rassegna stampa 26/06/2014

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rassegna stampa 26/06/2014
PROVINCIA DI BRINDISI
SISTEMI INFORMATIVI - SERVIZI STATISTICI
URP - COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE
RASSEGNA STAMPA
26/06/2014
Pagine 25 (compresa la presente)
Ieri sera la telefonata dei vigili del fuoco di Brindisi. È stato bruciato un campo di grano. Non un
campo qualunque, ma un appezzamento confiscato al boss di Turatano Salvatore Buccarella. E
affidato l'anno scorso alla cooperativa " Terre di Puglia - Libera Terra ", che dal 2005 (formalmente
dal 2008) coltiva terreni e vigneti sottratti alla mafia. «Non è la prima volta che capita», racconta a
"l'Espresso" Alessandro Leo, presidente della cooperativa pugliese che coltiva i fondi un tempo in
mano alle cosche: «Noi abbiamo sporto subito denuncia. Speriamo che gli accertamenti portino a
trovare i colpevoli, anche se per ora l'origine dolosa dell'incendio non è sicura al cento per cento. Una
cosa è certa: non ci fermeremo». «Si tratta evidentemente di un atto intimidatorio di tipo mafioso», ha
scritto il coordinatore nazionale di "Avviso Pubblico" Gabriele Santoni: «Episodi di questo tipo
dimostrano che le mafie, ricorrendo a gesti violenti, temono l'azione di legalità e di cittadinanza e si
sentono attaccate e impoverite».
La prima semina antimafia di Terre di Puglia è dell'ottobre del 2007, a Mesagne, in provincia di
Brindisi. Da lì sono nati i primi "tarallini". Poi sono arrivati il vino, i pomodori, i prodotti biologici: «La
nostra sfida è creare impresa e occupazione», racconta Leo. Non sempre riesce: come hanno
dimostrato numerose inchieste, le imprese confiscate restano spesso isolate, escluse dal mercato,
non riescono a ripartire. «È un percorso lento, che ha bisogno di investimenti non sempre possibili»,
spiega Leo, 37 anni, ne aveva 28 quando ha iniziato a lavorare per cambiare il futuro della sua terra:
«Abbiamo ottenuto ad esempio 30 ettari di vigneto che erano di un boss. Abbandonati. Solo per
riconvertirli ci abbiamo messo sei anni. Ora ne rimangono solo sei da sistemare».
Nonostante le difficoltà economiche e le intimidazioni, i risultati ci sono, dice: «Chiari a tutti: a partire
dalle 20 persone a cui diamo lavoro stabilmente, di cui alcuni sono ragazzi svantaggiati», continua il
presidente della cooperativa: «Fino ai nostri prodotti che arrivano sugli scaffali e vengono comprati».
Il campo bruciato, che conseguenze avrà? «Nessuna», conferma: «Ci ricorda il senso di quello che
facciamo. La paura che mette alla Sacra Corona Unita e ai suoi affiliati la nostra possibilità di aver
successo». Un successo che non è solo economico, conclude: «Ma è anche la possibilità di
sperimentare concretamente un'idea diversa di libertà e di democrazia».
BRINDISI – La sfida è: ridisegnare Punta delle Terrare, l’attuale banchina traghetti a Costa Morena Ovest, e
riqualificare il capannone ex Montedison. La lanciano i consigli degli Ordini degli architetti e degli ingegneri
della provincia di Brindisi, che “puntano sul porto e uniscono le risorse umane e professionali” per raggiungere
questi obiettivi. A raccoglierla dovranno essere i professionisti iscritti, soprattutto i più giovani.
I progetti migliori selezionati dalla commissione che valuterà i lavori di questo concorso saranno presentati
all’Autorità Portuale, con l’auspicio che “in una fase successiva, sia lo stesso ente portuale a bandire un
concorso di idee ufficiale, attraverso il quale promuovere la migliore idea per poi concretizzarla”. Non
rinunciano a dire la propria, gli architetti e gli ingegneri della Provincia di Brindisi, al cospetto dell’oblio che
avvolge il capannone ex Montecatini e delle vicende di Punta delle Terrare, che hanno visto gli ordini
professionali anche in polemica con l’Autorità Portuale.
