Art and Survival_programma
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Art and Survival | Focus on Bosnia-Herzegovina When the spotlights switch off on a post-conflict area STUDY DAY MARTEDI’ 20 NOVEMBRE Focus della discussione sarà il potenziale che l’arte e la creatività possono aggiungere al campo dei Diritti Umani, lavorando sul piano di una diversa percezione e visione della vita delle persone. Durante la giornata di studi verranno analizzati fattori politici, economici, culturali, sociali ed artistici dello scenario di un Paese post-conflittuale, con particolare riferimento alla situazione dell’odierna Bosnia-Herzegovina: a più di dieci anni di distanza dal termine del conflitto civile, il Paese ha ancora grandi difficoltà di sviluppo, nonostante l’interesse della comunità internazionale sembrerebbe essersi focalizzato su altri scenari. Le trasformazioni che un conflitto come quello vissuto dalla Bosnia-Herzegovina può generare, sono devastanti e investono il terreno delle relazioni sociali così come la sfera più intima e personale. A questo proposito si deve sottolineare come la presenza diffusa e pervasiva del Post-Traumatic Stress Disorder (PTSD) in tutti questi Paesi sia un forte ostacolo anche nella semplice vita quotidiana. Il permanere di questi disturbi psichici e la loro insidiosità nello stravolgimento e nella dissoluzione della coesistenza pacifica, o della cooperazione creativa, sono raramente studiate o affrontate pubblicamente. All’interno del programma della giornata di studi verrà inoltre presentato il progetto Art and Survival, attraverso gli interventi dei diversi interlocutori coinvolti e la proiezione di materiali di progetto quali video e immagini dello svolgimento del workshop. I SESSIONE ore 9.30 – 13.00 • Fulvio Irace, Storico dell’Architettura e membro del Comitato scientifico della Fondazione La Triennale di Milano, partner istituzionale del progetto Art and Survival; • Anna Detheridge, Critica e teorica delle Arti visive e Presidente dell’Associazione Connecting Cultures, curatore del progetto Art and Survival; • Loretta Bondi, UNOG-OHCHR; senior officer with the Office of the United Nations, High Commissioner for Human Rights; • Vladimir Gligorov, Economista presso il Wiener Institut fur Internationale Wirtschaftvergleiche, si occupa di crescita economica sul lungo termine in Paesi in transizione. Ha inoltre dedicato gran parte della sua attività di ricerca all’area Balcanica; • Paola Pierri, Presidente di Unidea Foundation. Fondazione privata costituita da UniCredito Italiano nel Marzo 2003 per progettare e sostenere interventi nel campo della solidarietà e della cooperazione allo sviluppo, Unidea si propone di intervenire in ambito sociale e umanitario, operando nei settori dell'assistenza, della sanità, dell'educazione e dell'ambiente; • Richard Mollica, Professore della cattedra di Psichiatria presso l’Harvard Medical School e Direttore dell’Harvard Program in Refugee Trauma (HPRT) presso il Massachusetts General Hospital; LUNCH BREAK II SESSIONE ore 14.30 – 18.00 • Yohannes Kassahun, Direttore dell’IDLO - Distance Learning and Research Center. IDLO è una organizzazione internazionale intra-governativa che persegue il proprio mandato assicurando formazione, assistenza tecnica, ricerca e pubblicazione ad Associazioni governative e non (ONG), comunità locali e Associazioni professionali in Paesi in via di sviluppo, in situazioni di transito economico e in Paesi post-conflittuali; • Irfanka Pasagic, Psichiatra. Fondatrice a Tuzla del Centro “Tuslanska Amica”, che offre alla popolazione Bosniaca assistenza medica, sociale e legale, sviluppando inoltre diversi progetti di cooperazione internazionale; • Vesna Puratic, in rappresentanza del Federal Ministry of Health of Bosnia- Herzegovina; • Cesare Pietroiusti, artista e coordinatore del workshop Art and Survival; • Lala Rascić, artista selezionata per il workshop Art and Survival. RELATORI PARTECIPANTI FULVIO IRACE Professore ordinario di “Storia dell’Architettura” e membro del Collegio dei Docenti del corso di Dottorato in “Storia dell’Architettura e dell’Urbanistica” del Politecnico di Torino, Fulvio Irace insegna presso la Facoltà di Architettura civile del Politecnico di Milano, campus Bovisa. Membro del Comitato scientifico della Triennale di Milano, è curatore del settore Architettura. Redattore della rivista “Domus”(1980-86) e consulente per l’architettura di “Abitare”, ha collaborato alle principali riviste di settore (“A+U”; “Architectural Review”, “Casabella”, “Lotus”, “Ottagono”) ed è critico d’architettura per il supplemento domenicale de “Il Sole 24 Ore”. Si interessa in particolar modo alla storia e alla critica dei modi della “modernità”, con una particolare enfasi sui temi e sugli attori del dibattito architettonico e artistico nell’Europa tra le due guerre e nell’epoca della ricostruzione. Allo studio di tali temi ha dedicato in questi anni l’impegno di alcune mostre (Assenza/Presenza, 1977; La Metafisica: gli anni Venti, 1980; Gli AnniTrenta, 1982; Architetture del Novecento, 1988; Carlo Mollino, 1989; Gigiotti Zanini,1992; L’architetto del Lago, 1993) e di alcuni studi, tra cui i più recenti: Aldo Andreani, Gio Ponti: la casa all’italiana, 1988; Carlo Mollino; Piero Portaluppi: la fabbrica della Seta, 1989; L’architetto del Lago/Giancarlo Maroni e il Garda,1993; Giovanni Muzio 1893-1982, 1994; Milano Moderna, 1997; Vico Magistretti, 1998; La ville d’Hadrien à Ivrea, in “Costruire la città