RAPPORTl lSTlTUZlONALl, PROGETTl E SOLUZlONl

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RAPPORTl lSTlTUZlONALl, PROGETTl E SOLUZlONl
mensile della federazione REGIONALE coldiretti dEL FRIULI VENEZIA GIULIA
poste italiane s.p.a. spedizione in abbonamento postale . D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27.02.2004 N°46) ART. 1, comma 1, cns Pn
N.9
rapporti istituzionali, progetti e soluzioni .
concertazione: espressione dei portatori di interesse .
voucher: sinergia coldiretti - inps .
marchio aqua per il formaggio di fagagna .
l'etica della solidarietà .
Ogni giorno, la tradizione si ripete.
Ogni giorno c’è un fiume di cose buone, fresche, genuine che nasce alle Latterie
Friulane e arriva a casa tua. Dal latte fresco Carnia al Montasio, la più alta espressione della nostra tradizione. Tanti prodotti, la stessa sicurezza, per essere sempre più vicini ai tuoi gusti e ai tuoi desideri.
Via P. Zorutti, 98 - Campoformido (Udine)
Tel. 0432/653911 - www.latteriefriulane.it
. sommario
Registrazione del tribunale di Udine n. 55 del 10.04.1951
Iscritto al roc (Registro degli operatori di comunicazione)
AL NUMERO 16747
Coltivatore Friulano n. 9
22 Settembre 2008
04 . editoriale . concertazione: espressione dei portatori di interesse
05 . regionale . rapporti istituzionali, progetti e soluzioni
06 . ORA ET LABORA . l'etica della solidarietà
. editore
Federazione Regionale Coldiretti del Friuli Venezia Giulia
Via Morpurgo, 34 . 33100 Udine
T. 0432.595811 . F. 0432.595807
[email protected]
07 . economico . le bcc a fianco delle imprese
. DIRETTORE RESPONSABILE
Elsa Bigai
09 . lavoro . lavoro occasionale: le istruzioni
. coordinatore di redazione
Antonio Buso
. stampa e grafica
Grafiche Sedran
Via Buia, 6 . 33078 San Vito al Tagliamento
www.grafichesedran.it
. inserzioni
Federazione Regionale Coldiretti del Friuli Venezia Giulia
08 . lavoro . voucher: sinergia fra coldiretti e inps
10 . ciase . marchio aqua per il formaggio di fagagna
12 . vitivinicolo . controlli di filiera sulle doc
13 . vitivinicolo . presentazioni viniche senza prezzo garantito
. ABBONAMENTO
Costo abbonamento annuo 2,00 euro
Il Coltivatore Friulano viene inviato in abbonamento
ai soci delle Federazioni provinciali Coldiretti di
Udine, Pordenone, Gorizia e Trieste
14 . economico . piano faunistico: osservazioni entro il 7 ottobre
. CARTA
Stampato su carta Simbol Freelife Fedrigoni Art 115 g/m²,
ECF, resistente all'invecchiamento e
prodotta in ambiente neutro senza acidi.
Cartiere Fedrigoni, azienda certificata ISO 14001,
utilizza esclusivamente cellulose provenienti da foreste
e piantagioni certificate o ben gestite.
Il prodotto è completamente biodegradabile e riciclabile.
16 . fiscale . manovra d'estate
15 . economico . friuladria crèdit agricole: banca dell'agricoltura
17 . agriturismo . regole per le attività di campeggio
18 . udine . direttiva nitrati, incontri su alimentazione
22 . pordenone . multifiera, guida, cinghiali, sicurezza lavoro
Questo periodico è associato
all’Unione Stampa Periodica Italiana
26 . gorizia . rinnovi, pit dolegna, prefetto e questore, puppetfestival
29 . trieste . gal carso, bando contributi cciaa
30 . annunci . compro e vendo
la trasmissione della coldiretti del friuli
venezia giulia la trovi in tv su:
ogni venerdì alle 20.00
e in replica la domenica alle 12.30
. foto copertina
Vigneto con la chiesa della Beata Vergine del Soccorso,
sulla cima del monte Quarìn a Cormons.
Antonio Buso . archivio fotografico Coldiretti
il coltivatore friulano
è scaricabile all'indirizzo
www.friuliveneziagiulia.coldiretti.it
ogni sabato alle 20.05
e in replica la domenica alle 14.30
ogni sabato alle 13.00
e in replica la domenica alle 18.20
pagina 4 . numero 9 . settembre 2008
. EDITORIALE
concertazione: sintesi ed espressione
dei portatori di interesse rappresentativi
. La concertazione è una pratica di governo, ed
un approccio alla gestione delle relazioni industriali, basata sul confronto e la partecipazione
alle decisioni politiche ed alla contrattazione in
forma triangolare: organizzazioni sindacali, organizzazioni dei datori di lavoro e autorità pubbliche (a livello nazionale il governo).
Al metodo concertativo si è frequentemente fatto
ricorso anche in relazione alle grandi scelte pubbliche sulla politica fiscale e della finanza pubblica, più in genere, sulla politica economica.
La concertazione è praticata anche a livello
decentrato (gli interlocutori di parte pubblica,
in questo caso, sono le regioni e gli enti locali)
in tema di politiche sociali, sanità e sviluppo
territoriale.
Questo è quanto si può leggere su Wikipedia,
l’enciclopedia libera che si trova su internet.
Lo spunto è opportuno, soprattutto nell’ultima
parte, perché in questo momento di rientro al
lavoro dopo la pausa estiva, si pone proprio il
problema di consolidare i concetti contenuti
nel termine concertazione e rappresentanza.
Confronto, partecipazione, contrattazione sono
strumenti indispensabili anche a livello decen-
trato per risolvere difficoltà che esistono sul territorio. Chi meglio di un’organizzazione come la
Coldiretti può conoscere i problemi anche più
piccoli che esistono a livello locale?
Per questo crediamo nella funzione della concertazione che consideriamo nel Tavolo verde,
luogo di massima espressione delle scelte e
nelle proposte che necessariamente devono
essere la sintesi dei portatori di interesse, soprattutto quelli maggiormente rappresentativi.
L’obiettivo della concertazione è proprio quella
di evitare i conflitti per arrivare alle scelte, il più
possibile condivise, in maniera più partecipata,
attraverso un dialogo tra forze sociali e istituzioni pur nella consapevolezza che ognuno deve
rispettare il proprio ambito di competenza e il
proprio ruolo.
Convinti di questo e di quanto nel settore agricolo c’è da fare, siamo altrettanto persuasi che
la responsabilità di un raccordo e di un coordinamento operativo sugli obiettivi e sui contenuti dei programmi che coinvolge i vari soggetti istituzionali, economici e sociali operanti sia
un momento indispensabile e sostanziale, ma
come già ribadito attraverso la concertazione.
Elsa Bigai
direttore Coldiretti
Friuli Venezia Giulia
REGIONALE . numero 9 . settembre 2008 . pagina 5
un chiarimento nei rapporti istituzionali
per dare progetti e soluzioni alle imprese
. Come spesso accade fra le persone, a volte è
necessario un chiarimento anche nei rapporti
istituzionali.
Coldiretti aveva salutato con favore la nomina
di Claudio Violino ad assessore alle Risorse
agricole, naturali e forestali in considerazione
delle sue specifiche esperienze professionali e
dei rapporti cordiali finora intrattenuti. è stato,
quindi, naturale aprire un credito di fiducia nei
suoi confronti dando nel contempo la piena disponibilità alla collaborazione, come del resto
Coldiretti ha sempre fatto con gli assessori che
l’hanno preceduto.
L’esperienza ci insegna che ogni maggioranza
politica, ogni giunta regionale ed ogni assessore ha un proprio modo di interpretare il ruolo e
di intrattenere rapporti politici. Questa diversità,
anche se talora crea qualche problema iniziale,
nel tempo aiuta a migliorare il sistema a condizione che da tutte le parti ci sia disponibilità,
attenzione e reciproco rispetto.
Tali condizioni, a giudizio di Coldiretti da qualche tempo stanno venendo meno, a causa
di alcune decisioni e di alcuni atteggiamenti
assunti dall’assessore Violino, e rischiano di
compromettere i rapporti tra mondo agricolo e
Giunta regionale. è quindi necessario, anzi indispensabile un chiarimento urgente.
Per questo Coldiretti ha deciso di assumere
un posizione forte disertando il Tavolo Verde e
chiedendo un incontro chiarificatore.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata
il mancato coinvolgimento delle organizzazioni
professionali nella recente visita del ministro
Zaia in Friuli Venezia Giulia. Non sono molte,
infatti, le occasioni in cui le organizzazioni locali hanno modo di incontrare direttamente un
esponente di governo ed ancora più rare sono le
visite di un ministro dell’Agricoltura nella nostra
regione. Il non aver potuto sottoporre al ministro problematiche generali che interessano un
numero rilevante di imprese agricole e l’agricoltura regionale nel suo complesso rappresenta
senz’altro un’occasione persa rispetto alla quale
non si poteva far finta di niente. L’applicazione
della direttiva nitrati, le problematiche del settore vitivinicolo e la promozione del “Friulano”, le
difficoltà del settore lattiero caseario e di diversi
comparti zootecnici, i rapporti con Agea ed in
particolare le problematiche connesse alla gestione del catasto ex austroungarico, sono temi
di valenza nazionale che nella nostra regione
ormai da tempo necessitano di soluzione e
che avremmo voluto sottoporre all’attenzione di
Zaia. Si è preferito invece far incontrare il ministro solo con alcune aziende e alcuni gruppi
privilegiati.
Tale esclusione non è la prima, ma viene dopo il
mancato confronto-informazione sulle variazioni di bilancio, sul mancato coinvolgimento nel
precedente incontro con il ministro Zaia sui problemi della suinicoltura, per la quale Coldiretti
aveva chiesto all’allora assessore Marsilio uno
specifico progetto di rilancio ed aveva contribuito alla messa a punto del progetto stesso, la
delimitazione dell’area sensibile ai nitrati.
L’incontro per chiarire le regole del confronto
istituzionale fra organizzazioni professionali e
Giunta regionale è avvenuto senza, però, giungere per il momento ad alcuna soluzione.
Coldiretti ha ribadito che la rappresentanza del
mondo agricolo è argomento sul quale non è
possibile negoziare, rivendicando un ruolo diverso e distinto da quello degli enti tecnici e
di organizzazioni che tutelano categorie professionali diverse dagli imprenditori agricoli.
Naturalmente l’Assessore ha piena autonomia
nell’assumere le decisioni che ritiene più opportune, allo stesso modo le organizzazioni si riservano il diritto-dovere di assumere le iniziative
più opportune ed efficaci a difesa degli interessi
delle aziende associate, che sono la quasi totalità delle imprese agricole della nostra regione.
La piena comprensione sulle modalità del
confronto è la base di una proficua attività.
Speriamo sia di costruzione, di progetti e soluzioni per le imprese ed il territorio del Friuli
Venezia Giulia. Per questo attendiamo con fiducia il prossimo incontro con l’assessore Violino
e il presidente Tondo.
Dimitri Zbogar
presidente Coldiretti
Friuli Venezia Giulia
pagina 6 . numero 9 . settembre 2008
. ora et labora
l'etica della solidarietà
a servizio del bene comune
di do n P a o l o B o n e tti . C o n s i g l i e r e eccl es i as ti co regi onal e Fri ul i Venez i a G i ul i a
. L’agricoltura è cambiata, vive come altri
settori economici la sua contemporaneità. La sua visibilità non è più nei numeri
ma nella qualità dei suoi imprenditori
e della loro collocazione nella società.
La sua forza sta nel saper esprimere la
cultura del progettare i processi di cambiamento sia nelle politiche agrarie sia
in quelle sociali, offrendo il suo carisma
alla riconosciuta multifunzionalità del
settore, con coraggio e fiducia, dicendo
“sì” all’efficienza, ma nella solidarietà.
La globalizzazione fa passi da gigante
ed è necessario che diventi utile al progresso della comunità umana, aiutando
l’uomo a crescere in vista di un’umanità
più solidale e unita. Ognuno è chiamato
a rinnovare il proprio senso di respon-
sabilità, di solidarietà e di cittadinanza,
le virtù che favoriscono la mondializzazione dei cuori e delle intelligenze, affinché il futuro non sia dominato solo dal
profitto e non cresca la disuguaglianza
fra Paesi ricchi e Paesi poveri. Nel solco
della sua migliore tradizione, anche la
Coldiretti, assieme ad altri protagonisti
della società civile, può giocare un ruolo
di regolatore della crescita economica
perché essa sia al servizio del bene comune.
Con questo biglietto da visita le nostre
imprese potranno confrontarsi con gli
altri agenti di sviluppo per scrivere una
rinnovata storia economica e sociale del
nostro Paese.
La causa di tanti mali sta nell’ave-
re equivocato sul valore del mercato,
sull’uso corretto delle risorse e sulla
distribuzione del reddito. Diventa meccanismo perverso se il mercato invece
di essere un mezzo diventa un fine. Ci
sono altri mali, come lo sperpero delle troppe risorse naturali e la dolorosa
emarginazione di tanti uomini e di tante donne esclusi dal mercato. Anche
l’impresa-famiglia in agricoltura è interpellata dall’etica della responsabilità e
dal senso della solidarietà. Le imprese
dovranno dimostrare di essere vere comunità di uomini interagendo con la società, col territorio, con la cultura, con i
suoi valori, con le sue organizzazioni e
con le istituzioni, a beneficio del bene
comune.
stretta sull'assegno sociale
per chi non risiede in italia da almeno 10 anni
di S a ndr o R o v e d o . P a tro n a to E p a c a
. L’assegno sociale è una prestazione
assistenziale riconosciuta dallo Stato ai
cittadini a basso reddito a partire dai 65
anni di età.
Hanno diritto a tale prestazione i cittadini
italiani, i cittadini di uno Stato dell’Unione
Europea residenti in Italia e gli immigrati
in possesso di carta di soggiorno.
A seguito di una recente modifica, dal
prossimo 1° gennaio, l’assegno sarà corrisposto dall’Inps a condizione che il richiedente abbia soggiornato legalmente
in Italia da almeno 10 anni.
