo e della nutrizione Aumento dell’appetito, ritenzione idrica. Diminuzione dell’appetito. Disturbi psichiatrici Riduzione della libido, depressione/umore depresso, alterazioni dell’umore. Aumento della libido. Patologie del sistema nervoso Cefalea, emicrania. Disturbi dell’attenzione. Patologie dell’occhio Intolleranza alle lenti a contatto/ secchezza oculare. Patologie vascolari Vampate. Patologie gastrointestinali Nausea. Distensione addominale. Patologie epatobiliari Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Secchezza del cavo orale. Colelitiasi, colecistite. Acne. Iperidrosi, alopecia, prurito, pelle secca, seborrea. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Patologie dell’apparato Sanguinamento riproduttivo e della da sospensione mammella anomala. Cloasma, ipertricosi. Sensazione di pesantezza. Metrorragia, menorragia, dolore mammario, dolore pelvico. Ipomenorrea, Odore vaginale, gonfiore mammario, fastidio galattorrea, vulvovaginale. spasmo uterino, sindrome premestruale, massa in sede mammaria, dispareunia, secchezza vulvovaginale. segue“Reazione avversa secondo la terminologia MedDRA” 11 Riassunto delle caratteristiche del prodotto - Zoely Reazione avversa secondo la terminologia MedDRA1 Classificazione per Molto comune Comune Non comune Raro sistemi e organi Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Esami diagnostici Irritabilità, edema. Aumento del peso corporeo. Fame. Aumento degli enzimi epatici. 1. Nell’elenco è riportato il termine MedDRA più adatto a descrivere una determinata reazione avversa. I sinonimi o le condizioni correlate non compaiono nell’elenco, ma devono essere tenuti in considerazione. Descrizione di reazioni avverse selezionate Nelle utilizzatrici di contraccettivi orali combinati contenenti etinilestradiolo è stata osservata una serie di reazioni avverse, che sono discusse più dettagliatamente nel paragrafo 4.4. 4.9 Sovradosaggio Dosi multiple massime pari a cinque volte la dose giornaliera di Zoely e dosi singole massime pari a 40 volte la dose giornaliera di solo nomegestrolo acetato sono state utilizzate nelle donne senza che si siano presentati problemi di sicurezza. Sulla base dell’esperienza complessiva con i contraccettivi orali combinati, i sintomi che possono presentarsi sono nausea, vomito e, nelle ragazze, lieve perdita di sangue vaginale. Non esistono antidoti e il trattamento deve essere sintomatico. 5. PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE 5.1 Proprietà farmacodinamiche Categoria farmacoterapeutica: ormoni sessuali e modulatori dell’apparato genitale, progestinici ed estrogeni, combinazioni fisse, codice ATC: G03AA14. Il nomegestrolo acetato è un progestinico altamente selettivo, derivato dal progesterone, un ormone steroideo naturale. Il nomegestrolo acetato presenta un’elevata affinità per il recettore umano del progesterone e possiede un’attività anti-gonadotropa, un’attività anti-estrogenica mediata dal recettore del progesterone, una moderata attività anti-androgenica, ed è privo di qualsiasi attività estrogena, androgena, glucocorticoide o mineralcorticoide. L’estrogeno contenuto in Zoely è il 17β-estradiolo, un estrogeno naturale identico al 17β-estradiolo endogeno umano. L’effetto contraccettivo di Zoely si basa sull’interazione di vari fattori, i più importanti dei quali sono considerati l’inibizione dell’ovulazione e le alterazioni della secrezione cervicale. In due studi comparativi randomizzati, in aperto, di efficacia-sicurezza, oltre 3.200 donne sono state trattate per un massimo di 13 cicli consecutivi con Zoely e oltre 1.000 donne con drospirenone 3 mg – etinilestradiolo 30 μg (regime 21/7). Nel gruppo di Zoely sono stati riportati acne nel 15,4% delle donne (contro il 7,9% nel gruppo di confronto), aumento ponderale nell’8,6% delle donne (contro il 5,7% nel gruppo di confronto) e sanguinamento da sospensione anomala (principalmente assenza di sanguinamento da sospensione) nel 10,5% delle donne (contro lo 0,5% nel gruppo di confronto). Nello studio clinico condotto con Zoely nell’Unione Europea sono stati determinati i seguenti indici di Pearl per la fascia d’età compresa tra 18 e 35 anni: – insuccesso del metodo: 0,40 (limite superiore 95% intervallo di confidenza 1,03); – insuccesso del metodo ed errore dell’utilizzatrice: 0,38 (limite superiore 95% intervallo di confidenza 0,97). 12 Riassunto delle caratteristiche del prodotto - Zoely Nello studio clinico condotto con Zoely negli Stati Uniti sono stati determinati i seguenti indici di Pearl per la fascia d’età compresa tra 18 e 35 anni: – insuccesso del metodo: 1,22 (limite superiore 95% intervallo di confidenza 2,18); – insuccesso del metodo ed errore dell’utilizzatrice: 1,16 (limite superiore 95% intervallo di confidenza 2,08). In uno studio randomizzato, in aperto, 32 donne sono state trattate per 6 cicli con Zoely. Dopo l’interruzione dell’assunzione di Zoely, nel 79% delle donne è stata osservata una ripresa dell’ovulazione nei primi 28 giorni successivi all’ultima compressa assunta. In uno studio clinico è stata valutata l’istologia endometriale in un sottogruppo di donne (n = 32) dopo 13 cicli di trattamento. Non sono stati rilevati risultati anomali. Popolazione pediatrica Non sono disponibili dati di efficacia e di sicurezza nelle adolescenti al di sotto dei 18 anni d’età. I dati farmacocinetici disponibili sono riportati nel paragrafo 5.2. 5.2 Proprietà farmacocinetiche Nomegestrolo acetato Assorbimento Il nomegestrolo acetato somministrato per via orale è assorbito rapidamente. Le massime concentrazioni plasmatiche di nomegestrolo acetato, pari a circa 7 ng/ml, sono raggiunte 2 h dopo somministrazione singola. La biodisponibilità assoluta di nomegestrolo acetato dopo una dose singola è del 63%. Non sono stati osservati effetti clinicamente rilevanti con l’assunzione di cibo sulla biodisponibilità di nomegestrolo acetato. Distribuzione Il nomegestrolo acetato è ampiamente legato all’albumina (97-98%), ma non si lega alla globulina legante gli ormoni sessuali (Sex Hormone Binding Globulin, SHBG) o alla globulina legante i corticoidi (Corticoid Binding Globulin, CBG). Il volume di distribuzione apparente di nomegestrolo acetato allo stato stazionario è di 1.645 ± 576 l. Metabolismo Il nomegestrolo acetato è metabolizzato in molti metaboliti idrossilati inattivi da parte degli enzimi epatici del citocromo P450, principalmente CYP3A4 e CYP3A5, con un possibile contributo di CYP2C19 e CYP2C8. Il nomegestrolo acetato e i suoi metaboliti idrossilati subiscono un esteso metabolismo di fase 2, con formazione di glucurono e solfato coniugati. La clearance apparente allo stato stazionario è di 26 l/h. Eliminazione L’emivita di eliminazione (t1/2) è di 46 h (range di 28-83 h) allo stato stazionario. L’emivita di eliminazione dei metaboliti non è stata determinata. Il nomegestrolo acetato è escreto con le urine e le feci. Approssimativamente l’80% della dose è escreto nelle urine e nelle feci entro 4 giorni. L’escrezione di nomegestrolo acetato è stata pressoché completa dopo 10 giorni e le quantità escrete sono state superiori nelle feci in confronto alle urine. Linearità È stata osservata linearità di dose nel range 0,625-5 mg (valutata in donne fertili e in post-menopausa). Condizioni di stato stazionario La farmacocinetica del nomegestrolo acetato non è influenzata dall’SHBG. Lo stato stazionario è raggiunto dopo 5 giorni. Le massime concentrazioni plasmatiche di nomegestrolo acetato, pari a circa 12 ng/ml, sono raggiunte 1,5 h dopo la Riassunto delle caratteristiche del prodotto - Zoely 13 somministrazione. Le concentrazioni plasmatiche medie allo stato stazionario sono di 4 ng/ml. Interazioni farmacologiche In vitro, il nomegestrolo acetato non determina induzione o inibizione di rilievo degli enzimi del citocromo P450 e non presenta interazioni clinicamente rilevanti con la proteina di trasporto P-gp. Estradiolo Assorbimento L’estradiolo è soggetto a un marcato effetto di primo passaggio dopo somministrazione orale. La biodisponibilità assoluta è approssimativamente dell’1%. Non sono stati osservati effetti clinicamente rilevanti con l’assunzione di cibo sulla biodisponibilità di estradiolo. Distribuzione La distribuzione dell’estradiolo esogeno ed endogeno è simile. Gli estrogeni sono ampiamente distribuiti nell’organismo e generalmente presenti in concentrazioni maggiori negli organi bersaglio degli ormoni sessuali. L’estradiolo circola nel sangue legato alla SHBG (37%) e all’albumina (61%), mentre solo l’1-2% circa è libero. Metabolismo L’estradiolo esogeno somministrato per via orale è ampiamente metabolizzato. Il metabolismo dell’estradiolo esogeno ed endogeno è simile. L’estradiolo è rapidamente trasformato nell’intestino e nel fegato in molti metaboliti, principalmente estrone, che vengono successivamente coniugati ed entrano nella circolazione enteroepatica. Esiste un equilibrio dinamico tra estradiolo, estrone ed estrone-solfato dovuto a diverse attività enzimatiche comprendenti estradiolo-deidrogenasi, sulfotransferasi e arilsolfatasi. L’ossidazione di estrone ed estradiolo è dovuta agli enzimi del citocromo P450, principalmente CYP1A2, CYP1A2 (extraepatico), CYP3A4, CYP3A5, CYP1B1 e CYP2C9. Eliminazione L’estradiolo è rapidamente eliminato dalla circolazione. A causa del metabolismo e della circolazione enteroepatica è presente un ampio pool circolante di estrogeno solfati e glucuronidi. Ne deriva un’emivita di eliminazione di estradiolo altamente variabile corretta al basale, che è pari a 3,6 ± 1,5 h in seguito a somministrazione endovenosa. Condizioni di stato stazionario Le massime concentrazioni sieriche dell’estradiolo ammontano a circa 90 pg/ml e sono raggiunte 6 h dopo la somministrazione. Le concentrazioni sieriche medie sono di 50 pg/ml e questi livelli di estradiolo corrispondono alla fase precoce e tardiva del ciclo mestruale. Popolazioni particolari Popolazione pediatrica La farmacocinetica del nomegestrolo acetato (obiettivo primario) dopo una singola dose orale di Zoely è stata simile nelle adolescenti sane post-menarca e nei soggetti adulti. Tuttavia, dopo una singola dose orale, per la componente estradiolo (obiettivo secondario) l’esposizione è stata minore del 36% nelle adolescenti in confronto ai soggetti adulti. La rilevanza clinica di questo risultato non è nota. Effetti della compromissione renale Non sono stati effettuati studi per determinare gli effetti delle malattie renali sulla farmacocinetica di Zoely. 14 Riassunto delle caratteristiche del prodotto - Zoely Effetti della compromissione epatica Non sono stati effettuati studi per determinare gli effetti delle malattie epatiche sulla farmacocinetica di Zoely. Tuttavia, gli ormoni steroidei possono essere scarsamente metabolizzati nelle donne con compromissione epatica. Gruppi etnici Non sono stati effettuati studi formali per determinare la farmacocinetica nei gruppi etnici. 5.3 Dati preclinici di sicurezza Gli studi di tossicità a dosi ripetute con estradiolo, nomegestrolo acetato o con la combinazione hanno evidenziato gli effetti previsti di estrogeni e progestinici. Gli studi di tossicità della riproduzione effettuati con la combinazione hanno evidenziato una tossicità fetale, compatibile con l’esposizione all’estradiolo. Con la combinazione non sono stati condotti studi di genotossicità e carcinogenesi. Il nomegestrolo acetato non è genotossico. Tuttavia, si deve ricordare che gli steroidi sessuali possono favorire la proliferazione di determinati tessuti e tumori ormone-dipendenti. 6. INFORMAZIONI FARMACEUTICHE 6.1 Elenco degli eccipienti Nucleo della compressa (compresse attive bianche rivestite con film e compresse placebo gialle rivestite con film) Lattosio monoidrato Cellulosa microcristallina (E460) Crospovidone (E1201) Talco (E553b) Magnesio stearato (E572) Silice colloidale anidra Rivestimento della compressa (compresse attive bianche rivestite con film) Poli(vinil alcool) (E1203) Titanio diossido (E171) Macrogol 3350 Talco (E553b) Rivestimento della compressa (compresse placebo gialle rivestite con film) Poli(vinil alcool) (E1203) Titanio diossido (E171) Macrogol 3350 Talco (E553b) Ferro ossido giallo (E172) Ferro ossido nero (E172) 6.2 Incompatibilità Non pertinente. 6.3 Periodo di validità 3 anni. 6.4 Precauzioni particolari per la conservazione Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione. Riassunto delle caratteristiche del prodotto - Zoely 15 6.5 Natura e contenuto del contenitore Blister in PVC/alluminio contenente 28 compresse rivestite con film (24 compresse rivestite con film bianche e 4 compresse rivestite con film gialle). Confezioni: 28 e 84 (3 x 28) compresse rivestite con film. È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate. 6.6 Precauzioni particolari per lo smaltimento Le compresse dei COC (incluse le compresse di Zoely) che non servono più non devono essere gettate nell’acqua di scarico e nei rifiuti domestici. Le sostanze ad attività ormonale contenute nella compressa possono avere effetti nocivi se raggiungono l’ambiente acquatico. Le compresse devono essere restituite alla farmacia o smaltite diversamente in condizioni di sicurezza in conformità alla normativa locale vigente. Questo aiuterà a proteggere l’ambiente. 7. TITOLARE DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO Theramex S.r.l. Via Messina 38 20154 Milano Italia 8. NUMERO(I) DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO EU/1/11/690/001 AIC n. 041400019/E-28 COMPRESSE (24 ATTIVE + 4 PLACEBO) EU/1/11/690/002 AIC n. 041400021/E-3 x 28 COMPRESSE (24 ATTIVE + 4 PLACEBO) 9. DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE / RINNOVO DELL’AUTORIZZAZIONE Data della prima autorizzazione: 27 luglio 2011. 10. DATA DI REVISIONE DEL TESTO Novembre 2011. Informazioni più dettagliate su questo medicinale sono disponibili sul sito web della Agenzia Europea dei Medicinali: http://www.ema.europa.eu. RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO 1. DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE Lutiz 0,02 mg/3 mg compresse rivestite con film 2. COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA 24 compresse rivestite con film di colore rosa (compresse attive): Ogni compressa rivestita con film contiene 0,02 mg di etinilestradiolo e 3 mg di drospirenone. Eccipiente con effetto noto: lattosio monoidrato 44 mg 4 compresse rivestite con film di placebo di colore bianco (compresse inattive): La compressa non contiene principi attivi. Eccipiente con effetto noto: lattosio anidro 89,5 mg Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1. 3. FORMA FARMACEUTICA Compresse rivestite con film. La compressa attiva è una compressa rivestita con film rosa, rotonda e con diametro di 5,7 mm. La compressa di placebo è una compressa rivestita con film bianca, rotonda e con diametro di 5,7 mm. 4. INFORMAZIONI CLINICHE 4.1 Indicazioni terapeutiche Contraccezione orale. 4.2 Posologia e modo di somministrazione Via di somministrazione: uso orale. Come prendere Lutiz Le compresse devono essere assunte ogni giorno intorno alla stessa ora, se necessario con una piccola quantità di liquido, e nell’ordine indicato sul blister. L’assunzione delle compresse deve essere continuativa. Una compressa deve essere assunta giornalmente per 28 giorni consecutivi. Ciascuna confezione successiva deve essere iniziata il giorno dopo l’assunzione dell’ultima compressa della confezione precedente. L’emorragia da sospensione inizia di solito dopo 2-3 giorni dall’inizio dell’assunzione delle compresse di placebo (ultima fila) e può non essere ancora terminato prima dell’inizio della confezione successiva. Come iniziare il trattamento con Lutiz • Nessun uso precedente di contraccettivi ormonali (nel mese precedente). La prima compressa deve essere assunta il primo giorno del ciclo mestruale naturale (cioè il primo giorno del sanguinamento mestruale ). • Passaggio da un contraccettivo ormonale combinato (contraccettivo orale combinato (COC), anello vaginale o cerotto transdermico) La donna deve iniziare il trattamento con Lutiz preferibilmente il giorno dopo l’ultima compressa attiva (l’ultima compressa contenente i principi attivi) del precedente COC, o comunque entro il giorno successivo al consueto intervallo libero da pillola o successivo all’ultima compressa di placebo del precedente COC. Nel caso sia stato usato un anello vaginale o un cerotto transdermico, la donna deve iniziare il trattamento con Lutiz preferibilmente il giorno della rimozione, o comunque entro il giorno in cui avrebbe dovuto essere effettuata l’applicazione successiva. • Passaggio da un contraccettivo a base di solo progestinico (pillola a base di solo progestinico, iniezione, impianto) o da un sistema intrauterino a rilascio di progestinico (IUS) La donna può passare in qualsiasi momento dalla pillola a base di solo progestinico (da un impianto o da uno IUS, il giorno della sua rimozione; da un iniettabile, il giorno in cui dovrebbe essere praticata l’iniezione successiva) tuttavia, in tutti questi casi, la donna deve essere avvertita di adottare un metodo barriera supplementare per i primi 7 giorni di assunzione della compressa. • Dopo un aborto nel primo trimestre di gravidanza La donna può iniziare immediatamente, senza bisogno di ulteriori misure contraccettive. • Dopo un parto o un aborto nel secondo trimestre di gravidanza La donna deve essere avvertita di iniziare fra il 21° e il 28° giorno dopo un parto o un aborto nel secondo trimestre di gravidanza. In caso di inizio successivo, la donna deve essere avvertita di adottare un metodo barriera supplementare per i primi 7 giorni. Se la donna ha già avuto, rapporti sessuali, si può comunque escludere una gravidanza prima dell’inizio effettivo dell’uso del COC. oppure si deve attendere la mestruazione successiva, prima di iniziare a usare il COC. Per le donne che allattano al seno vedere paragrafo 4.6. Comportamento in caso di mancata assunzione delle compresse Le compresse di placebo dell’ultima fila (la quarta) del blister possono essere ignorate. E’ opportuno comunque, gettarle per evitare di prolungare involontariamente la fase di assunzione delle compresse di placebo. Le indicazioni seguenti si riferiscono unicamente alla mancata assunzione di compresse attive. Se il ritardo nell’assunzione di una compressa è inferiore alle 12 ore, la protezione contraccettiva non si riduce. La donna deve assumere la compressa appena se ne ricorda e deve assumere le compresse successive alla stessa ora. Se il ritardo nell’assunzione di una compressa è superiore alle 12 ore, la protezione contraccettiva può essere ridotta. Nel caso di dimenticanza delle compresse valgono le seguenti due regole di base: 1. L’assunzione delle compresse non deve mai essere interrotta per più di 4 giorni. 2. Sono necessari 7 giorni di assunzione ininterrotta delle compresse per ottenere un’adeguata soppressione dell’asse ipotalamo-ipofisi-ovaio. Di conseguenza, nella pratica quotidiana possono essere dati i seguenti suggerimenti: • Giorni 1-7 La donna deve assumere la compressa dimenticata non appena se ne ricorda, anche se ciò comporta l’assunzione di due compresse contemporaneamente. Deve quindi continuare ad assumere le compresse alla stessa ora. Inoltre, per i successivi 7 giorni deve essere adottato un metodo barriera , come il profilattico. Se nei 7 giorni precedenti si sono avuti rapporti sessuali, deve essere presa in considerazione la possibilità di una gravidanza. Quanto maggiore è il numero di compresse dimenticate e più tale dimenticanza è vicina alla fase delle compresse placebo, tanto più elevato è il rischio di gravidanza. • Giorni 8-14 La donna deve assumere la compressa dimenticata non appena se ne ricorda, anche se ciò comporta l’assunzione di due compresse contemporaneamente. Deve quindi continuare ad assumere le compresse alla stessa ora. Purché le compresse sono state assunte in modo corretto nei 7 giorni precedenti, non è necessario adottare altri metodi contraccettivi supplementari. Tuttavia, se ha dimenticato più di una compressa, la donna deve essere avvertita di utilizzare precauzioni aggiuntive per 7 giorni. • Giorni 15-24 Il rischio di ridotta affidabilità contraccettiva è maggiore, considerata l’imminenza della fase delle compresse di placebo. Tuttavia, modificando lo schema di assunzione delle compresse, si può ancora prevenire la riduzione della protezione contraccettiva. Adottando una delle due seguenti opzioni, non è pertanto necessario adottare misure contraccettive supplementari, a condizione che nei 7 giorni precedenti la prima compressa dimenticata la donna abbia assunto correttamente tutte le compresse. In caso contrario, deve seguire la prima delle due opzioni e adottare anche misure contraccettive supplementari nei 7 giorni seguenti. 1. La donna deve assumere la compressa dimenticata non appena se ne ricorda , anche se ciò comporta l’assunzione di due compresse contemporaneamente. Deve quindi continuare ad assumere le compresse alla stessa ora fino all’esaurimento delle compresse attive. Le 4 compresse di placebo dell’ultima fila devono essere gettate. Si deve passare direttamente alla confezione successiva. E’ improbabile che si verifichi l’emorragia da sospensione prima del termine delle compresse attive della seconda confezione; tuttavia, durante l’assunzione delle compresse, possono presentarsi spotting o perdite ematiche. 2. Si può anche avvertire la donna di interrompere l’assunzione delle compresse attive della confezione in uso. Deve quindi assumere le compresse di placebo dell’ultima fila per un massimo di 4 giorni, compresi quelli nei quali sono state dimenticate le compresse, e successivamente riprendere con una nuova confezione. Se la donna ha dimenticato di prendere le compresse e nella fase di assunzione delle compresse di placebo non si presenta emorragia da sospensione, deve essere considerata la possibilità di una gravidanza in atto. Raccomandazioni in caso di disturbi gastro-intestinali In caso di gravi disturbi gastro-intestinali (per esempio vomito o diarrea), l’assorbimento può risultare incompleto e devono essere adottate misure contraccettive supplementari. In caso di vomito entro 3-4 ore dall’assunzione di una compressa attiva, deve essere assunta quanto prima una nuova compressa (sostitutiva). Se possibile, la nuova compressa deve essere assunta entro 12 ore dalla consueta ora di assunzione. Se passano più di 12 ore, si applicano le istruzioni relative alla dimenticanza delle compresse, come illustrato nel paragrafo 4.2. “Comportamento in caso di mancata assunzione delle compresse”. Se non si vuole modificare il consueto schema posologico, si deve prelevare la(e) compressa(e) necessaria(e) da un’altra confezione. Come posticipare un’emorragia da sospensione Per ritardare una mestruazione la donna deve continuare con un’altra confezione di Lutiz senza assumere le compresse di placebo della confezione in uso. L’assunzione può essere proseguita per il tempo desiderato fino alla fine delle compresse attive della seconda confezione. Durante l’assunzione prolungata, la donna può presentare perdite ematiche o spotting. L’assunzione di Lutiz deve riprendere regolarmente dopo la fase di assunzione delle compresse di placebo. Per spostare le mestruazioni ad un altro giorno della settimana rispetto a quello in cui si verificano con lo schema attuale, si può abbreviare la fase di assunzione delle compresse di placebo per i giorni desiderati. Quanto più breve sarà tale fase, tanto maggiore sarà la possibilità di non presentare emorragia da sospensione, ma perdite ematiche o spotting durante la confezione successiva (come quando si vuole ritardare la mestruazione). 4.3 Controindicazioni I contraccettivi orali combinati (COC) non devono essere usati in presenza di una qualsiasi delle condizioni sotto elencate. Nel caso in cui una di tali condizioni si presenti per la prima volta durante l’uso del COC, il trattamento deve essere interrotto immediatamente. • • • • • • • • • • • • • trombosi venosa in atto o pregressa (trombosi venosa profonda, embolia polmonare); trombosi arteriosa in atto o pregressa (per es. infarto miocardico) o condizioni prodromiche (per es. angina pectoris e attacco ischemico transitorio); accidente cerebrovascolare in atto o pregresso; presenza di un fattore di rischio grave o di più fattori di rischio per la trombosi arteriosa: o diabete mellito con sintomi vascolari; o ipertensione grave; o dislipoproteinemia grave; predisposizione ereditaria o acquisita alla trombosi venosa o arteriosa, come resistenza APC, carenza di antitrombina-III, carenza di proteina C, carenza di proteina S, iperomocisteinemia e anticorpi antifosfolipidi (anticorpi anticardiolipina, lupus anticoagulante); pancreatite in atto o pregressa, se associata a grave ipertrigliceridemia; patologia epatica grave in atto o pregressa, fino a quando i valori della funzione epatica non siano tornati alla normalità insufficienza renale grave o acuta; tumori epatici (benigni o maligni) in atto o pregressi; patologie maligne dipendenti dagli steroidi sessuali accertate o sospette, (per es. degli organi genitali o della mammella); sanguinamento della vagina non diagnosticato; anamnesi di emicrania accompagnata da sintomi neurologici focali; ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati nel paragrafo 6.1. 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni d’impiego Avvertenze In presenza di una qualsiasi delle seguenti condizioni/fattori di rischio, i benefici dell’uso dei COC devono essere valutati attentamente rispetto ai possibili rischi per ciascuna donna e discussi con lei prima che decida di iniziare l’assunzione del medicinale. In caso di aggravamento, esacerbazione o comparsa per la prima volta di una qualsiasi di tali condizioni o fattori di rischio, la donna deve rivolgersi al medico. Il medico deciderà se deve essere interrotto l’uso del COC. Disturbi circolatori L’impiego di qualunque contraccettivo orale combinato comporta un aumento del rischio di tromboembolismo venoso (TEV) rispetto al non uso. Il rischio aggiuntivo di TEV è più alto nel primo anno se la donna non ha mai fatto uso di un contraccettivo orale combinato. Gli studi epidemiologici hanno evidenziato che l’incidenza di TEV nelle donne senza fattori di rischio noti per la TEV che usano contraccettivi orali combinati a basso dosaggio estrogenico (<0,05 mg di etinilestradiolo) varia da circa 20 casi ogni 100.000 anni-donna (per i COC contenenti levonorgestrel) a 40 casi ogni 100.000 anni-donna (per i COC contenenti desogestrel/gestodene). Questo a fronte di 510 casi ogni 100.000 anni-donna per le non utilizzatrici e 60 casi ogni 100.000 gravidanze. La TEV è fatale nell’1-2% dei casi. Studi epidemiologici hanno mostrato che il rischio di TEV per contraccettivi orali contenenti drospirenone è più elevato rispetto a quello per contraccettivi orali contenenti levonorgestrel (cosiddetti preparati di seconda generazione) e può essere simile al rischio riscontrato per contraccettivi orali contenenti desogestrel/gestodene (cosiddetti preparati di terza generazione). Gli studi epidemiologici hanno anche associato l’uso di contraccettivi orali combinati a un aumentato rischio di tromboembolismo arterioso (infarto miocardico, attacco ischemico transitorio). Molto raramente, in donne che usavano la pillola contraccettiva, sono stati segnalati casi di trombosi in altri distretti vascolari, per esempio vene e arterie epatiche, mesenteriche, renali, cerebrali o retiniche. Non c’è consenso sul fatto che la comparsa di questi eventi sia associata con l’uso dei contraccettivi ormonali. I sintomi degli eventi trombotici/tromboembolici venosi o arteriosi o di un ictus cerebrovascolare possono comprendere: • • • • • • • • • • • • • dolore unilaterale insolito e/o gonfiore a una gamba; forte e improvviso dolore toracico, indipendentemente dall’irradiazione al braccio sinistro; improvvisa mancanza di respiro; insorgenza improvvisa di tosse; cefalea insolita, intensa e prolungata; improvvisa perdita parziale o completa della vista; diplopia; linguaggio indistinto o afasia; vertigini; collasso con o senza convulsioni focali; improvvisa debolezza o intorpidimento molto marcato di un lato o di una parte del corpo; disturbi motori; addome “acuto”. Il rischio di complicazioni tromboemboliche venose nelle utilizzatrici di COC aumenta con: • • • • • aumento dell’età; anamnesi familiare positiva (tromboembolismo venoso in un fratello o in un genitore in età relativamente precoce). Se si sospetta una predisposizione ereditaria, la donna deve essere indirizzata ad uno specialista per un parere, prima di decidere di assumere qualsiasi COC; prolungata immobilizzazione, interventi chirurgici maggiori, qualsiasi tipo di intervento chirurgico alle gambe o traumi importanti. In tali situazioni è consigliabile interrompere l’uso della pillola (nel caso di chirurgia elettiva, almeno quattro settimane prima) e non riprenderlo fino a due settimane dopo la completa ripresa della mobilità. Se l’uso della pillola non è stato interrotto prima, deve essere preso in considerazione un trattamento antitrombotico; obesità (indice di massa corporea superiore a 30 kg/m²); non c’è consenso sul possibile ruolo delle vene varicose e della tromboflebite superficiale sull’esordio o sulla progressione della trombosi venosa. Il rischio di complicazioni tromboemboliche arteriose o di un accidente cerebrovascolare nelle utilizzatrici di contraccettivi orali combinati aumenta con: • l’aumento dell’età; • • • • • • • • il fumo (alle donne di età superiore ai 35 anni deve essere fortemente raccomandato di non fumare se desiderano usare un COC); dislipoproteinemia; ipertensione; emicrania; obesità (indice di massa corporea superiore a 30 kg/m²); anamnesi familiare positiva (tromboembolismo arterioso in un fratello o in un genitore in età relativamente precoce). Se si sospetta una predisposizione ereditaria, la donna deve essere indirizzata ad uno specialista per un parere, prima di decidere di assumere qualsiasi COC; cardiopatia valvolare fibrillazione atriale. La presenza di un fattore di rischio grave o di più fattori di rischio per patologie vascolari o arteriose, rispettivamente, può anche rappresentare una controindicazione. Deve essere considerata anche la possibilità di una terapia anticoagulante. Le utilizzatrici di COC devono essere specificamente avvisate di contattare il medico qualora si manifestino possibili sintomi di trombosi. In caso di trombosi sospetta o accertata, l’uso del COC deve essere interrotto. Deve essere adottato un adeguato metodo contraccettivo alternativo a causa della teratogenicità della terapia anticoagulante (cumarinici). Deve essere tenuto presente l’aumento del rischio di tromboembolismo durante il puerperio (per informazioni su “Gravidanza e allattamento” vedere paragrafo 4.6). Altre condizioni mediche che sono state associate a eventi avversi vascolari comprendono diabete mellito, lupus eritematoso sistemico, sindrome emolitico-uremica, patologie infiammatorie croniche dell’intestino (morbo di Crohn o colite ulcerosa) e drepanocitosi. Un aumento nella frequenza o nella gravità dell’emicrania durante l’uso di un COC (che può essere prodromico di un evento cerebrovascolare) deve rappresentare un motivo d’interruzione immediata del COC. Tumori In alcuni studi epidemiologici è stato segnalato un aumentato rischio di cancro della