dell’uomo”, Adriano Olivetti e l’urbanistica, 2001; Renzo Piano: la fabbrica della musica, 2002; Architettura Musicale, in “Architettura & Musica. Renzo Piano Building Workshop”, 2002; Paesaggi sintetici: Alvaar Aalto e la progettazione della natura, in P. Carpeggiani, a cura di, “Storia dell’Architettura e dintorni dal Cinquecento al Novecento”, 2002; Le architetture per la musica di Renzo Piano, in “Treccani. Il Libro dell’Anno 2002”, Istituto dell’Enciclopedia Italiana, 2002; Censimento delle fonti: gli archivi di architettura in Lombardia, 2003; Stile di Caccia, 2003; Centro e periferia nella Milano degli anni Trenta, in G. Ciucci, G. Muratore, a cura di, “Storia dell’architettura italiana. Il primo novecento”, Electa, Milano 2004; Emilio Ambasz. Un’arcadia tecnologica, Skira, Milano 2005. Tra i suoi lavori più recenti nel campo della critica e della metodologia storica, si ricordano: Storie e storiografia dell’architettura contemporanea, 1992; Nikolaus Pevsner. La Trama della Storia, 1992; Groningen: l’isola del Museo, 1994; Cemento, materia dell’architettura, 1995; Silvio Zaniboni. La scultura decorativa e la città, 1996; Dimenticare Vitruvio, 2001. ANNA DETHERIDGE Anna Detheridge, critica e teorica delle Arti Visive, è stata caposervizio alla Cultura de Il Domenicale Sole 24Ore fino al 2003; continua a collaborare alle pagine della Cultura come collaboratrice esterna. All’impegno come giornalista affianca l’attività di curatrice indipendente nel campo dell’arte contemporanea, con particolare attenzione all’Arte Pubblica: presso Cittadellarte - Fondazione Pistoletto ha curato la prima mostra dedicata all’arte pubblica dal titolo Arte Pubblica in Italia: lo spazio delle relazioni, 2003. Nello stesso anno cura, per il Montreal Museum of Fine Arts, la mostra Global Village: the 1960’s; per la Fondazione Italiana per la Fotografia (di cui è Direttore Artistico) Innatura, catalogo dell’omonima X Biennale di Fotografia. Ha svolto attività di docenza presso il Politecnico di Milano e l’Università L. Bocconi di Milano, all’interno del Corso di sudi CLEACC. Nel 2001 Anna Detheridge fonda Connecting Cultures, Agenzia di Ricerca-Azione nel campo delle arti visive, al fine di promuovere progetti artistici e culturali interdisciplinari; sostenere i processi creativi in seno alla società, lavorare all’interno del complesso campo della rigenerazione del territorio e della cultura come motore di sviluppo e di valorizzazione delle risorse locali. LORETTA BONDI Loretta Bondi è senior officer all’interno del United Nations Office of the High Commissioner for Human Rights, di cui è portavoce. Precedentemente Loretta Bondi ha fondato e diretto il Cooperative Security Program presso la Johns Hopkins University, School of Advanced International Studies, Center for Transatlantic Relations. E’ stata inoltre membro del Resource Group, svolgendo attività di consulenza per conto de UN High Level Panel on Threats, Challenges and Change. Con un passato da giornalista, Loretta Bondi ha partecipato alla comunità delle organizzazioni nongovernative nel 1996, inizialmente presso l’ American Near East Refugee Aid (ANERA), e successivamente per il Human Rights Watch a Washington, D.C. Ha ricoperto il ruolo di Advocacy Director all’interno di The Fund for Peace, dal Marzo 2001 al Novembre 2002; precedentemente Loretta Bondi ha co-fondato il The Arms and Conflict Program of The Fund for Peace. Ha inoltre co-fondato l’International Action Network on Small Arms, una coalizione internazionale di 500 ONG, ed ha partecipato a diverse campagne di sensibilizzazione: dal conflitto che gravita intorno al commercio di diamanti, al fenomeno dei bambini-soldato, alla International Criminal Court. Loretta Bondi ha concepito e messo in atto una convenzione internazionale al fine di controllare il traffico d’armi, al fine di altre legislazioni. E’ stata membro di un gruppo di esperti governativi e non, con il ruolo di consulenza al U.N. Secretariat and Security Council riguardo sanzioni specifiche. In qualità di corrispondente estero, Loretta Bondi ha lavorato in Europa e nel Sud-Est Asiatico per le maggiori pubblicazioni europee, tra cui il quotidiano Corriere della Sera e la rivista L’Espresso. Ha collaborato in qualità di broadcaster con la RAI, Radiotelevisione Italiana. Ha pubblicato numerosi articoli, inclusa una serie basata sulla sua scoperta dei diari segreti di Ferdinand Marcos. Pubblicazioni recenti: • Beyond the Border and Across the Atlantic: Mexico's Foreign and Security Policy post-September 11th Articoli • • • Shoulder to Shoulder: Views from Government and Civil Society on Cooperative Security "Arms Trafficking Danger, U.S. Should Join UN Effort Against It", Washington Times--December 29, 2003. "The Interwoven Threat of Arms Trafficking and Terrorism: a Challenge to Cooperative Security" Before the US Southern Command Conference on Illicit Arms Trafficking on July 15-16, 2003, Miami, FL. Altre pubblicazioni: • • • • • • • • • Legitimacy and Legality: Key Issues in the Fight against Terrorism, (The Fund for Peace, September 2002); In Name Only? in Smart Sanctions: Targeting Economic Statecraft, (Rowman & Littlefield, 2002); Disillusioned NGOs Blame the United States for a Weak Agreement, SAIS Review 22.1, Winter-Spring 2002; Arms Embargoes in Smart Sanctions: The Next Steps, (Bonn International Center for Conversion Studies, 2001); Expanding the Net: A Model Convention on Arms Brokering, (The Fund for Peace, 2001); Casting the Net? Implications