serbatoi a tetto contro impianti a pressione
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serbatoi a tetto contro impianti a pressione
IMPIANTI DI AUMENTO PRESSIONE GRUNDFOS La fornitura idrica negli edifici alti: serbatoi a tetto contro impianti a pressione Introduzione soddisfare le esigenze di un intero edificio. Inoltre, all’epoca non L’impiego di serbatoi a tetto è una pratica molto comune che erano disponibili pompe affidabili ed efficienti per gli impianti consente di fornire una pressione idrica adeguata negli edifici, a pressione. La soluzione immediata consisteva nell’utilizzo di specialmente in quelli più alti. L’alternativa ai serbatoi a tetto è pompe di tipo standard per sollevare l’acqua sino al serbatoio. l’impiego di impianti dotati di pompe per aumento pressione Dal serbatoio, la forza di gravità assicurava all’acqua una pressio- (booster) che forniscono la prevalenza necessaria. ne sufficiente ai piani sottostanti. Questo articolo propone un case study condotto su cinque Nonostante la diffusione di una più efficiente tecnologia diversi sistemi per la fornitura di acqua in un edificio alto 250 dell’aumento pressione, ancora oggi molti edifici sono dotati di metri con un consumo giornaliero di 295 m3. L’analisi prende serbatoi a tetto. in considerazione un impianto con serbatoio a tetto e quattro diverse configurazioni di impianto a pressione. Vengono descritti i pro e i contro di ciascun sistema e viene calcolato il costo del ciclo di vita (LCC) per un arco di 20 anni, tenendo conto di tutti i costi pertinenti. Questo articolo è un documento interessante per i professionisti che progettano impianti di acqua potabile in edifici di grande altezza. I serbatoi a tetto L’impiego dei serbatoi a tetto è stato concepito oltre un secolo fa, man mano che gli edifici crescevano in altezza. La pressione richiesta per usi domestici dell’acqua e per il controllo degli incendi aumentava, ma l’acqua di acquedotto non riusciva a Gli autori di questo articolo: Jens Nørgaard Jens Nørgaard è Application Manager nel settore CBS. Ha conseguito la laurea in ingegneria meccanica. In qualità di Application Specialist e Project Manager, ha fornito consulenze in materia di salute pubblica e servizi meccanici su numerosi progetti edili per alcune società di consulenza tecnica. Anders Nielsen Anders Nielsen è un International Project Sales Manager di Grundfos. È un consulente tecnico e ha lavorato in precedenza come consulente energetico in materia di teleriscaldamento e come Sales Engineer e Product Manager nel settore di Grundfos dedicato ai servizi per gli edifici domestici. IMPIANTI DI AUMENTO PRESSIONE GRUNDFOS L’acqua a portata di mano formano negli impianti idrici. Le biopellicole rivestono l’interno delle tubazioni e dei serbatoi, offrendo ai batteri una barriera protettiva e un terreno di crescita. I serbatoi realizzati in materiali organici, ad esempio il legno, costituiscono essi stessi un mezzo di sostentamento per i batteri per l’intera durata della loro vita. In molti paesi, la legge esige regolari interventi di pulizia, disinfezione e manutenzione dei serbatoi dell’acqua, pertanto questi impianti implicano dei costi aggiuntivi. I serbatoi a tetto consentono agli utenti di poter contare su fornitura idrica e pressione dell’acqua adeguate anche in assenza di corrente elettrica. I serbatoi a tetto variano ampiamente per dimensioni, ma hanno tutti una caratteristica comune, ossia la pronta disponibilità dell’acqua, che viene conservata nel serbatoio e può essere utilizzata immediatamente per scopi domestici e per il controllo degli incendi. Si tratta di una struttura piuttosto semplice, composta da un serbatoio, un