Internazionale Lombardia News
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Internazionale Lombardia News n. 7 – Ottobre 2015 A cura del Dipartimento delle politiche europee e internazionali di cooperazione e migratorie Cisl Lombardia Novembre: per l’UE l’estate fredda dei morti Viene da rileggere oggi la celebre poesia “Novembre” di Giovanni Pascoli per commentare questa strana stagione che sembra caratterizzata dalle fatiche dell’Europa per mostrarsi vitale e per infondere coraggio ai suoi cittadini. [...] Voci dall’Europa e dal mondo » Malala all’ONU promuove la donne e i bambini » Comitati aziendali europei: conferenza 2014 » Le organizzazioni sindacali chiedono la sospensione dei negoziati UEUSA CISL Lombardia Prospettive europee » Insediata la Commissione Europea 2014 – 2019 » Gli ultimi dati UE sulla mobilità dei lavoratori » Oltre due milioni di nuovi permessi di soggiorno nell’UE » Politica di coesione 2009 – 2014: i principali risultati » Le risorse UE per la lotta al cambiamento climatico: i principali progetti finanziati CISL Lombardia Immigrazione e cittadinanza » ANOLF entra nella rete regionale antidiscriminazione » Al via Triton: critiche le ONG italiane ANOLF Lombardia Cooperazione allo sviluppo » La fame nascosta e l’indice globale della fame 2014” » Giornata mondiale del Decent Work 2014 ISCOS Lombardia Inoltre in questo numero: Progetto Repartir: corso di formazione Internazionale Lombardia News n. 7 - ottobre 2014 In primo piano Novembre: per l’UE l’estate fredda dei morti? di Franco Chittolina | 31 ottobre 2014 Viene da rileggere oggi la celebre poesia “Novembre” di Giovanni Pascoli per commentare questa strana stagione europea. La sua poesia, dopo un inizio luminoso (“Gemmea l’aria, il sole così chiaro…”) e l’apertura sommessa della seconda strofa (“Ma secco è il pruno, e le stecchite piante…”), si avviava a concludere con un’ultima strofa dal tono tragico: “Silenzio, intorno: solo, alle ventate,/odi lontano, da giardini ed orti,/di foglie un cader fragile. È l’estate/fredda, dei morti”. Un poco assomiglia questo inizio di novembre alle fatiche dell’Europa per mostrarsi vitale e per infondere coraggio ai suoi cittadini. Luminoso fu per l’Europa il novembre di venticinque anni fa, quando il nove del mese quel Muro di Berlino, che aveva a lungo ferito il continente, venne abbattuto da un popolo in festa, da una parte e dall’altra del mostro di cemento. Sembrò a molti l’alba di un nuovo giorno (“Gemmea l’aria, il sole così chiaro…”): quello di un’Europa finalmente avviata a riunificarsi, cominciando già subito, l’anno seguente, dalla Germania, in attesa di riabbracciare i Paesi reduci dal lungo inverno sovietico già a partire dal 1991. Ci sarebbero poi voluti tredici anni per accoglierne otto di quei Paesi nell’Unione Europea, nell’attesa di far posto ad altri tre nel corso dei dieci anni seguenti. Un ritmo giudicato da molti troppo accelerato, da altri troppo lento viste le attese alimentate nel frattempo e l’impazienza della storia che non stava ad aspettare. Intanto, mentre il mondo cambiava rapidamente, l’UE perdeva vitalità (“Ma secco è il pruno…”), vittima di una crisi economica senza precedenti e responsabile di crescenti frammentazioni e cadute di solidarietà: pagò caro il conto la Grecia e poi via via gli altri Paesi della periferia d’Europa con le loro ferite ancora aperte. E arriviamo ad oggi, a questi primi giorni di novembre. Cinque mesi dopo le elezioni del Parlamento europeo, si sono insediati a inizio mese i responsabili delle principali Istituzioni comunitarie, eletti dai popoli europei o designati dai loro governanti nazionali: dalla presidenza del Parlamento di Strasburgo alla Commissione europea fino alla presidenza del Consiglio dell’Unione. Volge ormai alla fine il semestre di presidenza italiana dell’UE, molto enfatizzato da noi a miopi fini di politica interna senza che molto sia cambiato in Europa. Qualcosa sta cambiando invece – e molto di più potrebbe cambiare – per la zona euro da quando, il 4 novembre, la Banca centrale europea 2 Internazionale Lombardia News n. 7 - ottobre 2014 assumerà la responsabilità della vigilanza centrale del sistema bancario. Ne sappiamo qualcosa in questa nostra Italia, destinataria in materia dell’ennesima brutta pagella. Ai cittadini dell’UE, che da tempo si aspettano un’altra Europa, sembra che si assista “da giardini ed orti, di foglie un cader fragile”. Questo sembrano testimoniare nazionalismi e populismi in continua crescita e l’incrociarsi di alcuni sondaggi di questi primi giorni di novembre. Dal popolo dei risparmiatori italiani forte si leva il lamento sull’euro, sorprendentemente molto meno quello rivolto all’Europa, mentre molto più gravi sono le responsabilità attribuite ai governi nazionali. E cresce una percezione negativa dell’UE di fronte alla crisi e, con essa, la domanda di quanti chiedono che ci sia un maggior coordinamento delle politiche economiche tra i governi dell’area euro per accelerare l’uscita dal tunnel in cui siamo finiti. È il segnale che un filo di speranza ancora c’è: quella di sfuggire a “l’estate fredda, dei morti”, una triste prospettiva che qualcuno teme per l’Unione Europea. 3 Internazionale Lombardia News n. 7 - ottobre 2014 Voci dall’Europa e dal mondo A cura di CISL Lombardia Malala all’ONU Oggi è un onore per me tornare a parlare promuove la donne e i con persone così illustri è un grande bambini che oggi sto indossando uno scialle della dopo un lungo periodo di tempo. Essere qui momento nella mia vita ed è un onore per me defunta Benazir Bhutto. Non so da dove cominciare il mio discorso. Non so cosa la gente si aspetti che dica, ma prima di tutto voglio ringraziare Dio per il quale siamo tutti uguali e ringraziare tutti coloro che hanno pregato per una mia veloce guarigione e una nuova vita. Non riesco a credere quanto amore le persone mi hanno dimostrato. Ho ricevuto migliaia di cartoline di auguri e regali Di seguito il testo integrale pronunciato da Malala Yousafzai (premio Nobel per la Pace 2014) alle Nazioni Unite il 13 luglio 2013, lasciando a ciascuno la propria riflessione, senza ulteriori commenti. da tutto il mondo. Grazie a tutti. Grazie ai bambini le cui parole innocenti mi hanno incoraggiato. Grazie ai miei anziani, le cui preghiere mi hanno rafforzato. E grazie agli infermieri, ai medici e al personale degli ospedali in Pakistan e nel Regno Unito e al «Onorevole Segretario Generale dell'ONU governo degli Emirati Arabi Uniti che mi Ban hanno aiutato a stare meglio e a riprendere le Ki-moon, dell'Assemblea spettabile Generale Vuk presidente Jeremic, onorevole inviato speciale delle Nazioni Unite per l'istruzione globale Gordon Brown, rispettati anziani rispettati e miei cari fratelli e sorelle: Assalamu alaikum (la pace sia con voi, n.d.T). forze. Sono qui per dare tutto il mio appoggio al segretario generale dell'ONU Ban Ki-moon nella sua Iniziativa Globale "Prima l'istruzione" e al lavoro dell'inviato speciale delle Nazioni Unite per l'Educazione Globale 4 Internazionale Lombardia