Regole licenza UNI IIP

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Regole licenza UNI IIP
REGOLE PARTICOLARI PER LA LICENZA D’USO DEL
MARCHIO IIP-UNI PER PROFILI IN POLICLORURO DI VINILE
NON PLASTIFICATO (PVC-U) PER LA PRODUZIONE DI PORTE E
FINESTRE IN CONFORMITA’ ALLA NORMA UNI EN 12608
MOD 1.1/CC
Rev. 1 - 07/09
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REGOLE PARTICOLARI PER LA
LICENZA D’USO DEL MARCHIO IIP-UNI
PER PROFILI IN POLICLORURO DI VINILE
NON PLASTIFICATO (PVC-U) PER LA
PRODUZIONE DI PORTE E FINESTRE IN
CONFORMITA’ ALLA NORMA
UNI EN 12608
1
REV.
07/2009
DATA
Nuova edizione
VARIAZIONI
P. Ricci
REDAZIONE
E. Bestetti
VERIFICA
G. Vidotto
APPROVAZIONE
REGOLE PARTICOLARI PER LA LICENZA D’USO DEL
MARCHIO IIP-UNI PER PROFILI IN POLICLORURO DI VINILE
NON PLASTIFICATO (PVC-U) PER LA PRODUZIONE DI PORTE E
FINESTRE IN CONFORMITA’ ALLA NORMA UNI EN 12608
MOD 1.1/CC
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INDICE
0
INTRODUZIONE
1
SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE
1.1
Profili principali e secondari
1.2
Classificazione dei profili
1.3
Materia prima
2
DEFINIZIONI, SIMBOLI ED ABBREVIAZIONI
3
ITER DI CERTIFICAZIONE
3.1
Domanda di ammissione
3.2
Esame della domanda di ammissione al Marchio
3.3
Verifica ispettiva di ammissione presso il Richiedente la certificazione
3.4
Prove di tipo
3.5
Rilascio della licenza di uso del Marchio
4
MODIFICHE AL PROCESSO PRODUTTIVO
5
ESTENSIONE DELLA CERTIFICAZIONE
6
PIANO DI AUTOCONTROLLO DELLA PRODUZIONE A CARICO DEL LICENZIATARIO
7
DESIGNAZIONE, MARCHIATURA ED ETICHETTATURA DEI PRODOTTI CERTIFICATI
7.1
Marcatura dei profili principali
7.2
Marcatura dei profili secondari
8
SORVEGLIANZA CONTINUA DEL LICENZIATARIO A CARICO DELL’I.I.P.
8.1
Verifiche ispettive presso il Licenziatario
8.2
Analisi e prove di laboratorio
9
NON CONFORMITA’
10
PIANI DI CONTROLLO
10.1
Piano di controllo ordinario
10.2
Piano di controllo rinforzato
10.3
Piano di controllo ridotto
11
AZIONI IN CASO DI ESITI DI PROVE DI LABORATORIO NON CONFORMI
11.1
Prove su campioni prelevati presso il Licenziatario
11.2
Prove in caso di esiti non conformi
11.3
Conservazione dei campioni
0
INTRODUZIONE
Le presenti Regole Particolari sono basate sulla norma UNI EN 12608 “Profili di policloruro di vinile non
plastificato (PVC-U) per la fabbricazione di porte e finestre – Classificazione, requisiti e metodi di analisi”.
Per la certificazione dei prodotti oggetto delle presenti Regole Particolari valgono tutte le condizioni riportate
nel Regolamento Generale I.I.P. per la licenza di uso dei Marchi di conformità di prodotto.
Il Marchio di conformità di prodotto IIP-UNI è di proprietà dell’UNI e gestito dall’Istituto Italiano dei Plastici
S.r.l.: ogni uso illecito e non autorizzato sarà perseguito a termini di legge.
1
SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE
Il presente documento ha lo scopo di definire le Regole Particolari per il rilascio del relativo Marchio IIP-UNI
di conformità alla norma UNI EN 12608 per profili in PVC-U per serramenti.