Nessuna modifica agli altri requisiti che
consentono il riconoscimento di tale sussidio, che con l’occasione si ritiene utile
riepilogare.
In primo luogo, per avere diritto all’assegno sociale, attualmente pari a 395,98
euro mensili, il richiedente deve aver
compiuto 65 anni e non deve possedere
redditi, personali o coniugali, superiori a
determinati limiti stabiliti annualmente.
Quest’anno, se il richiedente/titolare è solo, il reddito non deve superare
5.142,67 euro, se invece è sposato, il
reddito complessivamente posseduto da
entrambi i coniugi non deve essere superiore ai 10.285,34 euro.
Altra condizione per beneficiare dell’assegno sociale è costituita dalla residenza
effettiva in Italia del richiedente, intesa
come dimora effettiva, stabile ed abituale in Italia. Di conseguenza, se il titolare
dell’assegno sociale trasferisce all’estero
la propria residenza, così intesa, perde il
diritto alla prestazione.
L’assegno sociale spetta anche a coloro
che sono ricoverati in un istituto. In tal
caso se la retta è a carico di enti pubblici, l'assegno spetta in misura ridotta.
E’, invece, corrisposto per intero se la
famiglia paga più della metà dell'importo
della retta.
Per ottenere l'assegno sociale è necessario presentare domanda all'Inps,
sull’apposito modulo. Se riconosciuto,
l’assegno sociale decorre dal mese successivo alla data di presentazione della
relativa istanza.
Raccomandiamo a tutti gli interessati di
rivolgersi al Patronato Epaca: gli operatori Epaca forniranno gratuitamente tutta
l’assistenza necessaria, predisponendo
tutta la documentazione che deve essere inviata all’Inps.
Ricordiamo anche a coloro che già sono
titolari dell’assegno sociale, la cui situazione familiare o reddituale sia variata nel
tempo, che occorre presentare domanda
di ricostituzione dell’assegno sociale, per
non perdere i benefici economici.
Per avere maggiori informazioni, basta
rivolgersi all’ufficio di zona della Coldiretti
più vicino.
economico . numero 9 . settembre 2008 . pagina 7
Le Bcc a fianco
delle imprese agricole
. Con l’avvio della piena operatività del Programma di sviluppo rurale
(Psr) 2007-2013, le Banche di Credito
Cooperativo del Friuli Venezia Giulia, rinnovano il loro storico patto di assistenza
alle imprese agricole regionali.
È di questi giorni, infatti, l’istituzione di
tre linee di finanziamento agevolato,
affiancate dal rilascio delle fideiussioni
legate ai versamenti degli anticipi della
contribuzione pubblica.
Spesso, i progetti di sviluppo imprenditoriale hanno bisogno di una dotazione e una tempistica finanziaria certa e
rapida per potersi dispiegare in tutta la
loro efficacia.
Per tale motivo le Bcc hanno messo a
disposizione, un finanziamento chirografario a tasso variabile specifico per
l’anticipazione del 90% dell’importo del
contributo spettante con un minimo del
finanziamento di 10 mila euro ed un
massimo di 500 mila euro per una durata massima di 48 mesi, rimborsabili in
una unica soluzione al momento dell’incasso della contribuzione pubblica.
Qualora le imprese invece necessitassero di risorse finanziarie a copertura
dell’intera dell’iniziativa, le Bcc hanno
predisposto anche un finanziamento
chirografario o ipotecario a tasso variabile, rivolto a tale necessità. In questo
caso l’importo massimo concedibile
potrà arrivare fino a 1 milione di euro
(minimo 10 mila euro). Il finanziamento
prevede la sottoscrizione di un mutuo
a rientro periodico che nell’ipotesi del
mutuo ipotecario potrà avere una dura-
ta massima di 15 anni (10 anni per il
chirografario).
Di grande interesse per i giovani agricoltori è la linea di finanziamento chirografario o ipotecario, a tasso fisso che
accompagna la misura 112 del PSR. Le
caratteristiche principali di tale linea di
finanziamento sono la durata massima
del finanziamento fissata a 10 anni e
l’importo massimo dello stesso pari a
150.000 euro.
Accanto alle linee di finanziamento le
Bcc hanno predisposto una particolare
linea di fideiussione necessaria ad ottenere da Agea (Agenzia per l’erogazioni
in Agricoltura) l’erogazione di un anticipo della contribuzione pubblica in conto
capitale.
pagina 8 . numero 9 . settembre 2008
. LAVORO
VOUCHER: UNA PROPOSTA COLDIRETTI
CONCRETIZZATA CON LA CONCERTAZIONE
d i El s a Bi g a i . Di r e t t o r e C o l d i r e t ti Friuli Venezia Giulia
. Di voucher se ne parlava da molto tempo. Coldiretti ha da sempre caldeggiato
e si è fatta promotrice della sperimentazione. Oggi sono una realtà concreta. Il
frutto di un lavoro fatto di professionalità
dei responsabili di servizio della nostra
Confederazione e dei responsabili delle
nostre federazioni provinciali che hanno
reso operativa questa opportunità.
I dati (riportati nell'articolo che segue),
sono la conseguenza di quanto Coldiretti
da tempo sosteneva. È un risultato che
si commenta da solo. Allora noi diciamo che bisogna continuare su questa
strada. Primo, perché come avevamo
già affermato, i voucher hanno contribuito a mettere in trasparenza il settore
e quindi a consolidare la legalità nel lavoro stagionale; in secondo luogo si è
prodotto uno snellimento delle procedure e quindi meno burocrazia per le imprese; terzo, ma certamente non meno
importante, ha consentito una sperimentazione, ma soprattutto ha aperto
la strada a nuove esperienze che possono essere allargate e quindi adottate
in altri lavori stagionali agricoli e quindi
anche nei settori della frutticoltura, orticoltura e vivaistica, ma non chiudiamo
le porte perché, no, alla mungitura in
casi di servizi di sostituzione o altro ancora. È necessario continuare a lavorare
su questa lunghezza d’onda così come
bisogna proseguire nella collaborazione
con l’Inps e Inail due enti che sono stati
determinanti nel raggiungere gli obiettivi
che ci eravamo posti. Questo è opportuno renderlo pubblico e renderne merito.
È una dimostrazione di come il pubblico
funzioni. L’auspicio è che questo metodo di lavoro possa essere allargato e diventi una regola. Se così sarà i benefici
saranno per tutti e soprattutto per far
funzionare il sistema Italia.
UN successo che premia la sinergia
tra l'inps e le associazioni di categoria
di F a b i o V i ta l e . D i re tto re I n p s Fri ul i Venez i a G i ul i a
. A mercoledì 10 settembre sono stati 30
mila 852 i voucher vendemmia venduti in
Friuli Venezia Giulia per un valore di 308
mila 520 euro.
Un risultato al di sopra di tutte le aspettative per il nuovo sistema che regola le
prestazioni di lavoro occasionale di tipo
accessorio di pensionati e studenti impiegati nelle vendemmie di breve durata.
Determinante per chiarire dubbi ed incertezze e assicurare il successo dell’iniziativa è stata l’attività svolta dall’Inps in collaborazione con le associazioni agricole
della regione, la Coldiretti in particolare.
È stato così possibile mettere a punto
una capillare rete di incontri sul territorio.
Nella sola provincia di Udine si sono tenuti incontri nei comuni di Udine, Terzo di
Aquileia, Faedis e Premariacco, che hanno consentito alla numerosa platea di apprezzare la bontà della norma per flessibilità e semplificazione degli adempimenti
amministrativi necessari per l’assunzione
della mano d’opera. Il direttore della sede
provinciale Inps di Udine, Valdi Ronco,
profondo conoscitore delle problematiche legate all’agricoltura locale, insieme
all’ispettore Americo Ovan, che per conto
della Direzione regionale sta coordinando
in modo brillante tutta la operazione, hanno avuto modo di informare i partecipanti
agli incontri sui vantaggi che possono derivare dall’utilizzo dei voucher.
L’Inps ha in programma ulteriori incontri
informativi con i datori di lavoro e con gli
enti di patronato e sarà molto importante
riuscire a coinvolgere ancora più soggetti
perché, secondo l’auspicio delle associazioni datoriali del settore, si spera che l’applicazione di questo strumento di lavoro
venga in futuro esteso anche alla raccolta
di altri tipi di frutta e al lavoro accessorio
svolto nel settore del turismo.
Sul piano provinciale, Udine, con 15.525
voucher venduti, si attesta al primo posto
con il 50.3 per cento sul totale regionale.
Al secondo troviamo Gorizia con 11.427
voucher venduti, corrispondente al 37 %
del totale. Molto più distanziate troviamo
la provincia di Pordenone, con 3.650
voucher venduti (11,8%) e la provincia di
Trieste con 250 (0,8%).
Al di là delle valutazioni positive su uno
strumento che contribuisce in modo determinante a favorire l’emersione del lavoro nero la sperimentazione del lavoro
accessorio in agricoltura, che si spera
a breve possa essere estesa anche alle
altre attività produttive, dimostra che con
la fattiva partecipazione, lo scambio di informazioni e la assidua collaborazione tra
le istituzioni, le parti datoriali e i rappresentanti dei lavoratori è possibile ottenere
in pratica risultati importanti come quello
fatto segnare in Friuli Venezia Giulia da
questa iniziativa.
LAVORO . numero 9 . settembre 2008 . pagina 9
LAVORO OCCASIONALE
dI TIPO ACCESSORIO: LE ISTRUZIONI
di Umberto Realini . Consulente del lavoro
. Facciamo seguito a quanto già
pubblicato sull’argomento nello scorso
mese di aprile per informare che, seppure
in via sperimentale e per il solo periodo
01/07/2008 – 31/12/2008, si è passati,
con apposito decreto Ministeriale, alla
pratica attuazione delle norme di cui
all’oggetto limitatamente alla vendemmia
2008. Confermiamo inoltre che a queste
nuove forme di prestazioni lavorative, che
si collegano al lavoro autonomo e non
al lavoro subordinato, possono essere
ammessi solo pensionati e studenti,
italiani, comunitari o extracomunitari.
Per chiarezza precisiamo, per i fini che qui
interessano:
- è pensionato chi è titolare di un qualsiasi
trattamento pensionistico obbligatorio;
- è studente, il giovane, da 16 anni
compiuti e 25 anni di età non compiuti
che sia iscritto a qualsiasi corso di studi.
giorno precedente l’inizio della attività
inviano un fax al numero verde Inail
800657657, su modello predisposto
dall’Istituto stesso e disponibile sul sito
www.inail.it, indicando i dati del datore di
lavoro e del lavoratore, luogo e periodo di
lavoro della prestazione.
Con questa modalità i lavoratori
segnalati non devono effettuare ulteriori
comunicazioni di iscrizione all’Inps.
Nella seconda ipotesi (telematico) è
necessario invece iscrivere il datore di
lavoro e il lavoratore tramite :
-- il numero telefonico gratuito 803164;
-- procedura telematica disponibile sul sito
www.inps.it;
-- direttamente presso le sedi Inps.
Lavoratori
Tramite i suddetti indirizzi inoltre gli studenti
ed i pensionati che lo desiderassero,
possono iscriversi alle liste di disponibilità
presso l’Inps dove, eventualmente, i datori
di lavoro interessati possono rintracciarli
e successivamente contattarli per
l’assunzione.
Ricordiamo infine che gli studenti minori
di anni 18 devono, prima dell’avviamento
al lavoro, iscriversi personalmente presso
le sedi Inps accompagnati da chi esercita
nei loro confronti la patria potestà.
Italiane la carta magnetica Inps Card,
sulla quale viene accreditato l’importo dei
buoni spettanti o in alternativa alla Card
il pagamento avviene attraverso bonifico
domiciliato da riscuotere presso ogni
ufficio postale.
Datore di lavoro
che ha scelto la modalità cartacea.
Il datore di lavoro effettua il versamento
corrispondente al valore complessivo dei
buoni sul c/c n. 89778229 intestato a: Inps
dg lavoro occasionale accessorio, presso
qualsiasi sportello di Poste Italiane.
Il lavoratore riceverà direttamente dal
datore di lavoro i buoni spettanti che
potranno essere riscossi presso ogni
ufficio postale entro il 31/12/2008. Prima
di essere consegnati al lavoratore i buoni
dovranno essere firmati e compilati dal
datore di lavoro integrando i seguenti
dati:
-- codice fiscale del datore di lavoro;
-- codice fiscale del lavoratore;
-- data di inizio e fine della prestazione di
lavoro;
-- firma del datore di lavoro.
Ricordiamo infine che i compensi come
sopra trattati sono esenti da qualsiasi
imposizione fiscale né influiscono sulla
erogazione di ogni tipo di pensione o
trattamento di disoccupazione
Gli uffici paghe della Coldiretti sono
a disposizione per fornire risposte ed
informazioni sull’applicazione pratica
dell’uso dei voucher.
LIMITI
Ogni datore di lavoro, nell’ambito delle
vendemmie 2008, può avvalersi di
prestazioni lavorative di tipo occasionale
accessorio entro un limite di spesa pari a
€ 10.000,00 (diecimila), corrispondenti a
mille buoni dal valore di € 10,00 (dieci)
ciascuno.
Per ogni buono di € 10 (dieci) nominali, il
Lavoratore percepisce il compenso netto PAGAMENTO DEI COMPENSI
di € 7,50.
Datore di lavoro
Ogni lavoratore, beneficia per l’intero che ha scelto la modalità telematica
periodo (01/07/2008 – 31/12/2008) e In questo caso il lavoratore riceve da Poste
per ogni singolo rapporto
di lavoro di tipo occasionale
accessorio che instaura
DOVE POSSONO ESSERE RITIRATI I BUONI
nel predetto periodo, di un
compenso, in buoni, non
Uffici Postali
superiore ad € 5.000,00
Udine:
Gorizia:
Pordenone:
Trieste:
(cinquemila).
- Udine Centro
Gorizia Verdi
- Pordenone S. Caterina - Villa Opicina
- Cividale del Friuli
Cormons
- Spilimbergo
PROCEDURE DI ISCRIZIONE
- Cervignano del Friuli
- Casarsa della Delizia
Datori di Lavoro
- Latisana
Devono scegliere tra le
modalità :
Sedi Inps: esibendo copia del versamento effettuato;
1- Cartacea
Associazioni di categoria (Coldiretti)
2- Telematica
possono essere delegate al ritiro dei buoni presso l’Istituto.