News n. 7 - ottobre 2014 Gordon Brown. Li ringrazio per la leadership Cari fratelli e sorelle, io non sono contro che continuano a esercitare. Essi continuano nessuno. Né sono qui a parlare in termini di a stimolare tutti noi all'azione. Cari fratelli e vendetta personale contro i talebani o sorelle, ricordiamo una cosa: il Malala Day qualsiasi altro gruppo terroristico. Sono qui a non è il mio giorno. Oggi è il giorno di ogni parlare per il diritto all'istruzione per tutti i donna, ogni ragazzo e ogni ragazza che bambini. Voglio un'istruzione per i figli e le hanno alzato la voce per i loro diritti. figlie dei talebani e di tutti i terroristi e gli Ci sono centinaia di attivisti per i diritti umani e operatori sociali che non solo parlano per i estremisti. Non odio nemmeno il talebano che mi ha sparato. loro diritti, ma che lottano per raggiungere Anche se avessi una pistola in mano e lui un e fosse in piedi di fronte a me, non gli sparerei. uguaglianza. Migliaia di persone sono state Questa è il sentimento di compassione che uccise dai terroristi e milioni sono stati feriti. ho imparato da Maometto, il profeta della Io sono solo una di loro. Così eccomi qui, una misericordia, da Gesù Cristo e Buddha. ragazza come tante. Io non parlo per me Questa è la spinta al cambiamento che ho stessa, ma per dare una voce a coloro che ereditato da Martin Luther King, Nelson meritano di essere ascoltati. Coloro che Mandela e Mohammed Ali Jinnah. Questa è la hanno lottato per i loro diritti. Per il loro filosofia della non violenza che ho imparato diritto a vivere in pace. Per il loro diritto a da Gandhi, Bacha Khan e Madre Teresa. E essere trattati con dignità. Per il loro diritto questo è il perdono che ho imparato da mio alle pari opportunità. Per il loro diritto padre e da mia madre. Questo è ciò che la mia all'istruzione. anima mi dice: stai in pace e ama tutti. Cari amici, il 9 ottobre 2012, i talebani mi Cari fratelli e sorelle, ci rendiamo conto hanno sparato sul lato sinistro della fronte. dell'importanza della luce quando vediamo le Hanno anche. tenebre. Ci rendiamo conto dell'importanza Pensavano che i proiettili ci avrebbero messi della nostra voce quando ci mettono a tacere. a tacere, ma hanno fallito. Anzi, dal silenzio Allo stesso modo, quando eravamo in Swat, sono spuntate migliaia di voci. I terroristi nel Nord del Pakistan, abbiamo capito pensavano di cambiare i miei obiettivi e l'importanza delle penne e dei libri quando fermare le mie ambizioni. Ma nulla è abbiamo visto le armi. Il saggio proverbio "La cambiato nella mia vita, tranne questo: penna è più potente della spada" dice la debolezza, paura e disperazione sono morte; verità. Gli estremisti hanno paura dei libri e forza, energia e coraggio sono nati. Io sono la delle penne. Il potere dell'educazione li stessa Malala. Le mie ambizioni sono le spaventa. Hanno paura delle donne. Il potere stesse. Le mie speranze sono le stesse. E i della voce delle donne li spaventa. Questo è miei sogni sono gli stessi. il motivo per cui hanno ucciso 14 studenti obiettivo sparato di pace, ai miei educazione amici, 5 Internazionale Lombardia News n. 7 - ottobre 2014 innocenti nel recente attentato a Quetta. Ed povertà, l'ignoranza, l'ingiustizia, il razzismo è per questo uccidono le insegnanti donne. e la privazione dei diritti fondamentali sono i Questo è il motivo per cui ogni giorno fanno principali problemi che uomini e donne saltare le scuole: perché hanno paura del devono affrontare. cambiamento e dell'uguaglianza che porteremo nella nostra società. Ricordo che c'era un ragazzo della nostra scuola a cui un giornalista chiese: "Perché i talebani sono contro l'educazione dei ragazzi?". Lui rispose molto semplicemente, indicò il suo libro e disse: "I talebani non sanno che cosa c'è scritto in questo libro". Oggi, mi concentro sui diritti delle donne e sull'istruzione delle ragazze, perché sono quelle che soffrono di più. C'è stato un tempo in cui le donne hanno chiesto agli uomini di difendere i loro diritti. Ma questa volta lo faremo da sole. Non sto dicendo che gli uomini devono smetterla di parlare dei diritti delle donne, ma il mio obiettivo è che le Loro pensano che Dio sia un piccolo donne diventino indipendenti e capaci di esseruccio conservatore che punterebbe la combattere per se stesse. Quindi, cari fratelli pistola alla testa delle persone solo per il e sorelle, ora è il momento di alzare la voce. fatto che vanno a scuola. Questi terroristi Oggi invitiamo i leader mondiali a cambiare le sfruttano il nome dell'islam per i propri loro politiche a favore della pace e della interessi. Il Pakistan è un Paese democratico, prosperità. Chiediamo ai leader mondiali che amante della pace. I Pashtun vogliono i loro accordi servano a proteggere i diritti educazione per i loro figli e figlie. L'Islam è delle donne e dei bambini. Accordi che una religione di pace, umanità e fratellanza. vadano contro i diritti delle donne sono Che dice: è un preciso dovere quello di dare inaccettabile. un'educazione a ogni bambino. La pace è necessaria per l'istruzione. In molte parti del mondo, in particolare il Pakistan e l'Afghanistan, il terrorismo, la guerra e i conflitti impediscono ai bambini di andare a scuola. Siamo veramente stanchi di queste guerre. Donne e bambini soffrono in molti modi in molte parti del mondo. Facciamo appello a tutti i governi affinché garantiscano un'istruzione gratuita e obbligatoria in tutto il mondo per ogni bambino. Facciamo appello a tutti i governi affinché combattano il terrorismo e la violenza. Affinché proteggano i bambini dalla brutalità e dal dolore. Invitiamo le nazioni sviluppate a favorire l'espansione delle In India, bambini innocenti e poveri sono opportunità di istruzione per le ragazze nel vittime del lavoro minorile. Molte scuole mondo in via di sviluppo. Facciamo appello a sono state distrutte in Nigeria. La gente in tutte le comunità affinché siano tolleranti, Afghanistan è colpita dall'estremismo. Le affinché rifiutino i pregiudizi basati sulla ragazze devono lavorare in casa e sono casta, la fede, la setta, il colore, e costrette a sposarsi in età precoce. La garantiscano invece libertà e uguaglianza per 6 Internazionale Lombardia News n. 7 - ottobre 2014 le donne, in modo che esse possano fiorire. Noi non possiamo avere successo se la metà del genere umano è tenuta indietro. (Traduzione di Fulvio Scaglione) 01 ottobre INTERNAZIONALI 2014 | ORGANIZZAZIONI |per approfondire – video Esortiamo le nostre sorelle di tutto il mondo a essere coraggiose, a sentire la forza che hanno dentro e a esprimere il loro pieno potenziale. Cari fratelli e sorelle, vogliamo scuole e Comitati aziendali europei: conferenza istruzione per il futuro luminoso di ogni bambino. Continueremo il nostro viaggio 2014 verso la nostra destinazione di pace e di educazione. Nessuno ci può fermare. Alzeremo la voce per i nostri diritti e la nostra voce porterà al cambiamento. Noi crediamo nella forza delle nostre parole. Le nostre parole possono cambiare il mondo, perché