“Convinti che un patrimonio storico ed architettonico come il Capannone ex Montecatini in particolare, non
possa e non debba essere dimenticato nonostante sia sotto gli occhi di tutti”, dicono i presidenti dei rispettivi
ordini, Maurizio Marinazzo (architetti) e Augusto Delli Santi (ingegneri), “puntano sui giovani iscritti ai rispettivi
Ordini professionali nella convinzione che i giovani possano partorire idee nuove. L’entusiasmo dei giovani
può, appunto, partorire idee innovative ed alimentare un dibattito generale”
Per questo è stato ideato un vero e proprio concorso, al quale possono partecipare tutti i giovani professionisti
iscritti, per dare “un apporto concreto, in termini di idee, alla città in generale e al suo porto in particolare,
meritevole di processi più sostanziali e compatibili di sviluppo”. La commissione del concorso sarà composta
da rappresentanti dei rispettivi consigli sia provinciali che nazionali. Poi la presentazione delle idee selezionate
all’Autorità Portuale.
Per discutere del concorso, tutti gli iscritti ai rispettivi ordini sono stati invitati ad un incontro conviviale che si
svolgerà venerdì 27 giugno a Fasano, nel corso della quale i presidenti Marinazzo e Delli Santi illustreranno
l'iniziativa nel dettaglio.
BRINDISI – Mahamad Chawki e Ahmad Mohamad, di 18 anni, e Abdelfatth Ibrahim, di 35. Sono questi i nomi dei 3
presunti scafisti che avrebbero condotto i 290 migranti siriani ed egiziani nelle acque italiane dove sono stati salvati,
poi, dalla Marina Militare nell’operazione Mare Nostrum. I profughi, dopo il salvataggio, sono arrivati ieri pomeriggio
nel porto di Taranto prima di essere trasferiti nelle strutture di prima accoglienza nei vari Comuni della
provincia di Brindisi: Francavilla Fontana, Latiano, Ostuni, Carovigno, Villa Castelli e il centro di Restinco
su tutti. I 3 presunti scafisti sono stati individuati e sottoposti a fermo di polizia giudiziaria, accusati di
favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, sono stati bloccati dagli agenti della Squadra Mobile, in
collaborazione con personale della Marina Militare e della Capitaneria di porto, e condotti in carcere.
Preziose sono state, al fine della loro individuazione, le testimonianze di alcuni migranti siriani che hanno
raccontato la loro odissea agli investigatori. Secondo i racconti dei profughi, il viaggio della speranza sarebbe
cominciato alcune settimane fa dal loro paese in guerra, la Siria: in bus, dopo il pagamento di somme comprese tra
i 3mila e i 5mila dollari, sarebbero giunti ad Alessandria d’Egitto dove, dopo una sosta di qualche giorno in una
masseria, sarebbero stati portati sulle coste egiziane e imbarcati verso l’Italia. Durante la traversata, sempre stando
al racconto dei migranti, avrebbero cambiato diversi barconi. Intanto proseguono le prime operazioni di accoglienza
presso i centri dei Comuni disposti ad accogliere i circa 300 profughi giunti ieri in Puglia: insieme ai mediatori
culturali che fungono anche da interpreti, i medici dell’Asl stanno passando in rassegna uomini, donne e bambini
che, stando alle prime notizie, starebbero tendenzialmente bene.
Nelle strutture di Latiano, “Il sorriso” e “L’oasi degli ulivi”, ci sono 36 profughi siriani, tutti componenti di nuclei
famigliari, ci sono anche due donne incinte di 7,8 mesi, che da ieri sono alle prese con la nuova realtà. Dalla
prossima settimana cominceranno le sedute con gli psicoterapeuti che ricostruiranno le loro storie. A Francavilla
Fontana, i 42 profughi ospitati presso il laboratorio urbano “In punta di piedi” e lo Sprar, Il sistema di protezione per
richiedenti asilo e rifugiati, lungo la via per Villa Castelli, sono stati accolti dal sindaco Maurizio Bruno e dal
vicesindaco Gerardo Trisolino. «Ieri sera c’era un bambino piccolissimo tra i 42 ospiti della nostra città, avrà avuto
meno di due anni – scrive su Facebook il primo cittadino – Bisogna vederle, certe immagini, per capire quanto
profonda possa essere la sofferenza e quanto basti poco per cercare di alleviarla. Non si può rimanere indifferenti
di fronte a chi chiede aiuto, mai! Non saranno un palazzetto dello sport o delle strade nuove di zecca a cambiare
questa città se non iniziamo dall’abbandonare quell’egoismo e quella disumanità che purtroppo ho potuto leggere in
molti post in queste ore».