Nel primo caso entro il
pagina 10 . numero 9 . settembre 2008
. ciase
il formaggio di fagagna certificato
per la sua qualità con il marchio aqua
di E le n a Z e rb i n a ti . Te c n i c o C i a se
. Con decreto datato 12 agosto 2008 l’Ersa
ha concesso alla Latteria di Borgo Paludo
Fagagna l’uso del Marchio collettivo di
qualità “AQuA”- marchio concesso dalla
Regione Friuli Venezia Giulia – per il prodotto Formaggio latteria di Fagagna.
Questa notizia rappresenta
sicuramente un importante quanto atteso
traguardo, per chi,
come la Latteria
di Borgo Paludo è
da diversi anni che
crede e si impegna
quotidianamente per
produrre un formaggio di qualità.
A tutti i soci, al presidente ed a quanti
hanno collaborato a
tale successo vanno
le nostre più sentite
congratulazioni.
Il Marchio collettivo
Vediamo più da vicino tale marchio.
AQuA significa “Agricoltura Ambiente
Qualità” ed è concesso ai prodotti che “si
differenziano per sistema di produzione, di
lavorazione e per altre caratteristiche intrinseche tali da offrire particolari garanzie qualitative a tutela del consumatore, della sua
salute e dell’immagine del prodotto”. Esso
nasce da una legge regionale del 2002 (L.r.
21 del 12/08/2002) con la quale la Regione
Friuli Venezia Giulia ha istituito un marchio
proprio per quei prodotti che si distinguono
per peculiari caratteristiche di tipicità e di
qualità (composizione, caratteristiche organolettiche, tecniche di produzione). Il suo
fine è quello di garantire al consumatore
che i prodotti marchiati presentino delle caratteristiche che li distinguono dalla massa
dei prodotti.
L’utilizzo del marchio comporta il rispetto di
un regolamento ed è consentito solo per i
prodotti che hanno ottenuto una certificazione di qualità da parte di un organismo
certificatore. Questo implica che l’Ersa ha
approvato il disciplinare di produzione con
cui la Latteria di Borgo Paludo descrive il
metodo di lavorazione del suo famoso formaggio.
Il disciplinare di produzione
Il disciplinare di produzione è un documento tecnico in cui vengono descritte le
caratteristiche del prodotto finito. Nel caso
del formaggio di Fagagna, esse riguardano
le dimensioni e il peso della forma, l’altezza
dello scalzo, il colore della crosta, la consistenza, il sapore della pasta e le specifiche
chimico-fisiche (tenore in grasso, umidità,
proteine e sale). Oltre a questi aspetti tecnici il disciplinare contempla anche la qualità
del latte che deve provenire da stalle definite in una specifica zona di appartenenza
limitrofa a Fagagna, dove si allevano bovine alimentate con particolari fieni, ricchi di
aromi e profumi che concorrono a rendere
il latteria ineguagliabile.
A partire dal 2005 il formaggio latteria di
Fagagna ha ottenuto la certificazione di prodotto con un numero identificativo (5772)
da parte del CSQA srl, ente di certificazione
con sede a Thiene (Vi). La certificazione
prevede un iter documentale da una parte
e operativo e di controllo dall’altra, basato
su verifiche di controllo periodiche a cui
il caseificio e le stalle aderenti alla filiera
si devono sottoporre per la valutazione e
il rispetto di tutti i requisiti descritti nel documento
chiamato disciplinare. Ogni
singolo passaggio che parte dalle operazioni in campagna, come lo sfalcio dei
prati, l’alimentazione degli
animali, la loro identificazione, la cura, la mungitura
fino alla consegna del latte
e da qui tutti i passaggi per
trasformarlo in formaggio
sono registrati, controllati e
verificati. Si tratta di rintracciabilità e di requisiti di prodotto. Al termine di questo
percorso di controlli, l’Ente
terzo indipendente (CSQA)
decide se sussistono i titoli
per emettere la certificazione o se al contrario necessiti
un nuovo ciclo di verifiche.
La Latteria di Fagagna d’ora
in poi potrà usare il marchio AQuA per valorizzare ancora la storia e la bontà del suo
formaggio, per partecipare a manifestazioni, fiere e ad altre iniziative di promozione e
vendita e per sottolineare ancora una volta
il profondo legame di questo prodotto al suo
territorio.
Gli obblighi saranno quelli di rispettare il disciplinare, di sottoporsi alle consuete visite
di controllo, di seguire in maniera scrupolosa le modalità d’uso del marchio e di comunicare qualsiasi variazione all’Ersa.
A breve altri prodotti agroalimentari, che il
Ciase in collaborazione con Coldiretti Fvg
ha seguito nel lungo percorso di valorizzazione, si fregeranno del medesimo importante marchio regionale.
AQuA
fvg
A
agricolturaambientequalità
IJK:?E<788HE
5+
economico . numero 9 . settembre 2008 . pagina 11
e
CHARDONNAY VCR
5 CLONI
ORIGINALI VCR
DI CHARDONNAY
PER LA PRODUZIONE
DI MAGNIFICI VINI
Il lavoro di molti anni di ricerca sui Chardonnay,
ha permesso ai Vivai Cooperativi Rauscedo
di disporre di una gamma di 5 cloni
omologati di ottime caratteristiche
genetico-sanitarie. Altri sono in fase
avanzata di selezione e tra questi il VCR 481
ed il VCR 484, destinati alla produzione
di vini superiori.
Un patrimonio unico a disposizione
dei viticoltori!
Vivai Cooperativi Rauscedo: il numero 1
al mondo del vivaismo viticolo.
BIOTIPI ITALIANI
BIOTIPI CALIFORNIANI
Questi cloni presentano un profilo sensoriale differenziato tra loro, in particolare l’R 8 spicca per le note
di agrumi e vegetali. Il VCR 4, oltre alla tipica nota di linalolo che lo contraddistingue, si nota anche per
il descrittore balsamico e miele. Il VCR 10 si caratterizza per i descrittori di spezie e fruttato maturo.
Al palato, questi cloni denotano tutti una buona struttura e gradevolezza.
I cloni californiani sono risultati estremamente diversi tra loro per il profilo
olfattivo. Il VCR 11 si caratterizza per i sentori più fini come agrumi
e balsamico, mentre il VCR6 per i descrittori più marcanti come il fruttato,
maturo e di mela, il vegetale e le note di miele.
Al gusto si differenziano per una maggiore acidità, fatta rilevare dal
VCR 11, ed al contrario una più spiccata sapidità del VCR 6.
R8
Selezionato in San Michele all’Adige
negli anni ‘70, appartiene al “pacchetto” clonale omologato dai Vivai
Cooperativi Rauscedo nel 1969. È un
clone storico diffuso praticamente
in tutti i Paesi viticoli del mondo, che
ha dato performance molto positive
anche nelle zone più difficili dal punto
di vista pedoclimatico (Argentina,
Sicilia, Grecia, Spagna, Moldavia).
Di vigore e produttività superiore
alla media, dimensioni del grappolo
e della bacca nella media varietale;
per vini di ottima struttura ed acidità,
lo caratterizzano le note agrumate
e di spezie, da invecchiamento.
MEDIA VARIETALE
Sapidità
Fruttato mela
R8
VCR 4
Selezionato in San Michele all’Adige
nei medesimi vigneti dell’R 8. Solo
negli anni ‘80, grazie alle microvinificazioni sperimentali praticate dai
Vivai Cooperativi Rauscedo, ci si è
accorti del particolare profilo aromatico di questo clone. È stato omologato
nel 1991.
Clone di ridotta produttività e con
grappolo di dimensioni meno che
medie, vigore elevato; il caratteristico
aroma di moscato ne consiglia l’utilizzo
in taglio con altri cloni di Chardonnay.
MEDIA VARIETALE
Fruttato
maturo
Gradevolezza
Sapidità
Fruttato mela
Fruttato
maturo
Vegetale
MEDIA VARIETALE
Fruttato
maturo
Vegetale
Sapidità
Fruttato mela
Fruttato
maturo
Balsamico
Agrumi
Agrumi
Struttura
Speziatoo
Acidità
VCR 11
Tipicità
Struttura
Miele
Selezionato in California ed introdotto
in Italia assieme al VCR 6 nel 1986,
seguendo la stessa metodica del precedente. Omologato nel 2003, ha già
riscontrato un buon apprezzamento
in Italia, Spagna ed Est Europa.
Clone di vigore leggermente superiore
alla media con produttività nella
norma del vitigno, il peso medio del
grappolo è al contrario inferiore alla
media varietale; per vini di buona
struttura, acidità e complesso aromatico, di buona acidità, interessante
per base spumante in taglio con
VCR10.
Balsamicoo
Speziato
Acidità
VCR 11
Gradevolezza
Agrumi
Speziato
Miele
Sapidità
VCR 6
Tipicità
Struttura
Speziatoo
Acidità
Fruttato
maturo
Fruttato mela
Balsamico
Agrumi
Struttura
Selezionato in California nell’Azienda
vitivinicola Martini e introdotto nel
1986 in Italia, previa verifica sanitaria.
È stato omologato nel 2003, dopo
un’accurata verifica delle caratteristiche agronomiche e delle potenzialità
enologiche. Molto apprezzato in Italia,
Francia e Spagna.
Le variabili vegeto-produttive indagate mostrano un vigore ridotto così
come la produttività e il peso medio
del grappolo molto al disotto della
media; per vini fruttati. Indicato il
taglio con R 8 e/o con gli altri cloni
VCR di Chardonnay.
MEDIA VARIETALE
Tipicità
Agrumi
Vegetale
VCR 10
VCR 6
Gradevolezza
Balsamico
Tipicità
Miele
Sapidità
Fruttato mela
Gradevolezza
Balsamicoo
Struttura
Selezionato negli anni ‘80 nelle Grave
del Friuli a Rauscedo, con l’intento
di porre a disposizione del viticoltore
un clone particolarmente adatto
all’utilizzazione come base spumante.
È stato omologato nel 1991 ed è diffuso,
con ottimi risultati, in tutti i Paesi viticoli
oggetto di esportazione da parte dei
Vivai Cooperativi Rauscedo.
Produttività nella media e vigore solo
leggermente superiore alla media
della popolazione, dimensioni del
grappolo molto contenute; per vini
delicatamente profumati di ottima
acidità e struttura.
MEDIA VARIETALE
Gradevolezza
Tipicità
Acidità
VCR 4
VCR 10
Miele
Vegetale
Speziato
Acidità
Vivai Cooperativi Rauscedo – Rauscedo (Pn) – Tel. 0427.948811 – www.vivairauscedo.com
Miele
Vegetale
pagina 12 . numero 9 . settembre 2008
. vitivinicolo
CONTROLLI di FILIERA SULLE DOC
SANZIONI PESANTISSIME PER CHI SBAGLIA
di M a rc o M a l i so n . R e sp o n sa b i l e s erv i z i o v i ti v i ni col o Col di retti Fri ul i Venez i a G i ul i a
. Con la vendemmia 2008 dovrebbe andare a regime su tutto il territorio nazionale
il sistema di controlli erga omnes per le
produzioni a denominazione di origine. Il
condizionale è d’obbligo poiché – tanto per
restare in terra friulana – i consorzi di tutela
della provincia di Udine sono ancora in attesa del decreto ministeriale che li autorizzi
ad operare in tal senso. In tale prospettiva,
per ottimizzare il servizio e ridurre i costi
a carico delle aziende, è stato costituito a
fine marzo il Consorzio Vini Qualità (Coviq)
– oggi presieduto da Germano Zorzettig di
Cividale - che nelle prime intenzioni avrebbe dovuto eseguire i controlli di filiera su
tutta la regione, ipotesi questa fortemente caldeggiata da Coldiretti. Purtroppo i
soggetti già precedentemente autorizzati
(consorzi Friuli-Isonzo, Friuli-Grave e Collio
anche per la Doc Carso) hanno preferito
continuare ad operare in piena autonomia e non entrare nell’assetto societario di
Coviq che quindi potrà operare esclusivamente per le Doc Colli Orientali del Friuli,
Friuli-Annia, Friuli-Aquiliea, Friuli-Latisana
e le Docg Ramandolo e Picolit. L’auspicio
comunque è che in futuro tutti i consorzi
convergano nella struttura di secondo grado realizzando così la massima semplificazione auspicata da Coldiretti.
Si ricorda a tutti i vitivinicoltori che l’assoggettamento ai controlli di filiera diventa
ora, per tutti indistintamente, condizione
necessaria per poter rivendicare la denominazione di origine su uve e vini. Tutti
i passaggi della filiera – dal vigneto alla
bottiglia – potranno essere oggetto di verifica anche attraverso ispezioni in campo
(superfici iscritte, corrispondenza ampelografica, rese di produzione) e in cantina
(registri, pratiche di cantina, gradazione
minima delle uve alla raccolta, analisi
chimico-fisiche sul prodotto imbottigliato
e posto in commercio). L’esito del controllo – qualora vengano riscontrate anomalie – dovrà essere comunicato all’Ispettorato Centrale per il Controllo della qualità
dell’agroalimentare (ex-ICRF) per la notifica di eventuali sanzioni. A tale riguardo
ci giunge notizia di una recente circolare
interna all’Ispettorato secondo la quale
ogni “non conformità grave” segnalata si
configurerebbe automaticamente come
una violazione punibile ai sensi dell’art. 28
della legge 164/92 che prevede – dopo la
depenalizzazione intervenuta nel 1999 una sanzione amministrativa da un minimo di 3.000 a un massimo di 18.500 euro
per ogni ettolitro di vino designato come
Doc senza averne i requisiti specifici.