1.1
Profili principali e secondari
Per “profilo principale” si intende un profilo con funzione portante nel serramento.
Per “profilo secondario” si intende un profilo con ridotta funzione portante nel serramento.
1.2
Classificazione dei profili
La norma europea EN 12608 classifica i profili in PVC-U per serramenti secondo tre modalità:
classificazione per zona climatica (clima moderato M o clima severo S: vedere tabella 1.1);
classificazione di resistenza all’urto di massa cadente a -10°C dei profili principali (classe I o classe
II: vedere tabella 1.2);
classificazione dello spessore di parete dei profili principali (classe A, classe B o classe C: vedere
tabella 1.3).
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MARCHIO IIP-UNI PER PROFILI IN POLICLORURO DI VINILE
NON PLASTIFICATO (PVC-U) PER LA PRODUZIONE DI PORTE E
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Nel caso di utilizzo di materiale PVC-U non vergine al 100% si applicano i requisiti dei paragrafi 5.1.2.1
(materiale riprocessabile interno), 5.1.2.2 (materiale riprocessabile esterno) o 5.1.2.3 (materiale riciclabile)
della norma EN 12608 come applicabile.
Il Licenziatario deve comunicare all’I.I.P. ogni variazione delle materie prime (formulazione) utilizzate per
provvedere alle eventuali prove di rivalutazione.
2
DEFINIZIONI, SIMBOLI ED ABBREVIAZIONI
Valgono le definizioni, simboli ed abbreviazioni riportate nel Regolamento Generale del Marchio e nella
norma UNI EN 12608.
3
ITER DI CERTIFICAZIONE
3.1
Domanda di ammissione
Il produttore di profili in PVC-U per serramenti che intenda certificare con il Marchio di conformità di prodotto
IIP-UNI la propria produzione in conformità alla norma UNI EN 12608, deve farne richiesta all’Istituto Italiano
dei Plastici S.r.l.
L’I.I.P. invia al Richiedente la documentazione per la certificazione a Marchio IIP-UNI dei profili in PVC-U per
serramenti in conformità alla norma UNI EN 12608.
Il Richiedente la certificazione invia all’I.I.P. controfirmati per accettazione copia dei seguenti documenti:
Questionario informativo;
contratto di certificazione;
condizioni generali per il servizio di certificazione,
offerta economica per la certificazione.
Alla domanda di certificazione al marchio IIP-UNI, il Richiedente deve allegare la documentazione richiesta
con particolare riferimento a:
- formulazione di dettaglio utilizzata,
- caratteristiche del materiale (appendice A della norma UNI EN 12608),
- dati di prova inerenti la classificazione climatica,
- dati di prova inerenti la classe di resistenza all’urto,
- dati di prova inerenti la classe dimensionale,
- funzione di ogni profilo,
- nome commerciale esclusivo per i prodotti oggetto di certificazione.
3.2
Esame della domanda di ammissione al Marchio
L’I.I.P. verifica la correttezza e la completezza della documentazione presentata e chiede al Richiedente la
certificazione eventuali integrazioni.
L’I.I.P. emette fattura per l’esame documentale che costituisce anche l’accettazione della domanda di
ammissione.
L’accettazione della domanda di ammissione non implica in alcun modo l’avvenuta certificazione.
In caso di accettazione della domanda di ammissione al Marchio l’I.I.P. concorda con il richiedente la
certificazione la data per l’eventuale verifica ispettiva di ammissione presso i siti di produzione del
Richiedente ed emette fattura inerente l’esame di ammissione.
3.3
Verifica ispettiva di ammissione presso il Richiedente la certificazione
L’I.I.P. effettua una verifica ispettiva di ammissione presso i siti di produzione del Richiedente per verificare
l’esattezza delle informazioni presentate in fase di domanda di ammissione al Marchio e l’effettiva capacità
del Richiedente la certificazione di poter produrre i profili in PVC-U per serramenti in costante regime di
garanzia della conformità del processo e del prodotto ai requisiti richiesti anche attraverso il soddisfacimento
dei parametri indicati nella Guida I.I.P. n°1 e nella Guida I.I.P. n°2.