of the U.S. Law on Arms Brokering, (co-author, The Fund for Peace, 2001); South Africa. A Question of Principle: Arms Trade and Human Rights, (Human Rights Watch, 2000); Arsenals on the Cheap: NATO Expansion and the Arms Cascade, (Human Rights Watch, 1999); Diari di un Dittatore: Ferdinand Marcos si Racconta, (Diaries of a Dictator: Ferdinand Marcos Tells His Story) (Rizzoli-Corriere della Sera series, 1989). VLADIMIR GLIGOROV Nasce nel 1945 nella ex-Jugoslavia; si laurea nel 1973 presso la Belgrade University e nel 1977 presso la Columbia University, New York. E’ Senior economist presso il The Vienna Institute for International Economic Studies (wiiw) dove si occupa prevalentemente di crescita economica sul lungo termine in Paesi in transizione, interessandosi in particolare dell’Economia dei Paesi dell’ex-Yugoslavia. Il suo Curriculum Vitae: • • • • • • 1994, Institut für die Wissenschaften von Menschen, Vienna: collaborazione come Visiting fellow 1992-1994, Dipartimento degli Studi sull’Est Europa, Uppsala University, Svezia: Visiting scholar 1991-1992, Centre for the Study of Public Choice, George Mason University, Fairfax, USA: collaborazione come Visiting fellow 1987-1991, Institute for Economic Sciences, Belgrade: Ricercatore 1979-1987, Belgrade: collaborazione scientifica indipendente 1975-1979, Belgrade University: Assistente del docente • • 1972-1973, Bureau of Applied Social Research, Columbia University, New York: Assistente del ricercatore 1971-1972, Columbia University, New York: Fulbright scholarship Aree di interesse: Teoria della Scelta (razionale, sociale, pubblica); macroeconomie; Finanza Pubblica; Economia della Trasformazione; Economia e Politica dei Paesi dell’ex-Yugoslavia; Politica filosofica. Progetti di ricerca recenti e in corso: • • • • • • • • • Functional Borders Sustainable Security: Integrating the Balkans in the European Union (IBEU) (EU-Project, HPSE-Programme, Coordination: ELIAMEP, Athen) 'European Union Enlargement, Regionalism and Balkan Integration', EU-Interreg IIc-Project "Countdown", project participant 'Costs and benefits of unilateral euroisation of the Central and East European countries', EUInterreg IIc-Project "Countdown", project participant wiiw-World Bank Project on Southeast Europe wiiw-London School of Economics Project on Balkan Observatory ELIAMEP, LSE, wiiw Project on Southeast Europe Altre attività: Svolge regolarmente attività di contributor per la rivista Oxford Analytica (Oxford and New York); è Regular commentator delle riviste scientifiche: Ekonomist Magazin (Beograd), Prizma (Sarajevo), Utrinski vesnik (Skopje). Professore associato presso la Webster University, Vienna; Occasional Lecturer presso il Diplomatic Academy a Vienna; Consultant per il Southeast Europe and Yugoslavia, OECD; Consultant per la Serbia and Kosovo World Bank; Membro dell’External Advisory Board on Governance and Anticorruption in Europe and Central Asian Region of the World Bank; Member of the Advisory Board for South Eastern Europe dell’EastWest Institute Member of G17 (Belgrade, Yugoslavia). Pubblicazioni (Libri, articoli in testi e riviste scientifiche, pubblicazioni accademiche): 1. Why Do Countries Break Up? The Case of Yugoslavia, in: Acta Universitatis Upsaliensis, 1994 2. Gradual Shock Therapy, in: East European Politics and Societies, vol. 7, 1995, pp. 195-206 3. What If They Will Not Give Up?, in: East European Politics and Societies , vol. 7, 1995, pp. 409-512 4. The Great Transformation Revisited, in: Balkan Forum, vol. 4, 1996, pp. 1-30 5. Growth Consequences of Systemic Transformation (with N. Sundström), in: M. Knell (ed.), Economics of Transition. Structural Adjustments and Growth Prospects in Eastern Europe, Edward Elgar, Cheltenham, UK - Brookfield, Vermont, USA, 1996 6. CEFTA and the Balkans, paper presented at the Berlin conference, November 1996, published in the proceedings of the conference, 1997 7. Yugoslav Economics Facing Reform and Dissolution, published in a book edited by Hans-Jürgen Wagener by Routlage, 1998 8. Aussenwirtschaft, in: M. Hatschikjan, S. Troebst (eds.), Sudosteuropa: Ein Handbuch. C. H. Beck, 1999, pp. 367-394 9. Russian Crisis: Causes, Developments, Contagion and Prospects (with N. Sundstrom), in: P. J. J. Welfens, E. Gavrilenkov (eds.), Restructuring, Stabilizing and Modernizing the New Russia. Springer, 2000 10. Final Report of the Task Force on Economic Strategy for South Eastern Europe. New York: EastWest Institute, May 2000 11. Reconstruction and Integration in South-East Europe: Economic Aspects. wiiw 2000 12. Prospects for Development in South-East Europe (together with V. Astrov), wiiw Research Reports, No. 276, Vienna, April 2001 13. Der Westen und die wirtschaftliche Stabilisierung des Westlichen Balkans, in: Erich Reiter (Hg.), Krisengebiete in Europa. Forschungen zur Sicherheitspolitik: Band 5, S. 90-109, 2001 14. Notes on the Stability Pact, in: Journal of Southeastern Europe and Black Sea Studies, Vol. 1, No. 1, 2001, S. 1-19 and in: Veremis and Daianu, Balkan Reconstruction. Frank Cass, 2001 15. Bosnia and Herzegovina, in: Journal of Southeastern Europe and Black Sea Studies, Vol. 1, No. 1, 2001, S. 132-139 and in: Veremis and Daianu, Balkan Reconstruction. Frank Cass, 2001 16. Shaky Macedonian Foundations, in: Institute for War & Peace Reporting, 9 March 2001 17. Drzava ili modus vivendi, in: Prizma (Online-Vorabdruck), Belgrade, May 2001, S. 19-23 18. Spori povratak u buducnost, in: Bilten G17, Belgrade, June 