Valutazione sensoriale per la determinazione delle proprietà tattili di

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Valutazione sensoriale per la determinazione delle proprietà tattili di
Drago M.S. 1, Magli M.1 , Bacci L.2, Camilli F.2 & Predieri S.1
1
IBIMETIBIMET-CNR, Istituto di Biometeorologia del Consiglio Nazionale delle Ricerche,
Ricerche, Bologna.
2 IBIMETIBIMET-CNR, Istituto di Biometeorologia del Consiglio Nazionale delle Ricerche,
Ricerche, Firenze.
INTRODUZIONE
RISULTATI e DISCUSSIONE
Gli aspetti sensoriali di un prodotto tessile sono decisivi nel determinarne il “comfort”, inteso come
grado di benessere che deriva dal suo utilizzo (Chiarotti, 2005) e in stretta relazione con la
definizione della qualità. Secondo gli esperti, l’analisi sensoriale ha crescenti opportunità di
applicazione nel mondo tessile per le sue caratteristiche essenziali di multi-funzionalità e
flessibilità e per l’opportunità di prevedere le valutazioni dei consumatori e di correlarle con quelle
di specialisti del settore nonché con valutazioni da misure strumentali (Rigano e D’Agostino,
2002).
Il presente studio ha come obiettivo la messa a punto di un protocollo che consenta la definizione
del profilo sensoriale tattile di panni di lana tipici della tradizione locale.
Il panel addestrato è stato in grado di quantificare le percezioni sensoriali tattili dei panni di lana in
modo accurato e ripetibile fornendone il profilo e quindi l’identità sensoriale (Fig.4a).
I risultati hanno mostrato che il panno “toscano” panama viene ben distinto dagli altri panni
toscani. Nello specifico il panama viene discriminato per essere più elastico, più soffice e per
essere caratterizzato da più bassi livelli di intensità percepita di spessore, rigidità, resistenza alla
compressione e attrito mano-tessuto. Il panno “toscano” lisca di pesce si differenzia dagli altri
panni toscani, drap e diagonale, per una maggiore rigidità, per essere più resistente alla
compressione e per una minore intensità della sensazione di calore percepita, caratteristiche
queste che lo distanziano più fortemente dal panama (Fig.4b,c).
MATERIALI e METODI
Drap Valdotaine
a)
Loden
Orbace
FASE 1.
Toscana Diagonale
Ruvidezza
15
Attrito tessuto
L’attività di focus group, cui hanno partecipato ricercatori esperti di analisi sensoriale ed esperti e
produttori del settore tessile, ha consentito:
• la definizione puntuale e precisa di un dizionario sensoriale tattile (Mailegaard et al., 1999;
Rigano e D'Agostino, 2001, 2002; Pensé-Lhéritier et al., 2006; Predieri et al., 2007);
• la realizzazione di schede analitiche riportanti 12 attributi tattili (Ruvido, Rugoso, Omogeneo,
Caldo, Soffice, Spesso, Rigido, Resistente alla compressione, Senso di pienezza, Elastico, Attrito
mano-tessuto e tessuto-tessuto) ancorati agli estremi di scale lineari strutturate da 1 a 15 con i
relativi attributi polari (Intensity Scale Values (0 to 15) for Fabricfeel Attributes – Meilgaard et al.,
1999) come pure le tecniche di valutazione (Fig.1, 2);
• l’acquisizione di tessuti di riferimento per formare e addestrare i giudici.
Fig.1: Scheda analitica per la valutazione tattile di tessuti
impiegata per la formazione e l’addestramento di panel e
per l’esecuzione di test descrittivi. Nella scheda sono
riportate le istruzioni su come manipolare il tessuto per
percepire una sensazione specifica attraverso il “tocco”.
A
13
Toscana Drap
Rugosità
Toscana Lisca Pesce
11
Attrito mano
Toscana Panama
9
Omogeneità
7
5
3
Elasticità
Sensazione di calore
1
Pienezza
Sofficità
Resistenza alla compressione
Spessore
Rigidità
b)
B
c)
C
D
Fig.2: Alcune tecniche di manipolazione dei tessuti
per valutare ruvidità, rugosità e omogeneità (A),
sofficità e spessore (B), rigidità (C), resistenza alla
compressione e senso di pienezza (D).