L’ispettorato I.I.P. deve essere assistito durante la verifica ispettiva dal personale del Richiedente la
certificazione.
All’ispettorato I.I.P. deve essere dato accesso al reparto di produzione, di immagazzinamento delle materie
prime e del prodotto finito ed a tutta la documentazione richiesta dalle presenti Regole Particolari e dal
Regolamento Generale.
Eventuali non conformità rilevate nel corso della verifica ispettiva di ammissione vengono comunicate
dall’I.I.P. al Richiedente la certificazione: questi ha tempo fino a sei mesi per la risoluzione delle non
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conformità e per richiedere all’I.I.P. una verifica ispettiva suppletiva di ammissione pena la decadenza della
domanda di ammissione al Marchio senza nessun rimborso.
3.4
Prove di tipo
L’I.I.P. effettua le prove di tipo (vedere tabella 3.1) per l’ammissione al Marchio IIP-UNI su profili in PVC-U
per serramenti prelevati presso siti di produzione del Richiedente la certificazione. Tali prove vengono
effettuate in fase di rilascio della certificazione per verificare che la produzione di profili in PVC-U per
serramenti soddisfi i requisiti richiesti.
L’I.I.P. può validare gli esiti delle prove fornitigli dal Richiedente (quanto eseguite in laboratori di prova
indipendenti che operino in conformità alla norma EN ISO/IEC 17025 e che siano riconosciuti dall’I.I.P. o
quando effettuate presso il laboratorio aziendale del Richiedente e supervisionato dall’ispettorato I.I.P.) o
prelevare e richiedere i campioni per effettuarle direttamente. L’I.I.P. si riserva comunque la possibilità di
eseguire in proprio una o più prove di tipo.
Gli esiti delle prove di tipo e la conseguente classificazione dei profili in PVC-U per serramenti vengono
comunicati al Richiedente la certificazione che, in caso di non conformità con le caratteristiche od i valori
dichiarati, ha tempo sei mesi per chiedere una riprova su una nuova campionatura pena la decadenza della
domanda di ammissione al Marchio senza rimborso.
Tabella 3.1: prove di tipo
Caratteristica
Aspetto
Dimensioni e tolleranze
Massa del profilo
Ritiri a caldo
Resistenza all’urto
Comportamento dopo riscaldamento a 150°C
Resistenza all’invecchiamento artificiale
Saldabilità
Metodo di analisi
EN 12608 p.to 5.2
EN 12608 p.to 5.3
EN 12608 p.to 5.4
EN 479
EN 477
EN 478
EN 513
EN 514
3.5
Rilascio della licenza di uso del Marchio
L’I.I.P. esaminati:
i documenti presentati dal Richiedente la certificazione;
gli esiti della verifica ispettiva di ammissione presso i siti di produzione del Richiedente la certificazione;
gli esiti delle prove iniziali di tipo;
informa il Richiedente la certificazione sull’esito finale dell’ammissione al Marchio IIP-UNI.
In caso di non concessione del Marchio IIP-UNI, l’I.I.P. invia al Richiedente per iscritto la relativa motivazione
e la fattura relativa all’esame di ammissione.
Nel caso di concessione del Marchio IIP-UNI, l’I.I.P. emette fattura relativa all’esame di ammissione e al
diritto fisso annuo ed invia al Richiedente il Certificato di conformità di validità annuale e tacitamente
rinnovato annualmente se non vengono rilevate non conformità significative durante la sorveglianza continua
da parte dell’I.I.P. sul Licenziatario del Marchio.
4
MODIFICHE AL PROCESSO PRODUTTIVO
Il Licenziatario deve comunicare all’I.I.P. ogni variazione delle materie prime (formulazione) utilizzate e del
processo produttivo dei profili in PVC-U per serramenti certificati o delle loro caratteristiche per provvedere
alle eventuali prove di rivalutazione.
L’I.I.P., in funzione delle modifiche intercorse, può eventualmente effettuare verifiche ispettive presso il
Licenziatario o effettuare analisi o prove di laboratorio. Tali controlli sono a carico del Licenziatario.