2001, S. 1-2 19. Populizam ugrozava reforme, in: ekonomist, No. 56, Belgrade, 18 June 2001 20. Slow Return to the Future, in: Economic Review, East-West Institute, June 2001 21. Dealing with Macedonia, in: Central European Review, Vol. 3, No. 25, 10 September 2001 22. Jedno vreme posle udara nije bilo jasno sta se sve promenilo, pa gotovo da nije bilo jasno u kom ce se svetu ziveti, in: Prizma, Belgrade, December 2001, S. 6-10 23. Balkan Reconstruction and European Integration, in: Southeast Europe Online (http://www.southeasteurope.org/) 24. Southeast European Economic Prospects in View of Recent Political Developments, in: NATO Colloquium 2001 25. European Union Enlargement and the Balkans, in: A. Warner, The European Competitiveness and Transition Report 2001-2002, Oxford University Press, 2002 26. A Policy Brief, in: South Eastern Europe, SEE Online, March 2002 27. European Union Enlargement and the Balkans, in: The European Competitiveness and Transition Report 2001-2002, World Economic Forum Geneva 28. Balkan, tranzicija i integracija, in: Paris: Peace and Conflict Resolution, to be published, 2002 29. European Union Enlargement and the Balkans, in: A. Warner (ed.), European Competitiveness and Transition Report. Oxford University Press, 2002, 114-125 30. Sloboda and com. i globalizacija, to be published in the 40 year jubilee volume of the Zagreb Department of Political Science and in Zagreb journal Treci program, 2002 31. Balkan Economics: Problems and Solutions, in: V. Franicevic (ed.) Southeast Europe: Politics, Economics and Sociology. Zagreb: Ekonomski fakultet and wiiw, to be published, 2002 32. State in the Balkans, in: J. Teokarevic (ed.), European Union and the Balkans. Beograd: Institute za evropske studije, 2002 33. Balkan Economics. Problems and Solutions (V. Gligorov, in: Globalization, Democratization and Development. European and Japanese Views of Change in South East Europe. Ed. By Vojmir Franicevic and Hiroshi Kimura, in assoc. with the wiiw. Zagreb, Massmedia 2003) 34. Serbia and Montenegro: Transition with Organized Crime (V. Gligorov, wiiw Current Analyses Nr. 19, 2003) 35. European Union in the Balkans (V. Gligorov, in: European Balkan Observer, Bi-Monthly of the Belgrade Centre for European Integration and the Vienna Institute for International Economic Studies (wiiw), Vol.1, no.1, 2003) 36. Freedom and Globalization (V. Gligorov, in: politicka misao, vol. 39, no. 5, 2003) 37. Prospects for Further (South-) Eastern EU Enlargement: from Divergence to Convergence (V. Gligorov, M. Holzner, M. Landesmann, wiiw Research Report No. 296, 2003) 38. European Union Enlargement and the Balkans (V. Gligorov, in: Economic Convergence and Divergence in Europe, Oesterreichische Nationalbank (OeNB) (ed.), Vienna 2003) 39. Deconstruction and Reconstruction of Former Yugoslavia (V. Gligorov, in: A. Muniu-Pippidi, I. Krastev (ed.): Nationalism and Communism: Lessons Learned, Central European University Press, Budapest, 004) 40. Debt Sustainability and Growth in Croatia (Vladimir Gligorov, wiiw Research Reports No. 306, May 2004) 41. Croatia’s Delayed Transition: Competitiveness and Economic Policy Challenges (H. Vidovic, V. Gligorov; wiiw Research Reports No. 304, March 2004) Working Papers: 1. Balkan Reconstruction and European Integration with M. Kaldor and L. Tsoukalis, 1999 (to be found at www.wiiw.at) 2. The Stability Pact for South-East Europe, 1999 (to be found at www.wiiw.at) 3. The Kosovo Crisis and the Balkans: Background, Consequences, Costs and Prospects, 1999 (to be found at www.wiiw.at) 4. The Costs of the Kosovo Crisis, with N. Sundström (to be found at www.wiiw.at) 5. Delaying Integration, wiiw Working Paper, July 2000 6. The Nature and the Scope of the Balkan Development Problem(s), in: http://www.eubalkan.org/ 7. Triple Balkan Transition, and European Integration, in: http://www.eu-balkan.org/ 8. The EU as an Economic Model for the Balkans, in: http://www.eu-balkan.org/ 9. Reality, Expectations and Perceptions, A Policy Brief for International IDEA, March 2002 to be found at: http://www.idea.int/ 10. Socialism and Disintegration of SFR Yugoslavia (V. Gligorov, in: M. Mrak et al., Slovenia, The World Bank, 2004) 11. Fiscal legacy of Yugoslavia (V. Gligorov, paper for the World Bank project on SEE, June 2004 PAOLA PIERRI Paola Pierri è nata a Torino; si laurea in Economia e Commercio presso l’Università Statale “La Sapienza” di Roma. Tra le sue esperienze professionali ricordiamo le sue collaborazioni con: IMI – ISTITUTO MOBILIARE ITALIANO (1987); EURAMERICA FINANZIARIA INTERNAZIONALE SpA Gruppo Banco di Sicilia (1987-89); COFIRI SIM SpA Gruppo IRI (1989-94); MEDIOCREDITO CENTRALE SpA (1995-98); Gruppo UNICREDITO ITALIANO – Unicredit Banca Mobiliare SpA (dal 1998 ad oggi) in qualità di Responsabile Pianificazione & Controlli Gestionali. Dal 2000 al 2002 è Vice Direttore Generale con funzioni di vicario dell’Amministratore Delegato di Unicredit Banca Mobiliare S.p.A. – l’Investiment Bank del Gruppo Unicredito - e con responsabilità diretta delle Unità Organizzative. Dal 2002 al mese di Aprile 2006 ricopre la carica di Direttore Generale di UniCredit Banca Mobiliare SpA, inoltre da Gennaio 2003 ricopre la carica di Condirettore Centrale Unicredito Italiano S.p.A. Dal Marzo 2003 ricopre la carica di Vice Presidente della Fondazione Unidea, di cui diventa Presidente dall’Aprile del 2006. Fondazione Unidea è una fondazione privata costituita da UniCredito Italiano nel Marzo 2003 per