cervice nelle utilizzatrici di COC per lunghi periodi (>5 anni), ma è tuttora controverso in che misura questo risultato sia attribuibile agli effetti confondenti dovuti al comportamento sessuale e a altri fattori quali il papilloma virus umano (HPV). Una meta-analisi di 54 studi epidemiologici ha evidenziato che le donne che usano correntemente COC hanno un rischio relativo lievemente superiore (RR=1,24) di avere diagnosticato un cancro della mammella. L’eccesso di rischio scompare gradualmente nel corso dei 10 anni successivi all’interruzione dei COC. Poiché il cancro della mammella è raro nelle donne al di sotto dei 40 anni, il numero di casi in più di cancro della mammella diagnosticati in donne che usano o che hanno usato recentemente COC è modesto in rapporto al rischio complessivo di cancro della mammella. Tali studi non forniscono evidenze di una relazione causale. L’aumento del rischio osservato può essere dovuto a una più precoce diagnosi di cancro della mammella nelle donne che usano COC, agli effetti biologici degli stessi o a una combinazione di entrambi i fattori. Il cancro mammario diagnosticato nelle utilizzatrici di COC tende a essere clinicamente meno avanzato rispetto a quello diagnosticato nelle donne che non ne hanno mai fatto uso. Nelle donne che assumono COC sono stati segnalati raramente tumori epatici benigni e, ancor più raramente, tumori epatici maligni. In casi isolati, questi tumori hanno provocato emorragia intraaddominale che ha messo la paziente in pericolo di vita. Se si presenta un forte dolore nella parte alta dell’addome, ingrossamento epatico o segni indicativi di emorragia intra-addominale, nella diagnosi differenziale deve essere preso in considerazione un tumore epatico. Con l’uso dei COC a più alto dosaggio (50 µg di etinilestradiolo) il rischio di cancro dell’endometrio e ovarico è ridotto. Rimane da confermare se questo valga anche per i COC a più basso dosaggio. Altre condizioni La componente progestinica di Lutiz è un antagonista dell’aldosterone con proprietà di risparmio del potassio. Nella maggior parte dei casi, non sono da attendersi aumenti dei livelli di potassio. In uno studio clinico, tuttavia, in alcune pazienti con compromissione della funzionalità renale lieve o moderata che assumevano contemporaneamente medicinali risparmiatori di potassio, i livelli sierici di potassio sono aumentati leggermente, ma non in modo significativo, durante la somministrazione di drospirenone. Quindi, si raccomanda di controllare il potassio sierico durante il primo ciclo di trattamento nelle pazienti che presentano insufficienza renale e che hanno un valore di potassio serico pre-trattamento nella parte alta dell’intervallo di riferimento, e in modo particolare se assumono contemporaneamente medicinali risparmiatori di potassio. Vedere anche il paragrafo 4.5. Le donne con ipertrigliceridemia o anamnesi familiare di tale condizione possono presentare un rischio aumentato di pancreatite durante l’uso di COC. Benché in molte donne che assumono COC sia stato riscontrato un lieve innalzamento della pressione sanguigna, un aumento clinicamente rilevante è evento raro. Solo in questi rari casi è giustificata un’immediata sospensione dei COC. Se, durante l’uso di un COC in una paziente con pre-esistente ipertensione, valori della pressione sanguigna costantemente elevati o un incremento significativo della pressione sanguigna non rispondono adeguatamente al trattamento anti-ipertensivo, il COC deve essere sospeso. Se ritenuto appropriato, l’impiego del COC può essere ripreso qualora, a seguito di terapia antiipertensiva, la pressione sanguigna si sia normalizzata. Sia durante la gravidanza sia durante l’assunzione di COC è stata segnalata comparsa o aggravamento delle condizioni di seguito elencate, tuttavia, le prove di un’associazione con l’uso dei COC non sono decisive: ittero e/o prurito associato a colestasi, calcoli biliari, porfiria, lupus eritematoso sistemico, sindrome emolitico-uremica, corea di Sydenham, herpes gestationis, perdita dell’udito da otosclerosi. Nelle donne con angioedema ereditario, gli estrogeni esogeni possono indurre o aggravare i sintomi dell’angioedema. Disturbi acuti o cronici della funzione epatica possono richiedere l’interruzione del trattamento con il COC fino a quando gli indici di funzionalità epatica non siano tornati alla norma. La ricomparsa di ittero colestatico e/o prurito da colestasi precedentemente manifestatosi in gravidanza o durante un precedente trattamento con steroidi sessuali richiede l’interruzione del COC. Sebbene i COC possono avere un effetto sulla resistenza periferica all’insulina e sulla tolleranza al glucosio, non vi è prova della necessità di modificare il regime terapeutico nelle pazienti diabetiche che usano COC a basso dosaggio (contenenti <0,05 mg di etinilestradiolo). Tuttavia, le donne diabetiche devono essere attentamente monitorate, specialmente all’inizio del trattamento con COC. Durante l’uso di COC è stato segnalato aggravamento della depressione endogena, dell’epilessia, del morbo di Crohn e della colite ulcerosa. Occasionalmente può verificarsi cloasma, specialmente nelle donne con un’anamnesi di cloasma gravidico. Le donne con tendenza al cloasma devono evitare l’esposizione al sole o ai raggi ultravioletti durante l’uso dei COC. Ogni compressa di colore rosa di questo medicinale contiene 44 mg di lattosio monoidrato, mentre ogni compressa di colore bianco contiene 89,5 mg di lattosio anidro. Le pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, carenza di Lapp lattasi o malassorbimento di glucosio-galattosio che seguono una dieta senza lattosio devono tenere conto di questa quantità. Esame/consulenza medica Prima di iniziare o di riprendere l’uso di Lutiz, deve essere eseguita un’anamnesi medica completa (compresa quella familiare) ed esclusa una gravidanza in corso. Deve essere misurata la pressione del sangue e deve essere effettuato un esame fisico completo, tenendo presenti le controindicazioni (vedere paragrafo 4.3) e le avvertenze (vedere paragrafo 4.4). La donna deve essere anche indirizzata a una attenta lettura del foglio illustrativo e all’osservanza dei consigli ivi riportati. La frequenza e il tipo dei controlli devono essere adattati alla singola paziente, seguendo la pratica medica corrente. Le donne devono essere avvisate che i contraccettivi orali non proteggono dall’infezione da HIV (AIDS) o da altre malattie a trasmissione sessuale. Ridotta efficacia L’efficacia dei COC può essere ridotta in caso, ad esempio, di dimenticanza delle compresse attive (vedere paragrafo 4.2), disturbi gastro-intestinali (vedere paragrafo 4.2) o somministrazione contemporanea di altri medicinali (vedere paragrafo 4.5). Ridotto controllo del ciclo Con tutti i COC possono verificarsi sanguinamenti irregolari (spotting o perdite ematiche), specialmente nei primi mesi d’uso. Pertanto, la valutazione di eventuali sanguinamenti irregolari ha significato solo dopo un periodo di adattamento di circa tre cicli. Se le emorragie irregolari persistono o si manifestano dopo cicli precedentemente regolari, si deve prendere in considerazione una eziologia non ormonale e devono essere attuate misure diagnostiche adeguate per escludere forme maligne o una gravidanza. Questo può includere il raschiamento. In alcune donne può non verificarsi l’emorragia da sospensione durante la fase di assunzione delle compresse di placebo. Se il COC è stato assunto secondo le indicazioni descritte nel paragrafo 4.2, è improbabile che la donna sia incinta. Tuttavia, se prima della mancata emorragia da sospensione il COC non è stato assunto secondo le indicazioni, oppure le emorragie da sospensione non verificatesi sono due, è necessario escludere una gravidanza prima di proseguire l’uso del COC. 4.5 Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione Nota: devono essere consultate le informazioni sui medicinali concomitanti per identificare possibili interazioni. • Influenza di altri medicinali su Lutiz Le interazioni tra i contraccettivi orali e altri medicinali possono causare emorragia da sospensione e/o l’insuccesso del metodo contraccettivo. In letteratura sono state segnalate le seguenti interazioni. Metabolismo epatico Possono verificarsi interazioni con farmaci che inducono gli enzimi epatici, che possono risultare in un aumento della clearance degli ormoni sessuali (per esempio, fenitoina, barbiturici, primidone, carbamazepina, rifampicina, bosentan e medicinali per l’HIV (per esempio, ritonavir, nevirapina) e possibilmente anche oxcarbazepina, topiramato, felbamato, griseofulvina e prodotti contenenti il rimedio erboristico Erba di San Giovanni (Hypericum perforatum)). L’induzione massima dell’ enzima si osserva generalmente dopo circa 10 giorni, ma può persistere per almeno 4 settimane dopo la sospensione della terapia da farmaco. Interferenza con la circolazione enteroepatica Sono stati segnalati insuccessi del metodo contraccettivo anche con antibiotici come le penicilline e le tetracicline. Il meccanismo di tale effetto non è stato chiarito. Comportamento Le donne trattate per brevi periodi con una qualsiasi delle suddette classi di medicinali o singoli principi attivi (induttori degli enzimi epatici), a parte la rifampicina, devono adottare temporaneamente un metodo contraccettivo di barriera oltre al COC, ad esempio per tutta la durata della somministrazione contemporanea del medicinale e nei 7 giorni successivi alla sospensione del trattamento. Le donne che assumono rifampicina devono adottare un metodo contraccettivo di barriera in aggiunta al COC per il periodo della somministrazione della rifampicina e nei 28 giorni successivi alla sospensione del trattamento. Alle donne in trattamento a lungo termine con principi attivi che inducono gli enzimi epatici, si raccomanda di utilizzare un altro metodo contraccettivo non ormonale affidabile. Le donne in trattamento con antibiotici (a parte la rifampicina, vedi sopra) devono continuare a usare un metodo barriera fino a 7 giorni dopo la fine del trattamento. Se la somministrazione del medicinale concomitante si estende oltre il termine delle compresse attive della confezione corrente del COC, occorre gettare le compresse di placebo e iniziare direttamente la confezione successiva di COC. I principali metaboliti del drospirenone nel plasma umano vengono prodotti senza il coinvolgimento del sistema del citocromo P450. È improbabile quindi che gli inibitori di tale sistema enzimatico influenzano il metabolismo del drospirenone. • Influenza di Lutiz su altri medicinali I contraccettivi orali possono influenzare il metabolismo di alcuni principi attivi. Di conseguenza, le concentrazioni plasmatiche e tissutali possono sia aumentare (per esempio ciclosporina) sia diminuire (per esempio lamotrigina). Sulla base degli studi di inibizione in vitro e degli studi di interazione in vivo eseguiti su donne volontarie che usavano omeprazolo, simvastatina e midazolam come substrato marker, un’interazione del drospirenone, alla dose di 3 mg, con il metabolismo di altri principi attivi è improbabile. • Altre interazioni Nelle pazienti senza insufficienza renale, l’uso concomitante di drospirenone e di ACE-inibitori o FANS non ha mostrato di esercitare un effetto significativo sul potassio sierico. Tuttavia, l’uso contemporaneo di Lutiz con antagonisti dell’aldosterone o diuretici risparmiatori di potassio non è stato studiato. In questo caso, deve essere controllato il potassio sierico durante il primo ciclo di trattamento. Vedere anche paragrafo 4.4. • Esami di laboratorio L’uso di steroidi ad azione contraccettiva può influenzare i risultati di alcuni esami di laboratorio, fra cui i parametri biochimici relativi alla funzionalità epatica, tiroidea, surrenalica e renale, i livelli plasmatici delle proteine (trasportatrici), quali per es. la globulina legante i corticosteroidi e le frazioni lipido/lipoproteiche, i parametri del metabolismo glucidico e i parametri della coagulazione e della fibrinolisi. Le variazioni generalmente rimangono entro i limiti normali. Il drospirenone provoca un aumento dell’attività reninica plasmatica e dell’aldosterone plasmatico, a causa della sua debole attività antimineralcorticoide. 4.6 Fertilità, gravidanza e allattamento Gravidanza Lutiz non è indicato in gravidanza. In caso di gravidanza durante l’utilizzo di Lutiz il medicinale deve essere immediatamente sospeso. Studi epidemiologici di grandi dimensioni non hanno rivelato né aumento del rischio di malformazioni congenite in bambini nati da donne che avevano fatto uso di COC prima della gravidanza, né effetti teratogeni in caso di assunzione accidentale di COC durante la gravidanza. Studi sperimentali sull’animale hanno rivelato effetti indesiderati durante la gravidanza e l’allattamento (vedere paragrafo 5.3). In base a questi dati sull’animale non possono essere esclusi effetti indesiderati dovuti all’azione ormonale dei principi attivi. Tuttavia, l’esperienza clinica generale con i COC durante la gravidanza non ha fornito alcuna prova di un reale effetto indesiderato nell’uomo. I dati disponibili sull’uso di Lutiz in gravidanza sono troppo limitati per poter trarre conclusioni circa gli effetti negativi di Lutiz sulla gravidanza o sulla salute del feto o del neonato. A tutt’oggi non sono disponibili dati epidemiologici rilevanti. Allattamento L’allattamento può essere influenzato dai COC, in quanto questi possono ridurre la quantità e modificare la composizione del latte materno. Quindi, non deve essere raccomandato l’uso dei COC fin quando la madre non abbia completamente svezzato il bambino. Modeste quantità di steroidi ad azione contraccettiva e/o dei loro metaboliti possono essere escrete nel latte materno durante l’uso di COC. Tali quantità possono avere effetti sul bambino. 4.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari Non sono stati effettuati studi sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari. Non è stato osservato alcun effetto sulla capacità di guidare e di usare macchinari nelle utilizzatrici di COC. 4.8 Effetti indesiderati Durante l’uso di Lutiz sono state segnalate le seguenti reazioni avverse al farmaco: La tabella sottostante riporta reazioni avverse suddivise in base alla classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA (SOC MedDRA). Le frequenze si basano su dati ottenuti da studi clinici. Per descrivere una data reazione e i suoi sinonimi e relative condizioni viene usato il termine MedDRA più appropriato. Reazioni avverse al farmaco che sono state associate all’uso di Lutiz come contraccettivo orale o nel trattamento dell’acne vulgaris moderato secondo la classificazione per sistemi e organi MedDRA e i termini MedDRA Classificazione per Comune sistemi e organi (≥1/100, (versione <1/10) MedDRA 9.1) Infezioni ed infestazioni Non comune Raro (≥1/1000, < 1/100) (≥10.000,< 1/1000) Candidiasi Frequenza non nota (non stimabile in base ai dati disponibili) Patologie del sistema emolinfopoietico Disturbi del sistema immunitario Patologie endocrine Disturbi del metabolismo e della nutrizione Disturbi psichiatrici Patologie del sistema nervoso Patologie dell’occhio Anemia Trombocitemia Reazione allergica Patologia endocrina Labilità emotiva Cefalea Patologie cardiache Patologie vascolari Depressione Nervosismo Sonnolenza Capogiri Parestesia Emicrania Vene varicose Ipertensione Patologie gastrointestinali Nausea Dolore addominale Vomito Dispepsia Flatulenza Gastrite Diarrea Patologie epatobiliari Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Acne Prurito Eruzione cutanea Patologie del sistema Ipersensibilità Dolore alla schiena Dolore alle estremità Aumento dell’appetito Anoressia Iperkaliemia Iponatremia Anorgasmia Insonnia Vertigini Tremore Congiuntivite occhio secco Disturbi oculari Tachicardia Flebite Disturbo vascolare Epistassi Sincope addome aumentato di volume Disturbo gastrointestinale Senso di pienezza gastrointestinale Ernia iatale Candidiasi orale Stipsi Bocca secca Dolore biliare Colecistite Cloasma Eritema Eczema multiforme Alopecia Dermatite acneiforme cute secca Eritema nodoso Ipertricosi Patologia cutanea Strie cutanee Dermatite da contatto Dermatite fotosensibile Nodulo cutaneo muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella Crampi muscolari Dolore al Candidiasi vaginale Dispareunia seno Dolore pelvico Vulvovaginite Metrorragia* Aumento di volume Sanguinamento postAmenorrea mammario coitale Mastopatia Sanguinamento da fibrocistica rottura Sanguinamento Cisti mammaria uterino/vaginale* Iperplasia mammaria Secrezione genitale Neoplasia mammaria Vampate di calore Polipo cervicale Vaginite Atrofia endometriale Disturbi mestruali Cisti ovarica Dismenorrea Ingrossamento Ipomenorrea dell’utero Menorragia Secchezza vaginale PAP test sospetto Calo della libido Patologie Astenia Malessere sistemiche e Aumento della condizioni relative sudorazione alla sede di Edema somministrazione (edema generalizzato, edema periferico, edema facciale) Esami diagnostici Aumento del peso Diminuzione del corporeo peso corporeo *Le irregolarità del sanguinamento scompaiono generalmente durante la prosecuzione del trattamento. Nelle donne che fanno uso di COC sono state segnalate le seguenti reazioni avverse gravi, discusse nel paragrafo 4.4 : • disturbi tromboembolici venosi; • disturbi tromboembolici arteriosi; • ipertensione; • tumori epatici; • insorgenza o aggravamento di condizioni per le quali l’associazione con l’uso dei COC non è dimostrata: morbo di Crohn, colite ulcerosa, epilessia, mioma uterino, porfiria, lupus eritematoso sistemico, herpes gestationis, corea di Sydenham, sindrome emolitico-uremica, ittero colestatico; • cloasma; • disturbi cronici o acuti della funzionalità epatica possono richiedere l’interruzione dei COC fino a quando gli indici di funzionalità epatica non siano ritornati nella norma; • nelle donne con angioedema ereditario gli estrogeni esogeni possono indurre o aggravare i sintomi dell’angioedema. La frequenza di diagnosi di cancro mammario tra le utilizzatrici di contraccettivi orali è aumentata molto lievemente. Dato che il cancro mammario è raro nelle donne di età inferiore ai 40 anni, il numero di casi in più è modesto rispetto al rischio complessivo di cancro mammario. Non è noto se vi sia un rapporto di causalità con i COC. Per ulteriori informazioni vedere i paragrafi 4.3 e 4.4. 4.9 Sovradosaggio Non si ha a oggi esperienza di sovradosaggio con Lutiz. Sulla base dell’esperienza generale con i contraccettivi orali combinati, i sintomi che possono possibilmente verificarsi in tal caso sono: nausea, vomito e, nelle ragazze giovani, lievi sanguinamenti vaginali. Non vi sono antidoti e l’ulteriore trattamento deve essere sintomatico. 5. PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE 5.1 Proprietà farmacodinamiche Categoria farmacoterapeutica (ATC): progestinici ed estrogeni, combinazione fissa. Codice ATC: G03AA12. Pearl Index per l’insuccesso del metodo: 0,41 (limite superiore dell’intervallo di confidenza bilaterale al 95%: 0,85). Pearl Index complessivo (insuccesso del metodo + errore della paziente): 0,80 (limite superiore dell’intervallo di confidenza bilaterale al 95%: 1,30). L’effetto contraccettivo di Lutiz si basa sull’interazione di vari fattori, i più importanti dei quali sono l’inibizione dell’ovulazione e i cambiamenti che si verificano a livello dell’endometrio. Lutiz è un contraccettivo orale combinato contenente etinilestradiolo e il progestinico drospirenone. Alla dose terapeutica, il drospirenone possiede anche proprietà antiandrogene e deboli proprietà antimineralcorticoidi. Esso è privo di attività estrogenica, glucocorticoide e antiglucocorticoide. Questo conferisce al drospirenone un profilo farmacologico molto simile a quello del progesterone naturale. Dati provenienti da studi clinici indicano che le deboli proprietà antimineralcorticoidi di Lutiz si traducano in una debole attività antimineralcorticoide. L’efficacia e la sicurezza di Lutiz nelle donne con acne volgare moderata sono state valutate in due studi multicentrici, in doppio cieco, randomizzati, controllati con placebo. Dopo sei mesi di trattamento, Lutiz ha mostrato una maggiore riduzione rispetto al placebo, statisticamente significativa, del 15,6% (49,3% contro 33,7%) delle lesioni infiammatorie, del 18,5% (40,6% contro 22,1%) delle lesioni non infiammatorie e del 16,5% (44,6% contro 28,1%) del numero totale delle lesioni. Inoltre, una maggiore percentuale di soggetti, l’11,8% (18,6% contro 6,8%), ha ottenuto il punteggio della scala ISGA (Investigator’s Static Global Assessment, valutazione globale statica dello sperimentatore) di “libera” o “quasi libera”. 5.2 Proprietà farmacocinetiche Drospirenone Assorbimento Dopo somministrazione orale il drospirenone viene assorbito rapidamente e quasi completamente. Le massime concentrazioni del principio attivo nel siero di circa 38 ng/ml vengono raggiunte 1-2 ore dopo singola assunzione. La biodisponibilità è compresa fra il 76 e l’85%. La contemporanea ingestione di cibo non ha alcuna influenza sulla biodisponibilità del drospirenone. Distribuzione Dopo somministrazione orale, i livelli di drospirenone nel siero diminuiscono con un’emivita terminale di 31 ore. Il drospirenone si lega all’albumina sierica, ma non alla globulina legante gli ormoni sessuali (SHBG) o alla globulina legante i corticoidi (CBG). Solamente il 3-5% delle concentrazioni totali del principio attivo nel siero sono presenti sotto forma di steroide libero. L’aumento della SHBG indotto dall’etinilestradiolo non influenza il legame del drospirenone con le proteine sieriche. Il volume apparente di distribuzione medio del drospirenone è di 3,7±1,2 l/kg. Metabolismo Dopo somministrazione orale il drospirenone viene completamente metabolizzato. I principali metaboliti nel plasma sono la forma acida del drospirenone, prodotto dall’apertura dell’anello lattonico, e il 4,5-diidro-drospirenone-3-solfato, entrambi prodotti senza coinvolgimento del sistema del P450. Il drospirenone viene metabolizzato in minor misura dal citocromo P450 3A4 e si è dimostrato in grado di inibire questo enzima ed i citocromi P450 1A1, P450 2C9 e P450 2C19 in vitro. Eliminazione La clearance metabolica del drospirenone nel siero è di 1,5±0,2 ml/min/kg. Il drospirenone viene escreto in forma immodificata solamente in tracce. I metaboliti del drospirenone vengono escreti con le feci e con le urine in un rapporto di circa 1,2 - 1,4. L’emivita di escrezione dei metaboliti con le urine e le feci è di circa 40 ore. Condizioni di steady-state Durante un ciclo di trattamento, concentrazioni sieriche massime allo steady-state di drospirenone di circa 70 ng/ml vengono raggiunte dopo circa 8 giorni di trattamento. Si verifica un accumulo di livelli sierici di drospirenone secondo un fattore pari a circa 3, come conseguenza del rapporto tra l’emivita e l’intervallo tra le somministrazioni. Popolazioni speciali Effetto della compromissione della funzionalità renale I livelli sierici di drospirenone allo steady-state nelle donne con lieve compromissione della funzionalità renale (clearance della creatinina CLcr, 50-80 mL/min) sono risultati paragonabili a quelli delle donne con funzionalità renale normale. I livelli sierici di drospirenone sono stati in media del 37% più alti nelle donne con compromissione della funzionalità renale moderata (CLcr, 30-50 mL/min) rispetto a quelli delle donne con funzionalità renale normale. Il trattamento con drospirenone è risultato anche ben tollerato dalle donne con funzionalità renale lievemente e moderatamente compromessa. Il trattamento con drospirenone non ha mostrato nessun effetto clinicamente significativo sulla concentrazione sierica di potassio. Effetto della compromissione della funzionalità epatica In uno studio per dose singola in volontarie con moderata compromissione della funzionalità epatica la clearance orale (CL/F) era diminuita di circa il 50% rispetto a quella delle pazienti con funzionalità epatica normale. La riduzione della clearance osservata nelle volontarie con moderata compromissione della funzionalità epatica non ha dato luogo a evidenti differenze in termini di concentrazioni sieriche di potassio. Anche in presenza di diabete e trattamento concomitante con spironolattone (due fattori che possono predisporre ad iperkaliemia) non è stato osservato un aumento del potassio sierico al di sopra del limite superiore di normalità. Si può concludere che il drospirenone è ben tollerato nelle pazienti con compromissione della funzionalità epatica lieve o moderata (Child-Pugh B). Gruppi etnici Non sono state osservate differenze cliniche rilevanti nella farmacocinetica del drospirenone o dell’etinilestradiolo tra le donne giapponesi e caucasiche. Etinilestradiolo Assorbimento Dopo somministrazione orale, l’etinilestradiolo viene assorbito rapidamente e completamente. Concentrazioni sieriche massime di circa 33 pg/ml vengono raggiunte entro 1-2 ore dopo singola assunzione. La biodisponibilità assoluta è di circa il 60%, come conseguenza di una coniugazione presistemica e del metabolismo di primo passaggio. La contemporanea ingestione di cibo ha ridotto la biodisponibilità dell’etinilestradiolo in circa il 25% dei soggetti studiati, mentre non è stato osservato nessun cambiamento negli altri. Distribuzione I livelli sierici di etinilestradiolo diminuiscono con andamento bifasico e la fase terminale di eliminazione è caratterizzata da un’emivita di circa 24 ore. L’etinilestradiolo è in gran parte legato all’albumina sierica (circa il 98,5%), ma in modo aspecifico, e induce un aumento nelle concentrazioni sieriche della SHBG e della globulina legante i corticoidi (CBG). È stato calcolato un volume apparente di distribuzione di circa 5 l/kg. Metabolismo L’etinilestradiolo è soggetto a coniugazione presistemica sia nella mucosa dell’intestino tenue sia nel fegato. L’etinilestradiolo è metabolizzato principalmente mediante idrossilazione aromatica, ma si forma una grande varietà di metaboliti idrossilati e metilati, che sono presenti sia come metaboliti liberi sia come coniugati con glucuronidi e solfati. La clearance metabolica dell’etinilestradiolo è di circa 5 ml/min/kg. Eliminazione L’etinilestradiolo non viene escreto in forma immodificata in misura significativa. I metaboliti dell’etinilestradiolo vengono escreti secondo un rapporto urina/bile di 4:6. L’emivita di escrezione dei metaboliti è di circa 1 giorno. Condizioni in Steady-State Le condizioni di steady-state si raggiungono durante la seconda metà di un ciclo di trattamento e i livelli di etinilestradiolo nel siero si accumulano secondo un fattore compreso approssimativamente tra 2,0 e 2,3. 5.3 Dati preclinici di sicurezza Negli animali di laboratorio gli effetti del drospirenone e dell’etinilestradiolo sono limitati a quelli associati alla loro riconosciuta attività farmacologica. In particolare, gli studi di tossicità riproduttiva hanno rivelato negli animali effetti embriotossici e fetotossici che sono considerati specie-specifici. A esposizioni superiori a quelle che si verificano nelle utilizzatrici di Lutiz, si sono osservati effetti sulla differenziazione sessuale nei feti di ratto, ma non nella scimmia. 6. INFORMAZIONI FARMACEUTICHE 6.1 Elenco degli eccipienti Compresse rivestite con film attive (rosa) • Nucleo della compressa: o Lattosio monoidrato o Amido pregelatinizzato (mais) o Povidone K-30 (E1201) o Croscarmellosa sodica o Polisorbato 80 o Magnesio stearato (E572) • Rivestimento della compressa: o Alcol polivinilico o Titanio diossido (E171) o Macrogol 3350 o Talco o Ferro ossido giallo (E172) o o Ferro ossido rosso(E172) Ferro ossido nero(E172). Compresse rivestite con film di placebo (bianche) • Nucleo della compressa: o Lattosio anidro o Povidone (E1201) o Magnesio stearato (E572) • Rivestimento della compressa: o Alcol polivinilico o Titanio diossido (E171) o Macrogol 3350 o Talco 6.2 Incompatibilità Non pertinente. 6.3 Periodo di validità 3 anni. 6.4 Precauzioni particolari per la conservazione Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione. 6.5 Natura e contenuto del contenitore Blister in PVC/PVdC-Al da trasparente a leggermente opaco. Ogni blister contiene 24 compresse rivestite con film attive di colore rosa e 4 compresse rivestite con film di placebo di colore bianco. Confezioni da: 1 x 28 compresse rivestite con film. 3 x 28 compresse rivestite con film. 6 x 28 compresse rivestite con film. 13 x 28 compresse rivestite con film. È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate. 6.6 Precauzioni particolari per lo smaltimento Il materiale non utilizzato e i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente. 7. TITOLARE DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO Teva Italia S.r.l. Via Messina, 38 20154 Milano Italia 8. NUMERO (I) DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO AIC N. 041316011/M “0.02 mg/3 mg compresse rivestite con film “ 1 X 28 compresse in blister PVC/PVDC/AL 041316023/M “0.02 MG/3 MG compresse rivestite con film” 3 X 28 compresse in blister PVC/PVDC/AL 041316035/M “0.02 MG/3 MG compresse rivestite con film” 6 X 28 compresse in blister PVC/PVDC/AL 041316047/M “0.02 MG/3 MG compresse rivestite con film” 13 X 28 compresse in blister PVC/PVDC/AL 9. DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL’AUTORIZZAZIONE Gennaio 2013 10. DATA DI REVISIONE DEL TESTO 16 Nacrez RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO 1. DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE NACREZ 75 microgrammi compresse rivestite con film. 2. COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA Ogni compressa rivestita con film contiene 75 microgrammi di desogestrel. Eccipiente: ogni compressa rivestita con film contiene 54,35 mg di lattosio monoidrato. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1. 3. FORMA FARMACEUTICA Compressa rivestita con film. Compresse di colore da bianco a bianco sporco, circolari, biconvesse, del diametro di 5,4-5,8 mm, prive di incisione. 4. INFORMAZIONI CLINICHE 4.1 Indicazioni terapeutiche Contraccezione orale. 