IL ROMA 02/12/2011 - Salvatore Di Matteo
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IL ROMA 02/12/2011 - Salvatore Di Matteo
16 IL LIBRO NOTTE&GIORNO venerdì 2 dicembre 2011 EDUARDO ESTATICO E GERARDO GAGLIARDI FANNO “ASCOLTARE” LA LORO VOCE E “SENTIRE” GLI ODORI DELLE PIETANZE Nella cucina napoletana storia e filosofia di vita di Mimmo Sica arte di cucinare alla napoletana” non è una delle tante raccolte di ricette di cucina che non manca mai nella libreria di casa e che il più delle volte, dimenticata, diventa parte dell’arredamento. L’incipit del libro, infatti, cattura immediatamente l’attenzione e l’interesse del lettore facendogli capire che sta leggendo un racconto la cui trama si sviluppa sull’intreccio di preziose esperienze dell’arte della gastronomia con istruttivi riferimenti storici e di tradizione popolare. In questo modo lo chef del momento, non solo realizza una raffinatezza culinaria, ma acquista anche la conoscenza del suo “perché” storico e, sovente, del suo significato folkloristico o allegorico. Il corsivo, scelto come stile tipografico, e il quaderno a righi su cui si distende la calligrafia degli autori rendono il libro un diario personale attraverso il quale Eduardo Estatico e Gerardo Gagliardi fanno “ascoltare” la loro voce e “sentire” gli odori delle pietanze. E mentre prende corpo una buona “margherita”, la pizza inventata da Raffaele Esposito nel 1889 e oggi tutelata dal marchio Stg, Specialità Tipica Garantita, o mentre cuoce “pippiando” il ragù, protagonista assoluto in casa Priore nella commedia eduardiana “Sabato, domenica e lunedì”, chi non lo sa apprende che sia la prima che il secondo non esisterebbero se Antonio Latini, capo dello “scalco”, cioè sovrintendente alle cucine, al servizio di Esteban Carillo Salsedo. reggente spagnolo del Consiglio Collaterale nel Viceregno, non avesse introdotto l’americano po- “L’ STASERA AL DRAGONFLY Sopra Eduardo Estatico, a fianco lo chef con Pietro DʼOrsi e il suo staff modoro nella cucina partenopea facendolo diventare un ingrediente fondamentale. Infatti, nel suo trattato “Lo scalco alla moderna” ovvero “l’arte di ben disporre i conviti” del 1694, definito la summa di tutta la letteratura gastronomica precedente, c’è la prima ricetta scritta della salsa di pomodoro. Ancora, chi si appresta a cucinare i “Paccheri cò cuoccio” seguendo la “voce” degli autori impara che a Napoli esistono due differenti tradizioni di cucina di pesce: una flegrea della zona di Pozzuoli e una della baia napoletana. La pietanza in preparazione è un piatto della tradizione flegrea che fu la prima a proporre “il piatto unico” con il connubio tra pasta e pesce. Che dire, poi, dei gustosissimi suppli di riso, molto spesso chiamati dal partenopeo, impropriamente, arancini. Preparandoli seguendo i consigli de “L’arte di cucinare alla napoletana” si legge, innanzitutto, che dalle nostre parti si chiamano “palle di riso” e poi che bisogna ringraziare i cuochi di corte francesi, chiamati nel Regno delle due Sicilie da Maria Carolina d’Austria. I “monsieurs”, napoletanizzati in “monzù”, importarono, infatti, il riso in Sicilia ove nacquero gli arancini. Da questi deri- LA “SFIDA” varono nella capitale le palle di riso e il sartù. Il libro insegna, poi, che nella cucina napoletana c’è anche tanta filosofia di vita espressa attraverso motti pittoreschi e allegorici. Qualche esempio: “Fernesce tutto a tarallucci e vino”, “Addò magnano doje, ponno magnà tre”, “Se magna pe’ campà, nun se campa pe’ magnà”, “A carne ‘a sotto e’ maccarune ‘ncoppa”, “Magna a gusto tojo e viest a gusto ‘e ll’altri”, “Meglio murì sazio che campà diuno”, “E’ meglio essere capa ‘e ciceniello ca coda ‘e cefalo”, “’O purpo se coce cu ll’acqua soia”, “’A cervella ‘e ll’ommo