progettare e sostenere interventi nel campo della solidarietà e della cooperazione allo sviluppo. Unidea si propone di intervenire in ambito sociale e umanitario, operando nei settori dell'assistenza, della sanità, dell'educazione e dell'ambiente. Ricopre inoltre la carica di Presidente presso le sedi di Unicredit China Capital (Hong Kong) e Unicredit Bejiing Consultants Company Limited (Pechino); di Consigleire nelle Società Edipower S.p.A. e IEO. Tra le altre esperienze Paola Pierri ha svolto attività e di ricerca presso l’Università “la Sapienza” di Roma – Istituto di Tecnica Bancaria, Cattedra di Tecnica del Mercato Mobiliare (1986/1990); attività didattica presso la scuola post-graduate dell’Università di Bologna; Direttore scientifico dell’Executive Master in Business Administration. E’ inoltre Socio fondatore e amministratore della “Roberto Bazzoni Onlus”, attiva su progetti socio-sanitari in Africa e Balcani. RICHARD MOLLICA Richard Mollica è docente in Psichiatria presso la Harvard Medical School e del Harvard Program in Refugee Trauma (HPRT) del Massachusetts General Hospital. A partire dal 1981, Richard Mollica e il HPRT hanno svolto una attività pioneristica nel campo della malattia mentale, in particolare rispetto al tema dei sopravvissuti a episodi di violenza di massa e torture, negli Stati Uniti e nel mondo. Sotto la direzione di Richard Mollica, l’HPRT conduce attività di ricerca di clinica, di training e assistenza a queste popolazioni. Richard Mollica è attivamente coinvolto nell’attività clinica, nella ricerca e nello sviluppo di un Global Health Curricula, focalizzato sul trauma e sul suo trattamento, fondato dal Fogarty International Center/NIH. The Global Mental Health: Trauma and Recovery certificate program è il primo nel suo genere nel campo della salute mentale e del disagio post-conflittuale a livello mondiale. Richard Mollica ha pubblicato centinaia di lavori scientifici e ha recentemente pubblicato il suo primo libro: Le ferite invisibili. Storie di speranze e guarigione in un mondo violento, con prefazione di Massimo Ammaniti e postfazione di Franco Paparo, edito da Il Saggiatore. Catastrofi naturali, guerre ed eccidi, violenze perpretrate ai singoli individui così come ad interi gruppi etnici e sociali: questi sono solo alcuni dei gravi episodi che affligono l’intera comunità mondiale e che aprono gli occhi sull’atrocità dell’uomo e sulla sua capacità di infliggere dolori spesso insanabili, sia fisicamente che psicologicamente. Ma com’è possibile per i sopravvissuti superare il trauma e le ferite spirituali ed esistenziali, spesso invisibili, inferte da questo utilizzo indiscriminato di violenza, di intolleranza e di brama di potere? Lontano da facili soluzioni e consapevole delle difficoltà che un interrogativo del genere porta con sé, Richard Mollica da anni è impegnato nella cura di chi ha subito traumi collettivi. Forte di una lunga esperienza sul campo per esempio con i superstiti delle atrocità dei khmer rossi in Cambogia, con le donne bosniache stuprate durante il conflitto etnico, con le vittime di torture nei regimi totalitari e con i familiari dei desaparecidos ha sviluppato un approccio terapeutico innovativo, culturalmente aperto ed empatico. Raccogliendo interviste e testimonianze delle vittime, ha dato vita ad una narrazione corale della storia del trauma e della resistenza dei sopravvissuti, che diventa una sorta di creazione artistica da salvaguardare e rispettare: le vittime diventano protagoniste e scoprono in se stesse forze e risorse per superare un dolore che sembra incolmabile. Consapevole della necessità di cambiare atteggiamento, valorizzando le strategie di guarigione e di autoguarigione e rinuciando a dar risalto alla patologia, Mollica si fa strada in una realtà spesso misconosciuta e lontana dalla comprensione di chi questi traumi non li ha vissuti in prima persona, per raccontare con voce limpida e coinvolgente l’arte di guarire. YOHANNES KASSAHUN Managing Director dell’IDLO (International Development Law Organization) e Coordinatore per il Global Poverty Reduction Strategy a supporto dell’attività dell’IDLO. Prima della sua attuale posizione ha gestito l’IDLO Distance Learning and Research Centre, ricoprendo inoltre la posizione di Direttore della sezione Programs and Projects. Collabora per la prima volta all’IDLO nel 1989, uscendone in qualità di Senior Program Legal Counsel nel 1995, per collaborare con l’Azienda "The Institute for Public Private Partnerships" con base a Washington D.C., dove è stato Vice-Presidente e Direttore dei Director of Legal and Regulatory Services. Si sono avvalsi della sua consulenza in tema di strategie di sviluppo e approvvigionamento più di 35 Paesi; Yohannes Kassahun ha inoltre creato un regime regolatore per le partnerships tra progetti pubblici e privati al fine di provvedere a servizi di utilità, infrastrutture e servizi sociali. Prima della sua collaborazione con l’IDLO nel 1989, Yohannes Kassahun è stato docente di Diritto Internazionale e Transazioni Internazionali presso la University of Oklahoma Law School. Ha lavorato come ricercatore associato presso la Harvard Law School, negli Stati Uniti, oltre a svolgere attività di relatore su temi di Diritto Internazionale e Sviluppo. Ancor prima ha collaborato con il Ministero delle Finanze dell’Etiopia in diversi settori, incluso il suo operato in qualità di Senior Legal Counsel e Director of Customs Enforcement. Yohannes Kassahun ha studiato Legge presso la