siamo tutti insieme, uniti per la causa dell'istruzione. E se vogliamo raggiungere il nostro obiettivo, cerchiamo di armarci con l'arma della conoscenza e di farci scudo con l'unità e la solidarietà. Cari fratelli e sorelle, Il 30 settembre e l'1 ottobre si è tenuta a Bruxelles, presso la sede della CES, l'annuale conferenza sui Comitati aziendali europei non dobbiamo (CAE). Temi di quest'anno sono stati il ruolo dimenticare che milioni di persone soffrono che i CAE possono avere nelle aziende sulla la povertà, l'ingiustizia e l'ignoranza. Non tematica della salute e sicurezza sui luoghi di dobbiamo dimenticare che milioni di bambini lavoro e il ruolo che possono avere nelle fasi sono fuori dalle loro scuole. Non dobbiamo di ristrutturazioni aziendali. dimenticare che i nostri fratelli e sorelle sono in attesa di un luminoso futuro di pace. Ogni anno in Europa sono circa 3 milioni i lavoratori che subiscono un incidente sul Cerchiamo quindi di condurre una gloriosa lavoro con conseguente assenza dal lavoro di lotta contro l'analfabetismo, la povertà e il più di tre giorni. All'interno dei CAE, lo terrorismo, dobbiamo imbracciare i libri e le scambio su temi legati al lavoro che si penne, sono le armi più potenti. Un bambino, applicano a tutti i partecipanti aumenta un insegnante, un libro e una penna possono notevolmente la qualità del dialogo. Infatti, cambiare il mondo. L'istruzione è l'unica gli scambi sulle attività e le condizioni di soluzione. L'istruzione è la prima cosa. lavoro hanno dimostrato di poter raccogliere Grazie". maggiore consenso che le questioni salariali 7 Internazionale Lombardia News n. 7 - ottobre 2014 e occupazionali. Inoltre, discutere le quindi tradursi in pratiche che permettano ai condizioni di lavoro e i rischi per la salute (ad CAE di godere fino in fondo dei propri diritti esempio legati a rumore, relazioni, strumenti di informazione e consultazione all'interno di lavoro) unisce i membri del CAE. Affrontare delle aziende. tali questioni trascende le differenze di dimensioni (ad esempio di sito, situazione economica, legate a specificità locali e nazionali, o riguardanti la cultura del dialogo sociale) e identifica situazioni comuni. Di conseguenza, le questioni che attengono a condizioni di lavoro, salute e sicurezza sono spesso incorporate come oggetto di dialogo in accordi di stabilimento. L’esperienza dei CAE, sia di buone così come di cattive pratiche, mostra che procedure di informazione e consultazione lacunose o parziali minacciano la capacità dei lavoratori di comprendere l'intera dimensione del cambiamento e di impegnarsi in consultazione significativa e anticipazione del cambiamento. Migliorare l'efficacia della partecipazione dei lavoratori, l'informazione Il problema principale è che in diversi casi i e la consultazione è quindi cruciale per CAE vedono una presenza della parte garantire un potenziale di innovazione, il cui datoriale più forte di quella sindacale, con la peculiare valore aggiunto risiede nel fatto conseguenza che la discussione all'interno che essa è il prodotto di un processo dei CAE sia dettata e guidata dai dirigenti decisionale partecipativo. delle aziende e non dai lavoratori, con conseguente minor capacità di impatto sulle politiche di salute e sicurezza. Il potenziale di coinvolgimento dei lavoratori raggiunge il suo punto più alto quando fornisce soluzioni ai conflitti in modo Un maggior grado di sindacalizzazione dei permanente CAE sarebbe sicuramente importante anche principale di tale potenziale si realizza nella sulle questioni riguardanti le ristrutturazioni contrattazione collettiva. aziendali. Come sottolineato anche dalla CES, consolidamento del legame spesso le ristrutturazioni coinvolgimento dei lavoratori sia a livello e decisivo. a L'espressione Pertanto, livello il tra e d’impresa che a livello settoriale, mancano di contrattazione ogni strategia industriale lungimirante che transnazionale e lo sviluppo di un quadro vada al di là della riduzione dei costi. Questo giuridico nonostante l'evidenza che qualsiasi tipo di l'informazione, la consultazione competitività a lungo termine e sostenibile e rappresentanza a livello la relativa riorganizzazione e gestione delle governance a livello europeo, così come per ristrutturazioni aziendali possono essere accordi aziendali transnazionali affidabili ed raggiunti e realizzati con successo solo con il efficaci (TCA) , potrebbe essere considerato contributo attivo e il sostegno della forza come un mezzo importante per favorire lo lavoro, e non contro di essa. Questo deve sviluppo di soluzioni su misura e affrontare le europeo aziendale adeguato per e la organismi di 8 Internazionale Lombardia News n. 7 - ottobre 2014 sfide legate alla gestione del cambiamento, "Sospendere le negoziazioni per l'accordo di soprattutto in una prospettiva preventiva. libero scambio con gli Stati Uniti". Questi sono due degli ambiti dove i CAE Secondo i sindacati, le negoziazioni in atto tra potranno far sentire sempre di più in futuro Ue e Usa per l'accordo di libero scambio ha la propria voce e dove potranno avere un preso la direzione sbagliata. "Le regole di ruolo nel segretezza e la mancanza di trasparenza rappresentare i lavoratori nelle aziende rendono impossibile un confronto pubblico multinazionali. sul tema -si legge nella dichiarazione 01 sempre ottobre più 2014 importante | SINDACATO |per congiunta -. Pochi singoli dettagli, insieme ai rischi che determinano, sono finora emersi e approfondire divenuti di pubblica conoscenza, producendo grande preoccupazione e diffuse critiche". Le organizzazioni Tra i motivi di maggiore preoccupazione vi sindacali chiedono la consumatori, di tutela dell'ambiente e dei sospensione dei sanciti nelle convenzioni dell'Ilo -prosegue la negoziati UE-USA Stati Uniti; tra essi, alcuni sono di importanza sono i differenti livelli di protezione dei lavoratori. "Sei degli otto diritti fondamentali dichiarazione - non sono stati ratificati dagli vitale per i sindacati, riguardano la libertà di associazione, inclusa la protezione legale garantita per l'attività sindacale e il diritto alla contrattazione collettiva". La Cisl Lombardia, con Cgil e altri sette sindacati europei, chiede quindi che le negoziazioni dell'accordo di libero scambio siano sospese e che si stabiliscano nuovi obiettivi. La sospensione dovrà essere usata per ridefinire in modo trasparente il mandato di Alcune delle più importanti sigle sindacali negoziazione Ue, per affermare un approccio europee - CISL Lombardia, CGIL Lombardia, fondamentalmente CGT Rhône-Alpes, Comissiones Obreras e commerciale globale, che abbia l'obiettivo UGT Catalunya, DGB Nieder Sachsen e Baden- della creazione di relazioni commerciali Württemberg, Germani, Germania, SERTUC giuste. Regno Unito, UGT – hanno sottoscritto una dichiarazione congiunta dal titolo 13 ottobre 2014 nuovo | nella SINDACATO politica |per approfondire 9 Internazionale Lombardia News n. 7 - ottobre 2014 Prospettive Europee A cura di CISL Lombardia Insediata la Commissione