Non è nostra intenzione discutere se questa sia la più corretta interpretazione della
legge 164/92 che con il 1° agosto 2009
sarà implicitamente abrogata in forza della
nuova Ocm vino. Vogliamo semplicemente
segnalare la volontà del ministero di usare
il pugno di ferro e dimostrare l’impegno
del governo italiano in difesa della genuinità del made in Italy dopo gli scandali di
“Velenitaly” e del Brunello “taroccato”. Il
concetto non fa una piega: peccato che,
come era prevedibile, per colpa di pochi
furbetti ne pagheranno (salatamente) le
conseguenze una moltitudine di produttori che vorrebbero fare le cose secondo
le regole ma – come sa bene chi opera in
questo settore – ogni tanto si smarriscono
tra le infinite norme, talvolta poco chiare
e contraddittorie, che disciplinano il comparto vitivinicolo.
Un'attenzione particolare deve essere riservata al rispetto delle rese per ettaro in
funzione delle superfici vitate iscritte. Si
ricorda infatti che gli albi di tutte le Doc del
Friuli Venezia Giulia sono attualmente costituiti sotto forma di iscrizione provvisoria
in attesa che un organo di controllo - che
la Regione non ha ancora individuato –
provveda ad effettuare gli accertamenti
in campo per convalidare l’iscrizione. Ciò
significa che sino a tale verifica la responsabilità circa la corrispondenza dei vigneti
ai requisiti previsti da disciplinare (superficie dichiarata, purezza varietale, densità
d’impianto, sistema di allevamento) ricade
integralmente sul produttore; responsabilità assunta all’atto dell’aggiornamento della
dichiarazione delle superfici vitate (modello B1).
vitivinicolo . numero 9 . settembre 2008 . pagina 13
presentazioni viniche senza prezzo garantito
PER IL ritiro delle vinacce
d i Marc o M a lis o n
. Com’è noto in base alla vecchia Ocmvino tutti produttori erano obbligati a
consegnare alle distillerie la totalità delle
vinacce e delle fecce prodotte e, a fronte
di questi conferimenti, veniva garantito
loro per legge un prezzo minimo di 0,995
euro per grado. A sua volta il distillatore
poteva contare su un aiuto comunitario
pari a quasi 0,40 euro per grado, per cui,
mediamente, il costo netto della “materia prima” risultava per lui pari a circa
0,60 euro al grado, franco distilleria.
La nuova Ocm vino riforma in modo sostanziale il sistema di aiuti alla distillazione. Di fatto, pur mantenendo il divieto di
pressatura delle fecce e di rifermentazione delle vinacce, concede ampia discrezionalità agli stati membri circa le modalità di assolvimento delle c.d. “prestazioni
viniche” e contempla per i sottoprodotti
della vinificazione utilizzi alternativi alla
distillazione quali il compostaggio o utilizzi energetici. Contemporaneamente però
sono stati eliminati tanto il prezzo minimo
garantito ai conferitori di vinaccia quanto
l’aiuto ai distillatori per la produzione di
alcol da bocca. È stato invece istituito un
aiuto per la produzione di alcol grezzo ad
usi industriali riconoscendo al produttore
solo un risarcimento forfetario dei costi
di trasporto in distilleria pari a 1,6 euro/
ql indipendentemente dal grado e dalle
distanze percorse.
In chiusura della scorsa legislatura il
Ministero per le politiche agricole ha notificato alla Commissione europea la volontà dell’Italia di mantenere l’obbligo di
distillazione dei sottoprodotti e si attende
a breve un decreto che disciplini organicamente la materia in ambito nazionale.
Così, mentre la vendemmia è già iniziata, restano alcune perplessità. Anzitutto
è da rilevare che nessuno dei distillatori
in Friuli Venezia Giulia è in grado di produrre alcol grezzo (gradazione minima
92%vol). Dalle ricerche effettuate pare
che l’impianto più vicino sia in provincia
di Treviso; altrimenti bisogna scendere
fino nel ravennate. Chiaro che – considerato il misero rimborso dei costi di trasporto - nella generalità dei casi questa
soluzione è economicamente improponibile. Ma soprattutto è evidente che in
queste condizioni le distillerie possono
permettersi di fissare qualsiasi prezzo di
ritiro – teoricamente anche pari a zero –
potendo comunque contare sulla disponibilità della materia prima.
Non vogliamo certo mettere in dubbio
la professionalità dei distillatori né tanto
meno disconoscere che, nel corso degli
anni, si sono consolidati rapporti di collaborazione tra cantine e distillerie che
puntano alla produzione di grappa di
alta qualità. Tuttavia l’esperienza insegna che alla lunga è sempre la legge del
mercato a prevalere e secondo Coldiretti
è al di fuori di ogni logica del diritto voler
imporre ai produttori di cedere la vinaccia quando il prezzo può essere fissato
unilateralmente dall’acquirente.
Fortunatamente alcune soluzioni esistono e la Regione in questo senso può
fare molto. Il piano nazionale di sostegno
prevede infatti che, su motivata richiesta
dell’amministrazione regionale, i produttori possano essere esonerati dalla
consegna in distilleria a causa di oneri
sproporzionati a loro carico. Ma secondo Coldiretti la soluzione più efficace –
anche per riportare il negoziato in una
logica di libera contrattazione del prezzo
– resta quella di elevare a 1000 ettolitri
il limite di produzione annua al di sotto
della quale è consentito ai produttori il
c.d. “ritiro sotto controllo” (distruzione
delle vinacce in campo e/o in concimaia
previa comunicazione all’ICQ) assicurando altresì che raspi, vinacce, vinaccioli
e fecce non vengano considerati rifiuto
speciale ma devono poter essere smaltiti in campo come normali sottoprodotti
agricoli. Il presidente regionale Dimitri
Zbogar e il direttore Elsa Bigai hanno
scritto all’assessore regionale Claudio
Violino illustrando queste proposte e
chiedendo un suo autorevole ed urgente
intervento presso il Ministro Luca Zaia.
pagina 14 . numero 9 . settembre 2008
. economico
piano faunistico regionale
osservazioni entro il 7 ottobre 2008
di A n d re a L u g o
. Con la Delibera n. 1264 del 26 giugno
2008 la Giunta regionale ha adottato in via
preliminare il Piano faunistico regionale
(Pfr) così come stabilito dall’art. 8 della legge regionale 6 marzo 2008, n. 6. Gli obiettivi
che si propone di raggiungere il Pfr sono la
tutela, la conservazione, la riproduzione e il
miglioramento della fauna selvatica e della
biodiversità oltre alla gestione del patrimonio
faunistico e del prelievo venatorio nel rispetto del principio della pari dignità di ogni forma di esercizio venatorio e nel rispetto delle
culture, della storia, degli usi, delle tradizioni
e dei costumi del Friuli Venezia Giulia.
Con la pubblicazione del Pfr sul sito web
della Regione si apre la fase di consultazione, durante la quale chiunque vi abbia interesse può far pervenire, entro il termine del
7 ottobre 2008, proprie osservazioni.
A tal fine è possibile inviare documenti in forma elettronica al seguente indirizzo e-mail:
[email protected].
it, specificando nell’oggetto: “Osservazioni
Pfr”.
Le osservazioni potranno altresì essere inviate a mezzo posta all’indirizzo: Servizio tutela
ambienti naturali e fauna, via Sabbadini 31
– 33100 Udine oppure a mezzo fax al numero 0432.555757. Conclusa la fase della
consultazione si aprirà quella della concertazione con i Distretti venatori e le associazioni
di protezione ambientale, agricole e venatorie maggiormente rappresentative sul territorio regionale. Successivamente il Pfr sarà
sottoposto all’attenzione del Comitato faunistico regionale e infine ci sarà una fase di
confronto con le Province e gli organi gestori
dei Parchi e delle Riserve naturali regionali.
Il Pfr risultante da queste fasi preparatorie
sarà quindi sottoposto a valutazione d’incidenza, a valutazione d’impatto ambientale
(Via) e a valutazione ambientale strategica
(Vas) per poi proseguire il suo iter di approvazione definitiva.
Come Coldiretti abbiamo costituito un gruppo di lavoro che ha il compito di porre delle
osservazioni al Pfr, segnalare eventuali incongruenze e soprattutto proporre delle modifiche nell’interesse e a tutela di quella che
è l’attività agricola esercitata nel territorio.
Infatti troppo spesso, soprattutto in questi
ultimi anni, il nostro settore ha dovuto pagare a caro prezzo la mancata applicazione di
un vero e proprio piano di prevenzione dei
danni, emblematico al riguardo quanto successo con i cinghiali, ma non solo. Il problema dev’essere affrontato anticipatamente,
investendo le risorse per un progetto di prevenzione piuttosto che rimediare a posteriori
con una sorta di indennizzo che non è mai
corrispondente al reale danno subito e soprattutto non salvaguarda il lavoro e la dignità degli agricoltori. Attuare un’idonea strategia di prevenzione permetterebbe quindi di
non sperperare ingenti risorse economiche
e di garantire il rimborso a quegli agricoltori,
ma a quel punto dovrebbero essere pochi,
che comunque sarebbero colpiti dai danni
arrecati dall’avifauna. E’ quindi di notevole
importanza predisporre un Pfr che preveda un’oculata programmazione e gestione
faunistica basata anche su interventi di contenimento numerico insieme alla messa in
opera di strumenti e accorgimenti capaci di
impedire alla fauna selvatica di alimentarsi a
spese delle colture agricole.
Al fine di predisporre un Pfr che vada nella
direzione indicata, potete inviare osservazioni, suggerimenti e quant’altro si ritiene utile
al seguente indirizzo di posta elettronica:
[email protected].
Il Pfr predisposto dalla regione Friuli
Venezia Giulia è consultabile collegandosi al sito della regione (www.regione.fvg.it)
accedendo prima alla sezione “Ambiente e
Territorio” e successivamente digitando su
“Biodiversità”.
psr: domande on-line
d i A n d rea Lugo
. Nell’ottica di giungere alla informatizzazione completa di tutti gli atti amministrativi relativi
al settore agricolo, con il nuovo Psr 2007-2013 anche le domande riferite alle varie misure
attivate saranno compilate esclusivamente tramite la procedura presente sul Sian (Sistema
Informativo Agricolo Nazionale) alla quale deve comunque seguire l’inoltro in formato cartaceo all’organismo attuatore (Ispettorato dell’Agricoltura, Regione, ecc…) come momento
che determina la vera e propria presentazione nei termini. L’inserimento on-line delle domande è comunque sempre dipendente dalla costituzione di un fascicolo aziendale aggiornato, pertanto chiunque sia in procinto di presentare una qualsiasi domanda riferita a una o
più misure del nuovo Psr dovrà innanzitutto accertarsi della completezza dei dati inseriti nel
proprio fascicolo aziendale presente all’interno del Sian.
Attualmente rimangono ancora pochissimi atti amministrativi che hanno una gestione separata dalle procedure presenti nel Sian, ad esempio le richieste per il carburante agricolo
agevolato, ma si confida che a breve anche queste saranno implementate attraverso il Sian
con l’obiettivo di accorciare i tempi per l’assegnazione dei quantitativi di carburante agricolo
agevolato in favore delle aziende agricole.
Ricordando che la scadenza per la presentazione delle domande del Psr riferite all'ammodernamento delle aziende agricole (misura 121), per la migliore valorizzazione economica
delle foreste (misura 122), per l'accrescimento del valore aggiunto dei prodotto agricoli e
forestali (misura 123 - azione 1 e 2), per il sostegno agli investimenti non produttivi (misura
216), per l'imboschimento di terreni agricoli (misura 221) e delle superfici non agricole (misura 223), per la ricostituzione del potenziale forestale e interventi preventivi (misura 226),
per il sostegno agli investimenti non produttivi (misura 227) e la diversificazione in attività
non agricole (azione 1 e 2 della misura 311) oltre agli impianti per energie da fonti alternative (azione 3 della misura 311) sono state tutte prorogate al prossimo 31 ottobre. Ribadiamo
la disponibilità dei nostri uffici a verificare la validità dei dati inseriti nel proprio fascicolo
aziendale e che sono propedeutici alla presentazione dei relativi atti amministrativi.
economico . numero 9 . settembre 2008 . pagina 15
FRIULADRIA CRèDIT AGRICOLE
SEMPRE PIù BANCA DELL'AGRICOLTURA
Coltivatori diretti, imprenditori, società e cooperative agricole
del Friuli Venezia Giulia i soggetti beneficiari
. Banca Popolare FriulAdria, da sempre sensibile alle esigenze dell’agricoltura locale, ripropone un plafond finalizzato all’ottenimento di prestiti di conduzione, ad un tasso
molto competitivo, a favore del mondo agricolo.
Si tratta di finanziamenti in grado di far fronte alle necessità di coltivatori diretti, imprenditori, società e cooperative
agricole operanti nel Friuli Venezia Giulia. I prestiti vengono
erogati con utilizzo di cambiale agraria o di conto corrente
agrario la cui durata massima è fissata, in entrambi i casi,
a 12 mesi. La Banca inoltre ha compiuto un ulteriore sforzo per rendere ancora più snelle le procedure e migliorare
la velocità di risposta.
L’offerta FriulAdria è composita. Alle favorevoli e personalizzate forme di finanziamento si sommano infatti una serie
di servizi specialistici. Viene data la possibilità di usufruire
ins185x135_ok.qxd:185x135_FA
9-04-2008
16:48
del check up finanziario aziendale, al fine di identificare
la più corretta ed idonea struttura finanziaria aziendale.
Ancora, è concessa l’opportunità di riorganizzare la struttura finanziaria aziendale, portando l’indebitamento a breve al medio/lungo periodo, a condizioni particolarmente
vantaggiose. Infine, nel pacchetto è compresa la facoltà
di usufruire di personalizzata copertura assicurativa vita, a
garanzia del rimborso del prestito.
In tutte le Filiali FriulAdria gli operatori del settore potranno
ottenere le informazioni relative a questi finanziamenti oltre a
ricevere un’assistenza completa ed immediata riguardo a tutti
i prodotti ed ai servizi relativi al comparto dell’agricoltura.
Con l’ingresso nel Gruppo Crédit Agricole – da sempre una
delle banche mondiali più sensibili alle esigenze del settore primario – FriulAdria dedica dunque un’attenzione ancora maggiore che in passato alle esigenze delle aziende
del comparto agricolo e conferma il proprio sostegno alle
necessità del settore.