4.2 Posologia e modo di somministrazione Modo di somministrazione Le compresse devono essere prese ogni giorno all’incirca alla stessa ora, con una piccola quantità di liquido, in modo che l’intervallo tra due compresse corrisponda sempre a 24 ore. La prima compressa deve essere assunta il primo giorno della mestruazione. Si deve poi proseguire con una compressa al giorno, tutti i giorni, anche se si verifica un qualunque sanguinamento vaginale. Ogni nuovo blister deve essere iniziato direttamente il giorno dopo la fine del blister precedente. Come iniziare NACREZ Nessun trattamento contraccettivo ormonale (nel mese precedente) L’assunzione delle compresse deve iniziare il primo giorno del ciclo mestruale naturale (cioè il primo giorno della mestruazione). È possibile iniziare anche tra il secondo e il quinto giorno del ciclo, ma, in questo caso, durante il primo ciclo si raccomanda di impiegare anche un metodo di barriera nei primi sette giorni di assunzione delle compresse. Dopo un aborto al primo trimestre Dopo un aborto al primo trimestre si raccomanda di iniziare il trattamento immediatamente. In questo caso non è necessario impiegare un metodo contraccettivo aggiuntivo. Dopo un parto, un parto prematuro o un aborto al secondo trimestre Dopo il parto, il trattamento contraccettivo con NACREZ può essere iniziato prima che le mestruazioni siano ritornate. Se sono trascorsi più di 21 giorni dal parto, è necessario escludere una gravidanza e si deve impiegare un metodo contraccettivo aggiuntivo nella prima settimana (vedere paragrafo 4.6). Riassunto delle caratteristiche del prodotto - Nacrez 17 Come iniziare NACREZ quando si proviene da un altro metodo contraccettivo Passaggio da un contraccettivo ormonale combinato [contraccettivo orale combinato (COC), anello vaginale o cerotto transdermico] La donna deve cominciare NACREZ preferibilmente il giorno dopo l’ultima compressa attiva (l’ultima compressa contenente i principi attivi) del precedente contraccettivo orale combinato (COC) o il giorno della rimozione dell’anello vaginale o del cerotto transdermico. In questi casi non è necessario l’impiego di un metodo contraccettivo aggiuntivo. Non tutti i metodi contraccettivi possono essere disponibili in tutti i Paesi dell’Unione Europea. La donna può iniziare al più tardi anche il giorno successivo al consueto intervallo libero da pillola, cerotto o anello o il giorno dopo l’ultima compressa di placebo del precedente contraccettivo ormonale combinato, ma si raccomanda di utilizzare un metodo di barriera aggiuntivo durante i primi 7 giorni di assunzione delle compresse. Passaggio da un metodo contraccettivo a base di solo progestinico (minipillola, iniezione, impianto) o dispositivo intrauterino a rilascio di progestinico (IUS) La donna può passare in qualsiasi momento dalla minipillola (nel caso di un impianto o di un dispositivo intrauterino a rilascio di progestinico, il giorno nel quale l’impianto o il dispositivo sono rimossi o, nel caso di un iniettabile, il giorno in cui dovrebbe essere praticata l’iniezione successiva). Gestione delle compresse dimenticate La protezione contraccettiva può risultare ridotta se tra l’assunzione di due compresse sono trascorse più di 36 ore. Se il ritardo nell’assunzione di una qualunque compressa è inferiore alle 12 ore, la compressa dimenticata deve essere presa non appena ci si ricordi di farlo; quella successiva deve essere presa secondo lo schema abituale. Se il ritardo è superiore alle 12 ore, la donna deve usare un metodo contraccettivo aggiuntivo per i successivi 7 giorni. Se si è dimenticato di assumere compresse nella prima settimana e nel corso della settimana precedente si sono avuti rapporti sessuali, si deve tenere in considerazione la possibilità che si sia instaurata una gravidanza. Consigli in caso di disturbi gastrointestinali In caso di un grave disturbo gastrointestinale, l’assorbimento può non essere completo e devono essere prese misure contraccettive aggiuntive. Se si manifesta un episodio di vomito entro 3-4 ore dall’assunzione della compressa, l’assorbimento può non essere completo. In tal caso si applicano i suggerimenti relativi alle compresse dimenticate forniti in questo paragrafo. Monitoraggio del trattamento Prima di prescrivere il prodotto è necessario effettuare un’accurata anamnesi medica; si raccomanda inoltre un accurato esame ginecologico per escludere una gravidanza in atto. Prima di prescrivere il prodotto devono essere valutati i disturbi del ciclo quali oligomenorrea e amenorrea. L’intervallo tra i controlli medici è in funzione di ciascun caso individuale. Se il prodotto prescritto è verosimilmente in grado di influenzare una malattia latente o manifesta (vedere paragrafo 4.4), devono essere programmati i relativi esami medici di controllo. Anche quando NACREZ viene assunto regolarmente, possono verificarsi disturbi del ciclo. Se il sanguinamento è molto frequente e irregolare, si deve prendere in considerazione l’impiego di un altro metodo contraccettivo. Se i sintomi persistono, deve essere esclusa una causa organica. In caso di amenorrea durante la terapia è necessario indagare se le compresse siano state assunte o meno secondo le istruzioni; in tale caso può essere inoltre indicato un test di gravidanza. 18 Riassunto delle caratteristiche del prodotto - Nacrez In caso di gravidanza il trattamento deve essere interrotto. Le donne devono essere informate del fatto che NACREZ non protegge nei confronti dell’infezione da HIV (AIDS) né di altre malattie a trasmissione sessuale. Popolazione pediatrica Non esistono indicazioni rilevanti relative all’uso di NACREZ nei bambini. 4.3 Controindicazioni – Ipersensibilità al principio attivo o a uno qualsiasi degli eccipienti. – Gravidanza accertata o presunta. – Disturbi tromboembolici venosi in atto. – Grave malattia epatica in atto o pregressa, fino a che i valori di funzionalità epatica non sono tornati nella norma. – Patologie maligne, accertate o sospette, sensibili agli steroidi sessuali. – Sanguinamento vaginale non diagnosticato. 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni di impiego Se fosse presente uno qualsiasi dei fattori di rischio/delle condizioni di seguito indicati, i benefici dell’impiego del progestinico devono essere soppesati rispetto ai possibili rischi di ciascun caso individuale e discussi con la donna prima di decidere di iniziare NACREZ. In caso di aggravamento, esacerbazione o prima comparsa di una qualunque di queste condizioni, la donna deve contattare il proprio medico. Il medico dovrà poi decidere se l’uso di NACREZ debba essere interrotto. Carcinoma mammario Il rischio di carcinoma mammario aumenta in genere con l’avanzare dell’età. Durante l’uso di contraccettivi orali combinati (COC) il rischio di avere una diagnosi di cancro al seno è leggermente aumentato. Questo rischio aumentato scompare gradualmente nei 10 anni successivi all’interruzione dell’assunzione del contraccettivo orale combinato e non dipende dalla durata di impiego, ma dall’età della donna durante l’assunzione del contraccettivo orale combinato. Il numero atteso di casi diagnosticati per 10.000 donne che usano contraccettivi orali combinati (fino a 10 anni dopo la sospensione del trattamento) rispetto alle donne che non hanno mai fatto uso di contraccettivi nello stesso periodo di tempo è stato calcolato nei rispettivi gruppi di età ed è mostrato nella tabella seguente: Gruppi di età Casi attesi nelle utilizzatrici di contraccettivi orali combinati Casi attesi nelle donne non utilizzatrici di contraccettivi orali combinati 16-19 anni 20-24 anni 25-29 anni 30-34 anni 35-39 anni 40-44 anni 4.5 17.5 48.7 110 180 260 4 16 44 100 160 230 Il rischio nelle donne che usano contraccettivi a base di solo progestinico, come NACREZ, è verosimilmente simile a quello associato all’assunzione dei contraccettivi orali combinati. Tuttavia, per i contraccettivi a base di solo progestinico le prove sono meno evidenti. L’aumento di rischio associato ai contraccettivi orali combinati è basso rispetto al rischio di avere una diagnosi di cancro al seno nel corso della vita. I casi di cancro al seno diagnosticati nelle donne che fanno uso di contraccettivi orali combinati tendono ad essere meno avanzati rispetto a quelli riscontrati nelle donne che non hanno usato contraccettivi orali combinati. L’aumento di rischio nelle donne che fanno uso di contraccettivi orali combinati può essere dovuto ad una diagnosi più precoce, agli effetti biologici della pillola o ad una combinazione di entrambi i fattori. Riassunto delle caratteristiche del prodotto - Nacrez 19 Disturbi epatici Poiché non può essere escluso un effetto biologico dei progestinici sul cancro al fegato, nelle donne con cancro al fegato deve essere effettuata una valutazione individuale del rapporto benefici/rischi. Nel caso si verifichino disturbi acuti o cronici della funzionalità epatica, consigliare alla donna di rivolgersi a uno specialista per un esame medico e una consulenza. Trombosi Studi epidemiologici hanno evidenziato l’associazione tra l’impiego di contraccettivi orali combinati ed una aumentata incidenza di tromboembolia venosa (TEV, trombosi venosa profonda ed embolia polmonare). Benché per il desogestrel usato come contraccettivo in assenza di componente estrogenica la rilevanza clinica di questa evidenza sia sconosciuta, è necessario interrompere il trattamento con NACREZ in caso di trombosi. Si deve prendere in considerazione l’interruzione del trattamento con NACREZ anche in caso di immobilizzazione protratta conseguente ad intervento chirurgico o malattia. Le donne con anamnesi di disturbi tromboembolici devono essere informate della possibilità di ricomparsa della malattia. Pazienti diabetici Benché i progestinici possano avere effetto sulla resistenza periferica all’insulina e sulla tolleranza al glucosio, non vi è prova della necessità di modificare il regime terapeutico nelle donne diabetiche che usano una pillola a base di solo progestinico. Tuttavia le pazienti diabetiche devono essere attentamente controllate durante i primi mesi di impiego. Pazienti ipertesi Se durante l’uso di NACREZ si sviluppa ipertensione sostenuta o se un aumento significativo della pressione arteriosa non risponde in modo adeguato alla terapia antipertensiva, deve essere presa in considerazione la sospensione di NACREZ. Altre condizioni Il trattamento con NACREZ provoca la riduzione dei livelli sierici di estradiolo sino a valori corrispondenti alla fase follicolare iniziale. Non è ancora noto se questa riduzione possieda un effetto clinicamente rilevante sulla densità minerale ossea. Con le pillole tradizionali a base di solo progestinico la protezione da gravidanze ectopiche non è altrettanto buona come quella ottenuta con i contraccettivi orali combinati. Ciò è stato associato alla frequente comparsa di ovulazione durante l’impiego delle pillole a base di solo progestinico. Nonostante il fatto che NACREZ inibisca regolarmente l’ovulazione, qualora la donna presenti amenorrea o dolore addominale, nella diagnosi differenziale si deve tenere conto dell’eventualità di una gravidanza ectopica. Occasionalmente può comparire cloasma, soprattutto nelle donne con anamnesi di cloasma gravidico. Durante l’assunzione di NACREZ le donne con tendenza al cloasma devono evitare l’esposizione ai raggi solari o alle radiazioni ultraviolette. Le condizioni seguenti sono state riportate sia durante la gravidanza che durante l’assunzione di steroidi sessuali, ma non ne è stata stabilita un’associazione con l’uso di progestinici: – ittero e/o prurito da colestasi; – formazione di calcoli biliari; – porfiria; – lupus eritematoso sistemico; – sindrome uremico-emolitica; – corea di Sydenham; – herpes gestationis; – perdita dell’udito da otosclerosi; – angioedema (ereditario). 20 Riassunto delle caratteristiche del prodotto - Nacrez Le pazienti affette da rare malattie ereditarie di intolleranza al galattosio, deficit di Lapp lattasi o malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale. Maturazione dei follicoli Durante l’uso di contraccettivi ormonali a basso dosaggio si verifica lo sviluppo follicolare. I follicoli possono talvolta raggiungere dimensioni superiori alle loro dimensioni normali durante il ciclo mestruale. Generalmente i follicoli ingrossati (cisti funzionali) scompaiono spontaneamente. Spesso sono asintomatici, ma in alcuni casi può insorgere un lieve dolore addominale. L’intervento chirurgico è necessario raramente. 4.5 Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione Interazioni tra contraccettivi ormonali e altri prodotti medicinali possono portare a sanguinamento intermestruale e/o insuccesso del contraccettivo. Le seguenti interazioni sono state riportate in letteratura (principalmente con i contraccettivi combinati ma occasionalmente anche con contraccettivi a base di solo progestinico). Metabolismo epatico Possono verificarsi interazioni con prodotti medicinali che inducono gli enzimi microsomiali, il che può risultare in una clearance aumentata degli ormoni sessuali [quali idantoine (es. fenitoina), barbiturici (es. fenobarbital), primidone, carbamazepina, rifampicina e probabilmente anche oxcarbazepina, topiramato, rifabutina, felbamato, ritonavir, nelfinavir, griseofulvina e prodotti a base di erba di San Giovanni (Hypericum Perforatum)]. L’induzione enzimatica massima non si osserva prima di 2-3 settimane, ma può poi persistere per almeno 4 settimane dopo l’interruzione della terapia. Le donne in trattamento con uno di questi prodotti medicinali devono temporaneamente impiegare, oltre a NACREZ, un metodo di barriera aggiuntivo. Con i medicinali che inducono gli enzimi microsomiali, il metodo di barriera deve essere utilizzato durante il tempo di somministrazione concomitante di farmaci e per 28 giorni dopo la sospensione. Per le donne in terapia a lungo termine con induttori enzimatici epatici deve essere preso in considerazione un metodo di contraccezione non ormonale. Durante il trattamento con carbone medicinale, l’assorbimento dello steroide contenuto nella compressa può essere ridotto, riducendo di conseguenza l’efficacia contraccettiva (vedere paragrafo 4.2). I contraccettivi ormonali possono interferire con il metabolismo di altri principi attivi. Di conseguenza, le concentrazioni plasmatiche e tissutali possono o aumentare (es. ciclosporine) o diminuire. Nota: è necessario consultare le informazioni prescrittive dei medicinali concomitanti per identificare possibili interazioni. Analisi di laboratorio Dati ottenuti con i COC hanno dimostrato che gli steroidi contraccettivi possono influenzare i risultati di alcune analisi di laboratorio, inclusi i parametri biochimici di fegato, tiroide, funzionalità renale e surrenale, livelli sierici delle proteine (trasportatrici), es. globulina legante i corticosteroidi e frazioni lipidiche/lipoproteiche, i parametri del metabolismo dei carboidrati e i parametri della coagulazione e della fibrinolisi. Le variazioni generalmente rimangono entro il range normale. Non è noto quanto questo valga anche per i contraccettivi a base di solo progestinico. 4.6 Gravidanza e allattamento NACREZ è controindicato durante la gravidanza (vedere paragrafo 4.3). Studi sugli animali hanno dimostrato che dosi molto elevate di sostanze progestiniche possono provocare la mascolinizzazione dei feti femmina. Riassunto delle caratteristiche del prodotto - Nacrez 21 Ampi studi epidemiologici non hanno rilevato né un rischio aumentato di difetti alla nascita nei bambini nati da donne che, prima della gravidanza, avevano assunto contraccettivi orali combinati né un effetto teratogeno qualora il contraccettivo orale combinato fosse stato inavvertitamente preso all’inizio della gravidanza. Anche i dati di farmacovigilanza raccolti per diversi contraccettivi orali combinati a base di desogestrel non indicano un rischio aumentato. NACREZ non influenza la produzione o la qualità (concentrazione di proteine, lattosio o grassi) del latte materno. Tuttavia, piccole quantità di etonogestrel vengono escrete nel latte materno. Di conseguenza, possono essere ingeriti dal bambino 0,01-0,05 microgrammi di etonogestrel per kg di peso corporeo al giorno (sulla base di una presunta ingestione di latte di 150 ml/kg/die). Sono disponibili limitati dati di follow-up a lungo termine sui bambini le cui madri hanno cominciato ad utilizzare desogestrel dalla quarta all’ottava settimana postpartum. Questi bambini sono stati allattati al seno per 7 mesi e seguiti fino all’età di 1,5 anni (n = 32) o fino all’età di 2,5 anni (n = 14). La valutazione della crescita e dello sviluppo fisico e psicomotorio non ha indicato alcuna differenza rispetto ai neonati allattati al seno le cui madri hanno utilizzato uno IUD con rame. Sulla base dei dati disponibili, NACREZ può essere utilizzato durante l’allattamento. Lo sviluppo e la crescita del neonato allattato al seno la cui madre utilizza NACREZ devono comunque essere controllati attentamente. 4.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari NACREZ non altera o altera in modo trascurabile la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari. 4.8 Effetti indesiderati L’effetto indesiderato più comunemente riportato negli studi clinici è il sanguinamento irregolare. Una certa irregolarità del sanguinamento è stata riportata in una percentuale fino al 50% delle donne che fanno uso di desogestrel. Poiché desogestrel, diversamente dagli altri contraccettivi a base di solo progestinico, provoca un’inibizione dell’ovulazione prossima al 100%, il sanguinamento irregolare è un fenomeno più comune rispetto ad altre pillole a base di solo progestinico. Nel 20-30% delle donne il sanguinamento può diventare più frequente, mentre in un altro 20% può risultare meno frequente o del tutto assente. Anche la durata del sanguinamento vaginale può essere più lunga. Dopo un paio di mesi di trattamento, i sanguinamenti tendono ad essere meno frequenti. Una corretta informazione, alcune raccomandazioni ed un diario dei sanguinamenti possono migliorare l’accettabilità dell’evento da parte della donna. Gli altri effetti indesiderati più comunemente riportati negli studi clinici con desogestrel (>2,5%) sono stati acne, modificazioni dell’umore, dolore mammario, nausea ed aumento del peso corporeo. Gli effetti indesiderati riportati nella tabella seguente sono stati giudicati dagli sperimentatori come aventi una certa, probabile o possibile correlazione con il trattamento. All’interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravità. Molto comune (≥1/10). Comune (≥1/100 e <1/10). Non comune (≥1/1.000 e <1/100). Raro (>1/10,000 e <1/1.000). Molto raro (<1/10.000). Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). 22 Riassunto delle caratteristiche del prodotto - Nacrez Frequenza delle reazioni avverse Classificazione sistemica organica Comune Infezioni ed infestazioni Non comune Infezione vaginale. Disturbi psichiatrici Umore alterato, riduzione della libido. Patologie del sistema nervoso Mal di testa. Patologie dell’occhio Intolleranza a lenti a contatto. Patologie gastrointestinali Nausea. Vomito. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Acne. Alopecia. Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella Dolore mammario, mestruazioni irregolari, amenorrea. Dismenorrea, cisti ovarica. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Esami diagnostici Raro Eruzione, orticaria, eritema nodoso. Affaticamento. Aumento del peso corporeo. Durante l’uso di desogestrel può verificarsi secrezione mammaria. In casi rari, sono state riportate gravidanze ectopiche (vedere paragrafo 4.4). Nelle donne che usano contraccettivi orali (combinati) sono stati riportati alcuni effetti indesiderati (gravi). Essi comprendono disturbi tromboembolici venosi, disturbi tromboembolici arteriosi, tumori ormono-dipendenti (ad es. tumori epatici, carcinoma mammario) e cloasma, alcuni dei quali sono discussi più dettagliatamente al paragrafo 4.4. 4.9 Sovradosaggio Non vi sono segnalazioni di effetti gravi a seguito di sovradosaggio. Sintomi che possono presentarsi in questo caso sono nausea, vomito e, nelle giovani, lieve sanguinamento vaginale. Non esistono antidoti e l’eventuale trattamento deve essere sintomatico. 5. PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE 5.1 Proprietà farmacodinamiche Categoria farmacoterapeutica: contraccettivi ormonali per uso sistemico. Codice ATC: G03AC09. NACREZ è una pillola a base di solo progestinico, contenente il progestinico desogestrel. Come altre pillole a base di solo progestinico, NACREZ è più adatta per l’uso durante l’allattamento al seno e per le donne che non possono o non vogliono usare estrogeni. Diversamente dalle pillole tradizionali a base di solo progestinico, l’effetto contraccettivo di NACREZ è raggiunto principalmente attraverso l’inibizione dell’ovulazione. Altri effetti comprendono un aumento della viscosità del muco cervicale. In uno studio condotto per 2 cicli, nel quale per definire l’ovulazione è stato utilizzato un livello di progesterone superiore a 16 nmol/l per 5 giorni consecutivi, è stata rilevata un’incidenza di ovulazione dell’1% (1/103) con un intervallo di confidenza al 95% di 0,02%-5,29% nel gruppo ITT (errore della donna e insuccesso del metodo). L’inibizione dell’ovulazione è stata ottenuta dal primo ciclo d’impiego. In questo stu- Riassunto delle caratteristiche del prodotto - Nacrez 23 dio, quando il trattamento con desogestrel è stato interrotto dopo 2 cicli (56 giorni consecutivi), l’ovulazione si è verificata in media dopo 17 giorni (range 7-30 giorni). In uno studio comparativo di efficacia (che consentiva un periodo massimo di 3 ore per la compressa dimenticata), l’indice di Pearl complessivo ITT calcolato per desogestrel è stato di 0,4 (intervallo di confidenza al 95% di 0,09-1,20), rispetto al valore di 1,6 (intervallo di confidenza al 95% di 0,42-3,96), calcolato per 30 μg di levonorgestrel. L’indice di Pearl per NACREZ è confrontabile con quello storicamente calcolato per i contraccettivi orali combinati nella popolazione generale che usa contraccettivi orali combinati. Il trattamento con NACREZ determina la riduzione dei livelli di estradiolo fino a valori corrispondenti all’inizio della fase follicolare. Non sono stati osservati effetti clinicamente rilevanti sul metabolismo dei carboidrati, su quello lipidico e sull’emostasi. 5.2 Proprietà farmacocinetiche Assorbimento Dopo somministrazione orale, il desogestrel (DSG) viene rapidamente assorbito e convertito in etonogestrel (ENG). In condizioni di steady state, il picco dei livelli sierici è raggiunto 1,8 ore dopo l’assunzione della compressa e la biodisponibilità assoluta dell’ENG è del 70% circa. Distribuzione L’ENG è legato per il 95,5-99% alle proteine sieriche, in prevalenza albumina e, in misura minore, all’SHBG. Metabolismo Il DSG viene metabolizzato per idrossilazione e deidrogenazione in ENG, metabolita attivo. L’ENG viene metabolizzato attraverso solfo- e glucuro-coniugazione. Eliminazione L’ENG viene eliminato con un’emivita media di circa 30 ore, senza differenza tra somministrazione singola e somministrazioni multiple. I livelli plasmatici di steady state sono raggiunti dopo 4-5 giorni. La clearance sierica dopo somministrazione e.v. di ENG è di circa 10 l/h. L’escrezione dell’ENG e dei suoi metaboliti sotto forma di steroide libero o di prodotti della coniugazione avviene attraverso urine e feci (nel rapporto 1,5:1). Nelle donne che allattano al seno, l’ENG è escreto nel latte materno con un rapporto latte/siero di 0,37-0,55. Sulla base di questi dati e di un’ingestione di latte stimata a 150 ml/kg/die, una quota pari a 0,01-0,05 microgrammi di etonogestrel può essere ingerita dal neonato. 5.3 Dati preclinici di sicurezza Gli studi tossicologici non hanno evidenziato alcun effetto diverso da quelli prevedibili sulla base delle proprietà ormonali di desogestrel. 6. INFORMAZIONI FARMACEUTICHE 6.1 Elenco degli eccipienti Nucleo della compressa Lattosio monoidrato Amido di mais Povidone Acido stearico All-rac-alfa-tocoferolo Silice colloidale anidra 24 Riassunto delle caratteristiche del prodotto - Nacrez Film di rivestimento Ipromellosa Macrogol 400 Talco Titanio diossido 6.2 Incompatibilità Non pertinente. 6.3 Periodo di validità 3 anni. 6.4 Precauzioni particolari per la conservazione Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione. 6.5 Natura e contenuto del contenitore Blister in PVC/alluminio contenente 28 compresse rivestite con film. Confezioni calendario da 1 x 28, 3 x 28 e 6 x 28 compresse rivestite con film. “Il blister può essere confezionato in una bustina”. È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate. 6.6 Precauzioni particolari per lo smaltimento Nessuna istruzione particolare. 7. TITOLARE DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO Teva Italia S.r.l. Via Messina 38 20154 Milano 8. NUMERO(I) DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO 041950015/M - ”75 microgrammi compresse rivestite con film” 1 x 28 compresse in blister PVC/AL con calendario. 041950027/M - ”75 microgrammi compresse rivestite con film“ 3 x 28 compresse in blister PVC/AL con calendario. 041950039/M - ”75 microgrammi compresse rivestite con film“ 6 x 28 compresse in blister PVC/AL con calendario. 9. DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/ RINNOVO DELL’AUTORIZZAZIONE G.U. n. 14 del 17-01-2013. 10. DATA DI REVISIONE DEL TESTO Dicembre 2012. 25 Lestronette RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO 1. DENOMINAZIONE DELLA SPECIALITÀ MEDICINALE Lestronette 0,10 mg + 0,02 mg compresse rivestite con film. 2. COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA Ogni compressa rivestita con film contiene 0,10 mg di levonorgestrel e 0,02 mg di etinilestradiolo. Eccipienti: ogni compressa contiene 89,38 mg di lattosio anidro. Per l’elenco completo degli eccipienti vedere paragrafo 6.1. 3. FORMA FARMACEUTICA Compresse rivestite con film. Compresse rotonde di colore rosa. 4. INFORMAZIONI CLINICHE 4.1 Indicazioni terapeutiche Contraccezione orale. 4.2 Posologia e modalità di somministrazione Modo di somministrazione: uso orale. Come usare Lestronette Le compresse devono essere assunte per via orale seguendo l’ordine indicato sul blister, ogni giorno all’incirca alla stessa ora, se necessario con un po’ di liquido. Le compresse devono essere prese ogni giorno per 21 giorni consecutivi. Le confezioni successive devono essere iniziate dopo un intervallo di 7 giorni, durante il quale generalmente si manifesta sanguinamento da sospensione. Tale sanguinamento in genere si presenta dopo 2-3 giorni dall’assunzione dell’ultima compressa e potrebbe essere ancora presente al momento di iniziare la confezione successiva. Come iniziare il trattamento con Lestronette Nessun trattamento contraccettivo ormonale (nel mese precedente) L’assunzione delle compresse deve iniziare il primo giorno del ciclo mestruale naturale (cioè il primo giorno della mestruazione). È possibile iniziare anche tra il secondo e il quinto giorno del ciclo ma, in questo caso, durante i primi sette giorni del primo ciclo si raccomanda di impiegare anche un ulteriore metodo contraccettivo. Passaggio da un altro contraccettivo ormonale di tipo combinato (COC, anello vaginale o cerotto transdermico) L’uso di Lestronette deve preferibilmente iniziare il giorno dopo l’ultima compressa attiva del precedente COC (o dopo la rimozione dell’anello o del cerotto) o al più tardi il giorno dopo il consueto periodo di sospensione da pillola (da anello, da cerotto) o il giorno dopo l’ultima compressa di placebo del precedente contraccettivo ormonale. Passaggio da un contraccettivo a base di solo progestinico (minipillola, iniezione, impianto) o da un sistema intrauterino (IUS) La donna può passare a Lestronette in qualsiasi momento se proviene dalla minipillola (o da un impianto o da uno IUS il giorno della sua rimozione, da un iniettabile il giorno in cui dovrebbe essere praticata la successiva iniezione), ma in ogni caso deve essere avvertita di usare anche un metodo contraccettivo per i primi 7 giorni di assunzione delle compresse. 26 Riassunto delle caratteristiche del prodotto - Lestronette Dopo un aborto al primo trimestre È possibile iniziare l’assunzione delle compresse immediatamente. Non sono necessarie ulteriori misure contraccettive. Dopo il parto o un aborto al secondo trimestre Per le donne che allattano si veda il paragrafo 4.6 “Gravidanza e allattamento”. L’assunzione delle compresse deve iniziare dal 21° al 28° giorno successivo al parto o ad un aborto al secondo trimestre. Se l’assunzione viene posticipata, deve essere utilizzato anche un metodo contraccettivo nei primi 7 giorni di assunzione delle compresse, tuttavia, se nel frattempo la donna ha avuto rapporti sessuali, prima di iniziare l’assunzione del COC si deve escludere una gravidanza o si deve attendere la comparsa della prima mestruazione. Compresse dimenticate Lestronette contiene una dose molto bassa di entrambi gli ormoni e, pertanto, il margine di efficacia contraccettiva è piccolo se ci si dimentica una compressa. Se il ritardo nell’assunzione di una qualunque delle compresse è inferiore alle 12 ore, la protezione contraccettiva non risulta ridotta. Si deve assumere la compressa dimenticata non appena si ricordi di farlo e le compresse successive secondo il ritmo consueto. Se il ritardo nell’assunzione di una qualunque delle compresse è superiore alle 12 ore, la protezione contraccettiva può risultare ridotta. Nei casi in cui si sono dimenticate delle compresse, si applicano le due regole basilari di seguito indicate: 1. l’assunzione delle compresse non può essere sospesa per più di 7 giorni consecutivi; 2. per ottenere un’adeguata soppressione dell’asse ipotalamo-ipofisi-ovaio, è necessario assumere ininterrottamente le compresse per 7 giorni. Di conseguenza, nella pratica quotidiana possono essere dati i seguenti suggerimenti: – Settimana 1 – Si deve assumere l’ultima compressa dimenticata non appena ci si ricorda, anche se ciò comporta l’assunzione di due compresse contemporaneamente. Poi si deve continuare l’assunzione delle altre compresse secondo il ritmo consueto. Inoltre, nei successivi 7 giorni deve essere impiegato un metodo contraccettivo, come ad esempio un profilattico. Se nei 7 giorni precedenti la donna ha avuto rapporti sessuali, si deve prendere in considerazione la possibilità di una gravidanza. Maggiore è il numero di compresse dimenticate e più ravvicinato è il periodo di sospensione, maggiore è il rischio di gravidanza. – Settimana 2 – Si deve prendere l’ultima compressa dimenticata non appena ci si ricorda, anche se ciò comporta l’assunzione di due compresse contemporaneamente. Poi si deve continuare l’assunzione delle altre compresse secondo il ritmo consueto. Non è necessario impiegare alcun metodo contraccettivo aggiuntivo, a condizione che nei 7 giorni precedenti la prima compressa dimenticata, la donna abbia assunto correttamente le compresse. Nel caso le compresse non siano state assunte correttamente o se le compresse dimenticate fossero più di una, deve essere raccomandato l’impiego di precauzioni aggiuntive per 7 giorni. – Settimana 3 – Considerata l’imminenza dell’intervallo libero da pillola di 7 giorni, il rischio di ridotta affidabilità contraccettiva è maggiore. Tuttavia, modificando lo schema di assunzione della pillola, si può ancora prevenire la riduzione della protezione contraccettiva. Adottando una delle seguenti opzioni non vi è pertanto necessità di usare metodi contraccettivi aggiuntivi purchè nei 7 giorni precedenti la prima compressa dimenticata, tutte le compresse siano state prese correttamente. In caso Riassunto delle caratteristiche del prodotto - Lestronette 27 contrario si deve raccomandare di seguire la prima delle due opzioni e di usare anche precauzioni aggiuntive nei successivi 7 giorni: 1. si deve assumere l’ultima compressa dimenticata non appena ci si ricorda, anche se ciò comporta l’assunzione di due compresse contemporaneamente. Poi si deve continuare l’assunzione delle altre compresse secondo il ritmo consueto. La confezione successiva deve essere iniziata subito dopo aver terminato le compresse della precedente confezione, cioè senza osservare il periodo di sospensione. In questo caso è probabile che non si verifichi sanguinamento da sospensione prima dell’intervallo della seconda confezione; tuttavia, durante l’assunzione delle compresse, la donna può presentare spotting o sanguinamento da rottura; 2. si può anche sospendere l’assunzione delle compresse della confezione in corso. La donna deve allora osservare un intervallo libero da pillola che duri fino a 7 giorni, compresi quelli nei quali sono state dimenticate le compresse, e poi proseguire con una nuova confezione. Qualora le compresse non siano state assunte e, nel primo regolare periodo di sospensione non si presenti sanguinamento da sospensione, bisogna considerare l’eventualità di una gravidanza. Raccomandazioni in caso di disturbi gastrointestinali In caso di vomito o diarrea grave, l’assorbimento dei principi attivi può non essere completo e devono essere adottate ulteriori misure contraccettive. Se entro 3-4 ore dall’assunzione della compressa si verifica vomito o diarrea grave, si deve assumere il prima possibile una nuova compressa. Se sono trascorse più di 12 ore, si devono applicare le raccomandazioni relative alle compresse dimenticate. Se non si vuole modificare il consueto schema posologico, si devono prendere compresse extra da una nuova confezione. Come modificare il giorno di inizio o come posticipare una mestruazione Per posticipare una mestruazione, si deve iniziare una nuova confezione immediatamente dopo aver terminato la confezione corrente, senza osservare il periodo di sospensione. Le mestruazioni possono essere posticipate quanto desiderato, ma non oltre la fine della seconda confezione. Durante questo periodo la donna può presentare sanguinamento da rottura o spotting. L’assunzione regolare di Lestronette si riprende dopo il normale periodo di sospensione. Se si vuole spostare il giorno di inizio della mestruazione in modo che abbia inizio in un giorno della settimana diverso, si può abbreviare la durata del successivo periodo di sospensione di quanti giorni desidera. Più breve sarà l’intervallo, maggiore il rischio che non si presenti sanguinamento da sospensione, ma la donna potrà presentare sanguinamento da rottura o spotting durante l’assunzione delle compresse della seconda confezione (come quando si posticipa una mestruazione). 