Europea 2014 – 2019 suo collegio di commissari «per dare all’Europa il nuovo inizio che abbiamo promesso». Tale «nuovo inizio» era stato declinato dal presidente nei dieci punti sui quali era articolato il suo programma di lavoro, presentato in Parlamento nel luglio scorso al momento della sua elezione formale: Rilancio dell’occupazione; Mercato unico del digitale connesso; Un'Unione dell'energia resiliente con politiche lungimiranti in materia di Si è insediata il primo novembre la Commissione Europea presieduta da JeanClaude Juncker, presidente che, per la prima volta nella storia dell’UE, è stato designato dai capi di Stato e di governo e poi ufficialmente investito del mandato (insieme a tutta la sua squadra) dal Parlamento Europeo, «tenuto conto dell’esito elettorale». Sottolineando questo elemento di novità, lo stesso Juncker ha anche ribadito che «le sfide dell’Europa non possono aspettare» e ha cambiamenti climatici; Un mercato interno più profondo e più equo con una base industriale più solida; Un'Unione economica e monetaria più profonda e più equa; Un accordo realistico e equilibrato di libero scambio con gli Stati Uniti; Uno spazio di giustizia e di diritti fondamentali basato sulla reciproca fiducia; Verso una nuova politica della migrazione; garantito l’immediato impegno suo e del 10 Internazionale Lombardia News n. 7 - ottobre 2014 Un ruolo più incisivo a livello mondiale; dai brasiliani (43,5%) per ragioni di studio, e Un'Unione di cambiamento democratico. 01 novembre all’occupazione, seguiti dai cinesi (59,9%) e 2014 dai marocchini (65,5%), turchi (48,7%) e russi (32,7%) per ragioni familiari. | POLITICA |per approfondire Il maggior numero di titoli di soggiorno per ragioni familiari sono stati rilasciati dall’Italia e dalla Spagna; il Regno Unito è di gran lunga il primo Paese per quanto riguarda le ragioni Oltre due milioni di nuovi permessi di soggiorno nell’UE di studio, mentre la Polonia è al primo posto per il rilascio di titoli relativi all’occupazione. 22 ottobre 2014 |per approfondire Gli ultimi dati UE sulla mobilità dei lavoratori Secondo il rapporto Eurostat pubblicato il 22 ottobre scorso, sono stati oltre 2,3 milioni i titoli di soggiorno rilasciati nei Paesi dell’Unione Europea nel 2013, registrando un aumento del 12,5% rispetto al 2012, ma in diminuzione del 7% rispetto al 2008. Nel 2013, il 28,5% dei titoli di soggiorno rilasciati riguardavano motivi familiari, il 19,7% motivi di studio, il 22,7% ragioni economiche e di occupazione e il 29,1% altre Secondo gli ultimi dati resi noti dalla Commissione Europea, nel 2013 sono stati circa sette milioni i cittadini europei che hanno vissuto e lavorato in Paesi Ue diversi dal loro; circa il 3% della forza lavoro dell’UE. ragioni (rifugiati, ragioni umanitarie, minori Il 78% dei cittadini UE in età lavorativa non accompagnati…). Secondo le statistiche residenti e nei rispettivi settori, i cittadini ucraini economicamente attivi ed il loro tasso di hanno beneficiato del maggior numero dei occupazione è pari al 68%, tre punti in un altro Paese, risultano titoli di soggiorno (64,1%) per ragioni legate 11 Internazionale Lombardia News n. 7 - ottobre 2014 percentuali e mezzo in più rispetto al dato essere in calo (dal 48 al 41% del totale, calcolato su chi lavora nel Paese di nascita. passando da un periodo di rilevazione a Ai sette milioni di lavoratori citati sopra, che quello successivo). vivono e lavorano in un Paese diverso da Cresce invece il livello di istruzione: se nel quello di nascita, vanno aggiunti coloro che periodo 2004 – 2009 solo il 27% ha terminato vivono in uno Stato e lavorano in un altro (1,1 un ciclo di istruzione terziario (università o milioni) e i lavoratori distaccati che sono circa PhD), nel periodo 2009 – 2013 la quota sale al 1,2 milioni ogni anno. 41%. Negli ultimi dieci anni si sono sviluppati due Un raffronto tra i dati più recenti e quelli nuovi modelli di mobilità intra – UE: il primo è rilevati prima della crisi (2004 – 2008), pone il risultato del processo di allargamento: si in evidenza rilevanti flussi in uscita dai Paesi registrano importanti spostamenti dagli Stati più colpiti, così come dai Paesi non UE; in dell’UE–12 particolare, negli anni successivi al 2008 si (Francia, Germania, Belgio, Lussemburgo Paesi Bassi, Italia, Regno Unito, sono Irlanda, Danimarca, provenienti dai Paesi del sud (+38%) e Grecia) all’UE–15 Spagna, (ai Portogallo, Paesi citati precedentemente si aggiungono Austria, Svezia e Finlandia). registrati aumenti dei lavoratori riduzioni di quelli provenienti da Romania (33%) e Polonia (-41%). La Relazione della Commissione mette in Il secondo modello di mobilità, sembra invece evidenza i vantaggi della mobilità sia per i alimentato dalla crisi economica con i lavoratori (maggiori opportunità di lavoro, lavoratori dei Paesi più colpiti (in particolare più occasioni di acquisire nuove competenze, quelli dell’area mediterranea) che si spostano miglioramento delle abilità linguistiche e verso nord. quindi Confrontando i dati rilevati nel periodo 2009 – 2013 con quelli del quinquennio precedente, appare evidente come i flussi siano più consistenti verso Germania, Austria, maggiore orientamento internazionale nella ricerca del lavoro), sia per i datori di lavoro (che riescono a coprire un range più ampio di funzioni e competenze). Belgio e Paesi nordici e più ridotti verso la Anche dal punto di vista macroeconomico, la Spagna e l’Irlanda. Negli ultimi anni inoltre, mobilità dei lavoratori ha innegabili aspetti Germania e Regno Unito si sono attestate positivi soprattutto in termini di riduzione come destinazioni principali della mobilità delle disparità occupazionali tra Stati membri intra UE. e di efficiente allocazione delle risorse Coloro che si muovono sono, oggi come ieri, i umane. più giovani, anche se la quota di popolazione A partire da tutti questi dati, la Relazione di età compresa tra i 15 e i 29 anni risulta conferma l’impegno UE per garantire e 12 Internazionale Lombardia News n. 7 - ottobre 2014 progressivamente migliorare la mobilità del sicurezza, devono prevenire lo sfruttamento lavoro, sia con il potenziamento della rete dei lavoratori provenienti da altri Paesi, o il EURES ed il recente varo della rete europea loro utilizzo nell’economia informale». dei servizi per l’impiego, sia con misure che incrementino la trasparenza del mercato del lavoro europeo, in modo da anticipare le necessità delle diverse aree geografiche e settoriali del mercato stesso. di strumenti come lo “European Vacancy Monitor” e l’EU Skill Panorama, pubblicazioni diffuse a cadenza regolare con l’obiettivo di informazioni sulle direttiva sui lavoratori distaccati (96/71 CE), progressivamente rafforzata, che obbliga gli Stati membri a vigilare sull’uguaglianza di trattamento per i lavoratori distaccati e In tal senso, viene sottolineata l’importanza offrire A livello UE può essere fatta valere la tendenze occupazionali, permettendo l’individuazione dei punti critici in termini di mercato del lavoro ed