Bruno fa riferimento a chi, pochi, comunque, non ha visto di buon occhio la disponibilità del Comune
all’accoglienza. Ci sarebbe stata anche una cooperativa, la “Sant’Anna”, secondo quanto riferito dal primo cittadino,
che avrebbe rifiutato di accogliere i minori giunti in città senza conoscere preliminarmente l’ammontare della retta
giornaliera garantita dal ministero alla struttura. La maggioranza della popolazione, come sottolineato dal sindaco
stesso, però, ha risposto presente alla chiamata della solidarietà. «Ci sono gruppi di cittadini che chiamano per dare
una mano, offrire un contributo, portare sostegno – afferma l’assessore ai servizi sociali della città degli Imperiali,
Anna Maria Padula – La mia email intasata di richieste, il telefono che squilla in continuazione, le chiamate dal
Laboratorio Urbano con cui mi rassicurano, mi aggiornano, dicendomi che arriva di tutto, che Francavilla risponde
con generosità e altruismo».
Proprio nel giorno in cui sono giunti nel porto di Taranto i 293 profughi, 290 senza i presunti scafisti trattenuti dalla
polizia, tra cui molti minori, la Camera dei Deputati ha approvato, con il solo voto contrario della Lega, la mozione
che sollecita e impegna il governo in merito alle iniziative da intraprendere in riferimento al fenomeno dei minori
stranieri non accompagnati. «Di recente – afferma la deputata del Pd Elisa Mariano – gli sbarchi di minori, il 40%
dei quali non accompagnati, hanno subito un incremento, ragion per cui la Camera ha ritenuto imprescindibile
sollecitare il Governo ad assumere iniziative in tale direzione. In particolare, abbiamo chiesto al Governo di
ricercare una soluzione che non sia di tipo emergenziale ma che affronti in maniera organica, anche sul piano
normativo, il problema dei minori stranieri non accompagnati. Abbiamo anche richiesto la continuità del
finanziamento di un fondo nazionale per l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati che non gravi sui
bilanci dei comuni e di favorire le attività per il ricongiungimento dei minori con i loro genitori allorquando giunti sul
territorio italiano. Infine abbiamo chiesto di prevedere misure stringenti di controllo delle operazioni di identificazione
per impedire che tali minori, resi invisibili, finiscano nelle mani della criminalità organizzata o nella tratta di esseri
umani».
Maurizio Distante
BRINDISI - Un affascinante viaggio indietro nel tempo, che rievoca la donazione del casale di Tuturano,
avvenuta nel 1097, dal Conte Goffredo di Conversano e dalla Contessa Sichelgaita, al monastero delle Sacre
Vergini di San Benedetto, in Brindisi. Per un intero giorno Tuturano fa un salto nel passato, per far rivivere ai
visitatori gli usi e i costumi dell'epoca Medievale. All'interno del magico scenario, si rappresenteranno sia il
divertimento della nobiltà caratteristico del periodo medievale, sia la vita del popolo, per riscoprire antiche
tradizioni e mestieri. Faranno da cornice spettacoli con il fuoco, di danza e teatro, intrattenimenti per bambini,
degustazioni enogastronomiche e mercatini storici.
Quest'anno a vestire i panni della Contessa Sichelgaita sarà Karina Cascella, opinionista di Uomini e Donne.