Pagina 1
AgroEconomy
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pagina 16 . numero 9 . settembre 2008
. FISCALE
manovra d'estate
le numerose novità fiscali
di R e n a to N i c l i . R e s p o n sa b i l e fi s cal e Impres a Verde
. Il DL 25.6.2008, n. 112 contenente
“Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica
e la perequazione tributaria” (la così detta
Manovra d’estate) convertito dalla legge 6
agosto 2008 n. 133 ha apportato numerose novità fiscali. Alcuni degli aspetti più
rilevanti sono illustrati di seguito.
LIMITI ALL’USO DEL CONTANTE
Il D.Lgs. n. 231/2007 aveva previsto, a decorrere dal 30.4.2008, il divieto di utilizzo
del contante per importi pari o superiori a
€ 5.000. L’art. 32, comma 1 della Manovra
fiscale d’estate dispone, a decorrere dal
25.6.2008, l’innalzamento di detto limite a
€ 12.500.
Rispetto alla normativa vigente fino al
29.4.2008, in base alla quale il divieto di
utilizzo del contante era previsto per importi
superiori a € 12.500, il nuovo limite trova
applicazione con riferimento alle somme di
importo pari o superiore a € 12.500.
Riepilogando il divieto di utilizzo del contante è stato il seguente:
-- Fino al 29.4.2008: importi superiori a
€12.500;
-- Dal 30.4.2008 al 24.6.2008: importi pari
o superiori a € 5.000;
-- Dal 25.6.2008: importi pari o superiori a
€ 12.500.
LIMITI ALL’USO DEGLI ASSEGNI
La Manovra d’estate ha apportato delle
modifiche anche alla normativa che, a decorrere dal 30.4.2008, disciplina l’uso degli
assegni.
La normativa in esame dispone infatti che,
a decorrere dal 25.6.2008 gli assegni bancari e postali possono essere trasferibili se
emessi per importi inferiori a € 12.500; la
clausola di non trasferibilità trova pertanto
applicazione con riferimento agli assegni di
importo pari o superiore a € 12.500 (anziché € 5.000).
A decorrere dal 25.6.2008 inoltre, non è
più necessario, per ogni girata, indicare il
codice fiscale del girante mentre è confermato l’obbligo di pagare l’imposta di bollo di
€ 1,50 per ciascun assegno trasferibile.
ABROGAZIONE DEGLI ELENCHI
CLIENTI E FORNITORI
È stata disposta l’abrogazione dell’art. 8-bis,
comma 4-bis, DPR n. 322/98 con la conseguente soppressione dell’obbligo di presentazione degli elenchi clienti e fornitori.
Tale novità decorre dagli elenchi relativi al
2008.
Contestualmente è stato modificato anche
il comma 6 del citato art. 8-bis riguardante
le sanzioni per l’omessa, incompleta o non
veritiera presentazione degli elenchi clienti
e fornitori. In merito si evidenzia che la soppressione del regime sanzionatorio si riflette
anche sulle eventuali irregolarità degli elenchi clienti fornitori presentati nel 2007 (relativi al 2006) e nel 2008 (relativi al 2007).
LA DETRAIBILITÀ DELL’IVA DELLE SPESE
PER ALBERGHI E RISTORANTI
La Manovra d’estate ha introdotto rilevanti
novità in materia sia di detrazione dell’Iva a
credito sia di deduzione delle spese relativamente alle somministrazioni di alimenti e
bevande e alle prestazioni alberghiere.
In particolare, è stato rimosso il previgente regime di indetraibilità dell’Iva a credito
previsto in relazione alle somministrazioni
di alimenti e bevande e alle prestazioni alberghiere.
In base alla nuova disposizione, le imprese
ed i lavoratori autonomi possono detrarre
l’Iva a credito relativa alle prestazioni alberghiere e alle somministrazioni di alimenti e
bevande (in ristoranti, pizzerie, bar, ecc.) a
condizione che risultino inerenti con l’attività esercitata.
La detraibilità dell’Iva a credito si estende
anche alle eventuali operazioni accessorie
(ad esempio, lavanderia, parcheggio, telefono/internet relative ad un pernottamento
in albergo) ed anche alle spese alberghiere
e di ristorazione sostenute per le trasferte
dei dipendenti.
Ovviamente la detrazione è ammessa qualora la spesa alberghiera o di ristorazione
sia inerente all’attività esercita.
Così, ad esempio, può essere detraibile l’Iva
relativa alle spese alberghiere o di ristorazione sostenute dall’imprenditore/lavoratore autonomo per le trasferte al di fuori del
territorio comunale presso un cliente o un
fornitore, per partecipare ad una fiera di
settore o ad un convegno, per le trasferte
dei dipendenti, ecc.
Per dimostrare l’inerenza della spesa con
l’attività esercitata, è opportuno allegare alla
fattura eventuale documentazione ulteriore (ad esempio, il biglietto d’ingresso alla
fiera, il depliant del convegno) ovvero annotare sul retro della fattura la motivazione
della spesa (ad esempio, “trasferta presso
la sede del cliente XY”). Per le trasferte dei
dipendenti/collaboratori l’inerenza è desumibile dalla documentazione interna (nota
spese, da cui risulti anche la causale del
viaggio).
Al fine di usufruire della detrazione, è
necessario richiedere l’emissione della
fattura, non essendo sufficiente lo scontrino fiscale “parlante” o la ricevuta fiscale integrata con i dati del cliente (fino ad
oggi utilizzati per documentare tali spese
ai soli fini reddituali).
La nuova disposizione di detraibilità Iva è
applicabile alle operazioni effettuate a decorrere dall’1.9.2008.
LA DETRAIBILITÀ DAI REDDITI DELLE SPESE
PER ALBERGHI E RISTORANTI
Al fine di compensare gli effetti finanziari
derivanti dal nuovo regime di detraibilità
dell’Iva relativa alle prestazioni alberghiere e
alle somministrazioni di alimenti e bevande
è stata prevista la parziale deducibilità delle
corrispondenti spese nell’ambito del reddito d’impresa e di lavoro autonomo.
Per quanto riguarda le imprese è stata inserita la nuova previsione secondo cui le
spese relative a prestazioni alberghiere e
somministrazioni di alimenti e bevande, diverse da quelle sostenute per le trasferte di
dipendenti e collaboratori, sono deducibili
in misura pari al 75%.
Le nuove regole di deducibilità dai redditi si
applicano a decorrere dal periodo d’imposta
successivo a quello in corso al 31.12.2008
(in generale, quindi, dal 2009).
AGRITURISMO . numero 9 . settembre 2008 . pagina 17
agriturismo: attività di campeggio
adempimento e regole da rispettare
di Fabrizio Pressacco . Responsabile servizio agrituristico Coldiretti Friuli Venezia Giulia
. La normativa agrituristica regionale prevede, nelle possibili attività agrituristiche,
l’accoglimento in spazi aperti destinati alla
sosta di campeggiatori o di turisti muniti
di altri mezzi di pernottamento autonomi e
mobili. È chiaro, quindi, che le nostre aziende agricole possono dotarsi, al loro interno,
di spazi dedicati ad accogliere tende, camper e roulotte.
Per le aziende potenzialmente interessate
a tale iniziativa, di seguito riportiamo quali
sono gli adempimenti e le regole da rispettare per l’inizio di questa attività agrituristica.
È doveroso ribadire che tutte le attività
agrituristiche sono attività agricole e quindi
devono essere esercitate dagli imprenditori
agricoli, iscritti nel registro delle imprese e
all’elenco operatori agrituristici della Camera
di Commercio.
Per iniziare l’attività vanno seguite le norme
che troviamo nel regolamento per l’esecuzione della Legge Regionale 25/96 e successive modifiche ed integrazioni (disciplina
dell’agriturismo) all’art.1 punto 3: l’ospitalità
in spazi aperti può essere effettuata predisponendo apposite aree per campeggiatori
o turisti muniti di altri mezzi di pernottamento (camper o roulotte) fino ad un massimo
di venti piazzole e/o unità di sosta.
Per questa attività non è consentita la sosta
per periodi superiori a 210 giorni complessivi e continuativi.
Inoltre è obbligatorio esporre una tabella
sulla quale deve essere riportata la dicitura
Campeggio Agrituristico.
Per quanto riguarda le norme sanitarie
devono essere previsti per ogni piazzola
o unità di sosta, sita sulla terra ferma, almeno 60 mq., compreso in essi lo spazio
per l'automobile. Per una presenza fino a
15 persone, i servizi igienici devono essere costituiti da due gabinetti, due docce, 2
lavabi, 1 lavello, 1 lavatoio, 1 fontanella, 1
vuotatoio di facile accesso preferibilmente
situato all'esterno dei servizi igienici e lontano dalle piazzole di sosta, 1 presa d'acqua
con sufficiente pressione per le operazioni
di pulizia dei servizi igienici e dei mezzi di
pernottamento. Per una presenza fino a
30 persone i servizi igienici devono essere
costituiti da almeno 3 gabinetti, 3 docce, 3
lavabi, 2 lavelli e 2 lavatoi, 1 fontanella, 1
vuotatoio di facile accesso preferibilmente
situato all'esterno dei servizi igienici e lontano dalle piazzole di sosta, 1 presa d'acqua
con sufficiente pressione per le operazioni di pulizia dei servizi igienici e dei mezzi
di pernottamento. I lavabi devono essere dotati di almeno una presa per rasoio.
In prossimità delle piazzole deve essere
prevista una colonnina con possibilità di
attacco per la presa di corrente elettrica.
L'operatore agrituristico non è tenuto a costruire dei servizi igienici appositamente per
il campeggio agrituristico qualora l'azienda
agrituristica ne disponga di idonei rispondenti ai requisiti di cui sopra e accessibili
all'esterno.
Le aziende iscritte all’elenco operatori agrituristici devono, per iniziare l’attività, presentare specifica domanda di autorizzazione in
bollo (14,62 euro), corredata dalla relativa
autocertificazione, presso il comune, dove
si intende svolgere l’attività, il quale provvederà entro trenta giorni dal ricevimento a
rilasciare, qualora ricorrano le condizioni, la
relativa autorizzazione.
L’Associazione è a disposizione per i soci
allo 0432 595804 o tramite e mail:
[email protected].
terranostra
l'associazione per l'agriturismo della Coldiretti
. Terranostra è l'Associazione per l'agriturismo, l'ambiente e il territorio promossa dalla Confederazione Nazionale Coldiretti. Costituita
nel 1973, l’Associazione Nazionale Terranostra promuove, sostiene
e diffonde - in un quadro di nuovi ed equilibrati rapporti tra ambiente, agricoltura, turismo e cultura - l'esercizio dell'agriturismo e
la valorizzazione dei mondo rurale, attraverso iniziative ed attività
ispirate alla difesa della natura, del territorio agrario e del patrimonio
paesistico e forestale, al fine di creare migliori rapporti tra uomo ed
ambiente, agricoltura e turismo, imprenditori agricoli e consumatori,
mondo rurale e mondo urbano.
Terranostra promuove ed esegue studi e progetti volti a favorire la
protezione ed il corretto utilizzo del patrimonio naturale, forestale,
paesistico e faunistico. Sostiene lo sviluppo dell'agricoltura mediante
la promozione e l'assistenza alle attività:
-- di ospitalità agrituristica nei fabbricati rurali
-- di somministrazione di pasti e bevande costituiti da prodotti azien-
dali e tipici della zona
-- di organizzazione di attività ricreative, culturali, sportive e faunistico-venatorie nell'ambito aziendale
-- di trasformazione e vendita diretta dei prodotti dell'azienda.
Terranostra promuove e diffonde in agricoltura metodi, tecnologie
e sistemi produttivi ecocompatibili che assicurino un basso impatto ambientale; favorisce l'interscambio culturale tra mondo rurale e
mondo urbano anche mediante l'organizzazione di manifestazioni
culturali, iniziative e sistemi di vendita dei prodotti agroalimentari tipici e di fattoria.
informazioni e adesioni
Associazione Regionale Terranostra Friuli Venezia Giulia
via Morpurgo 34 - 33100 Udine
Telefono 0432.595811 - Fax 0432.595807
pagina 18 . numero 9 . settembre 2008
. UDINE
DIRETTIVA NITRATI
ALLO STUDIO IL PROGRAMMA D'AZIONE
di C la u d i o B re s s a n u tti
. Come ormai tutti sanno, nei mesi scorsi la Giunta regionale ha tre nella prima bozza del Piano, l’obbligo era generalizzato a tutte
individuato con propria delibera come zona vulnerabile da nitrati di la imprese con un utilizzo di azoto (chimico + organico) superiore
origine agricola (Zvn) tutto il territorio dei bacini scolanti nella lagu- alle 6000 unità. Inoltre è stato rivisto, per alcune colture, il limite
na di Marano e Grado. Ne consegue che è stato delimitato il terri- massimo di utilizzo di azoto in base alla suddivisione dell’area in
torio di ben 67 comuni, tutti in provincia di Udine, pari a 175.229 alta e bassa pianura e in relazione all’irrigabilità. Ciò ha permesso
ettari dei quali l’80% è investito a seminativi. Il passo successivo al ad esempio che nei comuni ricadenti nell’alta pianura friulana e
fine di rendere operativa la delibera consiste nella realizzazione e irrigui il limite massimo di azoto per ettaro e per anno fosse portato
successiva adozione del Programma d’ Azione che detta le disposi- dai 300 kg ai 330 kg nel caso di mais da granella e dai 310 kg ai
zioni generali (caratteristiche e dimensionamento delle strutture di 340 kg nel caso di mais ceroso (silomais) in monosuccessione.
stoccaggio, le modalità di utilizzazione agronomica degli effluenti di è stato rivisto anche il periodo di divieto nell’utilizzo dei letami e
allevamento e dei concimi azotati, la gestione del suolo) e gli adem- liquami che inizialmente andava dal 15 novembre al 15 febbraio
pimenti (comunicazione, piano di utilizzazione agronomica, regi- indistintamente per tutte le aree. Nell’ultima versione del piano di
stro dei fertilizzanti azotati) cui devono sottostare le aziende agricole azione questo divieto è previsto dal 1° dicembre al 28 febbraio.
