Leggi la relazione della missione - Agesci Settore Specializzazioni

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MISSIONE DI SQUADRIGLIA DREAMLAND
Per prepararci alla nostra missione, ci siamo incontrate a casa della
Caposquadriglia circa una settimana prima per parlare via Skype con Sergio
Cametti, Master in Scouting del Settore Specializzazione – Base di Bracciano, che
ci ha spiegato cosa avremmo dovuto fare durante l’uscita. In particolare avremmo
dovuto mappare un territorio attraverso il sito Wikimapia; inoltre, ci ha spiegato in
cosa consistesse il geocaching. Questo è un gioco mondiale, simile alla caccia al
tesoro, in cui si utilizza il GPS e le coordinate geografiche per individuare i cache. I
cache sono delle scatoline di varie dimensioni che possono contenere un qualsiasi
oggetto, scelto da chi crea i cache, e un diario di bordo. I giocatori devono scovare
questi contenitori, scrivere il proprio nome sul diario e, se vogliono, possono
prendere l’oggetto e scambiarlo con un altro.
Perché dirci tutto questo? Beh, perché parte del gioco è anche nascondere i cache
ed è proprio quello che avremmo dovuto fare nella nostra missione.
Così, dopo esserci iscritte al sito di Wikimapia e aver localizzato il luogo con le
coordinate dateci da Sergio, sabato 2 maggio 2015 ci siamo incontrate alle 15:00 al
parcheggio dell’Abbazia delle Tre Fontane.
Arrivata tutta la squadriglia, i Capi reparto ci hanno consegnato una busta
contenente tutte le indicazioni per intraprendere la nostra avventura. All’interno della
busta c’erano dei libri sull’osservazione degli animali e il riconoscimento delle piante
ed una mappa del posto dove era indicato il luogo in cui avremmo dovuto montare
la tenda.
Inizialmente, raggiunto il prato, siamo rimaste un po’ perplesse… l’erba era più alta
di noi! Dove avremmo dovuto montarla?
Alla fine, con un po’ di coraggio, ci siamo fatte strada fra l’erba alta e ce l’abbiamo
fatta.
Il passo successivo era esplorare il luogo: in particolare, abbiamo studiato la fauna e
la flora presente nell’abbazia delle Tre Fontane e nel giardino della Casa
Generalizia delle Piccole Sorelle che si trova lì accanto.
I
principali alberi che abbiamo riconosciuto sono stati: eucalipti, pini marittimi, cedri,
abeti, ailanti (albero infestante), nespoli, lecci, magnolie, ulivi, cipressi e palme.
Tra le altre piante anche: dente di leone, borragine, margherite, iris, sterlizie. Edera
ed oleandri.
Nel luogo esplorato, essendo abitato, non vi è un’ampia fauna, infatti, gli unici
animali che siamo riuscite ad osservare sono stati gatti, cornacchie, piccioni e merli.
Nel pomeriggio abbiamo, poi, raggiunto le coordinate dateci da Sergio: queste
corrispondevano all’arco di Carlo Magno che segna l’ingresso dell’abbazia. Era
proprio qui che avremmo dovuto nascondere il nostro cache contenente, come
oggetto, il distintivo della promessa scout.
Dopo cena, come spuntino prima di andare a letto, una nostra squadrigliera ci ha
sorpreso preparando le crêpes per tutte. Così, con la pancia piena, siamo andate a
dormire pronte per la seconda parte della nostra missione.
Come da programma, domenica mattina siamo andate a Messa nella cappella delle
Piccole Sorelle. Qui dovevamo informarci sulla loro fraternità e per farlo abbiamo
intervistato due suore: Anna Sara e Maria Colomba, le quali sono state molto
disponibili e ci hanno anche mostrato alcuni presepi di terracotta realizzati da loro.
Ci hanno raccontato che la loro fraternità è stata fondata dalla piccola sorella
Magdeleine, di origine francese, in Algeria. Ella si era ispirata fratel Carlo (Charles
de Foucauld) il quale viveva come Gesù a Nazareth, cioè tra la gente semplice.
Infatti le Piccole Sorelle condividono la vita insieme alla gente, nei quartieri più
poveri e con chi è lontano dalla Chiesa. Per esempio, la piccola sorella Anna Sara
era tornata recentemente in Italia dopo aver passato vent’anni in Congo.
Una delle sedi principale delle Piccole Sorelle è appunto la Casa Generalizia delle
Tre Fontane. Qui si riuniscono sorelle delle più diverse nazionalità, anche se la
lingua principale che tutte parlano, almeno in parte, è il francese, proprio in memoria
della fondatrice della fraternità.
E’ stato molto interessante, così, dopo averle ringraziate, abbiamo pranzato e
smontato la tenda.
Alle 15:00, ci siamo incamminate verso i giardini davanti alla fermata della metro
Eur Palasport dove siamo state accolte dai Capi e abbiamo festeggiato la riuscita
della nostra missione.
In realtà la nostra avventura non era ancora finita: infatti, una volta tornate a casa ci
siamo riviste e abbiamo inserito i dati raccolti sulla Casa Generalizia delle Piccole
Sorelle sul sito wikimapia, segnando la sua collocazione. Abbiamo inoltre inserito le
coordinate del nostro cache sul sito del gioco in modo tale che chi visiti l’Abbazia
possa divertirsi a scovarlo.
Adesso, vi sfidiamo a trovare il nostro cache per condividere con noi e con il resto
del mondo questo grande gioco pieno di avventura!
Buona Caccia,
la Squadriglia Aquile!
La Wikimappatura della Casa Generalizia delle Piccole Sorelle
Il Cache nascosto all’Arco di Carlo Magno dalla Squadriglia Aquile