RAPPORTl lSTlTUZlONALl, PROGETTl E SOLUZlONl
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RAPPORTl lSTlTUZlONALl, PROGETTl E SOLUZlONl
mensile della federazione REGIONALE coldiretti dEL FRIULI VENEZIA GIULIA poste italiane s.p.a. spedizione in abbonamento postale . D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27.02.2004 N°46) ART. 1, comma 1, cns Pn N.9 rapporti istituzionali, progetti e soluzioni . concertazione: espressione dei portatori di interesse . voucher: sinergia coldiretti - inps . marchio aqua per il formaggio di fagagna . l'etica della solidarietà . Ogni giorno, la tradizione si ripete. Ogni giorno c’è un fiume di cose buone, fresche, genuine che nasce alle Latterie Friulane e arriva a casa tua. Dal latte fresco Carnia al Montasio, la più alta espressione della nostra tradizione. Tanti prodotti, la stessa sicurezza, per essere sempre più vicini ai tuoi gusti e ai tuoi desideri. Via P. Zorutti, 98 - Campoformido (Udine) Tel. 0432/653911 - www.latteriefriulane.it . sommario Registrazione del tribunale di Udine n. 55 del 10.04.1951 Iscritto al roc (Registro degli operatori di comunicazione) AL NUMERO 16747 Coltivatore Friulano n. 9 22 Settembre 2008 04 . editoriale . concertazione: espressione dei portatori di interesse 05 . regionale . rapporti istituzionali, progetti e soluzioni 06 . ORA ET LABORA . l'etica della solidarietà . editore Federazione Regionale Coldiretti del Friuli Venezia Giulia Via Morpurgo, 34 . 33100 Udine T. 0432.595811 . F. 0432.595807 [email protected] 07 . economico . le bcc a fianco delle imprese . DIRETTORE RESPONSABILE Elsa Bigai 09 . lavoro . lavoro occasionale: le istruzioni . coordinatore di redazione Antonio Buso . stampa e grafica Grafiche Sedran Via Buia, 6 . 33078 San Vito al Tagliamento www.grafichesedran.it . inserzioni Federazione Regionale Coldiretti del Friuli Venezia Giulia 08 . lavoro . voucher: sinergia fra coldiretti e inps 10 . ciase . marchio aqua per il formaggio di fagagna 12 . vitivinicolo . controlli di filiera sulle doc 13 . vitivinicolo . presentazioni viniche senza prezzo garantito . ABBONAMENTO Costo abbonamento annuo 2,00 euro Il Coltivatore Friulano viene inviato in abbonamento ai soci delle Federazioni provinciali Coldiretti di Udine, Pordenone, Gorizia e Trieste 14 . economico . piano faunistico: osservazioni entro il 7 ottobre . CARTA Stampato su carta Simbol Freelife Fedrigoni Art 115 g/m², ECF, resistente all'invecchiamento e prodotta in ambiente neutro senza acidi. Cartiere Fedrigoni, azienda certificata ISO 14001, utilizza esclusivamente cellulose provenienti da foreste e piantagioni certificate o ben gestite. Il prodotto è completamente biodegradabile e riciclabile. 16 . fiscale . manovra d'estate 15 . economico . friuladria crèdit agricole: banca dell'agricoltura 17 . agriturismo . regole per le attività di campeggio 18 . udine . direttiva nitrati, incontri su alimentazione 22 . pordenone . multifiera, guida, cinghiali, sicurezza lavoro Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana 26 . gorizia . rinnovi, pit dolegna, prefetto e questore, puppetfestival 29 . trieste . gal carso, bando contributi cciaa 30 . annunci . compro e vendo la trasmissione della coldiretti del friuli venezia giulia la trovi in tv su: ogni venerdì alle 20.00 e in replica la domenica alle 12.30 . foto copertina Vigneto con la chiesa della Beata Vergine del Soccorso, sulla cima del monte Quarìn a Cormons. Antonio Buso . archivio fotografico Coldiretti il coltivatore friulano è scaricabile all'indirizzo www.friuliveneziagiulia.coldiretti.it ogni sabato alle 20.05 e in replica la domenica alle 14.30 ogni sabato alle 13.00 e in replica la domenica alle 18.20 pagina 4 . numero 9 . settembre 2008 . EDITORIALE concertazione: sintesi ed espressione dei portatori di interesse rappresentativi . La concertazione è una pratica di governo, ed un approccio alla gestione delle relazioni industriali, basata sul confronto e la partecipazione alle decisioni politiche ed alla contrattazione in forma triangolare: organizzazioni sindacali, organizzazioni dei datori di lavoro e autorità pubbliche (a livello nazionale il governo). Al metodo concertativo si è frequentemente fatto ricorso anche in relazione alle grandi scelte pubbliche sulla politica fiscale e della finanza pubblica, più in genere, sulla politica economica. La concertazione è praticata anche a livello decentrato (gli interlocutori di parte pubblica, in questo caso, sono le regioni e gli enti locali) in tema di politiche sociali, sanità e sviluppo territoriale. Questo è quanto si può leggere su Wikipedia, l’enciclopedia libera che si trova su internet. Lo spunto è opportuno, soprattutto nell’ultima parte, perché in questo momento di rientro al lavoro dopo la pausa estiva, si pone proprio il problema di consolidare i concetti contenuti nel termine concertazione e rappresentanza. Confronto, partecipazione, contrattazione sono strumenti indispensabili anche a livello decen- trato per risolvere difficoltà che esistono sul territorio. Chi meglio di un’organizzazione come la Coldiretti può conoscere i problemi anche più piccoli che esistono a livello locale? Per questo crediamo nella funzione della concertazione che consideriamo nel Tavolo verde, luogo di massima espressione delle scelte e nelle proposte che necessariamente devono essere la sintesi dei portatori di interesse, soprattutto quelli maggiormente rappresentativi. L’obiettivo della concertazione è proprio quella di evitare i conflitti per arrivare alle scelte, il più possibile condivise, in maniera più partecipata, attraverso un dialogo tra forze sociali e istituzioni pur nella consapevolezza che ognuno deve rispettare il proprio ambito di competenza e il proprio ruolo. Convinti di questo e di quanto nel settore agricolo c’è da fare, siamo altrettanto persuasi che la responsabilità di un raccordo e di un coordinamento operativo sugli obiettivi e sui contenuti dei programmi che coinvolge i vari soggetti istituzionali, economici e sociali operanti sia un momento indispensabile e sostanziale, ma come già ribadito attraverso la concertazione. Elsa Bigai direttore Coldiretti Friuli Venezia Giulia REGIONALE . numero 9 . settembre 2008 . pagina 5 un chiarimento nei rapporti istituzionali per dare progetti e soluzioni alle imprese . Come spesso accade fra le persone, a volte è necessario un chiarimento anche nei rapporti istituzionali. Coldiretti aveva salutato con favore la nomina di Claudio Violino ad assessore alle Risorse agricole, naturali e forestali in considerazione delle sue specifiche esperienze professionali e dei rapporti cordiali finora intrattenuti. è stato, quindi, naturale aprire un credito di fiducia nei suoi confronti dando nel contempo la piena disponibilità alla collaborazione, come del resto Coldiretti ha sempre fatto con gli assessori che l’hanno preceduto. L’esperienza ci insegna che ogni maggioranza politica, ogni giunta regionale ed ogni assessore ha un proprio modo di interpretare il ruolo e di intrattenere rapporti politici. Questa diversità, anche se talora crea qualche problema iniziale, nel tempo aiuta a migliorare il sistema a condizione che da tutte le parti ci sia disponibilità, attenzione e reciproco rispetto. Tali condizioni, a giudizio di Coldiretti da qualche tempo stanno venendo meno, a causa di alcune decisioni e di alcuni atteggiamenti assunti dall’assessore Violino, e rischiano di compromettere i rapporti tra mondo agricolo e Giunta regionale. è quindi necessario, anzi indispensabile un chiarimento urgente. Per questo Coldiretti ha deciso di assumere un posizione forte disertando il Tavolo Verde e chiedendo un incontro chiarificatore. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata il mancato coinvolgimento delle organizzazioni professionali nella recente visita del ministro Zaia in Friuli Venezia Giulia. Non sono molte, infatti, le occasioni in cui le organizzazioni locali hanno modo di incontrare direttamente un esponente di governo ed ancora più rare sono le visite di un ministro dell’Agricoltura nella nostra regione. Il non aver potuto sottoporre al ministro problematiche generali che interessano un numero rilevante di imprese agricole e l’agricoltura regionale nel suo complesso rappresenta senz’altro un’occasione persa rispetto alla quale non si poteva far finta di niente. L’applicazione della direttiva nitrati, le problematiche del settore vitivinicolo e la promozione del “Friulano”, le difficoltà del settore lattiero caseario e di diversi comparti zootecnici, i rapporti con Agea ed in particolare le problematiche connesse alla gestione del catasto ex austroungarico, sono temi di valenza nazionale che nella nostra regione ormai da tempo necessitano di soluzione e che avremmo voluto sottoporre all’attenzione di Zaia. Si è preferito invece far incontrare il ministro solo con alcune aziende e alcuni gruppi privilegiati. Tale esclusione non è la prima, ma viene dopo il mancato confronto-informazione sulle variazioni di bilancio, sul mancato coinvolgimento nel precedente incontro con il ministro Zaia sui problemi della suinicoltura, per la quale Coldiretti aveva chiesto all’allora assessore Marsilio uno specifico progetto di rilancio ed aveva contribuito alla messa a punto del progetto stesso, la delimitazione dell’area sensibile ai nitrati. L’incontro per chiarire le regole del confronto istituzionale fra organizzazioni professionali e Giunta regionale è avvenuto senza, però, giungere per il momento ad alcuna soluzione. Coldiretti ha ribadito che la rappresentanza del mondo agricolo è argomento sul quale non è possibile negoziare, rivendicando un ruolo diverso e distinto da quello degli enti tecnici e di organizzazioni che tutelano categorie professionali diverse dagli imprenditori agricoli. Naturalmente l’Assessore ha piena autonomia nell’assumere le decisioni che ritiene più opportune, allo stesso modo le organizzazioni si riservano il diritto-dovere di assumere le iniziative più opportune ed efficaci a difesa degli interessi delle aziende associate, che sono la quasi totalità delle imprese agricole della nostra regione. La piena comprensione sulle modalità del confronto è la base di una proficua attività. Speriamo sia di costruzione, di progetti e soluzioni per le imprese ed il territorio del Friuli Venezia Giulia. Per questo attendiamo con fiducia il prossimo incontro con l’assessore Violino e il presidente Tondo. Dimitri Zbogar presidente Coldiretti Friuli Venezia Giulia pagina 6 . numero 9 . settembre 2008 . ora et labora l'etica della solidarietà a servizio del bene comune di do n P a o l o B o n e tti . C o n s i g l i e r e eccl es i as ti co regi onal e Fri ul i Venez i a G i ul i a . L’agricoltura è cambiata, vive come altri settori economici la sua contemporaneità. La sua visibilità non è più nei numeri ma nella qualità dei suoi imprenditori e della loro collocazione nella società. La sua forza sta nel saper esprimere la cultura del progettare i processi di cambiamento sia nelle politiche agrarie sia in quelle sociali, offrendo il suo carisma alla riconosciuta multifunzionalità del settore, con coraggio e fiducia, dicendo “sì” all’efficienza, ma nella solidarietà. La globalizzazione fa passi da gigante ed è necessario che diventi utile al progresso della comunità umana, aiutando l’uomo a crescere in vista di un’umanità più solidale e unita. Ognuno è chiamato a rinnovare il proprio senso di respon- sabilità, di solidarietà e di cittadinanza, le virtù che favoriscono la mondializzazione dei cuori e delle intelligenze, affinché il futuro non sia dominato solo dal profitto e non cresca la disuguaglianza fra Paesi ricchi e Paesi poveri. Nel solco della sua migliore tradizione, anche la Coldiretti, assieme ad altri protagonisti della società civile, può giocare un ruolo di regolatore della crescita economica perché essa sia al servizio del bene comune. Con questo biglietto da visita le nostre imprese potranno confrontarsi con gli altri agenti di sviluppo per scrivere una rinnovata storia economica e sociale del nostro Paese. La causa di tanti mali sta nell’ave- re equivocato sul valore del mercato, sull’uso corretto delle risorse e sulla distribuzione del reddito. Diventa meccanismo perverso se il mercato invece di essere un mezzo diventa un fine. Ci sono altri mali, come lo sperpero delle troppe risorse naturali e la dolorosa emarginazione di tanti uomini e di tante donne esclusi dal mercato. Anche l’impresa-famiglia in agricoltura è interpellata dall’etica della responsabilità e dal senso della solidarietà. Le imprese dovranno dimostrare di essere vere comunità di uomini interagendo con la società, col territorio, con la cultura, con i suoi valori, con le sue organizzazioni e con le istituzioni, a beneficio del bene comune. stretta sull'assegno sociale per chi non risiede in italia da almeno 10 anni di S a ndr o R o v e d o . P a tro n a to E p a c a . L’assegno sociale è una prestazione assistenziale riconosciuta dallo Stato ai cittadini a basso reddito a partire dai 65 anni di età. Hanno diritto a tale prestazione i cittadini italiani, i cittadini di uno Stato dell’Unione Europea residenti in Italia e gli immigrati in possesso di carta di soggiorno. A seguito di una recente modifica, dal prossimo 1° gennaio, l’assegno sarà corrisposto dall’Inps a condizione che il richiedente abbia soggiornato legalmente in Italia da almeno 10 anni. Nessuna modifica agli altri requisiti che consentono il riconoscimento di tale sussidio, che con l’occasione si ritiene utile riepilogare. In primo luogo, per avere diritto all’assegno sociale, attualmente pari a 