5
ESTENSIONI DELLA CERTIFICAZIONE
Il Licenziatario deve fare domanda qualora intenda avvalersi del diritto di uso del Marchio per profili in
policloruro di vinile non plastificato PVC-U per serramenti non già certificati.
La procedura per l’estensione del Marchio è la stessa nel caso di ammissione tranne che il licenziatario non
è tenuto a presentare eventuale documentazione già in possesso dell’I.I.P.
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PIANO DI AUTOCONTROLLO DELLA PRODUZIONE A CARICO DEL LICENZIATARIO
Il Licenziatario deve predisporre un adeguato piano di controllo sia sul prodotto finito mediante prove di
laboratorio (requisiti della Guida I.I.P. n°1) che sul proprio processo di produzione (requisiti della Guida I.I.P.
n°2).
Il Licenziatario in ottemperanza a proprie procedure scritte (basate sulla Guida I.I.P. n°2) e che si intendono
parti integranti del piano di autocontrollo, deve, tenendo conto della specificità della propria produzione
certificata:
impiegare materie prime idonee, tenendone raccolta la documentazione relativa unitamente ai dati
analitici ricevuti dai fornitori di materia prima ed alle verifiche effettuate in ingresso;
mantenere in ordine cronologico le “schede macchina” per linea, per ogni manufatto e materia prima
impiegata con i limiti di tolleranza di variazione dei parametri da cui risultano anche eventuali variazioni
apportate nel corso del tempo e le relative materie prime utilizzate;
mantenere i “fogli di lavorazione” per linea a documentazione della costanza di lavorazione;
riportare sul “registro di produzione giornaliero” firmato dal Responsabile della produzione, per ogni linea
di produzione:
- la materia prima impiegata per la fabbricazione dei profili in PVC-U per serramenti prodotti;
- le quantità totali di profili in PVC-U per serramenti prodotti;
- le quantità fuori norma con i motivi che le hanno causate e l’utilizzo che se ne è fatto.
garantire la “rintracciabilità” dei manufatti oggetto di Marchio in tutte le fasi di produzione, dalla materia
prima impiegata fino al prodotto finito, tramite procedure scritte e modulistica relativa;
mantenere un “registro reclami” con le segnalazioni raccolte dalla clientela circa la qualità dei prodotti
marchiati e le misure prese per porvi rimedio.
Il Licenziatario, in ottemperanza a proprie procedure scritte (basate sulla Guida I.I.P. n°1) e che si intendono
parti integranti del piano di autocontrollo, deve:
individuare univocamente ogni strumento ed apparecchiatura di misura;
programmare e mettere in atto un opportuno piano di taratura (a fronte di campioni di riferimento
certificati in ambito EA e periodicamente verificati in ambito EA) e manutenzione di tutti gli strumenti e le
apparecchiature di prova e misura (sia quelli del laboratorio aziendale che quelli utilizzati presso il reparto
di produzione);
dotare ogni strumento ed apparecchiatura di prova e di misura di una scheda tecnica contenente le
informazioni tecniche relative, gli esiti delle tarature e delle manutenzioni ordinarie e straordinarie;
mantenere un registro aggiornato di tutti gli strumenti e le apparecchiature di prova e misura e dei
campioni di riferimento;
redigere procedure per la gestione ed utilizzo controllato, la taratura, la stima dell’incertezza di misura e
la manutenzione degli strumenti e delle apparecchiature di prova e di misura e procedure che illustrino le
azioni correttive da intraprendere in caso di staratura degli strumenti e delle apparecchiature di prova e
misura;
mantenere le “schede di controllo della qualità”, firmate dal responsabile di laboratorio, con i risultati delle
prove effettuate in laboratorio sui manufatti e archiviate in ordine cronologico in appositi raccoglitori
(separati per linea di produzione).
Tutta la documentazione sopracitata può essere su supporto cartaceo o informatico e deve essere a
disposizione, per la sua consultazione, dell’ispettorato I.I.P.