4.3 Controindicazioni I contraccettivi orali di tipo combinato (COC) non devono essere utilizzati in presenza di una qualunque delle condizioni sotto elencate. Qualora durante l’impiego del COC compaia per la prima volta una qualunque di queste condizioni, l’assunzione del medicinale deve essere immediatamente interrotta. – Trombosi venosa in atto o pregressa (trombosi venosa profonda, embolia polmonare). – Trombosi arteriosa in atto o pregressa (per es. infarto del miocardio) o condizioni prodromiche (per es. angina pectoris e attacco ischemico transitorio). – Evento cerebrovascolare presente o pregresso. 28 Riassunto delle caratteristiche del prodotto - Lestronette – La presenza di un grave o di più fattori di rischio di trombosi arteriosa: • diabete mellito con interessamento vascolare; • grave ipertensione; • grave dislipoproteinemia. – Predisposizione ereditaria o acquisita per trombosi venosa o arteriosa, come resistenza alla proteina C attivata (APC), deficit di antitrombina III, deficit di proteina C, deficit di proteina S, iperomocisteinemia ed anticorpi antifosfolipidici (anticorpi anti-cardiolipina, lupus anticoagulante). – Anamnesi di emicrania con sintomi neurologici focali. – Pancreatite o anamnesi di tale condizione, se associata a grave ipertrigliceridemia. – Grave malattia epatica, in atto o pregressa, fino a quando i valori della funzionalità epatica non sono tornati alla norma. – Presenza o anamnesi di tumori epatici (benigni o maligni). – Patologie maligne accertate o sospette ormono-dipendenti (per es. degli organi genitali o della mammella). – Sanguinamento vaginale di natura non accertata. – Amenorrea di natura non accertata. – Ipersensibilità ai principi attivi levonorgestrel ed etinilestradiolo o ad uno qualsiasi degli eccipienti di Lestronette. 4.4 Speciali avvertenze e precauzioni d’impiego Avvertenze Qualora sia presente una delle condizioni/dei fattori di rischio sotto elencati, i benefici dell’impiego del COC devono essere valutati rispetto ai possibili rischi di ciascun caso individuale e discussi con la paziente prima di decidere di iniziare il trattamento. In caso di peggioramento, esacerbazione o prima comparsa di una qualunque di queste condizioni o dei fattori di rischio, la paziente deve contattare il proprio medico. Il medico deve decidere se l’assunzione del COC deve essere interrotta. Disturbi vascolari Studi epidemiologici hanno dimostrato che l’incidenza della TEV nelle donne che fanno uso di contraccettivi orali a basso contenuto di estrogeni (<50 mg di etinilestradiolo) è di 20-40 casi per 100.000 donna all’anno, ma il valore stimato varia a seconda del progestinico. Questo rispetto ai 5-10 casi per 100.000 donna all’anno nelle donne che non ne fanno uso. L’uso di qualsiasi contraccettivo orale combinato comporta un aumento di rischio di tromboembolia venosa (TEV) rispetto al non uso. L’aumento di rischio di TEV è maggiore durante il primo anno di uso in una donna che non ha mai fatto uso di contraccettivi orali combinati. Questo aumento di rischio è minore rispetto al rischio di TEV associato alla gravidanza, che è stimato in 60 casi per 100.000 gravidanze. La TEV risulta fatale nel 1-2% dei casi. Il rischio assoluto complessivo (incidenza) di TEV per contraccettivi orali combinati a base di levonorgestrel con 30 µg di etinilestradiolo è di circa 20 casi per 100.000 donna per anni d’uso. Studi epidemiologici hanno inoltre associato l’uso di COC combinati ad un aumento del rischio di infarto del miocardio, attacco ischemico transitorio e ictus. Molto raramente, nelle donne che assumono la pillola, è stata riportata trombosi a carico di altri distretti vascolari, per es. arterie e vene epatiche, mesenteriche, renali e retiniche. Non vi è consenso sul fatto che la comparsa di questi eventi sia associata all’impiego di contraccettivi ormonali. Sintomi di trombosi venosa o arteriosa, eventi tromboembolici o accidenti cerebrovascolari possono comprendere: – inconsueto dolore e/o gonfiore unilaterale ad una gamba; Riassunto delle caratteristiche del prodotto - Lestronette 29 – improvviso forte dolore al petto, che si irradia o meno al braccio sinistro; – improvvisa mancanza di respiro; – tosse che inizia improvvisamente; – mal di testa inusuale, forte e prolungato; – prima comparsa o peggioramento dell’emicrania; – improvvisa perdita parziale o completa della visione; – diplopia; – difficoltà di parola o afasia; – vertigini; – collasso con o senza crisi epilettica focale; – debolezza o marcato intorpidimento che colpisca improvvisamente un lato o una parte del corpo; – disturbi motori; – addome “acuto”. La comparsa di uno o più di questi sintomi può costituire motivo per l’immediata sospensione dell’impiego di Lestronette. Il rischio di complicazioni tromboemboliche venose nelle donne che fanno uso di un COC aumenta con: – aumento dell’età; – anamnesi familiare positiva (tromboembolia venosa anche in un fratello o genitore in età relativamente giovane). Se vi è il sospetto di una predisposizione ereditaria, si suggerisce di consultare lo specialista prima di decidere di usare qualunque COC; – immobilizzazione prolungata, importanti interventi chirurgici, qualunque operazione alle gambe o grave trauma. In queste circostanze è raccomandabile sospendere l’assunzione del COC (in caso di chirurgia elettiva almeno quattro settimane prima dell’intervento) e riprenderla non prima che siano trascorse due settimane dalla rimobilizzazione completa. Si possono prendere in considerazione trattamenti antitrombotici se l’assunzione della pillola non è stata sospesa in anticipo; – obesità (indice di massa corporea superiore a 30 kg/m2); – non vi è consenso circa il possibile ruolo di vene varicose e tromboflebiti superficiali nello sviluppo o progressione di trombosi venose. Il rischio di complicazioni tromboemboliche o di accidenti cerebrovascolari in donne che fanno uso di COC aumenta con: – aumento dell’età; – abitudine al fumo (alle donne di età superiore ai 35 anni, che desiderano fare uso di un COC, è fortemente consigliato di non fumare); – dislipoproteinemia; – ipertensione; – emicrania, in particolare emicrania associata a disturbi neurologici focali; – cardiopatia valvolare; – fibrillazione atriale. La presenza di un grave fattore di rischio o di più fattori di rischio di malattia venosa o arteriosa può anche costituire una controindicazione. Si può anche considerare la possibilità di una terapia anticoagulante. Le donne che fanno uso di un COC devono essere specificatamente istruite di contattare il proprio medico in caso di possibili sintomi di trombosi. In caso di trombosi sospetta o confermata, l’uso del COC deve essere interrotto. È necessario ricorrere ad adeguati metodi contraccettivi alternativi poichè la terapia con anticoagulanti (cumarinici) presenta teratogenicità. Si deve tenere in considerazione l’aumentato rischio di tromboembolia durante il puerperio (vedere sezione 4.6 “Gravidanza e allattamento”). 30 Riassunto delle caratteristiche del prodotto - Lestronette Altre condizioni mediche che sono state associate ad eventi avversi di tipo circolatorio comprendono diabete mellito, lupus eritematoso sistemico, sindrome emolitico-uremica e malattia infiammatoria cronica dell’intestino (morbo di Crohn o colite ulcerosa). Un aumento della frequenza o della gravità dell’emicrania durante l’uso di un COC (che può essere prodromico di un evento cerebrovascolare) può essere motivo per interrompere immediatamente l’assunzione del COC. Tumori Alcuni studi epidemiologici hanno riportato un aumentato rischio di sviluppo di cancro alla cervice in donne in trattamento a lungo termine con un COC, ma è ancora controverso quanto questo risultato sia influenzato da effetti confondenti relativi al comportamento sessuale o ad altri fattori come il papilloma virus umano (HPV). Una meta-analisi di 54 studi epidemiologici ha evidenziato che le donne che fanno attualmente uso di un COC hanno un rischio relativo (RR = 1,24) lievemente aumentato di avere diagnosticato un cancro della mammella e che l’eccesso di rischio scompare gradualmente nel corso dei 10 anni successivi all’interruzione del trattamento. Dal momento che nelle donne al di sotto dei 40 anni il cancro mammario è evento raro, il numero di casi in più di cancro mammario diagnosticati nelle donne che assumono o hanno assunto di recente un COC è basso rispetto al rischio complessivo di cancro mammario. Nelle donne che assumono un COC sono stati riportati raramente tumori epatici benigni e, ancor più raramente, tumori epatici maligni. In casi isolati, questi tumori hanno provocato emorragia intraddominale che ha messo la paziente in pericolo di vita. Se una donna che assume un COC dovesse presentare forte dolore nella parte alta dell’addome, ingrossamento epatico o segni indicativi di emorragia intraddominale, nella diagnosi differenziale deve essere presa in considerazione la possibilità di un tumore epatico. Altre condizioni Donne con ipertrigliceridemia o storia familiare di questa condizione possono presentare un aumentato rischio di pancreatite qualora assumano un COC. Benché in molte donne che assumono un COC sia stato riscontrato lieve innalzamento della pressione sanguigna, un aumento clinicamente rilevante è evento raro. Solo in questi rari casi l’immediata sospensione del COC è giustificata. Non è stata stabilita correlazione sistematica tra l’uso di un COC e ipertensione clinicamente significativa. Se durante l’uso di un COC, in presenza di preesistente ipertensione, i valori di pressione sanguigna costantemente elevati o un significativo aumento di pressione sanguigna non rispondono adeguatamente al trattamento antiipertensivo, l’assunzione di un COC deve essere sospesa. Se appropriato, l’impiego del COC può essere ripreso qualora con la terapia antipertensiva siano stati ottenuti valori normali di pressione sanguigna. Sia durante la gravidanza sia durante l’assunzione di un COC è stata riportata comparsa o aggravamento delle condizioni di seguito elencate; tuttavia non vi è prova conclusiva della correlazione tra dette condizioni e l’uso di un COC: ittero e/o prurito da colestasi; formazione di calcoli biliari, porfiria, lupus eritematoso sistemico, sindrome emolitico-uremica, corea di Sydenham, herpes gestationis, perdita dell’udito da otosclerosi, depressione. Disturbi acuti o cronici della funzione epatica possono richiedere l’interruzione del trattamento con il COC finché i marker della funzionalità epatica non siano tornati nella norma. La ricomparsa di ittero e/o prurito colestatico manifestatosi per la prima volta in gravidanza o durante un precedente trattamento con steroidi sessuali impone l’interruzione del COC. Riassunto delle caratteristiche del prodotto - Lestronette 31 Benché i COC possano influenzare la resistenza periferica all’insulina e la tolleranza al glucosio, non vi è prova della necessità di un aggiustamento del regime terapeutico nelle pazienti diabetiche che usano un COC a basso dosaggio. Tuttavia le pazienti diabetiche debbono essere seguite attentamente, soprattutto all’inizio del trattamento con un COC. Durante l’uso di COC sono stati riportati peggioramenti della depressione endogena, del morbo di Crohn e della colite ulcerosa. Può comparire occasionalmente cloasma, soprattutto nelle donne con storia di cloasma gravidico. Durante l’assunzione di un COC, le pazienti con tendenza al cloasma devono evitare l’esposizione al sole o alle radiazioni ultraviolette. Nelle donne affette da angioedema ereditario esogeno, gli estrogeni possono causare o aggravare i sintomi di angioedema. Questo medicinale contiene lattosio. Devono tenere conto di ciò le pazienti affette da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, deficit di Lapp lattasi o malassorbimento di glucosio-galattosio, che assumono una dieta priva di lattosio. Esame/consulto medico Prima di iniziare o di ricominciare la somministrazione di Lestronette si deve raccogliere una completa anamnesi medica (anche familiare) e deve essere esclusa la presenza di una gravidanza in corso. Deve essere misurata la pressione sanguigna e deve essere effettuato un esame obiettivo, secondo quanto indicato nelle Controindicazioni (vedere paragrafo 4.3 “Controindicazioni”) e nelle Avvertenze (vedere paragrafo 4.4 “Speciali avvertenze e precauzioni d’impiego”). Bisogna inoltre istruire la donna a leggere attentamente il foglio illustrativo e a seguire le raccomandazioni che vengono fornite. La frequenza e il tipo degli ulteriori controlli periodici devono essere basati su linee guida prestabilite ed adattati individualmente alla donna. Le donne debbono essere avvisate che i contraccettivi orali non proteggono nei confronti dell’infezione da HIV (AIDS) né di altre malattie a trasmissione sessuale. Riduzione dell’efficacia L’efficacia dei COC può diminuire in caso di mancata assunzione di compresse, vomito o diarrea o assunzione contemporanea di altri medicinali. Diminuzione del controllo del ciclo Durante l’assunzione di qualunque COC possono verificarsi sanguinamenti vaginali irregolari (spotting o sanguinamento da rottura), soprattutto nei primi mesi di trattamento. Pertanto, la valutazione di un qualunque sanguinamento vaginale irregolare ha significato solo dopo una fase di assestamento della durata di circa tre cicli di trattamento. Se i sanguinamenti irregolari persistono o si manifestano dopo cicli precedentemente regolari, si deve prendere in considerazione una causa non ormonale e, per escludere malignità o una gravidanza, debbono essere attuate misure diagnostiche adeguate. Queste possono comprendere un raschiamento. In alcune donne può non presentarsi sanguinamento da sospensione durante l’intervallo di sospensione. Se il COC è stato assunto secondo quanto descritto nella sezione 4.2 “Posologia e modalità di somministrazione” è improbabile che si sia instaurata una gravidanza. Tuttavia se prima del mancato sanguinamento da sospensione il COC non è stato assunto secondo queste indicazioni o se i sanguinamenti da sospensione non verificatisi sono due, prima di continuare a prendere il COC si deve escludere una gravidanza. 4.5 Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione L’interazione tra contraccettivi orali e altri medicinali può determinare insuccesso dell’efficacia del contraccettivo e/o un sanguinamento da rottura. 32 Riassunto delle caratteristiche del prodotto - Lestronette Ridotto assorbimento: medicinali che aumentano la motilità gastrointestinale, come ad es. Metoclopramide, possono ridurre l’assorbimento ormonale. Metabolismo epatico: con i medicinali che inducono gli enzimi microsomiali si possono verificare interazioni che possono determinare un aumento della clearance degli ormoni sessuali. Questi medicinali comprendono derivati idantoinici (ad es. fenitoina), barbiturici, primidone, carbamazepina, rifampicina, e probabilmente anche oxcarbazepina, topiramato, felbamato, ritonavir, griseofulvina. I prodotti contenenti Erba di San Giovanni non devono essere assunti in concomitanza con Lestronette poiché potrebbero potenzialmente portare ad una perdita di efficacia contraccettiva. Sono stati riportati sanguinamento da rottura e gravidanze indesiderate. L’induzione enzimatica può mantenersi per almeno 2 settimane dopo l’interruzione del trattamento con l’Erba di San Giovanni. Circolazione enteroepatica: alcuni studi clinici suggeriscono che la circolazione enteroepatica di estrogeni può diminuire con la somministrazione contemporanea di alcuni antibiotici (per es. penicilline, tetracicline) che possono ridurre la concentrazione sierica di etinilestradiolo. Le donne sottoposte a trattamenti con uno o più di questi medicinali, oltre ad assumere il COC, debbono temporaneamente adottare un metodo barriera o un altro metodo contraccettivo. Nel caso di trattamento con medicinali induttori degli enzimi microsomiali, il metodo contraccettivo deve essere usato per tutto il tempo di assunzione concomitante dei medicinali e nei 28 giorni successivi alla loro sospensione. Le donne in terapia con antibiotici (con l’eccezione di rifampicina e griseofulvina) devono utilizzare il metodo contraccettivo fino a 7 giorni dopo il termine della terapia antibiotica. Se la terapia farmacologica prosegue anche dopo la fine delle compresse della confezione di COC, la successiva confezione del COC dovrà essere iniziata senza osservare il consueto intervallo libero da pillola. I contraccettivi orali possono interferire con il metabolismo di altri medicinali. Con la somministrazione concomitante di un COC sono stati riportati aumenti della concentrazione plasmatica di ciclosporina. È stato dimostrato che i COC influenzano il metabolismo della lamotrigina comportando concentrazioni plasmatiche sub-terapeutiche di lamotrigina. Nota: devono essere consultate le informazioni prescrittive dei medicinali da assumere in combinazione al fine di identificare potenziali interazioni. Esami di laboratorio L’impiego di steroidi contraccettivi può influenzare i risultati di alcuni esami di laboratorio, tra i quali parametri biochimici della funzionalità epatica, tiroidea, corticosurrenalica e renale, livelli plasmatici delle proteine (di trasporto) (per es. della globulina legante i corticosteroidi e delle frazioni lipido/lipoproteiche), parametri del metabolismo glucidico, della coagulazione e della fibrinolisi. Le variazioni rientrano, in genere, nel range dei valori normali di laboratorio. 4.6 Gravidanza e allattamento Lestronette non è indicato durante la gravidanza. Se la gravidanza si instaura durante il trattamento con Lestronette, ne deve essere interrotta immediatamente la somministrazione. Tuttavia la maggior parte degli studi epidemiologici non ha rilevato un aumentato rischio di difetti alla nascita in bambini nati da donne che avevano usato pillole anticoncezionali prima della gravidanza, né alcun effetto teratogeno qualora all’inizio della gravidanza fossero state inavvertitamente assunte pillole anticoncezionali. L’allattamento al seno può essere influenzato dalle pillole anticoncezionali, in quanto Riassunto delle caratteristiche del prodotto - Lestronette 33 questi possono ridurre la quantità e modificare la composizione del latte materno. L’uso dei COC deve perciò essere sconsigliato fino al termine dell’allattamento. Piccole quantità di steroidi contraccettivi e/o dei loro metaboliti possono essere escrete nel latte. Queste quantità possono avere effetti sul bambino. 4.7 Effetti sulla capacità di guidare e sull’uso di macchinari Lestronette non influenza o ha una moderata influenza sulla capacità di guidare e di usare macchinari. 4.8 Effetti indesiderati Il più comune effetto indesiderato riscontrato nelle donne che fanno uso di Lestronette è il mal di testa (17-24% delle donne). Altri effetti indesiderati, riportati tra le utilizzatrici di COC, incluso Lestronette, sono: Frequenza delle reazioni avverse Sistema organico Comune (>1/100) Non comune (>1/1000 e <1/100) Patologie dell’occhio Intolleranza alle lenti a contatto. Patologie gastrointestinali Nausea, dolore addominale. Vomito, diarrea. Disturbi del sistema immunitario Esami diagnostici Raro (>1/10.000 e <1/1000) Ipersensibilità. Aumento di peso. Disturbi del metabolismo e della nutrizione Perdita di peso. Ritenzione dei liquidi. Patologie del sistema nervoso Mal di testa. Emicrania. Disturbi psichiatrici Depressione, Diminuzione della libido. alterazioni dell’umore. Aumento della libido. Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella Tensione mammaria, dolore al seno. Ipertrofia mammaria. Secrezioni mammarie, secrezioni vaginali. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Rash. Orticaria. Eritema nodoso, eritema multiforme. Nelle donne che fanno uso di un COC sono stati riportati i seguenti effetti indesiderati gravi, discussi nella sezione 4.4 “Speciali avvertenze e precauzioni d’impiego”: – disordini tromboembolici venosi; – disordini tromboembolici arteriosi; – ipertensione; – tumori epatici; – morbo di Crohn, colite ulcerosa, epilessia, emicrania, endometriosi, mioma uterino, porfiria, lupus eritematoso sistemico, herpes gestazionale, corea di Sydenham, sindrome emolitico-uremica, ittero colestatico. Il numero di casi di diagnosi di tumore alla mammella è leggermente aumentato tra le donne che assumono COC. Poiché nelle donne sotto i 40 anni il cancro mam- 34 Riassunto delle caratteristiche del prodotto - Lestronette mario è evento raro, il numero di casi in più di cancro mammario è minore rispetto al rischio complessivo di cancro mammario. Per ulteriori informazioni vedere le sezioni 4.3 “Controindicazioni” e 4.4 “Speciali avvertenze e precauzioni d’impiego”. 4.9 Sovradosaggio Non sono stati riportati effetti negativi gravi dovuti a sovradosaggio. I sintomi che possono essere causati da sovradosaggio sono nausea, vomito e, nelle ragazze, lieve sanguinamento vaginale. Non vi sono antidoti e un eventuale trattamento deve essere sintomatico. 5. PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE 5.1 Proprietà farmacodinamiche Gruppo farmacoterapeutico (ATC): progestinici ed estrogeni a combinazione fissa. Codice ATC: G03AA07. L’effetto contraccettivo dei COC si basa sull’interazione di vari fattori. I più importanti di questi fattori sono l’inibizione dell’ovulazione e le modificazioni della secrezione cervicale. Studi clinici sono stati condotti su 2498 donne di età compresa tra i 18 e i 40 anni. Il Pearl Index complessivo ottenuto da questi studi è stato 0,69 (95% intervallo di confidenza 0,30-1,36) sulla base di 15,026 cicli di trattamento. 5.2 Proprietà farmacocinetiche Etinilestradiolo Assorbimento L’etinilestradiolo somministrato per via orale viene rapidamente e completamente assorbito. Il picco dei livelli plasmatici, pari a circa 50 pg/ml, viene raggiunto in 1-2 ore dopo l’assunzione di Lestronette. Durante l’assorbimento e il metabolismo epatico di primo passaggio l’etinilestradiolo viene intensamente metabolizzato, con una biodisponibilità orale media di circa 45% (variazioni interindividuali di circa 20-65%). Distribuzione L’etinilestradiolo è largamente (approssimativamente per il 98%), ma non specificamente, legato all’albumina sierica e induce un aumento nelle concentrazioni plasmatiche dell’SHBG. È stato determinato un volume di distribuzione apparente di circa 2,8-8,6 l/kg. Metabolismo L’etinilestradiolo è soggetto a coniugazione presistemica a livello sia della mucosa dell’intestino tenue sia del fegato. La principale via metabolica dell’etinilestradiolo è l’idrossilazione aromatica ma si formano anche una ampia gamma di metaboliti idrossilati e metilati, presenti come metaboliti liberi e coniugati con glucuronidi e solfati. L‘entità della clearance metabolica è pari a 2,3-7 ml/min/kg. Eliminazione I livelli plasmatici dell’etinilestradiolo mostrano una riduzione che si articola in due fasi, caratterizzate da una emivita di circa 1 ora e 10-20 ore rispettivamente. L’etinilestradiolo non viene escreto in forma immodificata. I suoi metaboliti vengono escreti per via urinaria e per via biliare con un rapporto di 4:6 e l’emivita è di circa 1 giorno. Stato stazionario Le concentrazioni sieriche dell’etinilestradiolo aumetano di circa il doppio dopo l’assunzione continua di Lestronette. A causa della variabile emivita nella clearance sierica della fase terminale e della somministrazione quotidiana, lo stato stazionario viene raggiunto entro circa una settimana. Riassunto delle caratteristiche del prodotto - Lestronette 35 Levonorgestrel Assorbimento Il levonorgestrel somministrato per via orale viene rapidamente e completamente assorbito. Il picco dei livelli plasmatici, approssimativamente pari a 2,3 ng/ml, viene raggiunto in circa 1,3 ore dopo l’ingestione di Lestronette. La biodisponibilità è quasi del 100%. Distribuzione Levonorgestrel si lega all’albumina sierica e alla globulina legante gli ormoni sessuali (SHBG). Solo il 1,1% delle concentrazioni sieriche totali del medicinale è presente come steroide libero, circa il 65% si lega specificamente all’SHBG e il 35% è non specificatamente legato all’albumina. L’aumento di SHBG indotto dall’etinilestradiolo influenza la distribuzione relativa del levonorgestrel in differenti frazioni proteiche. L’induzione della proteina legante determina un incremento della frazione legata all’SHBG ed una riduzione della frazione legata all’albumina. Il volume di distribuzione apparente del levonorgestrel è di 129 l dopo singola somministrazione. Metabolismo Levonorgestrel è completamente metabolizzato dalle vie metaboliche note degli steroidi. L’entità della clearance metabolica nel siero è di circa 1,0 ml/min/kg. Eliminazione Livelli sierici di levonorgestrel mostrano una riduzione che si articola in due fasi. La fase finale di eliminazione è caratterizzata da una emivita di circa 25 ore. Levonorgestrel non viene escreto in forma immodificata. I suoi metaboliti vengono escreti per via urinaria e per via biliare (feci) con un rapporto di circa 1:1. L’emivita dell’escrezione del metabolita è di circa 1 giorno. Stato stazionario Durante l’uso continuo di Lestronette i livelli sierici del levonorgestrel aumentano di circa 3 volte, raggiungendo lo stato stazionario nella seconda metà del ciclo di trattamento. La farmacocinetica di levonorgestrel è influenzata dai livelli sierici dell’SHBG che aumentano di 1,5-1,6 volte durante l’uso di estradiolo. Pertanto il tasso di clearance sierica e il volume di distribuzione sono lievemente ridotti allo stato stazionario (0,7 ml/min/kg e circa 100 l) 5.3 Studi preclinici di sicurezza Studi preclinici (tossicità generale, genotossicità, potenziale cancerogeno e tossicità riproduttiva) non hanno evidenziato altri effetti rispetto a quelli esposti in base al profilo noto degli ormoni etinilestradiolo e levonorgestrel. Occorre comunque ricordare che gli steroidi sessuali possono promuovere la crescita di alcuni tessuti e tumori ormono-dipendenti. 6. INFORMAZIONI FARMACEUTICHE 6.1 Elenco degli eccipienti Lattosio anidro Povidone K-30 (E1201) Magneso stearato (E572) Opadry II rosa: Alcool polivinilico Talco (E553b) Titanio diossido (E171) Polietilenglicole 3350 Red aluminium lake (E129) 36 Riassunto delle caratteristiche del prodotto - Lestronette Lecitina (E322) Ossido di ferro rosso (E172) Blue aluminium lake (E1329) 6.2 Incompatibilità Non pertinente. 6.3 Periodo di validità 3 anni. 6.4 Precauzioni particolari per la conservazione Non conservare sopra i 30 °C. 6.5 Natura e contenuto del contenitore Blisters costituito da foglio di alluminio e film di PVC/PVDC. Sono disponibili astucci da 1, 3 e 6 confezioni (blister), ciascuno contenente 21 compresse. È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate. 6.6 Precauzioni particolari per lo smaltimento e la manipolazione Il prodotto non utilizzato o il materiale di scarto vanno smaltiti secondo le disposizioni locali. 7. TITOLARE DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO ratiopharm GmbH Graf-Arco-Strasse, 3 - 89079 Ulm (Germania) Concessionario per la vendita Teva Italia S.r.l. 8. NUMERO(I) DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO A.I.C. n. 039759016/M - “0,10 mg/0,02 mg compresse rivestite con film” 21 compresse in blister Pvc/Pvdc-Al A.I.C. n. 039759028/M - “0,10 mg/0,02 mg compresse rivestite con film” 3 x 21 compresse in blister Pvc/Pvdc-Al A.I.C. n. 039759030/M - “0,10 mg/0,02 mg compresse rivestite con film” 6 x 21 compresse in blister Pvc/Pvdc-Al 9. DATA DI PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL’AUTORIZZAZIONE 11 Maggio 2011. 10. DATA DI REVISIONE DEL TESTO Aprile 2011. 37 Lusinelle RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO 1. DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE Lusinelle 0,02 mg/3 mg compresse rivestite con film. 2. COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA Ciascuna compressa rivestita con film contiene 0,02 mg di etinilestradiolo e 3 mg di drospirenone. Eccipiente: lattosio monoidrato 44 mg. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1. 3. FORMA FARMACEUTICA Compresse rivestite con film. Compresse rivestite con film rosa e rotonde. 4. INFORMAZIONI CLINICHE 4.1 Indicazioni terapeutiche Contraccezione orale. 