395,98 euro mensili, il richiedente deve aver compiuto 65 anni e non deve possedere redditi, personali o coniugali, superiori a determinati limiti stabiliti annualmente. Quest’anno, se il richiedente/titolare è solo, il reddito non deve superare 5.142,67 euro, se invece è sposato, il reddito complessivamente posseduto da entrambi i coniugi non deve essere superiore ai 10.285,34 euro. Altra condizione per beneficiare dell’assegno sociale è costituita dalla residenza effettiva in Italia del richiedente, intesa come dimora effettiva, stabile ed abituale in Italia. Di conseguenza, se il titolare dell’assegno sociale trasferisce all’estero la propria residenza, così intesa, perde il diritto alla prestazione. L’assegno sociale spetta anche a coloro che sono ricoverati in un istituto. In tal caso se la retta è a carico di enti pubblici, l'assegno spetta in misura ridotta. E’, invece, corrisposto per intero se la famiglia paga più della metà dell'importo della retta. Per ottenere l'assegno sociale è necessario presentare domanda all'Inps, sull’apposito modulo. Se riconosciuto, l’assegno sociale decorre dal mese successivo alla data di presentazione della relativa istanza. Raccomandiamo a tutti gli interessati di rivolgersi al Patronato Epaca: gli operatori Epaca forniranno gratuitamente tutta l’assistenza necessaria, predisponendo tutta la documentazione che deve essere inviata all’Inps. Ricordiamo anche a coloro che già sono titolari dell’assegno sociale, la cui situazione familiare o reddituale sia variata nel tempo, che occorre presentare domanda di ricostituzione dell’assegno sociale, per non perdere i benefici economici. Per avere maggiori informazioni, basta rivolgersi all’ufficio di zona della Coldiretti più vicino. economico . numero 9 . settembre 2008 . pagina 7 Le Bcc a fianco delle imprese agricole . Con l’avvio della piena operatività del Programma di sviluppo rurale (Psr) 2007-2013, le Banche di Credito Cooperativo del Friuli Venezia Giulia, rinnovano il loro storico patto di assistenza alle imprese agricole regionali. È di questi giorni, infatti, l’istituzione di tre linee di finanziamento agevolato, affiancate dal rilascio delle fideiussioni legate ai versamenti degli anticipi della contribuzione pubblica. Spesso, i progetti di sviluppo imprenditoriale hanno bisogno di una dotazione e una tempistica finanziaria certa e rapida per potersi dispiegare in tutta la loro efficacia. Per tale motivo le Bcc hanno messo a disposizione, un finanziamento chirografario a tasso variabile specifico per l’anticipazione del 90% dell’importo del contributo spettante con un minimo del finanziamento di 10 mila euro ed un massimo di 500 mila euro per una durata massima di 48 mesi, rimborsabili in una unica soluzione al momento dell’incasso della contribuzione pubblica. Qualora le imprese invece necessitassero di risorse finanziarie a copertura dell’intera dell’iniziativa, le Bcc hanno predisposto anche un finanziamento chirografario o ipotecario a tasso variabile, rivolto a tale necessità. In questo caso l’importo massimo concedibile potrà arrivare fino a 1 milione di euro (minimo 10 mila euro). Il finanziamento prevede la sottoscrizione di un mutuo a rientro periodico che nell’ipotesi del mutuo ipotecario potrà avere una dura- ta massima di 15 anni (10 anni per il chirografario). Di grande interesse per i giovani agricoltori è la linea di finanziamento chirografario o ipotecario, a tasso fisso che accompagna la misura 112 del PSR. Le caratteristiche principali di tale linea di finanziamento sono la durata massima del finanziamento fissata a 10 anni e l’importo massimo dello stesso pari a 150.000 euro. Accanto alle linee di finanziamento le Bcc hanno predisposto una particolare linea di fideiussione necessaria ad ottenere da Agea (Agenzia per l’erogazioni in Agricoltura) l’erogazione di un anticipo della contribuzione pubblica in conto capitale. pagina 8 . numero 9 . settembre 2008 . LAVORO VOUCHER: UNA PROPOSTA COLDIRETTI CONCRETIZZATA CON LA CONCERTAZIONE d i El s a Bi g a i . Di r e t t o r e C o l d i r e t ti Friuli Venezia Giulia . Di voucher se ne parlava da molto tempo. Coldiretti ha da sempre caldeggiato e si è fatta promotrice della sperimentazione. Oggi sono una realtà concreta. Il frutto di un lavoro fatto di professionalità dei responsabili di servizio della nostra Confederazione e dei responsabili delle nostre federazioni provinciali che hanno reso operativa questa opportunità. I dati (riportati nell'articolo che segue), sono la conseguenza di quanto Coldiretti da tempo sosteneva. È un risultato che si commenta da solo. Allora noi diciamo che bisogna continuare su questa strada. Primo, perché come avevamo già affermato, i voucher hanno contribuito a mettere in trasparenza il settore e quindi a consolidare la legalità nel lavoro stagionale; in secondo luogo si è prodotto uno snellimento delle procedure e quindi meno burocrazia per le imprese; terzo, ma certamente non meno importante, ha consentito una sperimentazione, ma soprattutto ha aperto la strada a nuove esperienze che possono essere allargate e quindi adottate in altri lavori stagionali agricoli e quindi anche nei settori della frutticoltura, orticoltura e vivaistica, ma non chiudiamo le porte perché, no, alla mungitura in casi di servizi di sostituzione o altro ancora. È necessario continuare a lavorare su questa lunghezza d’onda così come bisogna proseguire nella collaborazione con l’Inps e Inail due enti che sono stati determinanti nel raggiungere gli obiettivi che ci eravamo posti. Questo è opportuno renderlo pubblico e renderne merito. È una dimostrazione di come il pubblico funzioni. L’auspicio è che questo metodo di lavoro possa essere allargato e diventi una regola. Se così sarà i benefici saranno per tutti e soprattutto per far funzionare il sistema Italia. UN successo che premia la sinergia tra l'inps e le associazioni di categoria di F a b i o V i ta l e . D i re tto re I n p s Fri ul i Venez i a G i ul i a . A mercoledì 10 settembre sono stati 30 mila 852 i voucher vendemmia venduti in Friuli Venezia Giulia per un valore di 308 mila 520 euro. Un risultato al di sopra di tutte le aspettative per il nuovo sistema che regola le prestazioni di lavoro occasionale di tipo accessorio di pensionati e studenti impiegati nelle vendemmie di breve durata. Determinante per chiarire dubbi ed incertezze e assicurare il successo dell’iniziativa è stata l’attività svolta dall’Inps in collaborazione con le associazioni agricole della regione, la Coldiretti in particolare. È stato così possibile mettere a punto una capillare rete di incontri sul territorio. Nella sola provincia di Udine si sono tenuti incontri nei comuni di Udine, Terzo di Aquileia, Faedis e Premariacco, che hanno consentito alla numerosa platea di apprezzare la bontà della norma per flessibilità e semplificazione degli adempimenti amministrativi necessari per l’assunzione della mano d’opera. Il direttore della sede provinciale Inps di Udine, Valdi Ronco, profondo conoscitore delle problematiche legate all’agricoltura locale, insieme all’ispettore Americo Ovan, che per conto della Direzione regionale sta coordinando in modo brillante tutta la operazione, hanno avuto modo di informare i partecipanti agli incontri sui vantaggi che possono derivare dall’utilizzo dei voucher. L’Inps ha in programma ulteriori incontri informativi con i datori di lavoro e con gli enti di patronato e sarà molto importante riuscire a coinvolgere ancora più soggetti perché, secondo l’auspicio delle associazioni datoriali del settore, si spera che l’applicazione di questo strumento di lavoro venga in futuro esteso anche alla raccolta di altri tipi di frutta e al lavoro accessorio svolto nel settore del turismo. Sul piano provinciale, Udine, con 15.525 voucher venduti, si attesta al primo posto con il 50.3 per cento sul totale regionale. Al secondo troviamo Gorizia con 11.427 voucher venduti, corrispondente al 37 % del totale. Molto più distanziate troviamo la provincia di Pordenone, con 3.650 voucher venduti (11,8%) e la provincia di Trieste con 250 (0,8%). Al di là delle valutazioni positive su uno strumento che contribuisce in modo determinante a favorire l’emersione del lavoro nero la sperimentazione del lavoro accessorio in agricoltura, che si spera a breve possa essere estesa anche alle altre attività produttive, dimostra che con la fattiva partecipazione, lo scambio di informazioni e la assidua collaborazione tra le istituzioni, le parti datoriali e i rappresentanti dei lavoratori è possibile ottenere in pratica risultati importanti come quello fatto segnare in Friuli Venezia Giulia da questa iniziativa. LAVORO . numero 9 . settembre 2008 . pagina 9 LAVORO OCCASIONALE dI TIPO ACCESSORIO: LE ISTRUZIONI di Umberto Realini . Consulente del lavoro . Facciamo seguito a quanto già pubblicato sull’argomento nello scorso mese di aprile per informare che, seppure in via sperimentale e per il solo periodo 01/07/2008 – 31/12/2008, si è passati, con apposito decreto Ministeriale, alla pratica attuazione delle norme di cui all’oggetto limitatamente alla vendemmia 2008. Confermiamo inoltre che a queste nuove forme di prestazioni lavorative, che si collegano al lavoro autonomo e non al lavoro subordinato, possono essere ammessi solo pensionati e studenti, italiani, comunitari o extracomunitari. Per chiarezza precisiamo, per i fini che qui interessano: - è pensionato chi è titolare di un qualsiasi trattamento pensionistico obbligatorio; - è studente, il giovane, da 16 anni compiuti e 25 anni di età non compiuti che sia iscritto a qualsiasi corso di studi. giorno precedente l’inizio della attività inviano un fax al numero verde Inail 800657657, su modello predisposto dall’Istituto stesso e disponibile sul sito www.inail.it, indicando i dati del datore di lavoro e del lavoratore, luogo e periodo di lavoro della prestazione. Con questa modalità i lavoratori segnalati non devono effettuare ulteriori comunicazioni di iscrizione all’Inps. Nella seconda ipotesi (telematico) è necessario invece iscrivere il datore di lavoro e il lavoratore tramite : -- il numero telefonico gratuito 803164; -- procedura telematica disponibile sul sito www.inps.it; -- direttamente presso le sedi Inps. Lavoratori Tramite i suddetti indirizzi inoltre gli studenti ed i pensionati che lo desiderassero, possono iscriversi alle liste di disponibilità presso l’Inps dove, eventualmente, i datori di lavoro interessati possono rintracciarli e successivamente contattarli per l’assunzione. Ricordiamo infine che gli studenti minori di anni 18 devono, prima dell’avviamento al lavoro, iscriversi personalmente presso le sedi Inps accompagnati da chi esercita nei loro confronti la patria potestà. Italiane la carta magnetica Inps Card, sulla quale viene accreditato l’importo dei buoni spettanti o in alternativa alla Card il pagamento avviene attraverso bonifico domiciliato da riscuotere presso ogni ufficio postale. Datore di lavoro che ha scelto la modalità cartacea. Il datore di lavoro effettua il versamento corrispondente al valore complessivo dei buoni sul c/c n. 89778229 intestato a: Inps dg lavoro occasionale accessorio, presso qualsiasi sportello di Poste Italiane. Il lavoratore riceverà direttamente dal datore di lavoro i buoni spettanti che potranno essere riscossi presso ogni ufficio postale entro il 31/12/2008. Prima di essere consegnati al lavoratore i buoni dovranno essere firmati e compilati dal datore di lavoro integrando i seguenti dati: -- codice fiscale del datore di lavoro; -- codice fiscale del lavoratore; -- data di inizio e fine della prestazione di lavoro; -- firma del datore di lavoro. Ricordiamo infine che i compensi come sopra trattati sono esenti da qualsiasi imposizione fiscale né influiscono sulla erogazione di ogni tipo di pensione o trattamento di disoccupazione Gli uffici paghe della Coldiretti sono a disposizione per fornire risposte ed informazioni sull’applicazione pratica dell’uso dei voucher. LIMITI Ogni datore di lavoro, nell’ambito delle vendemmie 2008, può avvalersi di prestazioni lavorative di tipo occasionale accessorio entro un limite di spesa pari a € 10.000,00 (diecimila), corrispondenti a mille buoni dal valore di € 10,00 (dieci) ciascuno. Per ogni buono di € 10 (dieci) nominali, il Lavoratore percepisce il compenso netto PAGAMENTO DEI COMPENSI di € 7,50. Datore di lavoro Ogni lavoratore, beneficia per l’intero che ha scelto la modalità telematica periodo (01/07/2008 – 31/12/2008) e In questo caso il lavoratore riceve da Poste per ogni singolo rapporto di lavoro di tipo occasionale accessorio che instaura DOVE POSSONO ESSERE RITIRATI I BUONI nel predetto periodo, di un compenso, in buoni, non Uffici Postali superiore ad € 5.000,00 Udine: Gorizia: Pordenone: Trieste: (cinquemila). - Udine Centro Gorizia Verdi - Pordenone S. Caterina - Villa Opicina - Cividale del Friuli Cormons - Spilimbergo PROCEDURE DI ISCRIZIONE - Cervignano del Friuli - Casarsa della Delizia Datori di Lavoro - Latisana Devono scegliere tra le modalità : Sedi Inps: esibendo copia del versamento effettuato; 1- Cartacea Associazioni di categoria (Coldiretti) 2- Telematica possono essere delegate al ritiro dei buoni presso l’Istituto. Nel primo caso entro il pagina 10 . numero 9 . settembre 2008 . ciase il formaggio di fagagna certificato per la sua qualità con il marchio aqua di E le n a Z e rb i n a ti . Te c n i c o C i a se . Con decreto datato 12 agosto 2008 l’Ersa ha concesso alla Latteria di Borgo Paludo Fagagna l’uso del Marchio collettivo di qualità “AQuA”- marchio concesso dalla Regione Friuli Venezia Giulia – per il prodotto Formaggio latteria di Fagagna. Questa notizia rappresenta sicuramente un importante quanto atteso traguardo, per chi, come la Latteria di Borgo Paludo è da diversi anni che crede e si impegna quotidianamente per produrre un formaggio di qualità. A tutti i soci, al presidente ed a quanti hanno collaborato a tale successo vanno le nostre più sentite congratulazioni. Il Marchio collettivo Vediamo più da vicino tale marchio. AQuA significa “Agricoltura Ambiente Qualità” ed è concesso ai prodotti che “si differenziano per sistema di produzione, di lavorazione e per altre caratteristiche intrinseche tali da offrire particolari garanzie qualitative a tutela del consumatore, della sua salute e dell’immagine del prodotto”. Esso nasce da una legge regionale del 2002 (L.r. 21 del 12/08/2002) con la quale la Regione Friuli Venezia Giulia ha istituito un marchio proprio per quei prodotti che si distinguono per peculiari caratteristiche di tipicità e di qualità (composizione, caratteristiche organolettiche, tecniche di produzione). Il suo fine è quello di garantire al consumatore che i prodotti marchiati presentino delle caratteristiche che li distinguono dalla massa dei prodotti. L’utilizzo del marchio comporta il rispetto di un regolamento ed è consentito solo per i prodotti che hanno ottenuto una certificazione di qualità da parte di un organismo certificatore. Questo implica che l’Ersa ha approvato il disciplinare di produzione con cui la Latteria di Borgo Paludo descrive il metodo di lavorazione del suo famoso formaggio. Il disciplinare di produzione Il disciplinare di produzione è un documento tecnico in cui vengono descritte le caratteristiche del prodotto finito. Nel caso del formaggio di Fagagna, esse riguardano le dimensioni e il peso della forma, l’altezza dello scalzo, il colore della crosta, la consistenza, il sapore della pasta e le specifiche chimico-fisiche (tenore in grasso, umidità, proteine e sale). Oltre a questi aspetti tecnici il disciplinare contempla anche la qualità del latte che deve provenire da stalle definite in una specifica zona di appartenenza limitrofa a Fagagna, dove si allevano bovine alimentate con particolari fieni, ricchi di aromi e profumi che concorrono a rendere il latteria ineguagliabile. A partire dal 2005 il formaggio latteria di Fagagna ha ottenuto la certificazione di prodotto con un numero identificativo (5772) da parte del CSQA srl, ente di certificazione con sede a Thiene (Vi). La certificazione prevede un iter documentale da una parte e operativo e di controllo dall’altra, basato su verifiche di controllo periodiche a cui il caseificio e le stalle aderenti alla filiera si devono sottoporre per la valutazione e il rispetto di tutti i requisiti descritti nel documento chiamato disciplinare. Ogni singolo passaggio che parte dalle operazioni in campagna, come lo sfalcio dei prati, l’alimentazione degli animali, la loro identificazione, la cura, la mungitura fino alla consegna del latte e da qui tutti i passaggi per trasformarlo in formaggio sono registrati, controllati e verificati. Si tratta di rintracciabilità e di requisiti di prodotto. Al termine di questo percorso di controlli, l’Ente terzo indipendente (CSQA) decide se sussistono i titoli per emettere la certificazione o se al contrario necessiti un nuovo ciclo di verifiche. La Latteria di Fagagna d’ora in poi potrà usare il marchio AQuA per valorizzare ancora la storia e la bontà del suo formaggio, per partecipare a manifestazioni, fiere e ad altre iniziative di promozione e vendita e per sottolineare ancora una volta il profondo legame di questo prodotto al suo territorio. Gli obblighi saranno quelli di rispettare il disciplinare, di sottoporsi alle consuete visite di controllo, di seguire in maniera scrupolosa le modalità d’uso del marchio e di comunicare qualsiasi variazione all’Ersa. A breve altri prodotti agroalimentari, che il Ciase in collaborazione con Coldiretti Fvg ha seguito nel lungo percorso di valorizzazione, si fregeranno del medesimo importante marchio regionale. AQuA fvg A agricolturaambientequalità IJK:?E<788HE 5+ economico . numero 9 . settembre 2008 . pagina 11 e CHARDONNAY VCR 5 CLONI ORIGINALI VCR DI CHARDONNAY PER LA PRODUZIONE DI MAGNIFICI VINI Il lavoro di molti anni di ricerca sui Chardonnay, ha permesso ai Vivai Cooperativi Rauscedo di disporre di una gamma di 5 cloni omologati di ottime caratteristiche genetico-sanitarie. Altri sono in fase avanzata di selezione e tra questi il VCR 481 ed il VCR 484, destinati alla produzione di vini superiori. Un patrimonio unico a disposizione dei viticoltori! Vivai Cooperativi Rauscedo: il numero 1 al mondo del vivaismo viticolo. BIOTIPI ITALIANI BIOTIPI CALIFORNIANI Questi cloni presentano un profilo sensoriale differenziato tra loro, in particolare l’R 8 spicca per le note di agrumi e vegetali. Il VCR 4, oltre alla tipica nota di linalolo che lo contraddistingue, si nota anche per il descrittore balsamico e miele. Il VCR 10 si caratterizza per i descrittori di spezie e fruttato maturo. Al palato, questi cloni denotano tutti una buona struttura e gradevolezza. I cloni californiani sono risultati estremamente diversi tra loro per il profilo olfattivo. Il VCR 11 si caratterizza per i sentori più fini come agrumi e balsamico, mentre il VCR6 per i descrittori più marcanti come il fruttato, maturo e di mela, il vegetale e le note di miele. Al gusto si differenziano per una maggiore acidità, fatta rilevare dal VCR 11, ed al contrario una più spiccata sapidità del VCR 6. R8 Selezionato in San Michele all’Adige negli anni ‘70, appartiene al “pacchetto” clonale omologato dai Vivai Cooperativi Rauscedo nel 1969. È un clone storico diffuso praticamente in tutti i Paesi viticoli del mondo, che ha dato performance molto positive anche nelle zone più difficili dal punto di vista pedoclimatico (Argentina, Sicilia, Grecia, Spagna, Moldavia). Di vigore e produttività superiore alla media, dimensioni del grappolo e della bacca nella media varietale; per vini di ottima struttura ed acidità, lo caratterizzano le note agrumate e di spezie, da invecchiamento. MEDIA VARIETALE Sapidità Fruttato mela R8 VCR 4 Selezionato in San Michele all’Adige nei medesimi vigneti dell’R 8. Solo negli anni ‘80, grazie alle microvinificazioni sperimentali praticate dai Vivai Cooperativi Rauscedo, ci si è accorti del particolare profilo aromatico di questo clone. È stato omologato nel 1991. Clone di ridotta produttività e con grappolo di dimensioni meno che medie, vigore elevato; il caratteristico aroma di moscato ne consiglia l’utilizzo in taglio con altri cloni di Chardonnay. MEDIA VARIETALE Fruttato maturo Gradevolezza Sapidità Fruttato mela Fruttato maturo Vegetale MEDIA VARIETALE Fruttato maturo Vegetale Sapidità Fruttato mela Fruttato maturo Balsamico Agrumi Agrumi Struttura Speziatoo Acidità VCR 11 Tipicità Struttura Miele Selezionato in California ed introdotto in Italia assieme al VCR 6 nel 1986, seguendo la stessa metodica del precedente. Omologato nel 2003, ha già riscontrato un buon apprezzamento in Italia, Spagna ed Est Europa. Clone di vigore leggermente superiore alla media con produttività nella norma del vitigno, il peso medio del grappolo è al contrario inferiore alla media varietale; per vini di buona struttura, acidità e complesso aromatico, di buona acidità, interessante per base spumante in taglio con VCR10. Balsamicoo Speziato Acidità VCR 11 Gradevolezza Agrumi Speziato Miele Sapidità VCR 6 Tipicità Struttura Speziatoo Acidità Fruttato maturo Fruttato mela Balsamico Agrumi Struttura Selezionato in California nell’Azienda vitivinicola Martini e introdotto nel 1986 in Italia, previa verifica sanitaria. È stato omologato nel 2003, dopo un’accurata verifica delle caratteristiche agronomiche e delle potenzialità enologiche. Molto apprezzato in Italia, Francia e Spagna. Le variabili vegeto-produttive indagate mostrano un vigore ridotto così come la produttività e il peso medio del grappolo molto al disotto della media; per vini fruttati. Indicato il taglio con R 8 e/o con gli altri cloni VCR di Chardonnay. MEDIA VARIETALE Tipicità Agrumi Vegetale VCR 10 VCR 6 Gradevolezza Balsamico Tipicità Miele Sapidità Fruttato mela Gradevolezza Balsamicoo Struttura Selezionato negli anni ‘80 nelle Grave del Friuli a Rauscedo, con l’intento di porre a disposizione del viticoltore un clone particolarmente adatto all’utilizzazione come base spumante. È stato omologato nel 1991 ed è diffuso, con ottimi risultati, in tutti i Paesi viticoli oggetto di esportazione da parte dei Vivai Cooperativi Rauscedo. Produttività nella media e vigore solo leggermente superiore alla media della popolazione, dimensioni del grappolo molto contenute; per vini delicatamente profumati di ottima acidità e struttura. MEDIA VARIETALE Gradevolezza Tipicità Acidità VCR 4 VCR 10 Miele Vegetale Speziato Acidità Vivai Cooperativi Rauscedo – Rauscedo (Pn) – Tel. 0427.948811 – www.vivairauscedo.com Miele Vegetale pagina 12 . numero 9 . settembre 2008 . vitivinicolo CONTROLLI di FILIERA SULLE DOC SANZIONI PESANTISSIME PER CHI SBAGLIA di M a rc o M a l i so n . R e sp o n sa b i l e s erv i z i o v i ti v i ni col o Col di retti Fri ul i Venez i a G i ul i a . Con la vendemmia 2008 dovrebbe andare a regime su tutto il territorio nazionale il sistema di controlli erga omnes per le produzioni a denominazione di origine. Il condizionale è d’obbligo poiché – tanto per restare in terra friulana – i consorzi di tutela della provincia di Udine sono ancora in attesa del decreto ministeriale che li autorizzi ad operare in tal senso. In tale prospettiva, per ottimizzare il servizio e ridurre i costi a carico delle aziende, è stato costituito a fine marzo il Consorzio Vini Qualità (Coviq) – oggi presieduto da Germano Zorzettig di Cividale - che nelle prime intenzioni avrebbe dovuto eseguire i controlli di filiera su tutta la regione, ipotesi questa fortemente caldeggiata da Coldiretti. Purtroppo i soggetti già precedentemente autorizzati (consorzi Friuli-Isonzo, Friuli-Grave e Collio anche per la Doc Carso) hanno preferito continuare ad operare in piena autonomia e non entrare nell’assetto societario di Coviq che quindi potrà operare esclusivamente per le Doc Colli Orientali del Friuli, Friuli-Annia, Friuli-Aquiliea, Friuli-Latisana e le Docg Ramandolo e Picolit. L’auspicio comunque è che in futuro tutti i consorzi convergano nella struttura di secondo grado realizzando così la massima semplificazione auspicata da Coldiretti. Si ricorda a tutti i vitivinicoltori che l’assoggettamento ai controlli di filiera diventa ora, per tutti indistintamente, condizione necessaria per poter rivendicare la denominazione di origine su uve e vini. Tutti i passaggi della filiera – dal vigneto alla bottiglia – potranno essere oggetto di verifica anche attraverso ispezioni in campo (superfici iscritte, corrispondenza ampelografica, rese di produzione) e in cantina (registri, pratiche di cantina, gradazione minima delle uve alla raccolta, analisi chimico-fisiche sul prodotto imbottigliato e posto in commercio). L’esito del controllo – qualora vengano riscontrate anomalie – dovrà essere comunicato all’Ispettorato Centrale per il Controllo della qualità dell’agroalimentare (ex-ICRF) per la notifica di eventuali sanzioni. A tale riguardo ci giunge notizia di una recente circolare interna all’Ispettorato secondo la quale ogni “non conformità grave” segnalata si configurerebbe automaticamente come una violazione punibile ai sensi dell’art. 28 della legge 164/92 che prevede – dopo la depenalizzazione intervenuta nel 1999 una sanzione amministrativa da un minimo di 3.000 a un massimo di 18.500 euro per ogni ettolitro di vino designato come Doc senza averne i requisiti specifici. Non è nostra intenzione discutere se questa sia la più corretta interpretazione della legge 164/92 che con il 1° agosto 2009 sarà implicitamente abrogata in forza della nuova Ocm vino. Vogliamo semplicemente segnalare la volontà del ministero di usare il pugno di ferro e dimostrare l’impegno del governo italiano in difesa della genuinità del made in Italy dopo gli scandali di “Velenitaly” e del Brunello “taroccato”. Il concetto non fa una piega: peccato che, come era prevedibile, per colpa di pochi furbetti ne pagheranno (salatamente) le conseguenze una moltitudine di produttori che vorrebbero fare le cose secondo le regole ma – come sa bene chi opera in questo settore – ogni tanto si smarriscono tra le infinite norme, talvolta poco chiare e contraddittorie, che disciplinano il comparto vitivinicolo. Un'attenzione particolare deve essere riservata al rispetto delle rese per ettaro in funzione delle superfici vitate iscritte. Si ricorda infatti che gli albi di tutte le Doc del Friuli Venezia Giulia sono attualmente costituiti sotto forma di iscrizione provvisoria in attesa che un organo di controllo - che la Regione non ha ancora individuato – provveda ad effettuare gli accertamenti in campo per convalidare l’iscrizione. Ciò significa che sino a tale verifica la responsabilità circa la corrispondenza dei vigneti ai requisiti previsti da disciplinare (superficie dichiarata, purezza varietale, densità d’impianto, sistema di allevamento) ricade integralmente sul produttore; responsabilità assunta all’atto dell’aggiornamento della dichiarazione delle superfici vitate (modello B1). vitivinicolo . numero 9 . settembre 2008 . pagina 13 presentazioni viniche senza prezzo garantito PER IL ritiro delle vinacce d i Marc o M a lis o n . Com’è noto in base alla vecchia Ocmvino tutti produttori erano obbligati a consegnare alle distillerie