incontro tra domanda e offerta. quelli “autoctoni”. In tema di diritti dei lavoratori, le priorità individuate dalla Relazione attengono alla maggiore informazione, alla rimozione delle barriere che lavorativa, ostacolano nonché la mobilità all’esportabilità dei trasferimenti pensionistici maturati in un altro Paese. Altri strumenti citati come funzionali al potenziamento della mobilità intra UE, sono il quadro europeo di classificazione delle competenze (European Skills, Competences, Qualifications and Occupations – ESCO), e la direttiva sul riconoscimento delle qualifiche professionali, varata nel 2005 e modificata nel 2013 (2013/55). Per contrastare il rischio di “fuga dei cervelli” dai Paesi più poveri o più duramente colpiti dalla crisi, è necessario da un lato creare maggiori opportunità occupazionali in patria, soprattutto per i giovani, ma dall’altro mettere in evidenza il fatto che la mobilità lavorativa è un vantaggio anche per i Paesi di origine, sia per via delle rimesse, sia grazie al La Relazione, si sofferma infine su alcune fatto che, per la stragrande maggioranza questioni sensibili legate al tema della delle persone, la scelta della mobilità mobilità: rischio di dumping sociale, fuga dei lavorativa è temporanea ed al momento del cervelli dai Paesi di origine o disequilibrio dei rientro ricade sull’economia del Paese di sistemi di protezione sociale dei Paesi di origine in termini di competenze e capitale accoglienza, umano. protezione dei diritti dei lavoratori mobili. Per quanto riguarda i rischi di squilibrio dei Le responsabilità relative alla prevenzione sistemi di Welfare dei Paesi di accoglienza, la del dumping sociale competono, si legge Commissione Europea invita gli Stati membri nella relazione, agli Stati membri che a prevenire la mobilità dei lavoratori che rafforzando le normative in tema di salute e risultano poi essere sotto-qualificati rispetto 13 Internazionale Lombardia News n. 7 - ottobre 2014 alle esigenze dei mercati del lavoro dei Paesi fronteggiare improvvisi e massicci arrivi di di destinazione, perché sono proprio questi cittadini di altri Paesi UE. ultimi che, restando disoccupati, rischiano di rendere necessario un surplus di prestazioni 10 OTTOBRE 2014 | INFORMAZIONE SOCIALE |per approfondire assistenziali. Stando però agli ultimi dati, non esiste il rischio del “turismo da prestazioni di Welfare” dal momento che «i lavoratori mobili dell’UE rappresentano una piccola parte della prestazioni popolazione previdenziali che o riceve Politica di coesione 2009 – 2014: i principali risultati assistenziali, poiché si tratta di popolazione giovane ed economicamente più attiva rispetto alla media dei coetanei autoctoni». Secondo uno studio del 2013 finanziato dalla Commissione Europea, “i lavoratori mobili economicamente non attivi hanno una rilevanza contenuta sia sul totale dei beneficiari (meno dell’1% del totale), sia sul budget complessivo delle prestazioni di Welfare”. L’incidenza sul totale dei beneficiari è inferiore all’1% in Austria, Bulgaria, Estonia, Grecia, Malta e Portogallo ed inferiore al 5% in Germania, Paesi Bassi, Finlandia e Svezia). Johannes Hahn, commissario per la Politica In qualunque caso, conclude la Commissione Regionale europea, ha presentato i risultati Europea, gli Stati membri sono invitati a raggiunti nel suo ambito di competenza nel mettere corso del suo mandato. in campo gli strumenti di salvaguardia dei loro sistemi di protezione In primo luogo ha messo in evidenza il «nuovo sociale, con il supporto dell’UE sia in termini approccio» della politica di coesione che di risorse finanziarie (esplicito il riferimento mette al centro i risultati e pone delle al Fondo Sociale Europeo), sia insieme agli precondizioni interventi di Capacity building messi in finanziamenti che non si configurano come campo dai programmi comunitari, al fine di “sussidi” ma come premio alla qualità. all’erogazione dei sostenere le autorità locali che devono 14 Internazionale Lombardia News n. 7 - ottobre 2014 Altro tema trattato è stato la riforma della milioni di euro per la ricostruzione delle zone politica di coesione che diventa strumento di colpite da alluvioni, terremoti e incendi investimento strategico intervenendo velocemente grazie ad una obiettivi Europa di in vista 2020, degli puntando soprattutto sui settori – chiave della crescita (innovazione, ricerca, strategia digitale, legislazione snella ed efficiente. 10 OTTOBRE 2014 | POLITICA DI COESIONE |per approfondire sostegno alle piccole e medie imprese, economia a basse emissioni di carbonio). Secondo Hahn, poi, la politica di coesione ha protetto le città e le regioni dai colpi più duri della crisi, con il sostegno agli investimenti pubblici. Il sostegno della politica di coesione riveste un’importanza capitale in tempi di permanente politica di risanamento di Le risorse UE per la lotta al cambiamento climatico: i principali progetti finanziati bilancio. Altri risultati enunciati dal Commissario sono stati: la difesa e il mantenimento del budget per la politica di coesione, la centralità di obiettivi (che Stati membri e regioni devono fissare chiaramente in maniera anticipata) e qualità dei risultati, lo stretto legame tra politica di coesione e disciplina di bilancio; l’accresciuto ricorso agli strumenti finanziari, il varo dell’Agenda Urbana Europea di alcune importanti strategie macroregionali già varate (Baltico, Danubio, Atlantico) o in fase L’Intergovernmental Panel For Climate Change (IPCC) ha recentemente pubblicato il quinto Rapporto di valutazione delle conoscenze scientifiche in materia di lotta al cambiamento climatico. Una parte del Rapporto è dedicata ai progetti di ricerca finanziati dall’Unione Europea (Sesto e settimo programma quadro ricerca e sviluppo) definiti «essenziali» per l’acquisizione di conoscenze.. di avvio (macroregione Adriatico – ionica e Sono complessivamente nove i progetti UE a macroregione alpina). cui il Rapporto (IPCC) dedica spazio, operativi Infine, è stato sottolineato che tra il 2010 e il su una molteplicità di versanti. 