è ‘na sfoglia ‘e cepolle”, “Comme se dice,’e ssard’ se magneno all’alice, chi ten’ ‘e sord campa felice, chi nun ‘e ttene va ‘ncul’all’amice”, “’A carne fa sanghe e ‘a fatica fa jettà ‘o sanghe”, “’A meglia mericina: vino ‘e campagna e purpette ‘e cucina”, “’E chiacchiere nun ‘jencono ‘a panza”, “He voglia ‘e mettere rum, chi nasce strunz nun po’ addiventà babbà”. «La mia cucina - dice Eduardo - è una cucina d’autore nel senso che, pure essendo ancorata alla tradizione gastronomica napoletana, è frutto della mia creatività. L’amore per la cucina si è fatto strada len- tamente in me fin dalla tenera età quando restavo incantato nel vedere mia nonna armeggiare ai fornelli con pentole, padelle e ingredienti vari. Appena adolescente decisi che il mio mestiere doveva essere il cuoco. Ho fatto esperienze in Italia, in Europa e negli Stati Uniti a Philadelphia e ho seguito tutta la trafila fini ad arrivare ai ristoranti “stellati”. Ritornato finalmente a Napoli, decisi di dare sfogo alla mia creatività e ho trovato la “mia cucina” nel “C&D” di Pietro D’Orsi a Portici. Questo ristorante, situato all’interno di una villa vesuviana, infatti, oltre ad offrire tutti i comforts, si caratterizza perché, pur essendo raffinato, è “informale” e quindi fa sentire a casa propria tutti i clienti. I nostri clienti mi chiedono spesso quale sia la mia specialità e io rispondo che non esiste perché ogni mio piatto è originale e irripetibile. Gerardo Gagliardi era un cliente napoletano conosciuto a Roma il quale, dopo avere mangiato il mio ragù, mi disse “tu sei un vero cuoco, cioè uno che ha imparato il mestiere dietro ai fornelli. Mi piacerebbe scrivere con te un libro di ricette napoletane”. Così è nato “L’arte di cucinare alla napoletana” - ha concluso lo chef - e con esso vogliamo ricordare o fare conoscere la bontà e la genuinità della gastronomia tradizionale napoletana con la originalità del mio tocco creativo che accompagna e caratterizza ogni mia pietanza». SOLIDARIETÀ MARTEDÌ A VILLA DOMI “Sogni sotto l’albero”, Maria Nazionale guest star S arà Maria Nazionale, l’artista partenopea reduce dal grande successo appena conquistato a Roma in qualità di special guest nello spettacolo di Francesco De Gregori “Vola Vola Vola” in scena all’Auditorium “Parco della Musica”, la testimonial dell’evento “Sogni sotto l’albero” prodotto ed ideato da “Maridì Comunication” a favore de “Il Villaggio della salute onlus”, ovvero una struttura itinerante di medici specialisti diretta alla prevenzione gratuita al fine di sconfiggere il “male del secolo”, presieduta dall’avvocato Tommaso Mandato, con il coordinamento scientifico della professoressa Annamaria Colao. La kermesse, che si terrà martedì 6 dicembre nella suggestiva cornice di “Villa Domi e condotta da Maridì Sessa, vedrà alternarsi momenti di alto profilo scientificoculturale con gli interventi mirati di Flavia Fumo, direttore sanitario del “Centro Fumo” in materia diagnostica, e di Matilde e Bianca De Tommasis, titolari del Gruppo “De Tommasis”, attivissime operatrici della cura del benessere psicofisico con particolare attenzione alle terapie anti age e dietologiche; a spazi più frivoli dedicati al “fashion” più esclusivo con le proposte “Christmas Holidays” dell’Atelier Satriano Cinque, impreziositi dai bijoux di Habuhiha di Paola Grande, unici nel design e nei materiali, e le “news” avvolgenti dell’Alta Moda Pellicceria di Umberto Antonelli. A seguire live swing music by Enzo D’Anna con un faraonico dinner buffet, personalmente curato dalla signora Maria Contessa con la supervisione del direttore Marcello Messuri. E per finire... un “tocco di dolcezza” by lo zuccherificio “D’Avino”, caldarroste e vin brulè. Attese centinaia di ospiti tra esponenti del mondo