la totalità delle vinacce e delle fecce prodotte e, a fronte di questi conferimenti, veniva garantito loro per legge un prezzo minimo di 0,995 euro per grado. A sua volta il distillatore poteva contare su un aiuto comunitario pari a quasi 0,40 euro per grado, per cui, mediamente, il costo netto della “materia prima” risultava per lui pari a circa 0,60 euro al grado, franco distilleria. La nuova Ocm vino riforma in modo sostanziale il sistema di aiuti alla distillazione. Di fatto, pur mantenendo il divieto di pressatura delle fecce e di rifermentazione delle vinacce, concede ampia discrezionalità agli stati membri circa le modalità di assolvimento delle c.d. “prestazioni viniche” e contempla per i sottoprodotti della vinificazione utilizzi alternativi alla distillazione quali il compostaggio o utilizzi energetici. Contemporaneamente però sono stati eliminati tanto il prezzo minimo garantito ai conferitori di vinaccia quanto l’aiuto ai distillatori per la produzione di alcol da bocca. È stato invece istituito un aiuto per la produzione di alcol grezzo ad usi industriali riconoscendo al produttore solo un risarcimento forfetario dei costi di trasporto in distilleria pari a 1,6 euro/ ql indipendentemente dal grado e dalle distanze percorse. In chiusura della scorsa legislatura il Ministero per le politiche agricole ha notificato alla Commissione europea la volontà dell’Italia di mantenere l’obbligo di distillazione dei sottoprodotti e si attende a breve un decreto che disciplini organicamente la materia in ambito nazionale. Così, mentre la vendemmia è già iniziata, restano alcune perplessità. Anzitutto è da rilevare che nessuno dei distillatori in Friuli Venezia Giulia è in grado di produrre alcol grezzo (gradazione minima 92%vol). Dalle ricerche effettuate pare che l’impianto più vicino sia in provincia di Treviso; altrimenti bisogna scendere fino nel ravennate. Chiaro che – considerato il misero rimborso dei costi di trasporto - nella generalità dei casi questa soluzione è economicamente improponibile. Ma soprattutto è evidente che in queste condizioni le distillerie possono permettersi di fissare qualsiasi prezzo di ritiro – teoricamente anche pari a zero – potendo comunque contare sulla disponibilità della materia prima. Non vogliamo certo mettere in dubbio la professionalità dei distillatori né tanto meno disconoscere che, nel corso degli anni, si sono consolidati rapporti di collaborazione tra cantine e distillerie che puntano alla produzione di grappa di alta qualità. Tuttavia l’esperienza insegna che alla lunga è sempre la legge del mercato a prevalere e secondo Coldiretti è al di fuori di ogni logica del diritto voler imporre ai produttori di cedere la vinaccia quando il prezzo può essere fissato unilateralmente dall’acquirente. Fortunatamente alcune soluzioni esistono e la Regione in questo senso può fare molto. Il piano nazionale di sostegno prevede infatti che, su motivata richiesta dell’amministrazione regionale, i produttori possano essere esonerati dalla consegna in distilleria a causa di oneri sproporzionati a loro carico. Ma secondo Coldiretti la soluzione più efficace – anche per riportare il negoziato in una logica di libera contrattazione del prezzo – resta quella di elevare a 1000 ettolitri il limite di produzione annua al di sotto della quale è consentito ai produttori il c.d. “ritiro sotto controllo” (distruzione delle vinacce in campo e/o in concimaia previa comunicazione all’ICQ) assicurando altresì che raspi, vinacce, vinaccioli e fecce non vengano considerati rifiuto speciale ma devono poter essere smaltiti in campo come normali sottoprodotti agricoli. Il presidente regionale Dimitri Zbogar e il direttore Elsa Bigai hanno scritto all’assessore regionale Claudio Violino illustrando queste proposte e chiedendo un suo autorevole ed urgente intervento presso il Ministro Luca Zaia. pagina 14 . numero 9 . settembre 2008 . economico piano faunistico regionale osservazioni entro il 7 ottobre 2008 di A n d re a L u g o . Con la Delibera n. 1264 del 26 giugno 2008 la Giunta regionale ha adottato in via preliminare il Piano faunistico regionale (Pfr) così come stabilito dall’art. 8 della legge regionale 6 marzo 2008, n. 6. Gli obiettivi che si propone di raggiungere il Pfr sono la tutela, la conservazione, la riproduzione e il miglioramento della fauna selvatica e della biodiversità oltre alla gestione del patrimonio faunistico e del prelievo venatorio nel rispetto del principio della pari dignità di ogni forma di esercizio venatorio e nel rispetto delle culture, della storia, degli usi, delle tradizioni e dei costumi del Friuli Venezia Giulia. Con la pubblicazione del Pfr sul sito web della Regione si apre la fase di consultazione, durante la quale chiunque vi abbia interesse può far pervenire, entro il termine del 7 ottobre 2008, proprie osservazioni. A tal fine è possibile inviare documenti in forma elettronica al seguente indirizzo e-mail: [email protected]. it, specificando nell’oggetto: “Osservazioni Pfr”. Le osservazioni potranno altresì essere inviate a mezzo posta all’indirizzo: Servizio tutela ambienti naturali e fauna, via Sabbadini 31 – 33100 Udine oppure a mezzo fax al numero 0432.555757. Conclusa la fase della consultazione si aprirà quella della concertazione con i Distretti venatori e le associazioni di protezione ambientale, agricole e venatorie maggiormente rappresentative sul territorio regionale. Successivamente il Pfr sarà sottoposto all’attenzione del Comitato faunistico regionale e infine ci sarà una fase di confronto con le Province e gli organi gestori dei Parchi e delle Riserve naturali regionali. Il Pfr risultante da queste fasi preparatorie sarà quindi sottoposto a valutazione d’incidenza, a valutazione d’impatto ambientale (Via) e a valutazione ambientale strategica (Vas) per poi proseguire il suo iter di approvazione definitiva. Come Coldiretti abbiamo costituito un gruppo di lavoro che ha il compito di porre delle osservazioni al Pfr, segnalare eventuali incongruenze e soprattutto proporre delle modifiche nell’interesse e a tutela di quella che è l’attività agricola esercitata nel territorio. Infatti troppo spesso, soprattutto in questi ultimi anni, il nostro settore ha dovuto pagare a caro prezzo la mancata applicazione di un vero e proprio piano di prevenzione dei danni, emblematico al riguardo quanto successo con i cinghiali, ma non solo. Il problema dev’essere affrontato anticipatamente, investendo le risorse per un progetto di prevenzione piuttosto che rimediare a posteriori con una sorta di indennizzo che non è mai corrispondente al reale danno subito e soprattutto non salvaguarda il lavoro e la dignità degli agricoltori. Attuare un’idonea strategia di prevenzione permetterebbe quindi di non sperperare ingenti risorse economiche e di garantire il rimborso a quegli agricoltori, ma a quel punto dovrebbero essere pochi, che comunque sarebbero colpiti dai danni arrecati dall’avifauna. E’ quindi di notevole importanza predisporre un Pfr che preveda un’oculata programmazione e gestione faunistica basata anche su interventi di contenimento numerico insieme alla messa in opera di strumenti e accorgimenti capaci di impedire alla fauna selvatica di alimentarsi a spese delle colture agricole. Al fine di predisporre un Pfr che vada nella direzione indicata, potete inviare osservazioni, suggerimenti e quant’altro si ritiene utile al seguente indirizzo di posta elettronica: [email protected]. Il Pfr predisposto dalla regione Friuli Venezia Giulia è consultabile collegandosi al sito della regione (www.regione.fvg.it) accedendo prima alla sezione “Ambiente e Territorio” e successivamente digitando su “Biodiversità”. psr: domande on-line d i A n d rea Lugo . Nell’ottica di giungere alla informatizzazione completa di tutti gli atti amministrativi relativi al settore agricolo, con il nuovo Psr 2007-2013 anche le domande riferite alle varie misure attivate saranno compilate esclusivamente tramite la procedura presente sul Sian (Sistema Informativo Agricolo Nazionale) alla quale deve comunque seguire l’inoltro in formato cartaceo all’organismo attuatore (Ispettorato dell’Agricoltura, Regione, ecc…) come momento che determina la vera e propria presentazione nei termini. L’inserimento on-line delle domande è comunque sempre dipendente dalla costituzione di un fascicolo aziendale aggiornato, pertanto chiunque sia in procinto di presentare una qualsiasi domanda riferita a una o più misure del nuovo Psr dovrà innanzitutto accertarsi della completezza dei dati inseriti nel proprio fascicolo aziendale presente all’interno del Sian. Attualmente rimangono ancora pochissimi atti amministrativi che hanno una gestione separata dalle procedure presenti nel Sian, ad esempio le richieste per il carburante agricolo agevolato, ma si confida che a breve anche queste saranno implementate attraverso il Sian con l’obiettivo di accorciare i tempi per l’assegnazione dei quantitativi di carburante agricolo agevolato in favore delle aziende agricole. Ricordando che la scadenza per la presentazione delle domande del Psr riferite all'ammodernamento delle aziende agricole (misura 121), per la migliore valorizzazione economica delle foreste (misura 122), per l'accrescimento del valore aggiunto dei prodotto agricoli e forestali (misura 123 - azione 1 e 2), per il sostegno agli investimenti non produttivi (misura 216), per l'imboschimento di terreni agricoli (misura 221) e delle superfici non agricole (misura 223), per la ricostituzione del potenziale forestale e interventi preventivi (misura 226), per il sostegno agli investimenti non produttivi (misura 227) e la diversificazione in attività non agricole (azione 1 e 2 della misura 311) oltre agli impianti per energie da fonti alternative (azione 3 della misura 311) sono state tutte prorogate al prossimo 31 ottobre. Ribadiamo la disponibilità dei nostri uffici a verificare la validità dei dati inseriti nel proprio fascicolo aziendale e che sono propedeutici alla presentazione dei relativi atti amministrativi. economico . numero 9 . settembre 2008 . pagina 15 FRIULADRIA CRèDIT AGRICOLE SEMPRE PIù BANCA DELL'AGRICOLTURA Coltivatori diretti, imprenditori, società e cooperative agricole del Friuli Venezia Giulia i soggetti beneficiari . Banca Popolare FriulAdria, da sempre sensibile alle esigenze dell’agricoltura locale, ripropone un plafond finalizzato all’ottenimento di prestiti di conduzione, ad un tasso molto competitivo, a favore del mondo agricolo. Si tratta di finanziamenti in grado di far fronte alle necessità di coltivatori diretti, imprenditori, società e cooperative agricole operanti nel Friuli Venezia Giulia. I prestiti vengono erogati con utilizzo di cambiale agraria o di conto corrente agrario la cui durata massima è fissata, in entrambi i casi, a 12 mesi. La Banca inoltre ha compiuto un ulteriore sforzo per rendere ancora più snelle le procedure e migliorare la velocità di risposta. L’offerta FriulAdria è composita. Alle favorevoli e personalizzate forme di finanziamento si sommano infatti una serie di servizi specialistici. Viene data la possibilità di usufruire ins185x135_ok.qxd:185x135_FA 9-04-2008 16:48 del check up finanziario aziendale, al fine di identificare la più corretta ed idonea struttura finanziaria aziendale. Ancora, è concessa l’opportunità di riorganizzare la struttura finanziaria aziendale, portando l’indebitamento a breve al medio/lungo periodo, a condizioni particolarmente vantaggiose. Infine, nel pacchetto è compresa la facoltà di usufruire di personalizzata copertura assicurativa vita, a garanzia del rimborso del prestito. In tutte le Filiali FriulAdria gli operatori del settore potranno ottenere le informazioni relative a questi finanziamenti oltre a ricevere un’assistenza completa ed immediata riguardo a tutti i prodotti ed ai servizi relativi al comparto dell’agricoltura. Con l’ingresso nel Gruppo Crédit Agricole – da sempre una delle banche mondiali più sensibili alle esigenze del settore primario – FriulAdria dedica dunque un’attenzione ancora maggiore che in passato alle esigenze delle aziende del comparto agricolo e conferma il proprio sostegno alle necessità del settore. Pagina 1 AgroEconomy Facciamo crescere il vostro business Per agevolare le vostre attività vi offriamo un pacchetto di prodotti bancari tradizionali e di servizi extra bancari su misura, in grado di soddisfare anche i palati più esigenti. Proposte davvero uniche per scelta, qualità e competenza. www.friuladria.it - Numero Verde 800.56 58 00 pagina 16 . numero 9 . settembre 2008 . FISCALE manovra d'estate le numerose novità fiscali di R e n a to N i c l i . R e s p o n sa b i l e fi s cal e Impres a Verde . Il DL 25.6.2008, n. 112 contenente “Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria” (la così detta Manovra d’estate) convertito dalla legge 6 agosto 2008 n. 133 ha apportato numerose novità fiscali. Alcuni degli aspetti più rilevanti sono illustrati di seguito. LIMITI ALL’USO DEL CONTANTE Il D.Lgs. n. 231/2007 aveva previsto, a decorrere dal 30.4.2008, il divieto di utilizzo del contante per importi pari o superiori a € 5.000. L’art. 32, comma 1 della Manovra fiscale d’estate dispone, a decorrere dal 25.6.2008, l’innalzamento di detto limite a € 12.500. Rispetto alla normativa vigente fino al 29.4.2008, in base alla quale il divieto di utilizzo del contante era previsto per importi superiori a € 12.500, il nuovo limite trova applicazione con riferimento alle somme di importo pari o superiore a € 12.500. Riepilogando il divieto di utilizzo del contante è stato il seguente: -- Fino al 29.4.2008: importi superiori a €12.500; -- Dal 30.4.2008 al 24.6.2008: importi pari o superiori a € 5.000; -- Dal 25.6.2008: importi pari o superiori a € 12.500. LIMITI ALL’USO DEGLI ASSEGNI La Manovra d’estate ha apportato delle modifiche anche alla normativa che, a decorrere dal 30.4.2008, disciplina l’uso degli assegni. La normativa in esame dispone infatti che, a decorrere dal 25.6.2008 gli assegni bancari e postali possono essere trasferibili se emessi per importi inferiori a € 12.500; la clausola di non trasferibilità trova pertanto applicazione con riferimento agli assegni di importo pari o superiore a € 12.500 (anziché € 5.000). A decorrere dal 25.6.2008 inoltre, non è più necessario, per ogni girata, indicare il codice fiscale del girante mentre è confermato l’obbligo di pagare l’imposta di bollo di € 1,50 per ciascun assegno trasferibile. ABROGAZIONE DEGLI ELENCHI CLIENTI E FORNITORI È stata disposta l’abrogazione dell’art. 8-bis, comma 4-bis, DPR n. 322/98 con la conseguente soppressione dell’obbligo di presentazione degli elenchi clienti e fornitori. Tale novità decorre dagli elenchi relativi al 2008. Contestualmente è stato modificato anche il comma 6 del citato art. 8-bis riguardante le sanzioni per l’omessa, incompleta o non veritiera presentazione degli elenchi clienti e fornitori. In merito si evidenzia che la soppressione del regime sanzionatorio si riflette anche sulle eventuali irregolarità degli elenchi clienti fornitori presentati nel 2007 (relativi al 2006) e nel 2008 (relativi al 2007). LA DETRAIBILITÀ DELL’IVA DELLE SPESE PER ALBERGHI E RISTORANTI La Manovra d’estate ha introdotto rilevanti novità in materia sia di detrazione dell’Iva a credito sia di deduzione delle spese relativamente alle somministrazioni di alimenti e bevande e alle prestazioni alberghiere. In particolare, è stato rimosso il previgente regime di indetraibilità dell’Iva a credito previsto in relazione alle somministrazioni di alimenti e bevande e alle prestazioni alberghiere. In base alla nuova disposizione, le imprese ed i lavoratori autonomi possono detrarre l’Iva a credito relativa alle prestazioni alberghiere e alle somministrazioni di alimenti e bevande (in ristoranti, pizzerie, bar, ecc.) a condizione che risultino inerenti con l’attività esercitata. La detraibilità dell’Iva a credito si estende anche alle eventuali operazioni accessorie (ad esempio, lavanderia, parcheggio, telefono/internet relative ad un pernottamento in albergo) ed anche alle spese alberghiere e di ristorazione sostenute per le trasferte dei dipendenti. Ovviamente la detrazione è ammessa qualora la spesa alberghiera o di ristorazione sia inerente all’attività esercita. Così, ad esempio, può essere detraibile l’Iva relativa alle spese alberghiere o di ristorazione sostenute dall’imprenditore/lavoratore autonomo per le trasferte al di fuori del territorio comunale presso un cliente o un fornitore, per partecipare ad una fiera di settore o ad un convegno, per le trasferte dei dipendenti, ecc. Per dimostrare l’inerenza della spesa con l’attività esercitata, è opportuno allegare alla fattura eventuale documentazione ulteriore (ad esempio, il biglietto d’ingresso alla fiera, il depliant del convegno) ovvero annotare sul retro della fattura la motivazione della spesa (ad esempio, “trasferta presso la sede del cliente XY”). Per le trasferte dei dipendenti/collaboratori l’inerenza è desumibile dalla documentazione interna (nota spese, da cui risulti anche la causale del viaggio). Al fine di usufruire della detrazione, è necessario richiedere l’emissione della fattura, non essendo sufficiente lo scontrino fiscale “parlante” o la ricevuta fiscale integrata con i dati del cliente (fino ad oggi utilizzati per documentare tali spese ai soli fini reddituali). La nuova disposizione di detraibilità Iva è applicabile alle operazioni effettuate a decorrere dall’1.9.2008. LA DETRAIBILITÀ DAI REDDITI DELLE SPESE PER ALBERGHI E RISTORANTI Al fine di compensare gli effetti finanziari derivanti dal nuovo regime di detraibilità dell’Iva relativa alle prestazioni alberghiere e alle somministrazioni di alimenti e bevande è stata prevista la parziale deducibilità delle corrispondenti spese nell’ambito del reddito d’impresa e di lavoro autonomo. Per quanto riguarda le imprese è stata inserita la nuova previsione secondo cui le spese relative a prestazioni alberghiere e somministrazioni di alimenti e bevande, diverse da quelle sostenute per le trasferte di dipendenti e collaboratori, sono deducibili in misura pari al 75%. Le nuove regole di deducibilità dai redditi si applicano a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31.12.2008 (in generale, quindi, dal 2009). AGRITURISMO . numero 9 . settembre 2008 . pagina 17 agriturismo: attività di campeggio adempimento e regole da rispettare di Fabrizio Pressacco . Responsabile servizio agrituristico Coldiretti Friuli Venezia Giulia . La normativa agrituristica regionale prevede, nelle possibili attività agrituristiche, l’accoglimento in spazi aperti destinati alla sosta di campeggiatori o di turisti muniti di altri mezzi di pernottamento autonomi e mobili. È chiaro, quindi, che le nostre aziende agricole possono dotarsi, al loro interno, di spazi dedicati ad accogliere tende, camper e roulotte. Per le aziende potenzialmente interessate a tale iniziativa, di seguito riportiamo quali sono gli adempimenti e le regole da rispettare per l’inizio di questa attività agrituristica. È doveroso ribadire che tutte le attività agrituristiche sono attività agricole e quindi devono essere esercitate dagli imprenditori agricoli, iscritti nel registro delle imprese e all’elenco operatori agrituristici della Camera di Commercio. Per iniziare l’attività vanno seguite le norme che troviamo nel regolamento per l’esecuzione della Legge Regionale 25/96 e successive modifiche ed integrazioni (disciplina dell’agriturismo) all’art.1 punto 3: l’ospitalità in spazi aperti può essere effettuata predisponendo apposite aree per campeggiatori o turisti muniti di altri mezzi di pernottamento (camper o roulotte) fino ad un massimo di venti piazzole e/o unità di sosta. Per questa attività non è consentita la sosta per periodi superiori a 210 giorni complessivi e continuativi. Inoltre è obbligatorio esporre una tabella sulla quale deve essere riportata la dicitura Campeggio Agrituristico. Per quanto riguarda le norme sanitarie devono essere previsti per ogni piazzola o unità di sosta, sita sulla terra ferma, almeno 60 mq., compreso in essi lo spazio per l'automobile. Per una presenza fino a 15 persone, i servizi igienici devono essere costituiti da due gabinetti, due docce, 2 lavabi, 1 lavello, 1 lavatoio, 1 fontanella, 1 vuotatoio di facile accesso preferibilmente situato all'esterno dei servizi igienici e lontano dalle piazzole di sosta, 1 presa d'acqua con sufficiente pressione per le operazioni di pulizia dei servizi igienici e dei mezzi di pernottamento. Per una presenza fino a 30 persone i servizi igienici devono essere costituiti da almeno 3 gabinetti, 3 docce, 3 lavabi, 2 lavelli e 2 lavatoi, 1 fontanella, 1 vuotatoio di facile accesso preferibilmente situato all'esterno dei servizi igienici e lontano dalle piazzole di sosta, 1 presa d'acqua con sufficiente pressione per le operazioni di pulizia dei servizi igienici e dei mezzi di pernottamento. I lavabi devono essere dotati di almeno una presa per rasoio. In prossimità delle piazzole deve essere prevista una colonnina con possibilità di attacco per la presa di corrente elettrica. L'operatore agrituristico non è tenuto a costruire dei servizi igienici appositamente per il campeggio agrituristico qualora l'azienda agrituristica ne disponga di idonei rispondenti ai requisiti di cui sopra e accessibili all'esterno. Le aziende iscritte all’elenco operatori agrituristici devono, per iniziare l’attività, presentare specifica domanda di autorizzazione in bollo (14,62 euro), corredata dalla relativa autocertificazione, presso il comune, dove si intende svolgere l’attività, il quale provvederà entro trenta giorni dal ricevimento a rilasciare, qualora ricorrano le condizioni, la relativa autorizzazione. L’Associazione è a disposizione per i soci allo 0432 595804 o tramite e mail: [email protected]. terranostra l'associazione per l'agriturismo della Coldiretti . Terranostra è l'Associazione per l'agriturismo, l'ambiente e il territorio promossa dalla Confederazione Nazionale Coldiretti. Costituita nel 1973, l’Associazione Nazionale Terranostra promuove, sostiene e diffonde - in un quadro di nuovi ed equilibrati rapporti tra ambiente, agricoltura, turismo e cultura - l'esercizio dell'agriturismo e la valorizzazione dei mondo rurale, attraverso iniziative ed attività ispirate alla difesa della natura, del territorio agrario e del patrimonio paesistico e forestale, al fine di creare migliori rapporti tra uomo ed ambiente, agricoltura e turismo, imprenditori agricoli e consumatori, mondo rurale e mondo urbano. Terranostra promuove ed esegue studi e progetti volti a favorire la protezione ed il corretto utilizzo del patrimonio naturale, forestale, paesistico e faunistico. Sostiene lo sviluppo dell'agricoltura mediante la promozione e l'assistenza alle attività: -- di ospitalità agrituristica nei fabbricati rurali -- di somministrazione di pasti e bevande costituiti da prodotti azien- dali e tipici della zona -- di organizzazione di attività ricreative, culturali, sportive e faunistico-venatorie nell'ambito aziendale -- di trasformazione e vendita diretta dei prodotti dell'azienda. Terranostra promuove e diffonde in agricoltura metodi, tecnologie e sistemi produttivi ecocompatibili che assicurino un basso impatto ambientale; favorisce l'interscambio culturale tra mondo rurale e mondo urbano anche mediante l'organizzazione di manifestazioni culturali, iniziative e sistemi di vendita dei prodotti agroalimentari tipici e di fattoria. informazioni e adesioni Associazione Regionale Terranostra Friuli Venezia Giulia via Morpurgo 34 - 33100 Udine Telefono 0432.595811 - Fax 0432.595807 pagina 18 . numero 9 . settembre 2008 . UDINE DIRETTIVA NITRATI ALLO STUDIO IL PROGRAMMA D'AZIONE di C la u d i o B re s s a n u tti . Come ormai tutti sanno, nei mesi scorsi la Giunta regionale ha tre nella prima bozza del Piano, l’obbligo era generalizzato a tutte individuato con propria delibera come zona vulnerabile da nitrati di la imprese con un utilizzo di azoto (chimico + organico) superiore origine agricola (Zvn) tutto il territorio dei bacini scolanti nella lagu- alle 6000 unità. Inoltre è stato rivisto, per alcune colture, il limite na di Marano e Grado. Ne consegue che è stato delimitato il terri- massimo di utilizzo di azoto in base alla suddivisione dell’area in torio di ben 67 comuni, tutti in provincia di Udine, pari a 175.229 alta e bassa pianura e in relazione all’irrigabilità. Ciò ha permesso ettari dei quali l’80% è investito a seminativi. Il passo successivo al ad esempio che nei comuni ricadenti nell’alta pianura friulana e fine di rendere operativa la delibera consiste nella realizzazione e irrigui il limite massimo di azoto per ettaro e per anno fosse portato successiva adozione del Programma d’ Azione che detta le disposi- dai 300 kg ai 330 kg nel caso di mais da granella e dai 310 kg ai zioni generali (caratteristiche e dimensionamento delle strutture di 340 kg nel caso di mais ceroso (silomais) in monosuccessione. stoccaggio, le modalità di utilizzazione agronomica degli effluenti di è stato rivisto anche il periodo di divieto nell’utilizzo dei letami e allevamento e dei concimi azotati, la gestione del suolo) e gli adem- liquami che inizialmente andava dal 15 novembre al 15 febbraio pimenti (comunicazione, piano di utilizzazione agronomica, regi- indistintamente per tutte le aree. Nell’ultima versione del piano di stro dei fertilizzanti azotati) cui devono sottostare le aziende agricole azione questo divieto è previsto dal 1° dicembre al 28 febbraio. localizzate nella Zvn. In poche parole il programma d’azione disci- A tal riguardo Coldiretti ha richiesto di dare facoltà all’azienda di plina i criteri e le norme tecniche che le aziende agricole, i cui terre- poter modulare il periodo di sospensione sulla base delle singole ni ricadono in zona vulnerabile, devono osservare per lo stoccaggio esigenze aziendali mediante comunicazione agli organi competene l’utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento nonchè ti. Il tutto al fine di limitare le problematiche derivanti da un così dei concimi azotati minerali e degli ammendanti organici utilizzati lungo periodo di divieto. L’aspetto più importante da considerare su tali terreni. Dal momento della pubblicazione della delibera del rimane comunque quello della dose media di azoto apportato con 26 giugno 2008, che definiva la Zvn, ad oggi, ci sono stati diversi gli effluenti di allevamento che non può superare i 170 kg per ettamomenti di confronto e discussione con la Regione per arrivare a ro e per anno. è comunque possibile superare questo limite in deredigere un Programma d’ Azione che tenga conto dei “diversi gra- terminate superfici agricole coltivate, ma sempre nel rispetto della di di vulnerabilità”, che preveda una “graduazione dell’intensità dei media aziendale, programmi d’azione” ma che soprattutto permetta un’applicazione (segue a pagina 19) della direttiva tale da risolvere il problema nitrati salvaguardando contestualmente i due comparti cardine dell’agricoltura regionale. Nel presente ar- Tabella Distinzione tra alta e bassa pianura dei comuni che ricadono nelle ZVN. ticolo verranno riportati