tubo di afflusso, uno di mandata, un interruttore a galleggiante e una pompa. Se il livello nel serbatoio scende sotto un determinato livello, l’interruttore a galleggiante avvia la pompa al fine di riempire nuovamente il serbatoio. Una ricca tradizione L’uso dei serbatoi a tetto è una pratica profondamente radicata nelle tradizioni locali. In molte regioni geografiche del mondo si utilizzano ancora i serbatoi a tetto e questa tendenza persisterà ancora per molti anni. Si stima che il cielo di New York sia punteggiato da circa 15.000 serbatoi a tetto, una parte integrante del sistema di approvvigionamento idrico della città. Anche in America centrale e del Sud, come pure in Medio Oriente, i serbatoi a tetto sono molto comuni. In Europa, i serbatoi a tetto sono molto meno diffusi e le soluzioni più comuni sono invece gli impianti a pressione. Questi sono disponibili in svariate configurazioni, ciascuna con i suoi pro e contro. Un aspetto che accomuna i diversi tipi di impianti a pressione è il minore ingombro e il costo inferiore del ciclo di vita. Batteri di Legionella all’interno di una biopellicola Un case study Come gli edifici, anche gli impianti di aumento pressione variano sensibilmente per dimensioni e modello. Per questo motivo, non è facile stabilire quale sia il sistema più efficiente. In questo case study esemplificativo, osserviamo cinque diverse configurazioni di impianti. Valuteremo i pro e i contro per identificare la scelta più conveniente per questo ipotetico edificio. Il calcolo del costo del ciclo vita (LCC) su 20 anni include l’investimento iniziale negli impianti di aumento pressione e i relativi tubi e serbatoi, i costi energetici, i costi del mancato guadagno e i costi di manutenzione. Dal punto di vista funzionale, i serbatoi a tetto di oggi funzionano in modo adeguato sotto molti punti di vista: la tecnologia è consolidata, il funzionamento è stabile e l’utente ottiene la pressione richiesta. Sfortunatamente, i serbatoi a tetto implicano anche alcuni aspetti non sempre graditi: ad esempio, maggiori spese in conto capitale associate all’installazione del serbatoio e ai maggiori requisiti strutturali, costi di esercizio elevati, la mancanza di un sistema di controllo della pressione e una difficile manutenzione del serbatoio stesso. I fattori considerati: Edificio: palazzo per uffici di 250 metri di altezza Acqua potabile richiesta: 295 m3/giorno Aspetti igienici Oltre a immagazzinare l’acqua e produrre la pressione richiesta, i serbatoi a tetto svolgono anche una funzione indesiderata, ossia costituiscono il terreno ideale per la crescita di pericolosi batteri che possono mettere a rischio la salute. I batteri della Legionella, caratterizzati da un’eccezionale resistenza, appaiono spesso come ospiti indesiderati degli impianti idrici. Per riuscire a sopravvivere, i batteri della Legionella e di altri microrganismi si annidano nelle biopellicole che si Il calcolo si basa unicamente sull’acqua richiesta per scopi domestici. Non è inclusa l’acqua utilizzata per il condizionamento dell’aria. 2 IMPIANTI DI AUMENTO PRESSIONE GRUNDFOS Configurazioni dell’impianto 1. Impianto di aumento pressione singolo. Un serbatoio viene posizionato davanti al sistema di pompaggio e riempito con l’acqua proveniente dalla rete idrica. Questo sistema permette di avere una capacità della rete idrica inferiore al fabbisogno di picco dell’edificio, assicurando una Impianto di aumento pressione singolo pressione costante anche durante i picchi della portata. Il serbatoio intermedio si riempie di acqua durante i periodi di basso consumo e garantisce una fornitura di acqua costante e uniforme alle pompe di aumento