Il Licenziatario deve possedere internamente le apparecchiature per la verifica della conformità dei profili in
PVC-U per serramenti ai requisiti di norma e deve, per ogni profilo in PVC-U per serramenti certificato con
Marchio IIP-UNI, procedere all’esecuzione ed alla registrazione delle prove con la frequenza minima indicata
in tabella 6.1 per linea di produzione. Tali prove devono dare esito conforme prima di rilasciare il lotto di
produzione.
Tabella 6.1: prove per il controllo della produzione per linea di produzione
Caratteristica
Frequenza
Aspetto
una volta al giorno (*)
Dimensioni e tolleranze
una volta al giorno (*)
Massa del profilo
una volta al giorno (*)
Ritiri a caldo
una prova a giorni alterni (*)
Resistenza all’urto
una prova per settimana (*)
Comportamento dopo riscaldamento a 150°C
una prova a giorni alterni (*)
Saldabilità
una prova per settimana
(*): deve essere comunque effettuata almeno una prova per lotto di produzione.
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Qualora il licenziatario non sia attrezzato internamente per effettuare le prove può avvalersi della seguenti
possibilità:
rivolgersi ad un laboratorio terzo che operi in conformità alla norma EN ISO/IEC 17025 ed inviare all’I.I.P.
i risultati di prova;
richiedere all’I.I.P. di effettuare le prove corrispondendogli i relativi importi.
7
DESIGNAZIONE, MARCHIATURA ED ETICHETTATURA DEI PRODOTTI CERTIFICATI
7.1
Marcatura dei profili principali
I profili principali con nome esclusivo del prodotto (definito dal produttore), devono essere marchiati in una
posizione non visibile a serramento chiuso almeno una volta ogni metro lungo la lunghezza del profilo. La
marchiatura deve comprendere almeno i seguenti elementi::
nome commerciale;
scritta o logo IIP;
numero distintivo del Licenziatario (*);
scritta o logo UNI;
riferimento alla norma EN 12608;
classificazione per zona climatica (M o S);
classificazione di resistenza all’urto (I o II);
classificazione dello spessore di parete (A, B o C);
in caso di materiale riciclato: RMa;
data di produzione (giorno, mese, anno);
linea di produzione.
(*): se Licenziatario produce in siti produttivi diversi, questi devono essere identificati mediante apposito
codice concordato con l’I.I.P.
Nel caso di utilizzo dei loghi IIP ed UNI, le loro dimensioni sono libere ma se ne devono rispettate le
proporzioni.
Non è possibile inserire nella marchiatura altre informazioni che possano, in qualsiasi modo, fare intendere
all’utilizzatore caratteristiche non previste dalla certificazione.
7.2
Marcatura dei profili secondari
I profili secondari con nome esclusivo del prodotto (definito dal produttore), devono essere marchiati in una
posizione non visibile a serramento chiuso almeno una volta ogni metro lungo la lunghezza del profilo. La
marchiatura deve comprendere almeno i seguenti elementi:
nome commerciale;
scritta o logo IIP;
numero distintivo del Licenziatario (*);
scritta o logo UNI;
riferimento alla norma EN 12608;
classificazione per zona climatica (M o S);
data di produzione (giorno, mese, anno);
(*): se Licenziatario produce in siti produttivi diversi, questi devono essere identificati mediante apposito
codice concordato con l’I.I.P.
Nel caso di utilizzo dei loghi IIP ed UNI, le loro dimensioni sono libere ma se ne devono rispettate le
proporzioni.
Non è possibile inserire nella marchiatura altre informazioni che possano, in qualsiasi modo, fare intendere
all’utilizzatore caratteristiche non previste dalla certificazione.
8
SORVEGLIANZA CONTINUA DEL LICENZIATARIO A CARICO DELL’I.I.P.
All’atto della concessione del Marchio IIP-UNI, l’I.I.P. inizia il processo di sorveglianza continua che prevede
verifiche ispettive di sorveglianza presso il Licenziatario o il mercato.