solamente i conComuni di alta pianura Comuni di bassa pianura tenuti essenziali, con le relative modifiche Moruzzo Camino al Tagliamento Artegna apportate, del piano di azione, rimandando Carlino Pagnacco Bagnaria Arsa a una successiva nota informativa gli approCervignano del Friuli Basiliano Palmanova fondimenti necessari. Purtroppo, su diversi Latisana Bertiolo Pasian di Prato Pavia di Udine Marano Lagunare Bicinicco aspetti del Programma d’ Azione, il D.M. di Pozzuolo del Friuli Muzzana del Turgnano Buia recepimento della direttiva comunitaria ha Palazzolo dello Stella Pradamano Campoformido precluso ogni possibilità di negoziazione, Pocenia Campolongo al Torre Ragogna mentre su altre questioni si sono adottati dei Porpetto Cassacco Reana del Rojale provvedimenti meno invasivi per le aziende Rive d’Arcano Precenicco Castions di Strada S. Daniele del Friuli Rivignano Chiopris-Viscone coinvolte, soprattutto per ciò che concerne Ronchis S. Vito al Torre Codroipo l’onere burocratico che pesava su di esse in Ruda S. Vito di Fagana Colloredo di Monte Albano modo importante già dalla prima stesura in S. Giorgio di Nogaro Coseano S. Maria la Longa bozza del Programma d’ azione. La novità Teor Sedegliano Dignano sostanziale del documento è rappresentata Talmassons Terzo d’Aquileia Fagagna Torviscosa Tapogliano Flaibano dall’introduzione di soglie massime di conVarmo Tarcento Gonars cimazione azotata calcolate per ogni sinLestizza Tavagnacco gola coltura e dalla cumulabilità dell’azoto Magnano in Riviera Treppo Grande chimico ed organico. Per l’applicazione deTricesimo Majano gli adempimenti a cui devono sottostare le Trivignano Udinese Martignacco Udine Mereto di Tomba aziende agricole, si è stabilito che solamente Visco Montereale Valcellina alcune tipologie aziendali saranno soggette Mortegliano alla tenuta del registro dei fertilizzanti, men- UDINE . numero 9 . settembre 2008 . pagina 19 voucher: la fotocronaca degli incontri LE Aziende hanno dimostrato molto interesse . Questa fotocronaca evidenzia l'interesse suscitato nei tre incontri organizzati dalla Coldiretti di Udine sui voucher. Il primo alla Camera di Commercio, e gli altri due sul territorio e più precisamente a Premariacco e a Faedis. In tutti la partecipazione è stata notevole. Gli appuntamenti sono riusciti anche grazie alla collaborazione e partecipazione dei funzionari dell'Inps e del servizio paghe della Coldiretti. Da rilevare che gli incontri sono stati allargati a pensionati e studenti interessati alla raccolta dell'uva. Nelle due foto sopra il tavoli dei relatori agli incontri Pubblico all'incontro alla Camera di commercio Pubblico all'incontro di Faedis (continua da pagina 18) Al di là di queste “rifiniture tecniche” appare del tutto evidente che il Programma d’azione così com’è risulta insufficiente in quanto non modifica la sostanza e non aiuta a superare le problematiche. è indispensabile poter garantire un maggior sforzo al fine di favorire l’utilizzo dei reflui di allevamento anche da parte delle aziende cerealicole. Sarebbe auspicabile in tal senso consentire un utilizzo anche minimo di effluenti (basterebbero 50 Kg di azoto per ettaro) oltre i massimali stabiliti per coltura, ne trarrebbe beneficio la struttura del terreno e l’azienda zootecnica che non si vedrebbe costretta a monetizzare la possibilità di spandimento. Per quanto concerne le misure di sostegno da adottare in favore delle aziende agricole coinvolte dall’applicazione della direttiva, c’è l’impegno da parte della Regione di mettere in atto tutte le possibilità di intervento previste dal Psr e da altri appositi strumenti regionali che saranno sottoposti al vaglio delle organizzazioni di categoria nei prossimi mesi. Va ricordato che il Psr e le altre misure, economicamente parlando, non godono di ottima salute, le risorse sono limitate e nel caso vengano utilizzate per questi fini dovrebbero necessariamente essere sottratte ad altri settori agricoli. Il problema è troppo grande e la coperta è troppo corta. La sopravvivenza della zootecnia e delle cerealicoltura friulana, cosi come la presenza di nitrati nelle acque sono problemi collettivi che andrebbero affrontati con risorse collettive. in ogni caso il tetto massimo di azoto apportato al campo (azoto di origine organica + azoto di origine minerale) non può superare quello stabilito per coltura e calcolato in funzione della precessione colturale. A tale proposito verranno predisposte apposite tabelle che riporteranno i valori massimi per coltura. Come anticipato la tenuta del registro dei fertilizzanti in forma semplificata sarà obbligatoria solo per le aziende zootecniche ricadenti nella Zvn aventi obbligo di presentazione del Pua completo (Piano di utilizzazione agronomica). A titolo esemplificativo, sono interessate tutte le realtà zootecniche con produzione di azoto di origine zootecnica superiore alle 6000 unità. è stato eliminato invece il cosiddetto Paf (Piano agronomico di fertilizzazione) che doveva essere compilato e presentato alla Pubblica Amministrazione entro il 31 marzo di ogni anno. è doveroso sottolineare che per alcune realtà aziendali si dovranno ripresentare o integrare le comunicazioni già depositate presso le amministrazioni comunali per potere procedere alla distribuzione degli effluenti di allevamento nella prossima campagna agraria. A tal riguardo, non appena il Programma d’azione sarà operativo, tutte le aziende interessate saranno contattate dai nostri uffici al fine di fornire le adeguate informazioni e predisporre la documentazione prevista dalla normativa. pagina 20 . numero 9 . settembre 2008 . UDINE che bistecca mangiamo? a pozzuolo un incontro per capire di R ita N a s s i m b e n i . A Pozzuolo, si è svolta la dodicesima edizione della Sagra dello struzzo. Il programma, molto intenso, ha previsto due fine settimana all’insegna della gastronomia per degustare piatti a base di struzzo allevato nelle aziende della zona e rigorosamente controllato. Un successo, ma, oltre che di carne di struzzo, si è parlato anche di carne bovina. La Coldiretti, come ogni anno, ha promosso nell’ambito della sagra un convegno dedicato a problematiche delle varie tipologie di allevamento, il 31 luglio si è parlato dell’allevamento dei bovini da carne. Il sindaco, Mario Greatti, ha portato il saluto dell’amministrazione di Pozzuolo. Moderatore del convegno è stato il giornalista Adriano Del Fabbro. Daniele Marangone, presidente della consulta di zona della Coldiretti, ha ricordato il ruolo della nostra organizzazione per promuovere le produzioni locali e individuare nuove opportunità di reddito per i nostri imprenditori. Ha evidenziato anche che, con la pubblicazione del regolamento Ue del 23 aprile 2008 si è conclusa la vicenda del “ morbo della mucca pazza”. Finalmente si potrà commercializzare la classica bistecca con osso ottenuta da animali di età superiore ai 30 mesi che tornerà ad essere liberamente gustata dai consumatori. La decisione del 28 aprile 2008 è un riconoscimento del lavoro degli allevatori che investendo in qualità, tracciabilità, sicurezza dei prodotti hanno praticamente portato alla scomparsa del fenomeno Bse e favorito il successo delle razze storiche italiane, tra le quali rientra la pezzata rossa italiana, la cui carne è particolarmente apprezzata. Edi Piasentier, dell’Università di Udine, ha svolto una lunga ed esauriente relazione sugli allevamenti di bovini da carne, sul mercato della carne bovina, il comportamento di acquisto dei consumatori, le qualità della carne, la tracciabilità, l'etichettatura, il marchio. Ha evidenziato alcuni dati del comparto friulano, presenti 110.000 bovini di cui 1,5% vitelli, 6% vitelloni ed ogni anno si macellano circa Uno dei relatori durante l'incontro Pubblico in sala 50.000 capi. Luigi Silvestrelli, tecnico dell’Associazione Nazionale Allevatori Pezzata Rossa Italiana – Anapri -, nel suo intervento ha evidenziato il legame tra la pezzata rossa ed il Friuli dal 1870 ai nostri giorni e sottolineato l’importanza della duplice attitudine latte e carne, con produzioni di notevole qualità. Le iniziative per la sua promozione da parte dell’associazione si basano su tre presupposti fondamentali: garanzia sanitaria, disciplinare produttivo, controllo da parte di un ente terzo. Come testimonianza aziendale è intervenuto Paolo Paravano, un giovane imprenditore, ha descritto la sua scelta di produrre e vendere direttamente la carne, allevando capi di pezzata rossa italiana, soddisfacendo il consumatore e garantendo così un reddito all’azienda. Ha concluso la serata Franco Moras, presidente dell'Anapri, che ha evidenziato la necessità di una politica più sensibile verso gli allevatori ed una promozione più puntuale per incentivare il consumo di carne dei nostri allevamenti. UDINE . numero 9 . settembre 2008 . pagina 21 alla sagra paesana di fauglis la miglior frittata della bassa friulana d i Ri ta N a s s im be ni . A Fauglis, nell'ambito della 30a sagra paesana, si è svolto il concorso per le migliori frittate preparate elaborando ricette tradizionali ed utilizzando ingredienti locali. Organizzatrici sono state le donne di Coldiretti (Donne Impresa) che hanno inserito la serata all' interno dei progetti di educazione alla Campagna Amica e di informazione alimentare, con una particolare attenzione ai bambini. La frittata è un piatto che, anche se non rientra tra i piatti dell'alta gastronomia, è un cibo eccellente sopratutto dal punto di vista nutrizionale perchè unisce ai numerosi pregi del suo ingrediente di base, l'uovo, quelli che derivano dai tanti ingredienti con cui si può preparare, ad esempio verdure di stagione, ottenendo così un piatto gustoso e sempre diverso. La frittata è spesso messa sotto accusa per la presenza di colesterolo e di grassi. In realtà un giusto consumo di uova ( 2 4 alla settimana) dovrebbe essere compreso nella dieta delle persone sane. Un alto contenuto di colesterolo nel sangue dipende solo marginalmente dalla quantità introdotta con gli alimenti e il valore delle proteine contenute nell'uovo è molto elevato. Alla realizzazione della serata hanno collaborato l’Associazione culturale ricreati- Il gruppo di giovani cuochi di Campagna Amica che ha ben figurato nella preparazione delle frittate va di Fauglis e le Lady Chef che hanno coordinato e animato l’evento. Il concorso gastronomico che prevedeva due sezioni, quella dei bambini e quella delle donne, ha coinvolto tutto il pubblico presente alla sagra, in particolare ha colpito la spontaneità dell’esibizione dei mini cuochi, che hanno saputo realizzare le frittate utilizzando le uova con ingredienti tradizionali. Anche le donne sono riuscite ad ottenere delle ottime prestazioni. Alla fine della serata una giuria che aveva tra i suoi componenti anche il presidente regionale dei cuochi Germano Pontoni ha valutato le frittate preparate dai bambini e dalla donne, esprimendo giudizi positivi sia per la presentazione che per il gusto. Tutti sono stati premiati. Il ricavato dalla vendita delle frittate è stato devoluto in beneficenza. La serata ha valorizzato in particolare i bambini ma ha anche mantenuto l’obiettivo di Coldiretti di conoscenza ed utilizzo dei prodotti locali. GIORNATA DEL PENSIONATO E DELLA FAMIGLIA TRICESIMO . DOMENICA 26 OTTOBRE . RISTORANTE BELVEDERE programma: -- ore 10.30 S. Messa celebrata dal consigliere ecclesiastico don Gianni Molinari -- saluti dei dirigenti ed interventi delle autorità -- seguirà il pranzo sociale e intrattenimento con musica INFORMAZIONI: -- possono partecipare familiari e amici dei soci -- prenotazioni: entro giovedì 16 ottobre -- quota di partecipazione euro 27,00 a persona (iscrizioni in tutti gli uffici zona o alla segreteria provinciale pensionati) -- a disposizione due pullman-transfert con partenza da Villa Santina e da S.Pietro al Natisone, (le tappe intermedie verranno comunicate successivamente) pagina 22 . numero 9 . settembre 2008 . PORDENONE MULTIFIERA CON EXPO ECONOMIA coldiretti e ccia UNA SINERGIA SULLA PROMOZIONE del TERRITORIO . La Coldiretti di Pordenone ha partecipato alla 62a edizione di Multifiera. La presenza rispetto agli altri anni è stata diversa. Le categorie, infatti, si sono presentate in un unico stand con la Camera di commercio in uno spazio dedicato e denominato Expo economia. Cesare Bertoia È stata un’esperienza positiva. Questo è motivo ed è un segnale che dimostra la volontà di lavorare in sinergia. Di voler promuovere il territorio economicamente insieme. Ognuno nell’ambito del proprio settore e con il proprio ruolo, ma adottando un “gioco di squadra” potrà dare di più rispetto ad un ruolo svolto singolarmente. E proprio restando in tema di Multifiera, voglio ricordare l’evento (riportato nelle pagine successive) che ha riguardato la presentazione della guida alla vendita diretta. Anche questa è stata un’occasione speciale. La prima guida del genere in provincia di Pordenone. Siamo orgogliosi di questo. Penso e credo che Coldiretti, il comparto agricolo e tutto il sistema economico abbiano bisogno di queste iniziative. Abbiamo il bisogno di farci conoscere, di valorizzare la nostra produzione e Gli spazi Coldiretti e Cciaa allo stand Expo economia a Multifiera di capire quali sono le esigenze del mercato e dei consumatori. Dobbiamo essere attenti a cogliere i bisogni. Senza tentennamenti dobbiamo cogliere le opportunità. Non possiamo stare più a guardare, nonostante la globalizzazione ci ponga sempre più di fronte alle speculazioni e alle difficili condizioni di gestione delle nostre aziende. Dobbiamo puntare al nostro territorio che molte volte offre un