University of Khartoum, Sudan; ha ottenuto il diploma di Master e Dottorato in Legge presso la Harvard Law School, specializzandosi poi in temi quali Legge e Sviluppo, Finanziamento di progetti internazionali, Commercio nelle economie di integrazione regionale, Private Partnerships, Diritto Internazionale e Gestione dei conflitti, Sviluppo del diritto e formazione. IRFANKA PASAGIC Irfanka Pasagic è nata a Srebrenica nel 1953. Si è laureata nel 1978 presso la Medical School of Sarajevo University, specializzandosi nel 1986 a Zagabria, presso il Rebro Hospital, in Neurologia e Psichiatria. Si è poi specializzata in Psicoterapia. Svolge attività di supervisore presso la Gothenburg University; Missouri University; attività di terapie di gruppo presso la Zagreb University. Dal 1996 al 2006 ha svolto attività di Program Co-ordinator all’interno della ONG Tuzlanska Amica, organizzazione che offre supporto alle donne e ai bambini traumatizzati dalla guerra civile svoltasi in exYugoslavia. Dal 1999 ne è Presidente. Il suo lavoro include gli aspetti della didattica e della supervisione di altre professionalità nel campo della Psicoterapia. Ha svolto attività di Supervisor e Educator per l’UNICEF (1994-96); Supervisor di 20 gruppi di psicoterapisti all’interno del progetto “Woman and Child”, promosso e supportato dal Norwegian People’s Aid. Ha fondato il Group for Psychological Assistance to Traumatised Women and Camp Detainees a Tuzla, dove ha collaborato attivamente dal 1992 al 1994. Ha lavorato con numerose Organizzazioni Non Governative e internazionali e ha partecipato a diversi Congressi e Conferenze. Dal 1993 è attivista all’interno del Project Bridges between Women, in cooperazione con Spazio Pubblico di Donne, Bologna (Italy), con gruppi di donne di the Pancevo, Serbia, Prishtina, Kosovo e Tuzla, BosniaHerzegovina. Dal 1995 è stata tra i fondatori e attivisti dell’Human Rights Office Tuzla. Ha partecipato e organizzato numerose tavole rotonde, workshop e seminari sul tema dei Diritti umani, specialmente in relazione alla posizione delle persone traumatizzate e rifugiate in Paesi stranieri, e ai bambini. Ha organizzato le conferenze sul tema Refugee Problems (2000; una collaborazione Svezia-BosniaHerzegovina), a cui aveva già partecipato nel 1997 e nel 1998. Ha fondato e gestito il Professional Meetings of German and Bosnian psychotherapists, che si è svolto negli anni 1998, 1999, 2000 e 2001. Nel 1995 è stata Coordinatrice delle attività per l’assistenza psicologica alle 20.000 persone che sono scappate durante l’esodo da Srebrenica a Tuzla. E’ stata inoltre una delle iniziatrici del progetto Democracy cannot be built with the hands of broken souls, a partire dal 1998 insieme al Dottor Yael Danieli. Irfanka Pasagic è autrice di numerosi papers presentati a simposi internazionali, tra i quali: • • • • • • • • First International Conference on Genocide in Kigali, Rwanda European Conferences on Traumatic Stress in 1996 and 1997 held in Shefield, Great Britain and Maastricht, Holland Intersessional Meeting of the Preparatory Commission for the Establishment of an international Criminal Court in ELEMENTS OF CRIME 16th Annual Meeting of the ISTSS IN San Antonio, United States of America Molte Donne Un Pianeta, Bologna, Italy 6th International Congreess of the World Islamic Association for Mental Health Action Let us save UN protected zones in Switzerland Rape as War Crime, Conference of the United Nations held in Vienna in 1999. Autrice di numerosi progetti di assistenza alle persone traumatizzate implementati in Bosnia-Herzegovina a partire dal 1992. Vincitrice del premio Alexander Langer Award nel 2005. VESNA PURATIC Regional Project Manager all’interno del Mental health project for South-Eastern Europe, dove lavora dal 2002, quando il Governo della Bosnia-Herzegovina sviluppa questo progetto dedicato all’Igiene Mentale, di cui il Paese è leader all’interno dell’iniziativa internazionale Stability Pact for South-Eastern Europe. “Il mio coinvolgimento nel campo della Salute mentale inizia nel 1992, quando la guerra in BosniaHerzegovina scoppia ferocemente. Nel periodo tra il 1992-1997 ho coordinato i programmi di salute Mentale per Medicines Sans Frontiers, aiutando la popolazione ad affrontare le esperienze traumatiche vissute, e facilitare il processo di recupero attraverso un supporto di tipo psico-sociale, attraverso l’istituzione di centri di ascolto in tutto il Paese. Alcuni articoli sul nostro lavoro sono stati pubblicati dalla rivista internazionale B&H (Mental Health Programmes in Areas of Armed Conflict, the Medecins sans Frontieres Counselling Centres in Bosnia and Herzegovina). Quando Medicines Sans Frontiers hanno lasciato il paese, ho continuato a lavorare all’interno di diverse organizzazioni internazionali, prendendo parte all’operazione di riforma del sistema di Salute Mentale, grazie alla creazione di comunità dedicate. Accrescere la consapevolezza pubblica e rendere la gente più sensibile al tema della salute mentale è diventata da quel momento una grande sfida che mi ha coinvolto. Da questo è risultato l’impegno di un gruppo bosniaco e internazionale nel fondare la rivista scientifica Community Mental Health (1999-2003). La posizione di editor mi ha dato la possibilità di lavorare sulla preparazione di molti manuali, brochures e materiale informativo”. Il Ministero della Sanità della Federazione della Bosnia-Herzegovina, in rappresentanza del quale Vesna Puratic partecipa alla giornata di