In Largo Carità, a partire dalle ore 15.00, sarà allestito un Mercato Didattico Medievale delle Arti e dei Mestieri
Antichi, dedicato in gran parte all'esposizione di prodotti artigianali di ispirazione medievale. Grazie al
coinvolgimento di esperti artigiani locali, sarà possibile rivivere la memoria degli antichi mestieri, molti dei quali
si sono tramandati fino ad oggi: la bottega dello speziale, la tessitura, gli oggetti in pelle, le candele in cera
d'api lavorate a mano per riscoprire tecniche, strumenti e segreti dell'arte medievale. PRPRO LOCO
TUTURANO (Ufficio Informazioni)
A partire dalle ore 18.00 in Largo Carità, è previsto l'allestimento di punti di ristoro per la degustazione dei
prodotti tipici locali. Ad intrattenere i visitatori, durante l'Aperitivo Medievale, saranno gli artisti di strada e le
loro magiche performance: il giocoliere, il portatore di serpente, il mangiafuoco, il trampoliere e il falconiere, in
un'atmosfera piacevole e divertente. Sarà l'occasione per visitatori e per i turisti, di entrare in contatto e
conoscere i piatti tipici pugliesi e di riscoprire la semplicità del vivere antico della nostra tradizione. Sempre
alle ore 18.00, per il divertimento dei più piccoli, è previsto lo spettacolo del "Gran Circo dei Burattini", per
rapire l'attenzione e strappare l'applauso ai bambini e, perché no, anche agli adulti che li accompagnano.
Unico spettacolo del suo genere in Puglia, fonde due arti popolari quella dei burattini e quella del circo, per dar
vita ad uno rappresentazione ricca di colpi di scena, con numerose gags e numeri, il tutto condito con l'ironia
tipica dei burattini. Alle ore 19.30, con partenza da via Stazione, avrà inizio la sfilata del Corteo Storico al
quale parteciperanno oltre 300 figuranti da tutta la Puglia: compagnie di rievocazione storica, artisti di strada,
sbandieratori, musici, archibugieri, popolane, nobili e soldati animeranno le vie del borgo, con coreografie,
musiche e battaglie medievali. All'interno della manifestazione sono previsti, inoltre, spazi ed eventi per i più
piccoli, legati al tema ed al periodo della manifestazione. I bambini saranno infatti i protagonisti di una
rappresentazione teatrale dal titolo "Piccolo borgo dalla grande Storia", ispirato al teatro delle ombre, che
andrà in scena a partire dalle ore 21.30, nel "Gran Finale dei Festeggiamenti" in Piazza Regina Margherita,
con l'obiettivo di favorire, attraverso il teatro, la conoscenza storica del nostro territorio e per ricostruire il volto
perduto del piccolo bordo in epoca Medievale. Uno spettacolo magico, ricco di fascino, capace di alimentare
l'immaginazione di adulti e bambini. Nel Gran Finale dei Festeggiamenti è prevista l'esibizione di artisti di
strada, con lo spettacolo del tessuto aereo e le spettacolari e scintillanti evoluzioni dei FIRE GAMES, giochi e
acrobazie con il fuoco, per regalare agli spettatori presenti, momenti di grande emozione e divertimento. A
conclusione della manifestazione, lancio in aria delle lanterne e spettacolo pirotecnico dei fuochi d'artificio, che
illumineranno la Torre di Sant'Anastasio. Un altro elemento di novità che caratterizza questa edizione, è
l'indizione di un concorso video denominato "Filmare il Medioevo", al quale potranno partecipare professionisti
e non, ideato dall'associazione Pro Loco di Tuturano per la promozione turistica della XV edizione del Torneo
della Civetta. La partecipazione al concorso è gratuita e aperta a tutti coloro che siano in grado di realizzare
un video, che abbia le caratteristiche di uno spot pubblicitario, da utilizzare per il lancio della campagna
pubblicitaria online e offline della XV edizione della manifestazione. Basta inviare un video che immortali i
momenti più significativi dell'evento, che aiuti a comunicare sensazioni, espressioni ed attimi unici donate dai
figuranti e dalle performance degli artisti di strada che si esibiranno durante tutta la manifestazione, con
l'intento di riscoprire, attraverso la telecamera, i luoghi, le tradizioni, i mestieri e la vita quotidiana di un tempo.
E' possibile scaricare il regolamento e il modulo d'iscrizione dal Profilo Facebook della Pro Loco di Tuturano e
del Torneo della Civetta, al vincitore sarà riconosciuto un premio in denaro. La scadenza è fissata al 5 luglio.