patrimonio che va adeguatamente valorizzato al nostro interno e al nostro esterno ed “esportato” fuori dalla nostra regione nei mercati dove molte volte la nostra produzione non c’è o è anonima. Dobbiamo porci degli obiettivi e tra questi dare valore aggiunto alla nostra produzione perché solo così possiamo dare maggiore reddito alle nostre imprese. Per fare questo, però, dobbiamo pensare al nostro sistema economico comprese le strutture cooperative che devono essere un punto di riferimento per ottenere un maggiore valore aggiunto delle nostre produzioni e quindi in maggiore reddito per le nostre le imprese. Cesare Bertoia Presidente Coldiretti Pordenone PORDENONE . numero 9 . settembre 2008 . pagina 23 incontri informativi sui voucher interesse e partecipazione delle imprese . Due sono stati gli appuntamenti organizzati da Coldiretti sulla sperimentazione dei voucher per pensionati e studenti per la vendemmia 2008 ai quali hanno partecipato tra gli altri il presidente e il direttore rispettivamente Cesare Bertoia e Roberto Palù, Roberto Napoletani, dirigente dell’Inps di Pordenone e Americo Ovan funzionario della sede Inps di Udine, esperto in materia. Gli incontri informativi rivolti alle aziende vitivinicole e alle cantine hanno riscosso particolare interesse da parte degli addetti ai lavori. Considerata la sperimentazione e quindi la novità della materia in questione, numerosi sono state le domande poste dagli imprenditori agricoli, quesiti a cui hanno adeguatamente risposto gli esperti dell’Inps. Bertoia e Palù hanno invece ricordato come i risultati ottenuti sui voucher siano il frutto dell’azione di Coldiretti. Alcuni momenti degli incontri sui voucher cinghiali: il tar regionale rigetta il ricorso lac . La Coldiretti di Pordenone esprime soddisfazione per la sentenza emessa dal Tar regionale che ha rigettato il ricorso presentato dalla Lac (lega per l’abolizione della caccia) rispetto al provvedimento della regione che autorizzava l’abbattimento in deroga di circa 85 capi in 9 comuni della provincia di Pordenone. La sentenza del Tar da infatti il via libera al provvedimento regionale ed agli atti conseguenti emessi dalla Provincia di Pordenone. Il giudice ha ritenuto che non sussistano i presupposti per sospendere l’esecuzione del provvedimento impugnato. La decisione accoglie le argomentazioni espresse dalla regione che riguardano soprattutto la diversità esistente fra il provvedimento impugnato ed i precedenti su cui il Tribunale amministrativo si era già espresso a favore, peraltro, delle tesi della Lac. Gli abbattimenti in deroga possono pertanto continuare fino alla fine del mese di settembre ai quali si affiancano quelli già in corso con la caccia di selezione (aperta il 15 maggio) e a giorni quelli in caccia tradizionale con l’ausilio del segugio. Certo è, come più volte affermato, che non sono gli abbattimenti in deroga a risolvere il problema e neppure i prelievi in periodo di caccia. è necessaria una gestione venatoria più consapevole e lungimirante di quella a cui abbiamo assistito in questi anni. Da parte nostra stiamo mettendo le mani sulla bozza di Piano faunistico approvato dalla regione e su quello stiamo facendo le osservazioni (con il gruppo di lavoro regionale) che riteniamo opportune e necessarie a migliorare, nel prossimo futuro, tale gestione. SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Incontri informativi e formativi La sicurezza nei luoghi di lavoro e dei conseguenti adempimenti normativi non può più essere considerato solo come obbligo normativo ma deve diventare il nuovo modo di pensare ed agire delle aziende e degli imprenditori, anche agricoli. Allo scopo di informare le aziende agricole rispetto ai contenuti ed agli obblighi della normativa, anche in funzione dell’approvazione del Testo Unico sulla sicurezza, Coldiretti Pordenone organizza i seguenti incontri nei quali, con la consulenza della ditta convenzionata, verranno illustrate le novità della materia ed i rischi potenziali a cui sono soggette le aziende. Incontri Martedì 14 ottobre 2008, ore 20.00 Pordenone – Sede Coldiretti provinciale Mercoledì 15 ottobre 2008, ore 20.00 San Giorgio della Richinvelda Rauscedo - Sala Vivai Cooperativi pagina 24 . numero 9 . settembre 2008 . PORDENONE a multifiera presentata la guida alla vendita diretta di A nt o nio B us o . Guida alla vendita diretta in provincia di Pordenone, nelle aziende agricole, nelle cantine, negli agriturismi. Questo è il titolo della pubblicazione che la Coldiretti in collaborazione con la Camera di commercio ha presentato nell’ambito della 62a edizione di Multifiera a Pordenone. Presenti il presidente della Coldiretti e il direttore rispettivamente Cesare Bertoia e Roberto Palù, il presidente della Camera di Commercio Giovanni Pavan e Luca Motta della Fondazione Campagna Amica. Sono intervenuti inoltre il vice presidente della Regione Luca Ciriani e il vice presidente del consiglio regionale Maurizio Salvador, l’assessore provinciale Antonio Pedicini e l’assessore del comune di Pordenone Loris Pasut. “La guida – ha detto Bertoia - è una dimostrazione dell’evoluzione dell’agricoltura e delle imprese e ringrazio la Camera di commercio che ci ha sostenuti e ha creduto in questa iniziativa. La vendita diretta è una delle risposte al caro vita di oggi, ma anche un modo per valorizzare le produzioni locali e far conoscere il nostro territorio”. Dello stesso avviso anche il presidente dell’ente camerale Pavan che ha aggiunto: “troppo spesso – ha affermato - ci dimentichiamo che siamo i primi produttori di vino in regione e leader in Europa nella vivaistica. Nello stesso tempo abbiamo centinaia di imprese agricole che fanno la vendita diretta e che danno un servizio ai consumatori. Questo lo dobbiamo comunicare e soprattutto dobbiamo creare le condizioni perché le imprese possano ricavare maggiore valore aggiunto e i consumatori – ha concluso - possano trarre beneficio dalla filiera corta”. Il direttore della Coldiretti Palù con dei dati dettagliati ha spiegato come molte volte dal campo alla tavola i prezzi si moltiplichino in maniera esponenziale. “La Coldiretti – ha detto – pone questo problema perché a pagare alla fine sono i consumatori e le imprese che non ricavano reddito”. Parlando della guida ha poi Da sinistra: Motta, Bertoia, Pavan, Palù e Ciriani Pubblico alla presentazione della Guida spiegato: “vogliamo incentivare il consumo di prodotti locali anche per abbattere i costi di trasporto e quindi l’impatto ambientale”. Motta ha quindi ricordato come la fondazione Campagna Amica sia nata da più emergenze sulla sicurezza alimentare “Oggi – ha spiegato – è una realtà dove tutti possono aderire, le imprese agricole e i cittadini. Vogliamo aumentare la fiducia e il dialogo tra consumatori e produttori, comunicando le eccellenze che nel nostro Paese sono tante e renderle disponibili e fruibili, con un occhio di riguardo - ha concluso – all’ambiente, agli stili di vita, all’energia, per far crescere la consapevolezza e la cultura ai consumi”. Infine Ciriani, Pedicini e Pasut dopo aver dimostrato apprezzamento per l’iniziativa hanno assicurato l’attenzione delle istituzioni nei confronti di progetti che possono rispondere in maniera ampia così come la guida della Coldiretti soddisfa da un lato le imprese e dall’altra i consumatori. La guida, realizzata in collaborazione con la Camera di commercio, sarà possibile ritirarla in tutti gli uffici zona della Coldiretti. PORDENONE . numero 9 . settembre 2008 . pagina 25 la guida in pillole Chi l’ha realizzata: La Coldiretti di Pordenone con la collaborazione della Camera di commercio Titolo: Guida alla vendita diretta nelle aziende agricole, nelle cantine, negli agriturismi Formato: Tascabile (12 x 19 centimetri) Tiratura: 10.000 copie I contenuti: La guida è composta da circa 90 pagine di cui 55 dedicate alla descrizione delle aziende. La pubblicazione è inoltre dotata di un elenco aziende suddivise per comune in ordine alfabetico per consentire una ricerca più agevole dei punti vendita. Segue un altro elenco dei prodotti, affiancato dal numero di pagina e quindi delle aziende dove la stessa tipologia di prodotti possono essere reperiti. Alla fine ci sono le pagine degli appunti, dove possono essere annotati i dati utili. La guida contiene cento aziende agricole. Di queste: -- 55 propongono prodotti vari (frutta e ortaggi; latte, formaggi e latticini; carni fresche e insaccati; uova e pesce; succhi, confetture, conserve e miele; distillati); -- 25 cantine; -- 20 agriturismi. Dove reperirla: In tutti gli uffici zona della Coldiretti. Pordenone Sede Centrale Viale Dante 12/a 33170 Pordenone Telefono 0434.239311 – Fax 0434.239313 e-mail: [email protected] Ufficio Zona Azzano Decimo Via Albera, 21 33082 Azzano Decimo Telefono 0434/631874 - Fax 0434/633961 e-mail: [email protected] 90x135_vedo:90x135 family 13-05-2008 16:49 Pagina 1 Mutuo Vedo Chiaro. Casa in vista. Con tutta la nostra trasparenza. Ufficio Zona Pordenone Viale Venezia, 113 33170 Pordenone Telefono 0434/542134 Fax 0434/44634 E-mail: [email protected] Ufficio Zona San Vito al Tagliamento Via Rosa, 8/5 33078 San Vito al Tagliamento Telefono 0434/80211 Fax 0434/876044 E-mail: [email protected] Ufficio Zona Maniago Viale della Vittoria, 23 33085 Maniago Telefono 0427/730432 Fax 0427/701438 E-mail: [email protected] Ufficio Zona Sacile Campo Marzio, 6/t 33077 Sacile Telefono 0434/72202 Fax 0434/781556 E-mail: [email protected] Ufficio Zona Spilimbergo Vie delle Rose 33097 Spilimbergo Telefono 0427/2243 Fax 0427/ 51391 E-mail: [email protected] www.mutuovedochiaro.it - Numero Verde 800.565.800 pagina 26 . numero 9 . settembre 2008 . GORIZIA AL VIA IL PERCORSO PER I RINNOVI SI PARTE CON LE ASSEMBLEE DI SEZIONE di A ld o A m o re . D i re tto re C o l d i re tti G ori z i a . Dal prossimo mese di ottobre inizierà il percorso previsto dallo statuto che porterà alla convocazione dell’Assemblea provinciale per il rinnovo delle cariche sociali entro il corrente anno. I prossimi mesi saranno molto importanti per la vita politico sindacale dell’organizzazione in quanto saranno convocate le assemblee di sezione che eleggeranno i consigli direttivi, i presidenti ed i vice presidenti che alla luce delle modifiche statutarie deliberate nell’assemblea del luglio scorso, faranno automaticamente parte dell’assemblea della federazione provinciale con diritto di voto. Raccomando a tutti gli associati di essere presenti alla propria assemblea di sezione perché è l’espressione più importante della partecipazione dei soci all’attività dell’organizzazione, in quanto la sezione ha il compito di rappresentare alla federazione le esigenze territoriali e in linea con gli obiettivi generali dell’organizzazione, al proprio livello si confronta con le istituzioni e gli enti economici locali. In una prospettiva futura raccomando di garantire all’in- terno dei nuovi consigli di sezione una presenza significativa di donne e giovani, attraverso i quali si potranno coinvolgere le famiglie diretto coltivatrice nella loro interezza. Stiamo vivendo un particolare momento di difficoltà per l’intera società di questo paese, alle grave situazione economica finanziaria mondiale, si sommano le debolezze strutturali, amministrative e burocratiche dell’Italia che impediscono al nostro Paese di poter crescere al livello degli altri paesi europei. Questa realtà però non ha impedito all’agricoltura di assumere sempre più un ruolo centrale, in quanto le paure alimentari che prendono i consumatori possono trovare una risposta positiva solamente con un rapporto corretto di fiducia tra i produttori e i consumatori. Proprio per dare concretezza a questa esigenza, Coldiretti ha promosso la Fondazione Campagna Amica che dovrà diventare la casa comune di chi produce e di chi consuma. Tutte le più recenti iniziative politiche sin- nuovo prefetto a gorizia marrosu . Nello scorso mese di agosto ha concluso la sua permanenza alla guida della Prefettura di Gorizia il dottor Roberto De Lorenzo che è stato chiamato dal Ministero degli Interni ad assumere altro incarico di grande responsabilità. Durante la sua permanenza a Gorizia De Lorenzo è stato sempre attento alle problematiche delle categorie economiche provinciali e conoscitore del settore agricolo. A lui indirizziamo un sentito ringraziamento per il lavoro svolto. Dal 26 agosto la dottoressa Maria Augusta Marrosu ha assunto le funzioni di Prefetto della provincia di Gorizia, dove nel recente passato ha svolto il ruolo di Presidente della Commissione territoriale per i rifugiati. A lei vanno le nostre congratulazioni per la nomina ed i nostri auguri per un buon e proficuo lavoro nell’interesse dei cittadini goriziani. A breve ci incontreremo con la dottoressa Marrosu per rinnovarle personalmente le nostre felicitazioni e per rappresentarle la realtà agricola della provincia di Gorizia. dacali di Coldiretti sono state intraprese con l’obiettivo di realizzare prodotti legislativi tendenti a valorizzare, salvaguardare e distinguere le produzioni di qualità della nostra agricoltura, unica risposta possibile per garantire un futuro alle nostre imprese. La realizzazione di questo progetto richiede però una forte condivisione e coinvolgimento degli imprenditori agricoli soci di Coldiretti, iniziando proprio con il dare la disponibilità a far parte dei consigli direttivi sezionali. Invito pertanto tutti gli associati di Coldiretti che aspirano a diventare dirigenti di questa organizzazione che ha un progetto ambizioso per far diventare l’agricoltura italiana un settore dove possano trovare soddisfazioni economiche le