studi, è partner etico del progetto Art and Survival. CESARE PIETROIUSTI Cesare Pietroiusti è nato a Roma, dove vive. Si laurea in Medicina con una tesi in Clinica Psichiatrica. Ha contribuito alla fondazione del Centro Studi Jartrakor (Roma) e la Rivista di Psicologia dell’Arte. Nel 1997 è stato tra gli iniziatori dei “Progetti Oreste”, di cui ha coordinato la partecipazione a La Biennale di Venezia (1999); dal 2003 è docente del “Laboratorio Arti Visive” presso lo IUAV di Venezia. Nel 2007, in collaborazione con SPACE (Bratislava), ha fondato “Evolution de l’Art”, una galleria d’arte che vende opere immateriali. Ha coordinato la conferenza “Come spiegare a mia madre che ciò che faccio serve a qualcosa? Comunicazione, quotidianità, soggettività nelle nuove ricerche artistiche italiane”, Link, Bologna, 1997; e “Piacere Picasso!”, Arteria, Matera, 1999. Nel 1999 è vincitore del Premio Alinovi. Cesare Pietroiusti ha co-fondato il gruppo Nomads & Residents (New York, 2000); ha coordinato i progetti e le esposizioni presso Clocktower-P.S.1 (New York, 2000-2001); ha coordinato “labOratorio 3” (Torino, 2002). Con Emilio Fantin ha coordinato il I Seminario presso la Fondazione Baruchello (Dic. 2003- Apr. 2004) e la conferenza “I solisti e la banda – Per una critica delle pratiche artistiche condivise”, MACRO, Roma, 2004. E’ docente presso lo IUAV di Venezia dal 2003. Dal 2004 è co-curatore del Sound Art Museum, Roma. Dal 2005 è membro del comitato scientifico della Fondazione Ratti, Como. Tra le numerose lectures e conferenze: Unione Culturale Franco Antonicelli (Torino), MIFAV – Università di Tor Vergata (Roma), Temple University Abroad (Roma), Museo Pecci, (Prato); Istituto Europeo di Design (Roma), Casa delle Culture (Cosenza), Associazione ARTEria (Matera), Landsmuseet (Linkoping, Svezia), Headlands Center for the Arts (San Francisco), Fondazione Guggenheim (Venezia), Fondazione Querini-Stampalia (Venezia), Officine (Catania), Pompeiorama (Napoli), Museo Civico (Gallarate), Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea (Bergamo); Galleria Marres (Maastricht), Accademia di San Luca (Roma), Università “La Sapienza” (Roma); Fondazione Baruchello (Roma); Fondazione Olivetti (Roma); Middlesex School (Londra); CCAC (San Francisco); P.S. 1 (New York); Kunsthalle (Basel); LUISS (Roma); Accademia di BB: AA: di Firenze; MECA, Portland Maine (USA); 16Beaver Group (New York), Fondazione Pistoletto (Biella), Fondazione Ratti (Como), Accademia di Belle Arti (Budapest); MACRO (Roma); Royal College of Arts (Londra), Arco (Madrid). Esposizioni personali: 1978 1982 1984 1985 1987 1989 1989 1990 1990 1992 1995 1997 1997 1998 1998 1999 2000 2001 2001 2001 2002 2002 2003 2004 2004 - "Ipotesi di identità" (Jartrakor, Roma) - "50 risposte a quattro immagini-stimolo" (Jartrakor, Roma) – “Cesare Pietroiusti” (Jartrakor, Roma) – “Scusi ero distratto” (Jartrakor, Roma) - "n titoli" (La Scala c/o, Roma) - "Cesare Pietroiusti" (Studio Casoli, Milano) - "Alice 27/01/1989" (Alice, Roma) - "Finestre Vivita 1, 17/11 e 29/11/1989" (Vivita 1, Firenze) - “Cesare Pietroiusti” (Galerie de Paris, Parigi) - "Punto vendita libri" (Primo Piano, Roma) - "In che cosa posso esserti utile?" (Primo Piano, Roma) - "Pensieri non funzionali" (Studio Morra, Napoli) - “Cosa c’è che non va?” (Emi Fontana, Milano) – “Ospiti - Lavori e idee di-per-con altri” (Casa di Alfredo Granata, Celico – Cosenza) – “Oggetti inesistenti” (Graffio, Bologna) – “Tutto quello che trovo” (Base, Firenze) – “Una condizione apparentemente normale” (Graffio, Bologna) – “One hundred things that are certainly not art” (Platform, Vasa, Finlandia), – “Difetti normali” (Primo Piano, Roma) – “Due artisti” (con Giancarlo Norese, Graffio, Bologna) – “Things that are certainly not art” (Bloomberg Space, London) - “Lo sguardo dell’altro” (Alice e Altrilavoriincorso, Roma) – “Riciclare pensieri superflui” (Palazzo Bricherasio, Torino) – “Forth Week of the Micro-Performance” (Skuc Gallery, Ljubljana) – “Methods for an irreversible transformation of money” (Trafo Gallery, Budapest) Progetti speciali in corso: "Arte e Ospedale", Curato da Marina Engel e Bartolomeo Pietromarchi, in collaborazione con Ospedale Gemelli, Roma, coinvolgendo pazienti afasici. ”Centomila opere d’arte”, curato da a.titolo e Rebecca de Marchi, in collaborazione con il Comune di Carmagnola (TO). Il progetto consiste nella produzione di oggetti unici in scala ridotta, connessi con le pratiche di eccellenza del territorio, provenienti dal mondo dell’artigianato e dell’industria (canapa, cotone, pelle), per poi distribuirli attraverso il network dell’eco-museo. LALA RASCIC Lala Rascic è nata a Sarajevo nel 1977. Si diploma nel 1995 presso la School of Applied Art and Design a Zagabria; nel 2001 si diploma presso la BA/MA Academy of Fine Arts a Zagabria, in Pittura e Didattica dell’Arte. Nel 2003-04 frequenta il Rijksakademie van Beeldende Kunsten, ad Amsterdam. Dal 2005 vive e lavora tra Zagabria e Sarajevo. Mostre personali: 2007 Everything is connected, National Art Gallery of Bosnia and Herzegovina, Sarajevo, cat. Everything is connected II, BOP Gallery, Zagreb Everything is connected III, Museum of Contemporary Art, Banja Luka Correspondences, on-line project, ARC Projects, as part of Edinburgh Art Festival, Edinburgh 2006 Sorry Wrong Number, Art Radionica Lazareti, Dubrovnik Sorry Wrong Number, Gray Area, Korčula 2005 Icons Share Their Wisdom, with Ana Hušman, Artenativa, artist run space, Zagreb Flying Carpet, Gallery