pressione. vantaggi svantaggi • • • • • • • Nessuno spazio destinato alle unità booster ai livelli superiori Pochissimi tubi ascendenti (o uno solo) nell’edificio 2. Impianto a zone. L’impianto idrico è suddiviso in diverse zone, che alimentano un massimo di 12 piani ciascuna. Questo consente una pressione idrica adeguata su tutti i piani senza impiego di valvole limitatrici. La pressione minima sul piano Impianto di aumento pressione singolo superiore di ogni zona viene mantenuta a 1,5-2 bar. La pressione massima sul piano più basso di ogni zona non supera i 4-4,5 bar. vantaggi • • • • Impianto di pompaggio per aumento pressione ad elevata pressione statica Obbligo di installare delle valvole limitatrici di pressione Costi di esercizio elevati Utilizzo di tubazioni e unità booster specifici per alta pressione Sensibilità alle interruzioni della corrente elettrica svantaggi Viene fornita soltanto la pressione richiesta. Nessuno spazio destinato alle unità booster ai livelli superiori Minore vulnerabilità in caso di guasto della pompa Nessuna valvola limitatrice di pressione 3. I serbatoi a tetto assicurano sia la pressione, sia la fornitura idrica in caso di interruzione della corrente. • • • Presenza di un maggior numero di tubazioni ascendenti nell’edificio Utilizzo di tubazioni e unità booster specifici per alta pressione Sensibilità alle interruzioni della corrente elettrica In questo modello, i sei piani superiori richiedono un impianto di aumento pressione separato per ottenere una pressione sufficiente. La pressione statica, in questo caso, sarebbe troppo bassa a causa dell’insufficiente altezza geodetica del serbatoio a tetto. Questa soluzione richiede l’installazione di valvole limitatrici di pressione su ogni piano allo scopo di evitare un’elevata pressione statica in corrispondenza dei rubinetti, responsabile di erogazione rumorosa. 3 IMPIANTI DI AUMENTO PRESSIONE GRUNDFOS Impianto di aumento pressione singolo vantaggi svantaggi • • • • • • • • • • • Una tecnologia consolidata Un solo scarico dall’unità booster alla cima dell’edificio Scarso ingombro Minore sensibilità alle interruzioni della corrente elettrica L’acqua viene pompata oltre il punto in cui è richiesta. Pressione insufficiente ai piani più alti Pressione eccessiva ai piani più bassi Necessità di installare delle valvole limitatrici di pressione Necessità di utilizzare tubazioni specifiche per alta pressione Ingombro del serbatoio Rischio di crescita microbiologica nel serbatoio a tetto 4. Gli impianti collegati in serie con serbatoi intermedi zona viene quindi servita da un’unità booster dedicata. sfruttano diversi impianti, utilizzando dei serbatoi intermedi Non sono richieste valvole limitatrici di pressione e, in caso di posizionati centralmente per alimentare sia i rubinetti della interruzione dell’elettricità, i serbatoi sono in grado di fornire zona di aumento pressione assegnata, sia tutte le zone sovra- pressione e acqua per ben 12 ore. Tuttavia, i serbatoi occupano stanti. Questo sistema permette di suddividere l’edificio in zone spazio prezioso all’interno dell’edificio, riducendo la superficie di pressione più piccole e gestibili di soli 12 piani ciascuna. Ogni commerciale. Impianto di aumento pressione singolo vantaggi svantaggi • • • • • • • • Elevato investimento iniziale • I booster e i serbatoi occupano spazio sui piani di servizio • Perdita di superficie commerciale • Rischio crescita microbatterica nei serbatoi intermedi Bassi costi di esercizio Corretta pressione in ogni zona Zone di pressione gestibili Elevata resilienza dell’impianto Basso consumo energetico delle pompe e carico ridotto sulla rete elettrica Minore sensibilità alle interruzioni della corrente elettrica Utilizzo di tubazioni per bassa pressione 5. L’impianto collegato in serie funziona secondo gli stessi principi del sistema precedente, ma senza i serbatoi intermedi. Questo consente un impiego efficace dell’energia in quanto l’acqua viene pompata solamente verso la zona in cui viene utilizzata e non in altre aree. Tuttavia, è indispensabile un controllo completo. Quando un utente apre un rubinetto ai piani superiori, i booster devono erogare l’acqua dal piano terra dell’edificio. 