Se sono soddisfatti tutti i requisiti, alla scadenza annuale del Certificato di conformità, l’I.I.P. invia al
Licenziatario la fattura relativa al diritto fisso per l’anno successivo ed il Certificato di Conformità aggiornato.
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8.1
Verifiche ispettive presso il Licenziatario
Scopo delle verifiche ispettive di sorveglianza presso i siti produttivi del Licenziatario è quello di verificare il
continuo mantenimento delle condizioni che hanno portato al rilascio della certificazione.
L’ispettorato I.I.P. deve essere assisitito durante le verifiche ispettive dal personale del Licenziatario.
All’ispettorato I.I.P. deve essere dato accesso a tutta la documentazione richiesta dalle presenti Regole
Particolari e dal Regolamento Generale.
L’ispettorato I.I.P. redige un verbale di verifica ispettiva.
L’I.I.P. invia al Licenziatario la segnalazione delle eventuali non conformità riscontrate durante la verifica
ispettiva di sorveglianza.
8.2
Analisi e prove di laboratorio
Per le prove sul prodotto finito l’I.I.P. si avvale di laboratori di prova operanti in conformità alla norma EN
ISO/IEC 17025.
L’ispettorato I.I.P. può prelevare campioni (anche senza che il Licenziatario ne sia informato) per la verifica
della loro rispondenza ai parametri specificati presso:
il Licenziatario del Marchio;
il mercato (magazzini, rivenditori, ecc.).
L’ispettorato I.I.P. preleva una doppia campionatura per potere effettuare una riprova in caso di
contestazione dei risultati.
La conformità della produzione dei profili in PVC-U per serramenti ai requisiti di norma deve essere
periodicamente controllata mediante le prove di verifica.
L’I.I.P. preleva campioni per effettuare le prove di verifica (vedere tabella 8.1).
L’I.I.P. può validare gli esiti delle prove fornitigli dal Licenziatario (quando eseguite in laboratori di prova
indipendenti che operino in conformità alla norma EN ISO/IEC 17025 e che siano riconosciuti dall’I.I.P. o
quando effettuate presso il laboratorio aziendale del Licenziatario e supervisionate dall’ispettorato I.I.P.) o
prelevare o richiedere i campioni per effettuarle direttamente. L’I.I.P. si riserva comunque la possibilità di
eseguire in proprio una o più prove di tipo.
Tabella 8.1: prove di verifica
Caratteristica
Aspetto
Dimensioni e tolleranze
Massa del profilo
Ritiri a caldo
Resistenza all’urto
Comportamento dopo riscaldamento a 150°C
Resistenza all’invecchiamento artificiale
Saldabilità
Metodo di analisi
EN 12608 p.to 5.2
EN 12608 p.to 5.3
EN 12608 p.to 5.4
EN 479
EN 477
EN 478
EN 513
EN 514
9
NON CONFORMITA’
Ai fini della definizione della tipologia, della gravità e della gestione delle non conformità rispetto ai requisiti
indicati nelle norme di riferimento e/o delle Regole Particolari, viene fatto riferimento a quanto indicato nel
Regolamento Generale I.I.P. per la certificazione volontaria di prodotto con i Marchi di conformità IIPUNI, Piip ed MPI all’articolo 14; in particolare vengono in linea generale definite come non conformità
maggiori di prodotto quelle relative ai requisiti prestazionali/formulativi dei film quali:
- non rispetto dei requisiti relativi alla classe di invecchiamento;
- non rispetto dei requisiti di saldabilità;
- non rispetto delle classi dimensionali dichiarate;
rimane comunque applicabile quanto previsto dall’articolo 14 in merito alla classificazione e gestione delle
non conformità minori e/o gestionali con particolare riferimento alla commercializzazione del prodotto
marchiato per campi di applicazione non idonei.