Miroslav Kraljević, Zagreb, cat. The Invisibles, galerie Dick de Bruijn, Amsterdam Drawings, with Koen Dealaere, Galerie Dick de Bruijn, Amsterdam 2004 New work, Galerija Nova, Zagreb City on a Hill, with Ana Hušman, KIC photogallery, Zagreb, cat. 2003 All the extras, with Ana Husman, Zagreb 2001 17 Stories, VN gallery, Zagreb, cat. in>side<out, with Ana Hušman and Zeljko Blaće, Galerija PM, Zagreb 2000 Neohypno romantizam, Galerija SC, Zagreb, cat. group exhibitions/selection Mostre collettive: 2007 Women on the crossroads of ideologies, City Hall, Split, cat. Performing the Space, Association of Architects, Zagreb Heroes in Transition, Angel Row Gallery, Nottingham, cat. Artists, BOP Gallery, Zagreb, cat. Zagreb salon, Association of Artists, Zagreb, cat. Cinemaniac 2007, as part of Pula Film Festival, MMC Luka, Pula, cat. Bon Voyage, Threshold Artspace, Perth, Scotland 29 artists, exhibition of finalists for the MSU and T-HT award, Velesajam, Pavillon 9, Zagreb 2006 Radoslav Putar Award, Finalists 2006, Galerija Galzenica, Zagreb, cat. Zvono Award, Finalists 2006, Narodni Dom, Banja Luka, cat. Absent Without Leave, Bienal of Young Artists, Bucharest, cat. Welcome Home Laika, Alti Aylik, Istanbul 2005 No Stills #3, Discovering The Balkans, Brussels Insert, Retrospective of Croatian Video Art, Museum of Contemporary Art, Zagreb, cat. U prvom licu, Art Gallery, Dubrovnik, cat. Normailzation: That from a long way off look like flies, Platform Garanti CAC, Istanbul Outside Sources, Kunstlervereingung MAERZ, Linz 2004 Flash, Likovni Salon Celje, Slovenia "Unimovie", Museo Laboratorio ex manifattura tabacci, Citta Sant'Angelo, Pescara New Video, New Europe, Renaissance Society, Chicago, cat. 2003 Balkan Konsulat, <rotor>association for contemporary art, Graz, cat. In Between, Art Camp, Ars Aevi, Museum of Contemporary Art , Sarajevo, cat. Last East European Art Show, Museum of Modern art, Belgrade, cat. 2002 Broadcasting project, dedicated to Nikola Tesla, Superflex and Mamachannel featuring Lala Rascic and Ana Husman, cat. START, Mestna galerija, Ljubljana, cat. Time codes, International Bienall of Young Artists, Vrsac, cat. 2001 34., Zagreb salon, cat. 2000 I'm still alive, net.art and early computer art, PM gallery, HDLU, Zagreb, cat. 1999 Mediterrenean Bienall of young artists, Rome, cat. Video e Festival: 2007 Days of Croatian Film, Zagreb 2006 We are So Much Better Than This, Overtones Gallery, Los Angeles, cat. Visura Aperta, Momnjan 2005 Segnali luminosi, Programme Cinemed, Center for Visual Arts "La Pescheria", Pesaro Visura Aperta, Momnjan New Video New Europe, touring video program, a.o. The Kitchen, Stedelijk Museum, Tate Modern Tricky woman film festival, Vienna 2004 Days of Croatian Film, Zagreb, venue: Kinoteka, Zagreb, cat. 2003 Video Medeja, Novi Sad, cat. Courtesane fesitval, Gent, cat. INOUT festival, Prague Festival of Audio and Visual Media, Momnjan IX Sarajevo film Festival, Sarajevo, cat. 2002 Microfestival, Belgrade, Yugoslavia, experimental film section Kurtzfilmtage Oberhausen, international competition, venue: Filmplast Lichtburg, cat. Days of Croatian Film, Zagreb, venue: Kinoteka, Zagreb 7th International Short Film Festival of the IranianYoung Cinema Society, cat. 24e Festival international Cinéma Méditerranéen Montpellier 4-th Festival of Cinemas Different from Paris 2001 Crossing Over 6, Micro-festival of Digital Film Culture, Liverpool, cat. as part of 55th Edinburgh International Film Festival as part as XXero Faces@Ars, Ars Electronica 2001,Linz as part of Tirana Biennial, Tirana International Festival of New Film, Split as part of Interstanding 4: 'end repeat', Tallinn awards Premi: 2000 mi2 web award, third prize, category net.art, for project Pick-a-Pict, http://www.autonomous-cfactory.hr/PICK-A-PICT 2002 first prize in experimental film selection, 7th International Short Film Festival of the Iranian Young Cinema Society, Tehran 2003 Best young artist, Video Medeja film festival, Novi Sad 2006 Young Visual Artist Awards, “Zvono” winner, Bosnia and Herzegovina 2007 first prize, Museum of Contemporary Art, Zagreb and T-HT award, Museum acquisition Presentazioni: 2007, 2006, 2005, 2004, Forum Stadpark, Graz Art In General, New York Theory in Practice, Art Radionica Lazareti, Dubrovnik Stills Gallery, Edinburgh Residenze e scambi: 2001 - Crossing Over 6 - Micro Festival of Digital Film and Culture, mini –residency, Liverpool, supported by APEX fund and Croatian Ministry of Culture 2003-04 - Rijksakademie van Beeldende Kunsten, Amsterdam, two year work period, supported by Ministry of Culture Netherlands and from Ministry of Education, Science and Sport of Croatia 2003 - grant from Ministry of Education, Science and Sport of Republic of Croatia 2004 - grant from Ministry of Education, Science and Sport of Republic of Croatia 2005 -residency program at Platform Garanti CAC, Istanbul, supported by the American Center Foundation 2005 – Cite des Arts internationals, Paris, supported by Croatian Artists Association 2006 – project grant, Ministry of Culture of Republic of Croatia 2006 – project grant, City Culture Council, Zagreb 2006 – ISCP, New York, NY, supported by Foundation for a Civil Society and Trust for Mutual Understanding 2007 – Forum Stadtpark, AIR Exchange program, Graz, supported by CCN, Graz and Gallery Miroslav Kraljevic, Zagreb 2007 – Edinburgh Residency hosted by ARC Projects Edinburgh/Sofia 2008 – Kultur Kontakt Artist in Residence Program, Vienna (upcoming)