2014 il Fondo di Solidarietà ha mobilitato 1,5 15 Internazionale Lombardia News n. 7 - ottobre 2014 Ad esempio, lo European Project on Ocean Altri progetti finanziati dall’UE si occupano Acidification, 2008-2012 (EPOCA), finanziato rispettivamente del contributi dei ghiacci con 6,5 milioni di euro dal bilancio UE ha continentali al livello del mare (progetto favorito la comprensione delle implicazioni Ice2Sea finanziato con 10 milioni di euro); biologiche, ecologiche, chimiche e sociali dei previsione processi metereologigi che diffondono nell’atmosfera e proiezione dei (progetto fenomeni COMBINE elevate concentrazioni di anidride carbonica (Comprehensive Modelling of the Earth (CO2). il System for Better Climate Prediction and cambiamento climatico impatta fortemente Projection, finanziato con 8 milioni di euro e in senso negativo sull’acidificazione degli UE); prevenzione e riduzione di impatto degli oceani mettendo a rischio interi ecosistemi, incendi in primis la regione artica nel giro di dieci mediterranea FUME) che può contare su anni. risorse UE per 6 milioni di Euro. Del nesso tra qualità dell’aria e cambiamento Infine, il Rapporto IPCC cita anche i progetti climatico, si occupa invece il progetto Climecost e Ampere (focalizzati sull’analisi PEGASO (Pan-European Gas-Aerosol-Climate costo-benefici delle diverse azioni di lotta al Interaction Study, 2011-2015) a cui l’UE ha cambiamento climatico), Wassermed (sulla contribuito con 7 milioni di euro e che ha sicurezza e sulla disponibilità di acqua permesso alla comunità scientifica di avere potabile nell’area mediterranea) e Limits una quadro di come l’inquinamento si (analisi degli scenari e delle strategie di distribuisce riduzione delle emissioni) finanziati ciascuno Il progetto negli dimostra strati più che bassi dell'atmosfera e di come gli agenti inquinanti interagiscono con gli altri elementi chimici, potendo così effettuare previsioni accurate di boschi e foreste nell’area con circa tre milioni di euro di risorse UE. 29 ottobr 2014 | CLIMA ED ENERGIA| per approfondire sull’andamento dei cambiamenti climatici rispetto alla variazione di inquinamento. Immigrazione e cittadinanza A cura di ANOLF Lombardia 16 Internazionale Lombardia News n. 7 - ottobre 2014 privati e di sostenere le potenziali vittime nel ANOLF entra nella rete regionale antidiscriminazione segnalare l’atto discriminatorio. Questa rete non si limita all’immigrazione, ma è fondata su tematiche di genere, di orientamento sessuale, di origine etnica, di nazionalità, di età, di condizioni di disabilità, di religione, con particolare attenzione alle discriminazioni multiple. Questa rete si afferma anche sulla CARTA DEI DIRITTI FONDAMENTALI DELL'UNIONE EUROPEA, nella quale Il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione proclamano solennemente quale Carta dei diritti fondamentali. Anolf Lombardia e quattro Anolf territoriali (Milano, Brianza, Lecco e Brescia) sono entrate a far parte della rete regionale antidiscriminazione. Questa rete regionale, costituita con d.g.r. 1190 del 20.12.2013, promuove e sostiene la nascita di una rete per lo sviluppo di percorsi di prevenzione e rimozione delle discriminazioni, con attenzione alla popolazione particolarmente vulnerabili. Di seguito un estratto: “I popoli d'Europa, nel creare tra loro un'unione sempre più stretta, hanno deciso di condividere un futuro di pace fondato su valori comuni. Consapevole del suo patrimonio spirituale e morale, l'Unione si fonda sui valori indivisibili e universali della dignità umana, della libertà, dell'uguaglianza e della solidarietà; essa si basa sul principio della democrazia e sul principio dello Stato di Un passo importante ed un forte segnale per diritto. Pone la persona al centro della sua la condivisione di una lotta comune a azione istituendo la cittadinanza dell'Unione fianco di enti molto diversi, dagli Enti locali, e creando uno spazio di libertà, sicurezza e agli Organismi di diritto pubblico, fino alle giustizia. Associazioni e ad altri soggetti del Terzo L'Unione contribuisce alla salvaguardia e allo settore. sviluppo di questi valori comuni nel rispetto L’obiettivo è quello di incrementare la della diversità delle culture e delle tradizioni consapevolezza dei popoli d'Europa, nonché dell'identità nell’identificare e e la competenza contrastare l’atto nazionale degli Stati membri e discriminatorio diretto, indiretto e multiplo dell'ordinamento dei loro pubblici poteri a da parte degli operatori dei servizi pubblici e livello nazionale, regionale e locale; essa si 17 Internazionale Lombardia News n. 7 - ottobre 2014 sforza di promuovere uno sviluppo equilibrato e sostenibile e assicura la libera circolazione delle persone, dei servizi, delle merci e dei capitali, nonché la libertà di stabilimento. Al via Triton: critiche le ONG italiane A tal fine è necessario rafforzare la tutela dei diritti fondamentali, alla luce dell'evoluzione della società, del progresso sociale e degli sviluppi scientifici e tecnologici, rendendo tali diritti più visibili in una Carta. La presente Carta riafferma, nel rispetto delle competenze e dei compiti dell'Unione e del principio di sussidiarietà, i diritti derivanti in particolare dalle tradizioni costituzionali e dagli obblighi internazionali comuni agli Stati Il primo novembre ha preso il via l’operazione Triton, che sostituisce Mare Nostrum e che da essa si differenzia per molti asetti. membri, dalla Convenzione europea per la In primo luogo perché Trton è coordinata salvaguardia dei Diritti dell'Uomo e delle dall’Agenzia per il Controllo delle Frontiere Libertà fondamentali, dalle carte sociali (Frontex) adottate partecipazine di 21 Stati europei. dall'Unione e dal Consiglio ed è finanziata grazie alla d'Europa, nonché dalla giurisprudenza della Un’altra Corte di giustizia dell'Unione europea e da nell’estensione delle due operazioni: mentre quella della Corte europea dei diritti Mare Nostrum estendeva il proprio controllo dell'uomo. In tale contesto, la Carta sarà delle acque ad oltre 100 miglia dalle coste interpretata dai giudici dell'Unione e degli italiane, Triton si fermerà a 30 miglia. Stati membri tenendo in debito conto le spiegazioni elaborate sotto l'autorità del praesidium della Convenzione che ha redatto la Carta e aggiornate sotto la responsabilità del praesidium della Convenzione europea. importante differenza è Infine, ultima ma decisamente non meno importante, vi è una differenza negli obiettivi stessi delle due missioni: se Mare Nostrum aveva come obiettivo principale il salvataggio di vite umane, per Triton, le cui navi, come ha Il godimento di questi diritti fa sorgere detto il Direttore generale di Frontex Jil responsabilità e doveri nei confronti degli Arias Fernandez non sono attrezzate per il altri come pure della comunità umana e delle salvataggio generazioni future.” pattugliamento delle acque. 20 ottobre 2014 | ANTIDISCRIMINAZIONE |per Alla vigilia approfondire organizzazioni che si occupano della tutela e in mare, la dell’avvio di priorità Triton, è il molte 18 Internazionale Lombardia News n. 7 - ottobre 2014 dell’integrazione dei migranti avevano chiesto al governo italiano di non sospendere 01 novembre 2014 | MIGRAZIONI |per approfondire Mare Nostrum e oggi manifestano il timore che le acque internazionali possano nuovamente essere teatri di tragedie come il naufragio di Lampedusa dell’ottobre 2013. Cooperazione allo sviluppo A cura di ISCOS Lombardia La fame nascosta e l’indice globale della fame 2014 Quest'anno l'Indice Globale della Fame è dedicato alla Sfida della Fame Nascosta. Le esperienze concrete di diversi Paesi in via di sviluppo (India, Cambogia, Zambia, Somalia) aiutano a comprendere cosa rappresenti questa sfida e quali soluzioni vengano proposte. La Fame Nascosta, ovvero la carenza dei micronutrienti, è uno degli Lunedì 13 ottobre è stato presentato a aspetti meno conosciuti e più sottovalutati Milano dal CESVI l'Indice Globale della Fame della (Global Hunger Index - GHI), in