4.2 Posologia e modo di somministrazione Via di somministrazione: uso orale. Come assumere Lusinelle Le compresse devono essere assunte ogni giorno circa alla stessa ora, se necessario con una piccola quantità di liquido, e nell’ordine indicato sulla confezione blister. Una compressa deve essere assunta giornalmente per 21 giorni consecutivi. Ciascuna confezione successiva deve essere iniziata dopo un intervallo libero da pillola di sette giorni, durante il quale si verifica di solito un sanguinamento da sospensione. Questo inizia di solito a 2-3 giorni di distanza dall’assunzione dell’ultima compressa e può non essere ancora terminato prima dell’inizio della confezione successiva. Come iniziare il trattamento con Lusinelle Nessun uso precedente di contraccettivi ormonali (nel mese precedente) La prima compressa deve essere assunta il primo giorno del ciclo mestruale naturale (cioè il primo giorno della mestruazione). Passaggio da un contraccettivo ormonale combinato [contraccettivo orale combinato (COC), anello vaginale o cerotto transdermico] La donna deve iniziare il trattamento con Lusinelle preferibilmente il giorno dopo l’ultima compressa attiva (l’ultima compressa contenente i principi attivi) del precedente COC, o comunque entro il giorno successivo il consueto intervallo libero da pillola o successivo l’ultima compressa di placebo del precedente COC. Nel caso sia stato usato un anello vaginale o un cerotto transdermico, la donna deve iniziare il trattamento con Lusinelle preferibilmente il giorno della rimozione, o comunque entro il giorno in cui deve essere effettuata l’applicazione successiva. Passaggio da un contraccettivo a base di solo progestinico (pillola a base di solo progestinico, iniezione, impianto) o da un sistema intrauterino a rilascio di progestinico (IUS) La donna può passare in qualsiasi momento dalla pillola a base di solo progestinico (da un impianto o da uno IUS, il giorno della sua rimozione; da un iniettabile, il 38 Riassunto delle caratteristiche del prodotto - Lusinelle giorno in cui deve essere praticata l’iniezione successiva) a Lusinelle, tuttavia, in tutti questi casi, deve essere avvertita di adottare un metodo contraccettivo supplementare di barriera per i primi 7 giorni di assunzione della compressa. Dopo un aborto nel primo trimestre di gravidanza La donna può iniziare immediatamente, senza bisogno di ulteriori misure contraccettive. Dopo un parto o un aborto nel secondo trimestre di gravidanza La donna deve essere avvertita di iniziare fra il 21° e il 28° giorno dopo un parto o un aborto nel secondo trimestre di gravidanza. In caso di inizio successivo, la donna deve essere avvertita di adottare un metodo contraccettivo supplementare di barriera per i primi 7 giorni. Tuttavia, se nel frattempo si fossero avuti rapporti sessuali, è necessario escludere una gravidanza, oppure attendere la mestruazione successiva, prima di iniziare a usare il COC. Per le donne che allattano al seno vedere paragrafo 4.6. Comportamento in caso di mancata assunzione delle compresse Se il ritardo nell’assunzione di una compressa è inferiore alle 12 ore, la protezione contraccettiva non si riduce. La donna deve assumere la compressa appena se ne ricorda e deve quindi assumere le compresse successive alla stessa ora. Se il ritardo nell’assunzione di una compressa è superiore alle 12 ore, la protezione contraccettiva può essere ridotta. Nel caso di dimenticanza delle compresse valgono le seguenti due regole di base: 1. l’assunzione delle compresse non deve mai essere interrotta per più di 7 giorni; 2. sono necessari 7 giorni di assunzione ininterrotta delle compresse per ottenere un’adeguata soppressione dell’asse ipotalamo-ipofisi-ovaio. Di conseguenza, nella pratica quotidiana possono essere dati i seguenti suggerimenti: – 1a settimana – La compressa dimenticata deve essere assunta non appena la donna se ne ricorda, anche se ciò comporta l’assunzione di due compresse contemporaneamente. Quindi si deve continuare ad assumere le compresse alla stessa ora. Inoltre, per i successivi 7 giorni deve essere adottato un metodo contraccettivo di barriera, come il profilattico. Se nei 7 giorni precedenti si sono avuti rapporti sessuali, deve essere presa in considerazione la possibilità che si sia instaurata una gravidanza. Quanto maggiore è il numero di compresse dimenticate e più tale dimenticanza è vicina all’intervallo libero da pillola, tanto più elevato è il rischio di gravidanza. – 2a settimana – La compressa dimenticata deve essere assunta non appena la donna se ne ricorda, anche se ciò comporta l’assunzione di due compresse contemporaneamente. Quindi si deve continuare ad assumere le compresse alla stessa ora. Se le compresse sono state assunte in modo corretto nei 7 giorni precedenti, non è necessario adottare altri metodi contraccettivi supplementari. Tuttavia, se è stata dimenticata più di una compressa, la donna deve essere avvertita di utilizzare precauzioni aggiuntive per 7 giorni. – 3a settimana – Considerata l’imminenza dell’intervallo di 7 giorni libero da pillola, il rischio di ridotta affidabilità contraccettiva è maggiore. Tuttavia, modificando lo schema di assunzione delle compresse, si può ancora prevenire la riduzione della protezione contraccettiva. Adottando una delle due seguenti opzioni, non è pertanto necessario adottare misure contraccettive supplementari, a condizione che nei 7 giorni precedenti la prima compressa dimenticata tutte le compresse siano state assunte correttamente. In caso contrario, si deve seguire la prima delle due opzioni e adottare anche misure contraccettive supplementari nei 7 giorni seguenti. Riassunto delle caratteristiche del prodotto - Lusinelle 39 1. La compressa dimenticata deve essere assunta non appena la donna se ne ricorda, anche se ciò comporta l’assunzione di due compresse contemporaneamente. Quindi si deve continuare ad assumere le compresse alla stessa ora. La confezione successiva deve essere iniziata immediatamente dopo la fine di quella in uso, cioè senza osservare alcuna pausa fra le due confezioni. È improbabile che si verifichi emorragia da sospensione prima del termine della seconda confezione; tuttavia, durante l’assunzione delle compresse, possono presentarsi spotting o sanguinamento da rottura. 2. Si può anche avvertire di interrompere l’assunzione delle compresse della confezione in uso. Si deve osservare un intervallo libero da pillola che duri fino a 7 giorni, compresi quelli nei quali sono state dimenticate le compresse, e successivamente riprendere con una nuova confezione. Se la donna ha dimenticato di prendere alcune compresse e nel primo regolare intervallo libero da pillola non si presenta emorragia da sospensione, deve essere considerata la possibilità di una gravidanza in atto. Avvertenze in caso di disturbi gastro-intestinali In caso di gravi disturbi gastro-intestinali (per esempio vomito o diarrea), l’assorbimento può risultare incompleto e devono essere adottate misure contraccettive supplementari. In caso di vomito entro 3-4 ore dall’assunzione di una compressa, deve essere assunta quanto prima una nuova compressa (sostitutiva). Se possibile, la nuova compressa deve essere assunta entro 12 ore dalla consueta ora di assunzione. Se passano più di 12 ore, si applicano le istruzioni relative alla dimenticanza delle compresse, come illustrato nel paragrafo 4.2. “Comportamento in caso di mancata assunzione delle compresse”. Se non si vuole modificare il consueto schema posologico, si deve prelevare la(e) compressa(e) necessaria(e) da un’altra confezione. Come posticipare un’emorragia da sospensione Per ritardare una mestruazione la donna deve continuare con un’altra confezione di Lusinelle senza osservare l’intervallo libero da pillola. L’assunzione può essere proseguita per il tempo desiderato fino alla fine della seconda confezione. Durante l’assunzione prolungata, la donna può presentare sanguinamenti da rottura o spotting. L’assunzione di Lusinelle deve riprendere regolarmente dopo l’intervallo di 7 giorni libero da pillola. Per spostare le mestruazioni a un altro giorno della settimana rispetto a quello in cui si verificano con lo schema attuale, si può abbreviare il primo intervallo libero da pillola per i giorni desiderati. Quanto più breve sarà tale intervallo, tanto maggiore sarà la possibilità di non presentare emorragia da sospensione, ma sanguinamenti da rottura o spotting durante la confezione successiva (come quando si vuole ritardare la mestruazione). 4.3 Controindicazioni I contraccettivi orali combinati (COC) non devono essere usati in presenza di una qualsiasi delle condizioni sotto elencate. Nel caso in cui una di tali condizioni si presenti per la prima volta durante l’uso del COC, il trattamento deve essere interrotto immediatamente. – Trombosi venosa in atto o pregressa (trombosi venosa profonda, embolia polmonare). – Trombosi arteriosa in atto o pregressa (per es. infarto miocardico) o condizioni prodromiche (per es. angina pectoris e attacco ischemico transitorio). – Accidente cerebrovascolare in atto o pregresso. 40 Riassunto delle caratteristiche del prodotto - Lusinelle – Presenza di un fattore di rischio grave o di più fattori di rischio per la trombosi arteriosa: • diabete mellito con sintomi vascolari; • grave ipertensione; • grave dislipoproteinemia; • predisposizione ereditaria o acquisita alla trombosi venosa o arteriosa, come APC-resistenza, deficit di antitrombina-III, deficit di proteina C, deficit di proteina S, iperomocisteinemia e anticorpi antifosfolipidi (anticorpi anticardiolipina, lupus anticoagulant). – Pancreatite in atto o pregressa, se associata a grave ipertrigliceridemia. – Grave patologia epatica in atto o pregressa, fino al ritorno alla normalità dei valori della funzionalità epatica. – Insufficienza renale grave o acuta. – Tumori epatici (benigni o maligni) in atto o pregressi. – Patologie maligne accertate o sospette, dipendenti dagli steroidi sessuali (per es. degli organi genitali o della mammella). – Sanguinamento della vagina non diagnosticato. – Anamnesi di emicrania accompagnata da sintomi neurologici focali. – Ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti di Lusinelle compresse rivestite con film. 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni d’impiego Avvertenze In presenza di una qualsiasi delle seguenti condizioni/fattori di rischio, i benefici dell’uso dei COC devono essere valutati attentamente rispetto ai rischi per ciascuna donna e discussi con lei prima che decida di iniziare l’assunzione del medicinale. In caso di aggravamento, esacerbazione o comparsa per la prima volta di una qualsiasi di tali condizioni o fattori di rischio, la donna deve rivolgersi al medico. Il medico deciderà se deve essere interrotto l’uso del COC. Disturbi circolatori L’impiego di qualunque contraccettivo orale combinato comporta un aumento del rischio di disturbi tromboembolismo venoso (TEV) rispetto al non uso. Il rischio aggiuntivo di TEV è massimo nel primo anno se la donna non ha mai fatto uso di un contraccettivo orale combinato. Gli studi epidemiologici hanno evidenziato che l’incidenza di TEV nelle donne senza fattori di rischio noti per la TEV che usano contraccettivi orali combinati a basso dosaggio estrogenico (<50 mcg di etinilestradiolo) varia da circa 20 casi per 100.000 anni-donna (per i COC contenenti levonorgestrel) a 40 casi per 100.000 anni-donna (per i COC contenenti desogestrel/gestodene). Questo a fronte di 5-10 casi per 100.000 anni-donna per le non utilizzatrici e 60 casi per 100.000 gravidanze. La TEV è fatale nell’1-2% dei casi. Studi epidemiologici hanno mostrato che il rischio di TEV per contraccettivi orali contenenti drospirenone è più elevato rispetto a quello per contraccettivi orali contenenti levonorgestrel (cosiddetti preparati di seconda generazione) e può essere simile al rischio riscontrato per contraccettivi orali contenenti desogestrel/gestodene (cosiddetti preparati di terza generazione). Gli studi epidemiologici hanno anche associato l’uso di contraccettivi orali combinati a un aumentato rischio di tromboembolismo arterioso (infarto miocardico, attacco ischemico transitorio). Molto raramente, in donne che usavano la pillola contraccettiva, sono stati segnalati casi di trombosi in altri distretti vascolari, per esempio, vene e arterie epatiche, me- Riassunto delle caratteristiche del prodotto - Lusinelle 41 senteriche, renali, cerebrali o retiniche. Non c’è consenso sul fatto che la comparsa di questi eventi sia associata con l’uso dei contraccettivi ormonali. I sintomi degli eventi trombotici/tromboembolici venosi o arteriosi o di un accidente cerebrovascolare possono comprendere: – dolore unilaterale insolito e/o gonfiore a una gamba; – forte e improvviso dolore toracico, indipendentemente dall’irradiazione al braccio sinistro; – improvvisa mancanza di respiro; – insorgenza improvvisa di tosse; – cefalea insolita, intensa e prolungata; – improvvisa perdita parziale o completa della vista; – diplopia; – linguaggio indistinto o afasia; – vertigini; – collasso con o senza attacchi epilettici focali; – improvvisa debolezza o intorpidimento molto marcato di un lato o di una parte del corpo; – disturbi motori; – addome “acuto”. Il rischio di complicazioni tromboemboliche venose nelle utilizzatrici di COC aumenta con: – l’età; – anamnesi familiare positiva (tromboembolismo venoso in un fratello o in un genitore in età relativamente precoce). Se si sospetta una predisposizione ereditaria, la donna deve essere indirizzata a uno specialista per un parere, prima di decidere di assumere qualsiasi COC; – prolungata immobilizzazione, interventi chirurgici maggiori, qualsiasi tipo di intervento chirurgico alle gambe o traumi importanti. In tali situazioni è consigliabile interrompere l’uso della pillola (nel caso di chirurgia elettiva, almeno quattro settimane prima) e non riprenderlo fino a due settimane dopo la completa ripresa della mobilità. Se l’uso della pillola non è stato interrotto prima, deve essere preso in considerazione un trattamento antitrombotico; – obesità (indice di massa corporea superiore a 30 kg/m²); – non c’è consenso sul possibile ruolo delle vene varicose e della tromboflebite superficiale sull’esordio o sulla progressione della trombosi venosa. Il rischio di complicazioni tromboemboliche arteriose o di un accidente cerebrovascolare nelle utilizzatrici di contraccettivi orali combinati aumenta con: – l’età; – il fumo (alle donne di età superiore ai 35 anni deve essere fortemente raccomandato di non fumare se desiderano usare un COC); – dislipoproteinemia; – ipertensione; – emicrania; – obesità (indice di massa corporea superiore a 30 kg/m²); – anamnesi familiare positiva (tromboembolismo arterioso in un fratello o in un genitore in età -relativamente precoce). Se si sospetta una predisposizione ereditaria, la donna deve essere indirizzata a uno specialista per un parere, prima di decidere di assumere qualsiasi COC; – valvulopatia; – fibrillazione atriale. La presenza di un fattore di rischio grave o di più fattori di rischio per patologie vascolari o arteriose, rispettivamente, può anche rappresentare una controindicazione. 42 Riassunto delle caratteristiche del prodotto - Lusinelle Deve essere considerata anche la possibilità di una terapia anticoagulante. Le utilizzatrici di COC devono essere specificamente avvisate di contattare il medico qualora si manifestino possibili sintomi di trombosi. In caso di trombosi sospetta o accertata, l’uso del COC deve essere interrotto. Deve essere adottato un adeguato metodo contraccettivo alternativo a causa della teratogenicità della terapia anticoagulante (cumarinici). Deve essere tenuto presente l’aumento del rischio di tromboembolismo durante il puerperio (per informazioni su “Gravidanza e allattamento” vedere paragrafo 4.6). Altre condizioni mediche che sono state associate a eventi avversi vascolari comprendono diabete mellito, lupus eritematoso sistemico, sindrome emolitico-uremica, patologie infiammatorie croniche dell’intestino (morbo di Crohn o colite ulcerosa) e drepanocitosi. Un aumento nella frequenza o nella gravità dell’emicrania durante l’uso di un COC (che può essere prodromico di un evento cerebrovascolare) deve rappresentare un motivo d’interruzione immediata del COC. Tumori In alcuni studi epidemiologici è stato segnalato un aumentato rischio di cancro della cervice nelle utilizzatrici di COC per lunghi periodi (>5 anni), ma è tuttora controverso in che misura questo risultato sia attribuibile agli effetti confondenti dovuti al comportamento sessuale e a altri fattori quali il papilloma virus umano (HPV). Una meta-analisi di 54 studi epidemiologici ha evidenziato che le donne che usano correntemente COC hanno un rischio relativo lievemente superiore (RR = 1,24) di avere diagnosticato un cancro della mammella. L’eccesso di rischio scompare gradualmente nel corso dei 10 anni successivi all’interruzione dei COC. Poiché il cancro della mammella è raro nelle donne al di sotto dei 40 anni, il numero di casi in più di cancro della mammella diagnosticati in donne che usano o che hanno usato recentemente COC è modesto in rapporto al rischio complessivo di cancro della mammella. Tali studi non forniscono evidenze di una relazione causale. L’aumento del rischio osservato può essere dovuto a una più precoce diagnosi di cancro della mammella nelle donne che usano COC, agli effetti biologici degli stessi o a una combinazione di entrambi i fattori. Il cancro mammario diagnosticato nelle utilizzatrici di COC tende a essere clinicamente meno avanzato rispetto a quello diagnosticato nelle donne che non ne hanno mai fatto uso. Nelle donne che assumono COC sono stati segnalati raramente tumori epatici benigni e, ancor più raramente, tumori epatici maligni. In casi isolati, questi tumori hanno provocato emorragia intra-addominale che ha messo la paziente in pericolo di vita. Se si presenta un forte dolore nella parte alta dell’addome, ingrossamento epatico o segni indicativi di emorragia intra-addominale, nella diagnosi differenziale deve essere preso in considerazione il tumore epatico. Con l’uso dei COC a più alto dosaggio (50 mcg di etinilestradiolo) il rischio di cancro dell’endometrio e ovarico è ridotto. Rimane da confermare se questo valga anche per i COC a più basso dosaggio. Altre condizioni La componente progestinica di Lusinelle è un antagonista dell’aldosterone con proprietà di risparmio del potassio. Nella maggior parte dei casi, non sono da attendersi aumenti dei livelli di potassio. In uno studio clinico, tuttavia, in alcune pazienti con compromissione della funzionalità renale lieve o moderata che assumevano contemporaneamente medicinali risparmiatori di potassio, i livelli sierici di potassio sono aumentati leggermente, ma non in modo significativo, durante la somministrazione di drospirenone. Quindi, si raccomanda di controllare il potassio sierico durante il primo ciclo di trattamento nelle pazienti che presentano insufficienza renale e che hanno un valore di potassio serico pre-trattamento nella parte alta dell’intervallo di Riassunto delle caratteristiche del prodotto - Lusinelle 43 riferimento, e in modo particolare se assumono contemporaneamente medicinali risparmiatori di potassio. Vedere anche il paragrafo 4.5. Le donne con ipertrigliceridemia o anamnesi familiare di tale condizione possono presentare un rischio aumentato di pancreatite durante l’uso di COC. Benché in molte donne che assumono COC sia stato riscontrato un lieve innalzamento della pressione sanguigna, un aumento clinicamente rilevante è evento raro. Solo in questi rari casi è giustificata un’immediata sospensione dei COC. Se, durante l’uso di un COC in una paziente con pre-esistente ipertensione, valori della pressione sanguigna costantemente elevati o un incremento significativo della pressione sanguigna non rispondono adeguatamente al trattamento anti-ipertensivo, il COC deve essere sospeso. Se ritenuto appropriato, l’impiego del COC può essere ripreso qualora, a seguito di terapia antiipertensiva, la pressione sanguigna si sia normalizzata. Sia durante la gravidanza sia durante l’assunzione di COC è stata segnalata comparsa o aggravamento delle condizioni di seguito elencate, tuttavia, le prove di un’associazione con l’uso dei COC non sono decisive: ittero e/o prurito da colestasi, formazione di calcoli biliari, porfiria, lupus eritematoso sistemico, sindrome emolitico-uremica, corea di Sydenham, herpes gravidico, perdita dell’udito da otosclerosi. Nelle donne con angioedema ereditario, gli estrogeni esogeni possono indurre o aggravare i sintomi dell’angioedema. Disturbi acuti o cronici della funzione epatica possono richiedere l’interruzione del trattamento con il COC fino a quando gli indici di funzionalità epatica non siano tornati alla norma. La ricomparsa di ittero colestatico e/o prurito da colestasi precedentemente manifestatosi in gravidanza o durante un precedente trattamento con steroidi sessuali richiede l’interruzione del COC. Sebbene i COC possono avere un effetto sulla resistenza periferica all’insulina e sulla tolleranza al glucosio, non vi è prova della necessità di modificare il regime terapeutico nelle pazienti diabetiche che usano COC a basso dosaggio (contenenti <0,05 mg di etinilestradiolo). Tuttavia, le donne diabetiche devono essere attentamente osservate, specialmente all’inizio del trattamento con COC. Durante l’uso di COC è stato segnalato aggravamento della depressione endogena, dell’epilessia, del morbo di Crohn e della colite ulcerosa. Occasionalmente può verificarsi cloasma, specialmente nelle donne con un’anamnesi di cloasma gravidico. Le donne con tendenza al cloasma devono evitare l’esposizione al sole o ai raggi ultravioletti durante l’uso dei COC. Questo medicinale contiene 44 mg di lattosio per compressa. Le pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, carenza di Lapp lattasi o malassorbimento di glucosio-galattosio che seguono una dieta senza lattosio devono tenere conto di questa quantità. Esame/consulenza medica Prima di iniziare o di riprendere l’uso di Lusinelle, deve essere eseguita un’anamnesi medica completa (compresa quella familiare) ed escludere una gravidanza in corso. Deve essere misurata la pressione del sangue e deve essere effettuato un esame fisico completo, tenendo presenti le controindicazioni (vedere paragrafo 4.3) e le avvertenze (vedere paragrafo 4.4). La donna deve essere anche indirizzata a una attenta lettura del foglio illustrativo e all’osservanza dei consigli ivi riportati. La frequenza e il tipo dei controlli devono essere adattati alla singola paziente, seguendo la pratica medica corrente. Le donne devono essere avvisate che i contraccettivi orali non proteggono dall’infezione da HIV (AIDS) o da altre malattie a trasmissione sessuale. Ridotta efficacia L’efficacia dei COC può essere ridotta in caso di, ad esempio, dimenticanza delle compresse (vedere paragrafo 4.2), di disturbi gastro-intestinali (vedere paragrafo 4.2) o di somministrazione contemporanea di altri medicinali (vedere paragrafo 4.5). 44 Riassunto delle caratteristiche del prodotto - Lusinelle Ridotto controllo del ciclo Con tutti i COC possono verificarsi sanguinamenti irregolari (spotting o emorragia da rottura), specialmente nei primi mesi d’uso. Pertanto, la valutazione di eventuali perdite ematiche irregolari ha significato solo dopo un periodo di adattamento di circa tre cicli. Se le emorragie irregolari persistono o si manifestano dopo cicli precedentemente regolari, si deve prendere in considerazione una eziologia non ormonale e devono essere attuate misure diagnostiche adeguate per escludere forme maligne o una gravidanza. Questo può includere il raschiamento. In alcune donne può non verificarsi sanguinamento da sospensione durante l’intervallo libero da pillola. Se il COC è stato assunto secondo le indicazioni descritte nel paragrafo 4.2, è improbabile che la donna sia incinta. Tuttavia, se prima della mancata emorragia da sospensione il COC non è stato assunto secondo le indicazioni, oppure le emorragie da sospensione non verificatesi sono due, è necessario escludere una gravidanza prima di proseguire l’uso del COC. 4.5 Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione Nota: devono essere consultate le informazioni sui medicinali concomitanti per identificare possibili interazioni. Influenza di altri medicinali su Lusinelle Le interazioni tra i contraccettivi orali e altri medicinali possono portare a emorragie da rottura e/o all’insuccesso del metodo contraccettivo. In letteratura sono state segnalate le seguenti interazioni. Metabolismo epatico Possono verificarsi interazioni con farmaci che inducono gli enzimi epatici, che possono risultare in un aumento della clearance degli ormoni sessuali [per esempio, fenitoina, barbiturici, primidone, carbamazepina, rifampicina, bosentan e medicinali per l’HIV (per esempio, ritonavir, nevirapina) e possibilmente anche oxcarbazepina, topiramato, felbamato, griseofulvina e prodotti contenenti il rimedio erboristico Erba di San Giovanni (Hypericum perforatum)]. L’induzione enzimatica massima si osserva generalmente dopo circa 10 giorni, ma può persistere per almeno 4 settimane dopo la sospensione della terapia da farmaco. Interferenza con la circolazione enteroepatica Sono stati segnalati insuccessi del metodo contraccettivo anche con antibiotici come le penicilline e le tetracicline. Il meccanismo di tale effetto non è stato chiarito. Comportamento Le donne in trattamento per brevi periodi con una qualsiasi delle suddette classi di medicinali o singoli principi attivi (induttori degli enzimi epatici), a parte la rifampicina, devono adottare temporaneamente un metodo contraccettivo di barriera supplementare oltre al COC, ad esempio per tutta la durata della somministrazione contemporanea del medicinale e nei 7 giorni successivi alla sospensione del trattamento. Le donne che assumono rifampicina devono adottare un metodo contraccettivo di barriera in aggiunta al COC per il periodo della somministrazione della rifampicina e nei 28 giorni successivi alla sospensione del trattamento. Alle donne in trattamento a lungo termine con principi attivi che inducono gli enzimi epatici, si raccomanda di utilizzare un altro metodo contraccettivo non ormonale affidabile. Le donne in trattamento con antibiotici (a parte la rifampicina, vedi sopra) devono continuare a usare il metodo di barriera fino a 7 giorni dopo la fine del trattamento. Se la somministrazione del medicinale concomitante si estende oltre il termine della confezione corrente del COC, la confezione successiva di COC deve essere iniziata senza osservare il consueto intervallo libero da pillola. Riassunto delle caratteristiche del prodotto - Lusinelle 45 I principali metaboliti del drospirenone nel plasma umano vengono prodotti senza il coinvolgimento del sistema del citocromo P450. È improbabile quindi che gli inibitori di tale sistema enzimatico influenzano il metabolismo del drospirenone. Influenza di Lusinelle su altri medicinali I contraccettivi orali possono influenzare il metabolismo di alcuni principi attivi. Di conseguenza, le concentrazioni plasmatiche e tissutali possono sia aumentare (per esempio ciclosporina) sia diminuire (per esempio lamotrigina). Sulla base degli studi di inibizione in vitro e degli studi di interazione in vivo eseguiti su donne volontarie che usavano omeprazolo, simvastatina e midazolam come substrato marker, un’interazione del drospirenone, alla dose di 3 mg, con il metabolismo di altri principi attivi è improbabile. Altre interazioni Nelle pazienti senza insufficienza renale, l’uso concomitante di drospirenone e di ACEinibitori o FANS non ha mostrato di esercitare un effetto significativo sul potassio sierico. Tuttavia, l’uso contemporaneo di Lusinelle con antagonisti dell’aldosterone o diuretici risparmiatori di potassio non è stato studiato. In questo caso, deve essere controllato il potassio sierico durante il primo ciclo di trattamento. Vedere anche paragrafo 4.4. Esami di laboratorio L’uso di steroidi ad azione contraccettiva può influenzare i risultati di alcuni esami di laboratorio, fra cui i parametri biochimici relativi alla funzionalità epatica, tiroidea, surrenalica e renale, i livelli plasmatici delle proteine (carrier), quali per es. la globulina legante i corticosteroidi e le frazioni lipido/lipoproteiche, i parametri del metabolismo glucidico e i parametri della coagulazione e della fibrinolisi. Le variazioni generalmente rimangono entro i limiti di norma. Il drospirenone provoca un aumento dell’attività reninica plasmatica e dell’aldosterone plasmatico, a causa della sua debole attività antimineralcorticoide. 4.6 Fertilità, gravidanza e allattamento Gravidanza Lusinelle non è indicato in gravidanza. In caso di gravidanza durante l’utilizzo di Lusinelle, il medicinale deve essere immediatamente sospeso. Studi epidemiologici di grandi dimensioni non hanno rivelato né aumento del rischio di malformazioni congenite in bambini nati da donne che avevano fatto uso di COC prima della gravidanza, né effetti teratogeni in caso di assunzione accidentale di COC durante la gravidanza. Studi sperimentali sull’animale hanno rivelato effetti indesiderati durante la gravidanza e l’allattamento (vedere paragrafo 5.3). In base a questi dati sull’animale non possono essere esclusi effetti indesiderati dovuti all’azione ormonale dei principi attivi. Tuttavia, l’esperienza clinica generale con i COC durante la gravidanza non ha fornito alcuna prova di un reale effetto indesiderato nell’uomo. I dati disponibili sull’uso di Lusinelle in gravidanza sono troppo limitati per poter trarre conclusioni circa gli effetti negativi di Lusinelle sulla gravidanza o sulla salute del feto o del neonato. A tutt’oggi non sono disponibili dati epidemiologici rilevanti. Allattamento La lattazione può essere influenzata dai COC, in quanto questi possono ridurre la quantità e modificare la composizione del latte materno. Quindi, non è raccomandato l’uso dei COC fino al termine dell’allattamento al seno. Modeste quantità di steroidi ad azione contraccettiva e/o dei loro metaboliti possono essere escrete nel latte materno durante l’uso di COC. Tali quantità possono avere effetti sul bambino. 46 Riassunto delle caratteristiche del prodotto - Lusinelle 4.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari Non sono stati effettuati studi sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari. Non è stato osservato alcun effetto sulla capacità di guidare e di usare macchinari nelle utilizzatrici di COC. 4.8 Effetti indesiderati Per gli effetti indesiderati gravi nelle utilizzatrici di COC vedere paragrafo 4.4. Durante l’uso di Lusinelle sono state segnalate le seguenti reazioni avverse al farmaco. La tabella sottostante riporta reazioni avverse suddivise in base alla classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA (SOC MedDRA). Le frequenze si basano su dati ottenuti da studi clinici. Frequenza delle reazioni avverse Classificazione per sistemi e organi Comune ≥1/100, <1/10 Non comune ≥1/1000, <1/100 Infezioni ed infestazioni Candidosi, herpes simplex. Disturbi del sistema immunitario Reazione allergica. Disturbi del metabolismo e della nutrizione Aumento dell’appetito. Disturbi psichiatrici Labilità emotiva. Depressione, nervosismo, disturbi del sonno, diminuzione della libido. Patologie del sistema nervoso Cefalea. Parestesia, vertigini. Patologie dell’orecchio e del labirinto Raro ≥10000,<1/1000 Asma. Ipoacusia. Patologie dell’occhio Disturbi della vista. Patologie cardiache Extrasistoli, tachicardia. Patologie vascolari Embolia polmonare, Tromboembolismo. ipertensione, ipotensione, emicrania, vene varicose. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Faringite. Patologie gastrointestinali Dolore addominale. Nausea, vomito, gastroenterite, diarrea, costipazione, patologia gastrointestinale. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Acne. Angioedema, alopecia, eczema, prurito, eruzione cutanea, secchezza della pelle, seborrea, patologia cutanea. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Dolore al collo, dolore alle estremità, crampi muscolari. Patologie renali e urinarie Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella Eritema nodoso, eritema multiforme. Cistite. Dolore al seno, ingrossamento delle mammelle, dismenorrea, metrorragia. Neoplasia mammaria, mastopatia fibrocistica, galattorrea, cisti ovarica, vampate di calore, disturbi mestruali, amenorrea, menorragia, candidosi vaginale, vaginite, secrezioni genitali, disturbi vulvovaginali, secchezza vaginale, dolore pelvico, PAP test sospetto. segue“Frequenza delle reazioni avverse” Riassunto delle caratteristiche del prodotto - Lusinelle 47 Frequenza delle reazioni avverse Classificazione per sistemi e organi Comune ≥1/100, <1/10 Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Esami diagnostici Non comune ≥1/1000, <1/100 Raro ≥10000,<1/1000 Edema, astenia, dolore, sete eccessiva, aumento della sudorazione. Aumento del peso corporeo. Diminuzione del peso corporeo. Per descrivere una data reazione e i suoi sinonimi e relative condizioni viene usato il termine MedDRA più appropriato. Nelle utilizzatrici di COC sono state segnalate le seguenti reazioni avverse gravi, discusse nel paragrafo 4.4 “Avvertenze speciali e precauzioni d’impiego”: – disturbi tromboembolici venosi; – disturbi tromboembolici arteriosi; – ipertensione; – tumori epatici; – insorgenza o aggravamento di condizioni per le quali l’associazione con l’uso dei COC non è dimostrata: morbo di Crohn, colite ulcerosa, epilessia, emicrania, mioma uterino, porfiria, lupus eritematoso sistemico, herpes gravidico, corea di Sydenham, sindrome emolitico-uremica, ittero colestatico; – cloasma; – disturbi cronici o acuti della funzionalità epatica possono richiedere l’interruzione dei COC fino a quando gli indici di funzionalità epatica non siano ritornati nella norma; – nelle donne con angioedema ereditario gli estrogeni esogeni possono indurre o aggravare i sintomi dell’angioedema. La frequenza di diagnosi di cancro mammario tra le utilizzatrici di contraccettivi orali è aumentata molto lievemente. Dato che il cancro mammario è raro nelle donne di età inferiore ai 40 anni, il numero di casi in più è modesto rispetto al rischio complessivo di cancro mammario. Non è noto se vi sia un rapporto di causalità con i COC. Per ulteriori informazioni vedere i paragrafi 4.3 e 4.4. 4.9 Sovradosaggio Non si ha a oggi esperienza di sovradosaggio con Lusinelle. Sulla base dell’esperienza generale con i contraccettivi orali combinati, i sintomi che possono possibilmente verificarsi in tal caso sono: nausea, vomito e, nelle ragazze giovani, lievi sanguinamenti vaginali. Non vi sono antidoti e l’ulteriore trattamento deve essere sintomatico. 5. PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE 5.1 Proprietà farmacodinamiche Categoria farmacoterapeutica (ATC): progestinici ed estrogeni, combinazione fissa. Codice ATC: G03AA12. Pearl Index per l’insuccesso del metodo: 0,11 (limite superiore dell’intervallo di confidenza bilaterale al 95%: 0,60). Pearl Index complessivo (insuccesso del metodo + errore della paziente): 0,31 (limite superiore dell’intervallo di confidenza bilaterale al 95%: 0,91). L’effetto contraccettivo di Lusinelle si basa sull’interazione di vari fattori, i più importanti dei quali sono l’inibizione dell’ovulazione e i cambiamenti che si verificano a livello dell’endometrio. 48 Riassunto delle caratteristiche del prodotto - Lusinelle Lusinelle è un contraccettivo orale combinato contenente etinilestradiolo e il progestinico drospirenone. Alla dose terapeutica, il drospirenone possiede anche proprietà antiandrogene e deboli proprietà antimineralcorticoidi. Esso è privo di attività estrogenica, glucocorticoide e antiglucocorticoide. Questo conferisce al drospirenone un profilo farmacologico molto simile a quello del progesterone naturale. Dai dati degli studi clinici sembra che le deboli proprietà antimineralcorticoidi di Lusinelle si traducano in una debole attività antimineralcorticoide. 5.2 Proprietà farmacocinetiche Drospirenone Assorbimento Dopo somministrazione orale il drospirenone viene assorbito rapidamente e quasi completamente. Le massime concentrazioni del principio attivo nel siero di circa 38 ng/ml vengono raggiunte 1-2 ore dopo singola assunzione. La biodisponibilità è compresa fra il 76 e l’85%. La contemporanea ingestione di cibo non ha alcuna influenza sulla biodisponibilità del drospirenone. Distribuzione Dopo somministrazione orale, i livelli di drospirenone nel siero diminuiscono con un’emivita di 31 ore. Il drospirenone si lega all’albumina sierica, ma non alla globulina legante gli ormoni sessuali (SHBG) o alla globulina legante i corticoidi (CBG). Solamente il 3-5% delle concentrazioni totali del principio attivo nel siero sono presenti sotto forma di steroide libero. L’aumento della SHBG indotto dall’etinilestradiolo non influenza il legame del drospirenone con le proteine sieriche. Il volume apparente di distribuzione medio del drospirenone è di 3,7 ± 1,2 l/kg. Metabolismo Dopo somministrazione orale il drospirenone viene completamente metabolizzato. I principali metaboliti nel plasma sono la forma acida del drospirenone, prodotto dall’apertura dell’anello lattonico, e il 4,5-diidro-drospirenone-3-solfato, entrambi prodotti senza coinvolgimento del sistema del P450. Il drospirenone viene metabolizzato in minor misura dal citocromo P450 3A4 e si è dimostrato in grado di inibire questo enzima ed i citocromi P450 1A1, P450 2C9 e P450 2C19 in vitro. Eliminazione La clearance metabolica del drospirenone nel siero è di 1,5 ± 0,2 ml/min/kg. Il drospirenone viene escreto in forma immodificata solamente in tracce. I metaboliti del drospirenone vengono escreti con le feci e con le urine in un rapporto di circa 1,2-1,4. L’emivita di escrezione dei metaboliti con le urine e le feci è di circa 40 ore. Condizioni di steady-state Durante un ciclo di trattamento, concentrazioni sieriche massime allo steady-state di drospirenone di circa 70 ng/ml vengono raggiunte dopo circa 8 giorni di trattamento. Si verifica un accumulo di livelli sierici di drospirenone secondo un fattore pari a circa 3, come conseguenza del rapporto tra l’emivita e l’intervallo tra le somministrazioni. Popolazioni speciali Effetto della compromissione della funzionalità renale I livelli sierici di drospirenone allo steady-state nelle donne con lieve compromissione della funzionalità renale (clearance della creatinina CLcr, 50-80 ml/min) sono risultati paragonabili a quelli delle donne con funzionalità renale normale. I livelli sierici di drospirenone sono stati in media del 37% più alti nelle donne con compromissione della funzionalità renale moderata (CLcr, 30-50 ml/min) rispetto a quelli delle donne Riassunto delle caratteristiche del prodotto - Lusinelle 49 con funzionalità renale normale. Il trattamento con drospirenone è risultato anche ben tollerato dalle donne con funzionalità renale lievemente e moderatamente compromessa. Il trattamento con drospirenone non ha mostrato nessun effetto clinicamente significativo sulla concentrazione sierica di potassio. Effetto della compromissione della funzionalità epatica In uno studio per dose singola in volontarie con moderata compromissione della funzionalità epatica la clearance orale (CL/F) era diminuita di circa il 50% rispetto a quella delle pazienti con funzionalità epatica normale. La riduzione della clearance osservata nelle volontarie con moderata compromissione della funzionalità epatica non ha dato luogo a evidenti differenze in termini di concentrazioni sieriche di potassio. Anche in presenza di diabete e trattamento concomitante con spironolattone (due fattori che possono predisporre ad iperkaliemia) non è stato osservato un aumento del potassio sierico al di sopra del limite superiore di normalità. Si può concludere che il drospirenone è ben tollerato nelle pazienti con compromissione della funzionalità epatica lieve o moderata (Child-Pugh B). Gruppi etnici Non sono state osservate differenze cliniche rilevanti nella farmacocinetica del drospirenone o dell’etinilestradiolo tra le donne giapponesi e caucasiche. Etinilestradiolo Assorbimento Dopo somministrazione orale, l’etinilestradiolo viene assorbito rapidamente e completamente. Concentrazioni sieriche massime di circa 33 pg/ml vengono raggiunte entro 1-2 ore dopo singola assunzione. La biodisponibilità assoluta è di circa il 60%, come conseguenza di una coniugazione presistemica e del metabolismo di primo passaggio. La contemporanea ingestione di cibo ha ridotto la biodisponibilità dell’etinilestradiolo in circa il 25% dei soggetti studiati, mentre non è stato osservato nessun cambiamento negli altri. Distribuzione I livelli sierici di etinilestradiolo diminuiscono con andamento bifasico e la fase terminale di eliminazione è caratterizzata da un’emivita di circa 24 ore. L’etinilestradiolo è in gran parte legato all’albumina sierica (circa il 98,5%), ma in modo aspecifico, e induce un aumento nelle concentrazioni sieriche della SHBG e della globulina legante i corticoidi (CBG). È stato calcolato un volume apparente di distribuzione di circa 5 l/kg. Metabolismo L’etinilestradiolo è soggetto a coniugazione presistemica sia nella mucosa dell’intestino tenue sia nel fegato. L’etinilestradiolo è metabolizzato principalmente mediante idrossilazione aromatica, ma si forma una grande varietà di metaboliti idrossilati e metilati, che sono presenti sia come metaboliti liberi sia come coniugati con glucuronidi e solfati. La clearance metabolica dell’etinilestradiolo è di circa 5 ml/min/kg. Eliminazione L’etinilestradiolo non viene escreto in forma immodificata in misura significativa. I metaboliti dell’etinilestradiolo vengono escreti secondo un rapporto urina/bile di 4:6. L’emivita di escrezione dei metaboliti è di circa 1 giorno. Condizioni in Steady-State Le condizioni di steady-state si raggiungono durante la seconda metà di un ciclo di trattamento e i livelli di etinilestradiolo nel siero si accumulano secondo un fattore compreso approssimativamente tra 2,0 e 2,3. 50 Riassunto delle caratteristiche del prodotto - Lusinelle 5.3 Dati preclinici di sicurezza Negli animali di laboratorio gli effetti del drospirenone e dell’etinilestradiolo sono limitati a quelli associati alla loro riconosciuta attività farmacologica. In particolare, gli studi di tossicità riproduttiva hanno rivelato negli animali effetti embriotossici e fetotossici che sono considerati specie-specifici. A esposizioni superiori a quelle che si verificano nelle utilizzatrici di Lusinelle, si sono osservati effetti sulla differenziazione sessuale nei feti di ratto, ma non nella scimmia. 6. INFORMAZIONI FARMACEUTICHE 6.1 Elenco degli eccipienti Nucleo della compressa Lattosio monoidrato Amido pregelatinizzato (mais) Povidone Croscarmellosa sodica Polisorbato 80 Magnesio stearato Rivestimento della compressa Alcool polivinilico parzialmente idrolizzato Titanio diossido (E171) Macrogol 3350 Talco Ferro ossido giallo (E172) Ferro ossido rosso (E172) Ferro ossido nero (E172). 6.2 Incompatibilità Non pertinente. 6.3 Periodo di validità 3 anni. 6.4 Precauzioni particolari per la conservazione Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione. 6.5 Natura e contenuto del contenitore Blister in lamina di alluminio PVC/PVDC. Confezioni da: 1 x 21 compresse rivestite con film. 2 x 21 compresse rivestite con film. 3 x 21 compresse rivestite con film. 6 x 21 compresse rivestite con film. 13 x 21 compresse rivestite con film. È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate. 6.6 Precauzioni particolari per lo smaltimento e la manipolazione Nessuna istruzione particolare. Riassunto delle caratteristiche del prodotto - Lusinelle 51 7. TITOLARE DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO Teva Italia S.r.l. Via Messina 38 20154 Milano 8. NUMERO (I) DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO AIC n. 041715018/M 0,02/3 mg compresse rivestite con film 1 x 21 compresse in blister PVC/PVDC-AL AIC n. 041715020/M 0,02/3 mg compresse rivestite con film 2 x 21 compresse in blister PVC/PVDC-AL AIC n. 041715032/M 0,02/3 mg compresse rivestite con film 3 x 21 compresse in blister PVC/PVDC-AL AIC n. 041715044/M 0,02/3 mg compresse rivestite con film 6 x 21 compresse in blister PVC/PVDC-AL AIC n. 041715057/M 0,02/3 mg compresse rivestite con film 13 x 21 compresse in blister PVC/PVDC-AL 9. DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/ RINNOVO DELL’AUTORIZZAZIONE Maggio 2012. 10. DATA DI REVISIONE DEL TESTO 52 Lusine RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO 1. DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE Lusine 0,03 mg/3 mg compresse rivestite con film. 2. COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA Ogni compressa rivestita con film contiene 0,03 mg di etinilestradiolo e 3 mg di drospirenone. Eccipiente: lattosio monoidrato 62 mg. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1. 3. FORMA FARMACEUTICA Compresse rivestite con film. Compresse rivestite con film gialle e rotonde. 4. INFORMAZIONI CLINICHE 4.1 Indicazioni terapeutiche Contraccezione orale. 4.2 Posologia e modo di somministrazione Via di somministrazione: uso orale. Come assumere Lusine Le compresse devono essere assunte ogni giorno circa alla stessa ora, se necessario con una piccola quantità di liquido, e nell’ordine indicato sulla confezione blister. Una compressa deve essere assunta giornalmente per 21 giorni consecutivi. Ciascuna confezione successiva deve essere iniziata dopo un intervallo libero da pillola di sette giorni, durante il quale si verifica di solito un sanguinamento da sospensione. Questo inizia di solito a 2-3 giorni di distanza dall’assunzione dell’ultima compressa e può non essere ancora terminato prima dell’inizio della confezione successiva. Come iniziare il trattamento con Lusine Nessun uso precedente di contraccettivi ormonali (nel mese precedente) La prima compressa deve essere assunta il primo giorno del ciclo mestruale naturale (cioè il primo giorno della mestruazione). Passaggio da un contraccettivo ormonale combinato [contraccettivo orale combinato (COC), anello vaginale o cerotto transdermico] La donna deve iniziare il trattamento con Lusine preferibilmente il giorno dopo l’ultima compressa attiva (l’ultima compressa contenente i principi attivi) del precedente COC, o comunque entro il giorno successivo il consueto intervallo libero da pillola o successivo l’ultima compressa di placebo del precedente COC. Nel caso sia stato usato un anello vaginale o un cerotto transdermico, la donna deve iniziare il trattamento con Lusine preferibilmente il giorno della rimozione, o comunque entro il giorno in cui deve essere effettuata l’applicazione successiva. Passaggio da un contraccettivo a base di solo progestinico (pillola a base di solo progestinico, iniezione, impianto) o da un sistema intrauterino a rilascio di progestinico (IUS) La donna può passare in qualsiasi momento dalla pillola a base di solo progestinico (da un impianto o da uno IUS, il giorno della sua rimozione; da un iniettabile, il Riassunto delle caratteristiche del prodotto - Lusine 53 giorno in cui deve essere praticata l’iniezione successiva) a Lusine, tuttavia, in tutti questi casi, deve essere avvertita di adottare un metodo contraccettivo supplementare di barriera per i primi 7 giorni di assunzione della compressa. Dopo un aborto nel primo trimestre di gravidanza La donna può iniziare immediatamente, senza bisogno di ulteriori misure contraccettive. Dopo un parto o un aborto nel secondo trimestre di gravidanza La donna deve essere avvertita di iniziare fra il 21° e il 28° giorno dopo un parto o un aborto nel secondo trimestre di gravidanza. In caso di inizio successivo, la donna deve essere avvertita di adottare un metodo contraccettivo supplementare di barriera per i primi 7 giorni. Tuttavia, se nel frattempo si fossero avuti rapporti sessuali, è necessario escludere una gravidanza, oppure attendere la mestruazione successiva, prima di iniziare a usare il COC. Per le donne che allattano al seno vedere paragrafo 4.6. Comportamento in caso di mancata assunzione delle compresse Se il ritardo nell’assunzione di una compressa è inferiore alle 12 ore, la protezione contraccettiva non si riduce. La donna deve assumere la compressa appena se ne ricorda e deve quindi assumere le compresse successive alla stessa ora. Se il ritardo nell’assunzione di una compressa è superiore alle 12 ore, la protezione contraccettiva può essere ridotta. Nel caso di dimenticanza delle compresse valgono le seguenti due regole di base: 1. l’assunzione delle compresse non deve mai essere interrotta per più di 7 giorni; 2. sono necessari 7 giorni di assunzione ininterrotta delle compresse per ottenere un’adeguata soppressione dell’asse ipotalamo-ipofisi-ovaio. Di conseguenza, nella pratica quotidiana possono essere dati i seguenti suggerimenti: – 1a settimana – La compressa dimenticata deve essere assunta non appena la donna se ne ricorda, anche se ciò comporta l’assunzione di due compresse contemporaneamente. Quindi si deve continuare ad assumere le compresse alla stessa ora. Inoltre, per i successivi 7 giorni deve essere adottato un metodo contraccettivo di barriera, come il profilattico. Se nei 7 giorni precedenti si sono avuti rapporti sessuali, deve essere presa in considerazione la possibilità che si sia instaurata una gravidanza. Quanto maggiore è il numero di compresse dimenticate e più tale dimenticanza è vicina all’intervallo libero da pillola, tanto più elevato è il rischio di gravidanza. – 2a settimana – La compressa dimenticata deve essere assunta non appena la donna se ne ricorda, anche se ciò comporta l’assunzione di due compresse contemporaneamente. Quindi si deve continuare ad assumere le compresse alla stessa ora. Se le compresse sono state assunte in modo corretto nei 7 giorni precedenti, non è necessario adottare altri metodi contraccettivi supplementari. Tuttavia, se è stata dimenticata più di una compressa, la donna deve essere avvertita di utilizzare precauzioni aggiuntive per 7 giorni. – 3a settimana – Considerata l’imminenza dell’intervallo di 7 giorni libero da pillola, il rischio di ridotta affidabilità contraccettiva è maggiore. Tuttavia, modificando lo schema di assunzione delle compresse, si può ancora prevenire la riduzione della protezione contraccettiva. Adottando una delle due seguenti opzioni, non è pertanto necessario adottare misure contraccettive supplementari, a condizione che nei 7 giorni precedenti la prima compressa dimenticata tutte le compresse siano state assunte correttamente. In caso contrario, si deve seguire la prima delle due opzioni e adottare misure contraccettive supplementari nei 7 giorni seguenti. 54 Riassunto delle caratteristiche del prodotto - Lusine La compressa dimenticata deve essere assunta non appena la donna se ne ricorda, anche se ciò comporta l’assunzione di due compresse contemporaneamente. Quindi si deve continuare ad assumere le compresse alla stessa ora. La confezione successiva deve essere iniziata immediatamente dopo la fine di quella in uso, cioè senza osservare alcuna pausa fra le due confezioni. È improbabile che si verifichi emorragia da sospensione prima del termine della seconda confezione; tuttavia, durante l’assunzione delle compresse, possono presentarsi spotting o sanguinamento da rottura. Si può anche avvertire di interrompere l’assunzione delle compresse della confezione in uso. Si deve osservare un intervallo libero da pillola che duri fino a 7 giorni, compresi quelli nei quali sono state dimenticate le compresse, e successivamente riprendere con una nuova confezione. Se la donna ha dimenticato di prendere alcune compresse e nel primo regolare intervallo libero da pillola non si presenta emorragia da sospensione, deve essere considerata la possibilità di una gravidanza in atto. Avvertenze in caso di disturbi gastro-intestinali In caso di gravi disturbi gastro-intestinali (per esempio vomito o diarrea), l’assorbimento può risultare incompleto e devono essere adottate misure contraccettive supplementari. In caso di vomito entro 3-4 ore dall’assunzione di una compressa, deve essere assunta quanto prima una nuova compressa (sostitutiva). Se possibile, la nuova compressa deve essere assunta entro 12 ore dalla consueta ora di assunzione. Se passano più di 12 ore, si applicano le istruzioni relative alla dimenticanza delle compresse, come illustrato nel paragrafo 4.2. “Comportamento in caso di più mancata assunzione delle compresse”. Se non si vuole modificare il consueto schema posologico, si deve prelevare la(e) compressa(e) necessaria(e) da un’altra confezione. Come posticipare un’emorragia da sospensione Per ritardare una mestruazione la donna deve continuare con un’altra confezione di Lusine senza osservare l’intervallo libero da pillola. L’assunzione può essere proseguita per il tempo desiderato fino alla fine della seconda confezione. Durante l’assunzione prolungata, la donna può presentare sanguinamenti da rottura o spotting. L’assunzione di Lusine deve riprendere regolarmente dopo l’intervallo di 7 giorni libero da pillola. Per spostare le mestruazioni a un altro giorno della settimana rispetto a quello in cui si verificano con lo schema attuale, si può abbreviare il primo intervallo libero da pillola per i giorni desiderati. Quanto più breve sarà tale intervallo, tanto maggiore sarà la possibilità di non presentare emorragia da sospensione, ma sanguinamenti da rottura o spotting durante la confezione successiva (come quando si vuole ritardare la mestruazione). 4.3 Controindicazioni I contraccettivi orali combinati (COC) non devono essere usati in presenza di una qualsiasi delle condizioni sotto elencate. Nel caso in cui una di tali condizioni si presenti per la prima volta durante l’uso del COC, il trattamento deve essere interrotto immediatamente. – Trombosi venosa in atto o pregressa (trombosi venosa profonda, embolia polmonare). – Trombosi arteriosa in atto o pregressa (per es. infarto miocardico) o condizioni prodromiche (per es. angina pectoris e attacco ischemico transitorio). – Accidente cerebrovascolare in atto o pregresso. Riassunto delle caratteristiche del prodotto - Lusine 55 – Presenza di un fattore di rischio grave o di più fattori di rischio per la trombosi arteriosa: • diabete mellito con sintomi vascolari; • grave ipertensione; • grave dislipoproteinemia. – Predisposizione ereditaria o acquisita alla trombosi venosa o arteriosa, come APCresistenza, deficit di antitrombina-III, deficit di proteina C, deficit di proteina S, iperomocisteinemia e anticorpi antifosfolipidi (anticorpi anticardiolipina, lupus anticoagulant). – Pancreatite in atto o pregressa, se associata a grave ipertrigliceridemia. – Grave patologia epatica in atto o pregressa, fino al ritorno alla normalità dei valori della funzionalità epatica. – Insufficienza renale grave o acuta. – Tumori epatici (benigni o maligni) in atto o pregressi. – Patologie maligne accertate o sospette, dipendenti dagli steroidi sessuali (per es. degli organi genitali o della mammella). – Sanguinamento della vagina non diagnosticato. – Anamnesi di emicrania accompagnata da sintomi neurologici focali. – Ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti di Lusine compresse rivestite con film. 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni d’impiego Avvertenze In presenza di una qualsiasi delle seguenti condizioni/fattori di rischio, i benefici dell’uso dei COC devono essere valutati attentamente rispetto ai rischi per ciascuna donna e discussi con lei prima che decida di iniziare l’assunzione del medicinale. In caso di aggravamento, esacerbazione o comparsa per la prima volta di una qualsiasi di tali condizioni o fattori di rischio, la donna deve rivolgersi al medico. Il medico deciderà se deve essere interrotto l’uso del COC. Disturbi circolatori L’impiego di qualunque contraccettivo orale combinato comporta un aumento del rischio di tromboembolismo venoso (TEV) rispetto al non uso. Il rischio aggiuntivo di TEV è massimo nel primo anno se la donna non ha mai fatto uso di un contraccettivo orale combinato. Gli studi epidemiologici hanno evidenziato che l’incidenza di TEV nelle donne senza fattori di rischio noti per la TEV che usano contraccettivi orali combinati a basso dosaggio estrogenico (<50 mcg di etinilestradiolo) varia da circa 20 casi per 100.000 anni-donna (per i COC contenenti levonorgestrel) a 40 casi per 100.000 anni-donna (per i COC contenenti desogestrel/gestodene). Questo a fronte di 5-10 casi per 100.000 anni-donna per le non utilizzatrici e 60 casi per 100.000 gravidanze. La TEV è fatale nell’1-2% dei casi. Studi epidemiologici hanno mostrato che il rischio di TEV per contraccettivi orali contenenti drospirenone è più elevato rispetto a quello per contraccettivi orali contenenti levonorgestrel (cosiddetti preparati di seconda generazione) e può essere simile al rischio riscontrato per contraccettivi orali contenenti desogestrel/gestodene (cosiddetti preparati di terza generazione). Gli studi epidemiologici hanno anche associato l’uso di contraccettivi orali combinati a un aumentato rischio di tromboembolismo arterioso (infarto miocardico, attacco ischemico transitorio). Molto raramente, in donne che usavano la pillola contraccettiva, sono stati segnalati casi di trombosi in altri distretti vascolari, per esempio, vene e arterie epatiche, me- 56 Riassunto delle caratteristiche del prodotto - Lusine senteriche, renali, cerebrali o retiniche. Non c’è consenso sul fatto che la comparsa di questi eventi sia associata con l’uso dei contraccettivi ormonali. I sintomi degli eventi trombotici/tromboembolici venosi o arteriosi o di un accidente cerobrovascolare possono comprendere: – dolore unilaterale insolito e/o gonfiore a una gamba; – forte e improvviso dolore toracico, indipendentemente dall’irradiazione al braccio sinistro; – improvvisa mancanza di respiro; – insorgenza improvvisa di tosse; – cefalea insolita, intensa e prolungata; – improvvisa perdita parziale o completa della vista; – diplopia; – linguaggio indistinto o afasia; – vertigini; – collasso con o senza attacchi epilettici focali; – improvvisa debolezza o intorpidimento molto marcato di un lato o di una parte del corpo; – disturbi motori; – addome “acuto”. Il rischio di complicazioni tromboemboliche venose nelle utilizzatrici di COC aumenta con: – l’età; – anamnesi familiare positiva (tromboembolismo venoso in un fratello o in un genitore in età relativamente precoce). Se si sospetta una predisposizione ereditaria, la donna deve essere indirizzata a uno specialista per un parere, prima di decidere di assumere qualsiasi COC; – prolungata immobilizzazione, interventi chirurgici maggiori, qualsiasi tipo di intervento chirurgico alle gambe o traumi importanti. In tali situazioni è consigliabile interrompere l’uso della pillola (nel caso di chirurgia elettiva, almeno quattro settimane prima) e non riprenderlo fino a due settimane dopo la completa ripresa della mobilità. Se l’uso della pillola non è stato interrotto prima, deve essere preso in considerazione un trattamento antitrombotico; – obesità (indice di massa corporea superiore a 30 kg/m²); – non c’è consenso sul possibile ruolo delle vene varicose e della tromboflebite superficiale sull’esordio o sulla progressione della trombosi venosa. Il rischio di complicazioni tromboemboliche arteriose o di un accidente cerebrovascolare nelle utilizzatrici di COC aumenta con: – l’età; – il fumo (alle donne di età superiore ai 35 anni deve essere fortemente raccomandato di non fumare se desiderano usare un COC); – dislipoproteinemia; – ipertensione; – emicrania; – obesità (indice di massa corporea superiore a 30 kg/m²); – anamnesi familiare positiva (tromboembolismo arterioso in un fratello o in un genitore in età relativamente precoce). Se si sospetta una predisposizione ereditaria, la donna deve essere indirizzata a uno specialista per un parere, prima di decidere di assumere qualsiasi COC; – valvulopatia; – fibrillazione atriale. Riassunto delle caratteristiche del prodotto - Lusine 57 La presenza di un fattore di rischio grave o di più fattori di rischio per patologie vascolari o arteriose, rispettivamente, può anche rappresentare una controindicazione. Deve essere considerata anche la possibilità di una terapia anticoagulante. Le utilizzatrici di COC devono essere specificamente avvisate di contattare il medico qualora si manifestino possibili sintomi di trombosi. In caso di trombosi sospetta o accertata, l’uso del COC deve essere interrotto. Deve essere adottato un adeguato metodo contraccettivo alternativo a causa della teratogenicità della terapia anticoagulante (cumarinici). Deve essere tenuto presente l’aumento del rischio di tromboembolismo durante il puerperio (per informazioni su “Gravidanza e allattamento” vedere paragrafo 4.6). Altre condizioni mediche che sono state associate a eventi avversi vascolari comprendono diabete mellito, lupus eritematoso sistemico, sindrome emolitico-uremica, patologie infiammatorie croniche dell’intestino (morbo di Crohn o colite ulcerosa) e drepanocitosi. Un aumento nella frequenza o nella gravità dell’emicrania durante l’uso di un COC (che può essere prodromico di un evento cerebrovascolare) deve rappresentare un motivo d’interruzione immediata del COC. Tumori In alcuni studi epidemiologici è stato segnalato un aumentato rischio di cancro della cervice nelle utilizzatrici di COC per lunghi periodi (>5 anni), ma è tuttora controverso in che misura questo risultato sia attribuibile agli effetti confondenti dovuti al comportamento sessuale e a altri fattori quali il papilloma virus umano (HPV). Una meta-analisi di 54 studi epidemiologici ha evidenziato che le donne che usano correntemente COC hanno un rischio relativo lievemente superiore (RR = 1,24) di avere diagnosticato un cancro della mammella. L’eccesso di rischio scompare gradualmente nel corso dei 10 anni successivi all’interruzione dei COC. Poiché il cancro della mammella è raro nelle donne al di sotto dei 40 anni, il numero di casi in più di cancro della mammella diagnosticati in donne che usano o che hanno usato recentemente COC è modesto in rapporto al rischio complessivo di cancro della mammella. Tali studi non forniscono evidenze di una relazione causale. L’aumento del rischio osservato può essere dovuto a una più precoce diagnosi di cancro della mammella nelle donne che usano COC, agli effetti biologici degli stessi o a una combinazione di entrambi i fattori. Il cancro mammario diagnosticato nelle utilizzatrici di COC tende a essere clinicamente meno avanzato rispetto a quello diagnosticato nelle donne che non ne hanno mai fatto uso. Nelle donne che assumono COC sono stati segnalati raramente tumori epatici benigni e, ancor più raramente, tumori epatici maligni. In casi isolati, questi tumori hanno provocato emorragia intra-addominale che ha messo la paziente in pericolo di vita. Se si presenta un forte dolore nella parte alta dell’addome, ingrossamento epatico o segni indicativi di emorragia intra-addominale, nella diagnosi differenziale deve essere preso in considerazione il tumore epatico. Con l’uso dei COC a più alto dosaggio (50 mcg di etinilestradiolo) il rischio di cancro dell’endometrio e ovarico è ridotto. Rimane da confermare se questo valga anche per i COC a più basso dosaggio. Altre condizioni La componente progestinica di Lusine è un antagonista dell’aldosterone con proprietà di risparmio del potassio. Nella maggior parte dei casi, non sono da attendersi aumenti dei livelli di potassio. In uno studio clinico, tuttavia, in alcune pazienti con compromissione della funzionalità renale lieve o moderata che assumevano contemporaneamente medicinali risparmiatori di potassio, i livelli sierici di potassio sono 58 Riassunto delle caratteristiche del prodotto - Lusine aumentati leggermente, ma non in modo significativo, durante la somministrazione di