Nel caso di aziende che abbiano certificato anche il Sistema di Gestione per la Qualità in accordo con la
norma UNI EN ISO 9001 con IIP Srl, le non conformità rilevate a fronte dei requisiti gestionali indicati nel
Regolamento Generale per la Certificazione di prodotto e nelle presenti Regole Particolari sono non
conformità anche del Sistema di Gestione per la Qualità (la cui corretta attuazione deve infatti prevedere il
rispetto dei requisiti di prodotto/processo indicati nelle norme tecniche di prodotto e nei relativi Regolamenti
sottoscritti dalla azienda).
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Pertanto la gestione di tali non conformità è considerata necessaria anche ai fini del mantenimento della
certificazione del Sistema di Gestione per la Qualità secondo UNI EN ISO 9001. Per quanto concerne la
tempistica per la risoluzione di tali non conformità, vale quella riportata nel Regolamento Generale per la
certificazione di Prodotto.
10
PIANI DI CONTROLLO
Per la sorveglianza sull’utilizzo del Marchio di conformità sono possibili tre modalità di sorveglianza sull’uso
della certificazione di prodotto:
piano di controllo ordinario,
piano di controllo rinforzato,
Durante il primo anno di certificazione viene adottato il piano di controllo ordinario (normalmente una
verifiche ispettiva di sorveglianza e una serie di campionamenti in stabilimento).
Fermo restando quanto definito dal Regolamento Generale I.I.P. per la certificazione volontaria di
prodotto con i Marchi di conformità IIP-UNI, Piip ed MPI articolo 14 per la definizione ed il trattamento delle
non conformità riscontrate sui prodotti a marchio, annualmente (ogni dodici mesi di certificazione) viene
verificata la situazione delle non conformità complessive per ogni sito produttivo dell’Azienda licenziataria in
modo da stabilire quale piano di controllo applicare per l’anno successivo; si intende comunque che dopo
una sospensione della certificazione, viene adottato il piano di controllo rinforzato (incremento delle verifiche
ispettive in stabilimento e/o intensificazione dei campionamenti effettuati).
Le decisioni relativamente al cambiamento o al mantenimento del piano di controllo adottato nell’anno in
corso per l’anno successivo vengono prese dall’I.I.P. tenendo conto di:
le non conformità di prodotto raccolte nel corso dell’anno e la tipologia e gravità delle stesse;
la gravità, tipologia e numerosità delle non conformità rilevate nel corso delle verifiche ispettive
relativamente a:
- rispetto del piano di autocontrollo minimo della produzione,
- adeguatezza del laboratorio interno (Guida I.I.P. n°1),
- adeguatezza del magazzino delle materie prime e del prodotto finito,
- adeguatezza della documentazione aziendale predisposta per la garanzia della costanza della
qualità del prodotto,
tipologia di controllo dell’anno precedente.
10.1
Piano di controllo ordinario
Il piano di controllo ordinario prevede verifiche ispettive presso i siti produttivi del Licenziatario e
l’effettuazione di prove di laboratorio con una frequenza standard (una verifica ispettiva di sorveglianza e
una serie di campionamenti in stabilimento). I costi di mantenimento annuo sono quelli indicati nell’offerta
economica.
10.2
Piano di controllo rinforzato
I contenuti e le modalità del “piano di controllo rinforzato” vengono stabilite caso per caso dall’I.I.P. in
funzione delle non conformità riscontrate; ad esempio la presenza di non conformità maggiori di prodotto o
gestionali comporta il passaggio da piano di controllo ordinario a rinforzato già per l’anno in corso e
l’efficacia delle azioni correttive viene tenuta in considerazione per la definizione del piano di controllo per
l’anno successivo.
Il passaggio ad un piano di controllo più stringente per un licenziatario rispetto a quello a lui riservato per
l’anno in corso, comporta un importo maggiore del mantenimento in considerazione di controlli suppletivi in
stabilimento e/o dell’incremento delle caratterizzazioni sul prodotto finito (comunque il Licenziatario deve
dimostrare di avere risolto in maniera definitiva le cause delle non conformità).
11
AZIONI IN CASO DI ESITI DI PROVE DI LABORATORIO NON CONFORMI
11.1
Prove su campioni prelevati presso il Licenziatario
Durante le verifiche ispettive l’ispettorato I.I.P. preleva una campionatura almeno doppia appartenente allo
stesso lotto di produzione: la prima per effettuare le prove di sorveglianza, la seconda da utilizzare in caso di
riesame e contestazione.