dello spettacolo, dell’imprenditoria e del professionismo campano. CONFRONTO TRA “MARGHERITE”: QUELLA TRADIZIONALE E QUELLA DEI CAMPI FLEGREI Headbanger Music, comincia la sfida Salvatore Di Matteo ritorna al Batis di Baia È S in programma stasera alle ore 21,30 la prima tappa di Headbanger Music Contest, il festival musicale organizzato da E20 Family, che interessa la musica emergente in tutte le sue forme e contaminazioni e che sarà ospitato sul palco del Dragonfly beer and spirit pub di largo Proprio D'Arieniello, di fronte all’istituto Diaz. Per la prima serata si confronteranno The Playmore, Alessandra Venturini duo, Fatti Assurdi e Seventeen fahrenheit. Headbanger Music Contest dà la possibilità a gruppi, solisti, dj e cantautori di confrontarsi attraverso la formula della “battle of the bands”. I concorrenti si esibiranno nel corso di 4 serate, il vincitore di ogni serata andrà alla finale, il primo classificato sarà premiato con due giorni di registrazione e missaggio in uno studio professionale e riceverà un premio di mille euro. L’INIZIATIVA alvatore Di Matteo è ritornato al Batis di Baia. Il progetto “Due volti della stessa medaglia: BatisDi Matteo”, infatti, è stato acquisito in “Slow Tour Campi Flegrei”, un portale che racconta l’ospitalità dei Campi Flegrei attraverso il turismo, l’archeologia e l’enogastronomia in un’ottica slow ovvero lentamente. Il portale è stato creato da Enzo Di Meo, contitolare con il fratello Nicola del suggestivo locale, sorto in un antico “complesso domestico” dell’Ottocento abilmente ristrutturato e che ha il nome greco di un vento di maestrale. «Con “Slow Tour” - ha detto Enzo - intendiamo rilanciare il turismo dei Campi Flegrei. Il portale, infatti, non solo dà la possibilità di prenotare eventi legati al territorio, ma anche di raccontare fatti ed esperienze legate al territorio stesso. Questa idea è nata durante il “Malazè 211”, l’evento archeo-enogastronomico dei Campi Flegrei. I soggetti interessati sono molti: il re- gista Costantino Sgamato, ad esempio, farà vedere filmati riguardanti il territorio, i fotografi Maria Sgamato e Enzo Buono si occuperanno di fotografia e seguiranno il concorso fotografico “Limax Tour-Scatto Lento”, “Due Volti della stessa medaglia” racconterà del legame tra il centro storico di Napoli e i Campi Flegrei attraverso la pizza tradizionale dei Tribunali e promuoverà formazione sul modo di fare pizza qui da noi. Stasera - ha concluso - inauguriamo “Slow Tour” con il primo evento che abbiamo chiamato “Cart’ Assaggi” con il quale proponiamo settimanalmente assaggi di prodotti a prezzi contenuti e racconti di persone e territori». Il clou gastronomico della serata è stato il confronto tra la “Margherita tradizionale” fatta da Di Matteo, e la “Margherita nella versione Dop”, fatta da Enzo Della Ragione del Batis. Il “match” è finito alla pari. I numerosissimi ospiti, infatti, hanno fatto Alcuni protagonisti della serata salire l’“applausometro” all’ultima tacca per entrambe le pizze. La classica dei Tribunali non va descritta perché è conosciuta da tutti. Quella dei Campi Flegrei si è rivelata una vera chicca. I suoi ingredienti sono ricotta di bufala, noci di Sorrento, lardo di maiale nero del casertano e provolone del monaco dop. Come “contorno” sono state servite gustosissime fritturine i cui sapori sono stati esaltati dalla birra artigianale del birrificio “il Chiosco” di Simona IL CALENDARIO DELLA SKARAMACAY ART FACTORY Il disagio sociale “in” danza contemporanea odici mesi per raccontare il disagio sociale di Napoli. Dodici danzatrici che diventano testimonial di un impegno che si esprime attraverso i movimenti del corpo. Dopo l’esperienza dello scorso anno, torna il calendario della Skaramacay Art Factory, la