drospirenone. Quindi, si raccomanda di controllare il potassio sierico durante il primo ciclo di trattamento nelle pazienti che presentano insufficienza renale e che hanno un valore di potassio serico pre-trattamento nella parte alta dell’intervallo di riferimento, e in modo particolare se assumono contemporaneamente medicinali risparmiatori di potassio. Vedere anche il paragrafo 4.5. Le donne con ipertrigliceridemia o anamnesi familiare di tale condizione, possono presentare un rischio aumentato di pancreatite durante l’uso di COC. Benché in molte donne che assumono COC sia stato riscontrato un lieve innalzamento della pressione sanguigna, un aumento clinicamente rilevante è evento raro. Solo in questi rari casi è giustificata un’immediata sospensione dei COC. Se, durante l’uso di un COC in una paziente con pre-esistente ipertensione, valori della pressione sanguigna costantemente elevati o un incremento significativo della pressione sanguigna non rispondono adeguatamente al trattamento anti-ipertensivo, il COC deve essere sospeso. Se ritenuto appropriato, l’impiego del COC può essere ripreso qualora, a seguito di terapia antiipertensiva, la pressione sanguigna si sia normalizzata. Sia durante la gravidanza sia durante l’assunzione di COC è stata segnalata comparsa o aggravamento delle condizioni di seguito elencate, tuttavia, le prove di un’associazione con l’uso dei COC non sono decisive: ittero e/o prurito da colestasi, formazione di calcoli biliari, porfiria, lupus eritematoso sistemico, sindrome emolitico-uremica, corea di Sydenham, herpes gravidico, perdita dell’udito da otosclerosi. Nelle donne con angioedema ereditario, gli estrogeni esogeni possono indurre o aggravare i sintomi dell’angioedema. Disturbi acuti o cronici della funzione epatica possono richiedere l’interruzione del trattamento con il COC fino a quando gli indici di funzionalità epatica non siano tornati alla norma. La ricomparsa di ittero colestatico e/o prurito da colestasi precedentemente manifestatosi in gravidanza o durante un precedente trattamento con steroidi sessuali richiede l’interruzione del COC. Sebbene i COC possono avere un effetto sulla resistenza periferica all’insulina e sulla tolleranza al glucosio, non vi è prova della necessità di modificare il regime terapeutico nelle pazienti diabetiche che usano COC a basso dosaggio (contenenti <0,05 mg di etinilestradiolo). Tuttavia, le donne diabetiche devono essere attentamente osservate, specialmente all’inizio del trattamento con COC. Durante l’uso di COC è stato segnalato aggravamento della depressione endogena, dell’epilessia, del morbo di Crohn e della colite ulcerosa. Occasionalmente può verificarsi cloasma, specialmente nelle donne con un’anamnesi di cloasma gravidico. Le donne con tendenza al cloasma devono evitare l’esposizione al sole o ai raggi ultravioletti durante l’uso dei COC. Questo medicinale contiene 62 mg di lattosio per compressa. Le pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, carenza di Lapp lattasi o malassorbimento di glucosio-galattosio che seguono una dieta senza lattosio devono tenere conto di questa quantità. Esame/consulenza medica Prima di iniziare o di riprendere l’uso di Lusine, deve essere eseguita un’anamnesi medica completa (compresa quella familiare) ed escludere una gravidanza in corso. Deve essere misurata la pressione del sangue e deve essere effettuato un esame fisico completo, tenendo presenti le controindicazioni (vedere paragrafo 4.3) e le avvertenze (vedere paragrafo 4.4). La donna deve essere anche indirizzata a una attenta lettura del foglio illustrativo e all’osservanza dei consigli ivi riportati. La frequenza e il tipo dei controlli devono essere adattati alla singola paziente, seguendo la pratica medica corrente. Riassunto delle caratteristiche del prodotto - Lusine 59 Le donne devono essere avvisate che i contraccettivi orali non proteggono dall’infezione da HIV (AIDS) o da altre malattie a trasmissione sessuale. Ridotta efficacia L’efficacia dei COC può essere ridotta in caso di, ad esempio, dimenticanza delle compresse (vedere paragrafo 4.2), di disturbi gastro-intestinali (vedere paragrafo 4.2) o di somministrazione contemporanea di altri medicinali (vedere paragrafo 4.5). Ridotto controllo del ciclo Con tutti i COC possono verificarsi sanguinamenti irregolari (spotting o emorragia da rottura), specialmente nei primi mesi d’uso. Pertanto, la valutazione di eventuali perdite ematiche irregolari ha significato solo dopo un periodo di adattamento di circa tre cicli. Se le emorragie irregolari persistono o si manifestano dopo cicli precedentemente regolari, si deve prendere in considerazione una eziologia non ormonale e devono essere attuate misure diagnostiche adeguate per escludere forme maligne o una gravidanza. Questo può includere il raschiamento. In alcune donne può non verificarsi sanguinamento da sospensione durante l’intervallo libero da pillola. Se il COC è stato assunto secondo le indicazioni descritte nel paragrafo 4.2, è improbabile che la donna sia incinta. Tuttavia, se prima della mancata emorragia da sospensione il COC non è stato assunto secondo le indicazioni, oppure le emorragie da sospensione non verificatesi sono due, è necessario escludere una gravidanza prima di proseguire l’uso del COC. 4.5 Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione Nota: devono essere consultate le informazioni sui medicinali concomitanti per identificare possibili interazioni. Influenza di altri medicinali su Lusine Le interazioni tra i contraccettivi orali e altri medicinali possono portare a emorragie da rottura e/o all’insuccesso del metodo contraccettivo. In letteratura sono state segnalate le seguenti interazioni. Metabolismo epatico Possono verificarsi interazioni con farmaci che inducono gli enzimi epatici, che possono risultare in un aumento della clearance degli ormoni sessuali [per esempio, fenitoina, barbiturici, primidone, carbamazepina, rifampicina, bosentan e medicinali per l’HIV (per esempio, ritonavir, nevirapina) e possibilmente anche oxcarbazepina, topiramato, felbamato, griseofulvina e prodotti contenenti il rimedio erboristico Erba di San Giovanni (Hypericum perforatum)]. L’induzione enzimatica massima si osserva generalmente dopo circa 10 giorni, ma può persistere per almeno 4 settimane dopo la sospensione della terapia da farmaco. Interferenza con la circolazione enteroepatica Sono stati segnalati insuccessi del metodo contraccettivo anche con antibiotici come le penicilline e le tetracicline. Il meccanismo di tale effetto non è stato chiarito. Comportamento Le donne in trattamento per brevi periodi con una qualsiasi delle suddette classi di medicinali o singoli principi attivi (induttori degli enzimi epatici), a parte la rifampicina, devono adottare temporaneamente un metodo contraccettivo di barriera supplemen- 60 Riassunto delle caratteristiche del prodotto - Lusine tare oltre al COC, ad esempio per tutta la durata della somministrazione contemporanea del medicinale e nei 7 giorni successivi alla sospensione del trattamento. Le donne che assumono rifampicina devono adottare un metodo contraccettivo di barriera in aggiunta al COC per il periodo della somministrazione della rifampicina e nei 28 giorni successivi alla sospensione del trattamento. Alle donne in trattamento a lungo termine con principi attivi che inducono gli enzimi epatici, si raccomanda di utilizzare un altro metodo contraccettivo non ormonale affidabile. Le donne in trattamento con antibiotici (a parte la rifampicina, vedi sopra) devono continuare a usare il metodo di barriera fino a 7 giorni dopo la fine del trattamento. Se la somministrazione del medicinale concomitante si estende oltre il termine della confezione corrente del COC, la confezione successiva di COC deve essere iniziata senza osservare il consueto intervallo libero da pillola. I principali metaboliti del drospirenone nel plasma umano vengono prodotti senza il coinvolgimento del sistema del citocromo P450. È improbabile quindi che gli inibitori di tale sistema enzimatico influenzano il metabolismo del drospirenone. Influenza di Lusine su altri medicinali I contraccettivi orali possono influenzare il metabolismo di alcuni principi attivi. Di conseguenza, le concentrazioni plasmatiche e tissutali possono sia aumentare (per esempio ciclosporina) sia diminuire (per esempio lamotrigina). Sulla base degli studi di inibizione in vitro e degli studi di interazione in vivo eseguiti su donne volontarie che usavano omeprazolo, simvastatina e midazolam come substrato marker, un’interazione del drospirenone, alla dose di 3 mg, con il metabolismo di altri principi attivi è improbabile. Altre interazioni Nelle pazienti senza insufficienza renale, l’uso concomitante di drospirenone e di ACE-inibitori o FANS non ha mostrato di esercitare un effetto significativo sul potassio sierico. Tuttavia, l’uso contemporaneo di Lusine con antagonisti dell’aldosterone o diuretici risparmiatori di potassio non è stato studiato. In questo caso, deve essere controllato il potassio sierico durante il primo ciclo di trattamento. Vedere anche paragrafo 4.4. Esami di laboratorio L’uso di steroidi ad azione contraccettiva può influenzare i risultati di alcuni esami di laboratorio, fra cui i parametri biochimici relativi alla funzionalità epatica, tiroidea, surrenalica e renale, i livelli plasmatici delle proteine (carrier), quali per es. la globulina legante i corticosteroidi e le frazioni lipido/lipoproteiche, i parametri del metabolismo glucidico e i parametri della coagulazione e della fibrinolisi. Le variazioni generalmente rimangono entro i limiti di norma. Il drospirenone provoca un aumento dell’attività reninica plasmatica e dell’aldosterone plasmatico, a causa della sua debole attività antimineralcorticoide. 4.6 Fertilità, gravidanza e allattamento Gravidanza Lusine non è indicato in gravidanza. In caso di gravidanza durante l’utilizzo di Lusine, il medicinale deve essere immediatamente sospeso. Studi epidemiologici di grandi dimensioni non hanno rivelato né aumento del rischio di malformazioni congenite in bambini nati da donne che avevano fatto uso di COC prima della gravidanza, né effetti teratogeni in caso di assunzione accidentale di COC durante la gravidanza. 61 Riassunto delle caratteristiche del prodotto - Lusine Studi sperimentali sull’animale hanno rivelato effetti indesiderati durante la gravidanza e l’allattamento (vedere paragrafo 5.3). In base a questi dati sull’animale non possono essere esclusi effetti indesiderati dovuti all’azione ormonale dei principi attivi. Tuttavia, l’esperienza clinica generale con i COC durante la gravidanza non ha fornito alcuna prova di un reale effetto indesiderato nell’uomo. I dati disponibili sull’uso di Lusine in gravidanza sono troppo limitati per poter trarre conclusioni circa gli effetti negativi di Lusine sulla gravidanza o sulla salute del feto o del neonato. A tutt’oggi non sono disponibili dati epidemiologici rilevanti. Allattamento La lattazione può essere influenzata dai COC, in quanto questi possono ridurre la quantità e modificare la composizione del latte materno. Quindi, non è raccomandato l’uso dei COC fino al termine dell’allattamento al seno. Modeste quantità di steroidi ad azione contraccettiva e/o dei loro metaboliti possono essere escrete nel latte materno durante l’uso di COC. Tali quantità possono avere effetti sul bambino. 4.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari Non sono stati effettuati studi sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari. Non è stato osservato alcun effetto sulla capacità di guidare e di usare macchinari nelle utilizzatrici di COC. 4.8 Effetti indesiderati Per gli effetti indesiderati gravi nelle utilizzatrici di COC vedere paragrafo 4.4. Durante l’uso di Lusine sono state segnalate le seguenti reazioni avverse al farmaco: Frequenza delle reazioni avverse Classificazione per sistemi e organi Comune ≥1/100 Non comune < 1/100, ≥1/1000 Disturbi del sistema immunitario Ipersensibilità, asma. Patologie endocrine Disturbi mestruali, emorragie intermestruali, dolore al seno. Patologie del sistema nervoso Cefalea, umore depresso. Secrezione mammaria. Alterazioni della libido. Patologie dell’orecchio e del labirinto Ipoacusia. Patologie vascolari Emicrania. Patologie gastrointestinali Nausea. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Raro < 1/1000 Ipertensione, ipotensione. Tromboembolismo. Vomito. Acne, eczema, prurito. Leucorrea, moniliasi vaginale. Eritema nodoso, eritema multiforme. Vaginite. Ritenzione idrica, variazioni del peso corporeo. Nelle utilizzatrici di COC sono state segnalate le seguenti reazioni avverse gravi, discusse nel paragrafo 4.4 “Avvertenze speciali e precauzioni d’impiego”: – disturbi tromboembolici venosi; – disturbi tromboembolici arteriosi; 62 Riassunto delle caratteristiche del prodotto - Lusine – ipertensione; – tumori epatici; – insorgenza o aggravamento di condizioni per le quali l’associazione con l’uso dei COC non è dimostrata: morbo di Crohn, colite ulcerosa, epilessia, emicrania, mioma uterino, porfiria, lupus eritematoso sistemico, herpes gravidico, corea di Sydenham, sindrome emolitico-uremica, ittero colestatico; – cloasma; – disturbi cronici o acuti della funzionalità epatica possono richiedere l’interruzione dei COC fino a quando gli indici di funzionalità epatica non siano ritornati nella norma; – nelle donne con angioedema ereditario gli estrogeni esogeni possono indurre o aggravare i sintomi dell’angioedema. La frequenza di diagnosi di cancro mammario tra le utilizzatrici di contraccettivi orali è aumentata molto lievemente. Dato che il cancro mammario è raro nelle donne di età inferiore ai 40 anni, il numero di casi in più è modesto rispetto al rischio complessivo di cancro mammario. Non è noto se vi sia un rapporto di causalità con i COC. Per ulteriori informazioni vedere i paragrafi 4.3 e 4.4. 4.9 Sovradosaggio Non si ha a oggi esperienza di sovradosaggio con Lusine. Sulla base dell’esperienza generale con i contraccettivi orali combinati, i sintomi che possono possibilmente verificarsi in tal caso sono: nausea, vomito e, nelle ragazze giovani, lievi sanguinamenti vaginali. Non vi sono antidoti e l’ulteriore trattamento deve essere sintomatico. 5. PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE 5.1 Proprietà farmacodinamiche Categoria farmacoterapeutica (ATC): progestinici ed estrogeni, combinazioni fisse. Codice ATC: G03AA12. Pearl Index per l’insuccesso del metodo: 0,09 (limite superiore dell’intervallo di confidenza bilaterale al 95%: 0,32). Pearl Index complessivo (insuccesso del metodo + errore della paziente): 0,57 (limite superiore dell’intervallo di confidenza bilaterale al 95%: 0,90). L’effetto contraccettivo di Lusine si basa sull’interazione di vari fattori, i più importanti dei quali sono l’inibizione dell’ovulazione e i cambiamenti che si verificano a livello dell’endometrio. Lusine è un contraccettivo orale combinato contenente etinilestradiolo e il progestinico drospirenone. Alla dose terapeutica, il drospirenone possiede anche proprietà antiandrogene e deboli proprietà antimineralcorticoidi. Esso è privo di attività estrogenica, glucocorticoide e antiglucocorticoide. Questo conferisce al drospirenone un profilo farmacologico molto simile a quello del progesterone naturale. Dai dati degli studi clinici sembra che le deboli proprietà antimineralcorticoidi di Lusine si traducano in una debole attività antimineralcorticoide. 5.2 Proprietà farmacocinetiche Drospirenone Assorbimento Dopo somministrazione orale il drospirenone viene assorbito rapidamente e quasi completamente. Le massime concentrazioni del principio attivo nel siero di circa 38 ng/ml vengono raggiunte 1-2 ore circa dopo singola assunzione. La biodisponi- Riassunto delle caratteristiche del prodotto - Lusine 63 bilità è compresa fra il 76 e l’85%. La contemporanea ingestione di cibo non ha alcuna influenza sulla biodisponibilità del drospirenone. Distribuzione Dopo somministrazione orale, i livelli di drospirenone nel siero diminuiscono con un’emivita di 31 ore. Il drospirenone si lega all’albumina sierica, ma non alla globulina legante gli ormoni sessuali (SHBG) o alla globulina legante i corticoidi (CBG). Solamente il 3-5% delle concentrazioni totali del principio attivo nel siero sono presenti sotto forma di steroide libero. L’aumento della SHBG indotto dall’etinilestradiolo non influenza il legame del drospirenone con le proteine sieriche. Il volume apparente di distribuzione medio del drospirenone è di 3,7 ± 1,2 l/kg. Metabolismo Dopo somministrazione orale il drospirenone viene completamente metabolizzato. I principali metaboliti nel plasma sono la forma acida del drospirenone, prodotto dall’apertura dell’anello lattonico, e il 4,5-diidro-drospirenone-3-solfato, entrambi prodotti senza coinvolgimento del sistema del P450. Il drospirenone viene metabolizzato in minor misura dal citocromo P450 3A4 e si è dimostrato in grado di inibire questo enzima ed i citocromi P450 1A1, P450 2C9 e P450 2C19 in vitro. Eliminazione La clearance metabolica del drospirenone nel siero è di 1,5 ± 0,2 ml/min/kg. Il drospirenone viene escreto in forma immodificata solamente in tracce. I metaboliti del drospirenone vengono escreti con le feci e con le urine in un rapporto di circa 1,2-1,4. L’emivita di escrezione dei metaboliti con le urine e le feci è di circa 40 ore. Condizioni di steady-state Durante un ciclo di trattamento, concentrazioni sieriche massime allo steady-state di drospirenone di circa 70 ng/ml vengono raggiunte dopo circa 8 giorni di trattamento. Si verifica un accumulo di livelli sierici di drospirenone secondo un fattore pari a circa 3, come conseguenza del rapporto tra l’emivita e l’intervallo tra le somministrazioni. Popolazioni speciali Effetto della compromissione della funzionalità renale I livelli sierici di drospirenone allo steady-state nelle donne con lieve compromissione della funzionalità renale (clearance della creatinina CLcr, 50-80 ml/min) sono risultati paragonabili a quelli delle donne con funzionalità renale normale. I livelli sierici di drospirenone sono stati in media del 37% più alti nelle donne con compromissione della funzionalità renale moderata (CLcr, 30-50 ml/min) rispetto a quelli delle donne con funzionalità renale normale. Il trattamento con drospirenone è risultato anche ben tollerato dalle donne con funzionalità renale lievemente e moderatamente compromessa. Il trattamento con drospirenone non ha mostrato nessun effetto clinicamente significativo sulla concentrazione sierica di potassio. Effetto della compromissione della funzionalità epatica In uno studio per dose singola in volontarie con moderata compromissione della funzionalità epatica la clearance orale (CL/F) era diminuita di circa il 50% rispetto a quella delle pazienti con funzionalità epatica normale. La riduzione della clearance osservata nelle volontarie con moderata compromissione della funzionalità epatica non ha dato luogo a evidenti differenze in termini di concentrazioni sieriche di potassio. Anche in presenza di diabete e trattamento concomitante con spironolattone (due fattori che possono predisporre ad iperkaliemia) non è stato osservato un au- 64 Riassunto delle caratteristiche del prodotto - Lusine mento del potassio sierico al di sopra del limite superiore di normalità. Si può concludere che il drospirenone è ben tollerato nelle pazienti con compromissione della funzionalità epatica lieve o moderata (Child-Pugh B). Gruppi etnici Non sono state osservate differenze cliniche rilevanti nella farmacocinetica del drospirenone o dell’etinilestradiolo tra le donne giapponesi e caucasiche. Etinilestradiolo Assorbimento Dopo l’ingestione, l’etinilestradiolo viene assorbito rapidamente e completamente. Dopo la somministrazione di 30 mcg, concentrazioni plasmatiche di picco di 100 pg/ml si raggiungono 1-2 ore dopo l’ingestione. L’etinilestradiolo subisce un marcato effetto di primo passaggio che mostra una grande variabilità inter-individuale. La biodisponibilità assoluta è di circa il 45%. Distribuzione L’etinilestradiolo ha un volume apparente di distribuzione di 5 l/kg e un legame alle proteine plasmatiche di circa il 98%. L’etinilestradiolo induce la sintesi epatica della SHBG e della CBG. Durante il trattamento con 30 mcg di etinilestradiolo, la concentrazione plasmatica della SHBG aumenta da 70 a circa 350 nmol/l. L’etinilestradiolo passa in piccole quantità nel latte materno (0,02% della dose). Metabolismo L’etinilestradiolo viene metabolizzato completamente (clearance metabolica plasmatica 5 ml/min/kg). Eliminazione L’etinilestradiolo non viene escreto in forma immodificata in misura significativa. I metaboliti dell’etinilestradiolo vengono escreti secondo un rapporto urina/bile di 4:6. L’emivita di escrezione dei metaboliti è di circa 1 giorno. L’emivita di eliminazione è di 20 ore. Condizioni in Steady-State Le condizioni di steady-state si raggiungono durante la seconda metà di un ciclo di trattamento e i livelli di etinilestradiolo nel siero si accumulano secondo un fattore compreso approssimativamente tra 1,4 e 2,1. 5.3 Dati preclinici di sicurezza Negli animali di laboratorio gli effetti del drospirenone e dell’etinilestradiolo sono limitati a quelli associati alla loro riconosciuta attività farmacologica. In particolare, gli studi di tossicità riproduttiva hanno rivelato negli animali effetti embriotossici e fetotossici che sono considerati specie-specifici. A esposizioni superiori a quelle che si verificano nelle utilizzatrici di Lusine, si sono osservati effetti sulla differenziazione sessuale nei feti di ratto, ma non nella scimmia. 6. INFORMAZIONI FARMACEUTICHE 6.1 Elenco degli eccipienti Nucleo della compressa Lattosio monoidrato Amido di mais Amido pregelatinizzato (mais) Riassunto delle caratteristiche del prodotto - Lusine 65 Crospovidone Povidone Polisorbato 80 Magnesio stearato Rivestimento della compressa Alcool polivinilico parzialmente idrolizzato Titanio diossido (E171) Macrogol 3350 Talco Ferro ossido giallo (E172). 6.2 Incompatibilità Non pertinente. 6.3 Periodo di validità 3 anni. 6.4 Precauzioni particolari per la conservazione Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione. 6.5 Natura e contenuto del contenitore Blister in lamina di alluminio e PVC/PVDC. Confezioni da: 1 x 21 compresse rivestite con film. 2 x 21 compresse rivestite con film. 3 x 21 compresse rivestite con film. 6 x 21 compresse rivestite con film. 13 x 21 compresse rivestite con film. È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate. 6.6 Precauzioni particolari per lo smaltimento e la manipolazione Nessuna istruzione particolare. 7. TITOLARE DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO Teva Italia S.r.l. Via Messina 38 20154 Milano 8. NUMERO (I) DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO AIC n. 041716010/M 0,03/3 mg compresse rivestite con film 1 x 21 compresse in blister PVC/PVDC-AL AIC n. 041716022/M 0,03/3 mg compresse rivestite con film 2 x 21 compresse in blister PVC/PVDC-AL AIC n. 041716034/M 0,03/3 mg compresse rivestite con film 3 x 21 compresse in blister PVC/PVDC-AL 66 Riassunto delle caratteristiche del prodotto - Lusine AIC n. 041716046/M 0,03/3 mg compresse rivestite con film 6 x 21 compresse in blister PVC/PVDC-AL AIC n. 041716059/M 0,03/3 mg compresse rivestite con film 13 x 21 compresse in blister PVC/PVDC-AL 9. DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL’AUTORIZZAZIONE Maggio 2012. 10. DATA DI REVISIONE DEL TESTO 67 Deniselle RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO 1. DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE Deniselle 150 microgrammi/20 microgrammi compresse. 2. COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA Ciascuna compressa contiene 150 microgrammi di desogestrel e 20 microgrammi di etinilestradiolo. Eccipienti: 1 compressa non rivestita contiene 58 mg di lattosio anidro. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1. 3. FORMA FARMACEUTICA Compressa. Ciascuna compressa è rotonda, di colore bianco-biancastro, con diametro di 5,00 mm, non rivestita, biconvessa, con stampato in rilievo “141” su un lato e liscia sull’altro. 4. INFORMAZIONI CLINICHE 4.1 Indicazioni terapeutiche Contraccezione orale. 4.2 Posologia e modo di somministrazione Modo di somministrazione: uso orale. Deniselle 150 microgrammi/20 microgrammi compresse Le compresse devono essere assunte ogni giorno all’incirca alla stessa ora, se necessario con un po’ di liquido, nell’ordine indicato sul blister. Assumere ogni giorno una compressa per 21 giorni consecutivi. Ciascuna confezione successiva deve essere iniziata dopo un intervallo di 7 giorni libero da pillola, durante il quale si verifica di solito una emorragia da sospensione. Questa inizia in genere entro 2-3 giorni dopo l’ultima compressa e può non essere terminata prima dell’inizio della confezione successiva. Come iniziare Deniselle 150 microgrammi/20 microgrammi compresse Nessun trattamento contraccettivo ormonale precedente (nel mese passato) L’assunzione delle compresse deve iniziare il primo giorno del ciclo mestruale naturale (cioè il primo giorno della mestruazione). È possibile iniziare anche tra il secondo ed il quinto giorno del ciclo ma, durante il primo ciclo, si raccomanda di impiegare anche un metodo di barriera nei primi sette giorni di assunzione delle compresse. Passaggio da un altro contraccettivo ormonale di tipo combinato [contraccettivo orale di tipo combinato (COC), anello vaginale o cerotto transdermico] L’assunzione da parte della donna delle compresse di Deniselle 150 microgrammi/20 microgrammi compresse deve iniziare preferibilmente il giorno dopo l’ultima compressa attiva (l’ultima compressa contenente il principio attivo) del precedente COC, o al più tardi il giorno dopo il consueto intervallo libero da pillola o dopo l’ultima compressa di placebo del precedente COC. In caso di anello vaginale o cerotto transdermico, l’assunzione da parte della donna di Deniselle 150 microgrammi/20 microgrammi compresse deve iniziare preferibilmente il giorno della 68 Riassunto delle caratteristiche del prodotto - Deniselle rimozione, o al più tardi il giorno in cui sarebbe dovuta avvenire l’applicazione successiva. Passaggio da un contraccettivo a base di solo progestinico (pillola a base di solo progestinico, iniezione o impianto) o da un impianto intrauterino a rilascio progestinico (spirale) È possibile per la donna passare in qualunque momento dalla pillola a base di solo progestinico (da un impianto o dalla spirale il giorno in cui viene rimosso; da un anticoncezionale iniettabile, il giorno in cui è prevista l’iniezione successiva), ma in tutti questi casi deve essere raccomandato l’uso anche di un metodo di barriera per i primi 7 giorni di assunzione delle compresse. Dopo un aborto al primo trimestre È possibile da parte della donna iniziare immediatamente. In tal caso non c’è bisogno di ulteriori misure contraccettive. Dopo un parto o un aborto al secondo trimestre Si deve raccomandare alla donna di iniziare il trattamento nel periodo tra il 21o e il 28o giorno dopo il parto o l’aborto al secondo trimestre. Se inizia più tardi, si deve suggerire alla donna anche l’impiego di un metodo di barriera nei primi 7 giorni. Tuttavia se si fossero già avuti rapporti sessuali, prima di iniziare effettivamente l’assunzione del COC si deve escludere una gravidanza o la donna deve attendere la comparsa della prima mestruazione. Per le donne che allattano-vedere paragrafo 4.6. Comportamento in caso di mancata assunzione delle compresse Se il ritardo nell’assunzione di una qualunque compressa è inferiore alle 12 ore, la protezione contraccettiva non risulta ridotta. La compressa dimenticata deve essere presa non appena la donna si ricordi di farlo e le compresse successive devono essere assunte all’ora consueta. Se il ritardo nell’assunzione di una qualunque compressa è superiore alle 12 ore, la protezione contraccettiva può risultare ridotta. Il comportamento in caso di mancata assunzione delle compresse può essere guidato dalle seguenti due regole basilari: 1. l’assunzione delle compresse non deve mai essere interrotta per più di 7 giorni; 2. una soppressione adeguata dell’asse ipotalamo-ipofisi-ovario richiede 7 giorni di assunzione ininterrotta delle compresse. Di conseguenza, nella pratica quotidiana possono essere dati i seguenti suggerimenti: – Prima settimana – L’ultima compressa dimenticata deve essere presa non appena la donna si ricordi di farlo, anche se questo comporta l’assunzione di due compresse contemporaneamente. Assumerà poi le altre compresse all’orario abituale. Inoltre, nei successivi 7 giorni deve essere impiegato un metodo contraccettivo di barriera, ad esempio un profilattico. Se nei 7 giorni precedenti ha avuto rapporti sessuali, deve prendere in considerazione la possibilità di una gravidanza. Maggiore è il numero di compresse dimenticate e più ravvicinato è l’intervallo libero da pillola, maggiore è il rischio di una gravidanza. – Seconda settimana – L’ultima compressa dimenticata deve essere presa non appena la donna si ricordi di farlo, anche se questo comporta l’assunzione di due compresse contemporaneamente. Assumerà poi le altre compresse all’orario abituale. Non è necessario impiegare alcun metodo contraccettivo aggiuntivo, a condizione che, nei 7 giorni precedenti la prima compressa dimenticata, le compresse siano Riassunto delle caratteristiche del prodotto - Deniselle 69 state assunte correttamente. Tuttavia, se le compresse dimenticate sono più di 1, si deve raccomandare l’impiego di precauzioni aggiuntive per 7 giorni. – Terza settimana – Considerata l’imminenza dell’intervallo di 7 giorni libero da pillola, il rischio di ridotta affidabilità contraccettiva è maggiore. Tuttavia, modificando lo schema di assunzione delle compresse si può ancora prevenire la riduzione della protezione contraccettiva. Adottando una delle seguenti opzioni non vi è pertanto necessità di usare metodi contraccettivi aggiuntivi, purché nei 7 giorni precedenti la prima compressa dimenticata tutte le compresse siano state prese correttamente. In caso contrario si raccomanda alla donna di seguire la prima delle due opzioni e di usare anche precauzioni aggiuntive nei successivi 7 giorni. 1. L’ultima compressa dimenticata deve essere presa non appena la donna si ricordi di farlo, anche se questo comporta l’assunzione di due compresse contemporaneamente. Assumerà poi le altre compresse all’orario abituale. La confezione successiva deve essere iniziata subito dopo aver terminato le compresse della precedente confezione, cioè senza osservare l’intervallo libero da pillola tra le due confezioni. È improbabile che si verifichi emorragia da sospensione prima della fine della seconda confezione; tuttavia, nei giorni di assunzione delle compresse, possono presentarsi spotting o emorragia da rottura. 