CONCLUSIONI
FASE 2.
Campioni: 4 panni realizzati con lane
locali toscane (motivi di armatura:
diagonale, drap, lisca di pesce, panama)
e 3 panni di lana come controllo (drap
valdostano, loden e orbace). I campioni,
di dimensioni 30X30 cm, sono stati
valutati in blind all’interno di contenitori
appositamente predisposti per favorire la
concentrazione sugli aspetti tattili (Fig.3).
Fig.4: a) Profilo sensoriale tattile dei panni di lana; b) Ellissi di confidenza;
c) Analisi delle Componenti Principali (PCA).
Fig.3: valutazione tattile
dei campioni all’interno di
contenitori al fine di
favorire la concentrazione
sugli aspetti tattili e non
visivi.
Soggetti: panel di 12 giudici, studenti del corso di Laurea in Marketing e Internazionalizzazione Tessile e Abbigliamento – della Facoltà di Economia, Università di Firenze, Polo di Prato, Prof. A.
Romani e L. Borsacchi. Come da protocollo, il panel è stato adeguatamente formato ed addestrato
utilizzando tessuti standard (30X30 cm) con caratteristiche sensoriali molto differenziate (es. la seta
per comprendere la sensazione di “liscio” e il tulle per la sensazione opposta di “ruvido”).
Analisi Descrittiva: valutazione di intensità dei 12 attributi tattili (3 repliche) utilizzando le schede
definite secondo protocollo.
Analisi della performance sensoriale del panel: analisi dell’allineamento del panel, della
capacità discriminante dei singoli giudici e della riproducibilità e ripetibilità dei loro responsi (SAS
System, versione 9.2 TS2M3 - SAS Institute Inc., Cary, NC, USA).
La messa a punto di un protocollo per l’analisi sensoriale si è rivelata utile per fornire strumenti di
definizione, qualificazione e quindi caratterizzazione di manufatti tessili.
Efficace per la misura dei parametri qualitativi dei prodotti tessili, l’analisi sensoriale potrebbe
affiancare misure strumentali (es. FAST - Fabric Assurance by Simple Testing) per ottenere una
definizione di qualità globale di un prodotto tessile. Interessanti sono le opportunità della sua
applicazione non solo nel Controllo Qualità e nella Ricerca di nuovi prodotti ma anche come
strumento di Sviluppo del Marketing Territoriale inteso a promuovere la cultura del territorio anche
attraverso la caratterizzazione sensoriale e quindi la valorizzazione di prodotti tessili caratteristici
dei territori.
BIBLIOGRAFIA
ƒ Chiarotti F. (2005). Disegno e analisi di studi per la definizione delle caratteristiche del tessuto in relazione
all'uomo e alla popolazione. Atti 5º Convegno “Tessile e Salute”, Biella.
ƒ Meilgaard, M., Civille, G.V. and Carr, B.T. (1999). Sensory Evaluation Techniques, (3rd ed.). Boca Raton: CRC
Press.
ƒ Pensé-Lhéritier, A.M.; Guilabert, C.; Bueno, M.A.; Sahnoun, M.; Renner, M. (2006) Sensory evaluation of the
touch of a great number of fabrics. Food Quality and Preference, 17, 482-488.
ƒ Predieri S., Magli M., Camilli F., Bacci L. (2007). Analisi Sensoriale. In: TeSSITURA - Tecnologie per lo
Sviluppo Sostenibile e l'Innovazione nella Tradizione e nell'Uso delle Risorse Agricole, 61-69.
ƒ Rigano L., D'Agostino R. (2001). Valutazioni di innocuità e misure della percezione sensoriale nel campo
tessile. Atti 1º Convegno “Tessile e Salute”, Biella.
ƒ Rigano L., D'Agostino R. (2002). Il codice dei sensi nella percezione del prodotto tessile. Atti 2º Convegno
“Tessile e Salute”, Biella.
ƒ Vaughn, E. A., & Kim, C. J. (1975). Definition and assessment of fabric hand. American Association of Textile
Chemists and Colorists, 66–76.
III CONVEGNO NAZIONALE SISS – Dicembre 2010 – Portici (NA)