collaborazione l'assunzione e l'assorbimento di vitamine e con ISPI, Alliance2015 e Link 2007 e con il minerali sono insufficienti per garantire patrocinio di Expo 2015. buone condizioni di salute e di crescita nei L'Indice è uno strumento sintetico per misurare un fenomeno multidimensionale e complesso come la fame, ed è composto dalla media di tre indicatori: la percentuale di bambini sottopeso, il tasso di mortalità infantile sotto i 5 anni, e la percentuale di popolazione che non ha accesso a una quantità adeguata di calorie. fame. Essa si verifica quando bambini e normali funzioni fisiche negli adulti. Un circolo vizioso che compromette lo sviluppo e si traduce in una grave violazione dei diritti micronutrienti umani. basici La carenza dei rappresenta una questione globale. Rispondere a questa sfida significa lavorare affinché non sia garantito solo il diritto al cibo in quantità adeguate, ma 19 Internazionale Lombardia News n. 7 - ottobre 2014 anche il diritto a un cibo di qualità. Una dieta dell'AIDS e della siccità e l'Iraq a causa della giusta ed equilibrata infatti, è fondamentale forte instabilità politica e l'arrivo dei rifugiati. per assicurare il benessere individuale e collettivo. L'indice evidenzia la necessità di passare nelle strategie di azione dalla sicurezza Da quanto emerge nel rapporto, la fame nel alimentare mondo sta calando in maniera sostanziale secondo un approccio multi-disciplinare, in (calo del 39%), anche se in termini assoluti la cui si chiarisca che di per sé il cibo c'è, ma il situazione resta grave con 805 milioni di problema resta l'accesso ad esso e gli sprechi persone generati soprattutto nei Paesi Occidentali. Le che vivono nell'insicurezza alla alimentare, di cui oltre la metà vivono in pratiche Africa sub-sahariana. l'apprendimento I maggiori successi riscontrati contro la fame stanno invece avvenendo in Asia. Dal GHI 1990 a quello del 2014, 26 Paesi hanno ridotto i punteggi utilizzano partecipativo, coinvolgendo soprattutto le donne, che giocano un ruolo fondamentale nella tutela all'alimentazione e all'assistenza. di è l'accrescersi della fame nascosta, ovvero Bangladesh, Cambogia, Tailandia, Vietnam, della carenza di micronutrienti che colpisce Angola, Ghana, Malawi, Ciad, Niger e Ruanda. più di 2 miliardi di individui nel mondo 76 Paesi restano invece nella fascia di secondo la FAO. Questa si verifica quando vi denutrizione elevata. I due Paesi con è una cattiva alimentazione, l'aumento delle punteggi GHI “estremamente allarmanti” esigenze di micronutrienti durante fasi restano Burundi ed Eritrea. In termini di specifiche della vita, come la gravidanza e componenti dell'indice, Burundi, Comore ed l'allattamento e problemi di salute come Eritrea maggior malattie, infezioni o parassiti. La fame percentuale di popolazione denutrita- oltre il nascosta si manifesta dunque impellente 60%. Bangladesh, Timor Est e Yemen hanno nelle donne e nei bambini che hanno un una prevalenza di insufficienza di peso nei fabbisogno maggiore (mangiando meno bambini di età inferiore ai cinque anni degli uomini). hanno i attualmente 50%, nutrizionali, Un nuovo concetto emerso con questo indice emergono del nutrizionale, in particolare, loro sicurezza successi la (maggiore del 35%). Angola, Ciad e Sierra Leone restano con i più alti tassi di mortalità sotto i cinque anni, tra il 15 % e il 18 %. I successi riscontrati si vivono sul fronte della stabilità politica, della crescita economica e del lavoro delle ONG nella lotta contro le malattie e per l'accesso all'acqua. Restano Il rapporto evidenzia la correlazione tra HDI (indice di sviluppo umano) e fame nascosta, che potrebbe essere combattuta con alcuni accorgimenti a partire dalla preparazione dei pasti all'intervento sull'alimento (cosiddetta bio-fortificazione), alla diversificazione della dieta. casi allarmanti lo Swaziland per la diffusione 20 Internazionale Lombardia News n. 7 - ottobre 2014 E' giunto il momento riconoscere Il mondo ha intrapreso una via che non è l'importanza della sicurezza nutrizionale, sostenibile, molti lavoratori fanno fronte questo il segnale di monito dell'Indice all’insicurezza nel loro lavoro e oggi si pubblicato. La fame nascosta è una sfida osserva il più elevato livello di ineguaglianza importante che s ricordi. con di fortissime ripercussioni umane, sociali ed economiche. “Una delle sfide principali per il futuro è quella di mettere l'accento sulla qualità della dieta, per affrontare ed eliminare la fame nascosta. […] Dobbiamo guardare il mondo attraverso gli occhi di una madre, di un capofamiglia povero, di un piccolo proprietario terriero o di un abitante povero di una baraccopoli per capire veramente le sottili e interconnesse cause della fame. In questo modo, i problemi Da due anni a questa parte, la metà delle famiglie si trova davanti alla disoccupazione e / o a una riduzione del tempo lavoro e 1,2 miliardi di persone continuano a vivere nella povertà estrema Il diritti fondamentali a una rappresentanza sindacale e alla contrattazione collettiva sono minacciati o apertamente attaccati in molti Paesi. che sembravano tecnici diventano problemi È addirittura a rischio il diritto di sciopero umani, e quindi la nostra risposta diventa più sancito dall’Organizzazione Internazionale sociale, più umana.” (cap.5, pp. 37-39, Indice del lavoro ormai da decenni. Globale della Fame 2014). Sono 14 ottobre 2014 | per approfondire garantiscono la protezione dei lavoratori e troppi i governi che oggi non non garantiscono un futuro sostenibile alle Giornata mondiale del Decent Work 2014 giovani generazioni. I disastri ambientali provocati dal cambiamento climatico spazzano via vite umane e mezzi di sussistenza e nonostante questo i responsabili politici non hanno trovato il coraggio di raggiungere un accordo mondiale sul clima. Non ci sarà lavoro su un pianeta morto, ma se i governi agissero realmente per la riduzione Giustizia per i lavoratori e giustizia climatica, con questo slogan si sono svolte il 7 ottobre scorso le manifestazioni indette dalle Organizzazioni Sindacali di tutto il mondo in delle emissioni inquinanti e per la creazione di industrie che raccolgano le sfide della sostenibilità, molti posti di lavoro potrebbero essere creati. occasione della Giornata del Decent Work 21 Internazionale Lombardia News n. 7 - ottobre 2014 Il modello economico oggi dominante nel mondo distrugge al tempo stesso il lavoro e il nostro Pianeta, indebolisce la democrazia e rende fragile la giustizia per tutti. I sindacati del mondo sono la forza che può difendere la democrazia e lottare per la giustizia. Con questo comunicato ufficiale le Organizzazioni sindacali di tutto il mondo sono state chiamate a mobilitarsi in occasione della Giornata Mondiale del Decent Work 2014, in occasione della quale sono state realizzate 166 iniziative in 51 Paesi del mondo: 78 di esse hanno avuto luogo in Europa (46 negli Stati UE, 4 nei Paesi candidati o potenziali candidati e 28 nei Paesi terzi del continente europeo). Solo 9 sono state le iniziative realizzate in Asia, 8 quelle nel continente africano e ben 71 nelle Americhe (31 di esse in Canada). 