Banca Intesa San Paolo

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Banca Intesa San Paolo
Supporto finanziario sul mercato
turco.
Il sistema bancario turco: relazioni
ed operatività
Varese, 28 giugno 2012
Turchia: contesto sociale, politico e relazioni
internazionali

Il Primo Ministro Erdogan, in carica dal 2002, ha ottenuto il terzo
mandato consecutivo alle elezioni tenutesi nel giugno 2011 ed è
atteso in carica sino a metà del 2015, quando si terranno le
prossime elezioni politiche. Il partito del Primo ministro, l’AKP, ha
conquistato un maggiore consenso (49,8% dei voti rispetto al
47% delle elezioni politiche del 2007), ma ha visto i suoi seggi
ridursi da 341 a 327 a seguito di una diversa distribuzione tra i
collegi elettorali.

Il Governo uscente ha confermato l’ampia maggioranza
parlamentare, ma non ha i voti necessari per approvare gli
emendamenti alla Costituzione (due terzi del totale senza
referendum) proposti dal Primo Ministro che vorrebbe
trasformare la Turchia in una Repubblica presidenziale,
limitando il potere dei militari e dei giudici.
Turchia: contesto sociale, politico e relazioni
internazionali

Le trattative per l’ingresso della Turchia nell’UE, iniziate nel
2005, hanno fatto pochi passi avanti: pesano da una parte le
resistenze di alcuni paesi dell’Unione (Francia e Germania in
primis) a concedere alla Turchia lo stato di membro a pieno
diritto, mentre dall’altra sia lentezza con cui procedono in
Turchia le riforme, soprattutto politiche e sociali per soddisfare i
requisiti all’entrata. Negli ultimi tempi, in parallelo al
rallentamento del processo di adesione all’UE, la politica estera
della Turchia ha mostrato un crescente interesse ed attenzione
al Medio Oriente, Asia e Africa.

La Turchia, membro della NATO, per la posizione geografica
strategica dal punto di vista militare ed energetico per il
passaggio delle rotte del petrolio e del gas, nonché per il suo
ruolo di cerniera tra Occidente e Medio Oriente è un alleato
essenziale per Stati Uniti ed Europa..
Turchia: crescita e politica economica

La Turchia ha registrato anche nel 2011 un tasso di crescita del
PIL tra i più elevati del gruppo delle economie emergenti pari
all’8,5% in termini reali, solo in lieve frenata rispetto al 9,2% del
2010. La crescita reale del PIL è comunque attesa frenare
significativamente nel 2012, secondo le stime più recenti entro il
range del 2,3% (FMI) e 5% (Ministero dell’Economia Turco).

Il tasso tendenziale si è portato al 6,4% a dicembre 2010 al
10,4% a dicembre 2011. Ad aprile il tasso tendenziale è balzato
all’11,1%, il livello più alto dal 2008, spinto dall’aumento di
alcune tariffe e dai prodotti di abbigliamento. La Banca Centrale
ha recentemente confermato la sua previsione di una inflazione
al 6,5% a fine 2012, ma ha spostato al 2014 (rispetto a metà
2013 precedentemente annunciato) l’arco temporale entro il
quale l’obiettivo del tasso del 5% sarà raggiunto.
Turchia: crescita e politica economica

Nel corso del 2011 il deficit pubblico è stato pari all1,4% del PIL,
inferiore all’obiettivo iniziale (2,8%), grazie a una crescita
economica e ad un tasso di inflazione risultati a consuntivo
molto superiori alle stime contenute nel Budget 2011 (4,5% e
5% rispettivamente). Il Budget 2012 indica come obiettivo un
deficit pari all’1,5% del PIL.

Le autorità turche, pur non perseguendo uno specifico obiettivo
per il tasso di cambio, guardano con particolare attenzione ai
rapporti di cambio con il dollaro USA e l’Euro. Le Autorità Turche
hanno indicato una fascia di riferimento compresa tra 2 e 2,10
per il paniere composto da metà dollari Usa e metà Euro.

