ANSIA e STRESS nel rapporto del musicista con il pubblico: curare

Transcript

ANSIA e STRESS nel rapporto del musicista con il pubblico: curare
ANSIA e STRESS nel rapporto del
musicista con il pubblico:
curare modificando le credenze.
Dott. Michele Fiori
Psicologo, counselor, arte-terapista, facilitatore PSYCH-K
Il musicista professionista è impegnato in un rapporto di comunicazione e
interpretazione dell’esperienza musicale che svela all’ascoltatore gli aspetti
emozionali, storici culturali e razionali dell’opera musicale.
L’ansia da prestazione può limitare la sua capacità espressiva, introducendo nel
suonare degli elementi estranei e conflittuali rispetto alla musica che interpreta.
Qual è infatti l’origine dell’ansia e dello stress?
Si tratta di risposte dell’organismo alla percezione che abbiamo di una situazione.
Ad esempio quando il rapporto tra ciò che crediamo di poter fare e ciò che crediamo
necessiti in una situazione è sbilanciato, percepiamo la situazione come
“stressante”.
Ciò si definisce generalmente come ansia da prestazione.
Può giocare un ruolo il tema del giudizio altrui o la difficoltà a occupare il proprio
spazio nel contesto della comunicazione.
Lo stress può dipendere anche da un conflitto interno alla persona rispetto al
raggiungimento di un obbiettivo, come acquisire a tutti gli effetti una identità
professionale di musicista.
Il nostro modo di approcciare la situazione del concerto dipende dunque in gran
parte dalle nostre credenze e aspettative, oltre che ovviamente dalla preparazione e
padronanza del mezzo tecnico.
Le nostre credenze possono essere auto-sabotanti, ce ne accorgiamo quando
tentiamo in tutti i modi di raggiungere un obbiettivo ma “qualcosa” si interpone
sempre facendoci fallire.
Le credenze di cui parliamo sono, come è ovvio, al di fuori del campo della
coscienza, spesso non ne siamo consapevoli.
Ma si possono cambiare le credenze inconsce?
La risposta è si, bisogna però conoscere il modo con cui “riscrivere il software” della
nostra vita.
Attraverso delle tecniche innovative come PSYCH-K®, che integrano diversi saperi e
molteplici tecniche terapeutiche, disponiamo di un trattamento breve (poche
sedute) ed efficace.
Andiamo direttamente a conoscere e modificare le credenze e le aspettative
sabotanti, e ciò ha un impatto decisivo sulla nostra vita e sulla nostra efficacia nel
raggiungere i nostri obbiettivi.
E’ necessario secondo noi investire sulle risorse e sulla personalità del musicista,
altrimenti molti talenti non avranno la possibilità di giungere alla loro effettiva
realizzazione artistica.
In questo modo diamo loro la possibilità di essere responsabili del proprio percorso
esistenziale, relazionale, artistico.
Dott.Michele Fiori,
ha condotto delle ricerche sulla formazione delle aspettative, suoi disturbi mentali gravi, sui rapporti tra
arte e terapia, è psicologo clinico e di comunità, counselor, arte-terapista, facilitatore PSICH-K, è direttore
artistico dell’Ass. Cult. Domus de Jana.
Contatti: [email protected], [email protected], www.domusdejana.org