localizzate nella Zvn. In poche parole il programma d’azione disci- A tal riguardo Coldiretti ha richiesto di dare facoltà all’azienda di
plina i criteri e le norme tecniche che le aziende agricole, i cui terre- poter modulare il periodo di sospensione sulla base delle singole
ni ricadono in zona vulnerabile, devono osservare per lo stoccaggio esigenze aziendali mediante comunicazione agli organi competene l’utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento nonchè ti. Il tutto al fine di limitare le problematiche derivanti da un così
dei concimi azotati minerali e degli ammendanti organici utilizzati lungo periodo di divieto. L’aspetto più importante da considerare
su tali terreni. Dal momento della pubblicazione della delibera del rimane comunque quello della dose media di azoto apportato con
26 giugno 2008, che definiva la Zvn, ad oggi, ci sono stati diversi gli effluenti di allevamento che non può superare i 170 kg per ettamomenti di confronto e discussione con la Regione per arrivare a ro e per anno. è comunque possibile superare questo limite in deredigere un Programma d’ Azione che tenga conto dei “diversi gra- terminate superfici agricole coltivate, ma sempre nel rispetto della
di di vulnerabilità”, che preveda una “graduazione dell’intensità dei media aziendale,
programmi d’azione” ma che soprattutto permetta un’applicazione
(segue a pagina 19)
della direttiva tale da risolvere il problema nitrati salvaguardando
contestualmente i due comparti cardine
dell’agricoltura regionale. Nel presente ar- Tabella Distinzione tra alta e bassa pianura dei comuni che ricadono nelle ZVN.
ticolo verranno riportati solamente i conComuni di alta pianura
Comuni di bassa pianura
tenuti essenziali, con le relative modifiche
Moruzzo
Camino al Tagliamento
Artegna
apportate, del piano di azione, rimandando
Carlino
Pagnacco
Bagnaria Arsa
a una successiva nota informativa gli approCervignano del Friuli
Basiliano
Palmanova
fondimenti necessari. Purtroppo, su diversi
Latisana
Bertiolo
Pasian di Prato
Pavia di Udine
Marano Lagunare
Bicinicco
aspetti del Programma d’ Azione, il D.M. di
Pozzuolo
del
Friuli
Muzzana
del Turgnano
Buia
recepimento della direttiva comunitaria ha
Palazzolo dello Stella
Pradamano
Campoformido
precluso ogni possibilità di negoziazione,
Pocenia
Campolongo al Torre
Ragogna
mentre su altre questioni si sono adottati dei
Porpetto
Cassacco
Reana del Rojale
provvedimenti meno invasivi per le aziende
Rive d’Arcano
Precenicco
Castions di Strada
S. Daniele del Friuli
Rivignano
Chiopris-Viscone
coinvolte, soprattutto per ciò che concerne
Ronchis
S.
Vito
al
Torre
Codroipo
l’onere burocratico che pesava su di esse in
Ruda
S. Vito di Fagana
Colloredo di Monte Albano
modo importante già dalla prima stesura in
S. Giorgio di Nogaro
Coseano
S. Maria la Longa
bozza del Programma d’ azione. La novità
Teor
Sedegliano
Dignano
sostanziale del documento è rappresentata
Talmassons
Terzo d’Aquileia
Fagagna
Torviscosa
Tapogliano
Flaibano
dall’introduzione di soglie massime di conVarmo
Tarcento
Gonars
cimazione azotata calcolate per ogni sinLestizza
Tavagnacco
gola coltura e dalla cumulabilità dell’azoto
Magnano in Riviera
Treppo Grande
chimico ed organico. Per l’applicazione deTricesimo
Majano
gli adempimenti a cui devono sottostare le
Trivignano Udinese
Martignacco
Udine
Mereto di Tomba
aziende agricole, si è stabilito che solamente
Visco
Montereale Valcellina
alcune tipologie aziendali saranno soggette
Mortegliano
alla tenuta del registro dei fertilizzanti, men-
UDINE . numero 9 . settembre 2008 . pagina 19
voucher: la fotocronaca degli incontri
LE Aziende hanno dimostrato molto interesse
. Questa fotocronaca evidenzia l'interesse suscitato nei tre incontri organizzati
dalla Coldiretti di Udine sui voucher. Il
primo alla Camera di Commercio, e gli
altri due sul territorio e più precisamente a Premariacco e a Faedis. In tutti la
partecipazione è stata notevole. Gli appuntamenti sono riusciti anche grazie
alla collaborazione e partecipazione dei
funzionari dell'Inps e del servizio paghe
della Coldiretti. Da rilevare che gli incontri sono stati allargati a pensionati e studenti interessati alla raccolta dell'uva.
Nelle due foto sopra il tavoli dei relatori agli incontri
Pubblico all'incontro alla Camera di commercio
Pubblico all'incontro di Faedis
(continua da pagina 18)
Al di là di queste “rifiniture tecniche” appare del tutto evidente che il
Programma d’azione così com’è risulta insufficiente in quanto non modifica la sostanza e non aiuta a superare le problematiche. è indispensabile poter garantire un maggior sforzo al fine di favorire l’utilizzo dei
reflui di allevamento anche da parte delle aziende cerealicole. Sarebbe
auspicabile in tal senso consentire un utilizzo anche minimo di effluenti
(basterebbero 50 Kg di azoto per ettaro) oltre i massimali stabiliti per
coltura, ne trarrebbe beneficio la struttura del terreno e l’azienda zootecnica che non si vedrebbe costretta a monetizzare la possibilità di
spandimento.
Per quanto concerne le misure di sostegno da adottare in favore delle
aziende agricole coinvolte dall’applicazione della direttiva, c’è l’impegno da parte della Regione di mettere in atto tutte le possibilità di intervento previste dal Psr e da altri appositi strumenti regionali che saranno
sottoposti al vaglio delle organizzazioni di categoria nei prossimi mesi.
Va ricordato che il Psr e le altre misure, economicamente parlando,
non godono di ottima salute, le risorse sono limitate e nel caso vengano
utilizzate per questi fini dovrebbero necessariamente essere sottratte
ad altri settori agricoli. Il problema è troppo grande e la coperta è troppo
corta. La sopravvivenza della zootecnia e delle cerealicoltura friulana,
cosi come la presenza di nitrati nelle acque sono problemi collettivi
che andrebbero affrontati con risorse collettive.
in ogni caso il tetto massimo di azoto apportato al campo (azoto di
origine organica + azoto di origine minerale) non può superare quello
stabilito per coltura e calcolato in funzione della precessione colturale.
A tale proposito verranno predisposte apposite tabelle che riporteranno
i valori massimi per coltura.
Come anticipato la tenuta del registro dei fertilizzanti in forma semplificata sarà obbligatoria solo per le aziende zootecniche ricadenti nella
Zvn aventi obbligo di presentazione del Pua completo (Piano di utilizzazione agronomica). A titolo esemplificativo, sono interessate tutte le
realtà zootecniche con produzione di azoto di origine zootecnica superiore alle 6000 unità. è stato eliminato invece il cosiddetto Paf (Piano
agronomico di fertilizzazione) che doveva essere compilato e presentato alla Pubblica Amministrazione entro il 31 marzo di ogni anno.
è doveroso sottolineare che per alcune realtà aziendali si dovranno
ripresentare o integrare le comunicazioni già depositate presso le amministrazioni comunali per potere procedere alla distribuzione degli effluenti di allevamento nella prossima campagna agraria. A tal riguardo,
non appena il Programma d’azione sarà operativo, tutte le aziende interessate saranno contattate dai nostri uffici al fine di fornire le adeguate
informazioni e predisporre la documentazione prevista dalla normativa.
pagina 20 . numero 9 . settembre 2008
. UDINE
che bistecca mangiamo?
a pozzuolo un incontro per capire
di R ita N a s s i m b e n i
. A Pozzuolo, si è svolta la dodicesima
edizione della Sagra dello struzzo. Il programma, molto intenso, ha previsto due
fine settimana all’insegna della gastronomia per degustare piatti a base di struzzo
allevato nelle aziende della zona e rigorosamente controllato. Un successo, ma,
oltre che di carne di struzzo, si è parlato
anche di carne bovina.
La Coldiretti, come ogni anno, ha promosso nell’ambito della sagra un convegno
dedicato a problematiche delle varie tipologie di allevamento, il 31 luglio si è parlato dell’allevamento dei bovini da carne. Il
sindaco, Mario Greatti, ha portato il saluto
dell’amministrazione di Pozzuolo.
Moderatore del convegno è stato il giornalista Adriano Del Fabbro.
Daniele Marangone, presidente della consulta di zona della Coldiretti, ha ricordato
il ruolo della nostra organizzazione per
promuovere le produzioni locali e individuare nuove opportunità di reddito per i
nostri imprenditori. Ha evidenziato anche
che, con la pubblicazione del regolamento Ue del 23 aprile 2008 si è conclusa la
vicenda del “ morbo della mucca pazza”.
Finalmente si potrà commercializzare la
classica bistecca con osso ottenuta da
animali di età superiore ai 30 mesi che
tornerà ad essere liberamente gustata dai
consumatori. La decisione del 28 aprile 2008 è un riconoscimento del lavoro
degli allevatori che investendo in qualità,
tracciabilità, sicurezza dei prodotti hanno
praticamente portato alla scomparsa del
fenomeno Bse e favorito il successo delle
razze storiche italiane, tra le quali rientra
la pezzata rossa italiana, la cui carne è
particolarmente apprezzata.
Edi Piasentier, dell’Università di Udine, ha
svolto una lunga ed esauriente relazione
sugli allevamenti di bovini da carne, sul
mercato della carne bovina, il comportamento di acquisto dei consumatori, le
qualità della carne, la tracciabilità, l'etichettatura, il marchio. Ha evidenziato alcuni dati del comparto friulano, presenti
110.000 bovini di cui 1,5% vitelli, 6%
vitelloni ed ogni anno si macellano circa
Uno dei relatori durante l'incontro
Pubblico in sala
50.000 capi.
Luigi Silvestrelli, tecnico dell’Associazione Nazionale Allevatori Pezzata Rossa
Italiana – Anapri -, nel suo intervento ha
evidenziato il legame tra la pezzata rossa ed il Friuli dal 1870 ai nostri giorni e
sottolineato l’importanza della duplice attitudine latte e carne, con produzioni di
notevole qualità. Le iniziative per la sua
promozione da parte dell’associazione si
basano su tre presupposti fondamentali:
garanzia sanitaria, disciplinare produttivo,
controllo da parte di un ente terzo. Come
testimonianza aziendale è intervenuto
Paolo Paravano, un giovane imprenditore, ha descritto la sua scelta di produrre e
vendere direttamente la carne, allevando
capi di pezzata rossa italiana, soddisfacendo il consumatore e garantendo così
un reddito all’azienda.
Ha concluso la serata Franco Moras, presidente dell'Anapri, che ha evidenziato
la necessità di una politica più sensibile
verso gli allevatori ed una promozione più
puntuale per incentivare il consumo di
carne dei nostri allevamenti.
UDINE . numero 9 . settembre 2008 . pagina 21
alla sagra paesana di fauglis
la miglior frittata della bassa friulana
d i Ri ta N a s s im be ni
. A Fauglis, nell'ambito della 30a sagra
paesana, si è svolto il concorso per le
migliori frittate preparate elaborando
ricette tradizionali ed utilizzando ingredienti locali. Organizzatrici sono state le
donne di Coldiretti (Donne Impresa) che
hanno inserito la serata all' interno dei
progetti di educazione alla Campagna
Amica e di informazione alimentare, con
una particolare attenzione ai bambini.
La frittata è un piatto che, anche se non
rientra tra i piatti dell'alta gastronomia, è
un cibo eccellente sopratutto dal punto
di vista nutrizionale perchè unisce ai numerosi pregi del suo ingrediente di base,
l'uovo, quelli che derivano dai tanti ingredienti con cui si può preparare, ad
esempio verdure di stagione, ottenendo
così un piatto gustoso e sempre diverso.
La frittata è spesso messa sotto accusa
per la presenza di colesterolo e di grassi.
In realtà un giusto consumo di uova ( 2 4 alla settimana) dovrebbe essere compreso nella dieta delle persone sane. Un
alto contenuto di colesterolo nel sangue
dipende solo marginalmente dalla quantità introdotta con gli alimenti e il valore delle proteine contenute nell'uovo è
molto elevato.
Alla realizzazione della serata hanno collaborato l’Associazione culturale ricreati-
Il gruppo di giovani cuochi di Campagna Amica che ha ben figurato nella preparazione delle frittate
va di Fauglis e le Lady Chef che hanno
coordinato e animato l’evento. Il concorso gastronomico che prevedeva due sezioni, quella dei bambini e quella delle
donne, ha coinvolto tutto il pubblico presente alla sagra, in particolare ha colpito
la spontaneità dell’esibizione dei mini
cuochi, che hanno saputo realizzare le
frittate utilizzando le uova con ingredienti tradizionali. Anche le donne sono riuscite ad ottenere delle ottime prestazioni. Alla fine della serata una giuria che
aveva tra i suoi componenti anche il presidente regionale dei cuochi Germano
Pontoni ha valutato le frittate preparate
dai bambini e dalla donne, esprimendo
giudizi positivi sia per la presentazione
che per il gusto. Tutti sono stati premiati. Il ricavato dalla vendita delle frittate è
stato devoluto in beneficenza. La serata
ha valorizzato in particolare i bambini
ma ha anche mantenuto l’obiettivo di
Coldiretti di conoscenza ed utilizzo dei
prodotti locali.
GIORNATA DEL PENSIONATO E DELLA FAMIGLIA
TRICESIMO . DOMENICA 26 OTTOBRE . RISTORANTE BELVEDERE
programma:
-- ore 10.30 S. Messa celebrata dal consigliere ecclesiastico don Gianni Molinari
-- saluti dei dirigenti ed interventi delle autorità
-- seguirà il pranzo sociale e intrattenimento con musica
INFORMAZIONI:
-- possono partecipare familiari e amici dei soci
-- prenotazioni: entro giovedì 16 ottobre
-- quota di partecipazione euro 27,00 a persona (iscrizioni in tutti gli uffici zona o alla segreteria provinciale pensionati)
-- a disposizione due pullman-transfert con partenza da Villa Santina e da S.Pietro al Natisone, (le tappe intermedie verranno comunicate successivamente)
pagina 22 . numero 9 . settembre 2008
. PORDENONE
MULTIFIERA CON EXPO ECONOMIA coldiretti e ccia
UNA SINERGIA SULLA PROMOZIONE del TERRITORIO
. La Coldiretti di Pordenone ha partecipato alla 62a
edizione di Multifiera. La presenza rispetto agli altri
anni è stata diversa. Le categorie, infatti, si sono
presentate in un unico stand con la Camera di
commercio in uno spazio dedicato e denominato
Expo economia.