4 IMPIANTI DI AUMENTO PRESSIONE GRUNDFOS Impianto di aumento pressione singolo vantaggi svantaggi • Bassi costi di esercizio • Nessuno spazio occupato dai serbatoi • Corretta pressione in ogni zona • Zone di pressione gestibili • Basso consumo energetico delle pompe e carico ridotto sulla rete elettrica • Utilizzo di tubazioni per bassa pressione • Vulnerabilità in caso di guasto della pompa • Sensibilità alle interruzioni della corrente elettrica Guardiamo ai fatti Questo strumento è molto utile perché crea uno standard di L’analisi del costo del ciclo di vita (LCC) è uno strumento che riferimento che consente il confronto tra diverse può aiutarci a ridurre al minimo gli sprechi e potenziare l’effi- tipologie di sistemi di aumento pressione e diversi cienza energetica di molti tipi di impianti, inclusi gli impianti di fornitori di tale tecnologia. aumento pressione. Il costo del ciclo di vita Costo iniziale delle unità booster, Cib Di norma, i calcoli del costo del ciclo della vita operativa per gli Questo costo include le unità booster o le pompe di aumento impianti di pompaggio vengono eseguiti tenendo conto di tre pressione e tutte le attrezzature e gli accessori necessari al soli parametri, ossia i costi osservabili elencati di seguito. funzionamento delle unità booster: • Pompe • Il costo iniziale delle unità booster • Convertitori di frequenza • I costi di manutenzione • Pannelli di controllo • I costi energetici • Sensori di pressione • Serbatoi a membrana In questo case study, abbiamo incluso anche i costi nascosti per fornire una valutazione più realistica degli impianti considerati. Euro 400.000 LCC = Cib + Cit + Cm + Ce + Cr Costo iniziale delle unità booster, Cib 350.000 300.000 250.000 LCC = costo del ciclo della vita operativa 200.000 Cib = costo iniziale delle unità booster 150.000 Cit = costi iniziali di tubazioni, valvole limitatrici di pressione e 100.000 serbatoi 50.000 Cm = costi di manutenzione 0 1 Impianto 2 Impianto 3 Impianto 4 Impianto in serie con diviso con di aumento serb. interin zone serbatoi pressione medi a tetto singolo Ce = costi energetici Cr = costi per mancato guadagno Confronto dei costi iniziali delle unità booster, Cib 5 5 Impianto collegato in serie IMPIANTI DI AUMENTO PRESSIONE GRUNDFOS Costi iniziali per serbatoi e tubazioni, Cit Spesso, negli edifici alti, le spese in conto capitale per le tuba- Nota: Non è incluso il costo dei tubi orizzontali per la distribu- zioni, le valvole e i serbatoi superano ampiamente il costo delle zione dell’acqua, i tubi installati nei pavimenti degli uffici e i unità booster. Il concetto non cambia in questo case study. dispositivi di erogazione dell’acqua. Il costo di questi componenti è identico a prescindere dalla configurazione scelta per l’aumento pressione. Il calcolo dei costi include: • Tubi ascendenti verticali, inclusivi di costi di isolamento, supporti e montaggio tubi Tutti i tubi inseriti nel calcolo sono in accciaio inox tipo Costo iniziale, tubazioni, Cit Euro DIN 2463. I prezzi variano da 50 €/m per 35 mm (1¼”) 400.000 a 150 €/m per 108 mm (4”) 350.000 • Serbatoi. Costo dei serbatoi 200 €/m3. 