La bilancia dei pagamenti registra un ampio deficit corrente
strutturale (pari al 10,4% del PIL nel 2011), determinato
principalmente dal consistente disavanzo commerciale che nel
2011 è stato pari a quasi 90 miliardi di dollari (12,1% del PIL).
Turchia: crescita e politica economica

L’economia Turca è stata una delle più dinamiche, con un tasso
medio di crescita del PIL dal 2,7% nel decennio 1994-2003 al
6% nel quinquennio 2004-2008. La recessione del 2009
determinata dalla crisi finanziaria globale (PIL-4,8%), è stata
seguita da una significativa ripresa (media PIL vicino al 9% nel
biennio 2010/11).

La progressiva stabilizzazione del quadro finanziario e di quello
politico e le opportunità offerte da un mercato ancora poco
sviluppato di 75 milioni di persone, ha attirato consistenti flussi di
capitali dall’estero per IDE che hanno fornito una significativa
spinta alla domanda interna.

La Turchia oggi è il principale esportatore mondiale di cemento
e il secondo per i prodotti di gioielleria. L’Unione Europea è il
principale mercato della Turchia con una quota superiore al
40%, seguita da Medio oriente (15%).
Turchia: interscambio commerciale

Le principali esportazioni verso l’Europa sono autoveicoli,
prodotti dell’elettronica al consumo e tessile-abbigliamento.

Per quanto riguarda le importazioni, le principali categorie sono i
minerali, soprattutto energetici, i macchinari ed i metalli,
autoveicoli e prodotti chimici.

I principali partner commerciali sono la Germania (9,7%), la
Russia (8,8%), la Cina (6,5%) e l’Italia (5,6%).

L’interscambio commerciale con la Turchia rappresenta circa il
2% del totale della bilancia commerciale italiana. Gli scambi
sono stati di circa 15,6 miliardi di euro nel 2011 (+18% a/a), con
un aumento del 31% a/a nel 2010 (13,2 miliardi di euro). I
principali settori dell’import sono quelli dei veicoli, prodotti tessili
ed abbigliamento, metalli, gomma e chimica. Le esportazioni
italiane riguardano soprattutto macchinari meccanici, derivati
petroliferi, veicoli, metalli, prodotti chimici.
Turchia: interscambio commerciale

Secondo ICE, i comparti dell’export e dell’industria italiana in
Turchia che possono essere ulteriormente sviluppati sono quelli
relativi alla meccanica, al comparto moda, alla cosmetica ed
all’occhialeria, agli alimentari, high tech e bio-tecnologie, alla
chimica, alle energie rinnovabili, alla protezione ambientale, alla
lavorazione delle pietre e del marmo, alla conservazione dei
beni culturali, alle infrastrutture.

I settori che hanno beneficiato maggiormente degli IDE sono
quelli della manifattura, della finanza e dei trasporti. I settori più
importanti della manifattura sono gli alimentari, la metallurgia, i
macchinari, la gomma e la plastica, il tessile e l’abbigliamento, i
mezzi di trasporto.

L’indice della produzione industriale ha visto nella seconda parte
del 2011 un indebolimento del tasso di crescita, confermato nel
1° trimestre del 2012 dall’andamento degli indici.
Il sistema bancario turco: contesto generale

La Banking Regulation and Supervisory Agency (BDDK) nasce
nel 2000 ed ha principalmente potere regolatore/normativo al
fine di precisare il testo di legge e adattare la regolamentazione
del settore bancario turco agli standard internazionali.

Inizialmente si pone come obiettivo principale quello di
rafforzare la struttura legale del sistema bancario che durante la
crisi del 2000/2001 ha rivelato tutti i suoi problemi strutturali e le
sue fragilità.