imprese agricole e garanzia sulla salute alimentare i consumatori, a segnalare il proprio nominativo al proprio ufficio di zona oppure alla sede provinciale (David Mucci tel: 0481.581825) entro la data di convocazione della rispettiva assemblea sezionale. questura tozzi subentra a gatti . Nello scorso mese di luglio ha concluso la sua permanenza alla guida della Questura di Gorizia il dottor Claudio Gatti. Non abbiamo avuto molte occasioni di incontrare il Questore Gatti, anche per la sua breve permanenza a Gorizia, a lui indirizziamo il nostro ringraziamento per il lavoro svolto a favore del territorio. Al suo posto è subentrato il dottor Antonio Tozzi che dal mese di luglio ha assunto le funzioni di Questore della provincia di Gorizia. A questo nuovo incarico, la Coldiretti rivolge le più vive congratulazioni per la nomina ed i nostri auguri per un buon e proficuo lavoro a favore nell’interesse dei cittadini goriziani e di tutto il territorio provinciale. Nel più breve giro di tempo, organizzeremo un incontro con il nuovo Questore per rappresentargli la realtà agricola della provincia di Gorizia, i problemi ma anche i numerosi punti forti del nostro settore. GORIZIA . numero 9 . settembre 2008 . pagina 27 presentato il pit dolegna il collio a 7 stelle di Pao lo C a ppe lli . È stato presentato alla presenza dell’assessore regionale all’agricoltura dottor Violino ed alla pianificazione Federica Seganti il piano di intervento territoriale, così come previsto dal nuovo piano di sviluppo rurale: Dolegna il Collio a 7 stelle. Nel corso della presentazione, che si è svolta nei locali di un noto locale della zona, erano presenti oltre che i due assessori regionali, il sindaco di Dolegna Crosato, il direttore della Coldiretti di Gorizia Aldo D'Amore, il coordinatore del Ciase Loris Merlino ed il professore, docente presso la Facoltà di Agraria di Udine, Mario Gregori. Nel suo intervento il Sindaco di Dolegna Crosato ha voluto sottolineare l’importanza dell’intervento previsto che vede coinvolte 13 imprese della zona, per un impegno finanziario per oltre 3.5 milioni di euro. Il sindaco Crosato ha evidenziato come l’Amministrazione comunale si è fatta parte attiva del progetto che non vuole – ha detto il sindaco – essere un soggetto passivo nella crescita del proprio territorio, ma piuttosto vuole governare anche attraverso mirati e specifici interventi. Nello specifico il sindaco ha ricordato l’impegno per la realizzazione di un’area di sosta per i camper e un impegno finanziario per la realizzazione di un’attività di promozione del territorio. Il direttore della Coldiretti di Gorizia ha ringraziato il sindaco per la fiducia accordata alla struttura Coldiretti su questa iniziativa. D’Amore ha sottolineato la grande novità introdotta dai Piani di intervento territoriale, ovvero il percorso che le aziende insieme devono condividere per il raggiungimento di un obiettivo di sviluppo economico che è singolo, ma anche e soprattutto di gruppo e del territorio. In merito alla progettualità è intervenuto Gregori. Da un’analisi della situazione territoriale dal punto di vista economico e sociale sono state individuate le criticità e gli obiettivi e le direttive dello sviluppo aziendale attraverso l’accesso ad alcune misure del Psr, in particolare la misura 121 (investimento strutturali) la misura 132 (sostegno ai siste- Un momento della presentazione del piano territoriale mi di certificazione della qualità) la misura 133 (sostegno alle associazioni di produttori per l’informazione e la promozione dei prodotti di qualità) oltre che la misura 311 (legata alla ospitalità agrituristica e fattoria didattica). Gregori, ha illustrato gli obiettivi tra i quali oltre allo sviluppo delle singole aziende sono stati ricordati la valorizzazione del ter- ritorio, l’offerta di servizi alla mobilità turistica e l’avvio di azioni di marketing attraverso una neonata associazione delle aziende coinvolte nel progetto. In chiusura l’assessore nel suo intervento ha apprezzato il lavoro svolto dai diversi soggetti coinvolti nel progetto richiamando la necessità di rafforzare il ruolo dell’impresa agricola nel territorio. GIORNATA DEL RINGRAZIAMENTO 09 NOVEMBRE 2008 – ROMANS D’ISONZO Come è ormai tradizione, anche quest’anno la Coldiretti di Gorizia vuole celebrare la giornata provinciale del Ringraziamento. Un momento sempre molto atteso e sentito dai nostri Coltivatori Diretti, che offre loro un’occasione di particolare socializzazione e riflessione sulla faticosa annata agraria appena trascorsa. Quest’anno, la Sezione Coldiretti di Romans d’Isonzo si è proposta di organizzare la Giornata Provinciale del Ringraziamento domenica, 09 novembre 2008 all’interno dei festeggiamenti per la fiera di Santa Elisabetta che viene organizzata per il 175° anno. Ci saranno diverse manifestazioni che ci vedranno impegnati nella settimana dal 09 al 17 novembre p.v, tra queste teniamo in particolare considerazione la mostra fotografica che vuole rappresentare lo sviluppo delle imprese agricole nel dopo guerra. Per la buona riuscita della mostra chiediamo a tutti gli associati di mettere a disposizione dell’organizzazione tutte le fotografie che ritengono interessanti per l’esposizione, resta inteso che tutto il materiale utilizzato sarà restituito ai proprietari. Per la consegna del materiale contattare il David Mucci allo 0481.581825 o la signora Rosanna Pillon allo 0481.581811. pagina 28 . numero 9 . settembre 2008 . GORIZIA puppetfestival: IL teatro in azienda a grado e sul collio di D a vi d M u c c i . Oltre quaranta eventi – fra spettacoli, incontri e acrobazie teatrali – si sono svolti quest’anno alla 17a edizione del PuppetFestival, di scena a Grado, sui pendii del Collio e a Gorizia. L’ente organizzatore è il Cta (Centro regionale Teatro di Animazione e di Figure) di Gorizia, riconosciuto dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali come Teatro di Figura di rilevanza nazionale. Il CTA svolge dal 1994 un'intensa attività di promozione e di diffusione del Teatro di Figura nella regione Friuli - Venezia Giulia attraverso la produzione di spettacoli per bambini e adulti, e l'organizzazione di rassegne, laboratori, mostre, eventi. Il PuppetFestival coinvolge ogni anno artisti, esperti, professionisti e studiosi di teatro di livello nazionale ed internazionale, spaziando dalla tradizione delle marionette e burattini al teatro di ricerca e alle nuove tendenze del settore, articolando spettacoli rivolti sia ai bambini e alle famiglie che agli adulti. Quest’anno il Cta in collaborazione con la Coldiretti di Gorizia ha voluto coinvolgere nella manifestazione anche il territorio del Collio Goriziano. Le aziende agricole hanno prontamente risposto all’appello, aprendo le loro cantine al numerosissimo pubblico, composto da famiglie e appassionati e mettendo a disposizione degli artisti una cornice molto suggestiva dove allestire i loro palchi. Le aziende agricole nostre associate, che hanno aderito a questa forma un po’ alternativa, ma sicuramente efficace di marketing territoriale sono state: l’Azienda Agricola Gradis'ciutta (Loc. Giasbana - San Floriano del Collio), l’Azienda Agricola "Norina Pez" (Dolegna del Collio) e l’Azienda Agricola Komjanc (Loc. Valerisce -San Floriano del Collio). Tutte si sono dichiarate molto soddisfate per l’organizzazione dell’iniziativa e per la risposta entusiasta del pubblico. L’appuntamento con il Puppet festival è quindi già fissato per la prossima estate! Komjanc tra due artisti L'artista e i bambini L'artista e i bambini TRIESTE . numero 9 . settembre 2008 . pagina 29 il gal del CARSO muove i primi passi di D av i d M u c c i . Si sono da poco conclusi i primi incontri tra il Gal (Gruppo di azione locale), gli enti pubblici e le associazioni che operano sul Carso Goriziano e Triestino. Il gruppo di azione locale costituitosi a luglio con lo scopo di svolgere attività ed iniziative atte a promuovere lo sviluppo, il miglioramento e la valorizzazione delle risorse locali al fine di stimolare uno sviluppo durevole ed equilibrato dell'area omogenea del Carso, ha voluto, prima di redigere il Pal (piano di azione locale), sentire il parere di tutti coloro che svolgono una qualsiasi attività sul territorio, sia questa di interesse economico, associativo o culturale. Questo perché, secondo il parere del consiglio di amministrazione del Gal, il rilancio di un territorio deve nascere dalla base, cioè da chi il territorio lo vive e ne conosce realmente le criticità e soprattutto le potenzialità. Coinvolgere le provincie, i comuni, le numerose associazioni culturali, sportive, ambientaliste e di categoria, le associazioni contadine, la comunanza contadina, gli istituti bancari ed i consorzi dei produttori, è l’unico modo per trovare una strada unica e condivisa per rilanciare il territorio carsico, che ha tantissimo da offrire, ma al quale da sempre manca un organo unico e condiviso di coordinamento, capace di ascoltare tutti, e tenere in considerazione le esigenze reali e concrete di chi il territorio lo vive quotidianamente. Esigenze che molte volte si presentano come piccoli interventi, non necessariamente costosi, ma che rendono il terri- torio più fruibile ed appetibile. Alla Società Spazio Verde di Padova il compito di raccogliere tutte le schede progetto che i vari soggetti interpellati potranno presentare al Gal entro la fine di settembre, e a redigere il documento programmatico (Pal) con tutte le azioni che si andranno ad operare sul territorio, indicandone anche le eventuali priorità di intervento. Una volta approvato il documento programmatico, il consiglio di amministrazione del Gal dovrà presentare le proposte alla Regione, la quale avrà il dovere di valutarle e decidere l’assegnazione dei fondi per il cofinanziamento dei progetti. Sono previsti comunque degli incontri pubblici per dare la maggior trasparenza possibile all’operato del Gal. bando contributi cciaa per le imprese agricole di trieste di Al do A m o r e . D ir e tto re C o l d i re tti G o ri zi a . Tutte le imprese agricole con almeno una Unità Tecnico Economica sita nella provincia di Trieste, le cooperative agricole di conduzione terreni e le stalle sociali cooperative agricole, potranno presentare alla Cciaa la richiesta di contributo per interventi di miglioramento ed ammodernamento aziendale. L’iniziativa prevede l’erogazione di benefici in forma di contributi in conto capitale, a fronte di spese sostenute successivamente alla data di comunicazione dell’ammissibilità a contributo. I relativi costi dovranno essere documentati da fatture ed altra documentazione fiscalmente probatoria con data successiva alla predetta comunicazione. L’intervento ammesso a finanziamento dovrà essere realizzato e rendicontato entro i due anni successivi alla data di comunicazione dell’ammissibilità a contributo. Gli interventi ammissibili prevedono investimenti nelle attività di trasformazione, commercializzazione e valorizzazione commerciale dei prodotti agricoli, la costruzione, l’acquisizione o il miglioramento di beni immobili, l’acquisto di macchine ed attrezzature, compresi i programmi informatici, spese generali, quali onorari di architetti, ingegneri e consulenti, studi di fattibilità, acquisizione di brevetti o licenze. Il contributo verrà corrisposto con le seguenti percentuali: • per investimenti effettuati nella commercializzazione e/o trasformazione di prodotti agricoli: il contributo è pari al 50 % dei costi ammissibili al netto di Iva ed ogni altro onere accessorio e, comunque, entro il massimale di € 25.000 per ciascuna impresa; • per investimenti nella produzione primaria in agricoltura, le percentuali risultano quelle previste dall’art. 4, co. 2 del Reg. CE n. 1857/2006 (restando comunque nel massimale dei 25.000 €); Il volume minimo di investimento per singola domanda è di € 10.000. Le domande e la relativa documentazione devono essere spedite tramite raccomandata, in busta chiusa, recante all’esterno la dicitura “Bando di concorso imprese agricole 2008” e sul retro gli estremi di identificazione del mittente, alla Cciaa di Trieste – ufficio protocollo – piazza della Borsa 14, 34121 Trieste a partire dal 15 ottobre ed entro il 30 novembre 2008. Per ulteriori informazioni contattare Claudia Bandera – ufficio tecnico Impresa Verde, al n. 040.631498. pagina 30 . numero 9 . settembre 2008 . ANNUNCI | s e t t e m b r e compro vendo MACCHINE ED ATREZZATURA AGRICOLA VENDO Braccio decespugliatore Orsi lunghezza totale m6, testata da cm125 raffreddametno a olio inverter con tendi testata coltelli nuovi ottimo stato. Tel 0434.98054 - 333.6777418 CERCO Rimorchio agricolo 5m freni aria omologato. 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Tel 335.240900 Pagina 1 AGROINFORMAZIONI CASSA DI RISPARMIO DEL FRIULI VENEZIA GIULIA Finanziamenti per le imprese che hanno subito danni a seguito di grandine e maltempo Gli eventi atmosferici degli ultimi mesi, hanno particolarmente colpito il territorio regionale causando danni alle coltivazioni, alle strutture aziendali ed alle abitazioni. 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La concessione del finanziamento è subordinata all’approvazione della Filiale presso la quale sono a disposizione i Fogli Informativi riportanti le condizioni economiche praticate. CONSORZIO AGRARIO del FRIULI VENEZIA GIULIA NON SOLO JOHN DEERE DISTRIBUIAMO ARATRI DELLE MIGLIORI MARCHE SCELTI PER VOI PER LA MIGLIORE QUALITA’ DEI MATERIALI IL MIGLIOR RAPPORTO PREZZO PRODOTTO LE MIGLIORI SOLUZIONI TECNOLOGICHE RIVOLGITI PRESSO I NOSTRI PUNTI VENDITA OPPURE CHIAMA LO 0432 – 83 88 88