300.000 In caso di interruzione della corrente elettrica, i serbatoi 250.000 sono dimensionati in modo da fornire acqua fino a 12 ore. 200.000 • Valvole limitatrici di pressione. Prezzo 450 €/pezzo, 150.000 incluso il montaggio. 100.000 50.000 0 Il calcolo include le valvole nei casi in cui la pressione 1 Impianto di 2 Impianto 3 Impianto 4 Impianto in serie con diviso con aumento serb. interin zone serbatoi pressione medi a tetto singolo statica in corrispondenza dei rubinetti superi i 5 bar. 5 Impianto collegato in serie I sistemi 1. Impianto di aumento pressione singolo e 3. Serbatoio a tetto prevedono l’uso di valvole limitatrici di pressione. Confronto dei costi iniziali delle tubazioni, ecc., Cit Costi di manutenzione, Cm Manutenzione nell’arco di 20 anni: Sia i serbatoi a tetto, sia i serbatoi intermedi devono essere Si stima che la manutenzione delle unità booster costituisca il svuotati e puliti ogni anno conformemente alle normative 50% del prezzo d’acquisto iniziale dell’impianto. locali. Gli impianti composti da unità booster che utilizzano i • Tubi e valvole limitatrici di pressione: 5% dell’investimento serbatoi sono svantaggiati rispetto iniziale agli impianti a pressione. • Serbatoi a tetto e intermedi: 20% del costo iniziale del serbatoio Costi di manutenzione, 20 anni, Cm Euro 400.000 350.000 300.000 250.000 200.000 150.000 100.000 50.000 0 1 Impianto di aumento pressione diretto Unità booster 2 Impianto diviso in zone 3 Impianto 4 Imp. colle- 5 Impianto gato collegato con in serie con in serie serbatoi serb. intera tetto medi Confronto dei costi di manutenzione a 20 anni, Cm 6 IMPIANTI DI AUMENTO PRESSIONE GRUNDFOS Portata Il profilo di consumo Per eseguire un calcolo energetico è necessario conoscere il profilo di carico. Il profilo di consumo mostra le variazioni della portata che avvengono durante un periodo tipico di 24 ore. Nei complessi di uffici, come peraltro nella maggior parte degli edifici commerciali, il consumo di acqua varia significativamente secondo l’ora del giorno. Portata [m3/h] 60 Punto di lavoro 1: 53,1 m3/h 50 40 Al mattino, si registra la massima portata, che corrisponde all’inizio delle attività di servizio, ad esempio la pulizia, la preparazionedi cibo e caffè e il lavaggio delle stoviglie. La domanda di acqua varia per l’intera giornata ma non raggiunge mai il picco della fascia mattutina. Dal momento che l’edificio ospita unicamente degli uffici, non si verifica praticamente alcun consumo di acqua alla sera e durante la notte. Il profilo di carico si basa sulla curva di durata. Abbiamo stimato un consumo totale di acqua potabile al giorno pari a 295 m3, con un utilizzo annuo di 250 giorni. 30 Punto di lavoro 2: 21,2 m3/h 20 Punto di lavoro 3: 15,6 m3/h 10 0 0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 22 24 22 24 Ore al giorno Profilo di calcolo I calcoli energetici si eseguono in corrispondenza di tre diversi punti di lavoro, considerati rappresentativi del profilo di consumo. • Il punto di lavoro 1 è responsabile di una sola ora al giorno di consumo alla portata di picco pari a 53,1m3/h. • Il punto di lavoro 2 è responsabile di quattro ore al giorno con una portata pari a 21,2m3/h • Il punto di lavoro 3 è responsabile di 10 ore al giorno con una portata pari a 15,6m3/h • Si assume che nelle restanti nove ore non vi sia alcun consumo di acqua. Portata [m3/h] 60 Portata [m3/h] 60 50 50 40 40 30 30 20 20 10 10 0 0 2 4 6 8 10 12 14 Ore al giorno 16 18 20 22 24 0 0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 Ore al giorno Profilo del consumo di acqua nell’arco di 24 ore Curva di durata indicante le ore di esercizio al giorno a una portata superiore a quella indicata 7 IMPIANTI