Cesare Bertoia
È stata un’esperienza positiva. Questo è motivo ed
è un segnale che dimostra la volontà di lavorare in sinergia. Di
voler promuovere il territorio economicamente insieme. Ognuno
nell’ambito del proprio settore e con il proprio ruolo, ma adottando un “gioco di squadra” potrà dare di più rispetto ad un ruolo
svolto singolarmente.
E proprio restando in tema di Multifiera, voglio ricordare l’evento
(riportato nelle pagine successive) che ha riguardato la presentazione della guida alla vendita diretta.
Anche questa è stata un’occasione speciale. La prima guida del
genere in provincia di Pordenone. Siamo orgogliosi di questo.
Penso e credo che Coldiretti, il comparto agricolo e tutto il sistema economico abbiano bisogno di queste iniziative. Abbiamo il
bisogno di farci conoscere, di valorizzare la nostra produzione e
Gli spazi Coldiretti e Cciaa allo stand Expo economia a Multifiera
di capire quali sono le esigenze del mercato e dei consumatori.
Dobbiamo essere attenti a cogliere i bisogni. Senza tentennamenti dobbiamo cogliere le opportunità. Non possiamo stare più
a guardare, nonostante la globalizzazione ci ponga sempre più di
fronte alle speculazioni e alle difficili condizioni di gestione delle
nostre aziende. Dobbiamo puntare al nostro territorio che molte
volte offre un patrimonio che va adeguatamente valorizzato al
nostro interno e al nostro esterno ed “esportato” fuori dalla nostra
regione nei mercati dove molte volte la nostra produzione non c’è
o è anonima.
Dobbiamo porci degli obiettivi e tra questi dare valore aggiunto
alla nostra produzione perché solo così possiamo dare maggiore reddito alle nostre imprese. Per fare questo, però, dobbiamo
pensare al nostro sistema economico comprese le strutture cooperative che devono essere un punto di riferimento per ottenere
un maggiore valore aggiunto delle nostre produzioni e quindi in
maggiore reddito per le nostre le imprese.
Cesare Bertoia
Presidente Coldiretti Pordenone
PORDENONE . numero 9 . settembre 2008 . pagina 23
incontri informativi sui voucher
interesse e partecipazione delle imprese
. Due sono stati gli appuntamenti organizzati
da Coldiretti sulla sperimentazione dei voucher per pensionati e studenti per la vendemmia 2008 ai quali hanno partecipato tra gli
altri il presidente e il direttore rispettivamente Cesare Bertoia e Roberto Palù, Roberto
Napoletani, dirigente dell’Inps di Pordenone e
Americo Ovan funzionario della sede Inps di
Udine, esperto in materia.
Gli incontri informativi rivolti alle aziende vitivinicole e alle cantine hanno riscosso particolare interesse da parte degli addetti ai lavori.
Considerata la sperimentazione e quindi la
novità della materia in questione, numerosi
sono state le domande poste dagli imprenditori agricoli, quesiti a cui hanno adeguatamente risposto gli esperti dell’Inps. Bertoia e
Palù hanno invece ricordato come i risultati
ottenuti sui voucher siano il frutto dell’azione
di Coldiretti.
Alcuni momenti degli incontri sui voucher
cinghiali: il tar regionale
rigetta il ricorso lac
. La Coldiretti di Pordenone esprime
soddisfazione per la sentenza emessa dal Tar regionale che ha rigettato
il ricorso presentato dalla Lac (lega
per l’abolizione della caccia) rispetto
al provvedimento della regione che
autorizzava l’abbattimento in deroga
di circa 85 capi in 9 comuni della
provincia di Pordenone.
La sentenza del Tar da infatti il via
libera al provvedimento regionale ed agli atti conseguenti emessi dalla Provincia di Pordenone. Il
giudice ha ritenuto che non sussistano i presupposti per sospendere l’esecuzione del provvedimento
impugnato. La decisione accoglie
le argomentazioni espresse dalla
regione che riguardano soprattutto
la diversità esistente fra il provvedimento impugnato ed i precedenti
su cui il Tribunale amministrativo si
era già espresso a favore, peraltro,
delle tesi della Lac.
Gli abbattimenti in deroga possono
pertanto continuare fino alla fine del
mese di settembre ai quali si affiancano quelli già in corso con la caccia
di selezione (aperta il 15 maggio) e
a giorni quelli in caccia tradizionale
con l’ausilio del segugio.
Certo è, come più volte affermato,
che non sono gli abbattimenti in deroga a risolvere il problema e neppure i prelievi in periodo di caccia.
è necessaria una gestione venatoria più consapevole e lungimirante
di quella a cui abbiamo assistito in
questi anni. Da parte nostra stiamo
mettendo le mani sulla bozza di
Piano faunistico approvato dalla regione e su quello stiamo facendo le
osservazioni (con il gruppo di lavoro
regionale) che riteniamo opportune
e necessarie a migliorare, nel prossimo futuro, tale gestione.
SICUREZZA
NEI LUOGHI DI LAVORO
Incontri informativi e formativi
La sicurezza nei luoghi di lavoro e dei conseguenti adempimenti normativi non può più
essere considerato solo come obbligo normativo ma deve diventare il nuovo modo di pensare ed agire delle aziende e degli imprenditori, anche agricoli. Allo scopo di informare
le aziende agricole rispetto ai contenuti ed
agli obblighi della normativa, anche in funzione dell’approvazione del Testo Unico sulla
sicurezza, Coldiretti Pordenone organizza i
seguenti incontri nei quali, con la consulenza
della ditta convenzionata, verranno illustrate
le novità della materia ed i rischi potenziali a
cui sono soggette le aziende.
Incontri
Martedì 14 ottobre 2008, ore 20.00
Pordenone – Sede Coldiretti provinciale
Mercoledì 15 ottobre 2008, ore 20.00
San Giorgio della Richinvelda
Rauscedo - Sala Vivai Cooperativi
pagina 24 . numero 9 . settembre 2008
. PORDENONE
a multifiera presentata la guida
alla vendita diretta
di A nt o nio B us o
. Guida alla vendita diretta in provincia di
Pordenone, nelle aziende agricole, nelle
cantine, negli agriturismi. Questo è il titolo della pubblicazione che la Coldiretti
in collaborazione con la Camera di commercio ha presentato nell’ambito della
62a edizione di Multifiera a Pordenone.
Presenti il presidente della Coldiretti e il
direttore rispettivamente Cesare Bertoia
e Roberto Palù, il presidente della
Camera di Commercio Giovanni Pavan e
Luca Motta della Fondazione Campagna
Amica.
Sono intervenuti inoltre il vice presidente
della Regione Luca Ciriani e il vice presidente del consiglio regionale Maurizio
Salvador, l’assessore provinciale Antonio
Pedicini e l’assessore del comune di
Pordenone Loris Pasut.
“La guida – ha detto Bertoia - è una dimostrazione dell’evoluzione dell’agricoltura e delle imprese e ringrazio la Camera
di commercio che ci ha sostenuti e ha
creduto in questa iniziativa. La vendita
diretta è una delle risposte al caro vita di
oggi, ma anche un modo per valorizzare
le produzioni locali e far conoscere il nostro territorio”.
Dello stesso avviso anche il presidente
dell’ente camerale Pavan che ha aggiunto: “troppo spesso – ha affermato - ci dimentichiamo che siamo i primi produttori
di vino in regione e leader in Europa nella
vivaistica. Nello stesso tempo abbiamo
centinaia di imprese agricole che fanno
la vendita diretta e che danno un servizio
ai consumatori. Questo lo dobbiamo comunicare e soprattutto dobbiamo creare
le condizioni perché le imprese possano ricavare maggiore valore aggiunto e
i consumatori – ha concluso - possano
trarre beneficio dalla filiera corta”.
Il direttore della Coldiretti Palù con dei
dati dettagliati ha spiegato come molte volte dal campo alla tavola i prezzi si
moltiplichino in maniera esponenziale.
“La Coldiretti – ha detto – pone questo
problema perché a pagare alla fine sono i
consumatori e le imprese che non ricavano reddito”. Parlando della guida ha poi
Da sinistra: Motta, Bertoia, Pavan, Palù e Ciriani
Pubblico alla presentazione della Guida
spiegato: “vogliamo incentivare il consumo di prodotti locali anche per abbattere
i costi di trasporto e quindi l’impatto ambientale”.
Motta ha quindi ricordato come la fondazione Campagna Amica sia nata da più
emergenze sulla sicurezza alimentare
“Oggi – ha spiegato – è una realtà dove
tutti possono aderire, le imprese agricole
e i cittadini. Vogliamo aumentare la fiducia e il dialogo tra consumatori e produttori, comunicando le eccellenze che nel
nostro Paese sono tante e renderle disponibili e fruibili, con un occhio di riguardo
- ha concluso – all’ambiente, agli stili di
vita, all’energia, per far crescere la consapevolezza e la cultura ai consumi”.
Infine Ciriani, Pedicini e Pasut dopo aver
dimostrato apprezzamento per l’iniziativa
hanno assicurato l’attenzione delle istituzioni nei confronti di progetti che possono
rispondere in maniera ampia così come la
guida della Coldiretti soddisfa da un lato
le imprese e dall’altra i consumatori.
La guida, realizzata in collaborazione
con la Camera di commercio, sarà possibile ritirarla in tutti gli uffici zona della
Coldiretti.
PORDENONE . numero 9 . settembre 2008 . pagina 25
la guida in pillole
Chi l’ha realizzata: La Coldiretti di Pordenone
con la collaborazione della Camera di commercio
Titolo: Guida alla vendita diretta
nelle aziende agricole, nelle cantine, negli agriturismi
Formato: Tascabile (12 x 19 centimetri)
Tiratura: 10.000 copie
I contenuti: La guida è composta da circa 90 pagine di
cui 55 dedicate alla descrizione delle aziende. La pubblicazione è inoltre dotata di un elenco aziende suddivise per
comune in ordine alfabetico per consentire una ricerca più
agevole dei punti vendita. Segue un altro elenco dei prodotti, affiancato dal numero di pagina e quindi delle aziende
dove la stessa tipologia di prodotti possono essere reperiti.
Alla fine ci sono le pagine degli appunti, dove possono essere annotati i dati utili. La guida contiene cento aziende
agricole.
Di queste:
-- 55 propongono prodotti vari (frutta e ortaggi; latte, formaggi e latticini; carni fresche e insaccati; uova e pesce;
succhi, confetture, conserve e miele; distillati);
-- 25 cantine;
-- 20 agriturismi.
Dove reperirla: In tutti gli uffici zona della Coldiretti.
Pordenone Sede Centrale
Viale Dante 12/a 33170 Pordenone
Telefono 0434.239311 – Fax 0434.239313
e-mail: [email protected]
Ufficio Zona Azzano Decimo
Via Albera, 21 33082 Azzano Decimo
Telefono 0434/631874 - Fax 0434/633961
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pagina 26 . numero 9 . settembre 2008
. GORIZIA
AL VIA IL PERCORSO PER I RINNOVI
SI PARTE CON LE ASSEMBLEE DI SEZIONE
di A ld o A m o re . D i re tto re C o l d i re tti G ori z i a
. Dal prossimo mese di ottobre inizierà il
percorso previsto dallo statuto che porterà
alla convocazione dell’Assemblea provinciale per il rinnovo delle cariche sociali
entro il corrente anno.
I prossimi mesi saranno molto importanti
per la vita politico sindacale dell’organizzazione in quanto saranno convocate le
assemblee di sezione che eleggeranno i
consigli direttivi, i presidenti ed i vice presidenti che alla luce delle modifiche statutarie deliberate nell’assemblea del luglio
scorso, faranno automaticamente parte
dell’assemblea della federazione provinciale con diritto di voto.
Raccomando a tutti gli associati di essere
presenti alla propria assemblea di sezione perché è l’espressione più importante della partecipazione dei soci all’attività
dell’organizzazione, in quanto la sezione
ha il compito di rappresentare alla federazione le esigenze territoriali e in linea con
gli obiettivi generali dell’organizzazione, al
proprio livello si confronta con le istituzioni
e gli enti economici locali. In una prospettiva futura raccomando di garantire all’in-
terno dei nuovi consigli di sezione una
presenza significativa di donne e giovani,
attraverso i quali si potranno coinvolgere
le famiglie diretto coltivatrice nella loro interezza.
Stiamo vivendo un particolare momento
di difficoltà per l’intera società di questo
paese, alle grave situazione economica finanziaria mondiale, si sommano le debolezze strutturali, amministrative e burocratiche dell’Italia che impediscono al nostro
Paese di poter crescere al livello degli altri
paesi europei.
Questa realtà però non ha impedito all’agricoltura di assumere sempre più un ruolo
centrale, in quanto le paure alimentari che
prendono i consumatori possono trovare
una risposta positiva solamente con un
rapporto corretto di fiducia tra i produttori
e i consumatori.
Proprio per dare concretezza a questa esigenza, Coldiretti ha promosso la
Fondazione Campagna Amica che dovrà
diventare la casa comune di chi produce
e di chi consuma.
Tutte le più recenti iniziative politiche sin-
nuovo prefetto
a gorizia marrosu
. Nello scorso mese di agosto ha concluso la sua permanenza alla guida della Prefettura di Gorizia il dottor Roberto De
Lorenzo che è stato chiamato dal Ministero degli Interni ad
assumere altro incarico di grande responsabilità. Durante la
sua permanenza a Gorizia De Lorenzo è stato sempre attento
alle problematiche delle categorie economiche provinciali e
conoscitore del settore agricolo. A lui indirizziamo un sentito
ringraziamento per il lavoro svolto.