2. Si può anche raccomandare alla donna di sospendere l’assunzione delle compresse della confezione in corso. Si deve allora osservare un intervallo libero da pillola che duri fino a 7 giorni, compresi quelli nei quali sono state dimenticate le compresse, e poi proseguire con un nuovo blister. Qualora siano state dimenticate compresse e nel primo regolare intervallo libero da pillola non si presenti emorragia da sospensione, bisogna considerare l’eventualità di una gravidanza. Raccomandazioni in caso di disturbi gastrointestinali In caso di gravi sintomi gastrointestinali (ad esempio vomito o diarrea), l’assorbimento potrebbe non essere completo e devono essere adottate misure contraccettive aggiuntive. Se il vomito si verifica entro 3-4 ore dall’assunzione della compressa, deve essere assunta una nuova compressa (sostitutiva) appena possibile. La nuova compressa deve essere assunta, se possibile, entro 12 ore dall’orario consueto di assunzione delle compresse. Se sono trascorse più di 12 ore, si possono seguire le raccomandazioni in caso di mancata assunzione della compressa descritte nel paragrafo “Comportamento in caso di mancata assunzione delle compresse”. Se la donna non vuole cambiare il suo normale schema di dosaggio, deve prendere una compressa aggiuntiva da un altro blister. Come posticipare una mestruazione Per ritardare una mestruazione si deve continuare con un altro blister di Deniselle 150 microgrammi/20 microgrammi compresse senza osservare l’intervallo libero da pillola. L’estensione può protrarsi per quanto desiderato fino alla fine della seconda confezione. Durante questo periodo può manifestarsi emorragia da rottura o spotting. L’assunzione regolare di Deniselle 150 microgrammi/20 microgrammi compresse viene quindi ripresa dopo il consueto intervallo di 7 giorni libero da pillola. Per modificare la mestruazione in modo che abbia inizio un giorno della settimana diverso da quello consueto, la donna può abbreviare la durata dell’intervallo libero da pillola di quanti giorni si desidera. Più breve sarà l’intervallo, maggiore il rischio che non si presenti emorragia da sospensione e si verifichi emorragia da rottura e spotting durante l’assunzione delle compresse della seconda confezione (come quando si posticipa una mestruazione). 70 Riassunto delle caratteristiche del prodotto - Deniselle La sicurezza e l’efficacia di desogestrel negli adolescenti al di sotto dei 18 anni non è ancora stata stabilita. Non sono disponibili dati in merito. 4.3 Controindicazioni I contraccettivi orali di tipo combinato (COC) non devono essere usati in presenza di nessuna delle condizioni sottoelencate. Qualora durante l’impiego del COC compaia per la prima volta una qualunque delle seguenti condizioni, il medicinale deve essere immediatamente interrotto. – Trombosi venosa in atto o pregressa (trombosi venosa profonda, embolia polmonare). – Trombosi arteriosa in atto o pregressa (ad esempio evento cerebrovascolare, infarto del miocardio) o condizioni prodromiche (ad esempio angina pectoris e attacco ischemico transitorio). – Episodi cardiovascolari in atto o pregressi. – La presenza di un grave o di più fattori di rischio di trombosi arteriosa: • diabete mellito con sintomi vascolari; • ipertensione grave; • dislipoproteinemia grave. – Predisposizione ereditaria o acquisita per la trombosi venosa o arteriosa, come resistenza all’APC, carenza di antitrombina III, carenza di proteina C, carenza di proteina S, iperomocisteinemia e anticorpi antifosfolipide (anticorpi anticardiolipina, lupus anticoagulante). – Pancreatite o anamnesi di tale malattia se associata a ipertrigliceridemia grave. – Malattia epatica grave in atto o pregressa, fino a quando i valori della funzione epatica non sono tornati normali. – Presenza o anamnesi di tumore epatico (benigno o maligno). – Patologie maligne steroido-dipendenti accertate o sospette (ad esempio degli organi genitali o mammelle). – Emorragia vaginale di natura non accertata. – Anamnesi di cefalea con sintomi focali neurologici. – Ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni di impiego Avvertenze Qualora sia presente una qualunque delle condizioni o dei fattori di rischio indicati di seguito, i benefici dell’impiego del COC devono essere soppesati rispetto ai possibili rischi in ciascun caso individuale e discussi con la donna prima che decida di iniziare il trattamento. In caso di peggioramento, esacerbazione o di prima comparsa di uno qualsiasi di questi fattori di rischio, la donna deve contattare il medico. Il medico deve quindi decidere se l’assunzione del COC deve essere interrotta. Disturbi circolatori L’uso di qualsiasi contraccettivo orale combinato porta ad un aumentato rischio di tromboembolia venosa (TEV) rispetto al non uso. L’aumento di rischio di TEV è più alto durante il primo anno in cui una donna usa per la prima volta un contraccettivo orale combinato. Studi epidemiologici hanno mostrato che l’incidenza di TEV in donne con nessun fattore di rischio noto per il TEV, che utilizzano una bassa dose di estrogeno (contraccettivi orali combinati con <50 µg di etinilestradiolo) varia da circa 20 casi ogni 100.000 donne all’anno (per COC contenenti levonorgestrel) a 40 casi ogni 100.000 donne all’anno (per COC contenenti desogestrel/gestodene). Questo in confronto a Riassunto delle caratteristiche del prodotto - Deniselle 71 5-10 casi per 100.000 donne ogni anno tra le non utilizzatrici e 60 casi ogni 100.000 gravidanze. La TEV è mortale nell’1-2% dei casi. Studi epidemiologici hanno anche associato l’uso dei COC ad un aumentato rischio di tromboembolia arteriosa (infarto miocardico, attacco ischemico transitorio). Molto raramente nelle utilizzatrici della pillola anticoncezionale, è stato riportato il verificarsi di trombosi in altri vasi sanguigni, ad esempio epatici, mesenterici, renali, cerebrali o nelle vene e arterie retiniche. Non vi è consenso sul fatto che la comparsa di questi eventi sia associata all’impiego di contraccettivi ormonali. I sintomi di eventi trombotici/tromboembolici venosi o arteriosi o di evento cerebrovascolare possono comprendere: – inusuale dolore e/o gonfiore unilaterale alla gamba; – dolore al petto forte ed improvviso, che si irradi o meno al braccio sinistro; – improvvisa mancanza di respiro; – improvviso attacco di tosse; – mal di testa inusuale, grave e prolungato; – improvvisa perdita parziale o completa della visione; – diplopia; – difficoltà di parola o afasia; – vertigine; – collasso con o senza crisi epilettica focale; – debolezza o intorpidimento molto marcato che colpisca improvvisamente un lato o una parte del corpo; – disturbi motori; – addome acuto. Il rischio di complicazioni da tromboembolia venosa nelle utilizzatrici di COC aumenta con: – l’aumentare dell’età; – una anamnesi famigliare (tromboembolia venosa in un fratello/sorella o genitore in età relativamente giovane). Se si sospetta la predisposizione ereditaria, la donna deve sottoporsi ad un consulto con uno specialista prima di decidere se usare un qualsiasi COC; – immobilizzazione prolungata, importanti interventi chirurgici, qualunque operazione alle gambe o grave trauma. In queste circostanze è raccomandabile sospendere l’assunzione della pillola (in caso di chirurgia elettiva, almeno 4 settimane prima dell’intervento) e non riprenderla prima che siano trascorse due settimane dalla rimobilizzazione completa. Deve essere preso in considerazione il trattamento antitrombotico; – obesità (indice di massa corporea superiore a 30 kg/m²); – non vi è consenso sul possibile ruolo delle vene varicose e della tromboflebite superficiale nell’occorrenza e progressione della trombosi venosa. Il rischio di complicazioni tromboemboliche arteriose o di eventi cerebrovascolari nelle utilizzatrici di COC aumenta con: – l’aumentare dell’età; – fumo (le donne di età superiore ai 35 anni devono essere fortemente consigliate di non fumare se desiderano utilizzare un COC); – dislipoproteinemia; – ipertensione; – cefalea; – obesità (indice di massa corporea superiore a 30 kg/m²); 72 Riassunto delle caratteristiche del prodotto - Deniselle – una anamnesi famigliare (tromboembolia arteriosa in un fratello/sorella o genitore in età relativamente giovane). Se si sospetta la predisposizione ereditaria, la donna deve sottoporsi ad un consulto con uno specialista prima di decidere se usare un qualsiasi COC; – malattia cardiaca valvolare; – fibrillazione atriale. La presenza di un fattore di rischio grave o di fattori di rischio multipli, rispettivamente per la malattia venosa o arteriosa, può inoltre costituire una controindicazione. Deve anche essere presa in considerazione la possibilità di una terapia anticoagulante. Le utilizzatrici di COC devono essere specificamente indirizzate a contattare il loro medico in caso di possibili sintomi di trombosi. In caso di trombosi sospetta o accertata, l’uso del COC deve essere interrotto. A causa degli effetti teratogeni della terapia anticoagulante (cumarine) deve essere iniziato un metodo contraccettivo alternativo. Durante il puerperio deve essere tenuto in considerazione l’aumentato rischio di tromboembolia (per informazioni su “Gravidanza e allattamento” – vedere paragrafo 4.6). Altre malattie che sono state associate ad effetti indesiderati vascolari comprendono diabete mellito, lupus eritematoso sistemico, sindrome emolitico-uremica, malattia infiammatoria intestinale cronica (malattia di Crohn o colite ulcerosa) e anemia falciforme. Un aumento della frequenza e della gravità della cefalea durante l’uso di COC (che può essere prodromico ad un evento cerebrovascolare) potrebbe essere motivo di immediata interruzione del COC. Tumori In alcuni studi epidemiologici è stato riportato, nelle donne in trattamento a lungo termine con COC (>5 anni), un aumentato rischio di cancro della cervice. Tuttavia continua a non esservi consenso su quanto questo risultato sia attribuibile ad effetti confondenti dovuti al comportamento sessuale e ad altri fattori quali il papilloma virus umano (HPV). Una meta-analisi di 54 studi epidemiologici ha evidenziato che le donne che usano correntemente COC hanno un rischio relativo (RR = 1,24) lievemente aumentato di diagnosi di cancro della mammella. L’eccesso di rischio scompare gradualmente nel corso dei 10 anni successivi all’interruzione del trattamento con COC. Poiché nelle donne al di sotto dei 40 anni il cancro mammario è raro, il numero di casi in eccesso di cancro alla mammella diagnosticati nelle donne che assumono o hanno assunto di recente un COC è basso rispetto al rischio complessivo di cancro alla mammella. Questi studi non forniscono alcuna prova di rapporto causale. La tendenza all’aumentato rischio che è stata osservata può essere dovuta ad una più precoce diagnosi di cancro mammario nelle donne che assumono COC, agli effetti biologici degli stessi o ad una combinazione di entrambi i fattori. Il cancro alla mammella diagnosticato nelle utilizzatrici di contraccettivo orale tende ad essere clinicamente meno avanzato rispetto a quelli diagnosticati nelle donne che non hanno mai usato un contraccettivo orale. In rari casi, sono stati riportati nelle utilizzatrici di COC tumori epatici benigni e, ancora più raramente, tumori epatici maligni. In casi isolati, questi tumori hanno provocato emorragia intraddominale che ha messo la paziente in pericolo di vita. Se una donna che assume i COC dovesse presentare forte dolore nella parte alta dell’addome, ingrossamento epatico o segni indicativi di emorragia intraddominale, nella diagnosi differenziale deve essere presa in considerazione la possibilità che si tratti di un tumore epatico. Riassunto delle caratteristiche del prodotto - Deniselle 73 Con l’uso di dosi più alte di COC (50 µg di etinilestradiolo) si riduce il rischio di cancro all’endometrio e alle ovaie. Resta da confermare se questo è vero anche per i COC a dose più bassa. Altre condizioni Le donne con ipertrigliceridemia o con storia famigliare di tale condizione possono essere a maggior rischio di pancreatite quando usano i COC. Sebbene lievi aumenti della pressione sanguigna siano stati riportati in molte donne che assumono COC, sono rari gli aumenti clinicamente rilevanti. Una interruzione del COC è giustificata solo in questi rari casi. Non è stato stabilito un rapporto sistematico tra l’uso di COC e l’ipertensione clinica. Se durante l’uso di un COC, in casi di ipertensione pre-esistente, i valori di pressione costantemente elevata o un aumento significativo della pressione non rispondono adeguatamente al trattamento con antipertensivi, il COC deve essere sospeso. Quando considerato appropriato, il COC può essere ripreso se i valori normotensivi possono essere ottenuti con una terapia antiipertensiva. Sia durante la gravidanza che durante l’assunzione di COC è stata riportata la comparsa o l’aggravamento delle seguenti condizioni, anche in assenza di una evidenza conclusiva di una associazione con l’uso di COC: ittero e/o prurito da colestasi; calcoli biliari; porfiria; lupus eritematoso sistemico; sindrome emolitico-uremica; corea di Sydenham; herpes gestationis; perdita dell’udito da otosclerosi. In donne affette da angioedema ereditario, gli estrogeni esogeni possono indurre o esacerbare i sintomi di angioedema. Disturbi acuti o cronici della funzione epatica possono necessitare l’interruzione di COC fino a quando i marker della funzionalità epatica siano tornati normali. La ricorrenza di ittero colestatico e/o prurito correlato a colestasi, verificatosi precedentemente durante la gravidanza o durante l’uso precedente di steroidi sessuali, necessita l’interruzione dei COC. Sebbene i COC possano avere un effetto sulla resistenza all’insulina periferica e sulla tolleranza al glucosio, non ci sono evidenze che indichino la necessità di alterare il regime terapeutico nelle pazienti diabetiche che usano basse dosi di COC (contenenti <0,05 mg di etinilestradiolo). Tuttavia, le donne diabetiche devono essere attentamente seguite, particolarmente nei primi periodi dell’uso di COC. Durante l’uso di COC è stato riportato il peggioramento della depressione endogena, dell’epilessia, della malattia di Crohn e della colite ulcerante. Occasionalmente può comparire cloasma, soprattutto in donne con anamnesi di cloasma gravidico. Le donne con la tendenza al cloasma devono evitare l’esposizione alla luce del sole o alle radiazioni ultraviolette mentre assumono COC. Deniselle 150 microgrammi/20 microgrammi compresse contiene lattosio. Pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, insufficienza dell’enzima Lapp lattasi o malassorbimento del glucosio/galattosio non devono assumere questo medicinale. Esame medico/consulto Prima di iniziare o di ricominciare la somministrazione di Deniselle 150 microgrammi/20 microgrammi compresse si deve raccogliere una completa anamnesi medica (compresa la storia famigliare) e si deve escludere la presenza di una gravidanza. Deve essere misurata la pressione sanguigna ed eseguito un esame fisico, secondo quanto indicato dalle controindicazioni (paragrafo 4.3) e dalle avvertenze (paragrafo 4.4). La donna deve anche essere invitata a leggere attentamente il foglio illustrativo per l’utilizzatore e di aderire alle raccomandazioni fornite. La frequenza ed il tipo di queste valutazioni devono basarsi su linee guida di pratica clinica comprovate ed essere adattato individualmente alla paziente. 74 Riassunto delle caratteristiche del prodotto - Deniselle Le donne devono essere avvisate che i contraccettivi orali non proteggono nei confronti dell’infezione da HIV (AIDS) o da altre malattie a trasmissione sessuale. Riduzione dell’efficacia L’efficacia dei COC può diminuire in caso di mancata assunzione delle compresse (paragrafo 4.2), disturbi gastrointestinali (paragrafo 4.2) o di assunzione contemporanea di altri medicinali (paragrafo 4.5). Riduzione del controllo del ciclo Durante l’assunzione di qualunque COC possono verificarsi emorragie irregolari (spotting e emorragia da rottura), soprattutto nei primi mesi di trattamento. Pertanto, la valutazione di una qualunque emorragia irregolare ha significato solo dopo una fase di assestamento di circa 3 cicli. Se l’emorragia irregolare persiste o si verifica dopo cicli regolari precedenti, devono essere prese in considerazione cause non ormonali e sono indicate misure diagnostiche adeguate per escludere la presenza di tumori maligni o la gravidanza. Queste misure possono comprendere il raschiamento. In alcune donne, l’emorragia da interruzione potrebbe non verificarsi durante l’intervallo senza compressa. Se il COC è stato assunto secondo le raccomandazioni descritte nel paragrafo 4.2, è improbabile che la donna sia incinta. Tuttavia, se il COC non è stato preso seguendo queste raccomandazioni precedentemente alla prima emorragia da interruzione mancata, o se non si verificano due emorragie da interruzione, deve essere esclusa la gravidanza prima di continuare ad usare il COC. 4.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione Nota: per identificare potenziali interazioni, devono essere consultate le informazioni relative ad altri medicinali assunti contemporaneamente. Influenza di altri medicinali su Deniselle 150 microgrammi/20 microgrammi compresse Le interazioni tra i contraccettivi orali e altri medicinali possono portare a emorragia da rottura e/o al fallimento della contraccezione. In letteratura sono state riportate le seguenti interazioni. Metabolismo epatico Possono verificarsi interazioni con farmaci che inducono gli enzimi epatici che possono portare ad un aumento della clearance degli ormoni sessuali [ad esempio fenitoina, barbiturici, primidone, carbamazepina, rifampicina, bosetan e medicinali per l’HIV (ad esempio ritonavir, nevirapina) e forse anche oxocarbazepina, topiramato, felbamato, griseofulvina e prodotti a base del medicinale erboristico Erba di San Giovanni (Hypericum perforatum)]. L’induzione enzimatica massima si osserva generalmente dopo circa 10 giorni, tuttavia può durare per almeno 4 settimane dopo l’interruzione della terapia farmacologica. Interferenza con la circolazione enteroepatica Il fallimento della contraccezione è stato anche riportato con antibiotici, come le penicilline e le tetracicline. Il meccanismo di questo effetto non è stato chiarito. Trattamento Le donne sottoposte a trattamenti a breve termine con farmaci appartenenti ad una qualunque delle summenzionate classi di medicinali o di principi attivi individuali (medicinali che inducono gli enzimi epatici) oltre alla rifampicina, devono temporaneamente adottare, in aggiunta al COC, un metodo contraccettivo di barriera, per Riassunto delle caratteristiche del prodotto - Deniselle 75 tutta la durata di assunzione contemporanea del medicinale e nei 7 giorni successivi alla sua sospensione. Nel caso di trattamento con rifampicina insieme al COC, deve essere usato un metodo di barriera per tutto il tempo di assunzione della rifampicina e nei 28 giorni successivi alla sua sospensione. In caso di trattamento a lungo termine con principi attivi che inducono gli enzimi epatici, viene raccomandato l’impiego di un altro metodo contraccettivo affidabile non ormonale. In caso di trattamento con antibiotici (a parte la rifampicina, vedere sopra) deve essere usato un metodo contraccettivo di barriera fino a 7 giorni dopo l’interruzione. Se la somministrazione del medicinale concomitante va oltre la fine delle compresse del blister di COC, la confezione successiva di COC deve essere iniziata senza il consueto intervallo libero da pillola. Influenza di Deniselle 150 microgrammi/20 microgrammi compresse I contraccettivi orali possono influenzare il metabolismo di alcuni altri principi attivi. Di conseguenza, le concentrazioni di plasma e tessuto possono aumentare (ad esempio ciclosporina) o diminuire (ad esempio lamotrigina). Esami di laboratorio L’impiego di steroidi anticoncezionali può influenzare i risultati di alcuni esami di laboratorio, tra i quali i parametri biochimici della funzionalità epatica, tiroidea, corticosurrenalica e renale, i livelli plasmatici delle proteine (di trasporto), per esempio della globulina legante i corticosteroidi e delle frazioni lipido/lipoproteiche, i parametri del metabolismo glucidico ed i parametri della coagulazione e della fibrinolisi. Le variazioni rientrano, in genere, nell’intervallo dei valori normali di laboratorio. 4.6 Fertilità, gravidanza e allattamento Deniselle 150 microgrammi/20 microgrammi compresse non è indicato durante la gravidanza. Nel caso si verifichi una gravidanza durante l’uso di Deniselle 150 microgrammi/20 microgrammi compresse questo deve essere immediatamente interrotto. Ampi studi epidemiologici non hanno rivelato alcun aumento del rischio di difetti alla nascita nei bambini nati da madri che avevano usato COC prima della gravidanza, né alcun effetto teratogeno qualora i COC fossero stati inavvertitamente assunti durante la gravidanza. L’allattamento al seno può essere influenzato dai COC, in quanto essi possono ridurre la quantità e modificare la composizione del latte materno. Pertanto, l’uso dei COC deve essere generalmente sconsigliato fino al termine dell’allattamento. Piccole quantità di steroidi contraccettivi e/o dei loro metaboliti possono essere escrete nel latte durante l’uso del COC. Queste quantità possono danneggiare il bambino. 4.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari Non sono stati effettuati studi sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari. Non sono stati osservati effetti sulla capacità di guidare e di usare macchinari tra le utilizzatrici di COC. 4.8 Effetti indesiderati Per effetti indesiderati gravi nelle utilizzatrici di COC vedere il paragrafo 4.4. Vi è un aumentato rischio di tromboembolia venosa in tutte le donne che fanno uso di COC. Vedere il paragrafo 4.4 per informazioni sulle differenze di rischio tra i vari COC. 76 Classificazione per sistemi e organi Riassunto delle caratteristiche del prodotto - Deniselle Molto comune >1/10 Comune/Non comune Raro (più di 1/1.000 ma meno di 1/10) meno di 1/1.000 Infezioni ed infestazioni Candidiasi vaginale. Disturbi del sistema immunitario Ipersensibilità. Disturbi del metabolismo e della nutrizione Ritenzione di fluidi. Disturbi psichiatrici Diminuzione della libido, depressione dell’umore, alterazione dell’umore. Patologie del sistema nervoso Cefalea, capogiro, agitazione. Aumento della libido. Patologie dell’occhio Intolleranza alle lenti a contatto. Patologie dell’orecchio e del labirinto Otosclerosi. Patologie vascolari Emicrania, ipertensione. Patologie gastrointestinali Nausea, Vomito. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Acne, eruzione cutanea, orticaria. Eritema nodoso, eritema multiforme, prurito, alopecia. Emorragie irregolari. Amenorrea, dolorabilità al seno, dolore al seno, ipertrofia al seno, metrorragia. Secrezioni vaginali, secrezione mammaria. Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella Tromboembolia. Patologie sistemiche e Aumento di peso. condizioni relative alla sede di somministrazione I seguenti effetti indesiderati gravi sono stati riportati in donne che usavano i COC e sono discussi nella sezione 4.4: – disturbi tromboembolici venosi; – disturbi tromboembolici arteriosi; – ipertensione; – tumori epatici; – verificarsi o peggioramento di condizioni per cui una associazione con l’uso di CO non è conclusiva: malattia di Crohn, colite ulcerosa, epilessia, emicrania, endometriosi, mioma uterino, porfiria, lupus eritematoso sistemico, herpes gestationis, corea di Sydenham, sindrome emolitico-uremica, ittero colestatico; – cloasma; – disturbi acuti o cronici della funzione epatica possono necessitare l’interruzione di COC fino a quando i marker della funzionalità epatica siano tornati normali; – in donne affette da angioedema ereditario, gli estrogeni esogeni possono indurre o esacerbare i sintomi di angioedema. La frequenza di diagnosi di cancro mammario è leggermente aumentata tra le utilizzatrici di OC. Poiché nelle donne al di sotto dei 40 anni il cancro mammario è raro, il numero di casi in eccesso è basso rispetto al rischio complessivo di cancro mam- Riassunto delle caratteristiche del prodotto - Deniselle 77 mario. Non è noto un rapporto di causalità con COC. Per altre informazioni vedere paragrafi 4.3 e 4.4. 4.9 Sovradosaggio Non sono stati riportati casi di sovradosaggio con Deniselle 150 microgrammi/20 microgrammi compresse. Sulla base della esperienza generale con i contraccettivi orali combinati, i sintomi che possono verificarsi in questo caso sono: nausea, vomito e, nelle ragazze giovani, lieve sanguinamento vaginale. Non vi sono antidoti ed un ulteriore trattamento deve essere sintomatico. 5. PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE 5.1 Proprietà farmacodinamiche Categoria farmacoterapeutica: associazioni fisse estro-progestiniche. Codice ATC: G 03 AA 09. L’azione contraccettiva dei COC si basa sulla interazione di vari fattori, i più importanti dei quali sono l’inibizione dell’ovulazione ed i cambiamenti che si verificano a livello delle secrezioni cervicali. Oltre all’azione protettiva nei confronti della gravidanza, i COC presentano diverse proprietà positive le quali, accanto a quelle negative (vedere Avvertenze, Effetti indesiderati), possono essere utili nel decidere il metodo di controllo delle nascite da adottare. Il ciclo mestruale è più regolare, la mestruazione è spesso meno dolorosa e le perdite ematiche meno abbondanti. Quest’ultima situazione può determinare una diminuzione dell’incidenza di carenza di ferro. Nello studio clinico multicentrico più ampio (n = 23258 cicli), l’indice di Pearl non corretto è stimato a 0,1 (95% intervallo di confidenza 0,0-0,3). Inoltre, il 4,5% delle donne ha riportato assenza di emorragia da interruzione e il 9,2% ha riportato il verificarsi di emorragie irregolari dopo 6 cicli di trattamento. Deniselle 150 microgrammi/20 microgrammi compresse è un COC con etinilestradiolo e il progestinico desogestrel. Etinilestradiolo è un estrogeno sintetico ben noto. Desogestrel è un progestinico sintetico. Dopo somministrazione orale ha una forte attività inibitoria sull’ovulazione. Con l’uso di dosi più alte di COC (50 µg di etinilestradiolo) si riduce il rischio di cancro all’endometrio e alle ovaie. Resta da confermare se questo è vero anche per i COC a dose più bassa. Popolazione pediatrica Non sono disponibili dati clinici sull’efficacia e la sicurezza negli adolescenti al di sotto dei 18 anni. 5.2 Proprietà farmacocinetiche Desogestrel Assorbimento Dopo somministrazione orale di Deniselle 150 microgrammi/20 microgrammi compresse desogestrel viene rapidamente assorbito e convertito in 3-keto-desogestrel. Il picco di concentrazione plasmatica viene raggiunto in 1,5 ore. La biodisponibilità assoluta del 3-keto-desogestrel è del 62-81%. Distribuzione Il 3-keto-desogestrel è legato alle proteine plasmatiche per il 95,5-99%, principalmente all’albumina e alla SHBG. L’aumento di SHBG indotto da etinilestradiolo influenza la quantità del legame e la distribuzione di 3-keto-deosgestrel nelle proteine 78 Riassunto delle caratteristiche del prodotto - Deniselle plasmatiche. Di conseguenza, la concentrazione di 3-keto-desogestrel aumenta lentamente durante il trattamento fino a raggiungere lo steady state in 3-13 giorni. Biotrasformazione Il metabolismo di fase I di desogestrel comprende l’idrossilazione catalizzata del citocromo P-450 e la conseguente deidrogenazione a C3. Il metabolita attivo di 3-ketodesogestrel viene ulteriormente ridotto, i prodotti di degradazione sono coniugati a solfato e glucuronidi. Studi in animali indicano che la circolazione enteroepatica non ha rilevanza per l’attività gestagena del desogestrel. Eliminazione Il 3-keto-desogestrel viene eliminato con una emivita media di circa 31 ore (24-38 ore), e la clearance plasmatica varia da 5,0 a 9,5 l/h. Desogestrel ed i suoi metaboliti sono eliminati attraverso le urine e nelle feci, come steroidi liberi o come coniugati. Il rapporto per l’eliminazione nell’urina o nelle feci è di 1,5:1. Linearità/Non linearità In condizioni di steady state il livello sierico di 3-keto-desogestrel è aumentato da due a tre volte. Etinilestradiolo Assorbimento L’etinilestradiolo è assorbito rapidamente ed i livelli di picco plasmatico sono raggiunti dopo 1,5 ore. In seguito alla coniugazione presistemica e al metabolismo di primo passaggio, la biodisponibilità assoluta è del 60%. Si può prevedere che l’area sotto la curva e la Cmax aumentino leggermente col tempo. Distribuzione L’etinilestradiolo è legato per il 98,8% alle proteine plasmatiche, quasi esclusivamente all’albumina. Biotrasformazione L’etinilestradiolo è soggetto a coniugazione presistemica a livello sia della mucosa dell’intestino tenue, sia del fegato. L’idrolisi dei coniugati diretti dell’etinilestradiolo con l’aiuto della flora intestinale produce etinilestradiolo, che può essere riassorbito e stabilire dunque una circolazione enteroepatica. La via metabolica principale dell’etinilestradiolo è l’idrossilazione mediata da citocromo P-450, in cui i metaboliti principali sono 2-OH-EE e 2-metossi-EE. Il 2-OH-EE è ulteriormente metabolizzato a metaboliti chimicamente reattivi. Eliminazione L’etinilestradiolo scompare dal plasma con una emivita di circa 29 ore (26-33 ore), e la clearance plasmatica varia da 10 a 30 l/h. I coniugati dell’etinilestradiolo e dei suoi metaboliti sono escreti per mezzo dell’urina e delle feci (rapporto 1:1). Linearità/Non linearità Le condizioni di steady state sono ottenute dopo 3-4 giorni, quando il livello sierico del farmaco è circa il 30-40% superiore rispetto a dopo la somministrazione di una dose singola. 5.3 Dati preclinici di sicurezza Studi tossicologici non hanno rivelato altri effetti oltre a quelli che possono essere spiegati sulla base del profilo ormonale di Deniselle 150 microgrammi/20 microgrammi compresse. Riassunto delle caratteristiche del prodotto - Deniselle 79 6. INFORMAZIONI FARMACEUTICHE 6.1 Elenco degli eccipienti tutto-rac-alfa-tocoferolo Amido di patate Povidone (E1201) Acido stearico (E570) Silice colloidale anidra (E551) Lattosio anidro 6.2 Incompatibilità Non pertinente. 6.3 Periodo di validità 2 anni. 6.4 Precauzioni particolari per la conservazione Non conservare a temperatura superiore ai 25°C. Conservare nella confezione originale per proteggere dall’umidità e dalla luce. 6.5 Natura e contenuto del contenitore Blister trasparente in PVC/PVdC-Alluminio contenente 21 compresse per ciascuno strip con calendario del blister, disponibile in confezioni contenenti 1 x 21, 3 x 21 o 6 x 21 compresse. Ciascun blister è inserito in un astuccio trilaminato. Blister trasparente in PVC/PVdC-Alluminio contenente 21 compresse per ciascuno strip con calendario del blister, disponibile in confezioni contenenti 1 x 21, 3 x 21 o 6 x 21 compresse. Ciascun blister è inserito in un astuccio trilaminato insieme a 2g di gel essiccante. È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate. 6.6 Precauzioni particolari per lo smaltimento Nessuna istruzione particolare. Il medicinale non utilizzato ed i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente. 7. TITOLARE DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO Teva Italia S.r.l. Via Messina 38 20154 Milano Italia 8. NUMERO(I) DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO 040364010/M - ”150 microgrammi+ 20 microgrammi compresse” 1 x 21 compresse in blister PVC/PVDC/AL 040364022/M - ”150 microgrammi+ 20 microgrammi compresse” 3 x 21 compresse in blister PVC/PVDC/AL 040364034/M - ”150 microgrammi+ 20 microgrammi compresse” 6 x 21 compresse in blister PVC/PVDC/AL 80 Riassunto delle caratteristiche del prodotto - Deniselle 9. DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL’AUTORIZZAZIONE G.U. n. 266 del 14 novembre 2012. 10. DATA DI REVISIONE DEL TESTO