01 novembre 2014 | MIGRAZIONI |per approfondire 22 Internazionale Lombardia News n. 7 - ottobre 2014 Progetti REPARTIR - Riconnettere l’Europa e contribuire a ripensare un lavoro che includa e unisca Data inizio Data fine Novembre 2013 Soggetti Partner Novembre 2014 Capofila: Usr Cisl Lombardia Partners: Centro Studi Nazionale Cisl Firenze – Studium srl; Cfdt Rhone-Alpes; Ugt Catalogna; Comisiones Obreras Catalogna; Solidarnosc; Iscos Lombardia; CSDR Romania Associati al progetto: DGB Baden Wurttenberg, Ine-Gsee Grecia, Podkrepa Bulgaria, Anolf Lombardia, FNP Lombardia Sostenitori: Confederazione Europea dei Sindacati e Comitato Economico Sociale Europeo Abstract Con il progetto "REPARTIR", CISL Lombardia, in collaborazione con le organizzazioni sindacali di Grecia, Francia, Spagna, Germania, Bulgaria, Polonia e Romania, il Centro Studi Nazionale Cisl – Studium srl con il sostegno della Confederazione Europea dei Sindacati (CES) e con la collaborazione del Comitato Economico e Sociale Europeo (CESE), intende rafforzare le capacità delle organizzazioni sindacali nella gestione dell'uscita della crisi attraverso il dialogo sociale secondo gli obiettivi della Strategia Europa 2020. Con questo progetto, i partner sindacali desiderano coordinarsi e lavorare insieme per condividere le differenti esperienze di contrattazione e contribuire allo sviluppo di strategie comuni per uscire dalla crisi e far ripartire il progetto europeo. Obiettivi In particolare, REPARTIR intende potenziare le competenze delle organizzazioni sindacali partner per affrontare le sfide globali quali l'inclusione attiva ed in particolare la sfida del "diversity mangement" nelle imprese e nelle organizzazioni, oltre alla questione della diversità nei luoghi di lavoro e nella società. Gestire la diversità, è la sfida globale che vogliamo affrontare con questo progetto, con l'obiettivo di promuovere in Europa un modello efficace di integrazione rivolta alla promozione di un metodo di lavoro inclusivo, capace, cioè, di favorire l'espressione delle differenti predisposizioni, esperienze e identità delle persone e di valorizzarli. censire e condividere le esperienze di diversity management (DM) nelle aree di nostra competenza sindacale, discuterle con la collaborazione di CES e CESE, realizzare un percorso formativo in e-learning, in aula; Azioni 23 Internazionale Lombardia News n. 7 - ottobre 2014 contribuire con le esperienze alla formulazione di un parere sul DM da presentare alla Commissione Europea. Da questo punto di vista, un elemento di forza è rappresentato dal fatto di avere a disposizione accordi/intese diversi fra loro) Comunicazioni sull’attività in corso Prosegue il progetto “REPARTIR” sul Diversity Management, promosso dalla CISL Lombardia in collaborazione con le organizzazioni sindacali di Grecia, Francia, Spagna, Germania, Bulgaria, Polonia e Romania, il Centro Studi Nazionale Cisl – Studium srl con il sostegno della Confederazione Europea dei Sindacati (CES) e con la collaborazione del Comitato Economico e Sociale Europeo (CESE). Gli scorsi 23 e 24 ottobre si è tenuto, presso il Centro Studi Nazionale della Cisl a Firenze, il secondo corso di formazione transnazionale dal titolo “Pratiche Europee di Diversity Management”. Questo training ha permesso la condivisione dei risultati della mappatura sui migliori accordi realizzati in tema di Diversity Management condotta nei diversi Paesi, mettendo in luce sia gli aspetti positivi, sia soprattutto gli aspetti difficoltosi riscontrati nella contrattazione, anche alla luce delle informazioni sulle legislazioni nazionali già analizzate nello scorso corso di formazione di Bruxelles tenutosi a giugno. Nelle diverse esposizioni sui casi nazionali, il dato che emerge con maggior frequenza è la difficoltà a raggiungere risultati in fase negoziale sulla questione della diversità soprattutto in conseguenza della crisi economica che ha colpito, e sta ancora colpendo, i Paesi europei. In un quadro generale a livello europeo di progressivo e costante sgretolamento dei diritti dei lavoratori, la questione dell'inclusione e dell'integrazione delle diversità nei luoghi di lavoro è sempre più difficile e sempre meno sentita soprattutto dalle aziende. In questo quadro, la Spagna rappresenta sicuramente uno dei casi emblematici. Un contributo importante al dibattito è stato offerto da Silvia Stefanovichj del Dipartimento Politiche sociali e della salute della Cisl Nazionale, che ha presentato i risultati di una ricerca condotta sulla questione della disabilità a livello nazionale, che, tra gli altri risultati significativi, ha fatto emergere come sia importante, per una proficua gestione e integrazione delle diversità nei luoghi di lavoro, coinvolgere le realtà locali in un dialogo tripartito che porta solo vantaggi per i lavoratori, per le aziende e per le comunità in cui essi vivono e lavorano. I lavori della seconda giornata, si sono orientati sulla riflessione e prima discussione sui possibili contenuti della prima bozza di parere/opinione da presentare alla Commissione Europea al termine del progetto. Importanti ed interessanti spunti di riflessione e di contenuti sono emersi dai lavori di gruppo svolti. Per citarne alcuni, si è parlato di: strategia europea sulla questione del Diversity Management da condividere con i rappresentanti delle aziende e con le istituzioni europee e che si articoli in varie attività; dell'istituzione di un osservatorio europeo sul Diversity Management; di investimenti maggiori nella formazione di delegati e operatori sindacali, ma anche nei confronti degli imprenditori; di inserire la questione della gestione della diversità nelle tematiche di competenza dei Comitati aziendali europei; di creare un coordinamento sindacale a livello europeo per la gestione della diversità nella contrattazione collettiva; creare un fondo europeo per investimenti in start up di imprese sociali che favoriscano la gestione e l'inclusione della diversità, anche in questo caso con un forte accento sul dialogo tripartito, dell'istituzione nelle aziende di un delegato sindacale per le questioni di gestione delle diversità, sul modello di quanto avviene già per esempio in Spagna e Romania ma limitatamente alle questioni di genere. 24 Internazionale Lombardia News n. 7 - ottobre 2014 Su tutte queste proposte si lavorerà nelle prossime settimane per arrivare alla definizione di un testo condiviso sulle questioni della gestione della diversità da proporre alla Commissione Europea, che verrà presentato durante l'evento finale del progetto che si terrà a Milano il prossimo dicembre. Tutti i materiali del corso e i prossimi appuntamenti saranno pubblicati nei prossimi giorni sul sito www.repartir.eu! Redazione: Marina Marchisio, Miriam Ferrari, Paola Bordi, Luis Lageder, Tino Fumagalli Con il contributo di FNP – Lombardia In collaborazione con Associazione per l’incontro delle culture in Europa (APICE) 25