Per i Bambini i litigi sono componenti naturali, legati al bisogno di
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Per i Bambini i litigi sono componenti naturali, legati al bisogno di
“CE LA FACCIO, SONO CAPACE!” Le tappe delle autonomie infantili e adolescenziali Daniele Novara, pedagogista, direttore del CPP Non ci interessa come il genitore deve essere ma cosa è possibile fare concretamente per educare i figli La Scuola Genitori cerca di garantire le informazioni e gli apprendimenti basilari per fare questo mestiere nelle varie età della vita dei figli! L’amore verso i figli è una condizione non una garanzia Nell’infanzia i bambini e le bambine si modellano sui genitori e vivono nella loro dipendenza Dalla preadolescenza e nell’adolescenza i figli cercano di allontanarsi dai genitori. La casa diventa un “albergo” La madre e i valori materni presiedono all’infanzia Il padre e i valori paterni presiedono all’adolescenza PRIMO ANNO DI VITA Il bambino nasce prematuro dal punto di vista biologico, è completamente dipendente dai genitori. DEVOZIONE ‐ DISPONIBILITĂ NESSUNA NORMA ATTACCAMENTO ALLA MADRE (contatto pelle‐pelle, occhi‐occhi, allattamento) il padre come sostegno alla madre sia materiale che simbolico SECONDO‐TERZO ANNO DI VITA Inizia il congedo fusionale dalla mamma ed il processo di progressiva autonomia. Il bambino compie nuove e straordinarie esperienze sensoriali. DIVIETI CHIARI INIZIO della SOCIALITĂ come importante fattore di crescita zone accessibili/ zone non accessibili meglio il NIDO (nonni a piccole dosi) FAR PARLARE piuttosto che sostituirsi QUARTO E QUINTO ANNO DI VITA Il bambino esce da una fase simbiotico‐fusionale, acquisisce maggiore autonomia e cerca di differenziarsi dai genitori per trovare una sua individualità. Sviluppa nuove capacità cognitive. NIENTE LETTONE Progressiva educazione al PUDORE REGOLE CHIARE STABILIRE CONFINI E DISTANZE STOP AD ACCUDIMENTO ECCESSIVO non sostituirsi al (mangiare, vestirsi, lavarsi…) bambino con la servizievolezza DAI 6 ANNI AI 10 ANNI Il bambino inizia ad abbandonare il pensiero dicotomico rigido e comincia a svilupparsi il pensiero reversibile. SI A REGOLE CHIARE NO ALLA DISCUSSIONE E DEFINITE (“secondo me sarebbe ora che tu spegnessi la TV”) NO ALLA SGRIDATA (“Basta, sei il solito stupido”) NO AL COMANDO (“Vai a dormire, mangia, vestiti…”) coesione educativa fra genitori: fare squadra! (“Sono le 21,20.Ĕ ora di andare a letto”) PREADOLESCENZA(dagli 11 anni) Il bambino acquisisce il pensiero logico‐astratto, si allontana dai genitori, è interessato ai coetanei. Non ha più bisogno di accudimento ma di un confine preciso, di un incanalamento, di chiarezza. REGOLE NEGOZIATE REGOLE SANZIONATE No a sanzioni restrittive Si a sanzioni affettive “Per una settimana non puoi “Hai mancato di rispetto, giocare alla playstation” oggi non ti parlo più!” “Oggi non esci col tuo gruppo” (sospendere il rifornimento RITUALI narcisistico) per gestire l’allontanamento ( paghetta – cellulare – chiavi di casa) ADOLESCENZA Il ragazzo, la ragazza scoprono l’affettività e la sessualità e sono impegnati ad apprendere tutto quello che serve per l’autonomia dai propri genitori (studio, sport, lavoro, ecc…). È un progressivo esordio sul palcoscenico della vita sociale. NO CONFIDENZA ma SPONDA che fa da ARGINE La CONVERGENZA EDUCATIVA sul PADRE La TECNICA del SILENZIO ATTIVO “Aiutarli ad imparare a camminare senza aiuto, a correre, a salire e scendere le scale, a rialzare oggetti caduti, a vestirsi e a spogliarsi, a lavarsi, a parlare per esprimere chiaramente i propri bisogni, a cercare con tentativi di giungere al soddisfacimento dei loro desideri, ecco l’educazione dell’indipendenza”. (Maria Montessori)