DI AUMENTO PRESSIONE GRUNDFOS Costi energetici, Ce I calcoli energetici vengono eseguiti sulla base delle formula Punto di lavoro illustrata di seguito. Portata Q E1 [kWh] = Q [m3/s] * H [kPa] * h [h] η [-] Euro Ore di manutenz. /anno Potenza idraulica Rendimento Consumo energetico annuo H h P4 η E4 E1 kPa h kW – kWh kWh 1 0,015 2871 250 42,5 0,61 10,621 17,411 2 0,006 2728 1000 16,1 0,58 16,145 27,837 3 0,004 2697 2500 11,6 0,59 29,004 49,159 94,407 La tabella a destra illustra il principio alla base di tutti i calcoli energetici. Il consumo energetico annuo è calcolato in base a tre punti di lavoro. I rendimenti fanno riferimento alle effettive unità booster o pompe Grundfos. Costo dell’energia considerato: € 0,20 per kWh. 400.000 Prevalenza Sistema 1 Impianto di aumento pressione singolo. Calcolo del consumo energetico di un anno. Costo energetico, Ce 350.000 300.000 250.000 200.000 150.000 100.000 50.000 0 1 Impianto di 2 Impianto 3 Impianto 4 Impianto in serie con aumento diviso con serb. interpressione in zone serbatoi medi singolo a tetto 5 Impianto collegato in serie Serbatoi in legno sui tetti di New York Confronto del consumo energetico nell’arco di 20 anni, Ce Mancato guadagno, Cr Man mano che il valore degli immobili aumenta, la quantità di superficie commerciale acquisisce crescente importanza. In molti casi, è redditizio espandere un edificio in altezza. Un altro metodo più efficace per incrementare la superficie commerciale è la riduzione degli spazi “sprecati” perché destinati ai servizi. Euro 400.000 Mancato guadagno nell’arco di 20 anni, Cr 350.000 300.000 250.000 200.000 150.000 100.000 In questo calcolo, abbiamo preso in considerazione il valore dello spazio occupato dai gruppi booster e dai serbatoi intermedi. Abbiamo ipotizzato un valore pari a 5 € per m2 al mese. Per i locali seminterrati e il tetto abbiamo ipotizzato un valore pari a 2,5 € per m2 al mese. 50.000 0 1 Impianto di 2 Impianto 3 Impianto 4 Imp. collegato aumento diviso con pressione in zone serbatoi in serie con serb. intersingolo a tetto medi I costi del mancato guadagno possono variare secondo le condizioni dei singoli mercati. 5 Impianto collegato in serie Confronto del mancato guadagno nel corso di 20 anni, Cr 8 IMPIANTI DI AUMENTO PRESSIONE GRUNDFOS La superiorità degli impianti a pressione In questo articolo, abbiamo tracciato una breve storia dei serbatoi a tetto e degli impianti a pressione e ne abbiamo descritto le caratteristiche principali. Abbiamo presentato cinque diversi sistemi per l’aumento della pressione negli edifici alti, calcolandone costi e consumi in riferimento a un ipotetico edificio tipo. Non è difficile tirare le somme del confronto. Come indica l’analisi, gli impianti a pressione suddivisi in zone sono superiori alle soluzioni che prevedono l’impiego di serbatoi a tetto, sia per quanto riguarda l’investimento iniziale, l’investimento iniziale, sia sul fronte della manutenzione e dell’efficienza energetica. Costo totale, 20 anni Euro 800.000 700.000 600.000 500.000 607.149 495.702 430.747 400.000 409.897 368.343 300.000 200.000 100.000 0 Vediamo perché. 1. Generare una portata all’interno dell’impianto idrico richiede molta energia e lo stesso accade per quando si genera la pressione in caso di portata scarsa o assente. Per questo motivo, le configurazioni degli impianti di aumento pressione caratterizzate da diverse unità booster e bassi livelli di pressione sono da preferire in quanto il consumo energetico si riduce significativamente al ridursi della pressione fornita. I sistemi (2, 4 e 5) sono suddivisi in zone di pressione di un massimo di 12 piani ciascuna. La massima altezza geodetica è limitata a 50 