Il Licenziatario in fase di verifica ispettiva deve consentire il prelevamento di una doppia campionatura.
Tutte le provette costituenti il campione, come applicabile, devono riportare la marchiatura per intero (o
almeno i seguenti elementi: nome commerciale, Marchio IIP-UNI, numero distintivo, norma di riferimento,
REGOLE PARTICOLARI PER LA LICENZA D’USO DEL
MARCHIO IIP-UNI PER PROFILI IN POLICLORURO DI VINILE
NON PLASTIFICATO (PVC-U) PER LA PRODUZIONE DI PORTE E
FINESTRE IN CONFORMITA’ ALLA NORMA UNI EN 12608
MOD 1.1/CC
Rev. 1 - 07/09
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dimensioni nominali, codice di applicazione data di produzione), essere siglate dall’ispettorato I.I.P. e da un
rappresentante del Licenziatario.
Quando le prove di laboratorio sui campioni prelevati presso il sito produttivo diano esito negativo, l’I.I.P.
opera in conformità all’articolo 14 del Regolamento Generale I.I.P. per la certificazione volontaria di
prodotto con i Marchi di conformità IIP-UNI, Piip ed MPI.
11.2
Prove su campioni prelevati/pervenuti dal mercato o dagli utilizzatori
Nel caso di campionature prelevate/pervenute dal mercato, l’ispettorato I.I.P. cercherà di prelevare una
campionatura almeno doppia. la prima per effettuare le prove di sorveglianza, la seconda da utilizzare in
caso di riesame e contestazione.
Tutte le provette costituenti il campione, come applicabile, devono riportare la marchiatura per intero (o
almeno i seguenti elementi: nome commerciale, Marchio IIP-UNI, numero distintivo, norma di riferimento,
dimensioni nominali, codice di applicazione data di produzione), essere siglate dall’ispettorato I.I.P..
La gestione dei dati di prova sui campioni prelevati/pervenuti dal mercato viene effettuata in accordo
all’articolo 7.3 e 14 del Regolamento Generale I.I.P. per la certificazione volontaria di prodotto con i
Marchi di conformità IIP-UNI, Piip ed MPI.
11.3
Riprove in caso di non conformità
Nel caso di esito non conforme nelle prove di laboratorio, verrà applicato quanto previsto dal Regolamento
Generale I.I.P. per la certificazione volontaria di prodotto con i Marchi di conformità IIP-UNI, Piip ed MPI
relativamente alla gestione delle non conformità - articolo 14.
I risultati verranno tenuti in considerazione ai fini della determinazione del tipo di controllo da effettuare in
azienda per l’anno in corso.
Il Licenziatario ha facoltà di procedere alla contestazione di una prova di laboratorio entro i tempi previsti dal
Regolamento Generale I.I.P. per la certificazione volontaria di prodotto con i Marchi di conformità IIPUNI, Piip ed MPI relativamente ai reclami - articolo 20.
In caso di contestazione dei risultati delle prove di laboratorio, il Licenziatario ha la facoltà di richiedere una
riprova sulla seconda campionatura. Il Licenziatario può scegliere se fare eseguire le riprove presso
laboratori accreditati ISO/IEC 17025 di sua scelta o presso i laboratori qualificati dall’I.I.P. I costi per le
riprove con esito negativo sono a carico del Licenziatario ed i risultati verranno tenuti in considerazione ai
fini della determinazione del tipo di controllo da effettuare in azienda per l’anno in corso.
11.4
Conservazione dei campioni
I controcampioni vengono conservati presso il Laboratorio Prove I.I.P. almeno per il tempo previsto nei casi
di reclamo di cui all’articolo 20 del Regolamento Generale I.I.P. per la certificazione volontaria di prodotto
con i Marchi di conformità IIP-UNI, Piip ed MPI relativamente alla gestione delle non conformità - articolo 14