La BDDK gode di potere di approvazione per quanto concerne il
capitale minimo, il business plan, governance, qualità dei
dirigenti e del personale, oltre a fornire parere conforme in caso
di modificazione statutarie, del capitale sociale, dell’azionariato
che coinvolgano almeno il 10% del totale detenuto, fusione e
scioglimento secondario. La suddetta Autorità svolge anche
funzione di controllo e supervisione degli istituti bancari
sottoposti alla Legge 5411.
Il sistema bancario turco: contesto generale

La Legge 5411 definisce le operazioni bancarie e le condizioni
che gli operatori del settore bancario devono rispettare :
ricezione di depositi, gestione dei mezzi di pagamento,
transazioni monetarie, di titoli e strumenti finanziari a termine,
servizi d’investimento, factoring, leasing , gestione di fondi
pensione. Tale legge stabilisce anche le condizioni da rispettare
al fine di avere il libero accesso alla professione nel settore
bancario

Per quanto riguarda le succursali di banche estere in Turchia
restano valide le condizioni di ordine generale applicate alle
banche turche, oltre al parere positivo che deve essere fornito
dall’autorità di controllo del paese di origine dell’istituto bancario.

Grazie alla Legge 5411 il campo di competenza è stato allargato
a tutte le società finanziarie, oltre che agli istituti bancari.
Il sistema bancario turco: contesto generale

Gli istituti bancari in Turchia devono optare per uno dei seguenti
status previsti per la legge 5411:

Banche per i depositi: sono regolamentate dallo statuto
più ampio e possono effettuare tutte le operazioni ad
eccezione del leasing

Banche a partecipazione (dette anche banche islamiche):
operano secondo i principi islamici e pertanto senza
remunerazione con interessi dei depositi raccolti

Banche di sviluppo e di investimento: non possono
raccogliere depositi da clientela ad eccezione dei fondi
raccolti dagli associati.

Altro: società di leasing e factoring (non banche) ma
istituzioni finanziarie sottoposte al controllo di BDDK.
Il sistema bancario turco: contesto generale

Altra autorità amministrativa indipendente di controllo è il
Savings Deposit Insurance Fund (BRSA) che funge da
amministratore provvisorio, assicuratore e liquidatore ed è
dotato di risorse proprie. In particolare la legge 5411 stabilisce il
principio della copertura dei depositi bancari delle persone
fisiche (con un limite di TRY 50.000 per conto) e per permettergli
di svolgere questa funzione gli istituti bancari sono tenuti a
versargli il 10% del loro capitale minimo.

Un’altra importante funzione del BRSA è quella di
amministratore provvisorio nel caso in cui il BDDK gli affidi la
gestione di un istituto ed in questo caso dispone di tutti i poteri
potendo vendere azioni, optare per una fusione, oltre a liquidare
l’istituto in questione in caso di fallimento nel rispetto delle
norme vigenti.
Il sistema bancario turco: le banche


Attualmente il sistema bancario turco si compone di:

6 BANCHE PUBBLICHE ( di cui 3 deposit banks e 3
investment banks)

17 BANCHE PRIVATE (di cui 11 deposit banks e 12
investment banks)

21 BANCHE ESTERE (di cui 16 deposit banks e 4
investment banks)

1 INSURANCE FUND
In Turchia operano inoltre 4 Participation Banks:

BANK ASYA Participation Bank

Kuveyt Turk Participation Bank

Turkiye Finans Participation bank

Al Baraka Turk Participation Bank
Il sistema bancario turco: le banche

Le Participation Banks che operano secondo i principi islamici
vantano a fine 2011 un totale di bilancio di 28,7 miliardi che
corrispondono al 4,6% del totale attività del settore bancario
turco. Per quanto invece si riferisce alla raccolta, detengono
complessivamente il 5,5% del totale depositi ed il 5,8% degli
impieghi.

Le prime 5 banche del paese:


T.C.ZIRAAT BANKASI

TURKIYE IS BANKASI

TURKIYE GARANTI BANKASI

AKBANK

YAPI VE KREDI BANKASI
detengono complessivamente il 57,53% degli impieghi, il
62,99% dei depositi ed il 61,46% del totale attivo.
Il sistema bancario turco: le banche

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Le prime 10 banche che comprendono – aggiunte alle
precedenti - anche:

TURKIYE HALK BANKASI

TURKIYE VAKIFLAR BANKSI

FINANSBANK

TURK EKONOMI BANKASI

DENIZBANK
Le prime 10 banche del Paese detengono complessivamente
l’80,03% del totale impieghi, l’80,53% del totale depositi ed il
79,84% del totale attività.
Relazioni ed Operatività
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Intesa Sanpaolo vanta una lunga storia : con l’allora Banca
Commerciale Italiana ha aperto la prima presenza operativa nel
1919, ancora durante il periodo dell’Impero Ottomano. Negli
anni successivi altre filiali vennero aperte raggiungendo il
numero di 4 presenze operative (3 ad Istanbul ed 1 ad Izmir).