compagnia di danza contemporanea della coreografa napoletana Erminia Sticchi. Gli scatti sono stati realizzati dalla fotografa Mara Cozzolino in luoghi simbolo di degrado: dall’Albergo dei Poveri di piazza Carlo III alla chiesa di San Giorgo nella Mostra d’Oltremare, dal nosocomio abbandonato di Fuorigrotta all’Italsider di Bagnoli. «Le danzatrici della nostra Compagnia - spiega D la Sticchi - prestano i loro volti, i loro corpi e la loro arte per sensibilizzare sulle problematiche che caratterizzano la nostra società attraverso scatti di immagini visionarie, in cui l’armonia umana crea il paradosso per raccontare i drammi del nostro secolo. Vogliamo porre l’attenzione - continua la coreografa - sullo stato attuale di quelle tante iniziative approvate dallo Stato e mai realizzate. Gli scatti di quest’anno raccontano anche il degrado dei nostri litorali, il malfunzionamento dei depuratori, lo scempio che la politica degli anni passati ha provocato alla nostra regione, di ospedali mai diventati operativi, di case circondariali, della mancata valorizzazione di tutti quei meravigliosi siti archeologici che si trovano nel nostro territorio». Il calendario sarà in vendita nelle edicole e nelle principali librerie dai prossimi giorni. Della Porta. L’imprevedibile Salvatore ha riservato per tutti una sorpresa: ha presentato in anteprima una pizza che intende dedicare a Marek Hamsik. «Qualche giorno fa ho appreso che frequentemente un incaricato di Hamsik viene a comprare da me le frittatine di cui il calciatore è particolarmente ghiotto. Da qui è nata l’idea di inventare questa pizza che è un calzone con lo stesso ripieno della frittatina e con la forma della caratteristica capigliatura a “cresta” (nella foto) di Marek. Aspetto che venga nella mia pizzeria per battezzarla insieme a lui». La nuova e originale specialità di Salvatore è stata offerta ad un “panel di degustazione” composto da dodici persone scelte tra i presenti e cioè dalla cantante Shara, dal sommelier-gourmet Raimondo Sgambato, dall’organizzatrice eventi Gam- bero Rosso Napoli città del Gusto Francesca Pisacane, dal regista Costantino Sgamato, dagli imprenditori Michele Esposito, Enzo Esposito e Marinella Paolini, dall’avvocato e corsista sommelier Michele Bricca, dal commercialista Maurizio Esposito, dal medico Giancarlo Nocetti, dalla consulente Anna Ruggiero. L’applauso della “commissione” ha promosso a pieni voti la neonata pizms za. A FUORIGROTTA AL CYCAS CAFÈ Il weekend del Q Club Sicilia superstar Poi tocca al jazz D esclusivo fine settimana del Cycas Cafè di Bacoli propone stasera prelibate specialità della cucina siciliana. Un percorso gastronomico che sarà accompagnato dallo spettacolo di danza del ventre, un ballo che affonda le sue radici nel medioriente, cultura che ha profondamente influenzato la Sicilia. Domani, invece, Valentina e Ranalli & Paolo Popoli Quartet proporranno le tappe fondamentali della storia del jazz: partendo dalle sue radici blues e swing alla Duke Ellington e Cole Porter, fino ad arrivare a brani moderni di autori quali Steve Wonder e George Benson. In repertorio anche dei momenti ‘Rnb, soul e funky. In questo viaggio anche Ella Fitzgerald. oppio appuntamento questo fine settimana al Q Club di Napoli, dove il weekend si prospetta come sempre all’insegna della musica e del divertimento. Stasera il gruppo Enjoy organizzerà il non conventional party “Pirates of the Carribbean”, nel corso del quale tutti i fedelissimi di capitan Sparrow potranno arruolarsi con la sua ciurma ed intraprendere quindi un viaggio alla ricerca della fonte della giovinezza tra sirene, zombi e Barbanera. Domenica invece QD2 presenterà la serata “Mykonos & friends”, special guest from Tropicana: The King - Sasà Mikonos. L’