m o 5 bar in ogni zona. Poiché la pressione richiesta è bassa rispetto all’impianto di aumento pressione singolo (1) e all’impianto con serbatoio a tetto (3), il consumo energetico è inferiore. Nel sistema 1, la quantità totale di acqua (295 m3/giorno) è sottoposta a una pressione di 29 bar. Questo implica la necessità di utilizzare delle valvole limitatrici di pressione. La pressione degli impianti suddivisi in zone (4 e 5) è di soli 6 bar, quindi non è necessario l’impiego di valvole limitatrici. L’impianto con serbatoio a tetto è risultato nel complesso la soluzione più costosa, implicando un consumo energetico più elevato di tutti gli altri sistemi. Questo è un fatto sorprendente visto che l’unità booster può funzionare a una portata costante di 15 m3/h per 20 ore al giorno. Tuttavia, in questo impianto, tutta l’acqua (295 m3/giorno) viene pompata, oltre i punti in cui potrebbe essere utilizzata dai consumatori, a una pressione elevata (29 bar) e quindi lasciata scendere per gravità verso il punto in cui verrà utilizzata. Anche in questo caso, è necessario installare delle valvole riduttrici di pressione per eliminare la pressione in eccesso. 1 Impianto di 2 Impianto 3 Impianto 4 Impianto in serie con aumento diviso con serb. interpressione in zone serbatoi medi singolo a tetto 5 Impianto collegato in serie Costi energetici, 20 anni. € Costo iniziale, serbatoi e tubazioni. € Costo iniziale, unità booster. € Costi di manutenzione, 20 anni. € Mancato guadagno, 20 anni. € per la portata piena di 53,1 m3/h, quindi deve possedere un’unità booster con tre pompe da 16 kW. L’inserimento di serbatoi intermedi (sistema 4) riduce la portata richiesta a 23,2 m3/h. Questo comporta la presenza di tre pompe da 3 kW ciascuna e la riduzione del consumo energetico complessivo del 24%. Negli edifici alti, gli impianti di aumento pressione suddivisi in zone sono sempre da preferire per l’alimentazione idrica. Infatti, consentono un consumo energetico notevolmente inferiore dal momento che le unità booster funzionano a livelli di pressione minori. Gli impianti suddivisi in zone rendono addirittura obsolete le valvole limitatrici di pressione dal momento che la pressione statica viene mantenuta a un livello accettabile. Questo assicura un maggiore comfort per l’utente finale. L’importanza del risparmio energetico Tradizionalmente, chi si accinge a scegliere e configurare un impianto di aumento pressione presta molta attenzione alla spesa iniziale. I nostri calcoli mostrano però che questa non è la scelta migliore. È evidente che gli impianti suddivisi in zone implicano un maggiore investimento per l’acquisto delle unità booster, tuttavia questa spesa perde importanza se considerata nella prospettiva di un lungo periodo di utilizzo. Occorre valutare gli impianti di aumento pressione nella loro interezza, senza dimenticare che il consumo energetico costituisce sempre l’aspetto più importante: infatti comporta una spesa maggiore di tutti gli altri costi sommati insieme. 2. Il profilo di consumo mostra che la richiesta di acqua varia nel corso della giornata. L’adattamento costante alla portata richiede l’impiego di unità booster e tubazioni di dimensioni adeguate agli eventuali picchi di portata. L’installazione dei serbatoi intermedi consente l’utilizzo dell’acqua immagazzinata per rispondere ai picchi di portata. In questo caso, le dimensioni delle unità booster e delle tubazioni possono essere ridotte significativamente. Ad esempio: l’unità booster posta nella zona inferiore deve alimentare le quattro unità booster posizionate ai piani superiori. L’impianto collegato in serie senza serbatoi intermedi (5) deve invece essere dimensionato 9