Dal 26 agosto la dottoressa Maria Augusta Marrosu ha assunto le funzioni di Prefetto della provincia di Gorizia, dove
nel recente passato ha svolto il ruolo di Presidente della
Commissione territoriale per i rifugiati.
A lei vanno le nostre congratulazioni per la nomina ed i nostri
auguri per un buon e proficuo lavoro nell’interesse dei cittadini
goriziani. A breve ci incontreremo con la dottoressa Marrosu
per rinnovarle personalmente le nostre felicitazioni e per rappresentarle la realtà agricola della provincia di Gorizia.
dacali di Coldiretti sono state intraprese
con l’obiettivo di realizzare prodotti legislativi tendenti a valorizzare, salvaguardare e
distinguere le produzioni di qualità della
nostra agricoltura, unica risposta possibile
per garantire un futuro alle nostre imprese. La realizzazione di questo progetto richiede però una forte condivisione e coinvolgimento degli imprenditori agricoli soci
di Coldiretti, iniziando proprio con il dare la
disponibilità a far parte dei consigli direttivi
sezionali. Invito pertanto tutti gli associati
di Coldiretti che aspirano a diventare dirigenti di questa organizzazione che ha
un progetto ambizioso per far diventare
l’agricoltura italiana un settore dove possano trovare soddisfazioni economiche
le imprese agricole e garanzia sulla salute alimentare i consumatori, a segnalare
il proprio nominativo al proprio ufficio di
zona oppure alla sede provinciale (David
Mucci tel: 0481.581825) entro la data di
convocazione della rispettiva assemblea
sezionale.
questura
tozzi subentra a gatti
. Nello scorso mese di luglio ha concluso la sua permanenza
alla guida della Questura di Gorizia il dottor Claudio Gatti.
Non abbiamo avuto molte occasioni di incontrare il Questore
Gatti, anche per la sua breve permanenza a Gorizia, a lui indirizziamo il nostro ringraziamento per il lavoro svolto a favore
del territorio.
Al suo posto è subentrato il dottor Antonio Tozzi che dal mese
di luglio ha assunto le funzioni di Questore della provincia di
Gorizia.
A questo nuovo incarico, la Coldiretti rivolge le più vive congratulazioni per la nomina ed i nostri auguri per un buon e
proficuo lavoro a favore nell’interesse dei cittadini goriziani e
di tutto il territorio provinciale.
Nel più breve giro di tempo, organizzeremo un incontro con
il nuovo Questore per rappresentargli la realtà agricola della
provincia di Gorizia, i problemi ma anche i numerosi punti forti
del nostro settore.
GORIZIA . numero 9 . settembre 2008 . pagina 27
presentato il pit
dolegna il collio a 7 stelle
di Pao lo C a ppe lli
. È stato presentato alla presenza dell’assessore regionale all’agricoltura dottor Violino
ed alla pianificazione Federica Seganti il
piano di intervento territoriale, così come
previsto dal nuovo piano di sviluppo rurale:
Dolegna il Collio a 7 stelle.
Nel corso della presentazione, che si è
svolta nei locali di un noto locale della
zona, erano presenti oltre che i due assessori regionali, il sindaco di Dolegna Crosato,
il direttore della Coldiretti di Gorizia Aldo
D'Amore, il coordinatore del Ciase Loris
Merlino ed il professore, docente presso la
Facoltà di Agraria di Udine, Mario Gregori.
Nel suo intervento il Sindaco di Dolegna
Crosato ha voluto sottolineare l’importanza
dell’intervento previsto che vede coinvolte
13 imprese della zona, per un impegno
finanziario per oltre 3.5 milioni di euro. Il
sindaco Crosato ha evidenziato come l’Amministrazione comunale si è fatta parte attiva del progetto che non vuole – ha detto il
sindaco – essere un soggetto passivo nella
crescita del proprio territorio, ma piuttosto
vuole governare anche attraverso mirati e
specifici interventi.
Nello specifico il sindaco ha ricordato l’impegno per la realizzazione di un’area di sosta per i camper e un impegno finanziario
per la realizzazione di un’attività di promozione del territorio.
Il direttore della Coldiretti di Gorizia ha ringraziato il sindaco per la fiducia accordata
alla struttura Coldiretti su questa iniziativa.
D’Amore ha sottolineato la grande novità
introdotta dai Piani di intervento territoriale,
ovvero il percorso che le aziende insieme
devono condividere per il raggiungimento
di un obiettivo di sviluppo economico che è
singolo, ma anche e soprattutto di gruppo
e del territorio.
In merito alla progettualità è intervenuto
Gregori.
Da un’analisi della situazione territoriale dal
punto di vista economico e sociale sono
state individuate le criticità e gli obiettivi e
le direttive dello sviluppo aziendale attraverso l’accesso ad alcune misure del Psr,
in particolare la misura 121 (investimento
strutturali) la misura 132 (sostegno ai siste-
Un momento della presentazione del piano territoriale
mi di certificazione della qualità) la misura
133 (sostegno alle associazioni di produttori per l’informazione e la promozione dei
prodotti di qualità) oltre che la misura 311
(legata alla ospitalità agrituristica e fattoria
didattica).
Gregori, ha illustrato gli obiettivi tra i quali oltre allo sviluppo delle singole aziende
sono stati ricordati la valorizzazione del ter-
ritorio, l’offerta di servizi alla mobilità turistica e l’avvio di azioni di marketing attraverso
una neonata associazione delle aziende
coinvolte nel progetto.
In chiusura l’assessore nel suo intervento
ha apprezzato il lavoro svolto dai diversi
soggetti coinvolti nel progetto richiamando
la necessità di rafforzare il ruolo dell’impresa agricola nel territorio.
GIORNATA DEL RINGRAZIAMENTO
09 NOVEMBRE 2008 – ROMANS D’ISONZO
Come è ormai tradizione, anche quest’anno la Coldiretti di Gorizia vuole celebrare la giornata provinciale del Ringraziamento. Un momento sempre molto
atteso e sentito dai nostri Coltivatori Diretti, che offre loro un’occasione di
particolare socializzazione e riflessione sulla faticosa annata agraria appena
trascorsa. Quest’anno, la Sezione Coldiretti di Romans d’Isonzo si è proposta di organizzare la Giornata Provinciale del Ringraziamento domenica, 09
novembre 2008 all’interno dei festeggiamenti per la fiera di Santa Elisabetta
che viene organizzata per il 175° anno. Ci saranno diverse manifestazioni che
ci vedranno impegnati nella settimana dal 09 al 17 novembre p.v, tra queste
teniamo in particolare considerazione la mostra fotografica che vuole rappresentare lo sviluppo delle imprese agricole nel dopo guerra.
Per la buona riuscita della mostra chiediamo a tutti gli associati di mettere a
disposizione dell’organizzazione tutte le fotografie che ritengono interessanti
per l’esposizione, resta inteso che tutto il materiale utilizzato sarà restituito
ai proprietari.
Per la consegna del materiale contattare il David Mucci allo 0481.581825
o la signora Rosanna Pillon allo 0481.581811.
pagina 28 . numero 9 . settembre 2008
. GORIZIA
puppetfestival: IL teatro in azienda
a grado e sul collio
di D a vi d M u c c i
. Oltre quaranta eventi – fra spettacoli,
incontri e acrobazie teatrali – si sono
svolti quest’anno alla 17a edizione del
PuppetFestival, di scena a Grado, sui
pendii del Collio e a Gorizia.
L’ente organizzatore è il Cta (Centro regionale Teatro di Animazione e di Figure)
di Gorizia, riconosciuto dal Ministero
dei Beni e delle Attività Culturali come
Teatro di Figura di rilevanza nazionale. Il
CTA svolge dal 1994 un'intensa attività
di promozione e di diffusione del Teatro
di Figura nella regione Friuli - Venezia
Giulia attraverso la produzione di spettacoli per bambini e adulti, e l'organizzazione di rassegne, laboratori, mostre,
eventi. Il PuppetFestival coinvolge ogni
anno artisti, esperti, professionisti e
studiosi di teatro di livello nazionale ed
internazionale, spaziando dalla tradizione delle marionette e burattini al teatro
di ricerca e alle nuove tendenze del settore, articolando spettacoli rivolti sia ai
bambini e alle famiglie che agli adulti.
Quest’anno il Cta in collaborazione con
la Coldiretti di Gorizia ha voluto coinvolgere nella manifestazione anche il
territorio del Collio Goriziano. Le aziende agricole hanno prontamente risposto all’appello, aprendo le loro cantine
al numerosissimo pubblico, composto
da famiglie e appassionati e mettendo
a disposizione degli artisti una cornice
molto suggestiva dove allestire i loro
palchi.
Le aziende agricole nostre associate,
che hanno aderito a questa forma un
po’ alternativa, ma sicuramente efficace di marketing territoriale sono
state: l’Azienda Agricola Gradis'ciutta
(Loc. Giasbana - San Floriano del
Collio), l’Azienda Agricola "Norina Pez"
(Dolegna del Collio) e l’Azienda Agricola
Komjanc (Loc. Valerisce -San Floriano
del Collio). Tutte si sono dichiarate
molto soddisfate per l’organizzazione
dell’iniziativa e per la risposta entusiasta del pubblico. L’appuntamento con il
Puppet festival è quindi già fissato per
la prossima estate!
Komjanc tra due artisti
L'artista e i bambini
L'artista e i bambini
TRIESTE . numero 9 . settembre 2008 . pagina 29
il gal del CARSO
muove i primi passi
di D av i d M u c c i
. Si sono da poco conclusi i primi incontri tra il Gal (Gruppo di azione locale),
gli enti pubblici e le associazioni che
operano sul Carso Goriziano e Triestino.
Il gruppo di azione locale costituitosi a
luglio con lo scopo di svolgere attività
ed iniziative atte a promuovere lo sviluppo, il miglioramento e la valorizzazione
delle risorse locali al fine di stimolare
uno sviluppo durevole ed equilibrato
dell'area omogenea del Carso, ha voluto, prima di redigere il Pal (piano di
azione locale), sentire il parere di tutti
coloro che svolgono una qualsiasi attività sul territorio, sia questa di interesse economico, associativo o culturale.
Questo perché, secondo il parere del
consiglio di amministrazione del Gal,
il rilancio di un territorio deve nascere
dalla base, cioè da chi il territorio lo vive
e ne conosce realmente le criticità e soprattutto le potenzialità. Coinvolgere le
provincie, i comuni, le numerose associazioni culturali, sportive, ambientaliste
e di categoria, le associazioni contadine, la comunanza contadina, gli istituti
bancari ed i consorzi dei produttori, è
l’unico modo per trovare una strada unica e condivisa per rilanciare il territorio
carsico, che ha tantissimo da offrire, ma
al quale da sempre manca un organo
unico e condiviso di coordinamento, capace di ascoltare tutti, e tenere in considerazione le esigenze reali e concrete di
chi il territorio lo vive quotidianamente.
Esigenze che molte volte si presentano
come piccoli interventi, non necessariamente costosi, ma che rendono il terri-
torio più fruibile ed appetibile.
Alla Società Spazio Verde di Padova il
compito di raccogliere tutte le schede
progetto che i vari soggetti interpellati
potranno presentare al Gal entro la fine
di settembre, e a redigere il documento
programmatico (Pal) con tutte le azioni
che si andranno ad operare sul territorio, indicandone anche le eventuali priorità di intervento. Una volta approvato
il documento programmatico, il consiglio di amministrazione del Gal dovrà
presentare le proposte alla Regione, la
quale avrà il dovere di valutarle e decidere l’assegnazione dei fondi per il cofinanziamento dei progetti. Sono previsti
comunque degli incontri pubblici per
dare la maggior trasparenza possibile
all’operato del Gal.
bando contributi cciaa
per le imprese agricole di trieste
di Al do A m o r e . D ir e tto re C o l d i re tti G o ri zi a
. Tutte le imprese agricole con almeno una Unità Tecnico
Economica sita nella provincia di Trieste, le cooperative
agricole di conduzione terreni e le stalle sociali cooperative
agricole, potranno presentare alla Cciaa la richiesta di contributo per interventi di miglioramento ed ammodernamento
aziendale.
L’iniziativa prevede l’erogazione di benefici in forma di contributi in conto capitale, a fronte di spese sostenute successivamente alla data di comunicazione dell’ammissibilità a
contributo. I relativi costi dovranno essere documentati da
fatture ed altra documentazione fiscalmente probatoria con
data successiva alla predetta comunicazione. L’intervento
ammesso a finanziamento dovrà essere realizzato e rendicontato entro i due anni successivi alla data di comunicazione dell’ammissibilità a contributo.
Gli interventi ammissibili prevedono investimenti nelle attività di trasformazione, commercializzazione e valorizzazione
commerciale dei prodotti agricoli, la costruzione, l’acquisizione o il miglioramento di beni immobili, l’acquisto di macchine
ed attrezzature, compresi i programmi informatici, spese generali, quali onorari di architetti, ingegneri e consulenti, studi
di fattibilità, acquisizione di brevetti o licenze.
Il contributo verrà corrisposto con le seguenti percentuali:
• per investimenti effettuati nella commercializzazione e/o
trasformazione di prodotti agricoli: il contributo è pari al 50
% dei costi ammissibili al netto di Iva ed ogni altro onere
accessorio e, comunque, entro il massimale di € 25.000
per ciascuna impresa;
• per investimenti nella produzione primaria in agricoltura,
le percentuali risultano quelle previste dall’art. 4, co. 2 del
Reg. CE n. 1857/2006 (restando comunque nel massimale
dei 25.000 €);
Il volume minimo di investimento per singola domanda è di €
10.000.
Le domande e la relativa documentazione devono essere spedite tramite raccomandata, in busta chiusa, recante all’esterno la dicitura “Bando di concorso imprese agricole 2008” e
sul retro gli estremi di identificazione del mittente, alla Cciaa
di Trieste – ufficio protocollo – piazza della Borsa 14, 34121
Trieste a partire dal 15 ottobre ed entro il 30 novembre
2008.
Per ulteriori informazioni contattare Claudia Bandera – ufficio
tecnico Impresa Verde, al n. 040.631498.
pagina 30 . numero 9 . settembre 2008
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