Negli anni ‘70 le filiali dell’ex BCI vennero chiuse a seguito di
una disputa con la Trade Union e vennero sostituite da un Ufficio
di Rappresentanza ad Istanbul tuttora presente (n.b. è in corso
la procedura per l’apertura di una filiale diretta ad Istanbul).

Risulta pertanto evidente che le relazioni con il sistema bancario
turco siano attive e consolidate da lungo tempo, con una
esperienza sul posto da quasi 100 anni (nel 2019 celebreremo il
centesimo anniversario della nostra presenza nel Paese).

Anche durante i periodi di crisi, non abbiamo mai chiuso
l’operatività continuando ad intermediare flussi commerciali e ad
assistere la nostra clientela.
Relazioni ed Operatività

Siamo pertanto in grado di assistere la nostra clientela
nella finalizzazione delle operazioni commerciali:

nell’emissione della bondistica, suggerendo lo
strumento (garanzia o stand-by L/C) e la banca
turca più idonei in base all’operazione sottostante,
concordando le migliori condizioni e facilitando
l’emissione delle varie garanzie;

confermando lettere di credito e stand-by L/Cs
emesse da banche turche a breve termine (18
mesi), con linee di credito che coprono
capillarmente il sistema bancario turco;

strutturando operazioni di importo rilevante a
medio termine con funzione di capofila e fornendo
consulenza sia sotto il profilo tecnico che di rischio,
per trovare la soluzione più idonea alle varie
esigenze;
Relazioni ed Operatività


Finalizzando lo sconto pro-soluto di impegni di
pagamento di banche turche

Effettuando la gamma completa delle operazioni
commerciali sia strutturate che più tradizionali,
anche con l’utilizzo di programmi internazionali
(IFC, World Bank…)

organizzando operazioni di buyer’s credit con il
supporto delle varie ECA’s

supportando tutti gli operatori nel processo di
internazionalizzazione in Turchia.
La nostra struttura organizzativa interna, tradizionalmente
dedicata al supporto delle attività commerciali, ha lo
scopo di favorire lo sviluppo delle attività di trade finance
per gli operatori interessati, con una assistenza
personalizzata ed approccio dinamico.
Relazioni ed Operatività

Tramite il nostro Ufficio di Rappresentanza di Istanbul
(competente anche per Iraq, Pakistan, Cipro Nord e
Bulgaria) siamo in grado di disporre delle informazioni più
aggiornate sulla situazione politica ed economica,
riuscendo ad essere comunque molto vicini al paese

Riusciamo pertanto a mantenere relazioni fluide con le
controparti locali, sia bancarie che a livello istituzionale
ed a seguire gli sviluppi dei grandi progetti delle maggiori
250 compagnie locali.

Il nostro Ufficio di Rappresentanza è in grado di fornire
adeguata assistenza anche per la soluzione di dispute
legali con controparti locali, oltre che per il normale
problem solving con banche e corporates locali.

E’ inoltre in grado di presentare i nostri clienti alle
controparti locali con l’intento di sviluppare relazioni e giro
d’affari.
Contatti

Patrizia Stefanoni – Global Relationship Manager
Global Head Turkey, Middle East and Africa
telefono nr.
+39.02.8794.2478
e-mail [email protected]

Elisa Baraldi – Assistente
telefono nr.
+39.02.8794.2751
e-mail [email protected]

Lucia Castellini – Assistente
telefono nr.
+39.02.8794.3127
e-mail [email protected]
Contatti

Mr. Mehmet Bucukoglu – Chief Representative

Mrs. Dicle Demirhan – Deputy Representative

Istanbul Representative Office - Suzer Plaza,
Askerocagi Caddesi 9, Floor 18 – Nr.1802 Elmadag
telefono nr.
+90 212 2512840
e-mail [email protected]